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SACRA SCRITTURA CATECHESI VANGELO SECONDO GIOVANNI Commento teologico Volume Terzo (Capitoli 13- 21)

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MOVIMENTO APOSTOLICO

SACRA SCRITTURA

CATECHESI

VANGELO SECONDO GIOVANNI

Commento teologico

Volume Terzo (Capitoli 13- 21)

CATANZARO 2009

PRESENTAZIONE

Il Quarto Vangelo in ordine di tempo lultimo scritto canonico del Nuovo Testamento.

il Libro che dona completezza e pienezza di verit a tutti gli altri Libri che lo hanno preceduto.

il Libro che dissipa ogni dubbio, elimina ogni incertezza interpretativa, allontana ogni possibile errore che sarebbe potuto nascere nella mente credente.

il Libro che fa splendere di una luce eterna, sconosciuta finora, tutto il mistero di Cristo Ges.

come se lApostolo Giovanni prima di mettersi a scrivere il Quarto Vangelo avesse letto tutto il Nuovo Testamento allora gi esistente.

Ad ogni dubbio, incertezza, verit poco chiara, possibile errata interpretazione, comprensione e spiegazione non corrispondenti alla verit eterna e storica di Cristo Ges, lApostolo Giovanni dona la giusta luce perch tutto venga osservato e visto, letto e compreso, creduto e vissuto cos come il mistero nel Cielo e nella storia, presso Dio e presso gli uomini.

Dopo il dono che il discepolo che Ges amava ha fatto alla Chiesa, ad ogni cristiano, se sorge uneresia, o una fede non vera su Ges Signore e su quanto Ges ha fatto ed insegnato, solo per cattivo uso del nostro cuore, della nostra intelligenza, della nostra volont.

Il Quarto Vangelo non consente alcuna errata interpretazione sul mistero di Cristo Ges: Preesistenza Eterna, vera Divinit, vera Figliolanza per generazione dal Padre, Eucaristia, Messia del Signore, Incarnazione, Grazia, Verit, Via, Vita, Mediatore unico tra Dio e gli Uomini, Vite sulla quale solo si produce ogni frutto di giustizia e di pace, Corpo Trafitto dal quale sgorga lo Spirito Santo, Agnello che toglie il peccato del mondo.

Ogni altra verit sul mistero di Ges messa sul candelabro, in modo che ognuno, osservandola, guardandola, contemplandola, possa lasciarsi illuminare da essa e ricolmare cos la sua mente e il suo cuore di tutta la luce che si sprigiona da essa.

Matteo, Marco, Luca, San Paolo, lAutore della Lettera agli Ebrei, Giacomo, Pietro, Giuda devono essere grati allApostolo Giovanni per la pienezza del mistero con la quale ora possibile leggere la loro opera.

Senza lApostolo Giovanni ognuno, leggendoli, avrebbe potuto immaginare questa o quellaltra verit, dire questa o quellaltra falsit, insegnare questo o quellaltro errore.

Ora questo non pi possibile. Ogni parola del Quarto Vangelo pi che una spada a doppio taglio che separa il mistero di Cristo Ges da ogni infiltrazione di parola umana.

Il Quarto Vangelo una diga potente, un baluardo inaccessibile, che tiene lontano dalla casa del mistero di Cristo Ges ogni infiltrazione di falsit e di verit poco chiara, inesatta, non divinamente limpida.

Il Quarto Vangelo un faro potente che scandaglia gli abissi pi profondi delleternit e del tempo, di ci che Cristo Ges nel Cielo e sulla terra, prima dellIncarnazione e dopo, nella morte e nella risurrezione, prima nella sua visibilit ed ora nella sua invisibilit.

Il Quarto Vangelo il sigillo a tutta la Scrittura. Esso conferisce verit eterna ad ogni parola dellAntico Testamento.

Il Quarto Vangelo pone fine allIspirazione dei Libri Sacri e Canonici.

Non abbiamo pi bisogno di alcun altro libro ispirato che ci riveli il mistero di Ges, perch sul mistero di Cristo Ges non c altro da aggiungere.

Dinanzi al mistero di Cristo ogni altro uomo, venuto prima di Lui o dopo di Lui, si deve inchinare, prostrare, sprofondare e confessare: Dinanzi a Te, Cristo Signore, che sei, io non sono. Tu sei la luce ed io le tenebre. Tu sei la vita ed io la morte. Tu sei il tutto ed io il niente. Tu sei il Divino ed io la carne peccatrice. Tu sei il Creatore ed io la creatura. Tu sei il Signore ed io il servo. Tu sei la risurrezione ed io il sepolcro. Tu sei il Pastore ed io la pecora. Tu sei il Redentore ed io il redento. Tu sei il Santo di Dio ed io il peccatore. Tu sei lAgnello Immolato ed io il peccato. Tu sei il Sangue che lava ed io la sozzura. Tu sei il Figlio ed io lo schiavo. Tu sei la Conoscenza ed io lignoranza. Tu sei la Verit ed io lerrore.

questa umilt dinanzi a Cristo Ges che salver il mondo. Chi non si inchina dinanzi a Cristo Signore e non lo confessa nella sua unicit di Dio Incarnato, mai potr aiutare i suoi fratelli a risorgere dalla loro condizione miserevole.

Chi non grida al mondo intero lunicit di Cristo Ges, chiamando ogni uomo allumilt di chinarsi e di confessare che nessun altro allinfuori di Ges Signore, neanche costui potr mai aiutare i suoi fratelli a risalire la china della morte fisica e spirituale che distrugge cuore, mente, volont, anima e corpo delluomo.

Grazie, Apostolo Giovanni e discepolo che Ges amava, di questo tuo Libro.

La Vergine Maria, Madre della Redenzione, che hai preso con te nella tua casa, faccia gustare ad ogni uomo la bellezza del tuo Libro. Esso il sigillo di Dio ad ogni sua Parola. Dopo il tuo Libro il Signore ha smesso di ispirare per la rilevazione del mistero. Esso tutto rivelato. Ora ispira per la sua comprensione, per la conoscenza della sua verit tutta intera.

Angeli e Santi del Cielo aiutate quanti leggono il Quarto Vangelo perch si lascino trasformare in verit, nella stessa verit di Ges Signore, per opera dello Spirito Santo.

INTRODUZIONE

Immaginiamo di possedere 26 splendide perle. Queste perle le abbiamo in mano. Sono una separata dallaltra, una senza le altre. Sono un mucchio di perle, ma non formano una magnifica collana.

Immaginiamo ora di incastonare queste perle su una catenina di oro purissimo, massiccio, finemente lavorato.

Le 26 perle sono i restanti libri del Nuovo Testamento. La catenina che dona il giusto valore ad ogni perla il Vangelo secondo Giovanni.

Il Quarto Vangelo conferisce completezza di verit eterna e storica ad ogni altro libro del Nuovo Testamento. Esso come il sigillo di Dio ad ogni altra sua Parola, anche alle Parole proferite per mezzo dei profeti dellAntico Testamento.

Questa introduzione ho voluto presentarla in un modo singolare. La offro attraverso sette conclusioni che troviamo nello stesso Quarto Vangelo.

Leggendo di seguito tutte queste conclusioni scopriamo il mistero di Cristo Ges man mano che si forma sotto i nostri occhi, mentre camminiamo in esso.

una visione stupenda quella che si apre dinanzi a noi. come se il mistero si squarciasse e noi fossimo inabissati in esso.

Immersi nel mistero di Cristo Ges anche noi cominciamo a sentirci mistero del suo mistero per una specie di fusione spirituale, opera dello Spirito Santo, su desiderio e richiesta della mente credente ed orante.

Prima conclusione

25Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. 26Andarono da Giovanni e gli dissero: Rabb, colui che era con te dallaltra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui.

27Giovanni rispose: Nessuno pu prendersi qualcosa se non gli stata data dal cielo. 28Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: Non sono io il Cristo, ma: Sono stato mandato avanti a lui.

29Lo sposo colui al quale appartiene la sposa; ma lamico dello sposo, che presente e lascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia piena. 30Lui deve crescere; io, invece, diminuire.

31Chi viene dallalto al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo al di sopra di tutti. 32Egli attesta ci che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. 33Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio veritiero.

34Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli d lo Spirito. 35Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedr la vita, ma lira di Dio rimane su di lui. (Gv 3,25-36).

Seconda conclusione

43Ges rispose loro: Non mormorate tra voi. 44Nessuno pu venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciter nellultimo giorno. 45Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46Non perch qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47In verit, in verit io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50questo il pane che discende dal cielo, perch chi ne mangia non muoia. 51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivr in eterno e il pane che io dar la mia carne per la vita del mondo.

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: Come pu costui darci la sua carne da mangiare?.

53Ges disse loro: In verit, in verit io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio delluomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciter nellultimo giorno. 55Perch la mia carne vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cos anche colui che mangia me vivr per me. 58Questo il pane disceso dal cielo; non come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivr in eterno.

59Ges disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafrnao. 60Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: Questa parola dura! Chi pu ascoltarla?.

61Ges, sapendo dentro di s che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: Questo vi scandalizza? 62E se vedeste il Figlio delluomo salire l dovera prima? 63 lo Spirito che d la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. 64Ma tra voi vi sono alcuni che non credono. Ges infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E diceva: Per questo vi ho detto che nessuno pu venire a me, se non gli concesso dal Padre.

66Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano pi con lui.

67Disse allora Ges ai Dodici: Volete andarvene anche voi?. 68Gli rispose Simon Pietro: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio. 70Ges riprese: Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi un diavolo!. 71Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici. (Gv 6,43-71).

