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GAETANO SALVEMINI una vita per la libertà E-mail [email protected] INVITO A VISITARE IL BLOG (segue a pag. 2) Lisa Biasci Navigando in Rete e digitando movimentosalvemini.blog- spot.it potete documentarvi sulle proposte di riforma isti- tuzionale avanzate dal Movimento Salvemini e potete esprimere le vostre opinioni. Il blog ha registrato finora circa 10.500 visualizzazioni. PICCANTE SERATA INAUGURALE DI “IPSE DIXIT” Grande successo per la serata inaugurale di Ipse Dixit, la delegazione romana dell’Acca- demia Nazionale del Peperoncino. Oltre 160 i presenti. Calabresi e non, chi ama il pepe- roncino e chi lo teme, ma lo vuole conoscere, amici che da tempo non si incontravano e non hanno resistito alla tentazione della cena calabrese. Anche rappresentanti del mondo politico ed istituzionale hanno onorato la se- rata: l’On. Alfredo Antoniozzi, l’On. Gian- paolo PRIMO GOVERNO RENZI: PROVE DI GOVERNO Tutto bene, insomma, dalle parti di Matteo Renzi: se si esclude un certo, crescente fastidio per le cri- tiche che gli piovono addosso. Ma piuttosto che preoccuparsi di quelle, il più giovane premier della storia repubblicana - che andrebbe forse accompagnato da maggior speranza e un po’ più d’ottimismo - farebbe bene a temere l’epitaffio che molti già vorrebbero scrivere per lui e per il suo governo: un fal- limento di grande successo. Che, VACANZE DI PASQUA: DOVE ANDARE ? Il ponte di Pasqua 2014 è davvero ghiotto, così vicino alle festività del 25 aprile e primo maggio che fa davvero venire voglia di andar lontano, magari con un super last minute, visti i tempi di crisi… Dove? Da scartare – oltre al getto- natissimo Egitto in cui non sembra essere sicuro viaggiare in questo periodo – anche l’America del L’UNICA VERA DEMOCRAZIA SI ATTUA CON IL “METODO PERICLE” È arcinoto, da oltre un secolo, che in Italia la parola “elezione” fa rima con “corruzione”. Molti voti sono “sporchi” in quanto barattati con denaro, appalti truccati, favori o altre utilità. Di conseguenza, qualunque metodo elettorale sia stato applicato (maggioritario o proporzionale, con soglia di sbarra- mento o senza, con premio di maggioranza o senza) la volontà dei votanti é stata facilmente manipolata da politicanti di mestiere e da scrutatori senza scrupoli morali. Questa “prassi” (attuata anche in altri Paesi) é perversa perché coloro che si avvalgono di voti “sporchi” hanno maggiori probabilità di vin- cere le elezioni rispetto a coloro che vogliono conquistare voti “puliti”. V’é un’altra considerazione da fare: nel corso delle campagne elettorali insorgono inevitabilmente velenose risse tra candidati im- pegnati nella caccia al voto, creando un clima di astiosa aggressività altamente diseducativo per le gio- vani generazioni. Questo deleterio sistema risale all’antica Atene (5° secolo a. C.) per colpa di politicanti cialtroni. Venne perciò stigmatizzato da Solone, Efialte, Clistene, Demostene e Temistocle. Fu eliminato, con legge, dal grande Pericle, che perfezionò il metodo del sorteggio tra cittadini pro- fessionalmente qualificati e moralmente irreprensibili. Furono stabilite pari opportunità tra agiati e di- sagiati. Venne corrisposto un congruo rimborso-spese a favore dei sorteggiati, che non potevano mantenere la carica pubblica per più di un anno (efficacissima misura anti-corruzione). I governanti e i legislatori disonesti (corrotti , evasori fiscali e simili) venivano colpiti dalla “legge sull’ostracismo” e poi immediatamente mandati in esilio per almeno dieci anni. Le ricchezze illecitamente accumulate venivano confiscate dallo Stato. I risultati di tale riforma furono eccellenti sia in campo economico sia in quello morale. Senonché, questo modello di democrazia autentica fu travolto cruentemente dalle barbare falangi di Filippo il Macedone nel 322 a. C. Ciò premesso, il Movimento Salvemini ri- volge a tutti i galantuomini (di qualsiasi orientamento politico) l’ennesimo appello ad impegnarsi per far introdurre nella nuova Costituzione l’antico (ma sempre valido) modello ateniese. Utopia? No, é onestà di intenti. Cosmo G. Sallustio Salvemini UNA NUOVA PROPOSTA Un tema non nuovo, anzi come già detto anche nella recente lettera al di- rettore, prof. Sallustio Salvemini, risalente a oltre un quarantennio fa, quando iniziava la Ricerca Eco-psico-sociale. In proposito si era anche citato un pensiero dello scienziato Henri Laborit, che aveva rile- vato come lo stesso messaggio di Cristo fosse stato digerito dallo