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Anno \I - Nuni. 109 Diccmbie 1962 Spedizione in abboiiam. postale Gruppo III FRIUU NEL MONDO MENSILE A CURA DELL'ENTE "FRIULI NEL MONDO,, DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: UDINE - VIA MISSIONARI, 2 - TELEFONO 55.077 Abbonam. annuo L. 600 Una copia « 50 Estero » 1.200 Aereo * 2.400 UN INVITO alla fratellanza Chi si farà meraviglia che i ra- fiuzzi, una volta di piìt, siano di buon esempio ai « grandi «.^ L'c- pi.iodìo che stiamo per riferire ha urtilo per protagonisti i fanciulli ili Cuneva di Tolmezzo: ed ì'. in- .lieme, una leslìmonianza di civil- e un'esortazione alia solidarii'- là: e.iortazione che piìi squisita non sajtretnmo indicare ogiiì eli» ci ufifircsliitmo a celebrare quella .•solenne festa della fratellanza u- iiiatia che <• il datale. E' dunque accaduto che lo scor- so 26 aiiosto. in occasione della sil- ura di Sun Bartolomeo, su inizia- tiva del parroco di Canevu di Tol- mezzo. don (hierrino Di Eant, e del sig, Cirillo Rinoldi, organiz- zatore, animatore e sostenitore '.Iel- le varie manifestazioni indette nel- la giornata al fine di .sopperire alle molte neces.sità dell'asilo in- fanl'de. è stato attuato un esperi- mento: quello del lancio di upal- loncini deU itmicizian. Si Irattava di questo: tatti i bimbi del paese, iitaschìetti e femminucce, avreb- bero lasciato volare lìberi nel cie- lo dei palloncini, a ciascuno dei quali era appesa una carloliua contrassegnala da una ben visibile striscia tricolore e recante V'indi- rizzo del bimbo... titolare del pal- loncino slesso. Sul retro d'ogni cartolina era stampata una frase augurale di fraternità. Chi avesse trovato il fialloncino non avrebbe dovuto far altro che affrancare la cartolina e rispedirla all'interessa- lo, a Canova di Tolmezzo. Tanto al litolare quanto al rìnvenitore del palloncino che avesse rufigìun- to la muf'g.ìor distanza sarebbe sta ti) assefinalo un preivin. Eìssate per filo e /ter .segno tutte le modu- lila del lancio, e ce.t.sato fier al- cuni minali il clamore che carat- terizza ogni salirà, tutti i ragazzi ilei paese si erano radunati mllii piazza. Ottavio I alerio aveva par- luto loro brevemente, sottolineun- ilo Vimporlaiiza del gesto che sta- rano per compiere, perchè ogni palloncino sarebbe diventato fra pachi istanti un Hic.v.sf/^^/o di a- iiicìzia e friilcllitnza rivolto a futiciitllì anche di altre ^Suzioni. Ad un segnale, il u vìa » : come In una fiaba, nel lersissìmo cielo iigoslano si libravano oltre 250 pal- loncini mitllicolori. accompagnali dagli sfiiiardi ansiosi, dalle jirida. liiiglì ìncitainenli. dai commenti dei bimbi: in breve, sospìnti ver- so nord dal vento come fìetali di fiori (che tali, ormai, essi appari- vano su su. altissimi e leggeri nel- l'immensa vòlta del cielo), siii)e- ravano le prime allure di Villa fantina, diventavano punti sem- pre pìii piccoli e lontani, poi nul- la: o meglio, diventavano un'an- sia, un'attesa di pìccoli cuori. E quell'ansia, quell'attesa non sono andale deluse : f<ià in ottobre. e poi in novembre, il postino di Caneva Tolmezzo ha recapita- to ai bimbi cartoliae con franco- bolli sconosciuti spedite dall'Au- stria, dalla Trancia. dall'Olanda, ilallii .1 IIfioslavia. dall'Vnfiheria : unti persino da una zona della Russia, oltre i Carpazi. L'auiiurio di fraternità contenuto nella carto- lina è stalo ricambiato da altre!- lante frasi .semplici e gentili, e- sprimenti fiducia in un mondo pili buono e piìt .sereno. E non i' mancato neppure (pialche invilo a scambi di .soiifiiornì diiranle le vacanze... Sappiamo che. in con- siderazione deU'intere.'ìse e ilei succes.so ri.sco.ssi da questa priniii edizione del lancio dei u pallonci- :ii ileir nmicizia n. tale iniziatili rerrà attuata in Caneva di Tol- mezzo anche nelle fitltiie .sagre di San Bartolomeo. Sin <pii la cronaca dell'episodio. fi commento .sarebbe quasi super- fluo, perchè certamente cia.scuno l'ha già formulato in cuor suo du- rante la lelluru di queste righe. Chi, del resto, .se non i>li emigrati friulani, ha già alluato l'amicizia e la solidarietà con gli uomini del- le altre Nazioni'^ E un commento fiotrebbe ajìpunto esser questo: che i ragazzi di Caneva di Tol- mezzo sono, in tutto e per tutto, degni dei nostri emigrati. Ma è prossimo il Natale, e noi oggi che il monito sembra voler torna- re alla lotta e alla soprafjazione - nel gesto dei bimbi del paese .irmoniasa bellezza delVinver-iii in Friuli di ('arnia amiamo .scorgere tin^eco al me.s.sagiiio affidato all' umanità itagli angeli nella J\olte Santa : « Pace in terra agli uomini di buona volontà ». Per questo il ge- sto dei nastri radazzi apre il cuo- re alla pili grande speranza. una ree •liiìii di Sitnris di .^nlla lellertilinenle rui valli; in un manto di neve. m\ cisiiiiE mìwm\ I messaofgi per il Natale agli emigrali sono ormai, jier 1' E n t e (( Friuli nel mondo », una lunga tradizione confortata dalla grati- liidine di centinaia e centinaia di lavoratori e delle loro famiglie: (|iiale dono piìi bello, infatti, che lindire oltre gli Oci'ani e oltre le Alpi (e sj)esso a di<lun/a d'an- iii) la voce dei propri cari nel- i'atiiio.ffera ,serciia delle feste na- talizie clic sogliono essere un ap- puntamento deiranima con i più puri aflelti iiinani'^ E' tempo di slrenne. (picelo: e l'Ente «Friuli nel mondo » anclic ([uest'anno ha voluto mantenersi fedele alla tra- dizione della sua strenna: i saluti, gli auguri e — attraverso (juclli — l'unione spirituale tra i friu- lani liisseminati in ogni jiarte del- la terra e i loro familiari rimasti (piassi! a ricordarli e ad attenderli. (^hiest'anno i messaggi, registrali su nastro niagnelico, sono stali raccolti nei Mandamenti di Udi- ne. Pordenone, (iividale. Sacile, ,S. Vito al Tagliamento. Latisana, Tahuanova., Cervignano e ('odroi- p(). e siiccessivamenle inviati a tul- li i (( Fogohirs furliins » attivi ed organizzilii nei cinipie lonlinenti. J^arà Cina dei ,sodaIizi. (piando i messaggi saranno pervenuti, con- vocare i singoli destinatari e i lo- to congiiinli, e procedere all'audi- zione delle care voci <le)le madri. delle spose, dei figli, dei parenti, degli amici, ^Jon ci è difficile immaginare che l'ascolto ,susciterà nei nostri lavoratori la stessa commozione che ahiiiamo vi,sla nei volli e udi- ta negli accenti all'alto della re- gistrazione, curata con la collaìio- razione dei tecnici della sede di Trieste della Radiotelevisione ita- liana. .Saia una commozione lode- vole: Icsliinonicrà dell'aiìiore jier ì familiari lonlani, sarà una con- ferma della sanità mor.ile ilei no- stri emigrati. Altri messaggi saranno inviati ai II Koirolàrs >i ]ter la l'ascpia : es- si verranno raccolti nei Manda- menti friulani esclusi -— per evi- denti ragioni di organizzazione dall'alliiale. afretliiosissima stren- na naializia ai nostri fralclli al di là dei mari e dei iiionti. .Alcuni messaggi in riscontro al lancio dei pallancini effeltiiittii dui bimbi di Cuneva di Tolmezzo, e perveiiitti dalla lltissia. diilVllngheria. dalla Jiigaslada, dalla Francia e dalVOlunda. Se non l'avefe ancora [affo, rinnovate subifo il vostro abbonamento a "FRIULI NEL MONDO,, per il 1963. Congratulazioni di un''abbonata Tttcsan (U.S.A.) Caro « Friuli nel mondo D, de- sidero con;zralulariiii per i tanti, ottimi scrini di og,n'i tuo numero, jicr le brevi ma inlere,-isaiitissiin3 rolizie dei no«lri paesi. ))cr le ni- tide immagini della nostra amala ieira lontana, e infine per la pun- lii:ilità e per la cura con cui arri- vi alle ni).5tre case, a lenire un po' dilla nostra no.slal^ia. .*^pero che Id.lio mi dia la ;;razia di rivedere iiicora una volta la terra dove so- 111 naia: e allora verni di per- -•oiia in ufficio a dire tiilla la mia riconoscenza per l'opera che ii Friu- li nel mondo» .svoljie per i liftli dell.'' Il piccola jialria )) emiifraii. Aimuri di sempre magfiiore suc- cesso ; e, per favore, un affettuo- so saluto al mio caro paese: ("a- v£«so Nuovo, MARIA CARAMATTI

alla fratellanza - Friuli Nel Mondo

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Anno \ I - Nuni. 109 Diccmbie 1962

Spedizione in abboiiam. postale • Gruppo III

FRIUU NEL MONDO M E N S I L E A CURA D E L L ' E N T E " F R I U L I N E L M O N D O , , D I R E Z I O N E E A M M I N I S T R A Z I O N E : U D I N E - V I A M I S S I O N A R I , 2 - T E L E F O N O 5 5 . 0 7 7

Abbonam. annuo L. 600 Una copia « 50 Estero » 1.200 Aereo * 2.400

UN INVITO alla fratellanza

Chi si farà meraviglia che i ra-fiuzzi, una volta di piìt, siano di buon esempio ai « grandi «.^ L'c-pi.iodìo che stiamo per riferire ha urtilo per protagonisti i fanciulli ili Cuneva di Tolmezzo: ed ì'. in-.lieme, una leslìmonianza di civil­tà e un'esortazione alia solidarii'-là: e.iortazione che piìi squisita non sajtretnmo indicare ogiiì eli» ci ufifircsliitmo a celebrare quella .•solenne festa della fratellanza u-iiiatia che <• il datale.

E' dunque accaduto che lo scor­so 26 aiiosto. in occasione della sil­ura di Sun Bartolomeo, su inizia­tiva del parroco di Canevu di Tol­mezzo. don (hierrino Di Eant, e del sig, Cirillo Rinoldi, organiz­zatore, animatore e sostenitore '.Iel­le varie manifestazioni indette nel­la giornata al fine di .sopperire alle molte neces.sità dell'asilo in-fanl'de. è stato attuato un esperi­mento: quello del lancio di upal­loncini deU itmicizian. Si Irattava di questo: tatti i bimbi del paese, iitaschìetti e femminucce, avreb­bero lasciato volare lìberi nel cie­lo dei palloncini, a ciascuno dei quali era appesa una carloliua contrassegnala da una ben visibile striscia tricolore e recante V'indi­rizzo del bimbo... titolare del pal­loncino slesso. Sul retro d'ogni cartolina era stampata una frase augurale di fraternità. Chi avesse trovato il fialloncino non avrebbe dovuto far altro che affrancare la cartolina e rispedirla all'interessa­lo, a Canova di Tolmezzo. Tanto al litolare quanto al rìnvenitore del palloncino che avesse rufigìun­to la muf'g.ìor distanza sarebbe sta ti) assefinalo un preivin. Eìssate per filo e /ter .segno tutte le modu­lila del lancio, e ce.t.sato fier al­cuni minali il clamore che carat­terizza ogni salirà, tutti i ragazzi ilei paese si erano radunati mllii piazza. Ottavio I alerio aveva par-luto loro brevemente, sottolineun-ilo Vimporlaiiza del gesto che sta­rano per compiere, perchè ogni palloncino sarebbe diventato fra pachi istanti un Hic.v.sf/^^/o di a-iiicìzia e dì friilcllitnza rivolto a futiciitllì anche di altre ^Suzioni. Ad un segnale, il u vìa » : come In una fiaba, nel lersissìmo cielo iigoslano si libravano oltre 250 pal­loncini mitllicolori. accompagnali dagli sfiiiardi ansiosi, dalle jirida. liiiglì ìncitainenli. dai commenti dei bimbi: in breve, sospìnti ver­so nord dal vento come fìetali di fiori (che tali, ormai, essi appari­vano su su. altissimi e leggeri nel­l'immensa vòlta del cielo), siii)e-ravano le prime allure di Villa fantina, diventavano punti sem­pre pìii piccoli e lontani, poi nul­la: o meglio, diventavano un'an­sia, un'attesa di pìccoli cuori.

E quell'ansia, quell'attesa non sono andale deluse : f<ià in ottobre. e poi in novembre, il postino di Caneva dì Tolmezzo ha recapita­to ai bimbi cartoliae con franco­bolli sconosciuti spedite dall'Au­stria, dalla Trancia. dall'Olanda, ilallii .1 IIfioslavia. dall'Vnfiheria : unti persino da una zona della Russia, oltre i Carpazi. L'auiiurio di fraternità contenuto nella carto­

lina è stalo ricambiato da altre!-lante frasi .semplici e gentili, e-sprimenti fiducia in un mondo pili buono e piìt .sereno. E non i' mancato neppure (pialche invilo a scambi di .soiifiiornì diiranle le vacanze... Sappiamo che. in con­siderazione deU'intere.'ìse e ilei succes.so ri.sco.ssi da questa priniii edizione del lancio dei u pallonci-:ii ileir nmicizia n. tale iniziatili rerrà attuata in Caneva di Tol­mezzo anche nelle fitltiie .sagre di San Bartolomeo.

Sin <pii la cronaca dell'episodio. fi commento .sarebbe quasi super­fluo, perchè certamente cia.scuno l'ha già formulato in cuor suo du­rante la lelluru di queste righe. Chi, del resto, .se non i>li emigrati friulani, ha già alluato l'amicizia e la solidarietà con gli uomini del­le altre Nazioni'^ E un commento fiotrebbe ajìpunto esser questo: che i ragazzi di Caneva di Tol­mezzo sono, in tutto e per tutto, degni dei nostri emigrati. Ma è prossimo il Natale, e noi • oggi che il monito sembra voler torna­re alla lotta e alla soprafjazione

- nel gesto dei bimbi del paese

.irmoniasa bellezza delVinver-iii in Friuli

di ('arnia amiamo .scorgere tin^eco

al me.s.sagiiio affidato all' umanità

itagli angeli nella J\olte Santa :

« Pace in terra agli uomini di

buona volontà ». Per questo il ge­

sto dei nastri radazzi apre il cuo­

re alla pili grande speranza.

una ree •liiìii di Sitnris di .^nlla lellertilinenle rui valli; in un manto di neve.

m\ cisiiiiE mìwm\ I messaofgi p e r i l N a t a l e ag l i

e m i g r a l i sono o r m a i , j ier 1' E n t e

(( F r i u l i ne l m o n d o », u n a l u n g a

t r a d i z i o n e confo r t a t a d a l l a g r a t i -

l i id ine di c e n t i n a i a e c e n t i n a i a d i

l avo ra to r i e de l l e loro f a m i g l i e :

( | i iale dono p i ì i be l lo , i n f a t t i , c h e

l i n d i r e o l t r e gli Oci 'an i e o l t r e

le A l p i ( e sj)esso a d i < l u n / a d ' a n -

i i i ) — la voce dei p r o p r i c a r i ne l -

i'atiiio.ffera ,serciia de l l e feste n a ­

ta l iz ie clic sogl iono essere u n a p ­

p u n t a m e n t o d e i r a n i m a con i p i ù

p u r i af le l t i i i inani '^ E ' t e m p o di

s l r e n n e . (p ice lo : e l ' E n t e « F r i u l i

nel m o n d o » anc l ic ( [ue s t ' anno h a

volu to m a n t e n e r s i fede le a l l a t r a ­

d i z i o n e de l l a sua s t r e n n a : i s a l u t i ,

gli a u g u r i e — a t t r a v e r s o (jucll i

— l ' u n i o n e s p i r i t u a l e t r a i f r iu­

lani l i i s semina t i in ogni j i a r t e del­

la t e r r a e i lo ro f a m i l i a r i r i m a s t i

(piassi! a r i c o r d a r l i e ad a t t e n d e r l i .

(^hiest 'anno i m e s s a g g i , r e g i s t r a l i su n a s t r o n i a g n e l i c o , sono s ta l i raccol t i nei M a n d a m e n t i d i U d i ­ne . P o r d e n o n e , ( i i v i d a l e . S a c i l e , ,S. Vi to al T a g l i a m e n t o . L a t i s a n a , Tahuanova . , C e r v i g n a n o e ( ' odro i -p(). e s i i ccess ivamenle inv ia t i a tu l ­li i (( Fogohi rs fur l i ins » a t t i v i ed organizz i l i i nei c in ip i e l o n l i n e n t i . J^arà Cina dei ,sodaIizi. ( p i a n d o i messaggi s a r a n n o p e r v e n u t i , con­vocare i s ingol i d e s t i n a t a r i e i lo­to cong i i in l i , e p r o c e d e r e a l l ' a u d i ­z ione de l l e c a r e voci <le)le m a d r i .

de l l e spose , dei f ig l i , de i p a r e n t i , degl i a m i c i ,

^Jon ci è diff ic i le i m m a g i n a r e c h e l ' ascol to ,susciterà n e i n o s t r i l a v o r a t o r i la stessa c o m m o z i o n e c h e a h i i i a m o vi,sla nei vol l i e u d i ­ta neg l i accen t i a l l ' a l t o d e l l a re­g i s t r a z i o n e , c u r a t a con la col la ì io-r a z i o n e dei t ecn ic i d e l l a sede di T r i e s t e de l l a R a d i o t e l e v i s i o n e i ta­l i a n a . .Saia u n a c o m m o z i o n e lode­v o l e : I c s l i i non ic rà de l l ' a i ì i o r e j ier ì f a m i l i a r i l o n l a n i , s a r à u n a con­f e r m a de l l a s a n i t à mor . i l e ilei no­str i e m i g r a t i .

A l t r i m e s s a g g i s a r a n n o i n v i a t i ai II Koirolàrs >i ]ter la l ' ascpia : es­si v e r r a n n o r a c c o l t i ne i M a n d a ­m e n t i f r i u l a n i e sc lus i -— p e r evi­den t i r a g i o n i di o r g a n i z z a z i o n e d a l l ' a l l i i a l e . a f re t l i ios i ss ima s t r en ­na n a i a l i z i a ai nos t r i f r a lc l l i al d i là dei m a r i e de i i i ion t i .

.Alcuni messaggi in riscontro al lancio dei pallancini effeltiiittii dui bimbi di Cuneva di Tolmezzo, e perveiiitti dalla lltissia. diilVllngheria. dalla Jiigaslada,

dalla Francia e dalVOlunda.

Se non l'avefe ancora

[affo, rinnovate subifo il

vostro abbonamento a

"FRIULI NEL MONDO,,

per il 1963.

Congratulazioni

di un''abbonata

Tttcsan (U.S.A.)

Caro « Friuli nel mondo D, de­sidero con;zralulariiii per i tanti, ottimi scrini di og,n'i tuo numero, jicr le brevi ma inlere,-isaiitissiin3 rolizie dei no«lri paesi. ))cr le ni­tide immagini della nostra amala ieira lontana, e infine per la pun-lii:ilità e per la cura con cui arri­vi alle ni).5tre case, a lenire un po' dilla nostra no.slal^ia. .*^pero che Id.lio mi dia la ;;razia di rivedere iiicora una volta la terra dove so-111 naia: e allora verni di per--•oiia in ufficio a dire tiilla la mia riconoscenza per l'opera che ii Friu­li nel mondo» .svoljie per i liftli dell.'' Il piccola jialria )) emiifraii. Aimuri di sempre magfiiore suc­cesso ; e, per favore, un affettuo­so saluto al mio caro paese: ("a-v£«so Nuovo,

MARIA CARAMATTI

Pag. 2 FRIUU NEL MONDO Dicembre 1962

OSPITI GUADITI DELI' E I E . \ncora un elenco (altri ne seguiran­

no nei prossimi numeri ) di nostri cor­regionali che hanno \'oluto farci gradila visita in occasione del loro ritorno in F'riuli per un breve periodo di perma­nenza accanto ai propri cari. \ tutti, per le notizie cortcscmente forniteci, per le espressioni a nostro riguardo, per la cordialità — soprattutto - con cui si sono intrattenuti con noi, rinnovia­mo qui il più sentito ringraziamento.

Noi' Venturini (Repubbl ica Argenti­n a ) , che non rivedeva da •i.') anni il suo caro .-Vvasinis, ci ha esprcs.^o la sua })ro-fonda soddisfazione e meraviglia per il fcr\ore di ojicrc riscoiitrato in Fr iu l i ; Pietro Gallina (.Svizzera) ci ha parlato del suo lavoro di scultore e dei lusin­ghieri successi otleniil i in recenti espo­sizioni in terra e lvet ica; ì coniugi .Ange­la e Bina Cucchiara (Argent ina) , ri-spell ivamcnlc da Alesso e Cornino di Forgaria, lornati a riabbracciare i pro­pri cari doj)(i un'assenza di .'?5 anni, ci lianiio iiianifestalo la loro commozione per aver rivisto i paesi natali dai quali non avrebbero voluto più slaccarsi (ed ('• certo che non lasceranno lra.scorrcre tanto tempo per ritoriiarc in Friul i : an­zi, pensano già di trascorrere le loro va­canze (juassù nel 19()5) ; Irene Toppaz-zini ( Belgio ) ci ha fatto visita insieme con il figlio Manlio e ci ha raccoman-datii di salutare (non manchiamo di ac­contentarla) lutti i compaesani di (»ra-disca di Sedcgliano emigrati nei cinque cont inent i : Adriana Lizzi (Francia) si ('• del lo entusiasta deiratl ività svolta d-il-l 'Ei i lc; Alessundro Modale (Francia) ha avolo parole iiltremiido lusinghiere jier il nostro giornale, che legge « tutto d'un f i a to» (graz i e ! ) , e per le Irasmissionì radiofoniche de l l 'Ente; Pietro Forgiarini (Francia) ci ha espresso la propria gioia di e,s.ser tornalo a riabbracciare i fami­liari nella sua inilimcnlicabile Osoppo : i coniugi Silvana e Luigi Benedetti ( Bel­g i o ) , tornati in molocicletla a tra.scorre-rc le loro vacanze a Pradamano, ci han­no dato il gradito incarico di salutare a loro nome gli amici liilli e i nostri cor­regionali in ogni angolo della terra; Gina Cemiilin (Eritrea) ci ha parlato del lavoro degli italiani nellla nostra ex colonia e ci ha detto la gioia provala nel riM'dere il natio paese di Sedegliaiio ;

Binalda Casasola (Sud Africa) ci ha re­cato i saluti dei sigg. Duilio De Fran­ceschi e Mario Cosani, ai quali va il no-slro grazie più cordiale e il pili sincero .nigurio; Gina Ciindtisso ((Germania) ha avuto parole dì incondizionato elo­gio per il nostro giornale: Liii^i Irsigli (.S\'izzcra) ci ha pregalo di saliilare a suo nome tulli ì iioslri corregionali emigrati : Maria e doti. Brutto De Go-,s/icr/ (Spagna) ci hanno dicliiarato il loro cnliisiasiiio per liitte le allivilà del­l'Ente e per la funzione del giornale 11 che svolge un'opera benemerita, e ac­curato, inlercssantissimo )i ; Vittoria Dit­tero ( .S\ izzcra ) ci ha trasmesso i saluti i-ordiali (Icll'amico Alessandro Persello. il (jualc ricorda con affetto ed augurio dalle niislre colonne il fratello Luigino, emigrato in .\fri(^a : Linda e Giordana I eniiti (Francia) , già residculc in .\liis-siiiia e successivamente, sino ad un aiinii fa. in .Algeria, ci hanno fatto visita con la loro graziosa figliola, signorina Rena­la, e ci liiinno pregato di salutare a loro iionic tulli i friulani che nei ciiii |uc con­tinenti tengono allo il nome della iijiii-cola patria»; Ercole Maratta (Francia) , fedelissimo amico dell'Enle e del gior­nale, ha recalo con .si-, nella \ isita ai niiia, i cognati Lea e Renato .Marcuzzi e il piccolo Sergio (da rilevare che la signora (Giannina è francese, ma .sa par­lare - - e bene anche il fr iulano) , nostri uffici, la gentile consorte, i due bainbini e una gentile signora francese, amica della famigl ia; Pietro Flaugnatti ( B e l g i o ) non ha voluto mancare nep­pure per il ]9()2 al suo annuale appun-laincnlo con i nostri uffici; I\ella e Ma­ria Armiino ( (>eimania) liaiino rispettalo anche i|iicst'annii la tnidizionc d i l le \a-canzc a l'dinc e della visita a l l 'Ente; G. B. Banin (Francia) ci ha racconian-dalo di salutare a suo nome tutti i coin-jiacsani di Lestans in ogni Nazione del m o n d o ; Pietra Franceschina (Svezia) ci ha rievocato la gioia deir inconlro in Parma, dopo ,18 anni di lontananza, con le Ire sorelle Angela, Luigia e (ìcinma, rispettivamente rcsidenli nella cillà emi­liana, a Filadelfia e a Parigi, e ci ha espresso la letizia del ritorno nel natio Cavasso iNuovo; l'ecile Bruno (Francia) ha recato con sé, nella cortese visita agli iiflici dell'Ente, la gentile consorte Gian­nina, i cognati Marcuzzi, il piccolo .Sergio.

