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Martedì 9 settembre 2014 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 / 3494659156 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno III Numero 123 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale TRE SUORE MASSACRATE IN BURUNDI SANGUE INNOCENTE di Maurizio Costa Dopo il ritrovamento dei corpi delle due suore missionarie, uccise dome- nica pomeriggio, un’altra suora è da annoverare tra le vittime della strage che ha colpito un convento di save- riane italiane in Burundi. Bernardette Boggian è il nome dell’ultima suora crudelmente assassinata e violentata da uno squilibrato, forse la stessa per- sona che ha ucciso anche Olga Ra- schietti e Lucia Pulici il giorno prima, sempre con lo stesso metodo: prima la violenza sessuale e successivamente lo sgozzamento. La tragedia è avvenuta a Kamenge, periferia nord della capitale Bujumbura. Secondo la polizia locale, le suore sarebbero state violentate e uccise, ma la cosa sconvolgente è che una sorella sarebbe stata anche deca- pitata e colpita ripetutamente in faccia con una pietra. I motivi di questa vio- lenza sono ancora ignoti. Potrebbe trattarsi di un tentativo di rapina an- dato per il verso sbagliato, ma le auto- rità hanno dichiarato che nel convento non sarebbe stato rubato nulla. In que- sto caso si tratterebbe solamente di un gesto di follia di una persona del luogo che, armata di coltello, ha ucciso le tre saveriane senza pietà. Godefroid Ben- zemana, direttore della polizia del Bu- rundi, ha rilasciato un’intervista all’Agenzia France Presse, sostenendo che “l’assassino ha sgozzato le suore e si è accanito su una di esse a colpi di pietra. Dopo le prime indagini il furto non sembra essere all’origine del de- litto. Siamo alla ricerca da ore di quest’uomo che comunque è stato identificato”. ... ROMA: LADRO DEVOTO TENTA DI RUBARE 50 ROSARI DA UN NEGOZIO DI ARTICOLI RELIGIOSI Roma - Un cittadino romeno di 47 anni, già co- nosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro con l’accusa di tentato furto aggravato. L’uomo è entrato in un grande negozio di articoli reli- giosi che si trova in piazza Pio XII e dopo es- sersi guardato un po’ intorno, ha tentato di appropriarsi di 50 rosari, del valore comples- sivo di oltre 1.600 euro, che erano esposti al pubblico. Le sue mosse non sono passate inosservate al personale del negozio che, percepite le sue intenzioni, hanno imme- diatamente avvisato il “112”. I Carabinieri, già nella zona per un predisposto servizio antiabusivismo commerciale, sono intervenuti proprio mentre il 47enne stava per ar- raffare i tanto agognati rosari. Il ladro “devoto” è stato trattenuto in caserma in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo. Secondo la polizia locale, le suore sarebbero state violentate e uccise, ma la cosa sconvolgente è che una sorella sarebbe stata anche decapitata e colpita ripetutamente in faccia con una pietra. LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] IL BLUFF DELLO SCIOPERO DELLE FORZE DELL’ORDINE di Luca Marco Comellini* no sciopero generale? È solo il gioco dei ruoli e delle parti che si fronteggiano davanti a un pubblico poco attento, distratto dai mille pro- blemi irrisolti. Gli annunci roboanti che sindacati delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e cocer delle forze armate, hanno formulato e dif- fuso in questi giorni mi sembrano es- sere solo una ben costruita boutade di fine estate. Una commedia all'ita- liana che si risolverà con i soliti ta- rallucci, e il medesimo vino. Verrà loro imposto un tradizionale com- promesso al ribasso che vorranno spacciare come un’eclatante vittoria, ottenuta giusto in tempo per la sca- denza per il rinnovo delle tessere sindacali — anche se il blocco degli stipendi per il 2015 era noto a tutti già dallo scorso mese di aprile. Nel corso della loro storia sindacale, di manifestazioni i poliziotti ne hanno fatte tante, e a volte i loro slo- gan sono diventati un ‘cult’: "Meglio panzoni che coglioni!!". Per poter parlare delle manifestazioni di prote- sta da parte dei militari, invece, biso- gna prima farsi un bel viaggio indietro nel tempo, e tornare alla metà degli anni ’70, cioè alle manife- stazioni di piazza del movimento dei Proletari in divisa (Pid). Si pensi al 25 aprile e al 26 giugno 1975… ma quelli erano altri tempi, quando ... U DELITTO DI VIA POMA: VERITÀ NASCOSTE E BUCHI NERI SULLA VICENDA DI SIMONETTA CESARONI di Cinzia Marchegiani a pagina 3 Continua a pagina 2 Continua a pagina 2

9 settembre 2014

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L'OSSERVATORE D'ITALIA - QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE - WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

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Martedì 9 settembre 2014

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 / 3494659156 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno III Numero 123

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale

TRE SUORE MASSACRATE IN BURUNDI

SANGUE INNOCENTEdi Maurizio Costa

Dopo il ritrovamento dei corpi delledue suore missionarie, uccise dome-nica pomeriggio, un’altra suora è daannoverare tra le vittime della strageche ha colpito un convento di save-riane italiane in Burundi. BernardetteBoggian è il nome dell’ultima suoracrudelmente assassinata e violentatada uno squilibrato, forse la stessa per-sona che ha ucciso anche Olga Ra-schietti e Lucia Pulici il giorno prima,sempre con lo stesso metodo: prima laviolenza sessuale e successivamente losgozzamento. La tragedia è avvenuta aKamenge, periferia nord della capitaleBujumbura. Secondo la polizia locale,le suore sarebbero state violentate euccise, ma la cosa sconvolgente è cheuna sorella sarebbe stata anche deca-pitata e colpita ripetutamente in facciacon una pietra. I motivi di questa vio-lenza sono ancora ignoti. Potrebbetrattarsi di un tentativo di rapina an-dato per il verso sbagliato, ma le auto-rità hanno dichiarato che nel conventonon sarebbe stato rubato nulla. In que-sto caso si tratterebbe solamente di ungesto di follia di una persona del luogoche, armata di coltello, ha ucciso le tresaveriane senza pietà. Godefroid Ben-zemana, direttore della polizia del Bu-rundi, ha rilasciato un’intervistaall’Agenzia France Presse, sostenendoche “l’assassino ha sgozzato le suore esi è accanito su una di esse a colpi dipietra. Dopo le prime indagini il furtonon sembra essere all’origine del de-litto. Siamo alla ricerca da ore diquest’uomo che comunque è stato identificato”. ...

ROMA: LADRO DEVOTO TENTA DI RUBARE 50 ROSARI

DA UN NEGOZIO DI ARTICOLI RELIGIOSIRoma - Un cittadino romeno di 47 anni, già co-nosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestatodai Carabinieri della Stazione Roma San Pietrocon l’accusa di tentato furto aggravato. L’uomoè entrato in un grande negozio di articoli reli-giosi che si trova in piazza Pio XII e dopo es-sersi guardato un po’ intorno, ha tentato diappropriarsi di 50 rosari, del valore comples-

sivo di oltre 1.600 euro, che erano esposti al pubblico. Le sue mosse non sono passateinosservate al personale del negozio che, percepite le sue intenzioni, hanno imme-diatamente avvisato il “112”. I Carabinieri, già nella zona per un predisposto servizioantiabusivismo commerciale, sono intervenuti proprio mentre il 47enne stava per ar-raffare i tanto agognati rosari. Il ladro “devoto” è stato trattenuto in caserma in attesadi essere sottoposto al rito direttissimo.

