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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Bregantini e Ruta. Il Vescovo di Campobasso e il senatore del Pd si sono decisi ad intervenire sulla que- stione delle centrali a biomassa nell'area del Matese. Entrambi, nel dichiararsi contrari al- l'istallazione degli impianti, ritengono che i pro- nunciamenti non cadranno nel vuoto, leggasi il diniego di Frattura, come la certezza che ci sa- ranno tempestive quanto efficaci azioni ammini- strative conseguenti al pronunciamento unanime del consiglio regionale del Molise, legga si sempre Frattura. Non resta, allora, che attendere la decisione del presidente della Giunta regionale. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 197 - MARTEDÌ 30 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Bregantini e Ruta Il Tapiro al Comune di Matrice. Tari, Tasi: tasse. Una gran confusione, con errori, a Campobasso, e omissioni, a Matrice dove l’amministrazione ha deciso di non gravare di aliquote le seconde case, tranne quelle date in locazione. Che non sono più di quat- tro e, per giunta, regolarmente denunciate. Le seconde case sfitte (o date in nero in lo- cazione) se la sono sfangata. La gente si chiede perché questa palese disparità. Pre- sto detto. Le seconde case appartengono a personaggi noti del luogo trasferiti nel capo- luogo ai quali, da parte dell’amministrazione, è parso doveroso fare un omaggio. Tari, Tasi: tasse. Sì, ma non per tutti. Il Tapiro del giorno al Comune di Matrice

30 settembre 2014

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Cresce il movimento anti biomasse: è caos politico!

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Page 1: 30 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Bregantini

e Ruta. Il Vescovo di Campobasso e il senatore

del Pd si sono decisi ad intervenire sulla que-

stione delle centrali a biomassa nell'area del

Matese. Entrambi, nel dichiararsi contrari al-

l'istallazione degli impianti, ritengono che i pro-

nunciamenti non cadranno nel vuoto, leggasi il

diniego di Frattura, come la certezza che ci sa-

ranno tempestive quanto efficaci azioni ammini-

strative conseguenti al pronunciamento

unanime del consiglio regionale del Molise,

legga si sempre Frattura. Non resta, allora, che

attendere la decisione del presidente della

Giunta regionale.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 197 - MARTEDÌ 30 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Bregantini e Ruta

Il Tapiro al Comune di Matrice. Tari, Tasi:

tasse. Una gran confusione, con errori, a

Campobasso, e omissioni, a Matrice dove

l’amministrazione ha deciso di non gravare

di aliquote le seconde case, tranne quelle

date in locazione. Che non sono più di quat-

tro e, per giunta, regolarmente denunciate.

Le seconde case sfitte (o date in nero in lo-

cazione) se la sono sfangata. La gente si

chiede perché questa palese disparità. Pre-

sto detto. Le seconde case appartengono a

personaggi noti del luogo trasferiti nel capo-

luogo ai quali, da parte dell’amministrazione,

è parso doveroso fare un omaggio. Tari, Tasi:

tasse. Sì, ma non per tutti.

Il Tapiro del giorno

al Comune di Matrice

Page 2: 30 settembre 2014

La più grande presa per i fondelli

ai molisani l’ha realizzata il consi-

glio regionale del Molise il 23 set-

tembre 2014 deliberando di dare

mandato al presidente Paolo di

Laura Frattura di fare tutto ciò ch’è

in suo potere al fine di annullare, in

autotutela (!), le determinazioni di-

rigenziali numero 23 e 24 che au-

torizzano la realizzazione degli

impianti di produzione di energia

rinnovabile da biomasse nei co-

muni di San Polo Matese e di

Campochiaro. Cinici e beffardi, i

consiglieri regionali hanno incari-

cato l’assassino di fare le indagini

sul delitto.

A Napoli la metafora è molto più

lieve: si chiede all’acquaiolo se

l’acqua è fresca!” Chiaro che

quello risponda: “Come una rosa”.

Il consiglio regionale aveva l’auto-

rità (non l’autorevolezza che non

ha), anzi, il dovere, di esprimere

un voto contrario, motivandolo det-

tagliatamente nei punti in cui le de-

terminazioni autorizzative degli

impianti si prestano ad essere at-

taccate, e di incaricare il presi-

dente della giunta regionale di

procedere al loro annullamento.

Ciò, se il consiglio regionale

avesse avuto a cuore davvero l’in-

teresse collettivo, e non quello ma-

croscopico del presidente Frattura

realizzato attraverso la mano dei

suoi più diretti collaborati nella ge-

stione del potere. Altro che “fare

tutto ciò ch’è in suo potere!”.

Ciò che era in suo potere, il pre-

sidente, l’ha fatto, eccome!, cre-

ando i presupposti, i mezzi, gli

strumenti, le soluzioni, e le deter-

minazioni per raggiungere lo

scopo. Intorno a lui, certo, aleggia

il sospetto di complicità, favoritismi

e collusioni.

Anche il ritardo pilotato del Piano

paesistico rientra nel quadro dei

favoritismi finalizzati a sostenere la

realizzazione delle due centrali a

biomasse. Per cui l’applauso del

pubblico presente in consiglio re-

gionale, seguito alla votazione al-

l’unanimità (cioè con il voto di

Iorio, Fusco Perrella, Cavaliere e

Sabusco!!!), ha il sapore della

beffa.

Della facilità con cui un popolo

abituato a subire sopraffazioni ed

angherie, a piegare la testa ad

ogni forma di potere, prenda per

buona la più smaccata delle prese

in giro da parte di chi della turlupi-

natura peraltro ne fa un co-

stume di vita. Ribadiamo: il

consiglio regionale aveva l’au-

torità (non l’autorevolezza che

non ha), anzi, il dovere di

esprimere un voto contrario,

motivandolo dettagliatamente

nei punti in cui le determina-

zioni autorizzative degli im-

pianti si prestano ad essere

attaccate, e di incaricare il

presidente della giunta regio-

nale di procedere al loro an-

nullamento.

Non avendo fatto questo, il

consiglio regionale non ha

fatto niente che possa portare

all’annullamento degli atti che

consentono di distruggere

un’area a grande vocazione agro-

alimentare e turistica e di avvele-

nare le popolazioni residenti, con

l’aggravante dell’uso di finanzia-

menti pubblici. Tant’è che i lavori

vanno avanti. Anche i sindaci di

San Polo e di Campochiaro, che

sono i titolari (costituzionali) della

gestione e dell’uso del proprio ter-

ritorio, non riescono ad interdire

quella che appare ed è la più grave

azione amministrativa finalizzata

ad interessi privati. Stiano attenti i

molisani, e aprano gli occhi,

quando potranno leggere ciò che

sarà stato deciso da Frattura e

soci sulla destinazione dei fondi

europei per settennio 2014/2020!

Se saranno attenti, e avranno gli

occhi aperti, i molisani sapranno

dell’entità del contributo finanziario

alla produzione di energia alterna-

tiva, quindi alle due centrali a bio-

masse.

Affari, solo affari; arricchimenti,

solo arricchimenti. Ma lo smacco

più intollerabile al popolo moli-

sano, attraverso il comporta-

mento del consiglio regionale,

sta nell’atteggiamento elusivo,

indifferente, imperturbabile e ir-

ridente del presidente Frattura

dinanzi al “voto all’unanimità”

che lo invita a fare tutto ciò ch’è

in suo potere al fine di annullare

le determinazioni dirigenziali

numero 23 e 24 che autorizzano

la realizzazione degli impianti di

produzione di energia rinnova-

bile da biomasse a San Polo e

a Campochiaro; all’applauso dei

presenti in consiglio regionale,

al momento del voto; alla impo-

tenza dei sindaci di San Polo e

di Campochiaro; alla irrilevanza

della protesta popolare.

Se lo può permettere. Egli sa di

avere il sostegno degli apparati

ordinamentali, nessuno escluso, e

la forza politica per tenere a bada

i gruppi di maggioranza e quelli di

opposizione. In sostanza, per te-

nere a bada i molisani che voles-

sero intralciargli la realizzazione di

ciò che appare essere la più grave

azione di potere finalizzata ad in-

teresse privato.

Dardo

230 settembre 2014

TAagliolto

CAMPOBASSO. "Assessore e vicepresidente di giunta Petraroia. Ho letto

il tuo sarcastico e comprensibilmente comico comunicato sulle biomasse.

Penso che le centinaia di persone presenti a Boiano avrebbero volentieri

ascoltato queste frottole dalla tua viva voce, per poterti esprimere con

estrema chiarezza e con parole semplici, cosa pensano di te, di Frattura e

delle barzellette che andate propinando. Senza pudore. Senza ritegno. Senza

vergogna". Sono queste le parole del senatore del Ncd Ulisse Di Giacomo al

comunicato stampa di Michele Petraroia che invita tutti a non mollare nella

lotta contro le biomasse. Un "no" alle centrali del Matese, che coinvolgono in-

direttamente gli affari del presidente della Giunta regionale e direttamente

quelli dei suoi soci e del suo capo di gabinetto Mariolga Mogavero. Il vice

presidente, Petraroia per l'appunto, fino ad oggi non è mai intervenuto nella

questione. Anzi.

Attraverso il suo silenzio e le sue approvazioni nell'esecutivo ha dato man

forte proprio a che questa situazione si concretizzasse. Da qui il commento

a caldo del senatore Di Giacomo che parla di"frottole" da parte del vice di

Frattura e di atteggiamento "vergonoso".