R A D I O

Bagli: fesla fanno cerchio inlarna alla nniivii janlititu di Arzeiie.

Villotte intorno alla fontana Lelizia ad Arzene per l'inaugurazione

della i iuo\a foiilana, sorla in piazza del Municipio. Onci giorno, un gruppo di ragazze del paese ha voluto solennizzare ravvcii imenlo in una forma iiarlicolar-iiicnlc signilicativa e simpatica: ha fal­lo cerchio inlorno al manufatti) into­nando una serie di melodiose villotte, tra il commosso e ciimpiacìulo consenso di mila la popolazione. E' stata una mani­festazione genti le: l'acqua ('• simbolo di vila. di abbondanza e d'allegrezza: e il gcslo delle giii\ani di Arzene ha rijielu-lo forse inconsapcMilincnlc un ri­

to aulico, che nelle dolci noie dei cauli noslrani ha aci|uisUilo un sapore di slraordinaria freschezza.

Fra i promotori dcH'inizialiva che ha assicuralo ad .\rzene la nuova e bella fontana va segnalalo il sig. .-Vrnaldo (-vri, residente a l 'oronto (Canada), il quale, tornando al paese niilalc, volle dare un noICMilc coiilribulii all'opera. V a sol lol inealo che il sig. Gri, che ha sapulo dislingucrsi nel campo delle cii-slruzioni edilizie nella melropoli canade­se, gode ili Arzene di molle simpalie.

non solo iicrcbi' egli ("• un bcneuierilo del paese ( ha dalo il suo generoso con-Iributo alleile per l'erezione della nuova chiesa), ma anclic e soprattutto perchè, in occasione d'ogni suo ritorno alla casa degli avi, ama intrallenersi, con sempli-

DAL PATRIARCA LODOVICO DI TECH AL PRIMO ARCIVESCOVO DI UDINE

Dopo le numerose e polenli falcate

verso i fulgori del dominio temporale,

I uquila dorata del Patriarca'o aquileicse,

((islrctta ad accettare le leagi ineluttabi­

li del tempo, dispiegava ancora le ali i;)

uno sfondo d'intenso azzurro ; ma erano

ttanchc. Le loro folate erano solo la

eco di aspirazioni lontane e ora impossi­

bili. Volevano essere un anelito di ri­

torno all'alone d'una superiorità che si

andava ormai estinguendo, ma che tut­

tavia sarebbe amora rimasta operante

come s imbolo d'una supremazia spiritua­

le. Ecco, in sintesi, oltre ire secoli di

avveniincnii .

Falla occupare L'diue dal condottiero Filippo .Scolari. Sigismondo, imperaiore (iella (icrinnnìa, della Boemia e dell'Un­gheria, riu.sc! ad olteuere l'iibdicaziom; al ])olere prebiiizio da parte (h'i Patri.irchi

La ricostruila cappella al liedeiitate. eretta in cintit ut mante Miitajur. sul confitte iiulii-jugoslavo, ad auspicare in lesa ed amicizia fra i due popoli.

Panciera e ii da Ponte » e fece eleggere, al loro posto, il suo fedelissimo Lodo \ ico. duca di l ' . i l i . Il quale tenne il governo ili-l Patri iicalo dal 1412 al 1 I3,ì.

.Si riaccesero le ostilità contro Venezia, clic affidò la soluzione dei suoi diritti al i o n i e F'ilippo d'Vrcellì. Costui s'inipti-droni di ,\*iuileÌ3. occupi'i castelli e ter-n aj)partciicnlì ni Patriarcato. Cìvidale accolse liel:iiiienlc il vessillo di San Mar­co e Udine si arrese. Caddero -Mbonu e Linguenlc. Era l i inno 1 129, che sesnò " de facili 1, la line del poiere teiiiporiile (lei Palriarclii di Aquilcia >ii tulio il Friuli e suìl'Istria. Il successore del " di Tech ». paliiarea Mezzarotta. rinunciò, in favore della Serenissima, a ogni sua pre­lesa sui possedimenti ormai perduti, ( .i-si, la dominazione aquileicse cessi') anche (( de jure ». K ciò ncll'aniiti 1 tt.'). Rima­se l 'obbligo, da parte delia Rcpubblii-.i adriatica, della corresponsione annua di ciii(|iieceiilo ducali d'oro. .Appare e\i(leii-Ic che il Mczza'olla avc\a rinunciato, per sé e .--ueccssiiri, al potere lempordlc : ma restava pur sempre alla (Chiesa dei Patriarchi di \()iiileia il libero esercizio (l(dla giurisdizione inclnipolilica.

Onesto s:alii di bitto si protrasse cosi per mol lo k'inpo. ^ino a quando l'.Austria (icniineiò il suo disagio nel (lo\er ac-ccltare che evenliiali principi ecclcsia.^li-ci stranieri governassero, anche solo spi-rilualiiienle, zone importanti del suo ler-rilorio. DI con icguenza. il Papa Bene-delio \ l \ uell'aii.io 1751 dichiarò usop-prcsso in perpetuo l'anlico Palriarciilo ili ,A(|uilciai. Da questa soppressione sor--cro rArcivcscoMido di (iorizia e. nel I7,ì2. (lucilo di Udine. A qu(»t'ultimii erano siiliiodinalc le chiese di Capodi-slria, Cillaiiova. Parenzo e Pula. Dal jiri-iiio dipeli levano, per u jus » religioso, Tricsle e Pidena.

Da Maria Teresa l'arcivescovo di (Gori­zia ol lenne. nel 1766, il t itolo di prin­cipe dcll'iiiipcro. Negli anni successivi, ii t itolo dcll'Arii\escovailii di Udine si ebbe, a ino" di feudo, la corona inar-

iliioiiale di Itosazzo. Il primo areivesco-

\ o fu Daniele liidlino. Si su.sseguirono

}:li anni e, preseiitcmente, nello s temmi

licll'.-Xrcivcscovado aleggia ancora, imma­

gine e rìcoido di leinpi pcidiili nel lein-

pii. i'aiilii;i aipii'a dei Palriarclii ai|iii-

leicsi.

.SERAFI.NO -SI.OBBE

/ / .'Mli. il imititi (fi (.

cita e «lontilt'xza. con amici v vecchi coni-[litcsanì (tiltrc clic con ì parenti, natu­ralmente ). conversando affahìlmcnte con essi. K cosa assai meritoria e parti-ciilarmcnle loccanle — aiuta, in .scjirelo. pili <li un lùso«;ntiso. A nie/./o di « Friu­li ne) ninnilo ». i compaesani tutti, e in special modo «W amici. «ìli invìaiu) cari saluti e formulano per lui ^li au<:uri di ogni hene.

L E 6 6 E T E E D IFFONDETE

FRIULI NEL MONDO

Panorama friulano V.' un panorama musicale: meglio

liucora. un panorama di villotte. E, sta­volta, per la IIO'' trasmissione dì Radio *' Friuli !iel nmnd»» ». curati da Ermete IN'Ili/.zari. esecutore r un complesso dVc-cczioru': la l>anda musicale di Sutrio, di­retta dall'infaticaliile ed ottimo m.'* Aii-:;elo l*renna. e interamente contposta da artijiiani del Ic^no ( •• noto infatti d ie il nome di Sutrio. soprattutto in <]uestì ul­timi anni, e andato .sempre piò arfTinan* dosi per virtù dei suoi pre^iiati molùli) . rn'anloloifia di villotte. dunque: e la landa ha saputo dare a ciascun motivo un'espressione, e tutti i motivi insieme

nelPuccurata e nitida esecuzione del compU-sso - restitui.'icono ej;re^iamente i) senso del folclore del Friuli.

ì-a fiorita delle villotte di «jucsta tra--missione è dixisa in «lue parti: la prima, da) titolo u Saluti dal Friuli ». rau^rup* pa melodie care al cuore d*o;;ni nostro ( orrejiionale. che in es.se riir<iverà il pro­prio paese natale e la propria >iente : l,i seconda parte, dal titolo « Panorama friulano ». v una scelta di antichi eom-ponìmenli che. nati dal f*uore e dall? lahhra del popolo dì cui sono espressio­ne schietta e immediata, ci sono state tramandate affinchè noi. a nostra \<dt.i. le traniandiamo a (pianti vivranno in questa nostra incantevole terra. I na so­la, di tutte queste \ Ì l lot le . è d'autore: '" Slclutis alpìnis ». l'immortale canto ^c^itlo da .Arturo Zardini in memoria del­l'alpino caduto sulle soiilìe del)a Patria \ìo)ata. riii di una villott.i. più tìi u.i canto : una preghiera.

IL SINDACO DI FORGARIA SALUTA GLI EMIGRATI

Il sindaco di Forgaria. geam. .4 velino y.uttuni. ci ha preguta di ospitare un mes-•"aggio agli emigrati del sita paese. F,c-catte il lesto;

Carissimi emigrali del (loniiiue di For­garia: anche (|uesl'aiiiiii. iiciriinminenza delle feste di Natale e di line \)(t'2. il primo pensiero è rivolto a voi. A no­me deirintera popolazione del Comune, dell Amministrazioue civica e iiiio perso, naie, desidero farsi pervenire il più cor­diale augurio per il 19(),'{: hi inmlior for-liina vi assisia nel lavoro, e vi sia ( on-scrvalo il grande bene della salute.

I problemi (he assillano il nostro Co-nume sono mol l i : noi li slianio studiando con diligenza i ne cureremo appassiona-l:inienle la risoluzione aflinché voi pos­siate, lornando alle vostre case, trovare il capoluogo e le frazioni felicemente pro­grediti, ('(in eoncorde buona volontà, r Ammini'lro/ione civica impcgn.'rà tulle If energie per il maggior sviluppo e pro­gresso del nostro caro (ioniune. i'.oii quc-sla assicurazione vi invio il mio augu­rale saluto, che vi prego di cslendere lille vostre famii^lic.

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Dicembre 1<)(Ì2 F R I U L I N E L MONDO P . g . 3

DUE POETI DI ^'RISVLTIVE» • >

y

omii iiiziiiixi E \m mm Nel l'X>2 le Fdi / ioni dì f Risnl l ivc -

hanno presentalo ai friulani duo liliri li poesie che r i teniamo fra i :ni<;liorÌ di fpianti ne siano apparsi ne) ^in» di qu.'-slr ultimi a n n i : Sai e pi'iiir (ìì Meni Fcr ) ( ( limar \)uzzolini ) e Sta^ijnn curie di Mail Urusiiii. Due autor i diversissimi fra loro per forma/.ione e per leu iperamenlo . ma che da un quindiciMinio. orni lì

operano con ìiiipe<:no e con .serietà al rìiinovam**iito della jioesia in Iiii<:ua friu­lana, oltenendo risultali che se da un lato hanno nolevolniente cont r ihu i lo a ipiella cori(ì<;ura/ìone « ili ro t tura » p r i -pria della let teratura nost rana d^>«£ i ri­spetto a ijuclla un pi»' accatleniica e ^'o-nuinque piuttosto statica ilei post / .orul -lianì. dall 'el tro lato )ianno r ivelalo, nel-l'uno e nell 'al tro nuli tre. doli jier-^onali iiteoiifonililiirt e ili liilto rilievo.

Sai e jìerar,. raci-o<!lÌc un cenlìiiaio di conijinninietiìi ed è un po'* mia sorla di « sunima » dì un luiifio lavoro e di niresperien/.a uma­na. Il titolo d'd volume v i nd Ìca l i \o . ci senihra. sti un i]u[diee jiiaiio : <Ia iina parte riflette lo sjjirito caustico con il quale Olmar \lu//.idinì si pone di fron­te alla minuta reidtà della vita d'o^'iii ;iiorno. r iwcr \a / io r ie della quale fa Kcal-lare la molla ilel)*ar;£u/.ia ' \ più spt's-<o. della a luitlula » ))rucìanle. a <orj»re.sa : dall 'altra parte rilìette la .seconda fac­cia, non meno u^rniiina della pr ima, de) poeta: )a docililà ad ahitaiidonarsi ,dl" siifi^eslioiii del iiaesa^<;io e alle sollecÌLi-zioni del .'^entìmenlo ( il sòl rispetto al ftèvar del)^ prima faccia lalorri spregiu­dicala e if i ipertinente). I.a novità di Ol-inar iMuzzo)ÌnÌ sta da un lato nc)i\is-inn-/ione anche di un minu to f i t to di cro­naca locale a tema di poesia, e dal l ' a l t ro

- ed è questo i) .sno mer i to piò costti-cuo nella s t raordinar ia dut t i l i là del

linifua!;<£Ìo: tan to più s t raordinaria in quanto arl ieolala en t ro le fitrine chiuse ile)la tradizione (cndecasil lahi e settena­ri, per-^ino sone t t i ) arr icchit i , jier di j>i,i. da frequenti r ime interne.

Da Sòl i' pt'rar sceglila ino. per i nostri lelliMJ. q u e s t o

Aniversari

/il pit.sae Toni, in fifinfiiile, stìvùt. impamutat. • - () Toni, uv 'v je sàhido : ce ùì (lì russi h'vàt? •— (jtiliin'ini slriilitsint : — IJé. jivsle! mi rispuiiif. — Ce fiesle pò. Iti Toni? —

ì)is ains (lì matrimoni !

}o l'h'o cn^ito^ ce peste, r/» (Ifinmii, te strie ch'ai à vjolete

the oi^ni altre dì 'ne fete: hariijis, penmlatt.s, iniiiliazions : an ctis! :

E tìt d'insles. cattùe, tu pen.sis di fa jràvY

Si sa pò! Ma vemàt? — Ma Meni, anìn pò, vie:

il hit (ha 'n' st'ù làz dis. rj pàridi aie?

Sta^joii carie (.. nel giro di 24 coniponimcnt i di ilivc>r-sa ampiezza (cin(]iic di essi h a n n o addi rilltira il rcs[)iro ihd p o e m e l l o ) , una rie-voi-iizioiic degli anni ilclhi giovinezza ,'lii'. per Alan Urusini, nato a rriccsimii nel l'>2.'l, coincisero con gli ii anni difficili >. ilcllii guerra e del dopoguerra . 1 na i ie-Micazionc pud ica , si capisce: e per lan lo iiiiiilolla sul iiiciro dei .scnliinenli ( e (h'i lisciilinicnli) e delle memor ie tenere o I;H-IT:III1Ì, SU lut t i , un motivo doininan-

l e ; r a ino rc per il Fr iu l i , per la su.i ])o-vera genie |iicgala dal dolor. ' e dalla sventura. Onci che maggiormcnlc colpi­sce, in i|uesla poesiii, t- la rara polenza del l inguaggio che talora rompe persino gli argini nielrici (ma è da avvertire che ogni l i r ici di (|ueslo auliire non si affi­da ad alcuna s i ru l lura che non sia linei­la di un siipirnlissiino ii r i tmo iiilcrno n ) e che, alla hiic, risulla di un nitore e di una jiiirczza esemplari . Anche (|uaii!lii il componiniento assume un largo anila-iiicnto narra t ivo, ecco siibilo fi.)rire l'iin-inaginc. ecco addìr i l lura campirsi la pa­ro la- immagine: che ('• il miracoloso risul­talo della poesia vera.

Ili Stagjott curie si mediti (|ucsto

Fruì lassut

In che volte jo imìi na savevi dal gito vivi ualif e lizèr : die la mume e la cjase, tu polente e formadi e cori-vie dùtcotz Mii taitcs che gita pari al lavorare Il mi mi semeuvin ititi il mani.

I: mancai imìi jo no peitsad che la mume mi lussas di une dì a che itltre. restant cidiite e bliincje tal so jet; che a cjutnle ja a Ieri jmt balcon, riiitpinani'ii pe vii dal puji'il : e jè mi ciurinace sai cjuiei.

.la no iti par me muri peraulir- di ch"st I moni

che no sedili prejeris impiirùdis itilo di pitiniti. in zeniiglìin sul jet.

/' /(( niè ras di uè 'e je tu sa.

Da Basilea l'alpino per il "sì„ nuziale

( i ran fesla, il ,'1 novembre , ad Osoppo. liovc il sig. Ficiro Kcrlossi, alfiere del l i ruppii ùlpiiii di Dasilea (Svizzera) , lui liillo r i lorno per condurre al l 'a l iare la j..raziosa signorina Luisa De Stefano, da ' r r amon l i di Sot to . La suggestiva ecrinio-iiia, favorita da uno splendido sole, si è svolta in una chicsclla alla periferia del paese. Ila celebralo (hin Piero Seurafrc. ilo. d i re l lo ic ilellii Missione cattolica di l ias i lea; Icsl imoni, il cassiere del (iriip-po , ' \ \ ,A, ,;ig. Mario Uasso. e la sua gcii-lilc consone , e presemi — oltre agli iii-liiiii degli sposi novelli — alcuni coin-ponimeni i del (Jruppo delle ex a penne nere » della cil là elvetica, la parlecip.i-ziiine dei (juali al festoso rito nuziale ha dillo a lulla la cerimonia un carattere parl icolarissimo, .Anche la S. Messi è .'lata .servila da due alpini .

\ e l coi-.:o del pranzo, caratterizzato da un 'almosfcra di vivissima eordial i là , ha preso la parola il sig. \ alerio Merluzzi, ciipogrujipo d e l l ' A \ A di Hasilea, il ipi.i-Ic ha proiiuncialo un caldo indirizzo di siilulo e di aiuiiirio ai due giovani ed ha piescnlalo il regalo che lulli gli alpini del ( ì ruppo hiiniio volulo offrir loro in segno di siinui e di amicizia. I''.' segnilo un I ra l lenimcnlo al (|uale ha parlecipiilo anche il complesso corale del (( Eo-iol.ir liirh'in 11 di liasilea, che ha magislralmcn-li- eseguito un ricco reiicrtorio .li vii-lolle friuhinc e di canti a lpini . .Succes-i-vamcnlc. i coniugi Merlossi sono parlili per la luna di miele a Parigi, accoinp.i-giiali dai voli di Iclicilii degli aiiii.'i. \ i|uei voti, « Friul i nel mondo » cordial-iiicnlc si associa.

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l.'olpfstrv paesi' di Dmdidla. nel ('.oinnnr di M>tfi>iio / \/i//e.s('.

f" GRAVE LUTTO NELLA "FAMEE FURLANE,, DI ROSARIO

IL CUORE DI ISIDORO SELVA HA CESSATO DI BATrERE

l n «.'ravissimo lut to lia cidpiin la <( Fainèe furlane » di Kosario ( Arjicnli-na ) : il 6 itltohre si è spento, a 61 an­ni di età , Isidoro Selva, presidente ono­rario del sodalizio. Ma se la morte del valentissimo arti.sta e del l 'o t l imo friula­no che fu Isidoro Selva ha suscitato profondo cordoglio Ira i nostri eorrejiio-nali . non minore è slato il eoinpianto nel]"intera comuni tà italiana e nella cil-ladinan/a di Hosar ìo: c(uioseiulii. stima­lo, he ino in to da lut t i . e<:li era diventa­to una sorla di « genius loci » per i lun­ghi anni trascorsi ne))a città, per la som­ma di lieiieinerenze acquisite, per il Ite­ne profuso a piene mani . Se è vero che per i friulani Isidoro Selva fu l 'uomo pili rappresentativo per le sue capacità, per le doti di affahìlità e dì honarie tà che ne facevano un JJO' il pri»totipo del-r emiuran le nostrani» dì vecchio s lampo, per r a ino re \erso la «piccola p a t r i a » che in lui era d i \ e n t a t o un autent ico eu l to , tanto che fu lui, Isidoro Selva, a capeggiare il nucleo di volonterosi che nel marzo I ".Vi delle vita alla « Faiiièe », è a l t re t tanlo vero che per la città di l{o-sario egli era r u o m o che, grazie alla forza deHingegno e della voìoutà . era liuscito ad occupare un jxi-^to di primo piano nel l ì iid usi ria locale.

Tracciare, qui di seguito, il e curri­

culum \ ila<* » dì Isidoro ScK a non è

sol iamo rendere do\croso omaggio alla

sua cara m e m o r i a : «' anche richiamare

l 'a l ten/ ione dei nostri emigrati in tu t to

il mondo sull 'opera di un la\ oratore che

ha allaniente onorato il Fr iu l i , è anelie

indicare alle giovani generazioni una fi­

gura dì eccezionale rììievo nella storia

de i remigrazione friulana, e proporre ta­

le figura a moilello e ad esempif».

\ a l i i a ( iemona il 7 marzo I K')8. era

stato eondnllo in tenera età a l ' i i ine.

dove sin da ragazzo frequentò in quali­

tà di apprendista il celehre lalioratorio

artistico di ferro liattnto dei inaeslri

(!a))igaris. Durante la prima guerra nnui-

dìale. non ancora ventenne, veniva ar­

ruolalo nel glorio.so Ottavo Heggimento

Alpini ( l 'un i tà « friulana > per eceel-

)cnza ). per essere sueeessivaim'iile trasle-

rito al Servizio mili tare ferro\Ìar io. Fu

suhito ilopii la guerra del I0ir>-1H che

le sue al tìt tuli ni arti-'^tiche ehhero modo

[irìma dì ri\idarsi e poi dì rifulgere in

lavori (li ferrn liiitluin e dì rame cesel­

lato che divennero v ia v ìa sempre ))iù

numerosi e lutti eseguiti in ricordo dei

(.aduli per la Pa t r i a : sue ojtere o r a a m n o

il cimilero di Hedipuiilia sul colle di

.*^ant"Klia ( fra esse, r icordiamo partico-

larinenle quelle dedicate alla crocerossi­

na Parodi, a Mario (Murialì e al Heg-

gimento cavalleggeri u Monferralo ») e

i \ar i |)ae<Ì del Friul i , tra i quali jneri-

tano speciale menzione i monument i di

Nogaredo dì Prato, di INìmis e di (Iroin-

herg. olire al famoso angelo del campa­

nile di / o n i p i l t a . presso Rcana del Hoia-

le. I.a \a lent ia del giovane artista fu co-

noscìnla lieii presto Ìri campo naziona­

le : lauto che Uìdoro Selva ricevctlc ordi­

na/ ioni dal l 'a l lora regnante (!asa dei Sa­

voia, dalla Santa Sede, dal Duca d 'Aosta,

(la vari Vlìnisterì...

