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"Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 - CN/BO" FEBBRAIO 2012 - Anno 3 - N.6 PROMESSE MANTENUTE Editoriale di Alberto Zanni ABITAREOGGI Periodico di Confabitare - Associazione Proprietari Immobiliari CONFABITARE A DIFESA DEI “SOLITI NOTI“ CONFABITARE AMMINISTRA ANCHE IL TUO CONDOMINIO TUTTE LE NOVITÀ DEL DECRETO SALVA ITALIA

ABITARE OGGI 6

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rivista di CONFABITARE

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"PosteItalianeSpa-SpedizioneinAbbonamentoPostale-D.L.353/2003(conv.In27/02/04n.46)art.1comma1-CN/BO"

FEBBRAIO 2012 - Anno 3 - N.6

PROMESSEMANTENUTEEditoriale di Alberto Zanni

ABITAREOGGIPeriodico di Confabitare - Associazione Proprietari Immobiliari

CONFABITAREA DIFESA DEI“SOLITI NOTI“

CONFABITAREAMMINISTRAANCHE IL TUOCONDOMINIO

TUTTE LE NOVITÀ DELDECRETO SALVA ITALIA

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del Geom. Nicola Schina

Iscritta con l’autorizzazione del Tribunale di Bolognaal numero 8066 del 1 aprile 2010

Anno 3 numero 6 febbraio 2012

Direttore ResponsabileMaurizio Costanzo

Direttore EditorialeAlberto Zanni

CaporedattoreCristiana Zappoli

Art DirectorLaura Lebro

RedazioneLorenzo Berardi, Giovanna Borgia,Iole Costanzo, Antonello De Marchi,Silvia Di Persio, Giovanni Gasparini,Enrico Guerra, Flavio Maria Marziano,Angela Mascara, Maurizio Pirazzoli,Marcello Rossi, Alessandro Rubi,Carlo Salvini, Luca Santarelli,Federica Setti, Paolo Simonetto,

Mercedes Vescio, Gianfranco Virardi

Ha collaboratoManuela Garbarino

StampaLITOSEI - Officine Grafiche

Rastignano (Bo)www.litosei.com

Via Filippo Argelati, 19 - 40138 BolognaTel. 051.343060 - www.koreedizioni.it

ERRATA CORRIGENel numero 5 di Abitare Oggi, a pagina 80,in calce all’articolo “Recuperare un exfienile” è stato pubblicato l’indirizzo weberrato dello studio Arch-O-Art.L’indirizzo corretto è: www.archoartstudio.it

CONFABITARE

Via Marconi 6/2 - 40122 BolognaTel 051.238645 - Fax 051.227573

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sommario

CONFABITARE14 Nuove offerte per gli associati15 Conseguenze degli abusi edilizi16 Vantaggi del risparmio energetico17 Il giusto valore delle proprie case18 Arriva la riforma del Catasto19 Nuove procedure antincendio20 Confabitare a difesa dei soliti noti21 Pensioni e calcolo contributivo22 Amministrare in modo innovativo

EDITORIALE13 Alberto Zanni

Promesse mantenute

PRIMO PIANO26 Novità del decreto Salva Italia30 Un riconoscimento all’impegno33 La legionella: il batterio killer

ZOOM36 Idee e soluzioni pratiche per la casa

9ABITARE OGGI

ARCHITETTURA41 Nel rispetto della memoria...

Lo Studio di Architettura Caprioglio Associati

ha ristrutturato un casolare sui colli Asolani

45 Vista sul lagoUna casa unifamiliare sul lago di Walen

progettata dallo studio K-m Architektur

50 Cemento, acciaio e vetroA Las Rozas de Madrid lo Studio Ensamble

progetta una particolare e insolita abitazione

PROFILO D’AUTORE57 Creatività senza limiti

DESIGN68 Una casa per ufficio73 Calore che seduce76 Legno d’autore

ARTE E ARTIGIANATO61 Il grande pregio del legno

INTERIOR DESIGN82 Vivere in armonia con l’esterno

A Vilnius un’abitazione-bacheca da cui

si può ammirare il Parco Regionale Pavilniai

90 Recuperare un’ex fabbricaL’architetto Ricardo Bofill ha convertito un

vecchio cementificio in abitazione e studio

10 ABITARE OGGI

La Soffitta Immobiliare opera come intermediario tra la domanda e l’offerta di immobili residenziali ecommerciali nella zona di Bologna e provincia, fornendo ai suoi clienti una consulenza globale su tutti gli aspettitecnici, finanziari e legali della compravendita o della locazione di un immobile.La Soffitta Immobiliare opera nel mercato dell’intermediazione e della consulenza immobiliare secondo uninnovativo approccio che punta a definire un servizio etico, trasparente e professionale. Competenze specializzateed esperienza consolidata si fondono in un servizio customer-centred orientato alla soddisfazione del cliente consoluzioni personalizzate pensate per soddisfare qualsiasi esigenza. Grazie al ventaglio differenziato dicompetenze (finanziarie, legali, economiche e tecniche), i consulenti dell’agenzia affiancano i clienti in ognimomento della trattativa con un supporto puntuale, preciso e in grado di garantire la massima riservatezza.

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Via Andrea Costa 67/B - 40134 BolognaTel. 051 6154856 - Fax 051 6154251www.lasoffittaimmobiliare.cominfo@lasoffittaimmobiliare.com

VIALE CARDUCCI AD.ZE PORTAS. STEFANOAppartamento da ristrutturare inpalazzo signorile. L’immobile mi-sura 165 mq, con soffitti che su-perano i 4 mt, si trova al pianoterra con ingresso indipendente,garage per un’auto e corte esclu-siva di 40 mq. Ideale sia per de-stinazione residenziale sia peruso ufficio/show-room. Riscalda-mento autonomo. SOF039

BORGO PANIGALEIn zona residenziale tipica casa aschiera del '29. Ingresso indi-pendente, cucina abitabile e sa-lone al piano rialzato con ac-cesso diretto al giardino privatodi 100 mq; camera matrimo-niale, camera doppia e bagno alpiano primo; taverna/cantina ebagno ad uso lavanderia all’in-terrato. Buono stato di manuten-zione. € 330.000,00. SOF066.

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Confabitare, anno secondo. Un anno, il 2011, che ha sancito, lo diciamo con un pizzico di sano orgoglio,un’ulteriore crescita della nostra associazione, in termini di adesioni, di servizi offerti, di radicamentosul territorio, di riconoscimenti a livello locale e nazionale. Un anno, ci piace sottolinearlo, di promessepuntualmente mantenute e di obiettivi raggiunti.

In una società troppo spesso dominata da fumosi teatrini e da irritanti rituali parolai, noi ci ostiniamo a credereche la “via del fare” sia quella giusta, che onestà e impegno siano premianti. E quella via abbiamo intrapresoe continueremo a percorrere, cari lettori, con sempre maggiore impegno per garantirvi una tutela ancor piùpuntuale e servizi più efficienti. Parlavamo poc’anzi di promesse mantenute.

La più importante riguardava la prima Convention nazionale di Confabitare, una sorta di debutto ufficiale insocietà della nostra associazione. Ebbene il debutto pubblico, avvenuto il 22 ottobre scorso, nell’elegante cornicedell’Hotel Savoia Regency di Bologna, si è rivelato un successo che neppure i più ottimisti tra noi osavano sperare.Una cinquantina di sedi rappresentate con amici provenienti da tutt’Italia, decine di interventi, la presenza diautorevoli esponenti delle istituzioni e della politica (dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio CarloGiovanardi, al Senatore Franco Mugnai, primo firmatario della legge di riforma sul Condominio, agli assessoriregionale e comunale Gian Carlo Muzzarelli e Riccardo Malagoli), la partecipazione costante di una platea tantofolta quanto attenta ai temi trattati.

Insomma, un piccolo miracolo organizzativo a testimonianza della vitalità e del radicamento della nostraassociazione. Altra promessa cui abbiamo tenuto fede è la tessera per gli iscritti, che molti di voi avevanosollecitato. Ora la tessera di Confabitare è una realtà: ha validità su tutto il territorio nazionale e costituisce unulteriore legame, non solo simbolico, tra la associazione e i suoi soci. Fra le altre opportunità, i possessori dellatessera potranno accedere alla’area riservata agli iscritti sul nuovo portale di Confabitare all’indirizzowww.confabitare.it usufruendo così dei nostri servizi e delle nostre consulenze on line.

Innovazioni tecnologiche, ma anche formazione. Ecco quindi il corso per amministratori condominiali, organizzatoin collaborazione con l’Università di Bologna. Un corso che sta riscuotendo un grande successo e terminerà inprimavera. Per concludere, uno sguardo al futuro che con il nostro costante impegno e il vostro fondamentaleappoggio potrà tingersi ancor più di rosa. Tanti i progetti e le iniziative già in cantiere. Una per tutte: la campagnadi check up energetico gratuito nelle abitazioni dei soci interessati, in un’ottica di risparmio energeticoe di riduzione degli sprechi a tutto vantaggio di un ambiente più sano e pulito.

Cari lettori il 2012 è appena iniziato: per voi l’augurio più caro, per noi l’impegno di fare sempre di più.

13ABITARE OGGI

Promesse mantenute

Editoriale

CONFABITARE: VIA MARCONI 6/2 - 40122 BOLOGNA - TEL 051/238645 - FAX 051/227573www.confabitare.it

La nostra sede:

14 ABITARE OGGI

abitare

Sono ormai tanti i prodotti finanziari che Banca Etruria offre ai proprietari di casa

Nuove offerte per gli associati“La finalità che da sempre ci proponiamo è quella di rappresen-tare il motore della crescita del sistema economico e finanziariodi cui ci sentiamo parte. Attraverso la tradizionale attività credi-tizia combinata all’offerta di servizi finanziari innovativi, inten-diamo far evolvere il radicamento su cui convergono l’interessedegli stakeholder e lo sviluppo del territorio”. Questa è la “mis-sion” di Banca Etruria che svolge la propria attività nei tradizio-nali comparti della raccolta e degli impieghi per i segmenti Retail,Private e Corporate. Forte di una tradizione più che centenaria,Banca Etruria si è sviluppata nell'Italia centrale ed è presente inToscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria, Emilia-Romagna,Molise, Lombardia e Veneto. Con quasi 200 filiali (comprese leBanche del Gruppo, Banca Federico del Vecchio e Banca Lec-chese), circa 2mila dipendenti e una base azionaria di oltre 60milasoci, l’Istituto di credito ha sviluppato un forte radicamento ter-ritoriale. Attualmente la Banca, tramite anche le Società delGruppo Banca Etruria, è attiva in molteplici settori attraverso lesocietà di prodotto e ha creato un apposito Polo di Wealth Mana-gement presso Banca Federico del Vecchio di Firenze al serviziodella clientela del Gruppo. Banca Etruria è inoltre leader nazio-nale nell'intermediazione di oro. Ne parliamo con Gian Paolo Ru-begni, Coordinatore Emilia Romagna Banca Etruria.Considerando la situazione economica nazionale e mondiale,quale può essere il valore aggiunto di una banca fortemente ra-dicata nel territorio?«Banca Etruria opera con l’obiettivo di crescere insieme al benes-sere delle famiglie e delle imprese del territorio, in modo coerentecon la propria vocazione di banca popolare cooperativa. IlGruppo Banca Etruria si è fatto promotore e ha aderito inmodo proattivo a molte iniziative nazionali e territorialiassunte a favore di aziende e famiglie, finalizzate al so-stegno di soggetti in difficoltà e a favorire la ripresaeconomica, tra le quali si possono segnalare gli accordicon A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana), B.E.I. -Banca Europea per gli Investimenti, Fondo Nazio-nale di Garanzia per le Pmi, Cna e Confarti-gianato Emilia Romagna. Al fine di facili-tare l’inserimento nelle realtà economichedei singoli territori sono state recentementeperfezionate nuove convenzioni per il rila-scio di garanzie su finanziamenti erogatidalla Banca (ad esempio Unifidi Emilia Ro-magna, Fondo Regionale di Co-garanzia Emi-lia Romagna, CONFIDI-PROF di Bologna)».Quali sono i principali servizi richiesti daiclienti nell’attuale scenario congiunturale?«Tra i prodotti più richiesti c’è la gamma deimutui ipotecari, articolata in mutui con cap,tasso fisso, tasso variabile, rata fissa duratavariabile. Per i soci sono inoltre previste par-

ticolari agevolazioni in termini di prezzo. L’offerta di prodotti sibasa sulla conoscenza dei bisogni e delle preferenze del cliente esu un corretto posizionamento di mercato. Oltre ai classici mutuia tasso fisso e a tasso variabile Banca Etruria propone Mutuo Bon-sai, che offre al sottoscrittore il doppio vantaggio di beneficiare diun mutuo a tasso variabile con un costo sempre correlato ai livellidi mercato, e allo stesso tempo protetto da rialzi inattesi del co-sto del denaro. Infine il mutuo a rata fissa e durata variabile chepermette di fissare una rata costante, adatta alle proprie esigenzepersonali con una durata che può invece variare in funzione del-l’andamento del mercato senza dimenticare che si può beneficiaredi un tasso in partenza più basso rispetto al tasso fisso stessa du-rata in fasi di mercato recessive».Per quanto riguarda la domanda di investimenti in proprietàagricole e agrituristiche?«Per strutturazione e finanziamenti ambientali Banca Etruria pro-pone Linea Verde Etruria, una serie di prodotti studiati ad hoc perproprietà agricole, imprese agroambientali o agrituristiche. Sitratta di soluzioni per tutti i progetti legati alle potenzialità delmondo agricolo e ambientale incluso il fotovoltaico e le energie rin-novabili. Dall’acquisto e ristrutturazione di immobili alla bio-edi-lizia, dalla tutela ambientale alla gestione del territorio, compresigli interventi legati alla razionalizzazione del consumo di energia».Banca Etruria propone altre soluzioni per investimenti o ma-nutenzioni immobiliari?«Altri prodotti per questo tipo di richieste sono offerti da ConE-truria, la società di credito al consumo del Gruppo Banca Etru-

ria. Tra questi Casa con noi il prestito personale finalizzato al-l’acquisto o alla ristrutturazione di civili abitazioni, box

auto, terreni, quote associative di cooperativa edilizia, rin-novo/acquisto arredamento, per investimenti relativi adimpianti fotovoltaici e a tutti gli investimenti legati in ter-mini generali al miglioramento ambientale. Solo con noiinfine è il prestito personale finalizzato al consolida-

mento del debito per clientela in regola con i paga-menti».Nel caso in cui il cliente voglia coprirsi daeventuali danni che pregiudichino l’integritàdell’immobile?«Sotto il profilo assicurativo il Gruppo BancaEtruria si avvale dei servizi della controllataBAP Bancassurance Popolari che offre lalinea “Proprietà” come soluzione ad ogninecessità di copertura dai rischi gravantisugli immobili per il segmento retail. BAP

Casa e BAP Casa Plus sono polizze incen-dio e scoppio individuali, con formula all risks,che garantiscono il pagamento di una somma incaso di danni materiali e diretti agli immobilioggetto del contratto assicurativo».

15ABITARE OGGI

Molti gli abusi che avvennero negli anni ‘50 e ‘60, durante il periodo del boom economico

Conseguenze degli abusi ediliziPREMESSEL’articolo viene scritto poiché sono nume-rosi i casi di condomini che si rivolgono allaassociazione avendo avuto la recente noti-zia che nel fabbricato di proprietà e in cuivivono da anni sono presenti abusi edilizi.

PERCHÉ SOLO ORA?Perché solo ora vengono scoperte difformitàfra i documenti presenti in Comune e le ope-re realizzate? I fattori sono molteplici. Unarecente sentenza della Cassazione Civile(Sez. III del 23 gennaio 2009, n. 1701) hastabilito che il venditore di un immobile de-stinato ad abitazione ha l’obbligo di con-segnare all’acquirente il certificato di abi-tabilità senza il quale l’immobile stesso è in-commerciabile. Dunque quando il tecnicoè incaricato di predisporre la “montagna” didocumenti necessari per ottenere tale atto,dovendo egli certificare la corrispondenzafra il costruito e la situazione legittima agliatti del Comune, in quel momento vengo-no scoperte tutte le difformità. Ed ancora nelcaso si voglia eseguire qualunque modificaal fabbricato (ad esempio la costruzione diun ascensore), per ottenere i necessari per-messi dal Comune poiché il punto di par-tenza è, appunto, la situazione legittima, il

tecnico incaricato deve eseguire una com-plessa ricerca spesso presso l’ ufficio sto-rico comunale (nulla a che vedere con le pla-nimetrie catastali, spesso confuse con idocumenti comunali e quasi sempre in re-gola, essendo sottoposte anche in passato alcontrollo ferreo del Notaio di fiducia).

GLI ABUSI PIÙ FREQUENTIFra gli abusi più frequenti che si possono ci-tare a titolo di esempio si possono ricorda-re i più diffusi e più “innocui” quali spo-stamenti di infissi, porte, tramezzi, solai ecc.Per questi, solitamente, i Regolamenti Edi-lizi prevedono una sorta di sanatoria gratuita(occorre però considerare caso per caso eComune per Comune). Viceversa alcuni con-domini presentano difformità gravi realiz-zate dal costruttore durante la realizzazio-ne del condominio e mai regolarizzate. Siva dalla costruzione di fabbricati più lunghio più larghi di qualche decina di centime-tri (in alcuni casi anche qualche metro) ri-spetto al progetto a suo tempo depositato inComune, a fabbricati completamente diversi(piani in più, balconi non previsti e poi co-struiti, lastrici solari dove c’erano coperti incoppi, posizionamento del fabbricato com-pletamente diverso dal previsto ecc.).

