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L'Oscar del giorno lo assegniamo all'oppo- sizione regionale. In assenza della maggio- ranza ha presentato la proposta di legge per l'introduzione del reddito minimo. Era stato uno dei cavalli di battaglia del cen- trosinistra ma come ogni cosa presentata in campagna elettorale è rimasta sulla carta. Il Reddito Minimo Garantito, pensato e concepito come uno strumento idoneo a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione so- ciale. Non una semplice protezione o misura assistenziale ma un’opportunità, ancor meglio un investimento sul futuro. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 191 - DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno all’opposizione regionale Il Tapiro del giorno lo diamo a Sabrina De Camillis. Pur non essendo più parlamentare ed avendo perso il ruolo di sottosegretaria è riuscita a cogliere due consulenze. La prima, da 70mila euro direttamente dal segretario del suo partito, Alfano; mentre l'altra, da 30mila euro dal ministro della Salute. Totale: 100mila euro, come dire poco meno che se fosse stata parlamentare. I dati pubblicati da l'Espresso rilanciano la necessità di tagli seri e concreti e che non colpiscano chi ha redditi bassi o è pensionato. Il Tapiro del giorno a Sabrina De Camillis

21 settembre 2014

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I molisani annaspano, la Regione è senza idee

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Page 1: 21 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo all'oppo-

sizione regionale. In assenza della maggio-

ranza ha presentato la proposta di legge

per l'introduzione del reddito minimo. Era

stato uno dei cavalli di battaglia del cen-

trosinistra ma come ogni cosa presentata in

campagna elettorale è rimasta sulla carta. Il

Reddito Minimo Garantito, pensato e concepito

come uno strumento idoneo a contrastare la

povertà, la disuguaglianza e l’esclusione so-

ciale. Non una semplice protezione o misura

assistenziale ma un’opportunità, ancor meglio

un investimento sul futuro.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino

Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)

Tel.: 0874.1919119

Fax: 0874.49441

E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzione

La collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 191 - DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

all’opposizione regionale

Il Tapiro del giorno lo diamo a Sabrina De

Camillis. Pur non essendo più parlamentare

ed avendo perso il ruolo di sottosegretaria è

riuscita a cogliere due consulenze. La prima,

da 70mila euro direttamente dal segretario

del suo partito, Alfano; mentre l'altra, da

30mila euro dal ministro della Salute. Totale:

100mila euro, come dire poco meno che se

fosse stata parlamentare. I dati pubblicati da

l'Espresso rilanciano la necessità di tagli seri

e concreti e che non colpiscano chi ha redditi

bassi o è pensionato.

Il Tapiro del giorno

a Sabrina De Camillis

Page 2: 21 settembre 2014

Fanno il gioco delle tre carte, quello delle

fiere paesane, in cui era difficile per i gioca-

tori indovinare la carta giusta manipolata dal

prestigiatore. Il cerchio messo in piedi dal

vice presidente della giunta regionale Mi-

chele Petraroia e la sua segreteria con gli

Eco.Dem e con i Cristiano sociali, è come il

gioco delle tre carte, in cui è difficile, se non

impossibile, indovinare quale dei tre pensieri

che vengono di solito espressi e manifestati

è quello giusto. Lo andiamo scrivendo da

tempo, sperando che il gioco scoperchiato

inducesse i protagonisti ad essere più cauti

e, soprattutto, più coerenti. Invece conti-

nuano, imperterriti, a dire Petraroia una

cosa, gli Eco.Dem delle volte a dargli soste-

gno, altre a cambiare i contenuti, e i Cri-

stiano sociali fare altrettanto con gli

Eco.Dem e con Petraroia. Per cui diventa

difficile, se non impossibile, indovinare il

reale pensiero del vice presidente dell’ese-

cutivo regionale. Ultimamente gli Eco.Dem

si sono lanciati in una denuncia a tutto

campo delle carenze regionali, mettendo a

nudo un Molise privo strumenti di program-

mazione.

Una denuncia che dopo un anno e passa

di governo di centrosinistra, con Petraroia

costantemente in prima pagina, certo non gli

fa gioco né onore, offrendo il fianco alla cri-

tica giornalistica di rilevare, appunto, quanto

sia in ritardo, lenta e complicata l’azione po-

litica e amministrativa del governo Frattura.

Difatti è così. La Regione Molise non di-

spone di un Piano energetico, di un Piano

paesistico (da oltre tre anni è in fase di alle-

stimento da parte dell’università del Molise,

ma non vede la luce – ndr) , di norme di sal-

vaguardia ambientale, di una legge Quadro

in materia di urbanistica, di un Piano per la

viabilità e i trasporti, di un Piano per il dis-

sesto idrogeologico e di misure che valoriz-

zino le aree protette esistenti o che

promuovano le aree molisane inserite nel

Parco nazionale d’Abruzzo e sostengano

l’istituzione del Parco regionale del Matese.

Lo dicono gli Eco.Dem, ma per essere colle-

gati politicamente, culturalmente e ideologi-

camente al vice presidente Petraroia, per la

legge dei vasi comunicanti applicata alle

idee, è come se lo dicesse Petraroia. Il che

diventa paradossale, essendo egli il vice

presidente della giunta regionale nonché

personaggio di spicco di ciò che resta della

nomenclatura ex comunista, eletto per tro-

vare, con il suo rigore ideologico, una solu-

zione ai problemi del lavoro e

dell’occupazione. Ma la Regione Molise è in

regime anarchico - autarchico, in mani ina-

datte a sostenere il peso della gestione am-

ministrativa del territorio e dei valori culturali

(architettonici, storici e ambientali) che esso

contiene. D’altronde, le cave a cielo aperto,

l’inquinamento dei terreni (non solo per

mano della camorra), dell’acqua e dell’aria,

l’avanzata delle pale eoliche e dei pannelli

solari in siti di pregio paesaggistico e am-

bientale, l’avanzata del cemento, nelle

forme peggiori di distruzione del territorio,

sono lì a testimoniare l’anarchia delle attività

umane, e l’autarchia degli strumenti di con-

tenimento.

Inoltre gli Eco.Dem (quindi Petraroia) si di-

cono preoccupati e, quindi, contrari alla Ter-

moli – San Vittore che però, a differenza di

Petraroia, è sostenuta a spada tratta dall’as-

sessore regionale ai Lavori pubblici Pier-

paolo Nagni, e dal gruppo dell’Italia dei

Valori. Al pari degli Eco.Dem, peraltro,

Nagni è sostenitore del miglioramento della

viabilità interna (modernizzazione della linea

ferroviaria Roma-Campobasso e della

messa in sicurezza delle Fondovalli del Tri-

gno, del Biferno e degli assi di collegamento

con Benevento, con Foggia, con Napoli),

considerati elementi base della mobilità e

dello sviluppo territoriale. Perdurando però

questa evidente disarmonia, questa aperta

dissonanza politica e amministrativa dentro

e fuori la giunta regionale, non possiamo

che prevedere il lungo permanere di un Mo-

lise privo di strumenti di programmazione e

di coerenza. Privo di futuro.

Dardo

2

21 settembre 2014

Il Molise non programma, va avanti a tentoni: lo dicono in tanti, anche nella maggioranza a Palazzo Moffa

TAagliolto

CAMPOBASSO. E’ il caso della ex parla-

mentare molisana Sabrina De Camillis, che

dopo aver avuto da Alfano una consulenza da

70mila euro all’anno se ne “guadagna” una

seconda da 30mila euro, per fare cifra tonda,

grazie all’amica Beatrice Lorenzin, ministro

alla Salute. E conquista un posto di primo

piano sulla vetrina mediatica, ottenendo un

capitoletto a lei dedicato sul settimanale

Espresso, dove quella di De Camillis viene

collocata tra le consulenze d’oro la cui finalità

non è ben chiara.

Lo storico cavallo di battaglia del ministro

all’Interno Alfano, si legge sul giornale, è"Ta-

gliare la spesa per finanziare il taglio delle

tasse". «Eppure, a fronte di tanto rigore, il re-

sponsabile del Viminale si è mostrato assai

generoso con l’ex deputata Pdl Sabrina De

Camillis, prima dei non eletti al Senato in Mo-

lise. Salvata con un ruolo da sottosegretario

nel governo Letta e passata con Ncd dopo la

scissione, l’ex parlamentare è rimasta di

nuovo senza poltrona con l’arrivo di Renzi a

Palazzo Chigi. E così Alfano, appena arrivato

al Viminale, l’ha nominata consigliere per le

politiche di coesione e per gli affari territoriali.