Fu alla fine del l<)26 che Isidoro Selva

si trasferì in Argentina, a Hosario : e

anche nella Kcpuiddìca del Piata , che

>areldie il'ivnta diventare !a sua secon­

da patria, mise su un'officina di •< iier-

reria arlisiiea ». nella quale doveva )>ren-

der posto pure il fratello Marìr» al suo

arrivo dal l ' I ta l ia . Sue opere si possono

ammirare , tra l 'a l t ro, nelle chiese di S,

.Antonio e della « \ irgen de L o u r d e s »

in Rosario, nella chiesa di Toinras e nel­

la villa Maria Selva in Santa Fé. Anche

in .Argentina la fama de l l a r t i s l a n<ui lar­

do a divulgarsi : il suo nome e la sua

opera assursero, con rilievo, agli ouori

della cronaca e della critica giornalisti­

ca. Kcco uno stralci!» di quan to scrive­

va di lui Henio Baroni ne « I a Patr ia

degli Italiani » dì Buenos Airt^ il 28

gennaiit 1'>;Ì2 : » Sfilano dinanzi aì nostr i

occhi at tonit i centr» meraviglie tu t te in

ferro halti i lo e lavorate così f inemente

da l'redere che non il mar te l lo , ina l'a­

go di lina ricamatrice le ahlda create.

Da huoni toscani, conci t tadini ili quel-

r iminor t a l e faldiro che si chiamò Ben-

venuto (leil ini , ci sent iamo ])resi da un

vero entusiasmo ne) constatare come un

soffio dì quel grande genio seajHgliato

aliti ancora nei pelli i tal iani. \ 'è anclic

oggi ehi potrà r ipetere il miracolo del le

lanterne tleglì Strozzi, degli appiccagnoli

de ' V isacci. I l sig. Selva (e ci sent iamo

leiilati di ch iamar lo » messer Selva »)

ne fa fede ». Fd appun to « il Cell ini mo­

derno » veniva definito dai not i architet­

ti argent ini Mìchelelli questo f r iu lano ì

cui lavori i< a u m e n t a n o g randemente la

maestà del m a r m o e del bronzo ».

<!ol jKissar del tem|)o, la pr imit iva

hottega doveva ingrandirsi sempre più.

-;ino a lasciare il posto ad un grande e

moderno s tahi l imento di forgiali e stam­

pali, che logicamenle avrehhe abbando­

nato i lavori artistici per dedicarsi a pro­

duzioni industr ia l i , fra cui art icoli dì

cenienlìfìeio. Anzi, quella del) "emigrato

friuiano sarebbe stala )a pr ima di t ta del

genere in lu t to il Sud America. F u co­

si che si costi tuì la » Selva y i..ia socie-

dad anoninia industr iai y eomercial », di

cui Isidoro Selva era presidente. L'att i­

vità industr ia le non as.<iorbì però tu t to

il suo t e m p o : da veri» artista qual era

non tralasciò di occuparsi dcDe ìiiizia-

live sociali del l u o g o : fu socio fonda­

tore del Kotary ( d u b Ki»sario Nor t e .

presìdenle dell 'ospedale munic ipa le di

Alberili , del collegio « S a n Francesco

il'Assisi ». dell 'Associazione dei eommer-

cianli della zona nord di Rosar io. La

(ndleltivilà i taliana lo vide sempre in

prima fila Ira ì sosteni tori più assidui del­

le sue siM-ictà: lan lo che. a varie riprese,

ricfqirì cariche diret t ive nella « Dante

Aliirbìerì », ne i rospcda le i tal iano H (iari-

baldi ». nella Casa d ' I ta l ia e nell 'Asso-

eia/ ione nazionale a lp ini . Fu anche il

pr imo |(residenle della « Fainèe furla­

ne » rosarina e successivamente presiden­

te onorar io del sodalìzio. Da r icordare ari-

<he che ?iel biennii» \9CÌ(Ì-TÌJ fu presidente

del (!omìtaIo dì coord inamento delle

Società i taliane di Rosario, e che lo

scorso anno fu m e m b r o del ( .omita to

per le accoglienze al l 'a l lora Presìdenle

(^ronchi. Per così intensa al l ivi là in se­

no alla comuni t à i ta l iana, e a quel la

friulana in par t icolare , gli fu conferita

due anni or .sono la stella della solida-

rielà i taliana e. poco tempo fa, la cro­

ce di cavaliere al meri to ileDa Repub­

blica.

Anche dal le nostre cobnine , la « Fa-

iiièe furlane » dì Rosario - - che di Isi-

(biro Selva conscrvL-rà un ricordo che

il tempo non cancellerà mai e che nel

suo nome manter rà accesa la « l um »

della f r ìu lan i tà : quel la « lum » forgiata

dalle sue sapienti mani d 'art is ta —- espri­

me airango.-ieìata cimsorte signora Ir is

( iaivano, ai figli Viclorìo José , Mar ta

Flena e (!ésar Augus to , al fratello Ma­

rio in Argentina e alle sorelle e ai fratel­

li in Fri idi (Mar ia , Alice, Luigi, Giusep­

pe e .Arturo) le espressioni del più pro-

fimdo cordogl io . Ad esse si aggiungono

quel le d e l I F n t e « Fr iul i nel m o n d o »,

che sulla tomba del caro Isidoro Selva

revcrenle si inchina , a deporvi l ' ideale

fiore de i r ìn iper ì tn ra r icordanza.

lina veduta d'insieier d'un pa"se the ha dato inlellelli e Urttveia a tutto il mondo e che perlanttt i' ano fra i più meritori deW enti finizione friulana: haiina.

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Pag. 4 FRIULI NEL MONDO licemlirc 1962

FESTOSO INCONTRO DEI FRIULANI A ROMA

Si è tenuta, il 17 novembre, l'assein-lilca dei soci ilei « Fogolàr furlàn » di Roma ]ier il r innovo delle cariche socia­li (la tempo scadute e per la formulazio­ne d'un programma che consenta al soda­lizio di riprendere al più presto il suo degno ruolo nella capitale. Esaurite le operazioni di .scrutinio, sono risultati e-l e l l i : presidente, avv. coiiim. Danilo Sar-l o g o ; \ icepresidenle, doti . eav. Adriano Dcgano ; scgrct.irio, dol i . Mario Mauricli ; tesoriere, dol i , ciiinm. l'riiiio Fuinei ; consiglieri: signora Mary Scliiralti, ing, .Antonio .Miz^au, nuKlaglia d'oro col. Giù-.scjipc Zigiotti , jinif. l'eratoner, eomm. (iinseppe Di Santo lo ; presiilente del col­legio sindacale, avv. Ottorino Tarn; sin­daci: dol i . Odillia Bìlia e rag. Luigi Stu-ram.

L'indomani, 18 novembre, vo luto e priimosso dairarcivcscovo di Udine mous . Ziil'fonalo (a l ioma per i lavori del Con­cil io ecumenico insieme con altri Prcjuli della nostra regione) e organizzato dal " Kogolàr 11, si è avuto, aHingresso del­la Basilica lateranense, l'o incontro dei friulani » : oltre un migliaio di persone, se la pur vasla eappella (iorsini si è di­mostrala incapace di contenerle tutte, i'ersone di lutti gli strati .sociali: dai fun­zionari in alti posti di responsabilità al­le addette agli umili — e pur nobili — servizi domestici. L'ii incontro » era sl.ito volulo perchè fosse possibile ai friulani residenti nella capitale rendere omaggio a S.E. mons . Ildebrando . \ntoniutt i dopo la sua elevaziiine alla dignità cardinalizi:i, e per stabilire un nuovo vincolo di eor­dialilà con i vescovi friulani. .Alliirrivo di mons. Anioniut l i gli facevano corona l'arcivescovo /a f fo l la to , mons. Fiorii ar­civescovo di l'ircnzc, mous, l'izzoiii ve­scovo di Terracina, mons . Cicull ini ve­scovo di ditta di Castello, mons . Paschi-ni recentemente nominato vescovo tito­lare di Kudossiade, e i canonici inonss. Bearzotto, Ligniti , Mocchiul, Veiiier e iloii Cellcdoni. Coinmoveiitc il discorso pronunciato dal card. Anioniut l i ai con-Icrranci : egli lia ricordato che compito dei Iriulani nel mondo è di essere onesti, hilioriiisi. seri nelle opere, fedeli al foco­lare ilomcstico e agli ideali più alti dcl-I uomo.

Dopo il grii)ipo fotografico, scattato sulla gradinala della Basilica, tutti si so­no raccolti nell'aula magna deirUniver-silà Iateranen.se, ove fu per molt i anni rettore mons, Paschini e all ievo lo stes­so card. Antoniutti , il quale è stato ac­col lo al suono delle campane del Friuli, suono Inviato per registrazione dalla Fi­lologica con un caloroso messaggio di Ot­tavio Valerio. La piccola Ralfaclla De Monte ha porlo un omaggio floreale « a non de Fnrlanìe « e l'avv. .Sarlogo, lieo presidcnle del n Fogolàr ii di Roma, l i i espresso il conipiacimeiilo per l'elevazio­ne alla sacra porpora di un cosi valoroso friulano quale è mons . Paschini, gloria e vanto del Friuli per l'attività scientifi­ca, storica e didattica da lui svolta in tanto largo arco di lemiio. Al card. \n-liiniulli e a mons. Paschini sono slate olferle (Ine arlisliclie opere in bronzo del­lo scultore .Silvio Olivo. Quindi il vice­presidente del sii.lalizio, dol i . Degano, ha lello l'adesione del prefetto di Roma, dol i . Celona, già prefetto di Udin,;, del sollo.segretario seii. Pclizzo, del sen. Tes­sitori, degli Oli. Biasutti, .\rniani e To-ros (l 'oii . .Scliiralti era presente assieme al dol i . Mauricli, al gr, uff. \ eroi, alla minlaglia il'oro Ziginll i , al ministro Ri­domi, a S.E. Russo e Scarpa, al coinm. Di .Santolo-Venuti e a molte altre perso­nal i tà) e poi, fra la commozione gene­rale, recitava poesie friulane che .«imo state sottolineate da prolungali applausi.

(ìrmai riilmosfera era diventala cordiale, e ne appriifitta\a l'arcivescovo iiious. Zaf-fonato Jier ringraziare tulli e per sollo-lincare il significalo deirii iconlrn fra i maggiori esponenti del Frinii e quanti sono coslretti dalle necessità quotidiane a \ i \ c r e lontani dalla terra natale, Com-niovcnti le parole di mons. Paschini, e-siillanle di trovarsi fra la sua gente, e calde le espressioni del card. .Anioniutli che, riprendendo il teina del friulano do­vunque presente con il jiroprio lavoro, ri\'iilgeva la raccomandazione di essere sempre degni della « piccola imlria » e di onorarla ovuii(|iie. La sìmpalica riu­nione si e conclusa con le note di ii O ce Ilici cis'ciel a Udin », cantata in coro, a piena voce.

mmt...

/ / ridente jiiu-se di Tricesìmo. con dietra i manti delVunfileutro marenico.

CONSENSI PER U ATTI VITA' DEL ^'FOGOLÀR.. DI TORINO

In concoiniliinza con l'n incontro il.'i friulani u a Roma (di cui riferiamo a parie) , domenica 18 novembr.^ si sono riuniti a l'orino i soci del « Fogolàr fur­làn Il al bue di definire le fiitur;; attivi­tà del .sodalizio : attività che essi si au­gurano di poter svolgere in una nuova sede più ampia e in tutto rispondente alle necessità dcirisl i luzii inc, tenuto conto dello sviluppo da essa assunto nei cìii-iiiie anni inlercorsi dulia sua cosliluzioiie iiil oggi- e della considerazione che la co-niunilà friulana gode fra le Società re­gionali consorelle. A testimonianza, ap-|junto, di tale considerazione, erano pre­senti alla riunione anche i rapprcsenlan-ti dcll'ii l ln ionc dei Circoli regionali », (iella (( Fallica turincisa », della « Fami­glia sarda » e di (juclla ligure, i quali sono stati cordialmente accolti dal jiresi-ilcnle del e l-'ogolàr >», coiiim. Antonio l'iceii, e dai conqioncnti il Coiisiglio di-rcllivo. Tra i friulani presenti (da sollo-biicure che, con essi, erano iiilerveniiti le gentili consorti e i figli) erano il prof. \ i l lorio Morelli, de « La .Stampa », il iloti. Francesco Feriiglio, l'ing. .Mario Persia, l'ing. Renato Chivilò, il dot i . Ma-cor, la signorina Jolanda Di Vora (la quale svolile una preziosa opera di assi-.'ieiiza in favore dei corregionali e dei cfinnazionalì bisognosi di fos legno) , il rag. Masallo. la doti. Missio, i sigg. Bon, -Martina, Maniacco, .AnziI, il geoiii. Za-nuttini, il rag. Degli Uomini e numero­sissimi altri. Da Zurigo era uiunto il jic-lilii iiidiislriale Leonardo Zaiiicr,

Nel "Fogolàr,, dì Winnipeg E' stalo formatii il nuovo Consiglio

direttivo del « Fogolàr furlàn n di Win­nipeg (Canada) , che risulla cosi comiio-s l o : presidente, sig. Aldo Rimali , da l -iline : vicepresidente, sig. 1). ('.alligarli, da d iv ida le : segretario, sig. A. Vernilo, ila Camino di ('.odroiiio ; tesoriere, sig. I). Mimi, da Bassano del (frappa: consi­

glieri i s igg.: \ . Corcii da Cividale. R. Bianchi da iVogarcdo di Corno, C. Mini­li da Triecsimo.

.Ai nuovi dirigenti, con resprcssionc del nostro rallcgramcnlii. l'augurio cor­diale (li |iriificuo lavoro arrinchè nella nostra coinunilà del Muniloba brilli seniprc, e sempre intensa, la fiaccola della frìulanità.

/ / modernissimo e razionale Centro slitdi. legiltiitta valilo di Ptirdetiotic.

Presente anche, fugacissimo ospite, Ol-lavio Valerio, al quale va il merito dì aver sempre incoraggiato e sostenuto le iniziative del n F'ogolàr », e che rappre­sentava la Società filologica friulana. A luì e a tutti i convelluti ha porto brevi ci! elevate parole dì saluto e di rìn^ra-ziamcnlo il presidente del .sodalìzio, coiii-iiieiKlalor Picco, cui ha fallo seguito il consiglieie sig. Licurgo D.ilmasson, il quale ha sol lol inealo la necessità dì sem­pre più frequenti e stretti contali: con 111 .1 pìccola patria » ed ha espresso Faii-spicio che il Friuli jiossa, in un domani non lontano, dare lavoro a tutti i suoi figli, annullando il bisogno che li spìnge a cercare un sudato pane in terra stra­niera. Dal canto suo. Ottavio Valerio ha esaltato lo spìnto dì solidarietà che lega l'uno all'altro i friulani residenti in To-liiio ( è da rilevare, infilili, che il Midali-zio raccoglie in unità dì spirilo e dì in­tinti ciLsi dirigcniì industriali e ]irofcs-sionisli come semplici operai) ed ha so­prattutto posto l'accento sulla necessita che tutti gli italiani —• e non essi sol­tanto guardino al Friuli come a una Il rra degna di maggior considi-razìonc. jicrclic (iiieslo e il preciso diritto che i friulani si sono acipiistatì con le loro iloti di tenacia, di operosità, di intrapren­denza in ogni scllore (leirallivilà uma­na. Da ul l imo, ricliianiandosì ali i mini -Icslazione che in quella stessa ora si svol­geva a Roma, dove i nostri corregionali festeggiavano il cardinale mons. .Anto­niutti e il vescovo mons . Paschini, Ot­tavio A'alerìo ne ricordava le elette vir­tù umane e la saldissima Icmpra friula­na, teslìnioiiìala anche dell.i loro afijiar-Icnenza alla h'ilologica.

Prendeva quindi la parola l'avv. .Artu-rii Filippi, in rappresentanza della « Fa­miglia sarda i, il quale, dolio aver rile­vato le caralleristiche che affralcllano Sardegna e Friuli, formulava assai lusiii-i.liìere espressioni airindirizzo della no­stra regione e soprattutto sottolineava quanta sliina aliliìano saputo attirare su (li S(' i friulani residenti in Torino con le loro inizialìve e con la loro attivila ispirala all.i serietà e airim|iegiio più lo­devoli . L'avv. Filippi ha auspicalo infi­ne che nel prossimo anno |iossa tenersi in Friuli un incontro di tulle le .Società ng ional ì (i|ieraiili in l'orino. Dopo la degustazione • di un liicchicrc di schietto vino nostrano, e dopo la dizione di iil-ciiiic belle liriche friulane di Lconarilo Zanicr. il presidcnle della « Famiglia li­gure 11, avv. Paolo Biggio. ha fallo eco alle parole dcH'avv. Filipin nell'ammi­razione per raltivilà dei friulani in 'I o-riiio e nelfaugurio che le Società regio­nali della capitale |iiciiiiintcse possano in­contrarsi nella ii piccola patria ». .Siicccs-sivamciite, i componcnli il (!onsiglio di-ri'llivo del 11 Fogolàr n e gli ospiti si sono recati in via Monaco per una visita a i|uella che ci si augura possa essere la futura seih* del sodalìzio, idonea allo svolgimcnlo ili liitte le inanifcslazioni f;iiito (li carallerc cullnrale che ricreativo

La riiinione dei nostri corregionali (va iiotalii. [icr inciso, che una grandi' iiiaiii-fcslazioiie è prevista, su inizialìva del I Fogolàr » e con l'appoggio dcU'u Unio­ne (lei (arcoli regionali », cnlro l'invcr-iiii), sì è svolta in un clima di intensi

raccogliiiienlo perchè, prcccilcnlemcnlc, i soci del sodalizio erano ìnlcrvcnuli alle esc(iuie del sig. Ellore Douiinìci, da C^-resello di Marlìgnacco. titolare del labo­ratorio .1 Scienza del popolo » e uno dei primi consiglieri del « Fogolàr ». CoUa-l'oratorr. con numerosi scritti, di vari giornali e pcrìodi(^i, e soslciiilore appas­sionalo della conservazione ilelia car.i parlala friulana, la sua scomparsa, avve­nuta a 77 anni, ha suscitalo il [>iti )iro-ionilo c'irdoglio nel ii Fogolàr furlàn ». clic ha cllcsli lo una corona flor-^alc ed Ila parl i ' ipalo ad una solloscrizione per inorare la memoria dcircsl i i i lo .

Tante notizie Johannesburg (Sud Africa)

Leggiamo scnqire con piacere jl nosiro caro giornale che ci reca lame notizie e ci inforiua dei mi-gliorameiili e dei proaressi che, con il trascorrere degli anni, in Friuli si fanno. Pensiamo che un giorno, tornando, trovcreiiio la iiiisira terra rinnovala. Grazie per il non facile lavoro cui vi sotlo-|;on-le per rendere le pagine di (1 Friuli nel mondo » sempre nuo­ve, scnipre vive, sempre gradite.

A. e L. DEI, FABBRO

ANNIVERSARIO

A MONTEVWEO Diiineniea 7 ollidire la « Fanièc fur­

lane 11 di Montevideii (Uruguay) ha fe-

sleggialo. con la solennità clic si convie­

ne ad una così lieta e significativa ricor­

renza, il 18" anniversario di fondazione

del sodalizio. Diciollo anni trascorsi

sullo il segno della più affcltuosa ami­

cizia fra i soci, i (fualì hanno fallo si

clic risl i luzionc fosse davvero degna del­

la propria denominazione di ii Faniee » :

una famiglia in seno alla quale ritrovar­

si, trascorrere ore liete e serene, riscal­

dale dal calore spiriliuilc della rratcllanza

e della solidarietà.

Alla festa deirannivcrsario il Consi­glio dirctlivo aveva invitato tulli i soci e gli jiinici del sodalizio: e la risposta al­l'appello è stata jilcliiscilaria. Oltre tut­to, quel giorno, con assai op{>ortuiia coincidenza, veniva inaugurata la nuova cucina, alla realizzazione della quale lian-1111 dato il loro prezioso e apprczzatissi-nio conlribulo diversi soci. Inoltre, gli inlervcmiti — che erano numerosi come non mai — hanno jioliilo ammirare i lavori in corso di cffellnazionc per ren­dere sempre jiiii comiida e piìi accoglicn-le la sede della ii Famèe » : aiquinto co­me si addice ad un sodalizio che - - co­me quello di Monlevideo - ha in ci-iii:i ai |iropri pensieri il desiderili di ve­dere i locali sempre più frequcnlali dai friulani e dalle loro famiglie.

Le inanifcslazioni jier il IH" anniver­sario hanno avuto inizio alle ore 0 con il tradizionale campionato di bocce in-terclub che ha visto contrapposti i gio-caliiri della « Famèe furlane » a (|iiclli del II (!lub .S. B, iluracan », e le cui partite .sono state seguite da un'autenti­ca folla di tifosi. .Successivamenle, alle lil , il non meno tradizionale « banqiiete (le confralcrnidad » (lasciamo il liliilo an-miiicialii (laireleganle fascicolo-ìnv ilo stampato per l'occasione, e che, meglio di 11 pranzo sociale », ci jiiace tradurre, alla Icllcra, « banchetto della fratellan­za 1': che meglio risponde allo sjiirilo del convivio) con un menù tale da far gola al pili raffinalo dei buongustai. Fa­cile iminaginarc l'allegria, raniinazione, il elima sohietlamenle friulano del con­vivio, in cui il calilo delle nostre v il­lune ha insimiato una vena di noslal-gia Jier la ii piccola patria » lontana e un'oiidata a scroscio di cari ricordi e di gradile rievocazioni. La festa, prosegui­ta con uno spetlacolo cineinalografico lille 16 si è conclusa con un ballo fa­miliare rallegralo da una vivavc orchesira e prolrallosi sino n larda ora.

PRIMATO DI ONORIFICENZE

NELLA "FAMÈE,, DI ROSARIO Dal sifi. Guido Zanelle, segretario del­

la <( Famèe n di Rosario (Arfientina) ri-i eviami* :

Sempre molla jicnle nllorno al la \o l i . in iioi-asione delle <]nallro rene sneìali mensili organizzale «lalla « Famiirlia friu­lana » ili Rosario: i piatti, eni eiaseun eonum-n.-iale ha fallo l'innire ehe e fa-,-ile inima<;inure. sono .- lati. nell'ordine, i seguenti: polenta e neeel le l l i ; «a.sado criollo )i : « polente, verzi.s e mua't »; jxnoeclìi eon pollo.

Ma diu' altre feste meritano di essere parlioolannenle ricordale in <piesta « pa­no ramiea delle all ivilà» elio aldiraeeia un perìodi» di più mesi: la fesla tenuta rultiina (ioineniea di lu<;lÌo per ricorda­re il ^H\" anniversario della liherazione del Friuli ( IH(i() ) e il ricongiungimento della «piccola palria» alla Patria gran­de, e il tratteiiinuMilo s\oItosi il 2'> sel-leinhrc. per it hallo gio\anì le di prima­vera.

Nel eorso della prima fesla v stato ospite del nostro sodalizio il (/riippo Tolelorislieo siciliano deiru.Mcara Li Fu­si» (Messina) , che si è accompagnato al nostro eomplcss4> ìn una vera e ]>ropria saura del ftdclorc italiano. I.a piccola Silvia l.eli/ia Hoia lia declamato con molta grazia alcune poesie friulane, mentre il programma «canoro» vedeva alternarsi i simpatici soci del sodalizio ( )s\aldo Fllerck Fnore Sani in. Severo Hoinani. Bruno Paonarolti e il siciliano (»Ìuseppe iXapoli. Il discorso rievocalivo della lihcra/ionc did Friuli e stalo tenu­

to dalla signorina Carmen Slrazzahoschi. Il hallo g io\ani le di primavera ha

avuto anche quest'anno il suo centro neirelezione della «reginetta friulana» : stavolta la corona è toccala alla gentile e graziosissima signorina Klidc / i l l i . la cui designazione al titolo «• slata molto ap;>laudita.

Infine, va sottolinealo d ie rcci-ntemcn-le lu'ii quattro soci tiella «Famèe fur­lane» di Rosario sono stali insigniti di oimrifieenze dalla noslra Patria. Il com­pianto Isidoro Selva (della sua immatu­ra scomparsa diciamo diffusanu>nte in altra parte del giornale ) e il sig. (iio-vanni l'eressin, il « nonno degli italiani di Rosario ». hanno ricevulo la croce di cavaliere della Repuhldica. nu-ntrc il presidente del sodalizio, sig. J*rimo Fo-sehiano. e il >ig. Fio Agarinis sono sta­li decorati della stella della solidarietà italiana. I sigg. Selva e Fosohiaiu) rice­vettero le onorificenze dalle mani del console generale d'Italia ìn Rosario., nel corsi» d u n a solenne e memorahile fesla tenuta il 25 agosto nella sede della «Fa-nu'c >t : il .^'g. IVrcssin la riceveva pochi giorni pili tardi nella .sede del (lorisolato; a Fio X^arinis veniva rimessa tramite il Miiiiicipio di Ovaro (della toccante ce­rimonia aÌ>hiaim> scritto nel nostro nu­mero ili novcmitre. . \ . d. R.).

l a « Famèe furlane » jmò dunque es­

ser fiera : ha hattuto il primato ]962 in

luntrificenze fra Inlle le associazioni con­

sorelle italiane ìn Rosarict.