Terza conclusione

20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cerano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsida di Galilea, e gli domandarono: Signore, vogliamo vedere Ges. 22Filippo and a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Ges. 23Ges rispose loro: venuta lora che il Figlio delluomo sia glorificato.

24In verit, in verit io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserver per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, l sar anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorer. 27Adesso lanima mia turbata; che cosa dir? Padre, salvami da questora? Ma proprio per questo sono giunto a questora! 28Padre, glorifica il tuo nome. Venne allora una voce dal cielo: Lho glorificato e lo glorificher ancora!.

29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato. 30Disse Ges: Questa voce non venuta per me, ma per voi. 31Ora il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sar gettato fuori. 32E io, quando sar innalzato da terra, attirer tutti a me. 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

34Allora la folla gli rispose: Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come puoi dire che il Figlio delluomo deve essere innalzato? Chi questo Figlio delluomo?. 35Allora Ges disse loro: Ancora per poco tempo la luce tra voi. Camminate mentre avete la luce, perch le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. 36Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce. Ges disse queste cose, poi se ne and e si nascose loro.

37Sebbene avesse compiuto segni cos grandi davanti a loro, non credevano in lui, 38perch si compisse la parola detta dal profeta Isaia:

Signore, chi ha creduto alla nostra parola?E la forza del Signore, a chi stata rivelata?

39Per questo non potevano credere, poich ancora Isaia disse:

40Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perch non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!

41Questo disse Isaia perch vide la sua gloria e parl di lui. 42Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. 43Amavano infatti la gloria degli uomini pi che la gloria di Dio.

44Ges allora esclam: Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; 45chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46Io sono venuto nel mondo come luce, perch chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perch non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.

48Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condanner nellultimo giorno. 49Perch io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. 50E io so che il suo comandamento vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico cos come il Padre le ha dette a me. (Gv 12,20-50).

Quarta conclusione

1Cos parl Ges. Poi, alzti gli occhi al cielo, disse: Padre, venuta lora: glorifica il Figlio tuo perch il Figlio glorifichi te. 2Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perch egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3Questa la vita eterna: che conoscano te, lunico vero Dio, e colui che hai mandato, Ges Cristo. 4Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo lopera che mi hai dato da fare. 5E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.

6Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. 7Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8perch le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.

9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perch sono tuoi. 10Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11Io non sono pi nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perch siano una sola cosa, come noi.

12Quandero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perch si compisse la Scrittura. 13Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perch abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perch essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

15Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. 16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17Consacrali nella verit. La tua parola verit. 18Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; 19per loro io consacro me stesso, perch siano anchessi consacrati nella verit.

20Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: 21perch tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anchessi in noi, perch il mondo creda che tu mi hai mandato.

22E la gloria che tu hai dato a me, io lho data a loro, perch siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. 23Io in loro e tu in me, perch siano perfetti nellunit e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.

24Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anchessi con me dove sono io, perch contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poich mi hai amato prima della creazione del mondo.

25Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo far conoscere, perch lamore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro. (17,1-26).

Quinta conclusione

31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perch i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato era infatti un giorno solenne quel sabato , chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.

32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe alluno e allaltro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti per da Ges, vedendo che era gi morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colp il fianco, e subito ne usc sangue e acqua.

35Chi ha visto ne d testimonianza e la sua testimonianza vera; egli sa che dice il vero, perch anche voi crediate.

36Questo infatti avvenne perch si compisse la Scrittura: Non gli sar spezzato alcun osso.

37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. (Gv 19.31-37).

Sesta conclusione

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Ges, stette in mezzo e disse loro: Pace a voi!. 20Detto questo, mostr loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

21Ges disse loro di nuovo: Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi. 22Detto questo, soffi e disse loro: Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati.

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Ddimo, non era con loro quando venne Ges. 25Gli dicevano gli altri discepoli: Abbiamo visto il Signore!. Ma egli disse loro: Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo.

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e cera con loro anche Tommaso. Venne Ges, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: Pace a voi!.

27Poi disse a Tommaso: Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!. 28Gli rispose Tommaso: Mio Signore e mio Dio!. 29Ges gli disse: Perch mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!.

30Ges, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perch crediate che Ges il Cristo, il Figlio di Dio, e perch, credendo, abbiate la vita nel suo nome. (Gv 20,19-31).

Settima conclusione

15Quandebbero mangiato, Ges disse a Simon Pietro: Simone, figlio di Giovanni, mi ami pi di costoro?. Gli rispose: Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene. Gli disse: Pasci i miei agnelli. 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: Simone, figlio di Giovanni, mi ami?. Gli rispose: Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene. Gli disse: Pascola le mie pecore. 17Gli disse per la terza volta: Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: Mi vuoi bene?, e gli disse: Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene. Gli rispose Ges: Pasci le mie pecore.

18In verit, in verit io ti dico: quando eri pi giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestir e ti porter dove tu non vuoi. 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: Seguimi.

20Pietro si volt e vide che li seguiva quel discepolo che Ges amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: Signore, chi che ti tradisce?. 21Pietro dunque, come lo vide, disse a Ges: Signore, che cosa sar di lui?. 22Ges gli rispose: Se voglio che egli rimanga finch io venga, a te che importa? Tu seguimi. 23Si diffuse perci tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Ges per non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: Se voglio che egli rimanga finch io venga, a te che importa?.

24Questi il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza vera. 25Vi sono ancora molte altre cose compiute da Ges che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. (Gv 21,15- 25).

Queste sette conclusioni che ci hanno inabissato nel mistero di Cristo Ges, servono per creare in noi il desiderio di cogliere, allo stesso modo in cui lo ha colto lApostolo Giovanni, la verit che Cristo stesso.

la verit di Cristo Ges che fa la differenza con ogni altra religione esistente sulla terra: naturale, senza Libro, con il Libro, politeista, monoteista, con fondatore, senza fondatore.

la verit di Cristo Ges, perch Cristo Ges la differenza.

Cristo Ges il Dio eterno, che in principio, che presso Dio, che verso Dio, rivolto eternamente verso Dio, differente come Persona da Dio, ma Dio Lui stesso. Dio, ma altra Persona da Dio. Dio di fronte a Dio.

Cristo Ges per rapporto alla creazione il Mediatore unico ed universale. Tutto stato fatto per mezzo di Lui e nulla esiste senza di Lui. Della creazione la luce e la vita. La creazione vive per Lui. Da Lui illuminata, da Lui sempre guidata verso la Sapienza, che la sua stessa Vita, la sua stessa Verit.

Quella creazione che non guarda a Cristo, che non cerca Cristo, che non vive di Cristo, una creazione carente di vita.

La Verit di Cristo Ges la sua incarnazione. Lui il Dio che si fatto carne ed venuto ad abitare in mezzo a noi. il Dio nella carne che ci dona la grazia e la verit. Ci dona se stesso grazia e verit incarnata.

Nella creazione nessun altro Dio incarnato. Solo Lui. Nella creazione nessuno un datore di grazia e di verit. Solo Lui lo .

Ogni Gigante dellAntico Testamento dinanzi alla verit di Cristo Ges scompare. Anche lui per essere, si deve lasciare inondare dalla grazia e dalla verit del suo Dio fatto carne.

La verit di Cristo Ges il suo vero corpo, la sua vera carne, il suo vero sangue che sono il nostro alimento eterno.

Chi vuole vivere deve nutrirsi di questo suo Corpo e di questo suo Sangue. Chi vuole vivere deve alimentarsi perennemente di Lui, che si fatto per noi vero, reale, sostanziale cibo di vita eterna.

Non Dio la vita delluomo. La vita di ogni uomo Cristo Ges. Dio la vita eterna. Dio ha messo tutta la sua vita eterna nella carne e nel sangue di Cristo Ges.

Chi non mangia Lui perisce. Lui per non si mangia solo spiritualmente, mangiando la sua sapienza, attingendo la sua verit, gustando il suo Vangelo.

Lui si mangia nel suo corpo e nel suo sangue che sono veri, reali, sostanziali. Lui lo si deve mangiare come si mangia il pane. Lui lo si deve bere come si beve lacqua.

Senza pane e senza acqua, luomo muore. Senza corpo e senza sangue luomo rimane nella morte. Manca del suo alimento di vita eterna.

LEucaristia il cibo degli uomini che vogliono divenire veri e chi non mangia lEucaristia non pu mai divenire un uomo vero. Rimane, rimarr un uomo abbozzato, ma non realizzato.

La verit di Cristo il suo essere il Figlio Unigenito del Padre, dal Padre generato nelloggi delleternit, in principio, da sempre.

Ges generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Ges incarnato, ha assunto una natura creata, della stessa sostanza della madre e quindi quella di Ges vera natura divina e vera natura umana.

Non sono per due persone, la Persona una, le nature sono due. la Persona del Figlio eterno del Padre che si incarna, che si fa uomo, che viene ad abitare in mezzo a noi.

La verit di Cristo Ges il suo essere chicco di grano che cade in terra e muore. Ges il Dio che muore per liberare dalla morte la sua creatura. il Dio che si immola per risparmiare dallimmolazione di morte eterna luomo fatto ad immagine del suo Creatore.

Ancora la verit di Cristo Ges lunit del Padre, del Figlio e dei discepoli. Cristo Ges, Padre e discepoli devono essere una cosa sola. Per la redenzione e la santificazione del mondo n il Padre senza Cristo e senza i discepoli, n Cristo Ges senza il Padre e senza i discepoli, n i discepoli senza Cristo Ges e senza il Padre.

