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    LOUISA MAY ALCOTTOTTO CUGINIo "LA COLLINA DELLE ZIE"

    EDIZIONI PAOLINETitolo originale:Eight cousins; or, The aunt-hill

    Traduzione dall'inglese di Laura Ferajorni GuicciardiIntroduzione di Luigi GiovanniniIllustrazioni di Nino Musiosesta edizione 1983 EDIZIONI PAOLINE, Roma 1983Redazione: Via Alessandro Severo, 58 - 00145 Roma Distribuzione-. Corso Regina Margherita, 1/2 - 10124 Torino ISBN 88-215 00542-1

    INTRODUZIONEContinuiamo il discorsoAbbiamo buoni motivi per ritenere che il lettore (o la lettrice) di queste righesia gi a conoscenza delle principali linee biografiche di Loui-sa May Alcott. Le

    avr apprese, se non da altri, dall'introduzione che Carla Maga ha scritto per Piccole donne e da quella che il sottoscritto ha preparato per un altro romanzo della Alcott, Jack e Jill, pubblicati anch'essi in questa collana delle Edizioni Paoline. Non staremo a ripeterle qui.Non mancano per altre cose da dire. Anzi, approfitteremo di questa introduzione per prospettare una questione particolarmente difficile e spinosa, sulla quale ilettori odierni della Alcott, piccoli o grandi, potranno avere un'opinione diversa da quelle pur autorevoli dei suoi contemporanei e delle quali parleremo qui sotto. Ci vogliamo chiedere in sostanza se l'Alcott sia veramente una scrittriceper ragazzi e ragazzine, i quali sembrano i destinatari naturali e soprattutto sono i lettori abituali dei suoi romanzi; in particolare esaminiamo se sia opportuno mettere nelle loro mani proprio questo romanzo in due parti, intitolate rispettivamente Otto cugini e Rose in fiore. (Tra parentesi, sembra opportuno far os

    servare preliminarmente che la parola Rose di quest'ultimo titolo da pronunciareall'inglese e non all'italiana, perch il nome proprio inglese, corrispondente all'italiano Rosa, e non il plurale del sostantivo comune italiano rosa ).Partiamo, tuttavia, riallacciandoci anzitutto a un'osservazione che gi facemmo nella nostra introduzione citata: l'identificazione dell'Autrice con qualche sua creatura e in particolare con una delle sorelle March protagoniste di Piccole donne, ossia Jo. E esattamente l'opposto di quel che sembra di dover dire a proposito di Rose, la protagonista femminile di Otto cugini e di Rose in fiore. L'A. non si immedesima in lei e non la considera neppure una ragazza modello.Nella sua prefazione alla seconda parte di Otto cugini, infatti, la stessa Alcott dichiarava: Rose non proponibile (designed) come una ragazza modello: e questaseconda parte venne scritta semplicemente per mantenere una promessa che era st

    ata fatta, nella speranza di offrire un po' di divertimento, e forse qua e l qualche cenno che possa giovare ad altre rose per prepararsi a fiorire .Questa seconda parte, del resto, non port via molto tempo alla sua Autrice: vennescritta infatti in tre sole settimane durante un soggiorno estivo a Concord, lacittadina vicina a Boston presso la quale c', tra i boschi di Sleepy Hollow, ilcimitero in cui riposano, insieme alla Alcott, suo padre Amos Bronson, il suo maestro Hawthorne e il suo ammiratore Henry Thoreau.Anche l'Alcott si era resa conto dei limiti della sua ispirazione, perch fin dalla prefazione alla prima parte aveva sentito il bisogno di chiedere scusa ai suoipiccoli lettori dei difetti in essa contenuti, impegnandosi a farne ammenda nella seconda parte, intitolata appunto Rose in fiore.

    Un romanzo per rose che si preparano a fiorire

    In realt, scritto nell'estate del 1876, Rose in fiore venne pubblicato nell'autun

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    no e ottenne subito una recensione per taluni aspetti positiva, ma per altri piuttosto critica. Diceva infatti l'anonimo recensore di The Literary World (v. 7,die. 1876, p. 104): La signorina Alcott progredisce nello stile, se non nell'originalit e nella forza. Il suo ultimo libro, "Rose in Bloom", uno dei suoi migliori, bench il tarlo del sentimento debilitante stia rodendogli il cuore. Resta un mistero per noi perch ella vizi i propri racconti mascherando i suoi ragazzi e lesue fanciulline al modo di gente cresciuta e torturando i loro cuoricini con le

    agonie dell'amore. Un eccesso di quest'assurdit sentimentale come un veleno di tutti i suoi racconti. Il presente racconto sembra tirato troppo in lungo, anche se ha qualche dialogo vivace. Charley una bamboletta disprezzabile, che ogni lettore maschio morirebbe dalla voglia di prendere a calci. Avrebbe potuto essere l'originale del damerino di Carlyle. I piccoli Campbell dal sangue blu, la maggiorparte dei quali storcono il naso di fronte a Phebe quando Archie manifesta l'intenzione di sposarla, convolano poi a nozze con la dovuta magnificenza .Ci che disturba il recensore di The Literary World, pi di qualunque altro difettonarrativo, dunque soprattutto l'eccesso di sentimento, che non sembra adatto perlettori e lettrici giovanissimi.Otto cugini, perci, e ancor pi Rose in fiore, sarebbero pertanto romanzi non per piccolissimi e neppure per ragazzi e fanciulline, ma sarebbero destinati piuttost

    o alle fanciulle in fiore o, per dirla con la Alcott stessa, alle rose che si preparano a fiorire . In realt il romanzo molto chiaramente diviso in due parti e illimite del sentimentalismo riguarda soprattutto questa seconda parte. La primaparte, invece, ci sembra un romanzetto per ragazzine e ragazzini di stampo pi classico , come si vede gi dalla trama.Tutto ha inizio con la figura imbronciata di Rose, una fanciullina delicata comeil fiore di cui porta il nome, che da una settimana ormai nel palazzo dei Campbell sulla collina delle zie , dove giunta dopo aver perso prima la mamma e poi ilpap. La schiera delle sei zie si rende ben presto conto che ha poche speranze diriuscire a tirare su la fanciullina a posto nel corpo e nello spirito. Ma eccoarrivare, non si sa bene da dove, ma comunque da lontano, lo zio paterno Alec, una bella figura di medico e giramondo (tra parentesi, tanto simile all'amatissimo modello Amos Bronson, il pap di Louisa May Alcott). Le sue idee sull'educazione

    sono moderne e prudenti insieme e mirano a fare di Rose una fanciulla sana ed equilibrata. E cos sar infatti. Ma una parte di merito in questa educazione di Rosece l'hanno anche i sette cugini maschi, che costituiscono, appunto con la ragazzina, gli otto cugini. Sono, naturalmente, l'uno diverso dall'altro (un artificio letterario, questo, fin troppo scoperto e semplicista!), e offrono cos all'Autrice la possibilit di prospettare problemi e situazioni cui pu dover far fronte unragazzo (e soprattutto una ragazzina) dall'infanzia pi o meno spensierata alle prime pene di amore e addirittura alle prime impegnative decisioni, ivi compresa,pi importante fra tutte, la scelta del compagno (o della compagna) per la vita intera. Queste ultime sono soprattutto le preoccupazioni delle rose che si preparano a fiorire e occupano, come dicevamo, la parte pi consistente della seconda parte del romanzo dell'Alcott dedicata appunto alla protagonista Rose che in fiore .Si pu discutere, e noi lo prospettiamo qui appunto come un tema da approfondire da parte dei lettori della collana Grandi Narratori , se un ragazzino o una ragazzina (che sono, lo ripetiamo, i lettori abituali dell'Alcott) siano gi in grado diappassionarsi ai tormenti o alle agonie dell'amore , come diceva il citato recensore di The Literary World. In realt, non sembra che si possa troppo facilmente giudicare il mondo infantile immune da questi problemi e sofferenze: quanti bambinelli che ancora vanno all'asilo mostrano tutti felici la loro amichetta, e le bambinelle il loro amichetto? E nonparliamo poi degli adolescenti! Sono per ancora soltanto poco pi di simpatie speciali che preludono all'Amore, quello con l'A maiuscola, che sembra invece esigere una maturazione fisica, psicologica, umana ben maggiore di quella che si pu avere alle scuole elementari e anche nel tempo delle mele .C' poi un aspetto qualificante dei tormenti d'amore secondo l'Alcott che pu ulteri

    ormente invitare a guardare senza scetticismo e anzi con positivit al fatto che queste pagine finiscano nelle mani anche dei preadolescenti. Sotto l'apparenza diun fragile tessuto narrativo, la figlia di Amos Bronson si preoccupa infatti di

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    proporre ai suoi piccoli lettori-lettrici di un secolo fa delle idee abbastanzarivoluzionarie, che sono ben lungi dall'essere diventate superflue o sorpassateanche oggi. Ella esalta infatti i requisiti dell'amicizia prima e del fidanzamento e del matrimonio poi, mostrando che la donna non deve limitarsi ad essere labamboletta vezzeggiata e idolatrata (e quindi isolata in un suo mondo dorato),ma deve sentirsi e operare come educatrice dei suoi amici e particolarmente delfidanzato e del marito, prima di diventarlo (ruolo non esclusivo e unico, ma pre

    stigioso quanto altri mai!) nei confronti dei suoi figlioli. La ragazza, cio, deve sapersi valere del potere conferitole dalla sua capacit di attrarre per renderemigliore colui che intende meritarsi la sua amicizia e tanto pi il suo amore e la sua mano. Pertanto l'Alcott pu dirsi veramente scrittrice satirica nel senso positivo del termine, cio di scrittrice che si propone di far passare un messaggio .Saranno i ragazzi e le ragazze di oggi in grado di gradire e di accogliere questo messaggio? Noi pensiamo di s, ma la risposta la devono dare soprattutto i lettori dell'Alcott.