stom- aco del leviatano di questo sistema dei mercanti, appunto secondo i loro criteri mercantili. A lume di attuali conoscenze di psico-socio-dinamica emergono ulteriori motivi di preoccupazione a riguardo, poiché non si può più ragionevolmente contare sulla qualità caratteriali, quindi anche morali, di un fenotipo, ossia su ciò che di una persona appare. In propos- ORDINI MILITARI VIOLATI, PAROLISI DI NUOVO A PROCESSO La procura militare di Roma ha chiuso il fascicolo sugli abusi alla ca- serma Clementi di Ascoli Piceno. Minacce, abusi e prevaricazioni per ottenere sesso dalle soldatesse: queste sono le accuse mosse verso i 12 uf- ficiali rinviati a giudizio. Tra di loro c’è anche Salvatore Parolisi. Il ca- poral maggiore dell’esercito già condannato in Appello a 30 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea, il 27 maggio dovrà presentarsi da- vanti alla II Sezione Penale per il mancato rispetto di un ordine. In ter- mini tecnici, secondo il pm Antonella Marsala e il procuratore Marco De Paolis, titolari dell’inchiesta, Parolisi si sarebbe reso responsabile di vio- lata consegna continuata e aggravata in quanto, nonostante il regola- mento disciplinare militare lo vietasse, tra il 2008 e il 2009, trovandosi comandato del servizio di sergente di giornata, in orario successivo al contrappello avrebbe invitato negli uffici del plotone alcune allieve con le quali si sarebbe intrattenuto per LE STORIE DELLA DANZA CONTEMPORANEA Quali sono le relazioni che la danza contemporanea internazio- nale ha instaurato negli ultimi 60 anni con l’arte, la musica, i nuovi media, la perfomance e il paesag- gio? Studiosi di arte performative, docenti di estetica, “danzologhi”, esperti del settore incontrano il pubblico del Maxxi per raccontare come la danza contemporanea in- ternazionale sia arte, musica,per- formance, new media e paesaggio, EMANCIPAZIONE FEMMINILE: UTOPIA O REALTÀ ? La donna, nel corso dei secoli, è stata sempre considerata figura di supporto a quella maschile senza una sua priorità. Se guardiamo ai fatti storici, come ad esempio durante l’unità d’Italia, la contessa di Castiglione ebbe un ruolo fondamentale nel non intervento del Re di Francia e ancora nel caso di Anita Garibaldi, i libri men- zionano la sua morte, senza descrivere la combattente che essa rappresentava. Così tante altre figure, conside- rate di strategica importanza, spesso non sono menzionate: Amalia Earhart nel 1932 fu la prima donna a pilotare un aereo, Valentina Tereskova guidò nello spazio lo shuttle. Così i premi nobel al femminile sono rari in Italia: per la letteratura abbiamo avuto Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini per la medicina. Lo stereotipo “l’angelo del focolare”, ha portato alla poca vi- sibilità della donna, in quanto il suo compito è stato sempre assecondare ogni attività del proprio consorte, senza dare spazio alla propria persona- lità, un cliché che si ripete ormai da anni. Eppure il primo a parlare di pari dignità tra uomo e donna è stato Gesù Cristo, che con la diffusione del concetto di persona, ha più volte ribadito che non esiste differenza tra uomo e donna, tra vecchio e giovane, tra ricco e povero, perché ciò che conta è l’integrità della persona, le sue caratteristiche e le sue diversità ar- ricchiscono gli altri. Anche nella Genesi si parla di un’unica umanità ed un unico corpo che danno vita all’insieme uomo-donna. Nel corso dei se- coli il cammino sociale della donna è stato lungo e doloroso, già nel 1789 con la rivoluzione francese, si par- lava di uguaglianza tra individui e TOGLIERE O MENO LA WEB TAX ? La Web Tax è un’altra delle grandi indecisioni del governo italiano: non si sa mai se applicarla o meno. Introdotta dalla Legge di Stabilità del Par- lamento e fortemente voluta dal PD, in particolare da Edoardo Fanucci e Francesco Boccia, ma altrettanto criticata dal presidente Renzi, la Web Tax è una norma secondo la quale ogni azienda che vende servizi legati al commercio online e alla pubblicità, ha l’obbligo di avere una partita IVA in Italia. Senza questa tassa il traffico pubblicitario, e i relativi in- troiti, vengono gestiti interamente da società che lavorano e agiscono all’estero mantenendo la partita IVA nel paese di origine (in genere fiscal- mente molto più leggero dell’Italia) ed evitando il fisco italiano. In pra- tica è l’ennesima manovra per portare denaro nelle disastrate casse italiane. Messa così sembra una tassa giusta e utile anche perché, una volta tanto, non riguarda le nostre