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Anno IV Numero 1014 Martedì 20 Dicembre 2016, S. Liberato AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 2. Circolare: Inizio commercializzazione Cannabis FM-2 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Alitosi 4. Insufficienza renale Prevenzione e Salute 5. Come riconoscere la sindrome del tunnel carpale dai sintomi 6. Influenza stagionale: 5 cose da sapere per sconfiggerla i Meteo Napoli Martedì 20 Dicembre Variabile Minima: 5°C Massima: 13°C Umidità: Mattina = 51% Pomeriggio = 60% ALITOSI L'alitosi, o alito cattivo, è una condizione in cui l'alito ha un odore sgradevole persistente e può essere rinfrescato solo temporaneamente con rimedi come mentine, collutori, spray e gomme da masticare. Alla base possono esserci disturbi di salute, cattive abitudini o il consumo di determinati cibi. Le patologie che si possono associare all'alitosi sono le seguenti: Acetonemia; Acidosi metabolica; Carie; Colite; Diverticoli esofagei Fibrosi cistica, Gastrite; Indigestione; Parodontite; Polmonite; Rinite; Sinusite; Tonsillite; Ulcera peptica Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi. QUALI SONO I RIMEDI CONTRO L'ALITOSI? In molti casi l'alitosi può essere combattuta efficacemente con una corretta igiene orale. Oltre a lavarsi i denti dopo aver mangiato può essere utile pulire la lingua con lo spazzolino, utilizzare il filo interdentale e bere più acqua. CON ALITOSI QUANDO RIVOLGERSI AL PROPRIO MEDICO? Se l'alitosi persiste nonostante i cambiamenti nello stile di vita e la corretta igiene orale è bene rivolgersi innanzitutto a un dentista. Nel caso in cui lo specialista sospetti la presenza di un problema non legato alla cura della bocca, è consigliato eseguire analisi più approfondite. (salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Ognuno è ricco ‘a casa soja Ognuno è Re della propria casa. QUALI MALATTIE SI POSSONO ASSOCIARE ALLALITOSI?

ALITOSI - ordinefarmacistinapoli.it · Fibrosi cistica, Gastrite; Indigestione; Parodontite; ... specialista sospetti la presenza di un problema non legato alla cura della bocca,

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Anno IV – Numero 1014 Martedì 20 Dicembre 2016, S. Liberato

AVVISO

Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un

Farmaco per Tutti”

2. Circolare: Inizio

commercializzazione

Cannabis FM-2

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute

3. Alitosi

4. Insufficienza renale

Prevenzione e Salute

5. Come riconoscere la

sindrome del tunnel

carpale dai sintomi

6. Influenza stagionale:

5 cose da sapere per

sconfiggerla

i

Meteo Napoli

Martedì 20 Dicembre

Variabile

Minima: 5°C Massima: 13°C Umidità: Mattina = 51%

Pomeriggio = 60%

ALITOSI

L'alitosi, o alito cattivo, è una condizione in cui l'alito ha un odore sgradevole persistente e può essere rinfrescato solo temporaneamente con rimedi come mentine, collutori, spray e gomme da masticare.

Alla base possono esserci disturbi di salute, cattive abitudini o il consumo di determinati cibi.

Le patologie che si possono associare all'alitosi sono le seguenti: Acetonemia; Acidosi metabolica; Carie; Colite; Diverticoli esofagei Fibrosi cistica, Gastrite; Indigestione; Parodontite; Polmonite; Rinite; Sinusite; Tonsillite; Ulcera peptica Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

QUALI SONO I RIMEDI CONTRO L'ALITOSI? In molti casi l'alitosi può essere combattuta efficacemente con una corretta igiene orale. Oltre a lavarsi i denti dopo aver mangiato può essere utile pulire la lingua con lo spazzolino, utilizzare il filo interdentale e bere più acqua.

CON ALITOSI QUANDO RIVOLGERSI AL PROPRIO MEDICO? Se l'alitosi persiste nonostante i cambiamenti nello stile di vita e la corretta igiene orale è bene rivolgersi innanzitutto a un dentista. Nel caso in cui lo specialista sospetti la presenza di un problema non legato alla cura della bocca, è consigliato eseguire analisi più approfondite. (salute, Humanitas)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

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Proverbio di oggi….…….. Ognuno è ricco ‘a casa soja Ognuno è Re della propria casa.