Costo della consulenza: 70 mila euro l’anno,

fino alla fine del mandato governativo».

E non finisce qua, perché dopo appena un

mese e mezzo «è arrivato un altro salvagente

targato Ncd. Stavolta a lanciarlo è stato il mi-

nistro della Salute Beatrice Lorenzin, che il 7

aprile l’ha nominata addirittura suo esperto

"per le iniziative connesse alla riforma del Ti-

tolo V e per le attività di prevenzione, con par-

ticolare riferimento alla sicurezza alimentare

e alle patologie croniche strettamente con-

nesse con l’alimentazione". Il legame fra fe-

deralismo e cibi sani non è chiaro – spiega

L’Espresso - più comprensibile è invece

l’emolumento: 30 mila euro. Insomma, finché

durerà il governo, la De Camillis potrà contare

su uno stipendio annuo da 100 mila euro lordi.

Un po’ meno di quanto avrebbe percepito se

fosse stata rieletta, ma pazienza».

A chi bisogna credere, a Petraroia,agli Eco.Dem o ai Cristiano sociali?

Due consulenze a Roma avute dal partito spiccano nel rapporto dell'Espresso

Perdurando la disarmonia, la dissonanza politica e amministrativa dentro e fuori la giunta regionale, non possiamo altro che prevedere un Molise privo di coerenza e di futuro

De Camillis a 100mila l’euro l’anno

Page 3: 21 settembre 2014

di Giovanni Gianfelice*

L'invito a Renzi a venire in visita a

San Giuliano per la ricorrenza del ter-

remoto del 31 ottobre lo trovo inutile

sotto il profilo Istituzionale e ridicolo se

si pensa di strumentalizzare una gior-

nata di riflessione facendo le passe-

relle di dame e cavalieri con i loro

codazzi in una zona la nostra, che me-

riterebbe sì la visita dei nostri gover-

nanti, per verificare i danni causati dalla

mala politica da loro praticata e come è

ridotto questo disastrato territorio, che

meritava almeno di essere ricostruito

integralmente dopo la immane trage-

dia. Siamo stufi di sentire chiacchiere

a vuoto, promesse da marinai, sfilate

di auto blu senza senso in un momento

delicatissimo che stiamo attraversando

a causa dello spopolamento quoti-

diano dei nostri bellissimi paesini, dalla

mancanza totale di lavoro per tutti, gio-

vani, meno giovani e genitori dei gio-

vani, con una viabilità vergognosa e

con una carenza cronica di qualsiasi

programmazione infrastrutturale per ri-

dare un senso ai temerari che ancora

resistono a denti stretti a popolare que-

sto lembo di territorio. La politica ha

grosse responsabilità di questo nostro

mancato sviluppo e di questo storico

retaggio di sottosviluppo. Ci venissero

piuttosto a spiegare Renzi e company,

perchè il cantiere della galleria sotto

San Giuliano è chiuso, perchè tutte le

strade del circondario sono incom-

plete, perché l'unica tratta ferroviaria

regionale è sempre sostituita dai pul-

lmans, perchè la ricostruzione è ferma

al 50%, perchè a distanza di 12 anni

dal sisma teniamo ancora i cittadini

nelle casette di legno o in autonoma si-

stemazione, perchè gli ospedali della

zona chiudono, perchè la Sanità in

Basso Molise è ridotta al lumicino, per-

chè si continua a martoriare questo ter-

ritorio molisano con le pale eoliche e

adesso con gli inceneritori, e perchè,

perchè perché, quel bellissimo villaggio

di San Giuliano non ha avuto un'altra

destinazione che poteva fungere da

traino per lo sviluppo di tutta que-

st'area?? Altro che visite di cortesia e

omaggi!!!!! Sono queste le risposte che

noi tutti attendiamo dalla politica. Poi lo

devo dire, posso anche sbagliarmi ma

ho l'impressione che l'invito rivolto al

premier, possa servire più a definire

l'arrivo di centinaia di migranti in quel

villaggio provvisorio, considerato che le

ultime notizie lo danno ormai per certo,

con tutti i problemi, le paure, le preoc-

cupazioni che le Istituzioni sottovalu-

tano anche in maniera arrogante ma

che stanno creando molta ansia tra la

popolazione, specie a Santa Croce, il

mio paese, distante solo 800 metri in

linea d'aria dalla struttura occupata

dagli ex terremotati. Un Consiglio Co-

munale monotematico convocato per il

giorno 26 c.m. e a cui sono stati invitati

a partecipare tutte le autorità investite

del problema, è la riprova evidente

delle preoccupazioni che potrebbe

creare un impatto così massiccio di ex-

tracomunitari, in un piccolo territorio

senza rete viaria adeguata, senza

strutture sanitarie per i relativi controlli,

senza strutture ricettive o ricreative,

senza preparazione e senza una "cul-

tura dell'accoglienza" che in questi casi

è a mio avviso indispensabile. Sono

questi i problemi di cui la gente vuole

parlare e soprattutto essere informata

perché ci riguardano da vicino. Ecco

perché abbiamo bisogno di chiarezza

e di concretezza (senza fraintendi-

menti razzisti), e non certo di sfilate e

passerelle a cui ci hanno abituati per

continuare ad illuderci e riservarci l'en-

nesimo "regalo". Prima i fatti e poi i

flussi!!!!

*Consigliere della Lista "Santa

Croce nel Cuore".

Noi molisani viaggiamo con molti mesi, se

non anni, di ritardo rispetto alla storia. Il

2013 è passato; siamo alle soglie del 2015;

ma solo da qualche settimana la giunta re-

gionale ha trasmesso al consiglio le propo-

ste per l’utilizzo dei fondi strutturali europei

2014-2020 ( plurifondo Fse-Fesr e Por Psr

). Stando alla procedura, spetta alle com-

missioni consiliari al Bilancio, alla Program-

mazione, al Lavoro e alle Attività Produttive

organizzare il confronto con le parti sociali

e le associazioni di categoria. Dopo di che,

sarà il consiglio regionale a deliberare in via

definitiva la prossima programmazione set-

tennale. E dovrebbe essere futuro. Ma (pur-

troppo) c’è un passato da completare, da

chiudere. Viaggiamo con mesi ed anni di ri-

tardo, lo abbiamo appena detto. L’esecutivo

di Palazzo Vitale pare abbia sollecitato le

strutture regionali a raccoglier finanche le

briciole degli stanziamenti relativi alla prece-

dente programmazione 2007/2013. Vuole

rendersi conto quanto è stato speso e

quanto c’è ancora da spendere dei vari

Fondi europei ( Fesr, Fas, Fse e via di-

cendo), nonché quale la percentuale di

spesa del progetto Garanzia giovani (una

fregatura per i giovani e un sollazzo per i ge-

stori della Formazione professionale - ndr),

i Piani integrativi, il Welfare to Work, ecce-

tera, per meglio portarli a termine e, se ne-

cessario, per la parte che rimane,

rimodularli. Ricognizione e riprogramma-

zione che testimoniano l’assurdità di una re-

gione al bocchettone della bombola

d’ossigeno che si prende il lusso di trac-

cheggiare sulle spese d’investimento. La ri-

cognizione e la rimodulazione delle risorse

relative ai finanziamenti europei e nazionali

2007/2013 (circa 34 milioni di euro) porterà

via del tempo, probabilmente rimetterà in

moto gli inverati meccanismi d’interdizione

tra gli assessorati, rinfocolerà le polemiche

tra i partiti e gli accaparramenti dei fondi tra

i big, col rischio, frattanto, di distorcere e di

frammezzare le attività per la programma-

zione al 2020. Crediamo starà qui il punto di

divaricazione tra il passato e il futuro del Mo-

lise e, soprattutto, della classe politica: la

nuova dalla vecchia nel guadagnare tempo

e non nel perderlo. Cosa possibile se di pari

passo, senza ulteriori indugi, verrà dato un

colpo di maglio alla ragnatela burocratica

che avvolge gli enti e le istituzioni locali.

