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1 © Associazione Scientifica A.L.B.A. — L’Aquila — www.assoalba.org — [email protected] Abstract del Convegno Star Hotel Majestic C.so Vittorio Emanuele II TORINO 16 luglio 2010 PATROC INI ORDINE DEI MEDICI PROVINCIA DI TORINO AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE UNIVERSITA’ DI TORINO UNIVERSITA’ TOR VERGATA – SCIENZE MO TORIE COMUNE DI TORINO PROVINCIA DI TORINO REGIONE PIEMON TE L’evento è stato inserito nel Programma Nazionale di Formazione Continua ( E.C.M.) Riferimento 13925 – 10024404 N° 120 posti disponibili Iscrizione gratuita Professione: Medico Chirurgo Discipline: Medicina Generale, Cardiologia, Area Interdisciplinare, Medicina Interna, Endocrinologia, Chirurgia vascolare Segreteria scientifica Associazione Scientifica A.L.B.A. [email protected] - www.assoalba.org Segreteria organizzativa ALBA AUXILIA [email protected] – 348.0706210 N o FOCUS sulla DISFUNZIONE ENDOTELIALE CON LA PARTECIPAZIONE DEL PREMIO NOBEL 1998 ALLA MEDICINA PROF. L. J. IGNARRO Partnership non condizionante all’evento

ABSTRACT FOCUS DISFUNZIONE ENDOTELIALE

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ABSTRACT DELL'ECM DI LUGLIO 2010 CON IL NOBEL IGNARRO

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Abstract del Convegno

Star Hotel MajesticC.so Vittorio Emanuele II

TORINO16 luglio 2010

PATROC INI

ORDINE DEI MEDICI PROVINCIA DI TORINO

AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE

UNIVERSITA’ DI TORINO

UNIVERSITA’ TOR VERGATA – SCIENZE MOTORIE

COMUNE DI TORINO

PROVINCIA DI TORINO

REGIONE PIEMONTE

L’evento è stato inserito nel Programma Nazionale di Formazione Continua ( E.C.M.) Riferimento 13925 – 10024404

N° 120 posti disponibiliIscrizione gratuita

Professione: Medico ChirurgoDiscipline: Medicina Generale, Cardiologia,Area Interdisciplinare, Medicina Interna, Endocrinologia, Chirurgia vascolare

Segreteria scientifica

Associazione Scientifica [email protected] - www.assoalba.org

Segreteria organizzativa

ALBA [email protected] – 348.0706210

No

FOCUS sulla

DISFUNZIONE

ENDOTELIALECON LA PARTECIPAZIONE DEL

PREMIO NOBEL 1998 ALLA MEDICINA

PROF. L. J. IGNARRO

Partnership non condizionante all’evento

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“Lo Stile di Vita r a p p r e s e n t a , i n m a n i e r a o g g i u n i v e r s a l m e n t e riconosciuta dal mondo scientifico, uno dei più formidabili strumenti di prevenzione per le patologie di carattere metabolico correlate a l l e a l t e r a z i o n i endoteliali”

La comprensione delle alterazioni dell’Endotelio indotte dai cambiamenti degli stati di salute in senso patologico, provocati da scorretti stili di vita è assai complessa. Questo vale anche per i costi sociali relativi a causa delle diverse espressioni pa-tologiche legate alle disfunzioni endoteliali. Ciò è particolar-mente vero per l'impatto socio-sanitario che hanno sia le ma-lattie cardiache che quelle vascolari, sicuramente fra le più problematiche, insieme a quelle metaboliche. Lo Stile di Vita rappresenta, in maniera oggi universalmente riconosciuta dal mondo scientifico, uno dei più formidabili strumenti di preven-zione per le patologie di carattere metabolico correlate alle al-terazioni endoteliali. Esso è in grado di apportare significativi miglioramenti in termini di aspettativa di vita, mortalità, mor-bilità. Accanto alle tematiche indotte dall’alterazione dell’Endo-telio correlabili ad uno Stile di Vita scorretto, emerge prepo-tentemente il ruolo benefico che importanti scoperte della Me-dicina degli ultimi anni rivestono e potranno rivestire in questa direzione. In particolare, se guardiamo a diverse alterazioni della funzione endoteliale, possiamo sicuramente indicare co-me concausa una carenza della biodisponibilità di ossido nitri-co. Le ricerche sulla possibilità di poter disporre di precursori in grado di dismettere ossido nitrico vanno avanti, ed i risvolti in tema di possibili applicazioni appaiono entusiasmanti. Apre scenari innovativi l’ipotesi di affiancare, in maniera sinergica, ad una strategia volta alla applicazione di un corretto stile di vita, la possibilità di utilizzare in combinazione sinergica l’ef-fetto terapeutico dei principali farmaci del distretto cardiova-scolare e/o metabolico, unitamente alla supplementazione di donatori di ossido nitrico. Tuttavia, i segnali dimostrano che già le risorse disponibili sono più che adeguate per muovere decisamente e risolutamente in direzione della prevenzione. Strategie combinate di applicazione di norme comportamentali per l’applicazione del corretto stile di vita, integrazione ali-mentare, supplementazione con ossido nitrico e quanto altro, potranno portare a significativi miglioramenti della salute com-