Cristo Ges, Padre, discepoli in eterno devono formare una cosa sola. Al di fuori di questa cosa sola non c n redenzione vera e n vera salvezza.

La verit di Cristo Ges il suo corpo trafitto, sorgente eterna di verit e di grazia, di Spirito Santo e di Sacramenti. Fino alla consumazione dei secoli chi vuole attingere la sua salvezza, la deve attingere dal suo corpo trafitto, issato sulla croce.

La verit di Cristo Ges sono i suoi discepoli mandati da Lui nel mondo allo stesso modo che il Padre ha mandato Lui, Ges. Non il Padre che i discepoli dovranno annunziare. Cristo Ges che loro dovranno testimoniare. Dovranno testimoniare Cristo Ges come lopera assoluta del Padre.

Dovranno annunziare Cristo Ges come unica e sola via per salire presso Dio, per raggiungere Dio, per conoscere Dio.

La verit di Cristo Ges Pietro costituito da Lui per pascere agnelli e pecore, fedeli e pastori, figli e madri.

La sorgente della vita della Chiesa Cristo Ges, non il Padre, n lo Spirito Santo. Il Padre e lo Spirito Santo operano in noi, perch tralci dellunica vite che Ges Signore. Lo Spirito Santo la linfa che fa fruttificare i tralci. Ma la linfa del Corpo di Cristo. Il Padre lAgricoltore che pota e taglia questa sola, unica vite di salvezza e di redenzione eterna.

Rinnega Cristo e rinnega il Padre che lo ha inviato chiunque osasse affermare che tutti adoriamo un unico Dio.

Possiamo anche adorare un unico Dio, ma di certo non tutti adoriamo lunico vero Dio. Lunico vero Dio il Padre di nostro Signore Ges Cristo. Lunico vero Dio solo Cristo Ges lo rivela e solo da Cristo Ges dobbiamo imparare a conoscerlo. La questione religiosa e di fede oggi una, una sola, una soltanto: la verit di Cristo Ges. Oggi Ges venduto e sacrificato su una croce particolare, non fatta di legno e di chiodi, ma di pensiero umano. la croce della fede nellunico Dio.

solo annunziando e testimoniando la verit di Cristo che possibile conoscere il vero unico Dio, che non unico ma Trino. uno nella sostanza divina, ma Trino nelle Persone. Lunico vero Dio la Beata Trinit che Cristo Ges ci ha rivelato e nella quale anche ci ha inserito.

Sapendo tutto questo, con sette conclusioni nel cuore possiamo leggere il Quarto Vangelo. Con la sua verit totale nel cuore, possiamo dare la verit totale a tutta la Scrittura, Antico e Nuovo Testamento.

La Vergine Maria, Madre della Redenzione, ci aiuti a divenire una sola verit con Cristo Ges. Gli Angeli e i Santi ci facciano perfetti in essa.

CAPITOLO DECIMO TERZO

LETTURA DEL TESTO

1Prima della festa di Pasqua Ges, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li am fino alla fine. 2Durante la cena, quando il diavolo aveva gi messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3Ges, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4si alz da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5Poi vers dellacqua nel catino e cominci a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con lasciugamano di cui si era cinto. 6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: Signore, tu lavi i piedi a me?. 7Rispose Ges: Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo. 8Gli disse Pietro: Tu non mi laverai i piedi in eterno!. Gli rispose Ges: Se non ti laver, non avrai parte con me. 9Gli disse Simon Pietro: Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!. 10Soggiunse Ges: Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti. 11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: Non tutti siete puri.

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: Capite quello che ho fatto per voi? 13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perch lo sono. 14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15Vi ho dato un esempio, infatti, perch anche voi facciate come io ho fatto a voi. 16In verit, in verit io vi dico: un servo non pi grande del suo padrone, n un inviato pi grande di chi lo ha mandato. 17Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. 18Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. 19Ve lo dico fin dora, prima che accada, perch, quando sar avvenuto, crediate che Io Sono. 20In verit, in verit io vi dico: chi accoglie colui che io mander, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.

21Dette queste cose, Ges fu profondamente turbato e dichiar: In verit, in verit io vi dico: uno di voi mi tradir. 22I discepoli si guardavano lun laltro, non sapendo bene di chi parlasse. 23Ora uno dei discepoli, quello che Ges amava, si trovava a tavola al fianco di Ges. 24Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25Ed egli, chinandosi sul petto di Ges, gli disse: Signore, chi ?. 26Rispose Ges: colui per il quale intinger il boccone e glielo dar. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27Allora, dopo il boccone, Satana entr in lui. Gli disse dunque Ges: Quello che vuoi fare, fallo presto. 28Nessuno dei commensali cap perch gli avesse detto questo; 29alcuni infatti pensavano che, poich Giuda teneva la cassa, Ges gli avesse detto: Compra quello che ci occorre per la festa, oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30Egli, preso il boccone, subito usc. Ed era notte.

31Quando fu uscito, Ges disse: Ora il Figlio delluomo stato glorificato, e Dio stato glorificato in lui. 32Se Dio stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificher da parte sua e lo glorificher subito. 33Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cos amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.

36Simon Pietro gli disse: Signore, dove vai?. Gli rispose Ges: Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai pi tardi. 37Pietro disse: Signore, perch non posso seguirti ora? Dar la mia vita per te!. 38Rispose Ges: Darai la tua vita per me? In verit, in verit io ti dico: non canter il gallo, prima che tu non mabbia rinnegato tre volte.

COMMENTO TEOLOGICO DEL TESTO

IL TESTAMENTO DI GES

Possiamo definire i Capitoli 13 17 del Vangelo secondo Giovanni: Il Testamento di Ges. un Testamento unico. Mai ne esistito uno simile. Mai esister.

Chi vuole comprendere lunicit di Cristo Ges e della sua eredit che ci ha lasciato nel Cenacolo, la sera prima della sua Passione, basta che legga alcuni testamenti dellAntica Alleanza e quello di Paolo della Nuova.

Si detto che Cristo Ges pi grande di Abramo, di Giacobbe, di Mos, di Giosu, di Samuele, di Davide, di tutti i Profeti e Giusti che lo precedettero. pi grande di Giovanni il Battista e di ogni altro suo discepolo che lo seguir fino alla consumazione dei secoli.

Basta leggere i loro testamenti ne riportiamo solo alcuni e apparir in tutto il suo splendore la grandezza e la superiorit di Cristo Ges.

Questi testamenti antichi e nuovi li presentiamo di seguito cos come vengono riportati nella Sacra Scrittura, senza alcuna parola di commento e di spiegazione teologica.

La sola lettura aprir il cuore di chi si piega sopra di essi e vi potr scorgere la distanza infinita che separa Cristo Ges da qualsiasi altro uomo.

Questa stessa verit vale per ogni altro uomo che non contenuto nella Sacra Scrittura. Vale anche per noi stessi.

Che siano testamenti spirituali o materiali, incide poco. Leggeteli e scoprirete labisso invalicabile che li separa dal Testamento di Ges Signore.

Il Testamento di Giacobbe

1Quindi Giacobbe chiam i figli e disse: Radunatevi, perch io vi annunci quello che vi accadr nei tempi futuri.

2Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,

ascoltate Israele, vostro padre!

3Ruben, tu sei il mio primogenito,

il mio vigore e la primizia della mia virilit,

esuberante in fierezza ed esuberante in forza!

4Bollente come lacqua, tu non avrai preminenza,

perch sei salito sul talamo di tuo padre,

hai profanato cos il mio giaciglio.

5Simeone e Levi sono fratelli,

strumenti di violenza sono i loro coltelli.

6Nel loro conciliabolo non entri lanima mia,

al loro convegno non si unisca il mio cuore,

perch nella loro ira hanno ucciso gli uomini

e nella loro passione hanno mutilato i tori.

7Maledetta la loro ira, perch violenta,

e la loro collera, perch crudele!

Io li divider in Giacobbe

e li disperder in Israele.

8Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;

la tua mano sar sulla cervice dei tuoi nemici;

davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.

9Un giovane leone Giuda:

dalla preda, figlio mio, sei tornato;

si sdraiato, si accovacciato come un leone

e come una leonessa; chi lo far alzare?

10Non sar tolto lo scettro da Giuda

n il bastone del comando tra i suoi piedi,

finch verr colui al quale esso appartiene

e a cui dovuta lobbedienza dei popoli.

11Egli lega alla vite il suo asinello

e a una vite scelta il figlio della sua asina,

lava nel vino la sua veste

e nel sangue delluva il suo manto;

12scuri ha gli occhi pi del vino

e bianchi i denti pi del latte.

13Zbulon giace lungo il lido del mare

e presso lapprodo delle navi,

con il fianco rivolto a Sidone.

14ssacar un asino robusto,

accovacciato tra un doppio recinto.

15Ha visto che il luogo di riposo era bello,

che la terra era amena;

ha piegato il dorso a portare la soma

ed stato ridotto ai lavori forzati.

16Dan giudica il suo popolo

come una delle trib dIsraele.

17Sia Dan un serpente sulla strada,

una vipera cornuta sul sentiero,

che morde i garretti del cavallo,

cos che il suo cavaliere cada allindietro.

18Io spero nella tua salvezza, Signore!

19Gad, predoni lo assaliranno,

ma anche lui li assalir alle calcagna.

20Aser, il suo pane pingue:

egli fornisce delizie da re.

21Nftali una cerva slanciata;

egli propone parole dincanto.

22Germoglio di ceppo fecondo Giuseppe;

germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,

i cui rami si stendono sul muro.

