28 settembre

quotidianol’informazione free press

Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected]

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Anno 9 n. 168 - Martedì 28 settembre 2010 - San VenceslaoNUOVA EDIZIONE

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VASTESE

Pagina 5

Pagina 7

Al Trofeo Podistico Vasto

vinceBussolotto

Buon compleanno

Liceo Scientifico

MattioliPagina 3

Sciopero

bianco

all’Itis MatteiPagina 3 Pagina 4

Giusy Muratore

prima vastese nella

Guardia di Finanza

Nasconosempre

meno bambini

Cronaca

L’inchiesta

Poche centinaia di euro e un pacchetto di carte d'identità sono il bottino del furto messo a segno da ignoti ai danni del municipio di Vasto.Persone rimaste allo stato igno-te sono entrate l’altra notte nel palazzo di città, sfondando il vetro di una finestra al piano

terra. Vano il tentativo di portar via la cassaforte dell’Anagrafe lasciata aperta sul corridoio, hanno portato via soltanto il poco denaro trovato all’interno e le carte d'identità.Gli agenti della Scientifica stanno hanno effettuato i do-vuti rilievi del caso.

Incidente agricolo ieri mattina, in località Cupa. Un giovane coltivatore N.C. le sue inizia-li, al lavoro in un vigneto per la vendemmia, è rimasto fe-rito a causa del ribaltamento

del trattore sul quale lavora-va. Trasportato in ospedale, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la ri-composizione di una frattura al bacino.

Furto in municipio: rubati denaro e carte d'identità all'ufficio anagrafe

Un ferito in località Cupa

Asili Nido: boom delle tariffe.Aumenti anche del 300 %

Premio San Michele

XIV EDIZIONELA GIURIA HA INTESO PER QUEST’ANNO

ASSEGNARE IL PREMIO AI VASTESI

La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo mercoledì 29 settembre alle ore 18,00

presso la Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos.

CORRADO CIPOLLA D’ABRUZZO

MASSIMILIANO DEL CASALE

SILVIA FABRIZIO

ANDREA MAZZATENTA

DON MICHELE RONZITTI

La Cittadinanza è invitata ad intervenirePresenterà Gianfranco Bonacci

Città del Vasto

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VAS T O

Una centrale termoelettrica a Punta Penna?

Contraddizioni nella posizione assunta dalla Giunta Lapenna.L’impianto di proprietà d’una società elvetica e d’una imprenditrice locale

L’articolo “Asili nido. Una ‘roba da ricchi’?”, uscito su questo giornale sabato 25 settembre, riguardante l’aumento delle tariffe per gli asili nido, ha de-stato in città, oltre alla curio-sità, anche tanto risentimento da parte di numerose famiglie che reputerebbero come in-

comprensibili, inopportuni e smisurati questi aumenti.In quell’articolo si parlava di aumenti medi del 54% ma, pur-troppo, come siamo riusciti ad appurare nel fine settimana, la percentuale di aumento, in al-cuni casi, supererebbe il 300%.

Continua a pag. 2

La notizia del giorno è costitui-ta dalla possibile attivazione di una centrale termoelettrica nella zona industriale di Punta Penna da parte di un gruppo impren-ditoriale formato da una società svizzera del Bernese e dalla dott.ssa Silvana Iacobucci, imprendi-trice nel campo delle costruzioni che, giusto sabato scorso, è stata presentata come componente della lista APV che fa capo all’ex vicesindaco Nicola Del Prete. La notizia, come prevedibile, ha su-scitato reazioni istintive. La pre-occupazione di fondo è proprio la centrale in sè, nel senso che qualsiasi cosa si bruci, natural-mente … “puzza” o sembra “puz-zare”. La prima “puzza” nasce dalla contraddittoria posizione dell’Amministrazione Lapenna, la quale, a quanto sembra, pur essendosi dichiarandosi “netta-mente contraria” all’impianto, ha in realtà concesso sin dall’inizio parere favorevole.

Continua a pag. 2

VASTOquotidiano

l’informazione free press

martedì28 settembre 2010 2

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Per dirla tutta, di G. F. Pollutri

Segnalazione

VASTOVIVA: un po’ confusa o solo confusionaria?