QUALI MALATTIE SI POSSONO ASSOCIARE ALL’ALITOSI?

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1014

SCIENZA E SALUTE

INSUFFICIENZA RENALE

CHE COS'È L'INSUFFICIENZA RENALE?

L'insufficienza renale è quella condizione in cui i reni non riescono più a svolgere la propria funzione, che consiste nella regolazione dell'equilibrio idrico e salino, nell'eliminazione di acidi e scorie dall'organismo e nella produzione di ormoni (come l'eritropoietina).

ESISTONO DIFFERENTI TIPI DI INSUFFICIENZA

RENALE?

Quando l'insufficienza renale si sviluppa rapidamente, da poche ore a pochi giorni, viene definita come "acuta" ed è una condizione potenzialmente letale. Generalmente, se riconosciuta e trattata adeguatamente, può essere reversibile. Quando invece l'insufficienza renale si sviluppa lentamente (nel corso di mesi o anni), viene definita come cronica. Essa è una condizione irreversibile e i sintomi si manifestano solo tardivamente, quando la malattia è già avanzata. In linea generale, si può rallentare l'evoluzione di questa condizione ma, se essa giunge al suo stadio più avanzato, rende necessario l'utilizzo della dialisi o il trapianto di rene.

QUALI SONO LE CAUSE DELL'INSUFFICIENZA RENALE ACUTA?

L'insufficienza renale acuta può essere determinata da: Una diminuzione dell'apporto di sangue necessario ai reni per esplicare le proprie funzioni:

Emorragia; Disidratazione e ustioni; Insufficienza cardiaca, Shock circolatorio in corso di infezione o di reazione allergica, Insufficienza epatica

Danno diretto ai reni: Trombosi delle vene o delle arterie renali; Infezioni Infiammazione in corso di malattie autoimmuni (glomerulonefriti e vasculiti) Alcuni farmaci, fra i quali chemioterapici, antibiotici, farmaci anti-infiammatori ecc. Mieloma multiplo, una malattia del sangue; Tossici come metalli pesanti e droghe

Ostruzione delle vie urinarie, che impedisce all'urina prodotta dai reni di essere espulsa dall'organismo tramite la minzione:

Ipertrofia prostatica benigna (prostata ingrossata) Calcolosi renale; Tumori delle vie urinarie Danni ai nervi che controllano la vescica

L'insufficienza renale cronica, invece, può essere causata da: Diabete, sia di tipo 1 che 2; Ipertensione arteriosa; Depositi di colesterolo nei vasi renali (aterosclerosi) Glomerulonefriti e vasculiti Malattia policistica renale e altre malattie genetiche (es. Malattia di Fabry

e sindrome di Alport) Ostruzione prolungata del tratto urinario, dovuta a tumori, calcolosi renale o ipertrofia prostatica

benigna Reflusso vescicouretrale, una condizione che causa il reflusso dell'urina all'interno dei reni Pielonefrite, una infezione cronica del rene; Mieloma multiplo (una malattia del sangue Tossicità da farmaci (es., chemioterapici)

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1014

I sintomi dell'insufficienza renale acuta sono: Una riduzione del volume delle urine, anche se, in alcuni casi, esso potrebbe non

subire variazioni. Ritenzione idrica, che si manifesta con gonfiore di gambe, caviglie o piedi. Sonnolenza Fiato corto, se i liquidi si accumulano nei polmoni (edema polmonare) Affaticamento; Confusione mentale; Convulsioni o coma (nei casi più gravi)

I sintomi dell'insufficienza renale cronica si sviluppano gradualmente nel tempo e possono essere confusi con quelli di altre patologie. Solitamente diventano evidenti solo quando i danni sviluppati sono difficilmente reversibili, e possono comportare: Nausea e vomito; Perdita di appetito; Affaticamento e debolezza; Difficoltà nel prendere sonno, Riduzione nella quantità di urina prodotta Confusione mentale; Contrazioni muscolari involontarie; Gonfiore a piedi e caviglie; Prurito persistente; Ipertensione Fiato corto, se i liquidi si accumulano nei polmoni (edema polmonare)

La diagnosi dell'insufficienza renale può essere effettuata attraverso:

Esami del sangue e delle urine; Ecografia Scintigrafia; In alcuni casi, biopsia renale

TRATTAMENTI

In caso di insufficienza renale acuta è imperativo eliminare la causa scatenante (ad esempio disidratazione, infezione, farmaci etc). Collateralmente, è fondamentale riconoscere e trattare le complicanze dell'insufficienza renale che possono diventare pericolose per il paziente. Fra queste: l'edema polmonare, l'acidosi (una condizione di eccessiva acidità del sangue) e l'iperpotassiemia (un'elevata concentrazione di potassio che può essere tossica per il cuore). A questo scopo è utile: Bilanciare i fluidi corporei: il medico può raccomandare, a seconda del caso, la somministrazione di

liquidi o di farmaci diuretici Farmaci o utilizzo di soluzioni endovenose per controllare i livelli di potassio e acidi nel sangue Dialisi temporanea, allo scopo di rimuovere le tossine eventualmente accumulate, quando la terapia

medica non è più sufficiente

Nel caso di insufficienza renale cronica è compito del medico rallentare il decorso della malattia stessa, controllando una serie di fattori che si sono dimostrati responsabili di un accelerata progressione. Tra questi: Controllo e terapia della malattia di base (ad esempio la glomerulonefrite) Cntrollo della pressione arteriosa Controllo della glicemia nei pazienti diabetici Controllo dell'acidosi Dieta ipoproteica in casi selezionati Controllo dei farmaci assunti dal paziente, con l'attenzione volta ad evitare i cosiddetti farmaci

nefrotossici ( es., i farmaci anti-infiammatori) che possono far peggiorare la funzione renale. Prevenzione della nefrotossicità da mezzo di contrasto in occasione di procedure radiologiche

In quest'ambito, il medico è tenuto a riconoscere e trattare altre complicanze dell'insufficienza renale cronica, fra cui: L'anemia, con la supplementazione di ferro e, eventualmente, l'utilizzo di eritropoietina La malattia minerale-ossea, tramite il controllo del bilancio calcio-fosforo e dell'acidosi

Nei casi molto gravi di insufficienza renale, in cui la terapia medica non è più sufficiente a garantire l'equilibrio dell'organismo, diventa necessario il ricorso alla dialisi o al trapianto. (Salute, Humanitas)

SINTOMI

DIAGNOSI

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PREVENZIONE E SALUTE

COME RICONOSCERE LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE DAI SINTOMI

Il tunnel carpale e i suoi sintomi: tutti ne parlano, ma pochi sanno di che cosa si tratti.

Il polso non è un semplice punto di giunzione tra il braccio e la mano. Al suo interno scorre infatti un nervo – il nervo mediano – senza il quale moltissime delle sensazioni percepite dalle dita e alcuni movimenti del pollice non sarebbero possibili. La sua compressione può portare a formicolii e dolori che sono il segnale della presenza di una patologia molto nota: la sindrome del tunnel carpale. Abbiamo chiesto ad Alberto Lazzerini, ortopedico responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia della Mano in Humanitas, di spiegarci quali sono i sintomi di questa problematica e come distinguerli da quelli di disturbi associati ad altri nervi.

IL TUNNEL CARPIALE SI MANIFESTA CON FORMICOLIO E DOLORE

«La sindrome del tunnel carpale si manifesta solitamente con formicolio e talvolta dolore, prevalentemente notturno, alle prime dita della mano», spiega Lazzerini, aggiungendo che in realtà i sintomi possono estendersi anche a tutto l’arto superiore. In genere i primi problemi con cui si ha a che fare sono l’intorpidimento e il formicolio del pollice, dell’indice, del medio o dell’anulare, ma non del mignolo. I fastidi possono presentarsi a intermittenza, ma al peggiorare della situazione possono diventare una costante. «Nei casi più avanzati – aggiunge l’esperto – può comparire anche un deficit motorio». La debolezza della mano e delle dita può addirittura arrivare a ridurre le capacità di afferrare saldamente gli oggetti.