Secondo la polizia locale, le suore sarebbero state violentate e uccise, ma la cosa sconvolgente è

che una sorella sarebbe stata anche decapitata e colpita ripetutamente in faccia con una pietra.

LM FRANCHIS ING PER ROMA E PROVINCIA

Tel.: 06/93.14.524Fax: 06/93.14.362

[email protected]

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Tel.: 06/93.14.524Fax: 06/93.14.362

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IL BLUFF DELLO SCIOPERO

DELLE FORZE DELL’ORDINE

di Luca Marco Comellini*

no sciopero generale? È solo ilgioco dei ruoli e delle parti che sifronteggiano davanti a un pubblicopoco attento, distratto dai mille pro-blemi irrisolti. Gli annunci roboantiche sindacati delle forze di polizia,dei vigili del fuoco e cocer delleforze armate, hanno formulato e dif-fuso in questi giorni mi sembrano es-sere solo una ben costruita boutadedi fine estate. Una commedia all'ita-liana che si risolverà con i soliti ta-rallucci, e il medesimo vino. Verràloro imposto un tradizionale com-promesso al ribasso che vorrannospacciare come un’eclatante vittoria,ottenuta giusto in tempo per la sca-denza per il rinnovo delle tesseresindacali — anche se il blocco deglistipendi per il 2015 era noto a tuttigià dallo scorso mese di aprile.Nel corso della loro storia sindacale,di manifestazioni i poliziotti nehanno fatte tante, e a volte i loro slo-gan sono diventati un ‘cult’: "Megliopanzoni che coglioni!!". Per poterparlare delle manifestazioni di prote-sta da parte dei militari, invece, biso-gna prima farsi un bel viaggioindietro nel tempo, e tornare allametà degli anni ’70, cioè alle manife-stazioni di piazza del movimento deiProletari in divisa (Pid). Si pensi al 25aprile e al 26 giugno 1975… maquelli erano altri tempi, quando ...

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DELITTO DI VIA POMA: VERITÀ NASCOSTE E BUCHI NERI SULLA VICENDA DI

SIMONETTA CESARONI di Cinzia Marchegiani a pagina 3

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pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Martedì 9 settembre 2014 - Anno III Numero 123

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

dalla prima l’editoriale di Luca Marco Comellini

le lotte si facevano sul serio. Anche a costodi finire in galera. Lasciamo da parte i sinda-cati delle forze di polizia, e proviamo a imma-ginare — oggi — un delegato del Cocer delleforze armate scendere in piazza, scioperare erischiare un processo penale per difendere di-ritti e interessi economici dei suoi colleghi.Io, con tutta la buona volontà, proprio non ciriesco. Non riesco a immaginare il generaledei carabinieri Saverio Cotticelli, presidentedel Cocer Interforze e presidente del Cocer ca-rabinieri, armato di vuvuzelas e striscione, in-tonare cori di protesta a braccetto conl'ammiraglio Ricca (Cocer Sez. Marina) e il ge-nerale Gerometta (Cocer Sez. Esercito). Certo,sarebbe una bella scena, ma proprio non ciriesco, neanche lontanamente, a immaginar-meli nella veste di pacifici manifestanti. Nonci vedo neanche i rappresentanti delle catego-rie dei sergenti e dei marescialli, troppo presidalle proprie ambizioni politiche e di facilecarriera. Io non ci credo, in questa protesta.Non credo che i coceristi avranno il coraggiodi scendere in piazza in divisa, o di chiedereai loro colleghi di astenersi dal lavoro — vio-lando così il codice penale militare di pace(cpmp) e/o i regolamenti dei rispettivi ordina-menti. Qualcuno ha già annunciato lo "scio-pero degli straordinari": niente ore di lavorooltre a quelle previste dal regolamento.Chissà se questo "qualcuno" ha pensato all'ef-fetto che farebbe la notizia — da prima pagina— "Carabiniere non arresta delinquente per-ché il suo turno di servizio è finito”. Oppureancora: “Mare Nostrum, suona il ‘cessa lavori’,migranti costretti ad attendere l'inizio delturno successivo”. Un Marinaio: "Sono in scio-pero, oggi non faccio straordinari". Sarebbefantastico se quei coceristi che oggi agitano lospauracchio della protesta riuscissero a difen-dere gli interessi economici dei loro rappre-sentati con le stesse unghie e gli stessi dentiche già avevano mostrato di saper usare innome dei propri personalissimi interessi.Come fecero, insomma, quando l'Amministra-zione militare tentò — timidamente, e senzariuscirvi — d’imporgli l'uso del regime di mis-sione con "aggregazione per vitto e alloggio"presso le strutture militari, al posto del più re-munerativo trattamento economico di mis-sione (c.d. forfettario) da 110 euro al giorno,viaggi esclusi. Del quale godono in manieraquasi esclusiva, a dispetto di tutti gli altri mi-litari. La battaglia per la forfettaria li ha vistipersino riuscire a portare a casa la detassa-zione delle somme percepite, a titolo di rim-borso, per i giorni di permanenza presso lasede del Cocer a Roma (per la cronaca: co-stano ai contribuenti circa 5 milioni di euroall'anno solo per le spese di missione. C’è chile ha ribattezzate "vacanze romane”…) I Sin-dacalisti di polizia, dei vigili del fuoco e i co-ceristi dichiarano di volere solo ciò che glispetta, e contano i soldi che sarebbero statipersi in questi quattro anni di blocco. Prote-stano duramente, e chiedono le dimissioni deivertici delle loro Amministrazioni. Benissimo,richieste legittime: chiunque al posto loro e inquelle condizioni le avrebbe già avanzate datempo. Non mi pare tuttavia che abbiano pro-posto alcunché sul come recuperare le risorsenecessarie a superare il blocco del tetto sti-pendiale. Avrebbero invece potuto chiederela cancellazione di quei privilegi che ben co-noscono (trattamento economico dirigenzialesganciato dal grado/qualifica, c.d. "omoge-neizzazione stipendiale", ausiliaria e inden-nità di posizione, incentivi antiesodo a pilotie controllori del traffico aereo, ordinariato mi-