Onestamente, di là delle battute o della contrapposizione di par-te, ammetto che il nascere dell’Associazione “Vasto Viva” mi è sembrato cosa inevitabile quand’anche probabilmente inutile o insufficiente. Là nel Cortile, sere fa, i discorsi ripetutamente in-terrotti dal coordinatore, perché via via fuori luogo o fuori tema, me l’hanno in qualche modo confermato. Si dirà che l’organizza-zione se l’è cercata, chiamando al microfono “autorità” ed “espo-nenti”, o come dire questo e quello. E’ apparso chiaro, comunque, come si sarebbe potuto leggere su di uno striscione non espo-sto per forfait all’incontro di A. Parisi, che è in atto all’interno del PD vastese una divaricazione di sostanza (o di strategia per “incrociare” ancora il voto che fu democristiano), prima nelle ragioni dello stare insieme e poi nel procedere verso il prossi-mo futuro amministrativo. Sul detto striscione si sarebbe potuto leggere - immagino - “Noi vogliamo le Primarie - Noi vogliamo la libertà!” Ma quale “li-ber-tà” e da chi? La risposta è tutta nei fuochi polemici accesi e tenuti a bada dall’Ing. Marino. La libertà (della gente, di chi ancora vuole dare e non solo prendere dalle Istituzioni) innanzitutto dall’attuale sindaco e dal suo fido scu-diero, “presidente e segretario”. A un semplice uditore è apparso subito chiaro che – per idee un po’ confuse, o nel procedere, confusionarie – l’occasione per il Gruppo di presentarsi alla popolazione per dire cosa non ha gradito della declinante Amministrazione Lapenna e residua Company, si è trasformata via via in una pubblica assemblea di quello che si era posto e come si ‘potrebbe’ proporre anco-ra quale Centrosinistra a Vasto. Lasciando così esporre “tutto il bene fatto” da “questa Amministrazione” da parte di chi è autore e beneficiario dei nuovi “gruppi di potere partitico”, e che in tali vesti intende conservarsi, …senza neppure dire - come creanza, se non fede, richiede - almeno un “Come Dio, e anzi la gente e se la gente vuole”. Questo almeno si è capito è non c’è dubbio, ma a esser seri come talvolta occorre, coloro che ora e ancora dettano legge (si fa per dire) in Comune e nel PD, dovrebbero almeno riflettere che se qualcuno, o piuttosto in molti, della loro compagine di partito dicono che è forse il caso di rivedere il tut-to - magari giocando alle Primarie - vuol dire che non tutto …”è (bene, e buono) quel che appare”. Lo canta Battiato, lo dice questa VastoViva, o piuttosto chiedono che ci si rifletta gli interessi vivi della città. Come farlo? Sem-plice, Wast-son: rimescolando e ridistribuendo a tutto tavolo le carte. Poi ciascuno faccia il suo …se possibile. Onestamente.

E’ di nuovo guasto l’ascensore all’edificio - lato est - degli ex palazzi scolastici di corso Italia, sede di alcuni uffici comunali e della Polizia Municipale. E tornano i disagi per anziani e cittadini con diversa abilità in modo particolare, per i quali si moltiplica la fatica per raggiungere i locali in questione e sbrigare le varie pratiche. Non si contano, ormai, le segnalazioni di malfunzionamento dell’impianto, con relative (e costose per le casse municipali) chiamate di tecnici per la riparazio-ne, spesso in arrivo da fuori città. Sarebbe il caso di programmare una sostituzione.

Simone è un ragazzo vastese 17enne che ha bisogno di tro-vare un donatore compatibile di cellule staminali emopoieti-che (C.S.E.). L'età del donatore, in buono stato di salute, deve essere compresa tra i 18 e i 37 anni. Coloro che rispondono a queste caratteristiche e vogliono aiutare Simone possono recarsi presso il Centro Trasfusionale dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto per sottoporsi ad un semplice prelievo di sangue per testare la propria compatibilità; il periodo utile per effettuare questo prelievo è entro e non oltre il 7 ottobre prossimo. Attualmente Simone è ricoverato presso l'ospedale 'Sant'Orsola' di Bologna nel reparto di Ematologia. "Un picco-lo gesto - scrivono in una nota-appello di solidarietà i compa-gni di scuola di Simone - può ridare una grande speranza al nostro carissimo amico. Grazie di cuore a tutti".

Aiutiamo Simone

Continuiamo, in questo nuovo articolo, a chiedere notizie in più su questa crescita negli im-porti, sulla esattezza o meno di queste cifre oltre alle motivazio-ni che hanno spinto verso que-sta decisione e, eventualmente, anche i servizi migliorati che giustificherebbero - ma fino ad un certo punto - tale maggiora-zione delle tariffe. Abbiamo vo-luto verificare in modo preciso e puntuale le novità che aspet-tano tante famiglie vastesi. Ab-biamo analizzato la condizione di una famiglia in particolare attraverso ricevute delle rette di frequenza dell’anno passato e le previsioni di spesa per l’an-no in corso attraverso il nuovo tariffario vigente. Si è presa in considerazione la 3° fascia ora-ria, ovvero quella che vede la frequentazione dell’asilo dal-le 7.30 alle 18.30, quindi cura completa del bambino. Come è evidente dal documento che forniamo, la retta pagata per il mese di maggio 2010 (con le vecchie tariffe) è stata di 189.28 € riferiti a 14 giorni di frequen-za, quindi, 13.52 € al giorno. La stessa famiglia, che ha un red-dito ISEE di circa 28.000 po-sizionandosi sulla 7° fascia di

reddito, per lo stesso bambino, pagherà quest’anno 40.71 € al giorno, sempre considerando un periodo di 14 giorni al mese. Quindi, in questo caso, è palese un aumento del 300% rispetto all’anno scorso. Ovviamente, la famiglia presa in esame ha de-ciso di ritirare il proprio figlio dall’asilo e di spostarlo in una struttura privata, nella quale, secondo ciò che ci dice il capo-famiglia, le tariffe sarebbero più

basse. Ecco, se la scelta presa dal Palazzo di Città dipendes-se dal fatto di incrementare le entrate, un aumento di questo tipo causerebbe - come sta già accadendo-, al contrario, solo una diminuzione delle stesse e, di conseguenza, aprirebbe le porte verso un progressivo riti-ro dei bimbi dall’asilo e una ca-duta qualitativa del servizio nei prossimi anni.

Roberto De Ficis

Dalla prima

Dalla prima

Asili Nido: boom delle tariffe.

