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Organo Ufficiale Cooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano distribuzione gratuita Anno II - N. 5 - Maggio 2013 Iscritto al numero 22/2012 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce Direttore Responsabile: VINCENZO PATICCHIO Direttore Editoriale: ELEANNA BELLO seguici su Totem Giornale Invia commenti e proposte a: [email protected] La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti, ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon- sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte- nuti, se non autorizzata. / EDITORIALE / I l prossimo 27 maggio conosce- remo, finalmente, il nome del nuovo Sindaco e quello dei 16 Consiglieri comunali che ci au- guriamo possano lavorare alla rinascita di Squinzano. Serenamente e per cinque anni. La città, abbando- nata a se stessa per più di un anno, attende una nuova fase politica: amministratori competenti e capaci, non più protagonisti di un film muto già visto (ce ne sono alcuni tra gli uscenti che in Consiglio Comunale non hanno mai aperto bocca), utili forse al “gioco di squadra”, ma bravi soltanto ad alzare la mano per votare provvedimenti dei quali, spesso, non conoscevano nemmeno i contenuti. Sono molti, ancora, gli squinzanesi indecisi: l’economia è in macerie e per risollevarla non basterà offrire, promettere, mercanteggiare, spre- care parole di circostanza. Il rinno- vamento e il cambio di rotta sono diventati urgenti e occorre far presto per non rischiare di essere travolti dall’immobilismo. Siamo ai tempi supplementari e l’arbitro (i cittadini) non concederanno ulteriori rinvii. Cari futuri amministratori: non bru- ciate questo tempo-extra con azioni a vuoto; appena eletti datevi subito da fare, concretamente, per mutare l’opinione negativa comune sui politici, cominciando dal restituire a Squinzano e Casalabate la dignità che meritano. Totem, finora, ha lavo- rato con pazienza e quasi in punta di piedi. Ma dalla sera del 27 maggio cambierà marcia. Vigilerà su ogni azione e soprattutto sulle omissioni. Sarà pronto alla denuncia e al fianco di chi si spenderà proficuamente per la comunità. I cittadini attendono fat- ti e non più parole e Totem sarà dalla loro parte, per informarli e dare voce alle loro aspettative. Attendiamo un modo nuovo di fare comunità, un nuovo sviluppo rispettoso dell’am- biente. Ci aspettiamo più attenzione ai valori dell’associazionismo e ai ceti più svantaggiati, operando nella solidarietà in un modo nuovo. Gover- nare vuol dire soprattutto ascoltare, avendo il coraggio delle giuste deci- sioni. Noi siamo pronti a registrarle ma anche a suggerirle, qualora ce ne fosse bisogno. Restiamo in attesa. Trepidante, come sempre. Eleanna Bello DOPO IL VOTO SARÀ TUTTA UN’ALTRA MUSICA UNA POLTRONA PER TRE IL 27 MAGGIO IL PALAZZO DI CITTÀ TORNERÀ AGLI SQUINZANESI E ALLA DEMOCRAZIA DOPO UN ANNO DI COMMISSARIAMENTO, DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE E DI TENSIONI POLITICHE IN 100 A CASA TREpUzzI / OMFESA di Lucio Lussi, continua a pag. 27 Senza lavoro nessun futuro! E’ questo lo slogan che campeggia sul muro di cinta di Omfesa. Le ultime carrozze ferroviarie lavorate hanno lasciato l’azienda a settembre 2012. Da allora 100 lavoratori hanno perso il lavoro e 100 famiglie versano in gravi difficoltà economiche. SANDRO PEZZUTO MINO MICCOLI ANDREA ANDRESANI L’ULTIMA STAGIONE DI EMILIO PULLI Che brutta campagna elet- torale. Niente comizi. Zero dibattiti. Senza l’ombra di un faccia a faccia. Solo carta e manifesti. Solo post sul web. Nostalgia di altri tempi? Per niente. Solo voglia di guardare negli occhi e di ascoltare con la testa. Arriverà tutto negli ultimi giorni prima del voto, quando i giochi saranno fatti e finalmente i candidati potranno “perdere qualche ora di tempo” a farsi vede- re in contesti pubblici col- lettivi? Forse sarà troppo tardi. Specie per gli indeci- si. Che decideranno di non andare a votare. IL GRILLO PARLANTE C’ERA UNA VOLTA IL COMIZIO IN PIAZZA PLEBISCITO pag. 2 A 15 ANNI DALLA MORTE

05 - TOTEM MAGGIO 2013

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Totem Giornale del Nord Salento

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Page 1: 05 - TOTEM MAGGIO 2013

Organo UfficialeCooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano

distribuzione gratuita

Anno II - N. 5 - Maggio 2013Iscritto al numero 22/2012del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce

Direttore Responsabile: Vincenzo Paticchio Direttore Editoriale: eleanna Bello

seguici su Totem Giornale

Invia commenti e proposte a: [email protected]

La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti,ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon-sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte-nuti, se non autorizzata.

/ EDITORIALE /

Il prossimo 27 maggio conosce-remo, finalmente, il nome del nuovo Sindaco e quello dei 16 Consiglieri comunali che ci au-guriamo possano lavorare alla

rinascita di Squinzano. Serenamente e per cinque anni. La città, abbando-nata a se stessa per più di un anno, attende una nuova fase politica: amministratori competenti e capaci, non più protagonisti di un film muto già visto (ce ne sono alcuni tra gli uscenti che in Consiglio Comunale non hanno mai aperto bocca), utili forse al “gioco di squadra”, ma bravi soltanto ad alzare la mano per votare provvedimenti dei quali, spesso, non conoscevano nemmeno i contenuti. Sono molti, ancora, gli squinzanesi indecisi: l’economia è in macerie e per risollevarla non basterà offrire, promettere, mercanteggiare, spre-care parole di circostanza. Il rinno-vamento e il cambio di rotta sono diventati urgenti e occorre far presto per non rischiare di essere travolti dall’immobilismo. Siamo ai tempi supplementari e l’arbitro (i cittadini) non concederanno ulteriori rinvii. Cari futuri amministratori: non bru-ciate questo tempo-extra con azioni a vuoto; appena eletti datevi subito da fare, concretamente, per mutare l’opinione negativa comune sui politici, cominciando dal restituire a Squinzano e Casalabate la dignità che meritano. Totem, finora, ha lavo-rato con pazienza e quasi in punta di piedi. Ma dalla sera del 27 maggio cambierà marcia. Vigilerà su ogni azione e soprattutto sulle omissioni. Sarà pronto alla denuncia e al fianco di chi si spenderà proficuamente per la comunità. I cittadini attendono fat-ti e non più parole e Totem sarà dalla loro parte, per informarli e dare voce alle loro aspettative. Attendiamo un modo nuovo di fare comunità, un nuovo sviluppo rispettoso dell’am-biente. Ci aspettiamo più attenzione ai valori dell’associazionismo e ai ceti più svantaggiati, operando nella solidarietà in un modo nuovo. Gover-nare vuol dire soprattutto ascoltare, avendo il coraggio delle giuste deci-sioni. Noi siamo pronti a registrarle ma anche a suggerirle, qualora ce ne fosse bisogno. Restiamo in attesa. Trepidante, come sempre.

Eleanna Bello

DOPO IL VOTOSARà TUTTAUN’ALTRA MUSICA

UNA POLTRONA PER TREIL 27 MAGGIO IL PALAZZO DI CITTà TORNERà AGLI SQUINZANESI E ALLA DEMOCRAZIA DOPO UN ANNO DI COMMISSARIAMENTO, DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE E DI TENSIONI POLITICHE

IN 100 A CASATREpUzzI / OMFESA

di Lucio Lussi, continua a pag. 27

Senza lavoro nessun futuro! E’ questo lo slogan che campeggia sul muro di cinta di Omfesa. Le ultime carrozze ferroviarie lavorate hanno lasciato l’azienda a settembre 2012. Da allora 100 lavoratori hanno perso il lavoro e 100 famiglie versano in gravi difficoltà economiche.

SANDRO PEZZUTO MINO MICCOLIANDREA ANDRESANI

L’ULTIMA STAGIONEDI EMILIO PULLI

Che brutta campagna elet-torale. Niente comizi. Zero dibattiti. Senza l’ombra di un faccia a faccia. Solo carta e manifesti. Solo post sul web. Nostalgia di altri tempi? Per niente. Solo voglia di guardare negli occhi e di ascoltare con la testa. Arriverà tutto negli ultimi giorni prima del voto, quando i giochi saranno fatti e finalmente i candidati potranno “perdere qualche ora di tempo” a farsi vede-re in contesti pubblici col-lettivi? Forse sarà troppo tardi. Specie per gli indeci-si. Che decideranno di non andare a votare.

