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Comune di Bomporto Via per Modena, 7 41030 Bomporto (Mo) Alberto Borghi Sindaco Comune di Bomporto (MO) “Il paesaggio agrario non è un paesaggio naturale, ma è quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al passaggio naturale”. Adeguamento della metodologie urbanistiche e di programmazione territoriale del Comune di Torrecuso al le esigenze di una “Città del Vino” nell’ottica di uno sviluppo economico e turistico sostenibile Torrecuso 30 ottobre 2015

Alberto Borghi - Città del Vino PSC delle Città del Vino il business plan del Comune di Bomporto ... Preliminare, in coerenza con il corridoio ... In sintesi, la cartografia di QC:

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Comune di Bomporto Via per Modena, 7 41030 Bomporto (Mo)

Alberto Borghi

Sindaco Comune di Bomporto (MO)

“Il paesaggio agrario non è un paesaggio naturale, ma è quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al

passaggio naturale”.

Adeguamento della metodologie urbanistiche e di programmazione territoriale del Comune di Torrecuso al le esigenze di una “Città del Vino” nell’ottica di uno sviluppo economico e turistico sostenibile

Torrecuso – 30 ottobre 2015

Comune di Bomporto Via per Modena, 7 41030 Bomporto (Mo)

PSC delle Città del Vino il business plan del Comune di Bomporto

Primavera 2009: chiusura della Conferenza di Pianificazione e stipula dell’Accordo di Pianificazione previsto dalla LR 20/2000 – pronti per adozione.

Settembre 2009: STOP del percorso per modifica e ristrutturazione del PSC e RUE al fine di redigere un “PSC e RUE delle Città del Vino” attraverso le indicazioni delle “Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale ed urbanistica delle aree rurali“, applicandole al territorio vitivinicolo del "Lambrusco di Sorbara” e alla coltivazione della “Pera”.

Luglio 2010: adozione del PSC e RUE delle Città del Vino

Ottobre 2010: URBANPROMO – Venezia, Bomporto si aggiudica il premio “Miglior Piano Regolatore delle Città del Vino”

Dicembre 2011: approvazione del PSC e RUE delle Città del Vino Il PSC come strumento principe degli Enti Locali per la sviluppo del territorio

Maggio 2012: sisma in Emilia Romagna

Gennaio 2014: alluvione in Emilia

Febbraio 2014: presentazione del progetto “Wine Cluster del Lambrusco”

Aprile 2014: approvazione del Piano della Ricostruzione - 1°Stralcio – ai sensi della L.R. N.16/2012

Maggio 2015: approvazione del Piano della Ricostruzione - 1°Stralcio – ai sensi della L.R. N.16/2012

Maggio 2015: presentazione Studio Idraulico relativo al territorio comunale di Bomporto – Recepimento nel PSC e nel RUE del Comune di Bomporto

Ottobre 2015: chiusura della Conferenza di Pianificazione e stipula Accordo di Pianificazione

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Il sistema dei vigneti

Territorio rurale = 3.474 Ha pari all' 89%

del territorio comunale.

Superficie Aziende Vitivinicole

(catasto provinciale) = 734 Ha pari al

21% del territorio rurale.

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Carta dei Suoli e dei Vigneti

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Carta dei Suoli – Situazione Bioclimatica - Vigneti

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Zonazione

La carta più significativa è rappresentata dalla cosiddetta zonazione cioè la “carta delle vocazioni viticole” Per Bomporto, ha consentito di identificare le aree più vocate per la coltivazione dei vigneti (Lambrusco di Sorbara) con riferimento alle tipologie di suolo, alle caratteristiche climatiche, e alla tradizionale presenza di vigneti.

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Le Scelte alla luce della zonazione e il Percorso Partecipato

nuova articolazione degli ambiti agricoli: erano stati perimetrati alla luce di elementi di connotazione ambientale, storica e paesistica, ma che non tenevano conto a sufficienza delle caratteristiche del sistema dei vigneti;

previsione di una nuova infrastruttura stradale: il Documento Preliminare aveva indicato a nord dell'abitato di Sorbara, in coerenza con il corridoio del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Modena, ma in posizione decisamente confliggente con il sistema dei vigneti.

Il riconoscimento di ambiti agricoli perimetrati alla luce della individuazione dei terreni più vocati alla coltivazione dei vigneti ha inoltre consentito di avviare un percorso partecipativo con le associazioni agricole al fine di costruire un “libro delle regole” il più possibile chiaro e condiviso, basato sul presupposto fondamentale di preservare il più possibile i terreni maggiormente vocati alla coltivazione dei vigneti (AVA_1) e gli ambiti ad elevata connotazione paesistica (ARPS e ARP) limitando la nuova edificazione strettamente alle esigenze delle aziende agricole specializzate ed evitando gli usi impropri (esempio centrali fotovoltaiche), che vengono indirizzati verso ambiti agricoli meno pregiati (AVA_2).