TUNNEL CARPIALE, ATTENZIONE A NON CONFONDERE I SINTOMI

In tutti i casi i sintomi del tunnel carpale si distribuiscono nelle zone innervate dal nervo mediano. Ciò permette di distinguere la sindrome del tunnel carpale da problemi che riguardano ad esempio il nervo ulnare, nel cui caso intorpidimenti e formicolii riguardano tipicamente anulare e mignolo e sono associati a problemi al gomito. «Esistono però variazioni anatomiche nella distribuzione dell’innervazione che possono confondere i sintomi – precisa l’esperto –. In caso di forte irritazione una sofferenza radicolare cervicale può dare sintomi sovrapponibili, ma un attento esame clinico in genere può sciogliere il dubbio». In passato sono state molte le attività manuali accusate della comparsa di questi disturbi. «In realtà – spiega il dottor Lazzerini – non c’è consistenza in queste ipotesi». Piuttosto, a far emergere i sintomi della sindrome del tunnel carpale possono essere condizioni associate alla ritenzione di liquidi, come il diabete, la gravidanza e l’assunzione di farmaci anticoncezionali. Per il resto, non esistono strategie concrete davvero efficaci per prevenire la comparsa di questi problemi. (Salute, Humanitas)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1014

PREVENZIONE E SALUTE

INFLUENZA STAGIONALE: 5 COSE DA SAPERE PER SCONFIGGERLA

L'influenza stagionale è un'infezione virale acuta in grado di diffondersi facilmente da persona a persona. Non a caso è uno dei malanni di stagione più temuti.

A causarla sono i virus dell'influenza, di cui esistono diverse tipologie: i virus A (gli unici fino ad oggi associati a pandemie) a loro

volta classificati in diversi sottotipi in base alla presenza di due proteine (l'emoagglutinina, H, e la neuraminidasi, N);

i virus B (associati a focolai ed epidemie) a loro volta divisi i due gruppi (Yamagata e Victoria); i virus C, meno frequenti e associati a infezioni lievi.

Un'eventuale infezione può essere combattuta con alcuni specifici antivirali. Tuttavia, per poter essere efficaci questi farmaci dovrebbero essere idealmente somministrati entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi influenzali. Inoltre i casi di resistenza dei virus al trattamento non sono rari, e in genere gli antiretrovirali vengono utilizzati solo quando è bene limitare il rischio di insorgenza di complicanze. In tutte le altre situazioni l'arma migliore contro questa infezione è la sua prevenzione. Ma come evitare, dal punto di vista pratico, l'influenza? Scoprite nella nostra photogallery ciò che è indispensabile sapere per ridurre il rischio di ammalarsi!

1. I virus dell'influenza sono diffusi in tutto il mondo, ma mentre nelle zone a clima temperato scatenano epidemie soprattutto durante l'inverno nelle aree tropicali possono causare focolai di infezione durante tutto l'anno.

2. virus dell'influenza possono colpire individui di qualsiasi età, ma esistono categorie maggiormente a rischio: donne incinte, bambini tra i 6 e i 59 mesi di vita, le persone che convivono con malattie croniche, gli anziani e gli operatori sanitari. Nei paesi industrializzati l'infezione è più pericolosa nella popolazione over 65, la più colpita da forme di influenza fatali.

3. I sintomi (febbre alta, malessere generale, dolori a muscoli e articolazioni, mal di testa, tosse secca, mal di gola e naso che cola) si manifestano all'incirca 2 giorni dopo l'infezione, che viene contratta respirando le particelle virali presenti nelle goccioline di saliva emesse nell'aria con tosse e starnuti o che contaminano oggetti e superfici.

4. Un'opportuna igiene è la prima arma per la prevenzione dell'influenza. In particolare, l'OMS raccomanda di coprirsi naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce e di tenere le mani pulite lavandole regolarmente.

5. L'arma di prevenzione più efficace è però un'altra: il vaccino. Il rimedio viene messo a punto tutti gli anni in base ai ceppi virali (A e B) che saranno in circolazione; l'OMS lo consiglia in particolare alle donne incinte (in qualunque fase della gravidanza), ai bambini dai 6 mesi ai 5 anni di età, alla popolazione over 65, a chi convive con una patologia cronica e

agli operatori del settore sanitario. (salute, Sole 24 ore)

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Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”

Progetto per contrastare la povertà sanitaria.

FARMACIE COME ADERIRE:

Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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INIZIO COMMERCIALIZZAZIONE CANNABIS FM-2. CONVENZIONE MIN. della SALUTE e MIN. della DIFESA