PERCHÉ PONIAMO L’ATTENZIONE SUIFABBRICATI DEGLI ANNI ‘50 - ‘60?Le nostre zone non sono state più di tantointeressate nel dopoguerra da fenomeni diabusivismo edilizio totale, fenomeno che in-vece ha interessato altre parti della nostra Pe-nisola. Ricordiamo che negli anni Sessan-ta, anni del ben noto boom economico, si èavuta una grande espansione dell’edilizia re-sidenziale, tanto che l’Istat parla di più di 3milioni di unità immobiliari costruite in quelperiodo. Questo fenomeno era in mano adaziende medio-grandi, che hanno preferitola tipologia condominiale, che rappresentavaestremi risparmi sui costi progettuali e or-ganizzativi. Aggiungo inoltre che la nor-mativa di quegli anni era estremamente sem-plice e “povera”, legata proprio all’uscita diun Paese sconfitto dall’ultima guerra mon-diale e che, finalmente, vedeva una viad’uscita dalle devastazioni belliche. In altreparole, pochissime erano le regole e da quelpunto di vista, varianti che ad oggi consi-deriamo sostanziali, allora non prevedeva-no alcune o poche procedure burocratichecui peraltro i costruttori di allora non han-no ottemperato. In questo senso era statoemanato il primo Condono Edilizio (L.47/1985) che in qualche modo si propone-va di “fare ammenda” sul passato, consen-tendo a tutti di poter regolarizzare i trascorsiabusi nella stragrande maggioranza deicasi e con oneri veramente bassi. Chi, pur-troppo anche in buona fede, non avendo ideache il proprio immobile era gravato diabusi edilizi, non ha percorso questa stradasi trova il problema ai giorni nostri. E quisono dolori. Le norme sono un ginepraio ine-stricabile di competenze (vincoli delle So-printendenze, ambientali, acustici, geologici,aeroportuali, autostradali e chi più ne ha piùne metta). Se prima alcuni Comuni impo-nevano l’ordine di demolizione ora, adesempio, il Comune di Bologna dà la pos-sibilità di richiedere la cosiddetta “sanzio-ne pecuniaria”. La recente Delibera diGiunta chiarisce infine che è l’intero con-dominio a doversi accollare l’onere.(Ing. Giovanni GaspariniConsulente Tecnico Confabitare)

16 ABITARE OGGI

Gli interventi di manutenzione dei nostriimmobili sono spesso temuti per i loro co-sti non sempre accessibili, eppure, se pia-nificati e progettati in maniera oculata,questi possono trasformarsi in veri e pro-pri investimenti, soprattutto se finalizzatial risparmio energetico. Caldaie obsolete,infissi antiquati o pareti non isolate termi-camente hanno infatti un grande impattosulle nostre bollette, a differenza delle tec-nologie più recenti, che permettono di ri-durre i consumi. È questo il grande van-taggio della “Riqualificazione energetica”,ovvero l’insieme di quegli interventi fina-lizzati a ridurre i consumi energetici.Orientarsi in questa materia però non èsemplice, ed è consigliabile farsi aiutare daun addetto ai lavori: ecco perché Confa-bitare ha inserito tra i suoi servizi la pos-sibilità di prenotare presso i suoi sportelliuna consulenza gratuita con un espertodel settore energetico.Che cosa aspettarsi dalla riqualificazioneenergetica del proprio immobile? Inter-

venti come l’efficientamento degli im-pianti termici (installazione di caldaie conalti rendimenti, termostati, sonde esterne,valvole termostatiche, etc.) o il migliora-mento dell'isolamento termico di pareti esolai (cappotti o sostituzione degli infissi),rappresentano prima di tutto un buon in-vestimento. Il risparmio di combustibileottenuto grazie a questi interventi si tra-sforma infatti in risparmio economico, ilquale dapprima ripagherà il costo soste-nuto nell'affrontare l'intervento migliora-tivo e per i restanti anni di vita dell'im-mobile produrrà, dalla mancata spesa inbolletta, un vero e proprio guadagno.A questo va aggiunto che il consumo dienergia di un immobile è strettamente le-gato alla “classe energetica” della propriaabitazione: più il consumo è alto, minoreè la classe energetica, mentre a consumi ri-dotti corrispondono classi elevate (pro-prio come per gli elettrodomestici ). È fa-cile capire come, in una scala che va dallapeggiore “Classe G” alla migliore “Classe

A”, gli edifici con una classe più alta sianoanche quelli commercialmente più appe-tibili. Riqualificare energeticamente,quindi, non significa solo ridurre i con-sumi, ma anche innalzare il valore com-merciale del proprio immobile. Ridurre iconsumi, però, non è l'unico modo per in-nalzare la classe energetica. Adottando si-stemi in grado di produrre energia da fonterinnovabile (fotovoltaico, solare termico,geotermia e altri) è possibile diminuire ilconsumo di combustibile. L’energia rin-novabile, in altre parole, riduce il fabbi-sogno di combustibile necessario al nostroimmobile, innalzando la classe energetica.Gli interventi di riqualificazione energe-tica, dunque, si ripagano da soli e produ-cono un guadagno. Se si utilizza il guada-gno così ricavato per effettuare unulteriore intervento migliorativo, è possi-bile innescare un meccanismo virtuosoche a “costo zero” può portare il nostroimmobile a una classe energetica elevata.Attenzione però: non sempre questi inter-venti migliorativi sono applicabili, e nonsempre hanno un rapporto costo/beneficioaccettabile. Per esempio, l’installazionedi pannelli solari fotovoltaici potrebbe nonessere applicabile nel nostro condominio,causa spazio ridotto sul tetto, lo stessospazio, però, potrebbe essere utilizzato perinstallare pannelli solari termici, chehanno bisogno di meno superficie.Inoltre, non tutti gli interventi migliorativihanno lo stesso rapporto costo/beneficio.Isolare termicamente una parete esternacon un sistema a cappotto costa sicura-mente di più che sostituire gli infissi, mail beneficio è maggiore e consente di rien-trare prima nella spesa dell'intervento.Confusi? La materia è interessante macomplessa, ecco perché serve una guidaesperta. Per evitare brutte sorprese e otte-nere risultati concreti con il proprio inve-stimento, è consigliabile rivolgersi a unprofessionista, che potrà aiutarci a calco-lare l'entità dei benefici di un intervento ei suoi tempi di rientro.(Gian Luca BiancoConsulente Termotecnico Confabitare)

Confabitare offre agli iscritti la consulenza gratuita di un esperto del settore energetico

Vantaggi del risparmio energetico

Gli interventi di riqualificazione energetica si ripagano da soli e producono guadagno

Risparmio Guadagno nel tempo

abitare

17ABITARE OGGI

Dal 1° gennaio 2012 negli annunci immobiliari compare l'Indice di Prestazione Energetica

Il giusto valore delle proprie caseIl valore economico delle nostre case cam-bierà significativamente nel giro di poco tem-po. Se fino ad oggi siamo stati abituati a va-lutarne il prezzo in funzione di parametricome la superficie, la posizione, le finiture,adesso entrerà in gioco anche il consumoenergetico della casa. Il Dlgs 28/2011 recante“attuazione della direttiva 2009/28/CE sul-la promozione dell'uso dell'energia da fon-ti rinnovabili”, determinerà un vero e pro-prio cambio di paradigma per il panoramaedilizio nostrano. In particolare il “punto disvolta” con i tradizionali criteri di valuta-zione in campo immobiliare verrà segnatoil 1 gennaio 2012. A partire da questa datal'Indice di Prestazione Energetica (EP-tot)dovrà comparire all'interno degli annuncicommerciali di vendita di edifici e di singoleunità immobiliari. A sancirlo è l'articolo 13del sopracitato Dlgs 28/2011. Integrandol’art. 6 del Dlgs 192/2005 relativo alla cer-tificazione energetica degli edifici, il capoII comma 2-quater recita infatti: “Nel casodi offerta di trasferimento a titolo onerosodi edifici o di singole unità immobiliari, adecorrere dal 1° gennaio 2012 gli annuncicommerciali di vendita riportano l'indice diprestazione energetica contenuto nell'atte-stato di certificazione energetica”. Un taleprovvedimento favorisce un notevole pas-so in avanti verso un modo d'abitare più so-stenibile a livello economico ed ecologicoe conferma l'importanza crescente che va as-sumendo la certificazione energetica all'in-terno del mercato immobiliare italiano. Apartire dal prossimo anno la classe energe-tica potrà finalmente diventare una variabileimprescindibile per stimare il reale valoredegli immobili: gli edifici a bassa efficien-za energetica perderanno di valore, mentreandranno a rialzo quelli che, ben coibenta-ti e dotati di impianti di produzione di ener-gia efficienti, consentiranno consumi ridotti.Alcune regioni virtuose hanno deciso di nonaspettare la scadenza nazionale e si sonomosse in anticipo, come nel caso della Lom-bardia, che già con la legge regionale n. 3del 21 febbraio 2011 ha sancito l'obbliga-torietà della pubblicazione dell'indice di pre-stazione energetica “in tutti gli annunci com-

merciali finalizzati alla relativa vendita o an-che locazione” (Burl n. 8 del 25 febbraio2011). In Emilia Romagna l'obbligo è giàscattato, con l'entrata in vigore il 6 Ottobre2011 della nuova disciplina regionale re-lativa al rendimento energetico degli edifici(Burert n. 151 del 6 ottobre 2011) che però,rispetto alla Lombardia, limita l'obbligo agliannunci finalizzati alla sola vendita, non oc-cupandosi dei casi di locazione. Il nodo cru-ciale su cui occorrerà al più presto fare chia-rezza riguarda le eventuali sanzioni nel casodi omessa pubblicazione o imperizia nel-l’attestazione. Cosa potrebbe infatti acca-dere se il certificato energetico rilasciato-ci si dimostrasse non veritiero ad una suc-cessiva verifica? Il Dlgs non contiene alcunaindicazione a riguardo, lasciando intende-re che saranno le singole regioni a prendersicarico di eventuali decisioni sanzionatorie.Se per il momento la regione Emilia Ro-magna non prevede sanzioni, è utile sape-re che sta effettuando ed intensificherà i con-trolli sui certificati già emessi. In Lombar-dia il titolare dell'annuncio commerciale,qualora non si adeguasse all'obbligo di pub-blicazione dell'indice di prestazione ener-getica (o qualora l'indice si dimostrasse er-rato ad un successivo controllo), incorre-rebbe “nella sanzione amministrativa da1.000 a 5.000 euro, di competenza, con ilrelativo introito, al comune nel quale è ubi-

cato l'edificio” (Burl n. 8 del 25 febbraio2011). Risulta perciò chiara l'importanza didisporre di una certificazione energetica diqualità, in grado di individuare con preci-sione la classe energetica della propriacasa, garantire la valutazione economica del-l'immobile, così da prevenire contestazio-ni di danni economici da parte di acquirentie locatari. Occorre ricordare che in Italia cir-ca il 70% del patrimonio edilizio esistenterisale a prima dell’entrata in vigore della leg-ge 373/1976 “Norme per il contenimentodel consumo energetico per usi termici ne-gli edifici” e della legge 10/1991 “Normeper l'attuazione del Piano energetico na-zionale in materia di uso razionale del-l'energia, di risparmio energetico e di svi-luppo delle fonti rinnovabili di energia”. Gliimmobili situati nelle classi energetiche mi-gliori, A, B e C, rappresentano attualmen-te solo la punta dell'iceberg, dal 2 al 5% aseconda delle rilevazioni. In questo scena-rio la riqualificazione energetica rappre-senterà anche una nuova opportunità di bu-siness nel settore immobiliare dell’immi-nente futuro, di portata analoga a quella de-gli anni '80, in grado di dare valore ai pro-pri investimenti e all'ambiente in cui tuttiviviamo e di condurre il bel paese al tra-guardo degli standard europei.(dott. Massimo Giunta - ResponsabileComunicazione di EnArgo)

Dettaglio di un attestato di certificazione energetica

18 ABITARE OGGI

abitare

La classificazione delle unità immobiliari da molti anni non è più rispondente all’attualità

Arriva la riforma del CatastoIl Governo Monti, strategicamente, sul temadella casa è intervenuto in due momenti di-versi, prima con l’introduzione dell’impo-sta municipale unica (IMU) in sostituzionedell’imposta comunale sugli immobili (ICI)e dopo con la riforma del Catasto che, a direil vero, era nell’aria da molti anni, perchél’antica classificazione delle abitazioni nonrispondeva più non solo al loro valore ef-fettivo, ma neppure alle loro funzioni.Il Governo Prodi, per esempio, nel 2006 sta-va per portare a termine un simile progetto,ma la legislatura si interruppe e con essa labuona intenzione di dare un nuovo Catastoall’Italia. Ora ci riprova Mario Monti conl’obiettivo di portare la cosa a compimentoentro la fine della legislatura.Gli intenti sono stati diffusi dal Ministero del-l’Economia in un documento che, oltre aspiegare i contenuti della manovra appenavotata, anticipa alcuni passi da effettuare nelprossimo futuro. Tra questi aspetti la “riformadel Catasto” da realizzare attraverso un di-segno di legge delega.L’annuncio della riforma del Catasto ha ge-nerato un’ondata di panico: siamo infatti fre-schi di IMU, siamo ossessionati dalle aliquoteche i Comuni potranno applicare, abbiamosubìto come mazzata la rivalutazione degliestimi catastali del 60%... e ora arriva anchela riforma del Catasto? Dall’altra parte, an-che sul piano tecnico, è inconfutabile il fat-to che il Catasto, così come è strutturato, nonè più rispondente alla realtà. Si registra in-fatti un non allineamento fra la rendita ca-tastale e i valori patrimoniali che esprimequella unità immobiliare. L’inadeguatezza delsistema dipende dal fatto che il “sistema acategorie e classi” è fermo al periodo di fon-dazione del Catasto Urbano e che la classi-ficazione delle unità immobiliari non è piùrispondente all’attualità; tanto più che gli uni-ci aggiornamenti intervenuti in questi annisono riconducibili a comunicazioni effettuatedai soggetti interessati in occasione di ri-strutturazioni e variazioni edilizie. Ad esem-pio “abitazioni classate come popolari(A/4)” lo sono rimaste nel tempo, anche seoggi, pur essendo ubicate in zone centrali,il loro valore è di fatto più elevato di edifi-

ci di civile abitazione ubicati in zone semi-centrali o, addirittura, periferiche. E questonon giova certo all’equità. Un altro aspetto,sicuramente non secondario è quello del-l’introduzione del parametro superficie al po-sto del vano catastale. È anacronistico e so-prattutto iniquo pensare che sia il “vano ca-tastale” il parametro di riferimento per abi-tazioni e uffici, per cui il nuovo Catasto do-vrà mettere in cantiere il superamento del”vano” come unità di misura del peso fiscaleda attribuire ad un bene, con l’introduzionedella superficie espressa in mq. Tutto ciò pre-messo si condivide quanto contenuto nel do-cumento elaborato dal Ministero dell’Eco-nomia in merito alla “Legge delega” per larevisione degli estimi, la quale prevedereb-be la costituzione di un sistema catastale checontempli, assieme alla rendita, il valore pa-trimoniale del bene, al fine di assicurare unabase imponibile adeguata da utilizzare perle diverse tipologie di tassazione.L’azione governativa può essere sintetizza-ta in cinque punti e precisamente:

Costituzione di un sistema catastale checontempli assieme alla rendita (ovvero il red-dito medio ritraibile al netto delle spese dimanutenzione e gestione del bene), il valo-re patrimoniale del bene, al fine di assicurareuna base imponibile adeguata da utilizzareper le diverse tipologie di tassazione;

Rideterminazione della classificazione deibeni immobiliari;

Superamento del sistema vigente per ca-tegorie e classi in relazione agli immobili or-dinari, attraverso un sistema di funzioni sta-tistiche che correlino il valore del bene o ilreddito dello stesso alla localizzazione e allecaratteristiche edilizie;

Superamento, per abitazioni e uffici, del"vano" come unità di misura della consi-stenza a fini fiscali, sostituendolo con la "su-perficie" espressa in metri quadrati;

Riqualificazione dei metodi di stima di-retta per gli immobili speciali.

Nonostante le assicurazioni che il GovernoMonti ha fatto trapelare in questa fine d’an-no non ci saranno aggravi di imposte, ma la“riforma del Catasto” dovrebbe essere soloun’operazione verità, nel senso che do-vrebbe limitarsi a “fotografare” le case de-gli italiani per quello che sono effettivamente.D’altra parte la revisione del Catasto rap-presenterà la base su cui applicare tutte le im-poste che gravano sul mattone, per cui oc-correrà prevedere delle misure compensati-ve per evitare un ulteriore tracollo del mer-cato immobiliare, in quanto la rivalutazio-ne degli estimi catastali più la riclassifica-zione degli immobili potrebbe portare il va-lore delle case a livelli così alti che le attualitasse di registro diventerebbero un sicuro de-terrente per il mercato immobiliare. Ritor-nando ancora sugli aspetti tecnici del pro-blema va detto che occorrerà testare, cioèsperimentare:• in relazione al superamento del sistema vi-gente per categorie e classi come verrà co-struito il “sistema di funzioni statistiche checorrelino il valore del bene o il reddito del-lo stesso alla localizzazione e alle caratteri-stiche edilizie.• in relazione alla superficie come parametrosostitutivo del vano come verrà determina-to il valore metrico per le unità immobilia-ri presenti in banca dati. Aver proceduto allascannerizzazione di tutte le planimetrie ca-tastali è stato certamente utile, ma rimane co-munque il problema di quelle datate (le vec-chie planimetrie potevano essere presenta-te dal dichiarante anche con un sempliceschizzo non in scala) e di quelle non ag-giornate.

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Si auspica comunque che il Ministero del-l’Economia, tramite l’Agenzia del Territo-rio, proceda rapidamente ad una fase di spe-rimentazione necessaria, a mio modestoavviso, per tarare il nuovo sistema, evitan-do così pericolose applicazioni automatiche(di tipo informatico) che porterebbero si-curamente ad un notevole contenzioso.(Dott. Maurizio Pirazzoli -Consulente Tecnico Confabitare)

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Sono state semplificate le procedure burocratiche in materia di prevenzione degli incendi

Nuove procedure antincendioCon Decreto del Presidente della Repubbli-ca n. 151 del 1 agosto 2011, con entrata in vi-gore del provvedimento dal 7 ottobre 2011,è stata di recente modificata la normativa inmateria di prevenzione degli incendi che, difatto, semplifica alcune procedure. Prima ditutto occorre evidenziare che l’art. 2 al com-ma 3 suddivide le attività sottoposte ai con-trolli e alle visite del comando provinciale deiVigili del Fuoco nelle tre categorie a rischiocrescenteA, B e C a seconda del grado di pe-ricolosità. Nella categoria A rientrano le at-tività meno pericolose o di dimensioni più pic-cole. Per fare un esempio, nella categoria Arientrano le autorimesse con superficie su-periore fino a 1.000 mq (scompare il prece-dente parametro legato al numero delle auto).

ATTIVITÀ LIBERALIZZATEMentre per quanto riguarda le categorie B(rischio medio) e C (attività più a rischio) noncambia molto, viceversa la categoria A è si-curamente la categoria più liberalizzata. Diquesta ci occuperemo nel presente articolo.Oltre all’esempio appena evidenziato per le

autorimesse si citano le attività che si ri-tengono di maggior interesse:• depositi di GPL fino a 5 m3;• gruppi produzione energia elettrica fino a350 kw;• alberghi, pensioni fino a 50 posti letto;• locali di vendita all’ingrosso o dettagliofino a 600 mq;• impianti per la produzione di calore finoa 350 kw;• abitazioni con altezza fino a 32 metri;• altre attività.

PROCEDURE PIÙ SEMPLICIL’effetto semplificatorio si deduce agli ar-ticoli 3 e 4 del citato decreto. E infatti vie-ne eliminata (per la categoria A) la richie-sta dell’esame progetto al comando dei Vi-gili del Fuoco, esame preventivo che pre-cedentemente era obbligatorio e obbligavai tecnici a file e attese presso il comando spes-so di alcuni mesi. Per farsi capire meglio conil solito esempio per una autorimessa fino a1000 mq (attività che rientra nella categoriaA) non occorrerà più richiedere il parere pre-

ventivo dei VV.F. e attendere il successivorilascio del C.P.I. (Certificato PrevenzioneIncendi), bensì occorrerà depositare un pro-getto a firma di un tecnico abilitato che at-testi il rispetto delle norme antincendio ecompleto delle necessarie certificazioni cheriguardano la resistenza al fuoco delle strut-ture, degli arredi e degli impianti (che comeprima dovrà essere garantita). Il comandoavrà 60 giorni di tempo per bloccare l’atti-vità, dal momento del deposito del proget-to, nel caso accerti gravi carenze di sicurezza.

VARIANTI E RINNOVIPer quanto riguarda le varianti che com-portino un aggravio delle preesistenti con-dizioni di sicurezza antincendio, il parere pre-ventivo dell’esame progetto è previsto uni-camente per le categorie B e C. Per quantoriguarda i rinnovi in sostituzione delle pre-cedenti scadenze che variavano da un mi-nimo di 3 ad un massimo di 6 anni, si pas-serà ad una scadenza unica di 5 anni (10 anniin pochi casi). (Consulente Tecnico, Ing.Giovanni Gasparini)

“Sono in procinto di affittare il mio immobile: l’inquilino sarà affidabile?”. “Il mio inquilino saprà avere cura della mia abi-tazione, così come ne ho io?”. “Avrò la garanzia del pagamento dei canoni e delle spese accessorie?”. “Sto per affittarecasa mia e non voglio problemi: esiste una forma di tutela per il proprietario?”. Confabitare offre una risposta unica a tut-te le domande: “Salvaffitto”. «Non vogliamo lasciare soli i nostri associati in un momento delicato come è quello della lo-cazione del proprio immobile. Vi sono vari dubbi che possono presentarsi all’atto di consegnare le chiavi a un inquilino:proprio per questo motivo, abbiamo pensato di proporre un prodotto innovativo» spiega Alberto Zanni, Presidente di Con-fabitare. «Salvaffitto offre una prima certificazione sull’affidabilità del possibile inquilino, in modo tale da dare una preventivarisposta al proprietario dell’immobile che si è rivolto a noi. In seguito, Salvaffitto assicura il pagamento fino a 12 mensili-tà non saldate, oltre che una copertura per la buona conduzione dei locali e il pagamento delle spese legali che possonopresentarsi». Nel dettaglio, “Salvaffitto” è un prodotto completo, che assicura il mancato pagamento dei canoni di loca-zione fino a 8 mensilità mese per mese, senza attendere il termine del procedimento giudiziale di sfratto, oppure 12 men-silità in un’unica soluzione al termine del procedimento. Inoltre viene corrisposta, in caso di mancata buona conduzionedei locali, una cifra pari a 3 mensilità. Infine, in caso si manifesti la necessità di rivolgersi al proprio legale di fiducia, “Sal-vaffitto” assicura il pagamento della parcella sia per cause civili sia per cause inerenti lo sfratto dal proprio immobile. Maquanto costa “Salvaffitto”? La conclusione rilasciata dal presidente è di un certo interesse: «Salvaffitto ha un costo mini-mo, pari, ad esempio per un classico contratto della durata di 4 anni rinnovabili, ad una mensilità. Il costo però può es-sere sopportato dall’inquilino, che grazie a questo prodotto non deve versare le 3 mensilità di cauzione». In pratica, il pro-prietario può tutelarsi senza dover sopportare alcun costo. Non esiste un prodotto uguale presso il proprio assicuratore:grazie ad una minuziosa ricerca, Confabitare ha individuato una soluzione efficace e completa per tutelare i propri iscrit-ti. Per ogni richiesta di informazione e per sottoscrivere “Salvaffitto” le sedi di Confabitare sono a vostra disposizione.