“La regolazione e la modulazione della produzione di NO: il principale obiet-

tivo del mio programma di ricerca è quello di chiarire i meccanismi di modu-

lazione e regolazione alla base della sintesi di ossido nitrico (NO) e la citotos-

sicità nei macrofagi, nelle cellule vascolari e nelle cellule tumorali” UCLA Molecular and Medical Pharmacology

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FOCUS SULLA DISFUNZIONE ENDOTELIALE TORINO, 16 LUGLIO 2010

IL PUNTO DI VISTA DELLA PRESIDENZA A.L.B.A. A CURA DI FRANCESCO FAGNANI L’evento tenutosi a Torino, stando alla valutazione dei partecipanti, ai commenti raccol-ti, al clima che si è potuto respirare in sala, è senza dubbio il migliore del ciclo di quattro convegni con il Nobel Ignarro che A.L.B.A., grazie alla partnership non condizionate di Herbalife Italia, abbia ad oggi organizzato. Qualcuno ha parlato di un “parterre de roi”, riferendosi ai Relatori, altri hanno riferito che un tale livello di comunicazione e presenza ormai trova difficile riscontro anche in momenti formativi organizzati da Società scientifiche molto più grandi o più “anziane” di A.L.B.A. La cosa obiettivamente non può non farci piacere, se non altro per l’enorme mole di la-voro che, come Team, abbiamo profuso per la riuscita di questa manifestazione. Accanto ai “nostri” Relatori, Giuseppe Cirino, Pierluigi Gargiulo, Marco De Angelis, Giu-seppe D’Ascenzo, sotto la moderazione garbata e puntuale di Dedalo Maurizi e Cinzia Guidotti, abbiamo potuto ospitare con grande gioia Paolo Cavallo Perin, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, e Clara Cena, Farmacologo esperto in nutraceutica ed Alimentazione. Siamo felici di aver realizzato un vero e proprio viaggio virtuale all’interno della funzione endoteliale, che ha affascinato ed interessato fino al termine gli intervenuti da ogni par-te d’Italia, cui va la nostra riconoscenza. Due momenti da rimarcare, per la loro carica umana. La affabile presenza di Luigi Gratton, un grande Uomo, prima che un grande Medico ed il toccante riconoscimento al Prof. Ignarro. Lo scorso anno infatti, proprio a Torino, lanciammo una iniziativa per L’Aquila, concretiz-zatasi in un evento pilota che abbiamo tenuto nella nostra città lo scorso 5 giugno, sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Salute e di tutte le si-gle della medicina di Base. Grazie a questa iniziativa, A.L.B.A., con il supporto di impor-tanti aziende, riuscirà a mettere a disposizione del territorio aquilano presidi medici in-novativi per la diagnosi a distanza. Doveroso quindi il nostro GRAZIE al Prof. Ignarro, tramite il dono del primo pezzo di fu-sione della riproduzione in argento del Rosone della basilica di S. Maria di Collemaggio, donato dal maestro orafo aquilano Nino Cavallo. Il momento, sotto raffigurato, è stato molto suggestivo.

A sinistra, Nicoletta Proietti, Consiglio Direttivo A.L.B.A., ha appena consegnato il Rosone d’argento al Prof. Ignarro. A destra, il Prof. Ignarro e, sullo sfon-do, UN ROSONE PER L’AQUILA, del Maestro orafo aquilano Nino Cavallo, creatore del

prestigioso oggetto.

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Focus sulla Disfunzione Endoteliale 1a SESSIONE MODERATORE CINZIA GUIDOTTI

Serv. Dermatologia ASL RM A Intolleranze Alimentari ed Allergie— Roma Consiglio Direttivo A.L.B.A.