litare). Oltre all'attuazione di una reale unifi-cazione delle forze di polizia. Certo, poi sa-rebbe stato oggettivamente difficile spiegareai vertici una simile presa di posizione a fa-vore degli interessi della collettività. Sarebbestato difficile giustificare una scelta logica erazionale che taglia privilegi, e qualche pol-trona di troppo. Per fortuna — e spero nonsiano solo annunci — ci ha pensato Renzi.Seppure in modo molto duro (viste le primedichiarazioni dei sindacati) ha voluto aprireuno spiraglio di dialogo, e oltre al suo “nientericatti”, a molti non è sfuggito come nelle pa-role di Renzi abbiano fatto capolino alcune diquelle proposte che insieme al vicepresidentedella Camera, Roberto Giachetti, avevamo an-nunciato lo scorso 6 maggio in conferenzastampa. E cioè: unificazione delle forze di po-lizia e revisione delle retribuzioni, per dimi-nuire il divario fra i trattamenti economici deidirigenti e quelli della truppa, e uso delle ca-serme per più Corpi contemporaneamente.Strano come il buon senso riesca ad attec-chire, fuori dalle dalle riunioni del Cocer.Nulla di nuovo, era già tutto scritto nel Def.Dopo il botta e risposta delle prime ore i mi-nistri dell'Interno e della Difesa si sono affan-nati per cercare una soluzione sostenibile conle sole risorse interne alle stesse amministra-zioni interessate. Al termine dell'incontro delMinistro dell'Interno Angelino Alfano coi ver-tici della Polizia di Stato, dei Carabinieri edella Guardia di Finanza, comincia a circolarenei corridoi dei ministeri l'ipotesi di unosblocco parziale e a tempo. Un rimedio, il ten-tativo di mettere un freno alla protesta che amio avviso è decisamente un nonsense. Illo-gico e antigiuridico: sbloccare il tetto salarialeper tre mesi… e poi, il primo gennaio del 2015ricominciare col blocco. Si creerebbe un bucopeggio della toppa. Il discorso di Renzi è statofin troppo chiaro: parliamo, ma "non accettoricatti". Le parole del Premier sullo "sbloccodi alcuni scatti che erano fermi" mi ha sugge-rito di andare a rileggere la sentenza dellaCorte Costituzionale n.154/2014. Una letturailluminante, che mi ha spinto a domandarmise non sia solo un caso che Renzi abbia par-lato proprio degli "scatti". Voluto o no chefosse, il riferimento — proprio in virtù dellasua precisione — fa sorgere il sospetto che ilPresidente del Consiglio abbia semplicementedeciso di andare a vedere il bluff, mettendouna posta assai limitata sul tavolo di un ipo-tetico incontro coi sindacalisti. Sarà un caso?Forse. Nella sua decisione il Giudice delleleggi ha precisato che gli anni di vigenza delblocco non sono utili ai fini del raggiungi-mento dei requisiti temporali necessari per lamaturazione di tutti i miglioramenti stipen-diali. Resterebbero a bocca asciutta tutti co-loro che in questi quattro lunghi anni hannoraggiunto o superato, ad esempio, i 17 anni diservizio per l'attribuzione del primo assegno funzionale. Oppure quelli che, avendo maturato 13 o 15anni dalla nomina a ufficiale, adesso s’illu-dono di aver raggiunto la tanto agognata omo-geneizzazione stipendiale.Alla luce di questaquesta pronuncia, uno sblocco parziale e limi-tato nel tempo avrebbe effetto solo per coloroche hanno avuto una promozione a partire dal1° gennaio 2011. Per tutti gli altri la solita fre-gatura. Un’elemosina che i promotori dellaprotesta finiranno con l'accettare, rivenden-dosela come una vittoria, e certificando invece la propria sconfitta.*Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm).

dalla prima “SANGUE INNOCENTE”

di Maurizio Costa

... Olga e Lucia sono state uc-cise domenica pomeriggio in-torno alle 16. La notte stessa,suor Bernardette, che avevatrovato le due consorellemorte in convento, è stata vio-lentata e uccisa allo stessomodo di Olga e Lucia. La portadi Bernardette era aperta lanotte del suo assassinio; que-sto perché, dopo la tragediadel giorno prima, le suore sisentivano al sicuro vista laforte presenza di polizia all’esterno del convento. Ma questa precauzione nonha evitato la morte di un’altra persona. Il Ministro degli Esteri, Fede-rica Mogherini, ha commen-tato la strage: “Ancora unavolta assistiamo al sacrificiodi chi, con dedizione totale,ha passato la propria vita ad

alleviare le troppe sofferenzeche ancora esistono nel continente africano. Attendiamo ora che le auto-rità del Burundi chiariscanoquanto accaduto e ci adopere-remo per riportare in Italiaquanto prima le salme delle religiose.”Anche il Papa ha espresso ilsuo cordoglio dopo la stragedel Burundi: “Sono profonda-mente colpito dalla tragicamorte delle suore. Il sangueversato diventi seme di spe-ranza per costruire l’autentica fraternità tra i popoli.” La missione in Burundi dellesuore saveriane è cominciatanel lontano 1961, partendo daun piccola comunità edespandendosi fino ad oggi. Lesorelle si occupano principal-mente di assistenza sanitaria,di maternità e di cure ai lebbrosi.

Gli attacchi ai prodotti sim-bolo della dieta mediterraneasaranno pubblicamente sma-scherati nella sua patria adAcciaroli, dove visse per circa40 anni Ancel Keys, scienziatoamericano del Minnesota(U.S.A.) definito il padre dellaDieta Mediterranea. Una in-tera giornata dedicata alla tu-tela e alla valorizzazionede’l'agroalimentare italianosarà al centro dell’appunta-mento conclusivo della primaSummer School sul Made inItaly, promossa da ColdirettiGiovani Impresa in collabora-zione con l’Osservatorio sullacriminalità nell’agroalimen-tare, con la presenza del pre-sidente nazionale di ColdirettiRoberto Moncalvo, del Mini-stro per le politiche agricoleMaurizio Martina e del presi-dente dell’ICE Riccardo Monti.venerdì 12 settembre 2014nel porto di Acciaroli nel comune di Pollica. 1) I prodotti simbolo delladieta mediterranea sono inuovi bersagli dei “falsari”

della tavola nelmondo dove sistanno diffondendoimprobabili e peri-colose imitazioniche saranno espo-ste e denunciateper la prima volta apartire dalle 10,00nel porto di Accia-roli nel comune di

Pollica, patria della dieta mediterranea.2) Goodbye summer con l’ul-tima maxi-grigliata di pescedell’estate prima dell’arrivodel fermo pesca, con il defini-tivo ritorno delle barche nel-l’estate 2014 nel porto del“Sindaco pescatore” AngeloVassallo nel quarto anniversa-rio della tragica scomparsaper testimoniare la volontà dicontinuare la battaglia per lalegalità anche nel Made inItaly, a partire dalle ore 16,00nel porto di Acciaroli nel comune di Pollica. 3) L’appuntamento conclu-

sivo della giornata è la tavolarotonda su Made in Italy unnuovo protagonismo italiano”a partire dalle ore 19,00 nelporto di Acciaroli nel comunedi Pollica con il presidente na-zionale di Coldiretti RobertoMoncalvo, il Ministro per lepolitiche agricole MaurizioMartina ed il presidente del-l’ICE Riccardo Monti che siconfronteranno con i giovani della Summer school.

L’ATTACCO ALLA DIETA MEDITERRANEA

IN MOSTRA NELLA SUA PATRIA

I prodotti simbolo della dieta mediterranea sono i nuovi bersagli

dei “falsari” della tavola nel mondo dove si stanno diffondendo

improbabili e pericolose imitazioni che saranno esposte e

denunciate per la prima volta

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CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

BURANA (FE): A GRANDE RICHIESTA TORNA LA SAGRA

DELLO STORIONE E DEL PESCE DI MARE

Burana (FE) - Evidentemente i cinque wee-kend consecutivi a cavallo tra luglio eagosto non sono bastati agli amanti delletradizioni e della buona cucina. E così, agrande richiesta, nei fine settimana del20-21 e del 27-28 settembre torna a Bu-rana la Sagra dello Storione e del pesce dimare. Nella piccola frazione di Bondeno,sulla riva Ferrarese del Po, un’affiatatis-sima squadra di amici che per l’occasionesi trasformano in cuochi provetti deli-zierà i visitatori già dalle prime portate,con antipasti misti ai profumi del mare eantipasto agrodolce allo storione; si passapoi al risotto ai frutti di mare o allo sto-rione, agli spaghetti torchiati allo scoglioe ai cappellacci di zucca al sugo di sto-rione affumicato; la ricca carrellata di se-condi prevede grigliata mista di pesce,fritto misto, spiedini di gamberi e lo sto-rione in due varianti: alla griglia e inumido alla ferrarese; e se ancora non si èsazi, ad attendere i palati più fini c’è ilpiatto speciale a base di caviale con burrosalato e carpaccio di salmone affumicato.Gli stand gastronomici saranno aperti ilsabato a cena e la domenica anche apranzo. Da queste parti la buona cucinaè una vera e propria religione, e non acaso Burana ospita il Museo della civiltàe della tradizione gastronomica, che inoccasione della sagra può essere visitato.