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Terreni molto vocati

alla coltivazione della vite

Terreni scarsamente vocati

alla coltivazione della vite

ARP

ARPS

AVA_2

AVA_1

AVA_1

Terreni scarsamente vocati

alla coltivazione della vite

Terreni mediamente vocati

alla coltivazione della vite

Terreni mediamente vocati

alla coltivazione della vite

AAP

Articolazione degli Ambiti Agricoli

L’"Ambito ad alta produttività agricola" è stato articolato in due sub-ambiti: - l’Ambito ad alta produttività viticola (AVA_1), che copre una porzione decisamente significativa del territorio comunale, particolarmente vocato alla coltivazione dei vigneti, - l’Ambito ad alta produttività agricola (AVA_2), che copre una porzione più marginale del territorio comunale, caratterizzato da terreni decisamente meno vocati alla coltivazione dei vigneti.

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AAP

AVA_1 AVA_1

AVA_1

L’Ambito agricolo periurbano (AAP) individuato dal Documento Preliminare del PSC attorno alla frazione di Sorbara, è stato riclassificato come Ambito ad alta produttività viticola (AVA_1), riconoscendo a questo contesto, sia in termini di tipologie di coltivazione che di paesaggio, la medesima connotazione dei terreni circostanti

Eliminazione dell’Ambito Agricolo Periurbano

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La Vecchia e Nuova Infrastruttura Stradale

IL CORRIDOIO NORD originariamente proposto dal Documento Preliminare, in coerenza con il corridoio indicato dal PTCP, non garantisce performance trasportistiche tali da poter compensare il rilevante impatto con il sistema dei vigneti.

Il CORRIDOIO CENTRALE si colloca a sud della frazione di Sorbara e risale poi verso nord, con adeguamento di una viabilità secondaria per immettersi sull'attuale SP1 (da adeguare) e per poi passare a nord dell'abitato di Bomporto, garantisce buone performance trasportistiche e risulta compatibile con il sistema dei vigneti e pereti.

Questo corridoio, potendo contare sull'adeguamento di lunghi tratti di viabilità esistente, risulta peraltro il più conveniente anche in termini di costi non prevedendo inoltre espropri su vigneti soggetti a contributi europei.

La pianificazione aiuta a creare la “città resiliente”

Urban planning and government may help cities to became resilinet the Emilia Romagna regional law n. 20/2000 introduces the concept of

VAS_ValSAT (territorial and environmental sustainability assessment) planning regarding use and transformation of land need to produce an

improvment on the territory quality

- if a urban settlement will produce a not acceptable damage you need to eliminate from the urban plan

- if a urban settlement will produce an “acceptable damage” you need to fill the urban plan with all the terms that may help to mitigate the effects due to the new

settlement

Each settlement will give a damage to the ecosystem of the city

La pianificazione aiuta a creare la “città resiliente”

Based on the use of the instrument VAS-ValSAT the Municipal Structurally

Plan of Bomporto works:

- to restrict the land consumption by the urban re-development,

- to aggregate all the new settlements inside the existing urban centers

- to focus all the production plants in two main points

The desing of the future of Bomporto will became decision inside urban planning by the use of ValSAT

La VAS-ValSAT: Valutazione Ambientale Strategica – Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale

The VAS-ValSAT is a compatibility assessment

To realize the VAS-ValSAT instrument you need to take into consideration:

risks, limits and boundary conditions related to land transformation

We realize the VAS-ValSAT giving different levels of priority:

Areas with high precluded elements

Areas with medium precluded elements

Areas with low precluded elements

Areas without precluded elements

The traffic light colours related to the ValSAT will hep the policymaker to realize the urban plan

ValSAT Red colour means the presence of high precluded elements and no previsions for the future are possible in these areas.

Orange colour means the presence of elements that give limitations to the transformation of land from the point of view of new settlements

Yellow colour means the presence of elements that impose the use of particular warinesses related to new settlements

Green colour represent the areas where it is possible new settlements.

VAS-ValSAT: come lavora

VAS-ValSAT: come lavora

VAS-ValSAT: come lavora

With the ValSAT is it possible to stop all the areas that present high risk elements. The ValSAT gives the norms for the realization of the urban plan starting from the

mapping of the risks

The permitted areas from the ValSAT procedure will be assessed in detail with the actions that it is necessary to realize for the new settlement. All of these information are collected in the ValSAT technical sheets

Gennaio 2014 – “RESILIENZA” la parola chiave

Lo Studio Idraulico

La variante al PSC

Articolazione delle aree di rischio idraulico

Le risultanze dello Studio idraulico sono state rappresentate nella: Carta di sintesi della pericolosità idraulica del territorio comunale del QC

proponendo di articolare le aree del territorio comunale in base al differente grado di pericolosità idraulica, nel modo seguente: Aree A1a Aree ad elevata pericolosità idraulica rispetto alla piena cinquantennale e allagabile in concomitanza di eventuali rotte arginali; Aree A1b Aree ad elevata pericolosità idraulica rispetto alla piena cinquantennale; Aree A2a Aree ad elevata criticità idraulica con battente idrico > 1.00 m; Aree A2b Aree morfologicamente depresse ad elevata criticità idraulica, caratterizzate da condizioni di ristagno e deflusso idrico difficoltoso; Aree A3 Aree ad elevata criticità idraulica, con battente idrico < 1.00 m.