Rompere gli schemi abituali dei perditempo,

dei traccheggiatori di professione, degli az-

zeccagarbugli che infestano gli apparati

pubblici e li rendono una perdurante vacca

da mungere. Per far ciò sarà necessario ri-

voluzionare la Pubblica amministrazione

(Pa), inchiodarla alle proprie responsabilità

e se sbaglia, che paghi. Rompere, ossia, il

patto surrettizio del clientelismo e del favori-

tismo che lega la Pa al potere politico. Rifor-

mare innanzitutto la Regione: le strutture

interne, gli uffici, il metodo di lavoro, incen-

tivando il senso di appartenenza, la co-

scienza di essere al servizio della collettività

e non un potere. Ridurre all’essenziale i

passaggi delle scartoffie, le verifiche, i con-

trolli, i timbri, i visti, i pareri. Snellire, velo-

cizzare. Finora l’amministrazione regionale

ha solo esternato la volontà di riformare.

Quando ha tentato di modificare l’esistente,

mettendo mano ai servizi e agli uffici regio-

nali, ha dimostrato di non avere la determi-

nazione necessaria né le professionalità

giuste per realizzarlo (del tutto inconsistente

l’opera del direttore generale Di Mirco). In

ballo sono cento e passa milioni di euro del

plurifondo 2014/2020 e come renderli effi-

caci alla ripresa economica e all’incremento

dell’occupazione. La lezione che viene dal

come, e con che tempi, sono statati spesi i

fondi del settennato 2007/2013 dovrebbe in-

durre i regionali al governo a cambiare regi-

stro. Soprattutto ad essere più responsabili,

più concreti, più lucidi e più coerenti con se

stessi e con ciò che rappresentano: la

classe dirigente del Molise del Terzo millen-

nio. Nella peggiore condizione di crisi.

Dardo

3

21 settembre 2014TA

agliolto

Viaggiamo con mesi e anni di ritardo sulla storia

Molise: regione al bocchettone della bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento

La gestione dei fondi europei 2007/2013 e la programmazione dei fondi 2014/2020

dimostrano la scarsa capacità a spendere e a investire

L’invito a Renzi. Perchè??

Page 4: 21 settembre 2014

CAMPOBASSO. Un segnale forte,

quello dell'onorevole Venittelli, ri-

volto in primis alla segretaria regio-

nale, Micaela Fanelli.«Il Pd – ha

spiegato la deputata termolese - non

è un partito autarchico, non è un par-

tito personale, almeno in questa re-

gione appare così. La mia è una

presa di posizione necessaria per la

difesa di quelli che sono i diritti della

minoranza del partitoche poi – ha os-

servato - in verità sul territorio rap-

presenta la maggioranza perché ha

il maggior numero di esponenti nelle

istituzioni». Da qui la necessità di di-

scutere. «Durante le primarie – ha

aggiunto la parlamentare - si è par-

lato di un partito diverso, bello e di-

retto al coinvolgimento ma tutto

questo parte dalle regole fondanti del

Pd e lo Statuto rappresenta la regola

che detta il gioco di questo partito».

Laura Venittelli non ha condiviso

nemmeno l’impostazione dell’ordine

del giorno di domenica pomeriggio.

«Doveva essere diverso – ha spie-

gato - e doveva considerare i temi

del lavoro, soprattutto il ruolo che il

primo partito della Regione deve

avere rispetto all’azione di governo

Frattura che purtroppo, per una serie

di motivi, è all’ultimo posto tra negli

indici di gradimento dei cittadini».

di Pasquale Di Lena

Si dice – ed io sono d’accordo –

che nei periodi di grande crisi la bel-

lezza è la prima a essere maltrattata.

La crisi sistemica che viviamo lo

sta dimostrando con un attacco cre-

scente a questo straordinario valore,

che c’è sottratto proprio nel momento

in cui ne abbiamo più bisogno per vi-

verlo, soprattutto come antidoto a un

mondo che ci deprime con i suoi ri-

sultati sempre più negativi. Tanto più

se questo valore, la bellezza, è un

bene comune legato a quel patrimo-

nio unico che è il territorio. Parlo del

paesaggio, cioè della rappresenta-

zione del territorio che ha in sé la me-

moria del lavoro delle generazioni

passate.

Penso a un piccolo borgo, con il

suo campanile nella parte più alta e

intorno le minute case perfettamente

in armonia con il territorio; i campi

coltivati, ma anche a quella parte che

l’uomo ha salvaguardato non toccan-

dola.

Alla bellezza di un paesaggio cor-

risponde di solito un territorio di qua-

lità, quale insieme di valori e di

risorse come la storia, la cultura, le

attività agro-pastorali, la tradizione,

questa fonte inesauribile della cultura

dei luoghi, di una comunità!

Pensiamo alla tradizione in cucina

quale espressione anche di bontà,

cioè di qualità.

Non a caso la qualità è nell’origine,

il territorio, l’elemento strutturale che

il paesaggio permette di percepire

con le identità dei luoghi.

Un lungo processo (memoria) di

relazioni tra l’ambiente e l’uomo, un

dialogo continuo che è venuto meno

negli ultimi decenni, andando, così, a

intaccare un altro patrimonio univer-

sale dell’umanità, essenziale per le

nostre vite, la biodiversità.

Il territorio, negli ultimi dieci anni,

ha perso oltre due milioni di ettari di

superficie in confronto agli otto persi

nei 90 anni precedenti e altri, pur-

troppo, ne perderà con le ultime

scelte politiche che vanno sotto il

nome di “Sblocca Italia”. Una parola

d’ordine più che una necessità per un

paese in ginocchio, che suona come

un vero e proprio messaggio pubbli-

citario. Una pubblicità per chi vuole

continuare a mangiare altro territorio

di un Paese che ha il primato in Eu-

ropa e nel mondo dei prodotti Dop,

Igp come di quelli tradizionali, molti

dei quali straordinari testimoni di ter-

ritori conosciuti, noti in tutto il mondo;

della biodiversità, soprattutto olivicola

e viticola, dei paesaggi più belli, unici.

Primati che spiegano bene il suc-

cesso che da anni la Toscana vive

nel mondo con la cura della sua rura-

lità, l’attenzione per le sue tradizioni,

la bellezza dei suoi paesaggi, la sto-

ria e la cultura, cioè l’insieme dei va-

lori e delle risorse proprie del

territorio. Un patrimonio messo in di-

scussione da un sistema, scoppiato

nel 2008, che si tenta di rimettere in

piedi pur sapendo che è fallito con la

sua logica del consumismo e dello

spreco, della ricerca di cogliere un

solo obiettivo, il profitto. Un processo

che è andato avanti senza grandi

problemi e preoccupazioni fino a

quando non ha intaccato gli equilibri

naturali e messo in discussione l’in-

tero pianeta, che, quest’anno, dal 19

di agosto non ha più niente da dare

fino alla fine dell’anno. Come dire

che quando questa data sarà il 30 di

giugno, necessiteranno due pianeti

per dare una risposta alla vita, anche

la nostra. Eppure non dovrebbe es-

sere difficile capire che meno territo-

rio vuol dire meno paesaggio, meno

biodiversità, meno agricoltura, meno

cibo (altro che nutrire il pianeta!),

meno eccellenze, meno gastronomia

di qualità, meno cultura, meno storia

da raccontare, meno partecipazione,

meno democrazia, e, anche, meno

identità con la riduzione ai minimi ter-

mini e la loro conseguente sparizione

della gran parte dei comuni e, con

loro, delle tradizioni.

Ed io quando penso al paesaggio,

mi viene in mente immediatamente

l’agricoltura che lo caratterizza e il

territorio che si identifica in questi

due elementi così legati l’uno all’altro.

Penso alla bellezza diffusa in questo

nostro Paese, soprattutto dei luoghi

che mi circondano e fanno vivere la

mia identità, ma anche che mi hanno

ospitato per tanti anni e di quelli che

ho avuto la fortuna di visitare. Una

ricchezza straordinaria, come dicevo

diffusa, che, se utilizzata e ben

spesa, fa credere a un’inversione di

tendenza, alla possibilità di incammi-

narsi su una strada che scansa il ba-

ratro e porta lontano, oltre lo stesso

paesaggio che hai sotto gli occhi, in

pratica a sognare un futuro all’inse-

gna della sobrietà, della bellezza,

della bontà e della consapevolezza

della propria identità, che solo la cura

del territorio ti può dare.