IL FARMACOLOGO E L’OSSIDO NITRICO OGGI GIUSEPPE CIRINO Professore Farmacologia Università Federico II Napoli Preside del Polo delle Scienze e Tecnologie della Vita Membro del Board A.L.B.A La parte iniziale dell’intervento, dedicate al ruolo dell’NO come mediatore. Presi in esame il suo precursore, la L-arginina), la via enzimatica ed enzimi, la regolazione 4. nonchè il suo ruolo fisiologico e patologico e. ultimo ma non ultimo, il ruolo dinamico di NO nella regolazione vascolare. Chiarito il concetto di estrema reattività di NO. Dopo un richiamo ai concetti di biochimica legati alla produzione di NO (arginina, citrullina ecc) un particolare approfondimento è stato riservato ale categorie di enzimi coinvolti nella genesi di NO, nNOS, eNOS ed iNOS, caratterizzati da un domino redutta-sico simile. Spazio è stato poi dedicato allo specifico disterro d’azione degli enzimi, dal vascolare per eNOS/NOSIII, neuronale, per NANC, nNOS/NOSI, non dimenticando la copiosa produzione di NO catalizzata da iNOS sotto stress infiammatorio. Puntualizzate le funzioni fisiologiche di NO, quali la Regolazione del tono vascolare, la Regolazione del-la funzione cardiaca, la Regolazione della funzione piastrinica, il Ruolo nella neurotra-smissione, il ruolo come Mediatore NANC, la Funzione neuroendocrina, il Ruolo nella funzionalità renale. E’ stata poi ampiamente discussa la vasodilatazione endoteliale in-dotta da NO.

STRESS OSSIDATIVO E DISFUNZIONE ENDOTELIALE PIERLUIGI GARGIULO Medico dello Sport Professore a contratto Facoltà Scienze Motorie Università Tor Vergata Roma Membro del Board A.L.B.A Per disfunzione endoteliale si intende una alterazione della normale funzione endoteliale, che comporta la perdita di alcune caratteristiche strutturali e/o funzionali. Per "attivazione endoteliale" si intende in-vece l'acquisizione da parte dell'endotelio di nuove proprietà, come l'espressione delle molecole adesive durante l'infiammazione. L'en-dotelio può essere considerato un vero e proprio organo autocrino e

paracrino, capace di secernere, in risposta a una grande varietà di segnali, numerosi mediatori chimici. L’attività paracrina dell’endotelio è rivolta sia verso la parete vasale che verso il lume. Parametri della flogosi: Rubor,Tumor, Dolor, Calor, Functio laesa. Me-

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diatori coinvolti: Citochine infiammatorie, Prostaglandine, Trombossani, Leucotrieni,TNF alfa, PAF, Interleuchine ecc. Il processo infiammatorio, consiste in una serie di eventi che può essere evocata da numerosi stimoli (per es., agenti infettivi, ischemia, intera-zione antigene - anticorpo, stimoli fisici e termici). Ogni stimolo provoca una risposta caratteristica che presenta una minima variazione dello stesso tema. Esaminata la sin-drome metabolica ed i suoi esiti: Stato pro infiammatorio e Stato trombofilico. Adden-trandosi nello stress ossidativo, dibattuti i radicali liberi, prodotti di “scarto” che si for-mano naturalmente all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione). Dal punto di vista biochimi-co, i radicali liberi sono molecole particolarmente instabili in quanto possiedono un elet-trone spaiato sull’orbitale più esterno. Ruolo dell’Ossigeno: Teniamo presente che l'ossi-geno e' presente per il 21% nel corpo umano. La maggior parte dell'ossigeno che entra nei processi metabolici mitocondriali si lega all'idrogeno formando acqua. Metabolismo aerobico aumenta radicali liberi. Tuttavia i radicali liberi sono anche utili in quanto il no-stro organismo utilizza questa capacità di "demolizione" contro" virus o batteri. I radicali liberi continuano a ricercare un equilibrio appropriandosi di elettroni dalle altre molecole con le quali vengono a contatto di molecole che diventano instabili e che a loro volta ricercano un elettrone. Questa serie di reazioni può durare da frazioni di secondo ad al-cune ore e può essere ridimensionata o arrestata dalla presenza dei vari agenti antiossi-danti. Esaminati i danni indotti da AGE: la produzione degli AGE si accompagna a danni microvascolari in distretti critici, quali Endotelio arterioso, Retina, nervi periferici, rene. Auto ossidazione del glucosio: tende ad auto ossidarsi per le sue intrinseche proprietà chimiche. Genera dunque radicali liberi ed altre sostanze fortemente ossidanti. Subisce l’azione catalitica di tracce di metalli di transizione (Fe e Cu). Il Glucosio (C6,H12,O6 ) sotto l’azione di metalli di transizione allo stato libero genera radicale idrossile, anione superossido, perossido di idrogeno, e derivati carbonilici tossici. Il danno prodotto da questi radicali liberi si realizza a carico di altri target molecolari, PROTEINE ( strutture endoteliali). Non sono risparmiati nemmeno le lunghe catene dei grandi polimeri protei-ci: fenomeni di condensazione, formazione di legami crociati, depolimerizzazione dell’a-cido ialuronico, interruzione di uno o di entrambi i filamenti del DNA. Insulinoresistenza: Capace di produrre ROS. La produzione di ROS implementa l’insulinoresistenza. L’au-mento di produzione dei radicali liberi e/o la ridotta efficienza dei meccanismi di difesa antiossidanti nel diabete mellito di tipo 2 accelerano il meccanismo di invecchiamento riducendo l’aspettativa di vita dei pazienti. I radicali liberi aumentano durante l'attivita' fisica Le difese restano adeguate ed anzi migliorerebbero grazie all'intervento di enzimi che sarebbero "sovraregolati" proprio in virtu' del l 'esercizio fisico. In condizioni normali, le cellule endoteliali attuano omeostasi mediante la produzione di una vasta gamma di mediatori biochimici, quali Recettori diversi e proteine: crescita delle cellule, la morte cellulare (apoptosi), migrazione cellulare Interazione con monoci-ti, piastrine, linfociti T, cellule muscolari lisce. Dibattuto il ruolo dei PUFA Omega 3 e NO. La via giusta: Nutrizione controllata, un giusto utilizzo di integratori ed anti ossidanti, una corretta gestione dello sport (invecchiamento), No stress (come competizioni o prove) nei pazienti anziani, Doping sorveglianza, ROS .

