52
1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

1Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Capitolo 10 La domanda aggregata, I

Page 2: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

2Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Argomenterò che i postulati della teoria classica sono applicabili soltanto a un caso speciale e non al caso generale... Accade, inoltre, che le caratteristiche del caso speciale considerato dalla teoria classica non siano quelle della società in cui di fatto viviamo, con il risultato che le implicazioni del caso speciale sono fuorvianti e disastrose, se si cerca di applicarle ai fatti dell’esperienza.

John Maynard Keynes, Teoria Generale

Page 3: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

3Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il percorso La domanda aggregata, I

La curva IS La croce keynesiana Il modello dei capitali di prestito

La curva LM La teoria delle preferenze per la liquidità

Il modello IS-LM: Tassi di interesse e reddito di breve periodo

Page 4: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

4Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Dalla modello classico al modello keynesiano

1929-1933: La Grande Depressione1936: esce “The General Theory of Employment,

Interest and Money” di John Maynard Keynes;Secondo Keynes, il basso livello della domanda

aggregata è responsabile del basso reddito e dell’elevata disoccupazione che caratterizzano le recessioni economiche

Gli economisti di oggi hanno riconciliato le due visioni: modello keynesiano nel breve periodo, modello classico nel lungo periodo

Page 5: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

5Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Dalla modello classico al modello keynesiano

Modello Classico

La sola offerta aggregata determina il reddito nazionale

ModelloKeynesiano

La domanda aggregata contribuisce alla determinazione del reddito nazionale

Lungo Periodo

Breve Periodo

Page 6: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

6Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La teoria delle fluttuazioni economiche di breve periodo

Modello

IS-LM

Curva didomanda aggregata:

DA

Modello

DA-OACurva diofferta

aggregata:OA

Studiofluttuazioni economiche

di breve periodoPrincipale

interpretazione della teoria

elaborata da Keynes

Page 7: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

7Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Logica dell’analisiDA-OA e IS-LM

Nel lungo periodo (DA-OA di lungo periodo): I prezzi sono flessibili La produzione è di pieno impiego (disoccupazione pari al

tasso naturale) e dipende dalla tecnologia e dai fattori disponibili

Nel breve periodo: Prezzi fissi La produzione dipende dalla domanda aggregata Gli shock e le politiche di stabilizzazione influiscono sulla

produzione Una produzione inferiore a quella di pieno impiego è

associata a disoccupazione

Page 8: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

8Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il modello IS-LM

Obiettivi: Studio della domanda aggregata nel breve periodo in una

economia chiusa (NX = 0) Analisi degli shock di domanda Determinazione del reddito di equilibrio Predisposizione delle politiche di stabilizzazione

Variabili endogene: Reddito nazionale Y Tasso di interesse r Componenti della domanda:

C, IVariabili esogene: Prezzi P Politica fiscale: G, T Politica monetaria: M

Page 9: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

9Capitolo 10: La domanda aggregata, I

OABP

P

Y

La domanda aggregata e le fluttuazioni del reddito nel breve periodo:

Il modello IS-LM spiega gli spostamenti della domanda aggregata per ogni dato livello dei prezzi. Questi spostamenti influenzano il reddito prodotto nel breve periodo

Y1

P

DA3

Y2 Y3

DA2 DA1

Page 10: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

10Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Definizione: La curva IS rappresenta le combinazioni di tasso di interesse e reddito per cui il mercato di beni e servizi è in equilibrio.

Per derivare la IS usiamo la croce keynesiana:

un semplice strumento grafico per determinare l’equilibrio tra domanda programmata e produzione effettiva.

Il mercato dei beniLa curva IS: investimenti e risparmio

Page 11: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

11Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il mercato dei beni e la croce keynesiana

Elementi fondamentali della croce keynesiana:

1. Distinzione tra spesa effettiva e spesa programmata

2. L’ipotesi di equilibrio dell’economia prevede che la spesa effettiva eguagli la spesa programmata

Page 12: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

12Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il mercato dei beni e la croce keynesiana Spesa effettiva

Spesa effettiva: somma che imprese, individui e pubblica amministrazione spendono per acquistare beni e servizi.