tasche, ma solo quelle delle aziende che operano online, come Facebook, Amazon e Google. Ma, come in molte altre cose tipicamente italiane, non si è in grado di vederne gli effetti DARE FIDUCIA A RENZI Il nuovo Governo, presieduto dal giovane Renzi, dovrebbe realizzare quanto segue: la nuova legge elettorale, che ridia la sovranità al popolo ita- liano, ridurre moltissimo la burocrazia, che causa tante negative conse- guenze all’Italia, perchè non permette a tanti impresari stranieri d’investire in Italia e rende difficile e snervante la vita agl’Italiani. E’ necessario tra- sformare il Senato in Camera delle Regioni, eliminare le Province isti- tuendo presso ogni regione un Assessorato per i rapporti con i Comuni, non permettere alla stessa persona più incarichi con più stipendi, ridurre gli stipendi degli Alti dirigenti, ridurre le tasse agl’industriali ed impresari per facilitare il lavoro, tanto atteso dai giovani disperati. È necessario anche che le famiglie non siano gravate da eccessive e pesanti tasse, inol- tre mettere finalmente in pratica l’atteso quoziente familiare, che permetta di tassare il reddito familiare dopo avervi sottratto quanto si spende per il sostentamento di tutti i membri della famiglia. Sarebbe anche utilissima una nuova legge che affermi l’incarico di Sindaco quale carica pubblica onorifica con diritto al rimborso delle sole spese, relative alle sue funzioni. A mio avviso, si può avere piena fiducia in Renzi, che desidera soltanto risollevare l’Italia, facendole dimenticare la palude dove da anni ristagna. Chi aspira soltanto a lavorare per il bene della nostra bella Italia merita piena fiducia. Formuliamo al neo Presidente del Consiglio e al suo Go- verno sinceri auguri e buon lavoro. Mario Coletti RIFLETTERE SUI FATTI DELLA STORIA La reazione al difficile momento politico italiano non può e non deve mai mettere da parte il principio cardine delle moderne democrazie. "Chi non impara dalla storia è costretto a riviverla." Questa scritta, venne tro- vata in un campo di concentramento alla fine della seconda guerra mon- diale, ed è la frase con cui la mia professoressa di storia e filosofia diede inizio al nostro cammino ai tempi del liceo. Non si può studiare la storia solo imparando a pappardella nomi e date, così come non si possono chiudere gli occhi e far finta che quello che è successo nel corso dei se- coli sia cosa morta e lontana da quello che succede oggi. La storia va IL CASO DELLE BABY-SQUILLO È una vergogna il perbenismo di alcune persone che dovrebbero dare il buon esempio mentre le mogli deputate fanno le moraliste deplorando lo scandaloso commercio di prostituzione e droga. Dove sono le loro madri? Quale genere di vita insegnano ai loro figli? Perchè non vigilano su di loro! Ecco cosa succede... Che anche i propri mariti sono andati a letto con le baby-squillo. Poi si rompono i matrimoni. Questo giro di prostituzione che da fa vergogna al nostro paese, non finirà mai, finché non partirà dalle famiglie di queste ragazze la rieducazione all’onestà. Liana Botticelli (segue a pag. 2) Maria R. Nicastri (segue a pag. 2) Maria R. Laria (segue a pag. 6) C.G.S.S. (segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso (segue a pag. 2) Giovanni Sidoni SERVIZI SEGRETI - INTELLIGENCE E GEOPOLITICA”, UN LIBRO FONDAMENTALE Sappiamo bene, addetti ai lavori e non, che la sfera d’azione dei Servizi di Informazione e Sicurezza è in progressiva evoluzione per adeguarsi alle realtà del mondo globale. In Italia, in particolare, si è giunti alla recente Legge 124/2007 che ha portato ad una riforma importante di ca- rattere strutturale che prevede l’opportuna concentrazione della respon- sabilità politica al Presidente del Consiglio. Sino alla fine della guerra fredda i Servizi erano impegnati a tutela del blocco di appartenenza, avendo chiara la provenienza della minaccia; oggi è tutto cambiato, ad iniziare dal settore economico, dalla formazione di nuove potenze, sino alle conseguenze del terrorismo post 11 Settembre 2001. Tutti questi aspetti, ma anche altri di sicuro inte- resse, sono ben illustrati in un re- L’ENNESIMA FREGATURA ! La Camera ha approvato in via definitiva la legge che abolisce il finan- ziamento pubblico ai partiti politici. Grande conquista... ma forse non tanto, tenuto conto che nel lontano 1993 c’era stato un referendum abro- gativo in tal senso, anche se mai applicato... Nella legge, però, è stato presentato un piccolo emendamento a firma dei leghisti Calderoli e Bisinella, che è