12
8 gennaio 2013 anno XI - n. 1 [email protected] www.arci.it arci report settimanale a cura dell’Arci H Populismo di centro ‘Competition is competition’, lo sappiamo. Ma non veniteci a dire che il populismo sta solo a destra o a sinistra. Sono bastate venti- quattro ore a Mario Monti per svestire i panni del servitore dello stato super partes e assumere quelli del leader fazioso. E come in una metamorfosi, di giorno in giorno lo stile anglosassone cede il passo ai toni della pro- paganda populista e demagogica, e le promesse elettorali si sprecano a costo di smentire se stesso. A chi si interrogava sulla sua collocazione politica, Monti ha chiarito ogni dubbio: sta contro la Cgil e la sinistra che si batte per i diritti sociali e del lavoro. Il suo attacco frontale al più grande sindacato ital- iano e la rude invasione di campo nella dialet- tica interna al Pd non sono solo un'infelice caduta di stile, ma la conferma dell'arroganza di un'oligarchia tecnocratica insofferente verso le rappresentanze sociali, che vede nella dialettica democratica un'inutile perdita di tempo e prova fastidio per tutto ciò che richiama la civiltà del lavoro e le esigenze delle fasce più deboli della società. La siderale distanza di Monti dai problemi del Paese reale appare evidente scorrendo le pagine della sua ‘agenda’. Stupisce che le forze cattoliche impegnate nel sociale che lo sostengono possano non notare l'assenza di ogni impegno sui temi sociali. Quell'agenda è solo propaganda, non è un programma elet- torale. E mette a nudo l'inconsistenza di un progetto politico nato sulla demonizzazione degli avversari ma vuoto di contenuti, a parte l’ortodossia europea del rigore senza svilup- po. Non può bastare la riproposizione di quelle ricette che hanno già distrutto lavoro, risorse, energie umane, diritti sociali e civili. L’Italia ha smarrito la bussola dei diritti ed è scivolata in una profonda regressione cultu- rale e politica. Per ripartire e ritrovare fiducia ha bisogno di innovare la sua democrazia recuperandone la dimensione sociale. Non c'è sviluppo senza coesione, equità, giustizia sociale. E non ci sarà un vero cambiamento senza la spinta della partecipazione popolare. Il primo passo è riconnettere politica e socie- tà. Ci vorrà del tempo, non basteranno queste elezioni e neppure le primarie. Ma intanto, pur con tutti i limiti dell’esperimento, il milione di cittadini che ha votato per scegliere i candidati di Sel e Pd rappresenta un passo avanti e segna la salutare distanza fra i luoghi di una sinistra popolare e i tavoli in cui l'oligarchia degli ottimati disegna le sue strategie. Paolo Beni FSM 2013 I PAGINA 4 La partecipazione dell’Arci al Forum Sociale Mondiale di Tunisi 2013 CULTURA I PAGINA 6 Arci, Acep e AudioCoop ricorrono contro il nuovo Statuto SIAE L' appuntamento il prossimo venerdì e sabato è a Lamezia Terme, per cogliere la sfida che il comune del sindaco Gianni Speranza ci aveva lanciato tempo fa, ossia riunire gli amministratori e gli eletti dell'associazione per verificare assieme com'è, nei fatti, governare pro- muovendo partecipazione e sussidiarietà. Una cosa è propugnare, dai nostri circoli, la cittadinanza attiva e la gestione condi- visa della cultura, del welfare, degli spazi comuni; altro è farlo. Ascoltiamo allora le esperienze dei ‘nostri’ amministratori Arci, le idee, le critiche e i suggerimenti di chi si è tolto, magari solo per il momento, la giacchetta del terzo set- tore e ha indossato quella del governante. E confrontiamoci, anche grazie agli stimoli e contributi di esperti, professori ed altri compagni di strada. Il tema, non può che essere quello dei Beni Comuni. Quale altro terreno di sfida più avvincente e stimolante, al tempo dei ‘benecomu- nisti’? Mettiamoci in discussione per l'ennesima volta, cominciando da noi, per immaginare meglio e con cognizione di causa pro- poste, politiche e nuove uscite - credibili ed efficaci - alla crisi di questa democrazia. La definizione spontanea di pratiche parteci- pative e di governance, nelle comunità locali, si accompagna infatti sempre più spesso al tema della gestione, della va- lorizzazione e dell’utilizzo dei beni comuni. L’associazionismo e il terzo settore pos- sono ancora una volta assumere l’iniziativa che aggrega e polarizza cittadinanza, attori locali del mondo sociale ed economico, istituzioni. Ragioniamo insieme e lancia- mo, dalla Calabria e dal sud, un impegno per tutta l'Arci, per avviare una stagione di interlocuzione diversa con le istituzioni e le comunità locali, che metta al centro la partecipazione e la governance dei beni comuni.

Arcireport numero 1_2013

Embed Size (px)

DESCRIPTION

L'appuntamento con "La governance dei beni comuni", la partecipazione dell'Arci al Forum Sociale Mondiale di Tunisi, il ricorso contro il nuovo Statuto Siae, la solidarietà con la Nuova Cucina Organizzata di San Cipriano d'Aversa per l'attentato subito, informazioni sul bando Mediterranea 16 per giovani artisti, le iniziative contro il nuovo metodo tariffario per il servizio idrico integrato, la convenzione Inac per associati, il tesseramento 2013:

Citation preview

Page 1: Arcireport numero 1_2013

8 gennaio 2013anno XI - n. 1

[email protected]

arcireports e t t i m a n a l e a c u r a d e l l ’ A r c i

H

Populismo di centro

‘Competition is competition’, lo sappiamo. Ma non veniteci a dire che il populismo stasolo a destra o a sinistra. Sono bastate venti-quattro ore a Mario Monti per svestire i pannidel servitore dello stato super partes eassumere quelli del leader fazioso. E come inuna metamorfosi, di giorno in giorno lo stileanglosassone cede il passo ai toni della pro -paganda populista e demagogica, e lepromesse elettorali si sprecano a costo dismentire se stesso. A chi si interrogava sullasua collocazione politica, Monti ha chiaritoogni dubbio: sta contro la Cgil e la sinistra chesi batte per i diritti sociali e del lavoro. Il suoattacco frontale al più grande sindacato ital-iano e la rude invasione di campo nella dialet-tica interna al Pd non sono solo un'infelicecaduta di stile, ma la conferma dell'arroganzadi un'oligarchia tecnocratica insofferenteverso le rappresentanze sociali, che vedenella dialettica democratica un'inutile perditadi tempo e prova fastidio per tutto ciò cherichiama la civiltà del lavoro e le esigenzedelle fasce più deboli della società.La siderale distanza di Monti dai problemi delPaese reale appare evidente scorrendo lepagine della sua ‘agenda’. Stupisce che leforze cattoliche impegnate nel sociale che losostengono possano non notare l'assenza diogni impegno sui temi sociali. Quell'agenda èsolo propaganda, non è un programma elet-torale. E mette a nudo l'inconsistenza di unprogetto politico nato sulla demonizzazionedegli avversari ma vuoto di contenuti, a partel’ortodossia europea del rigore senza svilup-po. Non può bastare la riproposizione diquelle ricette che hanno già distrutto lavoro,risorse, energie umane, diritti sociali e civili.L’Italia ha smarrito la bussola dei diritti ed èscivolata in una profonda regressione cultu -rale e politica. Per ripartire e ritrovare fiduciaha bisogno di innovare la sua democraziarecuperandone la dimensione sociale. Nonc'è sviluppo senza coesione, equità, giustiziasociale. E non ci sarà un vero cambiamentosenza la spinta della partecipazione popolare.Il primo passo è riconnettere politica e socie -tà. Ci vorrà del tempo, non basteranno questeelezioni e neppure le primarie. Ma intanto, purcon tutti i limiti dell’esperimento, il milione dicittadini che ha votato per scegliere i candidatidi Sel e Pd rappresenta un passo avanti esegna la salutare distanza fra i luoghi di unasinistra popolare e i tavoli in cui l'oligarchiadegli ottimati disegna le sue strategie.

Paolo Beni

FSM 2013 I PAGINA 4La partecipazione dell’Arci al Forum Sociale Mondiale di Tunisi 2013

CULTURA I PAGINA 6Arci, Acep e AudioCoop ricorrono contro il nuovo Statuto SIAE

L'appuntamento il prossimo venerdìe sabato è a Lamezia Terme, percogliere la sfida che il comune del

sindaco Gianni Speranza ci aveva lanciatotempo fa, ossia riunire gli amministratori egli eletti dell'associazione per verificareassieme com'è, nei fatti, governare pro-muovendo partecipazione e sussidiarietà.Una cosa è propugnare, dai nostri circoli,la cittadinanza attiva e la gestione condi-visa della cultura, del welfare, degli spazicomuni; altro è farlo. Ascoltiamo allora le esperienze dei ‘nostri’amministratori Arci, le idee, le critiche e isuggerimenti di chi si è tolto, magari soloper il momento, la giacchetta del terzo set-tore e ha indossato quella del governante.E confrontiamoci, anche grazie agli stimolie contributi di esperti, professori ed altricompagni di strada. Il tema, non può che essere quello dei BeniComuni. Quale altro terreno di sfida più avvincente

e stimolante, al tempo dei ‘benecomu-nisti’?Mettiamoci in discussione per l'ennesimavolta, cominciando da noi, per immaginaremeglio e con cognizione di causa pro-poste, politiche e nuove uscite - credibili edefficaci - alla crisi di questa democrazia. Ladefinizione spontanea di pratiche parteci-pative e di governance, nelle comunitàlocali, si accompagna infatti sempre piùspesso al tema della gestione, della va -lorizzazione e dell’utilizzo dei beni comuni.L’associazionismo e il terzo settore pos-sono ancora una volta assumere l’iniziativache aggrega e polarizza cittadinanza, attorilocali del mondo sociale ed economico,istituzioni. Ragioniamo insieme e lancia -mo, dalla Calabria e dal sud, un impegnoper tutta l'Arci, per avviare una stagione diinterlocuzione diversa con le istituzioni ele comunità locali, che metta al centro lapartecipazione e la governance dei benicomuni.