    Una critica molto severa

    Scrittrice satirica , abbiamo definito pi sopra l'Alcott. Non siamo stati certo iprimi ad attribuirle questa qualifica (da noi peraltrointerpretata, come dicemmo, nel suo significato positivo). Prima di noi e pi autorevolmente lo ha fatto il suo quasi contemporaneo e celeberrimo Henry James, cheassume per il termine in un significato non positivo per l'Alcott, soprattutto in riferimento al pubblico giovanile al quale si rivolge la narrativa della scrittrice americana. Il lungo e duro intervento critico del James venne ospitato dalla rivista The Nation del 14 ottobre 1875 e si riferiva alla prima parte del romanzo dell'Alcott, quella intitolata Otto cugini.Eccone i passi pi significativi: E stato talvolta affermato da un attento forestiero, in visita a queste spiagge, e certamente talvolta anche da qualche avventuroso nativo, quando l'esperienza gli abbia dato la possibilit di qualche invidiosoconfronto, che i ragazzi americani sono privi di un certo fascino posseduto abi

    tualmente dai fanciulli del Vecchio Mondo. Le ragazzine hanno la tendenza ad essere impertinenti e stridule e i ragazzini hanno la tendenza ad essere aggressivie pieni di abilit; entrambi poi, sia le ragazzine che i ragazzini, sono accusatidi essere privi, o di aver perso, il dolce, timido fiore dell'infanzia ideale.Ammesso che le cose stiano cos, una mente filosofica desidera conoscerne la ragione, e quando, nel corso della sua ricerca, la mente filosofica si imbatte nei racconti della signorina Alcott, siamo convinti che essa sperimenter l'immediato impulso di esclamare: "Eureka!" (Ossia: Ho trovato!). La signorina Alcott la narratrice (preferita) dei ragazzi, la Thackeray, la Trollope, della stanza dei bambini e dell'aula scolastica. Ella ha a che fare con le questioni sociali del mondoinfantile e, come Thackeray e Trollope, una scrittrice satirica. Ella estremamente ingegnosa e, crediamo, ampiamente popolare tra i suoi piccoli lettori. In questo suo ultimo volume, ella ci offre una relazione su una ragazzina di nome Rose, che ha sette turbolenti cuginetti, un certo numero di grottesche zie e uno zio grande e grosso, un onesto marinaio, tutto impegnato a partire a lancia in resta contro gli inganni della vita. Quando arriva, trova la nipotina assediata daun buon numero di queste zie, e la signorina Alcott impegnata soprattutto a descrivere come egli sia riuscito a scrollarsele di dosso l'una dopo l'altra. Ci difficile descrivere le nostre impressioni al riguardo senza dare l'impressione dicompiere un'ingiustizia nei confronti delle aspirazioni dell'Autrice. Il romanzo scritto con un'evidente buona fede, ma ci colpisce come una scelta particolarmente infelice, se si pensa che si tratta di un intrattenimento da proporre a deibambini. Non adatto non solo nei suoi dettagli, ma anche nel suo tonogenerale, nel costante sviluppo dello stile. Un elegante tono satirico proprio l'ultimo al mondo che si debba adottare per descrivere a dei bambini quelli che s

    ono pi grandi e migliori di loro, come pure le cose misteriose della societ che licirconda. (...) Tutto ci insieme un ben povero intrattenimento e una ben poveralezione istruttiva. Gli studiosi sostengono che i bambini vanno alla ricerca di

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    ci che obiettivo; ed una cosa buona per loro avere la sensazione che la gente e le cose che li circondano e che fanno appello al loro rispetto sono degli esemplari piacevoli e pieni di forza di ci che essi danno l'impressione di essere. L'eroina della signorina Alcott evidentemente una ragazzina molto ripiegata su se stessa, e certamente la sua storia intensificher la tendenza al ripiegamento su se stesse delle piccole lettrici che la leggeranno. (...) Che cosa ne stato dei libri di "Rollo" della nostra infanzia e dei piacevoli racconti di "Franconia"? Se s

    ono esauriti, chiediamo energicamente che essi siano ripubblicati come un antidoto a questo infelice amalgama della novella e del libro di racconti. Questi racconti pieni di fascino avevano, realmente parlando, una semplicit e una "obiettivit" quasi omeriche. Le zie di cui parlava il "Rollo" erano sempre sagge e piene dipremure, e nipotini e nipotine non erano mai messi nella necessit di insegnare loro a stare al proprio posto. Il mondo dei bambini non era un mondo di interrogativi, ma di cose, e quantunque le cose fossero comuni ed accessibili a tutti i bambini, esse sembravano avere su di essi l'iridescenza del paese delle fate. Main Otto cugini non vi alcuna iridescenza e neppure una fata; tutta prosa e, perla nostra sensibilit, una prosa piuttosto ordinaria .

    La parola ai ragazzi (e alle ragazze!)Abbiamo riferito con ampiezza questo severissimo giudizio di un (allora futuro)grande scrittore come Henry James perch riteniamo che si tratti di una valutazione che esige di essere presa in considerazione e anzi affrontata anche e soprattutto dai pi diretti interessati, ossia i ragazzi e le ragazze. La sua nostalgia per Rollo e i racconti di Franconia probabilmente trova d'accordo anche qualche delicato educatore dei nostri giorni, che vorrebbe isolare i bambini in un mondo dorato e fatato .In effetti, non si pu rifiutare ai bambini (ma neppure a coloro che hanno qualcheanno in pi!) il diritto di sognare, il diritto di evadere almeno di tanto in tanto in un mondo di fiaba in cui non ci siano interrogativi angosciosi e irrisoltise non irresolvibili, come spesso purtroppo succede invece in questo mondo cos c

    oncreto col quale dobbiamo fare i conti tutti i giorni.Ma la realt vera quella che , e non basta mettersi una mano davanti agli occhi o nascondere il capo sotto la sabbia a mo' dello struzzo per farla scomparire o renderla migliore. E allora ecco l'impegno e il ruolo di intervento e di trasformazione che sono una responsabilit dei grandi , ma che in qualche misura cominciano acoinvolgere anche i meno grandi e persino i piccolissimi. E naturalmente per intervenire e tanto pi per trasformare necessario conoscere, essere avvertiti. La narrativa didascalica pu essere proprio uno dei mezzi pi efficaci per far giungere1' informazione anche ai piccoli.Non vogliamo per insistere troppo sul carattere didascalico-satirico-morale di questo come degli altri romanzi della Alcott. Ella aveva consapevolezza di dover scrivere in modo piacevole e suggestivo se voleva farsi leggere dai ragazzi e dalle ragazzine.E questi ragazzini e ragazzine non mancavano d'altronde di far arrivare all'Autrice le espressioni della loro simpatia per i suoi personaggi. Gi Henry James nella recensione che abbiamo citato la riconosceva la narratrice (preferita) dei ragazzi, la Thackeray, la Trollope, della stanza dei bambini e dell'aula scolastica. (...) Ampiamente popolare tra i suoi piccoli lettori . C' qualche altra testimonianza interessante al riguardo.Il St. Nicholas, la rivista che ospit per prima a puntate Otto cugini (gennaio-ottobre 1875), nel suo numero del settembre 1876, volume III, riportava a p. 741 la seguente letterina di una piccola lettrice: Lynchburg, Virginia - Caro St. Nicholas. Ho acquistato la vostra rivista da quando ha cominciato ad essere pubblicata, e sono convinta che stia migliorando ad ogni numero. Mi piaciuto " Eight Cousins " pi di qualunque altro racconto che sia apparso sul St. Nicholas-, perfett

    amente splendido, come tutti i libri della signorina Alcott. Nellie .Ancora pi suggestiva era poi la letterina che giungeva dalla lontana Russia e cheil St. Nicholas pubblicava nel febbraio 1899: Caro St. Nicholas. Noi siamo due

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    ragazze russe, e ti scriviamo per dirti quanto apprezziamo la tua rivista... Cipiacciono in maniera smisurata (exceedin-gly) i libri americani, specialmente quelli di Miss Alcott, e ci piacerebbe tantissimo poterci recare un giorno in America, perch gli Americani sembrano molto contenti... Sasha B. e Vera L. . Gli Americani sembrano molto contenti : questa era l'idea che Sasha e Vera si facevano degli Americani attraverso i romanzi di Miss Alcott. Una testimonianza dec

    isamente in contrasto con quella di Henry James e che probabilmente pi vera di quella del grande scrittore, perch espressa con una spontaneit e un disinteresse chesembrerebbero minori nel James.Per quel che riguarda proprio Rose in fiore, infine, non sar inutile ricordare che anche di questo romanzo della Alcott venne fatta una trasposizione teatrale, ad opera di John D. Ravold, nel 1935: il racconto di Rose e dei suoi sette cuginiviene rinarrato all'interno di una cornice, ambientando l'intera azione in unastanza della vecchia dimora dei Campbell, in qualche posto della Nuova Inghilterra, nell'anno 1885 . La zona geografica della Nuova Inghilterra e la datazione del 1885 sono gli elementi che fissano nello spazio e nel tempo questo racconto della Alcott, mentre l'indicazione in qualche posto ricorda che si tratta di una vicenda inventata, anche se nasce in qualche modo dalla vita e alla vita in qualc

    he modo intende servire.Concludiamo. Scrittrice piena di afflato sentimentale ma non priva di sollecitazioni satiriche, l'Alcott non morta del tutto e se la sua tomba nel cimitero di Sleepy Hollow, a Concord, smisuratamente piccola in confronto a quella del padree anche a quella del cognato John Pratt, il marito di sua sorella Anna, gigantesco e anzi prodigiosamente parlante il monumento della sua opera che continua ad infondere ai giovani ottimismo e serenit, senza leziosaggini e retorica . Ci auguriamo che anche i pre-adolescenti (e i giovani) del Duemila siano capaci di cogliere questo messaggio .Luigi Giovannini

    Capitolo I

    DUE RAGAZZE

    Rose era seduta tutta sola nel grande salotto, col suo fazzolettino pronto ad asciugare la prima lacrima, poich stava pensando ai suoi dispiaceri e c'era da aspettarsi un diluvio. Si era rifugiata in questa stanza, perch le sembrava un buon posto in cui essere infelici: era buio e silenzioso, pieno di mobili antichi, tendaggi scuri, e tutt'intorno erano appesi ritratti di vecchi gentiluomini in parrucca, dall'aspetto solenne, di signore dal profilo severo e dai cappelli enormi,e di bambini dall'espressione attonita. Era un posto ottimo per piangere: e lapioggia primaverile che batteva sui vetri sembrava dire singhiozzando: Piangi! Io ti sono vicina! .Rose aveva veramente qualche ragione per essere triste: non aveva la mamma e poco tempo prima aveva perduto anche il suo pap, che non le aveva lasciato una casa,tranne questa, con le sue prozie. Rose era con loro soltanto da una settimana e, bench le buone vecchiette avessero cercato di fare del loro meglio per renderlacontenta, non avevano avuto un grande successo, poich la bambina era completamente diversa dalle altre.Le zie le avevano dato completa libert in casa e per un giorno o due Rose si eradivertita a girovagare in tutte le stanze: era una bellissima casa antica, pienadi strani angoletti, di stanze magnifiche e di passaggi segreti. Finestre si aprivano nei posti pi inaspettati, piccoli terrazzini si protendevano romanticamente sul giardino, e al piano superiore vi era una lunga galleria piena di curiositprovenienti da tutte le parti del mondo: poich i Campbell erano stati per generazioni capitani di mare.

    Zia Plenty aveva persino permesso a Rose di rovistare nello stanzino delle porcellane: ma sembrava che a Rose importasse ben poco: e quando fall anche quella speranza, zia Plenty rinunci disperata ad altri tentativi.

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    La dolce zia Peace aveva provato ogni genere di graziosi lavoretti eaveva progettato un guardaroba per la bambola che avrebbe vinto il cuore di qualsiasi bimba. Ma Rose si appassionava ben poco ai cappellini di seta rosa e allecalzine, pur continuando a cucire ubbidientemente, finch la zia la colse mentre si asciugava le lacrime con lo strascico di un abito nuziale: quella scoperta mise fine alla societ di cucito.Poi le due signore si consigliarono e decisero di far venire una ragazzina model

    lo a giocare con la loro nipotina. Ma Annabel Bliss fu il peggiore insuccesso, poich Rose non poteva neppure vederla e sosteneva che Annabel era cos simile ad unabambola di cera che le veniva una gran voglia di pizzicarla per vedere se avrebbe gridato. Cos la piccola, leziosa Annabel fu rimandata a casa e le zie, esauste, lasciarono per un giorno o due Rose ai suoi capricci.Il brutto tempo e un raffreddore la costrinsero in casa e la bimba pass la maggior parte del suo tempo nella biblioteca in cui erano raccolti i libri di suo padre. Qui lesse molto, pianse un poco e sogn: quei sogni innocenti e lieti in cui ibimbi ricchi di fantasia trovano gioia e conforto. Questo modo di passare il tempo le piaceva pi di qualunque altro, ma non le faceva molto bene alla salute: divent pallida, con gli occhi stanchi, svogliata, bench zia Plenty le somministrasseuna quantit di pastiglie di ferro e zia Peace la coccolasse.