Sappiamo dal Cap. 2 che la spesa effettiva deve essere uguale alla produzione Y

Page 13: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

13Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Spesa programmata: somma che imprese, individui e pubblica amministrazione desiderano spendere per acquistare beni e servizi.

In forma di equazione:

Il mercato dei beni e la croce keynesiana Spesa programmata

GITYCE )(

Page 14: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

14Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Le componenti della spesa programmata: C, I, G

Il mercato dei beni e la croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva

La funzione di consumo:

Gli investimenti programmati (esogeni):

Le variabili fiscali (sotto il controllo del governo):

)( TYCC

II

GT ,

Page 15: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

15Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Reddito, Prodotto, Y

Spesa programmata:

Spesa programmata

GITYCE )(

La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva

PMC

Page 16: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

16Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva

Perché la spesa effettiva può essere diversa da quella programmata?

A causa di un investimento non programmato in scorte

(se l’economia si trova in una condizione diversa da quella di equilibrio, le scorte subiscono variazioni impreviste che si traducono in variazioni del volume di produzione, reddito e spesa, facendo muovere l’economia verso il punto di equilibrio)

Page 17: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

17Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il mercato dei beni e la croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva

In Equilibrio

Spesa programmata E = spesa effettiva Y

GITYCEY )(

Page 18: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

18Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Reddito, Prodotto, Y

Spesa programmataSpesa effettiva

EY

45o

La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva

Spesa programmata:

GITYCE )(

Page 19: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

19Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Y

La croce keynesiana Spesa programmata e spesa effettiva

GITYCE )(EY

Y1

E1

Y2

E2

Y1Y2

Reddito di equilibrio:

La spesa programmata è pari a quella effettiva e tutto il reddito prodotto viene utilizzato in qualche componente della spesa.

In equilibrio le scorte di magazzino non variano

45o

AUMENTO non

programmato di scorteRIDUZIONE

non programmata

di scorte

Page 20: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

20Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Y

La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica

1)( GITYCE

EY

E1 =Y1

2)( GITYCE

Un aumento della spesa pubblica sposta la curva di spesa programmata verso l’alto. Le imprese prima riducono le scorte poi aumentano la produzione45o

G

Page 21: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

21Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Y

La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica

1)( GITYCE

Reddito di equilibrio:

2)( GITYCE

E2 = Y2

45o

Y

G

E1 =Y1

EY

Page 22: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

22Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Un aumento della spesa pubblica induce una variazione del reddito di equilibrio più

che proporzionale: Y > G.

Il rapporto:

Y/G >1

è detto moltiplicatore della spesa pubblica ed è sempre maggiore di 1.

La politica fiscale e il moltiplicatoreLa spesa pubblica G

Page 23: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

23Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Perché la spesa pubblica ha un effetto moltiplicativo sul reddito?

La politica fiscale e il moltiplicatoreLa spesa pubblica G

Effetto diretto: la domanda programmata aumenta istantaneamente di G e questo porta a un aumento di produzione e reddito equivalente

Effetto indiretto. Il reddito disponibile aumenta. Una frazione del nuovo reddito, pari a PMC, aumenta i consumi. Quindi la domanda e il reddito aumentano ulteriormente. Di questo ulteriore aumento … una frazione PMC viene

destinato a consumi. La variazione di reddito complessiva è superiore

all’aumento di spesa pubblica iniziale

Page 24: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

24Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Variazione iniziale:

La politica fiscale e il moltiplicatoreLa spesa pubblica G

...)1( 32 PMCPMCPMCGY

PMCG

Y

-1

1

Usando le regole matematiche delle serie:

GGPMC x GPMC x 2

GPMC x 3

Prima variazione del consumo:

Seconda variazione del consumo:

Terza variazione del consumo:

….