CAMPOBASSO. Riuscita la

degustazione guidata di sette

Tintilia di altrettante cantine moli-

sane che l'Onav Molise ha orga-

nizzato a Latina. Gli assaggiatori

molisani hanno voluto così pre-

sentare il prodotto autoctono

della vitivinicoltura regionale. "A

Latina, quattro ore passate a par-

lare attraverso la Tintilia, di Mo-

lise, delle nostre eccellenze, dei

nostri vignaioli", è stato a caldo il

commento di Carla Iorio delegata

regionale Onav Molise. "Ancora

una volta costatiamo che pochi ci

conoscono, molti ci ignorano, ma

tutti quando avvicinati restano

colpiti dalla nostra tipicità e si

complimentano per ciò che sap-

piamo produrre, allora mi viene

da pensare che non sappiamo

comunicare le nostre peculiarità.

Allora un esortazione ai miei col-

leghi, ad insistere nel diffondere

la nostra cultura. la nostra storia,

il nostro territorio, ed ai nostri

Produttori,di continuare sulla

strada dell'eccellenza, della tipi-

cità, solo proseguendo in questa

direzione possiamo uscire dal-

l'anonimato. Un grazie va alle

Aziende che a ci hanno dato l'oc-

casione di parlare molisano, An-

gelo D'Uva, Catabbo Vini,

Cantina Valtappino, Vincenzo

Cianfagna, Pasquale Salvatore,

La Cantina di Remo, Claudio Ci-

pressi ".

4

21 settembre 2014TA

agliolto

L'intervento.

Se la bellezza del territorio viene distrutta

“In Molise il Pd partitodi Fanelli”Nel pomeriggio la parlamentare Laura Venittelli non parteciperà all'assemblea regionale

L'Onav Molise ha presentato sette

prodotti di altrettante cantine

La Tintilia di scena a Latina

Page 5: 21 settembre 2014

Hanno avuto il loro momento di gloria.

Peccato sia stata effimero. Ma, per le inten-

zioni e la volontà espresse, e per la deter-

minazione fatta trasparire nella circostanza,

avrebbero meritato sorte migliore. Quanto-

meno un seguito tangibile. La sortita infatti

era parsa seria e convinta. Chiedevano

“largo ai giovani” in politica, un rinnova-

mento in grado di corrispondere all’urgenza

di nuove energie da mettere in campo in

prossimità delle primarie per scegliere il

candidato sindaco della coalizione di centro-

sinistra a Campobasso. Erano in tanti: Aldo

Fabio Venditto, Luca Mitri, Luigi Di Lallo,

Stefano Mancinelli, Bledi Plaku, Giuseppina

Cristinzio e Mario Cifelli per l’ Italia dei Va-

lori; Andrea Vertolo, Fabio Barca, Michele

Testa, Alessia Trasmundi e Gian Piero Ce-

sario per il Partito dei Comunisti italiani; An-

tonella Mainelli, Gianluca Caiazzo e

Alessandra Fiorella per Sinistra Ecologia e

Libertà e Davide Vitiello, Luca Iosue, Fran-

cesca Di Cristofaro e Antonio Tomassone

per il Partito Democratico. Solo alcuni di loro

ancora galleggiano nei gruppi consiliari re-

gionali; gli altri appena il tempo di apparire,

quindi nell’abisso dell’anonimato. Peccato.

Chissà dove sono e cosa fanno, cosa è ri-

masto di quella volontà e di quella necessità

di rinnovare. Se continuano a credere che

siano le proposte a generare consenso in

politica e non il contrario. Loro, chiedendo

di prendere parte alle primarie avrebbero vo-

luto affermare il cambiamento e considerarsi

linfa vitale nello stagno della politica locale.

Di fatto, gli è stato impedito. Sicché, soggetti

peraltro di ottima caratura intellettuale e pro-

fessionale oltre che decisamente volitivi e

impegnati in questa loro rincorsa al cambio

generazionale in politica, contro il conserva-

torismo e il mantenimento di rendite di po-

sizione, sono stati impietosamente dispersi.

Il rischio di creare una frattura profonda al-

l’interno dei partiti della coalizione, e nella

coalizione stessa, li ha neutralizzati sul na-

scere. C’è rimasta impressa però la chia-

rezza delle loro intenzioni e la esplicita

inequivocabile volontà di porsi ” in opposi-

zione al leaderismo strisciante che dispone

senza confrontarsi o alla rete che demolisce

senza proporre”. Magari fossero riusciti

nell’intento. Oggi non assisteremmo, impi-

gliati nella ragnatela delle convenienze per-

sonali, della concordata spartizione del

potere, della sagra delle ipocrisie, allo spet-

tacolo di una classe politica che, pur di so-

pravvivere, non si fa scrupolo di cambiare

colore politico, appartenenza ideologica e

programmi e, per sovrappiù, dare lezioni di

morale civica.

Chissà dove sono e cosa fanno, se hanno

mantenuto la schiena dritta o si sono piegati

alle contingenze, passando da paladini del

“rinnovamento coraggioso e non procrasti-

nabile, fondamentale per non ripetere gli er-

rori strategici del passato” a sostenitori più

o meno espliciti di questo o di quello tra gli

improvvidi reggitori del potere. Avevamo

creduto che la pietra buttata nello stagno

della politica locale avrebbe fatto sì che i

cerchi concentrici raggiungessero i satrapi

delle segreterie dei partiti cui appartene-

vano, muovendoli dall’inazione. Nemmeno

per sogno. Un’altra occasione per cambiare

se n’è andata in fumo.

Dardo

CAMPOBASSO. Sono sempre

più numerose le famiglie molisane

in difficoltà e, sul territorio, conte-

stualmente alla chiusura di aziende

ed emorragia di posti di lavoro, as-

sistiamo alla continua crescita di

progetti di solidarietà per persone

bisognose”. A parlare la consigliera

Angiolina Fusco Perrella, prima fir-

mataria e proponente (insieme a

Nunzia Lattanzio, Michele Iorio e

Giuseppe Sabusco) di una propo-

sta di legge per il ‘reddito minimo

garantito’. “Bisogna – continua la

Fusco – contrastare e prevenire il

fenomeno della povertà dando so-

stegno a coloro che hanno ogget-

tive difficoltà ad inserirsi nel mondo

lavorativo La presente proposta di

legge nasce dalla volontà di intro-

durre nella nostra regione il Red-

dito Minimo Garantito, pensato e

concepito come uno strumento ido-

neo a contrastare la povertà, la di-

suguaglianza e l’esclusione

sociale. Non una semplice prote-

zione o misura assistenziale ma

un’opportunità, ancor meglio un in-

vestimento sul futuro, uno stru-

mento di garanzia di libertà per i

cittadini con lo scopo di ridurre il

condizionamento della scelta del

lavoro, favorendo in maniera tale la

qualità dello stesso.

Vogliamo altresì promuovere le

condizioni necessarie che rendono

effettivo sia il diritto al lavoro sia

quello alla formazione, attraverso

strumenti finalizzati al sostegno

economico e all’inserimento so-

ciale di tutti quei soggetti che sono

a rischio di emarginazione nel

mondo del lavoro e, più in gene-

rale, nella società.

L’Unione Europea già nei primi

anni Novanta, con la raccomanda-

zione 92/441 CEE, stabilì criteri co-

muni, anche se molto generici, in

relazione a “risorse e prestazioni

sufficienti nei sistemi di protezione

sociale”. Venne chiesto agli Stati

membri di riconoscere, “nell’ambito

di un dispositivo globale e coerente

di lotta all’emarginazione sociale, il

diritto fondamentale della persona

a risorse e a prestazioni sufficienti

per vivere conformemente alla di-

gnità umana”, e di dare accesso a

tale diritto senza limiti temporali e

di stabilire una quantità di risorse

sufficienti in tale proposito.