Focus sulla Disfunzione Endoteliale 2A SESSIONE MODERATORE DEDALO MAURIZI Specialista in Medicina di Famiglia Dietologo Membro della Società Italiana Alimentazione e Sport (S.I.A.S.) Membro del Board A.L.B..A.

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OSSIDO NITRICO: UNA MOLECOLA POLIVALENTE DEL SISTEMA ENDOTELIALE LOUIS J. IGNARRO Premio Nobel 1998 Medicina/Fisiologia UCLA, rofessore in Farmacologia Molecolare e Medica ACCESS Program: Dipartimento Farmacologia Molecolare e Medica, Istituto Ricerche cerebrali

L'elettrone spaiato fornisce all’Ossido Nitrico le sue proprietà chimiche come mediatore biologico. üL’Os-sido Nitrico è noto anche come NO. L’NO è un radi-

cale libero chimicamente instabile, con una vita media inferiore al secondo. L’NO ha una durata di vita ancora più breve (0,1 secondi) in presenza di radicali di ossigeno o di con-dizioni di stress ossidativo. L’NO si presenta in natura come un gas che non può essere solidificato o messo in soluzione. Di conseguenza l’NO non può essere assunto sotto for-ma di pillole, compresse o liquidi. Quali effetti od attività può produrre nell’organismo l’NO? Ci sono farmaci che stimolano la produzione o l’ attività dell’NO? Ci sono supple-menti dietetici che stimolano la produzione o l’ attività dell’NO? A livello farmacologico è vasodilatatore del circolo arterioso e venoso. Può ridurre la pressione arteriosa diastolica quando questa è elevata. Aumenta il flusso sanguigno locale per la maggior parte degli organi, soprattutto del distretto muscolo scheletrico. Previene l’adesività piastrinica e dei globuli bianchi nel rivestimento interno delle arterie. Può avere azione antiossidante e antinfiammatoria. Rilascia la muscolatura liscia che circonda la vescica. È il neurotrasmettitore alla base della stimolazione della funzione erettile negli uomini e nelle donne. Nel cervello ha funzioni capaci di promuo-vere memoria, ricordo e apprendimento. Riduce l'espressione dei geni che causano l'in-vecchiamento. Ha la capacità di eccitare il muscolo scheletrico e prepararlo per l'eserci-zio. Riduce la pressione nell'umore acqueo dell'occhio quando questa è elevata. Produce effetti antinfiammatori nel tratto gastroenterico, soprattutto in presenza di colon irritabi-le. Provoca l’abbronzatura o l’imbrunimento della pelle in risposta alla luce ultravioletta. Promuove il flusso sanguigno locale e il calore alla pelle. Ci sono FARMACI che stimolano la produzione o l’attività dell’NO? Sildenafil o Viagra e analoghi: questi farmaci migliora-no la funzionalità erettile del pene e l'eccitazione sessuale indotta da NO. Nebivololo: beta-bloccante adrenergico usato per abbassare la pressione sanguigna e curare l'insuf-ficienza cardiaca. Statine: oltre ad abbassare il colesterolo, stimolano come attività “ancillare” la produzione di NO. La disfunzione endoteliale: Ipertensione, Ridotta circolazione sanguigna loca-le,Disfunzione erettile, Sintomi del diabete di tipo II, Dolore cronico degli arti a causa della scarsa circolazione, Aterosclerosi. La disfunzione endoteliale può compromettere la produzione di NO! La stimolazione della produzione di NO invece tende a ripristinare l'in-tegrità delle cellule endoteliali e della loro funzione. L’Aterosclerosi è uno stato infiammatorio. L’Ossido Nitrico è un anti ossidante dalle pro-prietà anti infiammatorie. La carenza di ossido nitrico è associata ad un circolo vizioso di eventi o potrebbe essa stessa causarlo. Obesità e alterata funzione me-tabolica, Sindrome me-tabolica, Diabete, In-fiammazione della pare-te arteriosa, Aterogenesi e conseguente atero-sclerosi, Trombosi: In-farto del miocardio e ic-tus, Morte improvvisa. L’Ossido nitrico protegge verso Aterogenesi ed