Per gli amanti della cultura, oltre al gra-zioso centro di Burana, merita una visitaBondeno, con la splendida pinacoteca Ga-lileo Cattabriga e la Chiesa Arcipretale de-dicata alla Natività di Maria Vergine,costruita nel 1114 per donazione di Ma-tilde di Canossa, la Rocca Possente astella, il Duomo di Bondeno e il Campa-nile di Matilde di Canossa.Creatura dal fa-scino mitologico per la capacità di donarele sue gustose uova, lo storione viene dasempre considerato il “signore del Po”perché può vivere sino a cento anni e pe-sare oltre 400 kg. Le sue tracce sono an-tichissime, e perdono negli angoli piùremoti dell’Impero Romano, quando nuo-tava felicemente dall’Adriatico al Tirreno,finché la caccia indiscriminata ha finitoper renderlo una specie rara, oggi pro-tetta dalla convenzione di Washington;questa tradizione è da sempre fortissimanel Ferrarese, e ancora di più a Bondeno,che sorge proprio sulle rive del Po: fino anon molti anni fa, in queste zone era pos-sibile trovarelo storione nelgrande fiumee in molti deisuoi affluenti,oltre chelungo le costeadriatiche.

DELITTO DI VIA POMA: VERITÀ NASCOSTE E BUCHI NERI SULLA

VICENDA DI SIMONETTA CESARONIPagine senza logica e un colossale errore giudiziario troppo pesante per la giustizia italiana

di Cinzia Marchegiani

Una storia amara quella di Simonetta Cesaroni, cheracchiude nel silenzio della sua morte una parte dellavita che forse non si conoscerà mai…Il mostro chel’ha uccisa non è un serial killer e forse, il carneficeera seduto proprio nel banco degli imputati. Spesso,troppo spesso l’identikit dell’assassino non è maiestraneo all’ambiente della vittima, nella statisticafredda dei numeri è quasi sempre un familiare, unamico o un parente. Questo enorme enigma ha lace-rato le certezze sulla giustizia che dopo 24 lunghianni ha solo partorito un sottofondo di inquietantiinterrogativi e soprattutto sempre gli stessi. L’enigmamai risolto, dopo l’assoluzione dell’unico indagato, èriemerso con tutte le sue immense ombre che conforza condannano tutto l’iter processuale, che adoggi è stato un grande flop. Una lettura attenta delladegenerazione processuale e la mancanza di corag-gio di condannare sbagli grossolani ha inglobato inuna spirale sempre più grande tutto l’impianto accu-satorio, per poi infrangersi e perdere forza, logica ecredibilità..insomma si son sbagliati tutti. Il giallo è

da archiviare? Forse si..forse no! L’omicidio brutale esenza pudore lascia macroscopici buchi, vistosi pec-che e un errore giudiziario alla Enzo Tortora, dovel’imputato è stato condannato moralmente senzaprove, prima di tutto dalla collettività che aveva ne-cessità di avere tra le mani un nome e un volto delcarnefice. Tutto riconduce a Simonetta, la sua gio-vane vita si è trovata impigliata in qualcosa piùgrande e devastante che non ha saputo gestire…l’as-sassino quella scena l’ha depredata di indizi, queipochi rimasti, sicuramente mal gestiti. Forse si èperso di vista che Simonetta era una giovane ragazzache aveva tra le amicizie un confidente, qualcuno concui poter lasciare in sicurezza dettagli, sogni, sensa-zioni che non sono mai emersi, dettagli che forseavrebbero fatto la differenza, insomma un progettoin cantiere, un avance di troppo, sensazioni dette adalta voce. Simonetta riposa nel cimitero di Genzanoa due passi da Roma…qui la sua vita fino a poco oreprima del suo omicidio, era radicata, dove erano realiamicizie, tante conoscenze e soprattutto sogni nelcassetto di chi vede il futuro come una tela da dipin-gere…e ora le piste terminano in un vicolo cieco, unvicolo troppo spesso ripercorso ostinatamente: man-canze di idee, di logica, di investigazione? Il delittodi Via Poma racchiude troppi colpi di scena e forsela strada giusta che conduceva all’assassino è statasbarrata con altre ipotesi…si solo ipotesi, e le pochetracce sono state mal curate, mal gestite, come sequelle mani responsabili delle 29 coltellate son riu-scite a cancellare ogni cosa. Il fotoreporter di Repub-blica visto cenare con Simonetta in un noto locale traAlbano e Genzano è esistito veramente? Perché nonsi è cercato il suo nome? L’omicida è quasi sempreun conoscente della vittima e il delitto di Via Pomanasconde troppi segreti che nessuno ha avuto mai

accesso. Ad oggi si deve capire se in virtù delle inda-gini carenti, si può riaprire il caso, e quindi capirecome si può ottenere prove fisiche di importante va-lore, poiché è una regola abbastanza nota in crimi-nologia che le deposizioni raccolte a distante ditroppo tempo perdono inevitabilmente valore…forsele tracce perse sono nascoste nella lettura attenta deiverbali, che potrebbero indicare nomi o addiritturaprove scartate cui l’evoluzione tecnologica potrebberiesaminare con nuove analisi strumentali. Ad ogginumerosi errori hanno espressamente partorito pro-cessi evanescenti che non dovevano neanche essere iniziati. L’assassino voleva far sparire il corpo di Si-monetta, perché quel luogo poteva associarlo allasuo identikit,e soprattutto i litri di sangue che Simo-netta ha perso dopo 29 coltellate erano circa cinquelitri, secondo la scientifica…ha impegnato fisica-mente il suo assassino. Delitto di Via Poma, solobuchi neri ed errori macroscopici che anche ClaudioCesaroni, papà di Simonetta sempre più consapevolechiese al ministro della Giustizia di allora, Piero Fas-sino di far svolgere ai suoi ispettori un'inchiesta am-ministrativa per accertare se vi furono dellenegligenze, delle mancanze, degli errori, da parte dichi indagò sulla morte di sua figlia.Simonetta è vit-tima non solo del mostro che a sangue freddo hapensato bene di cancellare le tracce che avrebberoportato gli inquirenti al suo indirizzo, ma di un co-lossale errore giudiziaro, dove l’evidente fallimentoha fato emergere l’incapacità di tessere ad arte letracce nascoste nei verbali, nelle prove acquisite sulposto e soprattutto investigativa. Tutto ha un ori-gine, e la logica spesso è quella cui si fa poco riferi-mento…Simonetta d’altronde era una giovanissimaragazza e forse qualcuno conosce dettagli davveropreziosi.