Page 2: Arcireport numero 1_2013

2governancedeibenicomuni

arcireport

Venerdi 11 Gennaio ore 16.00, Teatro UmbertoRelazioni introduttiveGianni Speranza, Sindaco Comune di Lamezia Terme Paolo Beni, Presidente Arci

Intervengono> Graziano Del Rio, Presidente Anci> Giuseppe Cotturri, docente di Sociologia politica e sociologiagiuridica Università di Bari > Renato Briganti, docente di Diritto Facoltà EconomiaUniversità di Napoli > Giulio Marcon, Sbilanciamoci!> Carolina Girasole, Sindaco Isola di Capo Rizzuto> Don Marcello Cozzi, vicepresidente Libera > Kate Tassone, Giudice Sezione Misure di PrevenzioneTribunale di Reggio Calabria

CoordinaMaurizio Mumolo, direttore Forum del Terzo Settore

Sabato 12 Gennaio ore 9.00/13.30IntroduceGennaro Di Cello, Presidente Arci Calabria

ore 9.00/11.00CULTURA, CREATIVITÀ, RIGENERAZIONE URBANA

CoordinaCarlo Testini, Responsabile Cultura Arci

Intervengono> Antonella Di Nocera, Assessore alla Cultura Comune Napoli > Massimo Maisto, Vicesindaco Comune Ferrara > Mattia Palazzi, Presidente Arci Lombardia > Francesco Cicione, Assessore alla Cultura Comune LameziaTerme> Ilenia Caleo, Teatro Valle Occupato

ore 11.30/14.00WELFARE, COESIONE SOCIALE, SUSSIDARIETÀ

CoordinaFrancesca Coleti, Arci

Intervengono> Ugo Ascoli, docente di Sociologia Economica UniversitàPolitecnica delle Marche > Emiliano Monteverde, Associazione Nuovo Welfare > Gaetano Giunta, fondazione di Comunità di Messina > Wladimiro Boccali, Sindaco di Perugia > Riccardo Faietti, portavoce Forum Terzo Settore Reggio Emilia

Conclusioni

Paolo Beni, Presidente Arci

Info: www.arci.it

L e democrazie rappresentative occidentali, intese come forme partecipative dei cittadini all’azione di governo, hanno segnato ilpasso a partire dalle cosiddette crisi da ‘sovraccarico di domanda’ degli anni Settanta del secolo scorso. La soluzione di gover-ni e sistemi politici sempre più decisionisti però non può costituire un’uscita credibile, efficace e duratura, soprattutto di fronte

all’emergere di nuovi bisogni di cittadinanza, all’avvento della democrazia digitale, alla diffusione orizzontale delle idee e della produ-zione culturale.Alla definizione spontanea di nuove pratiche partecipative e di governance, soprattutto nelle comunità locali, si accompagna semprepiù spesso il tema della gestione, della valorizzazione e dell’utilizzo dei beni comuni. In questo contesto l’associazionismo e il terzosettore, espressione della sussidiarietà, svolge la funzione che gli è propria se si emancipa dal ruolo di semplice partner della pubbli-ca amministrazione per assumere l’iniziativa che aggrega e polarizza cittadinanza, attori locali del mondo sociale ed economico, isti-tuzioni.Nella tutela e fruizione dei beni comuni, si sprigionano quelle soggettività territoriali che possono in questo modo creare nuove inizia-tive economiche e di sviluppo autocentrato, producendo risposte concrete ai bisogni sociali e culturali delle persone e delle collettivi-tà nonché processi di coesione ed inclusione sociale.

Lamezia Terme 11-12 gennaio: la governance deiBeni Comuni - fare democrazia e partecipazione

> PROGRAMMA <

arci

n.1 8 gennaio 2013

Page 3: Arcireport numero 1_2013

3

Con una lettera aperta, resa pubblica allafine di dicembre, il Tavolo Nazionale Asilo,dopo aver richiamato l’attenzione dell’opi-nione pubblica, delle forze politiche e delleistituzioni nazionali sui danni prodotti dal-l’incertezza che pesa sulla sorte dei profu-ghi inseriti nel programma EmergenzaNord Africa, rivolgono un pressante appelloalle autorità centrali affinchè: - si emani una circolare per chiarire che ilpermesso di soggiorno per motivi umanitaririguarda tutti i profughi ENA (in accoglienzao meno, con o senza domicilio); - con la fine dello stato di emergenza (pro-rogato al 28 febbraio), tutti gli interventi diaccoglienza in essere vengano comunquegarantiti almeno fino al termine dell’ emer-genza freddo (30 marzo), per evitare ledrammatiche conseguenze sociali che ine-vitabilmente si scaricherebbero sui territoricon migliaia di persone senza più acco-glienza e senza lavoro. A riguardo è asso-lutamente necessario che le autorità com-petenti forniscano informazioni precise euniformi in tutti i centri di accoglienza;- nel passaggio alla gestione ordinaria del-l'accoglienza, dev’essere privilegiato il tra-

sferimento dalle strutture alberghiere oparalberghiere verso strutture gestite daenti con provata esperienza, dando prioritàa famiglie e vulnerabili; - sia resa possibile una gestione più flessi-bile delle risorse residue destinate all'acco-glienza, utilizzandone una parte, sottoforma di servizi finalizzati a completare per-corsi individuali di inclusione sociale, conuna programmazione di area; - venga adottato un programma specifico diprosecuzione degli interventi di accoglienzae tutela per le situazioni maggiormente vul-nerabili e verso i nuclei familiari; - si utilizzino i nuovi posti assegnati alla reteSPRAR in modo intelligente e mirato, al finedi rispondere alle situazioni ENA più vulnera-bili attraverso una concertazione territorialeche coinvolga gli enti locali e le organizzazio-ni di tutela che abbiano esperienza e compe-tenza; - vengano mantenute ed incentivate le misuredi rimpatrio volontario con adeguati strumentidi reinserimento nei Paesi di provenienza. Per il Tavolo Asilo: Arci, Asgi, Casa dei dirittisociali, Centro Astalli, Cir, Fcei, SenzaConfine.

migranti

arcireport

Sono diverse migliaia i profughiscappati dalla guerra in Libia. Il lorodestino dipende dalla domanda

fatta a una Commissione, di cui spessonon capiscono nè nome né ruolo, che deci-derà se potranno avere il riconoscimentodello status di rifugiato politico. La gestioned'emergenza della loro condizione è sca-duta il 31 dicembre, ma con un decreto ilgoverno ha prorogato tutto al 28 febbraio. Nel 2011 il ministro Maroni aveva parlato di«un’emergenza umanitaria di proporzionicatastrofiche». Nei mesi successivi quelleprevisioni sono state smentite dai numeri:nel 2012 solo poco più di 28mila richieden-ti asilo sono entrati in Italia dopo la prima-vera araba. Questi arrivi sono andati asommarsi con i gruppi preesistenti per untotale di circa 62mila persone. Un'emergenza ridotta, ma comunquegestita male e con risultati questi sì cata-strofici. Per la sua gestione il governo, diconcerto con la Protezione Civile e leRegioni, ha costruito un sistema di acco-glienza che è sfuggito al controllo centralee ha favorito l'affermarsi di un esteso e ille-cito giro d'affari. I migranti sono stati ospi-

tati in ogni tipo di struttura in disuso chefosse rintracciabile, luoghi che nella mag-gior parte dei casi non erano stati concepi-ti per l'accoglienza e che, pur essendo deltutto inadeguati, hanno ottenuto l'abilitazio-ne ad operare come CARA.Un migrante che viene ospitato in unCARA vale dai 36 ai 42 euro al giorno. Una diaria a carico dello Stato, che com-prende vitto e alloggio, ma anche l'obbligodi fornire servizi di assistenza sanitaria,legale, mediazione culturale, di pulizia eorientamento al territorio. Una gestione molto costosa, per la quale ilGoverno ha speso circa un miliardo e 300milioni di euro e che andava controllata,mentre l'unica preoccupazione è stataquella di trovare luoghi inutilizzati, chegarantissero il contenimento e un minimodi sussistenza dei profughi. Con un decre-to del luglio del 2011 era stato creato unGruppo di monitoraggio e assistenza persupportare l'attività dei ‘Soggetti attuatorisul territorio’ e di controllare la diffusionedelle buone pratiche. Ma la sua azione è durata soltanto pochimesi e i guasti di una gestione raffazzona-

ta sono stati evidenti. Il soggiorno nelCARA dura per tutto l'iter che precede ilriconoscimento dello status di rifugiato daparte delle Commissioni territoriali. I tempi di attesa superano di gran lungaquelli previsti dalla legge, prolungando cosìl'emergenza, i costi d’accoglienza, e l'esa-sperazione. Ma i veri problemi sono quelliche seguono il riconoscimento del dirittod'asilo. I profughi infatti non hanno postidove stare e così vivono come fantasmioccupando palazzi dismessi. Con il decreto del governo per altri duemesi si rimane nell'emergenza, poi lagestione sarà affidata ai prefetti che garan-tiranno «un'accoglienza finalizzata ad unaprogressiva loro uscita dal sistema, ancheattraverso programmi di rimpatrio volonta-rio e assistito». Ma queste persone hannoatteso finora una via d'entrata. Dinanzi a nuove speranze disattese, lasituazione potrebbe diventare esplosiva. È da oltre un anno e mezzo infatti che imigranti provenienti dal Nord Africa atten-dono in un limbo di incertezza che è statol'unico approdo a loro concesso dopo lelunghe traversate in mare.