CONFABITARE PROPONE LA POLIZZA SALVAFFITTO

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Non solo spread. C’è una nuova parolache popola da alcuni mesi gli incubi nonsolo notturni degli italiani ed è ormai tri-stemente entrata nel gergo comune. La pa-rola in questione si chiama IMU, acro-nimo di imposta municipale unica.Tradotto in linguaggio corrente, significamaxistangata sulla casa, con reintrodu-zione dell’imposta sulla prima abitazione(4 per mille l’aliquota base) e aumentodella tassazione sulla seconda (7,6 permille l’aliquota base). Il cosiddetto decreto“Salva Italia” del governo Monti non si èperò fermato qui e l’inasprimento fiscale èstato ulteriormente aggravato dalla revi-sione delle rendite catastali. Insomma, perl’82% degli italiani (tanti sono i proprietaridi casa nel Belpaese), una mazzata bell’ebuona, che si tradurrà già quest’anno in unpesante salasso economico. Da un esecu-tivo di tecnici e professori qualificati, fran-camente ci saremmo aspettati qualcosa dimeglio. Mettere pesantemente le maninelle tasche di milioni di cittadini, che ma-gari hanno sudato trent’anni per acquistarela casa sobbarcandosi mutui e sacrifici,non pare davvero un’intuizione geniale.Non ce ne voglia il professor Monti, cui variconosciuta serietà e competenza, ma a“sparare nel mucchio” sono capaci tutti,non servono certo “cervelloni” e bocco-niani. Per questo Confabitare, come sem-pre in prima linea a difendere i proprietariimmobiliari e i loro diritti, chiede sostan-ziali modifiche alla manovra. Modifichetese a limitare, per quanto possibile, la tas-

sazione sulla prima casa, a mantenere leagevolazioni fiscali sui canoni concordati(di fatto eliminati con l’introduzione del-l’IMU), a vigilare sull’operato dei Comuniche minacciano di inasprire l’aliquota basefissata dal decreto governativo.La stangata-bis a livello locale è una realtàcon cui dovranno fare i conti molti ita-liani. A Bologna, ad esempio, secondo unostudio di Confabitare, nel 2012 ogni fami-glia proprietaria della casa in cui abita pa-gherà mediamente 1400 euro in più ri-spetto al 2011 a causa dell’inasprimentodella pressione fiscale dovuta al’IMU, siaper la quota spettante allo Stato sia perquella in più spettante al Comune. Un pro-prietario che ha affittato l’appartamento, ilprimo gennaio dovrà versare in tasse e im-poste tutto ciò che incasserà fino al 27 lu-glio. Solo da quella data in poi l’incasso ri-marrà nelle sue tasche. Inoltre non sarannopiù appetibili i contratti a canone concor-dato che dal 1998 ad oggi sotto le due torrisono stati circa 30.000, di cui 14.000 an-cora in vigore. Sul tutto va ovviamente adincidere l’incremento delle rendite cata-stali che quadruplicherà il fardello fiscalerispetto all’anno scorso.Il quadro è preoccupante, e non solo a Bo-logna, ma Confabitare non ha alcuna in-tenzione di starsene alla finestra ad assi-stere passivamente ad un’operazione chepenalizza tutti coloro che hanno una solacolpa: essere proprietari immobiliari. IlPresidente Alberto Zanni, a fine dicembre,ha inviato una lettera al Premier Mario

Monti chiedendo un incontro per discu-tere delle tematiche relative al decreto, conl’obiettivo di arrivare ad alcuni correttiviriguardanti in particolare i contratti di lo-cazione a canone concordato. «In seguitoalla manovra c’è il rischio concreto che trapoche settimane – denuncia il numero unodi Confabitare – non si sottoscrivano piùcontratti a canone concordato, che hannosempre contribuito a calmierare il mercatodegli affitti svolgendo un importante ruolosociale nei comuni ad alta tensione abita-tiva. Inoltre, in un momento così difficileper le famiglie italiane, questi contrattipermettono di agevolare soprattutto gli in-quilini che pagano il canone mediamentepiù basso del 30% rispetto ai valori nor-mali di mercato». In una lettera dellostesso tenore inviata al Presidente dellaCamera Gianfranco Fini, Confabitare lan-cia un appello all’assemblea di Monteci-torio «affinché nella stesura definitiva dellanuova tassazione vengano preservate leattuali agevolazioni sui contratti a canoneconcordato, come per esempio l’esenzionetotale o parziale dalla nuova IMU, in mododa incentivare sempre più il ricorso a que-sta tipologia contrattuale». La partita nonè ancora chiusa, cari lettori, e noi di Con-fabitare faremo di tutto, al di là di facilisparate demagogiche, per difendere i vostriinteressi e far sì che a pagare i costi dellacrisi non siano sempre i “soliti noti”, in pri-mis i proprietari di casa. Confabitare siimpegna con ogni mezzo ad essere al lorofianco, senza se e senza ma.

In una lettera al governo, Alberto Zanni chiede di modificare le tassazioni sulla prima casa

Confabitare a difesa dei soliti noti

Inaugurata il giorno 26 novembre 2011, in Via Fava 150 a Medicina, una nuova delegazione di Confabitare. Alla cerimonia eranopresenti Monsignor Ernesto Vecchi, Vescovo Ausiliare Emerito dell’Arcidiocesi di Bologna, il Sindaco di Medicina Onelio Ram-baldi e il Presidente Nazionale di Confabitare Alberto Zanni, oltre ai responsabili della nuova delegazione. La sede seguita daun gruppo di esperti professionisti guidati dal Dott. Gianluca Fornasini offrirà assistenza e consulenza su tutte le tematiche im-mobiliari, legali, fiscali e tecniche legate al settore casa. Questa sede è stata voluta per avere una presenza anche in questocomune bolognese che ha registrato negli ultimi tempi una forte crescita di proprietari immobiliari, e per fornire un’assistenzacapillare su tutto il territorio. In questo modo la nostra associazione vuole offrire la migliore assistenza possibile agli associatidecentrando i vari servizi e svolgendo la propria attività anche nei comuni dell’hinterland che negli ultimi tempi hanno registratoun consistente flusso di bolognesi che, in seguito alle mutate condizioni del mercato immobiliare, hanno scelto sempre più spessodi allontanarsi dal nostro capoluogo. Per tutte le informazioni potete contattare la delegazione al numero 051/ 851141.

INAUGURATA LA SEDE DI CONFABITARE A MEDICINA

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Punto fermo del programma di governodel presidente Monti è il principio che peril futuro il calcolo della pensione sarà fattocon il metodo contributivo. Per capire laportata di questo principio è importantericordare che in Italia esistono fondi diprevidenza che prevedono la determina-zione dell’importo della pensione con ilmetodo contributivo. In una visione di fu-tura omogeneizzazione dei sistemi di cal-colo della pensione in questa occasione sicercherà di dare un quadro informativoche possa servire ai lavoratori autonomi as-sociati a Confabitare.Con il metodo retributivo, in linea di mas-sima, la misura della pensione era pari,per ogni anno di contribuzione, al 2% delreddito d’impresa determinato, per ciascunassicurato, dalla media dei redditi relativiagli ultimi 15 anni anteriori alla decor-renza della pensione. Con il metodo con-tributivo il calcolo della pensione si fonda,al contrario, sulla somma dei contributiversati in tutta la vita. Il meccanismo nonè di facile comprensione; tuttavia cercheròdi semplificare al massimo il concetto.

In pratica ogni anno viene accantonata unasomma pari al 20% del reddito d’impresasul quale sono stati pagati i contributi. Allafine dell’anno il capitale viene chiamatomontante. Tale importo andrà moltiplicatoper un altro coefficiente che varia in baseall’età anagrafica al momento del pensio-namento. Il coefficiente aumenta (più fa-vorevole al pensionamento) mano a manoche si ritarda l’età del pensionamento. Almomento non si conoscono i coefficienti ditrasformazione per il pensionamento da66 a 70 anni di età che saranno fissati dopol’approvazione della manovra del governoMonti. Di sicuro non vi saranno modificherelativamente alla determinazione del tettodi reddito utile: ci sarà una corrispondenzatra reddito sul quale si versano i contributie reddito per determinare l’importo dellapensione calcolata con i meccanismi sopra

indicati. In pratica il reddito è quello deri-vante dalla totalità dei redditi d’impresadeterminato ai fini IRPEF, con esclusionedei proventi provenienti non da attivitàprofessionale come affitto di immobili o al-tro. Se siete interessati ad un argomento dinatura previdenziale privata - lavoratori,dipendenti, artigiani, commercianti, ecc. -potete scrivere o telefonare a Confabitare.Compatibilmente con le esigenze edito-riali saranno trattati solo argomenti ad in-teresse generale, con esclusione dei casisingoli. Nei prossimi articoli potranno es-sere illustrate le novità in materia di pen-sione di vecchiaia e pensione anticipata(ex anzianità). Un capitolo a parte potrà es-sere dedicato alla pensione ai superstiti,con particolare riferimento alla pensionespettante all’ex coniuge divorziato ed alnuovo coniuge superstite.

Novità del governo sulla previdenza: si passa dal sistema retributivo a quello contributivo

Pensioni e calcolo contributivo

ANNO 60ANNO 61ANNO 62ANNO 63ANNO 64ANNO 65

4,720%4,860%5,514%5,706%5,911%6,136%

ETÀPENSIONAMENTO

COEFFICIENTEDI TRASFORMAZIONE

ANTONIO AMBROSINO Laurea in Giurisprudenza, ex dirigente INPS, ex vicepresidente nazionaledei pensionati del commercio, pubblicista e curatore di rubriche radiofoniche e televisive RAI-TV

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Confabitare, oltre ai servizi già presentati, offre anche l’amministrazione condominiale

Amministrare in modo innovativoCome associati ci conoscete per tutti i ser-vizi legati alla casa e all’abitare, ma per of-frire una tutela completa ai proprietari ciproponiamo anche come amministratori delvostro condominio. Confabitare, infatti, èin grado di offrire oltre ai tanti servizi giànoti, anche l’amministrazione condominiale,in cui siamo particolarmente competenti eorganizzati. In un settore così complessocome quello del condominio abbiamo scel-to di operare nel modo più chiaro e tra-sparente possibile, con un servizio total-mente innovativo: il condominio on line,una soluzione semplice che consente ai sin-goli condomini di controllare via internet,per mezzo di una password fornita loro dal-l’amministratore, in ogni momento da casao dall’ufficio, i movimenti del conto cor-rente condominiale e di poter accedere aidocumenti del condominio, quali ad esem-pio, l’ultimo consuntivo spese, il prospet-

to delle rate da pagare con le scadenze, lapolizza globale fabbricato, il regolamentocondominiale, le tabelle millesimali equant’altro. Questa semplice soluzione of-fre ai condomini il controllo completosulla gestione finanziaria del condominio,la verifica dei pagamenti delle utenze e deivari fornitori. La possibilità per il condo-mino della verifica in tempo reale del con-to corrente condominiale diventa quindi unostrumento di maggior controllo del nostrooperato. Grazie alla struttura consolidata deinostri uffici e alla rete dei nostri consulen-ti è possibile per i condomini avere gra-tuitamente presso la nostra sede tutte le con-sulenze necessarie in campo tecnico con lapresenza di ingegneri e geometri, in cam-po fiscale e legale, con la professionalità ela trasparenza che caratterizzano la nostraattività nel settore immobiliare.La presenza dei nostri professionisti, inol-tre, ci permette di essere sempre aggiornatisu tutte le normative condominiali, anchein previsione della prossima riforma sul con-dominio, in approvazione al Parlamento.Oltre alla competenza e alla professionali-tà siamo in grado anche di offrire la mas-sima reperibilità, in quanto presso i nostriuffici i condomini troveranno tutti i giornipersonale qualificato per rispondere ai loroquesiti; durante l’orario di apertura e chiu-sura degli uffici è sempre in funzione il faxal n. 051/227573 per qualunque comuni-cazione e per le urgenze sarà inoltre di-sponibile 24 ore su 24, direttamente il re-sponsabile sul suo numero di cellulare.I condomini da noi amministrati usufrui-scono di numerose prestazioni, dalle pre-stazioni ordinarie che sono le attività ri-comprese nel mandato conferito all’am-ministratore e incluse nel compenso con-cordato per tale mandato, alle attività ne-cessarie alla normale amministrazione delcondominio. Per indicarne solo alcune: lapresa in consegna della contabilità prece-dente se si tratta di condominio già ammi-nistrato; l’impostazione contabile dellanuova gestione secondo le nuove normati-ve fiscali in vigore; l’elaborazione della con-tabilità del condominio; la redazione del ren-

diconto annuale e del preventivo dell’annosuccessivo; l’invio di copia degli stessi aisignori condòmini; la convocazione del-l’assemblea annuale e presenza alla me-desima nonché, se richiesto, redazione delprocesso verbale. Inoltre l’invio tempesti-vo, e comunque entro dieci giorni dall’as-semblea, di copia del verbale della stessaa tutti i condòmini, assenti e presenti; lamessa a disposizione dei condòmini che lorichiedano, dei documenti relativi al con-dominio e, prima dell’assemblea, dei do-cumenti giustificativi delle spese nonchédell’estratto conto bancario o postale, conrilascio, se richiesto, di copia dei documentianzidetti. La cura, nell’interesse del con-dominio, dei rapporti tra il condominio me-desimo e i fornitori, gli eventuali dipendentie collaboratori, gli eventuali professionistiesterni (anche incaricati della tenuta di even-tuali libri paga), le proprietà contigue e i ter-zi in genere, oltre all’adempimento degli ob-blighi fiscali, come la compilazione e pre-sentazione annuale del Mod. 770, compi-lazione e spedizione certificazioni delle ri-tenute di acconto pagate ai fornitori equant’altro. E le prestazioni straordinariecome la cura dei rapporti con la pubblica am-ministrazione, nel caso d’interventi straor-dinari; la partecipazione, ove necessario, alleudienze davanti all’Autorità giudiziaria inrelazione a vertenze nelle quali il condo-minio sia parte. Inoltre per i condomini am-ministrati possiamo fornire anche il servi-zio di redazione del regolamento condo-miniale e delle tabelle millesimali.In ultimo desideriamo sottolineare che la no-stra amministrazione condominiale vuole av-valersi di tutte le competenze e conoscen-ze della nostra struttura, in modo da gesti-re i condomini che ci vengono affidati conla massima professionalità, in quanto siamoconvinti che oggi la professione dell’am-ministratore di condominio non possa piùessere svolta in modo approssimativo e ca-salingo, ma debba avvalersi di conoscenzee aggiornamenti sempre più specifici, e deb-ba esser svolta con una mentalità manage-riale attenta a tutte le normative, le leggi cheregolamentano l’abitare.

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CONFABITAREAMMINISTRA ANCHE

IL TUO CONDOMINIO

CONTRATTI DI LOCAZIONEContratti di locazione ad uso abitativo (legge 431/98) - Contratti di lo-cazione ad uso commerciale - Contratti di comodato ad uso gratuito.

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GESTIONE SCADENZIARIO DEI CONTRATTI DI LOCAZIONEGestione dei contratti di locazione provvedendo alla redazione, regi-strazione presso l’ufficio competente, aggiornamento ISTAT del canonedi locazione, rinnovo annuale dell’imposta di registro, proroghe e ri-soluzioni, comunicazione del canone aggiornato e dell’importo del-l’imposta di registro all’inquilino, sollevandovi da numerose incombenze.

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� CASALECCHIO DI RENO, VIA DEL LAVORO, 7 - TEL. 051/9910121 � CASTEL MAGGIORE, VIAGRAMSCI, 205/A - TEL. 051/6321523 � MEDICINA, VIA FAVA 150, TEL. 051/ 85 11 41 � PORRETTATERME, PIAZZA MONSIGNOR SMERALDI, 4 - TEL. 0534/21356 � SAN GIOVANNI IN PERSICETO, CORSOITALIA, 84 - TEL 051/ 3167989 � SAN LAZZARO DI SAVENA, VIA SPERANZA, 35/A - TEL. 051/0477298

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abitare

l Decreto Legge 201 del 06/12/2011,detto decreto “Salva Italia”, contiene nu-merose novità fiscali che riguardano ilsettore immobiliare. Si illustrano di se-

guito le disposizioni di maggiore interesse.

NUOVA IMPOSTA MUNICIPALEL’IMU, imposta municipale ereditata dalleriforme del federalismo, gioca d’anticipo esarà applicata dal 2012, anziché dal 2014,in tutti i comuni d’Italia. La nuova impostasostituisce l’ICI per tutte le tipologie di im-mobili e anche l’IRPEF e le addizionali re-gionali e comunali solo per gli immobili nonlocati: gli imponibili che rientrano in que-st’ultima tipologia quindi non dovranno piùessere indicati nella dichiarazione dei red-diti a partire dall’anno 2012 (UNICO o730/2013). Per gli immobili locati invece,l’IMU sostituisce solo l’ICI ma non le im-

poste sui redditi e quindi gli stessi dovran-no continuare ad essere indicati nelle di-chiarazioni dei redditi o essere soggetti allacedolare secca. Il presupposto della nuovaimposta è il possesso in Italia (non si applicaquindi per gli immobili all’estero) di fab-bricati, aree fabbricabili e terreni agricoli edestende la sua applicazione anche all’abi-tazione principale e alle sue pertinenze. Gliobbligati a pagare l’IMU sono i proprieta-ri e i titolari di diritti reali di godimento (es.usufruttuari e titolari di diritti di abitazione).La nozione di abitazione principale nella di-sciplina che introduce l’IMU si discosta inmodo significativo dalla definizione ICI. Sitratta in particolare dell’immobile in cui ilcontribuente dimora abitualmente e ha la re-sidenza anagrafica: le due condizioni devonodunque coesistere, diversamente da quan-to accade nell’ICI, per cui basta avere la re-

sidenza anagrafica. Questo comporta il fat-to che il contribuente che dimora abitual-mente in una città diversa da quella in cuirisiede, non potrà invocare i benefici del-l’abitazione principale. Deve trattarsi diun’unica unità immobiliare iscritta come talein catasto, ciò comporta che in caso di dueunità contigue solo per una di esse si potràattribuire la caratteristica di abitazioneprincipale, a meno che il contribuente di-mostri con un’attestazione dell’Agenzia delTerritorio, che sono due unità “accatastabili”insieme. La nozione suddetta fa veniremeno tutte le assimilazioni all’abitazioneprincipale attualmente previste ai fini ICI:si segnala la scomparsa della fattispecie re-lativa al fabbricato concesso in uso gratui-to a parenti. I Comuni potranno prevedereun trattamento IMU di favore per tale ca-sistica. Le pertinenze dell’abitazione prin-

La nuova imposta municipale che verrà applicata nel 2012 anziché nel 2014. Le limitazioni all’usodel contante e la scomparsa della Tarsu e della Tia. Il possibile aumento delle aliquote Iva. Eccoa voi tutte le novità del decreto Salva Italia. Con i suoi vantaggi ma anche tante ambiguità

Novità del decreto Salva Italia

Primo piano

I

27ABITARE OGGI

cipale devono appartenere alle categorie C/2,C/6 o C/7 e possono essere al massimo innumero di una per ciascuna.

La base imponibile della nuova imposta ècosì calcolata:� per i fabbricati si applica uno specificomoltiplicatore alla rendita catastale riva-lutata del 5% ossia:Categoria A (escluso A/10) e categorie C/2,C/6 E C/7 = 160Categoria B e C/3, C/4 e C/5 = 140Categoria A/10 = 80Categoria D (tranne D5) = 60 (65 dal 2013)Categoria D5 = 80Categoria C/1 = 55� per i terreni agricoli il moltiplicatore èdi 130 e lo si applica al reddito domini-cale. Il moltiplicatore è ridotto a 110 peri coltivatori diretti e per gli imprenditoriagricoli professionali, iscritti nella previ-denza agricola.� per le aree edificabili la base imponi-bile è rappresentata dal valore di merca-to. Sono esenti dall’IMU i fabbricati delgruppo catastale E, quelli con destinazio-ne a usi culturali, al culto e quelli utiliz-zati dai soggetti no profit destinati ad at-tività non esclusivamente commerciali.