stato approvato con il voto di tutti, maggioranza ed op- posizione. L‘emendamento, ha decretato che “tutte le erogazioni in de- naro effettuate a favore dei partiti politici a partire dal 2007 devono comunque considerarsi detraibili” dall’Irpef. Concetto apparentemente positivo. Solo che la precedente legge in vigore, stabiliva la dizione “ero- gazioni liberali” mentre ora, con l’approvazione dell’emendamento, la (segue a pag. 4) Daniela Piron (segue a pag. 2) Raffaele Vacca (segue a pag. 4) Vetriolo (segue a pag. 2) Pierluigi Lando (segue a pag. 2) Florinda Battiloro (segue a pag. 2) Federica S. Borrelli (segue a pag. 4) Raffaele Cecconi SVILUPPARE IL TURISMO Oggi vi è la necessità di capire il turismo nelle varie e articolate tendenze, differenziazioni e attuazioni che lo caratterizzano. Ne possiamo però trac- ciare un interessante percorso interpretativo per comprendere il da farsi e come attuarlo. Come fenomeno sociale e culturale, il turismo implica una correlazione strutturale con la società complessa di cui è espressione. Nel tempo del turismo vengono alla luce emergenze tipiche della mo- dernità: dall’espansione della soggettività personale (bisogno di autorea- lizzazione e di autenticità) alla differenziata organizzazione del lavoro (flessibilità e nuove professioni), dallo sviluppo sbilanciato dell’econo- mia di mercato alla differenziata diffusione del benessere, dall’invadente interscambio etnico e transnazionale al rinnovato interesse per le reli- gioni, dalla ricerca di memoria attraverso i beni artistici e monumentali alla nostalgia di una identità storica. Alla luce di questi indicatori è facile intuire come il turismo possa esprimere la mutazione in atto nell’uomo e nella società. In particolare manifesta il bisogno di conoscenze e di esperienze di vita, al di là dei quotidiani modelli di comportamento, in uno stile di provvisorietà, di voluta discontinuità, e in un singolare intrec- cio tra serietà e frivolezza, tra ricerca consapevole e svago disimpegnato. Attenendosi ad una lettura antropologica, occorre rilevare e discernere i cambiamenti nel quadro dei bisogni dell’uomo moderno che il turismo veicola e rivela sotto l’apparente e prevalente immagine del puro piacere di vivere. Nello sforzo sincero ed oggettivo di comprendere la natura del cambiamento e l’autenticità dei biso- gni, non sfuggirà la considerazione (segue a pag. 6) Pierluigi Vignola UNA TESTIMONIANZA A FAVORE DI PAROLISI Nel processo instaurato dalla Procura Militare di Roma, per indagare sui fasti e nefasti del 235° R.A.V., alla Caserma Clementi di Ascoli Piceno, quasi parallelamente a quello che ha portato alla condanna a trent’anni di reclusione davanti alla Corte d’Assise di Appello dell’Aquila del Ca- poralmaggiore Salvatore Parolisi, per l’omicidio della moglie, la bellis- sima Melania Rea, il Parolisi viene indagato per “violata consegna continuata e aggravata”. In sostanza Parolisi è imputato dalla Procura Militare, insieme con altri 12 militari del R.A.V, per aver trasgredito gli obblighi disciplinari che impongono al facente funzioni di Sergente di Giornata di verificare che dopo il contrappello, soprattutto dopo il suono del silenzio, tutti i locali siano stati (segue a pag. 6) Sergio Scalia Per prenotare copie del libro: cell. 347 0333846 SE I POLITICI FOSSERO PIÙ ONESTI... Secondo Giovanni Sartori, intervi- stato da Gad Lerner, Matteo Renzi “vende velocità” ed é malato di “velocismo”. La cosa può essere un male se si traduce in pressapo- chismo. Ma può essere anche un ABOLIRE EQUITALIA, TAGLIARE LE IMPOSTE E LE SPESE PUBBLICHE La legge istitutiva di Equitalia do- vrebbe essere abolita senza ulte- riori indugi. È sommamente iniqua. È stata emanata soprattutto per consentire al ceto dominante (e FOTOGRAFATI I PRIMI ISTANTI DELL’UNIVERSO I primi tremori del Big Bang, i primi vagiti dell’universo oggi sono illu- minati dalla recentissima scoperta dell’esperimento Bicep2 (Background Imaging of Cosmic Extragalactic Polarization), un telescopio sensibile alle microonde installato in Antartide. Durante il Big Bang, l’universo vi- sibile era concentrato in un punto molto più piccolo di un atomo. In quelle primissime fasi l’universo era composto da un concentrato caldis- simo di energia, soggetto a fluttuazioni di natura “quantistica”, cioè do- vute al fatto che nel mondo microscopico non c’è mai nulla di perfettamente fermo, ma tutto si muove come in un calderone d’acqua in continua ebollizione. Le fluttuazioni (segue a pag. 6) Gabriella Di Luzio