Ancora guasto l’ascensore degli ex palazzi scolastici

Una centrale termoelettrica a Punta Penna?La seconda “puzza” riguarda poi il parere favorevole che il Coasiv, cioè il Consorzio in-dustriale, all’epoca guidato dall’avv. Fabio Giangiacomo, uomo notoriamente vicino a Lapenna, avrebbe concesso sin dal 2008. E’ appena il caso di chiedere a questo punto con forza di conoscere come real-mente stanno le cose, a scan-so soprattutto di equivoci e di rimballi di responsabilità che non aiutano a capire, e di por-tare l’argomento a conoscenza dell’opinione pubblica e del Consiglio Comunale. Al di là di tutto, ci si chiede, tuttavia,quale possa essere il “ritorno” in termini di occupa-

zione di questo impianto, per-ché, alla fin fine, l’unico aspet-to positivo di questa vicenda, potrebbe forse essere (ma non ci sono dati al riguardo) un eventuale indotto occupazio-nale. Inoltre qual’è il mercato cui la Histonium Energy si ri-volge? Dove è localizzato? Se l’impianto fosse destinato a fornire energia alle industrie del comprensorio si potrebbe forse anche accettare questa inquietante presenza, ma non appare essere questa una ne-cessità e neanche una priori-tà delle aziende del Vastese. E allora? Probabilmente dietro questa “offerta” di energia si cela il classico grosso busi-

ness dei contributi statali per i quali la parte del leone, fino ad oggi, è stata fatta dall’eoli-co. E se è pur vero che, in ter-mini di “inquinamento” que-sto è decisamente inferiore (il 50%) a quello prodotto da una centrale termica tradizionale, è altrettanto vero che ci sarà pur sempre un “contributo” e questo in presenza di una Ri-serva Naturale, quale quella di Punta d’Erce, è assolutamente inconcepibile. Soprattutto in vista di una azione che, prima o poi, dovrà, speriamo, trovare pratica attuazione: la delocaliz-zazione delle industrie in qual-che modo legate alla chimica dal sito di Punta Penna.

Infoline

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VASTOquotidiano



Riceviamo e pubblichiamo

Teatro, attori e politica

La campanella suona, i ragaz-zi entrano regolarmente in aula, rispondono all'appello e poi tutti fuori per lo 'sciopero bianco' di protesta nei confron-ti della "disorganizzazione del servizio di trasporto pubblico". L'agitazione è andata in scena ieri mattina, all'Istituto Tecnico Industriale 'Enrico Mattei' di Vasto. Oltre la metà della popo-lazione studentesca è formata da pendolari, in arrivo da vari centri dell'hinterland e dell'en-troterra vastese, ma anche del vicino Molise e il problema è determinato dall’obbligo - fis-sato dall'ultima 'Riforma Gel-mini' - di allungare la cadenza delle ore scolastiche a 60 minu-ti, situazione che crea un enor-me caos al 'Mattei', "perché - si legge in una nota di Alessandro Meo, vice presidente del Comi-tato Studentesco - l’unica solu-zione che non comporta recu-peri di orario (come ad esempio sporadici rientri pomeridiani o l’allungamento del calendario

scolastico) prevede l’uscita alle 13.40. Ma l’ultimo autobus parte alle 13.30, il che rende impos-sibile per i ragazzi pendolari riuscire a non perderlo". Tutto questo creato da un orario sco-lastico diversificato per i vari indirizzi dello stesso istituto, con soluzioni 'palliative' di pri-me ore piene, prima della pausa per la ricreazione, e le successi-

l’uscita anticipata per i pendo-lari, ma questo farebbe perder loro circa 30 minuti di lezione, recando loro un grave danno dal punto di vista didattico. La terza, l’unica fattibile per noi ragazzi, è l’aggiornamento degli orari degli autobus scolastici, che comunque sono stati finan-ziati dalla Regione per svolgere un servizio dedicato agli stu-denti. Il nostro preside ha già fatto ri-chiesta per ottenere la revisione degli orari ma la risposta è stata negativa. Ragion per cui abbia-mo deciso di alzare 'la voce'". Il dirigente scolastico, il prof.

ve accorciate per alcune classi a 50 minuti, con suono pure di diverse campanelle nel corso della mattinata. Tra le soluzio-ni indicate da Meo: "La prima prevede che i ragazzi pendolari prendano l’autobus seguente, che, ammesso ci sia, parte sem-pre a metà pomeriggio, quindi per portare un esempio, i ra-gazzi provenienti da Schiavi di Abruzzo rientrerebbero nelle loro case non prima delle 18.30. Rendendo lo studio a casa im-possibile senza contare che ver-rebbero privati di tutta la loro vita sociale esterna al mondo scolastico. La seconda prevede

Rocco Ciafarone, che già aveva fatto presente questa situazio-ne di disagio, ha raggiunto gl uffici della Regione a L'Aquila per manifestare la propria pre-occupazione e le difficoltà che si sono create. A colloquio con gli studenti il vice preside D'Alessandro. L'azione di protesta è prose-guita per tutta la mattinata ne-gli spazi interni ed esterni del plesso scolastico del quartiere San Paolo e la mobilitazione, in attesa di risposte certe, prose-guirà anche nei prossimi gior-ni.

Michele Tana

Continuo ad ascoltare inter-venti e commenti di politici che descrivono la politica che rie-scono a porre in atto. Da parte di molti “politici professionisti” sento dire che: “il teatro della politica ha messo in scena uno spettacolo deprimente”.Questi politici, intervengono quasi non sapessero che gli attori, unici, di questo spetta-colo sono loro stessi. Visto che sono loro gli attori, mi chiedo perché vengono a raccontare a noi “spettatori impotenti” che lo spettacolo che ci propongo-no è “deprimente”, quasi che non ci ritengano capaci di ca-pire l’assoluto basso livello di quanto pongono in scena ?

