16
MASSIMO TAGGIASCO A Bassano un’Alessandria meno bella del solito ha subito la se- conda sconfitta stagionale. Non ci dobbiamo sicuramente al- larmare più di tanto, ma è chiaro che bisogna restare coi pie- di per terra: siamo all’inizio della stagione, ad un solo punto dal vertice. Non eravamo dei fenomeni prima di domenica scorsa, non siamo da buttare il lunedì dopo. Questa è una squadra che non può certo ammazzare il campionato, ma che lot- terà sino alla fine nelle posizioni di vertice. L’uscita an- ticipata di Degano, domenica scorsa, ha tolto molto alla lucidità del gioco degli uomini in maglia grigia, ma i risultati non possono e non debbono dipendere da un solo uomo, seppur decisivo nel poter fare la differen- za. Il girone è molto livellato, il gioco non è eccelso, ma si- curamente il potenziale dell’Alessandria alla lunga farà emergere valori significativi. Con queste premesse, è chiaro che è assolutamente importante, se non determi- nante, che l’Orso Grigio ritrovi il suo pubblico. Le stati- stiche ci dicono che il Moccagatta è il terzo stadio del gi- rone per numero di spettatori nelle prime gare casalin- ghe con una media di 1300 presenze. Decisamente trop- po poche per una squadra che abbia grandi ambizioni di risalita ai vertici del calcio nazionale. Non si può pretendere di vincere tutto e subito, questa Alessan- dria è sicuramente il primo passo di un pro- getto, quanto meno, a medio termine. Noi pensiamo che sia giusto avere fiducia: i risul- tati premieranno chi pone solide basi per l’avve- nire. E allora, tutti al Moccagatta per vincere insieme! Hurrà Grigi! Quindicinale di calcio... e non solo Diffusione gratuita GARANZIA 5 ANNI Km 100.000 ABS+EBO - ESP con sistema antiribaltamento - Sistema di assistenza partenza in salita - Doppio Climatronic a zone - Cruise Control con comandi al volante - Navigatore con GPS a supporto vocale - Impianto audio stereo con lettori CD/mp3, iPod, presa USB, 4 altoparlanti - Ruote in lega da 17 pollici - Bluetooth - Display Touchscreen da 6” a colori - Sensori di parcheggio posteriori - Comandi radio al volante - Fari con follow-me System - Sistema “Start and stop” - Fari fendinebbia - Luci di posizione LED - Fari aggiuntivi per visione laterale in curva - Pneumatici da P235/65 R17 - 3 prese di corrente 12V - Vetri azzurrati antiriflesso - Tergicristallo aut. con sensore pioggia - Emissioni CO2 gr/km ciclo combinato 186 (4WD) e 173 (2WD) - Consumo ciclo medio combinato 7,0 (4WD) e 6,5 (2WD) MAHINDRA XUV 500 W8 (4x2/4x4) Autovettura - 5 porte - 7 posti - Motore TDI - Common Rail 2.2 16v. OFFERTA LANCIO a partire da 22.932 Euro OFFERTA LANCIO a partire da 22.932 Euro PROVA E DIMOSTRAZIONE IN SEDE ALESSANDRIA Via del Lavoro 33 (zona D3) Tel. 0131 249411 • Fax 0131 240904 [email protected] • www.seatnordauto.it Concessionaria Mahindra per tutta la provincia di Alessandria NordAutosrl DISCO PARTY NIGHT DJ SET BY JACKDJ I CARAIBI IN ALESSAN DRIA OGNI VENERDÌ DISCO PARTY NIGHT dagli anni’90 ad oggi DJ SET BY JACKDJ from 22.00 to 01.00 In serata fatti fotografare. Troverai le foto sulla nostra pagina ufficiale Facebook Via Gramsci 61 ALESSANDRIA www.papayama.it Info-prenotazioni: 320 5620018 I CARAIBI IN ALESSAN DRIA Venerdì 19 ottobre TEX-MEX RESTAURANT presents OPENING PARTY OVER 20 dinner&music club season Anno IV n.16 Direttore Massimo Taggiasco 12 ottobre 2012 Tutti insieme per la vittoria!

Alessandria-Vallée d'Aoste

Embed Size (px)

DESCRIPTION

I grigi contro il Valle d'Aosta

Citation preview

Page 1: Alessandria-Vallée d'Aoste

MASSIMO TAGGIASCO

ABassano un’Alessandria meno bella del solito ha subito la se-conda sconfitta stagionale. Non ci dobbiamo sicuramente al-larmare più di tanto, ma è chiaro che bisogna restare coi pie-

di per terra: siamo all’inizio della stagione, ad un solo punto dalvertice. Non eravamo dei fenomeni prima di domenica scorsa,

non siamo da buttare il lunedì dopo. Questa è una squadrache non può certo ammazzare il campionato, ma che lot-

terà sino alla fine nelle posizioni di vertice. L’uscita an-ticipata di Degano, domenica scorsa, ha tolto moltoalla lucidità del gioco degli uomini in maglia grigia,

ma i risultati non possono e non debbono dipendereda un solo uomo, seppur decisivo nel poter fare la differen-

za. Il girone è molto livellato, il gioco non è eccelso, ma si-curamente il potenziale dell’Alessandria alla lunga faràemergere valori significativi. Con queste premesse, èchiaro che è assolutamente importante, se non determi-nante, che l’Orso Grigio ritrovi il suo pubblico. Le stati-stiche ci dicono che il Moccagatta è il terzo stadio del gi-rone per numero di spettatori nelle prime gare casalin-ghe con una media di 1300 presenze. Decisamente trop-

po poche per una squadra che abbia grandi ambizionidi risalita ai vertici del calcio nazionale. Non si può

pretendere di vincere tutto e subito, questa Alessan-dria è sicuramente il primo passo di un pro-getto, quanto meno, a medio termine. Noi

pensiamo che sia giusto avere fiducia: i risul-tati premieranno chi pone solide basi per l’avve-

nire. E allora, tutti al Moccagatta per vincere insieme! Hurrà Grigi!

Quindicinale di calcio... e non solo Diffusio

ne gratu

ita

GARANZIA 5 ANNIKm 100.000

ABS+EBO - ESP con sistema antiribaltamento - Sistema di assistenza partenza in salita - Doppio Climatronic a zone - Cruise Control con comandi al volante - Navigatore con GPS a supporto vocale - Impianto audio stereo con lettori CD/mp3, iPod, presa USB, 4 altoparlanti - Ruote in lega da 17 pollici - Bluetooth - Display Touchscreen da 6” a colori - Sensori di parcheggio posteriori - Comandi radio al volante - Fari con follow-me System - Sistema “Start and stop” - Fari fendinebbia - Luci di posizione LED - Fari aggiuntivi per visione laterale in curva - Pneumatici da P235/65 R17 - 3 prese di corrente 12V - Vetri azzurrati antiriflesso - Tergicristallo aut. con sensore pioggia - Emissioni CO2 gr/km ciclo combinato 186 (4WD) e 173 (2WD) - Consumo ciclo medio combinato 7,0 (4WD) e 6,5 (2WD)

MAHINDRA XUV 500 W8 (4x2/4x4)Autovettura - 5 porte - 7 posti - Motore TDI - Common Rail 2.2 16v.

OFFERTA LANCIOa partire da

22.932 EuroOFFERTA LANCIO

a partire da

22.932 EuroPROVA E DIMOSTRAZIONE IN SEDE

PIK UP

ALESSANDRIAVia del Lavoro 33 (zona D3)Tel. 0131 249411 • Fax 0131 [email protected] • www.seatnordauto.it

Concessionaria Mahindra per tutta la provincia di Alessandria

NordAutosrl

DISCO PARTY NIGHTDJ SET BY JACKDJ

ICARAIBIINALESSANDRIAOGNI VENERDÌ

DISCO PARTY NIGHT dagli anni’90ad oggi

DJ SET BY JACKDJ from 22.00 to 01.00

In serata fatti fotografare. Troverai le fotosulla nostra pagina ufficiale Facebook

Via Gramsci 61 ALESSANDRIAwww.papayama.itInfo-prenotazioni: 320 5620018

ICARAIBIINALESSANDRIAVenerdì

19 ottobre

TEX-MEX RESTAURANTpresents

OPENING PARTYOVER 20

dinner&music

club season

Anno IV n.16 Direttore Massimo Taggiasco 12 ottobre 2012

Tutti insieme per la vittoria!

Page 2: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI2 anno 4 n. 16

Ci stavamo già esaltandoper il primo posto in clas-sifica, quando è arrivata la

doccia fredda di Bassano...«Quella di Bassano, sulla base

delle cronache che ho potuto leg-gere, mi è sembrata una Domeni-ca sfortunata, ivi compreso l’in-fortunio a Degano.

Tuttavia, diversi giocatori han-no reso al di sotto delle consueteaspettative, da Roselli a Caciagli,da Fanucchi a Rossi, a Ferretti.

«Come ho detto, credo chel’Alessandria sia incappata inuna giornata storta, che tuttaviapuò essere salutare nella misurain cui spingerà i giocatori a ripar-tire con la grinta e la fame neces-sarie per cercare di riprendersi ilvertice della classifica.»

Non ti preoccupa il rendimen-to sottotono di alcuni big?

«Con molta franchezza: io nonpenso che il tasso tecnico del-l’Alessandria di quest’anno siaparticolarmente elevato e quindinon credo che i Grigi disponganodi un organico in grado, pur sullacarta, di ammazzare il campio-

Pensi allora che Degano abbiagià fatto dimenticare BomberArtico?

«Non si può fare un paragone,perché Artico è stato una figuracruciale in un momento storicodell’Alessandria, quello del rien-tro nel professionismo, fino a sfio-rare uno storico ritorno in serie Ba distanza di circa 40 anni: Arti-co, in questo senso, è stato il gio-catore simbolo del centenario. De-gano, che l’anno scorso visse unastagione alquanto tribolata, hainvece, in un certo senso, appenainiziato la sua avventura in gri-gionero.»

Ma secondo te quale dei due èil più forte?

«Sono due cose diverse: l’Articodegli ultimi anni era partito qua-si sempre dalla panchina, cercan-do di piazzare la zampata vin-cente nei momenti decisivi delmatch (peraltro riuscendoci spes-so). Degano è invece molto piùprotagonista sul campo: banaliz-zando, potrei quasi dire che Articoera più leader sul piano del cari-sma individuale, Degano lo è dipiù sul piano del gioco.»

Nonostante l’intensa campa-gna di sensibilizzazione, il Moc-cagatta continua ad essere mez-zo vuoto.

«È un argomento che abbiamoaffrontato molte volte in questiultimi anni anche quando erava-mo in testa alla prima divisione.

Credo che riempire lo stadio, inqueste categorie, anche esprimen-do un buon gioco, sia ormai quasiimpossibile, al punto che le Diri-genze più accorte partono già dalpresupposto di non riuscire supe-rare un certo volume di incassi.»

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli (Radio Voce Spazio)

Nessun obiettivo è precluso

ALE

SSAN

DRIA

- V

ia M

ilano 3

5 -

Tel. 0

131 2

60043

SABATO 13 OTTOBRE 2012ORE 21,00: PARROCCHIA SAN GIOVANNI EVANGELISTA - Via San Giovanni Evangelista

Concerto di Musica “Orchestra Barocca” di Alessandria

SABATO 20 OTTOBRE 2012ORE 15,00: AL CENTRO “DON BOSCO” Musica, giochi, divertimento e castagnataORE 19,30: CENTRO INCONTRO CRISTO, Via San Giovanni EvangelistaApertura stand gastronomico con Visciarelli (pasta tipica umbra) e cinghialeIntrattenimento musicale con pianobarORE 21,30: S.O.M.S. DI CORSO ACQUI 158, Intrattenimento musicale e ballo con il gruppo"DUO PER CASO" ed un omaggio a tutte le donne.

DOMENICA 21 OTTOBRE 2012BANCARELLE A CURA DI PRO COM E NEGOZI APERTI IN CORSO ACQUIGruppi Musicali, Scuole di Ballo - Attrazioni presso i punti dei Commercianti e dei Bar

Punti degustazione:Alpini, Pro Loco Città della Paglia, Giostre in Piazza Ceriana

“PESCA DI BENEFICENZA” PRESSO L’ASILO FRANZINIORE 12,30 CENTRO INCONTRO CRISTO, pranzo sociale con prenotazione 0131.344131

ore 15,00 intrattenimento musicale e danze con ROBY & le M2EHin corso Acqui TRASPORTO AMICO Anteas - CISL

ORE 9,30/12,00 S.O.M.S. CLINICA MOBILE OFTALMICA per visite oculisticheORE 10/19,00 MOSTRA “IL GIRO DEL MONDO IN 80...BAMBOLE” di A. Gallese e P. Bottino

ORE 9,30/19,00 BOOK CROSSING: vivace scambio di libri legato alla Biblioteca

ORE 15,00 PIAZZA ZANZI: SPECIALE “CARROZZONE MUSICALE” con lo showman MauroIl Consiglio Direttivo dell'Associazione Attività e Commercio Corso Acqui

LA GRANDE FESTA DEL CRISTO

www.agenfax.it www.inalessandria.itwww.agenmagazine.comwww.ilcorrierealessandrino.com

Dal 2006 i giovani dell’OratorioDon Bosco dedicano le loro va-canze a esperienze di solidarietànella missione di Odumase inGhana. La storia di quattro di loro(Silvia Cartosio, Daniele Solari, Si-mone Sartoris e Sergio Piras) ac-compagnati da don Claudio Gio-vannini, responsabile dell’oratorioè quella di chi decide di dedicarsiad attività di sostegno insieme adaltri salesiani che nella provinciadel Sunyani sono impegnati in piùopere di formazione per carpen-tieri, muratori e segretarie

d’aziende. Un’esperienza affasci-nate e costruttiva in una terra - ilGhana - in movimento e in cresci-ta, senza perdere di vista il contat-to umano, fatto di sguardi, di paro-le imparate da una lingua, di gio-chi e allegria. E anche laggiù nonpoteva mancare il calcio che, atanti chilometri di distanza, ha vi-sto il Grigio in campo con le ma-glie donate dall’Alessandria e in-dossate dai bambini della missio-ne nella giornata di Olimpiadi cheha chiuso il mese di volontariatodi Silvia, Daniele, Simone e Sergio.E da quella partite il Grigio, e ilblu, dell’Alessandria sono i veri,autentici colori del calcio. Del cal-cio e della solidarietà.

