15
A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G A & A Arte e Architettura La pittura fiamminga: Jan van Eyck

A Arte e Architettura - WordPress.com...Jan van Eyck e Hubert van Eyck (1426-1432), olio su tavola 258×375 cm, Cattedrale di San Bavone, Gand A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2 G

  • Upload
    others

  • View
    16

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

A & A

Arte e Architettura

La pittura

fiamminga:

Jan van Eyck

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

La pittura fiamminga

Dove ci troviamo quando si

parla di pittura fiamminga?

Durante il Quattrocento l’Italia e le fiandre

intrecciarono molti rapporti economici e culturali

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Nelle Fiandre anche Cosimo de’ Medici aprì una filiale della sua banca

nel 1439 a Bruges, città che insieme a Gand era uno dei principali centri

manifatturieri e commerciali della regione.

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Nacque in questo contesto una nuova corrente pittorica che ebbe come

esponenti di spicco Jan van Eyck e Rogier van der Weyden.

Ritratto di giovane donna (R. van

der Weyden, 1460 ca)

Ritratto di uomo con turbante

rosso (J. Van Eyck, 1433)

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

CARATTERISTICHE DELLA PITTURA FIAMMINGA:

- PITTURA A OLIO (BRILLANTE E RESISTENTE)

- GRANDE ATTENZIONE AI DETTAGLI

- RIPRODUZIONE DI SCENE DELLA

QUOTIDIANITA’ DOVE SONO CALATI ANCHE

EPISODI SACRI

- PROSPETTIVA EMPIRICA ED INTUITIVA (NON

DETTATA DA REGOLE MATEMATICHE)

- USO ACCURATISSIMO DELLA LUCE NEL

SOTTOLINEARE OGNI PARTICOLARE

- SOGGETTI RICORRENTI: RITRATTI E PAESAGGI

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

E’ considerato il capostipite

della pittura fiamminga.

Probabilmente ebbe una

formazione da miniatore.

Diventa pittore di corte di

Filippo il Buono, duca di

Borgogna, del quale ritrasse la

moglie Isabella degli Aviz con

uno stile che sempre adottò nei

suoi ritratti: veduta di tre

quarti, mezzo busto e fondo

scuro.J. van Eyck, Madonna del cancelliere Rolin

(1434-1435), Louvre, Parigi

Jan van Eyck

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Giovanni di Arrigo Arnolfini,

mercante e cavaliere di Filippo il

Buono, era originario di Lucca e

risiedeva a Bruges. Nelle Fiandre

risiedevano molte famiglie toscane

impegnate in affari. Non è un caso che

la pittura fiamminga rappresenti

banchieri, addetti al cambio, usurai….

La donna nel dipinto è Giovanna

Cenami. In un ambiente domestico,

elegantemente vestiti e davanti a due

testimoni, si scambiano le promesse

di matrimonio. Come facciamo a

sapere che ci sono due testimoni nella

stanza?

Grazie ad uno stratagemma….

J. van Eyck, Ritratto dei coniugi Arnolfini,

(1434), National Gallery, Londra

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

…lo specchio appeso sulla parete di

fondo della stanza.

Lo specchio è convesso (più diffuso

all’epoca rispetto a quello piano) e

ci rivela, con la necessaria

deformazione, lo spazio antistante i

due protagonisti.

Jan van Eyck è uno dei due

testimoni riflessi e ci restituisce con

dovizia di particolari un ambiente di

una abitazione di persone

benestanti.

Prestiamo attenzione ai particolari

dipinti con grande cura a partire

proprio dalla cornice dello specchio

che riporta le scene della passione

di Cristo. Sopra la firma del maestro.

J. van Eyck, Ritratto dei coniugi Arnolfini,

(1434), National Gallery, Londra. Particolare.

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Letto con

baldacchino.

Il baldacchino era

una protezione

per il letto di

vescovi e cardinali

che poi cominciò

ad essere usata

anche dai nobili.

Serviva a

proteggere il letto

dal freddo, per

tenere lontani

insetti e fornire

privacy .

Finestra. Nella

parte superiore si

nota una “vetrata

a rulli” cioè

composta

dagli “occhi di

bue” ricavati dal

vetro soffiato.

Le famiglie

facoltose avevano

finestre con

vetrate nella

parte alta del

vano. Alberi di

arancio si

intravedono

dall’apertura.

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

La cassapanca e la frutta

Simbolo di benessere economico e sociale

Lampadario con candela accesa

La candela accesa è un simbolo delle nozze che

talvolta si trova anche nelle annunciazioni.

Il lampadario è forgiato in metallo, ha un disegno

elaborato e può contenere più candele. Il cagnolino, simbolo di fedeltà

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Altri particolari

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

La prospettiva

Le linee bianche mettono in

evidenza la molteplicità di punti di

fuga del disegno prospettico

dell’impianto spaziale.

Qui la prospettiva lineare è già

presente ma non è rigorosa e

«matematica» come quella usata

dagli artisti fiorentini.

I punti di vista plurimi permettono al

pittore di dare risalto ad elementi

ritenuti importanti per la

composizione del quadro

conferendo una «qualità» dinamica

della scena nonostante la posa

«fissa» assunta di fronte al pittore

dagli sposi.

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Altri capolavori: Polittico dell’Agnello mistico (aperto)

Jan van Eyck e Hubert van Eyck (1426-1432), olio su tavola 258×375 cm, Cattedrale di San Bavone, Gand

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

Altri capolavori: Polittico dell’Agnello mistico (chiuso)

Jan van Eyck e Hubert van Eyck (1426-1432), olio su tavola 258×375 cm, Cattedrale di San Bavone, Gand

A.S. 2019/2020 STORIA DELL’ARTE 2° G

A & A

Arte e Architettura

La pittura

fiamminga:

Jan van Eyck