Page 25: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

25Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini di variazioni (tenendo conto che I = 0):

Il moltiplicatore della spesa pubblicaUna derivazione alternativa

GYPMCGCY x

PMCG

Y

-1

1

Quindi:

)1( x

x

GPMCY

GYPMCY

Page 26: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

26Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Y

La croce keynesiana Una riduzione delle tasse

GITYCE )( 1

EY

E1 = Y1

GITYCE )( 2

Una riduzione delle tasse porta a un aumento del reddito disponibile e induce maggiori consumi.

Tuttavia l’impatto diretto è inferiore a quello della spesa pubblica45o

PMC x T

Page 27: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

27Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Y

La croce keynesiana Un aumento della spesa pubblica

1)( GITYCE

EY

E1 =Y1

Reddito di equilibrio

2)( GITYCE

E2 = Y2

Y

45o

PMC x T

Page 28: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

28Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La politica fiscale e il moltiplicatoreLa riduzione delle tasse T

...)( 32 PMCPMCPMCTY

PMC

PMC

T

Y

1

Usando le regole matematiche delle serie:

Variazione iniziale: )(-x TPMC )(-x 2 TPMC )(- x 3 TPMC

)(- x 4 TPMC

Prima variazione del consumo:

Seconda variazione del consumo:

Terza variazione del consumo:

Page 29: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

29Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini di variazioni (tenendo conto che I = 0 e G = 0):

Il moltiplicatore delle imposte TUna derivazione alternativa

Y C PMC x (Y T )

YT

PMC

1 PMC

Quindi:

PMCTPMCY

TPMCYPMCY

x )1( x

)( x

Page 30: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

30Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il moltiplicatore della spesa pubblica è positivo mentre quello fiscale è negativo.

Il moltiplicatore di G e di T

Intuizione: L’effetto fiscale è indiretto e soltanto una frazione pari a PMC del nuovo reddito disponibile si materializza in nuova domanda aggregata.

Il moltiplicatore della spesa pubblica è superiore (in valore assoluto) a quello fiscale

Page 31: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

31Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Se la spesa pubblica è aumentata di un euro, G = 1 e la propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6 allora il moltiplicatore della spesa pubblica è pari a:

Il moltiplicatore di G e di T: un esempio

YG

1

1 0,6

Y1

1

1 0,6 Y 2,5

Se la tasse sono ridotte di un euro T = –1 e la propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6 allora il moltiplicatore delle imposte è pari a:

YT

0,6

1 0,6

Y 1

0,6

1 0,6 Y 1,5

Page 32: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

32Capitolo 10: La domanda aggregata, I

E

Y

La curva IS Derivazione grafica

)( 1rE

Y1Y2

45o

I

Y )( 2rE

r

Y

r

IS

I1I2 I

r

r

YI (r)

Y

(a) Funzione degli investimenti (b) La curva IS

(c) La croce keynesiana

I

r1

r2

Costruiamo la curva IS a partire dalla funzione di investimenti: I = I (r)

Consideriamo un aumento del tasso di interesse:

Page 33: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

33Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La curva ISInterpretazione economica

La curva IS ha pendenza negativa. Una riduzione del tasso di interesse induce le

imprese ad aumentare gli investimenti e questo aumenta la spesa programmata E.

Per mantenere l’equilibrio sul mercato dei beni il prodotto (ovvero la spesa effettiva Y) deve aumentare.

Ergo: minori tassi di interesse sono associati a maggiori livelli di produzione lungo la curva IS.

Page 34: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

34Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La curva IS La politica fiscale

E

Y

Y = G / (1 – PMC)

G

45o

r

Y Y1 Y2

IS1 IS2

r

(a) La croce keynesiana

(b) La curva IS

Ogni curva IS è tracciata per un dato livello di G e T.

Un aumento della spesa pubblica sposta la domanda programmata verso l’alto.