Il GrIlloParlante

C’ERA UNA VOLTAIL COMIZIOIN PIAZZA PLEBISCITO

pag. 2

A 15 ANNI DALLA MORTE

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2Anno II - N.5 - Maggio 2013PRIMO PIANO

Vincenzo Paticchio

Quella mattina... si recava a Martina Franca per par-tecipare, per il secondo giorno consecutivo, a un Convegno ecclesiale re-

gionale. Emilio Pulli, il senatore, come lo chiamavano ormai tutti a Squinzano, dopo aver appeso al chiodo la politica come attività istituzionale e rappre-sentativa, era tornato al suo “primo amore”, dopo la famiglia, ovviamente: la partecipazione operosa alla vita della Chiesa. E da anni, avendo a disposi-zione qualche ora in più per dedicarsi, si era rituffato nella parrocchia per vivere, quasi a tempo pieno, quel mi-nistero laicale nel quale egli credeva fin dai tempi della sua giovinezza. Era iniziata per lui una nuova stagione. Ed era come se volesse “restituire” con gli interessi, alla comunità che lo aveva visto crescere e lo aveva formato alla scuola del Vangelo, il dono ricevuto. Il Circolo cattolico, infatti, era stata per lui una scuola di vita e di politica e le frequentazioni con tanti santi sacerdoti squinzanesi - non ultimo don Salvatore Leone, l’arciprete della sua giovinez-za - lo avevano forgiato ai valori della dottrina sociale della Chiesa. Dopo l’ultimo mandato parlamentare aveva deciso di tornare lì dov’era nato come uomo, come cristiano e come politico. Era tornato nei ranghi dell’Azione Cattolica che, in effetti, non aveva mai abbandonato (la prima tessera ogni anno era sua) e si era messo al fianco del suo “vecchio” amico e parroco, don Antonio Caricato. E con lo spirito bat-tagliero di sempre, con le idee chiare e

lica parrocchiale. Le sue energie, le sue risorse migliori, la sua preparazione teologica, frutto non solo del suo pas-saggio in seminario ma soprattutto del suo studio e delle sue letture personali, la sua profonda spiritualità, tutto se stesso a disposizione della parrocchia. Era tornato a fare il catechista, come a bei tempi. Insomma un punto di ri-ferimento e un amico per tutti. Per chi non lo aveva conosciuto da giovane, un’altra persona.Quella mattina... non si recava a una riunione di partito, non raggiungeva un

soprattutto con il suo bagaglio culturale intriso di Concilio, aveva riannodato i fili di un impegno che, di fatto, non si era mai interrotto. Gli era mancata, però, oltremodo, la dimensione comunitaria della vita cristiana: il lavoro, le settimanali tra-sferte romane, il tempo che non c’era... lo avevano “costretto” a frequentare la parrocchia solo la domenica per la messa. Ora invece no. Era tutto casa e chiesa. Alla politica, oramai, solo ritagli di tempo. Prima venivano la comunità e l’Azione catto-

palco per un comizio elettorale e non andava nemmeno a una manifestazione per la festa del lavoro. Quella matti-na..., giorno di festa, aveva deciso di dedicarsi alla fede e aveva promesso alla moglie Rita: “vado con la mia macchina in modo di non vincolare don Antonio e gli altri a tornare con me. Sarò a casa per l’ora di pranzo”. Poi la tragica notizia... Anche quella mattina..., qualche ora per la comunità. Per il suo ministero laicale. E per la parte più sacra del suo cuore.

L’ULTIMA STAGIONE DEL SENATOREEMILIO pULLI A QUINDICI ANNI DALLA SUA TRAGICA SCOMpARSA, RICORDI E NOSTALGIA

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Sono trascorsi 15 anni dalla scomparsa del sen. Emilio Pulli e tuttavia chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo lo ricorda sempre con affetto immutato. E lo rimpiange anche, non per una forma di banale, inguaribile nostalgia, ma per la sua capacità di porsi come punto di riferimento e come fonte di insegnamenti utili per affrontare le difficoltà quotidiane che la vita riserva a tutti.Ricordarne in questa circostanza i meriti politici e le capacità umane e professionali potrebbe sembrare quasi un mero esercizio di scontata, polverosa retorica.È forse più significativo affermare che il Sen. Pulli è vivo nella memoria di quanti lo hanno sempre considerato innanzitutto un amico ed è presente in tutti coloro che hanno visto in lui soprattutto un vero maestro di vita, capace di coinvolgere le generazioni più giovani, trasferendo loro i suoi valori e ideali. Giuseppe Giordano

SEMPRE VIVO TRA NOI

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3Anno II - N.5 - Maggio 2013

RobeRto SchiPa

L’appuntamento è di quelli che non si possono perdere e come tutte le cose ben riuscite e fatte col cuore, si rinnovano sempre con

maggiore interesse e suscitano sem-pre nuove emozioni. I fedelissimi del Circolo Pro Feste San Nicola di Squin-zano, anche quest’anno, accompagnati da amici, parenti e familiari, hanno

PELLEGRINI SULLA TOMBA DEL SANTOIL CIRCOLO pRO FESTE SAN NICOLA A BARI pER LA TRADIzIONALE FESTA DEL pATRONO

del nostro patrono, che è per noi guida e speranza, non potevamo non appro-fittarne andandolo a trovare almeno una volta l’anno. Un appuntamento che si rinnova nel segno della devo-zione e della fede, che è fatta anche di piccoli gesti e di simboli come quello ormai tradizionale del dono dell’olio della nostra città, che unito a quello di tantissimi altri fedeli che giungono a Bari da tutto il mondo, viene utilizzato per alimentare le lampade sulla Tomba

ne della buona pizza barese nell’Antico Forno da Lucia o gli acquisti di souvenir nei negozietti del centro storico e le foto accanto alle edicole votive sparse tra i vicoli che spesso rap-presentano la Madonna con accanto il Santo Patrono della Città.

C’è chi addirittura va a rifornirsi di pesce fresco dai pescatori del vicino lungomare con la gioia dei partecipanti che faranno il viaggio di ritorno in pullman avvolti da un profumo che del mare ha solo un lontano retaggio. Dopo il pranzo si torna a casa stanchi ma felici di aver rispettato l’impegno per un altro anno ancora. Un impegno che non è scritto da nessuna parte, ma solo nei nostri cuori che manterremo per tutta la vita, o meglio, finche Dio lo vorrà.

da sessantadue marinai. Ma il consueto pellegrinaggio non è solo un atto di fede. E’ anche un modo per ritrovarsi e trascorrere insieme una domenica scandita da riti semplici che si ripetono da anni. L’arrivo in pullman, sul lungomare, avviene di so-lito intorno alle 9.30. Due ore dopo la travagliata partenza da Squinzano, dove con mille buoni propositi, si cerca di far rispettare, senza mai riu-scirci, l’occupazione dei po-sti secondo l’ordine cronolo-gico di prenotazione. Giusto il tempo di un caffè al solito bar in via Dei 62 Marinai e subito si entra in Basilica. Deposto l’olio sull’Altare Maggiore, si scende a pregare sulla Tomba del Santo posta accanto alla Cappella Ortodossa dove numerosi fedeli giunti da tutto l’Oriente ripetono gesti per noi inusuali che caratterizzano le loro preghiere e i loro riti. Dopo la Celebrazione Eucari-stica si ha a disposizione circa un’ora prima di ripartire per il solito ristorante posto in aperta campagna tra gli ulivi e i trulli di Castellana Grotte. Un’ora di piccoli gesti che si ripetono tra le viuz-ze di Bari Vecchia come la degustazio-

portato la loro bandiera di fede al San-to di Mira, recandosi a Bari per pregare sulla Sua Tomba. Ed è la sedicesima volta consecutiva che ciò accade. Da quando cioè si decise che, avendo la fortuna di avere a due passi la Tomba

del Santo, accese costantemente sin dal 1089, quando ad opera del Papa Urbano II, vennero riposte le Ossa del Santo, due anni dopo il suo arrivo a Bari i primi di maggio del 1087, ad opera di una spedizione navale guidata

è la sedicesima VoltaconsecutiVa. la Bandiera di fede al VescoVo di mira.deVozione e culto

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IN TOUR

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Se siete alla ricerca di un bel posto accogliente in cui poter assaporare i piatti della buona cucina tradizio-nale, fate un salto da Rousseau, il locale gestito da Roberto Pati e

Stefania Centonze, marito e moglie, che lo hanno rilevato lo scorso gennaio. Roberto si occupa principalmente della logistica, men-tre Stefania gestisce la cucina.

Signor Pati da dove è nata l’idea di rileva-re il locale? E poi di dargli una connota-zione “culturale”?

E’ stata senza dubbio una scommessa, spinta dal desiderio di mettersi in discussio-ne per vari motivi. E la volontà di puntare su un format culturale, che spazia dalla musi-ca alla letteratura, deriva direttamente dalle passioni mie e di mia moglie, che così si ri-versano nell’attività del locale. Inoltre, in tal modo, abbiamo voluto anche offrire qualcosa di nuovo.