    Le povere zie si lambiccarono il cervello alla ricerca di un nuovo divertimentoe decisero di arrischiare un colpo ardito, bench non avessero grandi speranze disuccesso. Non parlarono a Rose del loro progetto che doveva essere realizzato ilsabato pomeriggio, ma la lasciarono tranquilla finch venne il momento della grande sorpresa, non immaginando che la strana bimba avrebbe trovato una gioia nel modo pi inatteso.Prima che avesse il tempo di spremere una sola lacrima, un suono ruppe il silenzio e le fece drizzare le orecchie. Era soltanto il dolce cinguettio di un uccello, ma sembrava si trattasse di un uccello particolarmente dotato, perch, mentre Rose ascoltava, il dolce cinguettio si trasform in un fischio allegro, poi in un trillo, in un gorgheggio e fin in un miscuglio musicale di tutte le note, come sel'uccellino fosse scoppiato in una risata. Anche Rose scoppi a ridere e, dimenticando i suoi dolori, balz in piedi, esclamando:

    E un merlo poliglotta! Dov'?Corse nell'ingresso e diede un'occhiata fuori, ma non vide nessun pennuto all'infuori di un pulcino sporco. Ascolt ancora e il suonosembrava venisse dall'interno della casa. Eccitata, segu il suono, che la condusse nello stanzino delle porcellane. Qui dentro? Che buffo! disse. Ma quando entr, non vide nessun uccellino all'infri delle rondinelle che si baciavano sulle porcellane di Canton, allineate sugliscaffali. Improvvisamente il viso di Rose si illumin e, aprendo piano piano la porticina scorrevole del passapiatti, diede un'occhiata in cucina. Ma la musica era cessata e la bimba vide soltanto una fanciulla con un grembiule azzurro, chefregava il focolare. Rose la guard fissa per un minuto, poi domand bruscamente: Hai sentito il merlo poliglotta? Gi... La fanciulla guard in su con uno strano scintillo negli occhi neri. Dov' andato? ancora qui. Dove? Nella mia gola. Vuoi sentirlo? Oh, s! Vengo dentro! e Rose strisci attraverso l'apertura del passapiatti sulo scaffale dall'altra parte, poich era troppo perplessa e aveva troppo fretta perfare il giro dalla porta.La ragazza si asciug le mani, incroci i piedi sul tappeto piccola isola in mezzo ad un mare di sapone e dalla sua esile gola uscirono il garrito della rondine, iltrillo del pettirosso, il grido della ghiandaia, il canto del tordo, il tubaredella colomba e molti altri gorgheggi noti: e tutto fin come prima con l'estasi musicale di un verdone che canta e svolazza sull'erba in una splendida giornata d

    i giugno.Rose era cos stupita che quasi cadde dalla mensola su cui era appollaiata e quando il piccolo concerto fin, batt le mani felice.

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    Oh, splendido! Chi ti ha insegnato? Gli uccelli rispose la fanciulla con un sorriso, riprendendo il lavoro. Magnifico! Io so cantare, ma non cos bene certo! Come ti chiami, per favore? Phebe Moore. Posso star qui a guardarti lavorare? Ero tanto sola in salotto! S, certo, se ne ha voglia rispose Phebe, strizzando lo straccio con un abile geo che colp Rose.

    Dev'essere divertente schizzare tutt'intorno l'acqua e togliere ilsapone. Mi piacerebbe, ma alla zia no, credo esclam Rose, tutta presa da quel nuovo lavoro. Si stancherebbe presto, quindi meglio che resti pulita e stia a guardare. Immagino che aiuterai molto la tua mamma, eh? Non ho nessun parente. Oh, e dove vivi, allora? Star qui, spero. Debby ha bisogno di un aiuto e io sono venuta in prova per una settimana. Spero che rimarrai, perch qui tutto molto noioso... disse Rose, che aveva proun'improvvisa simpatia per la ragazza che cantava come un uccello e lavorava come una donna.

    Spero anch'io: ho quindici anni, ormai, e sono abbastanza grande per guadagnarmila vita. Lei venuta per un breve periodo, vero? domand Phebe, alzando gli occhie domandandosi come poteva essere noiosa la vita per una fanciulla che indossavaun abito di seta, un grembiulino con le gale, che portava un grazioso medaglione e i capelli legati con un nastro di velluto. S, rester qui fino all'arrivo di mio zio. lui il mio tutore, ora, e non so chedi me. Tu hai un tutore? Misericordia, no! Sono stata abbandonata sui gradini di un ospizio e la signoraRogers si affezionata a me e cos sono rimasta l. Ma ora la signorina morta e io devo occuparmi di me stessa. Che cosa interessante! Come Arabella Montgomery in La figlia della zingara . L'i letto quel bel libro? domand Rose, a cui piacevano molto le storie di trovatelli e ne aveva lette molte.

    Non ho nessun libro da leggere e quando ho un momento libero corro nei boschi: questo mi riposa pi di qualsiasi storia rispose Phebe, che aveva finito di lavareper terra e aveva cominciato un altro lavoro.Rose la guard mentre tirava fuori una grande casseruola di fave da scegliere e sidomand come ci si doveva sentire ad avere una vita tutta di lavoro, senza divertimenti. Poco dopo, sembr che Phebe avesse pensato che ora toccava a lei interrogare e domand con aria pensosa: Ha studiato molto, vero? Oh, misericordia, s! Sono rimasta in collegio un anno circa e sono quasi morta afuria di studiare. Pi compiti avevo e pi la signorina Power me ne dava, ed io erocos infelice che piangevo continuamente.Pap invece non mi dava mai delle cose difficili da fare e mi insegnava in un modocos divertente che mi piaceva immensamente studiare. Eravamo cos felici e ci volevamo cos bene! Ma ora se n' andato e io sono rimasta tutta sola.Le lacrime, che non avevano voluto venire prima quando Rose le aspettava, sgorgarono ora spontaneamente e rotolarono gi per le guance, narrando, meglio di qualsiasi parola, una storia di amore e di dolore.Per un minuto, non si ud nella cucina altro rumore che il lieve singhiozzare della bimba e il picchiettio della pioggia.Phebe smise di passare le sue fave da una casseruola all'altra e i suoi occhi erano pieni di compassione mentre si posavano sulla testa ricciuta di Rose, poich capiva che il cuore che batteva sotto il bel medaglione era gonfio di dolore perla perdita del padre e che quel grazioso grembiulino era servito ad asciugare lacrime ben pi amare di quelle che essa avesse mai versato.Si sent, in certo qual modo, soddisfatta del suo abitino di tela marrone e del su

    o grembiule a quadretti azzurri: l'invidia si trasform in compassione; e se ne avesse avuto il coraggio, sarebbe andata ad abbracciare la sua afflitta ospite.Temendo che questo atto potesse essere considerato sconveniente, disse con voce

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    allegra: Sono sicura che lei non tutta sola con tanti parenti, tutti cos ricchi e intellenti. Sar coccolata e viziata da morire, dice Debby, perch l'unica ragazza della famiglia.Le ultime parole di Phebe fecero sorridere Rose, nonostante le lacrime e, alzando il viso dal grembiule, la bimba disse con comica angoscia: Questa una delle mie preoccupazioni! Ho sei zie e tutte mi vogliono, ed io non n

    e conosco bene nessuna. Pap chiamava questo posto la collina delle zie ed ora capisco perch!Phebe si un alla sua risata e osserv in tono incoraggiante: Tutti la chiamano cos, ed veramente un nome adatto, perch le signore Campbellno vicine e vengono sempre su a trovare le vecchie signore. Potrei sopportare le zie, ma ci sono dozzine di cugini, tutti ragazzi terribili,e io detesto i ragazzi! Alcuni di loro sono venuti a trovarmi mercoled scorso, ma io ero sul letto e, quando la zia venuta a chiamarmi, mi sono cacciata sotto le coperte e ho fatto finta di dormire.Sar costretta a vederli una volta o l'altra, ma ne ho terrore" e Rose ebbe un brivido poich, essendo vissuta sola col padre invalido, non sapeva nulla dei ragazzie li considerava una specie di animali selvaggi.

    "Oh, credo che le piaceranno! Li ho visti in giro, qualche volta in barca, qualche volta a cavallo. Se le piacciono le barche e i cavalli, si divertir un mondo."Ma non mi piacciono! Ho paura dei cavalli e la barca mi fa star male e odio i ragazzi"! e la povera Rose si torse le mani alla terribile prospettiva. Avrebbe potutosopportare ciascuno di questi orrori separatamente, ma tutti insieme erano troppo per lei, e cominci a pensare ad un pronto ritorno alla detestata scuola.Phebe rise come una pazza dell'angoscia di Rose, ma cerc di consolarla, facendoleconsiderare che esisteva una possibilit di salvezza."Forse suo zio la porter in un posto in cui non ci siano ragazzi. Debby dice che veramente un uomo gentile e che porta sempre una quantit di cose belle quandoviene."Si, ma questa un'altra preoccupazione, perch non conosco affatto mio zio Alec. N

    on quasi mai venuto a trovarci, bench mi abbia spesso mandato delle cosecarine. Ora sono sotto la sua tutela e dovr obbedirgli fino a diciotto anni. Potrei anche non provare affatto simpatia per lui e questo mi agita moltissimo."Beh, io non mi tormenterei in anticipo, ma cercherei di godermela. Sono sicurache mi sentirei come un papa se avessi parenti e denaro e nient'altro da fare chedivertirmi" cominci Phebe, ma non prosegu perch un improvviso rombo dall'esterno lafece trasalire." il tuono" disse Phebe." un circo!" esclam Rose che dal suo alto osservatorio aveva intravisto una speciedi carro dalle tinte vivaci e alcuni cavalli dalle criniere e dalle code fluenti.Il rumore scomparve in lontananza e le ragazze stavano continuando le loro confidenze, quando comparve la vecchia Debby, piuttosto addormrentata e dicattivo umore, dopo il suo sonnellino." desiderata in salotto, signorina Rose." arrivato qualcuno?"Le bambine non devono fare domande, ma solo obbedire" fu la risposta di Debby."Spero tanto che non sia zia Myra, mi spaventa sempre terribilmente, domandandomi come va la mia tosse e gemendo su di me come se io stessi per tossire"disse Rose, preparandosi per la strada per la quale era entrata."Credo che rimpianger che non sia zia Myra, quando vedr chi venuto. Non si facciapi cogliere ad entrare nella mia cucina in quel modo, se no la chiudo incamera" brontol Debby, che pensava fosse suo dovere rimproverare i bambini in ogni occasione.