Se lo spettacolo è “deprimente”, come gli stessi attori ammet-tono, in ogni parte del mondo ed in ogni teatro del mondo, lo spettacolo viene interrotto e gli “attori” vengono licenziati, ri-mandati a casa e la compagnia sciolta.Se poi il teatro è Montecitorio e gli attori sono Parlamentari e Senatori, il rapporto, teatro, attori, spettacolo, spettatori non cambia, dovrebbero comunque lasciare la scena e tornarsene a casa a fare altro e lasciare il “teatro della politica” ad altri.Questa dovrebbe essere la solu-zione in un rapporto corretto tra “attori e spettatori”, purtroppo, in questo caso, non è così per-

ché, le modalità e le regole di assemblaggio della “compa-gnia teatrale”, (Parlamentari e Senatori), sono scritte solo dagli stessi attori .Hanno realizzato una moda-lità (legge elettorale e scio-glimento delle Assisi), capace solo di proteggere il loro status ed il “loro contratto”, chiaman-do noi “spettatori impotenti” ad assistere a questo “spettacolo deprimente” che continuamen-te “questi attori incapaci” met-tono in scena e ci propongono, nonostante il nostro disappun-to e spesso addirittura a nostro danno e quindi a solo esclusivo loro vantaggio e godimento.

Michele Spadaccini

Pochi margini tra gli orari scolastici e quelli dei pullman.Disagi per i ragazzi pendolari che arrivano dall’entroterra

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Buon compleannoArianna!

In una gestione degli spazi destinati a Galleria d’Arte al Palazzo R. Mattioli, caratterizzata da una sorta di mortificante sinecura politico-culturale di quel che si mette in mostra, e del come, capita an-cora una volta che “tocchi” esporre a un artista autentico.

Roberto Micolucci, conterraneo di Fossacesia, è un artista che opera con materiali vari e con diverse tecniche, dal quadro che si direbbe tradizionale (nel modus pittorico almeno) all’installa-zione oggettuale e materica dei tempi nuovi. In questa sua personale ci espone soltanto opere di pittura. Mano sicura la sua e altrettanto efficace è la tecnica, esercitata al limite dell’iper-realismo, un malinteso trompe-oeil fotografico. In realtà, una sorta astrazione concettuale della composi-zione, sempre e variamente presente, ci dice di un’arte meditata per significare (dare il segno di) qualcosa d’altro, in altre parole per rinviare a un pensiero, a un sentimento, magari a uno scarto di memoria figurativa ma anche introspettiva. Ogni quadro è uno scandaglio dell’artista (per sé e per gli altri) nell’emozione non soltanto visiva che l’uomo prova di fronte ad uno squarcio di cielo, a una luce radente che scende dal monte, alla vista ‘minimale’ di come un semplice bullone, che mostra una sua aureola di ruggine sullo scolorito e levigato legno di un vecchio trabocco, sia confidenziale traccia del trascorrere del tempo vissuto dagli uomini e sedimentato sulle cose. Una pittura che si fa testimonianza d’ambiente, umana e naturalistica; semplice a guardarsi, ma tutta poetica e da meditazione. Da gustare, in tranquillità e rilassatezza, come sorseggiando un cognàc o se si preferisce un brandy d’annata.

Giuseppe F. Pollutri

Corona un sogno la giovane Giusy Muratore che giove-dì 23 settembre ha giurato fedeltà alla Repubblica Ita-liana nel corpo della Guar-dia di Finanza. “Una scelta difficile, ma sentita - affer-ma – sono davvero soddi-sfatta per aver raggiunto questo piccolo traguardo, sempre più giovani oggi de-cidono di entrare a far parte delle forze armate, talvolta per necessità o per passio-ne, senza quest’ultima però difficilmente si può optare per questo tipo di vita”. Per Giusy Muratore, prima don-na maresciallo a Vasto, ha adesso inizio uno stimolan-te ed impegnativo percorso da affrontare e completare nella Scuola Ispettori e So-vrintendenti dell’Aquila. Un grosso in bocca al lupo da tutta la redazione.

Giusy Muratoreprima donnadi Vasto alle

Fiamme Gialle

Premio Histonium

della solidarietàall’associazione

RicoclaunOttimo risultato per il Coro Polifonico Histonium “Ber-nardino Lupacchino dal Va-sto” che si classifica al 2° posto nel concorso regionale corale d’Abruzzo. La prima edizione dell’evento si è svolta dome-nica 26 settembre ad Atri ed è stata organizzata dall’Associa-zione Regionale Cori d’Abruz-zo.La perfomance del coro “Hi-stonium” è stata valutata da un’attenta e valida Commis-sione giudicatrice composta da personaggi illustri della musi-ca tra cui i maestri Aldo Cicco-nofri, Fabrizio Barchi e Walter Marzilli. Tra altri 15 cori parte-cipanti, il coro vastese diretto

dal maestro Luigi Di Tullio ha raggiunto il posto d’onore nel-la competizione per la polifo-nia, dove il primo classificato è stato il Coro “Compagnia Vir-

tuosa” di Pescara. Stesso posto in graduatoria anche nella se-zione folklore dove a primeg-giare è stata la Corale “Trebu-la” di Quadri.