Quando il Grigio diventail colore della solidarietà

nato: e allora (anche tenuto contodel fatto che la Dirigenza, già inestate, aveva parlato chiaro, anti-cipando che non ci sarebbero stativoli pindarici) una singola scon-fitta non deve creare grandi pre-occupazioni. Tuttavia penso an-che che sia stato allestito un orga-nico equilibrato, nell’ambito delquale, accanto a giovanotti ‘sette-polmoni’, figurano alcuni ele-menti di notevole qualità, con unallenatore che è il vero valore ag-giunto. La conclusione di questoragionamento, anche tenuto con-to del tasso tecnico delle avversa-rie che, per quanto visto sino adora (con la sola eccezione dellaPro Patria), mi pare alquantomodesto, è che se l’Alessandriagiocherà con concentrazione e re-golarità per l’intera stagione, nes-sun obiettivo le sarà precluso.»

Però si parla già di squadraDegano-dipendente.

«Forse è ancora un po’ prestoper dirlo, anche se non c’è dubbioche Degano, sul campo, è già di-ventato l’uomo di riferimento, ose preferisci il leader.»

Page 3: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI 312 ott. 2012

GIOCHI E SCOMMESSEALESSANDRIA - VIA GUASCO 122

Aperto tutti i giornidalle 7,00 alle 20,00

Volete gratis in anteprima ‘Nuovo Hurrà Grigi’ sul vostro computer? Inviate una mail a: [email protected] oppure richiedeteci l’amicizia su Facebook per consultare o scaricare dalla nostra bacheca il il giornale in formato Pdf

via Michel 34 - ALESSANDRIA

tel. 0131 223062 - fax 0131 222555

La tua pausa caffè nel tempio del calcio

BarStadiodello

Alessandria • Via Vincenzo Bellinisotto la tribuna centrale dello stadio Moccagatta

Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00Aperto tutti i giorni

dalle 7,30 alle 20,00

SQUADRE P G V N P GF GS MI

.

CLASSIFICA

Monza penalizzato di 4 punti in seguito ai processi per il cal-cioscommesse; Casale e Fano penalizzati di 1 punto per deci-sione della Commissione Disciplinare. Casale penalizzato di 4punti per decisione della Commissione Disciplinare.

SAVONA 13 6 4 1 1 14 6 +1

FORLÌ 13 6 4 1 1 11 3 +1

PRO PATRIA 13 6 4 1 1 12 8 +1

ALESSANDRIA 12 6 4 0 2 15 4 0

RENATE 12 6 4 0 2 12 7 0

CASTIGLIONE 9 6 2 3 1 9 3 -3

MANTOVA 8 6 2 2 2 10 12 -4

MONZA (-4) 7 6 3 2 1 9 8 -1

BELLARIA 7 6 1 4 1 6 6 -5

UNIONE VENEZIA 6 6 1 3 2 8 8 -6

GIACOMENSE 6 6 1 3 2 6 7 -6

SANTARCANGELO 6 6 1 3 2 4 6 -6

BASSANO VIRTUS 5 6 1 2 3 5 8 -7

RIMINI 5 6 1 2 3 3 8 -7

VALLÉE D’AOSTE 4 6 1 1 4 8 14 -10

FANO (-1) 3 6 0 4 2 9 16 -8

MILAZZO 3 6 0 3 3 6 20 -7

CASALE (-5) 1 6 1 3 2 7 10 -6

6ª GIORNATABASSANO VIRTUS ALESSANDRIA 1-0

BELLARIA RIMINI 0-0

CASALE SANTARCANGELO 1-1

CASTIGLIONE MILAZZO 6-0

FORLÌ FANO ALMA JUVENTUS 2-1

GIACOMENSE PRO PATRIA 1-2

SAVONA MANTOVA 2-2

UNIONE VENEZIA MONZA 2-2

VALLÉE D’AOSTE RENATE 3-2

7ª GIORNATA (14/10/2012-ore 15)

ALESSANDRIA VALLÉE D’AOSTE

FANO ALMA JUVENTUS CASTIGLIONE

MANTOVA GIACOMENSE

MILAZZO SAVONA

MONZA CASALE

PRO PATRIA UNIONE VENEZIA

RENATE FORLÌ

RIMINI BASSANO VIRTUS

SANTARCANGELO BELLARIA IGEA MARINA

MARCATORI9 reti Francesco VIRDIS (Savona)

5 reti Daniele DEGANO (ALESSANDRIA)

Massimiliano VARRICCHIO (Giacomense)

Andrea BRIGHENTI (Renate)

Nicola FALOMI (Pro Patria)

3 reti Mattia FILIPPI (Forlì)

Mattia FINOTTO (Monza)

Stefano FRANCHI (Mantova)

Valerio ANASTASI (Santarcangelo)

8ª GIORNATA (21/10/2012-ore 15)

BELLARIA MILAZZO

CASALE RIMINI

CASTIGLIONE SANTARCANGELO

FANO ALMA JUVENTUS RENATE

FORLÌ PRO PATRIA

GIACOMENSE BASSANO VIRTUS

SAVONA ALESSANDRIA

UNIONE VENEZIA MANTOVA

VALLÉE D’AOSTE MONZA

STATISTICHE La Lega ha già incaricato un avvocato per la procedura di messa in mora

Milazzo, campionato a rischio

Page 4: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI4 anno 4 n. 16

Anche questo è un segno dimaturità: affrontare unalunga trasferta, scendere

in campo, non riuscire a gestireal meglio la propria prestazione,uscire dal campo sconfitti e (equesta è la novità) accettare conserenità la sconfitta, senza cade-re in inutili polemiche o abban-donarsi alla ricerca di banali ali-bi. A Bassano abbiamo perso,non giocando sicuramente aibuoni livelli delle gare precedentima consapevoli che si è persauna battaglia, non la guerra. Èstato un episodio, negativo mapur sempre un episodio, dal qua-le rialzarci subito. Un piccolo in-cidente di percorso che non puòe non deve vanificare tutto quel-lo che di buono è stato fatto sino-ra. Proprio questa nuova consa-pevolezza, questa capacità di as-sorbire senza traumi un passag-gio a vuoto, è un ulteriore segna-le di crescita che va ad aggiun-gersi a quelli che società, squa-dra, tifoseria, hanno già dimo-strato a partire da questa estate.Speriamo di non dover esseresmentiti ma la sensazione è chela schiettezza, la sincerità, lachiarezza con cui questa societàha posto in tavola le proprie car-te abbia colto nel segno. Gli spor-tivi hanno capito le difficoltà delmomento (difficoltà che ognunodi noi vive nel proprio privatoogni giorno...), si sono adeguatialle potenzialità e alle possibilitàmesse in campo (pur nella con-

HURRÀ GRIGI4 anno 4 n. 16

Quando anche una sconfitta puòrappresentare un segnale positivo...

Perché la qualità media di Inter eMilan è calata in maniera così dra-stica in pochi mesi? Non ci riferia-mo ai risultati o al gioco, quelli sipossono sempre raddrizzare an-che con Stramaccioni e Allegri, maal livello tecnico medio dei singolicalciatori. La risposta banalmentefinanziaria, che va dall’inapplicabi-le fair play Uefa (vogliamo vederlo,il Real Madrid escluso dalla Cham-pions League) alla realtà che Mo-ratti e Berlusconi non abbiano più isoldi che gli crescono come era fi-no a due o tre stagioni fa, è unamezza risposta. Gestire Inter e Mi-lan come se fossero provinciali si-gnifica deprezzarle e nel medio pe-riodo rendere più costosa una loroeventuale ricostruzione visto che igrandi giocatori non li ingaggi solocon i soldi ma anche con le pro-spettive di vittoria. Veniamo al dunque, qual è quindila risposta che in tanti sussurranoe in pochi scrivono? Le milanesi,ma anche tante altre (pensiamo al-la Fiorentina) si stanno dando unastruttura di costi che sembra fattaapposta per preludere a una ces-sione. Non sappiamo se i cinesidell’Inter si accontenteranno diqualche affare edilizio e neppure

se Ferrero o più verosimilmenteSquinzi siano più motivati di unosceicco a investire centinaia di mi-lioni in un Milan, dove il ricordodella grandeur è ancora troppofresco, ma è certo che mai come inquesto momento negli ultimi ven-t’anni queste società sono statecomprabili. Guardando ai bilanci, èun discorso che in prospettiva puòvalere anche per la Juventus: segli Agnelli sposteranno tutti i lorointeressi fuori dall’Italia, perdere

50 milioni l’anno nel calcio non sa-rà più forse una prospettiva tantointeressante. Il sacco dell’Italia,che partirà inevitabilmente dallesue aziende migliori, prima o poiandrà a toccare quelle con il piùalto valore simbolico come quellecalcistiche. Il risultato della commercializza-zione di tutto, a partire dalla sacra-lità delle maglie trent’anni fa, è chetutto è in vendita al migliore offe-rente. [Mario Bocchio]

CONSUETA INCURSIONE NEL GRANDE CALCIO

L’Italia in vendita

Grande novità al Cristo: è nato un nuovo pun-to vendita Booking Show presso la cartoleriaMondo Scuola, di Stefania Abrignani, in via Bo-nardi 9 (tel. 0131 341413). Offre il servizio diprevendita dei biglietti per le partite casalinghedei Grigi e per tutte le trasferte contro le squa-dre che si appoggiano a Booking Show. Oltre ov-viamente ai biglietti per tutti gli altri eventi delmedesimo circuito (sport, concerti, teatro, mo-stre, ma anche altri utili servizi on line, comepagamento bollettini postali, bollo auto, ricari-che telefoniche, ricariche tessere Mediaset Pre-mium). La prevendita è già attiva per Alessan-dria-Vallee d’Aoste e da giovedì prossimo perSavona-Alessandria. E naturalmente in cartole-ria potrete trovare tutto per la scuola, per l’uffi-cio, e inoltre oggettistica, gadget, idee regalo e lelinee più fashion di zaini, borse e cellulari.

C’è una nuova rivendita biglietti dei GrigiÈ Mondo Scuola, in via Bonardi 9 al Cristo

PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano

L’importante è continuare a crederci!

sapevolezza che siano ottime po-tenzialità!), non sono stati allet-tati con promesse aleatorie masono stati subito posti di frontealle difficoltà contingenti deri-vanti da una situazione econo-mica pregressa per certi versidrammatica.

Si sono sentiti dire da Pavigna-no, Capra e compagnia le stessecose che già ci avevano detto i re-sponsabili della politica: «Ci tire-remo fuori da questo momentodifficile con sangue, sudore e la-crime!» E chi più del popolo gri-gio può dirsi pronto ad affrontareuna situazione del genere, aven-do già dovuto affrontarla millevolte nei suoi cento anni di vita!Per questo, si guarda al futurocon ottimismo, con la consape-volezza di quelli che sono i tempie di quelle che possono essere lesole strade da seguire per far tor-nare grande la nostra Alessan-dria. Questo gruppo, plasmatodalle sapienti mani di mister Cu-satis, sta dimostrando di avere le‘voglie’ giuste e di avere la pienaconsapevolezza che solo conquesto spirito, quello dimostratoin queste prime giornate di cam-pionato, si può pensare di andarelontano. Potranno arrivare altregiornate difficili ma, se verrannoaffrontate con questa giusta pre-disposizione, nessun traguardopotrà essere vietato a Cammaro-to e compagni.

L’importante è continuare acrederci: tutti insieme!

Page 5: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI 512 ott. 2012

Il Saint-Christophe Valléed’Aoste è stata fondata nel1971 come Unione Polisporti-

va Saint-Christophe A.S.D.; nel2010 ha assunto la denominazio-ne di A.S.D. Saint-Christophe Val-lée d’Aoste; nel 2012 si è trasfor-mata in Srl dopo la promozionetra i professionisti. Nella stagione2011-12 è stata promossa in LegaPro, classificandosi al primo po-sto nel girone A della Serie D. Isuoi colori sociali sono il biancoed il granata.

Il Saint-Christophe ha sempremilitato nelle categorie minoriregionali fino all’ammissione alCampionato di Eccellenza, avve-nuta nella stagione 2007-08 gra-zie alla vittoria nel girone B diPromozione, vittoria ottenutacon 65 punti in 30 partite con allaguida gli allenatori Danieli eMercanti.

Nel Campionato di Eccellenza2008-09 i granata ottengono il 7ºposto con 42 in 30 partite. Anchein questa stagione avviene un av-vicendamento in panchina: Mer-canti viene sostituito da Barbieria stagione in corso.

Per la stagione 2009-10 il Presi-dente Corrado Ferriani si ponecome obbiettivo il raggiungi-mento della Serie D e ingaggiacome allenatore Claudio Ferma-nelli che lo ripagherà con uncampionato concluso al primoposto con 70 punti in 30 partite.Il progetto della Serie D è realiz-zato e la società di Saint-Christo-phe diventa la massima espres-

sione calcistica della Valle d’Ao-sta e cambia nome in A.S.D. Val-lée d’Aoste Saint-Christophe.

Dopo un’altra stagione, i gra-nata ottengono nella stagione2010-2011 un secondo posto (73punti in 38 partite), sopravanzatidal Cuneo, che approda in LegaPro. Alla 34ª giornata, dopo la pe-sante sconfitta interna con la No-vese, Fermanelli viene esoneratoe al suo posto viene ingaggiatoGiovanni Zichella che guiderà lasquadra nel finale di stagione. Ilsecondo posto consente al Valléed’Aoste Saint-Christophe di di-sputare i playoff per eventuali ri-pescaggi ed anche in questo casola squadra si comporta molto be-

GLI AVVERSARI I granata arrivano dall’impresa contro il Renate

Arriva il Vallée d’Aoste,una matricola in ripresa

di SLUPSKA MALGORZATA - via B. Sassi 85 - VALENZATel. 0131483296 - Fax: 0131483296 Mob: 380 [email protected] - www.megaserviceint.com

ne eliminando Seregno, Aquane-ra e Pomigliano venendo battutasolo dal Rimini in una partita cheportò più di cento tifosi granataad affrontare la lunga trasferta inRomagna.

Grazie al piazzamento in cam-pionato, nella stagione 2011-12 ilVallée d’Aoste Saint-Christopheviene ammesso a partecipare allaTim Cup, la Coppa Italia Profes-sionisti, dove viene subito elimi-nato dallo Spezia (3-0 a Sarzana).Durante l’estate Ferriani, delusoper non aver ottenuto l’ammis-sione al campionato superiore,lascia la presidenza e viene sosti-tuito da Filippo Filippella, chevince il campionato di Serie D ot-

di Ponzano A. e C.REGISTRATORI DI CASSA • BILANCE

SISTEMI COMPUTERIZZATI PER RISTORANTIACCESSORI PER L’UFFICIO

Via Trotti, 102 - AlessandriaTel. 0131 262614 • Fax 0131 326732

[email protected]

LA ROSA

PortieriMarco COSTANTINO (1991),Ettore ODDO (1993), Alessandro POMAT (1991)Martino SCALABRINO (1994)Giovanni Silvestri (1995)

DifensoriFabio BENEDETTO (1992)Simone DI DIO (1992)Samuele EMILIANO (1984)Francesco FIORE (1993)Stefano FURNO (1990)Luca ISOARDI (1993)Dario ROMANO (1991)Paolo ROPOLO (1993)Matteo VARRICCHIO (1993)

CentrocampistiAndrea AMATO (1986)Achille ARACRI (1994)André CUNEAZ (1987)Christian JIDAYI (1987)Davide NOCCIOLA (1992)Fabio PANEPINTO (1992)

AttaccantiChristian ESPOSITO (1990)Alan Ariel Rodriguez HERNANDEZ (1992)Mamadou Yaye ‘Vincenzo’KANOUTE (1993)Alex NORO (1994)Jacopo SBRAVATI (1990)Manuel SINATO (1979)Giancarlo VARVELLI (1992)

U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

tenendo la promozione in LegaPro Seconda Divisione.