Il "no" tardivo di Petraroia e il commento di Di Giacomo:

"Senza pudore, senza ritegno,

senza vergogna"

23 settembre 2014, a Palazzo Moffa: il Molise è stato beffato e sbeffeggiato

Page 3: 30 settembre 2014

CAMPOBASSO. "Antonio Di Pietro è intervenuto sul temabiomasse assolvendo Frattura e, anzi, congratulandosi conlui per aver "risolto il suo conflitto d'interessi".Forse bisognafornirgli qualche dato che dimostra di ignorare, e che in qua-lità di ex pm dovrebbe conoscere". A parlare è Massimo Ro-mano, ex consigliere regionale che a febbraio 2013 hadeciso di rischiare anche l'uscita dal Consiglio ma di restaredistante dalle posizioni politico di questo strano centrosini-stra capeggiato da Frattura. Romano risponde alle dichiara-zioni televisive rilasciate da Antonio Di Pietro che difende "iconflitti" dei soggetti coinvolti e direttamente collegati al go-vernatore del Molise."La centrale a biomasse di Campo-chiaro nasce dall'iniziativa imprenditoriale della Gapconsulting, società di due intraprendenti signore: Gilda An-tonelli e Mariolga Mogavero. La prima, compagna di Frattura; la seconda, storica colla-

boratrice del governatore, sin dalla Camera di Commercio,nonché firmataria del ricorso elettorale del 2011, e attual-mente nominata dalla Giunta Frattura dirigente esterno dellaregione (ne avevamo pochi, di dirigenti regionali...) oltre checapo di gabinetto e segretario generale della giunta regio-nale.La Gap cede il progetto alla Civitas, i cui titolari sonol'ing. Di Domenico, marito della Mogavero, e un certo Arch.Paolo di Laura Frattura, compagno della Antonelli, che poicederà le sue quote "a titolo gratuito" a Di Domenico (da qui,l'epiteto di Paolo Il Benefattore). La regione - governo Iorio- rilascia l'autorizzazione, ma interviene una sentenza del

Tar Molise che, su ricorso di imprenditori del lattiero casea-rio e associazioni di cittadini, annulla l'autorizzazione perchéillegittima. Frattura diventa Presidente della Regione e nomina la Mo-

gavero nel ruolo strategico di capo di gabinetto della Presi-denza della Giunta. Al servizio energia, Frattura nomina l'ing. Tamburro, se-

gretario politico di Rialzati Molise (lista che lo ha sostenutoalle regionali, diretta emanazione di Patriciello), che nel giu-gno 2014 autorizza di nuovo le centrali nel Matese, nono-stante la contrarietà della Provincia, dei Comuni, di migliaiadi cittadini e del Consiglio Regionale, che a maggio ha ap-provato all'unanimità una mozione volta a dare mandato aFrattura di sospendere le predette autorizzazioni per verifi-carne la compatibilità con il piano di zonizzazione della qua-lità dell'aria (ma non risulta che Frattura abbia verificatoalcunché).Nel frattempo, le quote della Civitas vengono cedute alla

C&T (che oggi ne è titolare per il 99,5%), societa' in affariproprio con Frattura nella Biocom di Termoli, beneficiaria di265mila euro di finanziamenti regionali (mai restituiti) per in-vestimenti energetici mai realizzati, per i quali Frattura sa-rebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura diCampobasso. Nel rispondere a un'interrogazione in Consi-glio Regionale sull'affaire, Frattura rivela che per la Biocomla C&T ha anticipato circa 2,5 Milioni di euro di investimenti,a fronte di una quota di partecipazione del 20% (poche mi-

gliaia di euro).Ora si scopre che la Civitas di Campochiaro, titolare del-

l'autorizzazione rilasciata dalla Regione (dirigente Tamburro,Presidente Frattura), sarebbe stata venduta (lo rivela pro-prio Di Domenico, accompagnandosi con il presunto acqui-rente in giro nei Comuni e al nucleo Industriale), cosìmonetizzandone gli introiti (a che prezzo? forse per "pagare"il credito corrispondente a quanto anticipato dalla C&T neiconfronti della Biocom di Frattura?).È proprio sicuro, onorevole Di Pietro, che Frattura abbia

risolto il suo conflitto d'interessi?".

3

30 settembre 2014TA

agliolto

CAMPOBASSO. E' partito da Bojanol'avviso di sfratto per il presidente dellaGiunta regionale.Gli oltre 1000 manifestanti che hanno

detto "no" alle centrali a biomasse, dicui una vede indirettamente coinvolto ilpresidente Frattura e direttamente il suocapo di gabinetto, hanno spaventato chidi politica, e non di affari, ci vive. Urla ilsuo "no" Bregantini? Ed ecco arrivare, in ritardo, coloro

che di tutto questo ne erano a cono-scenza ma hanno contribuito a che que-sta situazione si avverasse. Alla schiera dei "no" si unisce anche

la voce di Roberto Ruta che però,quando si è trattato di scegliere tra l'im-prenditore Frattura e il politico MassimoRomano, ha preferito il primo alla candi-datura di presidente della Giunta. Pursapendo perfettamente quali erano lesituazioni conflittuali in cui la RegioneMolise e i cittadini si sarebbero ritrovati.Ma a febbraio 2013 la parola d'ordineera vincere, per farlo serviva Patriciello,e Romano un accordo con il buon Aldonon lo avrebbe mai firmato.

Le lacrime da coccodrillo oggi si river-sano sugli organi di stampa. Tutti a tu-tela dell'ambiente, della salute, dellapopolazione. Quella stessa tutela di cui si parla da

agosto del 2012 ma che non ha mai in-teressato nessuno. Meglio tardi chemai, recita un vecchio adagio. Ed eccoallora che il senatore del Partito Demo-cratico, quel grande partito che oggi go-verna il Molise, prende le distanze dallamentalità affaristica che guida l'azionepolitico amministrativa di via Genova. Lo fa associandosi al pensiero del ve-

scovo Bregantini, delle associazioni, deisindacati, della mozione del Consiglioregionale. Perché se è vero che da un lato c'è la

centrale che passerà alla storia come"la biomasse di Frattura", dall'altro c'èun impianto di potenza di gran lunga su-periore. Vero è che se il presidente dellaGiunta, nonchè assessore all'energia, ocomunque la struttura dovesse revo-care in autotutela le autorizzazioni, laRegione Molise potrebbe essere sog-getta al pagamento di un risarcimento.

Chi lo chiederà? Di una cosa è certo il Robertino moli-

sano: "che ci saranno tempestivequanto efficaci azioni amministrativeconseguenti al pronunciamento una-nime del consiglio regionale del Molise".Il che vuol dire che ha ricevuto rassicu-razioni da Frattura sul passo indietronelle biomasse?

Frattura e soci alla battaglia finale: soli contro tutti

Anche Roberto Ruta scarica le iniziative imprenditoriali del governatore

Biomasse e conflitti d'interessi: lo scontro si apre anche con i dipietristi

Massimo Romano interroga l'ex pm di mani pulite e replica al Tonino nazionale: Di Pietro non sa (e allora si informi prima di parlare) oppure finge di non capire (nel qual caso la smetta di fare il finto tonto)

Intervenendo all’incontro promosso dall’ordine degliavvocati di Larino, il Sen. Ruta, ha dichiarato: “Ci sonodue solide ragioni, che ho rappresentato direttamente alMinistro Orlando, per mantenere la Corte d’Appello diCampobasso: la prima è che la nostra regione confinacon la Campania e la Puglia e smantellando la Corted’Appello andrebbe via la procura distrettuale antimafiaoltre al tribunale dei minori, come non avrebbero ragionedi resistere alcuni comandi regionali di pubblica sicu-rezza, tutte istituzioni che garantiscono il controllo delnostro territorio e lo tutelano da infiltrazioni della crimina-lità organizzata e malavitose; la seconda è che una re-gione ancorché con poca densità abitativa ha comunqueun territorio vasto con 136 comuni e non può non averela propria Corte d’Appello se è ancora una regione. Farò di tutto per scongiurare questa ipotesi con propo-

ste emendative volte a garantire a ciascuna regione al-meno una Corte d’Appello. In caso differente non esiterei a votare in senso con-

trario anche di fronte ad una richiesta di fiducia del Go-verno”. In apertura di intervento il Sen. Ruta haringraziato l’avvocatura molisana e i Presidenti dei treordini unitamente ai magistrati che si sono impegnati eche si adoperano fattivamente per difendere la nostraCorte d’Appello.

Ruta (Pd): la corte

d’appello non si tocca

Page 4: 30 settembre 2014

La Clean Economy Molise, l’idea progettuale di uno sviluppo

possibile per il domani del Molise, procede sulla strada tracciata

anche quando c’è da rimuovere un ostacolo pesante e non facile,

qual è quello di una regione senza programmazione e, quindi,

nell’impossibilità di poter essere, anche se non un momento di

traino, almeno un punto di riferimento e di dialogo sul da farsi.

A questo quarto incontro nella sala del Comune di Casacalenda

ancora una volta mancava la Regione. Il Presidente Di Laura Frat-

tura, inserito nel programma per tirare le conclusioni, non ha par-

tecipato perché anche questa volta, purtroppo, malato.

In pratica, si è giocato il solito tressette a tre, quello con il morto,

che vale solo il tempo di attesa del quarto per completare le coppie

contendenti che sono l’anima di questo gioco a carte.

Un quarto contendente, il più importante, visto la centralità del

suo ruolo, sia per ottenere l’inserimento nel programma nazionale,

una volta che viene considerata anche l’agricoltura, che per la rea-

lizzazione del progetto, che, partendo dalle caratteristiche e pecu-

liarità del suo territorio, può dare forza e qualità alla nascita e

crescita di un’economia pulita che vede al centro l’agroalimentare

e lo sviluppo delle sue filiere. Ed è stato proprio il territorio a fare

da filo conduttore di un incontro basato sulla chiarezza e la so-

brietà grazie ai suoi protagonisti: il sindaco di Casacalenda, Mi-

chele Giambarba, con un indirizzo di saluto per niente formale;

l’on.