Il pubblico come risponde all’accoppiata cibo e cultura?

Da quando abbiamo aperto il riscontro del pubblico è stato piuttosto buono. Abbiamo dato vita a varie serate con musica dal vivo e speriamo che anche gli incontri letterari pos-sano darci delle soddisfazioni.

Rousseau ha anche una precisa politica commerciale. Ci spieghi in cosa consiste.

Abbiamo deciso di rivolgerci a fornitori squinzanesi. Infatti, fin dove ci è possibile, puntiamo all’utilizzo di prodotti del territorio. Solo in questo modo si potrà fronteggiare al meglio la crisi, facendo del bene al mercato locale, nell’interesse di tutti.

Ci dica quali sono le vostre peculiarità.L’accoglienza, la qualità a livello culinario

e nel rapporto interpersonale, con lo scopo di creare un ambiente in cui tutti possano sen-tirsi a casa.

Perché dovrebbero scegliere la cucina di Rousseau?

Le ragioni potrebbero essere tante. La nostra cucina si ispira a quella classica e tra-dizionale ma, al tempo stesso, è ben propen-sa alle innovazioni. Diamo molta importanza all’estetica dei piatti, sia che si tratti di carne che di pesce. E poi le pizze sono eccezionali! Merito del nostro pizzaiolo Sandro Contino “Maradona”.

ROUSSEAU, TRADIZIONE E CULTURA A TAVOLADOvE CUCINA, MUSICA E LETTERATURA SI INCONTRANO

VeRonica notaRo

RousseauCaffetteria Pizzeria Ristorante

Per info: Cell-3403740175 e-mail: [email protected]

**Via Frassaniti, 15 Squinzano (Lecce)

ECCELLENZE 5Anno II - N.5 - Maggio 2013

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NEL SOCIALE 7Anno II - N.5 - Maggio 2013

Oggi è la festa della mamma e se oggi è anche la mia festa lo devo solo a te, figlio mio, che mi hai reso

degna di rivestire questo ruolo nella vita.Io sono la tua mamma “di cuore”, tesoro mio, e nonostante tutti gli sforzi che ci mettono tutte le mam-me “di pancia” nel cercare le diffe-renze tra me e loro, non penso che riusciranno mai a trovarne.Mi è stato chiesto di raccontare la nostra storia, perché spesso la gente considera speciale una don-na che decide di accogliere tra le sue braccia il figlio partorito da un’altra donna, ma io faccio fatica a cogliere il significato di questa “specialità”. Io non ho fatto nulla di speciale, io ho solo seguito il mio cuore che disperatamente ti cercava ed ero certa che tu fossi in qualche parte del mondo ed avessi bisogno di me.

“ERO CERTA ChE TU fOSSI DA qUALChE PARTE”MAMME SpECIALI / “hO SOLO SEGUITO IL MIO CUORE ChE DISpERATAMENTE TI CERCAvA”

dubbio di mollare. Il tuo richiamo era più forte di qualsiasi ostacolo che mi si ponesse di fronte e quan-do finalmente mi hanno comuni-cato la data del nostro incontro ho avuto solo la forza di piangere di gioia. Molti mi hanno chiesto per-ché mai piangessi, ma come pote-vo spiegare a parole l’esplosione d’amore che avevo dentro di me.Finalmente ti avevo trovato, tutte le mie fatiche non erano state vane: tu c’eri, piccola stella indi-fesa, eri nato per me, per farmi felice, e tenero e inerme mi aspet-tavi in compagnia di tanti altri bimbi, in un malconcio istituto, dove la tua mamma di pancia ti aveva portato. Sono sicura che lei non ti ha lasciato per suo desiderio e mi rifiuto di credere al fatto che una donna riesca ad abbandonare il proprio figlio, credo però che a volte la vita sia così dura e cattiva con alcune persone e che met-tendole con le spalle al muro le

fESTA DELLA MAMMAANNA STEFANELLIAuguri mamma ... da Loredana

CENTONZE LOREDANAMamma una parola dolce dal

significato grande.. auguri alla migliore mamma del mondo! da Ale ,

A.Pia e Ambra

DELIA D’ELIAQualche anno fa Dio ci ha elargito un dono....oggi Gli chiediamo di preservarcelo in salute e gioia. Auguri, mamma. Eva, Federica e Cesare

ROSALBA MIGLIETTAQualunque regalo materiale non è

sufficiente per farti capire che sei la migliore ci vuole qualcosa di

speciale,spero che questo lo sia. Auguri alla mamma migliore del

mondo. Ti amo!Pia

ho avuto la possibilità di vivere quest’esperienza meravigliosa e quotidianamente ringrazio di cuore la donna che ti ha messo al mondo e Dio per aver fatto incrociare i nostri destini.Averti accanto a me, vivere i tuoi sogni, le tue fantasie, colmare le tue ansie, seguire i tuoi progressi, godere delle tue gioie, mi rende infinitamente felice e sempre più consapevole del grande Dono che ho ricevuto.Non avrei potuto desiderare niente di meglio dalla vita e nessun regalo al mondo avrebbe potuto appagar-mi di più. La tua voce, il tuo respi-ro, il profumo della tua pelle, i tuoi profondi occhi neri colmano la mia

vita di gioia e ho la certezza di vi-vere solo perché tu mi fai vivere. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato, per la carica d’amore che hai risvegliato in me, per tutte le risate che facciamo insieme. Grazie perché sei il mio ometto fiero e coraggioso che ce la mette tutta per affrontare con grinta la vita mentre a me riserva solo le sue tenerezze. Grazie perché mi hai dato la possibilità di godere dei tuoi morbidi risvegli, quando dopo essermi inebriata del pro-fumo della tua pelle, ti ricopro di coccole e di baci, … ma grazie soprattutto perché mi chiami col nome più bello del mondo: “mamma”.

Per sette lunghi anni mi sono per-sa in lungaggini burocratiche che spesso hanno messo a dura prova la mia pazienza, ma mai, neppure per un attimo mi ha sfiorato il

costringa a fare delle scelte forti e ingiuste. Ecco, io non voglio defi-nirmi una mamma “speciale”, ma voglio definirmi una mamma fortu-nata e privilegiata dalla vita perché

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CITTà IN FESTA 9Anno II - N.5 - Maggio 2013

Daniela D’anna

E tornano a brillare le lumina-rie... Con l’avvento della bella stagione si dà il via alle feste patronali, la prima è dedicata al Compatrono San Vincenzo

Ferreri. Il Circolo Pro Feste dedicato al Santo si presenta come centro d’at-trazione, tra gli iscritti si respira aria di entusiasmo per la festa che si preannun-cia grande come è la traccia che ha la-sciato S. Vincenzo a Squinzano quando era un tempo primo Patrono. Sono stata ricevuta dal consigliere del Di-rettivo Cosimo Valzano con cui ho fatto anticamera e che mi ha istruita sulle opere presenti in sede, sculture e opere in car-tapesta di autori conosciuti in tema. Mi incuriosisce la vita di questo Santo, vissuto tra il 300 e 400, che onoro dall’infanzia avendo Lui il nome della mia cara nonna come altri cari che non sono più con noi in questa esperien-za terrena. San Vincenzo, predicatore e taumaturgo, appartenente all’Ordine dei Domenicani, definito l’Angelo dell’A-pocalisse perché pare inviato da Dio per preparare il giudizio universale.

A differenza di altri Santi che com-piono prodigi in particolare dopo la morte, Lui anche da vivo fece molti miracoli, guarigioni, esorcismi, imposi-zioni su elementi naturali come la ces-sazione della siccità, la moltiplicazione

IL SECONDO PATRONO DELLA CITTàINTERvISTA A GINO SISINNI, pRESIDENTE DEL CIRCOLO pRO FESTE SAN vINCENzO FERRERI

Presidente, da quanti anni è alla guida del Circolo pro feste S. Vin-cenzo Ferreri?

Dal 2005, sono succeduto a Sal-vatore Caretto e sono al mio secondo mandato che si avvia alla conclusione. Posso dire, riguardo alla mia gestione, che il Consiglio direttivo a tutt’oggi è soddisfatto del mio operato, secondo quanto mi risulta, abbiamo raggiunto un certo equilibrio.

Orgogliosamente mi mostra i nomi-nativi dei consiglieri che sono esposti sulle pareti tappezzate di riconoscimen-ti e continua- fu un’idea di mia moglie,

dei cibi, ha al suo attivo diverse conversioni apparentemente impossibili.

La sintesi del suo insegnamento è racchiusa nella frase recante il libro aperto che mostra l’angioletto ai piedi della statua con un tenore solenne: “Te-mete Dio e dateGli onore”.