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Aterosclerosi. Previene le interazioni fra piastrine, neutrofili e monociti e la componente vasale intimale. Reagisce chimicamente con i radicali di ossigeno e riduce lo stress ossi-dativo. Attività antiossidante e antinfiammatoria. Attua una down regulation dei geni che favoriscono lo stress ossidativo. Inibisce la proliferazione della muscolatura liscia vasale. Come si può aumentare la produzione e l’attività dell’ Ossido Nitrico per mante-nerci sani e giovani? La restrizione calorica accresce Salute e longevità. Evidenze scien-tifiche in aumento. Associata con attività antiossidante e riduzione dello stress ossidati-vo. Associata con un aumento della produzione e di attività dell’ ossido nitrico. L’apporto calorico eccessivo porta ad obesità, diabete e malattie cardiovascolari. La restrizione ca-lorica può essere ottenuta con una dieta salutare. Che cos’è una dieta salutare? L’eser-cizio stimola la produzione di Ossido Nitrico nelle Arterie. Il risultato è vasodilatazione acuta e aumento del flusso sanguigno. Inoltre, l'esercizio fisico ripetitivo stimola conti-nuativamente la produzione di ossido nitrico. Aumento continuato della produzione di Ossido Nitrico. Esso è ben noto negli atleti per migliorare le prestazioni. Contribuisce in maniera importante alla protezione contro le malattie cardiovascolari. Spiega perché "L'esercizio fa bene alla salute". Le principali funzioni fisiologiche dell’Ossido Nitrico in-cludono: protezione contro la sindrome metabolica e malattie cardiovascolari. Migliora-mento e mantenimento delle prestazioni atletiche. Azione anti-invecchiamento. Ci sono supplementi nutrizionali in grado di stimolare la produzione o l’attività dell’NO? Molti prodotti in commercio basano la produzione di Ossido nitrico sull’assunzione di L-Arginina. Uno in particolare aumenta la produzione e l'azione di NO. Contiene L-arginina e L-citrullina, base per la produzione di NO. Contiene acido ascorbico, altri antiossidanti e L-taurina, che in maniera sinergica aumentano la produzione di NO. Quali altri supple-menti nutrizionali aumentano la produzione o l’attività dell’NO. Tutti gli antiossidanti au-mentano i livelli di NO circolante in quanto lo proteggono dalla demolizione ad opera dello stress ossidativo. Esempi: le vitamine C ed E; CoQ-10, acido alfa lipoico; polifenoli come il resveratrolo, melograno, mirtillo, mirtillo osso, e molti altri. Quali altri supple-menti nutrizionali aumentano la produzione o l’attività dell’NO? Acidi grassi da Olio di pesce, come omega 3, contenenti ETA e DHA. Vitamina D: aumenta sia la produzione che l'attività del NO. Proteine contenute nei pasti sostitutivi in polvere per il controllo del peso: le proteine in essi presenti infatti sono la fonte più ricca di L-arginina, L-citrullina e L-taurina. Molti alcaloidi derivati da piante e polifenoli sono stati segnalati per la capa-cità di aumentare NO da vari meccanismi. Alcuni esempi: datteri, avocado, cuori di pal-ma, aglio, cipolle, i cavolini di Bruxelles, broccoli, fagioli di Lima, e molti altri. CONCLUSIONE: l’Ossido Nitrico è uno dei più comuni componenti che possa rappresen-tare il valore nutrizionale degli integratori. La MIA risposta per la Salute e la Longevità: assumere di cibi ricchi di proteine e di aminoacidi, come argi-nina e citrullina. Assumere cibi ricchi di antiossidanti, come la vitamina C, acido alfa-lipoico e CoQ-10. Assumere pesce la carne bovina. L'esercizio fisico, controllo del peso, restrizione calorica e sana alimentazione.

DIABETE E RISCHIO CARDIOVASCOLARE PAOLO CAVALLO PERIN Professore Medicina Interna Università Torino Presidente Società Italiana Diabetologia (SID) I fattori modificabili nelle complicanze diabetiche: glicemia, Ipertensione, Obesità, Displipidemia, Fumo, Proteinuria, Stile di vita sedentario, stato pro coagulativo. Trattati gli obiettivi di compenso glicemico: riferimento HbA1c < 6, FBG, mg/dl < <1002, PPBG, mg/dl < 140. descrizione della riduzione del rischio legata al trattamento aggressivo in UKPDS Study. Relazione fra trattamento aggressivo e salu-te vascolare. Descrizione dello studio ADVANCE. L’effetto “memoria metabolica” dal DCCT / EDIC study e da UKPDS.