    Capitolo II

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    IL CLAN

    Rose si affrett a tornare nello stanzino delle porcellane il pi in fretta possibile e qui si risollev lo spirito facendo delle smorfie a Debby, mentre si metteva aposto l'abito e radunava tutto il suo coraggio. Poi scivol piano nell'ingresso ediede un'occhiata nel salotto. Non si vedeva nessuno e tutto era cos tranquilloche Rose si sent sicura che i nuovi arrivati fossero saliti sopra. Cos entr coraggi

    osamente... per vedere dall'altra parte del salotto qualcosa che quasi la fece restare senza fiato.Sette ragazzi erano allineati, sette ragazzi di tutte le et e di tutte le misure,tutti coi capelli biondi e gli occhi azzurri, in perfetto costume scozzese, chesorridendo e facendole un cenno di saluto, le dissero ad una sola voce: Come stai, cugina?Rose sussult e si guard precipitosamente intorno, pronta a fuggire, perch la pauraingigantiva i sette e la stanza sembrava piena di ragazzi. Prima per che potessescappare, il ragazzo pi alto fece un passo avanti e disse, in tono simpatico: Non spaventarti. Questo il clan , venuto a darti il benvenuto: ed io sono il, Archie, ai tuoi ordini.Parlando, tese la mano, e Rose mise timidamente la sua manina in quella mano abb

    ronzata, che si chiuse sulle sue dita e le tenne strette, mentre il capo continuava le presentazioni. Siamo venuti in completo equipaggiamento, come facciamo sempre nelle grandi occasioni. Spero che ti piaccia. Ora ti dir chi sono questi ragazzi e poi saremo a posto. Questo grande il Principe Charlie, il figlio di zia Clara. La zia ha soltanto un figlio, quindi lui particolarmente in gamba. Questo Mac, il topo di biblioteca, chiamato semplicemente topo . Questa dolce creatura Steve, il damerino : guarda i suoi guanti e i suoi nastri. Sono figli di zia Jane e due tipi14straordinari! Questi sono i miei fratelli, Geordie e Will, e Jamie il piccolo. Ora, ragazzi, un passo avanti e comportatevi bene.A quest'ordine, con grande angoscia di Rose, altre sei mani si tesero ed era evidente che i ragazzi si aspettavano che essa le stringesse tutte. Fu un momento p

    enoso per la timida bambina: ma, ricordando che erano tutti cugini, venuti a darle il benvenuto, fece del suo meglio per ricambiare cordialmente il saluto.Finita la cerimonia, il clan ruppe le righe e le due stanze sembrarono immediatamente invase di ragazzi. Rose si rifugi in fretta in una grossa poltrona e vi sisedette, osservando gli invasori e domandandosi quando sarebbe venuta la zia a liberarla.Come se si sentissero obbligati a compiere coraggiosamente il loro dovere, ma sene sentissero un po' oppressi, ognuno dei ragazzi, nel girovagare per le stanze, si fermava accanto alla sua poltrona, faceva una breve osservazione, ricevevaun'ancor pi breve risposta e poi se ne andava, con espressione sollevata.Archie venne per primo, e, appoggiandosi allo schienale della poltrona, osserv intono paterno: Sono contento che tu sia venuta, cugina, e spero che troverai divertente la collina delle zie . Penso di s.Mac gett indietro i capelli che gli cadevano sugli occhi, inciamp in uno sgabelloe domand bruscamente: Hai portato dei libri con te? Quattro scatole piene. Sono nella biblioteca.Mac spar dalla stanza e Steve, assumendo un atteggiamento che metteva bene in mostra in suo costume, disse, con un sorriso affabile: Siamo stati spiacenti di non vederti mercoled scorso. Spero che il tuo raffreddore vada meglio. S, grazie e un sorriso spunt sulla bocca di Rose, mentre essa ricordava la suairata sotto la coperta.

    Sentendo di essere stato ricevuto con particolari segni di attenzione, Steve sene and, e il Principe Charlie attravers la stanza con passo maestoso, dicendo in tono disinvolto:

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    Mamma ti manda tanti saluti affettuosi e spera che tu stia abbastanza bene per venire a trovarci un giorno la settimana ventura. Deve essere tutto terribilmentenoioso qui, per una bimbetta come te. Ho tredici anni e mezzo, anche se sembro piccola! esclam Rose, dimenticando laa timidezza nell'indignazione per questo insulto alla suarispettabile et."Chiedo scusa, signorina, non l'avrei mai immaginato" e Charlie si allontan con u

    na risata, lieto di aver strappato una scintilla di vivacit alla sua mansuetacugina.Geordie e Will le si avvicinarono insieme: erano due robusti ragazzi di undici edodici anni e, fissando su Rose i loro rotondi occhi azzurri, le spararonoa bruciapelo una domanda:"hai portato la tua scimmia?"no, morta."avrai una barca?"spero di no.Qui i due, con un ditro front, se ne andarono bruscamente e il piccolo Jannie domand con infantile sincerit:"mi hai portato qualcosa di carino?

    "si, tanti dolci"! rispose Rose, al che Jannie si arrampic sul suo grembo e, conun bacio sonoro, le annunci che le voleva molto bene.Questo modo di fare spavent Rose, anche perch gli altri ragazzi osservavano la scena ridendo e, nella sua confusione, la bimba domand in frettaal piccino:"hai visto passare il circo?"quando? dove?" esclamarono in coro, eccitatissimi, i ragazzi."Proprio prima che arrivaste voi. Almeno pensavo che fosse un circo, perch ho visto una specie di carro rosso e nero e parecchi cavallini e...non pot proseguire, perch un grido unanime la interruppe: Archie le spieg la cosa,dicendo, tra le risa:" la nostra nuova carrozza e i ponies di Shetland!"ma ce n'erano cos tanti e correvano cos forte e il carretto era cos rosso!" cominc

    i Rose, cercando di spiegare il suo errore."Vieni a vederli!" esclam il Principe. E prima che Rose si rendesse conto di quanto stava accadendo, venne trascinata alla rimessa erumorosamente presentata a tre ponies e all'allegra carrozzella.Rose non aveva mai visitato prima questa zona e aveva qualche dubbio che non fosse molto conveniente per lei trovarcisi, ma quando osservtimidamente che forse la zia non sar contenta, ci fu un grido unanime:"ci ha raccomandato di farti divertire e possiamo farlo molto meglio qui che nona girellare per la casa."Ho paura che prender freddo senza il mio mantello" cominci Rose che aveva vogliadi restare, ma si sentiva piuttosto fuori dal suo elemento."No, non prenderai freddo! ti sistemeremo noi!" esclamarono i ragazzi; e uno lecacci il suo berretto in testa, un altro le leg intorno al colloper le maniche, una ruvida giacca, un terzo quasi la soffoc con la coperta dellacarrozza e un quarto spalanc la porta di una vecchia berlinache era nella rimessa ed esclam, con linguaggio fiorito:"si accomodi, madama, e si sistemi comodamente, mentre noi le mostreremo qualcosa di divertente.Cos Rose si sedette e si divert un mondo, perch i ragazzi cominciarono a ballare una danza scozzese, con uno spirito e un'abilit che lefecero battere le mani e ridere come da settimane non aveva pi fatto."Come ti pare, ragazza mia?" domand il Principe, avvicinandosi, rosso e senza fiato, alla fine del balletto."Splendido! sono andata una sola volta a teatro e il balletto non era neppure lontanamente bello come questo. Che ragazzi in gamba

    dovete essere!" esclam Rose, sorridendo ai cugini, come una reginetta ai sudditi."Ah, siamo un gruppetto in gamba e questo solo l'inizio dei nostri scherzi. Nonabbiamo portato le cornamuse, se no avremmo cantato per te

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    una dolce melodia!" esclam Charlie, molto inorgoglito delle lodi della fanciulla."non sapevo che noi fossimo scozzesi; pap non me ne ha mai parlato, n pareva chegli importasse molto della Scozia, tranne che miinsegnava a cantare le vecchie ballate" disse Rose, cominciando a sentirsi moltostaccata dall'America."Non lo sapevamo neppure noi fino a poco tempo fa. Abbiamo letto i romanzi di Scott e improvvisamente ci siamo ricordati che il nostro nonno

    era scozzese.Allora siamo andati a cercare le vecchie storie, abbiamo comprato la cornamusa, abbiamo messo i nostri mantelli scozzesie ci siamo dedicati, anima e corpo, alla gloria del clan. Ai nostri genitori piace e io penso che siamo un bel gruppetto in gamba.Cos disse Archie, che si era inerpicato sull'altro gradino dellacarrozza, mentre gli altri si erano arrampicati davanti e dietro per unirsi allaconversazione e riposare.Chiacchierarono un poco, poi il Principe, balzando su una stanga e dando un sonoro colpo alla spalla di Steve, esclam: Giochiamo a prenderci!Noncurante dei suoi guanti, Steve si lanci dietro di lui e gli altri sciamarono in ogni direzione, come se fossero ben decisi a rompersi il collo e a slogarsi le

    articolazioni il pi presto possibile.Era uno spettacolo nuovo e straordinario per Rose, appena uscita da un collegiosignorile, ed essa contempl, con profondo interesse, i vivaci ragazzi, pensando che le loro buffonate erano ben superiori a quelle di Mops, la cara scimmietta morta.Ad un certo punto comparve Phebe, con un mantello, un cappuccio e un paio di soprascarpe, oltre ad un messaggio da parte di zia Plenty: La signorina Rose venga subito a casa. Benissimo: la porteremo noi! rispose Archie, impartendo qualche ordine misterioso che venne cos prontamente eseguito che, prima che Rose potesse uscire dalla carrozza, i ragazzi avevano gi afferrato le stanghe e trascinarono rumorosamente lavettura fino alla porta d'ingresso con grida che fecero affacciare due signore ad una finestra del piano superiore e fecero esclamare a Debby, dall'ingresso di

    servizio: Questi storditi ragazzi saranno certamente la morte di quella delicata creaturina!Ma la delicata creaturina sembrava essersi avvantaggiata da quel viaggio e sal dicorsa gli scalini con un visetto roseo e allegro e coi capelli scompigliati, per essere accolta dai lamenti di zia Plenty, che la preg di andare subito a sdraiarsi sul letto. Oh, no, per favore! Siamo venuti a prendere il t con nostra cugina e saremo buonicome degli angioletti, se ci lasci restare, zietta! gridarono i ragazzi, che, non soltanto erano soddisfatti della cugina, ma non avevano nessuna intenzione diperdere il t, dato che il nome di zia Plenty esprimeva solo in parte la sua generosa natura. Bene, cari, potete restare: soltanto state buoni e lasciate che Rose vada a prendere le sue pastiglie di ferro e a mettersi in ordine: poi vedremo che cosa possiamo trovare per pranzo disse la vecchiasignora, trotterellando via, seguita da un torrente di istruzioni per il festino. Marmellata per me, zietta. Una quantit di plum-cake, per favore. Di' a Debby di tirar fuori le pere dal forno. A me piace la torta di limone, zia! Fa' fare le frittelle: a Rose piaceranno. Preferisce le torte, ne sono sicuro.Quando Rose scese, un quarto d'ora dopo, con tutti i riccioli ben ravviati e unbel grembiulino, vide che i ragazzi girellavano per il lungo vestibolo, e si fer

    m sul pianerottolo per fare qualche considerazione, perch fino a quel momento nonaveva osservato bene i suoi cugini.Vi era una forte rassomiglianza tra loro, bench alcune teste bionde fossero pi scu

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    re delle altre, alcune guance brune invece che rosse e l'et variasse dai sedici anni di Archie ai sei di Jamie. Nessuno di loro era particolarmente bello, tranneil Principe , eppure tutti avevano un'espressione cordiale e felice e Rose decise che i ragazzi non erano poi cos terribili come credeva.Archie e Charlie, evidentemente grandi amici, camminavano avanti e indietro, spalla a spalla, fischiettando; Mac stava leggendo in un angolo, col libro vicino agli occhi miopi; Steve il damerino si stava ravviando i capelli davanti allo spe

    cchio; Geordie e Will stavano esaminando il meccanismo interno della pendola; eJamie era sdraiato e prendeva a calci la stuoia ai piedi della scala, deciso a chiedere i suoi dolci nel momento in cui Rose fosse comparsa.La ragazzina intu le sue intenzioni e prevenne la sua richiesta gettandogli una manciata di confetti.All'entusiastico grido del bambino, gli altri ragazzi alzarono gli occhi e sorrisero, perch la cuginetta, dritta in piedi, con quegli occhi dall'espressione timida e dolce, coi capelli luminosi e il viso ridente, era una visione piacevole. L'abitino nero ramment loro quale perdita aveva avuto la bimba e riemp i loro cuoriinfantili del desiderio di essere buoni con la cugina, che non aveva ormai altra casa che questa. Eccola qui, bella come un sole! esclam Steve, mandandole un bacio con la mano.