In sintesi, la cartografia di QC:

- conferma integralmente la perimetrazione delle aree A1 del PTCP, proponendone una articolazione in "Aree A1a" e "Aree A1b", sulla base delle differenti condizioni di rischio idraulico emerse dallo studio idraulico,

- ridisegna, in parte, le aree A2 e A3, soggette a pericolosità idraulica nel PTCP e nel PSC, sulla base delle condizioni di rischio idraulico emerse dallo studio idraulico .

La variante al PSC

Articolazione delle aree di rischio idraulico Aree A1a Aree ad elevata pericolosità idraulica rispetto alla piena cinquantennale e allagabile in concomitanza di eventuali rotte arginali;

Aree A1b Aree ad elevata pericolosità idraulica rispetto alla piena cinquantennale;

Aree A2a Aree ad elevata criticità idraulica con battente idrico > 1.00 m;

Aree A2b Aree morfologicamente depresse ad elevata criticità idraulica, caratterizzate da condizioni di ristagno e deflusso idrico difficoltoso;

Aree A3 Aree ad elevata criticità idraulica, con battente idrico < 1.00 m.

La variante al PSC

Sulla base dell’articolazione delle aree di rischio idraulico è stata aggiornata la tavola di ValSAT

con gli elementi escludenti, condizionanti, cautelativi,

aggiornati alla luce dello Studio idraulico, incrociando gli ambiti di possibile trasformazione urbana già previsti dal PSC,

al fine di valutarne la confermabilità o la non confermabilità.

Sono state elaborate due tavole di ValSAT a confronto

La variante al PSC

La prima tavola incrocia gli elementi escludenti/condizionanti/cautelativi, aggiornati alla luce

dello Studio idraulico, con gli ambiti di possibile trasformazione urbana previsti dal PSC vigente,

evidenziando le situazioni di grave criticità idraulica, che ne determinano la non confermabilità,

La seconda tavola rappresenta solo gli ambiti di possibile trasformazione urbana che la Variante al PSC propone di

confermare, incrociati con gli elementi escludenti/condizionanti/cautelativi, aggiornati alla luce dello

Studio idraulico, rappresentandone la compatibilità e le criticità idraulica, al fine di indicare le opere di mitigazione.

La variante al PSC: scelte forti!

Con riferimento agli ambiti di possibile trasformazione urbana del PSC le condizioni di rischio idraulico riscontrate impongono che: •nelle aree A2a (Aree ad elevata pericolosità idraulica rispetto alla piena cinquantennale) debba essere esclusa la previsione di nuovi ambiti di possibile trasformazione urbana sia di tipo residenziale che produttivo e che gli ambiti di possibile trasformazione urbana di tipo produttivo (APR_III, APR_IV e APR_V) previsti dal PSC vigente a Villavara debbano essere stralciati dalla pianificazione, in quanto altamente conflittuali con le condizioni di rischio idraulico emerse dallo Studio Idraulico, necessitando di interventi, per la messa in sicurezza idraulica delle nuove urbanizzazioni, troppo onerosi e impattanti, sotto il profilo economico ma soprattutto ambientale.

La variante al PSC

La Variante al PSC prevede

nuove prescrizioni e condizionamenti alla realizzazione degli interventi nel TERRITORIO URBANIZZATO e nel TERRITORIO RURALE,

conseguenti agli approfondimenti sviluppati nell'ambito dello Studio idraulico.

Tali prescrizioni e condizionamenti sono articolati con riferimento alla articolazione del territorio,

per le aree a differente grado di rischio idraulico (A1a, A1b, A2a, A2b, A3).

Fra questi, considerata la condizione di criticità idraulica diffusa riconosciuta per l’intero territorio comunale, al fine di garantire le necessarie condizioni di sicurezza idraulica, si ritiene necessario prevedere

sull’intero territorio comunale, il divieto di realizzazione di vani interrati e seminterrati,

imponendo tale limitazione per tutti i tipi di intervento. (nel PSC vigente e, per conseguenza, nel RUE,

il divieto di realizzazione dei vani interrati e seminterrati era limitato alle zone A1, A2 e alle aree depresse a deflusso idrico difficoltoso,

e non valeva per le zone A3 dove ricadeva la maggior parte del territorio urbanizzato)

Possibili interventi per la RIDUZIONE DEL RISCHIO

L’alluvione del gennaio 2014

Cosa sarebbe successo con la realizzazione di interventi volti alla riduzione del rischio

Comune di Bomporto Via per Modena, 7 41030 Bomporto (Mo)

GRAZIE

www.comune.bomporto.mo.it