Emergenza Nord Africa: da un anno e mezzo inun limbo di incertezza

Il Tavolo Nazionale Asilo sull’EmergenzaNord Africa

Servizio civile ancheper gli stranieriLa Corte di Appello di Milano ha respinto ilricorso della Presidenza del Consiglio con-tro l’ordinanza del giudice del lavoro cheaccoglieva l’istanza presentata da un gio-vane pachistano, dall’Asgi e da AvvocatiPer Niente che chiedevano l’ammissioneanche dei giovani di nazionalità straniera alServizio Civile Nazionale. I giudici dellaCorte di Appello hanno confermato la deci-sione del giudice di primo grado, dichiaran-do che l’esclusione dei giovani stranieridalla possibilità di concorrere ai bandi diselezione dei volontari da impiegare neiprogetti di servizio civile in Italia e all’esterocostituisce un’illegittima discriminazione. Igiudici hanno quindi condiviso come l’isti-tuto del Servizio Civile sia collegabile all’a-dempimento del dovere di solidarietà socia-le, al quale devono essere chiamati tutticoloro che vivono sul territorio nazionale,avendovi stabile residenza, senza distinzio-ni fondate sulla cittadinanza. I ricorrenti siattendono adesso che il nuovo bando per laselezione dei volontari del Scn non conten-ga più il requisito della cittadinanza italiana,ma venga esteso anche ai giovani stranieriregolarmente residenti in Italia.

n.1 8 gennaio 2013

arci

Page 4: Arcireport numero 1_2013

4FSM2013

arcireportarci

n.1 8 gennaio 2013

Nei prossimi mesi avremo una occa-sione unica per conoscere meglio estringere relazioni con i movimenti

della sponda Sud del Mediterraneo. Tantinostri circoli hanno già a che fare con quellarealtà: sia attraverso il lavoro che facciamocon i migranti, molti ormai parte integrantedella nostra associazione, sia attraverso iprogetti di solidarietà concreta che ci vedonoimpegnati. Quest'anno il Forum SocialeMondiale si terrà a Tunisi, dal 26 al 30marzo. Un Forum speciale, in una regionespeciale, in un contesto speciale, dedicatoalla ‘Dignità’. Sarà il più grande incontro disocietà civile democratica auto-organizzatomai realizzato nella storia della regione, gra-zie all'impegno, la fatica e la dedizione delcomitato organizzatore tunisino e maghrebi-no che, tra molte difficoltà, con pochi fondi,poca esperienza e tanti problemi logistici (apartire dal fatto che alcune frontiere dellaregione sono chiuse) sta lavorando conentusiasmo. L'appello che viene dagli orga-nizzatori è di costruirlo insieme a loro, diimpegnarsi per consentire a più personepossibili di parteciparvi per discutere,costruire relazioni, per tenere aperti gli spazidemocratici avviati con le rivoluzioni e messiin pericolo dagli estremismi. Nell’Arci ci stia-mo organizzando per offrire servizi alla par-tecipazione, a livello nazionale e locale.

Abbiamo costruito una sede di coordina-mento informale tra gruppi di lavoro e strut-ture coinvolte. Diversi gruppi di lavoro nazio-nali sono già al lavoro, così come alcuniregionali e comitati: l’invito è di decidere tutti,in tutta Italia, di contribuire a questa scom-messa. Anche tante altre organizzazionisociali, compreso il sindacato, si stanno atti-vando: c’è una sede unitaria, la Rete Italianaper il FSM, che cercherà di facilitare la par-tecipazione italiana. Stefano Rodotà, peresempio, ha già confermato la sua parteci-pazione, per continuare il lavoro di inter-scambio avviato dopo la rivoluzione sullenuove Costituzioni nella regione. Per quanto riguarda il nostro impegno, dalForum di Tunisi è probabile che parta laCarovana Antimafie, siamo fra i promotoridello spazio unitario dei migranti, dello spa-zio cultura e giovani, e saremo impegnati ininiziative su molti temi, incluso il diritto all'as-sociazionismo. Si sta verificando la possibili-tà di realizzare un campo di conoscenza incontemporanea al Forum. L'Arci Genova eLiguria stanno verificando insieme alComune e ad altre associazioni la possibilitàdi far partire un traghetto dedicato per ilForum, una possibilità da esplorare anche inaltre regioni come Campania e Sicilia. Entropoco definiremo una offerta scontata perviaggio e alloggio che invieremo insieme

alle specifiche proposte di impegno da partedei diversi gruppi di lavoro nazionali per lamobilitazione in Italia e per le attività nelForum. Abbiamo comunque pensato di fararrivare questa prima comunicazione conalcune proposte comuni:1. i comitati, i circoli, le persone interessate apartecipare e a lavorare nel loro territorio perpromuovere la partecipazione mandino unamail a [email protected] e in copia a [email protected],in modo da costruire un indirizzario utile perscambiare informazioni.2. invitiamo i territori a fornire informazionisul Forum utilizzando le loro mailing list, iloro siti e social network. Le informazioniaggiornate saranno a disposizione sul sitowww.arci.it 3. i comitati e i circoli interessati, oltre a coin-volgere i soci, sono invitati a organizzareriunioni unitarie per promuovere l'evento 4. i comitati sono invitati a contattare i propriEnti Locali per avere il sostegno al Forum,anche attraverso un contributo in modo daaiutare migranti e giovani a partecipare.Il sito ufficiale del FSM di Tunisi è:www.fsm2013.org. Il sito dove trovare in ita-liano tutte le informazioni della Rete Italianaper il FSM è: www.firenze1010.eu che hauna sezione speciale dedicata. Il nostro sitonazionale diffonderà le informazioni unitariee quelle specifiche sulla partecipazione Arci.

Al Forum Sociale Mondiale per costruire relazionicon i movimenti della sponda sud del Mediterraneo

Dal 14 al 16 dicembre si è tenuto aTunisi un seminario preparatoriodel Forum Sociale Mondiale 2013,

con la partecipazione di oltre 100 movi-menti sociali e organizzazioni di tutto ilmondo. L'incontro ha permesso di condivi-dere gli sforzi già intrapresi e di definire unpiano d'azione per il restante periodo, inmateria di comunicazione, mobilitazione,metodologia e di ricerca di risorse. IlComitato organizzativo e le Commissionidi lavoro sono aperte a tutte le sensibilitàdella società civile tunisina, in particolareai movimenti attivi durante la resistenzaalla dittatura, alle organizzazioni di difesadei diritti e a quelle nate dopo la rivoluzio-ne. C’è stata una forte attività per mobilita-re i movimenti sociali dell’area e a livellointernazionale. Azioni importanti sonostate intraprese per coinvolgere gli studen-ti di diverse Univer sità tunisine e la comu-nità scientifica. La registrazione delle atti-vità ha già al suo attivo più di 900 attività e1200 organizzazioni di tutto il mondo. Si è

poi lavorato alla definizione di un piano diazione per i tre mesi che restano. Sonostate definite le diverse tappe per garanti-re da una parte una programmazione checontenga l'insieme delle questioni che imovimenti intendono porre nel Forum edall'altra un processo di cooperazione perfacilitare articolazioni e convergenze, assi-curando una visibilità particolare al popolopalestinese, ai movimenti delle donne, deimigranti, degli ‘indignati’. I sindacati, ledonne, i giornalisti, i quartieri popolari e gliuniversitari realizzeranno altre iniziative agennaio e febbraio per sensibilizzare allapartecipazione. Sono anche previsteCarovane trans Maghreb, transsahariane,nazionali e transmediterranee. In campoculturale, è stato proposto un programmache dia spazio a tutti i tipi di espressione ealla cultura di tutte le regioni del mondo. All'interno del sito di svolgimento del FSMverrà fra l’altro organizzato un festival delcinema altermondialista. È stato costituitoun fondo di solidarietà in favore delle cate-

gorie e regioni sfavorite, con una politica dispese di iscrizione basata sul principio disolidarietà nord - sud in modo che il Forumsia al massimo inclusivo. Tenendo conto del contesto di ebollizionedemocratica che la regione Maghreb-Mashreq attraversa, delle sfide poste dallacrisi di civiltà del mondo, dei grandi cam-biamenti geopolitici, i movimenti chehanno partecipato al seminario di Tunisi sisono mostrati coscienti della necessità difare di questo Fsm una tappa particolar-mente significativa. Proprio per dare gran-de visibilità alla questione palestinese, èstato deciso di chiudere il Forum il 30marzo con una marcia pacifica, popolaree internazionale di solidarietà con il popolopalestinese per celebrare insieme laGiornata della Terra. Un segnale che vanel senso di rafforzare la solidarietà tra ipopoli, i valori di dignità e giustizia ovun-que nel mondo e perché il Fsm continui adessere uno spazio globale di resistenza edi alternativa.

