29
® Copyright Gramaglia Riproduzione VIETATA Montesilvano (PE) 22 Settembre 2015 LE SFIDE DELL'EDILIZIA DEL FUTURO. FORMA, PERFORMANCE E SOSTENIBILITÀ APPLICATA ALL'EDIFICIO-IMPIANTO

Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

Montesilvano (PE) 22 Settembre 2015

LE SFIDE DELL'EDILIZIA DEL FUTURO.

FORMA, PERFORMANCE E SOSTENIBILITÀ APPLICATA ALL'EDIFICIO-IMPIANTO

Page 2: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

UNI 10637:2015 (aprile 2015) “Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell’acqua di piscina”

ASRP del 16 gennaio 2003 “Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio”

Delibere e/o Leggi Regionali

Testo Unico sulla Sicurezza D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.

D.M. 37/2008 e s.m.i. - Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte

UNI EN 15288-1:2010 - “Piscine parte 1: requisiti di sicurezza per la progettazione”

UNI EN 15288-2:2009 - “Piscine parte 2: requisiti di sicurezza per la gestione”

2

Page 3: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

REGIONE, PROVINCE AUTONOME

DELIBERE, LEGGI, REGOLAMENTI

Valle d’Aosta Nessun riferimento

Piemonte L.R. 5/2012; L.R. 2/2015

Liguria D.G.R. 902/2014

Lombardia D.G.R. 8-2552/2006

Emilia Romagna D.G.R. 1092/2005

Trentino Alto Adige D.G.P.

Trento D.P.P. 9-11/2009

Bolzano D.G.P. 2360/2004

Veneto D.G.R. 1173/2003

Friuli Venezia Giulia D.G.R. Recepimento Tab. A - All. 1ASRP

Toscana

L.R. 8/2006 – modificata da L.R. 84/2014 Regolamento attuativo n. 23-R/2010

REGIONE, PROVINCE AUTONOME

DELIBERE, LEGGI, REGOLAMENTI

Marche D.G.R. 1431/2013

Lazio D.G.R. 407/2006

Umbria L.R. 4/2007 – Regolamento 2/2008 – D.G.R. 189/2013

Abruzzo D.G.R. 206/2004

Molise L.R. 33/2008 – R.R.1/2012

Puglia L.R. 35/2008

Campania D.G.R. 3530/2001 - D.G.R. 2088/2004 – D.G.R. 18/2009

Basilicata D.G.R. 2711/2004-Reg. L.R. 17/2005

Calabria D.G.R. 770/2007

Sicilia L.R. 3/2010

Sardegna Nessun riferimento

Repubblica di San Marino Decreto della Repubblica 50/2006

3

Page 4: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

SKIMMER BORDO SFIORO

CEMENTO ARMATO

ACCIAIO VTR CASSERI

FUORI TERRA

INTERRATA

4

Page 5: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

FUORI TERRA

5

Page 6: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA 6

INTERRATA

Page 7: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

CLASSIFICAZIONE

Piscine destinate ad utenza pubblica

Cat. A

Piscine di

civili abitazioni o condominiali (>4 edifici abitativi)

Cat. B

Piscine ad usi riabilitativi e

curativi

Cat. C

Piscine destinate ad

utenza privata

(≤4 edifici abitativi)

Cat. D

A1 (pubbliche)

A2 (ad uso collettivo)

A3 (per gioco acquatico)

B (condominiali)

C (strutture cura o riabilitazione)

D (max 4 unità

abitative)

BORDO SFIORATORE

SI Obbligo SI SI Obbligo SI SI SI

Rettangolare: lati lunghi;

Forma libera: 60% perimetro

Sup.>100 m2: 50% perimetro Sup.≤100 m2: 30% perimetro

Rettangolare: lati lunghi;

Forma libera: 60% perimetro

Sup.>100 m2: 50% perimetro Sup.≤100 m2: 30% perimetro

-

Sup.>100 m2: 30% perimetro Sup.≤100 m2: 10% perimetro

SKIMMER NO

SI Sup. ≤ 100 m2

(n.1 sk ogni 20 m2)

NO

SI Sup. ≤ 150 m2

(n.1 sk ogni 25 m2)

SI Sup. ≤ 100 m2

Raccomandato n.1 sk ogni

20 m2

SI Raccomandato

n.1 sk ogni 35 m2

7

Page 8: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

PISCINE A SKIMMER

8

Page 9: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

SKIMMER

9

Page 10: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

PISCINE CON B.S.