Famiano Crucianelli, che ha introdotto e coordinato l’incontro,

presentando la bozza per un’intesa; il segretario generale della

Cgil Molise, Sandro Del Fattore, che ha affrontato punti caldi della

situazione molisana, come le biomasse, le peculiarità del territorio

molisano quale la scarsa antropizzazione che può diventare una

grande opportunità; il peso e l’importanza dell’agricoltura e delle

filiere che essa può sviluppare; il direttore della Fruttagel Molise;

Pietro di Paolo, che ha sottolineato e richiesto l’aggregazione delle

imprese agricole per una migliore organizzazione del lavoro e, so-

prattutto, per avere la forza di affrontare il mercato; la rappresen-

tante dell’associazione Lorenzo Milani, Marcella Stumpo, che ha

toccato molti punti sensibili come la conoscenza, la partecipa-

zione, la Costituzione e la necessità di difenderla da chi la vuole

ridurre a poca cosa, e, dopo aver spiegato il significato, la bellezza

e l’attualità della parola “clean”, cioè pulito, ha detto che la realiz-

zazione del progetto può diventare un baluardo contro la voglia di

cancellare il Molise. Interessanti e importanti gli interventi della

neo segretaria della Uil, Tecla Boccardi, del direttore della Coldi-

retti, Giuseppe Colantuoni e del rappresentante dell’Aiab Molise -

Associazione italiana agricoltura biologica - , che ha parlato del

distretto biologico per un’agricoltura pulita e sociale. Ed ora –

come ha sottolineato nelle sue conclusioni l’on. Giovanni Di Stasi

- l’impegno a non perdere di vista l’obiettivo più importante: il cam-

mino di questa idea progettuale per cogliere l’obiettivo di una sua

realizzazione nell’interesse dell’agricoltura e, soprattutto, dei gio-

vani e del Molise.

Chiarezza e concretezza di un incontro molto partecipato, che

visto anche la presenza dell’onorevole Laura Venittelli e del se-

natore Roberto Ruta.

Pasquale Di Lena

CAMPOBASSO. "Buon riscontro al bando regionale sui servizi per l’in-

fanzia scaduto il 15 settembre. Sono stati presentati n.59 progetti che po-

tranno svolgersi in 42 comuni e potranno coinvolgere n.676 bambini 24/36

mesi offrendo occupazione diretta e indotta a n.200 addetti per un importo

pari a 1,5 milioni di euro a cui si aggiungeranno le economie del 2013 fina-

lizzate a coprire i costi per le fasce meno abbienti".

Così l'assessore Michele Petraroia. "Nel mentre persistono criticità occu-

pazionali ed emergenze di varia natura, è importante segnalare una buona

pratica regionale costruita con l’impegno attivo e l’adesione convinta dei co-

muni, delle cooperative e delle associazioni sindacali.

Per il nuovo anno scolastico è stato stabilito l’incremento del finanzia-

mento per ogni singolo progetto educativo per garantire assunzioni con con-

tratti a termine del tutto simili a quelli praticati dal Ministero dell’Istruzione

con innalzamento delle tutele, del salario e dei contribuiti previdenziali per

gli operatori coinvolti a cui spetterà anche la successiva indennità di disoc-

cupazione.

La struttura regionale dell’Assessorato alle Politiche Sociali nei prossimi

giorni definirà i controlli sui singoli progetti presentati stilando la graduatoria

conclusiva e assegnando i relativi finanziamenti che permetteranno a tanti

bimbi della nostra regione di accedere ad un’offerta educativa aggiuntiva e

di qualità che conferma la concretezza di un’azione istituzionale intensa ed

operativa".

430 settembre 2014

TAagliolto

Ancora un volta quando si parla del futuro, la Regione Molise brilla per assenza

Infanzia, 59 progetti presentati

La Clean economy (l’economia pulita)è un’ idea progettuale nell’interessedell’agricoltura e, soprattutto, dei giovani e del Molise

In 42 comuni sulle sezioni primavera per 1,5 milioni di euro e 676 bambini

Il Presidente Di Laura Frattura, inserito nel programma

per tirare le conclusioni, non ha partecipato. E si capisce:

tra i punti caldi della discussione le centrali biomasse

di Demetrio Colacci e Luisella Di Girolamo

Rattoppata, con una corsia per senso di marcia,

guard-rail fatiscenti ed arrugginiti nelle zone a stra-

piombo sulla diga, in continua fase di rianimazione con

interventi di fortuna, priva di tutor che fotografino

l'automobilista in eccesso di velocità.

Non le sembra troppo per un'arteria del genere?

Da quando l'impresa Lodigiani l'ha costruita è rimasta

tale e quale. Naturalmente la struttura che fu messa

su all'epoca era proporzionata al traffico del tempo, e

oggi risulta inadeguata. Ci sono zone che, per la mor-

fologia del territorio, non prevedono la costruzione

di raddoppi, ma tante altre che lo consentono e, al di

là del problema "risorse", crediamo che questa sia una

valutazione molto raramente fatta dalla nostra classe

politica.

Avete menzionato l'Expo 2015 come trampolino di

lancio per la nostra regione, ma se i visitatori dei no-

stri stand vogliono recarsi di persona in Molise per

rendersi conto delle sue peculiarità, quanti giorni

prima si devono mettere in marcia a causa di un'in-

frastruttura viaria di questo genere? E se l'export

dalla nostra regione aumentasse in virtù dell'Expo, il

traffico di mezzi pesanti quali camion e containers

reggerebbe?

Un giorno abbiamo letto un articolo su uno dei no-

stri quotidiani locali che si intitolava: "Morti sulla sta-

tale 87: l'Anas si chiede il perché". Si chiede il perché?

C'è anche bisogno di farlo? Perdonateci, ma qui c'è

qualcosa che non va. Ribadiamo: senza dissuasori di

velocità, numero maggiore di corsie e naturalmente

educazione stradale, si va poco lontano! Giacché

siamo in tema di viabilità, e nel mese in cui, stando alle

sue parole, avrebbe dovuto rinnovarsi il contratto

fra la regione Molise e Trenitalia, come siamo messi

in quanto a fruibilità della stazione di Termoli? Sono

state pubblicate numerose lettere di protesta sugli

orari limitati di funzionamento di un ascensore che

per essere rimesso a nuovo ha impiegato un anno e

mezzo, tra improperi e tergiversazioni di tutti i tipi.

Aveva promesso un cambiamento di rotta, ci sarà? E

per la tratta Campobasso-Roma? E' stato fatto qual-

che timido passo avanti, ma è ancora poco. E finiamola

con l'utilizzo di carrozze fatiscenti. Mandiamole in

pensione e, attraverso un piano di riconversione a

costi contenuti, battiamo i pugni per entrare anche

noi nel programma dei nuovi treni regionali "Jazz",

come ha già fatto il vicino Abruzzo.

Un Paese con infrastrutture viarie fatiscenti è desti-

nato all'isolamento, si faccia servire da chi nel mondo

dei trasporti ci lavora o ci ha lavorato per anni.

Ci auguriamo che non voglia rimanere sordo a que-

sto appello, per il bene della nostra regione.

Presidente Frattura, è ora di svegliarsi

Lettera aperta.

Page 5: 30 settembre 2014

CAMPOBASSO. E' stata l'onorevole

Venittelli a chiedere le dimissioni della

segretaria regionale del Pd a seguito

della questione Statuto.

Intanto, i Segretari di circolo del PD

Molise, in riferimento a quanto sta acca-

dendo sulla “questione statuto” e sulle

affermazioni dei dirigenti regionali del

Partito apparse sulla stampa, nel confer-

mare la propria posizione di terzietà ed il

proprio compito di rappresentare i circoli

quali unità base del Partito, "affermano

di non aver mai ricevuto in tempo utile,

contrariamente a quanto appreso dalle

dichiarazioni della segretaria regionale e

della sua segreteria, lo Statuto regionale

del PD ai fini di una sana discussione nei

circoli; di aver ricevuto (peraltro non in-

viata a tutti i segretari di circolo) la ver-

sione da approvare nell’Assemblea

Regionale del 21/09/2014, solo la sera

del 18/09/2014, con e-mail delle ore

22.00 a firma del Responsabile dell’Or-

ganizzazione, quindi a convocazioni già

avvenute.

Conseguentemente a ciò, non vi è

stata nessuna possibilità di emendare il

documento portato in Assemblea". Per

questo, "chiedono copia integrale dei

verbali dell’Assemblea Regionale del

21/09/2014, al fine di ripristinare uno

stato di verità, che attualmente risulta

essere quantomeno nebuloso".

530 settembre 2014

TAagliolto

"Pd, Fanelli ora la verità"

I segretari di circolo intervengono sulla “Questione Statuto”

Diamo per vero e per scontato – come dice il vice presi-

dente della giunta regionale Michele Petraroia - che il decreto

legislativo 387/2003 equipari gli impianti di produzione di

energia da fonti rinnovabili a “opere di pubblica utilità, indif-

feribili e urgenti”e per questo autorizzabili in deroga alle pro-

cedure ordinarie. Vero e scontato che con questo

provvedimento le imprese hanno la possibilità di perseguire

profitti a scapito del bene comune contro le popolazioni locali,

contro la volontà dei comuni, delle province e delle regioni, in-

timidite dal rischio di citazioni in giudizio per danni calcolati

mediamente per decine di milioni di euro a impianto, qualora

si oppongano.

Ma nel caso delle biomasse di San Polo e Campochiaro

l’impresa privata che intende perseguire i profitti a scapito del

bene comune contro le popolazioni locali, contro i comuni e

la Provincia pare faccia capo ad una cerchia di persone che

sono prossime, molto prossime, al presidente della giunta re-

gionale. In questo caso non è il tycoon che viene da fuori a

rapinare il territorio, le risorse, e a rovinare la salute e l’am-

biente molisani; che si fa scudo del decreto legislativo

387/2003 e delle sentenze favorevoli che gli fanno corona

per intimidire gli eventuali oppositori, bensì è un insieme di in-

teressi privati da cui – pare - non sarebbe estraneo il presi-

dente Frattura.

Ovvero il soggetto istituzionale cui fanno capo il bene col-

lettivo, la salvaguardia della salute e del territorio molisano.

Il nemico del bene comune, della salute dei cittadini e del ter-

ritorio pertanto lo avremmo in casa, e si avvarrebbe strumen-

talmente e deliberatamente degli assurdi vantaggi che la

legislazione e gli ordinamenti italiani consentono. Che gli im-

prenditori in questione siano molti prossimi al presidente della

giunta regionale pone quest’ultimo nella inevitabile condi-

zione di consustanzialità. E ciò gli impone di valutare se re-

stare a capo del governo regionale a sostegno del bene

collettivo, della salute e del benessere dei cittadini, della sal-

vaguardia dell’ambiente e del territorio, oppure andarsene.

Consentirgli impunemente di fare il pesce in barile sarebbe la

fine, più di quanto non lo sia già, dell’etica e della morale pub-

bliche.

La fine del valore del bene collettivo a vantaggio dell’inte-

resse privato. La fine del Molise come entità sociale, econo-

mica, culturale.