di Christian Montagna

Napoli - Una famiglia che non trova paceper la morte del proprio caro, un quartiereche dà vita ad una gara di solidarietà neiconfronti della famiglia Bifolco. Rappresa-glie contro le forze dell'ordine, fiaccolate eblocchi stradali, l'ultimo in ordine di tempoquello della Tangenziale di Napoli di ierisera: tutto per non dimenticare ciò che è ac-caduto. L'opinione pubblica divisa in due:c'è chi sostiene le forze dell'ordine cercandodi fornire un alibi al giovane carabiniere chequella sera ha sparato giustificando gli at-timi caotici che l'hanno spinto a compiere

quel maledetto gesto e chi invece punta il dito contro l'abuso di potere delleforze dell'ordine, descrivendo Davide come un ragazzo pulito, incensuratoe onesto. "Uno Stato che dovrebbe proteggere e invece uccide"- è questa lafrase che compare sulle mura del quartiere e ancora "Giustizia per Davide".La famiglia, prima fra tutti, punta il dito contro il carabiniere accusandolodi aver sparato al cuore del giovane Davide. Per dimostrarlo decidono dipubblicare su facebook le foto del corpo senza vita della vittima. Immaginisconsigliate ad un pubblico sensibile in cui si evidenziano lividi e graffi oltreal foro creato dal proiettile. Spunterebbe inoltre un video delle telecameredi sorveglianza diffuso dai legali della famiglia Bifolco in cui si vede l'irru-zione di un carabiniere all'interno di una sala giochi subito dopo la tragedia.L'Arma però precisa che non si tratterebbe dello stesso carabiniere che haucciso Davide. In una tragedia che ha dell'inverosimile come questa, spuntaanche un "supertestimone" che secondo i legali avrebbe raccontato di avervisto il carabiniere sparare al cuore di Davide. Oggi sarà effettuata l'autopsiasul corpo del piccolo. I risultati dell'esame autoptico insieme agli indizi ri-cavati dai primi rilievi, sono al vaglio degli inquirenti e del pm e potrebberoessere fondamentali allo svolgimento delle indagini.

NAPOLI, DAVIDE BIFOLCO: LA FAMIGLIA DIFFONDE

LE IMMAGINI CHOC DEL CORPO SENZA VITA.

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CASTEL GANDOLFO: E’ CACCIA ALLO SCACCO MATTO

di Chiara Rai

Castel Gandolfo - Si è parlato abbastanza in questigiorni dei “maldipancia” nella politica castellana. Di-cendo e non dicendo rispetto ad una azione dell’at-tuale sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesiche ha destabilizzato ancora di più certi “non – equi-libri” interni al centrosinistra ma affatto significativi.In direttivo del Pd alla presenza del segretario pro-vinciale, sia il consigliere di opposizione Marta Totiche Paolo Gasperini si sono dimostrati “aperti al dia-logo”. La loro “apertura” però ha preso strade bendifferenti : Marta Toti, tesserata Pd, sembrerebbe mo-strare vicinanza di intenti e programma con l’attualecorrente Monachesi. Marta Toti, figlia dell’ex sindacoLuciano Toti, è di estrazione di centrosinistra e di-ciamo che è finita, circa due anni fa, come candidatanella lista mista “Aurora” di Paolo Gasperini il qualeuscì dal Pd e si mise a correre in solitario incassandopersino il sostegno del Pdl / Forza Italia con la bene-dizione di Adriano Palozzi. Marta Toti, evidente-mente, comprendendo che Aurora (che poi hasostenuto la candidatura di Silvagni a sindaco di Ma-rino col centrodestra) era più a destra che a sinistra

ha iniziato comedire a sottoli-neare la suaestrazione poli-tica tanto daprendere la deci-sione di mez-z’estate dipassare definiti-vamente al Pd.Ora Toti rimanein silenzio aguardare quellosuccede, il suoatteggiamento èpiuttosto pru-dente non è an-cora uscita connote o comuni-cati ufficiali

sulla questione. Paolo Gasperini, leader della coali-zione Aurora, al Bilancio nella giunta Colacchi, hadunque preso le distanze dal sostenere Milvia Mona-chesi a sindaco e si è candidato lui stesso racco-gliendo militanti di centrodestra, centro e centrosinistra.Paolo Gasperini, capogruppo del Movimento Aurora,il 30 agosto è uscito con un comunicato stampa at-traverso cui ha ribadito la propria “connotazionepropositiva” e apertura ad un confronto sui temi im-portanti della vita politica sottolineando una certapreoccupazione per il fatto che alcuni punti del pro-prio programma non fossero stati affatto affrontatidall’amministrazione come l’area 167, la raccolta dif-ferenziata, le attività culturali e il completamento diopere pubbliche). Di fatto la posizione di Gasperiniappare ancora interpretabile ma non collocabile inuna determinata estrazione politica, sebbene (ricor-diamo ancora) ci risulti che stessa lista civica Auroraabbia sostenuto Silvagni sindaco a Marino. E’ chiaroche se Marta Toti prendesse ufficialmente le distanzadal Movimento Aurora, quest’ultimo perderebbe unbel bacino di voti di centrosinistra che probabilmenteandrebbero a rafforzare la corrente di Milvia Mona-

chesi e impoverire di conseguenza quella dell’ex sin-daco Maurizio Colacchi, il quale però non sembra es-sersi pronunciato su tutto questo fermento politico.Di fatti non era presente neppure all’ultimo direttivo.Adesso bisognerà vedere come si muoverà concreta-mente il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesiche, intervistata dal nostro quotidiano torna a riba-dire: ci sono delle contraddizioni che vanno risolte –ha detto il primo cittadino – l’apertura da parte miac’è, adesso dobbiamo vedere se ci sono le condizioniaffinché si realizzi nel concreto, non può certamentetutto dipendere dalla mia volontà d’iniziativa seb-bene ritengo sia stato un passo chiaro e senza ti-more. Ritengo che ragionare insieme possacertamente giovare a conseguire risultati ancora mi-gliori. La mia squadra non ha problemi di sorta, iogoverno con consapevolezza dei ruoli ma non amoescludere forme di apertura costruttive”.E’ chiaro che Milvia Monachesi sa benissimo che tuttele sfide comportano dei rischi, ma le sue intenzioniquelle sì sono apparse molto chiare: il sindaco nonintende affatto fare esclusioni di sorta. Insommasembrerebbe che nessuno è di fatto fuori dai giochi,la partita è “aperta” nel vero senso della parola. In-tanto ha fatto capolino un manifesto “anonimo” cheparla di “prove tecniche di coalizione, prende vital’asse Palozzi, Monachesi, Toti”. Una mera provoca-zione perché non c’è nulla di fattibile in questa butade.Sentito Adriano Palozzi coordinatore provinciale diForza Italia e consigliere regionale FI in merito al-l’uscita dell’anomino castellano dichiara: “Non c’ènulla di vero è tutta una burlonata – dice Palozzi – ionon faccio prove tecniche in accordo con nessuno.Quando ho saputo di questo manifesto che mi chia-mava in causa mi sono messo a ridere. Io sono statosempre al posto mio, non ho cambiato mai tessera.Alle ultime elezioni ho sostenuto Marta Toti perchéin quel momento rappresentava l’espressione delcentrodestra, se poi adesso Marta Toti ha presoun’altra strada le faccio i miei migliori auguri. Certa-mente non si possono rivolgere alla mia persona di-scorsi sulla coerenza, ognuno agisce come megliocrede”.

Presto nuovi scenari nella politica castellana. Un Pd rinnovato o spaccato?