Dicembre 1962

r FRIULI NEL MONDO

V.. Oiiatri cjàcaris sot la nape

.j

LIS CULUMBUTIS 'L è sot sere. EI SOITIÌ "1 ("• i.'ii

tal .HO convèlli e '1 aiar da fiiiol il! scorzi.sp pa Uivicle e a lii|i:a(li.'< a! ni (listiidà l;i liore. Di cà e rii là a ziniic ({ualohi s lele . .Straes, im OH e une lénti i ie , nnlriii in l'uni' firote ili ime moni (loiif;i' Jcriisalcm.

Che féinini,' a ja .su la iiiii.<f un nu .-ai TU (li ^ionde e di nial in-ciinic. l i l l che ànime lai sen. Jè lu iVladone eli" .sinl che lis periìii-iis dal aiiniil suii veri.s ; j e .sa clic 'I è |>ar nafifii 1 S i g n ò i . e j è con­tente par cli isì , ma gi <ii.s|il:'is che cui sa ze tant che à di |)ali par lui, e pò ziniiìt 1 àe di na.ssi cliist piii'r liaiiihin iiùt e erùt .«cnzc v;'-niijc par jiarùlii dal frèt clii' "1 torinentarà elieij m a n u t i s n ì n i n i s , (liei ciaviit dui rizzòt. K pensànt che je, une pucre fcminc , a ja di ijdvciità 1.1 mal i dal .SiijiK'ir. jii co­li' une lagrimiite jìi MI la ponto (fai so pìt .strac. In rliel a sint (los coloitihis che pass in stil .so ciaf iiiviadis la grote : — Al .sa za '1 .Si(;ii(">r ze che "1 fas .

Je a entre in ta grote. piK- 1 so ciaf .siin t'un zoe di stale. Su in alt a sint el glu-glu-glu di ches dos ciiliimhiiti.s.

( l i i lumli i i t is henedet is . vual-t i is saré.s l is pr imis che s intarès a vai el Salvati'ir dal mont .

- Gin gin gin — rìspi i indin ches .

Sant Jiisèf. strae, ai diiiir z a ; ma la Madon»- j è aneciiK) (lisniote e pense.

(iiics dos co lomhis si inel iu a slierlà tant a l'iiart ehe l g in . ulti, gin. che sant Jiisèf al si dismi'ir. fc. plcii ili parile, al si e ia le al<">r |iar viodi se "I è v i z ìn ifiialehi pi-riciil.

Ma invczi dut contènt al viòt clic I iicssiìt el Bainl i in (iesii . .Sveli lui a III c iapc tal liraz e al fàs par [larà che jiiicre e iàr dal frct. 'li è un scur di ziit i iteri . .Via ches eolotnhis in t'un co lp a do-vciiliii liisintis come doi sorèi e la gioie (Io\ente d a r e come une zor-nade di avrìl . La Madonc hi in-viiluzze in t'un pezzòt , ina che l hlicùt no "1 rive nance a taponfii la panziite e 'I piièr hainliiniit al vai di frèt.

(il i i , g in, g iù — a sherl in ches dos cii l i imlii it is e p l o m h i n sul iiaiiihìn e a piane a p iane si gia-\'\n cui iiieùt l is p inut i s . Lis gia-vin e lis poin hiel sul c u a r p dal liaiiihìn ehe CIIIIK'I tal e ia ldùt al ridiizze di giist.

Ma ches co lomhis no jan [>liii lis |)enis e traniin di tant frèt. La Madone drindidànt el so l iaml i ìn lis vii'il. a dà Ili! ciah'in al l iani l i ìn l'Olile par preAgi a le . Clièl al nii'if lis manutis . Lis eu l i imlui t i s ingri-zignidis a si s in t in a eressi l is

p l i in i i s : s inl in a lornà 'I cialdi;! lai cuarp . .Si c ial in une cu l'allre e V lodili che Jan un vistit jiliii Idane dal da nèf che lùs vie pa ^not su la moni v i z i n e : i siei \o i son dovenlàz russùz e pini n in ìns di pr ime.

Kl .Sigin'ir al ja vi ianì i che .smi !(ir a ere.ssessin lis j i lumis hlancis come la néf. parzè che lui '1 è na.shùl tal tinip da nèf e 'I ja fat i lo \enlà i siei \ o i ros. parzè ehe ior III Jan s'cialdàt. Lussi lis cii-luml iut i s hianciv son elici uzzil ì iz che svolili par dut e mostrin che si (levi ve cttmpassiòn di elici che ali dihisugne. e ehe "I .Sigm'ir al sa prcmifi i lioiiis.

DOLIO /ORZUT / / '^atisane a Cividale, visto dal ponte del Diavaln. \ella sfondo. Munte i\ero.

(»(,

La robarìe„ di Blàs Tredis hocìs al veve lUàs di sfama

e "a noi veve nuie di ehest nuiri-mrtnl.

\1 iere criìt inviar e lens in ciase non-

d' ierc. *Ne vecie vis.sinànt ur veve puar-

ifil qua tri fueis di ver/c : nui e i lens

par fa fi'u:?... Illàs noi saveve a ce sant

vodasi... \1 ha tè a pini di une p u a r l e :

nuie .

l 'n aiar inalandrèl al ìnghizzave, e il

disgraceàl (unp al pensa di vigni fùr di

ciase e di chunà la Frovidenze in so

aiul . I siei fruz vevin fan e cussi, sore

pinsìr. cìaniinànt s impri , si cialà a iessi

il) iniez ai ciamps, tra il grant husinà dal

aiar. là ehe no iere an ime vi veni. Al

sarès lùt lontan lontan . par scmnpari

dal mon t . Ma subii si visà dai fruz. 'A

in viodeve due ' lòr dal fogolàr, cence

t lame e cence lutrèz. plens di frèt e di

fan. <!ui voi da fantasie al (issave chest

spelacul ch'ai varès fat vierzi lis pieris,

e no nome il cùr . ancìe de anime pini

dure .

Far s lanlanà , quasi , chesle imagìne,

al si mei a cialà la campagne nude e

handonade , e al viòl . nii ludis in rie. lan-

lis fascinis di lens. 'Ai ven 'ne lenla-

zion : ciidi un juVs di ehei lens jMir s'cial-

(là lis SOS creaturis . Al sinl come mi

si'i'ir denant i v o i : pò 'an ciape su di

ches fascinis lanlis ch'ai pò j>uartà e al

cor a cia.se cui cùr ch'ai hat fuarl fuarl .

'.Ai eolavin in lis l àg r imis : no 'i pareve

ver di ve fai il lari.

[\ol veve naneie fat un pas dentr i tal

so cur l i l , che lu ferme la uardie da (Co­

m u n e : lu veve olnuìt e 'ai veve tigmìt

danr da campagne infin a ciase. Fa uar-

dic "i fa-sè la denuncie al prelór . Fò r

n ià s ! I siei fruz si s'scialdarin cun luti

hiel fiìe e niangìar in. cuele. la verze :

nui lui. Ini al sinlive un pès sul cùr che

no In lassa durni t che gnol e uè chés

alriis.

* • *

!\o son passai quindis <lis dal fai.

che Blàs al ven clamai in preture a ri-

spuinili da H rrd)arie ».

Il iudiz 'ai domande se al veve ro-

ìt lui i lens lai cìanqi di H.

HIàs al rispuinl che si. al è vèr.

l.is Hf'stris vilotis

Co '1 soréli (^o 'I sorcli a miiiit s'invic

a mi sint a strcnzi il cùr .

O ce gran malinciinic

co noi e ni l'Iàr ni scur i

E in ce unii parale vie

senze viodi el caralcl'^

Duncje aniii la l'iistarie

e fasin uicà il spinel.

t'eraiitis di IONI KAIIZON

Musiche di

1 MltKUTO l'AGMITTI

11 E parcè \csii rollai'^ ».

(1 isiór iudiz. "i ài ciiill i lens lun

cianip che no savevi iiancic dì cui eh al

iere, parcè che i miei fis 'e muriviii di

fan e di frèl. 'O sai di vi'; roliat, ma

veviii (li lassa mur i ì mici pi'irs fnv/.'l...

La dispera^ion. sìór iudiz, mi à puarlàt

a fa chel tant ! n.

Il iudiz al scolte serio serio, e po ' al

domande a RIàs ; u Tros fi.s veLso?.... »,

11 Dodis, si('>r iudiz n. V. al vai. K al

scomenze a di i n o n s : n Fel ici te . Pa­

scile, Rachele, Ziiaii, Meni, \ ìjzi. Toni,

\ alenlin. . . ».

« .Sì, "o ài capii », al dis il iudiz.

Ta sale (Ics iidienzis al si fàs un grani

sileii/i dopo che il publ ic al à moslrà t ,

miirnioriint quasi sot vie, la so ciimpas-

sion pai por RIàs.

Il iudiz al si è ritirai lai .so ufizzi par

madur i la sentenze; p( i \ viginìt fùr, cun

v(">s ch'a scuindeve comozlon, 'ài dis a

l l l à s :

(( Tigni l », consegnanl "ne sniiic, ii "a

è pai vuestris fis ».

ANTONIO FALESCIIIM

IL TOR DI MAJAN

Duàr, Bambìn (Tastoreh' di Naclàl dal 1700)

Duàr. Bambìn. s'un pugn di fen

in te stale di lìetlem,

(hit e Dio dui amor

par salvìt il pecjitilar.

F. Marie dal su ct'tr

une fiume miinile fùr

del so pur materno amor

che cansiile il Salvator.

."igniti vi'gnin mil it mil

due' ulegris jii dui CU.

glorie a Dio cait cjatilànt

fili.-, ai iimìgn anitlizìunt.

I he itile' tinìz canléiiz

I <t i pitslórs. cu i ìttacénz

e cui agititi siiiiz cjantìn

glorie ut (^elest liamliìn.

« Anno I')(I2 »: cussi "I è scrii su la

bandierule dal ii bièi tór ». K j<'' s impri

lassii. La prime bussade dal sorèli 'e va

a j é : i prins sgrisui Irescs da l'ajar jn

sint jé : lis primis soferenzis sol la bucre

(1 sot la tempiesle la cjapin j é . e j é 'e

zcin. e ur ie .

\ n i n a lei la so sliirie.

Dui al jcre finii, e i majanès *e jeriii

iinpazìènz di viodi la linee slaiicjade e im-

poiicnl dal '* liièl lòr ». Lòr che lu vevin

iiiand'it su laiil in a l t ! Fin a .'iK mctriis !

Ma quanl che. gjavadis dul is lis im-

piilcaliiris di Iràs e di breis, si nacuàrzin

che al II biél lòr » al mancjave l'ai di

iiassile 1*>02, une grande aniiirezze jn à

l'japàz.

(lui \ailial lassù? — si dnmanda-

\e il plevaii pre" File De Nardo.

Vino di lornà a meli su du i chel

cj.-cjèl (li arinailure? si domandavin

àlris .

Mio Pczòt si mele a ridi e al disè :

Si(>r pIcMiii, *o Mii su jò . Rasle eh.'

mi pai miez litro di sgnajic! - —

l\o pe sgnape. ma pai iiericui, il jilc-

van al jere inceri se accia che ufiarlc.

. Mio... va ben. Ma la synape la be-

vés dopo ! al accia il pl('\ an.

Mio al scjampc un innmcnl a... preà.

K dopo su senze nissiine pórc. Al à f.-il

lun svuel lis scjalis. E dopo al à fronlàl

la spize. .Si è rimpinàl sul paral 'ulmin. e

su iin lassù...

Alias al jere dui un ciilìiiòr. Due" 'e

preavin, plens dì pòre.

Lassù invczi l igr ìe : cjanz di amor a

I. la sua liell;i ». misliiràz cui ii iniserere ».

l.ajù 'e jcre aiicje la fcminc.

'rrani|uilaiiii ' i ilri al à i i idùl a (iiiesI la

bandicrùte . E ilopii jn pai parcruliiiin :

jù pes .scjalis dal l ò r !

Quanl che Mio "I è tiirnàt a apari sul

sagrai , due ' 'e àii dal un grant suspir.

Il plcvan lu à abrazàt e l u s s a i .

- ( .umó al fàs il plcvan — viglili

a lievi la sgnape! —

— Cuinò, siòr plcvan - al r ispuindé

Mio — : luì al à nome il pìnsir di pajàlc

Se mi sucedeve ale, mi rincrcsceve di jiiar-

di miez lilro dì sgnape.

Te confusion. invczi di là a [ircà, ;il

j i i c làt là dì Stiefìn a bevi la sgnape

lirime dì fa il lavòr...

SANTE TRACOGNA

Un onip al veve di la in Gcr-

ii ianic, o dojio di ve sconihalùt par

due ' i i ifizis dai .Sindaefis a Li l i i i .

dal l,av(">r e ce sao j ò , dojio jessi

mil vol l is eorùl in L o m u n e , noi

pod(!ve \ì' l is cjar l i s in regtile par

\ ie ch'ai jere shagl iàt di u n o l'ai

ili nascite so, dal cognon di so

pari . . .

(Cjarlis su cjartis. . . : his i ignave

infin là a la Procure de Kepiili-

hl iel ie par fa corezi il s l iagl io .

StuC. al ven di me a lamentasi ehe

III fasevin cori di hant , che no

voicviii mandai i i al lavór , e che

lui noi podeve inant ignì i fruz e

ehe j u varès puariàs in Munic ip i ,

e eiis.si Si varessin rangiàs nò . . .

M'iti 'Tan vo ludis di hiel is e di

l iuinis par calinàli i : pò, (piictàl

( e j è s impri buine la nestre j n ' ! )

al mi d i s : — U n e volte no ocore-

vint lantis' fotis. Mii'i harbe ini à

(iil che lui . quant che al è làt la

pr ime volte in Germanie , j à ha-

stàt. par passa il conf ln , di pre­

senta la holete dal dazi ch 'a i ve­

ve pajfil par podé copà il pttreit.. .

I'. S. d. M

LIS PREDICIS DI PRE VALENTIN

Pre V a l e n t i n : hiel om[), alt, doi vr»i (!i f lanie. une vós di tea-tre, un cùr grant come une za va­te... Lis s()s prèd ic i s e confcrenzis jc inplavit i la giesie di fedè i , e l'a­n ime dei fedèi .

Predicjave in cilàt e in pais . Clienti e fiìr. par la l iàn e, a toes, in furiali .

- N o si va in caroze in Para-dìs . I frùz. ([uant che niuèr in , si hi r i ih in : ma i grane' 'e àn di limpinàsi-si'i come lis siiris sul miir par riva là-su, in CM. Doviti amà­si, compat ì s i , sacrif icasi .

K une altre v o l t e :

— M à r i s : 'o vès l'onip eu la lune ledri~i.se: .'és stracl i is . av i l id i s , nial tratadis , hal i idis . . . Tasè i t in-lant, aghe in hocje. . . e po ' shri.s-sàit te c jàmare . Cjapài t il fazolet . o il l inzùl . e vait al i . Iiessòlis. cui Crisi in m a n . Po* lornàit j ù sori-dint , cun hiele imi.se, con doli^is peraii l is . . . L .se il niarìt us donian-(ie del linzfil ch'ai è a sujà, ri-s p u i n d è i t : (( Lu à hagnàt il fru­ii n Il !

DEI l'I

/ / Duomo raiiiunica-goticii di Spiliieberga. \e pose lu prima pieltii il l'cscoro Fiilchcriii. il t ottobre t2HI. per ìslunza e danaziane di Wiillerpertalda II dei Signori di Spilimtiergii, it iitiale ne assunse la coslrnziane in.iieme col popolo.

Pag. 6 FRIULI NEL MONDO Dicembre 1962

SANTE LUZIE

Tn lai jèz, biei cuielùz, sot lis coltris, i Irutins s'iiisuuiiin di cìavalùz, di trombclis, di pìpìns.

Di colombs, di canarins, dì cunins e di giatùz, di gardei, di ]iasariiis, (li pioriilis cui cianùz.

Dal Presepio lu l Bambìn sot un eil l'odràt di stelis, de vacìute, dal mussili, dai pastòrs, iles paslorelis.

Di cai ìol ìs , di carozis, (li c ia\ài cui fiiiimens, dì s lelulis , di rimesis, di sìluKis, bdstìmens.

Dì teàtros ben furnis cuni (piaranic purcìnei, e di ii'-mos, dì bar(^ìùlis. di miilins e di cis'ceì.

Dì stazìòns e dì bandìcris, (lì rotàis e dal trenìn, (lì coléirs e di pinci, de suiielc, d.il din din...

Di seralìos cui leons (•un giralis, rangòtans, cu lis lìgris e pantcris, cui .serpins e i elefans.

Dì rodelìs, di mecano.s, biciclctis, carozelis, dal balon, di acroplanos, di can(>ns, di rivolteli.s.

FI di ^padìs d'; so ldà/ cui bersalios di cartòn, (lì tanibùrs e di cartùci§ cu la sclope che fàs lon.. .

Di monturis, di corazìs. cui ciapìel (li general : s'insumiin di fa la giierc senze pnre di fa mài.. .

Fùr al sofie l'aìarin che al glazc dapardùt : Sante Luzie bici planchin va pe stradìs cui nuissùt.

E si (^ale pai caniin cui ziigàtui, cu 'I bo i i ibòn; po' pe buse de clavarie .se la moclic di scuìndòn.

( e gran fiesle prin dal di, là che son elici pizulùz! Dis la fcminc al inarìt Il O h ! ce bici a torna fruz! »

« Tfis Marie, d i e no tòrnin ehei biei ains de zoveniùl . l'rein Dìo e .Sante Luzie che iiiis làsi la salùt ».

.Ancie jò chesle inaline sol sveàt come ehei frùz ; ma par me no jè pa.sade Sante Luzie cui so mù.s.

Lis inès scai'jiìs, senze nuie. Dome aghe su! scabèl. Rìciiardanmi di ehei liiiips, mi è vìgiiùl un grop ta *l cuèl !

FRANCO DI .S. LAZZARO

(Francesco /.orzi)

r'

UN PAIS: DALES

(ìemottii come appare dal 1 iute del Turca. In pritra piana, il Castella.

Ce ch'il pajaié'S a ve pndùt viodi cun doi voi ceiiiùl ch'ai jcre Dalés za dii-sinlc aiin ! l'n paisnt fùr dal moni , di riva dentri dome par trois e slradis dì jiize: un pais lajàl liìelauàl tal lof dal l''aeil : di lui" i inùrs (Ics corz e dai orz, di lof lis cjasìs. ì aniìj dai puartons, i pilaslrìs dai viilz, lis ini|uadraduris dai lialcons, i modeons des lindis. E ogni l'jnsc un l èr munument : cjasìs di puare ini. ('ire \ ì \c \ t* passiinant lis cj.'ivris e lis \a('js lai palùz di (Inccdis o sui roncs dal (^iiel dal \ lu s n dentri in Quargnùl Il su par l*alelitiinc ; ii iiiicje lani a pés dì risci'is adòr dal làt. Ma, salacòr. a' jerin aiicje miirìdiirs. parecchc noi è di di che, par tìrà-su chi'-s cjasìs, a' jio-dessin clama ineslris di fiir\ie.

E cliès no jcrin cjasìs ch'a \essìn uni-

CE CH'AL RESTE 'E jere pa.ssnde niiezegnot. II cil slidàt,

dolz, al .sparnizzavc sunsùrs di iiionz lon-lans cui rais ch'a slusignavin cajù e cui Idee di lune ch'e inrizzavc il iiàs lassù pai r|iiart ch'ai calavc.

Mi pare\c dì Iti in carozze di stele jn slele, cence i argagns de dì dì uè, uii * carozze inozzcnte tal costruì, cu lis rue-dis. il sejn'àr e l i sente di cjarte veline come che si usi» |..ai aipiiloris. Ce ' ili'rs biei ch'a veve! Di madreperle, d'anr, \er-zelàz come elici de marine: salac(')r pini bici di elici dai niissìi e dai arioplaiics. I ne slele, un'allre. un iiìz, ni.

Mi vevì inscnlàt sul unirci de )i.ila/-zine dal iiizìgnir .Silvicsirì, pòc fùr dal pais, su la strade di Morlcan. 'O vc\ i siell un puestut tal sciìr par no vigni iialmàl, indilla che lùs slìcliìgnote dì iiiie hiinpadine 'e rivave a stic e che di un'altre 'e restave zoncjade par un fre-liul di svol le . No .sai ben come che no lu ves liandonài, 'o jeri inderedài e mi seejave il passaz Cai otomobii ch'a fa.se-viii scjas sul asfalt, mi liravìu-jù dal t'iio \ ìaz e m':ngolfa\ìn le siiiarc.

'E jere grande, une sniarc di no lira-iiiàj nancje a un cjan ; jiar ehest 'o mo­lavi parajar la cirozze e 'o cirivi di cja-rìàle (lai mìci jiinsirs, l \o vevi siiim, l o poilevi véle, .-e m'impenfavi ch'e jere gnol mi vignìv.'-sii un grop e *o varcs olùt savollà cu lis més inan.s il pais ìn-durmidit, .-crufujà' te tavicle cu la iiiel dure di un lìonfant. 'O 'nd' vevi une di c h é s ! 'O vevi stàt ta l'oslaiie dì Hcpiili fintremai che j veve dàt di clostri, e il vin mi jere làt-jù di scolàlu ; fole 'o dis, fole, 'o cjalavì la lelevìsìon e 'o viodevi Tite Franzcl, ancje là, come se no mi ves bastài di véiu scontrai te malinc, ancje là... Dopo mi vevi ficjàt sul slia-ùon, tal scùr, par dismenteà cu lis stelis. N o varcs mai crojùt che la gnove laiil spietade 'e fos Inde a s]>as cui rivici. No di no viodi Tite Franzel... Diu nus nar­di ! Ma d'ìntopàmi muse cun muse cun luì e di vigni sghindàt, nancje une ci-miade. un .saliìl magari dì scjampon, iiu-je : 'e jere grucsse! Jo, 'o vevi viarzude la hocje cui gno mùt iiiìjòr di ridi. Mi disin che co 'o rit 'o sbelei come une 'save : Tìt? Franzel noi varcs dovùl slr;i-neàsi, 'O jeri reslàt cu la bocje slcdro-sailc a mie/ e ciiii lun susloii scjafojàl.

^

SAN STIEFIN

Pa sagra di .San .Silofi lai {jiio pais . sol sera. Se ni.s.sun da so int al ancia a tnf mari 'ai |

Il diif' 'a van a l 'os ta i ia . è lontan

)làs LI cotnpasrnia. Quasi no par jiliii ii'i tal vii'stil i l à r da fie.sta, a ro.sas, chel ch 'a no si mei che qiiant che lui al torna, tant di rà r . 'A .si conieda in ciaf il fa/zalet, 'a dà il hraz a gno jiari ch 'a si invia, e nou daùr , cui mandolà t in man . A iei i p in / t r s di un an "ai son làz via e il hen ch'ai ni al è crcssùt di un an.

SIRO ANGELI

Tile Franzel si veve vollàt ìn sclicne e al jcre moiilàl ìn olomobìl .

Difùr de Coperatìvc, su la strade ch'e mene te piazze le glcsìe, la int lu cjalà elonlanàsi.

ce Ce sprillo' » e (lise: « C e machi-

' • " ' • ' - , " •

Jo 'o lèi-ileiian-'laùr par no siiilì ipial-rliidun che mi dises : » Aslu viiidùt Tite l'ranzel... ».