Per ogni livello di r, I(r) non cambia ma la maggior domanda sposta la IS verso destra

Page 35: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

35Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Come visto nel capitolo 3 è equivalente studiare l’equilibrio sul mercato dei beni e quello dei fondi mutuabili (i due mercati devono essere contemporaneamente in equilibrio)

L’identità del reddito nazionale infatti e i mercati di prestito implicano:

Y – C – G = I e S = IOvvero:

S = Y – C(Y – T) – G = I(r)

L’interpretazione della curva IS Il mercato dei fondi mutuabili

Il lato sinistro dell’equazione mostra che l’offerta di capitali dipende dal reddito, da T e da G mentre la domanda dipende dal tasso di interesse r.

Page 36: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

36Capitolo 10: La domanda aggregata, I

L’interpretazione della curva IS Il mercato dei fondi mutuabili

r

Y Y1 Y2

IS

r1

(b) La curva IS

r

I, S (a) Fondi mutuabili

I = I (r)r2

S(Y1) S(Y2)

La IS può essere interpretata come la relazione tra r e Y che garantisce l’equilibrio sul mercato dei fondi mutuabili.

Un aumento del reddito aumenta il risparmio (poiché PMC < 1). Quindi, il tasso di interesse di equilibrio cala.

Page 37: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

37Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Definizione: La curva LM rappresenta le combinazioni di tasso di interesse e reddito per cui il mercato dei saldi monetari reali è in equilibrio

Per derivare la LM usiamo la teoria delle preferenze per la liquidità che mette in relazione la quantità di moneta reale con il tasso di interesse

Il mercato dei saldi monetari realiLa curva LM: liquidità e moneta

Page 38: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

38Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La teoria delle preferenze per la liquidità

L’offerta di saldi monetari reali è esogene P

M

P

MO

La domanda di saldi monetari reali: decresce con il tasso di interesse

che rappresenta il costo- opportunità di detenere moneta.

cresce con il reddito che aumenta il numero di transazioni economiche.

N.B.: Per ora ignoriamo il ruolo dell’inflazione attesa, quindi i = r

YrLP

MD

,

Page 39: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

39Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La teoria delle preferenze per la liquidità

In equilibrio domanda e offerta sono uguali:

),(

YrLP

M

Page 40: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

40Capitolo 10: La domanda aggregata, I

r

Saldi monetari reali, M/P

Tasso di interesse

Domanda, L(r):

PM /

Tasso di interesse di equilibrio

Offerta saldi reali:P

M

P

MO

YrLP

MD

,

La teoria delle preferenze per la liquidità

Page 41: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

41Capitolo 10: La domanda aggregata, I

r

M/P

Una riduzione dell’offerta di moneta

Tasso di interesse

Domanda, L(r)

PM /1PM /2

r1

r2

Una riduzione dell’offerta di moneta porta a un eccesso di domanda.

Gli individui sono disposti a rinunciare a interessi maggiori pur di detenere liquidità.

Page 42: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

42Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Analisi di un caso

La stretta monetaria di Volcker

Nel 1979 l’inflazione americana è > 10%

Paul Volcker Presidente della FED annuncia una politica monetaria deflazionistica.

Da agosto 1979 ad aprile 1980 la FED riduce M/P dell’8,3%

Nel 1983 l’inflazione è pari a: = 3,7%

Page 43: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

43Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Tassi di interesse e offerta di monetaPredizioni teoriche

Teoria quantitativa, effetto di Fisher (teoria classica):

I prezzi sono flessibili

La riduzione dell’inflazione riduce i tassi di interesse

i < 0

Teoria della preferenza per la liquidità (teoria keynesiana):

I prezzi sono fissi nel breve periodo

Lo spostamento della curva di offerta di moneta porta a un aumento del tasso di interesse.

i > 0

Page 44: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

44Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Tassi di interesse e offerta di monetaLa stretta monetaria di Volcker

Nel breve periodo i tassi di interesse sono cresciuti (come previsto dalla teoria keynesiana) mentre nel lungo periodo sono diminuiti (come previsto dalla teoria classica).