La terrà dei beoti.

Frattura non può fare il pesce in barile!

Consentirglielo impunemente sarebbe la fine, più di quanto non lo sia già, dell’etica e della morale pubbliche

di Giovanni Venuto

Sono già alcuni anni che almeno il 90% della nostra Regione, ma

anche il resto della Nazione, sta soffrendo una situazione econo-

mica al limite di ogni sopportazione. In Italia non c’e’ mai un RE-

SPONSABILE o dei RESPONSABILI, perchè siamo un popolo di

FURBI!!!!! “NON è un mio giudizio, ma è quello che credono al-

l’estero”.

Ora se veramente fossimo FURBI e SVEGLI, NON avremmo

aspettato tutto questo tempo per capire che la nostra classe po-

litica, fatta eccezione per qualche mosca bianca, è composta da

persone che prima di qualsiasi cosa, si preoccupano solo di inta-

scare TANTI SOLDI PUBBLICI, che NON meritano assolutamente,

per quanto lavoro effettivo e positivo producono nell’interesse del

popolo, ed anche qui salverei giusto qualche moscerino bianco. Ora

dopo 10 anni più o meno passati ad attendere il giorno di cambiare

l’ex GOVERNATORE ASSOLUTO del MOLISE, finalmente 16 mesi

fa circa giunse quel fatidico giorno, e i Molisani con un colpo di

spugna energico, cambiarono l’ex capo Politico Assoluto, con l’at-

tuale Presidente Paolo FRATTURA. Bene! Anzi MALE! Visto che

dalla Padella Ardente siamo passati direttamente nella BRACE. Ora

spero che la mia domanda che faccio, assomigli alla vostra? “DOB-

BIAMO ASPETTARE LA FINE DELLA LEGISLATURA” per man-

dare a casa questo Presidente che pensa di aver a che fare con un

popolo che porta l’ANELLO al NASO? Il tempo dei Tavoli di con-

certazione, dei confronti Pubblici con Abbandono, degli incontri

con i cittadini che mediamente l’aspettavano Minimo da 1 h e a

volte da 2 h, dai BLA, BLA, BLA in Assemblee dove si promettevano

provvedimenti immediati e POI, POI,POI... lascio a voi il resto. Però

prima di chiudere desidero ancora una volta ricordare che un

CAPO di GOVERNO fu invitato con Maniere Gentili? e MOLTO

Persuasive? A lasciare la sua POLTRONA ed ad andare Via dall’ITA-

LIA. Ma i Molisani non sono come i ROMANI, perchè si limite-

ranno a fare solo un po' di chiasso davanti alla sede della

REGIONE? Beh! Forse mi sbaglio, visto che anche i SANTI a volte

perdono la PAZIENZA!

Gong! Il tempo è scaduto!

Lettera aperta ai molisani

Page 6: 30 settembre 2014

I Carabinieri della Compagnia di

Campobasso hanno tratto in arre-

sto S.D., ventiquattrenne cittadino

romeno responsabile di furto.

I militari hanno dato esecuzione

ad un provvedimento emesso dalla

Procura Generale della Corte

d’Appello di Campobasso sulla

base di una sentenza dell’autorità

giudiziaria romena che lo ha rite-

nuto responsabile di furti com-

messi in quella nazione nel

secondo semestre del 2006.

La sentenza di condanna era

stata emessa dalla Corte d’Appello

di Bacau (Romania); divenuta ese-

guibile i Carabinieri della Stazione

di Jelsi hanno individuato il desti-

natario e, alle prime luci dell’alba,

gli hanno dato esecuzione arre-

standolo e associandolo presso la

Casa Circondariale di Campo-

basso dove sconterà 1 anno e 5

mesi di reclusione.

L’assessore Salvatore Colagiovanni commenta

l’esito della manifestazione che lo scorso sabato

si è tenuta a Campobasso. “Dopo l’esito eccel-

lente, al di là di ogni nostra migliore aspettativa,

riscontrato nelle prime ore post – evento , è do-

veroso da parte mia ringraziare senza alcuna esi-

tazione in primis la Città di Campobasso, che

ha reso possibile un evento che sicuramente tutti

ricorderanno, tutti gli operatori delle Associa-

zioni di Volontariato (

la Protezione Civile e le Guardie Ecologiche, la

SEA, le Strutture Comunali, il mondo dello sport,

gli artisti che hanno partecipato donando la loro

arte senza costi). In maniera particolare, intendo

ringraziare lo staff organizzativo nelle persone di

Max Manocchio e Maurizio Discenza. Sembra

una frase retorica ma nei fatti non lo è:dopo la

manifestazione si è reso possibile mettere in moto

una sinergia tra l’Amministrazione Comunale e

tutti gli operatori che hanno compreso l’appello ri-

voltogli qualche mese fa. Con Vivi la tua città ab-

biamo inteso creare le basi di una piattaforma

non più virtuale ma reale, su cui l’Amministra-

zione Comunale ha la volontà di proseguire”.

L’assessore Colagiovanni : riparte la collaborazione tra Comune e operatori

Furti in Romania, i carabinieri individuano e arrestano il responsabile

Ieri, in occasione della ricorrenza della festività di San

Michele Arcangelo, Santo protettore della Polizia di

Stato, è stata celebrata in cattedrale la santa messa

officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Campobasso-

Bojano, Mons. Gian Carlo Bregantini, alla presenza del

Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna,

del Questore Raffaele Pagano e delle massime auto-

rità civili e militari.

Alla celebrazione ha partecipato anche il personale

della Polizia di Stato che unitamente ai propri cari, ha

condiviso nello spirito del “Family Day”, i luoghi e gli

ambienti lavorativi aperti per l’occasione alle famiglie.

Presenti, inoltre, gli allievi di alcune classi dell’Istituto

Comprensivo “Colozza” di Campobasso. Subito dopo

nell’aula magna della Scuola Allievi Agenti della Poli-

zia di Stato, si è tenuta una sobria cerimonia di con-

segna delle onorificenze per merito ed anzianità di

servizio al personale della Polizia di Stato in servizio

nella provincia di Campobasso.

Medaglia d’oro al merito di servizio

Assistente Capo OMICINI Rossano

Assistente Capo DISCENZA Angelino

Assistente Capo RIVELLINO Nicola

Assistente Capo LIBERTONE Massimo

Assistente Capo VENDITTI Francesco

Assistente Capo AGOSTINI Ionclaudio

Assistente Capo CILLI Carmine

Medaglia d’argento al merito di servizio

Assistente Capo MIGNOGNA Antonio

Assistente Capo SPINA Gaetano

Assistente Capo ORRINO Lorenzo

Assistente Capo D’AMICO Michele

Medaglia di bronzo al merito di servizio

Agente Scelto CRISTOFARO Danilo

Croce d’argento per anzianità di servizio

Sovrintendente DI LAURO Antonio

Croce di bronzo per anzianità di servizio

Sovrintendente Capo TROTTA Giovanni

Sovrintendente CHIUSOLO Antonio

Assistente Capo OMICINI Rossano

Assistente Capo DISCENZA Angelino

Assistente Capo RIVELLINO Nicola

Polizia in festa, ecco tutti i premiati

6

30 settembre 2014 Campobasso

‘Vivi la tua Città’, l’amministrazionecomunale ha fatto centro

Page 7: 30 settembre 2014

Domani alle ore 19.30, presso

l’Auditorium Ex-Gil, avrà luogo il

concerto dei professori Angelo

Miele e Michele Francesco Battista

(bayan e pianoforte) con la studen-

tessa Maria Miele (al

violoncello).L’insolita formazione

ha al proprio attivo numerosi con-

certi in Italia e all’estero con favo-

revoli consensi da parte del

pubblico.

Inoltre, singolarmente, i tre mu-

sicisti sono risultati vincitori di nu-

merosi concorsi nazionali ed

internazionali.Programma del Con-

certo: musiche di : B. Molique

from Characteristic Pieces op.61

n.1 per bayan e pianoforte;

C.Debussy sonata per violoncello

e pianoforte in re minore;

S. Rachmaninoff sonata op. 19

per violoncello e pianoforte in sol

Tari, i conti non tornano e il Con-

siglio comunale, in riunione que-

sta mattina , deve modificare il

piano finanziario e alzare le tariffe

approvate lo scorso 3 settembre.

L’errore commesso ha comportato

lo sviluppo di una tariffa variabile

per le utenze domestiche inferiore

a quella effettivamente dovuta

quindi le tariffe approvate non

consentono di produrre il gettito

necessario all’ integrale copertura

dei costi del servizio.

Inevitabilmente saranno postici-

pati i termini di pagamento della

Tari : 30 ottobre 2014 (prima rata

o rata unica), 30 novembre 2014

(seconda rata) e 30 gennaio 2015

(terza rata).

“Il piano da modificare - si legge

nella relazione dei dirigenti - è

stato redatto sulla base dei dati fi-

nanziari forniti dal soggetto ge-

store del servizio, oltre che dalle

strutture comunali interessate, e le

voci di costo sono state imputate

secondo le indicazioni riportate

nelle linee guida elaborate dal

MEF, in applicazione dei criteri de-

finiti dal D.P.R. 158/99. S u l l a

base dei costi fissi e variabili com-

plessivi, riportati nel piano finan-

ziario approvato, sono state poi

operate le ripartizioni tra utenze

domestiche e non domestiche, uti-

lizzando il foglio di calcolo elabo-

rato dal MEF e fornito insieme alle

linee guida. L ’ a t t r i b u z i o ne

percentuale dei quantitativi di ri-

fiuti conferiti dalle due categorie di

utenza, preliminare alla successiva

ripartizione dei costi, come specifi-

cato dalla Circolare

GAB/99/17879/108 del 7.10.1999,

avviene moltiplicando la superficie

totale dei locali occupati da cia-

scuna categoria di utenza non do-

mestica per i rispettivi coefficienti

di produttività di rifiuti; la quantità

totale potenzialmente prodotta

dalle utenze non domestiche si ot-

tiene dalla sommatoria delle quan-

tità potenziali relative alle singole

categorie. Il quantitativo totale dei

rifiuti da attribuire in percentuale

alle utenze domestiche è ricavato

per differenza tra la quantità com-

plessiva di rifiuti e quella poten-

ziale attribuita alle utenze non

domestiche. Nella determinazione

delle percentuali di rifiuti tra le due

categorie non è stata corretta-

mente riportata la formula di cal-

colo, con la conseguenza che è

stata attribuita alle utenze non do-

mestiche una percentuale

(27,00%) minore di quella effettiva

(35,60%) e, conseguentemente,

alle utenze domestiche una per-

centuale (73,00%) maggiore di

quella effettiva (64,40%). La ripar-

tizione dei costi fissi e variabili tra

le due categorie avviene sulla

base delle suddette percentuali.