L’associazione di volontariato Ricoclaun Vasto Onlus, sabato scorso, ha ricevuto il presti-gioso “premio Histonium del-la Solidarietà” nell’ambito del Premio Nazionale Histonium 2010. Rosaria Spagnuolo, pre-sidente dell’Associazione, nel ringraziare il direttivo e la giuria ci ha fatto pervenire la seguente nota: “Dedichiamo questo premio a tutte le perso-ne che abbiamo conosciuto nel nostro servizio di volontariato, dal 2004 ad oggi, nelle realtà ospedaliere di Lanciano, Ter-moli e Vasto e nelle altre realtà che abbiamo visitato.Tanti sono i momenti belli e toccanti che l’associazione ha vissuto in questi anni. Pazienti, di tutte le età, che in momen-ti anche di grande sofferenza, hanno avuto piacere nel sen-tire i nostri canti allegri, che si sono lasciati coinvolgere da piccole magie, che sono diven-tati attori in gags divertenti, che si sono improvvisati can-tanti, che hanno soprattutto riso di gusto. Il malato, anche se solo per pochi minuti, si è dimenticato della sua malattia ed è ritorna-to ad essere una persona, con il suo umorismo e la gioia di di-vertirsi. L’ allegria che si crea ci dà una grande carica, un’onda-ta di grande energia gioiosa. Donando, si riceve molto di più” .

Alla Sala Mattioli fino al primo ottobre

Personale di Roberto Micolucci

I cantori dal m° Di Tullio ottengono il posto d’onore ad Atri

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VASTESEquotidiano



Schiavi di Abruzzo e Torre-bruna, nell’Alto Vastese, tra i cinque comuni in Italia con il minor tasso di natalità. Un altro primato davvero poco invidiabile per i due centri montani, ad ulteriore dimo-strazione di come sia reali-stico l’allarme spopolamento lanciato nei mesi scorsi dalla Caritas diocesana di Trivento. La popolazione residente nei piccoli Comuni italiani è ten-denzialmente più anziana del-la popolazione italiana. È uno dei dati emersi dalla seconda edizione dell’Atlante delle piccole realtà municipali re-alizzato da Anci-Cittalia, pre-sentato ieri alla decima con-ferenza nazionale dei piccoli Comuni in corso a Riccione. Il tasso di natalità dei piccoli Comuni (8,78) è mediamente più basso sia rispetto ai Co-muni con oltre 5mila abitanti

(9,56) sia alla media italiana (9,43). Inoltre, tale tasso cresce all’aumentare della dimensio-ne demografica dei piccoli Co-muni. È nei piccoli Comuni del centro nord che si evidenziano i tassi di natalità più elevati, soprattutto in quelli del Tren-tino Alto Adige, della Lombar-dia, del Piemonte, della Valle d’Aosta e, più limitatamente, di Emilia Romagna, Toscana e

Marche. Menarola in provincia di Sondrio con il 69,77 risulta il piccolo Comune a maggio-re tasso di natalità seguito da tre Comuni piemontesi: Mon-cenisio (47,62), Salza di Pine-rolo (36,59) e Roascio (35,71). Andando verso il fondo della classifica, sui valori negativi, nel 2009 sono stati oltre 173 i piccoli Comuni in cui non si sono registrate nascite, mentre

le cinque realtà territoriali in cui si rileva il tasso di natalità più basso sono state nell’ordi-ne: San Bellino, in provincia di Rovigo, con l’0,83; Gorgoglione , in provincia di Matera, con l’ 0,94; Schiavi di Abruzzo e Tor-rebruna in provincia di Chie-ti rispettivamente con l’0,98 e l’1,01, e il biellese Roppolo con l’1,08. Quanto, invece, ai minorenni residenti nei pic-coli Comuni essi rappresenta-no il 16,2% della popolazione, a fronte del 16,99% del dato medio nazionale e del 17,14% dei Comuni di maggiori di-mensioni. All’opposto, gli over 65 che vivono nei piccoli Co-muni rappresentano il 21,66% dei residenti, mentre sono il 19,8% nei Comuni maggiori e il 20,10% a livello nazionale. Nu-meri che non dicono nulla di nuovo, ma che semplicemente fotografano la realtà dell’en-

troterra Vastese: un intero ter-ritorio che si sta trasformando inesorabilmente in una landa desolata e spopolata. Le culle restano vuote, i venditori di bare fanno affari d’oro, merito anche delle illuminate e lungi-miranti strategie politiche de-gli amministratori di zona. La Caritas di Trivento ha lanciato, o meglio rilanciato l’allarme spopolamento, ma i sindaci, come al solito, se ne fregano, troppo impegnati a cercare di restare incollati alle proprie poltrone, a mantenere in piedi le piccole rendite di potere di cui godono da decenni. I nu-meri delle classifiche, sempre negativi, bocciano questi am-ministratori ancora una volta.La fine è ormai prossima, ma come sempre qualcuno con-tinua a negare la drammatica evidenza.

Francesco Bottone

Sempre meno bambiniSchiavi d’Abruzzo e Torrebruna tra i cinque comuni in Italia con il minor tasso di natalità

Sarà chiamata così l’unione dei comuni che verrà costitu-ita da alcuni comuni dell’en-troterra del vastese ed esat-tamente Cupello, Dogliola, Fresagrandinaria, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmo-li, San Giovanni Lipioni, Tufil-lo. Nove comuni del territorio del vastese che in seguito allo scioglimento di una delle co-munità montane, deciso dalle ultime disposizioni di legge, si uniranno per formare questa Unione dei Comuni: SISTE-MA T.S.T.Le finalità e gli obiettivi di questa unione saranno l’inte-grazione fra i comuni, servizi svolti in maniera associata sull’intero territorio, lo svi-luppo del territorio con obiet-tivi comuni in linea con i piani provinciali, regionali e statali, la promozione dello sviluppo socio-economico-culturale del territorio, rispetto e salva-guardia dell’ambiente e della