'O si cognossevin di fruz. di qiian'ciro \eviii Is braghessis curtìs. f i l e Franzel al \ c \ e iiadagiiàt chel sorenon prin di l igni siiarbàt in nere di un vóli par ilalion: nancje ch'ai fos slut indàl. I n l'iamavin cussi di fanlal pe so vòs dì Iciii'ir, jo 'o jeri il bas ; noi jere piriciil che la ini brave a durili! si shalujas co noallris dui 'o slambravin la gnol cu lis 'icsirìs cjanlis. « ( joc i i l e e Franzel », a' disevin. l'^inide la nere 'o jcrin tonriz diicjdoi de prcsonle: lui dal Kcnja e jo de Gjermanìe. 'O restàrin pòc insi'-me: Franzel al partì ne Mcriche, cun tun vi'ili (li \(*ri e cui vistit ch'ai veve dopràt )iar agu la fiesle e che sii mari 'e veve ti-gnùl te naflalìnc.

In che dì, tornai, al veve fat fcnle dì no eognossìmì. Dì sigùr ch'ai veve faz i l 'éz: a'nd' veve impuarlanze ! Ce sbcs-iile sl isse! Ce feinine ch'ai veve menade iloii-g je ! Une more Iute un toc ch'e Iraba-.st-jave furlàn e spr.gnùl.

Jo. in che malinc. "o varcs olùt scoll.ì che liilite di Ros'nc e "o passai par ciim-liìnazion (iropil sol dal so barcon, de cja-sc dal l'iciot il segretari dal Cumoii. Jè 'e slave cui comcdons su la piane, spiiar->U(le \ iars lis feininis ch'a crilicavìn te strade, e in>ezzil mi taponai lis orèlis cu lis nians; mi crìzzà nume la bolonadc de grasse. .Sese la Tarde , cun lune nudiKlic liK'jadc le mil : .' Siòr Ti le ce staiiip... ».

No. no podcNÌ scidlà maldicenzis, no \( ' \ ì pratese dì sbagazzà su lis malizìis. animai la me fole no m'e varessin imhu-nidc. Nancje il vin di Reputi m'e svaria, saloc(ir, dopo niiezegnot, nome lis stelis lassù mi varessin jiidài : mi condusevin loiilaii, par iiiijc no \ c \ i iniblccadc une larozze, ogni lant j davi une ulolude al fliiscul che mi lìunìve compaiiic e pai arest, se no fiissin stàz i otomobii . jo 'o varcs ciirùt lassù.. (]e slclìs bìclis ch'a jcrin : colili' c\\è- pìluradis di-.l Suri ta rancone.

U n sun di trombe di otomobii mi stos-sà (li gniìf: *o sciignìvì gambìA piiest, no mi lassavin cujel. nancje a pìardimi adalt, lassù, lontan, 'a olevìn che mi slriissìas cu la me fete. No. .Al jcre iiiìjòr gainliià piiesi e mi jevai impìiis. Iiidalore m'ìiia-ciiarzei che un olomobìl si veve ferni.it propil ilcnanl di me, di clieallre balille dal si radon, e che un oiiip disinonlàl mi smirave.

(1 Cjocute ! », Il Franzel ! ». .VI jcre Tite l'ianzcl. ."si bussàrin iiii-

botc, .si slrenzèrìn cence disi nuje. cence niìlif dì disi nuje; salacòr lui no mi vexe vioilùl te inaline e jo 'o vevi IrabaMìl.

« Anin a fa une cjaniòsc », al (lise Ti le Franzel : « al è dòs nrìs che ti cìr, mi Sdì impciisài di le ch'ii jeri a cene dal sìnilìc >>.

Franzel al sta^e pòc ìn :;janilie e cus­si jo , ma sì tignìvin un dongjelallrì : il vin al è sancir. 'O bandonàrin roliiniobìl e 'il lèrin a pil. cu lis ncslris sacumis grandis, le gnol piene di stelis che nus l'iilaxin ccrclìs sfLindoròs alòr alòr di nò. 'Il cjanlàrin coinè une Mille e hi ini.

s\eade. nus coiinorsé di sìgùr. E come une volle 'o lèrin jù pe vile, pe bìdin>:e M'cjc. legrìs, cloteanl, finlremai sol il liareon di Rosine. Lue \o l t e il barcon A viarzeve. une cjfindcle 'e slusive e jè "e cisicave une lussade. Po. 'o làvin de liiinde dal lòr.

Rosine no luis varcs viarzut il barcon. e durmive te cjasc dal l'ìejot so inarìt,

ma nò 'o cjantàrin istes. Franzel j 'e inetcve dute al so so l i l : al jere lui ch'ai \e\'c niorosàl eiin jé. Il barcon si viarzé e nus ìnluiiiinà une lùs, la mari dì Ro­sine s'imparé e nus sbcrirliclà ; " Malan-ilrez!... »,

Nus pcr'loiiàrin due'. Ancje il lòr ali. alt. cun elici spare\ìiiz a liandicrtilc che Ilo rivavin T enea, ancje lis stelis impiadis lassù... Nome ehf: di frulaz la cjantéise 'e je ic un'allre: aroniai 'o jerin slonàz, la \ ò s sì inliirgiilivc pe grociarle, si span-(leve nome par une fiiar/e c h e vignive-sù dal cùr.

KliGKNK) M A I i C l i Z / l

se ili miserie: ognidune 'e jcre une opa­le di archìlelure noslranc aulenl iche: no mancjave mai, alias, la lobie a volz; no inancja\e, parsore, une galarie di ar(^ ; e dulis lis balconelìs a' vevin il lòr sojàr, lis lòr erlis e la soertc dì piere lavoradc: e, sul puarlon, o su la puarte ili strade, la ciaf dal volt cu la marcje dì proprielàl e il inih'sìn scarpciàt par­sore. Ce bici viodi un centenàr di cjasis di chesle fate ingropadis a strcnt une iliiiigje l'altre, ma disponudìs cun liber­ici par line" ì \ i ars : ce zùc (li volums, dì lilocs, di \ue i l e dì plcii, di iiiùrs e di arcadis, di cjantons e pujùi ! Ce iiiusì-l i ic di colòrs cjalz e inlonàz! E il tei pe vicìnic tal miez de plazzute : e la glc-scine cui so aitar baroe inlajàl e indo-làl e cu lis slatuis dì leu falis dì Zuan-tniii Aguslìn di l din.

Cuinò (Iute chesle biclez/c "e cole ìn locs : cuinò sì che la \ òs de miserie e ven fùr di ogni sclapadurc. di ogni ste­se, (li ogni grulli di riidìnàz. Mùrs miez sdruinàz, arcadis svnarbadis-sii cun blues di ziment, terazzis di pcton zonladis di ogni bande, brutis cjasis gnovis metudis adiin cun tun grum dì pratese e cence frcgul di gust, un toc a clas, un toc a inodons, un toc cui ziment e lassadis, salacòr, cence cuviarl par mancjanze di caranlans; cji'iz, bilicai, slaipìs ch'a im-|ilèniii lis corz; e dui in disordin, plen ili fassiiz dì slecs intassàz a la mìci cu sci, di raniàz di stcrpac, dì ninssulins ilislaponàz, di sbréniliiì a sujà: e pujùi dìsilenteàz cu lis caiilìiielis cre\adis, e puartìs disgangaradis e .scjalis scuancas-sailis e scùrs di balcon dìsclolcàz : e, su la piazze, une insegne al neon ! M.

Dal ver \ Udin. in plaze .San Jacuin.

si viot, che son tane' agn. ancje h o cu la so barache di xerdure.

— Ci ha de" cetrioli'.'' — "j do­mande une siore.

— No, signora.

— Po. e ce sono ehei \i'{ — *e salte-sù me cugnade, che par càs si cjalave li.

— .Ma chesc" "e son cudìiinars! — dissal lui.

Vis ncslris vilotis

Oseladors

di cudis

Oseladors di cuàis. il tìmp al va a proposit : dut sta che la 'I jiaràlìs no fàit ipialclii sproposìl.

Uardàit che sol la slangc no zirìn (;ians ne giats; se ronde la cìuile no (;iànlìn pini ì ciiajàls.

IFardàit che no .seìii fcminis alòr a curiosa: cu 1 svintulà lis lo lu l i s US cs l'arali j e \ à .

l'eruiilis di

l 'IETRO ZORLTTI

.Mnsiihe ili

TITA MARZUTTINI

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Dicembre 1962

r FRIULI NEL MONDO P . g . 7

V. NOTIZIE IN BREVE DA TUTTO IL FRIULI

DA UDINE LN N O V E M B R E h a n n o lat to r i lorno

da l l 'A lban ia e dalla ( roazia le .salme dì numeros i Cadut i f r i u l an i : fanti , arlìglie-l i , carr ìs l ì , ina sopra l lu l lo a l p i n i : alpini (Iella (I Ju l ia ». Ricordare il nome dì tul­li è ]iraticanientc imposs ib i l e : non c'è f^omune d.'l Fr iu l i e (IcH' lsout ìno, si può (lire, che non abbia reso, in i iovcnibrc, so l enn i onoranze alle spoglie di u n o o di più figli mor t i in guerra , to rna t i dojio una vent ina d ' ann i a r iposare per sem­pre nei silenziosi e raccol t i c imiter i del­la terra da cui pa r t i rono con il sorrìso del la g io\ ìnezza e con i canti della Pa­tria su l le l abbra .

L ' I ] N O V E M B R E sì sono svolle le elezioni an imìnis l ra t ivc nei (piallro Co­m u n i fr iulani dì Spì l ìmbergo , Berl iolo, Buda e Villa Vicent ina . Nei pr imi due centr i la maggioranza è andata alla De­mocrazia cr is t iana, a Ruda aì socialco-munì s l i e a Villa Vicent ina alla lisin degli 11 iiidipciulenli di ceniro ».

S E C O N D O IL P I A N O elabora to dalla Giun ta comuna le , la sìsicinazione del cen i ro cilKiilìno r ichiederebbe una spesa di 4.30 miliiini di lire. La sua realizz i-zione è prcvìsui n d i i rn i inc di dicri a n n i .

A N C H E VIA A. L. Moro, quella via che gli udinesi megl io conoscono come Il Bore .San I.àzar », si sta t ras formando secondo il p rog ramma dì r i sanamento della borgata . I n l a n l o , è stalo costrii ì lo un m o d e r n o condomin io a sci p iani , che dà l 'avvio a un più vasto piano edilizio, ed è stalo a b b a t t u t o un pr imo gruppo di vecchie case dì squal l ido Ì:S|ICIIO e prive d 'ogni confor to .

L E ( ; i T T l M O l 'orgogl io degli sporlivì del Friul i -Venezia (Giulia per le magni­fiche prove da te da ben cìni|U.- corrcttio-nalì facenti par te della r innovata squa­dra nazionale i tal iana che sul Pra te r di Vienna ha sconfìt to la compagine au­str ìaca con il punteggio di 2 -1 . I c inque at le t i sono Maldini . Jioiich, Pula , Tiiin-b u r u s e Pascii l l ì , al qua le u l t imo si dcli-Iiono i due i;oI della vi l lor ìa azzurra. .A Giorgio Pu la , na t ivo di Gorizia, è sta­ta con.segnala, nel corso d 'una siin|ialìca cer i inonia svollasi nel Munic ip io del ca­po luogo isi inlino, una mcihiglia riprodii-cenlc II sjjrill,, i rcccnlesi i i della l ì l l à .

DALL'ISONTINO

/ / rampanile di l*, rfiiiiirifu'f o.

UKDIIM < ; i . I \ Pj.rliculormi>nle so-Iciiiu'. ques t 'anno, la celehraziinn tlf^lPan* ni versano della Vi t to r ia : il 1 novemI)re I*onia^i;io ai (Caduti delia grande neero-poli del Cdrso è stalo reso dal I*residerite della Hepulihliea. on. Antonio Scrini. Al su^^e.sti\o rito, eni hanno pre.-^cn/ìato il niini.'^tni della Difesa, on. Andrcol t i , i rappresenta liti delle due Camere, sen. ( a d o r n a e on. Hiasutti , alte autor i tà , hanno assistilo centinaia e rent inai i ili reduei della prima puerra mondiale e fa­miliari dì soldati .sepolti nel Saerario dei (!entomila. Nel p(»merÌggio. il Capo del­lo Slato è stalo ospite di Gorizia. Dopo una breve sosta in \ funieipio, dove ha ricevuto attraverso le parole del sindaco dott . Luigi l 'o ter / io l'omam^io della cil­là. l 'on. Segni ha inauguralo , i i raero-porlo di Merna. il monumen to creilo in onore di .Amedeo di Savoia, duc i d'Ao-

DALLE l ' i l l l l C I V I D M . E Nella ricorrenza dei De­

funti , il .sntloscgretario alla Difesa, sen.

Pclizzo. accompagnato dai I') sindaci del

Vlandamni lo di ("ividale, ha compiuto

un mcslii ]iellegrìnaggio a Caporet to , per

rendere oiiiaguio alle toinlic del sold'Jlì

ilaliaiii accolte nel cimitero del paese e

iii'll 'ossario crei lo sul colle dì .S. .Anto­

nio. Al ( o r i c i delle autor i tà si er-ino

iiiiile pcrsonali là del m u n d i combatten-

lislico. e i sinilacì erano aiTompagnati

dalle r ìspcl l i \ . ' (Giunte comunal i . I pel­

legrini i taliani, ìn una quarant ina di auto-

iiiiiliìli, sono siali ricevuti dalle autor i tà

jugoslave, che hanno degnamenle accolto

gli ospiti, ì (|uali si recavano a ren­

dere affcllniisii e solenne omaggio ai jiro-

pri connazionali che dormiino il sonno

l ieircterna pace ìn terra straniera. l)(i|)o

un breve r icevimento, autor i tà italiane e

jugoslave si sono recate prima a deporre

una corona ai Caduti nel cimitero dì

Caporet to ( iiioiis. Perini , che faceva par­

li- della ilclciiazìiiiic, ha ìinparlilii la lic-

DALLA CARNIA T O L M E Z Z O — Mol le le opere pub­

bl iche in corso di esecuzione o già ese­gui le . Iniziali i lavori di costruzione di due pales t re , una del le (|iialì .sarà ciiiii-l.lelala en t ro diceiniire : ap | ia l ta le le opere di Irasforinazione della scuola di F'usca, di r ipr is l ìno del le scuole e lementar i del capoluogo e di s ìs lemazione di diverse s t rade . Po r t a t e a t e rmine le opere di ria-sfaltali ira del la s t rada Caneva-Casanova-Tcrzii e que l l e della s t rada d ' ingresso nel­la rrazionc di I l legio. Del iberato iiiline il p ro l i ingamento della condot ta idrica sino alla nuova zona ìiiihislrìalc e appal­lat i i hiMiri di sìslcinazionc delle fogna­tu re ìn Fusea .

T O L M E Z Z O - Sul l 'area del campo sport ivo sorgerà rcdìf ic io delle s i i iolc professionali . L 'opera, per la qua le è pre-\ i s ta una spesa dì 100 mi l ion i , verrà rea­lizzala per gradi . Il nuovo cani])(i spor-livo sorgerà nei pressi dì que l lo a t tua le , su ter reno di propr ìe là demania le . Il Con siglili comuna le ha del ìb i r . i lo anche ili coniplclarc ra('(;:icilollii di Fusea con l'al-lacciamciilo degli aeqiicdollì di T.jrzo e Casanova. Ouaii lo al polcoziamcnto del-r acq i i cdo l lo per il capoluogo, è già stalo p rovveduto airac(]uis to delle t u b a t u r e : i lavori ( è prevista una spesa dì 8 m ì l i n n i ) av ranno inizio al più presto.

T O L M E Z Z O — Ad Impiinzo, in IK'-cazìone della l iadizionalc festività dell i Madonna della .Salute, è slato inaii::ii-ra to il nuovo impiai i lo clct l r ieo della cella (-anipanaria.

C O M E ( ; i , I A N S II Consìglio cimin-naie ha approva to il progel lo generale della .sede della scuola statale d'avvi.i-m e n t o , per una spesa di 76 mil ioni di l i re . Per il moincn lo sarà all i ialo il jiri-m o lot to dei lavori , che prevedono l 'am-p l iamenlo e la sopracle \az ione deiredif i -t i o .scolasi i lo clemcii lare e la posa in

opera ilcH'iinpianlo dì rìscalilamcnlo c i i -lr;ile. Il ( .onsigliu ha anche apjirovato il p iogeno cseeulivo per la coslruzinne d'un n o n i o di foirnaliira a servi/:iii della i<ar-Ic bassa ilcllii frazione di Maranzanis.

T A R \ ISIO Si è svolta il 1,3 novem­

bre la ceriinonia della coii.egna dcll 'edi-

ficio della iiiiii\a scuola cleiiientare di

Tarvisio centrale, la cui spesa ciimjiles-

siva è siala di l.'i milioni di lire. 7 dei

quali a carico del Comune e i r ini jncn-

li K a carico dello .Stato. La scuola è

dolala di banchi monoposlo . di arreda-

iiiciilii e inalcrialc didaltico min . issimi,

ili alloggili per j;lì ìnsegiiaiilì e dì gabì-

iicllo incdicii. Il sindaco cav. Tul l io Lin-

ilavcr. nel (oiiscgnarc le rlii ivi dell 'edi­

fìcio al direl lore dìdalt ico. ha dichiaralo

(he r ìnai igurazì ime vera e |iriipria avver­

rà nella prossima pr in ia \e ra .

iiedìzionc aì lu inn l i ) e ])oi al saciarìo di .S. Anionio, dove, dopo una .S. Messa Ili suffragio, è stata deposta sul sacello icn l ra le una grande corona d 'a l loro. E ' sialo (|ueslo il pr imo pellegrinaggio uf­ficiale compiuto dopo la fine della .se­i-onda guerra mondiale per rendere oniag-LÌO ai (!ailiilì italiani sepolti in terra jugoslasa .

CINIDAl .E Sono ri lornali nelle sale liinifobardc del Museo gli ori che, per oltre 18 mesi, hanno figurato in mo­stre nelle principali città i taliane e stra­niere.

C I N I D A L E Con una scmiilicc e si­gnificativa ceriinonia è stala coslitiiìla la sezione dei fallii in congedii. f\iimeriisi gli iscrilli e liceo il pnigrainiiia jicr l'av-\cn i rc .

C U I D M . E Mario Florcancig. del­la locale seziiiiic di tiro a segno, è il la inpione regionale l'Ui2 di t iro a segno con carabina slandard. L'ainbìla affcriiia-zione premia la costante all ivilà del so-lializio civìdalese,

I U - \ 1 A \ Z A C C 0 Sette milioni per

I illiiiiiiiiay.ioiie pubblica sono stati con­cessi dallo .Sialo al (Comune.

S. P I E T R O AL N A T I S O N E - - 87 inilioiiì per la .scuola inedia, oltre 9 mi­liiini e niczjio per l 'ac(|uedollo dì \ cr-nasso, 2 e mezzo per il coinplclainenlo della scuola malerna ed clcinenlare dì Vernassinii : sono quesle le cloi|U'.-nlì ci­fre che il <!oinune ìiiipìeglicrà )iriissinia-inente per ratliiaziiine delle o|iere.

SAN'OGN \ ScorrcMilc la strada a-'.raltata che ciinduce al iiionle Malajnr . I. 'iiiiporlanlc manura l lo è «tato inaugu­ralo dal siilliisi'grclariii alla Dil'esa. sen. Pclizzo.

S. L E O N A R D O Trami le l 'Enle dì

economìa montana sono stati appaltali i lasori di sistemazione del torrente O s i z -za all 'altezza delle frazioni di C.-imir e Mer.so di .Sullo. La spesa prevista è dì .'1 milioni dì lire. Sono stati jiurc ajipall.ilì I lavori di coslruzione dci ra iquci l t i l lo per le bori 'ale di l'sìvizza e Zabrìda fsji--sa di oltre ."i inilioni e mezzo) .

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sia. reroico condol l iero dell'.Amba Alagì, i-lie Mille condividere con ì suoi snidali le durezze della prigionia in .Africa o-riciilale e si sjicnse in Nairobi (Ke i i ì a ) , liinlano dalla Palrìa amala e servita con issolula fedeltà, sino al supremo sacrìlì-i-io. Erano prcscnli anche la vedova dcl-I eroe. Anna dì Francia, e il vecchio zapliè eritreo Abdalla Ben .Aliined, che lu la fedele or.linanza del iblea in Afri­ca. La noliìlc. jiurìssìina figura dì Ame­deo d'.Aosta è siala rievocata dal niini-slrii Andreotli e dal gcn. Nasi.

\ I L L F ; . S S E — Presente il sotlosegrc-lariii alla Presidenza del (Consiglio dei ministri , on. l nilierlo Delle Fave, e le iiiaggiori aulor i là piilitichc, civili e reli­giose del Fr iu l i - \ ciiczia (fiiilìa, sono slati iiffiiialinciilc a\ viali, il I" novembre , i liiMirì de i rau los t rada Trieste - Venezia, Hill diramazione a Palmanova per Udine, l e ( 'arallerìsliche tecniche della grande arteria ( 1-tl chi lometri di lungbezzi , lar-:;liezza di 21 melr ì , 4 corsie — due per ciascun senso dì marcia — con un.i spar-lilraffico cenlralc largo .1 ineir i ) sono siale ì l luslrale dal prcsiilcnlc e dall 'ain-ininìslralore delegalo delle i; .Autovie Ve­n d e 11. La bcnc'.lizionc al l ' impoiiente ope­ra è st^la ìmparli la dair . ircivcscovo di (.orizìa, mons. Andrea l'angrazici.

S A ( ; B A I ) 0 Festa grande. I I I no-

ici i ibrc. nella frazione di .San Marl ìno

ilei (!arso. per la soleiiiiilà del Pa l rono .

.•s. Marl ìno, ìn una dolina fra il monte

S. Michele e Punta .Stella, ha 286 abi-

lanli . e l 'illi 286 si ch iamano Visinlin :

sono or iundi di Vicenza e hanno manie-

nu lo inallerata nei secoli ( i l paese fu

fondalo nel ì'Mil) la loro parlata vciie-

la. Ebbene, è Iradizìiine di questa genìe

che vive tra pietre, sole e bora , che nel

giorno del santo Pa l rono facciano ritor­

no l imi i (I \ ìsìnlin » coslretli ad an­

dare lontano dal loro caro paese. Così è

sialo anche ques t ' anno . In chiesa, dii-

raiilc la .Messa, sono siali eseguiti dal

lo ro locale m o n e l l i liliiriiici su antichi

listi \ icci i l ini .

ROMANS D ' ISONZO Alla presen­za del sollosegretario ai I.L. P P . , on . Guido Ceccherini, e delle maggiori auto­rità della provincia, è stata inaugura la la rinniivala scuola e lcmcnlarc della fra­zione dì Versa, i cui lavori hanno coiii-|iiirlalii una spesa di 11 mil ioni di l ire, .''«iicce.ssìvanicnte, nel capoluogo, •• stata posta la prima pietra della nuova scuola cleincnlare clic prevede una spesa di 00 mil ioni . Nella feslosa occasione, è stala con.segnala la medaglia d 'oro di beneme­renza al ni.o Giuseppe Pie/zi per ì 40 anni dì lodevole servizio [Meslato nella scuola.

M O N F A L C O N E ^ Per delibera del Consiglio comunale , verrà acquistata la casa canonica di via San i ' Ambrogio con una spesa di 11 mil ioni di l ire. L'e­dificio ospiterà, tra l 'a l t ro , uffici am­ministrat ivi , la sede della P r o Loco e la Mililioleca civica.

Un angolo della ('.arnia (siamo /iresso Coinegtians) cui Vinverno dà un fascino

e una grazia quasi fiabeschi, l'n invito atta nostalgia e agli affetli familiari.

S/ll . l lMHIII/l

J.I. 5 i a , •^ VII. AVK. \ K i v r i i H H

• l l lri i l lu i inpiirtatura

di furmaj^giii di Tiip-

pn dHl Fr inh .

0 S a l u m i imporl i i l i

d ' i u l i a ,

• Prunciat l i i di San

l lan le ln ,

• Pmiiil mudici.

0 Si apadiaca in l a t t i

«li Stat i Haiti a in

Canada.

/ / iitiiiputiile e lu chiesa ni .San l.ea-iiiirdo, a Cavalicca.

Pedemontana S. D A M E L E - - E ' s lato disposto jl

cunlr ibi i to statale sulla spesa di IS mi­lioni di lire per i lavori di sistemazione dcirac(|U(*(l(itlo cil ladino.