Per il calcolo della tariffa occorre

determinare la superficie totale

delle singole categorie di utenza e

il numero di unità domestiche.

Difatti la tariffa fissa, per en-

trambe le categorie, è data dal rap-

porto tra costo fisso e superficie

totale; la tariffa variabile è data dal

rapporto tra costo variabile e su-

perficie totale per le utenze non

domestiche, mentre per le utenze

domestiche il rapporto è tra costo

variabile e numero di unità dome-

stiche.

I dati relativi alle superfici com-

plessive delle singole categorie ed

al numero di unità sono quelli risul-

tanti dalla elaborazione eseguita

con il software di gestione della

Tari.

L’elaborazione non ha differen-

ziato, all’interno delle utenze do-

mestiche, quelle classificate come

accessorio dell’abitazione, con la

conseguenza che il rapporto per la

determinazione della quota varia-

bile delle utenze domestiche è av-

venuto tra il totale dei costi fissi ed

il totale delle unità, comprese

quelle accessorie, mentre a norma

del regolamento la tariffa variabile

per le utenze domestiche viene ap-

plicata solo sull’abitazione, non

anche sugli accessori.

L’errore ha comportato lo svi-

luppo di una tariffa variabile per le

utenze domestiche inferiore a

quella effettivamente dovuta; per-

tanto le tariffe, così come appro-

vate, non consentono di produrre il

gettito necessario alla integrale co-

pertura dei costi, come richiesto in-

vece dall’art. 1 comma 654 della L.

147/2013.

Per assicurare in via previsio-

nale il rispetto dell’obbligo di co-

pertura integrale è quindi

necessario rideterminare le tariffe

correggendo i due errori materiali

che si sono verificati.

L’articolato sistema di calcolo

considera le categorie tassabili

nel loro complesso, proprio al fine

di assicurare la copertura integrale

dei costi, con l’effetto che la modi-

fica di un singolo dato si riflette

sull’intero sistema tariffario, modifi-

candolo globalmente. La corre-

zione del dato relativo alla

attribuzione dei costi tra utenze

domestiche e non domestiche,

comporta, in linea generale, una

tendenziale diminuzione della ta-

riffa, nella parte variabile e fissa,

per le utenze domestiche e un cor-

relativo aumento della tariffa, nella

parte variabile e fissa, per le

utenze non domestiche.

Per le utenze domestiche la di-

minuzione tendenziale, generata

dalla diversa ripartizione dei costi,

viene però assorbita dall’aumento

della parte variabile della tariffa,

dovuto al minor numero di unità ri-

spetto a quello originariamente

considerato ai fini del calcolo. La

necessità di modificare le tariffe

per rispettare l’obbligo di copertura

comporta l’impossibilità di elabo-

rare i documenti di pagamento, da

inviare ai contribuenti, in tempo

utile per il rispetto della scadenza

del 30 settembre 2014. Pertanto si

rende opportuno posticipare le

scadenze”.

7

30 settembre 2014Campobasso

Tassa sui rifiuti, tariffe errate: in Consiglio la modifica

Docenti e studenti del Perosi insieme per i concerti d’autunno

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VENAFRO. Tanto tuonò … che

finalmente si è messo mano a Ve-

nafro alla pulizia degli argini del

Rava ! Parliamo del torrente che

chiude a sud l’abitato cittadino e

che è ricolmo sia nel letto che

lungo gli argini di tanta di quella

datatissima vegetazione sponta-

nea da togliere sonno e tranquillità

alle decine e decine di famiglie che

vivono, risiedono e lavorano nei

pressi di tali acque. In effetti co-

storo temono esondazioni, allaga-

menti, danni e pericoli con

l’approssimarsi delle piogge autun-

nali, giusto come accaduto anni

addietro. Da qualche giorno invece

è finalmente iniziato –ma solo

dopo tante sollecitazioni e prote-

ste- un capillare taglio e disbosca-

mento (è proprio il caso di dirlo …

!) degli argini superiori del torrente,

per l’esattezza quelli confinanti

con abitazioni e proprietà private,

in modo da allontanare i tanti ani-

mali selvatici che lì annidano (in

primis pericolosi serpenti) e libe-

rare le vie di fuga delle acque in

caso di precipitazioni abbondanti.

“E’ già un primo ed importante in-

tervento -attestano i residenti del

LungoRava- che fa pulizia dinanzi

alle nostre abitazioni, tenendo lon-

tane tante specie animali. Resta

però lo stato di potenziale pericolo

dell’intasatissimo letto del torrente,

dove sono cresciuti alberi, sterpa-

glie e vegetazione a josa non ri-

mossi da anni e che oggi

ostruiscono il naturale deflusso

delle acque in caso di piene. Per-

ciò ci chiediamo se, oltre agli ar-

gini, verrà pulito e sistemato anche

il letto del Rava, altrimenti i pericoli

persisteranno”. Gli auspici conclu-

sivi dei venafrani : “Ci auguriamo

la completa pulizia del corso d’ac-

qua in questione, con l’integrale ta-

glio e rimozione di tutto quanto

cresciuto al suo interno o ai lati. La

richiesta sia per non ritrovarci con

pericolosissime specie animali

dentro casa, purtroppo già acca-

duto con una certa frequenza, e

sia per avere la certezza che l’ac-

qua del torrente potrà defluire

senza straripare e far danni in

caso di piene autunnali”.

CASTEL DEL GIUDICE. Il Concorso “la fabbrica nel Paesaggio 2014”

organizzata dal Club UNESCO di Campobasso in collaborazione con l'As-

sessorato Regionale al Marketing territoriale, ha inteso promuovere le

istituzioni locali che hanno attuato iniziative di utilità pubblica e sociale

nel campo della pianificazione e gestione del territorio e che quindi si sono

contraddistinte negli ultimi anni, nella valorizzazione e salvaguardia del-

l'ambiente e del paesaggio. Questi importanti elementi per le comunità

locali, rappresentano una componente fondamentale del patrimonio sto-

rico e naturale del Molise e questa iniziativa è stata voluta anche per la

convinzione che la diffusione della cultura del territorio e del paesaggio fa-

voriscano una nuova condotta comportamentale che rispetti l'ambiente e

sensibilizzi tutti alla tutela di ciò che ci circonda. Un lavoro encomiabile da

parte del Presidente del Comitato promotore, Francesco Ruccolo, per

quanto ha fatto nell'organizzazione del Concorso che è stato vinto dal

Comune di Castel del Giudice che si è contraddistinto perché ha saputo

coniugare scelte di investimento per lo sviluppo con la tutela del proprio

territorio. Questo Concorso è una iniziativa alla quale continuare a dare

sostegno anche per il futuro, perché contribuisce a evidenziare l'impor-

tanza delle bellezze naturalistiche che il Molise porta con se e spronare

le Amministrazioni locali ad insegnare ed applicare le regole per la tutela

del proprio territorio. Alla comunità di Castel del Giudice, che ha vinto

questa prima edizione, al Sindaco, va il plausoper il bel risultato raggiunto.

Una iniziativa sociale alla quale bisogna continuare a dare sostegno

anche per il futuro, perché contribuisce a evidenziare l'importanza delle

bellezze naturalistiche che il Molise porta con se e che dobbiamo essere

in grado di preservare.

ISERNIA. “Bizzarro e piuttosto

fuori luogo”. Così Alfredo D’Ambro-

sio, ex senatore della Repubblica,

definisce l’intervento del sindaco di

Isernia, Luigi Brasiello, in difesa dei

commissari governativi Ittierre, finiti

sugli altari delle cronache per una

contestata e costosissima consu-

lenza in favore del senatore Do-

nato Bruno, candidato di Forza

Italia alla carica di giudice costitu-

zionale. “Apprendo dalla stampa –

spiega D’Ambrosio – come il sin-

daco si sia affrettato a difendere a

spada tratta i funzionari di governo

nominati a suo tempo dall’allora

ministro Scajola. Non capisco

come faccia a prendere posizione

per l’una o l’altra parte, quando

sulle vicende dell’amministrazione

straordinaria di Ittierre ci sono varie

inchieste della magistratura di Iser-

nia, complesse e molto delicate.

Saranno gli organi competenti, in-

somma, a fare chiarezza. Dunque,

Brasiello farebbe meglio a starne

fuori. Anche perché, qualora lo

avesse dimenticato, dalle azioni

dei commissari è scaturita la se-

conda fase di Ittierre, quella di An-

tonio Bianchi per intenderci: partita

sotto i migliori auspici, l’avventura

dell’imprenditore lombardo è finita

come tutti sappiamo. L’Ittierre ha

chiuso i battenti una seconda volta

e il tessuto sociale di Isernia e della

sua provincia si è ulteriormente im-

poverito, con centinaia di famiglie

rimaste senza lavoro. Ecco perché

bisognerebbe andarci cauti. Del

resto, lo stesso Brasiello in varie

occasioni si è fatto vedere accanto

ai lavoratori. Dunque, bene

avrebbe fatto a occuparsi di loro in

qualità di sindaco, per quanto gli è

possibile. Ad esempio, invece di far

votare ordini del giorno che il più

delle volte si rivelano sostanzial-

mente inutili, meglio sarebbe stato

fare pressione sulla Regione Mo-

lise affinché i lavoratori rimasti

senza occupazione potessero tro-

vare soluzioni alternative valide.