23Lo hanno esasperato e colpito,

lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.

24Ma fu spezzato il loro arco,

furono snervate le loro braccia

per le mani del Potente di Giacobbe,

per il nome del Pastore, Pietra dIsraele.

25Per il Dio di tuo padre: egli ti aiuti,

e per il Dio lOnnipotente: egli ti benedica!

Con benedizioni del cielo dallalto,

benedizioni dellabisso nel profondo,

benedizioni delle mammelle e del grembo.

26Le benedizioni di tuo padre sono superiori

alle benedizioni dei monti antichi,

alle attrattive dei colli perenni.

Vengano sul capo di Giuseppe

e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!

27Beniamino un lupo che sbrana:

al mattino divora la preda

e alla sera spartisce il bottino.

28Tutti questi formano le dodici trib dIsraele. Questo ci che disse loro il padre nellatto di benedirli; egli benedisse ciascuno con una benedizione particolare.

29Poi diede loro questordine: Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che nel campo di Efron lIttita, 30nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nella terra di Canaan, quella che Abramo acquist con il campo di Efron lIttita come propriet sepolcrale. 31L seppellirono Abramo e Sara sua moglie, l seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e l seppellii Lia. 32La propriet del campo e della caverna che si trova in esso stata acquistata dagli Ittiti.

33Quando Giacobbe ebbe finito di dare questordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spir, e fu riunito ai suoi antenati. (Gn 49,1-33).

Il Testamento di Mos

1Mos and e rivolse queste parole a tutto Israele. 2Disse loro: Io oggi ho centoventanni. Non posso pi andare e venire. Il Signore inoltre mi ha detto: Tu non attraverserai questo Giordano. 3Il Signore, tuo Dio, lo attraverser davanti a te, distrugger davanti a te quelle nazioni, in modo che tu possa prenderne possesso. Quanto a Giosu, egli lo attraverser davanti a te, come il Signore ha detto. 4Il Signore tratter quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e come ha trattato la loro terra, che egli ha distrutto. 5Il Signore le metter in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dato. 6Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perch il Signore, tuo Dio, cammina con te; non ti lascer e non ti abbandoner.

7Poi Mos chiam Giosu e gli disse alla presenza di tutto Israele: Sii forte e fatti animo, perch tu condurrai questo popolo nella terra che il Signore giur ai loro padri di darvi: tu gliene darai il possesso. 8Il Signore stesso cammina davanti a te. Egli sar con te, non ti lascer e non ti abbandoner. Non temere e non perderti danimo!.

9Mos scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano larca dellalleanza del Signore, e a tutti gli anziani dIsraele. 10Mos diede loro questordine: Alla fine di ogni sette anni, al tempo dellanno della remissione, alla festa delle Capanne, 11quando tutto Israele verr a presentarsi davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che avr scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, agli orecchi di tutti. 12Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sar nelle tue citt, perch ascoltino, imparino a temere il Signore, vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore, vostro Dio, finch vivrete nel paese in cui voi state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano.

14Il Signore disse a Mos: Ecco, i giorni della tua morte sono vicini. Chiama Giosu e presentatevi nella tenda del convegno, perch io gli comunichi i miei ordini. Mos e Giosu andarono a presentarsi nella tenda del convegno. 15Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nube, e la colonna di nube stette allingresso della tenda.

16Il Signore disse a Mos: Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri. Questo popolo si alzer e si lever per prostituirsi con di stranieri nella terra dove sta per entrare. Mi abbandoner e infranger lalleanza che io ho stabilito con lui. 17In quel giorno, la mia ira si accender contro di lui: io li abbandoner, nasconder loro il volto e saranno divorati. Lo colpiranno malanni numerosi e angosciosi e in quel giorno dir: Questi mali non mi hanno forse colpito per il fatto che il mio Dio non pi in mezzo a me?. 18Io, in quel giorno, nasconder il mio volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri di.

19Ora scrivete per voi questo cantico; insegnalo agli Israeliti, mettilo nella loro bocca, perch questo cantico mi sia testimone contro gli Israeliti. 20Quando lo avr introdotto nel paese che ho promesso ai suoi padri con giuramento, dove scorrono latte e miele, ed egli avr mangiato, si sar saziato e ingrassato e poi si sar rivolto ad altri di per servirli e mi avr disprezzato e avr infranto la mia alleanza, 21e quando lo avranno colpito malanni numerosi e angosciosi, allora questo cantico sar testimone davanti a lui, poich non sar dimenticato dalla sua discendenza. S, conosco i pensieri da lui concepiti gi oggi, prima ancora che io lo abbia introdotto nella terra che ho promesso con giuramento. 22Mos scrisse quel giorno questo cantico e lo insegn agli Israeliti.

23Poi comunic i suoi ordini a Giosu, figlio di Nun, e gli disse: Sii forte e coraggioso, poich tu introdurrai gli Israeliti nella terra che ho giurato di dar loro, e io sar con te.

24Quando Mos ebbe finito di scrivere su un libro tutte le parole di questa legge, 25ordin ai leviti che portavano larca dellalleanza del Signore: 26Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dellarca dellalleanza del Signore, vostro Dio. Vi rimanga come testimone contro di te, 27perch io conosco la tua ribellione e la durezza della tua cervice. Se fino ad oggi, mentre vivo ancora in mezzo a voi, siete stati ribelli contro il Signore, quanto pi lo sarete dopo la mia morte!

28Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre trib e i vostri scribi; io far udire loro queste parole e prender a testimoni contro di loro il cielo e la terra. 29So infatti che, dopo la mia morte, voi certo vi corromperete e vi allontanerete dalla via che vi ho detto di seguire. La sventura vi colpir negli ultimi giorni, perch avrete fatto ci che male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno con lopera delle vostre mani. 30Poi Mos pronunci innanzi a tutta lassemblea dIsraele le parole di questo cantico, fino allultima: (Dt 31,1-30).

1Udite, o cieli: io voglio parlare.

Ascolti la terra le parole della mia bocca!

2Scorra come pioggia la mia dottrina,

stilli come rugiada il mio dire;

come pioggia leggera sul verde,

come scroscio sull'erba.

3Voglio proclamare il nome del Signore:

magnificate il nostro Dio!

4Egli la Roccia: perfette le sue opere,

giustizia tutte le sue vie;

un Dio fedele e senza malizia,

egli giusto e retto.

5Prevaricano contro di lui:

non sono suoi figli, per le loro macchie,

generazione tortuosa e perversa.

6Cos tu ripaghi il Signore,

popolo stolto e privo di saggezza?

Non lui il padre che ti ha creato,

che ti ha fatto e ti ha costituito?

7Ricorda i giorni del tempo antico,

medita gli anni lontani.

Interroga tuo padre e te lo racconter,

i tuoi vecchi e te lo diranno.

8Quando lAltissimo divideva le nazioni,

quando separava i figli delluomo,

egli stabil i confini dei popoli

secondo il numero dei figli dIsraele.

9Perch porzione del Signore il suo popolo,

Giacobbe sua parte di eredit.

10Egli lo trov in una terra deserta,

in una landa di ululati solitari.

Lo circond, lo allev,

lo custod come la pupilla del suo occhio.

11Come unaquila che veglia la sua nidiata,

che vola sopra i suoi nati,

egli spieg le ali e lo prese,

lo sollev sulle sue ali.

12Il Signore, lui solo lo ha guidato,

non cera con lui alcun dio straniero.

13Lo fece salire sulle alture della terra

e lo nutr con i prodotti della campagna;

gli fece succhiare miele dalla rupe

e olio dalla roccia durissima,

14panna di mucca e latte di pecora

insieme con grasso di agnelli,

arieti di Basan e capri,

fior di farina di frumento

e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.

15Iesurn si ingrassato e ha recalcitrato,

s, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato

e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,

ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.

16Lo hanno fatto ingelosire con di stranieri

e provocato allira con abomini.

17Hanno sacrificato a dmoni che non sono Dio,

a di che non conoscevano,

nuovi, venuti da poco,

che i vostri padri non avevano temuto.

18La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;

hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!

19Ma il Signore ha visto e ha disdegnato

con ira i suoi figli e le sue figlie.

20Ha detto: Io nasconder loro il mio volto;

vedr quale sar la loro fine.

Sono una generazione perfida,

sono figli infedeli.

21Mi resero geloso con ci che non Dio,

mi irritarono con i loro idoli vani;

io li render gelosi con uno che non popolo,

li irriter con una nazione stolta.

22Un fuoco si acceso nella mia collera

e brucer fino alla profondit deglinferi;

divorer la terra e il suo prodotto

e incendier le radici dei monti.

23Accumuler sopra di loro i malanni;

le mie frecce esaurir contro di loro.

24Saranno estenuati dalla fame,

divorati dalla febbre e da peste dolorosa.

Il dente delle belve mander contro di loro,

con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere.

25Di fuori la spada li priver dei figli,

dentro le case li uccider lo spavento.

Periranno insieme il giovane e la vergine,

il lattante e luomo canuto.

26Io ho detto: Li voglio disperdere,

cancellarne tra gli uomini il ricordo,

27se non temessi larroganza del nemico.

Non si ingannino i loro avversari;

non dicano: La nostra mano ha vinto,

non il Signore che ha operato tutto questo!

28Sono un popolo insensato

e in essi non c intelligenza:

29se fossero saggi, capirebbero,

rifletterebbero sulla loro fine.

30Come pu un uomo solo inseguirne mille

o due soli metterne in fuga diecimila?

Non forse perch la loro Roccia li ha venduti,

il Signore li ha consegnati?