VIGNETTA SATIRICA

Frascati – Una brutta storia fatta di pesantissime minacce e mesidi paure è stata risolta dai Carabinieri della Compagnia di Fra-scati. Si tratta dell’ennesima vicenda di stalking che i militari sisono trovati a dover fronteggiare già dal mese di ottobre delloscorso anno, quando una donna romena di 46 anni si presentò incaserma per denunciare le minacce ricevute dal suo ex marito, an-ch’egli romeno di 39 anni, in quel periodo in Germania per motividi lavoro. Proprio quel distacco consentì alla donna, già decisa ainterrompere la relazione con il marito, da cui aveva avuto duefigli, a formalizzare il tutto avviando le pratiche per il divorzio.In totale disaccordo con tale decisione, il 39enne scatenò la suaira tempestando di messaggi la donna, dapprima velatamente mi-nacciosi, poi con la più terribile delle promesse: “tornerò dallaGermania, ti troverò e ti ucciderò insieme ai nostri figli, poi mi to-glierò la vita, così potremo stare insieme nell’aldilà”. La donna,inoltre, raccontò ai Carabinieri che già 13 anni era stata vittimadel comportamento vessatorio del marito, che al culmine di unalite la cosparse di benzina minacciando di darle fuoco. Quando ilTribunale di Roma, accogliendo le richieste dei Carabinieri di Fra-scati, nel novembre 2013 ha emesso il provvedimento di carcera-zione, l’uomo si è reso irreperibile riuscendo ad eludere tutti itentativi di ricerche attivati sia in territorio nazionale che estero,facendo piombare ancor più nel terrore la donna, preoccupata perun eventuale improvviso ritorno dell’uomo. Nella notte, i Carabi-nieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Frascati sonoriusciti ad intercettare l’uomo e ad ammanettarlo, mettendo la pa-rola fine alla vicenda. Lo stalker è stato portato nel carcere di Re-gina Coeli dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

FRASCATI: MINACCIA DI UCCIDERE I FIGLI E

LA EX MOGLIE. Genzano - “Vorremmo infrangere l’assordante si-lenzio che avvolge questa vicenda”. È questa laprovocazione che il comitato Genzano ProMaròlancia nell’organizzare la manifestazione che siterrà Domenica 14 settembre 2014 a Genzano.“Anzitutto vogliamo esprimere la nostra solida-rietà e vicinanza a Massimiliano e Salvatore e alleloro famiglie; vogliamo poi mantenere viva la sen-sibilità di tutti riguardo a questo tema. Sono que-sti i motivi che ci hanno spinto a organizzarequesta iniziativa”. In queste parole è riassunto unprogetto che, nelle intenzioni degli organizzatori,vuole essere apolitico e trasversale. Una manife-stazione rivolta a tutti. Come noto, dal febbraio2012, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone,sono detenuti in India, con l’accusa di aver ucciso

due pescatori scambiati per pirati. Ciò mentre i due fucilieri di marina prestavano il loro servizionell’ambito di una missione di protezione anti-pirateria stabilita dal governo italiano. A tutt’oggi,dopo ben trentuno mesi, è ancora difficile formulare previsioni sulla conclusione della vicenda:malgrado le iniziative della diplomazia e della politica i due marò restano a New Delhi.“Non sonocerto mancate, in questo tempo, iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze po-litiche; non vogliamo fare meglio, non vogliamo fare di più: vogliamo, soltanto, fare ancora” - cosìcontinua il Comitato Genzano ProMarò – “vogliamo tenere alta l’attenzione su questa vicenda; evorremmo che fosse l’attenzione di ogni italiano, a prescindere da schieramenti e campanilismi”.“Per questo siamo ad invitare tutti a questa manifestazione che avrà per cornice Genzano, unadelle perle dei Castelli Romani; invitiamo tutti a partecipare ed a venire a sventolare la propriabandiera per Salvatore e Massimiliano. La bandiera che ogni italiano porta nel cuore. Vi aspet-tiamo”. L’appuntamento è per domenica prossima alle ore 10:30 in piazza Tomaso Frasconi.

GENZANO: MANIFESTAZIONE PRO MARO'

Domenica 14 settembre 2014 a Genzano

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RIETI: QUATTRO GLI ASILI NIDO CONVENZIONATI DISPONIBILI

CANTALICE (RI): TUTTO PRONTO PER L'XI° EDIZIONE DELLA SAGRA DELLE STRENGOZZE

VITERBO: GIORNI DI RADUNI PER ARBITRI, ASSISTENTI E OSSERVATORI ARBITRALI

Viterbo - Gli arbitri, gli assistenti e gli osservatori ar-bitrali della sezione Aia di Viterbo, sono stati impe-gnati nei giorni scorsi nei rispettivi raduni precampiontao. Gli arbitri Matteo Centi, alla prima espe-rienza a livello nazionale, Claudio Petrella e GianlucaSili, si sono messi in evidenza nel raduno dei fi-schietti a disposizione della CAI, commissione arbitriinterregionale. La punta di diamante nel campo arbi-trale della sezione, Alessandro Chindemi, è stato im-pegnato nel raduno di CAN D, svoltosi a Sportilia dal2 al 4 Settembre. Il fischietto viterbese non ha disat-teso le aspettative superando brillantemente testatletici e i quiz regolamentari. A Nemi (Roma) dal 2al 4 Settembre si è svolto il raduno per l’organico diEccellenza e Promozione che ha visto impegnati gliarbitri Ruben Celani per l’Eccellenza, Simone Adrianie Stefano Segatori per la Promozione. Sono stati tregiorni intensi dove sono state impartite utili nozionie disposizioni tecniche. Anche loro hanno superato i

test atletici e tecnici senza nessun problema.Il 4 Settembre si sono aggregati al raduno di Nemianche gli osservatori arbitrali regionali che hannoprima svolto un lavoro in separata sede e successi-vamente una riunione congiunta con gli arbitri. Gliosservatori arbitrali viterbesi, impeccabili nei quiz re-golamentari, erano: Andrea Albanese, Giuseppe Jon-coli, Francesco Biagio Lamusta, Ennio Mariani, LuigiRobello, Maurizio David Sberna, Massimo Stotani, Ro-bertoTripodi. Nello stesso giorno si è svolta anchela Consulta Regionale alla quale ha partecipato il Pre-sidente della sezione di Viterbo Luigi Gasbarri. Pre-sente anche il consigliere nazionale UmbertoCarbonari che in tutti e tre giorni non ha lesinatoconsigli ai giovani colleghi. Il raduno è proseguito il5 settembre con il raduno degli assistenti arbitrali adisposizione del comitato regionale arbitri del Lazio.Nella mattina hanno svolto i quiz tecnici e i test atle-tici, superandoli, mentre nel pomeriggio sono stati

impegnati nella riunione tecnica. Presenti per la se-zione di Viterbo: Danilo Giacomini, Mirko Lilli, Ro-berto Orlandi, Francesco Raccanello, MarioSantostefano, Marius Sisea e Massimiliano Starnini.Il presidente Luigi Gasbarri e gli iscritti alla sezioneAia di Viterbo augurano un caloroso in bocca al lupoa tutti i colleghi affinché questa stagione sportivapossa essere ricca di soddisfazioni. Aia, associazioneitaliana arbitri, sezione di Viterbo.

A Nemi (Roma) dal 2 al 4 Settembre si è svolto il raduno per l’organico di Eccellenza e Promozione che ha visto impegnati gli arbitri

Ruben Celani per l’Eccellenza, Simone Adriani e Stefano Segatori per la Promozione.