Il 30 marzo una marcia di solidarietà con il popolo palestinese

Page 5: Arcireport numero 1_2013

5

Ancora un atto intimidatorio al Villaggiodella Legalità di Borgo Sabotino, in provin-cia di Latina, dove dall’aprile 2011 un excamping abusivo è stato confiscato e affi-dato temporaneamente a Libera in siner-gia e con il protagonismo delle associazio-ni locali. Nella tarda serata del 1 gennaio, ignotihanno appiccato il fuoco su entrambi i latidella tensostruttura. Le fiamme si sono propagate rapidamente,il fumo ha invaso anche una parte dellastruttura annerendo le pareti e distruggen-do parte del telone esterno. «È l'ennesimo atto intimidatorio nei con-fronti del Villaggio della Legalità - spiegaLibera in un comunicato - un atto vile egrave. Un film già visto che si ripete comenell'ottobre del 2011 quando la struttura fuvandalizzata e furono distrutti i computer espaccate le vetrate; come nel novembrescorso quando furono distrutte le 4 teleca-mere di videosorveglianza. È chiaro il messaggio: con questi continuiatti ci hanno detto che qui non ci dobbiamostare, che la nostra presenza dà fastidio.Ma questo è un messaggio che non ci inti-

midisce: nessuno può pensare di incendia-re e di fermare l'impegno di recupero evalorizzazione del bene con il protagoni-smo delle tante realtà associative locali.L'incendio, così come gli altri attentati, cisprona ad andare avanti con più passionee corresponsabilità».Non è la prima volta che il Villaggio dellalegalità di Borgo Sabotino finisce nel miri-no. Il bene, intitolato alla memoria diSerafino Famà, avvocato ucciso dallamafia, era stato già ‘visitato’ dai vandali:nell'ottobre 2011 misero a soqquadro ilcentro, distruggendo i computer e, con unpiccone, le vetrate. L'ultimo episodio era avvenuto lo scorsonovembre quando ignoti entrarono nellastruttura di circa quatto ettari, distruggendole quattro telecamere di videosorveglianzache monitorano gli ingressi e la struttura. Il bene confiscato ha ospitato quest'estatenumerosi campi di volontariato, con centi-naia di giovani provenienti da tutt'Italia chehanno promosso iniziative, incontri, proie-zioni di film, interventi di ristrutturazione. Solo nel luglio scorso si sono radunati oltre400 giovani.

legalitàdemocratica

arcireport

Il gesto intimidatorio compiuto nei giorniscorsi, a poche ore dalla mezzanotte del31 dicembre, nei confronti della NCO

(Nuova Cucina Organizzata) di SanCipriano d'Aversa è l'ennesimo tentativoperpetrato dai 'soliti ignoti' ai danni chitenta di costruire il riscatto tramite il lavoro,provando ad imporre la cultura del 'noi'sulla spietata legge dell'interesse, dell'affa-re, della paura. NCO è parte integrante del Comitato DonPeppe Diana e di Libera, che insieme atantissime associazioni, cooperative emovimenti promuovono, in provincia diCaserta, gesti concreti di liberazione delterritorio, tra cui l’iniziativa Facciamo unpacco alla camorra.

«Quei colpi di pistola - scrivono in uncomunicato Libera Caserta e il Comitatodon Peppe Diana - sono diretti contro ilcammino di riscatto intrapreso da tantissi-mi cittadini che si affrancano così dai ten-tacoli della camorra. Questo cammino nonsi fermerà. Non si ferma la storia dellanostra terra che ha detto basta alla camor-ra, ai suoi soprusi e al suo dominio e nien-te potrà farla indietreggiare». Anche l’Arci condanna duramente quantoavvenuto nel centro del casertano. Occorreschierarsi tra le fila di quell'esercito nonvio-lento e militante che fa della solidarietà,della corresponsabilità, della legalitàdemocratica, della giustizia sociale, dellariappropriazione degli spazi, dei tempi, dellavoro, l'arma dell'impegno quotidiano. Il rumore delle armi non distrarrà dal cam-mino di riscatto finora percorso dalla NCO,un cammino che porta dritto all'affranca-mento dalle logiche che la camorra vorreb-be imporre. Proprio per questo, insieme adassociazioni di volontariato, cooperativesociali, scout della Campania e del Lazio,familiari delle vittime innocenti della camor-ra, rappresentanti delle organizzazioni sin-

dacali, degli studenti e moltissimi cittadini,anche l’Arci ha espresso la sua solidarietàe partecipato il 5 gennaio all’assembleapubblica, promossa da Libera e Comitatodon Peppe Diana, presso i locali dellaNCO di San Cipriano d’Aversa. «C’è unescalation in atto - ha detto ValerioTaglione, referente di Libera Caserta e delComitato don Diana, aprendo l’assemblea- tutto è cominciato a Casapesenna dove èstato sfondato il portone del presidio diLegambiente e Libera. Abbiamo aspettatoad alzare la voce perché pensavamo chefosse tutto opera di balordi, ma adessoabbiamo deciso di lanciare un appello atutte le forze sane della provincia diCaserta per dire basta! Non è più possibi-le vivere in questo territorio se si pensa didistruggere le realtà produttive con quattrocolpi di pistola». Presente anche don LuigiCiotti, presidente di Libera: «Questo luogoè un simbolo. Sparare qui ha un significatoprofondo. I camorristi vogliono dire che ilterritorio e le realtà produttive sono ‘robaloro’. Noi invece diciamo che si tratta di‘cosa nostra’, ovvero di beni restituiti allacollettività».

La solidarietà dell’Arci nei confronti della NuovaCucina Organizzata di San Cipriano d’Aversa

Ennesimo atto intimidatorio al Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino

A Bari ‘Discorso sul metodo’Si terrà a Bari dal 18 al 20 gennaio il semi-nario di formazione e approfondimentoorganizzato dall’area legalità democraticae antimafia dal titolo Discorso sul metodo.Dopo un’introduzione sullo stato dell’artedell’area della legalità democratica, ci saràla tavola rotonda Quale metodo per l’anti-mafia?, su esperienze, competenze econoscenze dai territori, in cui interverran-no, oltre ai partecipanti al seminario, iresponsabili delle aree di lavoro Diritti cul-turali, Infanzia e adolescenza, Scuola erappresentanti della Ligue de l’Enseigne -ment. Nella seconda sessione, in program-ma nella giornata del 19 gennaio, si discu-terà dei Linguaggi dell’antimafia, conapprofondimenti e gruppi di lavoro su gra-fica, fumetti, video, giornalismo, teatro.In serata, visita della città e incontro con isoci del circolo Arci Michele Fazio.Si conclude il 20 gennaio con la plenariaper la presentazione delle proposte, la di -scussione e la redazione di una bozza delmanifesto. L’iniziativa è aperta a un mas-simo di 40 persone, è possibile prenotareo confermare la partecipazione entro il 9gennaio scrivendo a [email protected].

Il 10 gennaio alle 15.30 presso la

Facoltà di Giurisprudenza l’incontro

La corruzione in Italia dopo ManiPulite, nell’ambito del corso

di formazione sui temi del contrasto

alle mafie e alla corruzione

MODENA

not

izie

flas

h

n.1 8 gennaio 2013

arci

Page 6: Arcireport numero 1_2013

6cultura

arcireport

La SIAE è di tutti: Acep, Arci e Audiocoopimpugnano il nuovo Statuto

arci

n.1 8 gennaio 2013

Acep, Arci, AudioCoop e numerosiautori ed editori italiani hannoappena notificato, assistiti dagli

avvocati Scorza e Giurda nella, allaPresidenza del Consiglio dei Ministri, alMinistero per i Beni e le Attività Culturali, alMinistero dell’Economia, al CommissarioStraordi nario della SIAE Gian Luigi Rondi,ai due subcommissari Paolo Stella Richtere Domenico Luca Scordino nonché allaSIAE un ricorso con il quale hanno chiestoal TAR Lazio di accertare e dichiarare l’ille-gittimità del nuovo Statuto della SIAE.Alla base dell’impugnazione la circostanzache il nuovo Statuto attribuisce, in manierapressoché esclusiva, la governance dellasocietà agli associati più ricchi ovvero aquelli che beneficiano delle somme mag-giori in sede di riparto dei diritti d’autoreincassati dalla SIAE. Secondo il nuovoStatuto, infatti, ogni associato ha diritto, inassemblea, ad un voto più un voto per ognieuro incassato. In questo modo le delibereassembleari relative alla nomina delConsiglio di Sorveglianza al quale loStatuto affida, sostanzialmente, la totalitàdelle scelte relative alla vita dell’Ente,dipendono esclusivamente dagli associati

più ricchi ovvero i grandi editori musicalifacenti capo a poche multinazionali stra-niere e i grandi cantautori della musica leg-gera italiana.«Una ventina di associati - in forza dellenuove regole - potrà governare la Societàanche contro il volere e le indicazioni deglioltre 100 mila iscritti. La Siae è, invece, di tutti gli associati giac-ché tutti hanno eguali obblighi a comincia-re dal pagamento della quota associativa»dichiarano Roberto Rinaldi, presidente diAcep, Carlo Testini, responsabile nazio na -le Cultura dell'Arci e Giordano Sangiorgi,presidente di AudioCoop.Secondo i ricorrenti, peraltro, l’adozione edapprovazione del nuovo Statuto è solo l’ul-timo atto di un disegno più complesso ordi-to con la ferma volontà di estromettere lamaggioranza della base associativa dallagestione della Società a favore dei soliassociati più ricchi.L’attuazione di tale disegno è iniziata conl’adozione del decreto di Commissa -riamento della società che le Autorità vigi-lanti non avevano il potere di adottare e delquale, pure, i ricorrenti hanno chiesto aiGiudici l’annullamento.

Ai giudici amministrativi i ricorrenti hannoanche chiesto di sospendere in via caute-lare l’efficacia dello Statuto, al fine di scon-giurare il rischio che le prossime elezionidel Consiglio di Sorveglianza fissate per il1° marzo si svolgano secondo le nuoveregole, consegnando la SIAE in mano aisoli associati più danarosi. L’apporto e la produttività artistica e cultu-rale di un autore o editore non può e nondeve essere ridotta ad un fatto puramenteeconomico e non c’è dunque ragione peraffidare la SIAE - alla quale lo Stato attri-buisce il compito di promuovere e tutelare,nell’interesse di tutti, il sistema culturale -nelle mani di un manipolo di editori edautori più ricchi degli altri.

All’Italia occorre un’Agenda in cui laCultura sia tra le priorità: oltre 500

realtà culturali e musicali indipendentied emergenti lanciano un’iniziativa perchiedere più investimenti nella cultura.