Un principio ribadito con la Carta

dei Diritti Fondamentali dell’Unione

Europea (2000/C 364/01) che al-

l’art. 34 stabilisce che: “L’Unione ri-

conosce e rispetta il diritto di

accesso alle prestazioni di sicu-

rezza sociale e ai servizi sociali

che assicurano protezione in caso

di maternità, malattia, infortunio sul

lavoro, dipendenza o vecchiaia,

oltre che in caso di perdita del

posto di lavoro, secondo le moda-

lità stabilite dal diritto comunitario e

le legislazioni e prassi nazionali”. In

virtù, quindi, di quanto stabilito

dalla Carta di Nizza e in attuazione

dei principi emanati il reddito mi-

nimo deve essere considerato con

un diritto sociale fondamentale, de-

stinato a svolgere lo strumento di

protezione della dignità della per-

sona e della sua possibilità di par-

tecipare pienamente alla vita

sociale, culturale e politica.

Anche con la Strategia Europa

2020 la Commissione Europea ha

ribadito il conseguimento dell’obiet-

tivo di coesione economica, sociale

e territoriale da ricercare all’interno

dei Stati membri; difatti tra le cosid-

dette flagship initiatives (iniziative

faro) ha inserito quella della Cre-

scita Solidale da raggiungere me-

diante due iniziative prioritarie:

l’agenda per nuove competenze e

nuovi lavori e la piattaforma euro-

pea contro la povertà e l’esclusione

sociale. Quest’ultima ha come

obiettivi: sostenere economica-

mente le persone, aiutandole a in-

tegrarsi nelle comunità in cui

vivono; ottenere una formazione;

trovare un lavoro e avere un ac-

cesso alle prestazione sociali.

Al momento, tra i 28 Stati facenti

parte dell’Unione Europea troviamo

che la mancanza di un reddito di

base è una circostanza riscontra-

bile solamente in Italia, Grecia e

Ungheria; In Italia si riscontra

quindi un ritardo e un vuoto legisla-

tivo non più procrastinabile, soprat-

tutto in considerazione degli effetti

della crisi economica, confermati

dall’ultimo rapporto Eurostat che

ha evidenziato un valore del 28,4%

delle persone a rischio di esclu-

sione sociale, in pratica più di una

persona su quattro è a rischio po-

vertà. Nel nostro paese l’unico

esempio positivo, e che dovreb-

bero essere preso a modello sia a

livello nazionale che a livello regio-

nale, è quello del Lazio, che con

Legge Regionale 20 marzo 2009 n.

4 ha istituito il reddito minimo ga-

rantito. La negatività degli ultimi

dati statistici sulla condizione della

nostra Regione – continua la nota –

ci ha spinto a redigere questo testo

normativo, anche per dare attua-

zione a quanto stabilito dalla Legge

Regionale 6 maggio 2014 n. 13

(Riordino del sistema regionale in-

tegrato degli interventi e servizi so-

ciali) che all’art. 49, comma 2,

lettera c) include tra gli interventi e

i servizi per le persone a rischio di

esclusione sociale da mettere in

atto anche quello del reddito mi-

nimo di cittadinanza.

Il rapporto di Bankitalia dello

scorso giugno ha evidenziato come

in Molise la soglia della disoccupa-

zione è salita al 15,8% , e nel par-

ticolare quella giovanile è arrivata

al 43,8% mentre il tasso di occupa-

zione è al 47,4%; ancor più preoc-

cupante il dato relativo alla soglia

di povertà, che nella nostra Re-

gione in base al rapporto Eurostat

riguarda il 44,8% della popola-

zione.

Per questo riteniamo necessario

attivare lo strumento del Reddito

Minimo Garantito, così da promuo-

vere e sostenere le politiche pas-

sive e attive per il lavoro e le

politiche di protezione sociale, nel

rispetto del succitato art. 34 della

Carta dei diritti fondamentali del-

l’Unione europea e dei principi di

cui agli artt. 2, 3, 4 e 38 della Costi-

tuzione.

I beneficiari dell’intervento sono

disoccupati; inoccupati; lavoratori

autonomi; lavoratori a tempo par-

ziale; lavoratori precariamente oc-

cupati e lavori privi di retribuzione,

soggiornanti nella Regione Molise

da almeno 24 anni, in età non pen-

sionabile e con un reddito annuo

inferiore agli 8 mila euro. Il benefi-

cio ha durata di un anno e può es-

sere rinnovato nel caso in cui

permangano le condizioni di acces-

sibilità. La volontà del dispositivo

normativo – terminano i firmatari

della proposta – è quella di realiz-

zare due obiettivi: inclusione so-

ciale e diritto al lavoro e alla

formazione; si vuole altresì concre-

tizzare una vera e propria azione di

workfare, dove chi vuole usufruire

di questa sostegno economico

deve dichiararsi disponibile a tro-

vare un’occupazione, ma deve

anche impegnarsi a ricevere le pro-

poste che gli verranno formulate

dai Centri per l’Impiego”.

5

21 settembre 2014TA

agliolto

I consiglieri regionali di opposizione hanno presentato una proposta di legge

“Da subito il Reddito minimo”

Chi li ha visti?

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Torna a Campobasso oggi

dalle 09:30 alle 19:30, nel

cuore della città - "In piazza

con il biologo nutrizionista "

Dopo il successo di pubblico

registrato domenica scorsa -

effettuati tantissimi test (Indice

di Massa Corporea) e distri-

buiti 1.500 assaggi di pizza

dietetica - gli esperti incontre-

ranno altri cittadini, sempre in

piazza Vittorio Emanuele, al

fine di effettuare ulteriori test

gratuiti di "controllo dell'Indice

di Massa Corporea" e cono-

scerne stato nutrizionale e stili

di vita.

L'evento è organizzato dal

Comune di Campobasso, su

proposta dell'Osservatorio Mo-

lisano sulla Legalità (OML) in

collaborazione con il "Centro di

Terapia Nutrizionale e Preven-

tiva"

del dr. Antonio D'Alesio" e fi-

nalizzato a:

1. aumentare la consapevo-

lezza dei cittadini nei confronti

degli errori alimentari;

2. sensibilizzarli sulle riper-

cussioni negative che l'ec-

cesso ponderale ha sullo stato

di salute;

3. dare loro indicazioni su

come intraprendere un corretto

stile di vita.

A testimoniare l'importanza

del "mangiare sano", saranno

offerte degustazioni gratuite

pizze e focacce realizzate con

farine speciali, ricche di tutti i

più alti valori nutrizionali, oltre

che con prodotti tipici del Mo-

lise, rispondenti ai più rigorosi

principi della genuinità. Inoltre

saranno forniti consigli perso-

nalizzati, campioni gratuiti e

materiale informativo.

Nella Legge 243/2012 che da attuazione al principio di equi-

librio di bilancio pubblico, introdotto nella Costituzione con la

Legge Costituzionale n.1 del 2012, ci siamo dati vincoli soffo-

canti che vanno oltre a quelli posti dall’Unione Europea. Così

mentre chiediamo all’Europa più flessibilità di bilancio per

far fronte ai costi sociali e rilanciare gli investimenti ci

siamo ingabbiati da soli.

I 4 quesiti referendari si propongono di abrogare al-

cuni articoli della Legge 243 del 2012 che, impo-

nendo oneri aggiuntivi e ancor più rigoristi di ciò

che richiede la norma europea sono un’applica-

zione particolarmente ottusa del principio di equi-

librio di bilancio.

Per ridare respiro ai cittadini e contribuire a ri-

lanciare lo sviluppo economico, le associazioni

del Coordinamento associazioni sociali, L’Altri-

talia Ambiente, A.S.C.I., A.S.C.E., Lega per le

Autonomie Locali Molise e Movimento Consuma-

tori, hanno illustrato e costituito il Comitato Moli-

sano con cittadini, associazioni, Comuni tutti colpiti

dall’eccesso di austerità.

Filippo Poleggi, coordinatore delle associazioni

sociali ha sottolineato che non si tratta di una inizia-

tiva astratta contro il principio di austerità che è valido

per risanare i bilanci ma che non può produrre sviluppo e

riparare i cost6i economici e sociali che le restrizioni com-

portano, si tratta di eliminare norme che non ci sono richieste

dai trattati internazionali europei. Le normative europee non im-

pongono, come nella legge applicativa italiana, la rigida e asso-

luta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionali con

“l’obiettivo a medio termine “ europeo, ben diversamente , si

prevedono condizioni di flessibilità che, con il referendum, si

intendono ripristinare ed applicare.

Gaspare Di Lisa, Segretario dell’Associazione ex Consiglieri

Regionali ha portato l’adesione dell’associazione per ritor-

nare ad una legge di bilancio dello Strato non ingessata

che consenta di salvaguardare ed applicare un auto-

nomia delle Regioni responsabile e solidale pur nel

cammino della correzione di tante cattive pressi del

passato .