Sulla base imponibile calcolata nel modosuddetto si applica l’aliquota IMU che è cosìarticolata:� aliquota ordinaria pari allo 0,76% chei Comuni potranno aumentare o diminui-re dello 0,3%. La riduzione potrà esseredeliberata fino allo 0,4% per gli immobililocati e per quelli posseduti da imprese;� aliquota ridotta pari allo 0,4% per l’abi-tazione principale (comprese quelle ruralise abitazioni principali del possessore) erelative pertinenze che i Comuni possonoaumentare o diminuire dello 0,2%;� aliquota ridotta pari allo 0,2% per i fab-bricati rurali ad uso strumentale che i Co-muni potranno abbassare fino allo 0,1%.

Con riferimento all’IMU calcolata sul-l’abitazione principale e sue pertinenze, èprevista una detrazione dell’imposta stes-sa di € 200,00 rapportata al periodo del-l’anno durante il quale si protrae tale de-stinazione. In presenza di più compro-prietari la detrazione si suddivide per capie non per quote di possesso, ossia in pre-senza di due contitolari con quote al 70%e al 30% la detrazione spetta al 50% per cia-scuno se entrambi hanno la residenza nel-l’immobile. Nel 2012 e 2013 la detrazione

suddetta è aumentata di € 50,00 per ciascunfiglio residente nell’abitazione con un’etàinferiore a 26 anni per un massimo di 4 fi-gli (detrazione massima quindi è di €200,00 da aggiungere a quella base di €200,00). Per definire la residenza di figli sitiene conto della data di trasferimento (piùdi 15 giorni è considerato un mese). Non èmolto chiaro come si debba suddividere taledetrazione in presenza di contitolari; si pre-sume che la stessa debba essere effettuatain parti uguali a prescindere dalle quote dipossesso. I Comuni possono aumentarel’ammontare della detrazione per l’abita-zione principale e le sue pertinenze, fino aconcorrenza dell’imposta dovuta; in tal casonon possono fissare, per gli immobili a di-sposizione, un’aliquota IMU superiore allo0,76%. L’aliquota ridotta dello 0,4% e la re-lativa detrazione si applica anche all’ex co-niuge non assegnatario della casa coniugale(se non possiede alcun immobile abitativo

nello stesso Comune in cui è ubicata l’excasa coniugale) e agli anziani/disabili re-sidenti in istituti di ricovero purché l’abi-tazione non sia locata.L’imposta è dovuta in proporzione al pe-riodo di possesso nel corso dell’anno: il pos-sesso che si protrae per almeno 15 giorni inun mese si conta per l’intero mese.Il versamento dell’IMU sarà effettuatotramite modello F24 a giugno e dicembredi ogni anno con modalità che verranno sta-bilite dall’Agenzia delle Entrate.Gli introiti dell’IMU ridotta entreranno nel-le casse dei Comuni, quelli relativi all’im-posta municipale ordinaria invece sarannodi competenza dei Comuni stessi solo peril 50%, la restante metà sarà riservata alloStato; le riduzioni di aliquote eventualmentedeliberate dai Comuni non si applicheran-no alla quota di imposte spettante allo Sta-to. Considerando il testo della normativa,sottolineo il fatto che l’aumento del coef-

IMU

ficiente moltiplicatore da applicare sulla ren-dita catastale rivalutata del 5% vale solo aifini dell’IMU e non anche per la determi-nazione della base imponibile delle impo-ste di registro e ipocatastali in sede di com-pravendita immobiliare o di imposta di do-nazione e successione, né per le imposte suiredditi. In linea generale la manovra eco-nomica ha quindi colpito gli immobili in-troducendo la nuova imposta municipale,elevando notevolmente la base imponibi-le di fonte catastale cui applicare le nuovealiquote. Per verificare il reale impatto eco-nomico dell’IMU nelle tasche dei contri-buenti bisogna attendere l’approvazione daparte dei singoli Comuni del regolamentodella nuova imposta, in quanto ad essi è ri-servato un discreto raggio di manovra. Pe-serà non poco la circostanza che la metà delgettito relativo agli immobili diversi dal-l’abitazione principale spetterà allo Stato eche gli eventuali sconti sull’IMU peseran-no solo sulle casse comunali.

28 ABITARE OGGI

Primo piano

Appartamento in cui il contribuente dimora e risiede, al 100% di proprietà,con 2 figli conviventi di età non superiore a 26 anniRendita catastale800 X 5% = 840 X 160 = 134.400 X 0,4% = 537,60 – 200,00 (detrazione primacasa) – 100,00 (detrazione per figli conviventi 50,00 X 2) = € 237,60 Totale IMUda versare

come nell’esempio 1), ma appartamento locatoRendita catastale800 X 5% = 840 X 160 = 134.400 X 0,76% = 1.021,44 Totale IMU da versarealla quale aggiungere l’IRPEF e le addizionali Regionali e Comunali su canonedi locazione ridotto all’85% o cedolare secca su canone di locazione al 100%

ESEMPIO 3

come l’esempio 1) ma appartamento a disposizione (sfitto)Rendita catastale800 X 5% = 840 X 160 = 134.400 X 0,76% = € 1.021,44 Totale IMU da versare

ESEMPIO 2

negozio locato categoria C/1Rendita catastale800 X 5% = 840 X 55 = 46.200 X 0,76% = € 351,12 Totale IMU da versarealla quale aggiungere l’IRPEF e le addizionali Regionali e Comunali su canonidi locazione all’85%

ESEMPIO 4

4 ESEMPI A TITOLO INDICATIVO

NUOVO TRIBUTO COMUNALESUI RIFIUTI E SERVIZI (RES)Dal 2013 gli attuali prelievi sui rifiuti(TARSU e TIA) scompariranno per far po-sto a un nuovo tributo comunale che pre-vederà anche una maggiorazione per iservizi indivisibili. Il presupposto rimarràl’occupazione, il possesso o la detenzione(leggasi inquilini) di locali e aree suscetti-bili di produrre rifiuti urbani.La superficie di riferimento sarà sempre pariall’80% della superficie catastale per gli im-mobili a destinazione ordinaria (CategorieA, B e C), mentre per gli altri immobili (ca-tegorie D ed E) si assumerà la superficie cal-pestabile. Resteranno escluse le aree dovesi formano di regola rifiuti speciali, a con-dizione che il produttore ne dimostri l’av-venuto trattamento in conformità alla vi-gente disciplina. Per occupazioni di im-mobili di durata non superiore a sei mesiil soggetto passivo sarà individuato semprenel proprietario. Saranno escluse da tassa-

zione solo le aree scoperte pertinenziali edaccessorie di civile abitazione.La tariffa relativa al nuovo tributo sarà com-misurata alla quantità e qualità media or-dinaria dei rifiuti prodotti per unità di su-perficie in relazione agli usi e alla tipolo-gia di attività svolta sulla base di criteri chesaranno determinati da apposito regola-mento da emanare entro il 31/12/2012.I Comuni potranno prevedere riduzioni nel-la misura del 30% al ricorrere di partico-lari casistiche (esempio uso stagionaledell’immobile o possesso da parte di unasola persona). Alla nuova tariffa sarà ap-plicata una maggiorazione pari ad € 0,30per metro quadro per i servizi comunali in-divisibili cioè per quelli non tariffabili e nona domanda individuale (es. illuminazione,manutenzione strade ecc.).

ADDIZIONALEREGIONALE ALL’IRPEFIl decreto Salva Italia ha alzato l’aliquotabase dell’IRPEF regionale dallo 0,9%all’1,23% già a decorrere dall’anno di im-posta 2011. All’aliquota base dell’1,23%stabilita a livello nazionale dovranno som-marsi le addizionali aggiuntive decise dal-le singole Regioni che potranno crescere almassimo dello 0,5% (0,3% nelle Regioniin default con i conti sanitari).

PROROGA DETRAZIONE 55%Tra le disposizioni sulla casa previste dalDecreto Legge Monti c’è anche la proro-ga per tutto il 2012 della detrazione del 55%per le opere di risparmio energetico nellaforma finora usata, senza i cambiamenti an-nunciati e con la rateazione in 10 anni del-la spesa sostenuta.

FABBRICATI RURALIEntro il 30/11/2012 tutti i fabbricati rura-li dovranno essere iscritti nel catasto fab-bricati, viene così esteso l’obbligo di ac-catastamento che finora riguardava solo ifabbricati rurali di nuova costruzione o ri-strutturati e quelli oggetto di cessione,donazione e successione. Con riferimentoall’IMU dovuto per i suddetti fabbricati perl’anno 2012 prima dell’accatastamento èprevisto che per la base imponibile deglistessi si dovrà assumere la rendita di uni-tà similari già iscritte in catasto e l’impo-sta sarà a titolo di acconto; il conguaglioverrà richiesto dopo l’attribuzione della ren-

ESEMPIO 1

dita catastale. Il Decreto “Salva Italia” can-cella inoltre la norma del D.L. 70/2011 cheattribuiva natura rurale (per ottenere l’esen-zione IRPEF e ICI) alle sole costruzioniiscritte nella categoria catastale A/6 per leabitazioni e D/10 per le costruzioni stru-mentali consentendo la possibilità di pre-sentare la variazione catastale entro il30/09/2011. La soppressione viene ac-compagnata da una precisazione in base allaquale le suindicate domande presentate dopoil 30/09/2011 e fino alla conversione in Leg-ge del decreto in esame producono effettiin relazione ai requisiti di ruralità ma soloper il passato (fino al 31/12/2011). Il man-cato accatastamento nelle categorie A/6 eD/10 non dovrebbe avere effetti significa-tivi per il futuro, in quanto ai fini dell’ap-plicazione dell’aliquota ridotta IMU (0,2%)la norma sembra richiamare la strumenta-lità e non la categoria catastale. La naturadi fabbricato rurale legata alla categoria ca-tastale A/6 e D/10 rimane in vigore fino al31/12/2011 e quindi il mancato accatasta-mento suddetto compromette solo gli effettiretroattivi.

LIMITE USO DEL CONTANTEÈ introdotta a decorrere dal 06/12/2011 unariduzione del limite all’uso del contante edei titoli al portatore (pari a € 2.500,00 finoal 05/12/2011) in base alla quale il trasfe-rimento di denaro contante, di libretti ban-cari o postali al portatore è possibile soloper importi inferiori a € 1.000,00: (atten-zione quindi all’incasso o al pagamento del-le rate di affitto e dei depositi cauzionali dilocazioni in essere). Si ricorda ai lettori chel’abbassamento del limite dell’uso del con-tante si riflette anche sull’uso di assegni ban-cari e postali i quali se hanno un importopari o superiore a € 1.000,00 devono ri-portare la clausola di non trasferibile e ilnome e cognome o la ragione sociale del be-neficiario. Per ultimo si sottolinea il fattoche il saldo dei libretti di deposito banca-ri o postali al portatore non deve essere diimporto superiore a € 1.000,00, e gli stes-si dovranno essere estinti o riportati ad im-porti inferiori alla soglia suddetta entro il31/03/2012. (attenzione quindi ai depositicauzionali di contratti di locazione in es-sere). Le sanzioni in caso di inadempien-za sono molto alte: dall’1% al 40% del-l’importo trasferito e comunque non infe-riore a € 3.000,00, salvo la possibilità di av-

valersi dell’istituto dell’oblazione in baseal quale la sanzione si riduce al 2% senzaminimo di € 3.000,00. Viene prevista unafase transitoria: le eventuali infrazioni chesono state commesse dal 6/12/2011 al31/01/2012 non saranno sanzionate.

DETRAZIONE DEL 36%La detrazione del 36% entra a “regime” nel-le leggi fiscali italiane ossia diventa un’age-volazione stabile dal 01/01/2012 con la so-stanziale conferma dell’attuale assetto nor-mativo al quale si accompagnano importantinovità. In primo luogo scompare dal nuo-vo testo ogni cenno alla possibilità per i con-tribuenti di età pari o superiore a 75 anni didetrarre le spese in 5 rate annuali e per quel-li ultra ottantenni di optare per 3 rate.Si ritiene che ciò valga per le spese soste-nute dal 2012 anche se la norma è ambigua.Altra importante novità è rappresentata dalfatto che dal 2013 la detrazione delle spe-se per gli interventi di recupero del patri-monio edilizio oggetto del 36% si legheràall’ISEE, ossia tale possibilità di detrazio-ne sarà riservata solo a coloro che rientre-ranno entro determinate soglie reddituali epatrimoniali. Lo stesso legame con l’ISEElo si avrà anche per beneficiare di altri bo-nus fiscali (es. detrazione 19% interessi pas-sivi mutui prima casa). Entro il 31/05/2012saranno stabilite le nuove modalità di cal-colo dell’ISEE.Sempre in ambito di normativa del 36% sievidenzia la nuova formulazione della nor-ma in caso di cessione dell’immobile og-getto degli interventi del 36% per il qualeil cedente sta fruendo della detrazione: lastessa rimane in capo al venditore solo seciò è espressamente previsto contrattual-mente, in caso contrario la detrazione ri-mane all’acquirente. La novità va ricerca-ta nel fatto che con la legge 148/2011 è sta-ta prevista questa facoltà ma non era espli-citato cosa sarebbe successo se nel rogitonon fosse stato indicato nulla a riguardo.Persistono dubbi sul fatto che tale norma-tiva sia applicabile anche per il 55% sul ri-sparmio energetico.Con riferimento alle spese sostenute già dal2012 è prevista la possibilità di detrarre lespese per la ricostruzione o ripristino di im-mobili anche non residenziali danneggiatia seguito di eventi calamitosi (previa di-chiarazione dello stato di emergenza).Dal 2013 è stata invece prevista la possibi-

lità di detrarre le spese sostenute per gli in-terventi relativi alla realizzazione di operefinalizzate al risparmio energetico con par-ticolare riguardo all’installazione di impiantibasati sull’impiego delle fonti rinnovabili dienergia; questi lavori potranno essere rea-lizzati anche in assenza di opere edilizie ac-quisendo idonea documentazione attestan-te il conseguimento di risparmi energetici inapplicazione della normativa vigente inmateria. Correlando tale norma a quella incui si prevede la proroga solo per il 2012 del-la detrazione del 55%, si ritiene che dal 2013gli interventi ora previsti per il 55% saran-no ricompresi tra quelli del 36%.

TASSAZIONE IMMOBILIE DEPOSITI ALL’ESTEROGià a partire dal 2011 le persone fisiche re-sidenti in Italia in possesso di immobili si-tuati all’estero dovranno versare all’Erarioun’imposta dello 0,76% del valore deglistessi, costituito dal costo riportato nell’attodi acquisto o, in assenza, del valore di mer-cato dove è situato l’immobile. La suddet-ta imposta sarà dovuta in proporzione allequote di possesso del bene e viene ricono-sciuto un credito d’imposta pari a eventualiprelievi patrimoniali applicati nello Stato incui si trova l’immobile e fino a concorren-za dell’imposta dovuta in Italia.Per il 2011 e 2012 è poi previsto un prelievodell’1‰ annuo sulle attività finanziarie de-tenute all’estero in proporzione alle quotedi possesso delle attività tassate. Dal 2013la tassazione salirà all’1,5‰ .Il prelievo si applicherà al valore di mercatorilevato al termine di ogni anno solare nelluogo dove il contribuente detiene le atti-vità finanziarie e anche per queste spette-rà un credito d’imposta pari all’eventualepatrimoniale versata all’estero e fino aconcorrenza dell’imposta dovuta in Italia.

POSSIBILE AUMENTODELLE ALIQUOTE IVAL’aliquota IVA passerà dal 10% al 12% edal 21% al 23% dal 01/10/2012 e un ulte-riore aumento dello 0,5% dal 01/01/2014solo se non verrà adottata la riforma fisca-le finalizzata al riordino e alla riduzione deiregimi agevolati attualmente vigenti, inmodo tale da determinare effetti positivi sul-l’indebitamento dello Stato.(Dott. Alessandro Notari - Responsabilecentro studi fiscale nazionale Confabitare)

29ABITARE OGGI

ABITARE OGGI30

Primo piano

omenica 29 gennaio il presiden-te della Camera di Commercio diBologna, Bruno Filetti, e il pre-fetto, Angelo Tranfaglia, hanno

consegnato a 138 imprese bolognesi il“Premio per l’Impegno Imprenditoriale e ilProgresso Economico”, un pubblico rico-noscimento assegnato a quelle imprese checontribuiscono allo sviluppo economicodella provincia di Bologna. Fra le aziendepremiate c’era anche l’Impresa Costruzio-ni E. Dallacasa s.p.a che, grazie agli altis-simi standard qualitativi mantenuti in oltre50 anni di attività, ha ottenuto l’importan-te riconoscimento. A ritirare il premio è sta-ta Cristina Dallacasa, figlia di Enrico che,nel 1959, fondò l’azienda. «Sono molto or-gogliosa – ci spiega – di aver ricevuto que-sto premio, simbolo della continuità azien-dale che abbiamo mantenuto in tutti questi

anni». L’Impresa Costruzioni E. Dallacasas.p.a realizza con proprie attrezzature e mae-stranze complessi residenziali che vende di-rettamente attraverso il proprio personale divendita. La conduzione diretta del cantiere,la consulenza architettonica nella definizionedelle personalizzazioni richieste dal clien-te, la consulenza finanziaria nell’indivi-duazione degli strumenti finanziari più ido-nei all’acquisto, uniti alla tradizione e soli-dità dell’azienda sono alcuni dei servizi e del-le garanzie che l’azienda offre ai propri clien-ti. Cristina Dallacasa, che oggi ha sostitui-to il padre venuto a mancare nel 2005, allaguida dell’azienda, ha voluto continuare illavoro iniziato da lui, gestendo a 360° il pro-cesso di costruzione: un universo fatto di pro-getti, iniziative e attività imprenditorialiche richiedono conoscenze e competenze di-verse ma tutte finalizzate alla valorizzazio-

ne dell'azienda e della sua storia. «Sono en-trata in azienda nel 1992 - racconta Cristi-na Dallacasa - dopo un’esperienza esternanell’ambito della consulenza aziendale. La-voro insieme a mio marito, Franco Grassil-li, che dal 2004 si occupa del settore vendite».L’ Impresa Costruzioni E. Dallacasa s.p.a.,forte da sempre di una volontà di persegui-re un’edilizia di alto livello costruttivo,realizza oggi edifici le cui prestazioni si at-testano al vertice della classificazione ener-getica e con minimi costi di gestione. L’in-novativo uso di materiali e tecnologie di iso-lamenti termoacustici, le scelte impiantisti-che oltre all’utilizzo di energie rinnovabiliha portato da un lato ad un concreto mi-glioramento del comfort e dall’altro ad unsempre maggior risparmio energetico cheoggi si concretizza nel posizionamento deipropri edifici in elevate classi energetiche.

Premiata per il suo impegno nel mondo imprenditoriale, Cristina Dallacasa guida l’aziendadi famiglia nel segno dell’innovazione e della ricerca tecnologica dei nuovi materiali

Un riconoscimento all’impegno

D

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Primo piano

atterio gram-negativo aerobio ap-partenente alla famiglia delle le-gionellaceae. Ne sono state iden-tificate più di 50 specie, suddivi-

se in 71 sierogruppi. Quella più pericolo-sa, cui sono stati collegati circa il 90% deicasi di legionellosi nell’uomo, è la Legio-nella pneumophila. Si scoprì nel 1976 a cau-sa di un’epidemia che colpì un gruppo di ve-terani della “American Legion” riuniti in unalbergo di Filadelfia, causando ben 34morti su 221 contagiati. Si trova in ambientiacquatici e generalmente umidi, naturali,come sorgenti, fiumi, laghi, vapori. Ma an-che artificiali come circuiti di acqua sani-taria, piscine, terme, circuiti di aria condi-zionata umidificata, tubature, serbatoi, fon-tane e torri di raffreddamento industriali. Siriproduce a temperature comprese tra 25-45° e resiste sino a 65 °C. L’infezione in-fatti, avviene per via dell’inalazione di par-ticelle di acqua contaminata aerosolizzata.Quindi, gli impianti d’inalazione, le docce,le vasche idromassaggio possono essere vei-colo di contagio. Negli ultimi tempi si è os-servato un incremento della incidenza delcontagio nei pazienti odontoiatrici: il fe-nomeno è stato messo in relazione con l’im-piego di acqua ad elevata pressione.Il contagio può manifestarsi con due qua-dri clinici diversi tra loro, una forma acu-ta non particolarmente grave con febbre(febbre di Pontiac) e una forma polmona-re nota come malattia del legionario parti-colarmente grave e con indici di mortalità

che oscillano dal 10% al 50% nelle infezioniospedaliere. Forme subcliniche di legio-nellosi sono state individuate per mezzo del-la risposta anticorporale specifica.La comparsa della malattia fortunatamen-te non è un fenomeno consueto, ma è im-portante rilevare come i dati epidemiologicinegli ultimi anni hanno registrato un forteincremento delle casistiche, probabilmen-te dovuto alla migliore organizzazione edefficienza degli organismi di sorveglianza.