    Vieni, signorina: il t prontosoggiunse il Principe. La scorter io e Archie le offr il braccio con grande dignit: e

    quest'onore fece arrossire Rose, che sent il desiderio di scappare di nuovo in camera sua.Fu un allegro pranzetto e i due ragazzi maggiori aumentarono il divertimento tormentando gli altri con oscuri accenni ad un qualche avvenimento interessante chestava per accadere. Dichiararono che si trattava di una cosa bellissima, ma peril momento avvolta nel pi profondo mistero. L'ho mai vista io? domand Jamie. Non puoi ricordartela: ma Mac e Steve s, e ne sono stati entusiasti rispose Arce, e le sue parole fecero s che i due ragazzi menzionati dimenticassero per parecchi minuti le deliziose frittelle di Debby e si torturassero il cervello. Chi lo avr per primo? domand Will, con la bocca piena di marmellata.

    Zia Plenty, immagino. Quando l'avr? domand Geordie, ballando impaziente sulla seggiola. Luned. Misericordia! Di che cosa sta parlando il ragazzo? esclam la vecchia signora, sinascosta dietro l'immenso bricco del t. La zia non lo sa? domand un coro di voci. No, questa la cosa pi divertente, perch alla zia piace immensamente. Di che colore ? domand Rose, unendosi al giuoco. Azzurro e bruno. E buono da mangiare? domand Jamie. Alcuni dicono di s, ma non mi piacerebbe provare! rispose Charlie, ridendo tantche fin col versare il t. A chi appartiene? disse Steve.Archie e il Principe si guardarono perplessi, poi Archie rispose, ammiccando a Charlie, che scoppi di nuovo a ridere: Al nonno Campbell.Era troppo difficile e i ragazzi rinunciarono ad indovinare; Jamie per confid a Rose che credeva di non riuscire a vivere fino a luned, senza sapere che cos'era quella cosa cos importante.Subito dopo il t il clan se ne and, cantando a squarciagola. Bene, cara, ti sono piaciuti i tuoi cugini? domand zia Plenty, mentre i cavallisi allontanavano. Molto, signora; ma mi piace di pi Phebe.La risposta fece s che zia Plenty levasse le mani al cielo, disperata e andasse adire alla sorella Peace che non sarebbe mai riuscita a capire quella bambina e

    che era una fortuna che Alec arrivasse presto per togliere dalle loro mani quella grave responsabilit.Stanca per le insolite fatiche del pomeriggio, Rose si rannicchi nell'angolo del

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    divano per riposarsi e pensare al grande mistero, non immaginando che sarebbe stata la prima a scoprirlo.Proprio nel mezzo delle sue meditazioni, si addorment e sogn di essere di nuovo acasa, nel suo lettino. Le sembr di svegliarsi e di vedere suo padre che si piegava su di lei, dicendo: Mia piccola Rose , ed essa rispondeva: S, pap e poi sentivahe suo padre la prendeva tra le braccia e la baciava teneramente. Cos dolce, cos reale era il sogno, che la fanciulla si drizz con un grido di gioia e si trov fra l

    e braccia di un uomo bruno, con la barba, che la teneva stretta e sussurrava conuna voce cos simile a quella di suo padre che Rose senza volerlo si aggrapp a lui: Questa la mia bambina, ed io sono zio Alec.

    Capitolo III

    zi

    Quando Rose si svegli il mattino seguente, non era sicura se aveva sognato quelloche era accaduto la sera prima o se era veramente successo. Cos balz in piedi e si vest, bench fosse un'ora prima del solito, perch non riusciva pi a dormire, presa

    dal folle desiderio di correre gi a vedere se la grande valigia e le casse eranoveramente nell'ingresso. Si ricordava vagamente di averci inciampato andando a letto, perch le zie l'avevano mandata via puntualmente, volendo avere tutto per loro il nipote prediletto.Il sole splendeva e Rose apr la finestra per lasciar entrare la dolce aria di maggio, che spirava dal mare. Mentre si chinava sul suo balconcino, osservando un uccellino mattiniero che prendeva un verme, e domandandosi se zio Alec le sarebbepiaciuto, vide un uomo che scavalcava il muro del giardino e si avviava fischiando su per il viale. In un primo momento pens che fosse un intruso, ma una seconda occhiata le mostr che si trattava di suo zio, reduce da un bagno in mare piuttosto mattiniero. Aveva appena osato guardarlo la sera prima, perch ogni volta checercava di farlo trovava sempre un paio di occhi azzurri e penetranti che la guardavano. Ora poteva guardarlo bene, mentre camminava pian piano, guardandosi int

    orno come se fosse lieto di rivedere quei vecchi posti.Un uomo bruno e vivace, con una giacca azzurra e senza cappello; spalle larghe,svelto nei movimenti, e con un'aria di forza e di fermezza che piacque molto a Rose, bench essa non riuscisse a spiegare la sensazione di conforto che le dava. Aveva appena detto a se stessa, con un senso di sollievo: Credo che gli vorr bene,anche se si ha l'impressione che sia un tipo che si fa obbedire , quando egli alz gli occhi per osservare l'ippocastano in fiore e vide quel visetto ansioso chelo spiava. Agit la mano, le fece un cenno e grid con voce forte e allegra: Sei sul ponte di buon'ora, nipotina! Mi sono alzata per vedere se eri veramente venuto, zio. Davvero? Bene, scendi e accertati! Non ho il permesso di uscire prima di colazione! Oh, certo! e lo zio si strinse nelle spalle. Allora verr io a bordo a salutaroggiunse, e, con grande stupore di Rose, zio Alec si arrampic su una delle colonne del portico posteriore, pass sul tetto e con un salto fu sul balconcino, dicendo, mentre toccava terra sull'ampio parapetto: Hai ancora dei dubbi su di me, signorina?Rose fu presa cos alla sprovvista che riusc soltanto a rispondere con un sorriso. Come sta, stamane, la mia bambina? domand lo zio, prendendo tra le sue grandi mi calde la manina fredda che la bimba gli porgeva. Benino, grazie, zio. Oh, ma dovrebbe essere benissimo. Perch non cos? Mi alzo sempre col mal di testa e mi sento stanca. Non dormi bene? Resto sveglia per tanto tempo e poi sogno e il sonno non sembra che mi riposi mo

    lto. Che cosa fai tutto il giorno? Oh, leggo, cucio un poco, faccio dei sonnellini e sto seduta con la zia.

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    Niente corse fuori, o lavori di casa, o cavalcate? Zia Plenty dice che non sono abbastanza forte per fare molto esercizio fisico. Qualche volta vado fuori in carrozza con lei, ma non me ne importa molto. Non ne sono affatto sorpreso disse zio Alec, quasi tra s, poi soggiunse: Congiochi? Con nessuno: ci sarebbe Annabel Bliss, ma una tale oca che non potevo sopportarla. I ragazzi sono venuti ieri e sembravano piuttosto simpatici; ma, naturalmente

    , non potevo giocare con loro. Perch no? Sono troppo grande per giocare con dei ragazzi. Niente affatto: proprio di questo hai bisogno, perch sei stata troppo viziata e allevata con troppe delicatezze. Sono dei bravi ragazzi e ti troverai in mezzo aloro per anni, quindi tanto vale diventare subito amicie compagni di giuoco. Cercher anche qualche ragazza, se riesco a trovarne qualcuna intelligente, che non sia rovinata da un'assurda e stupida educazione. Phebe intelligente, ne sono sicura, e mi piace, anche se l'ho vista soltanto ieri esclam Rose, risvegliandosi improvvisamente. E chi Phebe per piacere?Rose gli raccont appassionatamente tutto ci che sapeva, e zio Alec l'ascolt: uno st

    rano sorriso gli serpeggiava sulle labbra, bench i suoi occhi fossero seri, mentre guardavano il visetto della bimba. Sono lieto di sapere che non sei aristocratica nei tuoi gusti, ma non riesco a capire perch ti piaccia questa ragazza che viene da un istituto di beneficenza. Puoi burlarti di me, ma mi piace. Non posso dirti perch, ma sembra cos felice etiva e canta cos bene ed abbastanza forte da lucidare i tegami e far risplendereil pavimento, e non ha nessuna preoccupazione. Come fai a saperlo? Oh, io le raccontavo le mie, e le ho domandato se ne aveva anche lei. E lei ha risposto: No, soltanto mi piacerebbe andare a scuola, e ho intenzione di farlo ungiorno o l'altro . Cos non la rattrista l'essere sola al mondo, essere povera e costretta a lavorareduramente? E una fanciulla coraggiosa e sar orgoglioso di conoscerla e zio Alec

    approv con tale energia, che Rose rimpianse di non meritare lei tante lodi. Ma quali sono le cose che ti turbano, piccola? domand lo zio, dopo un momento dsilenzio. Non domandarmelo, per favore, zio. Non puoi dirle a me, come le hai dette a Phebe?Qualcosa nel tono della sua voce diede a Rose la sensazione chesarebbe stato meglio parlare e spiegare subito tutto: cos rispose, arrossendo e distogliendo gli occhi: La pena pi grande quella di aver perso il mio caro pap.Zio Alee la trasse vicino a s e disse, con una voce tanto simile a quelladel suo pap: Questo un dolore che non posso curare, bambina mia; ma cercher di fartelo sentimeno. E poi, cara? Sono sempre cos stanca e malaticcia, non posso fare quello chevorrei e questo mi rende di cattivo umore sospir Rose, strofinandosi la fronte dolente, come una bimba scontrosa. Questo possiamo curarlo e lo faremo disse lo zio, con decisione. Zia Myra dice che non ho salute e non sar mai robusta osserv Rose, in tono pen, come se fosse una cosa quasi carina essere malata... Zia Myra ... uhm... una donna eccellente, ma la sua mania di credere che tuttiiamo camminando sull'orlo della tomba; e credo che la ritenga un'offesa personale se... non ci si casca! Le faremo vedere come si fa a diventare pieni di salutee a trasformare un piccolo, pallido fantasma in una ragazzina rosea e robusta.Questo il mio lavoro, sai soggiunse con maggiore calma, perch il suo improvviso calore aveva quasi spaventato Rose.

    Avevo dimenticato che sei un dottore. Ne sono contenta, perch ho tanta voglia distar bene, soltanto spero che non mi darai tante medicine, perch ne ho gi prese alitri e non mi fanno proprio niente.

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    Mentre parlava, Rose indic un tavolino vicino alla finestra, su cui era schieratoun reggimento di bottiglie. Ah! Vediamo che razza di pasticci hanno combinato quelle benedette donne! e, allungando il braccio, il dottor Alec prese le bottiglie, le depose sul largo parapetto davanti a lui, le esamin attentamente ad una ad una, sorrise su alcune, si accigli davanti ad altre e disse, mentre deponeva l'ultima: Ora ti far vedere qual il modo migliore per prendere queste porcherie, e, rap

    come il baleno, le gett tutte a fracassarsi sulle aiuole sottostanti. Ma questo dispiacer alla zia Plenty! E zia Myra sar arrabbiatissima, perch la mor parte l'ha mandata lei! esclam Rose, un po' spaventata e un po' divertita da quelle energiche misure. Sei una mia paziente, ora, e mi assumo io ogni responsabilit. I miei sistemi curativi sono evidentemente i migliori, perch hai gi un aspetto migliore disse, ridendo con una risata cos contagiosa che Rose segu il suo esempio e gli disse poi, conimpertinenza: Se le tue medicine non mi piacciono, come queste, le butter in giardino: e allora, che cosa farai tu? Quando prescriver di questa robaccia, ti dar il permesso di gettarla via, quandoorrai. E dimmi, qual la preoccupazione seguente?