Franco Novelli, Presidente di Libera, ha mani-

festato l’impegno della sua associazione perché

i referendum sono coerenti con il programma”

Miseria Ladra” di lotta alla povertà dilagante nel

Paese, abrogando i limiti di bilancio che l’Italia si

è dati si consentirà al Paese di contrastare gli

effetti del ciclo economico negativo con un

maggior ventaglio di strumenti di politica econo-

mica ed industriale.

La Presidente di Legautonomie ha lanciato un

nuovo appello ai sindaci che possono fare molto

consentendo la raccolta firme nelle case comunali

e sono interessati fortemente a modifiche del bilancio

dello Stato che trasferisce le rigidità sui bilanci degli

enti locali.

Il Comitato è al lavoro per organizzare la raccolta firme

Martedì e mercoledì della prossima settimana e darà indica-

zioni precise sul luogo e4 gli orari della raccolta. Diamo un se-

gnale che troppa austerità (tagli dei servizi, patti di stabilità e

via dicendo) uccidono la società.

8

21 settembre 2014 Campobasso

Torna “in piazza con il biologo nutrizionista”

Via all’ultimo miglio, ultimi giorni di campagna per i referendum Stop Austerity

Page 9: 21 settembre 2014

Lavori frana Rivolo, l’amministra-

zione comunale rende noto che le

ditte interessate ad essere invitate

alla procedura negoziata, in pos-

sesso dei requisiti di legge e qua-

lificati per categoria e classifica dei

lavori da eseguire, possono far

pervenire richiesta di invito alla

stazione appaltante.

In particolare i lavori riguardano

la sistemazione del movimento fra-

noso che interessa il depuratore di

Santo Stefano ed incombe sulla

fondovalle rivolo e devo essere ef-

fettuati anche con una certa ur-

genza. La base d’asta è di 193mila

euro .

I soggetti interessati possono far

pervenire la richiesta di invito, at-

testando – ai sensi dell’art. 46 del

DPR n. 445/2000 e s.m.i. - di es-

sere in possesso dei requisiti di

legge e qualificati per categoria e

classifica dei lavori da eseguire, a:

Comune di Campobasso – Area 1-

settore gare e appalti c/o Ufficio

Protocollo - p.zza V. Emanuele II n.

29 – 86100 Campobasso. Entro e

non oltre le ore 12 del 3 ottobre

2014. Le richieste pervenute oltre

il termine sopra indicato non sa-

ranno prese in considerazione.

Non è ammessa la consegna a

mano della richiesta di invito. Non

è ammesso l’invio della richiesta a

mezzo di posta elettronica, nor-

male o certificata. Le eventuali ri-

chieste pervenute a mano o per

posta elettronica (normale e/o cer-

tificata) non verranno prese in con-

siderazione.

Per quanto concerne le succes-

sive fasi della procedura si stabili-

sce espressamente che la lettera

di invito e tutta la documentazione

di gara (così come ogni altra co-

municazione successiva) verrà in-

viata alle ditte che hanno

manifestato interesse esclusiva-

mente a mezzo di posta elettronica

certificata.

Pertanto nella richiesta di invito

deve essere indicato espressa-

mente un indirizzo di posta elettro-

nica certificata al quale la stazione

appaltante invierà la documenta-

zione di gara.

L’avviso è pubblicato anche sul

sito internet del Comune di Cam-

pobasso (www.comune.campo-

basso.it – sezione “bandi e gare”

ed “eventi e news”).

Gli elettrodomestici e i dispositivi

elettronici di uso quotidiano, come

frigoriferi, lavatrici e TV, sono re-

sponsabili del 50% del consumo di

energia elettrica di una famiglia di

3/4 persone: una media di 2.500

kWh all’anno. In tempi di continui

rincari dei costi dell’elettricità i con-

sumatori possono reagire ridu-

cendo i consumi di energia

elettrica in casa. La sostituzione

dei vecchi elettrodomestici con ap-

parecchi ad alta efficienza energe-

tica offre elevate potenzialità di

risparmio Per fare un esempio, un

frigorifero di classe energetica A

consuma circa il 60% in più di

energia rispetto ad un apparecchio

analogo di classe A++: una diffe-

renza che si traduce, in un anno,

in circa 14 euro in più a carico del

bilancio familiare.

I consumatori sono pronti per

passare agli apparecchi a rispar-

mio energetico di nuova genera-

zione, ma nella pratica, al

momento di prendere una deci-

sione di acquisto, la scelta non è

affatto semplice. Lunghe ricerche

online, un sovraccarico di informa-

zioni su prezzi, marchi e test com-

parativi dei prodotti, per non

parlare delle informazioni discor-

danti all’interno dei negozi sono a

dir poco frustranti per i consuma-

tori.

Ed è qui che entra in gioco la

app gratuita ecoGator, da oggi di-

sponibile per i dispositivi iOS e An-

droid, in aiuto dei consumatori con

una funzione di assistenza agli ac-

quisti facile, veloce e indipen-

dente.

“I consumatori possono rispar-

miare due volte con ecoGator. La

decisione di acquisto è assunta ra-

pidamente, e i nuovi elettrodome-

stici acquistati consumano meno

energia. Il che significa più tempo

e più denaro risparmiati per le

cose importanti della vita”, dichiara

Pietro Giordano, Presidente nazio-

nale Adiconsum. L’applicazione

ecoGator è l’output principale della

campagna europea per i consuma-

tori “myEcoNavigator”, e viene lan-

ciata contemporaneamente in dieci

Paesi europei. Per ulteriori infor-

mazioni sulla campagna e sulla

app ecoGator è possibile visitare il

sito www.ecogator.it EcoGator è la

prima applicazione in grado di leg-

gere ed elaborare i dati diretta-

mente dall'etichetta energetica

europea, semplicemente utiliz-

zando la fotocamera del proprio

smartphone. Basta puntare la foto-

camera dello smartphone sull'eti-

chetta dell’apparecchio elettronico

per essere immediatamente infor-

marti sul suo livello di efficienza,

calcolare i costi medi energetici

annuali e creare la propria watch

list.

Un sistema semplice ed efficace

per confrontare e selezionare rapi-

damente i dispositivi offerti nel ne-

gozio e filtrarli in base a criteri

personali come le emissioni di ru-

more o il consumo di energia.

L'app ecoGator è gratuita ed è

ora disponibile per iPhone e per i

dispositivi Android nei rispettivi

app store (i due QR code in alle-

gato rimandano al corrispondente

app store). Scansiona il QR code

adatto al tuo dispositivo (iOS o An-

droid) con lo smartphone, installa

l'applicazione e testa la funzione

scanner con l'etichetta energetica

in allegato.

In occasione della celebra-

zione della giornata mondiale

contro la violenza sulle donne, lo

scorso 25 novembre 2013, il

Coisp (Coordinamento per l’indi-

pendenza sindacale delle Forze

di Polizia) ha organizzato, in

stretta collaborazione con l’Uffi-

cio Regionale della Consigliera

di Parità, un convegno che si è

tenuto presso l’Università degli

Studi del Molise -Facoltà di Giu-

risprudenza, al fine di illustrare il

nuovo decreto-legge nr.

93/2013, convertito poi in legge,

che ha previsto un significativo

inasprimento delle pene in or-

dine al crescente fenomeno del

c.d. “femminicidio”, da inqua-

drarsi nel più ampio aspetto

della recrudescenza della vio-

lenza ai danni dei più deboli.

Sulla stessa linea, martedì,

presso l’aula Magna della

Scuola Allievi Agenti “Giulio Ri-

vera” di Campobasso, il Coisp

con la consigliera di Parità della

Regione Molise, Giuditta Lembo

ha organizzato un seminario, ri-

volto agli appartenenti della Poli-

zia di Stato, dal tema: “la

violenza di genere, con partico-

lare riferimento al femminicidio

ed al codice rosa”, dove ci sarà

la straordinaria presenza, in qua-

lità di relatrice, di Vittoria Doretti

che interverrà unitamente ad

una rappresentanza della task

force della provincia di Grosseto

Chiara Marchetti ed Ispettore

Sup. Sups Paolo Bischeri) impe-

gnata da diverso tempo e sem-

pre in prima linea contro la

violenza sulle donne con ottimi

risultati. Dopo i saluti istituzio-

nali sarà il Segretario Generale

del Coisp Franco Maccari ad

aprire i lavori.