Per aderire: [email protected]

L’INIZIATIVA

notizieflash

Bjcem e la Città di Ancona promuo-vono Mediterranea 16 BiennaleGiovani Artisti, un evento internazio-

nale multidisciplinare che si svolge adAncona dal 6 giugno al 7 luglio 2013 e cheprevede la partecipazione di oltre 250 artisti.Nata nel 1985, la Biennale si svolge ognidue anni in una città diversa delMediterraneo, concentrandosi su giovaniartisti e creatori. La Bjcem è una rete internazionale con piùdi 70 membri e partner provenienti daEuropa, Medio Oriente e Africa, che, con illoro sostegno, rendono possibile l’eventostesso garantendo la partecipazione degliartisti provenienti dai territori da essi rappre-sentati. L'invito è aperto ad artisti visivi, regi-sti, scrittori, artisti, musicisti, designer ericercatori culturali di età inferiore ai 35 anni(nati prima del 31 dicembre 1977). Gli artisti devono presentare un progettospecifico in relazione al tema di questa edi-zione, che è Errors Allowed (Gli errori sonoammessi) e si concentra sui regimi di cono-

scenza e sulle strategie autonome di edu-cazione nel mondo dell'arte e sul contributodi queste in una riflessione sulla società ingenerale. La partecipazione al bando è gra-tuita e aperta a tutti, senza distinzioni disesso, religione, comportamenti sociali epolitici. Gli artisti che hanno partecipato apiù di una edizione precedente non posso-no partecipare; verrà data priorità agli artistiche non hanno mai partecipato alla manife-stazione. Termine ultimo per la presentazio-ne della candidatura è il 27 gennaio 2013.Gli artisti saranno selezionati da un teamcuratoriale composto da Charlotte Bank,Alessandro Castiglioni, Nadira Laggoune,Delphine Leccas, Slobodne Veze/As so -ciazioni sciolti, Marco Trulli e ClaudioZecchi, che collaboreranno come collettivosulla selezione degli artisti, sull’ideazionedel quadro concettuale e sulla messa apunto globale della Biennale. I curatori selezioneranno i partecipanti sullabase dei materiali presentati. La loro deci-sione è definitiva e non soggetta ad appel-

lo. La qualità del lavoro in rapporto alle lineeguida sarà il criterio fondamentale di sele-zione. In caso di selezione gli artisti saranno invi-tati a partecipare alla manifestazione e apresentare il proprio lavoro.L'organizzazione si farà carico della spedi-zione dei lavori, dell'assicurazione, dell'alle-stimento, della produzione di progetti sitespecific, di viaggi, vitto e alloggio e forniràsupporto per le richieste di visto.Non è previsto alcun compenso per gli arti-sti selezionati. Per partecipare è sufficientecompilare la domanda on-line (il form deveessere compilato in inglese): https://adobe-formscentral.com/?f=%2AeKzq1PCOSZAiJKmzer4kg. La presentazione della candidatura com-porta automaticamente l'accettazione inte-grale del regolamento. Il presente bando èdisciplinato dalla legge del paese in cui siinvia la tua candidatura. Per ulteriori infor-mazioni, FAQ e risultati della selezione sipuò visitare il sito www.bjcem.org.

Mediterranea 16 Biennale Giovani Artisti: candidature alle selezioni entro il 27 gennaio

Page 7: Arcireport numero 1_2013

7ambiente

arcireport

Dal decreto di Ferragosto alla tariffa di Capodanno.Come uccidere la democrazia durante le vacanze

Le iniziative del Forum dei Movimenti per l’acqua per contrastare il nuovo metodo tariffario

n.1 8 gennaio 2013

arci

Il 28 dicembre l'Autorità per l'EnergiaElettrica ed il Gas ha approvato ilnuovo Metodo Tariffario Transitorio

2012-2013 per il Servizio idrico integratosancendo, nei fatti, la negazione dei refe-rendum del giugno 2011, con cui 27 milio-ni di cittadini italiani si erano espressi peruna gestione dell'acqua che fosse pubblicae fuori dalle logiche di mercato.Già il Governo Berlusconi, solo due mesidopo i referendum, aveva varato un decre-to che, reintroducendo sostanzialmente lastessa norma abrogata, avrebbe portatoalla privatizzazione dei servizi pubblici

locali. Tale decreto è stato poi dichiaratoincostituzionale.L'Autorità vara ora una tariffa che nega,nello specifico, il secondo referendum sullaremunerazione del capitale e lascia che sipossano fare profitti sull'acqua, cambiandosemplicemente la denominazione in ‘costodella risorsa finanziaria’, ma non la sostan-za: profitti garantiti in bolletta. Ma fa anchedi peggio. Infatti, il nuovo metodo tariffariometterà a rischio gli investimenti per lagestione del servizio idrico integrato più diquanto già non accada attualmente. Ciòavverrà perché in un sistema che si basasul ricorso al mercato creditizio, se si allun-ga il periodo di ammortamento dei cespitisi ha una conseguente riduzione delle ali-quote annue con un impatto negativo suiflussi di cassa, creando, così, un rischioelevato nel reperimento delle risorse finan-ziarie.Ciò è particolarmente grave visto che ilservizio idrico integrato abbisogna diingenti investimenti nei prossimi anni (alcu-

ne stime parlano di circa 2 miliardi di eurol'anno per i prossimi 20/30 anni).L'Autorità, in un contesto dove il Governotecnico di Monti ha rafforzato un' imposta-zione neoliberista e di privatizzazione deibeni comuni, che conferma e riproponenella sua agenda per il prossimo governo,si nasconde dietro una deliberazioneamministrativa per affermare una ricettapolitica che vuole speculare sui servizipubblici essenziali, a partire dall'acqua.Dietro le manovre tecniche si afferma, inol-tre, una sospensione democratica gravissi-ma a danno di tutti noi.Per questo vogliamo che il nuovo metodotariffario venga ritirato e chiediamo ledimissioni dei membri dell'Autorità. E, chia-ramente, non ci fermeremo ad elemosina-re concessioni ma ci batteremo finchè que-sto non avverrà e venga ristabilita la volon-tà popolare.Perchè si scrive acqua, si legge democra-zia, e vogliamo ripubblicizzare entrambe.Info: www.acquabenecomune.org

Arci Varese e Name Diffusion

Arcicantello promuovono

il 18 gennaio alle 21, presso

la Sala consiliare del Comune,

l’incontro Stop al consumo di suolo.Prospettive ed esperienze

CANTELLO (VA)

not

izie

flas

h

Il 22 dicembre si è tenuta a Roma lariunione del coordinamento nazionaledel Forum Italiano dei Movimenti per

l'Acqua. Al centro della discussione, lacondivisione della strategia da adottare alfine di contrastare il nuovo metodo tariffa-rio dell'Autorità per l'Energia Elettrica e ilGas. La delibera dell'AEEG (approvata il28 dicembre) dovrà essere recepita dallediverse AATO (o dalle altre istituzione su -bentrate a seguito della loro soppressio-ne). Tale processo abbisognerà di diversimesi per la sua conclusione.La discussione ha portato a condividere lanecessità di mettere in campo da subitouna serie di azioni e iniziative:- fare pressione sulle forze politiche (sia alivello nazionale che locale), soprattutto inquesto periodo di campagna elettorale,affinchè prendano una posizione contrariaa tale provvedimento;- venerdì 25 gennaio, giornata di mobilita-zione nazionale con iniziative in tutti i terri-tori; presso le sedi dell'AEEG (Roma eMilano) e laddove possibile presso le sedidelle Autorità d'Ambito (altrimenti ognicomitato individuerà il luogo più opportu-no). Tra le forme di mobilitazione si è con-venuto anche su iniziative forti come le

occupazioni. Per fare in modo che sia pos-sibile fare un forte ed efficace lanciomediatico dell'iniziativa è fondamentaleche si svolgano il numero più elevato pos-sibile di iniziative. A riguardo si è condivisodi lanciare un invito a tutti i comitati a svol-gere una riunione ad hoc per l'organizza-zione;- 8-9 febbraio, giornate di mobilitazionenazionale per far pressione sulle forzepolitiche sia a livello nazionale che locale.Nelle settimane precedenti è stato previstol'invio di lettere con richiesta d'incontri sultema del nuovo metodo tariffario. A livellonazionale verranno re-inoltrate le lettere atutte le forze politiche presenti inParlamento e verrà estesa la medesimarichiesta anche alle altre;- avvio degli approfondimenti legali per lapromozione del ricorso al TAR contro ladelibera che verrà approvata dall'Autorità(individuato il TAR Lombardia come com-petente in quanto l'AEEG ha sede legale aMilano). Si è valutata l'opportunità di asso-ciarsi alla Federconsumatori nella sua pro-mozione, per cui si è condiviso di verificar-ne la disponibilità. Per fare in modo che siail Forum Italiano dei Movimenti per l'Acquaa promuovere in prima persona tale ricor-

so è stato affrontato il tema della costitu-zione di un soggetto riconosciuto giuridica-mente, discussione già avviata nellariunione di Coordinamento nazionale svol-ta a Roma lo scorso 22 aprile. - inoltre, su proposta del CoordinamentoAcqua Pubblica Liguria, si è condiviso diorganizzare una giornata di mobilitazionea Genova per il 18 gennaio in occasionedel workshop La nuova regolazione delservizio idrico organizzato dalla fondazio-ne AMGA (IREN), da Mediterranea delleAcque (IREN) e da Federutitlity. Una gior-nata che prevede un presidio-manifesta-zione e per il pomeriggio un convegno chesi ponga l'obiettivo di denunciare con forzacome il nuovo metodo tariffario sia da unaparte in aperta contraddizione con l'esitoreferendario (reintroduzione sotto mentitespoglie della remunerazione del capitaleinvestito) e dall'altra costruito con l'unicoobiettivo di favorire la massimizzazione deiprofitti da parte dei gestori, senza garanti-re, tra le altre cose, la finanziabilità degliinvestimenti, oltre a voler rilanciare i pro-cessi di ripubblicizzazione dell'acqua. Suquesta base si è deciso di organizzarlo epromuoverlo come Forum dei Movimentiper l'Acqua.