Ciò è tradotto in termini pragmatici, da qui nasce quel tripudio intorno a Lui e ai preparativi della Festa in suo ono-re... ma proprio riguardo alla ricorrenza attuale per saperne di più abbiamo in-contrato il Presidente del Circolo Gino Sisinni.

mi trovai qui per caso. In realtà io da 50 anni circa sono socio anche della Società Operaia. Da 15 anni sono socie pure le mogli degli iscritti, ma lei mi volle separato in questa altra Associa-zione del Circolo Pro Feste S. Vincenzo e mi spinse in questa avventura.

Il Santo Domenicano ci insegna che il cammino di santità si rea-lizza partendo dalla virtù dell’u-miltà e sviluppando lo spirito di preghiera. E ‘ stata anche la sua devozione a portarlo a curare da vicino questa festa?

A monte c’era una devozione senza di essa non si arriva a realizzare tutto questo. C’è da dire che mio padre si chiamava Vincenzo e anche mio figlio ha lo stesso nome.

Che cosa lo inorgoglisce in parti-colare di questo incarico?

Come dicevo sono ben voluto da tutti, siamo 800 soci tra donne e uomi-ni. Ovviamente non sono in tantissimi a frequentare. La maggiore gratificazione arriva i giorni della festa che quest’an-no saranno l’8 e il 9 giugno. Avremo la Santa Messa con panegirico e canti della Polifonica S. Cecilia, il complesso Bandistico diretto da Rocco Lacanfora e in chiusura la straordinaria esibizione di Don Backy. Insomma il piacere di vedere tutte queste belle cose realizza-te!... l’entusiasmo, che cosa ci può es-sere di più.

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progettare insieme....per abita-re il futuro, significa provare a dare un senso a questo nostro presente. La mia partecipazio-ne alla prossima tornata eletto-rale, affonda le radici nella con-vinzione che, rendere Squinza-no una città più vivibile e fruibile sia possibile: Molto c’è da fare: dal potenziamento dei servizi ai cittadini, al miglioramento e ristrutturazione delle scuole: dai servizi essenziali alle fasce sociali più deboli, alla valorizza-zione e promozione del nostro territorio; dalle elaborazione del pUG per Casalabate e Squin-zano al piano Commerciale; dal riordino della viabilità alla piazza gratuita wi fi e tanto altro ancora. Squinzano è il nostro passato, il nostro presente e orgogliosi di questo progettia-mo insieme il nostro futuro, per abitarlo con fierezza.

Antonio

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CITTà IN FESTA 11Anno II - N.5 - Maggio 2013

aleSSanDRa lia

Durante l’esercizio di cura pastorale di Don Bene-detto presso la parrocchia “Maria Regina” di Squin-zano, nasce l’omonimo

Comitato feste, ora coordinato dal sig. Lino. I primi anni si organizzava solo una piccola festa parrocchiale in onore della Madonna. Con il passare del tempo, la comunità inizia i festeggia-menti con la tradizionale processione per le vie paese con la statua di Maria Regina posta sopra un carro adorno di fiori, seguita dalla banda musicale e dai bambini che avevano ricevuto la Prima Comunione durante l’anno. La domeni-ca sera, la piazzetta antistante alla chie-sa ospitava i concerti di vari cantanti degli anni ’70 (Gianni Nazzaro, Equipe 84, Sandro Giacobbe, Jimmy Fontana, Wilma Goich, Homo Sapiens). Nel 2009, in occasione del 40° anno dalla dedicazione della Chiesa a Maria Re-gina, fu celebrata una messa dal Cardi-nale De Giorgi. Nel 2011, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia nella piazza addobbata a festa, fu invitata la Fanfara dei Bersaglieri. Un partico-lare episodio che Lino ama ricordare riguarda la banda musicale, che di solito usava suonare il sabato mattina per le vie del paese. Un anno, la banda passò vicino la scuola elementare “E. De Amicis”, i bambini che facevano ricreazione, si affacciarono dalle fine-stre per ascoltare la musica, tanto che la banda sostò lì per qualche minuto. Così, negli anni successivi, il comitato con l’aiuto del preside Chimienti prima e del preside Rollo poi, decise di orga-nizzare un piccolo concerto bandistico nell’atrio della scuola elementare. Con l’aumento del costo della vita, le en-trate hanno iniziato a scarseggiare, ma Lino e il suo gruppo di volontari non si è perso d’animo ed ha continuato senza mai fermarsi, avendo sempre come punto di riferimento il parroco, attual-mente Don Sandro, a “servire Dio con letizia” e ad organizzare bellissime feste in onore dell’amata Maria Regina. Solo per quest’anno i festeggiamenti in onore della Madonna inizieranno con qualche settimana di ritardo a causa di alcuni motivi che purtroppo hanno contribuito allo slittamento dall’ultima domenica del mese di Maggio al 9

TRA MUSICA POPOLARE E ARTIGIANATOI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI MARIA REGINA. pARLA IL pRESIDENTE DEL COMITATO

inizio alla Novena in onore della Beata Vergine, ci sarà una Veglia Mariana, una messa celebrata all’aperto dal par-roco Don Sandro seguita dalla proces-sione. Domenica 9 Giugno, nel Piazza-le “Italo Passante”, la serata a chiusura dei festeggiamenti sarà allietata dal concerto dei Tamburellisti di Torrepa-duli. Dal 23 Maggio, i locali della casa canonica spalancheranno le porte alla “Mostra del ricamo” organizzata, per il terzo anno consecutivo, dall’Aposto-lato della Preghiera Parrocchiale. Si sa che oggi la nuova generazione non sa ricamare, ma la coordinatrice della mo-stra, la sig.ra Maria Cristina, ha riunito un gruppo di donne volenterose, non solo parrocchiane, che hanno realizza-to meravigliosi pezzi unici: centrini, tovaglie, lenzuola, asciugamani, ten-dine colorate. Naturalmente si lavora sempre con passione e soprattutto per dare una mano alle varie spese par-rocchiali, senza chiedere mai nulla in cambio! Il Comitato feste “Maria Re-gina” collabora anche, per volontà di Don Sandro e con felicità dei membri, con il Comitato della Chiesa Madonna di Lourdes. Si organizzano piccole feste parrocchiali per il piacere di stare tutti insieme; inoltre, nel mese di Gen-naio, si festeggia Sant’Antonio Abate con la tradizionale Focara realizzata con le fascine donate dai cittadini e con la sagra della pittula organizzata da un gruppo di donne. Lavoro e fati-ca non mancano, ma il tutto è sempre ricompensato da gioia, amore e devo-zione per la B.V. Maria Regina.

Giugno 2013: la mancata pre-senza delle forze dell’ordine, impegnate durante le elezioni comunali del 26-27 Maggio, e le celebrazioni eucaristiche che vedranno riuniti i par-roci del paese (Pentecoste e Corpus Domini). La festa di Maria Regina, spiega Lino, è stata organizzata in conco-mitanza dei festeggiamenti in onore di San Vincenzo Ferreri, a causa di un errore “frutto di un caso”, zittendo così ogni “inutile voce di corridoio” che afferma mancanza di dialogo in paese. Il 31 Maggio si darà

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13Anno II - N.5 - Maggio 2013MONDO SCUOLA

Mino Rollo

Due minuti per salvarsi dal fuoco e l’esercitazione ha pieno successo. Circa 700 alunni dell’Istituto Com-prensivo Polo 1 sono stati

impegnati nella mattinata di giovedì 2 maggio nelle prove di evacuazione nei tre edifici scolastici. Una prova (la seconda ) senza preavviso, così come prevede il Decreto legislativo n. 81 del 2008. Alle 11 in punto le sirene antincendio della “De Amicis” hanno suonato per prima, rispetto agli altri plessi scolastici. Centinaia di bambini, sotto la guida sicura delle insegnanti, del Dirigente Scolastico e dell’inge-gnere della sicurezza, Antonio Signore, si sono riversati nel cortile esterno, seguendo ordinatamente ma con passi veloci i capifila di ogni classe che, poi veniva chiusa dai serrafila. Dalle porte e dalle scale di sicurezza, i bambini hanno raggiunto il punto di raccolta dove, attraverso un attento controllo delle docenti, si è potuto constatare che tutti erano stati messi in sicurez-za e nessun bambino risultava, così come riportavano i fogli di presenza, disperso. Appena spente le sirene antincendio si sono accese le sirene dell’auto della Polizia Locale, giunta immediatamente sul luogo appena è stato diramato il segnale di soccorso da parte della scuola. La pattuglia, com-

A SCUOLA DI SICUREZZAGLI ALUNNI DEL pOLO I IMpEGNATI NEI GIORNI SCORSI NELLA pROvA DI EvACUAzIONE

posta dai marescialli Roberto Schipa e Giuseppe Contino , si è messa a disposizione per eventuali necessità di soccorso, ma, come si è detto, l’eser-citazione ha avuto pieno successo fra la partecipazione dei bambini abituati ormai alle esercitazioni (due l’anno) indispensabili per la loro sicurezza. Stessa scena, subido dopo, ma con protagonisti diversi. Alle 11.30 le sirene della Scuola dell’Infanzia “S. Elia” hanno portato fuori dall’edificio i circa 100 bambini che, in fila indiana e con molta determinazione e per nulla

intimiditi, hanno raggiunto il luogo di raccolta divertendosi poi a scherzare con i “poliziotti” presenti. Infine, a mezzogiorno, il turno delle sirene della “Carducci”. Stessa scena e stessa esercitazione. In ordine e con provata competenza i ragazzi della scuola secondaria, abi-tuati ad anni di esercitazione, hanno affrontato la prova con sicurezza che, però, è bene sottolinearlo non è mai troppa quando si tratta di emergenze e di prove che servono a salvare la vita dei nostri ragazzi.