La “buona” e la “cattiva” memoria metabolica e lo studio ACCORD. La terapia intensiva

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che mira a normali livelli di A1c per 3.5 anni aumenta la mortalità, no ha una significa-tiva riduzione di eventi CV maggiori. Questi risultati identificano un danno nell’abbassa-mento intensivo della glicemia nei pazienti ad alto rischio con diabete di tipo 2. Descri-zione dei dati dello studio VADT: controllo intensivo della glicemia nei pazienti con dia-bete 2 mal compensato non ha avuto effetti significativi sul tasso di eventi cardiovasco-lari maggiori, morte o complicanze micro vascolari. Confronto fra ADVANCE e ACCORD: pazienti ad alto rischio CV “fragili”, i dati sono simili. Su frequenza e gravità ipoglicemie la situazione appare diversa. Sul target HbA1c appare simile. Il tempo di raggiungimen-to target HbA1c è invece diverso. Conseguenze dell’ipoglicemia nel paziente con “aree di ridotta perfusione”: aumento catecolamine, aumento fabbisogno ossigeno, aritmie ipocinetiche, attivazione coagulazione, ipossiemia, caduta perfusione ed infine evento CV acuto. Gli obiettivi glicemici secondo lo standard italiano 2009-10 per il Diabete mel-lito: Un obiettivo di HbA1c ≤ 7% è generalmente consigliabile per i soggetti adulti con diabete per prevenire l’incidenza e la progressione delle complicanze macrovascolari. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione A) Obiettivi glicemici più stringenti (HbA1c ≤ 6,5%) dovrebbero essere perseguiti in pa-zienti di nuova diagnosi o con diabete di durata 10 anni, senza precedenti di CVD abi-tualmente in discreto compenso glicemico e senza comorbilità che li rendano particolar-mente fragili. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione A). Obiettivi di com-penso glicemico meno stringenti (HbA1c 78%) dovrebbero essere perseguiti in pazien-ti con diabete di lunga durata > 10 anni soprattutto con precedenti di CVD o una lunga storia di inadeguato compenso glicemico o fragili per età e/o comorbilità. L’approccio terapeutico deve essere tale da prevenire le ipoglicemie. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B).

DISFUNZIONE ENDOTELIALE E IPERTENSIONE FARMACI ED INTEGRATORI: UNA POSSIBILE SINERGIA. EVIDENZE GIUSEPPE D’ASCENZO Cardiologo di Riferimento Territoriale ASREM Molise Componente gruppo di studio nazionale BLS-D Consiglio Direttivo A.L.B.A. Le malattie cardiovascolari rappresentano in Europa le mag-giori cause di mortalità, con il 43% di tutte le morti negli uo-mini ed il 55% nelle donne. Il 75% delle malattie CV dipende da 6 fattori: Ipertensione, Ipercolesterolemia, Fumo, Sovrap-peso/obesità, Inattività fisica, Alimentazione povera in frutta e vegetali. Se controllati: 60% di riduzione di mortalità e di-

sabilità da malattie CV. Esame di dati epidemiologici su ipertensione a livello mondiale e nazionale. Descrizione del processo aterosclerotico per tappe. Fibrinolisi, adesione leu-cocitaria, aggregazione piastrinica, permeabilità vascolare. Fattori vasodilatanti e pro coagulanti. Mantenimento della integrità endoteliale. Ruolo dell’endotelio nelle malattie CV. Descrizione del diverso stimolo endoteliale nel paziente normoteso ed iperteso. La via degli attivatori tramite arginina e NO. E’ POSSIBILE COADIUVARE L’AZIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA E NON DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA CON INTEGRATORI IN GRADO DI AUMENTARE LA BIODISPONIBILITA’ DI NO? Sono ormai diversi anni che studio il problema, con una casistica assai ampia, in particolare impiegando integratori come ausilio in pazienti con Ipertensione arteriosa, vascolopatia cerebrale cronica, Mor-bo di Alzheimer, Cardiopatia ischemica. Analogamente ad alcuni alimenti, dal banale sa-le di cucina ad altri contenenti ad esempio grassi saturi, ed in grado quindi di influenza-re negativamente lo stato di salute di pazienti con problematiche cardiovascolari, ho vo-luto investigare se l’aggiunta di altri “alimenti”, così intendo i supplementi nutrizionali, sia in grado di aiutare questo tipo di pazienti. Oggi parleremo solo di uno STUDIO OS-SERVAZIONALE SU 20 PAZIENTI IPERTESI , IN BUON CONTROLLO CON LA TERAPIA