Page 8: Arcireport numero 1_2013

8welfare

arcireport

Si chiude con un bilancio deludente peril welfare questo 2012. Investite dallacrisi, le politiche sociali hanno rivelato

tutta la loro fragilità. Basato essenzialmentesu un sistema di erogazioni monetarie, ilnostro welfare paga la riduzione dei servizipubblici di assistenza, già tra i più scarsi inEuropa, mentre il ruolo di supplenza dellefamiglie sta venendo meno a causa dell’impoverimento diffuso. Dopo quattro annisono stati parzialmente rifinanziati il fondoper le politiche sociali e quello per la nonautosufficienza. Ma in generale gli interventisono apparsi più il frutto di una scelta contin-gente che di una vera inversione di tenden-za. Non è stata varata nessuna rispostastrutturale alle povertà estreme. Nell’annocon i dati più allarmanti sulla crescita degliindigenti in Italia, e in generale sulla fascia a‘rischio povertà o esclusione sociale’ , si sonvisti solo interventi marginali e attivati neglianni precedenti. Il 2012 è stato anche l’anno del primo censi-mento dei senza dimora: 50mila persone, unnumero più alto del previsto, tenendo contoche fa riferimento solo alla fascia più espo-sta di un grave disagio che interessa moltepiù persone. Sull’immigrazione, è rimasta fral’altro irrisolta la questione della cittadinanza

e del diritto di voto alle amministrative, non-ostante le due leggi di iniziativa popolarepresentate da L’Italia sono anch’io. E mentreStrasburgo ci condanna per i respingimenti,in compenso si è esteso da sei mesi a unanno il periodo entro cui si può cercare unnuovo lavoro senza perdere il permesso disoggiorno. Ma dall’emergenza NordAfrica aiCie tanti sono i problemi rimasti insoluti.Sulla disabilità sono rimaste in sospesopesanti questioni su inserimento scolastico,riconoscimento dei ‘caregiver’ e definizionedei livelli essenziali di assistenza, mentre siscatenava la caccia al ‘falso invalido’ e sicercava di creare divisioni in base ai diversigradi di disabilità. Il terzo settore esce moltoammaccato dal 2012: una conferenza sulvolontariato e una sulla cooperazione inter-nazionale piene solo di buone intenzioni, l’a-genzia per le onlus cancellata, la legge sul 5per mille ancora mancata e il rinvio di un soloanno dell’aumento dell’Iva per alcune pre-stazioni delle cooperative sociali. In carcere è rimasto quasi del tutto irrisolto ilproblema del sovraffollamento, mentre pergli Opg è tornata in discussione la data del31 marzo 2013 per la loro chiusura. Per il servizio civile si sono trovati un po’ difondi per qualche migliaio di volontari nel

2013 e 2014, ma sono rimasti irrisolti tutti ivecchi problemi di precarietà di questoimportante istituto. Qualcosa si è mosso peri rom, dove i contrasti legali sulla dichiara-zione dello ‘stato di emergenza’ hanno alme-no tenuto alta l’attenzione sugli sgomberi,insieme al varo del Piano nazionale delgoverno che esplicitamente dichiara di voler‘superare’ il modello dei campi. Sgomberi ediscriminazioni, tuttavia, sono proseguitianche se con meno intensità degli anni pre-cedenti. Si è mosso qualcosa, infine, anchesul gioco d’azzardo: il decreto Balduzzi, sep-pure indebolito dalla pressione delle lobby,ha introdotto le prime limitazioni alla ‘slotmachine selvaggia’ e riconosciuto ufficial-mente la ‘ludopatia’. Ma la battaglia avviatada un cartello di associazioni si annunciaancora lunga e piena di ostacoli.

Bilancio amaro per il welfare

La campagna contro il gioco d’azzardoMettiamoci in gioco, campagna nazionale con-tro i rischi del gioco d’azzardo, esprime il pro-prio sdegno per l’approvazione, in commissio-ne Bilancio del Senato, di alcune norme sulgioco d’azzardo che «favoriscono un’ulteriorediffusione del fenomeno, e dunque dei costisociali ed economici ingenti che comporta pertante persone e per la stessa collettività». Lacampagna (promossa da Acli, Adusbef, Alea,Anci, Anteas, Arci, Auser, Avviso Pubblico,Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Federconsumatori,Federserd, Fict, Fitel, Fondazione Pime,Gruppo Abele, Intercear, Libera, Uisp) sottoli-nea, in particolare, la gravità del provvedimen-to che sblocca l’apertura di 1000 sale per gio-care a poker nelle nostre città, «una decisioneche era stata assunta dal precedente GovernoBerlusconi e che l’Esecutivo in carica avevatenuto in stand-by». «Ancora una volta - affer-mano i promotori della campagna - la lobbydell’azzardo stravince. A questi legislatori e aqueste imprese andrà ascritta la responsabili-tà di un incremento del gioco d’azzardo pato-logico nel nostro paese, agevolato anche dalloslittamento di sei mesi dell’entrata in vigoredelle norme che regolamentano la pubblicitàsull’azzardo».

La Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia pertrattamento inumano e degradante di 7detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza, invitando a porre rimedio

al sovraffollamento carcerario

CARCERI

notizieflash

arci

n.1 8 gennaio 2013

Sono 463 i milioni di euro che i contribuentihanno assegnato al 5 per mille per l’anno2010, ma sono solamente 383 quelli chesono stati ripartiti alle associazioni. Mancano quindi all’appello 80 milioni dieuro. Questo è quanto emerge dalla rispo-sta che il Ministro dell’Economia e delleFinanze, Vittorio Grilli, ha inoltrato al Forumdel Terzo Settore in seguito alle ripetuterichieste di chiarimenti circa l’effettivoammontare delle erogazioni del 5 per milledel 2010 e delle modalità con cui questifondi verranno distribuiti. Nel maggio scorsoera stato lanciato l’allarme da parte di alcu-ni organi di stampa: dal totale della sommacomplessivamente raccolta in base allescelte dei contribuenti, vi era una riduzionedi circa il 17% nella erogazione a favore deisoggetti beneficiari. Il Forum aveva sin daallora chiesto spiegazioni che sono arrivate,piuttosto contraddittorie, solo nei giorniscorsi. La documentazione allegata allarisposta del Ministro Grilli, che riporta uncarteggio tra la Ragioneria di Stato el’Agenzia delle Entrate, è incoerente edambigua. Se da un lato l’Agenzia delleEntrate conferma la somma dei 463 milioni

di euro che i contribuenti hanno destinato al5 per mille, dall’altro ribadisce che l’effettivadisponibilità è di soli 383 milioni. D’altro canto, la nota del Dipartimento dellaRagioneria Generale dello Stato segnalainvece una disponibilità totale di risorse per409,3 milioni di euro. «Oltre ad un ritardoinaccettabile nei tempi di pagamento, siaggiungono risposte confuse che destanoallarme e preoccupazione tra i soggetti chehanno ricevuto o sono in attesa di riceverel’erogazione del 5 per mille. Sappiamo benequanto questo strumento sia di vitale impor-tanza per il mondo degli enti non profit - silegge in un comunicato diffuso dal Forum.Ancora una volta, e in un momento così dif-ficile per i cittadini e per le organizzazionisociali, non si trova di meglio che andare atogliere risorse al terzo settore e alla sussi-diarietà. Chiediamo risposte urgenti e defi-nitive in merito alla reale distribuzione dellerisorse del 5 per mille e porteremo avanti ilnostro impegno perché uno strumento disussidiarietà fiscale così importante per leassociazioni venga applicato come previstodalla legge». Info: www.forumterzosettore.it

5 per mille, mancano 80 milioni di euro

Page 9: Arcireport numero 1_2013

C’è tempo fino a mercoledì 30gennaio per scrivere un raccon-to breve, un diario o una poesia

dedicati alla figura femminile nella quoti-dianità e alle pari opportunità e partecipareal concorso di scrittura creativa TalentiQuotidiani - Racconti di fretta per narrarel'avventura di essere donna. L’unico requi-sito richiesto per i testi è una lunghezzamassima di 100 parole (il titolo rientra nelle100 parole da conteggiare). L’elaboratodeve essere inedito e può essere presen-tato in qualsiasi forma narrativa - raccontobreve, diario, poesia, aforisma, filastrocca,narrazione e favola - e viene dedicato allavalorizzazione della donna come eroinadella quotidianità, dando voce, con poche

parole, a pensieri, sentimenti, emozioni evita quotidiana. Il concorso è promossodall’Arci provinciale di Siena e finanziatodalla Regione Toscana grazie al bandodella legge 16 del 2009 sulla cittadinanzadi genere. L’iniziativa conta anche sul par-tenariato dell’Archivio Udi di Siena, delMovimento pansessuale - Arcigay Siena,del circolo Arci Colibrì e dell’associazioneCulture Attive. L’iniziativa è aperta a tutti egli elaborati selezionati dalla giuria saran-no poi pubblicati in un volume che verràpresentato in occasione della premiazioneufficiale dei vincitori. I racconti sarannopubblicati anche sul sito dell’Arci provincia-le di Siena e sul blog dedicato al progetto,www.talentiquotidiani.it. I testi devono essere presentati entro mer-coledì 30 gennaio presso l’AssociazioneArci Provinciale Senese, in Piazza Maestridel Lavoro 27, a Siena. Non fa fede il tim-bro postale. Ogni racconto deve essereinviato in due copie (oltre a una in formatoelettronico su cd-rom) e fatto pervenire inun plico chiuso, senza essere firmato incalce o contenere segni di riconoscimentoda cui si possa risalire all’identità dei par-

tecipanti. Oltre al plico deve essere allega-ta una scheda di adesione, redatta in foglioseparato secondo il modello dell’allegatodisponibile sul blog del concorso. La segreteria che riceve il plico provvede-rà a catalogare il lavoro, assegnando in unfile il racconto all’autore, senza che la giu-ria lo sappia, attribuendo poi ad ogni rac-conto un codice.La giuria del concorso - composta da LucaAlbanese, Elena Casi, Andrea Iannello,Daniela Mugelli, Serenella Pallecchi,Daniele Pugliese e Carolina Taddei - saràpresieduta da Lorenza Ghinelli, autrice diracconti, poesie, opere teatrali e cortome-traggi, e finalista al Premio Strega 2012con il suo secondo romanzo, La colpa. Per ulteriori informazioni sulle modalità dipartecipazione, è possibile scaricare ilbando dal sito www.talentiquotidiani.it,scrivere un’e-mail all’indirizzo [email protected] oppure chiamare ilnumero 340-5526094. Talenti quotidiani èpresente anche sui social network, conuna propria pagina Facebook e un profiloTwitter.Info: www.talentiquotidiani.it