Nel giugno 2012 l’A.S.D. SaintChristophe Vallée d’Aoste si tra-sforma in S.C. Vallée d’Aoste S.r.l.e perfeziona l’iscrizione al cam-pionato di Lega Pro Seconda Di-visione non riuscendo a presen-tare in tempo la fidejussione di300.000 Euro. Il 16 luglio presen-ta ricorso ed ottiene la Licenzanazionale per la disputa del cam-pionato 2012-2013.

Non essendoci, in tutta la Valled’Aosta, uno stadio a norma perla Lega Pro, la S.C. Vallée d’AosteS.r.l. è costretta a giocare le gareinterne allo stadio ‘F. Cerutti’ diSan Giusto Canavese.

La squadra che la scorsa stagione ha vinto il campionato di Serie D ottenendo la promozione in Lega Pro

Page 6: Alessandria-Vallée d'Aoste

L’ORSO GRIGIO RACCONTA di Mario Bocchio

Lushta e quella miavecchia intervista

anno 4 n. 16HURRÀ GRIGI6

Foto n. 1 La caricatura di Lushta in maglia grigia in una figurina dell’epoca. 2 Un giovane Lushta (al centro con il basco) in famiglia. 3 L’Alessandria 1946-’47.In piedi, da sinistra: Rava, Bertoni II, Rosso, Pietruzzi, Lushta, Arezzi. Accosciati: Pietrasanta, Bodoira, Coscia, Tortarolo e Armano. 4 Lushta con la maglia del-la Juventus. 5 La Juventus posa con la Coppa Italia. In piedi, da sinistra: Varglien II, il presidente De la Forest, Bellini, il generale Vaccaro. Accosciati: Lushta,Rava (alle spalle), Sentimenti III, Depetrini, Parola, Locatelli, Foni, Colaneri e Peruchetti.

1

2

3

4

5

L’assemblea generale dellesocietà di calcio, tenutasia Firenze il 14 maggio

1946, decise con immediata ap-plicazione di consentire il tesse-ramento per una stessa società didue giocatori di nazionalità stra-niera e di tre di nazionalità italia-na provenienti da Federazionistraniere, i cosiddetti ‘oriundi’. Idirigenti dell’Alessandria appro-fittarono subito di questa derogatesserando dapprima Rosso I, unargentino che debuttò nella sta-gione 1945-‘46, e successivamen-te nel torneo 1946-‘47 anche l’al-banese Riza Lushta. Dei due ilpiù titolato fu senza dubbio l’al-banese, proveniente dal Napoli,che vantava anche un passato ditutto rispetto anche nella Juven-tus. Giunto a Torino nel periododi transizione successivo al quin-quennio degli scudetti del 1930-‘35, si impose nella società bian-conera a suon di gol; dal 1941 al1945 collezionò 79 presenze se-gnando 42 reti. Passato al Napolisi distinse segnando 6 reti nelprimo campionato del dopo-guerra. Giunse in Alessandria arafforzare l’attacco della squadraappena risalita in A e si confermòcannoniere con 13 reti in 26 par-tite. Giocatore tecnicamente vali-

Corso Roma 85 15121 AlessandriaTel./Fax 0131 267842Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28 sett. 2009Proprietà Vento Largo di Cinzia AriattiCorso Roma 85 - 15121 Alessandria

Stampa Aga GraficaCorso Carlo Brunet 13 - 12100 CuneoTel. 0171 [email protected]@[email protected]

Nuovo Hurrà Grigi

notorietà. «Sono qui per godermiun poco di tranquillità, diciamola pensione - soggiunge con unapunta di ironia - ma quanto viag-giare! Dopo la Juve, infatti, andaial Napoli, all’Alessandria quindiin Francia, a Cannes, tre stagioniin serie A. Poi gli Stati Uniti manon più come calciatore bensì perlavoro nel settore degli ascensori,Quando decisi di rientrare fu na-turale per me fermarmi definiti-vamente in questa città che sentomia».

Così ha ripreso i contatti con lasua vecchia società, l’ambientedi allora. «Sì, ma semplicementecome tifoso e credo di essere tra ipiù appassionati. Mi agito anchetroppo. Per questo doso le miepresenze allo stadio».

L’occasione per rinfrescare i ri-cordi allacciando il presente alpassato: «Certo che la Juventus disoddisfazioni sa offrirtene a gettocontinuo; ma, e so anche il per-ché, è stata immensa la mia gioiaquando l’ho vista alla Tv la serain cui ha conquistato la sua sestaCoppa Italia battendo il Palermonei supplementari. Al goal diCausio per me è stato un ritorna-re indietro di qualcosa come tren-tasette anni, pensi che bello!Quando vincemmo noi la Coppa,lo rammento bene, eravamo nelgiugno del 1942 e non ci fu moltoda soffrire. Eravamo infatti invantaggio di 4 reti quando per ilMilan Boffi realizzò il goal dellabandiera. Segnai tre volte io,quindi Ciccio Sentimenti su rigo-re. Ah, che giornata!».

Lushta, pur non essendo cen-travanti di ruolo, se la cavavamolto bene con la maglia nume-ro 9 sulla schiena, considerato

che dopo la sua prima stagionein bianconero quale mezzo sini-stro (9 reti) a fianco di Gabetto(16), successivamente (1941-‘42)passò stabile al centro dell’attac-co per il fallimento del sudameri-cano Banfi successore di Gabet-to. «Fu quella una stagione positi-va per il sottoscritto, anche se fi-nimmo al 6° posto; con 16 reti fuiil cannoniere bianconero numerouno, ed anche nel mio terzo ed ul-timo campionato nella Juventusrisultati all’altezza della situazio-ne con 17 reti, 2 solo in meno diSentimenti III°. Poi l’interruzionebellica».

Come giunse alla Juventus?«Fu un caso fortunato. Io ero nelBari. Nei maggio del 1940 affron-tammo la Juventus e vincemmoper 2-1 e la prima rete per i pu-gliesi fu mia. Borel II, Farfallino,quel giorno era in tribuna, mi haseguito con attenzione caldeg-giando in seguito il mio ingaggio.Anche il Venezia e la Fiorentinami volevano ma a spuntarla infi-ne fu il presidente di allora ilConte De la Forest».

E da quel giorno la sua vita silegò allo ‘Zebrone’: «Sì, mi è subi-to piaciuta la Juventus, come so-cietà, come stile».

Allora si giocava col metodo;qual’era il suo compito in quellasquadra? «Come già ho detto eromezzo sinistro ma non mi limita-vo a correre e portare palloni.Avevo infatti un buon senso dellarete che si affinò avendo a fiancoelementi della levatura di un Me-azza, Borel, Sentimenti III°, Loca-telli. E prima ancora Colaussi eGabetto. E con quella difesa che titrovavi alle spalle era naturalepuntare in avanti. Elementi comeParola erano eccezionali. Tuttagrande sul piano puramente tec-nico quella Juventus ricca di fuo-riclasse, se pur la maggior parteavviati ormai sul viale del tra-monto. Borel II°, Meazza, Colaus-si, ad esempio, non erano piùquelli di qualche stagione prima.Fu invece un grosso sbaglio la ces-sione di Gabetto, questo sì. Luiscattava bene, faceva i goal diffi-cili».

E lei? «lo ero più tecnico. Ancheallora si giocava duro però si po-teva godere di una maggiore li-bertà d’azione. Se dovessi trovar-mi oggi in un’area di rigore colgioco così stretto è certo che nonfarei bella figura».

Lasciamoci il passato alle spal-le veniamo al dopoguerra. Digrandi Juventus ne abbiamo am-mirate almeno tre. Di questequale collocherebbe al primo po-sto? «Non possono esserci dubbi,la squadra degli anni Cinquanta.Era uno spettacolo, da Præst aBoniperti, da John Hansen a Mar-tino e Muccinelli. Non ho moltoin mente quella che seguì deiCharles e dei Sivori ma non puòesserle superiore».

Cosa ricorda dell’Alessandria?«Soprattutto il tifo dello stadio.Ad un certo punto ammutolivaper far sentire chiaro e nitido l’ur-lo di un tifoso. Era come lo squillodel trombettiere del ‘Filadelfia’che suonava la carica: a quelpunto, Valentino Mazzola si tira-va su le maniche della maglia edava inizio al mitico ‘quartod’ora granata’. Ad Alessandria simetteva in moto una serie vertigi-nosa di attacchi condotti non dagiocatori ma da giocolieri edequilibristi, come Ginetto Arma-no, lo ricordo molto bene, che sibeveva il suo terzino ad ogni fugaed eseguiva diabolici centri; io midivertivo a dribblare e pure Stra-della, Pietruzzi e Sotgiu diventa-vano implacabili. Difficile spiega-re oggi, in questi tempi opachi,cosa fossero e quanto significasse-ro per i giocatori in campo quellosquillo e quell’urlo. Di fatto, daquel momento non c’era piùscampo per qualsiasi avversario».

Innanzitutto Riza Lushta, chetrovo al circolo di Galleria SanFederico, tiene a precisarmi co-m’egli non sia affatto di originealbanese, come invece si erasempre pensato, bensì soltantoproveniente dall’Albania, doveancora nel 1939 figurava nei ran-ghi dello Sport Club Tirana primadi approdare al Bari.

E con lui in quel Club militavaun altro elemento molto noto aicalciofili di un tempo, cioè quelKrieziu che nelle file della Romadoveva contribuire al consegui-mento del primo scudetto dellaformazione capitolina.

Ma allora, di dov’è esattamen-te? Chiedo a Lushta. «Sono jugo-slavo, nativo esattamente di Mi-troca, e da bambino i miei miportarono in Albania e di qui èsorto l’equivoco. Pensi che ancheKrieziu si diceva fosse albanese edinvece anche lui, come il sotto-scritto, era originario della Jugo-slavia. A Tirana frequentai sino alquarto anno di agricoltura ma lapassione per il calcio era al di so-pra di ogni cosa, così andai alloSport Club dove ebbi la fortuna ditrovare un ottimo allenatore discuola ungherese. Poi un amicoitaliano un giorno vedendomigiocare mi disse: ‘perché non vieniin Italia a provare?’. Cosa che feciquasi subito e finii al Bari».

Lushta porta con disinvoltura isuoi anni; ha conservato, mi di-cono quanti lo conobbero allora,la stessa carica di simpatia, quelpizzico di passionalità mediter-ranea, la loquacità nel discorrere.È il giramondo per eccellenza,ma ha finito col fare ritorno pro-prio in quella Torino dove preseavvio tanti anni or sono la sua

dissimo con spiccato senso dellarete purtroppo, essendo ultra-trentenne, non sempre fu in gra-do di dare il massimo di sé percarenze fisiche. Si impose co-munque nel girone di ritorno,memorabili le sue tre reti cheportarono la vittoria dei Griginella trasferta di Trieste nel giu-gno 1947. Disputò anche la sta-gione successiva ma non ebbemolta fortuna, come del restotutta la squadra alessandrina,che retrocesse in B: solo 4 gol in21 incontri. L’altro giorno, met-tendo in ordine la mia scrivania,mi è capitato tra le mani un vec-chio articolo datato 1990 che,guarda caso, riproduce l’intervi-sta che feci a Torino proprio aLushta. Voglio riproporla, pro-prio perché questo campione èormai poco conosciuto dalle gio-vani generazioni di tifosi dell’Or-so Grigio. Il simpatico attaccantedi una romantica Juventus deglianni Quaranta fu, come vedre-mo, uno dei principali artefici delsuccesso (il secondo della serie)conseguito dalla compagine tori-nese nella Coppa Italia, manife-stazione che dal 1960 ha ottenu-to una valorizzazione internazio-nale in virtù della Coppa delleCoppe a cui è collegata.

Page 7: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI 712 ott. 2012

Èsicuramente un’Alessan-dria che gioca tanto, mache ha un rendimento, in

termini di risultati, discontinuo,visto che dopo la netta vittoriaper 5-1 contro il Milazzo i Grigidomenica scorsa hanno perso aBassano del Grappa.

Dopo il successo contro sicilia-ni l’Alessandria era tornata in te-sta alla classifica. Merito dell’ina-spettato scivolone del Savona incasa del Santarcangelo, ma meri-to anche della superba prestazio-ne offerta ai tifosi del ‘Moccagat-ta’. Una vittoria, la seconda di filatra le mura amiche, che aveva la-sciato in eredità, tra le altre, an-che un più che soddisfatto Gio-vanni Cusatis.

Quella contro il Milazzo, para-dossalmente, era una gara temi-bile, visto che le note vicissitudi-ni extracalcistiche dei sicilianiavrebbero potuto convincerequalcuno di trovare una squadraabbordabile ed in crisi. Ed inve-ce, il Milazzo è parsa una buonaformazione, con almeno tre-quattro individualità di assolutovalore, e i Grigi sono stati braviad indirizzare subito la partitasui binari giusti e a condurla inporto in maniera vittoriosa.

Indubbiamente, per quanto ri-guarda la produzione di giocol’Alessandria è una squadra chesta crescendo settimana doposettimana.

Ma nessuna gara, in questo ge-nere di campionati, è facile, al-meno sulla carta, ne adesso e nestrada facendo. Lo sa bene Cusa-tis, uno che l’anno scorso senzapenalizzazione il campionato,con la Pro Patria, l’avrebbe vinto;uno che, senza nascondersi die-tro a un dito, quest’anno il cam-

SEGUI I GRIGI SU

www.agenmagazine.com www.inalessandria.itwww.agenfax.it

www.ilcorrierealessandrino.it

DETTO FUORI DAI DENTI di Mario Bocchio

Campionato equlibrato,ogni turno una gara a sè

pionato vorrebbe provare a rivin-cerlo anche con l’Alessandria.«Non dobbiamo e non possiamorilassarci. C’è ancora da lavoraremolto, migliorare la tenuta fisica,quella mentale ed acquisire mag-giore consapevolezza di quelliche sono i mezzi in nostro pos-sesso», si sforza di ripetere ognigiorno il Mister.