salute dei cittadini favoren-done una qualità di vita delle popolazioni, armonizzare e assicurare l’equo utilizzo del-le risorse, valorizzazione del patrimonio storico-artistico, delle tradizioni economico-culturale, dei prodotti tipici locali e non ultimo di mante-nere ed individuare costanti e produttivi rapporti di collabo-razione con altre unioni, enti, associazioni operanti non solo sul territorio.In questi giorni di fine set-tembre tutti i comuni stanno approvando velocemente lo Statuto che regolamenterà detta Unione di comuni. “Questo è il primo importan-tissimo passo, che legherà e vincolerà più di un comune alle decisioni per il loro futu-ro”, dice il consigliere capo-gruppo di opposizione Nicola Stanisci. “A Monteodorisio è stato evidenziato che il consiglio

dell’Unione: sarà composto solo da un rappresentante per ogni comune e che sarà presumibilmente il Sindaco di ogni Comune. Tutti gli Statuti consultati, assicurano e ga-rantiscono la presenza di un consigliere per ogni comune delle opposizioni. Abbiamo chiesto in consiglio comunale un rinvio di qual-che settimana per l’approva-zione dello Statuto, non per mettere in dubbio lo Statuto stesso, ma per dare modo alle opposizioni dei 9 paesi di rac-cordasi e dare un voto una-nime sicuramente favorevole all’approvazione. Purtroppo è stato negato sia il rinvio dell’approvazione dello Sta-tuto che l’inserimento di una minima rappresentanza di consiglieri dell’opposizione anche in numero inferiore ai nove (uno per comune) tro-vando ed inserendo una nor-ma che soddisfi tutti”.

I comuni del Trigno, Sinello - Treste si unicono per lo sviluppo del territorio

Al via il Sistema T.S.T.

Il comune di San Buono ha partecipato alla diciassettesima edizione di “Puliamo il mondo”, manifestazione conosciuta a livello internazionale come “Clean Up theWorld”. L’Ammini-strazione Comunale ha considerato questa iniziativa merite-vole di ogni attenzione ritenendola significativa dal punto di vista della sensibilizzazione dei cittadini alle problematiche ambientali nonché, nella piena convinzione del ruolo fonda-mentale che l’apporto del volontariato può dare alla salvaguar-dia delle nostre risorse naturali. Settantaquattro ragazzi muniti di guanti, cappellini e pettorali, alla presenza del Prof. Gio-vanni Schiavone dirigente dell’Istituto Comprensivo di Gissi, della Dott.ssa Valeria Di Domizio componente di Legambiente del circolo di Vasto e del Sig. Antonio Cupaiolo responsabile della Protezione Civile locale e di tutti gli insegnati della scuola dell’infanzia e della primaria di primo e secondo grado, hanno vivacizzato il nostro amato Paese effettuando la pulizia delle aree circostanti gli edifici scolastici e la Villa Comunale.

Lodevole inziativa del comune di San Buono

Puliamo il mondo

S.M. Marmi s.r.l. di Scanzano Maurizio e Moscufo Emilio

NUOVA GESTIONENUOVA GESTIONE

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CULTURAquotidiano


martedì28 settembre 2010 7martedì

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MULTISALA DEL CORSOVasto - corso Europa

- La solitudine dei numeri primi di Saverio Costan-

zo con Alba Rohrwacher, Luca Marinelli, Martina Albano

- I Mercenari di Sylvester Stallone con Jet Li, Mickey

Rourke e Jason Statham

- Sharm El Sheikh di Ugo Fabrizio Giordani con En-

rico Brignano, Giorgio Panariello, Laura Torrisi, Michela

Quattrociocche

Numeri UtiliCarabinieri 112 - Polizia 113

Vigili del Fuoco 115Capitaneria di Porto 0873.30340

Pronto Soccorso 118 Municipio 0873.3091Polizia Municipale 0873.380486

Soccorso ACI 803 116 Polizia Autostradale 0873.346208

Protezione Civile (Giacche Verdi) 0873.301376

Nutrizione e Dietetica

Corso Italia 34/36Tel. 0873/361795

NATURHOUSE VASTO

NATURHOUSE: il piacere di nutrirsi con amore

NATURHOUSE è una multinazionale leader nel settore della nutrizione e della dieteti-ca. Oggi sono circa 300 i centri NATURHOUSE attivi in Italia ed oltre 1700 quelli nel mondo che o�rono un servizio di educazione alimentare svolto da quali�cati profes-sionisti. L’e�cacia del metodo è assicurata dall’impiego di complementi alimentari NATURHOUSE autorizzati dal Ministero della Salute. Il cliente può rivolgersi in qualsiasi momento al suo consulente NATURHOUSE per informazioni e consigli riguardanti la corretta alimentazione. L’obiettivo è raggiungere il “peso salute” in modo semplice, graduale, de�nitivo e … senza so�rire la fame!