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Circa 1.300 bambini e ragazzi per un carosello gioioso per dire NO alla violenza nella Giornata

della legalità. Dalle scuole dell’Infanzia fino alle scuole Secondarie, tutti gli alunni dei due Istituti Comprensivi si ritroveranno in piazza vittoria il 30 maggio prossimo, a partire dalle ore 9.00 del mattino guidati dai loro docenti e dai due Dirigenti Scolastici e con la presenza sicuramente numerosa di genitori. Si terranno uniti in un girotondo di pace intorno alla piazza più grande della nostra cittadina con striscioni, palloncini e canti su ciò che desiderano per il loro futuro. Un giorno simbolicamente importante, dove i protagonisti saranno esclusivamente due. I ragazzi e la speranza di un mondo privo di violenza e di paura. Alla fine della manifestazione, che vedrà in prima fila il sindaco dei ragazzi, saranno lanciati in aria palloncini colorati.

IL GIROTONDO DELLA PACE

IL 30 MAGGIO IN pIAzzA vITTORIA

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VITA DA CANI 15Anno II - N.5 - Maggio 2013

Rita cRetì

C’era una volta un ca-gnolino. E c’erano delle persone senza cuore che voleva-no fargli del male

tirandogli addosso dei sassi per allontanarlo. Per fortuna la signora Annamaria, una volontaria amante degli animali in difficoltà, che ca-sualmente usciva da un negozio di Trepuzzi, notando il cucciolo in pe-ricolo, corse in suo aiuto e da quel momento, saltandogli in braccio, l’animaletto capì subito di essere in salvo, s’infilò nell’auto della donna e si accucciò sotto il sedile. Il cuc-ciolo rifocillato e portato dal veteri-nario che ne accertò lo stato di salu-te, verificò che Sam, questo il nome scelto dalla signora, era senza mi-crochip. Allora l’unica cosa da fare era quella di affidare il cagnolino a qualcuno che se ne potesse prende-re cura almeno temporaneamente. Così, Annamaria, chiedendo in giro, trovò un box da usare come cuccia presso un’amica, anche lei volonta-ria di Trepuzzi. Ma Sam piangeva

E SAM TORNò A ChIAMARSI POLDOLA STORIA DI UN CUCCIOLO FUGGITO DI CASA E RITROvATO GRAzIE AL SUO pADRONCINO

il cagnolino era fuggito dal cancello di casa e se ne erano perse le trac-ce. Così il nostro fortunato Poldo si è riunito alla sua famiglia, la quale ha fatto mettere immediatamente il microchip dal veterinario per im-pedire che lo spiacevole episodio possa ripetere. E vissero tutti felici e contenti. Un grazie a tutti i volontari e alle persone generose come Anna-maria e Gianna.

lui la trascinava sempre in direzione opposta. Un pomeriggio tornò in quella casa il compagno di scuola del figlio di Gianna. La scena che si aprì davanti agli occhi commossi della padrona di casa fu meraviglio-sa. Sam e il bambino si riconobbero e le zampe di uno si strinsero tra le braccia dell’altro. Il cucciolo in re-altà si chiama Poldo e il suo padron-cino era disperato perché una notte

sempre, era irrequieto. Dopo cinque giorni, a prendere in casa il cagnoli-no fu la signora Gianna di Squinza-no. Appena arrivato a destinazione Sam cominciò a saltare, a piangere ed abbaiare, sembrava impazzito. Annamaria e Gianna non riuscivano a trattenerlo. Sam tirava Annamaria, che lo teneva al guinzaglio, verso una porta dell’abitazione, in quella stanza si trovavano due bambini che facevano i compiti, il figlio di Gianna e un compagno di classe. I giorni passavano. Sam continuava ad essere nervoso. Quando Gianna lo portava a fare le passeggiatine,

Ora è tornato nella sua famiglia, che ha fatto inserire il microchip dal veterinario per impedire che lo spiacevole episodio si possa ripetere

Caro Concittadino,Cara Concittadina,negli ultimi anni mi hai dato l’onore di rap-presentarTi nell’amministrazione comunale. Ho sempre ottemperato a tale compito impegnando-mi profondamente nel sociale. La solitudine che spesso tocca gli appartenenti alla terza età, la disabilità, le famiglie bisognose sono state sem-pre al centro del mio impegno amministrativo. Sono convinto che chi ha la fortuna di avere un lavoro e di stare bene in salute debba prodigarsi per chi è meno fortunato. La crisi economica e di valori morali che stiamo vivendo ci chiede ul-teriormente di stare vicino ai nostri giovani che hanno il diritto di avere un futuro. Se mi onorerai del tuo voto, insieme al disponibile e dinamico Mino Miccoli, sono convinto di poter fare tanto per la nostra comunità. Ti saluto con affetto

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IL PAGINONE

Mi voglio chiamare fuori da ogni gioco, per questo ho deciso di rinunziare ad un mio sacrosanto diritto,

quello di votare, per cercare di fare meglio il mio dovere di operatore dell’informazione. Il 26 e 27 maggio non andrò a votare. Così nessuno mi potrà denunziare all’Ordine dei Gior-nalisti, come hanno fatto cinque anni fa per un articolo “letto” (solo letto da chi, forse, non sa leggere) come fazio-so e di parte. Lo so che è una decisione sciagurata, da non prendere ad esempio; è proprio vero che quando i vecchi finiscono di dare cattivi esempi, passano a dare an-che cattivi consigli. Allora, non consi-glio a nessuno di fare come me: andate a votare e cercate di scegliere “persone serie” o chi “immagina” un new deal civico o “alleanze” fantapolitiche per Squinzano, una comunità che non deve aver bisogno di eroi e non deve mai scegliere l’antipolitica.Però la situazione di Squinzano è pro-prio al limite dell’equilibrio politico e non offre piattaforme sicure, tanto che non si può parlare neanche di “zoccoli duri” ai quali poter fare riferimento. Il prossimo risultato elettorale è come una mano di “macao”, un pericoloso gioco d’azzardo, dove ogni colpo è nuovo. E l’azzardo lo hanno determi-nato i futuri aspiranti leader, che hanno costruito liste per vincere e, forse, non per amministrare: hanno messo insie-me tutto e il contrario di tutto ed hanno creato regole interne che servono per i candidati ma non per gli elettori. La prima regola che (addirittura!) esaltano è quella che i sedici candidati saranno tutti della partita amministra-tiva: il progetto è comune sia alla lista di Mino Miccoli che a quella di Sandro Pezzuto; questa regola non vale per Andrea Andresani, che a quanto sem-bra si è candidato per un pugno di voti da togliere più che da prendere. An-dresani è un puro, figlio d’arte, un pu-rosangue della Destra, ha le sue belle idee che pratica con una coerenza sba-lorditiva, fuori da ogni gioco di potere, al quale neanche aspira: è un candidato degno di rispetto, più che di voti. Le liste “Insieme per Squinzano” e “Squinzano Viva”, invece, non hanno connotati politici ben definiti: sono coalizioni di “uomini forti”, padroni di pacchetti di voti già messi all’incasso in altre tornate elettorali. E’ tutto così scontato che si conosce già la distribu-zione degli incarichi.