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FARMACOLOGICA , IN SOVRAPPESO, NON DIABETICI , NON DISLIPIDEMICI, NON FU-MATORI, SEDENTARI. Obiettivo verificare se l’aggiunta alla dieta di un integratore a base di arginina e antiossidanti puo’ variare il profilo del rischio cardiovascolare di pa-zienti ipertesi in terapia farmacologica ed in buon controllo pressorio. 20 PAZIENTI IPERTESI , 13 FEMMINE E 7 MASCHI, ETA’ TRA 55 E 70 ANNI BMI : > 24 E < 29 ; PA : 138/86 mmHg; FC: 76/m TERAPIA CON :BETABLOCCANTI ( 20%) SARTANI ( 50% ) ACE-INIBITORI ( 20 %) Ca ANTAGONISTI ( 20 %) DIAGNOSI : IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE SENZA DANNO D’ORGANO I PAZIENTI SONO STATI DIVISI IN DUE GRUPPI : GRUPPO A : 7 donne e 3 uomini GRUPPO B : 6 donne e 4uomini Alla terapia farmacologica è stata aggiunta una dieta ipocalorica 1800 Kcal , iposodi-ca, attività fisica quotidiana (camminare per 20 minuti almeno al giorno) PERIODO DI OSSERVAZIONE : 6 MESI IL GRUPPO B HA RICEVUTO L’INTEGRATORE PER 30 gg IL PRIMO MESE, t1 IL GRUPPO A HA RICEVUTO L’INTEGRATORE PER 30 gg L’ULTIMO MESE, t6 E’ STATO PROPOSTO UN INTEGRATORE ALIMENTARE DA ASSUMERE PER 30 gg , UNA DOSE LA SERA. Ogni dose contenente L-ARGININA 2g, L –CITRULLINA 0,5 g, L – TAU-RINA 0,3 g, Vit C 140 mg, Vit E 30 mg, Ac FOLICO 300 mcg. SONO STATI VALUTATI : PA SISTOLICA , PA DIASTOLICA , FC BMI ,CIRCONFERENZA VITA , COL TOT , COL –LDL, GLICEMIA DOPO 30 gg (t1), DOPO 60 gg (t2) , DOPO 5 MESI (t5), DOPO 6 MESI (t6). CONCLUSIONI: l’aggiunta di un integratore a base di arginina ed antiossidanti , ad una terapia farmacologica e dietetica, ha ulteriormente modificato il BMI, la circonferenza vita, i valori del col tot e col-ldl , con conseguente riduzione dei valori pressori, in parti-colare i valori della diastolica. Il nostro obiettivo come cardiologi è far sì che il paziente, con il procedere degli anni, ritardi quanto più possibile l’insorgenza del primo evento CV, garantendo così una buona qualità di vita anche in età avanzata.

INTEGRATORI E BENESSERE DELL’ENDOTELIO? MARCO DE ANGELIS Medico dello Sport Professore associato Facoltà Scienze Motorie Università L’Aquila Membro del Board A.L.B.A. Descrizione delle varie tipologie di lesioni endoteliali. Descrizio-ne dell’impatto di sfavorevoli livelli di stile di vita sulla salute endoteliale. Descrizione dell’impatto di scarsi livelli di attività motoria sulla salute endoteliale. L’aumento dell’afflusso musco-lare durante l’esercizio. L’aumento dell’apporto di ossigeno e l’emodiluizione. La “capillarizzazione” come meccanismo vica-riante. Gli adattamenti in funzione di emodiluizione e capillariz-zazione. Vasodilatazione e aggiustamento. Produzione e decre-

mento di No dopo attività motoria. L’adattamento come mantenimento prolungato di

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livelli di NO. Aumento della glicogeno lisi e diminuzione della glicemia come fattori limi-tanti la produzione di NO. Aumento di NO e aumento correlato di Fe ematico. Aumento di NO e aumento correlato di O2 con conseguente miglioramento del recupero. L’impiego di supplementazione di arginina, citrullina e antiossidanti per mantenere un livello pro-lungato di NO. Più arginina = più NO, quindi aumento di Insulina, GH, Catecolamine, Prolattina, Sensibilità insulinica all’esercizio, Crescita capillari muscolari. Il miglioramen-to della soglia anaerobica valutato somministrando a 16 atleti, fra i 50 ed i 73 anni di età, per tre settimane, un integratore a base di arginina, citrullina e antiossidanti (vit. C ed E). Si è riscontrato un aumento del 17% della soglia anaerobica dopo una settimana. Tutto ciò, si badi bene, non nell’ottica di alterare la prestazione, ma di garantire un mi-glior livello di ossigenazione, capillarizzazione, salute endoteliale e vascolare.