Questo gruppo è stato profon-damente modificato nel corsodell’ultimo mercato, e per questoè ancora da considerare in fase dirodaggio. I Grigi vivono settima-na dopo settimana, senza farsidistrarre troppo dalla classifica,ma badando a dotarsi di unapropria identità tattica. Ed è que-sta la chiave di lettura della parti-ta di sette giorni fa, persa 1-0 aBassano contro la Virtus dell’exMateos Aparicio.

La Virtus è stata un avversariaoperaia, in campo Berrettoni,Correa e Ferretti in panchina,schierata con un’inedita difesa a

tre. Ma la battuta d’arresto nonha compromesso le posizionid’alta classifica per l’Orso. Il Re-nate infatti è stato superato dalVallée d’Aoste, mentre il Savonaha pareggiato in casa contro ilMantova, per cui la classifica, do-po sei turni di campionato, è laseguente: Pro Patria Aurora e Sa-vona 13 punti, Alessandria e Re-nate 12.

Rimane il rammarico, comeper la sconfitta al ‘Moccagatta’contro la Pro Patria, per una garain cui, nel complesso, è stata pro-prio l’Alessandria a comandare ilgioco.

Dalla squadra di Mister Cusatisaspettiamo un pronto riscattooggi, in casa, contro il Valléed’Aoste. Sempre tenendo a men-te le parole dell’allenatore, che ri-ferendosi all’equilibrio del cam-pionato, chiude il discorso: ‘Dob-biamo giocare partita dopo parti-ta. È un torneo difficile, dove nonci sono mai certezze’.

Solo Juventus e Napoli possono arrivare prime in un campionato medio-cre, in cui almeno altre otto squadre possono invece ambire ad arrivareterze contando sui disastri delle avversarie. Non lo diciamo per la clas-sifica attuale che le vede appaiate in vetta, ma perché fra le squadre diun certo livello sono state quelle che in estate hanno cambiato in menoe sempre nell’ottica del rinforzarsi. Discorso scontato per la squadracampione d’Italia, ma non per quella di De Laurentiis che solo cinquemesi fa dopo l’ubriacatura della Champions League (risultando non infe-riore al Chelsea) sembrava sull’orlo dello smantellamento con i con-temporanei mal di pancia di Mazzarri, Cavani, Hamsik e Lavezzi. Poi DeLaurentiis, complice il fatto che fra i club di livello almeno decente il Na-poli sia l’unico insieme all’Udinese con il bilancio in attivo, si è voluto re-

galare un altro tentativo da scudetto e a partire è stato soloun Lavezzi che umanamente non era più gestibile, e che

è stato ceduto all’inevitabile Paris Saint Germain massi-mizzando l’incasso. Sono però arrivati giocatori di qua-lità medio-alta come Behrami, Gamberini, El Kaddouri,Mesto. È stato riscattato Pandev, è tornato un futuro fe-

nomeno come Insigne. Insomma, tutto si può dire diquesto Napoli, tranne che sia una sorpresa. Forse la Ju-

ventus ha qualcosa in più come livello medio deisingoli, ma non ne saremmo sicuri. Il Napoli peròha l’ultimo vero top player (inteso come uomomercato che tutto il mondo vuole) d’Italia, cioéEdinson Cavani. Migliorata la qualità della rosa, alivello di gioco non vediamo grandi differenze conl’anno scorso. Ottima difesa, anzi fase difensivavista la partecipazione dei centrocampisti espesso anche delle punte, grandi fiammate atle-

tiche anche lunghe cinque minuti, grandi pau-se, qualche difficoltà contro chi aspetta e si

difende come è stato ad esempio contro ilCatania. Più facile battere squadre come

Lazio, Inter o Milan che mara-maldeggiare contro chi lottaper la salvezza. Di sicuro se c’èun anno buono per il terzo scu-

detto della storia partenopea,quell’anno è proprio questo. [Mario Bocchio]

UN’OCCHIATA ALLA SERIE A

Il ‘Matador’ Cavani, l’ultimo dei fenomeni

Page 8: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI8 anno 4 n. 16

Quest’anno, i grigi hannofatto il gol più bello in Cit-tadella, il 3 ottobre scorso.

Un’iniziativa bellissima, coro-nata da un meritato successo. Ol-tre duecento persone hanno visi-tato la splendida fortezza condelle guide d’eccezione: tecnico egiocatori dell’Alessandria Calcio.Tutta la Società era presente, atestimonianza di quanto sia stataapprezzata l’iniziativa del Fai diAlessandria (finalmente libero edindipendente da quello di Casa-le!). A fare gli onori di casa le due‘anime’ dell’evento: Ileana Spria-no, presidente, appunto, della se-zione alessandrina del FAI, eGlenda Colaninno, responsabiledel FAI Giovani della nostra città.Come Hurrà Grigi ricorda daqualche settimana, infatti, dob-biamo votare la cittadella nostro‘luogo del cuore’e proprio i grigihanno voluto essere testimonialdi questa importante raccolta difirme che può essere determi-nante per la salvezza e la salva-guardia di una splendida operaarchitettonica unica nel suo ge-nere in Italia ed in Europa. Come

troppo spesso accade, noi ales-sandrini siamo restii ad apprez-zare i nostri gioielli che, magari,sono pochi ma non meritanocerto di essere lasciati all’incuriae all’abbandono. L’interesse su-scitato dall’iniziativa del FAIsembra proprio testimoniare uncerto risveglio: era ora, diremmo.Eravamo veramente in tanti, se-gno che finalmente si sta pren-dendo coscienza in città dell’im-portanza che un simile patrimo-

nio architettonico può avere perattirare un turismo colto e prepa-rato. Il turismo significa posti dilavoro, visibilità, fine del torporecittadino. Cittadella e Alessan-dria Calcio, il binomio è ottimoproprio a questo scopo: far cono-scere la nostra città ovunque.L’Alessandria Calcio, con la suastoria centenaria, è sicuramenteun veicolo importante di cono-scenza della città, ma non basta.Tutti insieme dobbiamo lavorare

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) gruppo di Alessandriaha propost la candidatura della Cittadella di Alessandria aLuogo del Cuore. Tale iniziativa nasce dalla volontà di va-lorizzare e recuperare un luogo di grande interesse stori-co-culturale che necessita di manutenzione e tutela affin-ché tutti i cittadini e non possano visitarla e fruirne comebene comune. Perché cio’ accada è necessaria una granderaccolta firme (almeno 50.000) da raccogliere nell’interoterritorio provinciale. Per questo la 6ª edizione del censi-

mento ‘I Luoghi del Cuore’, promosso dal FAI in collabo-razione con Intesa Sanpaolo, esce dai confini nazionali e sirivolge per la prima volta non solo agli italiani, ma a tutticoloro che nel mondo amano l’Italia. Fino al 31 ottobre2012 cittadini di ogni nazionalità potranno segnalare ilproprio ‘luogo italiano del cuore’, quel luogo unico, a cui cisi sente legati, che si vuole proteggere e tutelare per sem-pre. La partecipazione al censimento avviene attraversouna segnalazione scritta, da effettuare mediante: accesso

Come votare la Cittadella

NEW SEAT IBIZA ‘ST’ 16 TDI CR 90cv, colore rosso Dakotametall., climatronic, cerchi lega 15’’, autoradio MP3, fari fen-dinebbia. Prezzo listino € 19.300. Prezzo offerta € 16.200

NEW IBIZA ‘ST’ 1200 STYLE BENZ 70cv, colore bianco Nevadamet,. cerchi lega 15’’, presa USB, volante e cambio in pelle,climatizzatore, vetri post. oscurati. Prezzo listino € 16.500.Prezzo offerta € 13,500

30 settembre 2012

Concessionaria Seat per tutta la provincia di Alessandria

NordAutoVia del Lavoro 33 (zona D3) ALESSANDRIA • Tel. 0131 249411 • Fax 0131 240904

[email protected] • www.seatnordauto.it

srl

Facciamo un gol pe

Page 9: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI 912 ott. 2012

di Stef

ania

Abrign

ani

• Cartoleria per la scuola• Materiale per ufficio• Oggettistica e idee regalo

��������������� �������� ������� ���������������

BELLO ANDARE A SCUOLA!FACILE ANDARE ALLO STADIO!

������� �����

���������� ���

�� ��������

��� !�"##�$"%!"$

&%#�#"'"��%� �

!�#%()�*+�,-"!!�+

-�.($+-#(

$%")"-'�#&&!�%�

/#(�

�(0('(,1&.�!",)

"!(."222

�(0"-�.&��(#

#(�%"3��3

�����������4���

������ ���

�(0"-�.&3�(#

#(�%"3��3

��� ��4�������

����

���"#&-#�&!#%�")"

-#�222

CLUB FEDELISSIMIC A N T A L U P O

1912

2012

��56�7775��5"+%(

�(0"-�.&3�(##(�%"3��3

8-$+!!0&-9 �:"/&+%�#(,!�&!#%(���*+&/�2��"-�.(--(����&/$"##�&0(

�%"-(#&�!#+($(/#(&!��56�7775��&%#"-;&$�&;;&�&%��&!'����#%()((%"�3,����(/#($"%#+##��5"+%(

perché la Cittadella torni a viveree ci pare che il successo dellamanifestazione del 3 ottobre ab-bia dimostrato che finalmentetutti, indipendentemente da ideee schieramenti socio-cultural-politici hanno a cuore il destinodi questa splendida opera d’arte.Per una volta, come sottolineavaproprio Ileana Spriano, i ‘man-drogni’sono partecipi, tutti con-vinti dell’importanza e della ne-cessità di salvare e recuperare ungioiello che tutti dovranno invi-diarci. Certo, c’è tanto da fare eproprio la visita guidata dai ra-gazzi in maglia grigia ha dimo-strato che siamo davanti adun’impresa ciclopica per dimen-sioni e stato di diffuso abbando-no di troppe aree del complesso.Diventare ‘luogo del cuore’puòquindi significare avere finanzia-menti, ma anche idee, progetti,attenzione da parte di media eistituzioni. Servono almeno50.000 firme: diamoci da fare. Po-tete firmare anche nella redazio-ne del nostro giornale, in Ales-sandria, corso Roma 85. Conti-nuiamo a fare gol in cittadella!

al sito www.iluoghidelcuore.it, compilazione della cartoli-na distribuita presso le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo,i Beni del FAI aperti al pubblico, le delegazioni del FAI di-stribuite su tutto il territorio, compilazione di moduli diraccolta firme predisposti per raccogliere segnalazioni peruno o più luoghi in occasione del Censimento. Anche l’As-sociazione Commercianti della provincia di Alessandriascende in campo per sostenere con un aiuto concreto lacandidatura della CITTADELLA come ‘luogo del cuore’.Presso la sede dell’Associazione, in via Modena 29 adAlessandria, sarà aperto dalla prossima settimana il cor-ner ‘CITTADELLA LUOGO DEL CUORE’, dove gli Associati

potranno ritirare il kit di raccolta firme da posizionare al-l’interno dei propri negozi e dove, chiunque lo vorrà, potràiniziare a lasciare la propria firma. Saranno inoltre coinvol-te tutte le delegazioni provinciali Ascom, affinché ci siauna mobilitazione il più diffusa possibile, perché ‘l’obiettivoè alto - conclude Boano - ma con l’impegno di tutti possia-mo raggiungerlo. E la Cittadella è un tesoro che dobbiamo far brillare a lun-go.

GRUPPO FAI DI [email protected]

www.ilcorrierealessandrino.com

www.agenfax.it

www.inalessandria.it

www.agenmagazine.com

Quotidiani on lineL’informazione in tempo reale!

r la Cittadella!

Page 10: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI10 anno 4 n. 16

dere: lo considero un picco-lo premio, anche per tutto illavoro che ho fatto sinora.Sin da quando ci siamo ri-trovati, lo scorso 16 luglio,mi sono sempre allenatocon grande impegno, conl’intenzione di fare bene,per far sì che le personeche l’anno scorso si era-no dimostrate scettichenei miei confronti sipotessero ricredere.È stata una bellasoddisfazione: perme, ma anche perla mia famiglia,per mia moglie ei miei figli, chemi sono sem-pre stati vicinianche nei mo-menti più dif-ficili...»

Tu hai allespalle quasiquindici annidi carriera: haigiocato in piazzeimportanti come Crotone,Taranto, Pisa, disputandoanche quattro campionatiin serie B. Quanto è stataimportante l’eperienzaper mantenere la calma,soprattutto in determinatimomenti, e non farsiprendere magari da uncomprensibile sconforto?

«L’esperienza è stata im-portantissima, così come altempo stesso è stata impor-tante l’età: perchè quandoti succedono determinate

cose, un conto è averevent’anni e un altro èaverne 30. E poi, come

dicevo, è impor-tantissimo aver

l’aiuto del-la fami-

glia.

Anche nei mo-menti più diffi-cili, è fonda-

mentale tornarea casa e sapereche moglie e fi-gli sono semprepronti a soste-nerti e a darti il

giusto conforto:se non altro, per

staccare un po’ laspina e ritrovare la

giusta serenità...»Tra l’altro, so che

tua moglie gioca apallavolo: quindi cono-

scerà molto bene gliaspetti positivi, ma anchequelli negativi che riguar-dano la carriera di un atle-ta...

«Certamente. Infatti,

quando circa un anno fa èiniziato il periodo negativo,lei ha capito sin da subitola situazione: mi ha sempreesortato a non mollare e acontinuare ad allenarmicon grande sacrificio, per-chè prima o poi ci sarebbestata l’occasione per rico-minciare a giocare...»

...e infatti poi così è suc-cesso: il tuo rientro insquadra a tempo pieno èsembrato la logica conse-

guenza della scelta fattacon la Società di allun-gare di un altro anno ilcontratto. Non a caso,dopo questa decisio-

ne, hai subito dichiara-to: «Ora il mio unico pen-siero è stare ad Alessan-dria, allenarmi e fare tuttoil possibile per fare benecon la maglia grigia...»

«Sì, perchè con il Presi-dente Pavignano, il Ds Me-negatti e il Mister Cusatisc’è subito stata grandechiarezza. Io ho dato la miadisponibilità, perchè hocreduto in questo nuovoprogetto: quest’anno il no-stro unico pensiero è il ‘noi’,non più la singola persona,affinchè si crei un grupposempre più forte e unito... Epoi, ci tenevo, perchè nonmi è mai piaciuto lasciarele cose a metà, o, peggio an-cora, lasciare un brutto ri-cordo.»

La tua ultima gara di-sputata, prima dell’esor-

dio di quest’anno, risalivaal 30 novembre scorso:tornare a fare una partitaufficiale è più stancante alivello fisico o conta moltoanche l’aspetto mentale?

«Beh, ti devo dire che for-se è stato più difficile sottol’aspetto psicologico, per-chè, per quanto riguardal’aspetto fisico, era talmentetanta la voglia di giocareche avrei continuato a gio-care fino all’infinito ! E co-munque, soprattutto neiprimi minuti, ho cercato dinon strafare, evitando difare giocate difficili. Poi èchiaro, ho avuto la fortunadi segnare un gol dopo soli3 minuti, ed è stata unabella iniezione di fiducia,anche per il prosieguo dellagara...»