10

Page 11: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

BORDO SFIORATORE

11

Page 12: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

CEMENTO ARMATO

12

Page 13: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

PANNELLI IN ACCIAIO

13

Page 14: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

VETRORESINA

14

Page 15: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

CASSERI IN POLISTIRENE

15

Page 16: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

LOCALE TECNICO

IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE

IMPIANTO DI FILTRAZIONE:

complesso degli impianti tecnologici destinati alla

rimozione, con sistemi fisici e/o chimico-fisici, delle impurità in sospensione

presenti nell’acqua.

IMPIANTO DI CIRCOLAZIONE:

complesso delle pompe e delle tubazioni, della raccorderia e delle valvole, necessarie al passaggio del

flusso d’acqua dagli impianti tecnologici alla vasca tramite bocchette di fondo o a parete.

IMPIANTO DI DISINFEZIONE:

complesso degli impianti tecnologici destinati prevalentemente al mantenimento delle

caratteristiche microbiologiche dell’acqua di vasca.

IMPIANTO DI DOSAGGIO E CONTROLLO:

complesso delle apparecchiature destinate al contenimento delle

sostanze impiegate per il trattamento chimico dell’acqua, al dosaggio e

all’immissione delle stesse nell’ambito degli impianti di

trattamento, nonché al controllo.

16

Page 17: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

1) LOCALI ESISTENTI posti nelle immediate vicinanze dell’area piscina (cantine, locali macchine, garages ecc.).

2) LOCALI IN C.A. adiacenti alla vasca ed appositamente realizzati durante la fase di costruzione dell’impianto natatorio.

3) LOCALI PREFABBRICATI realizzati solitamente mediante l’utilizzo di pozzetti in vetroresina da interrare.

17

Page 18: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

Il LOCALE TECNICO dovrebbe essere realizzato prendendo in considerazione i seguenti fattori:

ADEGUATO DIMENSIONAMENTO per accogliere tutte le apparecchiature installate avendo cura che filtri e pompe siano posti sotto il battente superiore della vasca;

AMPI SPAZI per operare bene sia nella fase di montaggio iniziale che di manutenzione futura;

BUONA ILLUMINAZIONE E AERAZIONE del vano;

DOTAZIONE di un pozzetto di raccolta acqua con scarico a gravità dalla quota inferiore e/o allaccio alla fognatura;

SEPARAZIONE del locale filtrazione dal locale dosaggio e stoccaggio prodotti chimici (piscine pubbliche);

ADIACENZA alla piscina e alla vasca di compenso, dove presente, per diminuire i percorsi delle tubazioni di mandata e ripresa e le conseguenti perdite di carico.

Il locale tecnico è un ambiente confinato!

18

Page 19: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

Deve essere realizzato in modo da garantire un tempo di ricircolo minore o uguale a quello indicato dalla normativa vigente.

TEMPI DI RICIRCOLO (ORE)

CLASSIFICAZIONE DELLE PISCINE

TIPO DI VASCA A1

(pubbliche)

A2 (ad uso

collettivo)

A3 (per gioco acquatico)

B (condominiali)

C (strutture cura o riabilitazione)

D (max 4 unità

abitative)

Vasche nuotatori e addestramento nuoto

H<1200 mm 3 3 - - - -

Vasche nuotatori e addestramento nuoto

H≥1200 mm 4 4 - - - -

Vasche ricreative H≤600 mm

1 1 1 2 - 4

Vasche ricreative 600 mm< H<1200mm

2 2 2 3 - 6

Vasche ricreative H≥1200 mm

3 3 3 4 - 6

Vasche per bambini H≤400 mm

0,5 0,5 0,5 0,5 - -

Vasche per bambini 400mm<H≤600 mm

1 1 1 2 - -

(Stralcio prospetto 3 - Norma UNI 10637:2015) 19

Page 20: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

FILTRI: sono costituiti da un serbatoio, normalmente in VTR rinforzata, contenente “materiale inerte” in grado di trattenere lo

sporco ed i materiali in sospensione presenti nell’acqua.

I tipi di filtri più utilizzati sono:

A MASSA MONOSTRATO O MULTISTRATO (QUARZITE O VETRO)

PRECOAT (DIATOMEE)

A CARTUCCIA

Piscine di tipo A: n. di filtri ≥2

Piscine di tipo B e C: n. di filtri ≥2 (consigliato)

20

Page 21: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

Deve essere progettato per assicurare un’efficace omogeneizzazione dell’acqua di vasca.

Le POMPE DI CIRCOLAZIONE devono garantire la portata di progetto dell’impianto di trattamento.

Nelle piscine di tipo A e B le pompe devono essere in numero pari a quello dei filtri; deve essere inoltre installata una pompa supplementare o di riserva asservibile a ciascun filtro.

Nelle piscine di tipo C e D è consigliato che il numero di pompe sia uguale a quello dei filtri.