Se vince Mino Miccoli, sarà Fernanda Metrangolo la presidente del consiglio; gli assessori saranno scelti in ordine delle preferenze ottenute: verosimil-mente Vincenzo Vespucci, Andrea Pulli, Anna Rita Taurino, che lascerà il posto al fratello Claudio, fatto che costringerà il sindaco a chiamare in giunta la terza delle donne elette (forse Emanuela Pagano) e un altro uomo fra Tonino Saquella, Mino Ippolito e Mau-rizio Pezzuto; gli assessori si dimette-ranno e tutti gli altri saranno consiglie-ri comunali fino al sedicesimo classi-ficato. La vicenda dei fratelli Taurino è sempre foriera di “inciuci”: non ho capito perché non si è mai candidato Claudio Taurino senza passare sui voti della sorella, che questa volta per pas-sare l’incarico al fratello dovrà dimet-tersi: forse perché non è eleggibile. Se fosse così, non può essere chiamato in giunta, perché la legge prevede che per

CANDIDATI PER AMMINISTRARE? O PER VINCERE?LA CAMPAGNA ELETTORALE / LE ULTIME DUE SETTIMANE SARANNO DETERMINANTI pER LA SCELTA DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE

NELLE LISTE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO. CREATE REGOLE INTERNE CHE SERVONO PER I CONCORRENTI MA NON PER GLI ELETTORI DEPAUPERATI DEL DIRITTO DI SCEGLIERE

tutti i portatori di voti, nessuno rimarrà escluso o deluso. Il problema è per gli elettori, che si vedono depauperati dalla sana voglia di scegliere; questo diritto è morti-ficato sull’altare del tutti per uno (il Sindaco), e uno per tutti (i consiglieri e i collaboratori più stretti). Così, il voto dato ad un solo candidato va a tutta la lista, dove qualche candidato - a giudi-zio degli elettori - non sarebbe degno di sedere in consiglio. Nella formazione delle liste, i leader hanno messo in campo la solita tecnica – iniziata da Gianni Marra e continuata da Mino Miccoli – di privilegiare la presenza di militari (della Guardia di Finanza, dell’Esercito, dell’Aeronauti-ca e dei Carabinieri) che con gli inca-richi in giunta o in consiglio ottengono gli agognati trasferimenti e si modella-no al meglio la carriera. Tutto per il bene di Squinzano!

Pagine a cura di BePPe Longo

essere assessore esterno bisogna avere tutti i requisiti richiesti per essere con-sigliere comunale. Se dovesse vincere Sandro Pezzuto, il presidente del consiglio sarà Gianni Caretto, in carico alla sinistra (Pd); gli assessori avranno una distribuzione più “politica”, Antonio Giordano per “Puglia per Vendola”, Mino Longo per l’Udc, gli altri tre in ordine di prefe-renze partendo necessariamente da una donna che potrebbe essere Giovanna Guido o, in caso di exploit di voti, Mi-mina Maniglio e poi il più suffragato Gianni Marra ed un altro fra Antonio Casilli, Bruno Pellegrino o Salvatore Micelli. Anche in questa piattaforma sono previste le dimissioni degli as-sessori per consentire a tutti gli altri di entrare in Consiglio. In entrambi i casi sono previste pre-bende esterne, deleghe fuori giunta e staff del Sindaco: ci sono posti per

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LE PRIORITà “Si cercherà – scrive Miccoli – di incentivare gli investimenti di grandi gruppi attra-verso un sistema di agevolazioni contrattuali e fiscali dirette a favorire la nascita di nuove imprese

e la crescita occupazionale. Obiettivo sarà la valorizzazione del territorio della città e della ma-rina per la promozione del turismo e dell’enogastronomia, agevolando l’agricoltura per ridare a Squinzano il titolo di Città del vino e dell’olio, favorendo la nascita di consorzi tra aziende agricole per la valorizzazione dei prodotti tipici”. CASALABATE “Sarà rielaborato il Pug per Casalabate – promette Miccoli – si ridurrà la pressione fiscale (Imu) e saranno rivisti gli estimi catastali delle abitazioni della Marina per ridurre la base imponibile. Sarà rielaborato il Piano commerciale e si cercherà di reperire finanziamenti esogeni (comunitari, statali, re-

gionali e provinciali) ed investimenti per la realizzazione, fra l’altro, di un progetto relativo all’installazione di barriere soffolte lungo la costa di Casalabate per interrompere il degrado del

litorale e rendendolo fruibile anche durante le giornate ventose, specie di tramontana”. LA CUL-TURA La cultura nel programma di Miccoli è inserito come “riqualificazione degli edifici scola-

stici in un’ottica di promozione della cultura e di incentivazione dello spettacolo e dello sport mediante la promozione delle risorse operanti sul territorio”. “La valorizzazione delle risorse dell’associazionismo locale – scrive Miccoli – consentirà una promozione del territorio, cittadino e della marina, a basso costo, ma non a bassa qualità”.

LE PRIORITà “Il comune – scrive Pezzuto – è il punto di riferimento più vicino ai cittadini e ai loro bisogni. Ai comuni però, in questi anni, sono state tagliate risorse decisive per i servizi sociali,

le politiche abitative, le opere di manutenzione urbana. Le opportunità più rilevanti possono venire dai fondi europei. è necessario attivare progetti in grado di intercettare le uniche risorse disponibili. Per questo motivo serve un progetto concreto di buongoverno: indicare pochi punti e realizzarli”. CASALABATE “Casalabate – scrive Pezzuto – può essere il volano di uno sviluppo centrato sul turismo, sull’ambiente, sull’arte, sul paesaggio rurale. Occorre definire una Carta dei Servizi per organizzare pulizia delle spiagge, presenza dei vigili e delle forze dell’ordine, condizioni migliori di vivibilità. Le priorità programmatiche sono l’adeguamento del Pug; la definizione dei piani delle coste, comunale e regionale, per fermare

l’insidioso fenomeno dell’erosione; l’attivazione della farmacia, del bancomat e di una sede decentrata postale”. LA CULTURA “Occorre ripartire dalla Cultura - afferma Pezzuto - per uno

sviluppo sostenibile ed integrato. La tutela e la valorizzazione delle tradizioni e dei beni culturali sono correlate alla dimensione economica”. Il programma di Pezzuto prevede il “lancio nazionale e la

realizzazione della Rassegna annuale ‘Squinzano città della Musica’, nella tradizione dei maestri E. e G. Abbate, di Nicola Arigliano, di Antonio Maggio, di Antonio Corianò, di Evy Arnesano, di altri giovani talenti e di gruppi locali”.

LE PRIORITà “Mi candido – scrive Andresani – per difendere i giovani e le politiche giovanili in un comune che quotidianamente vede la fuga delle menti migliori, e quel che è peggio non fa

nulla oppure agevola i trasferimenti in regioni del nord Italia e in Europa. Questo ci ha spinto ad organizzare una lista di giovani che non solo vogliono rimanere a Squinzano ma vogliono investire in attività imprenditoriali sul nostro territorio, creando i presupposti per un futuro migliore su Squinzano”. CASALABATE “Avviare la progettazione delle opere di urbaniz-zazione della marina di Casalabate, e – scrive Andresani – con il supporto dei partiti nazio-nali che sostengono la nostra coalizione avviare le procedure per finanziamenti nazionali ed europei. Progettare ed avviare un piano turistico che preveda una destagionalizzazione della

marina con l’istituzione di un consorzio insieme a Trepuzzi per la gestione dei servizi e degli eventi. Istituire inoltre un ufficio comunale permanente per il supporto alla cittadinanza di tutte

le informazioni ed i servizi comunali”. LA CULTURA “Nella spesa di attività culturali – scrive Andresani – vanno privilegiate le compagnie teatrali, le associazioni culturali e gli artisti squinza-

nesi senza far giungere grossi nomi del panorama nazionale ed impoverire le espressioni culturali locali. Istituire inoltre una compagnia teatrale stabile che possa operare nel centro polifunzionale comunale, facendola rientrare nei finanziamenti regionali e nazionali previsti per i circuiti teatrali”.

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16-17Anno II - N.4 - Aprile 2013

Adesso ed oggi, gli squinzanesi fa-ticano ad identificarsi in qualcuno di cui essere fieri e in qualcosa di cui essere orgogliosi. Ieri, invece, era diverso: si sentivano cittadini a pieno titolo di una “città del vino e della Banda”; a questi due titoli han-no abdicato, lasciando a Cellino San Marco il privilegio di diventare una nuova “città del vino” e da qualche anno assistono con un po’ di invi-dia alla manifestazione di “Bande al Sud” organizzata a Trepuzzi. Si sentono accerchiati da altre comunità che, giocando di rimessa più che in attacco, hanno ottenuto risultati migliori rispetto a loro che inspiega-bilmente si sono chiusi in una sterile difesa. Giocando al ribasso, Squin-zano si è impoverita nell’autostima ed ha ridotto ogni raggio d’azione fino ad una decadenza anche demo-grafica, registrando una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti: per que-sto si è passati al sistema elettorale maggioritario. Quello di essere sopra i 15.000 abitanti non era una vanità campanilistica, significava appar-tenere ad una fascia di Comuni con una quota maggiore per abitante nei trasferimenti dello Stato nella voce dei contributi per gli investimenti. La retrocessione ha determinato una miseria irreversibile per la città, facendola piombare in uno stato di crisi d’identità. Adesso si aspetta che, passato l’inverno della depres-sione civile e sociale, approfondita dalla gestione commissariale, si pas-si ad una nuova primavera, segnata dall’elezione della futura ammini-strazione. Per cercare di capire qual è la Squinzano che progettano i tre candidati sindaco, si sono esaminati i programmi elettorali di “Alleanza per Squinzano”, di “Insieme per Squinzano” e di “Squinzano Viva”.