Io penso che aver avutocompagni di repartoesperti come Servili eCammaroto (e lo stessoBarbagli, che quest’anno ètornato ad Alessandria) tisia stato di grande aiuto:sei d’accordo ?

«Si, certo: sicuramentecon loro tutto è stato piùsemplice. E poi, anche i piùgiovani sono delle personeeccezionali e sempre dispo-nibili, oltre ad essere deibravi giocatori con ottimeprospettive: quest’anno èdavvero un bel mix di gio-catori esperti ed emergen-ti...»

...è vero, e credo che siad’accordo anche tu, chesia anche un bel mix tra laconsapevolezza di grandipotenzialità tecnico/tatti-che e lo spirito di sacrificioe umiltà auspicato da Mi-ster Cusatis...

«Sicuramente: per ora,non possiamo chiedere dimeglio: continuando suquesta strada ci toglieremomolte soddisfazioni !»

...lo sperano anche tuttii tifosi grigi: grazie Federi-co e buon lavoro!

«Grazie a te e a presto!»

Dopo Degano e Me-nassi, ci fa piaceresentire un altro gio-

catore che quest’anno è ri-tornato ad essere protago-nista sul prato del Mocca-gatta: dunque, Federico,sembra proprio che questarubrica porti bene...

«Ah, si ? (Ride di gusto,N.d.A.) Allora cominciamosubito...»

Molto bene... Allora ri-percorriamo brevementequesta tua "seconda vita",iniziata 15 giorni fa controil Milazzo. La partita è ini-ziata da 3 minuti: Deganobatte un calcio d’angolo,un breve scambio con Mo-ra, il numero 10 grigio siaccentra aggirando un pa-io di avversari, effettua uncross che scavalca tutti etu sbuchi sulla destra. Col-pisci la palla di piatto, chefinisce lentamente mainesorabilmente in rete.Esulti, torni indietro perfesteggiare sotto la curva,prendi il pallone e lo mettisotto la maglia, prima diessere sommerso dall’ab-braccio dei compagni...

«Sì, è andata proprio co-sì. Pensa che nei giorni pre-cedenti a quella gara, spes-so scherzavo con i compa-gni, dicendo che alla primaparita che avrei giocato,avrei fatto gol... e poi è suc-cesso veramente! Diciamoche un esordio migliorenon lo potevo davvero chie-

La vedi... la scegli... la tocchi...

e arriva nel tuo ufficio

Via Dell’Edilizia, 10 - Zona industriale D 3Tel. 0131 346407 int. 215/220 - Fax 0131 240695

AlessandriaGruppo Cartotecnica Piemontese

La cancelleriadi casa tua!

Tutto aprezzi imbattibili!

Nato a Pisail 19 ottobre 1981Altezza: 183 cmPeso: 71 kg

A TUTTOCAMPO di Gianmaria Zanier

VIVIANI Siamo un bel mix di giocatori esperti ed emergenti

Federico VIVIANI

Page 11: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI 1112 ott. 2012

SPECIAL OLYMPICS Gli alessandrini invitati a Milano nell’ambito dell’NBA Europe Live

I Cissaca Bulls in piazza Duomoincontrano i giganti del basket

In Italia si fa un gran parlare che, già da piccoli, bisogna fare molta edu-cazione motoria tanto che la vecchia ora di ‘ginnastica’ ha rivestito neiprogetti di certi ministri un’importanza forte, al punto, da renderla curri-culare. Ad Alessandria invece si è venuta a creare alla scuola primariaSantorre di Santarosa, al quartiere Orti una situazione paradossale, cen-to bambini sono rimasti a piedi, non potranno più usufruire del pulminomesso a disposizione dal comune, per svolgere l’educazione motoria,causa dissesto deliberato dal consiglio comunale, perché mancano le ri-sorse. Andiamo con ordine: la Santorre di Santarosa, è una scuola, che puravendo lo spazio per costruire, una palestra anche solo prefabbricata,dietro al corpo principale, attende da non meno di quindici anni chequalche pubblico amministratore se ne occupi veramente, concedendola possibilità di non portare i bambini dai sei agli undici anni, con un pul-mino in un’altra scuola del circolo, per svolgere la lezione di educazionemotoria che è curriculare, quindi non rinunciabile. In questi anni in cui algoverno della città si sono succedute varie amministrazioni di diversicolori, con spese di denaro dei contribuenti, per le cose più inutili mai vi-ste, ho assistito nell’ordine a istanze scritte all’amministrazione comu-nale da parte dell’ex Dirigente del circolo scolastico, a una mia persona-le attività d’istanze pubbliche e appelli sui giornali, a una raccolta firmetra genitori depositata in Comune, a incontri con assessori, e dirigenticomunali, fino ad arrivare grazie al lavoro di un papà di un’alunna, il geo-metra Marco Menino, a regalare il progetto di massima per la costruzio-ne della palestra. Tutta quest’attività non ha portato a nulla solo pro-messe mai mantenute così, fino al termine dello scorso anno scolastico,i bambini dai sei agli undici anni, uscivano dalla scuola con qualsiasicondizione meteorologica, salivano su di un pulmino percorrevano lastrada verso un’altra scuola, scendevano svolgevano l’ora di attività mo-toria uscivano dalla scuola riprendevano un pulmino ripercorrevano iltragitto rientravano alla propria scuola. La storia però, non si è limitata al disinteresse della pubblica ammini-strazione, perché da quest’anno il comune, causa il dissesto votato dalconsiglio comunale, ha fatto mancare le risorse per un pulmino, a dispo-sizione della scuola, (si tratta di sole cinque ore la settimana), lasciandoa piedi i bambini, i genitori preoccupati per il corretto svolgimento delprogramma curriculare e con la dirigenza scolastica impegnata a cerca-re soluzioni per garantire lo svolgimento dell’attività. Con tanti saluti pergli appelli all’educazione motoria. [Mauro Morando]

Lasciare a piedi centoalunni delle elementari,e parlare di sport

Si è aperta nei migliori dei mo-di la nuova stagione tecnica eagonistica del Kung Fu Team del-l’Accademia Kodokan di Alessan-dria sotto la guida del MaestroCapo Scuola Gianluca D’Agosti-no: sabato 29 settembre pressol’Hotel Diamante di Spinetta Ma-rengo in occasione della Festadel Coni Provinciale e della Se-zione Provinciale degli AtletiOlimpici e Azzurri d’Italia, è statopremiato, davanti a un folto pub-blico e alle Autorità presenti, conuna targa e un diploma il giova-nissimo atleta di Kung Fu YuriBergamasco, di soli dieci anni,che quest’anno si è particolar-mente distinto nello Sport Pro-vinciale per aver vinto a Catanza-ro alle Finali del Campionato Na-zionale PWKA-MSP, ben 5 meda-glie, di cui 3 d’oro nelle formeTradizionali e nel combattimentoe 2 d’argento nelle forme codifi-cate di Wushu moderno. Dopo lapremiazione il maestro D’Agosti-no e l’Istruttrice Alessia D’Ago-stino, entrambi atleti Azzurri, so-no partiti alla volta di Milanopresso il centro ‘Pavesi’ per par-tecipare al Corso di aggiorna-mento tecnico e didattico direttodai docenti della Scuola delloSport del MSP Italia, ente di Pro-mozione riconosciuta dal CONI,indispensabile per essere inseritinell’apposito albo nazionale de-gli Insegnanti Tecnici e per rice-

vere i crediti in vista dei corsi diqualifica SNAQ (sistema nazio-nale di qualifiche dei tecnicisportivi) in via di formazione.Domenica 30 settembre è statadedicata prevalentemente sullaparte tecnica e agonistica delWushu Kung Fu, che ha vistopartecipare il maestro D’Agosti-no, il quale, in qualità di docentedi Difesa Personale metodoHung Gar Kung Fu, ha insegnatoalcune tecniche di difesa da per-sona armata di coltello. Allo stagehanno partecipato anche gli al-

lievi più esperti del MaestroD’Agostino ovvero le cinture ros-se aspiranti cinture nere, pluri-campioni Nazionali Daniele Ver-cellese, Matteo Testardini, Stefa-no Gallinaro, Davide Varnero,Andrea Lombardo, Fabio Vendit-ti , Eduard Nizamov , SoniaD’Agostino, Giada Angiolini e igiovanissimi atleti Marie Lys Fo-co , Manuela Gavazzi , GiuliaGuerci, Edoardo Piras e Yuri Ber-gamasco, i quali hanno perfezio-nato anche le forme di Wushumoderno con il Maestro Massi-

mo Scalzo, del SANDA (combat-timento) con il maestro Gian-franco Capone e di Shou Bo (lot-ta cinese) con il Maestro StefanoDanesi. Al termine dello stage, acui hanno partecipato circa 150Maestri e/o Istruttori e allieviavanzati provenienti da tutte leRegioni, il Presidente della PWKAWalter Lorini, nonché Responsa-bile nazionale del MSP SettoreArti Marziali Cinesi, ha presenta-to la nuova stagione agonistica,ricca di gare ed eventi nazionalied internazionali, che inizierà

domenica 21 ottobre a Saluzzo(CN), passando poi per Lecco,Sirmione, Suisio, Roma, Milano,Ferno, Hong Kong, Perugina, Pe-scara per poi concludersi il 22 e23 giugno a Rimini alle Finali Na-zionali di tutte le specialità diWushu Kung Fu. Il KUNG FU TE-AM dell’Accademia Kodokan co-me al solito cercherà di ben figu-rare in tutte questi eventi sportivifiero di continuare a portare ilKodokan e la città di Alessandriaai vertici nazionali ed internazio-nali del Wushu Kung Fu.

KUNG FU PRESTIGIOSO PROLOGO A SPINETTA MARENGO CON LA FESTA DEGLI ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA

Accademia Kodokan, tutto pronto per la nuova stagione

MARCO PETROZZI*

ICissaca Bulls avevano già avu-to in passato un assaggio dibasket a stelle e strisce condi-

videndo il parquet nel 2011 congli Harlem Globetrotters nella ca-pitale meneghina. Sabato scorsol’incontro ravvicinato tra i Bulls ei giganti della palla a spicchi si èripetuto in piazza Duomo nelplayground appositamente alle-stito per la tappa europea del-l’NBA Europe Live, l’evento cheha visto protagonisti i BostonCeltics di coach Doc Rivers. In vi-sta della partita tra le superstarsamericane e l’EA7 Emporio Ar-mani di domenica al Forum diAssago, l’NBA ha messo in scenaun vero e proprio parco dei di-vertimenti cestistico sotto la Ma-donnina al quale ha preso parteanche una folta rappresentativadi Special Olympics. Gli Atletispeciali sono stati protagonisti diun clinic sotto lo sguardo attentoe divertito di Fab Melo, AveryBradley e Jared Sullinger, insie-me ad Antonis Fotsis , DavidChiotti e Rok Stipcevic del-l’Olimpia. Un’ora di gioco inten-sissima durante la quale Bulls ecompagni hanno dato prova del-la loro preparazione tecnica edella loro inesauribile voglia didivertirsi che ha contagiato lecentinaia di appassionati presen-ti sugli spalti. Degna di nota la

partecipazione di due leggendedel passato. Robert ‘Big Shot’Horry (7 anelli vinti con Hou-ston, Lakers e San Antonio) eSam Perkins, storica ala dei Dal-las Mavericks e medaglia d’oroalle Olimpiadi di Los Angels 1984con l’indimenticabile Dream Te-am. Grande entusiasmo ha susci-tato l’apparizione a sorpresa diPaul Pierce, arrivato in piazzaDuomo in borghese e subito a di-sposizione dei fan per foto ed au-tografi. Divertente il sipariettocon i ‘tori’ Fishta, Kondi e Stasioche hanno dialogato in italianocon il capitano dei Celtics percercare di carpire i suoi segreti.Paul Pierce ha inoltre ricordatoche la precedente partecipazionealla tappa italiana del tour NBA

Europe Live avvenuta nel 2007portò bene ai suoi Celtics che poivinsero il titolo. Domenica, gliAtleti speciali sono scesi in cam-po sul parquet del forum di Assa-go prima dell’inizio della partitaa conferma, ancora una volta, diquanto l’Olimpia Milano abbia acuore il movimento SpecialOlympics e il processo di inclu-sione sociale attraverso lo sportdelle persone con disabilità intel-lettiva. Intanto la doppia sedutasettimanale di allenamento pro-segue per poter garantire unbuon stato di forma in occasionedel torneo internazionale di Eau-bonne dove i Bulls sono chiamatia confermare l’oro conquistatonella passata edizione.

*Coach Cissaca Bulls Alessandria

Divertente il siparietto di Paul Pierce,

capitano dei Celtics,che ha dialogato

in italiano con i ‘tori’Fishta, Kondi e Stasio

Fishta, Kondi e Stasio con Paul Pierce, stella dei Boston Celtics

Page 12: Alessandria-Vallée d'Aoste

HURRÀ GRIGI12 anno 4 n. 16

Quattro mosche sul vellutogrigio un ideale attraversa-mento col ‘Timone’...

...Dal thriller di Dario Argento,un passo indietro verso Alexan-dre Dumas.

Alexandre Dumas: Nel com-porre il suo più famoso romanzod’appendice I tre Moschettierimai e poi immaginava o avrebbeimmaginato che la realtà ‘visiva’e di ‘tatto’ agli inizi del Terzo Mil-lennio avrebbe superato la pro-pria (già grande) fervida fantasia.Athos, Aramis, Porthos, e lo stes-so D’Artagnan, nel prosieguo sto-rico, leggendario, letterario (eralegittimo ritenere) non avrebberoavuto eguali nella ‘fiction’ né tan-to meno nella realtà. E, così nonfu: Talvolta la realtà è capace disuperare la fantasia e non vice-versa come spesso accade. Così il‘Timone’ oggi passa (ulterior-mente) ad un Terzetto di provetteMoschettiere che sbancano i for-zieri dorati del medagliere,sbiancando i già famosi Romanzid’appendice di fine Ottocento.