Attualita APRILE 2014

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GAETANO

SALVEMINIuna v i t a pe r l a l ibe r tà

E-mail [email protected]

I N V I T O A V I S I TA R E I L B L O G

(segue a pag. 2) Lisa Biasci

Navigando in Rete e digitando movimentosalvemini.blog-spot.it potete documentarvi sulle proposte di riforma isti-tuzionale avanzate dal Movimento Salvemini e poteteesprimere le vostre opinioni. Il blog ha registrato finoracirca 10.500 visualizzazioni.

PICCANTE SERATA INAUGURALE DI “IPSE DIXIT”Grande successo per la serata inaugurale diIpse Dixit, la delegazione romana dell’Acca-demia Nazionale del Peperoncino. Oltre 160i presenti. Calabresi e non, chi ama il pepe-roncino e chi lo teme, ma lo vuole conoscere,amici che da tempo non si incontravano enon hanno resistito alla tentazione della cenacalabrese. Anche rappresentanti del mondopolitico ed istituzionale hanno onorato la se-rata: l’On. Alfredo Antoniozzi, l’On. Gian-p a o l o

PRIMO GOVERNO RENZI:PROVE DI GOVERNO

Tutto bene, insomma, dalle parti diMatteo Renzi: se si esclude uncerto, crescente fastidio per le cri-tiche che gli piovono addosso. Mapiuttosto che preoccuparsi diquelle, il più giovane premier dellastoria repubblicana - che andrebbeforse accompagnato da maggiorsperanza e un po’ più d’ottimismo- farebbe bene a temere l’epitaffioche molti già vorrebbero scrivereper lui e per il suo governo: un fal-limento di grande successo. Che,

VACANZE DI PASQUA:DOVE ANDARE ?

Il ponte di Pasqua 2014 è davveroghiotto, così vicino alle festivitàdel 25 aprile e primo maggio chefa davvero venire voglia di andarlontano, magari con un super lastminute, visti i tempi di crisi…Dove? Da scartare – oltre al getto-natissimo Egitto in cui non sembraessere sicuro viaggiare in questoperiodo – anche l’America del

L’UNICA VERA DEMOCRAZIA SI ATTUA CON IL “METODO PERICLE”È arcinoto, da oltre un secolo, che in Italia la parola “elezione” fa rima con “corruzione”. Molti votisono “sporchi” in quanto barattati con denaro, appalti truccati, favori o altre utilità. Di conseguenza,qualunque metodo elettorale sia stato applicato (maggioritario o proporzionale, con soglia di sbarra-mento o senza, con premio di maggioranza o senza) la volontà dei votanti é stata facilmente manipolatada politicanti di mestiere e da scrutatori senza scrupoli morali. Questa “prassi” (attuata anche in altriPaesi) é perversa perché coloro che si avvalgono di voti “sporchi” hanno maggiori probabilità di vin-cere le elezioni rispetto a coloro che vogliono conquistare voti “puliti”. V’é un’altra considerazioneda fare: nel corso delle campagne elettorali insorgono inevitabilmente velenose risse tra candidati im-pegnati nella caccia al voto, creando un clima di astiosa aggressività altamente diseducativo per le gio-vani generazioni. Questo deleterio sistema risale all’antica Atene (5° secolo a. C.) per colpa dipoliticanti cialtroni. Venne perciò stigmatizzato da Solone, Efialte, Clistene, Demostene e Temistocle.Fu eliminato, con legge, dal grande Pericle, che perfezionò il metodo del sorteggio tra cittadini pro-fessionalmente qualificati e moralmente irreprensibili. Furono stabilite pari opportunità tra agiati e di-sagiati. Venne corrisposto un congruo rimborso-spese a favore dei sorteggiati, che non potevanomantenere la carica pubblica per più di un anno (efficacissima misura anti-corruzione). I governantie i legislatori disonesti (corrotti , evasori fiscali e simili) venivano colpiti dalla “legge sull’ostracismo”e poi immediatamente mandati in esilio per almeno dieci anni. Le ricchezze illecitamente accumulatevenivano confiscate dallo Stato. I risultati di tale riforma furono eccellenti sia in campo economicosia in quello morale. Senonché, questo modello di democrazia autentica fu travolto cruentementedalle barbare falangi di Filippo il Macedone nel 322 a. C. Ciò premesso, il Movimento Salvemini ri-volge a tutti i galantuomini (di qualsiasi orientamento politico) l’ennesimo appello ad impegnarsi perfar introdurre nella nuova Costituzione l’antico (ma sempre valido) modello ateniese. Utopia? No, éonestà di intenti. Cosmo G. Sallustio Salvemini