Rieti - Gli asili nido Titti e Company, PuffolandiaStory, Il mondo incantato e Puffolandya sono strut-ture che accolgono bambini dai 3 ai 36 mesi di età,accreditate e convenzionate con il Comune di Rieti.Lo status di accreditamento presso l’Amministra-zione comunale rappresenta una garanzia di qualitàper le famiglie che scelgono di rivolgersi alle strutture private. Gli asili convenzionati condividono lo stesso Regola-mento di servizio degli Asili comunali e lo stesso pro-

getto educativo, dunque non sono di minore impor-tanza. L’Amministrazione comunale, attraverso unbando, ha selezionato queste quattro strutture inbase a standard di qualità e di professionalità. All'in-terno delle strutture private, come negli asili comu-nali, è presente un pediatra privato e un pediatrasupervisore nominato dalla ASL. Le mense sono re-golate secondo il piano di autocontrollo H.A.C.C.P.con la vigilanza del pediatra dell'asilo e della stessa Azienda sanitaria locale.

E’ garantita la sanificazione giornaliera di tutti gliambienti. Le quattro strutture sono aperte 12 mesil’anno, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17,30, etutte le educatrici sono in possesso di diploma spe-cifico per la cura, l’educazione e la sorveglianza deibambini con un rapporto numerico di un educatoreogni 7 bambini come prevede la legge. Tutto il per-sonale è sottoposto a verifiche, anche da parte del-l’Amministrazione comunale, e in aggiornamentocontinuo.

Cantalice (RI) - E’ un prodotto tipico tradizionale ri-conosciuto nel2006 dalla Re-gione Lazio; un particolareprimo piattoche si preparaancora oggi seguendo unaricetta traman-data oralmenteper secoli aC a n t a l i c e ,s p l e n d i d oborgo in pro-vincia di Rieti.Sono le “stren-gozze”, una

pasta fatta a mano realizzata con ingredienti sem-plici e genuini: acqua, farina, pomodoro e aglio. Nelfine settimana del 13-14 settembre saranno le grandiprotagoniste di una sagra, giunta all’undicesima edi-zione, che coniuga al meglio gusto, tradizioni e di-vertimento. A impreziosire il condimento delle“strengozze” è il profumo della “persa”, una speciedi maggiorana che cresce proprio in questo territo-rio; e sempre rigorosamente a “chilometro zero” sa-ranno i prodotti in esposizione sulle bancarelle dellamostra mercato, mentre non mancheranno gli spet-tacoli musicali, i balli e le musiche della tradizionepopolare. A Cantalice, incantevole borgo che regalauna vista mozzafiato sui laghi Lungo e Ripasottile,l'area ristorante sarà allestita al coperto, in piazza della Repubblica, sotto comodi gazebo. Un servizio di bus navetta garantirà il collegamentocon il santuario di San Felice all'Acqua, che sorge nel

luogo in cui San Felice ha compiuto il celebre Mira-colo dell'acqua, fatta sgorgare in una calda giornata estiva battendo per terra con un bastone.Chi vorrà accompagnare l’aspetto gastronomico allascoperta del territorio non resterà di certo deluso:Cantalice è un borgo magico e unico per il suoaspetto urbanistico, che si sviluppa in verticale lungoun ripido sperone di roccia e culmina nella torre di-fensiva e nella caratteristica chiesa di San Felice. Chi decide di salire a piedi i 350 scalini che condu-cono nel cuore del borgo antico, può godersi le casein pietra, le scale, le fontane e le piccole chiesette che circondano la scalinata. Per chi invece preferisce una passeggiata nella natura– magari per digerire meglio le “strengozze” - da Can-talice partono molti sentieri e suggestivi percorsi na-turalistici che conducono anche fino al Terminillo,essa e alla Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile.

VITERBO, KIT SCOLASTICO: ANCORA QUALCHE GIORNO PER RISPONDERE ALL'AVVISO PUBBLICO

di Gennaro Giardino

Viterbo - Kit scolastico, ancora qualche giorno per ri-spondere all'avviso pubblicato dal Comune di Viterbo. L'amministrazione comunale, per garantire il fonda-mentale diritto allo studio, intende proporre un'ini-ziativa a favore delle famiglie con ISEE pari oinferiore a 10.632,93 euro, i cui figli frequentano la prima classe della scuola primaria. “Si tratta dell'assegnazione di un buono acquisto –ha spiegato l'assessore alla Pubblica Istruzione Raf-

faella Valeri – del valore commerciale di 75 euro perciascun figlio frequentante la prima classe, spendi-bile presso gli esercizi commerciali che verranno co-municati al momento del ritiro del buono. Si tratta diun kit scuola, composto ad esempio da uno zaino, un astuccio completo, quaderni, penne e altro”.Il Comune di Viterbo ha stanziato in bilancio 15 milaeuro da destinare interamente a questa iniziativa. Gliinteressati con i requisiti previsti nell'avviso possonopresentare domanda entro il prossimo 16 settembreall'Ufficio Protocollo del Comune di Viterbo, unita-mente all'attestazione ISEE in corso di validità. Tutta

le modulistica può essere scaricata dal sito istituzio-nale www.comune.viterbo.it sezione Servizi online,avvisi pubblici, III Settore, oppure può essere ritiratapresso il settore cultura, turismo, spettacolo, sport,scuola e università in via Garbini 84/b (IV piano ilmartedì e il giovedì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17, V piano tutti i giorni dalle 10 alle 13). L'ufficio Pubblica Istruzione provvederà alla predi-sposizione del kit scuola, spendibile presso gli esercizi commerciali fino al 30 novembre 2014.Per informazioni e chiarimenti è possibile contattarei seguenti numeri: 0761 348 360 – 0761 348 488 .

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LATINA: TRA ZTL E PARCHEGGIO MULTIPIANO I CITTADINI PAGANO

OLTRE 4 MILIONI DI EURO

Latina - Nella giornata di lunedì 8 settembre 2014 incommissione Commercio si è parlato della Zona atraffico limitato Nicoletta Zuliani: “La Ztl, una spesatroppo alta per i cittadini di Latina” Una rappresen-tanza della ConfArtigianato ha lamentato l'assenzadi confronto tra le parti “La Zona a traffico limitatocosta troppo per le casse del Comune di Latina.L'Ente dovrebbe prendere esempio dalle migliori re-altà italiane per la realizzazione di quella che in altrecittà è un'isola pedonale vivibilissima e quasi a costozero”. Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Par-tito Democratico torna sul tema della Ztl nel centrostorico, a Latina partita lo scorso 1 settembre tramille polemiche. Oggi se ne è parlato in commissioneCommercio, dove era presente anche un rappresen-tante della ConfArtigianato, ed il cui scopo era pro-

prio la valutazione dell'impatto che la Ztl avrà sullacittà e sulle attività commerciali.“Quel milione sol-tanto per la pavimentazione è un costo altissimo edingiustificato. La maggioranza continua a rafforzarel'idea di aver realizzato un punto del loro pro-gramma: il fatto è che nel loro programma era scrittosolo questo "anche la pedonalizzazione del centro,magari un pomeriggio a settimana, puo costituire unmomento di aggregazione dei cittadini e delle famiglie". Ben felici rispetto al cambio di rotta che va nella no-stra direzione, ma il costo imputato alle tasche deicittadini non può certo essere così elevato. Perchénon si investe invece sul potenziamento del serviziodi trasporto pubblico e non si incentiva l'uso della bi-cicletta dalle zone più periferiche verso il centro sto-

rico? La Ztl è una bel modo di riappropriarsi di spaziumani, ma dubito che i cittadini condividano questaspesa enorme per una pavimentazione che non ciserve: altri Comuni, Lucca per esempio, non ne haalcun tipo e la sua zona pedonale se la vive benis-simo”.Ma c'è di più. Nella commissione di oggi erapresente anche un rappresentante della ConfArtigia-nato, che ha lamentato l'assenza di confronto tra leparti nella realizzazione della Ztl. “Ci ha spiegato –riporta Zuliani – che l'unico incontro che hannoavuto con il Comune è stato nel Luglio 2013, con lapromessa da parte dell'Amministrazione di incon-trarli di nuovo. Non c'è stato, però, a detta dell'asso-ciazione di categoria, nessun altro momento diconfronto. C'è una bella differenza tra 'percorsi par-tecipativi' e 'comunicazione delle decisioni prese'”.