E, così le nostre ragazze di og-gi, su vasta Scala: Non Tre Mo-schettieri o quattro che dir sì vo-glia, bensì, Le nostre tre Mo-schet-tiere. Anzi, le Quattro Mo-schettiere appaiono (appassio-nate appassionanti) sul ‘silk-vel-vet’ blu dell’ ‘Excel Point’: Il pun-to di ritrovo della Scherma pereccellenza nell’ Olimpiade londi-nese senza alcuna ‘sfumatura digrigio’ o di altro piacevole o nonpiacevole colore. Nelle trascorseOlimpiadi di Londra appenaconclusi (sì) con perfetta strate-gia organizzativa in ogni sensocon scroscianti applausi e Bravi!Bravi!! Bravi!!! Aggiungiamo al co-ro un semplice doveroso ‘Hurrà!’da parte della nostra Redazionegiornalistica al Paese organizza-tore. La felice conclusione del‘Trio’ della Scherma, specialità:‘Fioretto’ composto da Elisa DiFrancisca, Arianna Errigo e lasempre fortissima Valentina Vez-zali a cui si è aggiunta come unamoderna e nuova D’ArtagnanIlaria Salvatori, ci offre quellospaccato di Grigio che preferia-mo solo ed unicamente: quellosfolgorante, l’abbacinante coloredelle gloriose casacche alessan-drine. Un Mito, una Fama, un in-treccio di colori spumeggianticon la ricca natura della campa-gna alessandrina. Traiamo spun-to nel parlare di ‘grigio’ con ilvecchio film: Le ‘Quattro moschesul velluto grigio’. E, le ormaisbiadite diversificate ‘sfumature’‘pseudo letterarie’ della correntestagione ‘letteraria’ si dileguanoal giungere delle prime brumeautunnali.

Le ‘sfumature’ non si erano li-quefatte sotto il sole cocente del-le calde giornate estive; dato ilfertile terreno delle bollentispiagge italiane. Ove, trovavanoidoneo terreno ‘natural-compost’al richiamo delle ricorrenti fanta-sie ‘emotiche’ pardon ‘erotiche’che la bella stagione solitamentesuscita in ogni essere umano.Con la coinvolgente impresa del-le nostre magnifiche ‘Caval-ier(i)del Tavoliere italiano’ invece (sì)sfumano. Succede con le Tre Mo-schet-tiere sul ‘parquet’ in ‘velvetblu’. ‘Le quattro mosche sul vel-luto grigio’ rimane un thriller diDario Argento, mentre con l’av-vento delle nostre spadaccine siapre un ciclo di vittorie e di me-daglie baldanzoso e leggendarioda tramandare ai Poster(i). Pas-saggio di ‘testimone’ olimpicodoveroso ed appropriato.

Forti, decise, determinate, pro-venienti dall’indiscussa e indi-scutibile scuola di Scherma, (im-pareggiabile) di cui l’Italia puòdirsene fiera, irrompono nel-l’agone olimpico londinese e co-me degli Usain ‘Bolt’: con un ‘in-usuale botto’ storico, leggendarioconquistano con ‘colpo ferire’fatto di stoccate dorate: medaglieinvidiabili a destra e a manca.Spariscono come per incanto ne-gatività del momento della fasestorico-politica in cui stiamo vi-vendo. Le impennate d’orgoglioitalico vengono a galla brillante-mente. I formidabili guizzi, il gio-co di gambe delle moderne ‘won-der women’ fanno il resto. Cosìqualcuno le ha definite. Forza divolontà: ‘vollero, vollero fortissi-mamente vollero’. La nuova spe-cialità del ‘Badminton’ al cospet-to della Scherma sparisce dal pa-norama sportivo e vengono di-sattese dagli appassionati anchealtre nuove e non consolidate Di-scipline. Lo confermano le (limi-tate) vendite dei biglietti, dei di-ritti sportivi e le non numerosepresenze sugli spalti apparse(inesorabilmente) in calo espo-nenziale.

A proposito di Scherma e me-dagliere, sembra che la città diLivorno: tenga, detenga e, man-tenga ancora il primato di mag-giore numero di medaglie vintenelle Olimpiadi sino ad oggi ef-fettuate. Nedo Nadi il più grandeSpadaccino della Scherma livor-nese ha fondato una Scuola diScherma nella sua città. Da lì so-no passati grandissimi Campionicome Aldo Montano e non solo.La Toscana ‘docet’ e con il forte‘imprimatur’ delle variegate‘Compagnie Atleti’ dell’Arma deiCarabinieri, della Polizia di Stato,della Guardia di Finanza, dei Vi-

gili del Fuoco, della Forestale evia di questo passo. Le nostre ra-gazze e i giovani Atleti medianteil prezioso supporto logistico deicitati Corpi militari riescono adottenere traguardi di ineguaglia-bile fattura. Un altro evviva alleFiamme Oro, alle Fiamme Gialle.Alle Fiamme ‘Verdi’ e Fiamme‘Rosa’ che si volessero fattiva-mente in seguito aggiungere; ecosì via. (...) Anche ‘l’Esercito Ita-liano’ dà il suo pregevole contri-buto.

Le nostre moderne ‘Spadacci-ne’ ‘Moschettiere’ ‘Fiorettiste’ ciricordano e, ricordano al mondointero che il ‘Made in Italy’ fattodi impegno, di studio, di passio-ne raggiunge impareggiabili tra-guardi in ogni ambito risultandoil più affidabile, il meglio conge-gnato, il meglio costruito per ec-cellere senza avversari di sorta.In ogni Campo e in ogni ‘Par-quet’. La cantieristica, la chimica,la moda, il design, l’agricoltura,l’industria alimentare, e quan-t’altro collegabile alla ‘facc-on-dia’, alla facezie produttiva: dà ilmeglio; è capace di realizzare ilmiglior prodotto in assoluto: inantitesi con qualunque altro ‘pre-quel o sequel’ artefatto messo incampo. E, allora il giusto spazio aElisa Di Francisca, Arianna Errigoe Valentiva Vezzali le degne eredidi Giovanna Trillini, nonché alla(sub-entrata in fase d’arrivo) Ila-ria Salvatori: la quarta Moschet-tiera della Zona Medaglia.

Lo scenario iniziale del ‘Tor-neo’ universale non poteva ini-ziare meglio di così: Cinque me-daglie in un solo giorno.

Innanzi tutto, un piccolo pre-ambolo: L’Autunno ormai è en-trato (a pieno regime) nelle cam-pagne, nelle valli e nelle città; do-po una calda estate resa bollenteed affascinata dai Giochi Olimpi-ci di Londra. La bellissima atletajudoka Automne Pavia (star fran-cese) dal nome e cognome capa-ce di caldeggiare suggestioni:racchiude (tutto) un programmaricco di fascino particolare. La-scia i ‘verdi campi’ del ‘red car-pet’ o del ‘ blue velvet’ olimpico.E, con accanto una luminosa sciadi altre Atlete, è stata capace diattirare l’attenzione di mezzomondo; Tutte le fantastiche Par-tecipanti alle Olimpiadi hannoofferto uno spettacolo sportivoatletico entusiasmante davverounico. Un po’ di amaro in boccaagli spettatori rimane dopo lachiusura dei Giochi. Automne findal suo apparire incarna contra-riamente al suo ‘name’ l’inci-piente Estate, con la sua folgo-rante bellezza: trasformando am-bientazioni e luoghi (gradevol-

mente) ancora più estivi. E, conla città di Pavia ci ricollega. Anzi,con la sua splendida fisicità conil suo nome e cognome com-prende ancor di più l’Universaleeuropeo e forse anche mondiale.

L’inizio davvero folgorante coltris ‘medallico-metallico’: conl’oro, l’argento e il bronzo dellenostre Fiorettiste: Di Francesca,Errigo e Vezzali, le ‘indigene’ ita-liche Moschet-tiere iniziano l’av-ventura olimpionica alla grandecon alto profilo, volando nel cielo‘Sempre più Blu’. ‘Dream Team’tutto al femminile e solo di cam-pionesse vogliamo parlare; ce loeravamo promessi e così prose-guiremo. Giorgia Barosso, la La-dy Jazz di ‘All One jazz’ di RadioVertigo1 ha aperto la ricca carrel-lata di donne affascinanti e am-malianti per lo stra-potere artisti-co, sportivo, canoro e così via:ricco di ‘rumor’ e ‘glamour’.

Tralasciamo il ‘contemporaneo’oro nell’Arco di Frangilli, Galiaz-zo e Nespoli e l’argento di Tesco-ni con la pistola dai 10 metridando unicamente spazio allebellissime e bravissime Atlete del‘Fioretto’ nell’ ‘exploit’ della pri-ma giornata olimpica. Le ragazzepoi si ripeteranno ancora, piùbrillantemente vincendo anchel’Oro a Squadre sfoggiando una‘nomenclatura’ che rimarrà pro-babilmente viva per il restantemillennio a venire.

Il terzo millennio inizia all’in-segna del pessimismo più sfrena-to, il ‘Millennium Bug’ doveva

azionare il ‘fall out’ del pianeta ecagionare il ‘default’ ma così nonavvenne. Il Mille si assommò aglialtri Millenni. Il Lavoro, la Ricer-ca del meglio, con il massimo im-pegno e mettendo in campo lepiù elevate conoscenze scientifi-

che e, tutte le migliori risorseumane che in Italia sovrab-bondano nonostante l’avver-sa Europa: continua. Anche,a seguito di molteplici diffi-coltà economiche ad avanza-re. Grazie all’inventiva e alleinnovazioni in ogni campodello scibile umano e sporti-vo. ‘Ce lo chiede l’Europa!’ Sisuole ripetere per accogliereinviti e forzature legislative

atte solo a peggiorare il nostroMercato e la nostra ‘Governance’.Chissà perché, L’Europa non cichiede (quasi mai) di porre comemodelli di sviluppo le nostrestrutturate consolidate magnifi-cenze di ‘Mercato’. Oggi persinoprogrammi radiofonici con il benaugurante nome di ‘Millenium’sfoggiano il meglio del loro re-pertorio per perpetuare ‘virtù econoscenza’ per fare un sempliceesempio: Perfino il programmaWeb radio ‘Millenium’ di www.ra-diovertigo1.com condotto daMax il ‘Gallinero’ ne è una provae controprova. Facciamo un‘click’ sul computer. Provare percredere, l’Eccellenza gira oltreche nelle Olimpiadi sui Giornali,in Tv e, nella normale program-mazione radiofonica anche sulWeb. ‘Obrigado Obrigado’ direb-be Francesco Palmas un brillan-te cantautore che ha cantato sul-la Web Radio un suo pezzo vera-mente eccezionale. E, allora ‘Gra-cias a la vida’. Giorgia Lady Jazzapre nuovi spiragli musicali.

Con l’occasione salutiamo (do-verosamente, non ne possiamofare a meno) le graziose ragazzele c.d ‘Farfalle’ della GinnasticaRitmica ed il ‘Duo’ del tuffo Ca-gnotto/Dallapè e la grande me-daglia d’oro del Tiro a volo la 19enne Jessica Rossi: 99 colpi cen-trati su 100. E, prendiamo in as-soluta considerazione l’accoratadedica ‘100per100’ alla Sua Re-gione terremotata, da non di-menticare!!!(.) Un monito agliAmministratori. Ricostruiamol’Aquila e l’Emilia. Le risorse cisono, si possono trovare (qualoralo si volesse) con assoluta onestàpolitica, la ricostruzione potràessere realizzata. Senza più ves-sare i meno abbienti, ed indebo-lirli ulteriormente. Continuandosu questa falsariga il Terzo Mon-do sarà prossimamente alle Por-te. La nostra capacità di soprav-vivenza verrà cancellata. DiamoVita alla Vita.

U tifùš NiculénU só nòm a l’è Nicola ma i tifùš lisandrén se ad lü i fàn paròla il ciamu sémper Niculén. El cunòs tüta la stòria d’ista squàdra lisandréina, tücc i nòm ui sà a memòria ...a l’à ritràtt fina ‘n cantéina! Us fà pié da l’agitasiòn tüt’el vòti che i Grìgi i dàn in cóuš ant’in balòn: ui vén sübit el màn frigi! Se ‘t vóri savéi d’in giugadùr ‘t dévi parlè ammà con lü: u t’la spiega con amùr... òmi acsé i na fàn pü! Adés, però, me càr Nicola a nòm di tifùš lisandrén, làsmi dì ancùr ‘na paròla: «T’auruma tücc in gràn bén»

L’ANGOLO DEL DIALETTOdi Luciano Olivieri

Il tifoso NicolinoII suo nome è Nicola ma i tifosi alessandrini se parlano di lui lo chiamano sempre Nicolino.Conosce tutta la storia di questa squadra alessandrina,sa tutti i nomi a memoria ,,,ha ritratti anche in cantina! Si fa prendere dall’agitazione tutte le volte che i Grigi danno un calcio ad un pallone: gli vengono subito le mani fredde! Se vuoi sapere di un giocatore, devi parlare solo con lui, te lo descrive con amore: uomini così non ne fanno più! Adesso, però, mio caro Nicola, a nome dei tifosi alessandrini, lasciami dire ancora una parola: «Ti vogliamo tutti un gran bene!!»

LE FIGURINE PARLANTI di Antonino Freni

Le Tre Moschet-tiere

Page 13: Alessandria-Vallée d'Aoste

UN PROFILO DELLA PITTURA

Franco Scarabelli in mostra a Les ArtistesL’esposizione, inaugurata sabato 6 ottobre 2012 in via Vochieri 25/27 ad Alessandria propone al pubblico le opere di Franco Sacarabelli,pittore attento all’evoluzione dell’arte

Roberta Ossola, la responsabile della Galleria d’Arte Les Arti-stes, è sempre attenta alla sensibilità di pittori, scultori, ecc..in particolare apre la sala espositiva a chi ha qualcosa da pro-porre, prediligendo la lungimiranza verso il futuro. Franco Scarabelli è uno di questi. La sua pittura deve piacere,non ha mezzi termini! L’abilità di Franco Scarabelli sta tutta nel colore, a ben osser-vare le composizioni, sembra di essere davanti ad un mosai-co, composto dalla natura. Le tonalità sono forti, proprio perdestare nell’osservatore la presenza viva, quasi una riscossa,intravista attraverso il cromatismo. Tutto il complesso pittorico è armonia, traspare sempre unoscorcio pronto a ricordare la realtà, nascosta in un angolo. E, questo rammenta l’artista, curvo sotto il peso del cavallettoper andare alla ricerca di incantevoli scorci da ritrarre. La sua opera è personalissima, emerge per il trattamento del-l’umanità per gettare con la spatola tutto il mondo circostante.

DA TORINO ALLE LANGHE

Canelli ospita le operedi Domenico ValinottiIl pittore torinese, scomparso or è mezzo secolo, rivive con lesue opere nel Salone degli Eventi a Palazzo Riccadonna, incorso Libertà 25 a Canelli. La mostra è a disposizione del pub-blico dal 22 settembre al 21 ottobre 2012, con orario 16 - 19;sabato domenica anche 10 - 12. Sono possibili le visite guida-te previa conferma ai numeri 348 2626505; 338 9898800. Do-menico Valinotti, nato a Torino nel 1889, si è avvicinato allapittura nel 1912, con l’opera Primavera in fiore nell’ambito diun’esposizione a Vercelli. La sua tavolozza è ricca di paesag-gio, di quel paesaggio caratteristico di tutto il nostro Piemon-te, riscontrato in ogni getto di colore. La singolarità di Dome-nico s’intravede, in maniera accentuata, nei personaggi ri-tratti dalla sua panoramica. Le figure camminano lente, al-meno così pare all’osservatore attento, quasi faticano amantenere l’equilibrio, come s’intravede ne La Chiesa di SanRocco a Villanuova di Canelli, in un tipico contorno invernale.La stessa sensibilità è riscontrata in Città Silente laddovequalcuno, forse un monaco, s’incammina, assorto, riflessi-vo in un mistico raccoglimento. Nel suo modo di essere è evi-dente un velato pessimismo; un pessimismo non fermo a sestesso, piuttosto volto ad un domani infarcito di tanta speran-za. E, ancora questo atteggiamento è vivo in Lavoro dei Campi,nonché in tanti, tantissimi altri soggetti scaturiti dalla sua in-consueta vena artistica. Tutta la sua opera è poesia, raccontaattraverso l’immagine la parte migliore del nostro mondo.