Negli ultimi cinque anni, in Italia, i casi re-gistrati e pubblicati dall’Istituto Superioredi Sanità si sono attestati su una media diottocento l’anno. La malattia è letale nel 5-15% dei casi.

Il batterio nelle mura domesticheGli accumuli di acqua sanitaria costituisconodei siti favorevoli per la diffusione del bat-terio della legionella. Essa può essere po-tenzialmente presente nelle docce, nelle pi-

B

Cos’è e dove si trova. Ma soprattutto quanto può essere pericolosoper l’uomo. Una piccola guida che aiuta a prevenire la formazionedel batterio killer della legionella. Presente nei fiumi, laghi, vaporie nei circuiti di acqua sanitaria, piscine, terme, tubature e serbatoi

La legionella:il batterio killer

ABITARE OGGI

Nell’ambito della tutela della sicurezzaalimentare dei cittadini, l’Unione Europea halegiferato anche in merito alla responsabilitàsui controlli per le acque dei condomini. IlD.Lgs n. 31 del febbraio 2001 tratta proprio diquesto aspetto sottolineando gli obblighi che lafigura dell’amministratore di condominio possiede.Ad esso spetta, infatti, il compito di assicurarsi chel’acqua che fuoriesce dai rubinetti dei condomini equindi utilizzata per il consumo umano sia “salubre epotabile”. Il decreto riporta che per gli edifici e lestrutture il gestore e il titolare della struttura,l’amministratore di condominio, deve assicurare che i valorifissati dalla legge siano mantenuti costanti fino al punto incui l’acqua fuoriesce dal rubinetto. Il controllo dovrà essereaffidato a laboratori d’ analisi certificati, riconosciuti dalMinistero della Sanità, per la verifica dei parametriprescritti dal D.Lgs n. 31 e le procedure di analisi dovrannoprevedere due prelievi, uno al piano terra del condominio el’altro al piano più alto. L'amministratore non può pertantoesimersi dall'attuare verifiche sulla salubrità delle acquedestinate al consumo umano specie in presenza dipossibili quanto ipotizzabili sorgenti inquinanti,conseguenza di impianti vetusti e/o di tipologie di materialiutilizzati nella realizzazione delle linee di adduzione. Icontrolli e le verifiche in questione dovranno essere ancorpiù attenti e puntuali nel caso in cui all'interno dell'immobileamministrato siano esercitate attività pubbliche (esercizicommerciali, studi medici, …). In questo caso, laresponsabilità connessa alla vigilanza (e quindi di unriscontro che i controlli vengono regolarmente eseguitidalla proprietà o dal gestore) include anche il tratto“privato”. Ne deriva l'utilità e l'importanza di unmonitoraggio periodico, fatto con sistematicità,dell'impianto idrico e di un altrettanto periodico esistematico controllo dell'acqua destinata al consumoumano. Un’azione in tal senso può prevenire addebiti diresponsabilità e possibili situazioni di contenzioso nelcaso, ad esempio, venissero accertate presenze diinquinanti non riconducibili a responsabilità proprie delgestore dell'acquedotto o si constatassero alterazioni.

IL D.LGS N.31 E L’OBBLIGODI ANALISI DELLE ACQUEDEL CONDOMINIO

35ABITARE OGGI

scine, negli umidificatori, nei nebulizzato-ri e in alcuni impianti tecnologici come, ap-punto, le torri evaporative, i condensatorievaporativi, i sistemi di condizionamentoe le condutture, ossia in tutti quei luoghi ovevi è presenza di gocce d’acqua in forma mi-croscopica con diametro dell’ordine dei mi-cron. Da quanto detto, appare chiaro chequesto batterio può essere presente in tut-ti quegli impianti ove vi è la presenza di ac-qua calda in forma nebulizzata: sistema di

condizionamento canalizzato con umidifi-cazione ad acqua, i rubinetti/docce e gli scal-dacqua ad accumulo per produzione di ac-qua calda sanitaria autonoma o centralizzata.

Fattori di rischioIl rischio di acquisizione della malattia di-pende dalle caratteristiche del batterio,dalla suscettibilità individuale e dalle con-dizioni ambientali.Microrganismo: la patogenicità è legataalla concentrazione del batterio (anche senel caso di Legionella non è nota la dose mi-nima infettante), alla virulenza del ceppo ealla sua capacità di sopravvivenza e mol-tiplicazione all’interno dei macrofagi.Ospite: sono considerati più a rischio i sog-getti di sesso maschile, di età avanzata, fu-matori, consumatori di alcool, affetti da ma-lattie croniche (broncopneumopatie ostrut-tive, malattie cardiovascolari e renali, dia-bete, ecc.) e con immunodeficienza acqui-sita in seguito a interventi terapeutici (tra-pianti d’organo, terapia con steroidi e an-titumorali, ecc.) o infezione da HIV.Ambiente: tra i fattori di rischio ambien-tali sono di particolare rilevanza la moda-lità, l’intensità e il tempo di esposizione.

Chi gioca un ruolo importante?Alcune caratteristiche dell'acqua:• temperatura compresa tra 25 e 45°C;• presenza di alghe e amebe che fornisco-no nutrimento e protezione, anche in con-dizioni di temperatura elevata;• presenza di sostanze biodegradabili chefavoriscono la formazione del biofilm;• concentrazione di alcuni elementi in trac-cia (ferro, rame, zinco, ecc.);Alcune caratteristiche dell’impianto idrico:

• fenomeni di ristagno/ostruzione che fa-voriscono la formazione del biofilm;• formazione di incrostazioni e depositi cal-carei che offrono riparo dai disinfettanti;• impianto di riscaldamento di tipo cen-tralizzato dotato di estese reti di conduttu-re, punti di giunzione e rami morti• presenza di un serbatoio di accumulo del-l’acqua e di un sistema di ricircolo;• fenomeni di usura e corrosione;• vibrazioni o cambiamenti di pressione nelsistema idrico in seguito a interventi di ri-strutturazione interni e/o esterni all’edificio.

(Maurizio Carossia, Responsabile tecnico-commerciale dell’azienda S.I.T. srl di Cal-derara di Reno - www.sitsrl.org)

È importante evitare di installare tubazioni con tratti termici ciechi e senza circolazione dell’acqua,stare attenti alla formazione di ristagni ed effettuare la pulizia periodica degli impianti idrici

COME PREVENIRE I RISCHIImpianto idraulico internoCaratteristiche generali richieste:� netta separazione tra le tubaturedell’acqua calda e quelle dell’acquafredda;� evitare di installare o di avere tuba-zioni con tratti termici ciechi e senzacircolazione dell’acqua;� evitare la formazione di ristagnid’acqua;� provvedere ad effettuare la puliziaperiodica degli impianti idrici.

Caratteristiche tecniche:� la temperatura dell’acqua freddadeve essere inferiore o uguale a 20°Cin ogni parte dell’impianto;� la temperatura dell’acqua caldadeve essere uguale o superiore a60°C in serbatoio;

� la temperatura dell’acqua caldadeve essere uguale o superiore a50°C al rubinetto.

Misure preventive di base:� far scorrere l’acqua calda e freddadai terminali per alcuni minuti almenouna volta la settimana;� eliminare i tratti terminali ciechi emodificare eventuali tratti idraulici cheformano ristagni d’acqua;� stabilire le date di effettuazione del-le pulizie dell’impianto almeno due vol-te l’anno;� eliminare periodicamente le incro-stazioni di calcare sui terminali (am-polle docce, rompigetto, ecc.);� verificare con termometro certifica-to la temperatura dell’acqua fredda;� sottoporre ad analisi l’acqua freddae trattarla con cloro 50 mg/litro

qualora i valori di Legionella sianomaggiori di 1.000 ufc/litro.� trattare comunque l’acqua freddacon valori superiori a 100 ufc/l e concontemporanea temperatura superioreai 20°C;� verificare con termometro certifica-to la temperatura dell’acqua calda neirubinetti terminali almeno una volta asettimana; se è inferiore a 50°C prov-vedere ad innalzarla nel serbatoio;� verificare la temperatura dell’acquanel serbatoio (anche se scaldabagnoelettrico) e provvedere ad innalzarlaqualora risulti inferiore ai 60°C;� sottoporre a disincrostazione il ser-batoio d’acqua calda, anche se scal-dabagno elettrico, almeno due voltel’anno;� eliminare eventuali ruggini presentie alghe visibili nell’impianto idrico.

Primo piano

Zoom idee e soluzioni pratiche per la casa

Una collezionemade in TuscanyIn linea con lo stile cherichiama lo splendore delleantiche e affascinanti villetoscane, prosegue ilpercorso intrapreso daMarioni per una propostasempre più ricca di oggettisemplici e raffinati, lavoratiartigianalmente ed integratitra loro anche nel più piccolodettaglio. Una selezionecompleta di complementicapaci di infondere eleganza,comfort e calore; nuoveinterpretazioni di stili di vita,dove la qualità della fattura ela bellezza degli oggetti sonostudiati con particolare curae passione. Legni pregiati elavorazioni manuali, tessutiricercati e finiture accurate,accessori unici ecomplementi di gran classe:questa è l'essenzadi Marioni Home Collection,di cui fa parte la credenza inlegno FES: elegante e dallaforma sagomata con finituragrigio antracite. Curata neiminimi dettagli si adattaperfettamente a qualsiasistile sia tradizionale checontemporaneo. Le maniglieMarte sono in nickel.www.marioni.it

Coffee & book tableColé srl è il nuovo marchiodel design italiano che hadebuttato a Milano inoccasione del Salone delMobile 2011. Nascedall’esperienza di MatteoDe Ponti, brand managerdi Driade per oltre 10 anni,e dalla sensibilità di LauraMacigno, appassionata diarte e design. La missiondel brand è creare un nuovomodo di fare design, basatosu una sofisticata ricercaespressiva e su un’ineditacollaborazione tra tutti iprotagonisti della catenaproduttiva. Tra i primi oggettitargati Colé c’è Secreto,un coffee table book table,ovvero un tavolo dove c’èrealmente posto sia per unatazza che per un libro! Hastruttura in legno massellocurvato di rovere naturaleo tinto nero. Il piano inferiorein legno massello di roverelistellare fresato e spazzolatonelle finiture naturale ebianco, e piano superiorein legno laccato lucido.www.coleitalia.com

36 ABITARE OGGI

Pioggia di cristalliBalance Golden Shadow è lareinterpretazione Windfall diun lampadario classico. Èprodotto con elementiSwarovski, candele di vetrosoffiato a mano e argentato.Sono singoli elementi sospesiper consentire una totalelibertà di forma e dimensione.Le varianti di Balance sonoinfinite per dimensioni e forme,con molte combinazioni dicolori possibili. Clarissa Dorne Roel Haagmans coltivano datempo il loro amore per la lucee il cristallo quando nell’estatedel 2004 fondano la societàWindfall a Monaco di Baviera,per aprire nuove strade neldesign dei lampadari dicristallo. Il designer olandeseè conosciuto sulla scenainternazionale per i suoilampadari dal design classico /orientale ideati per la Moscheadel Sultano Quabos in Omane la Grande Moschea ad AbuDhabi. Clarissa Dorn porta consé la sua lunga esperienzanel mondo dell’arte, nellaprogettazione d’interni enel management.www.windfall-gmbh.com

La raffinatezzadi PerlaIl creative lab diContemporanea srl presentala lampada Perla, propostaraffinata ed elegante, dallelinee semplici e di classe.Disponibile in tre varianti dicolore (rosso, bianco e nero)Perla, con le sue lineesinuose, esprime il perfettoequilibrio tra la robustezzadel cromo, di cui si componela sua montatura, e laleggerezza degli elegantiparalumi in cordina di seta.La delicata luce che irradiagli ambienti, scaldandonel’atmosfera, viene riflessamaggiormente dalle piccolegocce di cristallo chescendono preziose daiparalumi che danno forma aPerla. Questa elegantelampada si caratterizza perqualità dei materiali elavorazione artigianale,proponendosi comepiena espressionedell’inconfondibile attenzioneper il dettaglio propria diContemporanea srl.www.contemporaneasrl.eu

Vasche e lavabiin marmoFlavio Albanese firma le duenuove collezioni di scavatiMargraf, sintesi perfetta dinatura e tecnologia. Con laserie Morandiana e la lineaFoglia, Flavio Albanese creauna serie di oggetti che sonosintesi perfetta di natura etecnologia, mentre Margraf,con i suoi materiali esclusivie i suoi macchinari unici almondo, si conferma partnerideale della progettualitàcontemporanea, pertrasformare il marmo in puraemozione quotidiana. Laserie Morandiana, inparticolare, comprende trediversi lavabi di formaconica, i materiali sceltivanno dal Bianco Laser alNero Belgio, fino al Fior diPesco Carnico®, marmodalle delicate cromie grigie,bianche e rosa, di cuiMargraf possiede l'unicacava di estrazione al mondo.La linea Foglia comprendeinvece due lavelli, in NeroAssoluto e Bianco Laser, euna vasca ellittica in BiancoVenezia a forma di foglia.www.margraf.it

I tappetiHimalayan UndyedNodus ha creato unacollezione di tappeti di design(Batoli Design) totalmenteecologici, realizzati a manoin Nepal usando solo lanahimalaiana annodata su unordito di cotone. I filati nonsono sbiancati né tinti:provengono da pecore dirazza Tibetana del Nepal,le cui sfumature di colorevariano dal bianco crema almarrone fino al quasi nero.Niente viene aggiunto allalana usata per la collezioneHimalayan Undyed. Ènaturalmente molto sofficee non necessita diammorbidenti, inoltre nonsono impiegati trattamentiignifughi, dal momento chela lana è autoestinguente dinatura. La lana di HimalayanUndyed è lavorata a manosenza l'uso di prodotti chimiciinquinanti o sostanze chemettono a rischio la salute deilavoratori o dei consumatori.Il tappeto finito viene lavatocon acqua e sapone liquido abase di Sapindus (una piantausata per la produzione disaponi naturali). Gli scarti difilato della produzione, dellapareggiatura e dell'intagliaturasono raccolti separatamentee riciclati nella creazione dicoperte e cuscini.www.nodusrug.it

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Vasi PlissèRomantici e vivaci questivasi, dalle sembianze di unbouquet e prodotti da IVV,sono soffiati a bocca in vetrosuperiore decorato ad otticaverticale. Caratteristica lasagomatura riaperta dellabocca del vaso, ottenuta conuna lavorazione manualecome pure la decorazionecon colori trasparenti.Realizzati nelle tonalitàdell'arancio, verde e ametista.IVV Industria VetrariaValdarnese è stata fondata daun gruppo di maestri vetrainel 1952. Nel corso degli anniIVV si è affermata tra iprotagonisti europei nellaproduzione del vetro soffiatoe fatto a mano coniugandoricerca sulla materia, design,tecniche di tradizioneartigiana e controllo deiprocessi per dar vita a oggettiche hanno reinterpretato lospazio e la tavola.www.ivvnet.it

Decori muraliDa un esclusivo sistemacoperto da brevettointernazionale nasce H2art,una linea di prodottiecocompatibili e traspirantiper la decorazione indoore outdoor delle superficimurali. A differenza deiclassici sticker, stencil ecarte da parati, H2art sicomporta come un tatuaggiomurale totalmentetraspirante, che vieneapplicato attraverso untelo pigmentato facendopenetrare il coloredirettamente nei pori dellasuperficie da personalizzare,senza alterarne lecaratteristiche. Grazieall’innovativa tecnologia,che integra processimanuali e tecniche digitali,dopo la rimozione del telo,H2art appare alla vista e altatto come un affresco veroe proprio. Inoltre, grazie allacompatibilità con i più severivincoli di capitolato, puòessere integrato conqualsiasi tipo di intonaco,rivestimento, vernice,velatura, decorazioneo finitura esistente incommercio.www.h2art.it

Comodità al cuboTRI.COM rappresenta lapossibilità di avere unapoltrona, uno sgabello eduna sedia contenuti in unsolo oggetto dal design pulitoed accattivante. Un oggettogiovane, dai tratti spiritosi,colorato anche attraversol’utilizzo dell’elemento “Palla”che non rappresenta solo unvezzo ma l’esigenza direndere piacevole unelemento funzionale come ilpistone contenuto al suointerno. Un gioco trafunzionalità e design. Ideatodall’architetto MarikaTombolillo, il prototipo ditri.com è attualmente in fasedi studio e perfezionamentopresso la contemporaneache ne curerà anche laproduzione ecommercializzazione.Tri.com sarà realizzata indue versioni, una in legnocon parti laccate, e una inplexiglass. La sfera centralesarà disponibile in diversicolori.www.archilab.it

Zoom

La Stickcollectiondi Valsecchi 1918Gianfranco e Sergio Valsecchinel 2010 decidono di dareinizio ad una nuova collezioneda collocare nel mercatodell’arredamento di design ene affidano la direzioneartistica a Enrico Baleri.Nasce così la nuova divisioneValsecchi 1918. Sotto questanuova divisione vieneprodotta Stickcollection, di cuiLuigi Baroli è il designer. Lalinea coniuga sapientementel’utilizzo delle tecnologieproprie di Valsecchi spa concriteri progettuali della nuovafilosofia del design dovedettaglio di qualità,ergonomia, ecologia,discrezione e leggerezza,diventano imperativi. Ne faparte il Pinocchio service-table, un servitore attento cheti guarda ammiccante da sottoil piano che sorregge e tiporge il suo aiuto. fashion ericca di stile.www.valsecchi1918.it

La lampada LedflexLedflex è un vero e propriooggetto di design. Ideale inqualsiasi tipo di contestoquesta lampada a ledorientabile e snodabile in tuttele direzioni è caratterizzatada un’alta funzionalità. Utiledi fianco al comodino perfacilitare la lettura notturna,così come in salotto, adattaanche negli ambienti dilavoro. Qualità e funzionalitàsono le caratteristiche checontraddistinguono laproduzione di apparecchitecnici a led per interni edesterni marchiati Side.Tutte le collezioni Side sonocaratterizzate da essenzialitàed efficienza luminosarappresentando la vera epropria sintesi di una ricercaaccurata che, dal progettoiniziale, prende vita attraversouna consolidata esperienzatecnica e progettuale chegarantisce ad ogni lampadaalte prestazioni meccaniche,elettriche e fotometriche.www.sidespa.it

41ABITARE OGGI

ietra, legno e acciaio. Sono que-sti i materiali che più caratteriz-zano l’intervento di ristruttura-zione affrontato dallo Studio diAr-

chitettura CaprioglioAssociati sui colliAso-lani, i morbidi rilievi che si trovano traAso-lo e Cornuda nel Trevigiano.Di pietra è la vecchia struttura. Fatta del-la materia della terra ha un aspetto dura-turo che si è confermato nel tempo e si èanche mantenuto dopo l’intervento. Ilfabbricato rientra a pieno titolo nella sto-ria del luogo, della semplice storia conta-dina del Novecento ed è formato da duecorpi tra loro attigui, il casolare e l’annessoagricolo. La scelta progettuale è stataquella di “ridestarne” i tessuti murari esi-stenti ripulendoli, recuperare i materiali pre-senti e ampliare il vecchio manufatto ac-costandovi dei nuovi ambienti. D’acciaioinvece è proprio la struttura portante del

nuovo ampliamento, la contemporanea eaccessoriata cucina dalle tinte chiare chesi accosta al casolare senza apportarvi in-vasive modifiche né strutturali né estetiche.Di legno invece è il tipo di tamponatura edi rivestimento scelto per i nuovi ambien-ti (il portico dell’annesso agricolo e il nuo-vo volume), anche se la nobiltà del mate-riale e la logica di un approccio filologicosi sono purtroppo persi scegliendo un do-ghettato ligneo stampato il cui pattern re-sta visibile anche da lontano.Nella realtà progettuale domina però ancheun quarto materiale. Il vetro. Una traspa-renza pensata non solo con valenza di af-faccio bensì adoperata quale materiale perl’interno, che disegna le funzioni con de-licata razionalità, non crea sbarramentivisivi, identifica gli spazi di collegamentotra i piani e si contrappone alla matericitàdella pietra locale che, talvolta mista a mat-

P

Tradizione e contemporaneità. Volumi semplici legati alla memoria contadina che si adattano anuove esigenze. Tra le verdi colline del veneto un vecchio casolare è stato attualizzato nel pienorispetto del territorio. Prestando attenzione alla minore invasività possibile di Iole Costanzo

Nel rispetto della memoria...