In una tiepida mattinata di set-tembre, percorrendo la stra-da fiancheggiante il mercato coperto di Santa Chiara, sono stata catturata dal richiamo e dal desiderio di rivivere i luo-ghi dei ricordi legati alle mie radici. Figlia di un “pesciaréu-le” e nipote di un “ciucculare”, il mercato di Santa Chiara, era il posto di lavoro dei miei cari.La struttura a due piani era il “cuore del commercio” e uno dei luoghi simbolo della “quo-tidianità vastese” ai tempi della mia infanzia. Il tempo passava, nei richiami invitanti dei pe-scivendoli e degli ortolani, e la magia di questi luoghi era ar-ricchita da uno scenario di co-lori e odori della nostra terra e del nostro mare. Il piano di sopra era gremito di ortolani che, seduti su ver-di grate di ferro, tra i colori di una natura semplice e genuina, mostravano la merce, frutto del lavoro delle loro mani, in cas-sette di legno. Ed ancora c’era-no gli “scamorzari” con i loro grembiuli bianchi insieme agli invitanti “salumieri” con un odore pregnante dei formaggi freschi e di salumi stagionati.All’ingresso, al lato dei gradini, c’era il contadino venditore di uova, polli e galline vive e ru-spanti, tutte pigiate in gabbie, in compagnia dello “scapecia-ro” con i bidoni pieni di pesce fritto, trattato con aceto e zaf-ferano. Ripercorro il mercato ortofrut-

ticolo e sembra tutto ancora come prima. Ci sono ancora le vecchie verdi grate di ferro e c’è ancora tanta vita e com-mercio. Scendo al piano di sotto dall’ingresso posteriore e sono avvolta da una sensazione di grande inquietudine e tri-stezza. Sulla destra il simbolo del mare “l’ancora” e poi tanti banconi di marmo, ma “vuoti”. Un unico bancone in fondo a sinistra custodisce l’anima di un mondo non più presente. E’ quello di Roberto Molino, il fi-glio di Nicola Molino, detto “lu

Maggiore”. La malinconia mi avvolge e, mentre mi avvicino a Roberto, i ricordi mi abbrac-ciano.I banconi di marmo erano pie-ni di merce raccolta ed espo-sta in cassette di plastica dal colore giallognolo, acquistata nel primo mattino all’asta del porto. Il vecchio custode clau-dicante dalle parole indecifra-bili e dal passo ciondolante, causa delle mie infantili fobie, era seduto all’ingresso dei ba-gni, poi papà “la Cicatille”, “lu Ciuffulone”, “lu Pappone”, “lu

Tragnitelle”,”lu Pilatille”, “lu Ciop”, “la Mannarille”, “lu Giar-matore” ed il mitico trio “San Gennaro”, i fratelli Natarelli Angelo, Emidio e Antonio, e quanti altri ancora erano loro i padroni di un mondo stregato, animato da battute e slogan in-vitanti all’acquisto.L’odore del mare e del pesce era pregnante nell’acqua, che colava dai banconi in ruscel-li che si raccoglieva al centro per finire nei tombini centrali. I suoni, gli odori e le immagini erano lo scenario di un umano mondo fatto di lavoro e sacri-ficio.Mi avvicino al bancone di Ro-berto e lui, orgogliosissimo, mi mostra la merce esposta e mi dice: “Qui, come ieri, il pesce sul mio bancone arriva fresco ogni mattina, dal martedì al sa-bato”, e precisa: “E’ solo pesce locale!”.

“Molto spesso ci dimentichia-mo che si fa più fatica a restare che ad andare via”, mi sottoli-nea di tanto in tanto una mia carissima amica giornalista, Paola Cerella, asserendo: “Bi-sognerebbe premiare chi resta con encomiabile orgoglio a tra-mandare e difendere le proprie radici”.Hai ragione Paola! Penso che non sia patetica nostalgia, ma il bisogno di tramandare la no-stra storia alle nuove genera-zioni, affinché da essa possano e debbano trarre forza.E a te, Roberto, è doveroso dire grazie da parte di tutti i vastesi! Sei l’unico che, con una valigia di cartone, su un bancone di marmo, conservi, nel vecchio mercato ittico di Santa Chiara, l’antico mestiere dei nostri pa-dri: quello de “lu pesciaréule”.

Miranda Sconosciuto,la figlia di “Ndonio “la Cicatille”

Riceviamo e pubblichiamo

RingraziamentiNon capita spesso di poter segnalare comportamenti corretti: oggi siamo lieti di ospitare una lettera di un nostro lettore che ci prega di ringraziare il dirigente scolastico dell’I.T.C.G. Filippo Palizzi, prof. Gaetano Fuiano, per l’estrema cortesia e compren-sione mostrate in occasione dell’iscrizione della figlia, attuando tutte le procedure previste per l’autotutela e dando la piena di-sponibilità di tutti gli uffici per risolvere le difficoltà che si erano verificate. Anche la redazione di Quiquotidiano si associa al rin-graziamento del nostro lettore.

Tra i ricordi del passato e le sensazioni del presente, la storia del mercato ittico del centro storico

L’ultimo “pesciaréule” di S. Chiara

SPORTquotidiano


martedì28 settembre 2010 7martedì

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Direttore ResponsabileGiuseppe Tagliente