31Perch la loro roccia non come la nostra

e i nostri nemici ne sono giudici.

32La loro vite dal ceppo di Sdoma,

dalle piantagioni di Gomorra.

La loro uva velenosa,

ha grappoli amari.

33Tossico di serpenti il loro vino,

micidiale veleno di vipere.

34Non questo nascosto presso di me,

sigillato nei miei forzieri?

35Mia sar la vendetta e il castigo,

quando vaciller il loro piede!

S, vicino il giorno della loro rovina

e il loro destino si affretta a venire.

36Perch il Signore far giustizia al suo popolo

e dei suoi servi avr compassione;

quando vedr che ogni forza svanita

e non rimasto n schiavo n libero.

37Allora dir: Dove sono i loro di,

la roccia in cui cercavano rifugio,

38quelli che mangiavano il grasso dei loro sacrifici,

che bevevano il vino delle loro libagioni?

Sorgano ora e vi soccorrano,

siano il riparo per voi!

39Ora vedete che io, io lo sono

e nessun altro dio accanto a me.

Sono io che do la morte e faccio vivere;

io percuoto e io guarisco,

e nessuno pu liberare dalla mia mano.

40Alzo la mano verso il cielo

e dico: Per la mia vita, per sempre:

41quando avr affilato la folgore della mia spada

e la mia mano inizier il giudizio,

far vendetta dei miei avversari,

ripagher i miei nemici.

42Inebrier di sangue le mie frecce,

si pascer di carne la mia spada,

del sangue dei cadaveri e dei prigionieri,

delle teste dei condottieri nemici!.

43Esultate, o nazioni, per il suo popolo,

perch egli vendicher il sangue dei suoi servi;

volger la vendetta contro i suoi avversari

e purificher la sua terra e il suo popolo.

44Mos venne con Giosu, figlio di Nun, e pronunci agli orecchi del popolo tutte le parole di questo cantico.

45Quando Mos ebbe finito di pronunciare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46Ponete nella vostra mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, perch cerchino di eseguire tutte le parole di questa legge. 47Essa infatti non una parola senza valore per voi; anzi la vostra vita. Per questa parola passerete lunghi giorni nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano.

48In quello stesso giorno il Signore disse a Mos: 49Sali su questo monte degli Abarm, sul monte Nebo, che nella terra di Moab, di fronte a Gerico, e contempla la terra di Canaan, che io do in possesso agli Israeliti. 50Muori sul monte sul quale stai per salire e riunisciti ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello morto sul monte Or ed stato riunito ai suoi antenati, 51perch siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Merba di Kades, nel deserto di Sin, e non avete manifestato la mia santit in mezzo agli Israeliti. 52Tu vedrai la terra davanti a te, ma l, nella terra che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!. (Dt 32,1-52).

1Ed ecco la benedizione con la quale Mos, uomo di Dio, benedisse gli Israeliti prima di morire. 2Egli disse:

Il Signore venuto dal Sinai,

spuntato per loro dal Seir,

apparso dal monte Paran,

arrivato tra miriadi di consacrati:

dalla sua destra, per loro, il fuoco della legge.

3Certo, egli ama i popoli;

tutti i suoi santi sono nelle tue mani,

mentre essi, accampati ai tuoi piedi,

ricevono le tue parole.

4Una legge ci ha ordinato Mos,

uneredit per lassemblea di Giacobbe.

5Vi fu un re in Iesurn,

quando si radunarono i capi del popolo,

tutte insieme le trib dIsraele.

6Viva Ruben e non muoia,

bench siano pochi i suoi uomini.

7Questo disse per Giuda:

Ascolta, Signore, la voce di Giuda

e riconducilo verso il suo popolo;

la sua mano difender la sua causa

e tu sarai laiuto contro i suoi avversari.

8Per Levi disse:

Da a Levi i tuoi tummm

e i tuoi urm alluomo a te fedele,

che hai messo alla prova a Massa,

per cui hai litigato presso le acque di Merba;

9a lui che dice del padre e della madre:

Io non li ho visti,

che non riconosce i suoi fratelli

e ignora i suoi figli.

Essi osservano la tua parola

e custodiscono la tua alleanza,

10insegnano i tuoi decreti a Giacobbe

e la tua legge a Israele,

pongono lincenso sotto le tue narici

e un sacrificio sul tuo altare.

11Benedici, Signore, il suo valore

e gradisci il lavoro delle sue mani;

colpisci al fianco i suoi aggressori

e i suoi nemici pi non si rialzino.

12Per Beniamino disse:

Prediletto del Signore, Beniamino,

abita tranquillo presso di lui;

egli lo protegge sempre

e tra le sue spalle dimora.

13Per Giuseppe disse:

Benedetta dal Signore la sua terra!

Dalla rugiada abbia il meglio dei cieli,

e dallabisso disteso al di sotto;

14il meglio dei prodotti del sole

e il meglio di ci che germoglia ogni luna,

15la primizia dei monti antichi,

il meglio dei colli eterni

16e il meglio della terra e di ci che contiene.

Il favore di colui che abitava nel roveto

venga sul capo di Giuseppe,

sulla testa del principe tra i suoi fratelli!

17Come primogenito di toro, egli daspetto maestoso

e le sue corna sono di bufalo;

con esse cozzer contro i popoli,

tutti insieme, sino ai confini della terra.

Tali sono le miriadi di fraim

e tali le migliaia di Manasse.

18Per Zbulon disse:

Gioisci, Zbulon, ogni volta che parti,

e tu, ssacar, nelle tue tende!

19Chiamano i popoli sulla montagna,

dove offrono sacrifici legittimi,

perch succhiano le ricchezze dei mari

e i tesori nascosti nella sabbia.

20Per Gad disse:

Benedetto colui che amplia Gad!

Come una leonessa ha la sede,

sbran un braccio e anche un cranio;

21poi si scelse le primizie,

perch l era la parte riservata a un capo.

Venne alla testa del popolo,

esegu la giustizia del Signore

e i suoi decreti riguardo a Israele.

22Per Dan disse:

Dan un giovane leone

che balza da Basan.

23Per Nftali disse:

Nftali sazio di favori

e colmo delle benedizioni del Signore:

il mare e il meridione sono sua propriet.

24Per Aser disse:

Benedetto tra i figli Aser!

Sia il favorito tra i suoi fratelli

e intinga il suo piede nellolio.

25Di ferro e di bronzo siano i tuoi catenacci

e quanto i tuoi giorni duri il tuo vigore.

26Nessuno pari al Dio di Iesurn,

che cavalca sui cieli per venirti in aiuto

e sulle nubi nella sua maest.

27Rifugio il Dio dei tempi antichi

e quaggi lo sono le sue braccia eterne.

Ha scacciato davanti a te il nemico

e ha intimato: Distruggi!.

28Israele abita tranquillo,

la fonte di Giacobbe in luogo appartato,

in terra di frumento e di mosto,

dove il cielo stilla rugiada.

29Te beato, Israele! Chi come te,

popolo salvato dal Signore?

Egli lo scudo della tua difesa

e la spada del tuo trionfo.

I tuoi nemici vorranno adularti,

ma tu calcherai il loro dorso. (Dt 33,1-29).

1Poi Mos sal dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che di fronte a Gerico. Il Signore gli mostr tutta la terra: Glaad fino a Dan, 2tutto Nftali, la terra di fraim e di Manasse, tutta la terra di Giuda fino al mare occidentale 3e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, citt delle palme, fino a Soar. 4Il Signore gli disse: Questa la terra per la quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: Io la dar alla tua discendenza. Te lho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!.

5Mos, servo del Signore, mor in quel luogo, nella terra di Moab, secondo lordine del Signore. 6Fu sepolto nella valle, nella terra di Moab, di fronte a Bet-Peor. Nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. 7Mos aveva centoventi anni quando mor. Gli occhi non gli si erano spenti e il vigore non gli era venuto meno. 8Gli Israeliti lo piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni, finch furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mos.

9Giosu, figlio di Nun, era pieno dello spirito di saggezza, perch Mos aveva imposto le mani su di lui. Gli Israeliti gli obbedirono e fecero quello che il Signore aveva comandato a Mos.

10Non pi sorto in Israele un profeta come Mos, che il Signore conosceva faccia a faccia, 11per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nella terra d'Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutta la sua terra, 12e per la mano potente e il terrore grande con cui Mos aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele. (Dt 34,1-12).

Il testamento di Giosu

1Molto tempo dopo che il Signore aveva dato tregua a Israele da tutti i nemici che lo circondavano, Giosu, ormai vecchio e molto avanti negli anni, 2convoc tutto Israele, gli anziani, i capi, i giudici e gli scribi e disse loro: Io sono vecchio, molto avanti negli anni. 3Voi avete visto quanto il Signore, vostro Dio, ha fatto a tutte queste nazioni, scacciandole dinanzi a voi. Il Signore stesso, vostro Dio, ha combattuto per voi. 4Guardate: ho ripartito tra voi a sorte, come eredit per le vostre trib, queste nazioni rimanenti oltre a tutte quelle che ho sterminato dal Giordano fino al Mare Grande, a occidente. 5Il Signore, vostro Dio, le disperder egli stesso dinanzi a voi e le scaccer dinanzi a voi, e voi prenderete possesso dei loro territori, come il Signore, vostro Dio, vi ha promesso.