Alla vecchia casa padronale coni suoi due volumi e il portico è statoaggiunto un nuovo volume ligneo,la nuova cucina, che nella suasemplicità si accosta all’edificioprincipale senza alcuna operazioneinvasiva se non la trasformazione aporta di una finestra del piano terra

Architettura

toni, caratterizza l’intero corpo d’abitazione.Il restauro, attento e puntuale, ha avuto cometema la conservazione degli elementi chepiù caratterizzavano l’edificio, mentre la ri-strutturazione interna, cercando di mante-nere il più possibile, tra l’abitazione el’annesso, le assialità esistenti ha creato unaresidenza dall’ampia disponibilità di servizidi supporto. I livelli dell’intero manufattosono così distribuiti: il piano terra ospita asud un ampio soggiorno-pranzo dominatodal camino a cui si è aggiunta, con il nuo-vo volume, la cucina e il bagno “segreto”cui si accede attraversando delle armadia-ture lignee.Al primo piano, organizzato contre camere e due bagni, si accede o trami-te la scala di acciaio e vetro, una strutturacompletamente svincolata e autoportante,o con un ascensore di vetro che lascia leg-gere dall’interno la tessitura della muratu-ra originaria. Una sottile scala metallica rea-lizzata con elementi estrusi di 8mm di spes-sore, interclusa tra due pareti di cui una invetro, ha doppia funzione: condurre al se-condo piano e fare da camino per la luceproveniente dalla copertura. Tutto il piano,il sottotetto, è organizzato come una suitecon area wellness, bagno e cabina armadio,comodità maggiorate dall’arrivo in quotadell’ascensore. Le coperture, sia quelladell’abitazione che quella dell’ex portico,sono state integralmente rifatte recupe-rando le tavelle originali in buona parte ri-pulite e riposizionate, e sostituendo com-pletamente quelle ammalorate. Gli ambientiipogei, a cui si accede con le scale o conl’ascensore interno, collegano l’intero in-sediamento e ospitano la lavanderia, gli am-bienti di servizio e la cantina.Complessivamente il progetto di recuperoha rispettato sia i materiali e in buona par-te anche la forometria della facciata prin-cipale, eccezione fatta per la trasformazionein porta di due finestre e di una porta in fi-nestra al piano terra. Operando in un am-biente morfologicamente definito tutte leopere di sistemazione esterna sono state im-

prontate nel rispetto e salvaguardia del ter-ritorio. All’esterno l’ampio piazzale rac-corda l’edificio con il verde intorno crean-do lo spazio necessario all’accoglienza e allamanovra delle autovetture. Il cammina-mento di pertinenza dell’abitazione si dif-ferenzia: a nord est è stato realizzato in ar-desia, a sud e a ovest è invece realizzato conun deck in legno di teak adatto agli ester-ni. La vegetazione in buona parte era giàpresente prima dell’intervento, in partico-lar modo le alberature ad alto fusto che conopportune e inoffensive potature sono sta-te mantenute e completamente recuperate.

ABITARE OGGI42

Architettura

A destra: tre foto dell’interno. La prima in altoe la seconda a seguire riprendono l’ambienteposto al primo piano dell’ex portico. Nellaseconda si vede chiaramente anche la scalache collega i due piani ricavati sempre nell’exportico e quelli ricavati nell’ex annesso agricolo.In basso, nell’ultima foto: la cantina, unambiente ipogeo molto ampio e suggestivo

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RISANAMENTI DELL’UMIDITÀRINFORZI STRUTTURALI

45ABITARE OGGI

Architettura

Vistasul lago

Acqua e paretirocciose. Luce riflessae lussureggiante verde.Sono questi gli elementiche caratterizzano la naturacircostante di una splendidacasa di legno realizzata in Svizzeraa pochi passi dal lago Walen

di Mercedes Caleffi

46 ABITARE OGGI

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Architettura

osa c’è di più affascinante, ri-lassante e allo stesso tempo cor-roborante che vivere a contattocon la natura? Resta il fatto che

vivere all’interno della propria abitazione,nei propri spazi familiari, tra le pareti dicasa, in alcune fasi della giornata è sicu-ramente ciò che più di ogni altra cosa dà lapossibilità di ritrovare se stessi. Ma quan-do le pareti degli spazi familiari consisto-no in ampie vetrate a tutta altezza da cui go-dere della vista a 360° del lago Walen (intedesco Walensee) e delle mitiche e mae-stose montagne rocciose Churfirsten ècome dire che ci si rilassa stando comun-que a stretto contatto con la natura. Vuoldire viversi serenamente il salotto o la cu-cina contemplando davanti a noi uno stra-ordinario e seducente paesaggio, attornia-ti da maestose cime inquietanti e allo stes-so tempo rassicuranti, non fosse altro cheper la millenaria storia geologica che si por-tano dietro. Significa anche avvertire nel-l’arco della giornata qualsiasi variazione diluce e della sua stessa riflessione nell’am-pio specchio d’acqua che si trova subito a

valle. Quella valle che è stata scavata dalghiacciaio del Reno e che ospita in uno deisuoi versanti, ai piedi del Churfirsten, il vil-laggio di Quinten, raggiungibile, difficilea crederci, solo in battello o a piedi, e chegrazie al clima mite, determinato dalle stes-se cimemontuose che lo proteggono, si pre-gia di una vegetazione fatta di alberi da frut-to mediterranei e di boschi di tigli e casta-gni. Questa casa unifamiliare, progettatadallo studio K-mArchitektur si trova nel-la zona del lago diWalen, in piena Svizzeraorientale, che collega i cantoni di San Gal-lo e di Glarona. È l’estremità occidentaledella regione di villeggiatura notacome"Heidiland", la stessa che ha ispira-to alla scrittrice Johanna Spyri la famosastoria di Heidi.È completamente rivestita di legno: stret-te doghe orizzontali che esaltano la pecu-liarità geometrica stessa dell’edificio. Hauna linea molto semplice. Due volumi e dueparallelepipedi dalle diverse dimensioni sor-retti da una maglia di pilastri d’acciaio dal-le esili dimensioni essenziali. Il volume delpiano terra è quello più piccolo, infatti quel-

A sinistra: l’interno del saloneripreso da due punti di vista diversi ecomunque in continuità con l’esterno.Sopra: l’essenziale e contemporaneacucina organizzata così da averela sua porzione di panorama. Sotto:l’intero edificio ripreso all’esterno

C

Sopra: la loggia del piano superiore,organizzata con panche di legnoappositamente posizionate per goderedel bel panorama. Presenta unabalaustra che permette allo sguardodi perdersi senza alcuno ostacolo

lo posto al piano superiore aggetta di mol-to all’esterno, quasi schiacciandolo o co-munque facendolo sembrare dimensional-mente inadatto. Cemento, vetro e legno sonoi materiali scelti e si legano in modo ar-monioso sia tra loro sia con i colori che ilpaesaggio intorno riserva. Una loggia cir-conda l'edificio sul lato che si affaccia sullago, e la stessa balaustra, proprio per nonopporre alcun diaframma alla vista e allacontinuità visiva voluta tra l’interno el’esterno, è stata realizzata con pannelli di

vetro. L’effetto di estensione e permanen-za, e forse anche di parossistica fusione conl’ambiente esterno è dato dallo scorrere del-le porte in vetro, che negando la stessa ge-stualità dell’aprire confermano la fluida con-tinuità spaziale. Gli ambienti all’internosono semplici: l’arredo è contemporaneo edè stato scelto per la sua stessa essenzialitàritenuta adatta a non creare situazioni di di-sturbo al panorama. Da qualsiasi punto del-la casa, eccezione fatta per gli ambienti pri-vati, lo sguardo può vagare su buona par-te della valle. Quella stessa valle tanto cam-biata in seguito agli interventi di canaliz-zazione delle acque realizzati nel 1800, chehanno portato a una riduzione del livello dellago e hanno prodotto forti cambiamenti sulterritorio, ma che per più di due secoli han-no comunque evitato che proseguissero averificarsi nuovi alluvioni. Lavori dunqueche in un paese come l’Italia oggi sem-brerebbero auspicabili e che se pur realiz-zati qualche secolo fa garantiscono inquella zona della Svizzera orientale il be-nessere e la tranquillità che è alla base del-la vita economica di tutta la regione.

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ABITARE OGGI48

Prospetto Ovest

Cemento, acciaio e vetro

In un perfetto equilibro, sette lunghe travi sono state montate secondo una logica a spirale fattadi appoggi verticali e orizzontali che rievocano l’antico gioco del mikado. A Las Rozas de Madrid,gli architetti dello Studio Ensamble progettano una particolare e insolita abitazione di Iole Costanzo

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ette elementi costruttivi, monta-ti in soli sette giorni. È così chepuò essere sintetizzata la costru-zione di questa particolare abita-

zione privata sorta nel 2005 a Las Rozas deMadrid, una zona gravitante intorno alla ca-pitale spagnola, distante dal centro solo 15minuti e famosa per essere elegante, ben ser-vita e dotata di buone strutture sportive, sco-lastiche e anche di un rinomato centro com-merciale. L’Hemeroscopium House, è que-sto il nome dato alla costruzione dai pro-gettisti, è nato in un arco di tempo davve-ro esiguo, grazie principalmente alla pre-fabbricazione dei diversi elementi e a unaperfetta tempistica di montaggio, pro-grammata e coordinata dopo un interoanno di studi e calcoli statici. Sono state ado-perate lunghe travi, alcune di acciaio e al-tre di cemento, tipiche degli hangar e del-l’edilizia industriale.Le sette travi, lunghe circa 21 m, sono sta-te montate insieme secondo una logica a spi-rale fatta di appoggi verticali ed elementiorizzontali che rievocano l’antico gioco delmikado, un affascinante gioco basato sul-

l’equilibrio. Difatti l’intera strutturadell’Hemeroscopium House si regge pro-prio grazie a uno studiato senso di equili-brio presente in tutti gli elementi strutturalie strutturanti l’intero edificio.Cemento armato, acciaio e vetro: sono que-sti i tre materiali di elezione. Mentre le tra-vi estremamente materiche - la cui vista vie-ne dolcemente mitigata dalla presenza di se-ducenti pareti trasparenti - sono pesanti eappoggiano su pochi elementi che basanola loro stabilità sul principio dello sbalzo eche alla sensazione di equilibrio associanoperò anche quella di temuta instabilità. Con-cetto paradossalmente esaltato dal bloccodi granito, di ben 20 tonnellate, posto nel-la parte più alta dell’edificio e che lo Stu-dio Ensamble ha ironicamente chiamato il"punto G", il punto che determina e con-solida la sicurezza statica di tutto l’insieme.Un punto saliente, inquietante e antitetica-mente attraente. Un riflesso smaterializza-to sul pelo dell’acqua. Perché è proprio l’ac-qua l’altro elemento importante nella per-cezione di quest’architettura. È presente indue punti distinti, posti a quote diverse tra

S

A sinistra: le diverse fasi dimontaggio: dalla prima travedi cemento precompresso almasso finale che “suggella”l’intero sistema. In alto:spaccato assonometricodegli elementi costruttivi.Sotto: facciata principale

loro ma comunque legati da un perno, il pi-lastro a “v”. La grande piscina posta subi-to sotto il portico vi è costruita accanto,mentre la lunga trave concava aggettante sulgiardino e contenente all’interno la secon-da vasca d’acqua vi si appoggia proprio so-

pra. È l’acqua il fattore mitigante. Raccor-da e riequilibra. Svolge funzione di filtro tral’interno e l’esterno, tra l’aspetto fortementematerico e destabilizzante e le ampie su-perfici vetrate che aprono gli interni versoil giardino. Hemeroscopium House è, dun-

que, fortemente caratterizzato da elemen-ti industriali di cemento e acciaio, equili-brio statico palesemente disequilibrante, tra-sparenza e giochi di luci e penombre. È uninsieme di concetti geometrico-fisico-matematico. E il peso, l’elemento peculia-re dell’equilibrio, acquisisce un potenzia-le estetico e diviene l’elemento di conno-tante bellezza materica, espressione scul-torea della forza primitiva. Tutta la strutturaè un’icona tecnica fondata non solo sul cal-colo ma sopratutto sull’elementare princi-pio della leva. Geometricamente si confi-gura secondo un quadrato 22×22m che, ge-nerando uno spazio familiare, si relazionaanche con la particolare corte su cui pro-spettano le due piscine, ma sono le faccia-te trasparenti la causa e anche la conse-guenza del nome stesso: Hemeroscopium,che come gli stessi progettisti tengono a pre-cisare, vuol dire il luogo dove tramonta ilsole. È un’allusione a un luogo che esistesolo nella mente, ma comunque reale. Unluogo delimitato dai punti dell’orizzonte, dalimiti fisici, dalla luce. Un luogo nato dalcalcolo matematico che, rispondendo adun’immagine mentale, nel suo stesso con-cretizzarsi diventa status simbol.

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Sopra: il prospetto al piano terra si caratterizza di ampie vetratea tutt’altezza, quelle al primo piano sono invece inserite trai ricorsi orizzontali della trave d’acciaio. In basso: il pilastrod’acciaio a “V” apre le fasi costruttive supportando la prima trave

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57ABITARE OGGI

Profilo d’autore

Creatività senza limitiDefinirlo un designer sarebbe decisamente riduttivo. Javier Mariscal è un creativo a 360°. Nonmette limiti alla propria immaginazione. E utilizza qualsiasi linguaggio sia utile a esprimerequello che vuole. Dai fumetti alla pittura, dai mobili alla progettazione di giardini di Cristiana Zappoli

rtista poliedrico come pochi al-tri, JavierMariscal è prima di tut-to un creatore di idee che svi-luppa il suo lavoro usando ogni

tipo di supporto o disciplina. I mobili, la gra-fica, l’interior design, la progettazione digiardini, la pittura, la scultura, l’illustrazione,il web design: sono solo alcune delle atti-vità a cui si è dedicato.Attraverso queste di-scipline la sua curiosità, la sua immagina-zione e il suo non comune senso del-l’umorismo e del divertimento, creano unostile unico e decisamente caratteristico. Èsemplicisticamente considerato un desi-gner e un illustratore, in realtà la definizio-ne che gli si addice di più è probabilmentequella di artista visuale, lui descrive il suo

lavoro con queste parole: «La mia specia-lità è essere creativo, innovativo, spingereil linguaggio più lontano possibile, cercandodi trasformare codici, segni e messaggi gra-fici. Aggiornandoli continuamente. Ascol-tare, assorbire, osservare, esprimere tutto ciòche la società "respira" dalle immagini, datutto quello che crediamo, da quello che cifa emozionare e dalle idee che cambiano.Faccio questo in ogni modo e con ogni lin-guaggio o disciplina alla mia portata».Mariscal nasce nel 1950 a Valencia, dovestudia per tre anni filosofia. In seguito si tra-sferisce a Barcellona per frequentare unascuola di grafica e dove, oltre a lavorarecome grafico, comincia a dipingere. Nel1973, insieme ad alcuni amici, pubblica “El

A

Beso Sofa, disegnato daMariscal per Uno Design. Unapoltrona a una piazza e mezzo,realizzata con un supportocentrale girevole in metallooppure con gambe tubolari.Sopra: Javier Mariscal

FotoXoan

Marin

Profilo d’autore

rrollo enmascarado”, che viene comune-mente considerato il primo giornalino a fu-metti underground pubblicato in Spagna.Presto il solo fumetto si rivela un genere li-mitato rispetto alla sua capacità creativa.Ma-riscal allora si trasferisce a Ibiza, dove di-segna la sua prima collezione di mobili. Laprima mostra personale risale al 1977 (eratornato a Barcellona due anni prima):“Grand Hotel”. Apre il proprio studio nel1989 e da allora, insieme al suo team, lavoracon le più importanti aziende di design intutto il mondo: Memphis,Akaba, Bidasoa,Moroso, Nani Marquina, Vorwek, Alessi,Magis, UnoDesign, Leuco, NemoCassina,Mobles 114,Artemide, fra le altre. Si è con-clusa a giugno a Milano, all’Istituto Cer-vantes, la mostra “Mariscal: Schizzi e og-getti” che ha riunito i disegni delle ultimenovità dell’Estudio Mariscal presentate alSalone delMobile diMilano 2011: i mobilidi Magis e Mobles 114, le lampade di Ar-temide, Leucos, Nemo Cassina e Uno De-sign, i vasi di Vondom, e la nuova edizio-ne italiana del libro “1080 ricette” di Phai-don, illustrato proprio daMariscal. Dal pe-

riodo ibizenco, con la prima collezione dimobili, ad oggi, il leit motiv della sue col-lezioni è sempre lo stesso, come spiega luistesso: «quello che accomuna tutti i mieimo-bili sono le linee organiche, i colori, l’af-fermazione dell’informale nel suo senso piùletterale». La grafica e il mondo dei fumettie dell’illustrazione non hanno mai smessodi interessargli. Nel 1992 disegna Cobi, lamascotte della XXVOlimpiade a Barcellonae nel 2000 Twipsi, per l’Esposizione Uni-versale di Hannover. Nel 2010 dirige il lun-gometraggio di animazione Chico &Rita enel 2011 esce un suo libro a fumetti dal ti-tolo LosGarriris. L’impressione è che la fan-tasia diMariscal sia realmente illimitata: «Ionon la vivo così, - spiega lo spagnolo - mase così sembra… tanto meglio!». Le suecreazioni, all’apparenza semplici, nascon-dono un profondo processo di ricerca. «Misento influenzato – racconta - dal modo divivere delle persone, dallo stile mediterra-neo, quello che da sempre mi circonda, dal-la luce della mia terra, dai pini e dai colo-ri che, grazie al sole di Spagna, si trasfor-mano. Ammiro artisti come Mirò o Picas-so e credo anche di copiarli, perché tutti, an-che senza volere, copiamo gli altri, la sto-ria lo dimostra, ci nutriamo degli altri e diquello che ci piace». Quelle diMariscal sonocreazioni innocenti e provocatorie insieme,innovative ed estremamente comunicative.Mariscal vuole emozionare e creare com-plicità con il proprio interlocutore. «Quel-lo che mi stimola di più – conclude il desi-gner - è il desiderio di provare a migliora-re le cose, i dettagli, a renderle più belle. Vo-glio dimostrare che gli oggetti che ci cir-condano possono rendere la nostra vita piùbella, semplice e spensierata».