TRA.^A(i l l l .S — L'.-\niminìslrazioiic comunale presieduta dal d iuamico sinda­co sig. Modesto Di Gìanan lon io ha prov­veduto al ciillaudo dì iiumcro.se opere |>ubblìclic realizzale e finanziate con il terzo r ipar to dei sovraccaiio.'li idroele ' -Irici per un impor to di 7 m i l i o n i : fra queste, la sìsiein.izione ed asfaltatur.i del­la strada di Avasinis, la sistema.'.ionc del einii lero e dì via Fiorì iicll i frazione di Alesso, la sistemazione della piaz/.etti del (apol i iogo, la passerella in ferro e il com­ple tamento della fognatura della frazione dì Peiinis, la pensilina per gli u ten t i del-I autocorr iera di Braul ins . E ' g iunta no­tizia, infine, che la Cassa DD. P P . ha concesso un m u t u o di circa 0 mi l ion i per la costruzione del p r imo lot to della scuo­le e lcmcnlarc del capoluogo.

\ IMI.S .Si ,". spento a 81 anni d'età

mons Beniainiiio Alessio, da mezzo secolo pievano arciprete del paese. Molte furo­no le occasioni in cui si r ivelò il suo an imo dì pastore e dì patr iota ; per aver difeso alcuni giovani di Cergneu, che nel l 'M8 non avevano risposto iill'iip]»-!-lo del comando germanico , subì l 'umilia-zinne del carcere : analoga siirle gli toccò nel 194.1, .scm|ire ad iiperii dei soldiili tedeschi. Nel rcccnle (lo|iogiicrra fu l'a­nima della rinascila del paese mar to r i a lo , e il suo nome resterà legalo alla realiz­zazione dì alirezzalissinie ojierc parroc­chiali . Unanime il cordoglio in Friuli e imponent i le esequie I r ìbula le alla sal­ma che è stata accompagnala da una fol­la conimo.s.sa tra cui e rano il card. An-lonìul t i e rarc ìveseovo Zaffiinato. AH'ot-liiiio sacerdote scomparso, il eommo.s.so saluto dcU'Entc « Fr iu l i nel m o n d o ».

(il ' .MONA - • Una nuova via, che pre­sentava passi dì qua r to grado e o l t re , (• siala aperta sul monte ( i lemìna dagli al­pinisti F]nzo Pischìutl ì e Piclro .Salvador, soci del CAI dì ( iemona.

Bl i lA Sì sono svolti nella frazioni' ili .Avilla i Iradìzionali fesleggiamenli in onore della Ma(hinna dei fornaciai . Le inanifeslaziiinì, alle qual i hanno nssistito anche fornaciai buiesi tornat i da varie cil là d 'Europa , sopra t tu t to de l l 'Aus t r ia . si sono conerelatc in una pe.sc.i beiie-fica. in una gara dì pat t inaggio a p remi , in coiiccrlì della banda eì l ladìna, in una serala d 'arie varia. Part ìcolari i iente sol'^n-nì i riti religiosi in lu l l ' c ({uatiro le giornate dei fcsleggiamcnlì (18-21 no­vembre ) e imponente la Iradizionale pro­cessione che nel pomerìggio del giorno l id ia Madonna della .Salule è sfilata ))er le vìe della parrocchia pavesate a festa.

C O S E A N O Sono state appal ta te le

opere del terzo stralcio della rete idrica ili dislribiizionc in terna del C o m u n e . I ' impor lo dei lavori , ehe l ienehciano del l 'oiilributo dello .Sialo, è di 5 mìlìiini di lire.

M A R T I G N A C C O — Nel corso di una r iunione tenuta nella sala della Coope­

rativa al fine dì cost i tuire la sezione del­

l 'Associazione friulana (lei dona tor i di

sangue sono slate raccolte una sessanti­

na di adesioni. La sezione sarà inaugu­

rala pross imamente .

P»g- 8 FRIULI NEL MONDO Dicembre 1962

SI CERCANO TRA LE PIEVI CARNICIIE I SEGNI DI UN'ANTICA CIVILTÀ'

La chiesa cosiddetta della » Madonate ». doi>e si danno convegno le croci delle pievi della valle del Uni il gii>rnit dell'.isrensitnie. prima di salire alla soprastanle pifve di S. Pietro. Presso l'atrio della chie.'-a il prof. Paolo Berlini ita effettuato alcuni scavi dai quali sono emerse luara di costruzione romana, per cui si deve

pensare che in questa loculilà ri /o.s.se nell'alio Medioevi» an castello.

Dalla Destra Tagliamento P O R D E N O N E II pro-e l io per il

secondo ponte sul Mcihina (iella ciistru-cnila strada ìnler]irov inciale Porilciione-Odcrzii è slato sol loposto all'approv.izìo-nc del Consorzio dei sci Comuni iiileres-sali all'opera. Il ponte .sarà lungo un l'cnliiiaio di metri e unirà le sponde del lìiimi- Ira la frazione dì Visinalc e il ca-lioliiogo dì Praia, soslìtucnilo l'attuale ìn ferro, angusto e non adatto a soste­nere un traffico intenso quale sarà quel­lo della futura strada, l'cr In .spesa (una sessantina di mi l ion i ) sarà chicslo il contributo stal l ie .

M . A M A ( ; 0 II 2 noveinbre sono st.i-te inaugurale due lapidi - col locale nel­la Loggia, che è slata restaurata — a ri­cordo dei Caduti dell'ultima guerra. Han­no ]>arlecipalo alla cerimonia autorità ci­vili, milil'iri e religiose, i lii-rsaglieri did V'i* ballai^lione, rappreseiilaiizc di \ssii-cìazìonì '.* d'.Xrma, e una gran folla. Il discorso ufficiale è stalo tenuto dal vi-ccpresìdenle dcirAminii i ìs lra/ ìone pniv in­ciale, prof. Ribezzi.

M A M A ( ; 0 ^ Il paese ha blsoi-no di una Casa dove ì fanciulli e ì giovani ti laccoliiano, sotto la guida del sacerdote, per educarsi e istruirsi. Ricorre quesl'iin-iio il 10" di ordinazione sai-crdotalc, e di ministero Ira i maniaghesi, dcll'arcìprct" mons. (!aslellarìn. Perlanlo, un apposit i Coinilalo, prcsiedulo dal sindaco (-oiiiin. ( ìmalorìbus, ha lancialo un ap]icllii aì iiianìaghcsi presenlì e a ()uelli lonlani per ragioni di lavdro, affinchè festeggino uiiì-li lille faiisla ricorrenza e offrano, (|uale dono all'arciprete, il loro aiuto finanzia­rio per rinizìo dell'opera.

F O R G A R I A - Numerosi i lavori jiiili-bliei atlu.iti : allargamento e asf.-illaliira della strada provinciale Ponte .Armislizio - Forgaria - Trasaghìs (ampli-ita sino a l*'orgaria. ì lavori proseguono ora verso ( i or i i ino ) : costruìla la strada per la bor­gata Ca' del l'ral : coslruilì 150 colom­bari nel c imitero: am|iliato il cortile del­le scuole di .S. Rocco, che verranno in seguito s istemate: realizzato ( come ]i(iii-blìcalii a suo Icmpo) racqu idot lo di moli­le Pral. Ma allrel lanlo niiincrosi i lavo­ri progell.-ili e dì prossima atluazìoiic: :tsfallaliir.i delle slrailc coniiiiuili. colle^a-ineiito ihdla borgala Vciiicr con la stra­da Il Napolconi(-a ». coslruzione della stra­da iiilcrpodcrale di Tavìcla (borgata V a l ) , (lì Ca' Cullino - Ca' Tamposco - (!a' Val­lentin - Zoch e <,luesta ; opere di fogna­tura per 26 mi l ion i : ampliamento delle scuole dì Flagojina : costruzione del nuo­vo edificio per le scuole medie ed cle-menlarì (prìiiio slrah-io: 2.^ milioni e mezzo) e soslìtuzìone di tulio ral lmilc circdaniento delle scuole ('iiinunalì ; co-slruzioiic ( le iracquedollo per la frazione dì Flagomia * esecuzione dcirìnipìanlo di illuniiiiazione pubblica per lul lo il t'o-iiiuiic ( l'onlriliiilo dello .Sialo dì oltre 7 milioni e mezzo) .

SEOL.ALS Un annoso problema verrà filialmente r isolto: al Comune è stato assegnalo il ('oiilribulo statale sul­l'i spesa (lì 20 milioni di lire per la co­struzione delle foglie. (Jucsla erogazione, ili aggiunta al inuliio dì .'!'! milioni già iilleniilo mercè l'inlervenlo del sollose-gn-larìo aì LI. .PP. on. <!ecclicrini, con­sentirà al l ' \ni inii i ìs lrazìoi ie (iimuiialc dì

provvedere alla totale sistemazione delle si rade inlcriie e delle frazioni dì Leslans e di Soliniliergo, con compL-ta asfallalii-la, fognalura ed esecuzione delle opere ìiierciili.

C O R D E N O N S - E" slato benedcllo il gaglìardello del rìcoslìluìlo Gruppo del-rAssiieìazione nazionale Alpini, (.enlìnaìa le (I penne nere » iiffliiilc da tutta la De­stra Tagliamcnlo e che sono sfilate per le vie del centro. Dopo la Messa, officia­la (lall'cv l'appellano alpino don Jjiies, e siala dcposla una corona d'alloro di­nanzi al monumenlo ai (^adnlì e il gen. Prospero Del Din ha le i iu l i il dì.sciii-so ufficiale, l 1111 medaglia d'oro ed una jicr-gamena sono state con.segnatc all'ex ca-|iiigrup|io Cencio Rumor, che jipr oltre 10 anni ha sostenuto lo spirito « scar]io-iie 11 nel (Gruppo di (^ordenons. Infine, il rancio: vi hanno parlccipalo oltre 2.(0 J p i n i .

L'n doccine di archeologia aHAceade-niia di belle arti di \ ciiezia e un fun­zionario della Sovrìnteiiili'iiza per le aii-lii'liilà di Padova — il prof. Paolo Berli­ni e l'ing. Lungo — stanno percorrendo le vallale della Canna, soffermando parlicolarmente la propria attenzione sulle antiche pievi. Precìsa missione dei due studiosi è la ricerca della faccia preistorica della vallala del BÙI : di (|uella valle che con verdi iiinele, ar­

moniosi profili di moliti e operosi paesi - sì estende da l'ìinau ad .-Xrta per poi

aprirsi come una balcoiiala al cospello di Tolmezzo.

Cosa ìnlendiamo dire scrivcnilo « ri­cerca della faccia preìsiorica n'f Inten­diamo dire che il prof. Berlini e l'ing. Lungo dcblioiio ricostruire qual era la vita nella valle del BÙI nell'era del l,)ualernarìo, cioè 1500 anni prima della nascita dì Cristo (va ]irecisato che le ri­cerche dei due studiosi non hanno nulla a clic fare con quelle dì coloro che, sol­ili la guida del prof. Mor, si sono accin­ti a rinverdire la storia dei Longobardi nella zona dì Invil l ìno, di (-ni abbiamo dato notìzia nel nostro numero di otto­bre) . Per conio della .Sovrintendenza al­le anlìchilà, (raccordo con il Consìglio di valle, cioè ì Comuni rìunìli, il prof. Berlini e l'ing. Lungo effettuano una ricerca sistematica dì come si svolgesse nella zona la vita ((iiindìcì secoli or so­no, (piali dìrcltrici avesse la viubilìtà e come (|uesla si snodasse da u castruin » a 11 casi rulli ». cioè attraverso stazioni che dessero una certa sicurezza al vian­dante. .Sì sostiene che la vallala era per­corsa anche in epoca preìsiorica : accan­ili al BÙI (che ncH'av vìccndarsì dei se­coli ha correlili il proprio corso) c'era senz'altro un nodo stradale il quale col­legava la vìabililà che saliva dalla pia­nura, sin dall'Isonzo, al Danubio. Ci sono lutti gli indici a suffragio di tale lesi: indici paleoclimatici e morfiilogici. Miri sbocchi sono impcnsaliìli : per ra­gioni di inlransìtabìlilà min niello che per ai'i'crlalr iliffìiollà.

Elogiato dalla stampa tedesca

il lavoro di maestranze friulane Nello scorso nuiiicro del no.stro

giornale abbiamo dato cenno, con la doverosa evidenza ehe la nuti/.ia nicrilava. della realizzazione dovuta, nel cuore di Londra, ad un gruji-)Jo di imisaicisli friulani, i quali hanno proceduto al rivestinienlo in mosaico velrcso dei sedici sotlo|)as-saggi e delle .{.) eiilrale. con le re­lative rampe d'accesso, della gran­de ali lori messa .sollerranea nella l'ti-pilale inglese: ojiera che. lunga un chilomelro e mezzo, e la maggiore del genere in tutta Kuropa.

Oggi ci è eslreinamenle gradito segnalare che un (|uanlo mai lu­singhiero giudizio è slato espres.so. all'indirizzo dei lavoratori friulani, dalla stampa tedesca, ('i è giunla infalti notizia che il (|uolidiaiii)

/ / cumpattile di Ituspuita.

(1 Kslingen Zeitung » ha pubblicato un articolo in cui si esalta l'opera assidua dei nostri lavoratori occu­pali nei dodici cantieri dell'impresa (jebruder. a.ssuntrice di imponenti lavori di edilizia stradale-ferrovia­ria per conio della Direzione com-|iartimenlale di . ' loccarda delle fer­rovie della Repubblica federale di Ronn. In particolare, nell'articolo vengono messi in rilievo lo spirilo di sacrificio, la costante disciplina e le notevoli capacità tecniche del gruppo di lavoratori ap|iarlenenti ai Comuni di Tarcento, Nimis e Taipana (e in primo luogo il molo-risla Otello Koiico e il larcenliiio (Giovanni l'ielro (loos), che. a tem­po di primalo e in condizioni di grave disagio a causa della man­canza di manodopera specializzata, hanno portato a com|)imenlo i la­vori di ammodernamento della via­bilità dell 'importante nodo ferrovia­rio di l'Iochingeii.

Ieri in Ingliillerra. oggi in Ger­mania il ricono.scimento e l'ajiprez-zamenlo per la capacità e la tena­cia degli operai friulani. Noi non ce ne s tupiamo: conosciamo troppo bene le magniliche doti delle no­stre maestranze in tutti i campi del lavoro umano. Ma siamo lieti e orgogliosi — come lo è l'inlero Friuli — che l'elogio per i figli della (( piccola patria » venga dalle autorità e dalla slampa estere : an­che perchè nel giudizio dell'ii l'.slin-gen Zeitung » i nostri corregionali sono im|)licilamenle additali a es­sere di ammirazione, di "ratiludi-

c ne e di esempio.

Lo studio del prof. Berlini si avvale (li preziose indicazioiiì : vanno cilale le indagini del prof. Anionio (giordani .Soi-ka sulla palcologia umana, del ]irof. Fornaciari sulla parte botanica, della prof. Zaraban. allieva del sen. Michele (forlanì, sulla geologia. Tulli gli sluili concordano nel l'affermare (he la valle del BÙI aveva una sua spiccala vila e (he costituiva il luogo di transito di tan­ta gente che saliva al Norìco ( la zona fra il Danubio, la Paiinonia, la Sava, le Alpi Carnìche e la Rezìa) . Ma come si svolgeva tale vita? Come si riparavano i viandanti da cvcnluali pcrìi-oli e da non impiissìbili assalii di predoni':' E come si dircndcvaiio le genti del liiogo nei loro piccoli u op|iida », o i^iltadcllc lorliricale? .Sinm lulli quesiti che il prof. Berlini sì è posto nella sua peregrina­zione da pieve a pieve, cioè dai punti salienti di lontanissima esistenza. Si è pertanto alla ricerca dei caslcllicrì prei-sliirii-i. i quali daranno, in successione di li'iii|ii, gli iiulici per rìcoslriiìrc la vila di anlichissìme popolazioni.

Punle di studio sono S. Piclro sopra Ziiglìo, Ognissanti dì .Sutrio e S. Danie­le di Paluzza. Naliiralincnle, oggcllo di parlicolare esami- è S. Piclro, perchè lassìi sì accovaccia ancora Eiclis, dove la gente di lanlì secoli fa. fuggendo dal fondovalle. aveva cercalo riparo; a Fie-lìs, (pici nostri lonlanissimì anlcnali deb­bono aver 1 rovaio le condizioni migliori |icr la loro vila ( |uolidìana: acqua, fau­na, siluaziiiiic generale. L'alliiale chiesa di S. Pietro è del secolo .W . ina i son­daggi del prof. Berlini hanno già mes­so ìn luce a Fielis una cinta muraria, una piccola chiesa e altri segni di vita dal \ Il al IX secolo dopo Crìsio.

Ma la novità, a S. Piclro di Cariiia (novità che esula dalle ragioni delle at-lualì ricerche), è che qui vcirà costrui-lii un pìccolo monastero bencdcllìno, slrullurato in pietra locale, lul lo con fedele carallerc cariiico. Il monaslcro dovrà es.sere, lassù, una sorla di faro l'iilluralc-religiiiso: ì bcnedellinì, infalli, si dedicheranno allo studio (IcH'ambìcn-le locale e delle vecchie scrillure, e do­vranno badare alla conservaziiinc del jia-Iriinoiiio delle cliicsc carnichc, che al-Irimi-iili. per impossibilìlà di cura, sareb-lii-rii dcslìnate a perire nel tempo.

Tornando alle ricerche del prof, Ber­lini, va del lo che egli ha anche reperi-lo , a S. Pietro, uno .scheletro umano e inalcrialc aniropozoìco che servirà per un conscgueiUe sludio. .Si procede per gradi : per il miiniciilo ci si ferma a lra(-(-iare ì punti base di quello che po­teva essere riliiierarìo inlercssanlc il ino-vimcnlo (Ielle popolazioni, le loro mi­grazioni e 11- loro lappe da e verso il

nord. E' un ii lavoro dì campagna », C(i-iiic lo definirebbero ì geometri, che ha la sua suggeslivìlà anche nel modo con (-Ili viene compìulo. I sondaggi sono af­fidali al 11 resislìvìly system ii, (-ioè a un sislcina di rilevazione magnetica con una |iroronilìlà verticale che va da ni. 1,80 a ni. 2,20. Sì segnalano le formazioni (-ompalle di muro, dì modo che alla lu­ce del sole sì può con alla fedellà di-s(*gnarc randaincnto (IcH'antìi-o Irai-cìato, per poi proseguire nello scavo materiale con assoluta certezza ili non pii-i-hiare a V nolo i-iin il piccone.

Nella sua peregrinazione dì pieve in pieve, il prof. Berlini ha trovalo sotto il pavimento ( in cii(-ci(i[iesl(i) della chie­sa (lì .S. Nicolò degli Alzarì, a Piano d'Aria, un mosaico romano uguali* a quello dì Zuglio : se ne occuperà con maggior scnijiiilo dopo aver porlalo a Icriiiiiic il lavoro (-he dovrà consenlìrglì di precisare come sì snodavano le si ra­de per il Norìco e |ier la Pannoiiia in t lamia, ncH'cra (-onosi-ìiila sullo il nii-1111- ili « l'iv illà ili'l iiii'lallo 11.

T( )K\ I.SCOSA - Fra le dclì l i- ie del (.onsiglio comunale, da segnalar" l'appni-vazionc della spesa per l'alberatura (hdlj vie interne del capoluogo e della frazio­ne con 120 piante (manodopera a totale carico della S.'M(!I) e per rinqiìanlo del-ri l luinina/ionc )iiilililii-a nella zona (!liiar-iiiaiicis.

CIIIOI'BIS A 56 anni d'clà, è siii-rato all'ospedale (-ìvilc dì IMiiic il i-.iv. l gli Percssini, sindaco dì Chiiipris da olire sedici anni. La salma, alla (|U.ile sono siale tributate solenni onor.inzc, è siala lumulata nel cimitero dì lalmiceo di Palmanova. Alla consorte e ai parciilì lulli dello scomparso, le condo::lìanze ilciri'.iilc II Friuli nel mondo ».

s. (;i<iR(;io DI NU(;AI!O II mi-itislro dei LL. PP. ha disposili un 1-011-Iriliiilo di olire II milioni dì lire per i lavori ili (-omplelamcnlo della C.isa dì i-ii-overo e Cfìovaiini Cliiabà ».

PALMAN(»\ A Dallo .Sialo è stalo accordalo il contributo per il conipleta-tnciilo (-011 liìluinalura delle strade co-niiiiialì ili allacciaini'iilo al ceniro abi-lalo.

C E R V I G N A N O - Fra le ddibcre del (.onsiglio ciniiunalc, da scgn.darc 1 as-siaizioiic d'un mutuo di 26 inìlìoni e iitcz/o dì lire per il finanzìnmenlo, con il l'iiiilrìbiilo dello Sialo, delle opere di rogiialiira.

BANCA DEL FRIULI Società per azioni fonilata net 187.1

SEDE SOCIALE E DIREZIONE G E N E R A L E : Via V. Veneto, 20 - Udine

SEDE C E N T R A L E : Via Prefettura, 11 - Udine - Tel. .53.5.51 - 2 - .1 - 4

\ ( ; E N Z 1 E D I CITTA' :

N. 1 - Via I-.rmes di Collortdo, 5 (Piazzale Osoppo) \ . 2 - Via Poscolle, 8 (Piazza del Pollame | (N. .•? - Via Roma, 51 (Zona Stazione Ferroviaria) •M. 4 - Vin Pracchiuso, 8:1 (Piazzale Cividale^

Capitale sociale L. .300.000.000 Riserve L. 1.600.000.000

Tel. 56-2-8« l e i . 56-.5-67 Tel. 57-3-50 l'el. 5t-7-Oo

F I L I \ L I t

Artegna, Aviano, Azzano \ , Bibìonc, Buia, Caneva di Sacile, Casarsa, (lervianaiio del Friuli, Cividale del Friuli, Codroipo, Conegliano. Cordenons. Corilovado, Cormoiis. Fagaiina, (;eiiiiiiia del Friuli, ( ior i / i i . Gradisca il" Isonzo, firailo, Lalisana. Lido di Jesolo. l.lgnaiio S.-ildiiailoro, Ma-niago, Merelo dì Tomba, Moggio lldìnese, Monfalcone, .Monlcreale \'alcellina, Mortegliano, Ovaro. Pagnacco. Palmanova, Paluzza, Pavia di Udine, Pieve ili Cadore, Porcia. Pordenone. Porlogruaro. Praia di Pordenone. Sacile, S. Daniele del Friuli, S. Dona di Piave, S. (Morgio di Livenza. S. Giorgio dì Nogaro, S. \ ito al Tagliamento, Spiliniberijo, Talmassons. Tarcento. l'arvisio, Tohnezzo, Torvisi-osa, Tricesimo, Trieste. Valvn....ie, Viftori.i

Veneto.

R E C A P I 1" I :

Clauzeiio, Faedìs, Meduno, Pulcenigo, Travesio, Venzone

ESATTORIE CON.SOIÌZIAI.I:

Aviano, Meduim. Moggio Udinese, Nimis, Ovaro. Paluzza, Pontebba, Por­

denone, S. Daniele del Friuli, S. Giorgio di Nogaro, S. N'ito al Tagliamento. Torviscosa.

FONDI A M M I N I S T R A T I : DEPOSITI F I D U C I A R I :

OI.TBE 50 MILIARDI <»LIRE 45 MILIARDI

F R I U L A N I , domiciliate presso le Filiali della BANCA DEL FRIULI le vostre rimesse in Patria I

Dii-enibre 1962 FRIULI NEL MONDO P«g- 9

POSTA SENZA FRANCOBOLLO AFII l iA

GEMI LINI ( . ino - ASM ARA (Li-Ì-Irea) - lì innovate grazie per la genti le visita e per il saldo l'>62 (secondo se­mestre) per posta acrea. Auguri, cordia­lità, arrivc(ler(-i.

CORADAZZI P. l addco - M I S I R A -TA (L ib ia ) - Don F.rinciic:!ililo Ccccalo ha provveduto a saldare per lei l 'alibo-naincnto PI63. \ iv ìssinic grazie, saluti (-a ri dalla Gamia natale .