Direttore di RedazioneElio Bitritto

Capo RedattoreRosa MilanoRedazione

Michele Del Piano - Stefano Lanzano Nino Cannizzaro - Chiara Iacovitti

Francesco Paolo MannaRoberto De Ficis

PubblicitàGiuseppe Giannone 333 3799353Matilde Mastronardi 320 2730383

Editoriale QuiquotidianoCorso Italia, 1 - VASTO

[email protected]: Norma Carusi

StampaA.I. Communication

Sessano del Molise (IS)Registrato al Tribunale di Vasto

n. 102 del 22/06/2002


Poco più di quattrocento partecipanti, tra adulti e bambini, hanno dato vita a una stupenda giornata di sport in occasione del Trofeo Podistico Città del Vasto, valido, per quanto riguar-da la gara competitiva dei 9 km, anche per il circuito a punti Corrilabruzzo. Organizzato e curato nei vari dettagli dall’As-sociazione Sportiva Podistica di Vasto, presieduta da Luigi D’Angelo che, nell’esprimere la propria soddisfazione sul palco della premiazione, ha ricordato i tanti protagonisti di questa classica abruzzese che si sono avvicendati negli anni scorsi, tra cui Alberico Di Cecco e David Kirwa Chepkwony negli uomini e Orietta Gorra e Amal Essacki nelle donne, la gara, sviluppatasi su un tracciato che ha toccato alcuni degli angoli più belli e caratteristici del borgo antico della città, è stata vinta da Doriano Bussolotto dell’Atletica Potenza Pice-na, che ha preceduto sulla linea del traguardo Ahmed Jaddad (Atletica 2000 Pescara) e Andrze Marek Dryja (Il Quercione Lanciano). Primo dei vastesi è stato Giovanni Viti della Po-distica Vasto, quinto classificato. Tra le donne, ha primeggia-to anche quest’anno la giovane vastese Valentina D’Adamo (Running Club Futura Roma). Da Vasto, San Salvo e altre lo-calità della provincia, ma un gran numero di appassionati è giunto dal resto della regione, da Marche, Molise e Puglia. La corsa non competitiva ha visto tre vastesi ai primi tre posti: Filippo Zappacosta, Gianluigi Desiati e Gianluca Pagano. Tra i partecipanti, merita una particolare citazione il 78enne Duilio Fornarola di Atessa, concorrente più anziano della manifesta-zione, per l’impegno profuso, dimostrando la grande passione per questa disciplina che l’ha visto per ben sei volte correre alla Maratona di New York.

(mdp)

Trofeo Podistico Città del Vasto

Vince Doriano Bussolotto

Seconda affermazione nel cam-pionato romagnolo Uisp per il Boca Punta Penna, la squadra fondata da giovani vastesi re-sidenti a Bologna per motivi di studio o di lavoro, che, dopo il positivo esordio della scorsa settimana, ha conquistato altri tre punti a spese dell’Associa-zione Amigos (2-0). La compa-gine guidata dai tecnici Canta-licio e Colella si gode il primato in classifica, a punteggio pieno, e già pensa alla prossima sfi-da per continuare il buon mo-mento che sta attraversando. A segno sono andati Gaetano Mariotti nel primo tempo e Francesco Mileno nella ripre-sa. Come per l’esordio, anche questa volta tutti i 18 convocati hanno trovato spazio in campo,

a testimonianza che lo scopo principale è quello di divertirsi insieme. I risultati, ora, stanno premiando la linea adottata dalla società del presidente Zil-lotti. Questi i giocatori scesi in

campo: Bruno, Gileno, Urbano, De Gregorio, Serafini G., Can-talicio, Tana, Mariotti, Zillotti, Mileno, Russo, Giardino S., La Verghetta S., Di Laudo, Pachioli, Baccalà, Giardino L. e Tresca.

Boca Punta PennaSeconda vittoria nel campionato

La squadra ha battuto per 2-0 l’Associazione Amigos

Battendo la San Paolo Calcio Vasto e la Memy Team Giuliano-va, è stata la E.D.P. Jesina Fem-minile ad aggiudicarsi il quarto “Torneo Calcio in Rosa - Trofeo Valentina Pietropaolo”, evento organizzato dal Comitato Regio-nale Abruzzo della Lega Nazio-nale Dilettanti che ha affidato la parte esecutiva alla San Paolo Calcio Vasto. La manifestazio-ne, com’è noto, è in memoria del portiere della squadra vastese di calcio femminile, appunto Va-lentina Pietropaolo, morta tragi-camente in un incidente strada-le e che tutti a Vasto ricordano ancora con molto affetto: tanti i gruppi e le pagine dedicate a lei anche su facebook. Prima del fischio d’inizio, è stato osserva-to un minuto di raccoglimento per ricordare la giovane ragazza che ha regalato tante emozioni quando si metteva tra i pali per difendere la sua squadra. Scro-

scianti gli applausi del pubblico allo stadio Aragona di Vasto e non sono mancati attimi di com-mozione. Al di là dei risultati, è stato rimarcato il bellissimo po-meriggio di sport che ha dato a tutti l’impressione di avere vi-cino proprio Valentina che non mancava mai agli impegni con la sua San Paolo. Alla presenza, tra gli altri, del vice sindaco di Vasto, Vincenzo Sputore, e del responsabile regionale del cal-cio femminile, Mario Di Santo, sono state premiate le forma-zioni partecipanti al triangolare e consegnata una targa ricordo ai familiari dell’indimenticabile Valentina. Di seguito, riportiamo i nomi delle ragazze vastesi che hanno partecipato al memorial: Nardulli, Lombardo, Crugnale, Di Foglio, Di Francesco N., Tu-mini, Tarquinio, Di Francesco D., Benedetti, Di Viesti, Mazzatenta, La Sorda, Nucciarone, Cerbino,

Di Blasio, Vitelli, De Santis, Na-politano e Mariniello.

Michele Del Piano

Memorial Valentina Pietropaolo

EDP Jesina vince la quarta edizione

L’Associazione Culturale Enogastronomica

EREDI DI TRIMALCIONEorganizza per i propri iscritti cene convivialisul TRABOCCOcon degustazionedei prodotti tipici della costa vastese

Iscrizioni, prenotazioni e informazioni333 4109289 - 334 3023251

Ufficio Vendite: 085 7993026 / 393 9760536 / 335 354367

non è un sogno, è la realtàVillaggio Unidomus ...

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Tra Pescara Colli e Montesilvano

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