Gli suggerisco pertanto, con

grande modestia, di non farsi di-

strarre da altre questioni che ben

poco interessano direttamente alla

collettività. Isernia ha bisogno di un

sindaco a tempo pieno, che si oc-

cupi principalmente delle tante fa-

miglie in difficoltà e che promuova

le iniziative per creare occasioni di

rilancio per attività compatibili con il

territorio della Regione Molise,

senza attendere le sistematiche ri-

messe regionali e statali. Altre

cose che possano distoglierne l’at-

tenzione sarebbe meglio che fos-

sero invece accantonate per il

bene della collettività, anche per-

ché – conclude D’Ambrosio – le

strade sono tutte in salita!”.

11

30 settembre 2014Isernia

A Isernia arresti e denunce nel corso di un’operazione dei Carabinieri

L'ex senatore D'Ambrosio interviene su quanto accaduto nell'azienda tessile

Il premio 2014 dell'Unesco è andato al Comune altomolisano

Dopo tante insistenze i cittadini finalmente possono tirare un sospiro di sollievo

Castel Del Giudice lafabbrica nel Paesaggio

Nel corso di due distinte operazioni condotte dai Carabinieri in

provincia di Isernia, due persone sono state tratte in arresto e una

denunciata in stato di libertà, mentre decine sono stati i controlli di

persone e mezzi. A Venafro, due donne, entrambe 35enni della pro-

vincia di Roma, con a carico vari precedenti di polizia, sono state ar-

restate in flagranza di reato per spendita di banconote false. La

coppia, aveva tentato di spacciare banconote da venti euro false al-

l’interno di due locali pubblici. I Carabinieri del Nucleo Operativo e

Radiomobile della locale Compagnia, su segnalazione di uno dei

proprietari dei predetti esercizi, sono intervenuti bloccando le due

donne trovate in possesso di una somma complessiva pari a cento-

venti euro, suddivisa in banconote da venti euro, tutte risultate false.

A questo punto sono scattate le manette e la coppia è stata trasferita

presso le camere di sicurezza dell’Arma, mentre le banconote sono

finite sotto sequestro. Indagini sono tuttora in corso per accertare

la provenienza del denaro e se le due donne siano coinvolte in altre

vicende analoghe. A Rionero Sannitico, i militari della locale Sta-

zione hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un

50enne del luogo, poiché resosi responsabile del furto di alcuni pan-

nelli e altro materiale edile, asportati all’interno di un capannone. La

refurtiva è stata recuperata e sarà restituita nelle prossime ore al le-

gittimo proprietario. Durante le attività sono stati istituiti anche nume-

rosi posti di blocco lungo le arterie principali, in particolare su quelle

che collegano la provincia “pentra” con l’alto casertano, eseguiti da

parte dei militari delle locali Stazioni e dei Nuclei Radiomobili, accer-

tamenti su settantacinque veicoli in transito, identificate novantacin-

que persone tra conducenti e passeggeri, contestate sedici

contravvenzioni per violazioni alle norme del codice della strada.

Spendita di banconotefalse e furto

Torrente Rava, la pulizia degli argini

“Ittierre, le bizzarrie di Brasiello”

Page 12: 30 settembre 2014

Non siamo nati per fare politica in quanto

per fare politica ci sono i partiti; non siamo nati

per ricevere poltrone (altrimenti facevamo i po-

litici), ma vogliamo fare del bene. Noi ascol-

tiamo la piazza, suggeriamo proposte e

sensibilizziamo la gente su tematiche impor-

tanti. Montenero Libera è un comitato civico

nato spontaneamente 370 giorni fa’. Spinti

dalla voglia di non rimanere in silenzio è ani-

mati dalla buona fede e dalla buona volontà

abbiamo deciso di condividere un progetto am-

bizioso. Siamo tutti ragazzi di cui lavoratori pre-

cari e studenti che non devono ringraziare

nessuno. Veniamo da famiglie umili che al mat-

tino si svegliano per lavorare nei campi o nelle

fabbriche e che nella loro semplicità ci hanno

donato l’onestà e la coerenza. A Montenero il

vero problema non è la droga, ma il fatto che

non se ne parli più. Nel nostro paese il disagio

legato all’utilizzo della droga ha radici nel pas-

sato. Un passato segnato da numerose morti a

causa di overdose. Montenero è un paese

ricco basti pensare che 10 anni fa erano pre-

senti 1600 partite ive, le abitazioni presenti pos-

sono ospitare 15000 persone (noi siamo 6000

anime), ma in questo contesto diversi giovani

non lavorano. Per far fronte al loro altissimo te-

nore di vita ci sono i genitori che da sempre gli

girano

la loro “paghetta” cosi da non abbassare que-

sto standard. Oggi purtroppo anche i genitori

non lavorano, ma nonostante questo riescono

a dare ai propri figli delle risorse minori rispetto

al passato. Somme che non sono sufficienti ai

giovani che rimediano il gap economico con

del guadagno facile. Montenero Libera con l’in-

contro che si è svolto nel pomeriggio di ieri l’al-

tro ha proposto la costituzione di un centro

d’ascolto che sia da collante e dialogo con le

istituzioni, la scuola, la chiesa e le associazioni.

Sono intervenuti: Annarosa Costantini dirigente

dell’istituto Omni-

comprensivo di Montenero di Bisaccia, Don Sil-

vio Piccoli sacerdote e fondatore della

comunità “Il Noce”, Leo Del Gesso assistente

sociale della “Comunità Red” che ha arricchito

gli interventi anche con la presenza di una fan-

tastica testimonianza, dottor Simone Felice re-

sponsabile del Sert di Termoli, Gustavo

Benedetto e Simone Zappitelli del comitato ci-

vico Montenero Libera.La relazione è stata cu-

rata dalla dottoressa Marisa Del Maestro

responsabile del dipartimento di prevenzione

della Fondazione Exodus di don Mazzi.

Montenero Libera

TERMOLI. Un affondo bello e buono, anzi politicamente

corrivo quello con cui il portavoce in consiglio comunale del

Movimento 5 Stelle, Nick Di Michele, ha dato notizia, ren-

dendo ufficioso (ufficiale?) l’arrivo di quasi un centinaio di

esuli del programma di accoglienza Sprar anche a Termoli.

“Noi che non ci facciamo mai i fatti nostri. Non vorrei far in-

generare chissà quale falso pregiudizio, però è possibile mai

che un noto hotel di Termoli tra qualche giorno inizierà ad

ospitare molti rifugiati e profughi e la cittadinanza non deve

sapere nulla? Forse perché il giro d’affari è consistente? Bah,

sempre peggio e non mi si dica che il sindaco non ne sapeva

nulla. L’hotel è il Modena, sul lungomare nord”. Parole che

hanno rivelato pubblicamente, col solito post su FB, indiscre-

zioni che si stavano rincorrendo nelle ultime ore. Chissà, sarà

anche questo tema di consiglio monotematico a Termoli,

come fatto a Santa Croce di Magliano per l’operazione Hub

di San Giuliano di Puglia?

12

30 settembre 2014 Termoli

COLLETORTO. Due persone

sono state denunciate nel fine

settimana: una ad opera dei mi-

litari della Stazione Carabinieri

di Colletorto ed una da quelli

della Stazione di Larino.

Nel primo caso, si è trattato di

M.S. (52enne, italiano), che è

stato sorpreso mentre traspor-

tava, a bordo del proprio auto-

mezzo, mobilio ed altri materiali

asportati poco prima nel villag-

gio temporaneo di San Giuliano

di Puglia.

I Carabinieri di Colletorto, che

a quell’area ormai disabitata

dedicano quotidiani servizi fina-

lizzati a contrastare eventuali

azioni di sciacallaggio, lo hanno

individuato e perquisito, riscon-

trando sia la presenza del ma-

teriale asportato, poi reso al

Comune di San Giuliano di Pu-

glia che ne è il proprietario, che

di alcuni attrezzi da scasso, se-

questrati.

Il secondo episodio, invece,

ha visto in azione la Stazione di

Larino che ha individuato G.G.

(43enne, italiano) che aveva

trattenuto presso di sé un’auto

da mesi presa a noleggio e mai

restituita, alla quale, peraltro

aveva smesso di funzionare

l’impianto di localizzazione sa-

tellitare, facendo ciò supporre

che lo stesso potesse essere

stato manomesso per impedire

il rintraccio. Il veicolo è stato re-

cuperato e sequestrato.

I giovani tra microdelinquenza e tossicodipendenze

Di Michele: in un hotel

sul lungomare nord

l'arrivo di altri immigrati

I Carabinieri hanno effettuato diversi controlli sul territorio

L’intervento

Anche Termoli metadi esuli e profughi

TERMOLI. Uno striscione a dir poco

eloquente, quello che è stato esposto

lo scorso fine settimana in via Udine.

Parole semplici che rendono l’idea

dello stato d’animo cui versano i citta-

dini residenti in quell’area e che reci-

tano: “I cittadini non si arrendono, via

Udine: pubblica”. Insomma, nono-

stante gli incontri svolti con i rappre-

sentanti dell’amministrazione non si

sarebbero ridotti i disagi e soprattutto i

disservizi che da anni gli stessi resi-

denti denunciano.

Una strada rotta, privata e quant’al-

tro, per colpa di scelte passate delle

quali non si riesce a venire a capo; nel

frattempo, ci si avvicina all’inverno e,

com’è noto, al rischio allagamenti e ul-

teriore danneggiamenti del manto stra-

dale già dissestato.

Tra acquisizione, rifacimento e deli-

bere, hanno studiato un bel po’ i resi-

denti e le amministrazioni passate e

dopo le denunce da parte di alcuni abi-

tanti che dichiaravano di non voler pa-

gare la Tasi per mancanza di servizi,

ecco che su facebook, al gruppo uffi-

ciale del comitato, nasce un sprone:

“Riuniamoci residenti di via Udine e

facciamoci sentire! Ora basta questa

presa per i fondelli deve finire”.

Rime alle quali devono rispondere ri-

spondere azioni da parte dell’ammini-

strazione Sbrocca che già si è mossa a

dire il vero, si attendono evoluzioni, in-

tanto la protesta non si placa

I residenti di via Udine ribadiscono i disservizi che si registrano

“I cittadini non si arrendono”Delitti contro il patrimonio:

denunciate due persone

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TERMOLI. Anche a Termoli giu-

stizia a singhiozzo in questa setti-

mana.