I NUTRACEUTICI NELLO STRESS OSSIDATIVO E NELLA DISFUNZIONE ENDOTELIALE CLARA CENA

Professore Chimica Medicinali & Chimica Prodotti Dietetici Dip. Scienze dei Farmaci e Tecnologia — Università Torino Funzione e disfunzione endoteliale. La dieta nel paleolitico oggi è talmente snaturata da fare palare di “epidemia di patologie correlate alla nutrizione”. danno al DNA, proteine ossidate, perossidazione lipidica derivante da radicali liberi, in particola-re ONOOH. Che cos’è un nutraceutico? 1989: Stephen DeFeli-ce, il fondatore del Foundation for Innovation in Medicine (FIM), ha coniato il termine “nutraceutico” da “nutrizione" e

“farmaceutico" nel 1989. Il termine nutraceutico è comunemente usato nel mercato ma non ha una valenza regolatoria. (E.K. Kalra AAPS PharmSci 2003, 5) Il significato propo-sto dal Dr DeFelice è il seguente: "a food (or part of a food) that provides medical or health benefits, including the prevention and/or treatment of a disease”. 2010: Nel feb-braio 2010 al 1° congresso SINut (Società Italiana di Nutraceutica) la definizione abboz-zata dal legislatore italiano è: “nutraceutico si può definire tutto ciò (alimento, nutrien-te, integratore, ecc.) cui si attribuisce una valenza ed un’utilità non solo di tipo nutrizio-nale” e dalla cui assunzione ci si aspetta di trarre un qualche beneficio per la salute (Dott. Romano Scarpa, Ministero della Salute). Iperglicemia ridotta da alimenti, descri-zione. Displipidemia ridotta da alimenti, descrizione. Riduzione della ipertensione da parte di alcuni alimenti. Ruolo dei nutraceutiuci nella disfunzione endoteliale. Il GSH,peptide a struttura tiolica, suo intervento nella per ossidazione lipidica. Gli antiossi-danti tiolici e la loro localizzazione nell’organismo. Ruoli “nutraceutici” di GSH: sintesi. (I)cofattore di enzimi detossificanti contro lo stress ossidativo, glutatione perossidasi (GPx), glutathionetransferase e altri; (II)trasporto degli aminoacidi attraverso la mem-brana plasmatica; (III)scavenger diretto di radicali ossidrile, di ossigeno singoletto, de-tossificando il perossido di idrogeno e perossidi lipidici con glutationperossidasi (IV)rigenerazione di antiossidanti come vitamine C ed E attraverso sia riduzione del tocofe-ril radicale della vitamina E, direttamente o indirettamente, sia riduzione di semideidro-ascorbato ad ascorbato. Allium sativum ed allium cepa come nutraceutici. Azione antii-pertensiva degli estratti di aglio. Il processo di carbonicazione delle proteine. RCS e ate-rosclerosi. Carnosina, nutraceutico o elisir di lunga vita? dipeptidi amminoacilistidinici ampiamente distribuiti nei vertebrati nei tessuti nervoso e scheletrico, attività e localiz-zazione determinati dalla presenza di due enzimi, carnosin sintasi, carnosinasi (dipeptidasi metallodipendente omodimerica). Le varie reazioni della carnosina e l’inibi-zione della per ossidazione lipidica. Carnosina molecola anti-invecchiamento? Può ritar-dare l’invecchiamento in colture di fibroblasti umani, può revertire il fenotipo senescente è presente nei mammiferi a vita molto lunga a concentrazioni sorprendentemente alta e

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declina con l’età, nei mammiferi la concentrazione intramuscolare è direttamente corre-lata con la massima aspettativa di vita nelle varie specie. Ipotesi di nuovo lead compund per la carnosina. Ipotesi di progettazione di un multi target drug per la disfunzione en-doteliale,

Le presentazioni per intero dei Relatori potranno essere richieste esclusivamente dai Sigg.ri Medici mediante invio di una mail a [email protected]. A.L.B.A. , con la diffusione di questo abstract, destinato a Medici, non risponde di errate affermazioni, utilizzo improprio o non in linea con le normative italiane ed europee in maniera di integrazione alimentare, da chiunque eseguito. La riproduzione anche parziale è vietata.

Desideriamo esprimere il nostro ringraziamento alla partnership non condiziona-te all’evento ed allo straordinario supporto offerto da HERBALIFE ITALIA, impe-gnata in maniera continuativa nell’offrire al Medico italiano straordinarie e pre-stigiose occasioni di aggiornamento scientifico.

Associazione A.L.B.A.

L’Aquila, 23 luglio 2010

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RINGRAZIAMENTI

Alla Città di Torino, ed il Sindaco, Dr. Chiamparino Alla Provincia di Torino ed il suo Presidente, Dr. Saitta Alla Regione Piemonte ed il suo Presidente. Dr. Cota All’Azienda Sanitaria Regione Molise All’Università di Torino ed il Rettore, Prof. pelizzetti All’’Università di Tor Vergata ed il Rettore, Prof. Lauro All’Ordine dei Medici di Torino ed al suo Presidente, Dr. Prof. Bianco, nonché al Dr. Capitelli, per l’apprezzassimo saluto in apertura lavori

L’evento è stato reso possibile grazie alla partnership non condizionante offerta da

Rosone centrale stilizzato, Basilica di Santa Maria di Collemaggio in L’Aquila