RealityÈ la storia di una speranza, che si tramuta

in ossessione, sfociando poi nella vera epropria paranoia. Gli attori sono in partee assolutamente naturali. Più che la sce-neggiatura, qui è il loro contributo ad es-sere fondamentale per mantenere la pel-

licola a un buon livello. La vicenda scorresenza troppe forzature; e il colorito e bennutrito contorno del protagonista (parenti

amici e clienti) fa sì che non tutto il pe-so gravi sulle sue attoriche

spalle (Paone è una piacevolee educata spalla). Solo nel

finale denota una certalentezza, come se il mo-

tore filmico iniziasse aperdere colpi.

L’era glaciale 4Se non si può più contare sulla qualità (una buona e solidasceneggiatura), allora è meglio buttarsi sulla quantità (nuovi

personaggi, come capitan Sbudella, la vecchietta, ilemming modello Ewoks-Braveheart e la talpagentile). Se non altro, rispetto al terzo capitolo,

c’è più carne al fuoco; e l’azione pressochècontinua aiuta la pellicola a

procedere con discretascioltezza. Resta peròl’evidente differenza col

primo episodio; ed è ormailampante l’intento di striz-zare l’occhio a tutti, grandi,medi e piccini, infilandopure gli artificiosi adole-

scenti pseudo-moderni.

Candidato a sorpresaLa classica commedia stile montagne russe; si sale con gagriuscite (talebano perché ha la barba), per quanto esagerate,

ma poi si scende, con ripetizioni e ecces-sive cadute di gusto (si scivola nel fa-cile, con linguaggio pesante e solitiriferimenti sessuali). Comunque, idue protagonisti, soprattutto Ferrel,danno il loro contributo alla causafilmica destreggiandosi con disinvol-

tura, alle prese con un copione noncerto eccelso, ma che gli permette di

sbizzarrirsi, calcando voluta-mente la mano. Nel com-

plesso, non male, anchese alcuni momenti stri-dono un po’ col restodell’allegra cavolata.

Resident Evil: retributionCon questo capitolo si completa la trasformazione in spara-tutto picchiaduro. Ormai è un videogame a livelli (le simula-zioni). Il grande schermo però dovrebbe differenziarsi dal

gioco, almeno tentando di dargliun minimo di corposità; cosache qui non accade. Nonostante

ciò, il ritmo piuttosto serrato,alcune scene spettacolari el’utilizzo dei modelli base(può tornare chiunque) dan-

no alla pellicola quell’alito diossigeno in grado trasformar-la in qualcosa di vedibile, ma

nulla più. P.S. Il rapimentodella bambina da parte delmostro si spera sia un omaggioad Aliens scontro finale.

HURRÀ GRIGI 1312 ott. 2012

I PALLINI di Puppigallo

ART GALLERY di Franco Montaldo

MUSICA Si è svolto nell’ambito della Festa Patronale l’epilogo della kermesse estiva

‘Carrozzone alessandrino 2012’: chiusura speciale a San Michele

Love me do è il brano con cui i Beatles cin-quant’anni fa, si presentarono per la primavolta negli studi di Abbey Road, davanti a

quel genio di Ge-orge Martin, a re-gistrarne la can-zone. Era il 5 ot-tobre del 1962 ecosì incominciò

la grande scalata alle classifichemondiali e la nascita di una leg-genda. George Martin produttoreed arrangiatore era praticamenteil quinto elemento che si muovevaall’ombra dei quattro ragazzi di Li-verpool; John Lennon, PaulMcCartney, George Harrison eRingo Starr. Non voglio fare unacronistoria dei quattro baronetti,di storici della musica ne è pienol’universo! Questo vuole esseresolo un piccolo omaggio a quelliche sono stati i fautori principi delmovimento pop mondiale. Dicevoche con Love me do, inizia il mitodei Beatles e una forma di psico-si generale che abbraccia il mon-do intero della musica giovanilefino allo scioglimento del gruppo

nel 1970. Ricordiamo la discogra-fia ufficiale dei Beatles: Please Please me(1963), With The Beatles (1963), A Hard Da-y’s Night (1964), Beatles For Sale (1964),Help! (1965), Rubber Soul (1965), Revolver(1966), Sgt. Pepper’s Lonely Hearts ClubBand ‘Capolavoro assoluto’ (1967), MagicalMystery Tour (1967), The Beatles (White Al-bum) (1968) 2 LP, Yellow Submarine(1969), Abbey Road (1969), Let it Be (1970).

Per comunicazioni telefonare al 3333930420 (Mauro)o scrivere a: [email protected]

http://ilcarrozzonealessandrino.blogspot.com/www.facebook.com/mario.mossuto#!/mario.mossuto

www.youtube.com/mariusmstaff

5 ottobre 1962. La nascita di una leggenda: The Beatles

Come ogni anno, in-serito nella Festa Pa-tronale, nel Centro

Sportivo della Parrocchiadi San Michele, si è svoltoun special del ‘CarrozzoneAlessandrino’ a chiusuradell’evento locale estivoper eccellenza. Diversi icantanti che hanno ac-compagnato questa serataper un tributo finale. Ospitigraditi la Scuola di Ballo‘Eclisse’ dei F.lli Picotti. Hapresentato la serata loShowman Mauro, con ilDirettore Artistico Mike Ya-cin, il tecnico del suono DJMario Mossuto e l’assi-stente tecnico Raff.

Page 14: Alessandria-Vallée d'Aoste

Provatecnica perun progettodi rivista

letterariaScrittoridi Alessandria e del Monferrato

HURRÀ GRIGI14 anno 4 n. 16

Le cinque fondamentali domande ancheagli autori del microfestival di letteratu-ra e poesia di Alessandria:

1 La scrittura è una componente importantedel tuo lavoro: quanto lo è il rapporto di-retto con il lettore oppure ritieni che sia daprediligere la mediazione della parolascritta?

2 La nostra è la società dell’immagine, maper te quanto è importante scrivere, intesoanche in senso materiale (la penna chescorre sul foglio)?

3 Qual è la componente di gioco, se ritieniche esista, insita nella scrittura?

4 Scrivere è un piacere che si può trasmet-tere al lettore oppure è semplicemente unmodo per trasportare concetti?

5 Qual è la storia che ti ha emozionata/o direcente ovvero quale ti piacerebbe legge-re (o scrivere) in questo momento?

ElisabettaMaùti(A ‘Vi Piace?’ venerdì 2/11)Quarantacinque anni, lau-rea in lingue e letteraturestraniere e in psicologia; daanni scrivo e racconto fiabeai bambini e ai loro genitori;curo un blog che pubblica settimanalmenteuna fiaba a richiesta; ho scritto uno spettacoloper il testo di attori, due per il teatro di buratti-ni e due spettacoli anche interpretati da me,nella rassegna per bambini TAM TAM: favole emusica; ho pubblicato anche ‘Storie per la pap-pa e per la nanna’ (Edizioni Erikson), ‘Giorginomangia bombe e altre storie per bambini chenon hanno paura delle emozioni’ (Edizioni Erik-son), ‘Cosa mi racconti oggi? Storie per aiutarei bambini a parlare di sé’ (Edizioni Erikson) -www.dillocon1fiaba.it 1 Per il tipo di scrittura che io pratico (la scrit-

tura di favole) il rapporto diretto con il fruito-re è straordinario. Spesso il mio fruitore nonsa leggere ed ecco che nel rapporto direttopassiamo da parola scritta-lettura (spesso diun adulto che media) a parola raccontata-ascolto. Il rapporto è rivoluzionato, e la pa-rola dà spazio, grazie al gioco sui toni, sullepause, sulle voci e soprattutto grazie allereazioni dei piccoli fruitori, a grande emozio-ni, anticipazioni e sorpresa: la storia cambia.

2 Mi piacerebbe offrire l’immagine romanticadella penna che corre sul foglio. In realtà lotrovo molto faticoso: adoro il mio PC portati-le che mi permette di cancellare senza can-cellature e soprattutto non mi obbliga allafatica terribile di cercare di leggere paroleche non riesco più a riconoscere.

3 Per me la scrittura è gioco perché disegnamondo nuovi. Nella scrittura delle favolequesto si potenzia, ed è l’aspetto che perso-nalmente amo di più: i personaggi sono emo-zioni, le loro azioni esplorano tutte le possibi-lità di azione e molte di più rispetto a quelleche abbiamo nella vita di tutti i giorni. Il fa-scino aumenta quando la magia della scrit-tura fantastica si riversa nel quotidiano e cifa vedere mondi fantastici, dentro una poz-zanghera o in una goccia di rugiada.

4 Questo non so dirlo: per me il piacere dellascrittura sta nell’imprimere un ordine. Il mio.Mi è capitato spesso di lavorare con illustra-tori o editor che amano lavorare ad un libro,leggono con passione, ma non condividonoaffatto il gusto della scrittura, allo stessomodo in cui non tutti quelli che amano man-giare condividono necessariamente il piaceredi preparare un piatto.

5 Mi hanno emozionato tantissime storie, mami piacerebbe scrivere un film per ragazzi,una di queste straordinarie animazioni che faPixar. Poi - mi vergogno un po’, ma lo confes-so - da sempre mi piacerebbe scrivere unastoria semplice e grande come il PiccoloPrincipe o L’uomo che piantava gli alberi.

UNA FIABA PER OGNI PERCHÉ spiegareai bambini perché succedono le cose - Elisa-betta Maùti - (Edizioni Erikson) - Dieci favolecon protagonisti piccoli fiori, cuccioli e oggetti

quotidiani, che devono affrontare le stesse dif-ficoltà dei bambini: la paura del buio, la man-canza di mamma e papà, prendere le medicinequando si è ammalati, andare all’asilo... Scrittocon un linguaggio facile da comprendere a ac-compagnato da vivaci illustrazioni a colori, il li-bro è un valido aiuto per maestre ed educatriciper spiegare ciò che i bambini fanno fatica acomprendere.

LucaMartini - GretaSandrini(A ‘Vi Piace?’ ven. 5/4/2013)Luca Martini, classe 1969, stu-di classici, non è mai stato unginnasta in questa vita ma inaltre probabilmente si; colla-bora con l’associazione cultu-rale presentARTsi di Castiglio-ne delle Stiviere; per ASD Li-berty cura comunicazione erapporti con i media. GretaSandrini, classe 1986, è ginna-sta dall’età di 5 anni; nel corsodella carriera agonistica si èlaureata più volte campionessa nazionaleUISP di categoria; da 2006 insegna ginnasticaartistica presso altre società; nell’agosto 2010fonda l’ASD Liberty di cui è presidente e diret-tore tecnico; è laureata in Scienze delle attivitàmotorie e sportive presso l’Università deglistudi di Brescia; nei primi due anni di vita, ASDLiberty ha già laureato diverse campionessenazionali di categoria CSI e UISP, ma soprat-tutto ha saputo scrivere, con semplicità e uma-nità, una piccola grande storia di sport e di vita.1 LUCA - In senso assoluto il contatto con il

lettore è momento straordinario, di confron-to e analisi. La possibilità di dialogo con il let-tore è un momento per andare oltre la parolae conferirle significati nuovi.

2 LUCA - La penna che scorre sul foglio, l’ideache prende vita, il sentimento e le emozioniche assumono dimensione, la storia, dappri-ma tutta intima, che disegna contorni e am-biti pronti a ospitare il lettore oltre che i suoipersonaggi; scrivere è momento di irrinuncia-bile raccoglimento che poi si dilata prenden-do forme nuove attraverso gli occhi e l’animodi chi leggerà.

2 GRETA - In una società come quella d’oggidove esistono infiniti modi per comunicare, lascrittura contiene la vera essenza dei propripensieri, la penna scorre e la mente si liberadi tutto ciò che è razionale, lasciando spazioalle emozioni..le emozione del cuore.- Greta

3 LUCA - La scrittura è in primis un istinto, unimpulso. Può essere un bisogno, una terapia,un momento di estasi, può anche essere ungioco nella ricerca del termine, della sua mi-sura, della sua collocazione.

3 GRETA - Solo la scrittura consente di potergiocare con le parole e avere la piena libertàdi scegliere quali sono i termini da utilizzarein modo da plasmare al meglio i concetti chevogliamo esprimere. Greta

4 LUCA - È entrambe le dimensioni. L’espres-sione del concetto, intrinseca nel bisognodella scrittura, può coesistere con la ricercadi una condivisione di piacere dello scriverecon il lettore, molto sta anche a quanto loscrittore ricerchi la comunicazione con ilpubblico.

4 GRETA - Scrivere deve essere un piacere datrasmettere al lettore se lo si vuol renderepartecipe di ciò che si ha scritto, trasportareconcetti spostandoli da una mente ad un’al-tra non lascia spazio alle emozioni e quindi alpiacere.

5 LUCA - Tanto per la lettura quanto per il de-siderio di averlo saputo scrivere, cito NP eAmrita, i due capolavori di Banana Yoshimo-to, che ho recentemente riletto.

5 GRETA - La storia che mi ha emozionato dipiù in assoluto... È la mia! (ma forse non biso-gnerebbe dirlo,vero???)

LIBERTY NEL CUORE (presentARTsi 2012)- Luca Martini e Greta Sandrini - C’è un cortileampio e soleggiato dietro a una casa, tutt’at-torno ben ordinati sono disposti alcuni attrez-zi... Una striscia rossa fatta di spugna e rico-perta di moquette per la corsa, là si vede unatrave. Poi, tra un palo e il muro c’è una sbarrarivestita di plastica a rappresentare le paralle-le... Vedo una bambina che corre a perdifiatolungo la striscia... Mentre corre quella bimbasogna, sogna di essere una farfalla, di librarsileggera in coreografie improvvise ed eleganti.E proprio mentre il sole rende più cangiante ilrosso della striscia il sogno si trasforma per-ché finalmente si sente davvero libera di vola-re. Quella bambina sono io alcuni anni fa, e daqualche parte in me c’è ancora vivo quel sognocresciuto in un cortile. Oggi sono in palestra... Eattorno a me vedo tante farfalle, piccole bim-bette e ragazzine nei loro body nero fucsia chesono i colori sociali della mia associazione diginnastica artistica, l’ASD Liberty. Cerco di in-segnare loro a volare, e ogni volta sento chequel sogno non è finito.