UN’OCCHIATAAI PROGRAMMI

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TREPUZZI SPORT 23Anno II - N.5 - Maggio 2013

MaVi Piccinno

Un altro traguardo di Don Alessandro Scevola e della parrocchia Santa Famiglia di Trepuzzi si presta ad arricchire il

paese: l’Oratorio Giovanni Paolo II. È nato ufficialmente lo scorso 18 aprile, è affiliato all’ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo) e a breve partirà la campagna tesseramenti per soci e simpatizzanti. L’idea nasce nel preciso istante in cui il giovane parroco mette piede alla Santa Famiglia. Il progetto è figlio di perspicacia, abilità, passione, interesse e anche tanta fatica. Lenta-mente, pietra su pietra, è nato ciò che riesce a strappare i giovani alla barbarie della strada, alla monotonia della quo-tidianità. “L’oratorio, prima di essere un luogo o uno spazio fisico, è princi-palmente una comunità di persone, che realizzano il desiderio della Chiesa di essere madre che educa i propri figli”. È così che Don Alessandro descrive il suo oratorio, che si estende alla sua parrocchia e non solo. L’oratorio non ha barriere, è di tutti e per tutti. Nasce

NASCE L’ORATORIO GIOVANNI PAOLO IIA BREvE pARTIRà LA CAMpAGNA TESSERAMENTI pER SOCI E SIMpATIzzANTI

SI REALIZZA IL SOGNO DI UN LUOGO IN CUI I RAGAZZI POSSONO EDUCARSI ALLA VITA

per rispondere alle esigenze del paese, è una realtà che abbraccia, permeata d’affetto, entusiasmo e buoni propositi. Proprio domenica 5 Maggio è stato inaugurato un torneo di calcetto su un campetto adiacente la parrocchia, rea-lizzato dai giovani papà. Il torneo andrà avanti per tutto il mese di maggio e si

concluderà in concomitanza del 10° anniversario della Parrocchia. Dal 19 al 26 maggio infatti tutta la comunità celebrerà la festa della Santa Famiglia. “I progetti futuri sono tanti - continua Don Alessandro -, per ora abbiamo un mese di Maggio carico di tante inizia-tive legate allo sport, alla natura, alla

formazione, al divertimento”. Di sicuro c’è bisogno di spazi in cui l’oratorio possa giungere al suo intento. Perciò si portano avanti i lavori di completamen-to del seminterrato della chiesa. Sono stati già realizzati gli impianti idrici, a breve inizieranno i lavori per gli im-pianti elettrici e per il controsoffitto. Infine sarà dato spazio agli interventi murari, agli infissi, alla pavimentazione interna ed esterna. È a tutti gli effetti un cantiere aperto, in cui si respira aria pura, profumata di buona volontà. Il lavoro è fatto in economia, con la manodopera volontaria anche questa volta dei bravi papà. A dimostrazione del fatto che la forza di Don Alessandro di attrarre consensi non smentisce mai. “Petra petra ausa parite”. Un impegno che ammonta circa a centomila euro; spese sostenute solo in minima parte dalle varie attività che durante l’anno vengono proposte. Si realizza così il sogno di “un luogo in cui i ragazzi possono educarsi alla vita e lasciarsi educare da questa”. Tutto ciò sotto la protezione costante di Giovanni Paolo II, il Santo dei giovani, colui che ha benedetto la prima pietra della nuo-va Parrocchia Santa Famiglia.

Per il rilancio della nostra comunità.Per la riqualificazione

della Marina di Casalabate

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L’ O A S I D E L F O R M A G G I O

P R O D O T T I D I Q U A L I T à

APERTO DOMENICA E GIORNI FESTIVI

in via Madonna del Pozzo 1Squinzano (Le)

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25Anno II - N.5 - Maggio 2013CASALABATE

ilaRia bRacciale

In una marina, come Casalabate, è facile trovare sotto le fondamenta delle case, grosse pietre o scogli, sepolti dalla strada e dal cemento; ma quello che ha trovato Cosimino Manca, ottantasettenne, nativo di Squinzano, sotto la

sua abitazione, è diventata quasi una legenda. Facen-do lavori per costruire un garage, è venuta fuori una grossa pietra, che con ruspe e tanto lavoro, è stata tirata su e messa in piedi, assumendo tutto l’aspetto di una piccola grotta. Da una sua intuizione, e invogliato dagli amici che lo appoggiavano, quel macigno, fino ad allora ignorato e uguale a mille altri, è diventato una piccola cunetta che accoglie “Sant’Anna della Pietra”, la madonnina venerata e pregata dai fedeli di Casalabate, dal 1980, l’anno in cui ha avuto inizio tutto questo.Cosimino, da quel momento, si dedica con passione e dedizione alla cura di questa piccola grotta; scava una cunetta nella quale pone la statuetta di Sant’Anna, di gesso, che lui stesso acquista da Oria, e in alto a de-stra, crea un portafiori, sempre di pietra, nel quale non manca mai un bel bouquet di fiori colorati. Sempre nel 1980, il Vescovo della Diocesi di allora, benedice la pietra e viene celebrata la prima Messa; il prete rifiuta la busta che Cosimino aveva preparato per lui, ma in cambio si fa promettere che da quel giorno in poi si sarebbe sempre officiata la Santa Messa. Infatti, da allora, ogni domenica del periodo estivo e i giorni festivi, alle 19.00, si celebra la Messa, alla quale partecipa quasi tutto il vicinato e anche gente degli isolati confinanti. Nel corso degli anni sono stati

COSIMINO E LA PIETRA DI SANT’ANNAFIN DAL 1980 LUOGO DI CULTO GRAzIE ALLA SCOpERTA SOTTOTERRA DI UN GROSSO MASSO DALL’ASpETTO DI UNA pICCOLA GROTTA

DA 33 ANNI OGNI DOMENICA D’ESTATE LA MESSA FESTIVA: ORA SARà INVITATO L’ARCIVESCOVO D’AMBROSIO

eseguiti vari lavori: la ditta Bove, di Squinzano, ha lavorato sulla pietra, scolpendo una croce in alto, del-le colonnine che rappresentano l’altare e dei motivi che richiamano i pizzi e gli orli della tovaglietta; è stato costruito un altare in carparo e, successivamen-te, è stata realizzata dalla ditta De Giorgi una grande tettoia in legno con un piccolo recinto ai lati, per pro-teggere la pietra da pioggia, vento e mal tempo. Fino a due anni fa, ha celebrato la Messa Padre Silvano, l’anno scorso poi, si sono alternati Padre Beppe e

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GiadaVia Guerrieri, 31 - Trepuzzi (Le)

www.residenzagiada.come-mail: [email protected]

Padre Fernando, sacerdoti del Convento di Trepuzzi; un ricordo di cui Cosimino mi rende partecipe è stata la visita dell’Arcivescovo Ruppi, a cui la piccola “cappella” era piaciuta tanto e ora non nasconde il suo proposito di voler invitare l’Arcivescovo D’Am-brosio, magari in occasione della festa di Sant’Anna, che viene festeggiata la prima domenica d’agosto e a cui prendono parte persone d’ogni livello sociale: contadini, falegnami, generali, ammiragli. Purtroppo la cattiveria umana non ha limiti a volte, e molti anni fa, nonostante la presenza costante di Cosimino, la statua è stata rubata, ma fortunatamente è stata poi ritrovata grazie alla gentilezza di un signore, a cui Manca è molto riconoscente; il nostro signor Cosimi-no ha dedicato e dedica la sua vita a “Sant’Anna della Pietra”,con costanza, sacrificio e dedizione, nonostan-te la veneranda età, facendosi carico di tutte le spese necessarie per pagare i lavori , la statua, i calici, le ampolline e i vestiti dei preti che lui conserva nel suo armadio; ma mentre me ne parla dai suoi occhi tra-spare l’orgoglio, la fierezza, e la tanta devozione che lo accompagna da sempre. Ormai quella pietra è nata lì e ci resterà per sempre, perché provare a spostarla è stato impossibile; nessuna ruspa ci è mai riuscita, come se fosse proprio lei a voler far capire che non vuole sradicarsi da là, che quello è il suo posto, che da quella cunetta sopraelevata S. Anna veglierà per sempre. A Casalabate, ogni domenica, da 33 anni, il rintocco delle campane ricorda l’appuntamento fisso con la Santa Messa, appuntamento che non può mancare e avvicinandosi all’altare ognuno è accolto con queste parole: “Tu che passi da questa via, saluta S.Anna con un’Ave Maria”.