6Siate forti nellosservare e mettere in pratica quanto scritto nel libro della legge di Mos, senza deviare da esso n a destra n a sinistra, 7senza mescolarvi con queste nazioni che rimangono fra voi. Non invocate i loro di. Non giurate su di loro. Non serviteli e non prostratevi davanti a loro. 8Restate invece fedeli al Signore, vostro Dio, come avete fatto fino ad oggi. 9Il Signore ha scacciato dinanzi a voi nazioni grandi e potenti; nessuno ha potuto resistere a voi fino ad oggi. 10Uno solo di voi ne inseguiva mille, perch il Signore, vostro Dio, ha combattuto per voi, come vi aveva promesso. 11Abbiate gran cura, per la vostra vita, di amare il Signore, vostro Dio. 12Perch, se vi volgete indietro e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra voi e vi imparentate con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, 13sappiate bene che il Signore, vostro Dio, non scaccer pi queste nazioni dinanzi a voi. Esse diventeranno per voi una rete e una trappola, flagello ai vostri fianchi e spine nei vostri occhi, finch non sarete spazzati via da questo terreno buono, che il Signore, vostro Dio, vi ha dato. 14Ecco, io oggi me ne vado per la via di ogni abitante della terra; riconoscete con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che non caduta neppure una parola di tutte le promesse che il Signore, vostro Dio, aveva fatto per voi. Tutte si sono compiute per voi: neppure una parola caduta. 15Ma, come giunta a compimento per voi ogni promessa che il Signore, vostro Dio, vi aveva fatto, cos il Signore porter a compimento contro di voi tutte le minacce, finch vi abbia eliminato da questo terreno buono che il Signore, vostro Dio, vi ha dato. 16Se trasgredirete lalleanza che il Signore, vostro Dio, vi ha imposto, andando a servire altri di e prostrandovi davanti a loro, lira del Signore si accender contro di voi e voi sarete spazzati via dalla terra buona che egli vi ha dato. (Gs 23,1-16).

1Giosu radun tutte le trib dIsraele a Sichem e convoc gli anziani dIsraele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. 2Giosu disse a tutto il popolo:

Cos dice il Signore, Dio dIsraele:

Nei tempi antichi i vostri padri, tra cui Terach, padre di Abramo e padre di Nacor, abitavano oltre il Fiume. Essi servivano altri di. 3Io presi Abramo, vostro padre, da oltre il Fiume e gli feci percorrere tutta la terra di Canaan. Moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. 4A Isacco diedi Giacobbe ed Esa; assegnai a Esa il possesso della zona montuosa di Seir, mentre Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.

5In seguito mandai Mos e Aronne e colpii lEgitto con le mie azioni in mezzo a esso, e poi vi feci uscire. 6Feci uscire dallEgitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso, 7ma essi gridarono al Signore, che pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; sospinsi sopra di loro il mare, che li sommerse: i vostri occhi hanno visto quanto feci in Egitto. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto. 8Vi feci entrare nella terra degli Amorrei, che abitavano ad occidente del Giordano. Vi attaccarono, ma io li consegnai in mano vostra; voi prendeste possesso della loro terra e io li distrussi dinanzi a voi. 9In seguito Balak, figlio di Sippor, re di Moab, si lev e attacc Israele. Mand a chiamare Balaam, figlio di Beor, perch vi maledicesse. 10Ma io non volli ascoltare Balaam ed egli dovette benedirvi. Cos vi liberai dalle sue mani.

11Attraversaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Vi attaccarono i signori di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei, ma io li consegnai in mano vostra. 12Mandai i calabroni davanti a voi, per sgominare i due re amorrei non con la tua spada n con il tuo arco. 13Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in citt che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato.

14Ora, dunque, temete il Signore e servitelo con integrit e fedelt. Eliminate gli di che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume e in Egitto e servite il Signore. 15Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli di che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli di degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore.

16Il popolo rispose: Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri di! 17Poich il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra dEgitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. 18Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano la terra. Perci anche noi serviremo il Signore, perch egli il nostro Dio.

19Giosu disse al popolo: Voi non potete servire il Signore, perch un Dio santo, un Dio geloso; egli non perdoner le vostre trasgressioni e i vostri peccati. 20Se abbandonerete il Signore e servirete di stranieri, egli vi si volter contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi far del male e vi annienter.

21Il popolo rispose a Giosu: No! Noi serviremo il Signore.

22Giosu disse allora al popolo: Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelti il Signore per servirlo!.

Risposero: Siamo testimoni!.

23Eliminate allora gli di degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il vostro cuore al Signore, Dio dIsraele!.

24Il popolo rispose a Giosu: Noi serviremo il Signore, nostro Dio, e ascolteremo la sua voce!.

25Giosu in quel giorno concluse unalleanza per il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. 26Scrisse queste parole nel libro della legge di Dio. Prese una grande pietra e la rizz l, sotto la quercia che era nel santuario del Signore. 27Infine, Giosu disse a tutto il popolo: Ecco: questa pietra sar una testimonianza per noi, perch essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha detto; essa servir quindi da testimonianza per voi, perch non rinneghiate il vostro Dio.

28Poi Giosu conged il popolo, ciascuno alla sua eredit.

29Dopo questi fatti, Giosu figlio di Nun, servo del Signore, mor a centodieci anni 30e lo seppellirono nel territorio della sua eredit, a Timnat-Serach, sulle montagne di fraim, a settentrione del monte Gaas. 31Israele serv il Signore in tutti i giorni di Giosu e degli anziani che sopravvissero a Giosu e che conoscevano tutte le opere che il Signore aveva compiuto per Israele.

32Gli Israeliti seppellirono le ossa di Giuseppe, che avevano portato dallEgitto, a Sichem, in una parte della campagna che Giacobbe aveva acquistato dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi dargento e che i figli di Giuseppe avevano ricevuto in eredit.

33Mor anche Elezaro, figlio di Aronne. Lo seppellirono a Gbaa, che apparteneva a Fines, suo figlio, in quanto era stata assegnata a lui, nella zona montuosa di fraim. (Gs 24,1-33).

Il Testamento di Davide

1Davide rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liber dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. 2Egli disse:

Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,

3mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;

mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo,

mio nascondiglio che mi salva,

dalla violenza tu mi salvi.

4Invoco il Signore, degno di lode,

e sar salvato dai miei nemici.

5Mi circondavano flutti di morte,

mi travolgevano torrenti infernali;

6gi mi avvolgevano i lacci degli inferi,

gi mi stringevano agguati mortali.

7Nellangoscia invocai il Signore,

nellangoscia gridai al mio Dio:

dal suo tempio ascolt la mia voce,

a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.

8La terra trem e si scosse;

vacillarono le fondamenta dei cieli,

si scossero perch egli era adirato.

9Dalle sue narici saliva fumo,

dalla sua bocca un fuoco divorante;

da lui sprizzavano carboni ardenti.

10Abbass i cieli e discese,

una nube oscura sotto i suoi piedi.

11Cavalcava un cherubino e volava,

appariva sulle ali del vento.

12Si avvolgeva di tenebre come di una tenda,

di acque oscure e di nubi.

13Davanti al suo fulgore

arsero carboni ardenti.

14Il Signore tuon dal cielo,

lAltissimo fece udire la sua voce.

15Scagli saette e li disperse,

fulmin con folgore e li sconfisse.

16Allora apparve il fondo del mare,

si scoprirono le fondamenta del mondo,

per la minaccia del Signore,

per lo spirare del suo furore.

17Stese la mano dallalto e mi prese,

mi sollev dalle grandi acque,

18mi liber da nemici potenti,

da coloro che mi odiavano

ed erano pi forti di me.

19Mi assalirono nel giorno della mia sventura,

ma il Signore fu il mio sostegno;

20mi port al largo,

mi liber perch mi vuol bene.

21Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,

mi ripaga secondo linnocenza delle mie mani,

22perch ho custodito le vie del Signore,

non ho abbandonato come un empio il mio Dio.

23I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,

non ho respinto da me la sua legge;

24ma integro sono stato con lui

e mi sono guardato dalla colpa.

25Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia,

secondo la mia innocenza davanti ai suoi occhi.

26Con luomo buono tu sei buono,

con luomo integro tu sei integro,

27con luomo puro tu sei puro

e dal perverso non ti fai ingannare.

28Tu salvi il popolo dei poveri,

ma sui superbi abbassi i tuoi occhi.

29Signore, tu sei la mia lampada;

il Signore rischiara le mie tenebre.

30Con te mi getter nella mischia,

con il mio Dio scavalcher le mura.

31La via di Dio perfetta,

la parola del Signore purificata nel fuoco;

egli scudo per chi in lui si rifugia.

32Infatti, chi Dio, se non il Signore?

O chi roccia, se non il nostro Dio?

33Il Dio che mi ha cinto di vigore

e ha reso integro il mio cammino,

34mi ha dato agilit come di cerve

e sulle alture mi ha fatto stare saldo,

35ha addestrato le mie mani alla battaglia,

le mie braccia a tendere larco di bronzo.

36Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,

mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.

37Hai spianato la via ai miei passi,

i miei piedi non hanno vacillato.

38Ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti,

non sono tornato senza averli annientati.

39Li ho annientati e colpiti e non si sono rialzati,

sono caduti sotto i miei piedi.

40Tu mi hai cinto di forza per la guerra,

hai piegato sotto di me gli avversari.

41Dei nemici mi hai mostrato le spalle:

quelli che mi odiavano, li ho distrutti.

42Hanno gridato e nessuno li ha salvati,

hanno gridato al Signore, ma non ha risposto.

43Come polvere della terra li ho dispersi,

calpestati, schiacciati come fango delle strade.

44Mi hai scampato dal popolo in rivolta,

mi hai conservato a capo di nazioni.