Tasso di interesse nominale

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

1979 1980 1981 1982 1983 Anno

Page 45: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

45Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La costruzione della curva LM

Il mercato dei saldi monetari reali

r

Y Y1 Y2

LM

r1

(b) La curva LM

r

M/P

(a) Mercato dei saldi monetari reali

L( r,Y1)

r2

L( r,Y2)

PM /

La LM è la relazione tra r e Y che garantisce l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari reali.

Un aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità. L’eccesso di domanda porta a un aumento del tasso di interesse.

Page 46: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

46Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La curva LM

Una interpretazione economica

La curva LM ha pendenza positiva. Un aumento del reddito determina un

aumento della domanda di moneta. Poiché l’offerta di saldi monetari reali è fissa (sia

M che P non sono cambiati), esiste eccesso di domanda di moneta nel mercato, dato il tasso di interesse iniziale.

Il tasso di interesse deve aumentare per ristabilire l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari reali.

Page 47: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

47Capitolo 10: La domanda aggregata, I

r

Y Y1

LM1

r1

(b) La curva LM

r

M/P

(a) Mercato dei saldi monetari reali

L(r,Y1)

r2

PM /1PM /2

LM2

La curva LM. La politica monetaria, M

Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M.

Un riduzione della moneta M sposta l’offerta verso sinistra

Per ogni livello di Y, il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se il tasso di interesse è superiore:

Quindi la curva LM si sposta verso l’alto

Page 48: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

48Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Il modello IS-LM

r

Y

LM:

IS:

Le curve IS e LM sono tracciate per date variabili fiscali, G e T e monetarie, M e P (variabili esogene).

L’equilibrio di breve periodo è dato dalla combinazione di tasso di interesse r e reddito Y (variabili endogene) tali per cui sia il mercato dei beni e servizi sia quello dei saldi monetari reali sono in equilibrio.

r*

Y*

Y C(Y T ) I (r )G

),( YrLP

M

Page 49: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

49Capitolo 10: La domanda aggregata, I

La teoria delle fluttuazioni economiche di breve periodo

Curva

IS

Curva

LM

Modello

IS-LM

Curva didomanda aggregata:

DA

Modello

DA-OA

Croce keynesiana

Teoria preferenzaliquidità

Curva diofferta

aggregata:OA

Studiofluttuazioni economiche

di breve periodo

Page 50: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

50Capitolo 10: La domanda aggregata, I

In sintesi

La croce keynesiana: Modello base di determinazione del reddito. Politica fiscale e investimenti sono esogeni. La politica fiscale ha effetti moltiplicativi sul reddito.

La curva IS Deriva dalla croce keynesiana dato che gli

investimenti programmati dipendono negativamente dal tasso di interesse reale.

Rappresenta tutte le combinazioni di r e Y che uguagliano la spesa programmata con la spesa effettiva in beni e servizi.

Page 51: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

51Capitolo 10: La domanda aggregata, I

In sintesi

La teoria delle preferenze per la liquidità Modello base per la determinazione del tasso di interesse. L’offerta di moneta M e i prezzi sono esogeni. Un aumento dell’offerta di moneta riduce il tasso di

interesse.

La curva LM Deriva dalla teoria delle preferenze per la liquidità in

cui la domanda di moneta dipende positivamente dal reddito.

Combinazioni di r e Y che uguagliano la domanda e l’offerta di saldi monetari reali.

Page 52: 1 Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I

52Capitolo 10: La domanda aggregata, I

In sintesi

Il modello IS-LM

L’intersezione delle curve IS e LM rappresentano l’unico punto (Y,r) che soddisfa simultaneamente sia l’equilibrio sul mercato dei beni sia l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari reali.