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27Anno II - N.5 - Maggio 2013EMERGENZA LAVORO

Di lucio luSSi

(continua dalla prima)

Stipendio, cassa integrazione e mobi-lità. Gli operai non percepiscono una retribuzione da 6 mesi e c’è poco da rallegrarsi.Il 20 aprile le vie del paese sono state

invase da un corteo pro Omfesa, concluso con una serie di interventi dal palco di Largo Mar-gherita. Poteva essere un’occasione di confronto utile per ridiscutere delle possibili soluzioni all’affaire Omfesa, e invece il corteo è stato se-guito da un vespaio di polemiche sulle strumen-talizzazioni politiche della manifestazione.“Ai lavoratori disoccupati non interessano le po-lemiche di centrodestra o di centrosinistra – di-chiara Luigi Reale, RSU Uilm -. La politica del territorio, destra e sinistra, deve agire in fretta per risolvere i gravi problemi di 100 lavoratori. Non è più il tempo di addossare le colpe agli altri”. Accantonate per il momento le proteste. Il 14 maggio è in programma una riunione della task force regionale, in attesa degli ultimi svi-luppi dell’iter fallimentare e della prima udienza relativa ai creditori di Omfesa in programma il 10 luglio. Secondo alcuni operai sarà necessa-rio coinvolgere, o quanto meno informare sul fallimento Omfesa, anche l’esecutivo di Enrico Letta. Il problema è delicato e paradossale: Om-fesa è fallita ma ci sono 30 milioni di commesse in sospeso e il settore ferroviario non è in crisi. Aggiungiamo anche che la legge impone a Tre-nitalia di affidare le proprie commesse a imprese italiane per rendere ancora più incomprensibile la storia del fallimento.Non è il tempo di ricercare colpe e colpevoli ma in tanti sembrano puntare il dito contro Ennio De Leo. “La gestione De Leo è stata fallimenta-re in quanto ha portato al fallimento dell’azien-

OMfESA VUOL DIRE DISPERAZIONEIL pARADOSSO: L’AzIENDA è FALLITA MA CI SONO 30 MILIONI DI COMMESSE IN SOSpESO

NONOSTANTE LA LEGGE IMPONGA A TRENITALIA DI AFFIDARE LE PROPRIE COMMESSE A IMPRESE ITALIANE

e che credano fortemente nell’azienda. Ecco la soluzione e le potenzialità sono enormi. Omfesa è una bella realtà, con alte capacità diri-genziali e tecniche e con operai qualificati. Adesso è opportuno che la politica dia il suo contributo per trovare gli imprenditori capaci di rilevare e mettere al sicuro l’azienda. Soltanto così la classe operaia potrà “tornare” in Paradi-so.

da – dichiara Luigi Reale -. La realtà dei fatti è questa, nonostante De Leo cerchi di trovare scu-se”. E i dubbi sulla sua gestione sono concentra-ti anche sul “misterioso” passaggio di consegne nella proprietà dell’azienda dai Pacchioni di Mantova allo stesso De Leo nella scorsa estate.L’esasperazione è ai massimi livelli e l’unica soluzione possibile sembra essere il reperimento di una cordata di imprenditori esperti del settore

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29Anno II - N.5 - Maggio 2013SQUINZANO SPORT

Anche quest’anno, abbiamo dato il via all’organizza-zione del torneo di calcet-to con la formula del 5+1, che si terrà presso la strut-

tura di via Gorizia a Squinzano (LE), accanto al vecchio palazzetto dello sport . Novità di rilievo sarà l’an-nullamento del torneo over 40, che lascerà lo spazio al più flessibile ed entusiasmante torneo over 35. L’ormai consolidato e atteso evento sportivo che apre la stagione estiva degli eventi squinzanesi, parte con il consueto en-tusiasmo e la voglia di migliorare che ha contraddistinto da sempre i loro ideatori e spinge a mantenere intatta tramandando lo stesso spirito agli attuali dirigenti del sodalizio. Per il secondo anno consecutivo, si svolgerà nei pressi del rione sportivo di via Gorizia nei pressi di villa Cleopazzo dal 01.06.2013, data di apertura dei giochi al 23.06.2013, data presunta della finalissima e relativa chiusura. Dopo l’ottimo successo ottenuto l’anno scorso, numerose sono le ini-ziative volte a migliorare quanto fatto nella precedente edizione, rendendolo sempre interessante e mai banale. Dal

TUTTE LE NOVITà DI qUEST’ANNOTUTTO pRONTO pER L’INIzIO DEL TORNEO DI CALCETTO pRESSO IL CAMpO DI vIA GORIzIA

rafforzamento delle sponsorizzazioni sportive e istituzionali, all’arric-chimento e abbellimento dei trofei sportivi, sino alle nuove idee propo-ste, discusse e attuate dal consiglio direttivo dell’associazione. Facendo tesoro dell’esperienza scorsa, abbia-mo messo in agenda dove intervenire per migliorare, grazie soprattutto ai

Quest’anno , oltre ai consueti servizi di spogliatoio, doccia , assicurazione contro gli infor-tuni e arbitri federali di eccelso livello di cui godranno i calcia-tori impegnati, si è avviato un processo di maggiore socializ-zazione dell’evento aprendo le

porte ad altri associazioni impegnate come la nostra nella promozione della cultura sportiva. Faremo affidamento , difatti, sulla collaborazione della Promosalento, della partecipazione all’organizzazione dell’evento e alla loro presenza con proprie compagini calcistiche di altri club non solo ne-razzurri, tra cui il Lecce club. Ci sarà la partecipazione di scuole calcio, con un quadrangolare interprovinciale e altri interessanti sorprese. Conclu-dendo non ci resta che incrociare le dita sicuri, senza presunzione e con-siderati gli attestati di stima e voglia di partecipazioni che già prima della pubblicità ci pervengono , che il tor-neo andrà sempre migliorando e farà divertire tutti gli attori coinvolti.BUON TORNEO A TUTTI!!!

Cons.Dirett. Inter Club Squinzano

consigli e ai desideri delle compagini sportive che ci hanno onorato nel cal-pestare il campo sportivo, e ai quali va tutta la nostra considerazione e la nostra attenzione per lasciare intatto il desiderio e la voglia di competizione che sempre ha caratterizzato il torneo, nel suo indiscutibile valore sociale e sportivo.

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Buon compleanno dagli zii, dai nonni e dalla cuginetta Sara

alessandra MaIorano 28/05/2013

Al nostro amore più grande un mondo di auguri. Buon

compleanno da Sandra ed Enrico

Gaetano BadalaMentI 11/05/2013

Francesca VecchIo 08/05/2013

Tanti auguri di buon compleanno amica! Ilaria Sei invecchiata di un anno,

ma sei sempre unica e simpaticissima. Augurissimi

da Marco, Francesco S., Andrea, Davide, Federico,

Lory, Francesco P., Emanuela, Paolo, Laura, Gioia, Francesca

e Simona

Irene renna 18/05/2013

Senza accorgercene sono passati già 3 anni... Gli anni più belli della nostra vita...Voglio dirti grazie qui perchè tutti dovranno sapere che ho un marito eccezionale.... Auguri amore mio

chIara e danIele sPalluto 01/06/2013

Paolo Buttazzo 02/05/2013

Cosa dire... Fatti corag-gio, il prossimo anno sarà peggio!!! Scherzi a parte,

tanti auguri da Marco, Francesco, Federico, Mino, Davide, Andrea,

Irene, Simona, Emanuela, Gioia e Francesca

PIero de Marco 21/05/2013

Tantissimi auguri di buon com-

pleanno amore mio dalla tua

Angelica

eManuele roMano 19/05/2013

Auguri sinceri e affettuo-

si dal tuo amico Giuseppe

Volevo farti gli auguri in modo speciale ma non ho molta fantasia, comunque

sappi che nella loro semplicità sono gli auguri di una persona che ti vuole tanto

bene.. auguri amica mia.. Ines

MarIstella Ferì 10/05/2013

FederIca Bacca 12/05/2013

Auguri per la tua comunione da zio Franco e da zia Vanessa

Tantissimi auguri di buon compleanno dalla tua famiglia

Matteo dI lauro 31/05/2013

Franca MenaVento

04/05/2013

Sì, gli anni passano…ma su

di te non hanno alcun ef-

fetto!!! Buon compleanno

da tuo marito, i tuoi figli

e nipoti

GIselda Monte 20/05/2013

Buon compleanno nonna

dal tuo Nicola

Al nostro grande amore tanti auguri per il suo 1° compleanno da papà Domenico e mamma Annarita

saMuele zaccarIa 21/05/2013

Per i tuoi magnifici 17 anni, i migliori auguri per un futuro

luminoso, trapunto di stelle, in un oceano di serenità da mamma

Antonella, papà Francesco, Barbara, zia Lucia, nonna Carmela

e dai cugini Alessio e Valentina

desIrè PanIco 14/05/2013

Tanti auguri al piccolo Marco per i suoi 5 anni da mamma e papà

Marco sPedIcatI 18/05/2013

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FRARApreziosi

Vi aspettiamo nella nuova sede di Via Lecce, 1273018 SQUINZANO (Le)

Tel. e Fax 0832/784412e-mail: [email protected]