COSANI Vini-eiizo - JOHANNESBURG (Sud Africa) - (irazie ili c u o r e ; la ster­lina ( L . 1620) ha .s;ild il 1962 in qualità dì sostenitore. Abbi ,uno sa lu ta lo per lei Ollavio Valerio e il sindaco di O.soppo cav. Giovanni Falcs(-liiiii : entraiii-lii. r ingraziando, rii-ainbiano carissimi an guri.

DALL'A.STA di-ll. Is idoro - M 0 ( ; A D I -.S(;i(i (Soma l ì l and ; - La sua buona e (-a-ra inainma. che a l ic t luosanicnlc la saluta allravcrso le nosirc co lonne , ci ha genlil-nicntc eorrìsposlo il saldo i le l l 'abb. 1962 per lei. Grazie vivissime e augur i cor­diali d'ogni bene.

DI : B O V I ( ;emma - ASMARA ( l-ri-Irca) - Ben volcnlier i . gemile s ignora, sa-hiliaino per lei '.i sua cara nianima, si­gnora .Anna Coloncl lo , e il suo incan-Icviile paes" n a t a l e : Sjiiliiiiber:io. Grazie infiiiilc per il saldo del l 'abl i . 1062 e af-fi'lluiisi auguri dì bene, salili.-, priisjierilà.

DLL K \ B B I t O Adelina e Luiuinii -J D I I A N N F S B l K t , (Sud Ai r . ) - Perdo­nale il ril'ii'do "on il (piale r ispondiamo alla vostri bella, gradila Icllcra. (irazic per 1( cnriesi espressioni e per il saldo, in qualilà di sosienil . . ileU'abli. 1"6I e 62. lanl ì . !anlìssimi augur i cari .

DIONISIO Erneslo - ADDIS A l i E B \ (Eliopia) - Abbiamo risposlo a parie alla Mia gentile Icllcra. (^ui la riii»nizianio per il saldo i lcl l 'abb. 196,) ( l 'abb. 1962 è già sislem:^to) i»er via aerea, l ln caro iiiiuiili a lei e a tul l i i iioslri c(irre:;ionalì ri-siili-nli nella (apl la le abissina.

ZI MANI-DI S A N T O L O Maria - BLZ VAI.I.EV ( J o h a n n e s b u r g - Sud Afr. ) -Con saluti (-ari da Pcoiiìs di Trasaghis. grazie per il .saldo dell 'alili. I <I62 sostc-iiiliirc. •Vugurali eordial i là .

AUSTKilLIA CAMPANOTTI Silvio ed Elcononi -

RKISBAXE - Vi s iamo affclluosaniente grati per le care, belle cspi-essioiiì r ivol le al niislro lnvnro. ma sopra l lu l lo per quel­le (-he lesliiniinìaiio il vdslro tcnai-ìssimo ainiiri- per il Friul i . B r a v i ! Perdonate se nini ahliianiii risposlo priiiui d ungi : è l'i-iii-soraliilc legge del luriio ( sapi-ste (gnau­la posta ! ). Grazie per l 'assegno, pari a I.. 1980, che ha saldalo r a b b o n a m e n t o l"62 in quali tà di SOSICIIÌIMIC. Mundi!

CE.SCO Lucy - ADELAIDE - Tutto fal lo: saldalo per lei r a b b o i i a m e n l o 1962 e 6.'t al nostro periodico e. per le stesse aiinalc. al bollclli i io della Basìlica delle (irazie. .Sì abbia vive eordiali là ed auuur ì .

C I M A T O R I I U S Ernesto - BYER Si­ili Nli ( (^hieensland ) - .Si abbia i saluti pili (-ari dal fratello (-oinni. Pompeo , sin-ilai'ii di iManiago, che ha provveduto a salilari'i ralilionaiiiciilo 1962 per lei. Gr.i-/ie a lul l 'e due. e un augura le mundi.

COMEII . I ( ; ÌO Balla - W A G O O B A ( Out-ciislaiid ) - i i ingra/ iani lola cordial-iiienlc per il saldo (leiralil ioiiameiito I9(i2. saliiliamu per lei \ alle di Nimis I- i i-iinipacsani lu l l i .

Cl iKNACCllLNI Amelia - T R A F A L -liA|{ ( \ le. ) - ( i r az ic ; rìi-eviila la ster­lina e mezza a (-ompli-tami-iilo del saldo 1962 per l ' invio del giornale pi-r via

aerea. Vìve iMirdìalità augural i , C I L E T Ì ' O B. - NOKTIIAM (Vk. A.)

- Bìi-cvula la s te r l ina : saldalo il 1962. .• i abbia , (on vive grazie, infinilì auiiuri .

DE M A R T I N (.nido - B A N K S T O W N ( N. .S-. Vi.) - Con saliili cari da Toppo , grazie per il saldo dc i ra l i l ionamcnto I9li2.

DI PAI 1.1 Ernesto - C A N B E R R V -.•saldalo il 62. ( i iazie. saloli , auguri cor­diali da S. Daniel.-.

DONATI FililM-rlo e Aniielo - C \ N-l 'EKIi l BV ( N . ,S. W . ) - Il saldo 1962

ci era sialo eorrìsposlo dalla sorella, agli a l lc l luosi saluli della (piale, ringi-a;<'an-ilo, di lu t to (-uiiri- ci assih-iamo. Pi-rl;iii-lii. la slerlina inviataci vale a sislcmarc r abbo i i amen lo |9Ó,S. Hicanibiamo aiigur.i-li cordial i tà .

D O B K . O Bruno e Franco - I .AKEM-B \ (.Sydney) - .Al saldo 1962 ha prov-vcdulo il viislro caro e liuoii papà, che vi saluta i-iiii affi-lluosissiino augur io , (ira-zie. Per iaviire, indìcalci-ì se il vinlni indirizzo piecedenlc era i PiiiiililiiivvI -Syilncv ». Cordial i tà vìvi.ssiiii.'

UCROPit I T A L I A

C A N T O N I Teresa - ROMA - (Jrazie: saldalo il |9( ,2 . fiordialilà augura l i .

C I I I A B I M B I N i Bruno - l'ELCiATi.: ( Bcruamo) - A puslo il ' 6 2 : glazìc. Piov-vi-dulii per il collega Localcllo. Le sia­mo 'ii-ali i l i i r i i i ror inazionc. Mundi!

CON.SOIK Ga- lano - ItOMA - Al s.d-ilo deirali l ionami-ii to |9(i2 per lei ha provvedulo la genti le signora Dorina Plus. (Jrazic a tiil l 'c due , e auguri cari .

CO.'-iSIO - R O V E R E Laura - SANRE­MO ( I m p e r i a ) - Il .saldo 1962 per l.'i ci e sialo versalo dal prof. Aldo .Morelli, aì saluli del quale , r ingra. ' iando, ci as­sociamo.

C L C C I I I A R O (;iovanni - ROMA - .Sal­dalo il ' 6 2 : ha provvfMhilo il parroco dì A lesso. Grazie, saluti , voli dì b i n e .

DE CARLI F - n u c c ì o - MOMA - Gra­zie : sislcnuilo il '62 . Cordial i là augural i .

DE ( Ì A N I S Egidio - l 'ABELLANO (Maii l i iva) - t i ra l i per il saldn dello an­nate 1962 e 63 , le s t r ingiamo cordialmen­te la mano con fervido augur io .

DEI. F A B R O Dario - SASSARI - In­fiiiilc grazie per la cortese icllcra e ]ier il saldo ( Ic i rabl ionamento 1962 dei se­guenti signori (o l t r e lei. i ia luralnicnlc . che è sos lcni lore) : Tarcisio Biasizzo. F.--lice Fondi . Anionio FranziI, (.luiiilo To-iiiulti e, nuovo i.blionalo, geoiii. Anionio Di Piazza. A lei e ai c inque -iinici le espressioni della nostra più viva gralìlii-diiie.

DI RI ( ;ON ( iu ido - T A I DI C A D O R E ( B e l l u n o ) - Al saldo dcH'abb. 62 per lei ha provveduto il nosiro caro amico e l'edele col lal ioratore cav. Renalo Gres-sani, a nome del ({uale la saltilianio. Gia-zìc. e un caro ricordo da Rigolalo iialalc.

F M Ì R I S (Museppe - ( i A l . l . A R A T E (\ai-i-.sc) . Il sig. Antonio Della Putta ci ha corli 'scmcnie spedito vaglia d 'abbo-namcnlo 1962 per lei. (naz ic dì cuor" a lu l l ' c dui' e mille saliili cari da Ci-inolais.

tiingrir.iamo viraiuenle 'tnclie 1 segiicn-li signori, lutti reiidenli in t'riuli e tul­li itlibiiiiali per il I9(ì2 :

Cavalla - Valenlinìs Elsa, Caslions del­le M u r a : Chiavuzzo Anna, Bagnarola di .^eslo al Keghena - Clocchiall i F.nrico. 1 rieesìmo ( omaegìo del f i g l i o ) : Coraz­za Cesario, ."^eqiu Is (a im-zzii dei fra­li-Ili Orcsit' (» M a r i o ) ; De Cecco Fiora-vaiile. Farla dì Majano (a mezzo della sig. Maria De Mezzo) : Del Medilo Ma rio, Billerio (a mezzo del rcv. jiarroco

d(d pae se ) : De P.inli Amalia, Andrcis (a mezzo del Inmiliare Vit torio resili, in F r a n c i a ) ; De Piante .Angelo, .-Vviano ; De Zanel Nìv?s, Tramont i di Sotto (a mez­zo del sig. John Dii Prat t , resìd. in l f S \ ) ; D'Osvaldo prof. Enrico, Goriz ia ; Miiin Luisa. Fanna, e Traina Lena, r r amonl i di .Solili (:iiiibcilni' a mezzo del .sig. John Dii Prat i , lesìd. in I S A ) .

COI. I .AVINO Piclro - r i L L Y ( I t r i -lianl ) - Il fralello, facendoci cortese e gra­dila vìsita, ci ha versato il saldo dcll'ali-bonaineiilo 1962 e 63 per lei. Grazie, sa­luti, auguri cari.

1 : H I . S T 0 K 0 I , I Vincenzo - RENAI.X -Con mille saluti da Se(|uals. grazie per il saldo |9l i2. Mundi, ogni ben.

Calo re e odo re del focolare

Doutisvieiv (Canada) Avrei tante cose da dir l i , caro

Il Friuli nel mondo », ma non so come csjirimcrmi per rendere ef-ri(-a(-cineiilc liillo quel che senio e (-he merìl i . (ìrazie dì tu l io il be­ne (-he mi fai. Ti prego dì con­t inuare la tua opera subl ime e di porlarc sempre il calore e l 'odore del focolare a lut t i noi lontani dal meraviglioso Fr iu l i . Con rìcono-s(-cnzji e devozione,

P I E T R O PECI LE

Va caliìttia dei friulitni di Clettlis (l'alurza) residenti nella citlù di Filadelfin e dinliinti (llS.-i) renile amuggio. iHiiiinzi alla cliiesa dì S Michele dei Santi (if (iermuntiiivti, a un aspite gradilissìmo che si acomiala: don (aita t'rimus

D ' A C A R O Benigno - B R l t X E I . L E S -Ringrazianilola |ier il saldn 1962. la sas liilianio (-ai-anii-i|ie da Rìgolalo .

DEI. S W I O Vincenzo - C I I E M K (Lieg i ) - \ [insiti il ' 6 2 : grazie. Vìvis-.-ime cordi.ililà da S, Mar l ìno di ('aiu-pagna.

DEL TI RCO Nicola - F R A S N E S \.\'.7. COI VIN - A lei e alla sua cara m a m m a il grazie più senli lo per il saldo 1962 e i saluti più cordiali da Scquals .

DEI Z O T T O Fulvio - A N D R I M O N T -V E R V I E R S - Le siamo vivamenlc :;raii per la corlcse Icllcra, per ì saluli cordia­li (-h(* ri(-<'iiiibìaiiiii anche alla gentile si­gnora e .dia piccola Lilia, e per il sald i de i ra l ibonamenlo 1962 (sos ieni t . ) . Mille auguri da .S. I.coiiardo A^alcellina.

F K A W C I i t

C A L D E K I N I Valentino - M O N T K J N Y SI R LOIN( ; - e Amedeo - J O N V I L l . E - Da Casasola dì Vlajano i vostri fami­liari ci hanno spedito la quota d'alibo-namento a vostro favore. Poiché l'alilio-iiami'iilo 1962 è già slato saldato, si in­tende (-he sif|(. .dilionati sino a lu t to il 31 dicembre I 9 6 i . (Jrazie. saluti , auguri cari.

C A R N E R A Antonio e Luigi - CAR-R I E R E S SUR S E I N E - Ringraziamo il sig. .Anlonìo j)cr la gentile, gradila vi­sita, e lul l 'e due per il saldo dei rabl io-nain. 1962 (sos ien i t . ) . Ln (-aro niiindì.

CARNIEI . I .O Nadina - DECINES ( I s è r c ) - l a (iiiiìna (novanna Della Mea ci ha vcr-alo ra l i l ionamenlo 1962 per lei. (irazie a tuli i- due. e vive i-orilialilà.

CIMAR \ N D I N I ( i ìovanni - I.OVIBAil-1)E • NKK \C - e Mario - FON ToV (Vlosclle) • Il sig. (Giovanni Bcncdell i . fai-emloci gradila visita, ci ha Irasnicsso i vostri (-ordialì saluli e c'i ha vcr-ialo il salilo di irabbiri iainento 1962 per cii-Irainhi. Vi siamo profondainenle grali per il liiioii r i i o r d o : ringraziaiiilovi di lu l lo l'uore. ri(-aiiiliiamo con gli auguri pili li-rviili di buona salute e di perenne fc-lì(-ìlà.

COI.MAN Silvio - F I , O R A N ( ; E - \ l saldo 1962 per i.-ì ha provvedulo la sua gentile signora, ( he allravcrso le iiosire l 'olonne afb ' l luosainenlc la salula. (frazic a 11111*1- line, e mille auguri d'ogni lieiit-.

CORAZZA Mario - K E R F E L I N T E U N - Rinnovai" grazie per la >>railila, corlcse visita, e per il lalilo 1963. .Mandi!

C O R I O I . E Z Z I S l i be ra l e - COLOMBE par 11- (»ra!iil l.i-mps ( Isère ) - La gi-iilili-signorina Giovanna Della Vlca. fai-cnilM.-ì visita, (i ha versalo il saldo deiraliliiiiia-iiit'iilii 1962 aiK-lic per lei. (irazi(- e sa­luli cari,

CI RUIDOR l'i-ilericii - A C I I E M I K I M I Bas-Rliin ) - Rinnovale grazie per la vi-sila gi-nlil" e per il saldo de i r abbona -nicnlii l"62 ( soslenil ). .4u levaìr: o iiic-iilio. itridadìsi e cuti suini!

DAVII \ N I I ca - l.VON - Il sii... \u -liuslo Del Ncgrii. ii-sidcnlc a Sainl-Liiiiis. nel Dìpart imcnlo di-M'Mio Reno, le ha fallo iiiiia::gìo d"M'alili. al nosiro uior-iiale per il 1962. (Jrazic a lul l 'e due, e cordiali saluli da l a u c o naialc.

DEBBELIS l.ucianii - .STEINBAC1I par <!crnai-li ( I l au l -Rl i in ) - (Jrazìe: sal­dalo il 1962. Ben vidcnli ir i salul iamn |icr lei i II cari inoliti della valle del

Cornappo » e tul l i i friulani emigrat i ìn ii:;nì parte del mondo .

DE COLLE Aiiilio - C O U R B E V O I E (.Scine) - ( i raz ie : lei è davvero — co­me giustamente s"rìve un « amico fe­dele 11. Le sue parole sono belle , gemil i , generose: e noi gliene siamo grali . .VI-Ircl lanlo grati siamo per il saldo del l 'ab-biinani. 1902. Ci ricordi con tul io l'af-icllii alla sua ramiglia.

DELLA . S ; i l l \ V A Villi.Ilio .- Pieri­na - CI IV( . I IAN (Sc ine ) - l . 'abb. 1962 ci è stalo saldalo per la ciiriesia del sig. ra l l in i , che con voi caramciilc ringrazia­mo. V ìve eordial i là .

DEL \ i :( ,RO Augusto - SAINT -I.Ol IS ( I l a n l - R h i n ) - Le siamo viva-iiienli- grali per averci siiedilo l'alili. 1962 per sé e per la signorina Lea Da­miani , rcsìdenlc .i Lione. Saluti cordiali da Lauco e da lolla la sliipi-iida terra dì Carnia.

DEL P O N T E Adelchi - VV K J N O N E T - VIoncstìer de ( I h r m o n l ( I s è r c ) - (ir.i-z ic : il vaglia esUro ha saldato le aiiiia-le 1962 e 63 . Inliiiilc (ordia l i tà augura l i .

DE PAOLI Viiiiirio - ST. M I C H E L DE MAI R I E N N E - .Saldalo il |9(,2 per lei e per la famiglia resili, in Andrins, (la dove la .salulìaino con augur io , cor­dial nienlc ringraziando.

DE P I A N T E vnioiiio - BESANC.ON (Doul i s ) - A posili il "(12: grazie, saluli cari e voli dì In-i.- da Aviano.

DE ZOIiZI In.-s - S A R R E t a EVIINES (Vlosclle) • Riiiiiiaziandola per il saldo 1962. ben volcnl i i r i sa lul iamo ]ier lei il fralello. sig. Vb-locco. residente in . \u-slralia. e il caro paese n a t i l e : Tesis di V ìvarii.

D ' I N N O C E N T E Angelo - BFISAN-CON (Doi ibs ) - Da .Spìlimlei-go, la geii-lilc signora ROSÌIM Berluzzi ci ha spedi­lo vaglia d'alili. l "62 a suo favore, (ira-zìe a lu l l ' c due. e saluli cari da Itar-licano.

DI PIAZZA Kaffai-lc - N A N T E R R E (Sc ine ) - '() vili Itisi che il nestri sfuei US plus, e a sin i otilenz di ve vùt il so iibonumen! pul 'M'. Craziit di ciìr. Su-luz dì Ca.nelìùns e di dui' i meriiveàs iitanz di Cjitrgne. Mandi, ami.

DI V A L E N T I N Francesco - DI.ION (Col.- d ' O r i - A lei e famìglia, con i più cordiali r inviazianicnlì per il saldo 1962. auguri fervidi e saluti cari da Ari ir

K I K K

DE PAOLI Luciani, - KO.SCOVLVION - Inlliiìle grazie: la sterl ina, pari a l i r e 1730. ha saldalo il 1962 in qua l i là di sosienit . .Si abbia i nostri più cordiali saluli da Islrag.i dì .Spilimbergo.

V K K M A H I I A

CANI)LS.SO Gino - .STOCCARDA (irazic per la cortese visita ai nostr i uf­fici e per il saldo del secondo semestre 1962.

DEL TEDE.SCO Davìno - E.SSEN' -AI .TENESSEN - Il vaglia cslcro. cortese-iiientc speililocì, ha saldalo il 1962 in i |ualilà di siislciiìt. (Grazie vivissime e Icrvidi augur i , con saluti ila Zoppola .

i M V U i i y i ' u u n A

C E N T A Louis - LONDRA - Gli zìi V ìncenza ed Als:-lino Frani-cscoii le fan­

no omaggio de l l ' abbonam. al nost ro pe­riodico per tu t to il 1963. t irazic a tut­ti e tre, e augu'-i cordial i .

CORAZZA Ori-sie - LONDRA - I ^ siamo grali per la corlcse, gradita visi-la e per il saldo dell 'alili . 1962, .Arrive­derci, e voli di bene.

DE SPIRT cav. Tomaso - LONDRA - Da Fauna , il sig. 'Toffolo ci ha 6pc<lilo. per suo inearì(-o. il saldo dc l l ' abb . 1962 ( sostenil . ). Inl ìnì l i r ingraziamenli e cari augur i di salute - prosper i la .

I .VNNKMBCRVO

DEL D E G A N Varìsto - B E T T E M -B() |IR(v - Grazie ]icr averci cumnii icalo il nuovo indirizzo e per 11 saldo del­l'alili. 1962. Saluli cari da l''iaìlianii e da tiillo il Fr iul i .

DELLA P U T T A Eugenio - LI IXEM-BOl R<; - Rìceviilì i cenili franchi beloi a saldo dcU'abli . |9(i2. Cv.aw. Vn cnr-ilialìssimo inalidì.

O L A K D A

CALDER A N Vnumio - TILBURG -Da Amliiirgo, il genero ci ha spedito la (jiiola a saldo dell alili. 1962 per lei. Gra­zie a t u l l e due . .Si abbia infiniti augu i i affelluiisi da parie della lìglia Gemma.

N V I Z Z E B A

C l l l A V O N E Alessandro - Y V E R D O N - Graz ie : r icevulo Tabb. 1962 ( sos t en i l . ) . Au!!iiri vivissimi.

C I M A T O R I B t S do l i . Luigi - BASI­LEA - Il saldo dc l l ' abb . 1962 per l"i (-i 1- slato versalo dal suo caro b a b b o , i-iimin. Pompeo , sinihu-o di Manìago e nosiro aft'ezionato e prezioso amì(-o. Sì abbia , con ì .saluti augural i ed affeltiio.si del papà, la noslra i-orilialc stret ta di inailo e il benvenu to nella famìglia dei iioslri lel lorì . fl'iii la speranza, natura l ­mente , che II Fr iul i nel mondo » le piac-(-ìa e la iulcrcssì.

C O S S L T T A Ol in to - V i lLLISAU (Lu­cerna) - Vedremo di a(-(-ontcnlare anche lei. In lan lo , salmi cari da Malnisio e giazie vivissime |ier il saldo dcH'abb . 1962 ( sos ien i t . ) .

CRI .STOFOLI Anton io - GIUBLA-S ( , 0 (Canl i in Ticino) - Con saluti cor­diali da Tai i r ìano di .Spìlinibergo, grazie pi-r il saldo 1962 ( sos t en i l . ) .

DEL ( ; O B B O Giovanni - I .ACIIEN -Ivii-aiiibiamo aff-l luosamcnli- a lei e fa­miglia ì gradili augur i e r ingraziamo per il saldo dc l l ' abb 1962 ( sos ten i l . ) . Ben voh-nlicri salul ìaino pi-r lei la sorella l ' i c r i i l l e . il cogn.ilo Mario Troiano e i nipolinì Marco e .Sandra residenti in C.v lai-as (Venezue l a ) e tu t t i gli amici di (pici II Eoirolàr 11.

DIILV PIETRA Vlìchcle - LA CO-'TE - Al \ - FEES - Da Vlìelì di Co-mcglians saluti affctluosi e vive grazie per il saldo del l ' . ibb. 1962 ( sos i en i t . ) .

DE PAOLI Anionio - BASILEA -Rinnovale grazie ]>cr la gradila visita e per il saldo de l l ' abb . 1962. Arrivederci pri-slo. sper iamo.

L E S C i m i T T A Pic l ro - S O I . O T H U R N - Saluliatiio ben \olciili(-ri per lei il rev. iliiii Antonio Rossini i- Cabla di .Aria, r a i n c n o paese naiale . (irazìc per il saldo 1962 ( sos ien i t . ) .

FRIULANI - ITALIANI NEL MONDO chiedere sempre quesra marca, la sola che V i ga­

rantisce il formaggio delie migl iori lairerie del Friuli

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p . g . 10 F R I U L I N E L M O N D O Dii-enilire 1962

T O L U S S O Dino - M O R G E S - La no­stra gent i le co l labora t r i ce sig. Odil la Ar­rigo ci ha gen t i lmen te spedi to 10 fran­chi per l ' abbon ' in i . a .suo favore. La ri­messa salda il 1963 in qua l i t à di soste­n i to r e . Grazie i t i i t t 'e du-;, e vive eor­d ia l i l à .

.\'oiiu A.IIEKIC;A

C A N A D A

C A S T E L L A N I Giovanni - S A U L T S.TE M A R I E - E s a t t o : i 5 dol lar i han­no sa lda to il secondo sem. 1961, t u l io il 1962 e l ' in te ro 1963 , t^razie inf ini te . (Confidiamo che il g iorna le le giunga p u n t u a l m e n t e : da noi pun lua l ì s s ìmamen-te le viene spedi to . Mandi, augu r i .

C A S T E L L A R I N Adelfo - T R A I L ( B . C. ) - G r a z i e : .saldato il ' 62 . Salu t i cari da Casarsa.