9incircolo

arcireport

Fino al 30 gennaio è possibile partecipare al concorso ‘Talenti quotidiani’ di Arci Siena

Nella Sala Filmstudio'90 il 15 gennaio

alle 21 Arci Varese, in collaborazione

con Yacouba per l'Africa, Mani Tese

e Cast, promuove l’iniziativa

La cooperazione internazionale, dalla teoria alle buone pratiche

VARESE

not

izie

flas

h

arci

n.1 8 gennaio 2013

Oltre il muroBITONTO (BA) - Il circolo Arci LaLocomotiva, in collaborazione conLiberi tutti, Kenda onlus e La

Libreria del teatro, promuove, giovedì10 gennaio alle 20, Oltre il muro, ilprimo di una serie di incontri sullaquestione palestinese. Il dibattitoavrà un moderatore e una presenzadi rilievo, il rabbino Jeremy Milgrom,tra i fondatori del gruppo Rabbini peri diritti umani. L'incontro si terrà pres-so il Centro di aggregazione giovani-le e sarà preceduto da una mostrafotografica, con scatti e testimonian-ze di italiani in viaggio nel vicinoOriente.Info: fb Arci Lalocomotiva Bitonto

Sognare e amare l’IrlandaTRIESTE - Presso la sede dellÊArciTrieste il 12 gennaio alle 19 saràinaugurata la mostra Sognare eamare lÊIrlanda di Clara Grudina. Lefoto sono state raccolte in due distin-ti viaggi on the road per lÊIrlanda: unaTerra che oltre alla sua bellezza natu-ralistica, sa accogliere lo straniero etrasmettere la sua storia. Questamostra vuole raccontare non solo un

viaggio fisico per le strade tortuose ei panorami mozzafiato dellÊIsolaSmeraldo, ma anche lo stato dÊanimodellÊautrice in quelle terre che risulta-no tanto misteriose e affascinanti.Ingresso libero.Info: fb Arci Trieste

Una tegola sul GloriaCOMO - Il tetto dello Spazio Gloriaha bisogno di interventi urgenti perevitare le infiltrazioni di acqua: perquesto i soci del circolo lanciano lacampagna di raccolta fondi Una tego-la sul Gloria, in cui acquistare 1 o piùtegole per realizzare lÊintervento.Venerdì 11 gennaio ci sarà la Festadi lancio della campagna, con musicadal vivo con i Rosacoque e i Potage.Ad ogni sottoscrittore sarà regalatauna tegolina in cotto decorata con ilnome del circolo. Buffet e ingressolibero.Info: www.spaziogloria.it

Quante ne sai?VIMERCATE (MB) - Il 17 gennaio apartire dalle 22 allÊArci AcropolisQuante ne sai?, gioco a premi peraccaniti lettori. Due squadre si sfida-

no su un libro. Ogni squadra è com-posta da 3 o 4 persone (nessuna di -scrimi na zio ne di età/razza/sesso/reli-gione). Il gioco è composto da 15sfide, con domande sul contenuto dellibro, sull'autore, sul periodo storico.Vince la squadra che supera più sfidee che quindi totalizza più punti allafine della gara. Il 17 gennaio la sfidaè su Guida galattica per gli autostop-pisti di Don Alden Adams.Info: [email protected]

Identità teatrali al TressettGIOVINAZZO (BA) - Dopo il succes-so delle prime due date dei mesiscorsi, venerdì 11 gennaio tornaall'Arci Tressett la rassegna di identi-tà teatrali Chi sei? Dove vai? Un fiori-no! In questo terzo appuntamento ipartecipanti andranno Âall'infernoÊ conDante Alighieri e Franco Martini.Ingresso gratuito, inizio ore 21.Info: fb Arci Tressett

Organizzazione eventiCASTIGLIONE DELLE STIVIERE(MN) - Arci Dallò, con la collaborazio-ne del Comune e il contributo dellaRegione Lombardia, nellÊambito del

progetto Dallo stare insieme allacomunità, presenta il corso per lÊor-ganizzazione di eventi culturali.LÊobiet tivo del corso è di fornire stru-menti e competenze per organizzarediverse tipologie di eventi culturali,dalla musica al teatro, considerando-ne la realizzazione sia nellÊottica del-lÊevento pubblico sia in quella internaa una associazione. Il corso verteràanche sulla formazione pratica dellafigura di Âtecnico del suonoÊ connumerose esperienze dirette sulcampo. La partecipazione è gratuita(è richiesta tessera Arci 2013). ˚ pos-sibile iscriversi fino al 14 gennaioinviando una mail a [email protected] con oggetto ÂIscrizione corsoorganizzazione eventiÊ.Info: www.arcicastiglione.it

Cinema e cinemaLAMEZIA TERME (CZ) - Continua larassegna Cinema e cinema Winterpromossa dallÊArci territoriale. Il 12gennaio alle 20.30 sarà proiettato,presso il Teatro Umberto, Viveresenza soldi di Line Halvorsen.Ingresso gratuito.Info: fb Arci Lamezia Terme

Notizie Brevi

Page 10: Arcireport numero 1_2013

Al circolo MissKappa di Udine andràin scena l’11 gennaio lo spettacoloteatrale Libera uscita di e con

Alberto Ierardi e Giorgio Vierda. LiberaUscita nasce dall’incontro di due giovaniattori che hanno deciso di condividere laloro poetica teatrale nella costruzione di unprogetto, chiamato Il circo della fogna: unluogo immaginario che viaggia con gli spet-tacoli che accoglie. Libera Uscita tratta delle morti bianche edella condizione di ieri e di oggi di lavorato-ri e operai.La scena è ambientata in una vecchia e pol-verosa balera dismessa, dove due perso-naggi anacronistici sorgono come spettrilucidati e possono parlare al pubblico. Sonospersi in questo mondo e non riconosconopiù se stessi, o meglio, si conoscono manon sono sicuri di questo, hanno diffidenzanei confronti di loro stessi e del mondo cir-costante, ma allo stesso tempo inconscia-mente sanno di essere fratelli, fratelli di san-gue e di tempo. Essi si ritrovano in questospazio polveroso per ripararsi dalle intem-perie, cercando inconsciamente di attivare il

carillon dei ricordi che può permettere lorodi riconoscere nuovamente se stessi, comeavendo accesso a una memoria cancellata.Ma per attivare il carillon, è necessaria lapresenza di un libro, che alla fine dellaprima scena funge da deus ex machina perdare il via all’ingranaggio dello spettacolo. Ègrazie al contatto con la cultura che i duepersonaggi si trasformano in giullari.I due novelli giullari conducono l’azione e lanarrazione attraverso i loro ricordi, che cor-rispondono a vite di sfruttati e oppressi.Dunque non gli resta che raccontare ai futu-ri testimoni della Storia, ovvero al pubblico,storie di vinti, di lavoratori sfruttati.All’interno di questa balera nasce un caba-ret, animato da canzoni di stampo brechtia-no, che intervallano tre storie diverse, lega-te alla nascita della schiavitù, all’amore einfine alla morte. Nella prima si racconta dicome nasce il denaro, la banca, il sistemadel debito e quindi dello sfruttamento (ovve-ro la perdita della libertà); nella seconda siparla d’amore: amori operai, amori chevanno e che vengono. Nella terza infine, dicome due pompieri, insoddisfatti e ango-

sciati dal lavoro che ha corroso le loro vite,incontrano la loro morte. Un’allucinazione finale apre gli spazi a unadiversa interpretazione della realtà quotidia-na e del ruolo sociale della classe su -balterna: le biciclette, dapprima abbandona-te a terra in seguito trascinate come un far-dello dai due protagonisti, diventano compli-ci dei due antieroi e il mezzo con il quale sfi-dare il futuro e avere forse libera uscita,quasi dunque come le donne amate condu-cono i protagonisti in una danza straordina-ria. Il 15 febbraio La cisterna, un altro spet-tacolo teatrale sul tema delle morti sul lavo-ro, con Massimo Zaccaria.Info: FB Circolo Arci MissKappa

10incircolo

arcireport

Lo spettacolo teatrale ‘Libera uscita’ al MissKappa,sulle morti bianche e le condizioni dei lavoratori

L’11 gennaio alle ore 21.30 prenderà il via la IX edizione di Musica al lavoro,

rassegna promossa da Arci e CgilPiacenza, con lo spettacolo

Ci vediamo in via del Campo dedicato a Fabrizio De Andrè

PIACENZA

notizieflash

Premio ‘Patrimoniodella collettività’Sono ancora aperti i termini per la presen-tazione delle candidature all'attribuzione delriconoscimento ArTeMuDa Patrimouanë dlaJan - Patrimonio della Collettività 2012.Il riconoscimento di Patrimouanë dla Jan -Patrimonio della Collettività, istituito nel2008, viene assegnato ogni anno dall'ArciArTeMuDa su proposta del laboratorio diricerca teatrale di Salbertrand, che si avva-le di un apposita commissione di valutazio-ne, a uno o più beni materiali o immaterialiche siano o siano stati rilevanti per unadeterminata collettività del territorio di areaoccitana dell'alta Valle di Susa e che abbia-no un forte valore simbolico nella culturalocale per la loro forza di creazione, diaggregazione, di comunicazione, di tra-smissione del sapere o di memoria delsenso di comunità. Le candidature possonoessere presentate da chiunque entro il 15gennaio e possono essere inviate via postaall'indirizzo Associazione ArTeMuDa - viaMacerata 1, 10144 Torino, oppure via e-mail all'indirizzo [email protected]. Ilbando completo è consultabile sul sito del-l'associazione ArTeMuDa.Info: www.artemuda.it