L’Unione Nazionale Giudici di

Pace proclama lo sciopero nazio-

nale dei giudici di pace dal 29 set-

tembre al 3 ottobre 2014.

E’ quanto comunicato il 17 set-

tembre 2014 dall’Unagipa al Presi-

dente del Consiglio dei Ministri, al

Ministro della Giustizia, ai Presi-

denti delle Corti di Appello e al

Csm. L’Unione esprime il disagio

della categoria e rivendica una ri-

forma avente lo scopo di adeguare

la condizione dei giudici di pace ai

principi costituzionali, alle garanzie

di indipendenza e autonomia dei

giudici e di assicurare a cittadini ed

imprese il miglioramento della Giu-

stizia, che costituisce una delle

principali e fondamentali Funzioni

(e non servizio) dello Stato.

In particolare, le critiche mosse

da Unagipa riguardano tre punti: i

recenti provvedimenti annunciati

dal Governo, che tendono alla

mera “rottamazione” della do-

manda di giustizia, accrescendo i

costi ed i tempi della definizione

dei processi con la prescrizione di

fasi di conciliazione obbligatoria e

di negoziazione assistita; l’orienta-

mento ministeriale sulla riforma

della c.d. magistratura onoraria,

che nega di fatto la natura giurisdi-

zionale all’attività degli uffici del

giudice di pace, nonostante la

stessa conti oltre un milione e 600

procedimenti, un indice di litigiosità

che supera il 50% di quello dei Tri-

bunali in tutte le materie civili ( 28

procedimenti su 1000 abitanti a

fronte di 45 cause su 1000 abitanti

del contenzioso tribunalizio), abbia

assorbito nel 2012 il 56% delle

cause di cognizione di primo grado

(nell’anno precedente era il 59%)

ed il 59% dei decreti ingiuntivi,

(strumenti insostituibili per il soddi-

sfacimento dei crediti delle im-

prese). Lo stesso orientamento

prevede inoltre uno “statuto unita-

rio” comprendente figure diverse di

magistrati ed ausiliari al solo scopo

ed espediente di utilizzare gli

scarni fondi assegnati ai giudici di

pace – non integrati da aumenti

Istat previsti dalla legge e dagli

oneri per copertura previdenziale-

per coprire la spesa per l’istitu-

zione dell’ufficio del processo e in-

tegrare i trattamenti di got e vpo; i

trattamenti previsti dal Ministro,

che compromettono l’autonomia e

l’indipendenza dei giudici di pace,

rendendo vano l’obiettivo della

“terzietà” (temporaneità degli inca-

richi, drastica riduzione ed aleato-

rietà del trattamento indennitario

dopo il primo quadriennio, man-

canza di tutela previdenziale, vio-

lazione del diritto di difesa nei

procedimenti disciplinari e nelle

conferme, assegnazioni all’Ufficio

del processo e trasferimenti ad

altri uffici del giudice di pace senza

il consenso degli interessati, ag-

gravamento ingiustificato delle

sanzioni disciplinari e criteri di con-

ferma etc) nonostante sia prevista

l’assegnazione ai futuri uffici di

competenze maggiori delle attuali

sia per valore che per materia

TERMOLI. Esito positivo per l’incontro di

ieri mattina presso la sede regionale dei tra-

sporti in Viale Elena, che ha visto protago-

nisti i rappresentanti dell’azienda GTM di

Termoli e l’assessore Nagni al fine di indi-

viduare, anche insieme alla struttura, la mi-

gliore soluzione per evitare disagi ai

lavoratori e all’utenza. “Siamo giunti ad un

accordo transitorio – ha dichiarato Nagni –

attraverso il riconoscimento all’azienda di

una parte del credito pregresso . Si tratta di

una soluzione tampone che però permet-

terà alla stessa GTM di temporeggiare an-

cora per alcuni mesi in attesa della

decisione del TAR in merito a ricorsi pen-

denti. Predisporremo ora tutti gli atti neces-

sari a procedere secondo quanto stabilito

nell’ambito dell’incontro odierno. In attesa di

sviluppi – ha concluso – saranno comunque

garanti i servizi di trasporto pubblico locale

a Termoli”.

13

30 settembre 2014Termoli

TERMOLI. “Abbiamo risposto a una sollecitazione arrivata dai rappresen-

tanti di categoria e siamo qui per ascoltare quello che ci viene detto quali

sono le criticità che emergono dal loro punto di vista”: è con queste parole

che poco fa l’assessore regionale Vittorino Facciolla ha dato il via all’incontro

tra le istituzioni e i rappresentanti sindacali dei tanti che girano intorno all’in-

dotto dello zuccherificio. E così, dall’incontro di stamane si potrebbero avere

risposte “su quello che vogliamo fare per il prossimo futuro e su quello che

abbiamo già fatto e vogliamo fare. Queste sono le cose alle quali noi oggi

abbiamo risposto con molta solerzia”, ha aggiunto Facciolla.

Idee chiare per l’assessore anche sul futuro dello Zuccherificio che senza

dubbio: “Chiaramente vorremo produrre, abbiamo fatto un accordo con le

altre regioni e con il Ministero per continuare a produrre zucchero e barba-

bietola da zucchero, il prezzo bassissimo dello zucchero non ci ha fermato

quest’anno e non ci fermerà nel prossimo futuro”. E se il futuro dell’azienda

bassomolisana pare chiara all’assessore, lo è un pò meno il nome del futuro

amministratore dopo le dimissioni di Fusco; nome che, secondo lo stesso

Facciola, “verrà valutato e nominato al più presto”. Per l’altra campana si fa

portavoce Raffaele De Simone della Fai Cisl che afferma: “come aspettative

chiederemo i risultati ufficiali sulla campagna e chiederemo risposte sul fu-

turo dello stabilimento quindi, a partire da oggi, si aprirà una discussione

per capire quali sono stati gli obiettivi raggiunti nel corso della campagna

2014 e quali sono le proiezioni per l’immediato futuro dello stabilimento. Noi

chiediamo – aggiunge – misure importanti di salvaguardia e rilancio un im-

pegno maggiore da parte della regione che si faccia carico di questa realtà

che è l’unico zuccherificio operante nel centro sud e vogliamo capire quali

iniziative la Regione metterà in campo sia per la bieticoltura della nostra re-

gione e di quelle limitrofe che conferiscono da noi e investimenti importanti

per adeguare lo stabilimento in vista di un rilancio

Ai timori dei lavoratori la Regione risponde

che l'impianto continuerà a lavorare L'Unione esprime il disagio della categoria e rivendica una nuova riforma

Giudici di Pace lavoro a singhiozzo

Gtm, accordo transitorio

Zuccherificio, la volontà è produrre

Vandalismo giovanile al parco comunaleEnnesimo intervento della polizia urbanaper i danni provocati dai ragazzi

Per l'assessore Nagni riconosciuto all'azienda il debito pregresso

TERMOLI. La presenza di organizzatori al parco comunale per la fi-

nale di miss Costa Adriatica ha acceso i riflettori anche sul vandalismo

sciocco e sulle condotte malsane dei giovani nei pressi del teatro Verde.

Da una segnalazione pervenuta al comando, una pattuglia della polizia

municipale è intervenuta nel pomeriggio di ieri nella villa intitolata a Gi-

rolamo La Penna.

Scopo dell’intervento è stato l’individuare e segnalare i troppi ragazzi

che in modo improprio, e in sella ai proprio due ruote, scorazzavano

per la struttura comunale in zone non consentite. E così, la pattuglia ha

provveduto alla opportune operazioni. Impegnativo il lavoro degli uomini

della municipale nel parco anche intenti a far rispettare alcune regole

semplici relative al senso civico, come quello dell’uso della museruola

per gli amici a quattro zampe e del rispetto dei beni pubblici.

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A Sepino nella splendida serata del 27 settembre,

sicuramente fredda metereologicamente ma piena

di calore e di amore per una terra che merita di ec-

cellere e di aver più concessioni in termini di atten-

zione. Una riscoperta delle tradizioni che

inorgogliscono i molisani ma che pochi intendono

considerare realmente Patrimonio culturale della

nostra Terra. Tanti gruppi molisani che hanno parte-

cipato ad una rassegna unica nel suo genere e prima

in Molise. Cantare la serenata alla propria amata con

canti e suoni molisani e con scenette della via di un

tempo che letteralmente hanno dato vita ad una

rassegna che , per chi non c’era, solo le immagini

potranno dire la beltà e la manifestazione di profes-

sionalità dei gruppi che sempre manifestano la loro

voglia di allegria e di cultura popolare, portando le

nostre tradizioni anche fuori i confini nazionali. E’ da

qui che bisognerebbe ripartire .Ed, Antonio Scas-

serra, Franco De Socio, Mauro Gioielli, Nadia No-

tardonato,Margherita Quercia, giurati di indubbia

esperienza e, studiosi di accertata fama e bravura,

hanno avuto il compito di giudicare la bellezza dei

canti e dei costumi e la bravura dei cantori che si

sono esibiti in serenate popolari cantando sotto il

balconcino della splendida Piazza Nerazio Prisco di

Sepino. Un onore avere come presidente della giuria

Luigi Ferrara Santamaria noto produttore cinemato-

grafico ed amico che, dopo questa splendida serata,

entusiasta ed anche un pizzico emozionato, si è im-

pegnato a tornare per conoscere meglio le nostre

tradizioni al fine, perché no, produrre un film pro-

prio sulle tradizioni molisane. La serata ha visto pre-

miare la serenata più bella con un premio simbolico

di 300 euro all’insegna del vero folklore e delle no-

stre tradizioni, il gruppo di Macchiagodena e la scelta

della ragazza in costume tipico che ha sfoggiato bel-

lezza, portamento e costume e che ha visto asse-

gnare il premio di un antico gioiello,è ricaduta sulla

bella di Fontanavecchia di Campobasso.

Una emozione che è stata condivisa da tutti i par-

tecipanti, gli spettatori ed i giurati tutti. Ha emozio-

nato il Sindaco di sepino, Filomena Zeoli, che ha

tanto voluto, insieme all’amministrazione tutta e

chiaramente all’Associazione dei Borghi d’Eccel-

lenza, che la manifestazione si tenesse proprio nella

propria Sepino sia per la straordinaria location sia,

perché, ella intende promuovere la manifestazione

come Rassegna Sepinese negli anni futuri. La serata

è stata allietata dai bufu’ di Sepino.