Un popolo che non conoscevo mi ha servito;

45stranieri cercavano il mio favore,

alludirmi, subito mi obbedivano,

46impallidivano uomini stranieri

e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

47Viva il Signore e benedetta la mia roccia,

sia esaltato Dio, rupe della mia salvezza.

48Dio, tu mi accordi la rivincita

e sottometti i popoli al mio giogo,

49mi sottrai ai miei nemici,

dei miei avversari mi fai trionfare

e mi liberi dalluomo violento.

50Per questo ti loder, Signore, tra le genti

e canter inni al tuo nome.

51Egli concede al suo re grandi vittorie,

si mostra fedele al suo consacrato,

a Davide e alla sua discendenza per sempre. (2Sam 22,1-51).

1Queste sono le ultime parole di Davide:

Oracolo di Davide, figlio di Iesse,

oracolo delluomo innalzato dallAltissimo,

del consacrato del Dio di Giacobbe,

del soave salmista dIsraele.

2Lo spirito del Signore parla in me,

la sua parola sulla mia lingua;

3il Dio di Giacobbe ha parlato,

la roccia dIsraele mi ha detto:

Chi governa gli uomini con giustizia,

chi governa con timore di Dio,

4 come luce di un mattino

quando sorge il sole,

mattino senza nubi,

che fa scintillare dopo la pioggia

i germogli della terra.

5Non forse cos la mia casa davanti a Dio,

poich ha stabilito con me unalleanza eterna,

in tutto regolata e osservata?

Non far dunque germogliare

quanto mi salva

e quanto mi diletta?

6Ma gli scellerati sono come spine,

che si buttano via tutte

e non si prendono in mano;

7chi le tocca si arma di un ferro e di unasta di lancia

e si bruciano sul posto col fuoco.

8Questi sono i nomi dei prodi di Davide: Is-Baal, l'Acmonita, capo dei Tre. Egli, impugnando la lancia contro ottocento uomini, li trafisse in un solo scontro. 9Dopo di lui veniva Elezaro, figlio di Dodo, lAcochita, uno dei tre prodi che erano con Davide: quando i Filistei li insultarono, si schierarono l per combattere, mentre gli Israeliti si ritirarono sulle alture. 10Egli si alz, percosse i Filistei, finch la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il Signore oper quel giorno una grande salvezza e il popolo segu Elezaro soltanto per spogliare i cadaveri. 11Dopo di lui veniva Samm figlio di Agh, lArarita. I Filistei erano radunati a Lech; in quel luogo vi era un campo pieno di lenticchie e il popolo fugg dinanzi ai Filistei. 12Egli allora si appost in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei, e il Signore oper una grande vittoria.

13Tre dei Trenta capi scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Refam. 14Davide era allora nel rifugio e cera una postazione di Filistei a Betlemme. 15Davide ebbe un desiderio e disse: Se qualcuno mi desse da bere lacqua del pozzo che vicino alla porta di Betlemme!. 16I tre prodi irruppero nel campo filisteo, attinsero lacqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide, il quale per non ne volle bere, ma la sparse in onore del Signore, 17dicendo: Non sia mai, Signore, che io faccia una cosa simile! il sangue di questi uomini, che sono andati l a rischio della loro vita!. Non la volle bere. Tali gesta compirono quei tre prodi.

18Abisi, fratello di Ioab, figlio di Serui, fu il capo dei Trenta. Egli, impugnando la lancia contro trecento uomini, li trafisse; si fece un nome fra i Trenta. 19Certo, fu glorioso fra i Trenta e divenne loro comandante, ma non giunse alla pari dei Tre. 20Poi veniva Benai, figlio di Ioiad, uomo valoroso, di molte prodezze, originario di Kabsel. Egli uccise i due figli di Aril, di Moab; inoltre, sceso in una cisterna in un giorno di neve, vi abbatt un leone. 21Uccise anche un Egiziano, uomo dalta statura, il quale teneva in mano una lancia; gli and incontro con un bastone, strapp di mano allEgiziano la lancia e lo uccise con la sua stessa lancia. 22Questo fece Benai, figlio di Ioiad, e si fece un nome tra i trenta prodi. 23Fu glorioso fra i Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo mise a capo del suo corpo di guardia. 24Poi Asal, fratello di Ioab, uno dei Trenta, Elcann, figlio di Dodo, di Betlemme, 25Samm di Carod, Elik di Carod, 26Cheles di Pelet, Ira, figlio di Ikkes, di Teka, 27Abizer di Anatt, Mebunni di Cusa, 28Salmon di Acach, Maarai di Netof, 29Cheleb, figlio di Baan, di Netof, Itti, figlio di Ribi, di Gbaa dei figli di Beniamino, 30Benai di Piratn, Iddi di Nacal-Gaas, 31Abi-Albn di Arbt, Azmvet di Bacurm, 32Eliacb di Saalbn, Iasen di Gun, Ginata, 33figlio di Samm, di Arar, Achim, figlio di Sarar, di Arar, 34Eliflet, figlio di Acasbi, il Maacatita, Elim, figlio di Achitfel, di Ghilo, 35Chesri di Carmel, Paari di Arab, 36Igal, figlio di Natan, di Soba, Ban di Gad, 37Selek lAmmonita, Nacri di Beert, scudiero di Ioab, figlio di Serui, 38Ira di Ieter, Gareb di Ieter, 39Uria lIttita. In tutto trentasette. (2Sam 23,1-39).

1Lira del Signore si accese di nuovo contro Israele e incit Davide contro il popolo in questo modo: Su, fa il censimento dIsraele e di Giuda. 2Il re disse a Ioab, capo dellesercito a lui affidato: Percorri tutte le trib dIsraele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perch io conosca il numero della popolazione. 3Ioab rispose al re: Il Signore, tuo Dio, aumenti il popolo cento volte pi di quello che , e gli occhi del re, mio signore, possano vederlo! Ma perch il re, mio signore, vuole questa cosa?. 4Ma lordine del re prevalse su Ioab e sui comandanti dellesercito, e Ioab e i comandanti dellesercito si allontanarono dal re per fare il censimento del popolo dIsraele.

5Passarono il Giordano e cominciarono da Aror e dalla citt che a met del torrente di Gad su fino a Iazer. 6Poi andarono in Glaad e nella terra degli Ittiti a Kades, andarono a Dan-Iaan e piegarono verso Sidone. 7Andarono alla fortezza di Tiro e in tutte le citt degli Evei e dei Cananei e finirono nel Negheb di Giuda a Bersabea. 8Percorsero cos tutto il territorio e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme. 9Ioab consegn al re il totale del censimento del popolo: cerano in Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada; in Giuda cinquecentomila.

10Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poich io ho commesso una grande stoltezza. 11Al mattino, quando Davide si alz, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Gad, veggente di Davide: 12Va a riferire a Davide: Cos dice il Signore: Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti far. 13Gad venne dunque a Davide, gli rifer questo e disse: Vuoi che vengano sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato. 14Davide rispose a Gad: Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perch la sua misericordia grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!. 15Cos il Signore mand la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila persone. 16E quando langelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pent di quel male e disse allangelo devastatore del popolo: Ora basta! Ritira la mano!.

Langelo del Signore si trovava presso laia di Araun, il Gebuseo. 17Davide, vedendo langelo che colpiva il popolo, disse al Signore: Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!.

18Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: Sali, innalza un altare al Signore nellaia di Araun, il Gebuseo. 19Davide sal, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato. 20Araun guard e vide il re e i suoi servi dirigersi verso di lui. Araun usc e si prostr davanti al re con la faccia a terra. 21Poi Araun disse: Perch il re, mio signore, viene dal suo servo?. Davide rispose: Per acquistare da te laia e costruire un altare al Signore, perch si allontani il flagello dal popolo. 22Araun disse a Davide: Il re, mio signore, prenda e offra quanto vuole! Ecco i giovenchi per lolocausto; le trebbie e gli arnesi dei buoi serviranno da legna. 23Tutte queste cose, o re, Araun te le regala. Poi Araun disse al re: Il Signore, tuo Dio, ti sia propizio!. 24Ma il re rispose ad Araun: No, io acquister da te a pagamento e non offrir olocausti gratuitamente al Signore, mio Dio. Davide acquist laia e i buoi per cinquanta sicli dargento. 25Quindi Davide costru in quel luogo un altare al Signore e offr olocausti e sacrifici di comunione. Il Signore si mostr placato verso la terra e il flagello si allontan da Israele. (2Sam 24,1-25).

1Il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo coprissero, non riusciva a riscaldarsi. 2I suoi servi gli suggerirono: Si cerchi per il re, nostro signore, una giovane vergine, che assista il re e lo curi e dorma sul suo seno; cos il re, nostro signore, si riscalder. 3Si cerc in tutto il territorio dIsraele una giovane bella e si trov Abisg, la Sunammita, e la condussero al re. 4La giovane era straordinariamente bella; ella curava il re e lo serviva, ma il re non si un a lei.

5Intanto Adonia, figlio di Agght, insuperbito, diceva: Sar io il re. Si procur un carro, un tiro di cavalli e cinquanta uomini che correvano dinanzi a lui. 6Suo padre non lo contrari mai, dicendo: Perch ti comporti in questo modo?. Anche lui era molto avvenente; era nato dopo Assalonne. 7Si accord con Ioab, figlio di Serui, e con il sacerdote Ebiatr, i quali sostenevano il partito di Adonia. 8Invece il sacerdote Sadoc, Benai, figlio di Ioiad, il profeta Natan, Simei, Rei e il corpo dei prodi di Davide non si schierarono con Adonia. 9Adonia un giorno immol pecore, buoi e vitelli grassi presso la pietra Zochlet, che vicina alla fonte di Roghel. Invit tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re. 10Ma non invit il profeta Natan n Benai n il corpo dei prodi e neppure Salomone, suo fratello.