In alto: Ladrillos, per Magis.Scaffale con supporti inplastica sagomata.In alto a destra: lampadaMr.Light di Nemo; sicaratterizza per la suapresenza fumettisticanell’ambiente. Sopra: Lotek,lampada disegnata perArtemide. A destra: PoltronaAlessandra, per Moroso,in tessuto o pelle

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L’esperienza tramandata da padre in figlio, la dimensione artigianale, lo studio delle antichetecniche di invecchiamento. Sono alcune delle qualità che contraddistinguono il laboratorioLegno Pregiato. Uno spazio di lavoro, ma anche espositivo, nel centro di Bologna di Cristiana Zappoli

Arte e artigianato

ABITARE OGGI 61

a lavorazione del legno è stata unadelle prime arti dell'uomo e hasempre avuto un ruolo di primopiano nello sviluppo della nostra

civiltà. È un materiale senza dubbio affa-scinante, che si presta a diverse lavorazio-ni e che, oltre ad essere da sempre utilizzatocome supporto strutturale, viene “modella-to” per creare qualsiasi tipo di mobile o og-getto di arredamento. Essendo un materia-le vivo, il legno è sensibile all’azione deltempo e per questo richiede una manuten-zione periodica e ogni restauro necessitasempre di un’attenta analisi di studio pre-liminare e progettuale. «Il legno è un orga-nismo vivente - spiega Glauco Bilacchi, ti-tolare del laboratorio di falegnameria e re-tauro Legno Pregiato - che continua ad in-

teragire con l’ambiente che lo circonda mo-dificandosi e questo avviene anche a distanzadi secoli da quando un albero viene abbat-tuto. Le cause principali di danni al le-gno possono essere quindi fisiche,dovute ad un ambiente troppo secco otroppo umido che possono portarlo adisidratarsi o marcire, oppure dovutea parassiti come funghi o muffe o a in-setti come tarli o termiti». Legno Pre-giato esiste a Bologna dal 1964, ed èun laboratorio in cui si eseguono lavoridi falegnameria su misura e restauro dialta qualità. «L’attività - racconta Bi-lacchi - era di mio padre ed è stato luichemi ha insegnato le più antiche tec-niche di restauro ligneo. Quando è ve-nuto amancare ho affiancato io il suo

L

Sotto: Glauco Bilacchi, sedutosu una sedia restaurataall’interno del suo laboratorio.In questa foto: ritratto duranteuna fase lavorativa

Il grande pregio del legno

Arte e artigianato

ABITARE OGGI62

socio che mi ha insegnato le tecniche del-l’alta ebanisteria, l’arte di comporre deco-razioni, mosaici e disegni utilizzando esclu-sivamente il legno». Unmestiere, questo del-l’ebanista, che rende sottilissima la linea chedivide l’artigiano dall’artista. Nel 2001Glauco Bilacchi trasferisce l’attività in viaLame dove ha a disposizione 250 mq peresporre i suoi lavori in legno e per dedicarsial restauro di mobili di alto antiquariato. Pas-sione, capacità manuale e competenza sonocaratteristiche essenziali per chi deve re-staurare mobili antichi di enorme valore. Unrestauro che deve essere eseguito con gran-de cura dei particolari, come spiega Bilac-chi: «utilizzo materiali come la colla di co-niglio e di pesce, stucchi a base di panges-so, olio di lino, cera d’api, gommalacca inscaglie tirata a tampone caldo. Dietro ognirestauro c’è sempre un’attenta ricerca del-le essenze in uso all’epoca in cui il mobileè stato costruito ed è fondamentale utilizzarele antiche tecniche di invecchiamento perraccordare la patina esistente al nuovo in-tervento». Con lo stesso entusiasmo e la me-desima cura dei dettagli, Bilacchi realizzaprodotti di falegnameria sumisura comemo-bili, portoni da esterno, armadi a muro, co-pri contatori e copri termosifoni, anche suprogetto e disegno del cliente. Sono arrediduraturi e personalizzati in grado di soddi-sfare anche la committenza più esigente.«Utilizzo solo i migliori materiali sul mer-cato - continua a raccontarci - e non man-comai di fare sopralluoghi per capire le rea-li esigenze di un cliente». Il laboratorio Le-gno Pregiato è una falegnameria a 360°, a

cui è possibile rivolgersi anche per ripara-re delle sedie oppure per adattare una cucinacon pensili, basi o top e per sistemare per-siane, scuri, porte e portoni, che Glauco Bi-lacchi può ricreare come quelle esistenti inprecedenza lavorando anche su indicazio-ne degli architetti qualora l’immobile fos-se protetto dalle BelleArti. «Ovviamente -conclude - non sempre è necessario “rico-struire”, a volte basta una semplice manu-tenzione eseguita con varie tecniche, dallasverniciatura alla sabbiatura fino alla ver-niciatura: l’importante è che si utilizzinosempre prodotti di buona qualità».

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Alcuni oggetti realizzatie restaurati da GlaucoBilacchi (sotto mentrelavora). Il laboratorio èstato avviato dal padrequasi cinquant’anni fa

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artificiale, decompone e distrugge le sostanze che pro-vocano odori sgradevoli. L’efficienza energetica superadi gran lunga quella richiesta per la classe A: il coeffi-ciente in raffrescamento (EER) è di 4,55 e in riscalda-mento di 4,36 (COP). Con un solo kWh di energia elet-trica assorbita è in grado di fornirne 4 di energia ter-mica. Inoltre, nel caso del contemporaneo funziona-mento con altri elettrodomestici, è possibile ridurne lapotenza assorbita. Attivando il pannello frontale in al-luminio, Nexura irradia calore come un calorifero tra-dizionale. Questa tecnologia riscalda l’ambiente in modoveloce e silenzioso. I bassi livelli di silenziosità ne ren-dono il funzionamento quasi impercettibile: solo 19 dB(A)in modalità radiante e 23 dB(A) in raffrescamento. Sce-gliendo di installare Nexura, è possibile usufruire del-le detrazioni fiscali del 55%.

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CON LA SUA PRODUZIONE DI INFISSI IN ALLUMINIO DI TUTTE LE TIPOLOGIE, SIA CIVILI CHEINDUSTRIALI, EMMEGI INFISSI, A BOLOGNA, È UNA DELLE AZIENDE LEADER DEL SETTORE

Nata nel 1975 a Pontecchio Marconi, la Ditta Emmegi In-fissi di Mario Calligola si trasferisce nel 1979 a Castelletto,capoluogo del comune di Castello di Serravalle, dove con-tinua la produzione di infissi in alluminio di tutte le tipologie,sia civili che industriali. Nel 2005 Mario, i suoi figli e il suosocio costituiscono la Emmegi Infissi S.r.l. Oggi l’aziendaè cresciuta in maniera esponenziale e opera in un’area co-perta di circa 2mila mq che comprendono laboratorio, ma-

gazzino e un deposito materiale coperto di 1500 mq. Purseguendo l’evoluzione dei metodi di costruzione, la filoso-fia di Emmegi è sempre stata incentrata sulla salvaguardiadella tradizione, nella convinzione che la vera carta vincentefosse la professionalità degli artigiani che da anni lavoranoin azienda e ne hanno creato e consolidato lo stile.L’azienda mantiene quindi ancora oggi una dimensione fa-miliare e una forte vocazione alla qualità e alla soddisfazione

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del cliente. «La nostra produzione - spiega Gianluca Calli-gola, figlio del fondatore dell’azienda - si caratterizza per qua-lità e accessibilità e il nostro punto di forza è offrire alla no-stra clientela sempre la soluzione ideale per le proprie esi-genze. Ideale non solo per qualità ed estetica, ma anchenel prezzo». La garanzia per Emmegi è da sempre un fat-tore decisivo «perché - prosegue Calligola - offriamo tuttala disponibilità post vendita necessaria a un pieno godimentodei nostri prodotti. Offriamo una garanzia di 12 mesi, su tut-ti i nostri prodotti, vetri esclusi, e affidiamo il montaggio de-gli stessi a personale qualificato e specializzato. Grazie allacura con cui i nostri infissi sono costruiti e alla meritata fi-ducia che diamo ai nostri collaboratori, siamo sempre cer-ti della nostra competitività sul mercato e della qualità cheoffrono i nostri prodotti». Inoltre lo staff dell’azienda forni-sce preventivi gratuiti personalizzati e sopralluogo in locoper consulenze tecniche e rilevamento misure.La produzione di Emmegi comprende serramenti in alluminioe in PVC con certificazione per deduzione fiscale del 55%;

serramenti in legno alluminio; finestre ad anta battente, scor-revoli, a bilico, alza e scorri, a nastro; porte, porte con im-botto, porte di ingresso, portoni; vetrine per negozi e per-sonalizzate con automatismo; rivestimenti in alucubond; ve-tri di qualsiasi tipologia con relative certificazioni; persianee scuri; taglio termico con certificazione per deduzione fi-scale del 55%. «Tutta la nostra produzione – spiega Calli-gola - rispetta la Legge 192 del 19/08/05 sul risparmio ener-getico e forniamo quindi le certificazioni necessarie per ladetrazione fiscale del 36% o del 55%». Emmegi aiuta quin-di la propria clientela a raggiungere l’obiettivo del risparmioenergetico: per minimizzare la dispersione di calore è infat-ti necessario che gli infissi riducano la quantità di calore di-sperso e garantiscano una protezione sia dagli agenti at-mosferici sia dall'inquinamento acustico. A conferma dellaprofessionalità e della competenza, in 37 anni di attività laEmmegi ha lavorato per nomi importanti in diversi settori. Trail 2009 e il 2012, per esempio, ha realizzato le concessio-narie di Infiniti, Bentley, A.M., BMV; Harley Davidson.

Nella pagina, a sinistra: la sede di Emmegi a Castello diSerravalle. In questa pagina: alcune realizzazioni in cuil’azienda bolognese è riuscita a coniugare qualità ed estetica

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Design

In Europa lavorare dacasa è una modalitàormai diffusa. E sembrache anche in Italia stiaprendendo piede.Ma è importantescegliere l’arredamentogiusto per il proprioufficio “casalingo”

68 ABITARE OGGI

UNA CASAPER UFFICIO

606 Universal Shelving System di DePadova.Distribuito in esclusiva per Bologna da Simon, a

San Lazzaro di Savena, via Emilia 275,www.simon-bologna.com. A sinistra: Bamboo,

accessori per la scrivania di Atmosphere, in legnodi bamboo e metallo, riciclabili al 100%

razie alla tecnologia oggi è pos-sibile svolgere alcune attività la-vorative direttamente da casapropria. Possono scegliere di far-

lo i liberi professionisti ma non solo. Stan-no aumentando, infatti, le aziende che of-frono la possibilità di lavorare da casa; nel-la maggior parte dei casi sono sufficienti uncomputer collegato ad una rete internet eun telefono. L’avvento delle video confe-renze, delle chat e di altri strumenti del ge-nere ha creato le basi per questa situazio-ne fino a pochi anni fa impensabile. In unmomento di crisi come quello che stiamovivendo, inoltre, c’è anche chi prova ad “in-ventarsi” un lavoro da svolgere tra lemura domestiche. Secondo un sondaggiocondotto da Skype nel 2011, il WFH, ov-vero Working From Home, è un fenome-no che in America si sta diffondendo ve-locemente. Non è più un lusso riservato achi lavora in internet, come per esempio iblogger, ma è ormai un trend che negli USAha travolto anche le figure più importantiin ambito aziendale, che svolgono, se non

totalmente almeno in parte, le loro attivi-tà abituali da casa. In Inghilterra questa ten-denza è in fortissima ascesa. Uno studio delLive Work Network mostra che dal 2001ad oggi i lavoratori che portano avanti laloro attività da casa sono aumentati del

21,4% arrivando a essere più di tre milio-ni e mezzo, il 13% del totale. In Italia, ilnoto sociologo Domenico De Masi, atten-to conoscitore delle dinamiche legate al la-voro italiano, è uno dei più accaniti soste-nitori dell'introduzione del telelavoro. De

69ABITARE OGGI

G

Sopra: Hipod/Lopod, serie di poltrone girevoli disegnate da Giulio Canzoni per Enrico Pellizzoni. Sotto:postazione home - office minimal e raffinata della collezione Helsinki, di Caronni + Bonanomi, per

Desalto. In vendita presso ACF Trading srl, via S. Stefano 7/b a Bologna (www.acftrading.eu)

Masi sostiene che, se applicato in manie-ra scientifica, può portare notevoli bene-fici per l’azienda, per il lavoratore e per lasocietà nel suo insieme. Nel nostro Paeseperò solo il 3,9% degli occupati utilizza iltelelavoro contro una media dell’Europadell’8,4%, con la Danimarca al 16%, laGermania all’8,5% e la Francia al 7%.Questo è quanto risulta dall’indagine rea-lizzata da AstraRicerche per Managerita-lia, il sindacato dei dirigenti e quadri delterziario, che ha interpellato un campionedi 1.900 manager del settore. Ma in mol-ti sono pronti a scommettere che neiprossimi anni il telelavoro decollerà anchenel nostro Paese. Se la mancanza di inte-razione con i colleghi e la sedentarietà sono

generalmente considerati il rovescio del-la medaglia, questa modalità lavorativa hadiversi lati positivi. La flessibilità è il pri-mo fra tutti: si può gestire meglio il pro-prio tempo essendo liberi da vincoli tem-porali, è quindi più facile organizzare i la-vori domestici ed è molto più facile con-ciliare gli impegni lavorativi con il tem-po da dedicare alla famiglia; da non sot-tovalutare anche la diminuzione dellostress: si evitano per esempio gli incon-venienti degli spostamenti da casa al-l’azienda, come il traffico. Insomma, sem-bra che la qualità della vita ci guadagni.Chi ha l’opportunità di lavorare da casadeve, per prima cosa, creare una postazioneadeguata per svolgere le proprie mansio-

70 ABITARE OGGI

ni professionali, in pratica orga-nizzare il proprio spazio di lavoro.

L’ideale sarebbe avere a disposizione unastanza da adibire ad ufficio, ma chi non haquesta possibilità può trasformare un an-golo della casa in workstation. In que-st’ultimo caso l’ufficio può essere in vista,magari in salotto o nel corridoio oppure na-scosto in mobili secretaire che contengo-no piani di lavoro. In tutti i casi, che l’uf-ficio sia in una stanza intera o in una nic-chia, la questione fondamentale è creare unambiente comodo e funzionale, il più pos-sibile organizzato e quindi produttivo,scegliendo l’arredamento con cognizionedi causa pensando al tipo di lavoro che do-vrà essere svolto. Quello che servirà di si-

curo sono una scrivania e una sedia, ma-gari ergonomica e regolabile per essere piùcomoda possibile. La scrivania va posi-zionata in modo da ottenere una buona il-luminazione dalla finestra. Se la locationdell’angolo ufficio non lo permette è im-portante scegliere le luci artificiali giuste,magari regolabili, per illuminare al meglioil computer e non affaticare la vista. Van-no aggiunti alla scrivania, inoltre, mobilettiper l’archiviazione e piani di appoggio percarte e documenti, è molto importante chequello che si usa più spesso sia a portata dimano. Difficile, infine, fare a meno anchedella libreria, dove riporre libri e materia-le da consultare o anche per catalogare ledocumentazioni utili.

71ABITARE OGGI

A destra: Tecnotelai propone lacombinazione di una scrivaniae una seduta direzionale. Lalinea essenziale e razionale

della scrivania si coniuga conle forme leggere della seduta

Scorpione. La linea per l’ufficiopuò essere visionata presso idue ampi spazi espositivi a

Castel Maggiore, via Bonazzi4, (www.tecnotelai.it).

Sotto: Leti, di Matteo Ragniper Danese, è una lampada

semplice ed ecosostenibile cheracchiude più funzioni

A sinistra: tavolo in acciaiocon sistema Ghost wiring;

scaffalatura dal designinconfondibile; sedia e

cassettiera in acciaio verniciato.Tutto fa parte della serie Piega,

la linea di ERGATA (CastelGuelfo, via del Mangano 2/b -

www.ergata.com) incollaborazione con il designer

Luca Sebis. In basso, a sinistra:Utility, di Enrico Pellizzoni,

contenitori da ufficio modulabili

Design

a sempre associato all’idea di fo-colare domestico, il camino non haperso il suo fascino neppure oggi,come concreta fonte di calore o an-

che solo per regalare un tocco romanticoall’atmosfera. Anticamente, grazie allesue grandi dimensioni e all’ampia apertu-ra della cappa, era utilizzato come mezzodi riscaldamento e per cucinare ed era col-locato generalmente negli ambienti comunidell’abitazione. Oltre ad un’indubbia im-portanza funzionale, il caminetto era il pun-to di riferimento attorno al quale le fami-glie si riunivano per parlare, confrontan-

dosi sulle esperienze quotidiane. Nei castellimedioevali, nei palazzi signorili e poinelle sontuose regge barocche, il caminodiventa un elemento di arredo, oltre chefonte di calore, di ambienti di rappresen-tanza e saloni di ricevimento, magari de-corato con importanti bassorilievi. Conl’avvento di sistemi di riscaldamento sem-pre più efficaci, dalle stufe ai moderni ra-diatori, il camino ha perso la sua funzio-ne originaria per diventare quasi esclusi-vamente un oggetto di arredo, utilizzato nonsolo nelle case di campagna ammobiliatecon un gusto country ma anche in quelle

73ABITARE OGGI

Design

D

In alto: Stofocus, primo esemplare di stufa della gamma Focus, con la sua facciata ampia si adattafacilmente ad ambienti dotati di soffitti elevati. In grande: Colorado di Piazzetta, caratterizzato darivestimenti realizzati in pregiata maiolica fatta a mano. A fianco: BB di Antrax, design di Andrea Crosetta

Il camino è sempre stato un punto focale delle abitazioni. Per le suefunzioni ma anche per ciò che rappresenta. Oggi sul mercato si trovanoi caminetti più classici ma anche articoli ultramoderni di Cristiana Zappoli

CALORE CHE SEDUCE

Design

cittadine. Frank Lloyd Wright (1869-1959),uno dei pionieri dell’architettura moderna,era convinto che il camino fosse il luogo sa-cro della riunione familiare e per questo nel-le sue "prairie houses", che Wright proget-tò tra il 1900 e il 1910 e costituirono il suoprimo, importante contributo nel campo del-l'architettura moderna, era spesso l’asse cen-trale, oltre che simbolico, della casa. Oggiil camino non ha perso il suo fascino e nonsolo per gli amanti della tradizione e dell’oldstyle. Anche chi preferisce un arredamen-to moderno non disdegna l’intimità e il ca-lore che un camino dona all’ambiente,considerando anche che attualmente incommercio si trovano modelli di tutti i ge-neri, dal più tradizionale a quello dal designultramoderno. L’ immissione sul mercato deimoderni camini monoblocco per la produ-

zione di aria ed acqua calda, di facile in-stallazione, costi contenuti ed alto potere ca-lorifico, sta incontrando oggi il favore delpubblico più attento, soddisfacendo sial’esigenza di risparmio energetico che la tu-tela dell’ambiente grazie anche all’uso dicombustibile ecologico. Focus, noto marchiodell’Atelier Dominique Imbert, specializzatonella creazione di camini in metallo dal de-sign contemporaneo, ha presentato in au-tunno i modelli Stofocus e Eurofocus 951,in grado di coniugare stile, alto rendimen-to e minimo impatto ambientale: Focus pun-ta così su modelli orientati alla riduzione deiconsumi e al contenimento delle emissioni.Anche Edilkamin guarda all’ecologia rea-lizzando caminetti e rivestimenti che sod-disfano ogni esigenza di arredamento e ri-sparmio energetico. Marmo, travertino, ac-ciaio inox, metallo verniciato e vetro, sonoalcuni materiali utilizzati da Edilkamin perrealizzare i caminetti, mentre l'interno è co-struito basandosi su una tecnologia di fun-zionamento avanzata che garantisce pre-stazioni elevate e consumi minimi.Camini e stufe oggi rappresentano un cam-po di riflessione e indagine progettuale chenon si limita al piano funzionale e tecno-logico. Anche a livello compositivo i de-signer ne subiscono l’attrattiva cogliendo-ne l’importanza nel determinare la qualitàestetica di un ambiente. Per questo azien-de e designer lavorano per creare soluzio-ni di grande fascino con materiali ricerca-ti e di pregio, soluzioni che uniscano con-fort, tecnologia e arte. Le cornici in maio-lica di Piazzetta ne sono un esempio, espri-mendo l’eccellenza di un processo pro-duttivo che unisce tecnologia e la piùesperta lavorazione artigianale. I rivesti-menti in maiolica non solo valorizzano labellezza della fiamma ma garantisconouna diffusione uniforme e costante di calorenell’ambiente circostante. Decisamentescenografico anche Maunakea, il camino di-segnato da Francesco Lucchese per Antrax:si distingue per l’originalità delle linee di-segnate intorno al fuoco che ricordano laforma di un vulcano.

A fianco: Equbo di FocDesign, rigoroso, compatto,essenziale. Sotto: Square di Edilkamin, disegnatoda Lino Codato, un grande pannello quadrato invetro, proposto in tre varianti di colore. In bassoa sinistra: Maunakea di Antrax, design FrancescoLucchese. In basso a destra: caminetto Doge diPiazzetta, fa parte della collezione “I Veneziani”

ABITARE OGGI74

È possibile trasformare l’energia cinetica del ventoin energia meccanica per produrre energia elet-trica tramite un alternatore. È l’energia più anticausata dall’uomo per navigare e muovere le paledei mulini. In certe zone è una presenza costantee continua.