Tanti gruppi presenti alla manifestazione prove-

nienti da : Sant’Elia a Pianisi, Macchiagodena, Campo-

basso, Gambatesa, Castelnuovo al Volturno,

Vinchiaturo, Bojano, Petrella Tifernina, Baranello, Fro-

solone, Vandra, Forli del Sannio e chiaramente Se-

pino. La serenata Simbolo di amore e di

condivisione ma anche simbolo di scherno e parte-

cipazione. Ed è cosi che la singolare la Maitunata che

ha trovato culmine e grande estimatori a Gamba-

tesa che oggi, possiamo dirlo è la Patria, ha riscaldato

la serata come, la scenetta di corteggiamento, che ha

indiscutibilmente rapito il Presidente Ferrara Santa-

maria, del gruppo di Vandra, così la splendida Maitu-

nata Bojanese del gruppo Bojanese della Maitunate

per passare alla simpatica dei gruppi di Petrella Tifer-

nina e di Vinchiaturo con i Re’cucce e Nicotera, per

culminare con i gruppi storici del folklore molisano

quali, oltre il vincitori di Campobasso e Macchiago-

dena, il Borgo di Vinchiaturo, Baranello con le splen-

dide fanciulle con le Bangale e le splendide bambine

di Sant’Elia a Pianisi con l’accompagnamento dei suoi

Briganti e, i bambini del gruppo più giovane del Mo-

lise, la Pccnera da Forli del Sannio.

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turi-

smo, Dario Franceschini, terrà a Roma, un incontro ri-

servato agli esponenti della maggiori organizzazioni

turistiche nazionali; tema dell’’incontro “Cultura e turi-

smo, veicoli di crescita”. All’incontro, in rappresentanza

di Unionturismo – l’associazione nazionale degli enti di

promozione turistica italiani –la molisana Emilia Vitullo,

membro del Comitato Esecutivo nazionale dell’Associa-

zione, delegata a partecipare dal Presidente Nazionale

Gianfranco Fisanotti. La molisana Emilia Vitullo, membro

del Comitato Esecutivo nazionale dell’Associazione, de-

legata a partecipare dal Presidente Nazionale Gian-

franco Fisanotti.

“L’incontro – sostiene Emilia Vitullo, che è anche Re-

sponsabile del Servizio Turismo, Cultura, Musei e Beni

Culturali della Provincia di Isernia – è stato un’occasione

importante per fare con il Ministro il punto sulle stato

del turismo italiano e discutere le strategie di sviluppo

del settore. L’appuntamento, infatti, è finalizzato ad ana-

lizzare le linee guida del nuovo piano strategico voluto

dal Ministro con l’obiettivo d’incrementare la capacità

competitiva dell’Italia e di contribuire allo sviluppo del-

l’economia ed alla creazione di nuovi posti di

lavoro.“Una recente indagine del World Travel & Tourism

Council – spiega la Vitullo – conferma che, negli ultimi

dieci anni, nonostante la crisi, uno dei settori economici

che ha goduto di maggiore crescita a livello mondiale è

il turismo. Ma in Italia da sempre le grandi potenzialità

del nostro straordinario patrimonio storico ed artistico

restano inespresse, mentre altri Paesi hanno aumentato

la loro competitività in campo turistico, erodendo all’Ita-

lia significative fette di mercato. Le analisi mettono chia-

ramente in luce che per l’Italia – come pure nel nostro

Molise – esistono problemi di governance del settore, li-

miti nella capacità di costruire prodotti turistici, gravi ca-

renze dei servizi connessi e inadeguate politiche dei

prezzi.

La responsabile del servizio Turismo e Cultura della

Provincia di Isernia avrà il compito di illustrare al Mini-

stro Franceschini e agli intervenuti il documento finale

approvato dall’Assemblea Nazionale dell’UnionTurismo

tenutasi a Trento lo scorso anno.

“Il documento contiene una serie di richieste che

l’UnionTurismo, in quanto massima espressione degli or-

ganismi pubblici italiani del settore, fa al Ministro e al

Governo. Prima di tutto – sottolinea la Vitullo -, chie-

diamo d’intervenire di nuovo sul Titolo V della Costitu-

zione, la cui riforma è allo studio del Governo, perchè

l’aver conferito unicamente alle Regioni la potestà legi-

slativa in materia di turismo si è rivelato un errore fatale:

nel migliore dei casi, ha generato una disomogeneità

nella individuazione di parametri essenziali, come ad

esempio la classificazione alberghiera, che rischia di es-

sere diversa da regione a regione; o, peggio, ha determi-

nato, come nel caso del Molise, la totale assenza di una

legge quadro che regolamenti l’intero settore. UnionTu-

rismo chiede quindi il ripristino di un Ministero del Turi-

smo con poteri di coordinamento per la promozione

all’estero del “Marchio Italia”, l’emanazione di una

Legge quadro nazionale che uniformi l’organizzazione

turistica in tutti gli ambiti regionali e contenga norme

adeguate per l’accoglienza, la promozione e la commer-

cializzazione, in grado di definire chiaramente i rapporti

tra pubblico e privato nella gestione del mercato turi-

stico. Questo per quanto attiene gli aspetti legislativi;

non mancano poi le proposte in ambito fiscale, con una

chiara richiesta di alleggerimento del carico sulle im-

prese turistiche e commerciali e la defiscalizzazione di

alcune spese sostenute dai viaggiatori, come accade già

in Francia e in Inghilterra; al Ministro saranno infine

avanzate una serie di istanze volte alla valorizzazione

e al recupero del nostro Patrimonio artistico nazionale”.

di Mariangela Di Biase

Con la presentazione ufficiale

della MoliGav la nostra associazione

di aspiranti guardie ambientali volon-

tarie entra nella seconda fase della

sua esistenza. Manifestazione di

grande interesse e rilevanza quella

ospitata nella ‘sala monsignor Ge-

rardi Conedera’ venerdì 26 settem-

bre 2014, grazie alla disponibilità

della locale amministrazione comu-

nale. Un evento qualificato dalla pre-

senza di numerose autorità e

rappresentanti istituzionali, che

hanno voluto tenere a battesimo la

MoliGav, condividendo il percorso

d’avvio di un progetto mirabile, che

punta a offrire al territorio molisano e

alle sue variegate comunità un servi-

zio di vigilanza e di controllo, senza

dimenticare impegni di natura educa-

tiva e di etica comportamentale. Ab-

biamo vissuto con estrema

partecipazione un momento centrale

per la vita della MoliGav poiché enti

e istituzioni intervenuti hanno dimo-

strato di apprezzare il nostro sforzo,

al pari di chi non è potuto essere lì

con noi ma ha voluto comunque

omaggiarci di un saluto, vedi il gover-

natore della Regione Frattura, il pre-

sidente della Provincia di

Campobasso De Matteis e il sena-

tore Ruta. A tutti loro il ringrazia-

mento per un supporto che ci garan-

tisce spinta e motivazioni per perse-

guire lo scopo associativo. Tra i

passaggi della relazione del presi-

dente, quest’ultima pone l’accento in

modo particolare sulla funzione di

guardia ambientale volontaria previ-

sta dalla legge 23 del 2006 e dall’uti-

lità delle convenzioni che saranno

promosse e sottoscritte con il parte-

nariato istituzionale. Tra gli obiettivi

su cui impegnarsi alacremente, la Di

Biase ha sottolineato quello sulla ge-

stione del ciclo dei rifiuti. Raccoglie-

remo insieme la sfida a cui tutti gli

enti locali dovranno tendere, quella

raccolta differenziata 2.0 che dal

porta a porta vuol divenire ‘Zero

Waste’, ossia rifiuti zero, concetto

poco adottato nelle programmazioni

di massima nel nostro Molise. Così

come ringraziamo l’onorevole Venit-

telli per averci lanciato la proposta di

collaborare ufficialmente alla stesura

della proposta di legge per il ricono-

scimento del parco del Matese, che i

nostri esperti in materia di progettua-

lità e programmazione hanno già

preso in carico nelle ultime ore e che

sarà al vaglio anche del futuro incon-

tro di comitato direttivo”. La giornata

si è conclusa con un pranzo sociale

seguito da una escursione nell’incan-

tevole scenario del lago di Guardial-

fiera, meta di turisti e visitatori che

rappresenta l’anello di congiunzione

ideale di una cartolina da promuo-

vere senza timori, una regione ca-

pace di offrire in poco più di 140 km

lineari tutto il meglio del patrimonio

naturalistico dall’Adriatico ai Monti.

1530 settembre 2014Opinioni

Il nostro Ambiente Moli-Sano

Turismo, Erminia Vitullo a livello nazionale

Sepino, buona la prima edizione di ” Affaciate ru bagliucce bella meja”

IL venafrano Terenzi con le fotoal Mei Festival di FaenzaIl venafrano Carlo Terenzi

esporrà le proprie fotografie al Mei

Festival di Faenza, in provincia di

Ravenna, assieme ad altri artisti

accuratamente selezionati in tutta

Italia. Quella che è la più impor-

tante manifestazione italiana de-

dicata alla scena musicale

indipendente, in programmazione

il 26, 27 e 28 settembre, ha alle-

stito anche una mostra di opere le-

gate al tema della musica italiana,

denominata ‘Piazza delle Arti e

MEI insieme per valorizzare gli ar-

tisti emergenti’, che sarà possibile

visitare gratuitamente a partire

dalle ore 18,00 al Salone delle

Bandiere di Faenza in Piazza del

Popolo. Terenzi, che ultimamente

ha anche esposto in Olanda, si è

oramai affermato nel contesto mu-

sicale nazionale tanto da essere ri-

ferimento per le principali testate

giornalistiche musicali, con partico-

lare attinenza al Jazz, per organiz-

zatori e per numerosi noti

musicisti, come Cammariere e il

Claudio Luongo Trio, che nel foto-

grafo venafrano vedono un valido

interlocutore per la realizzazione

delle copertine dei propri dischi

così come per alcuni scrittori per

le copertine dei propri libri.

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