    Speravo che ti saresti dimenticato di domandarmelo. Ma come posso aiutarti, se non conosco i tuoi dispiaceri? Su, sentiamo il dispiacere numero 3. E molto ingiusto, credo, ma certe volte mi augurerei di non avere cos tante zie.Sono tutte molto buone con me, e io desidero accontentarle; ma sono cos diverse,che mi sento fatta a pezzi, in mezzo a loro disse Rose, cercando di esprimere leemozioni di un pulcino sperduto, con sei galline che gli chioccino addosso tutte insieme.Zio Alec gett indietro la testa e rise come un ragazzo, poich poteva perfettamentecapire come le buone signore avessero messo ciascuna il proprio remo nella barca e avessero cercato di remare ciascuna a modo suo, sconvolgendo parecchio le acque e disorientando completamente la povera Rose. Ho intenzione di provare un trattamento a base di zii, ora, e vedere se si con

    lla tua salute. Ti avr tutta per me e nessuno dovr darmi il minimo consiglio, a meno che io stesso lo richieda. Non c' altro modo per mantenere l'ordine a bordo, eio sono capitano di questa piccola imbarcazione, almeno per qualche tempo. Chealtro c', poi?Ma Rose, imbarazzata, arross in modo che lo zio indovin quale era quella preoccupazione. Non credo di potertela dire... Non sarebbe gentile e sono sicura che non sar pifatto una pena.Mentre arrossiva e balbettava queste parole, il dottor Alec volse lo sguardo verso il mare lontano, poi disse, con tanta grave tenerezza che ogni parola penetr profondamente nel cuore della bimba, che a lungo ne serb il ricordo: Bambina mia, non mi aspetto che tu mi voglia bene e abbia fiducia in me immediatamente, ma voglio che tu ti persuada che io mi dedicher con tutto il cuore al mionuovo dovere; e se far degli errori, come probabilmente avverr, nessuno se ne dorr pi amaramente di me. E colpa mia se io sono un estraneo per te, quando vorrei invece essere il tuo migliore amico. Questo uno dei miei errori, e non l'ho mai rimpianto pi profondamente di quanto lo rimpiango ora. Tuo padre ed io avevamo avuto degli screzi un tempo ed io pensavo che non l'avrei mai perdonato; cos sono rimasto lontano per tanti anni. Grazie a Dio, l'ultima volta che lo vidi, tutto venne chiarito, ed egli allora mi disse che, se fosse stato costretto ad abbandonare la sua bambina, l'avrebbe affidata a me, come pegno d'affetto. Non posso prendere completamente il suo posto, ma cercher di essere un padre per quella bimba: ese mi dar la metdell'affetto che aveva per il caro pap che ha perduto, io sar il pi fiero e il pi felice degli uomini. Vuole quella bimba credere alle mie parole e provare?

    Qualcosa nel viso di zio Alec commosse Rose nel pi profondo del cuore, e quando egli le tese la mano con uno sguardo ansioso e turbato, la bambina si sent spintaa sollevare la sua bocca innocente e a suggellare il patto con un bacio fiducios

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    o. Le forti braccia la tennero stretta per un minuto e Rose sent quell'ampio petto gonfiarsi in un grande sospiro di sollievo: ma non una parola venne pronunciata, finch un colpo alla porta li fece trasalire.Rose sporse la testa nell'interno della camera, per dire Avanti! , mentre il dottor Alec si passava in fretta la manica della giacca sugli occhi e ricominciava afischiettare.Phebe comparve con una tazza di caff.

    Debby mi ha detto di portarle questa e di aiutarla ad alzarsi disse, spalancandogli occhi neri; sembrava che si domandasse come aveva fatto quel marinaio ad arrivare l. Sono gi vestita, quindi non ho bisogno di aiuto. Spero che sia buono e forte soiunse Rose, occhieggiando con desiderio la tazza fumante.Ma non pot prenderla, perch una mano abbronzata la afferr, mentre lo zio diceva: Ferma, bambina! Lasciami esaminare questa roba prima di prenderla. Bevi tutto questo caff cos forte tutte le mattine, Rose? S, zio, e mi piace. La zia dice che mi d tono e io mi sento sempre meglio, derlo bevuto. Questo spiega le notti insonni, il batticuore che ti viene alla minima cosa, e per questo le tue guance sono pallide, invece di essere rosee. Niente pi caff per t

    e, mia cara, e presto ti accorgerai che ho ragione. Avete del latte fresco in cucina, Phebe? Sissignore, parecchio, arrivato fresco dalla stalla. Quella la bevanda per la mia paziente. Va' e portamene una bella brocca, e un'altra tazza: ne voglio anch'io un sorso. Questo non far male al caprifoglio, perch non possiede sistema nervoso e, con grande angoscia di Rose, il caff segu la stradadelle medicine.Il dottor Alec vide l'espressione offesa della bambina, ma finse di non accorgersene e poco dopo la fece sparire dicendo allegramente: Ho una bellissima tazzina tra i miei pasticci, e te la dar perch tuci beva il latte, poich fatta di un legno che, dicono, migliora il sapore di tutto quello che vi viene messo, qualcosa come una tazza di legno di quassia. Ah, questo mi fa venire in mente che una delle casse che Phebe voleva trascinare di so

    pra ieri sera per te. Sapendo di trovare, al mio arrivo a casa, una figlia bell'e fatta, ho raccolto per la strada delle strane e graziose cianfrusaglie di ognigenere, sperando che la mia figlioletta potesse trovarvi qualcosa di suo gradimento. Domattina presto cominceremo a rovistare. Ecco il tuo latte! Propongo un brindisi per la signorina Rose Campbell, e vuoto con slancio il mio calice!Francamente, Rose non poteva tenere il broncio con la prospettiva di una deliziosa cassa piena di doni: cos, senza volerlo, sorrise partecipando al brindisi fatto alla sua salute, e trov che il latte fresco non era una cosa tanto cattiva. Ora bisogna che scappi, prima di essere pescato un'altra volta cos in disordine isse il dottor Alec, preparandosi a scendere per la stessa strada per cui era venuto. Entri ed esci sempre come un gatto, zio? domand Rose, molto divertita dalle stre maniere dello zio. Quand'ero ragazzo sgattaiolavo sempre dalla finestra, cos non avevo bisogno di disturbare le zie, e ora preferisco fare cos, perch la strada pi breve e mi mantieneelastico, quando non posso arrampicarmi sugli alberi della nave. Arrivederci a colazione e scivol gi per la grondaia sul tetto, per scomparire poi tra il caprifoglio. Non un tutore divertente? esclam Phebe, allontanandosi con le tazze. E molto gentile, credo rispose Rose, seguendola, per andare a gironzolare intorno alle grandi casse, cercando di indovinare qual era la sua.Quando lo zio comparve, al suono della campanella della colazione, la trov intenta ad esaminare con sguardo ansioso un nuovo piatto che fumava sulla tavola. Hai un altro dispiacere, Rose? domand lo zio, accarezzando la testina liscia dea bambina.

    Zio, hai intenzione di farmi mangiare zuppa di avena? domand Rose, in tono trago. Non ti piace?

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    La detesto! rispose Rose, arricciando il naso con un fremito e un sospiro, dandocos maggiore enfasi alle due parole. Non sei una vera scozzese, se non ti piace il porridge . un peccato, perch ltto io stesso e pensavo che sarebbe stato buono con tutta quella crema. Beh, pazienza! e sedette con aria delusa.Rose aveva deciso di resistere con ostinazione, perch detestava cordialmente quelpiatto: ma poich zio Alec non fece nessun tentativo per costringerla ad obbedire

    , la bambina cambi improvvisamente idea e decise di obbedire. Cercher di mangiarlo per farti piacere, zio; ma la gente dice sempre che un ctanto sano e questo me lo fa detestare! disse, vergognandosi un poco per questasciocca giustificazione. Io voglio che ti piaccia, perch desidero che la mia bambina sia sana e robusta come i figli di Jessie, che sono stati allevati con questo piatto, alla buona modaantica. Niente toasts n roba fritta per loro, e sono i pi alti e i pi belli del gruppo. Salve, zia, buongiorno!Il dottor Alec si volt per salutare la vecchia signora e, con la ferma decisionedi mangiare o di morire nel tentativo, Rose si sedette.Dopo cinque minuti, si era gi dimenticata di quello che stava mangiando, tanto interessante era la conversazione che si svolgeva. La divertiva molto sentire zia

    Plenty che chiamava il nipote quarantenne mio caro ragazzo : e zio Alec aveva tante cose divertenti da raccontare su tutti e sulla collina delle zie in particolare, che il detestato porridge scomparve senza un lamento. Verrai in chiesa con noi, spero, Alec, se non sei troppo stanco disse la vecchiasignora, finita la colazione. Sono venuto da Calcutta con questo preciso proposito, madama! Soltanto, bisognache avverta le sorelle del mio arrivo, perch non mi aspettano fino a domani, lo sai, e ci sar un gran tumulto in chiesa, se i ragazzi mi vedono, senza essere stati avvertiti. Mander Ben su, e tu puoi andare da Myra; le far piacere e hai anche il tempo dirlo.Il dottor Alee se ne and subito e non lo videro pi fino a che la vecchia carrozzanon fu davanti alla porta, mentre zia Plenty si affrettava a scendere le scale,

    col suo bell'abito frusciarne, e Rose la seguiva come una piccola ombra nera.Partirono in carrozza, in pompa magna, e per tutta la strada zio Alec non fece che togliersi il cappello, poich tutti quelli che incontravano sorridevano, si inchinavano e lo salutavano.Fu evidente che era stato saggio avvertire i ragazzi dell'arrivo dellozio, poich, nonostante il momento e il luogo, essi erano in un tale stato di eccitazione che i loro genitori avevano un grande terrore che da un momento all'altro si verificasse qualche sconveniente esplosione. Fu assolutamente impossibile tenere quei quattordici occhi lontani dallo zio Alec durante la predica si verificarono cose terribili.Rose, dopo un po', non os pi alzare gli occhi, perch quei cattivi ragazzi sfogaronosu di lei le loro emozioni, finch Rose sent una gran voglia di ridere e di piangere insieme, divertita e seccata nello stesso tempo. Charlie le strizzava l'occhio con espressione estatica, nascondendosi dietro il ventaglio di sua madre; Macle indicava apertamente, puntando il dito, l'alta figura accanto a lei; Jamie continu a fissare lo zio dal suo banco, finch Rose pens che quegli occhietti tondi gli sarebbero schizzati dalle orbite; Geordie cadde su uno sgabello e fece caderetre libri, nell'eccitazione; Will disegn dei marinai e dei bastimenti sui polsinipuliti e glieli mostr, con grande angoscia di Rose; Steve quasi mise in agitazione tutta la comitiva bruciandosi il naso coi sali, fingendo di essere sopraffatto dalla gioia; persino il dignitoso Archie si copr di ignominia scrivendo sul suolibro degli inni: Non azzurro e bruno? e passando poi il libro a Rose.L'unica salvezza di Rose fu di cercare di fissare la sua attenzione su zio Mac un gentiluomo dall'aspetto imponente e placido, che sembrava assolutamente inconsapevole delle iniquit del clan , e sonnecchiava tranquillamente nell'angolo del su

    o banco. Questo era l'unico zio che Rose aveva incontrato, perch zio Jem e zio Steve, mariti di zia Jessie e zia Clara, erano in mare e zia Myra era vedova. ZioMac era un commerciante, molto ricco e indaffarato e quieto quieto in casa, perc