Il sistema geoter-mico sfrutta l’ener-gia che si trova nelsottosuolo e vieneutilizzato peralimentare un im-pianto di riscalda-mento o diraffrescamento apannelli radianti,o per fornire acqua

calda sanitaria. I benefici sono molteplici: l’elimi-nazione della caldaia, l’annullamento definitivodei costi di manutenzione periodica, un bassoconsumo di energia elettrica (1 kW elettrico ge-nera 4 kW termici), un sostanziale abbattimentodi emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti.

Il processo fotovol-taico converte laluce del sole diret-tamente in elettri-cità. Non producealcun tipo di inqui-namento, la manu-tenzione è minima

e può essere installato ovunque quando ci sia lucesolare. Può essere utilizzato per la movimenta-zione delle acque collegandolo direttamente aduna pompa in acciaio inossidabile.

Per catturare ilsole, oltre le tradi-zionali soluzionicon pannelli so-lari piani o sotto-vuoto di normaleinstallazione, èpossibile realiz-zare soluzioni so-

stenibili e risolvere problematiche architettonicheinstallando un nuovo sistema a scomparsa total-mente invisibile: il tetto solare in rame.

Il legno ed il pellet sono oggi i combustibili inassoluto più ecologici. Anche il pellet infatti è unprodotto tutto naturale che non incrementa l’ab-battimento degli alberi perché ricavato dagliscarti della lavorazione del legno.Le termostufe si pos-sono collegaread impiantidi riscalda-mento giàesistenti.Estrema èla facilità difunzionamento ela manutenzione.

L’acqua è l’ener-gia rinnovabileper eccellenza.Le microcentraliidroelettriche sonoadatte a trasfor-mare l’energia dipiccoli corsi d’ac-qua in preziosaelettricità, in modopulito e rispettosodell’ambiente.È inoltre possibilerealizzare micro-

centrali idroelettriche specifiche per funzionare inparallelo alla rete, allo scopo di integrare la distri-buzione per rivendere l’energia.

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Nessun materiale è al tempostesso estremamentemodellabile ed estremamenteresistente come il legno. Perquesto i designer di tutto ilmondo lo scelgono per crearemobili e complementi d’arredo

LEGNOD’AUTORE

Design

Knit Chair di Pirwi, disegnata daEmiliano Godoy, è realizzata con

legnami che arrivano da foreste agestione sostenibile, come tutti iprodotti dell’azienda nata a Città

del Messico nel 2007

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lessibilità” è la parola chiave quan-do si parla di legno. Sono pratica-mente infinite le cose che si pos-sono fare con questo materiale

che, oltre ad essere flessibile, è ancheestremamente robusto. Non a caso, quindi,si presta in maniera eccellente alla creati-vità di architetti e designer. È inoltre unostimolo per continue sperimentazioni, pre-standosi facilmente a diversi tipi di lavo-razioni. Come dimostrano i lavori di JosephWalsh, un designer irlandese autodidatta,classe 1979. Le sue opere sono incentratesulla lavorazione del legno che sembra mo-dellato come fosse carta. Interessante la se-rie Enignum, il cui nome deriva dall’unio-

ne delle due parole latine enigma e lignum.Ad ispirare questi pezzi sono le stratifica-zioni che in natura definiscono l’età di pian-te e formazioni minerali e che quindi regi-strano il trascorrere del tempo. Non è in-differente al fascino del legno neppure il no-tissimo designer Vico Magistretti che ha di-segnato per Cassina Nuvola Rossa, una li-breria in faggio con struttura pieghevole,con i quattro ripiani centrali asportabili e gliultimi impilabili. Fondamentale il ruolo del-le cerniere: è una libreria essenziale maestremamente versatile. Il legno è un ma-teriale “vivo” ovvero risente, per esempio,dei cambi di temperatura o dell’umidità. Perquesto con il passare del tempo cambia e

FSopra: lampada ARBA, di Matteo Thune Antonio Rodriguez per Belux, realizzatain legno d’acero, è disponibile da terra,da tavolo, a sospensione e da parete.Sotto: Panatda Chair di Hygge, realizzatain legno massello e la poltrona della serieEnignum dell’irlandese Joseph Walsh

non capita raramente che i designer “gio-chino” su questa caratteristica. Il legno del-l’acero locale utilizzato per la lampadaARBA, disegnata da Matteo Thun e An-tonio Rodriguez per l’azienda svizzeraBelux, è appositamente oliato per esaltarele sue preziose caratteristiche di alta ela-sticità, stabilità ed eccezionale grana e conil passare degli anni il materiale scuriscegradatamente. L’acero riesce a trasforma-re la luce fredda delle lampade fluorescentia basso consumo in un caldo e confortevoleeffetto luminoso, donando all’ambienteun’atmosfera unica. Il binomio legno – luceaffascina i designer di tutto il mondo per-ché un punto luce avvolto dal legno riescesempre a creare un’atmosfera speciale. Nonfa eccezione la lampada a sospensione Knandi Tanzana, realizzata in compensato. Ispi-rati all’arte decorativa tailandese, i prodottidi illuminazione di Tazana vengono crea-

ti facendo ricorso all’utilizzo di alta tec-nologia ma anche alla lavorazione artigia-nale asiatica: “La tecnologia incontra l’ar-tigianato” è infatti lo slogan dell’azienda.Ancora dalla Thailandia arrivano i prodottidi Hygge: l’azienda basa la sua filosofia sul-lo sviluppo del design sostenibile capace disalvaguardare l’ambiente. Specializzatonella produzione in legno massello, Hyg-ge concepisce la nuova era del design tra-mite la valorizzazione dei materiali natu-rali elevandone l’utilizzo a valore etico.Sempre più spesso designer ed arredatorid'interni scelgono il legno come elementodécor eco-friendly. È il caso della KnitChair di Pirwi, il più importante brand mes-sicano di design, realizzata, come tutti icomponenti di arredo dell’azienda, con le-gnami che arrivano da foreste a gestione so-stenibile, mentre gli assemblaggi sonorealizzati con colle naturali, incastri a sec-

Sopra: Tool Box, di Frama, unoggetto in compensato di betullamultifunzionale, una scatola degliattrezzi che può contenere librio diventare un comodino. A fianco:Loop Chair di Tom Raffield, sedia inquercia. Sotto: Nuvola Rossa,di Vico Magistretti per Cassina,libreria in faggio naturale olaccato in bianco o nero

Nella pagina a fianco: Enignum I dining table di JosephWalsh. A ispirare questi pezzi sono le stratificazioniche in natura definiscono l’età delle pianteplasmandole. Sotto: Knan, dell’azienda Tanzana,lampada a sospensione fatta in compensato

Design

co e cuciture in corda che confermano l’al-ta qualità sartoriale. Grazie a questo pro-cesso alcuni oggetti sono disassemblabiliquindi riciclabili, pronti per iniziare un nuo-vo ciclo di vita. La sostenibilità per Pirwiè un processo sociale, ambientale e indu-striale che attraversa le fasi di sviluppo ecrescita del brand: sostenibilità e designsono inscindibili, fattori indispensabili nelmiglioramento dei processi di ricerca e pro-duzione. Questo processo ha portato il pro-dotto a beneficiare di un ottimo rapportoqualità – prezzo, un valore aggiunto che

oggi consente a Pirwi di aprirsi al merca-to europeo con una moderna rete distri-butiva che si identifichi con criteri etici edi eccellenza del marchio. Non è da menoTom Raffield: un designer decisamente eco-friendly impegnato nel creare prodotti nelrispetto dell’ambiente che ci circonda.Per questo motivo il legno, nei suoi lavo-ri, è curvato a vapore, con un basso con-sumo di energia quindi. Un esempio di la-vorazione di questo tipo è la Loop Chair,una sedia da esterno, ma adatta anche al-l’interno, in quercia inglese naturale.

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Dal 1927 arredi su disegnoper appartamenti, ville,banche, negozi, musei

VILNIUSLo studio lituano Natkevičius haprogettato un edificio che inglo-ba una vecchia struttura e crea ungioco tra interno-esterno, traspa-renza e matericità. L’impostazio-ne planimetrica in realtà pone lavecchia struttura in una posizionedecentrata e gli ampi spazi che visono stati creati intorno hannofunzione di collegamento, distri-buzione e spazi per la vita di tut-ti i giorni di una famiglia compo-sta da quattro persone.

BARCELLONAArchitetto di fama internazio-nale, Ricardo Bofill nel 1973trova un cementificio in disuso,un complesso industriale degliinizi del secolo, costituito da piùdi 30 silos, gallerie sotterranee esale macchine enormi, e decidedi trasformarlo nella sede delTaller de Arquitectura, il suo stu-dio, e in parte nella sua perso-nale abitazione. L’operazione direcupero di tutto il complesso èdurata molti anni.

IINNTTEERRIIOORR DDEESSIIGGNN

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Interior design

CON L’ESTERNOVIVERE IN ARMONIA

Una casa nella casa. Un cuore antico in una scatola contemporanea.A Vilnius dall’interno di un’originale abitazione-bacheca è

possibile godere della vista a 360° sul lussureggiante e noto Parco Regionale Pavilniai di Mercedes Caleffi

VIVERE IN ARMONIA

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A sinistra: la cucina tra le superfici vetrate e gli specchi che moltiplicano lo spazio stesso è luminosissima. Come gran parte degli ambienti ha l’arredocromaticamente scuro, vivacizzato dalla luce riflessa sui ricorsi d’acciaio. Sopra: parte della confortevole biblioteca del piano inferiore scaldata dal camino

ullo sfondo il Parco Regionale Pavilniai. E all’interno un antico edi-ficio. L’abitazione progettata dallo studio lituano Natkevičius con-siste in un parallelepipedo modulare di vetro posto a protezione diun manufatto edilizio di mattoni prodotti in una storica fornace di

Vilnius ed emersi durante i lavori di ristrutturazione in seguito alla rimozionedell’intonaco. Il concetto di base dunque non è diverso da quello di una ba-checa. Una scatola che inglobando la vecchia struttura vi aggiunge e vi creaintorno nuovi ambienti per la vita familiare. L’intero nuovo edificio ruota, nongeometricamente, intorno alla preesistenza e crea con esso un gioco basatosulla logica dell’ossimoro: interno-esterno, trasparenza e matericità, leggi-bile sia stando in casa che passeggiando in giardino. L’impostazione plani-metrica della nuova abitazione in realtà pone la vecchia struttura in una po-sizione decentrata e gli ampi spazi che vi sono stati creati intorno hannofunzione di collegamento, distribuzione e spazi per la vita di tutti i giorni diuna famiglia composta da quattro persone, due adulti e due bambini. Tutto è a giorno. Tutto è visibile. E la quotidianità è messa in stretta rela-zione con l’esterno, eccezione fatta per gli ambienti privati posti sotto la pro-tezione dei muri in laterizio. Sarà la storia a proteggere da possibili occhiindiscreti la privacy familiare. Storia e vita contemporanea. Una dicotomiapresente anche nel seminterrato organizzato per accogliere la biblioteca di

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casa: luogo prediletto dal proprietario, collezionista di libriantichi. È un ambiente accogliente e molto luminoso e perrenderlo ancora più confortevole è stato costruito anche unampio camino dalle linee semplici, posto con sapiente ar-monia nei pressi dell’ampia vetrata prospiciente la por-zione inferiore di giardino, appositamente realizzato aduna quota più bassa, per permettere alla luce e al paesaggiointorno di entrare anche in questo ambiente. Sempre su que-sto stesso piano sono stati sistemati il garage per due autoe il bagno turco. All’interno del vecchio nucleo, al pianoterra, si trovano le camere dei bambini, mentre quella deigenitori è stata posizionata al piano superiore. Il collega-mento tra questi ambienti può avvenire sia dall’internodell’edificio in muratura sia dall’esterno. Nell’ampio spa-zio che gravita intorno al vecchio cuore di laterizio è statacostruita un’esile, quanto essenziale, scala di metallo nero,elegantemente ricurvo all’altezza dei pianerottoli, con le pe-date realizzate in legno chiaro. È l’elemento che caratterizzaparticolarmente il nuovo intervento e cromaticamente siraccorda con il pavimento e gli elementi illuminanti cosìcome con la struttura portante della teca: una struttura (si-stema di facciate) Schuco realizzato con telaio in acciaiopoggiante su un basamento di cemento armato e rifinito congli elementi di alluminio raccordanti tra loro i regolari ta-gli di vetro. Nel paese dell’ambra, delle gocce di resina che

Sopra e sotto: la biblioteca di libri antichi. Se pur realizzata nel piano seminterrato dell’abitazione gode di molta luce. È un ambiente confortevole e accogliente. A destra: particolare della scala costruita all’esterno del vecchio nucleo, anch’essa di metallo e legno come la sala della biblioteca

preservano al loro interno un pezzetto di storia, un’abita-zione/bacheca che dalle intemperie un po’ della storia del ter-ritorio, sembra essere quasi una situazione pleonastica e ovvia.Ma nella realtà non è così. L’edilizia presente nella zona stori-camente è di piccole dimensioni e presenta superfici vetrate ri-dotte. Caratteri tipologici legati al risparmio energetico: unpratico tentativo per ovviare al dispendio di calore essendo laLituania un paese dai climi alquanto rigidi. Ma questo nuovoedificio risulta essere energicamente sostenibile nonostante lequattro facciate realizzate in vetro, materiale per antonomasiapoco adatto a tutelare dalla dispersione termica, con il tipo disezione del vetro scelto, l’orientamento del fabbricato e l’im-pianto geotermico realizzato. Le facciate a sud e a ovest sonodotate di un tipo di schermatura automatica Tinklelis che ga-rantisce una bassa esposizione ed evita, dunque, che all’internosi formino climi umidi e soffocanti, che solitamente rendono ne-cessario l’applicazione di un impianto di climatizzazione. Unacasa nella casa. Un cuore antico in una scatola contemporanea.Un’abitazione confortevole dal cui interno è possibile goderedella vista a 360° sul lussureggiante e noto Parco Regionale Pa-vilniai, il parco più vicino alla città di Vilnius, la capitale. Ve-tro, acciaio e laterizio. Sembrerebbero questi gli elementi ca-ratterizzanti l’edificio, ma nella realtà non è proprio così. Ciòche maggiormente rende particolare questa costruzione è ilsuo stesso rapporto con la luce e con l’esterno. Chi vive all’in-terno di questa casa ha la possibilità di sentirsi in sintonia conla natura e con i suoi cambiamenti stagionali. Chi abita questacasa è in armonia con ciò che gli sta intorno.

A sinistra: la zona pranzo. Nonostante il pavimento, il tavolo, il setto murario e persino la sospensione siano di colore nero, l’ambiente è mitigato dalla calda nuance dei mattoni. Sopra: ambienti di distribuzione. Sotto: vista d’insieme dell’antico manufatto edilizio e della scala che collega i diversi piani

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Interior design

È un vecchio cementificio convertito in studio e abitazione privatadall’architetto Ricardo Bofill. In un quartiere di Barcellona, spazienormi e vetrate ampissime caratterizzano una struttura originalesia nella forma sia nella destinazione finale di Mercedes Caleffi

UN’EX FABBRICARECUPERARE

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ggi sembra quasi normale parlare di recupero del pa-trimonio edilizio, ma più di trenta anni fa l’argomentoera alquanto inusuale, anzi proprio nuovo. Eppure l’ar-chitetto di fama internazionale Ricardo Bofill già nel

1973 trovato un cementificio in disuso, un complesso industrialedegli inizi del secolo, costituito da più di 30 silos, gallerie sot-terranee e sale macchine enormi, decise di trasformarlo nella sededel Taller de Arquitectura, il suo studio, e in parte nella sua per-sonale abitazione. L’operazione di recupero di tutto il complessoè durato qualche anno. La fabbrica, abbandonata e parzialmentein rovina, nell’architetto ha suscitato immagini surrealiste: scaleche portavano al nulla, enormi spazi anonimi, pezzi di ferro so-spesi nel vuoto, isolate e autonome strutture in cemento armatoscollegate dal resto. L’idea progettuale dell’architetto Bofill hareso necessaria come prima operazione la demolizione di buonaparte dell’involucro edilizio esterno, situazione che ha reso visi-bili parti dell’edificio che, legate alla precipua funzione di ce-mentificio, fino ad allora erano rimaste nascoste. È stato quasicome dover portare alla ribalta peculiarità celate. Denudarel’anima stessa della struttura. Liberare la forma prigioniera nel-l’utilitaristica struttura tipologica.A demolizioni ultimate sono rimasti sei silos che divennero uf-fici organizzati su più piani, un laboratorio di modelli, archivi, una

biblioteca, una sala proiezioni e uno spazio gigantesco conosciuto,a causa delle sue poco comuni dimensioni, come "La Catte-drale", il luogo istituzionale in cui si svolgono mostre, concertie tutta una serie di funzioni culturali legate all’attività professio-nale nonché alla vita privata.Casa Bofill dall’esterno ricorda vagamente un monastero e que-st’idea è supportata maggiormente sia dalle finestre ovali chesono state aperte sui prospetti sia dalle scale elicoidali che sonostate costruite all’esterno dei silos. L’aspetto di incompiuto è pre-sente anche quando i lunghi lavori sono stati completati. I cam-biamenti negli anni sono stati diversi e resi necessari sia dalla re-cessione economica sia dalla decisione dei suoi figli e dell’exmoglie di stabilirvisi. Ecco perché si parla di lavori di ristruttu-razione durati quasi un ventennio. Così a San Just Desvern, unodei quartieri periferici di Barcellona, la vecchia fabbrica di ce-mento, l’attuale Taller de Arquitectura, domina prepotentementesu tutto. Ma è una struttura che colpisce molto anche chi ha mododi visitarne l’interno. Gli ambienti sono ovviamente alti, lumi-nosissimi, in continuità tra loro e arredati con lunghe tendechiare che coprono sia le finestre sia le pareti di cemento nudo.Gli elementi strutturali, pilastri e travi, e le diverse betoniere nonsono state rifinite e le imprecisioni delle gettate di cementosono rimaste tutte completamente a vista. Sono proprio queste

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Sopra, a sinistra e a destra: fotografia degli stessi ambienti. Saloni privati, doppie altezze e doppi spazi che presentano ampie finestrature con ricchi tendaggi. Le nude pareti di cemento sono vestite di semplici scaffali lignei. In questi luoghi la vita privata e quella lavorativa si sovrappongono

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Sotto: la cosiddetta “cattedrale”. Uno spazio dedicato al lavoro e alle riunioni. Tavoli, cavalletti, fluttuanti tendaggi e luce a profusione. Il pavimentounico ligneo rende caldo un ambiente dalle dimensioni spaesanti e dagli arredi spartani adatti per uno spazio “mentale” scevro da superflui orpelli

Sopra: finestre dalle linee classiche realizzate con il cemento sui setti murari di un ex cementificio. Una forometria studiata per illuminare gliambienti e smaterializzare la massività del cemento. Sotto: il complesso rivela una complessità che induce molti a confonderlo con un monastero

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tipicità dalle linee crude e in un certo senso brutali a esaltarela netta e semplice eleganza degli interventi nuovi. Anche lepareti di laterizio scrostate sono state lasciate così come eranoin origine, e anch’esse con il loro incompiuto o con la loro con-sunzione evidenziano i nuovi elementi di rifinitura. I pavimentiinvece sono stati tutti completamente rifatti, quali in legno,quali rivestiti di tessuto/moquette, quali di marmo e sonopiani di raccordo, superfici chiare e continue che legano traloro i diversi ambienti e anche le diverse funzioni. Il contra-sto tra gli elementi in cemento armato grezzo, gli arredi di de-sign, non solo moderno, i pavimenti lignei, l’essenzialità de-gli ambienti e il light design adottato caratterizza sia gli spazidedicati alla vita familiare sia quelli legati alla quotidianità la-vorativa pensati per la vita sociale dei Bofill. Un altro elemento è stato molto importante per la rivalutazionedell’intera area: la vegetazione. Circondare di nuove essenzel’intero complesso è stata la strada che ne ha facilitato l’inse-rimento nel quartiere. Eucalipti, palme, ulivi e cipressi cir-condano l’intero manufatto, lo avvolgono e lo disegnano, nesmussano le rigidità e ne addolciscono l’aspetto crudo. Fa dafiltro con il quartiere e veste gli interni attraverso le ampie su-perfici vetrate che prospettano sul parco.

Sopra: anche negli ambienti privati il linguaggio architettonico è uguale. Stesse finestre, stesse pareti anche se intonacate. La logica di progetto hacoinvolto tutti gli ambienti, privati e pubblici: trasformare un ex edificio industriale senza completamente snaturarlo. Sotto: piante del complesso

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