‘E nemmeno un rimpianto’, all’Arcipelagodi Valenzano per ricordare De AndrèGiovedì 10 gennaio alle ore 21, presso ilcircolo Arcipelago di Valenzano (BA), unanuova e inconsueta puntata di OrizzonteLibri, il ciclo di presentazioni letterariepatrocinato dal Comune di Valenzano. Raffaele Montesano presenta E nemmenoun rimpianto (edizioni Segno), saggio sullecanzoni che compongono il disco Non aldenaro, non all'amore nè al cielo, perladella discografia di Fabrizio De Andrè.La semplicità e lo stile del lavoro rispec-chiano il carattere diretto, e a tratti crudo,delle opere analizzate. L'autore ci accom-pagna in un excursus storico, sociale e

musicale di epoche diverse, fornendo achiunque, anche a chi non dovesse avernemai sentito parlare, una preziosa fonted’informazioni, senza necessità di andarea cercare ulteriori riferimenti altrove, ren-dendo così più facile la consultazione.La presentazione, un tributo al cantautoregenovese scomparso nella notte fra il 10 el'11 gennaio del 1999, sarà accompagnatamusicalmente dalle reinterpretazioni dialcuni pezzi dell'album ad opera di josPrima feat. Comici Spaventati Guerrieri.Ingresso libero.Info: www.arcivalenzano.it

arci

n.1 8 gennaio 2013

Fino al 13 gennaio è possibile votare il pro-getto Custodi del circolo Arci SassiScritti diPorretta Terme,che organizza la rassegnadi musica e poesia L’importanza di esserepiccoli nei borghi dell'Appennino tosco-emiliano. Il circolo ha partecipato a Chefare, un premio nazionale per progetti cul-turali, che premierà quello migliore con100mila euro. Su 520 progetti ne sonostati scelti 32, quello di SassiScritti è il

numero 11. È un vero e proprio progetto dilavoro culturale: un modo per abitarediversamente un luogo, per pensarlo allaluce di una prospettiva: quella di ospitare ecollaborare con quelle realtà esterne chegià operano in questo settore. Insomma ilprogetto è costruire insieme, a partire dalpensiero e dalla relazione tra le persone. È possibile votare sul sito www.che-fare.com/progetto/custodi

Votate il progetto ‘Custodi’ di SassiScritti

Page 11: Arcireport numero 1_2013

Èoperativa su tutto il territorio nazio-nale la convenzione sottoscrittadall’Arci con il patronato Inac, per

offrire agli associati e ai loro familiari i ser-vizi d’informazione, consulenza e tutelaper il conseguimento di prestazioni previ-denziali e socio-assistenziali. In virtù diquanto stabilito nell’accordo, i soci Arcipossono avvalersi di oltre 400 uffici Inacoperativi sul territorio, dove personale alta-mente qualificato in tema di diritti sociali eprevidenziali è in grado di fornire tutte leinformazioni sui temi di loro interesse eassisterli nella presentazione delle doman-de. I servizi dell’Inac, così come previstodalla legge, sono gratuiti per i cittadini.Essi riguardano in particolare: assistenzaprevidenziale (pensioni Inps e PubblicaAmministrazione); assistenza infortunisti-ca (infortuni e malattie professionali); assi-stenza socio-assistenziale (invalidità civile,servizi agli immigrati, disoccupazione). La convenzione prevede, tra l’altro, chepossano essere istituiti recapiti Inac all’in-terno dei circoli Arci e organizzati incontriinformativi su materie di particolare inte-resse, alla presenza di esperti del patrona-

to. L’Inac svolge da oltre 40 anni un servi-zio di pubblica utilità tutelando i cittadini neiconfronti della pubblica amministrazione e,nel corso degli anni, ha adeguato il suoruolo alle esigenze del welfare moderno ealle richieste di utenti sempre più esigentiche, a differenza del passato, sono inte-ressati non solo alla compilazione delladomanda ma anche ad avere una consu-lenza qualificata per orientare le loro scel-te previdenziali, sociali e sanitarie. Il con-fronto continuo dei patronati con le istitu-zioni e con gli enti previdenziali, l’indivi-duazione di norme comportamentali e per-corsi di lavoro condivisi, insieme all’utilizzodel canale telematico per la presentazionedelle domande, hanno consentito ai patro-nati di ottenere una migliore qualità nellagestione dell’iter delle pratiche e una sen-sibile riduzione dei tempi di definizionedelle prestazioni. Questa è anche la strada che abbiamoscelto per fornire servizi ai nostri soci immi-grati.Inac è disponibile anche a formare i nostrioperatori, nell’ambito dei propri programmidi formazione ed aggiornamento. Finora

sei comitati Arci si sono attrezzati in questosenso (Roma, Genova, Rimini, Livorno,Salerno, Venezia), altri si stanno preparan-do; sicuramente questa opportunità puòessere colta ovunque.La Convenzione prevede un rapporto subase territoriale con le sedi provincialiInac.Si tratta di un rapporto fiduciario che richie-de soprattutto una chiara definizione dellerelazioni con il locale Direttore Inac. OgniProvincia stabilisce una propria prassi ope-rativa per le comunicazioni e la trasmissio-ne della documentazione. Per supportoper attivare la convenzione è possibilecontattare Massimo Spaggiari.Info: [email protected]

11società

arcireport

Convenzione INAC, servizi socio-previdenzialigratuiti agli associati Arci

Hanno collaborato a questo numeroVeronica Becchi, Martina Castagnini, FrancescaColeti, Paola Scarnati, Massimo Spaggiari

In redazioneAndreina Albano, Maria Ortensia Ferrara, Carlo Testini

Direttore responsabileEmanuele Patti

Direttore editorialePaolo Beni

Impaginazione e graficaClaudia Ranzani

Progetto graficoSectio - RomaCristina Addonizio

EditoreAssociazione Arci

RedazioneRoma, via dei Monti di Pietralata n.16

Registrazione Tribunale di Roman. 13/2005 del 24 gennaio 2005

Chiuso in redazione martedì 8 gennaio alle 18

http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/

Arcireport è rilasciato nei termini della licenza Creative Commons

Attribuzione -Non commerciale -Condividi allo stesso modo 2.5 Italia

arci

n.1 8 gennaio 2013

Lo schermo e le emozioniLo Schermo e le Emozioni nasce al cinemaPierrot di Ponticelli, durante una delle tante mat-tinate della rassegna per le scuole, promossadallÊArci Movie di Napoli, con la presenza delregista Roberto Faenza. LÊidea è quella di unconcorso dedicato agli studenti delle scuolesuperiori della Campania, invitati a immaginareuna storia per il cinema o per la televisione attra-verso la scrittura di un soggetto per un film o peruna serie tv. Viste le tante richieste, Arci Movie eCinemo nitor, promotori del concorso, ne hannoprorogato i termini al 30 aprile. Verranno inoltreorganizzati seminari gratuiti per le scuole neiquali interverranno Roberto Faenza ed alcunisuoi sceneggiatori per confrontarsi con gli stu-denti sulle modalità di scrittura di un soggetto.

L’anno nuovo inizia con tante adesioniAd oggi sono già 320 I circoli che hanno aderi-to all'UCCA. Un dato davvero importante separagonato ai 350 circoli che avevano aderitoalla fine dellÊanno passato. ˚ il risultato di unaproposta culturale portata avanti con costanza edeterminazione, che ha certamente contribuitoall'incremento della partecipazione, con l'orga-nizzazione di iniziative, incontri e tante proiezio-ni. Basti citare ancora una volta tra le varie ini-ziative L'Italia che non si vede, una rassegna iti-

nerante di cinema del reale costituita di film di fin-zione e film documentari - di cui sta iniziando laquarta edizione - che ha contribuito a far sapereche in Italia esiste un cinema di qualità e di gran-de impegno civile e sociale. Oppure, per citarneun'altra che ha coinvolto diverse centinaia di gio-vani, il concorso per la giovane critica cinemato-grafica Young and innocent, che da due anni èesteso a livello europeo.

Riparte Scorie in libertàRiprende la programmazione di Scorie in Libertà.Il 12 gennaio sarà proiettato a Torino, al circoloArci Oltrepo; mentre domenica 13, alle ore 10.00,sarà proiettato a Novara, al circolo 25 Aprile.Sempre domenica, ma in serata, il film sarà invisione al circolo Officine sonore di Vercelli. Tuttele proiezioni saranno introdotte dal registaGianfranco Pannone, sempre più interessato adavere un confronto e un colloquio con il pubblico,specialmente se si tratta di spettatori motivati.ÿUnÊesperienza - dice Pannone - straordinaria diverifica del lavoro fatto con persone attente e par-tecipiŸ. Il viaggio continuerà nei giorni successivi:il 14 gennaio il film sarà proiettato a Milano alCinema Mexico e il 16 sarà a Mantova, al CinemaMignon. Continueremo a tenere aggiornato ilcalendario in modo che tutti gli interessati riesca-no a essere presenti alle proiezioni.

ww

w.u

cca.it / ucca@

arci.it

La magnifica ossessione

Page 12: Arcireport numero 1_2013

12speciale

arcireport

˚ in corso la Campagna di tesseramento Arci per lÊanno 2013.

arci