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    h era in tale minoranza rispetto alle donne della famiglia, che non osava aprir bocca e lasciava che sua moglie comandasse indisturbata.A Rose piaceva quell'uomo grosso, gentile e silenzioso, che era andato da lei appena il suo pap era morto, che le mandava sempre delle splendide scatole di dolcia scuola e la invitava spesso nel suo magazzino, pieno di t e di spezie, e di frutta esotica di ogni genere di cui Rose poteva mangiare e portarsi via quello che voleva. In segreto, la bambina si era rammaricata che non fosse lui il suo tut

    ore: ma da quando aveva visto zio Alec si era sentita pi sollevata, anche perch non le piaceva in modo particolare zia Jane.Quando la funzione fu finita, il dottor Alec usc in fretta sotto il portico e quii nipoti lo circondarono abbracciandolo, mentre le signoregli stringevano la mano e lo salutavano felici. Rose fu quasi schiacciata dietrouna porta nel pericoloso passaggio dal banco al portico; ma zio Mac la salv e lamise in carrozza, per maggior sicurezza. Ora, ragazze, voglio che veniate tutte a pranzare con Alec: anche Mac, naturalmente. Ma non posso invitare i ragazzi, perch, lo sapete, non aspettavamo il nostrocaro Alec fino a domani e non ho fatto i preparativi. Mandate a casa i ragazzi,e che aspettino fino a luned, perch sono rimasta veramente colpita dal loro contegno in chiesa disse zia Plenty, seguendo Rose.

    In qualsiasi altro posto, i ragazzi avrebbero fatto una gazzarra per questa decisione: ma poich erano davanti alla chiesa, brontolarono e protestarono finch zio Alec non sistem la faccenda, dicendo: Niente paura, ragazzi, metter tutto a posto io domani, se ve ne andate tranquillamente; se no, non avrete un bel niente dalle mie casse!

    Capitolo IV

    ZIE

    Durante tutto il tempo del pranzo, Rose sentiva che si sarebbe poi parlato di le

    i: alla fine del pranzo ne ebbe la certezza, perch zia Plenty le sussurr, mentre passavano in salotto:Corri subito e siediti un po' vicino a zia Peace, mia cara. Le piace che tu le legga qualcosa, mentre riposa, e noi qui avremo da fare.Rose obbed e and a portare un po' di gioia alla vecchia, dolce signora, che da anni se ne stava seduta ad attendere pazientemente di essere liberata dal dolore.Rose conosceva il triste romanzo della sua vita, che circondava di un certo fascino la prozia, a cui gi voleva teneramente bene. Quando Peace aveva vent'anni, stava per sposarsi: tutto era pronto, l'abito da sposa era finito, i fiori erano aposto, l'ora felice stava per scoccare quando arriv la notizia che il fidanzatoera morto. Tutti pensarono che anche la dolce Peace sarebbe morta; ma essa sopport coraggiosamente, ripose il corredo e riprese la vita e continu a vivere: una bella donna dall'espressione dolcissima, coi capelli bianchi come la neve e le guance pallide. Non port abiti neri, ma abiti dai colori morbidi e tenui, come se sitenesse sempre pronta per il matrimonio che non era mai venuto.Per trent'anni aveva continuato a vivere, appassendo lentamente, ma serena, attiva e piena di appassionato interesse per tutti gli avvenimenti che riguardavanola famiglia; specialmente le gioie e i dolori delle giovinette che crescevano intorno a lei e di cui era la consigliera, la confidente e l'amica in tutte le prove e le gioie dell'amore. Una bellissima vecchia signorina, coi capelli d'argento e il viso sereno: e intorno a lei un'atmosfera di pace che calmava chiunque venisse da lei.Zia Plenty era completamente diversa: era una vecchia signora robusta e vivace,dallo sguardo penetrante, la lingua sciolta e un viso simile ad una mela d'inverno. Sempre in moto, chiacchierona, indaffara-

    ta, era una vera Marta, oppressa dalle preoccupazioni del mondo e... felice di esserlo!Rose aveva ragione; mentre leggeva salmi a zia Peace, le altre signore parlavano

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    di lei nel modo pi sincero. Beh, Alee, ti piace il tuo compito di tutore? cominci zia Jane, mentre tutti siedevano e zio Mac si accomodava in un angolo per finire il suo sonnellino. Mi piacerebbe di pi, se avessi potuto cominciare dal principio, per bene. Il povero George conduceva una vita cos solitaria, che la bimba ne ha sofferto sotto molti aspetti, e da quando egli mancato ha continuato peggio di prima, a giudicaredalle condizioni in cui l'ho trovata.

    Mio caro ragazzo, abbiamo fatto quello che ci pareva meglio, in attesa che tu concludessi i tuoi affari e tornassi a casa. Ho sempre detto a George che sbagliava, allevandola come faceva; ma non ha mai ascoltato il mio consiglio ed ora, eccoci qua, con questa povera bambina sulle spalle. Per conto mio, confesso sinceramente che non so come comportarmi con lei, pi che se fosse uno di quegli strani uccelli esotici che portavi a casa dai tuoi viaggi e zia Plenty, perplessa, scosse il capo, il che caus una grande agitazione fra i rigidi nodini di nastro porpora che si ergevano sulla sua cuffia. Se il mio consiglio fosse stato ascoltato, la bambina sarebbe rimasta in quell'ottima scuola in cui l'avevamo messa. Ma la zia pens bene di toglierla, perch si lamentava e da quando arrivata, ha continuato a ciondolare in giro. Uno stato di cose disastroso per una fanciulla morbosa e viziata come Rose osserv la signora Ja

    ne, severamente.La signora non aveva mai perdonato alle vecchie signore di aver ceduto alla commovente supplica di Rose che chiedeva di aspettare l'arrivo del suo tutore, primadi cominciare un altro trimestre alla scuola. Ho sempre pensato che quella non fosse una scuola adatta per una bambina in buone condizioni finanziarie, un'ereditiera, insomma, com' Rose. Va benissimo per delle ragazze che dovranno guadagnarsi la vita insegnando e facendo qualcosa del genere: ma quello di cui ha bisogno lei, un anno o due in una scuola complementareelegante, in modo che a diciott'anni possa fare il suo ingresso nel mondo con successo interloqu zia Clara che era stata una bellezza da giovane ed era ancora una bella donna. Misericordia! Quanto siete tutti miopi a discutere sull'istruzione della bambinae a fare progetti per il futuro, quando questa infelice fanciulla cos evidenteme

    nte destinata alla tomba! sospir zia Myra, con un lugubre sospiro e scotendo solennemente il funereo cappello che si era rifiutata di togliersi, poich era afflitta da un catarro cronico. La mia opinione che la cara piccina abbia soltanto bisogno di libert, di riposodi affetto. C' un'espressione nei suoi occhi che mi va dritta al cuore, perch dimostra che essa sente il bisogno di qualcosa che nessuno di noi pu darle: una mamma! disse zia Jessie, mentre i suoi occhi luminosi si riempivano di lacrime al pensiero dei suoi ragazzi affidati, come Rose, alle cure degli altri.Zio Alec, che aveva ascoltato in silenzio, si volse vivacemente verso l'ultima sorella e disse, con un deciso cenno di approvazione: Hai colto nel segno, Jessie: e, col tuo aiuto, spero di far s che la bimba sentadi non essere completamente senza padre e senza madre. Far del mio meglio, Alec: e penso che avrai bisogno di me, perch, per quanto sago, non puoi comprendere, come lo pu una donna, una tenera e timida creaturina come Rose disse la signora Jessie, restituendogli il sorriso, col cuore gonfio di materna buona volont. Non posso fare a meno di sentire che io, che ho avuto una figlia mia, posso, meglio di tutte, allevare una ragazza; e sono molto stupita che George non l'abbiaaffidata a me osserv zia Myra, con un'espressione di melanconica importanza, poich era l'unica che aveva dato una figlia alla famiglia, e sentiva di essersi particolarmente distinta per questo, bench i maligni dicessero che aveva somministratotante medicine alla sua figliuola, fino a farla morire. Non lo biasimo affatto, ricordando i pericolosi esperimenti che hai tentato conla povera Carrie cominci la signora Jane, con la sua voce aspra. Jane Campbell, non ascolter pi una parola! La mia santa Carolina un argomento

    o! esclam zia Myra, alzandosi come per lasciare la stanza.Il dottor Alec la trattenne, sentendo che doveva definire subito la sua posizione e mantenerla coraggiosamente, se sperava di ottenere qualche successo nella su

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    cui pensare, perch le funeree previsioni di Myra e le prediche di Jane l'hanno resa triste.Si tuff in uno dei bauli ammucchiati nell'angolo e tir fuori, dopo aver rovistatoin fretta, un cuscino di seta ricamato e una strana tazza di legno scuro intagliato. Questo servir, per cominciare disse, sprimacciando il cuscino e spolverando lazza. Non sarebbe bene cominciare con troppa energia, perch Rose si spaventerebbe.

    Devo distrarla pian piano epiacevolmente, finch non mi sar guadagnato la sua fiducia: allora sar pronto per qualsiasi cosa.Proprio in quel momento Phebe usc dalla sala da pranzo con un piatto di pane integrale, poich Rose non aveva il permesso di mangiare biscotti caldi al t. Ti alleggerir di un po' di pane disse il dottor Alec e, dopo essersi servito dina grossa fetta, si ritir nello studio, lasciando Phebe stupita del suo appetito.E si sarebbe meravigliata ancor pi se l'avesse visto ridurre il pane in tante belle pilloline scure, che egli raccolse in una scatoletta d'avorio da cui aveva tolto delle pastigliette. Ecco! Se insisteranno sulle medicine, ordiner questo, che non le faranno male. Seguir il mio metodo, ma manterr la pace, se possibile, e confesser lo scherzo quando

    il mio esperimento avr avuto successo , disse tra s, con l'aria di un monello.Rose stava sonando il piccolo organo, nel vestibolo del primo piano, per rallegrare zia Peace; e mentre parlava con le vecchie signore, zio Alec ascoltava la musica un po' nervosa della bimba, pensando ad un'altra Rose che aveva l'abitudinedi sonare per lui.Quando la pendola son le otto, grid: ora che la mia bambina vada a letto, se no non si alzer presto, e io ho tanti bprogetti per domani. Vieni a vedere che cosa ho trovato per te, tanto per cominciare.Rose corse nella stanza e rimase ad ascoltare le parole dello zio, con un visetto luminoso e attento: Nelle mie peregrinazioni sulla faccia della terra, ho raccolto degli eccellentirimedi e, dato che sono gradevoli, penso che tu ed io potremo provarli. Questo u

    n cuscino di erbe, datomi da una vecchia saggia donna, quando ero malato in India. E pieno di zafferano, papavero e di altre piante calmanti: appoggiaci la tuatestolina stanotte, fa' un bel sonno senza sogni e svegliati domattina senza dolori. Davvero? Che buon odore! e Rose accett con gioia il grazioso cuscino, aspirandoil tenue, dolce profumo, mentre porgeva orecchio all'altro rimedio del dottore. Questa la tazza di cui ti ho parlato. La sua virt , dicono, legata al fatto chi beve se la deve riempire da solo: perci devi imparare a mungere. Ti insegner io. Temo che non sar mai capace disse Rose; ma esaminsoddisfatta la tazza, perch sul manico danzava un buffo folletto, come se fosse pronto a fare un tuffo nel bianco mare sottostante. Non credi che dovrebbe prendere qualcosa di pi rinforzante del latte, Alec? Mi sentir davvero piuttosto in ansia, se non prender un tonico di qualche genere dissezia Plenty, occhieggiando con aria diffidente i nuovi rimedi, poich aveva pi fedenelle vecchie medicine che in tutte le tazze magiche e nei cuscini pieni di papaveri, che venivano dall'Oriente. Bene, signora, sono disposto ad ordinarle delle pillole, se credi sia meglio. Euna medicina molto semplice e se ne possono prendere grandi quantit, senza paura.Tu sai che l'hascisc estratto dalla canapa indiana? Bene, questo un preparato abase di grano e di segale, molto usato nei tempi antichi, e che spero torner adesserlo. Misericordia, che strane! esclam zia Plenty, esaminando con gli occhiali le pille, con un'espressione di tale rispettoso interesse, che zio Alec quasi perse lasua gravit. Prendine una al mattino: e buonanotte a te, mia cara disse, congedando la sua pa

    ziente con un bacio affettuoso.Poi, mentre la bimba usciva, si ficc le mani nei capelli, esclamando, con un comico miscuglio di ansia e di divertito buon umore:

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    Quando penso al compito che mi sono assunto, ti dichiaro, zia, che mi vien voglia di scappare e di non tornare indietro finch Rose non ha compiuto diciott'anni!

    Capitolo V

    UNA CINTURA E UNA CASSA

    Quando l'indomani mattina Rose usc dalla sua camera, con la tazza in mano, la prima persona che vide fu zio Alec, in piedi sulla soglia della stanza di fronte, intento ad esaminare con attenzione quella camera. Quando lo zio ud il passo dellabambina, si volt e cominci a cantare: Dove vai, mia bella fanciulla? Vado a mungere, signore, disse Rose, agitando la tazza: poi tutt'e due insiemefinirono con bello stile la canzoncina.Prima che potessero cominciare a chiacchierare, da una stanza un po' pi in gi fececapolino una testa con una cuffia da notte cos grande e spiegazzata, che sembrava un cavolo, e una voce stupita esclam: Che cosa diamine state facendo cos presto? Ci stiamo schiarendo la voce per la giornata, signora. Ehi, zia, posso avere que

    sta stanza? Tutte le stanze che vuoi, tranne quella di mia sorella. Grazie. E poi rovistare nei solai e nei ripostigli per ammobiliarla come mi piace? Mio caro ragazzo, puoi capovolgere la casa, purch tu ci rimanga! Una gentile offerta! Rester, zia: questa la mia piccola ncora, quindi questa vmi avrete pi a lungo di quanto possiate desiderare. Questo impossibile! Mettiti la giacca, Rose. Non stancarla con delle buffonate,Alec. S, sorella, vengo! e il cavolo scomparve improvvisamente.La prima lezione di mungitura fu buffa; ma dopo parecchi spaventi e molti vani tentativi, Rose riusc finalmente a riempire la sua tazza, mentre Ben teneva la coda di Clover, in modo che non la battesse, e il dottor Alecimpediva alla mucca di voltarsi a guardare la nuova mungitrice, a cui spiacevano

    molto questi sistemi. Hai l'aria di aver freddo, nonostante tutte queste risate. Fa' una bella corsa intorno al giardino e fatti venire un bel colorito! disse il dottore, mentre uscivano dalla stalla. Sono troppo grande per correre, zio; la signorina Power diceva che non eleganteper delle ragazze sopra i tredici anni rispose Rose, con aria affettata. Mi prendo la libert di dissentire e, come tuo medico, ti ordino di correre. Via,di corsa! disse zio Alec, con uno sguardo e un gesto che fecero scappar via Rosepi in fretta che pot.Ansiosa di fargli piacere, corse intorno alle aiuole, per tornare poi al portico, dov'era lo zio: qui, lasciandosi cadere sui gradini, si sedette ansante, con le guance rosee. Molto bene, bambina: vedo che non hai perduto l'uso delle tue gambe, anche se sei sopra i tredici anni. Quella cintura troppo stretta; slacciala, cos potrai tirare dei bei respiri lunghi, senza ansimare cos. Non stretta, zio: posso respirare benissimo cominci Rose, cercando di ricompoLa sola risposta dello zio fu di sollevarla e di slacciare la nuova cintura di cui era cos fiera. Nel momento in cui la fibbia fu aperta, le due estremit della cintura si separarono di parecchi centimetri, poich fu impossibile, alla bimba, frenare l'involontario sospiro di sollievo, in evidente contraddizione con le sue parole. Oh, non sapevo che fosse stretta. Non mi sembrava proprio. Naturalmente si apre,se sbuffo cos, ma non lo faccio mai, perch non corro quasi mai spieg Rose, piuttosto seccata per questa scoperta. Vedo che riempi per met i polmoni: per questo puoi portare questo assurdo cilicio

    senza accorgertene. Che idea costringere una tenera vita in una rigida fascia di cuoio e di acciaio, proprio nel momento in cui dovrebbe svilupparsi! esclam ildottor Alec, esaminando con grande disapprovazione la cintura e allargandola di

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    parecchi buchi, con segreta angoscia di Rose, che era molto fiera della sua figurina slanciata e si rallegrava tutti i giorni di non essere grossa come Luly Miller, una sua ex compagna di scuola, che tentava invano di reprimere le sue rotondit. Cadr, se la lasci cos larga disse ansiosamente. No, se continui a tirare dei lunghi respiri per trattenerla. Questo ci che io vlio che tu faccia, e quando l'avrai riempita tutta,

    continueremo ad allargarla, finch il tuo busto sar pi simile a quello di Ebe, la dea della salute, che a quello di un'acciuga... alla moda, che una delle cose pi brutte che si possano immaginare. Come sta male! e Rose lanci un'occhiata sprezzante alla cintura molle. La perne sar desolata, perch costa parecchio ed vero acciaio e cuoio di Russia. Senti che buon odore! Se la perderai, te ne dar una pi bella. Una morbida fascia di seta e molto pi aa, per una bella ragazzina come te, di una bardatura come questa; e io ho una quantit di sciarpe italiane e di fasce turche fra le mie cianfrusaglie. Ah, questoti fa star meglio, eh? e lo zio pizzic la guancia in cui un sorriso aveva improvvisamente scavato una fossetta. E molto sciocco da parte mia, ma non posso fare a meno di essere contenta nel sa

    pere che...qui si interruppe, arross e chin la testa, vergognandosi di dire:

    Tu pensi che io sia carina.

    Gli occhi di zio Alec scintillarono, ma egli domand molto seriamente: Rose, sei vanitosa? Ho paura di s rispose una vocina sommessa che veniva da dietro un velo di capelche nascondevano un visetto rosso. Questo un brutto peccato ed egli sospir, come se fosse addolorato per quellaessione. Lo so, e cerco di non esserlo; ma la gente mi rivolge delle lodi e io non possofare a meno di esserne contenta, perch veramente non credo di essere repellente.L'ultima parola e il buffo tono in cui fu pronunciata furono troppo per zio Alec, che rise suo malgrado, con grande sollievo di Rose. Sono assolutamente d'accordo con te; e affinch tu possa essere ancor meno repelle

    nte, voglio che tu diventi una bella ragazza come Phebe. Phebe! e Rose sembrava cos sbalordita, che lo zio quasi scoppi di nuovo a ride S, Phebe, perch ha quello di cui tu hai bisogno: la salute. Se voi, care ragazzi, imparaste soltanto che cosa la vera bellezza e non vi stringeste da morire e non moriste di fame e non vi faceste diventare cos pallide, risparmiereste un'immensa quantit di tempo, di denaro e di sofferenze. Un'anima felice in un corpo sanocostituisce la migliore specie di bellezza per un uomo e per una donna. Lo capisci, mia cara? Sissignore rispose Rose, molto abbattuta dal confronto con laragazza che veniva dall'orfanotrofio. Questo fatto la seccava molto, ed essa lodimostr, dicendo: Immagino che ti piacerebbe che io lucidassi i tegami e facessi risplendere il pavimento e mettessi un vecchio vestito marrone e girassi con le maniche arrotolate, come fa Phebe. Mi piacerebbe moltissimo, se tu fossi capace di lavorare come lei, e mettessi inmostra un paio di braccia robuste come le sue. Da tempo non vedevo un quadrettopi grazioso di quello che Phebe formava questa mattina, con le braccia immerse nella saponata fino al gomito, mentre cantava come un merlo. Beh, io trovo che sei l'uomo pi strano che sia mai esistito! fu tutto ci che Rriusc a dire dopo questa dimostrazione di cattivo gusto. Non ho ancora cominciato a mostrare le mie stranezze, perci devi rassegnarti a colpi peggiori! disse lo zio, con uno sguardo cos strano, che Rose fu contenta cheil suono di una campana le impedisse di mostrare pi chiaramente quale colpo avesse gi ricevuto la sua piccola vanit. Troverai la tua cassa aperta nel salotto della zia, e potrai divertire lei e te

    stessa, rovistando a tuo piacere; io dovr girare tutto il mattino per mettere a posto la mia stanza disse pi tardi zio Alee, mentre si alzavano dopo aver fatto colazione.

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    Non posso aiutarti zio? domand Rose, ardendo dal desiderio di rendersi utile. No, grazie. Prender in prestito Phebe per un po' di tempo, se zia Plenty pu faremeno di lei. Tutti e tutto quello che vuoi, Alee. Avrai bisogno di me, lo so, perci andr a dagli ordini per il pranzo e sar pronta a darti una mano e la vecchia signora si affrett ad uscire, piena di interessamento e di buona volont. Lo zio scoprir che io sono capace di fare delle cose che Phebe non capace di fare

    ! , pens Rose, scotendo la testa e volando verso zia Peace e la cassa tanto desiderata.Si pu facilmente immaginare che momenti meravigliosi pass, immergendosi in un maredi tesori e pescando tante cose graziose, una dopo l'altra, finch l'aria fu piena di odore di muschio e di legno di sandalo, la stanza fu rallegrata da bellissimi colori e Rose si sent alsettimo cielo. Cominci a perdonare zio Alec per la zuppa di avena, quando vide una deliziosa scatoletta d'avorio; si rassegn allo stato della sua cintura quando trov una pila di sciarpe dai colori dell'arcobaleno; e quando giunse ad alcune incantevoli bottiglie di essenza di rose, sent che queste compensavano il tremendo peccato di giudicare Phebe pi bella di lei.Il dottor Alee, intanto, aveva preso in parola zia Plenty, stando alle apparenze

    , e stava capovolgendo la casa. Una rivoluzione generale era evidentemente in atto tra le quinte, perch le tende di damasco scuro furono viste tra le braccia diPhebe; la stufa venne portata in cantina, sulle spalle di Ben; e la grande lettiera part verso la soffitta, in condizioni... frammentarie, scortata da tre persone. Zia Plenty era continuamente in movimento, fra i suoi ripostigli, le casse odorose di canfora e gli armadi della biancheria, e dalla sua faccia si capiva cheil nuovo ordine di cose la sbalordiva e nello stesso tempo la divertiva.Met delle strane man