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antonio marciano bettinelliquattro gallery

Antonio Marciano

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Catalogo Antonio Marciano

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Page 1: Antonio Marciano

antoniomarcianobettinelliquattro gallery

Page 2: Antonio Marciano

go nowantonio marciano3 luglio | 15 settembre 2010

gallery

via f.lli bettinelli 4 milanowww.bettinelliquattro.it

a cura di marta carbonigrazia marivalentina mari

testo criticomarta carboni

fotografiavalentina mari

graficabettinelliquattro

sponsor tecniciQuercetti & C. S.p.A., TorinoIllva S.p.A., SaronnoFusetti Alfredo Foto Ottica, SaronnoPinKitcHen, Milano

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bettinelliquattro gallery

Scendere i cinque gradini che dalla strada si aprono su bettinelliquattro significa entrare in uno spazio anni cinquanta in cui si respirano differenti atmosfere, da galleria d’arte a atelier, da studio fotografico a sede di corsi originali ed esclusivi.bettinelliquattro gallery, sezione dedicata all’arte, ospitando artisti emergenti propone una riflessione in continua evoluzione su temi contemporanei.Personali e collettive di arti pittoriche e plastiche, installazionimultimediali e progetti trasversali.Assicurando la chiara visione delle produzioni artistiche scelte, bettinelliquattro gallery propone un dialogo continuo ed interattivo con il pubblico divenendo teatro di incontri e intrattenimenti serali che spaziano dalla musica alla cultura e che assicurano visibilità sempre varia per gli artisti esposti.bettinelliquattro gallery, ad un anno dalla sua apertura, raccoglie ormai attorno a sé un pubblico eterogeneo per età ed estrazione culturale, garanzia di una forte sinergia tra pensieri differenti, armonizzati dalla varietà delle esperienze vissute.Basta con gli aggettivi, iniziamo con i verbi. E l’idea è un po’ questa. Iniziamo a fare. go now....

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let me sleep | 2008 | chiodini in plastica | cm 112x154

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let me sleep | 2008 | chiodini in plastica | cm 112x154

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Chiodini Quercetti: pixel, puntini da unire (o separare?), atomi colorati, piccoli moduli di tempo che scorre tra le mani per andare a formare un viso, un paesaggio o forse molto di più. Antonio Marciano osserva da vicino, ha il coraggio di fare a pezzi l’immagine, per poi regalarci la sorpresa di vederla ricomporsi sempre più indietreggiando pur senza perdere i contorni di ciò che davvero è la forma.Nei suoi primi quadri la successione meticolosa di gesti crea linee, piantine di luoghi, icone pop tratte da videogiochi, simboli; esplora lo spazio con attenzione, come per scoprirne le vere dimensioni. Ma è nei ritratti che i punti si appropriano completamente di tutta la superficie, alla ricerca di più sfumature per ricordare un’emozione, tanto da condurre l’artista alla variazione grazie a chiodini colorati ad hoc. Un’amica, una coppia, un ricordo d’infanzia: questi i suoi soggetti per scoprire la materia, la tecnica, il metodo, il ritmo. Nel tuttopieno appare poi improvvisamente il vuoto, la griglia non è più solo tela ma si fa protagonista, diventa ombra, riflesso, profilo e ancora rilievo di paesaggi in cui i pixel si moltiplicano, uniti o allontanati al punto giusto, per creare montagne o ghiacciai, scogliere o mari. Di questi ultimi quadri sono forse anche le grandi dimensioni a colpire fin dall’inizio, il contrasto tra la vicinanza della trama e la lontananza della prospettiva, come se improvvisamente fossimo vicini sì, ma lontanissimi allo stesso tempo. Così nasce la voglia di sentirli, con le mani oltre che con gli occhi, questi tecnologici ma antichi schizzi di colore. Il lavoro di Antonio Marciano non è infatti solo oggetto ma anche cinetica, vi è in esso una componente performativa che si fa ancora più evidente negli ultimi lavori esposti in questa mostra. Strutture che occupano lo spazio, in un equilibrio instabile ma sicuro da attraversare con gioia sensibile e composta, tra i quadretti che per l’occasione si sono trasformati in muri mentre noi forse un po’ in puntini. Una piccola mostra di un artista che con coraggio ci rivela la frammentazione facendo di essa un’arte preziosa.

Marta Carboni

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aurora (particolare) | 2010 | installazione di chiodini in plastica

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maledetto amore | 2008 | chiodini in plastica | cm 44x32

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maledetto amore | 2008 | chiodini in plastica | cm 44x32

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poison | 2008 | chiodini in plastica | cm 44x32

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poison | 2008 | chiodini in plastica | cm 44x32

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world wide suicide | 2008 | chiodini in plastica | cm 80x132

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world wide suicide | 2008 | chiodini in plastica | cm 80x132

Page 14: Antonio Marciano

uomo nero | 2006 | legno | cm 40x60

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io ho paura | 2006 | legno | cm 40x60

Page 16: Antonio Marciano

to make | 2010 | quadri luminosi in plastica | cm 21x28

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senza titolo (particolare) | 2010 | installazione di ingranaggi in plastica

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senza titolo| 2010 | installazione

Page 19: Antonio Marciano

senza titolo | 2010 | installazione

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not for cildren under 3 years | 2008 | chiodini in plastica | cm 48x44

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Antonio Marciano Antonio Marciano nasce a Saronno nel 1975. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi in decorazione nel 1999. Dal 1994 al 2000 ha lavorato con la galleria Bianca Pilat di Milano,con la quale ha partecipato a diverse mostre collettive a Milano, Chicago, Toronto e Montréal, esponendo in svariate gallerie nazionali ed internazionali.Dal 2004 è presidente del progetto Località, associazione che si occupa della promozione dell’arte e della cultura contemporanea sul territorio. Dal 2009 lavora con la galleria Angel Art di Milano. Tra le principali esposizioni collettive corredate da catalogo:Nel segno dell’Angelo, galleria Bianca Pilat, a cura di Rosanna Bosaglia, Gabriele Peretta, Alberto Fiz, Elena Pontiggia, 1995/96; Portable Art, Galleria Bianca Pilat, a cura di M.Torri, 1996; Flowers, Sothebys gallery, Roma a cura di A.Mendini, 1997; Da Enzo Ferrari alla Ferrari, Parco Enzo Ferrari, a cura di P. Restany, P. Epys, Ventriglia, G. Vecchio, 1998; Love is, Sala della Nevera, Saronno, a cura di Francesca Tollardo, 2006; Collettiva degli artisti, galleria Angel Art di Milano, a cura di Angela Galiandro, 2009; Love for sale, Castello di Monte Ruzzo, a cura di Francesca Tollardo, 2010. Tra le mostre personali: Tanta merda, Plastic, a cura di Alice Erba, 1999; Only one night show, La casa 139, Hollywood, Milano, 1999; Io e lei, Plastic, Milano a cura di Alice Erba, 2002; Not for children under 3 years, Gallarate Spazio Zero, a cura di Francesca Marianna Consonni e Francesca Tollardo, 2002; So far so good, Castello di Monte Ruzzo e museo [MAP] di Castigliane Olona a cura di Francesca Marianna Consonni e Francesca Tollardo, 2008; Go now, bettinelliquattro gallery a cura di Marta Carboni, Grazia Mari, Valentina Mari, 2010.

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go now3 luglio - 15 settembre 2010via f.lli bettinelli, 4milano