UNA NUOVA PROPOSTAUn tema non nuovo, anzi come già detto anche nella recente lettera al di-rettore, prof. Sallustio Salvemini, risalente a oltre un quarantennio fa,quando iniziava la Ricerca Eco-psico-sociale. In proposito si eraanche citato un pensiero dello scienziato Henri Laborit, che aveva rile-vato come lo stesso messaggio di Cristo fosse stato digerito dallo stom-aco del leviatano di questo sistema dei mercanti, appunto secondo i lorocriteri mercantili. A lume di attuali conoscenze di psico-socio-dinamicaemergono ulteriori motivi di preoccupazione a riguardo, poiché non sipuò più ragionevolmente contare sulla qualità caratteriali, quindi anchemorali, di un fenotipo, ossia su ciòche di una persona appare. In propos-

ORDINI MILITARI VIOLATI, PAROLISI DI NUOVO A PROCESSO

La procura militare di Roma ha chiuso il fascicolo sugli abusi alla ca-serma Clementi di Ascoli Piceno. Minacce, abusi e prevaricazioni perottenere sesso dalle soldatesse: queste sono le accuse mosse verso i 12 uf-ficiali rinviati a giudizio. Tra di loro c’è anche Salvatore Parolisi. Il ca-poral maggiore dell’esercito già condannato in Appello a 30 anni perl’omicidio della moglie Melania Rea, il 27 maggio dovrà presentarsi da-vanti alla II Sezione Penale per il mancato rispetto di un ordine. In ter-mini tecnici, secondo il pm Antonella Marsala e il procuratore Marco DePaolis, titolari dell’inchiesta, Parolisi si sarebbe reso responsabile di vio-lata consegna continuata e aggravata in quanto, nonostante il regola-mento disciplinare militare lo vietasse, tra il 2008 e il 2009, trovandosicomandato del servizio di sergente di giornata, in orario successivo alcontrappello avrebbe invitato negli uffici del plotone alcune allieve conle quali si sarebbe intrattenuto per

LE STORIE DELLA DANZACONTEMPORANEA

Quali sono le relazioni che ladanza contemporanea internazio-nale ha instaurato negli ultimi 60anni con l’arte, la musica, i nuovimedia, la perfomance e il paesag-gio? Studiosi di arte performative,docenti di estetica, “danzologhi”,esperti del settore incontrano ilpubblico del Maxxi per raccontarecome la danza contemporanea in-ternazionale sia arte, musica,per-formance, new media e paesaggio,

EMANCIPAZIONE FEMMINILE: UTOPIA O REALTÀ ?La donna, nel corso dei secoli, è stata sempre considerata figura di supporto a quella maschile senza una suapriorità. Se guardiamo ai fatti storici, come ad esempio durante l’unità d’Italia, la contessa di Castiglione ebbeun ruolo fondamentale nel non intervento del Re di Francia e ancora nel caso di Anita Garibaldi, i libri men-zionano la sua morte, senza descrivere la combattente che essa rappresentava. Così tante altre figure, conside-rate di strategica importanza, spesso non sono menzionate: Amalia Earhart nel 1932 fu la prima donna a pilotareun aereo, Valentina Tereskova guidò nello spazio lo shuttle. Così i premi nobel al femminile sono rari in Italia:per la letteratura abbiamo avuto Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini perla medicina. Lo stereotipo “l’angelo del focolare”, ha portato alla poca vi-sibilità della donna, in quanto il suo compito è stato sempre assecondareogni attività del proprio consorte, senza dare spazio alla propria persona-lità, un cliché che si ripete ormai da anni. Eppure il primo a parlare di paridignità tra uomo e donna è stato Gesù Cristo, che con la diffusione delconcetto di persona, ha più volte ribadito che non esiste differenza trauomo e donna, tra vecchio e giovane, tra ricco e povero, perché ciò checonta è l’integrità della persona, le sue caratteristiche e le sue diversità ar-ricchiscono gli altri. Anche nella Genesi si parla di un’unica umanità edun unico corpo che danno vita all’insieme uomo-donna. Nel corso dei se-coli il cammino sociale della donna è stato lungo e doloroso, già nel 1789con la rivoluzione francese, si par-lava di uguaglianza tra individui e