11Allora Natan disse a Betsabea, madre di Salomone: Non hai sentito che Adonia, figlio di Agght, diventato re e Davide, nostro signore, non lo sa neppure? 12Ebbene, ti do un consiglio, perch tu salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone. 13Va, presentati al re Davide e digli: O re, mio signore, tu non hai forse giurato alla tua schiava dicendo: Salomone, tuo figlio, sar re dopo di me, ed egli sieder sul mio trono? Perch allora diventato re Adonia?. 14Ecco, mentre tu starai ancora l a parlare al re, io ti seguir e completer le tue parole.

15Betsabea si present al re, nella camera da letto; il re era molto vecchio, e Abisg, la Sunammita, lo serviva. 16Betsabea si inchin e si prostr davanti al re. Il re poi le domand: Che hai?. 17Ella gli rispose: Signore mio, tu hai giurato alla tua schiava per il Signore, tuo Dio: Salomone, tuo figlio, sar re dopo di me, ed egli sieder sul trono. 18Ora invece Adonia diventato re senza che tu, o re, mio signore, neppure lo sappia. 19Ha immolato molti giovenchi, vitelli grassi e pecore, ha invitato tutti i figli del re, il sacerdote Ebiatr e Ioab, capo dellesercito, ma non ha invitato Salomone tuo servitore. 20Perci su di te, o re, mio signore, sono gli occhi di tutto Israele, perch annunci loro chi sieder sul trono del re, mio signore, dopo di lui. 21Quando il re, mio signore, si sar addormentato con i suoi padri, io e mio figlio Salomone saremo trattati da colpevoli.

22Mentre lei ancora parlava con il re, arriv il profeta Natan. 23Fu annunciato al re: Ecco, c il profeta Natan. Questi entr alla presenza del re, davanti al quale si prostr con la faccia a terra. 24Natan disse: O re, mio signore, hai forse decretato tu: Adonia regner dopo di me e sieder sul mio trono? 25Difatti oggi egli andato a immolare molti giovenchi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dellesercito e il sacerdote Ebiatr. Costoro mangiano e bevono con lui e gridano: Viva il re Adonia!. 26Ma non ha invitato me, tuo servitore, n il sacerdote Sadoc n Benai, figlio di Ioiad, n Salomone tuo servitore. 27Questa cosa forse avvenuta per ordine del re, mio signore? Perch non hai fatto sapere al tuo servo chi sieder sul trono del re, mio signore, dopo di lui?.

28Il re Davide, presa la parola, disse: Chiamatemi Betsabea!. Costei entr alla presenza del re e stette davanti a lui. 29Il re giur e disse: Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angustia! 30Come ti ho giurato per il Signore, Dio dIsraele, dicendo: Salomone, tuo figlio, sar re dopo di me, ed egli sieder sul mio trono al mio posto, cos far oggi. 31Betsabea si inchin con la faccia a terra, si prostr davanti al re dicendo: Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!. 32Poi il re Davide disse: Chiamatemi il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benai, figlio di Ioiad. Costoro entrarono alla presenza del re, 33che disse loro: Prendete con voi la guardia del vostro signore: fate montare Salomone, mio figlio, sulla mia mula e fatelo scendere a Ghicon. 34Ivi il sacerdote Sadoc con il profeta Natan lo unga re dIsraele. Voi suonerete il corno e griderete: Viva il re Salomone!. 35Quindi risalirete dietro a lui, che verr a sedere sul mio trono e regner al mio posto. Poich io ho designato lui a divenire capo su Israele e su Giuda. 36Benai, figlio di Ioiad, rispose al re: Cos sia! Anche il Signore, Dio del re, mio signore, decida allo stesso modo! 37Come il Signore fu con il re, mio signore, cos sia con Salomone e renda il suo trono pi splendido del trono del mio signore, il re Davide.

38Scesero il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benai, figlio di Ioiad, insieme con i Cretei e con i Peletei; fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghicon. 39Il sacerdote Sadoc prese il corno dellolio dalla tenda e unse Salomone; suonarono il corno e tutto il popolo grid: Viva il re Salomone!. 40Tutto il popolo risal dietro a lui, il popolo suonava i flauti e godeva di una grande gioia; il loro clamore lacerava la terra.

41Lo sent Adonia insieme agli invitati che erano con lui; essi avevano finito di mangiare. Ioab, udito il suono del corno, chiese: Perch c clamore di citt in tumulto?. 42Mentre parlava ecco giungere Ginata figlio del sacerdote Ebiatr, al quale Adonia disse: Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buone notizie!. 43No rispose Ginata ad Adonia il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone 44e ha mandato con lui il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benai, figlio di Ioiad, insieme con i Cretei e con i Peletei che lhanno fatto montare sulla mula del re. 45Il sacerdote Sadoc e il profeta Natan lhanno unto re a Ghicon; quindi sono risaliti esultanti e la citt si messa in agitazione. Questo il clamore che avete udito. 46Anzi Salomone si gi seduto sul trono del regno 47e i servi del re sono andati a felicitarsi con il re Davide, nostro signore, dicendo: Il tuo Dio renda il nome di Salomone pi celebre del tuo nome e renda il suo trono pi splendido del tuo trono!. Il re si prostrato sul letto. 48Poi il re ha detto anche questo: Sia benedetto il Signore, Dio dIsraele, perch oggi ha concesso che uno sieda sul mio trono mentre i miei occhi lo vedono.

49Allora tutti gli invitati di Adonia si spaventarono, si alzarono e se ne andarono ognuno per la sua strada. 50Adonia, che temeva Salomone, alzatosi, and ad aggrapparsi ai corni dellaltare. 51Fu riferito a Salomone: Sappi che Adonia, avendo paura del re Salomone, ha afferrato i corni dellaltare dicendo: Mi giuri oggi il re Salomone che non far morire di spada il suo servitore. 52Salomone disse: Se si comporter da uomo leale, neppure un suo capello cadr a terra; ma se in lui sar trovato qualche male, morir. 53Il re Salomone ordin che lo facessero scendere dallaltare; quegli venne a prostrarsi davanti al re Salomone, poi Salomone gli disse: Va a casa tua!. (1Re 1,1-53).

1I giorni di Davide si erano avvicinati alla morte, ed egli ordin a Salomone, suo figlio: 2Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e mstrati uomo. 3Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e le sue istruzioni, come sta scritto nella legge di Mos, perch tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai, 4perch il Signore compia la promessa che mi ha fatto dicendo: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con fedelt, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti sar tolto un discendente dal trono dIsraele.

5Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Serui, cio come egli ha trattato i due capi dellesercito dIsraele, Abner, figlio di Ner, e Amas, figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue di guerra, e mettendo sangue di guerra sulla sua cintura che era intorno ai suoi fianchi e sul suo sandalo che era ai suoi piedi. 6Agirai con la tua saggezza, e non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. 7Agirai con bont verso i figli di Barzilli il Galaadita, e saranno tra coloro che mangiano alla tua tavola, perch mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne, tuo fratello. 8Ed ecco accanto a te Simei, figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurm; egli mi maledisse con una maledizione terribile nel giorno in cui andavo a Macanim. Ma discese incontro a me al Giordano e gli giurai per il Signore: Non ti far morire di spada. 9Ora per non lasciarlo impunito. Infatti tu sei un uomo saggio e sai ci che gli dovrai fare. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta.

10Davide si addorment con i suoi padri e fu sepolto nella Citt di Davide. 11La durata del regno di Davide su Israele fu di quarantanni: a Ebron regn sette anni e a Gerusalemme regn trentatr anni. (1Re 2,1-11).

Il testamento di San Paolo.

17Da Mileto mand a chiamare a feso gli anziani della Chiesa. 18Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: 19ho servito il Signore con tutta umilt, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; 20non mi sono mai tirato indietro da ci che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, 21testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Ges. 22Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ci che l mi accadr. 23So soltanto che lo Spirito Santo, di citt in citt, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. 24Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purch conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Ges, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.

25E ora, ecco, io so che non vedrete pi il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. 26Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, 27perch non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volont di Dio. 28Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si acquistata con il sangue del proprio Figlio. 29Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; 30perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di s. 31Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.

32E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere leredit fra tutti quelli che da lui sono santificati. 33Non ho desiderato n argento n oro n il vestito di nessuno. 34Voi sapete che alle necessit mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. 35In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando cos, ricordando le parole del Signore Ges, che disse: Si pi beati nel dare che nel ricevere!.

36Dopo aver detto questo, si inginocchi con tutti loro e preg. 37Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, 38addolorati soprattutto perch aveva detto che non avrebbero pi rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave. (At 20,17-38).

Ora invochiamo lo Spirito Santo di Dio. Chiediamo che scenda sopra di noi, che sia Lui la nostra sapienza e intelligenza per comprendere questo Divino Testamento nel quale sono racchiusi tutti i tesori del cuore di Cristo Ges.

BREVE INTRODUZIONE

Lamore di Ges per i suoi sino alla fine. un amore completo, perfetto, santo, puro, immacolato, di purissimo dono.

Questo amore raggiunge il sommo della perfezione quando Ges si sveste della sua Signoria eterna e divina, si cinge i fianchi da umile, bassissimo servo, innalza i suoi discepoli al posto di Signori e comincia a lavare l