C E C C H I N I Ann iba l e - T O R O N T O -Il saldo dell 'al i l i . 1962 ci è s ta lo versato da l lo zio, sig. Angelo Zappc i t i . ( i razie vi­vissime. Sia cosi cortese da comunicarc i .se il suo precedente i n d i r i / / o era il se­g u e n t e : «619 N o r m a n - .Sudbury, On t .» .

C I M A T O R I B l S (Giorgio - T Ó R O N I O - .Sì abb ia infinilì augur i cari dal suo o t t imo papà , e o m m . P o m p e o , s indaco di Manìago e nos t ro prezioso .imico da tem­ilo quasi i m m e m o r a b i l e . Il )iaiià ha prov­veduto a versarci Tabb . 1962 per lei . Gra­zie e cordial i saluti anche di. no i ,

C O L L E Ot to r i no - T O R O N T O - T due dol la r i sa ldano l ' i b b . 1963 , es.sendo lei a posto per l ' anno ìn corso. Grazie , salut i cari da Tricesìi i i ' i .

D ' A G N O L O Eliseo - V A N C O U V E R -Da Tesis di Alvaro cari salut i e vive gra­zie per il saldo di - I I 'abbonam. 1962.

D ' A N D R E A Nata le - T O R O N T O -(>razie: a posto il ' 62 . Cordia l i tà augu­rali da Cordenons ,

D A N E L L Z Z I Silvana - T O R O N T O -1 due dol lar i cor tesemente invialicì lian-iio sa ldato il secondo sem. 1962 e il pri­m o sem, 1963 . (Grazie. T a n t i .saluti cari da Doman ins ,

DE A P O L L O N I A Luigi e Maria -WIND.SOR - Siamo lieti di a])prendcre che il (I Fogo là r » di costì è prospero e a t t ivo . Bravi t u t t i : C o n t i n u a t e ! Salutia­m o ben volcnlier i per voi il cav. Pic­cini , s indaco dì Codroi i io . e la sua gen­tile s i g n o r a : a loro n o m e , sicuri dì in­te rp re t a rne il pensiero, ca ramen te r icam­b i a m o . Grazie infinite per i 3 dol lar i a saldo d c l l ' a b b . 1962 ( s o s t e n i t . ) .

DE C E C C O Giul io - C R A N B R O O K -Dal famoso, suggest ivo p o n t e dì Brau­lins che adduce al suo caro paese, sa lu t i cordial issimi e grazie per il saldo dcl­l ' abb . ' 62 .

DE C E C C O Ugo - C R A N B R O O K -'Trasmesso il mundi a l •< nestri bici Fr iù l » : il F'rinli r ingrazia e r i cambia . I do l l a r i inviatici sa ldano il secondo se-ineslre 1902 . l u l l o il 1963 e il p r i m o semest re del 1961 in qua l i t à di sosteni­t o r e : e sa t t amente come da lei iii(lìc:ito. Una cordia le s t re t ta di m a n o , con iu -gur io

D E G A N I S Sergio - T O R O N T O - I. 'ab-bonan i . 19(i2 è a jiosto : ha p rovvedu lo la sua b u o n a e cara m a m m a , che dal le misi re co lonne af fe t tuosamente la salu­la. Da no i . grazie e cordia l i tà .

DEL D E G A N , famiglia - D O W N S -VII'.VV ( O n t . ) - ("ari amici , il d isguido ci s|»ìace davvero . .Se in avvenire doveste cambia re indir izzo, comunica te lo imme­d ia t amen te e d ì r e l l amen le a n o i : vi ri-sparmicre te angust ie e denaro . Ciimun-(]ue, cons ider iamo ì due dol lar i inviatici (piale saldo del sc(-(iiido fcmestre l*'62 e p r i m o sem. 1963 | ì due dol lar i jircce-den t i , r icevuti ne l l ' agosto 1961 , sa ldano il secondo semeslrc 1961 e il p r i m o òcin. 1 9 6 2 ) . In più , vi a b b i a m o rispedito le copie del giornale dal l ' agosto ' 6 1 . Non ci d i re te - - sper iamo — che s iamo ((stroz-zinìu. .Siamo so l lan to e .Icsiderìamo ri­

manere tali per sempre — vostri cari o-niici. Augur i affettuosi a tu t t i con un /ii(i/i(/i.

DEL D E G A N Lino - N E W W E S T -MI N.STER ( B . C . ) - Con s.ilut': cari la I .avar iano ( e diill.i sua famosa, bravissi­ma b a n d a : aulciili(-o vanto del F'riuliV grazie per il sald i dc l l ' abb . 1962.

DEL G A L L O l ì e i r o e Jo le - T O R O N ­TO - Nel nos t ro n i imcro di Keltcmbre ab­b iamo esaudi to il vostro desider io . Con­ien t i ? ( irazie infinile per i sei do l la r i , a saldo dc l l ' abb . 1961. 62 e 63 . Mandi, con una forte s tret ta di m a n o , dal vo­stro (-aro e indìnii ' i i l icabìle Traves io .

DEL P I E R O Aurelio - H A M I L T O N Con cari augur i di buona sa lu le e mol­ta prosper i tà , grazie per il s.ildo de l l ' ab-b o n a m . 19Ó2.

DE ROSA Aldo - S E P T I L E S ( Q u e ­b e c ) • Grazie cordial i per il saldo 1962 (- augura l i salut i da Traves io e da Pau-laro , dove r is iedono i suoi car i .

DI B E R N A R D O Celeste - L O N D O N ( O n t . ) - I Ire dol lar i sa ldano il 1962 in ( |uali là dì sos teni l . ( i razie vivissime e infiniti a u g u r i , che r i cambiano i suoi gradìl issimì sa lu l i .

DI T O M A S O Rosa e P E R I S S I N I F i so - H A M I L T O N ( O n t . ) - Vivissime grazie alla gent i le signor.i ( o signorina ' : ' ) Rosa per la bell ì-sìnia Icllcra e per l ' invìo del saldo 1962 a favore di t u t t e d u e : ])er sé e |ier il cugino F i so . Con augur i ca i i . iiiille salut i da S. Lorenzo dì Seih-gliano.

D B E O I . I N I Mavgior ìno - \ H N N I P E < ; ( M a i l . ) - Sa lu t ìumo per lei V ì l laorbu di

Basi l iano e la r ingraz iamo per il saldo 1962.

.MKNMICO

CANCLANI Al lu r i . - M E X I C O , D E . - La r ingraz iamo cord ia lmente per i duc dol lar i che saldano l ' abb . 1962 e salu­t i amo volent ier i per lei il na ia le paese di V eneo . Mundi, ogni ben.

S T A T I C K I T I

C A L L I G A R I S Guiibi - D E T R O I T -L'assegno di 4 (ìollari e o n t c n u t o nella luisla senza a lcuna indicazione di sorta, salda l ' abb . 1961 e 62 . (Grazie, sa lut i , au­gur i .

C A N D I D O l i a l i i o - INDIANAP(»I .TS - ( irazie vivi.ssinic per ì .saluli ( h e ric.-im-biaiiio cord ia lmente e per il saldo ilel-I a b b . 1963 per lei e per il sig. (Claudio F lo rean . L ' abb iamo accontenta ta nel nu­mero di n o v e m b r e : ha visto Manìago':*

C A N C I A N Osvaldo - S. FRANCESCO - ( irazie del le corlesì espressioni e del saldo 1962. Un ciirissimo mandi.

C A N T A R U T T l Giovanni - S A N T V RO.SA (Calif . ) - La r ingraz iamo per ì versi cor tesemcnle inv ia t i c i : quel l i ìiilì-lolali II II dest ino dì u n vecchierel lo » sono senz 'a l t ro migl ior i , ma è impossi­bi le pubb l i ca r l i , ( irazìe anche per saldo del sc(-on(lo semestre 1962 e p r imo sem. 1963. Cordia l i tà .

C A R A M A T T I Maria - TLCSON (.V-riz . ) - Le siaiiio grat i per le corlcsi c-spri-ssioni e per il saldo dc l l ' abb . 1962. Inl ini l ì augur i .

C A R L I N I .Silvio - D E T R O I T - I.e abbì ' imo scr i t to a par te . (,)ui accusiamo ricevuta del saldo 1962 vecsatoci dalla sua cara m a m m a che con affetto la .sa­lu ta . Vivissime gnizic. amico , e ci rienr-di con lu l l a eordia l i là ai sigg. As(piini.

CARI .ON Antenore - N E W Y O R K -(irazie dei 5 dol lar i , che hanno sa ld i lo l'alili 19(i2 per lei ( sos ien i t . ) e per il sig. Panìzzut . I n cordiale mandi da Ru-doia .

CA.SSINI Giovanni - C I I I C A ( ; 0 . ( i r a z i e : i due dol lar i h a n n o s is temato il 1962. Onni bene .

CAI DANA Alfonso - H U N T I N t i ' T O N P A R K (Ca l i f . ) - Vll'allo della sua visi t i ai noslr i ulf ìci , (i furono .saldale le an­nate I960 e 6 1 ; pe r tan to i due doli iri sìslciiiano il ' 62 . ( irazìe. Saluli cordiali alla gcnl ì le sigui ni Angel ina .

C E C C A T O A n n i b a l e - B E F F A L O -Ben volentier i sa lu t iamo per lei tul l i i parent i in Ital ia e a l l ' es tero . ( ìrazie per il saldo 1962. (a i rd ìa l i tà vivissime da Rivo l to .

C L E V A .Severino - G A R Y ( I m i . ) -Da Pra to Carnìco , sa lu t i cari e grazie per il .saldo 1962.

C O M E L L I Lina - S. F R A N C I S C O . R innova te grazie per la cortese visita e jii-r il saldo 1962 e 6 3 . A ben r ivederc i !

DAL AIOI.IN Viario - VS A . S H I N ( ; T O N - V ìvìssìinc grazie jier i 12 dol lar i che saldano l ' abb . 1962 e 63 per lei e per i sigg. Anionio Dal Vlolìn e Or l ando Lo-visa, aì qua l i anche va la nos t ra grali lu-(liiic ( e lei, per favore, se ne renda in­t e rp r e t e ) . Ben volent ier i sa lu l iamo a vii-s l ro n o m e i familiari e paren t i residciili ìn Travesio e ( avas so Nuovo , i ion-hè gli amici liei due paesi, sparsi in tu l io il m o n d o . Mundi, mandi di ciìr!

D I : C A N D I D O Abbond io - P A R K R l l X i E ( N . J . ) - ( irazie cordial i per sii augur i , che r icanib iamo centupl ica l i , e per il .saldo dell 'ai li. 1962.

DELLA V A L E N T I N A Valent ina -I . A N S I N t ; (Mie l i . ) - Infinite grazie, gen­tile s ignora, per le (or lcs ì , aradilissinie espressioni, e per il saldo dc l l ' abb . l9o2 per sé ( sosteni l . i r per ì sigu. Mar io Pa­scolili . Ton i Eai ' luz e Valeniì i io Della Valer.Iina. tu l l i icsid. in I.aiisìng. e che ac(-oiiiuiiìaiiio a lei nella gralì ludini- e nella i-iirilidlilà. Ben volcnl ier i sa lu t iamo per lei la cugina Renza Snaidero , resid in Ma jano .

In accii.iiatte del suo rilarno in Iliilìa dulV Irgeiilina. il sig. .Silvio /affi, ni-tiva di Cìcanìcco in Comune dì Fifia-giia, ha patiita constatare quali e quuit-ti progressi ubbia compiuto il Frinii, e ne è rimiisto sorpreso e soddisfatto. Ma ha avuta anche unii gioia immen­sa : incontrare dopo 14 anni, a haiina, le sorelle .irgettlitia, .tmarina e Fer-mitta, insieme ulte quali, attrav'ryo questa fata, saltila familiari ed amili

in patria e alVeslero,

DEL P i z z o Anion io - M I D L A N D ( P a . ; - Caro aniien, i 1 dol lar i da lei inviatici s iddano l ' abb . per il 1961 e 62. (Grazie. Saluliiiino |>er lei ( ìsoppo, si­curi di farle cosi j;railita.

DEL TO.SO Welter - S. F R A N C I S C O - Il suo tu rno è g iunlo appena ora, e ora le r ispondi ,uno. (grazie per 1 tre do l la i i che hanno saldalii l ' abb . 1 9 6 2 ; a jiartc le abb i amo spedito ( e avrà già r i cevu to ) una copia del « Slrol ic fur làn » e la car­ta lopogral ica r ichiesta. Un cordiale m alidi.

DEL Z O T T O Giu.scppì:a e Carlo -B I F F A L O - (Jnizic, (-arìssimi : .saldalo il 1961 e 62 . Salul i cordiali e augural i dal iliilce paese che ha ninne Fauna .

DE MARCO Edoardo - I N D I V W -POI . IS - Con mi l le saluti cari da ( :i-vasso Nuovo , grazie jier il saldo delTali-boiiain. 1962.

DE MARCO Eugenio - DOVER - Il vaglia cslcro ha saldalo il 1963, essendo già sialo s is temalo il 1962. Grazie ciir-ilìali. e augur i .

DE VIK MIEI, John e P i e n o - NO P E I . M A V Ì ( N . Y . ) - Rìngr.iziamo il sig.

J o h n per la g.-iililc. gradila Icllcra, e Jier il saldo d e i r a b b . 1962 a favole di e n t r a m b i . Confidiamo di slr ingervì la m a n o a I dine nei noslri uffici, nel 1963. In tale attesa, che è anche fervi­do augur io , vi r icord iamo a (Caslelniiovo del Erii i l i .

domo Ulto '• .sfuitjiik „

Sldittiiicl. (Fraudi)

Invìo lanlì saluli a u Fr iu l i nel ii iondo» clic è un po ' come u n o ".'.pulnìk", dal monu-nlo che fa il

giro del liquido per Irovarc i iio-.siri (-orrcgionali, d o v u n q u e essi si I rovino. Invìo pure tant i saluli aì miei cari munt i della valle del Cornappo .

L U C I A N O D E I H J E L I S

DE R E ( ; i B ( S Cesare A. - C 0 L L E ( ; E P O I N T ( N . Y . ) - L'assegn.i da lei invia-loci non V ile per il l " 6 2 . eli" è già sia­lo sislcinalo, bensì vale per il 1963 (vìa acri-a) . (Jrazie vivissime, e s.iluli coi-iliali.

DE SPII i 'T Luigi - N O I M I i B E R ( ; i v \ - ( ìrazie, a m i c o : il 1962 è s ìs lemalo. Au­guri fervidi di bene e un caro matti!:.

D I N O N Clcin-: i te e i.ui-ìa - WI l .D-W O O D ( N . J . ) - La vostra Icllcra e mol­lo bella e genti l r . e noi vi s iamo grali di avercela si-rilla. Non manchÌEmo di sa lu lare j v r voi l.i famiglia del fraud­ili e cogna to , resId. in Cavasso N u o v o . Tanlo il (Ioli. Pcllizzari (|uaiitii il cav. Valer io r ingraziano per il corlcse r icordo e ri.--ainbianii con a l t re t tan ta cordia l i tà . Grazie, infine, per i dici-i dollar i chi-saldano l 'aldi . 1962 e 63 in ipiali là (M sosteni tor i .

DINON Victor - S O M M E R V I I I E (Mass . ) - Le abb i amo si-rillo brevemcnl.-a par ie . (Jui la r ingraziamo pubblii-.i-mciile per averci inviato il saldo per le anna te 1962, 63 e 6 1 . Vlille saluti cari .

DOZZO Ang.-li. - V E R O N A ( P a . ) -Il 1 igiialo sig. An ion io Dì P o n . resili, in P i l l sb i i r ih . ci ha gcnl ì ln iente invialo il saldo i M l ' a b b . 1962 per lei, Infinilc grazìi- a lu l l ' e due , e cordiali salul i ed augur i da l ' r isanco.

DI P R A T T J .hn - R E N O ( N e v . ) -' . r a z i c : i cinqui- dollari saldano l'alili. 1962 per li-i e p.-r le sigillili- Lem. 'Trai­na. Nives De Zanel e Luisa Mìiin ri-sid. in F i iu l i . Cordial i là augur. i l ì .

F L O R E VN Claudio - . ^T. L O I I S (Alo . ) - Il sig. Ilalii-o (Candido ci ha spedilo (Il IndiaKapolìs il sahlo delTab-lioiiam. 1963 a suo favore, (irazie a m i ­r e due . e salut i (ar i da .S, Marliim ili ( .ampagna.

P A N I Z / l T Valenl ino - K A T O N Vii ( N . V . ) - I ' sin. Anlcnorc (Carlon le h:i la t to cordiale omaggio d e i r a b b . 1962 al nosi ro gìiirnale. Vivissime grazie a tul­l e due , e voti «li bene .

Hll» A«li:ill€A AR«;i-:.\'ri.\A

CASSINI Pietro Angelo • T A P I A L E S (B.A ) - .Saldalo il '62 e sis lemato il '63 a mezzo di mons. Riccardo 'Travani, jiar­roco del Duoino ili I dine. 'Grazie a Ini-l'è due e fervidi augur i dì bene .

CIM VTORIIU .-s Vnlonìo - J I J U V Si abbia ì .saluti affettuosi dello / io coiiiin. Pompeo , sindaco dì .Vlanìago e nostre, caro amico, il (piale ha provveibi-to a versarci per lei il saldo del l 'a ld i . 1962. (Con (|uelli del suo familiare, ì no­stri augur i più cordial i .

C O I . L A V I N I Andrea - B U E N O S Al-RE.S - Rciiolarnicntc pervenuto il vagl ia ; saldalo il 1962 " 63 . Salut i , voti di bciic lia Riv ign-iiio.

(COMI ZZI Ivo - M A R T I N E Z ( B . A . ) - IMI s o r d l a Ecl ic ' la , che a l fe l luosamen-Ic la ricorda e 1,". saluta , ci ha versalo l ' abb. 1962 a suo favore. Grazie a t u t t e due . e un (-aro mandi.

CO.STANTINI Beniamino - VILLA CLISA - Da Dignano. il siu-. .Silvio Me­neghini ci ha s|io(lil() vagl i i d 'aldi. 1962 p(-r h-ì. ( i razic . sa lul i . augur i .

(CI (C(CIIIARO Angelo - SALTA -Rinnova te grazie per la gcnl i lc . gradit.i visita e per il s.:ldo del le anna te 1962,

63 e 6-t. (Cordiali augur i , nella speranzi di rìvcdcrb-i pri-sio.

CI .SSI(;il Anionio - L U I S B E I . T R A N ( R i o Nci i ro) - Il saldo 1962 ci è st.ito gent i lmente versato dalla nipote Teresa, ai salut i nella (luale, r ingraziando, cor­d ia lmente ci ass'U-iamo.

DE DI HELLO M O R E T T I Jo landa -(CAMPANA ( B . A . ) - Il saldo dcH'abb . 1962 a suo favore ci è pervemi lo a m-.-z-zo del sig. .Alfrclo .-Vragni, che con lei riniiraziani'i . Vlille salut i cari .

DEGANI.'^ I ui;:i - (CORDOBA - e Au­gusto - VILLA DOMINKCO ( B . A . ) - Il fratello I-Ci;iiliii. clic dal le nostre colonne af lc l luosaini i i lc v! saluta , vi ha fallo o-inaggio di-ITalib. 1962 al :.'ioriialc. (ira-zìe a lul l ' i ' Ire. e augur i d 'ogni bene .

DEL (COLLE Vlberio - SI N(CII\1.ES ( S. l ' è ) - Rii-ambiando salul i ed augur i , grazie ]ier il saldo 1962.

DEL P H P Piclro - AIONTE (BLANDE - (;i-i;zic (li-l sald'i 1962 e 6 1 . I n cordia­lissimo multili da (Cordenons.

DE T I N A Guido - (CAI VVIARC V -Il saldo 1962 ci è stalo vcr'-:itii dal suo buon papà, chi- le invia al'felliiosi saluli unilaini-nle alla i-i^ra niaiiiiii:i e ai f.-inii-liari tu l l i . Da noi , con vive grazie, una cordiale slri-lla di inailo.

G R A F F I Tarcisio - R I N G U E L E Z ( l a i ' Ia la) - D:i DÌ!:nano. il sig, Silvio Me­neghini ci ha spedito il saldo 1962 an-i-lie per lei. ( ìrazie, augur i (-ari,

MI ZZI N L ian i - L O M A Z DE ZAMO-R.A (B..V.) - Il sig. Ecli(-i- (Cossarini <i Ila spedilo vaiilia d 'aldi . I'I62 e 63 liei lei. Vivissimi- !;razi( a Uill'i- due . e car­diali Voli di lit-i-i.

SCODKI.I.AIU» .Aniniiin . l i A M ' I K l . ì ) - Al .sililn I*'6*2 per Iri Iia p r o w e d u l t il nost ro ciiro •iniict» e follii l ioralore si^. Alfredo Arajrni. Si ahltia. con il nosin» "•razic. le espre* "oni del i)iii vìvo a-i-Uiirio.

l K I V W n Mdo - \ II.I.V K I J S V - . \n -rhe per luld». M>6I a suo favore Iia j)ro\ xedulo il si*;. S i h i o Mene»;hini da Hi-fiiiano. (ira/.ir. c ' i rdial i tà .

H i i A K i r i i :

DFI Kt)^S<» rniiri - CATf I P A ( R i o ( i rande do Su\ ) - Al saldo d. i r a l d ' o n a m . l*N)2 i>er lei ha j>ro\veduIo il no.stro ot­t imo amico e fedele col lal ioratore eav. \ n I o n i o Kaleseliiiii, ai cordiali salul i d^d

i |uale ci assttciaino, \ i \ a iue iUe rinjira-/ ì a i i d o .

GRUPPO - F I M M A R E -

I T A L I A aoi> - ti> . c i m o iMi i ic t

• 0 I > • S I I P t C I I I C O

IH'Vi'li:Hiil.'l'» IMDU . P l f O I t l I . ESISEMO OllENIt AUSIIAIU

vm tmu . MMuu . CIWM . uioau

M.HMit^l tGIIIO . I S U H I UBtNO . SIRU GKtCU

Cina . m a x M U NEIÌS . « U M U U

UBI) . lUNlSI SICIIIA StRDEGNt CORSICI)

MAIU MUSIGIU STAGNA NORD iUROPA

UFFICIO RAVPKESENTANZA

D O I W B

Via Uercatov»cchio, 12 . TaL 22.SS

«'IIII.K (ClllAR VNDV Vngi-lo - S V N T I V G O -

(Con cordiali saloli da ( i r i /zo di Monlc­reale V ali't-lliiia. grazie per i due dol lar i USA a saldo d.-ll'abli. | 9 ( i ; ( i l 1962 è già s i s le ina lo) .

ri i i '4; i ' . \¥

(CANDONI Aurel io - J E A N I .ACAZE - Rinnova le grazie per la gradila , cor­lcse visila e per i' saldo dell 'alil i . 19(i3. Vrrivt-den-i pri-slo. sper iamo.

(COZZVHIN Enos - T R I N I D A D - .Sia­mo grati anche a lei per aver voluto es­sere gradi to ospite dei nostri uffici e per averci ve r s i lo l ' abb. 1963. Mandi e ar'i-riiidìsi.

VV.'KV.'tXVM.X

( R E S S A Luigi • ALAIQLETIA - L':il)-liiiiiam. 1962 a suo favore e s tato salda­lo dalla genti le signora Elsa Rovtar . Grazie a lu l l ' c lue. e fervidi augur i .

E R M E T E P E L L I Z Z A R I

Direttore responsabile

Tipografia G. B . Doret t i - Udine

Auloriz.z. T r i b . Udine 10-5-1957, n . I l e

UDINE - Palano della Sede centrale

La CASSA di RISPARMIO d i U D I N E FONDATA NEL 1876

è II salvadanaio del risparmiatore friulano

PEÌÌ LE VOSTRE RIMESSE PER I VOSTRI DEPOSITI

SERVITEVI DI NOI

h v i i VI. 19 ( ; i i ( ; N O 1962

Pa t r imon io

Depositi fiduciari

Beneficenza erogata ne l l ' u l t imo decennio

19 M E I VII 3 AGE.NZIE DI C I T T A '

L. 2.501.248.379

» 31.056.612.946

» 804.727.753

K E S A T T O R I E