ANAGNI (FR), FESTIVAL DEL TEATRO MEDIEVALE E RINASCIMENTALE: E' BOOM DI PRESENZE

Nicoletta Zuliani: “La Ztl, una spesa troppo alta per i cittadini di Latina”

Anagni (FR) - Continuano i successi per gli spettacoli inseriti nel cartellone dellaventunesima edizione del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Ana-gni.La storia ha incontrato l'arte nella rappresentazione del famoso episodio delloSchiaffo, portato in scena da Velia Viti e dalla sua compagnia: "Quartiere Caetani1303 - L'oltraggio dello schiaffo". La rievocazione storica si è svolta proprio il 7settembre, in occasione dell’anniversario dell'evento. Il Palazzo Bonifacio VIII, il-luminato dalla luce delle candele, è diventato ancora una volta teatro di una dellepagine più conosciute della storia medievale europea: la cattura di papa BonifacioVIII da parte di Guglielmo di Nogaret e Giacomo Sciarra Colonna inviati da FilippoIV il Bello, e la sua liberazione grazie alla sommossa dei cittadini di Anagni.La finzione si è incontrata con la realtà, poiché lo spettacolo è stato portato inscena nei luoghi in cui avvenne davvero, cioè le sale dello storico palazzo di Ana-

gni. Il testo è stato interpretato con una recitazione coinvolgente da SebastianoColla (Bonifacio VIII), Marco Zordan (Guglielmo di Nogaret), Manuel Fiorentini (Gia-como Sciarra Colonna), Eleonora Turco (Emilia), Fosca Banchelli (Cecilia) con l’ac-compagnamento musicale di Miriam Chiappi alla chitarra. Un viaggio all’internodelle tre sale del palazzo, la Sala delle Oche, la Sala dello Scacchiere e la Sala delGiubileo: uno spettacolo itinerante che ha coinvolto ed emozionato gli spettatorie che ha fatto registrare il tutto esaurito in tutte le repliche, con il pubblico arri-vato da diversi centri del Lazio e dell'Abruzzo. Anche questo evento si inseriscenel cartellone del Festival, curato quest'anno dal Comune di Anagni e dall'Asso-ciazione T.A.C System, senza la presenza di un direttore artistico. "E' stata unascelta non scelta per il Comune - ha spiegato il vicesindaco Marilena Ciprani - do-vuta al fatto che l'amministrazione da poco si era insediata. C'è stata quindi unavelocità di programmazione visto il ritardo sui tempi del Festival. Si è preferitoallora far lavorare l'ufficio del Comune ed indire una gara per attribuire l'incaricoorganizzativo ad un'associazione. Ha vinto la T.A.C. System". L'assessore alla Cul-tura, presente alla rappresentazione che si è svolta nel Palazzo Bonifacio VIII, haparlato anche dell'importanza storica dell'evento portato in scena: "Ci troviamoin un contesto di supremazia del potere temporale della Chiesa e contempora-neamente delle prime affermazioni delle sovranità nazionali. Rievocare questoepisodio proprio nelle sale del Palazzo dove il fatto è accaduto realmente è im-portante per la memoria, per la ricostruzione del passato ma anche per la costru-zione dell'identità futura." Federica Romiti, Responsabile del Palazzo BonifacioVIII, ha commentato: "E' evidente la consonanza tra i fatti narrati e la memoriastorica di questo luogo. E' per questo che per il terzo anno consecutivo ripropo-niamo lo spettacolo di Velia Viti, per dare una dimora stabile alla rappresenta-zione". Un valore aggiunto all’evento, è stato dato da un interessante laboratoriodi spezie e di cucina storica medievale, che si è svolto sempre nel Palazzo di Bo-nifacio VIII a cura dell’Associazione Vita Romana.I laboratori enogastronomici siripeteranno anche domenica 14 e sabato 20 settembre, unitamente a visite guidatespeciali al centro storico di Anagni a cura dell’Associazione Lega Ernica

Frosinone - Soddisfazione di cittadini ed esercenticommerciali per il primo esperimento di mercato iti-nerante domenicale.Infatti, la scorsa domenica,piazza Sandro Pertini, nel quartiere Scalo, ha ospitato70 venditori ambulanti di tutti i settori merceologicialimentari e non alimentari per l'iniziativa nata dauna volontà dell’Amministrazioine Ottaviani e pron-tamente sposata dalle associazioni di categoria Con-fesercenti, Confcommercio e Ambulanti Oggi. Unesperimento certamente riuscito che proseguira conaltre tappe a partire da domenica 14 settembre inpiazzale Europa, per proseguire domenica 21 settem-bre in piazza Madonna della Neve e per finire dome-nica 28 a Cavoni. “L’idea – ha commentato il sindacoNicola Ottaviani - è nata, innanzitutto, dall’esigenzadi creare momenti di aggregazione per la cittadi-nanza e poi di implementare la vitalità dei nostri

quartieri con la creazione dei mercati domenicali, dasempre appuntamento molto frequentato da partedella gente. Il mercato, infatti, come concetto ha unatradizionale millenaria e si qualifica da sempre nonsolo come luogo di scambi commerciali ed econo-mici, ma anche di incontro e di socializzazione.L’idea di spostarlo, poi, a turno in varie zone dellacittà è funzionale a un progetto di riscoperta e di va-lorizzazione dei nostri quartieri e di fare di Frosi-none un punto di riferimento anche per le realtàsociali dei comuni viciniori e non.L’affluenza massiccia ci conforta sulla bontà dell’ideae sulla sua riuscita, con un ringraziamento partico-lare all’opera compiuta dall’assessore allo sviluppoeconomico, Massimiliano Tagliaferri, e dai responsa-bili dell’ufficio commercio del Comune di Frosinone,che hanno tenuto in prima persona i contatti con le

associazioni di categoria e che hanno seguito l’evol-versi del progetto”.

FROSINONE: IL MERCATO ITINERANTE DOMENICALE FA STRIKE DI PRESENZE

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Nata sull’asse Roma-Milano dalla decennale esperienza diFrizz&Gerald Animazione e Spettacolo, Astro Club fornisceservizi di Gestione Turistica a 360 gradi. Affondiamo le nostreradici nell'Animazione Turistica, servizio che abbiamo gestitoin diverse strutture in Italia e all'Estero. In seguito negli anniabbiamo ampliato la nostra proposta anche ai servizi di Foodand Beverage, gestendo nelle nostre strutture il settore ristorativocon mezza pensione, pensione completa, servizio à la carte, cenedi gala ed eventi. Collaborare con strutture ricettive conpotenzialità, logistica e intenti molto eterogenei ci ha per-messo di operare sul territorio entrando nelle problematiche inmaniera dinamica e risolutiva. Particolare attenzione vienedata da Astro Club all'organizzazione di eventi, concerti,spettacoli, reading, mostre, feste private e molto altro, conl'aggiunta di servizio catering se richiesto, su tutto il territorionazionale.