9

21 settembre 2014Campobasso

Ecogator, la nuova app per aiutare i consumatori a ridurre i costi dell’energia elettrica

Violenza di genere,martedì il seminariodelCoisp

Lavori frana Rivolo, il Comuneinvita le ditte a farsi avanti

Page 10: 21 settembre 2014

Termoli. L’eco delle dimissioni

«improvvise» dell’amministratore

unico del Nuovo Zuccherificio del

Molise rimbomba tra gli impianti in

via di spegnimento. «Importanti

problemi personali e familiari» alla

base della decisione del manager

in carica da soli due mesi che ha

«spiazzato» un po’ tutti in

fabbrica. A partire dai lavoratori

che chiedono certezze per il futuro

in una fase densa di incertezza

non solo per la scelta di Fusco.

Anche due collaboratori con con-

tratto in scadenza andranno via: i

contratti non sono stati rinnovati, e

in assenza di spiegazioni convin-

centi questa concomitanza di

‘addii’ ha un sapore sospetto. Si

tratta degli ingegneri Poltronieri e

De Nisi. Il primo, responsabile

area tecnica e logistica e l’altro re-

sponsabile personale e riorganiz-

zazione interna. La prossima set-

timana, forse, si saprà qualcosa in

più.

La società però non resta, di

fatto, «senza guida» in quanto

vige il regime di prorogatio del ma-

nagement fino a quando non verrà

nominato il nuovo amministratore

unico. Sono tante le voci – e non

potrebbe essere diversamente –

che si rincorrono in una fase così

incerta.

Come quelle che parlano di una

situazione non più idilliaca tra il

governatore Frattura e il già procu-

ratore speciale, Nicola Baranello,

che ha seguito esternamente la

campagna. Ma anche della vo-

lontà di rimettere in moto il confe-

zionamento dello zucchero

esternalizzando il reparto, e di

progetti che non sono andati in

porto.

TERMOLI. Decine e decine di

sacchi di spazzatura neri colmi di

rifiuti fino all’orlo, raccolti in un

tratto di spiaggia a Rio Vivo che

all’apparenza pareva persino tutto

sommato decoroso.

E’ qui che si racchiude il senso

di una iniziativa come il Green Day

Molise 2014, la manifestazione iti-

nerante e contestuale che ha

preso il via oggi in cinque comuni

del Basso Molise: Termoli, Campo-

marino, Guglionesi, Petacciato e

Montenero di Bisaccia.

Cabina di regia affidata all’indo-

mabile Luigi Lucchese, presidente

dell’associazione ecologista Am-

biente Basso Molise, che su Ter-

moli ha trovato una sponda

clamorosa, decine di volontari del

MoliGav, la realtà da poco costi-

tuita da aspiranti guardie ambien-

tali che debutterà in proprio

venerdì prossimo a Guardialfiera,

ma che oggi hanno dato una dimo-

strazione di cosa siano capaci, al

di là di loghi e statuti.

Presidente, vicepresidente, se-

gretario, ma in tuta, come si con-

viene a chi vive per stare a

contatto con la natura, insieme alle

unità di Abm, tra cui l’encomiabile

Andrea Casolino, hanno sparso

olio di gomito per affrancare il

tratto di spiaggia che va dal circolo

della Vela sino a lambire la recin-

zione a sud del Porto turistico Ma-

rina di San Pietro. Fitta vegeta-

zione dunale e retrodunale, che

andrebbe valorizzata e preservata

dalle erbacce meno nobili, con bot-

tiglie, condom, plastica, pacchetti

di sigarette. Ma non solo, abiti la-

sciati durante i falò, legna da ar-

dere, ombrelli e persino rotoli di

bitume nascosti in modo criminal-

mente ambientale sotto la sabbia,

a pochi metri, poche decine di cen-

timetri, dal mare. L’area adibita a

festa notturna per San Basso ripu-

lita in percentuale, cartelli stradali

divelti e trasportati laddove non

dovevano essere.

Insomma, dal paradiso all’in-

ferno in pochi passi e solo l’as-

senza di accumuli evidenti ha

evitato che tutto sembrasse il pro-

logo di una discarica.

Sul posto si sono recati anche

l’assessore all’Ambiente Filomena

Florio e il consigliere comunale

Salvatore Di Francia, loro il com-

pito di contattare la TeAm per il

successivo ritiro dell’immondizia

sottratta alla spiaggia, compresi

neon, rifiuti speciali in piena re-

gola. Suggestivo e significativo lo

scambio di saluti e di maglietta tra

i presidenti di Moligav e Abm Ma-

riangela Di Biase e Luigi Luc-

chese. Sì, perché forza della rete,

intesa come quella che si può rea-

lizzare tra persone di buona vo-

lontà e sani principi morali, il con-

tatto e la conoscenza sono

avvenuti stamani, dopo aver perfe-

zionato l’adesione alla ‘giornata

verde’, non prima e qui si vede di

chi pasta sia fatto l’associazioni-

smo premiale.

Una collaborazione nata sulla

scorta dell’articolo-intervista con

cui la Di Biase ha promosso il Mo-

liGav, che darà frutti importanti nel

futuro, speriamo immediato, allor-

quando le Guardie ambientali sa-

ranno effettive e non aspiranti,

aprendo il territorio a un monito-

raggio non fine a se stesso, ma ca-

pace di leve sanzionatorie.

Una mattinata di impegno con-

clusa con un caffè d’ordinanza e la

soddisfazione di aver contribuito a

rendere migliore quel pezzo di

costa (al pari delle altre realtà e

delle associazioni parimenti al-

l’opera), cementando una intesa

nascente, sinergica, che sarà il vo-

lano di future azioni comuni e di

stimolo verso gli enti locali. TERMOLI. L’avevamo scorto qual-

che settimana fa, quando dal mare

spuntavano i primi paloni di sostegno

del terzo trabucco dopo i due già esi-

stenti. Questo farà parte, dopo il re-

cente via libera dato, della

costruzione di cinque nuovi trabucchi

lungo la passeggiata sotto le mura de-

nominata, per l’appunto, “Passeggiata

dei trabucchi”. I lavori dopo la pausa

ferragostana stanno andando avanti

spediti con alcuni operai che stanno

lavorando alacremente e pensiamo, se

non interverranno problemi, che fra

non molto potremmo ammirarlo

completato. Il terzo trabucco di Ter-

moli, anche se modernizzato in al-

cune sue strumentazioni essenziali,

resterà sempre una perfetta e affasci-

nante macchina da pesca: intelligente

pensata dalla testa dell’uomo e nel-

l’era 2.0 non è certo un male.

1021 settembre 2014 Termoli

TERMOLI. Dopo l’eccezionale se

non straordinario gemellaggio del

28 luglio in Sala Consiliare del no-

stro Municipio l’Avis Termoli dopo

aver condiviso la comunione di in-

tenti sulla solidarietà e donazione

con l’MBDA della Repubblica di

Malta,l’Avis Regione Calabria, di

Girifalco con Avis di Acquasanta

Terme e maggiormente con Ucavo-

dobes della Repubblica del Came-

run in occasione della campagna

promossa dall’Organizzazione

Mondiale della Sanità “Sangue si-

curo per le giovani Madri “ motiva-

zioni profonde ed altruistiche che

vedono impegnate l’ Avis Nazio-

nale a sostenere insieme alla

FIODS questa emergenza ematica

che sfortunatamente in questo pe-

riodo diventa ancora più problema-

tica con l’arrivo di questa epidemia

di Ebola che i nostri volontari

stanno cercando di fronteggiare in

quella zona Sub Sahariana che

tante vittime sta mietendo. Non

siamo stati fermi abbiamo parteci-

pato con la nostra delegata Nazio-

nale Anna De Santis al Forum

Giovani della FIODS a Bouznika in

Marocco anche per avere contezza

e riscontri da parte degli altri dele-

gati li convenuti sulla situazione in-

ternazionale. Domenica 21

settembre il Presidente dell’Avis

Termoli Mario Ianieri con una folta

delegazione dell’Avis il Sindaco

Angelo Sbrocca e la Polizia Muni-

cipale con il gonfalone comunale

ed i labari istituzionali delle Asso-

ciazioni, saranno ospiti d’onore in

una cerimonia di gemellaggio

presso la città di SARNO dove i

Sindaci ed i Presidenti sottoscrive-

ranno un ATTO di GEMELLAGGIO

che sancisce un impegno solenne

da parte delle Avis a battersi ed a

sostenere la solidarietà umana che

come linfa vitale a noi donatori

scorre nelle vene e l’impegno dei

nostri Sindaci a sostenere le nostre

iniziative

Per un ambiente migliore

Le due città gemellate per sostenere la solidarietà e la raccolta di sangue

Dopo le dimissioni dei vertici la Regione è chiamata a valutare le azioni future

Sarno e Termoli in nome dell’Avis

Zuccherificio, pausa di riflessione

A Termoli il Green day Molise per la pulizia della spiaggia

Quasi pronto il

terzo trabuccoRimodernato dovrebbeessere pronto a brevementre altri due in costruzione