Ciascuna pompa dovrebbe essere dotata di:

Valvole di intercettazione a monte ed a valle;

Valvola di ritegno a valle

21

Page 22: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

DIMENSIONAMENTO: la Norma UNI 10637/2015 (punto 5.2.1) dà indicazioni in merito alle velocità dell’acqua all’interno delle tubazioni in aspirazione (≤1,7 m/s) ed in mandata (≤2,5 m/s), nonché alle perdite di carico massime previste (≤40 mm/m e ≤70 mm/m) per non influire sulle prestazioni generali dell’impianto.

22

Page 23: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

Le sostanze disinfettanti devono essere conformi alle

norme tecniche vigenti

L’ASRP del 16/01/2003 prevede la possibilità di impiego delle seguenti sostanze (Allegato 1):

DISINFETTANTI: ozono, cloro liquido, ipoclorito di sodio e di calcio, dicloroisocianurato sodico anidro e biidrato, acido tricloroisocianurato

Il ruolo della DISINFEZIONE è quello di eliminare il più rapidamente possibile i microrganismi presenti e mantenere nell’acqua il

disinfettante utilizzato ad un livello di concentrazione di sicurezza per combatterli.

23

FLOCCULANTI: solfato di alluminio, cloruro ferrico etc.

CORRETTORI DI PH: acido solforico, acido cloridrico, idrossido di sodio etc. SOSTANZE ANTIALGHE: sali di ammonio quaternari

Page 24: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

È indispensabile che i prodotti disinfettanti producano un’azione ossidante e germicida residua in acqua.

Le normative vigenti impongono che in ogni punto della vasca sia presente una quantità minima e massima di cloro libero attivo, in

grado di proteggere il bagnante da ogni eventuale agente contaminante.

Nelle piscine di tipo A, devono essere adottate apparecchiature automatiche di misurazione e

regolazione, che pilotino gli impianti di dosaggio, in quelle di tipo B e C la loro adozione è raccomandata.

24

A TALE SCOPO SI DEVE GARANTIRE IN CONTINUO L’AGGIUNTA DEL PRODOTTO CHIMICO.

Ciò può essere effettuato:

MANUALMENTE

AUTOMATICAMENTE, ovvero con idonee apparecchiature che iniettano in automatico la sostanza chimica necessaria ed una centralina elettronica di lettura e controllo dei valori chimici.

Page 25: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

Gli impianti di dosaggio devono essere interbloccati con quello di circolazione, in modo da evitare l’immissione di prodotti quando non vi

sia flusso d’acqua in circolazione.

Durante i periodi di apertura al pubblico delle piscine (tipo A,B e C) non è ammessa l’immissione diretta in vasca o in punti accessibili agli utenti (es. skimmers, bordo sfioratore) delle sostanze a base di cloro

e dei correttori di pH.

L’immissione diretta in vasca è consentita solamente per trattamenti straordinari (es. clorazione d’urto) effettuati durante i periodi di

chiusura al pubblico.

25

Page 26: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA

TIPOLOGIE DI IMPIANTI DI DOSAGGIO, DISINFEZIONE E CONTROLLO:

POMPE DOSATRICI (disinfettanti liquidi, correttori pH, flocculanti, antialghe)

DOSATORI A LAMBIMENTO (disinfettanti granulari o in pastiglie)

REGOLATORI DIGITALI /CENTRALINE ELETTRONICHE

SISTEMI DI PRODUZIONE E DOSAGGIO OZONO

DEBATTERIZZATORI A RAGGI UV

SISTEMI AD ELETTROLISI DEL SALE

SISTEMI CON IONI RAME-ARGENTO-ZINCO

26

Page 27: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA 27

Permettono la visualizzazione di dati da un PC connesso nella stessa rete o da una postazione remota connessa ad internet.

Si tratta di dispositivi innovativi che si interfacciano con la strumentazione da controllare e che, una volta installati ed avviati, interrogano periodicamente (alla frequenza stabilita dall’utente) tutte le centraline collegate salvando i

valori di misura su un apposito file, controllando anche le soglie di allarme.

È solamente necessario disporre di un collegamento a internet della rete: la visualizzazione dei dati avviene tramite apposite pagine web sotto forma di grafici o tabelle con possibilità di esportazione per successive elaborazioni.

La visualizzazione dei dati non comporta l’installazione di particolati programmi, ma è

sufficiente un comune browser web, come Mozilla Firefox, Google Chrome o Microsoft

Internet Explorer.

Page 28: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA 28

Page 29: Francesco Capoccia, Pescara 22 settembre 2015

® Copyright Gramaglia

Riproduzione VIETATA 29