GiusyCaligari(A ‘Vi Piace?’ venerdì 4/1/2013)Scrittrice, poetessa, attri-ce... personaggio polivalen-te della cultura contempo-ranea; scrive da sempre mainizia a pubblicare nel 2009, quando. esordiscecon la silloge poetica ‘IO’; nel 2010 compare innell’antologia’Parole in fuga’, con la poesia ‘Ilfiume’ e nell’antologia ‘Il potere dell’anima’con le poesie ‘Cuore di cristallo’, ‘San Lorenzo’,‘Ombrelloni’; all’inizio del 2011 pubblica un’al-tra silloge : ‘@ at the rate of’ edita da AlettiEditore (ora solo in e-book); non paga scrive ilromanzo ‘La scatola dei cappelli’ edito da Gre-co&Greco e presentato lo scorso ottobre allafiera del libro di Roma ‘Più liberi più libri’ e al‘Buk’ di Modena’ a febbraio 2012; presenzia aconvegni, festival e rassegne; al I° Festival del-la letteratura di Milano incontra il cantautoreUruguaiano Pablo Palacios con il quale crea‘Notae’ spettacolo di musica e parole...1 La scrittura è parte integrante della mia vita.

Amo condividere il mio pensiero scritto e noncon il lettore dal quale mi aspetto domandee, come dico sempre, chiedete a chi scrivequando è in vita per evitare di travisare coninterpretazioni critiche postume il suo pen-siero.

2 Importantissima la scelta della penna! Per-sonalmente scrivo a mano con penne dall’in-chiostro verde, scrivo di notte, spesso a lettoed il tratto deve scivolare veloce come il miopensiero!

3 Il meraviglioso gioco dello scrivere è il poterdire tramite altri quello che pensi e lo fai im-medesimandoti nei personaggi più diversi go-dendo dell’opportunità che questo ti da dianalizzare la verità da angolazioni impossibi-li al pensiero di uno solo.

4 Non tutti amiamo le stesse cose. C’è chi amascrivere e chi leggere... Certo se non hai fattotuo il gusto della lettura difficilmente diven-terai un bravo scrittore; ma la passione delloscrivere no, non credo si possa trasmettere.È un fuoco che arde, che ti toglie il sonno eche fa soffrire è questo spesso il lettore nonlo sa.

5 Sinceramente? Beh!, la storia della mia vitama è troppo presto per una biografia!

LA SCATOLA DEI CAPPELLI Giusy Caliga-ri - (Greco&Greco, 2010) - Penelope ha venti-nove anni quando scopre che i suoi genitori, or-

mai morti da anni, l’avevano adottata. Quandoviene contatta da un avvocato per raccontarlela sua vera storia, è a un punto molto dolorosadella sua vita. La scoperta sul suo passato sa-rà un motivo per rimettersi in gioco. Ritrovarele sue origini, conoscere la storia dei suoi geni-tori biologici, partendo dalla Provenza. E’ lì cheinizia il suo viaggio, è lì che incontra le personeche le racconteranno chi era sua madre e per-ché l’ha abbandonata. Questa è la storia di unadonna che va incontro al suo passato e al suofuturo per affrontare il presente. Per capiredove andare, per non perdersi di nuovo.

SimonaBarugola(A ‘Vi Piace?’ venerdì 3/5/2013)Vercelli, 1969; mi sono oc-cupata da sempre di infor-matica; dopo l’arrivo dellefiglie la mia vita ha subitodei cambiamenti; proprio con la mia famigliaho capito che quando si è convinti di quello chesi desidera, e soprattutto si è veramente uniti,le difficoltà si affrontano meglio e le montagnediventano colline; ho quindi modificato i mieiobiettivi e rispolverato la scrittura; scrivo perraccontare le storie che invento. I miei sonoracconti pensati per coloro che hanno ancoravoglia di sognare come me.1 Io scrivo per il piacere di raccontare le mie

storie: con le parole creo viaggi e avventure,racconto di emozioni e altro. Sono le mie sto-rie, i miei sogni, che voglio condividere con illettore: credo, per questo, sia fondamentalemantenere un dialogo con esso. Questo rap-porto è uno scambio reciproco di informazio-ni perché aiuta a capire quanto lo scrittoreriesce a trasmettere al lettore e come il let-tore riesce a interpretare i pensieri delloscrittore. Personalmente accetto di buongrado anche critiche, che ritengo fondamen-tali per crescere e migliorare la mia scrittura.

2 Certamente oggi la nostra società si basasull’immagine, sull’apparire. Ma può bastareun post su un social network a creare le milleemozioni che possono nascere dalla letturadi un libro? Io scrivo ciò che vedo con la miaimmaginazione e tutto quello che creo nasceda una serie di immagini fissate sulla carta.Sentire la penna che corre sul foglio, affondaleggermente, ruota tra le dita, aiuta la crea-zione. Quando raccolgo appunti e li trasferi-sco in modo ordinato sul computer non faccioaltro che rivedere le immagini e aggiungernealtre. Le parole e gli appunti crescono così fi-no a diventare un racconto.

3 Scrivere un romanzo, un racconto, una fiabaè giocare. Giochi con i tuoi personaggi muo-vendoli in uno spazio illimitato. Nella finzionedi un testo loro possono fare acrobazie, af-frontare pericoli, vincere battaglie che nellarealtà noi ‘umani’ non possiamo.

4 Uno scrittore è inizialmente un lettore ap-passionato. Dalla passione per la lettura puònascere, come nel mio caso, la passione perla scrittura; ma per riuscire a trasmettere ilpiacere di scrivere occorre arrivare a incurio-sire il lettore e accendere in lui la voglia dimettersi in gioco.

5 Sono tante le storie che mi hanno emoziona-ta o divertita. Più di una volta ho terminato lalettura di un libro pensando ‘ecco una storiache avrei voluto raccontare’, ma se propriodevo citare un titolo allora scelgo ‘Il piùgrande uomo scimmia del Pleistocene’ di RoyLewis: un libro divertente dalla prima all’ulti-ma pagina.

L’ORA DI MIDDLE DAWN Simona Barugola- (EdiGiò, 2010) - Guardando nello specchio,Andy non vide il suo riflesso, come si aspetta-va, ma la figura di una piccola persona chepiangeva disperata. Sentì lo stomaco sobbal-zare. Il suo mondo, fatto di certezze e di queltanto di spavalderia, si frantumò in un attimosotto i colpi dell’assolutamente irrazionale.Cercate il Potere ma lo avevate già, perché so-no solo le vostre scelte a modificare la vostravita!

Il punto di vista degli autori del ‘Vi Piace?’

Indagine sulla scrittura

Page 15: Alessandria-Vallée d'Aoste

una storia del calcio fino al 1930,per proseguire poi in un percorsoche alterna capitoli ‘di prepara-zione’ al mondiale ad altri in cuisi parla degli specifici appunta-menti iridati. Il tutto vissuto gior-no per giorno, quasi a compiereun viaggio ideale tra il 1930 e il

1970, con formazioni, curiosità,aneddoti, storie di tutte lepartite, sia delle fasi finali chedelle qualificazioni. Senza tra-

lasciare i fatti della vita quoti-diana, gli appuntamen-

ti con la Storia, con laS maiuscola, le sensa-zioni e le emozioni le-gate al fattore calcio

ma anche al vissuto ditutti i giorni. L’intentodell’autore è quello dirivivere il momentosportivo nello stessocontesto in cui lo vis-

sero gli sportivi di allo-ra, arrivando alle partite

importanti condividendole sensazioni di quei mo-menti e mettendo in ri-

In trenoFin da piccola la nonna mi portavaa vedere passare i treni. Era il pas-satempo più bello. Seduta sul seg-giolino della bicicletta mi stringevoforte alla cintura del suo vestito, aquel corpo magro ed energico finoad arrivare al passaggio a livello.Lì, aspettavamo di vedere il trenopassare. Quando si avvicinava, an-nunciandosi con il suo inconfondi-bile fischio, avevo appena il tempodi intravvedere le carrozze e le per-sone che subito il treno se le porta-va via nella velocità, ma quell’atti-mo bastava per immedesimarminel mio viaggio personale in cui eroio a decidere la partenza e l’arrivo.Tutto nasceva dal fervore della miatestolina che immaginava e fanta-sticava intensamente. A quell’etàavrei voluto restare lì per sempre,non muovermi più per nessuna ra-gione al mondo. Guardavo incanta-ta quella lucida e grigia ferragliadalla lunga coda e sebbene fossicon i piedi ben piantati a terra, lasua corsa mi proiettava in luoghilontani e mentre inseguivo il trenocon lo sguardo, la mia mente im-maginava il mosaico di mondi cheavrebbe toccato ad ogni sua ferma-ta. Per questo non c’era mai unaragione per tornare a casa. Sonopassati molti anni da allora e il pro-gresso ci ha donato mezzi veloci esupersonici. Nessuno, però, riusci-rà mai a soppiantare il caro vecchiotreno. Né l’imbattibile velocità del-l’aereo che accorcia le distanze macomprime mondi e culture diffe-renti, mirando dritto alla meta, néla libertà di un viaggio in auto, chemai potrà soffer-marsi suiparti-

colari dei luoghi e della gente in-contrata ad ogni stazione. Il trenoè una lenta evasione, un susseguir-si di immagini che dal finestrino siriflettono ed entrano a far parte delnostro viaggio. Permette di coglie-re la fotografia di un paesaggio chegradualmente muta sotto i nostriocchi nello sferragliante sottofon-do delle rotaie, senza la noia chepuntuale sopraggiunge se sceglia-mo di viaggiare con altri mezzi ditrasporto, perché fuori dal finestri-no c’è un mondo in movimento ed èfantastico poterlo osservare. Capi-ta a volte viaggiando di sfiorare perun attimo le vite degli altri; alle sta-zioni, per esempio, ci soffermiamoa guardare una coppia stretta in unabbraccio, ascoltiamo le parole diun discorso consumato prima dellapartenza, o sbirciamo addiritturadentro qualche abitazione rubandosenza volerlo un po’ d’intimità a chila vive. È un caleidoscopio di mon-di, che si arricchisce ad ogni fer-mata di storie e di assaggi di cultu-ra, penetrando nel cuore dei luoghisenza modificarli. Se poi non si havoglia di guardare fuori c’è semprela possibilità di scambiare qualcheparola con il passeggero seduto alnostro fianco o, nel caso volessimoestraniarci e rimanere soli con noistessi, sarà un libro a tenerci com-pagnia o a schermare con le pagi-ne il variegato popolo di viaggiatoriche ci circonda. Un carico di pas-seggeri di cui proviamo a decifrarel’esistenza posando su di loro perun attimo lo sguardo, rapido, furti-vo, interrogandoci sui loro rispettivi

destini. Senza dubbio ci saràqualcuno in fuga, altri, glielo

si legge in faccia, hannouna persona specialeda raggiungere e poici sono loro: quellisenza speranze, chenon sanno dove an-dare e affidano al tre-no la possibilità didare una svolta allapropria vita, forti sol-

tanto di quei pochisoldi in tascache consentiran-

no loro di par-tire. Per loro iltreno passa

soltanto unavolta.

HURRÀ GRIGI 1512 ott. 2012

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

LIBRI Alla presentazione interverrà anche Roberto Bettega

La Coppa Jules Rimet, una storia mondiale

salto quanto la Coppa Rimet siastata la coppa di un uomo, in uncalcio in cui il fattore umano ave-va ancora un valore fondamenta-le. La presentazione del libro(che è già in vendita in tutte lemigliori librerie d’Italia, in Ales-sandria da Bertolotti e da Feltri-nelli) si terrà presso la sala consi-liare della Provincia, grazie alladisponibilità e alla dichiaratapassione calcistica del PresidenteGiovanni Barosini e, a fine ceri-monia, Roberto Bettega, Alessan-dro Trisoglio e l’editore Luca Tu-rolla saranno ospiti del locale‘Gusto’ di Via Lombroso 15/17,dove si potrà continuare a parla-re di calcio, discutendone ami-chevolmente nel corso di unapiacevole apericena. Ad aggiun-gere argomenti di discussione, al‘Gusto’ sarà presente anche Fla-vio Pieranni, autore di alcuni li-bri editi da Bradipolibri, dedicatial Toro, accompagnato da Mauri-zio Vigliani di ‘Toro Scatenato’.Non solo Juve, quindi, ma calcioa 360 gradi.

Certamente Roberto Bette-ga non è mai stato uno deiprotagonisti della Coppa

Rimet, in quanto la sua stupendaparabola calcistica è iniziata pro-prio negli anni immediatamentesuccessivi alla chiusura del ‘ciclo-Rimet’, ma se si vuole discutere eragionare di calcio, l’ex attaccan-te bianconero rappresenta sicu-ramente una delle personalitàmaggiormente accreditate inmerito, per competenza, espe-rienze e dialettica. E proprio perparlare di calcio (di Coppa Rimetma non solo), Roberto Bettegasarà in Alessandria, oggi, venerdì12 ottobre, alle 18, nella Sala delConsiglio Provinciale di PalazzoGhilini, ospite d’eccezione allapresentazione ufficiale del libro IMondiali di Jules Rimet, operadell’alessandrino Alessandro Tri-soglio, edita da Bradipolibri, casaeditrice torinese specializzatanella pubblicazione di letteraturasportiva.

Il libro descrive la storia dellaCoppa del Mondo di calcio dal1930 al 1970, manifestazione for-temente voluta dal francese JulesRimet, che da lui poi prese il no-me. Alessandro Trisoglio riper-corre quei momenti, partendo da

La copertina del libro. Sotto: l’autore, il giornalista Alessandro Trisoglio

Il volume è già in venditain tutte le migliori librerie

d’Italia, in Alessandria da Bertolotti e Feltrinelli

Focaccia al formaggioMaxi pizza • Specialità pesce

Alessandria Piazzetta Bini, 9Tel. 0131 253736FORNO A LEGNALOCALECLIMATIZZATOCHIUSO IL LUNEDÌ

GIOCA E VINCI CON IL

Via Comunale, 24 - VALMADONNA (AL)

Tel. 0131 508949

RICEVITORIA N. 973

di Carla e Claudio

Page 16: Alessandria-Vallée d'Aoste

VASTO ASSORTIMENTOUSATO GARANTITO

Punto vendita usatoVia G. Bruno 57 - Alessandria • tel. 0131 223356 • [email protected]

Punto venditaVia Cilea 7/9 - Alessandria • tel. 0131 226492-226695 • [email protected]

Vendita e assistenza

e multimarche

Abbigliamento specificoHONDA-YAMAHA-SPIDIe in più accessori e ricambi ORIGINALI

Concessionarioufficiale