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TERMOLI. Nella giornata di ieri a Termoli, perso-

nale della Polizia di Stato impegnato in attività di

prevenzione generale e controllo del territorio ha

proceduto all’arresto di un cittadino rumeno resosi

responsabili di rapina impropria. In particolare,

verso le ore 22, la Volante del Commissariato è

stata inviata dalla Sala Operativa in via XX Settem-

bre in quanto era giunta al “113” una segnalazione

di lite all’interno di una bar. Nell’esercizio commer-

ciale gli agenti apprendevano che in realtà, poco

prima, un uomo, apparentemente intento a consu-

mare una bevanda come un qualsiasi avventore, im-

provvisamente si era alzato dal tavolo e, con mossa

fulminea, si era appropriato di due telefoni cellulari

di proprietà della titolare del bar e della figlia, pog-

giati su un tavolino. Dopo aver violentemente spin-

tonato la ragazza che, essendosi accorta

dell’accaduto, urlava terrorizzata, il malvivente si era

dato a precipitosa fuga. Alle grida della figlia, la tito-

lare dell’esercizio era uscita dalla stanza in cui si

trovava e, resasi conto di quanto successo, aveva

inseguito il rapinatore riuscendo a raggiungerlo e a

recuperare con fatica i due cellulari. Considerato il

brevissimo lasso di tempo trascorso e raccolta una

breve descrizione dello stesso, gli Agenti si pone-

vano all’immediato inseguimento dell’uomo riu-

scendo a rintracciarlo e bloccarlo nei pressi

dell’esercizio commerciale. Il predetto veniva quindi

accompagnato negli Uffici di Polizia, mentre le due

donne si recavano in Ospedale ove venivano soc-

corse per le lesioni riportate.Dichiarato in arresto

per rapina impropria, il malvivente veniva accompa-

gnato presso la Casa Circondariale di Larino a di-

sposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

TERMOLI. Tensione e nervosismo ancora

una volta di notte al pronto soccorso dell’ospe-

dale San Timoteo di Termoli. Come sarebbe

già avvenuto per l’episodio denunciato al-

l’Arma e riportato giorni addietro da Termolion-

line.it, anche nella notte appena trascorsa c’è

stato un alterco tra il figlio di una donna an-

ziana portata a causa di un malore al nosoco-

mio di viale San Francesco e una guardia giu-

rata. Attimi di concitazione, dovuti alla richiesta

di informazioni sullo stato della signora e poi

sfociati nell’intervento del vigilantes. Anche in

questa circostanza sono stati chiamati sul

posto i carabinieri. Il cittadino nelle prossime

ore deciderà se sporgere denuncia sull’acca-

duto, considerato che non ha visto di buon

grado la presenza della guardia giurata ar-

mata in quel contesto, peraltro un cittadino che

di sanità si intende, essendo il presidente

dell’associazione dei cardiopatici (e non)

Cuore Molise, al secolo Liberato Di Felice.

TERMOLI. 1125 kg di pasta, 173

kg di riso, 170 kg di farina, 163 kg

di zucchero, 660 litri di latte, 337

scatolette di tonno, 44 scatolette di

carne, 1022 barattoli di sughi

pronti, pelati e pomodori, 69 sca-

tole di caffè, 6 barattoli di orzo e

cacao, 747 confezioni di legumi,

318 pacchi di biscotti e merendine,

33 confezioni di fette biscottate, 44

barattoli di marmellata, 40 litri di

olio, 3 barrette di cioccolata, 348

pacchi di omogeneizzati, 75 confe-

zioni di pastina per bambini, 29

pacchi di biscotti Plasmon, 26 bot-

tiglie di latte, 13 prodotti per la

casa, 43 prodotti per la pulizia per-

sonale, 129 succhi di frutta, 8 for-

maggini e 9 scatole di sale.

Questo il materiale raccolto lo

scorso 6 settembre durante la

Raccolta di generi alimentari e di

prima necessità per la popolazione

indigente di Termoli, promossa in

numerosi punti vendita del Basso

Molise, dal Comitato Provinciale

della Croce Rossa di Campobasso

insieme ai Volontari dei Lions Club

Termoli Host.

“La risposta della popolazione è

stata eccezionale e testimonia la

generosità di tutti quelli che hanno

a cuore la situazione critica dei più

sfortunati”.

Queste le parole della responsa-

bile Area II, Inclusione Sociale,

della sede territoriale C.R.I. di Ter-

moli, Anna Lucia Presutto che ha

voluto ringraziare tutti coloro che

hanno collaborato per la buona riu-

scita dell’iniziativa.

“Un sentito riconoscimento – ha

detto la Presutto – va ai Volontari

C.R.I. di Larino, Ururi, Portocan-

none, Petacciato, Casacalenda,

Termoli dell’Area I e Area II, a

quelli del Lions, nonché ai tanti

amici che si sono prodigati con im-

pegno e serietà. Ringrazio ovvia-

mente – ha poi proseguito la

responsabile – i Direttori dei dieci

supermercati che hanno aderito:

Conad Scrigno, Oasi Fontana,

Maxi Tigre – Punto, Alter, Sisa Li-

mongi, Decò, Gran Risparmio,

Tigre Amico Difesa Grande, Euro-

spin via Bolivia ed Eurospin via

Corsica”.

“Con questi alimenti – ha poi

concluso la Presutto – si potrà ora

continuare ad assistere i bisognosi

del territorio”.

1121 settembre 2014Termoli

La Croce rossa ha raccolto alimenti per la popolazione indigente di Termoli

TERMOLI. Nuovo slancio al progetto Se-

napa, uno strumento per permettere a famiglie

in condizioni finanziarie precarie e ad aspiranti

imprenditori di poter trovare la disponibilità

economica per inseguire il sogno di un riscatto

sociale. In primis questo progetto venne pla-

smato per ridare fiato e corpo soprattutto nel

Cratere, ma senza perdere di vista l’intero tes-

suto diocesano. Da ieri, dopo una vacatio di

qualche anno, al fianco della Curia basso mo-

lisana, è tornata anche la Provincia di Campo-

basso, che ha siglato insieme al vescovo De

Luca, con la firma del presidente Rosario De

Matteis (presenti anche gli assessori Di Labbio

e Colaci). Un protocollo d’intesa che si rivolge

alle famiglie con basso reddito o che vivono

sotto la soglia di povertà. In tal modo si

estende l’operatività del progetto a tutte le fa-

miglie residenti nella provincia di Campobasso

e non solo a quelle del territorio diocesano.

La prima firma del protocollo risale al dicem-

bre 2009: in quell’occasione Palazzo Magno

implementò il fondo di garanzia del progetto

Senapa con 80mila (ottanta mila) euro.

L’erogazione di ulteriori microcrediti avverrà

nei limiti di un plafond che sarà determinato in

relazione allo stato dei rientri dei crediti già in

essere per garantire la ciclicità del progetto e

senza un ulteriore impegno economico del-

l’ente.

Nuovo slancio al progetto

Senapa a favore

delle famiglie in difficoltà

Ruba cellulari in manette un romeno

Ancora tensioni al Pronto soccorso

Solidarietà, buon risultato

Al San Timoteo nuovamente in cronaca l'alterco con la guardia giurata

L'uomo ha anche spintonato la proprietaria del bar. Fermato dagli uomini della Volante

Provincia e Diocesi per la solidarietà

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