TOGLIERE O MENO LA WEB TAX ?La Web Tax è un’altra delle grandi indecisioni del governo italiano: nonsi sa mai se applicarla o meno. Introdotta dalla Legge di Stabilità del Par-lamento e fortemente voluta dal PD, in particolare da Edoardo Fanuccie Francesco Boccia, ma altrettanto criticata dal presidente Renzi, la WebTax è una norma secondo la quale ogni azienda che vende servizi legatial commercio online e alla pubblicità, ha l’obbligo di avere una partitaIVA in Italia. Senza questa tassa il traffico pubblicitario, e i relativi in-troiti, vengono gestiti interamente da società che lavorano e agisconoall’estero mantenendo la partita IVA nel paese di origine (in genere fiscal-mente molto più leggero dell’Italia) ed evitando il fisco italiano. In pra-tica è l’ennesima manovra per portare denaro nelle disastrate casseitaliane. Messa così sembra una tassa giusta e utile anche perché, unavolta tanto, non riguarda le nostre tasche, ma solo quelle delle aziendeche operano online, come Facebook, Amazon e Google. Ma, come inmolte altre cose tipicamente italiane,non si è in grado di vederne gli effetti

DARE FIDUCIA A RENZIIl nuovo Governo, presieduto dal giovane Renzi, dovrebbe realizzarequanto segue: la nuova legge elettorale, che ridia la sovranità al popolo ita-liano, ridurre moltissimo la burocrazia, che causa tante negative conse-guenze all’Italia, perchè non permette a tanti impresari stranieri d’investirein Italia e rende difficile e snervante la vita agl’Italiani. E’ necessario tra-sformare il Senato in Camera delle Regioni, eliminare le Province isti-tuendo presso ogni regione un Assessorato per i rapporti con i Comuni,non permettere alla stessa persona più incarichi con più stipendi, ridurregli stipendi degli Alti dirigenti, ridurre le tasse agl’industriali ed impresariper facilitare il lavoro, tanto atteso dai giovani disperati. È necessarioanche che le famiglie non siano gravate da eccessive e pesanti tasse, inol-tre mettere finalmente in pratica l’atteso quoziente familiare, che permettadi tassare il reddito familiare dopo avervi sottratto quanto si spende per ilsostentamento di tutti i membri della famiglia. Sarebbe anche utilissimauna nuova legge che affermi l’incarico di Sindaco quale carica pubblicaonorifica con diritto al rimborso delle sole spese, relative alle sue funzioni.A mio avviso, si può avere piena fiducia in Renzi, che desidera soltantorisollevare l’Italia, facendole dimenticare la palude dove da anni ristagna.Chi aspira soltanto a lavorare per il bene della nostra bella Italia meritapiena fiducia. Formuliamo al neo Presidente del Consiglio e al suo Go-verno sinceri auguri e buon lavoro. Mario Coletti

RIFLETTERE SUI FATTI DELLA STORIALa reazione al difficile momento politico italiano non può e non devemai mettere da parte il principio cardine delle moderne democrazie. "Chinon impara dalla storia è costretto a riviverla." Questa scritta, venne tro-vata in un campo di concentramento alla fine della seconda guerra mon-diale, ed è la frase con cui la mia professoressa di storia e filosofia diedeinizio al nostro cammino ai tempi del liceo. Non si può studiare la storiasolo imparando a pappardella nomi e date, così come non si possonochiudere gli occhi e far finta che quello che è successo nel corso dei se-coli sia cosa morta e lontana daquello che succede oggi. La storia va

IL CASO DELLE BABY-SQUILLO

È una vergogna il perbenismo dialcune persone che dovrebberodare il buon esempio mentre lemogli deputate fanno le moralistedeplorando lo scandalosocommercio di prostituzione edroga. Dove sono le loro madri?Quale genere di vita insegnano ailoro figli? Perchè non vigilano sudi loro! Ecco cosa succede... Cheanche i propri mariti sono andati aletto con le baby-squillo. Poi sirompono i matrimoni. Questo girodi prostituzione che da fa vergognaal nostro paese, non finirà mai,finché non partirà dalle famiglie diqueste ragazze la rieducazioneall’onestà. Liana Botticelli

(segue a pag. 2) Maria R. Nicastri

(segue a pag. 2) Maria R. Laria (segue a pag. 6) C.G.S.S.

(segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso

(segue a pag. 2) Giovanni Sidoni

“SERVIZI SEGRETI - INTELLIGENCE E GEOPOLITICA”, UN LIBRO FONDAMENTALE

Sappiamo bene, addetti ai lavori e non, che la sfera d’azione dei Servizidi Informazione e Sicurezza è in progressiva evoluzione per adeguarsialle realtà del mondo globale. In Italia, in particolare, si è giunti allarecente Legge 124/2007 che ha portato ad una riforma importante di ca-rattere strutturale che prevede l’opportuna concentrazione della respon-sabilità politica al Presidente del Consiglio. Sino alla fine della guerrafredda i Servizi erano impegnati a tutela del blocco di appartenenza,avendo chiara la provenienza della minaccia; oggi è tutto cambiato, adiniziare dal settore economico, dalla formazione di nuove potenze, sinoalle conseguenze del terrorismo post 11 Settembre 2001. Tutti questiaspetti, ma anche altri di sicuro inte-resse, sono ben illustrati in un re-

L’ENNESIMA FREGATURA !La Camera ha approvato in via definitiva la legge che abolisce il finan-ziamento pubblico ai partiti politici. Grande conquista... ma forse nontanto, tenuto conto che nel lontano 1993 c’era stato un referendum abro-gativo in tal senso, anche se mai applicato... Nella legge, però, è statopresentato un piccolo emendamento a firma dei leghisti Calderoli eBisinella, che è stato approvato con il voto di tutti, maggioranza ed op-posizione. L‘emendamento, ha decretato che “tutte le erogazioni in de-naro effettuate a favore dei partiti politici a partire dal 2007 devonocomunque considerarsi detraibili” dall’Irpef. Concetto apparentementepositivo. Solo che la precedente legge in vigore, stabiliva la dizione “ero-gazioni liberali” mentre ora, conl’approvazione dell’emendamento, la(segue a pag. 4) Daniela Piron

(segue a pag. 2) Raffaele Vacca

(segue a pag. 4) Vetriolo(segue a pag. 2) Pierluigi Lando

(segue a pag. 2) Florinda Battiloro

(segue a pag. 2) Federica S. Borrelli

(segue a pag. 4) Raffaele Cecconi

SVILUPPARE IL TURISMOOggi vi è la necessità di capire il turismo nelle varie e articolate tendenze,differenziazioni e attuazioni che lo caratterizzano. Ne possiamo però trac-ciare un interessante percorso interpretativo per comprendere il da farsie come attuarlo. Come fenomeno sociale e culturale, il turismo implicauna correlazione strutturale con la società complessa di cui è espressione.Nel tempo del turismo vengono alla luce emergenze tipiche della mo-dernità: dall’espansione della soggettività personale (bisogno di autorea-lizzazione e di autenticità) alla differenziata organizzazione del lavoro(flessibilità e nuove professioni), dallo sviluppo sbilanciato dell’econo-mia di mercato alla differenziata diffusione del benessere, dall’invadenteinterscambio etnico e transnazionale al rinnovato interesse per le reli-gioni, dalla ricerca di memoria attraverso i beni artistici e monumentalialla nostalgia di una identità storica. Alla luce di questi indicatori è facileintuire come il turismo possa esprimere la mutazione in atto nell’uomoe nella società. In particolare manifesta il bisogno di conoscenze e diesperienze di vita, al di là dei quotidiani modelli di comportamento, inuno stile di provvisorietà, di voluta discontinuità, e in un singolare intrec-cio tra serietà e frivolezza, tra ricerca consapevole e svago disimpegnato.Attenendosi ad una lettura antropologica, occorre rilevare e discernere icambiamenti nel quadro dei bisogni dell’uomo moderno che il turismoveicola e rivela sotto l’apparente e prevalente immagine del puro piaceredi vivere. Nello sforzo sincero ed oggettivo di comprendere la natura delcambiamento e l’autenticità dei biso-gni, non sfuggirà la considerazione (segue a pag. 6) Pierluigi Vignola

UNA TESTIMONIANZA A FAVORE DI PAROLISINel processo instaurato dalla Procura Militare di Roma, per indagare suifasti e nefasti del 235° R.A.V., alla Caserma Clementi di Ascoli Piceno,quasi parallelamente a quello che ha portato alla condanna a trent’annidi reclusione davanti alla Corte d’Assise di Appello dell’Aquila del Ca-poralmaggiore Salvatore Parolisi, per l’omicidio della moglie, la bellis-sima Melania Rea, il Parolisi viene indagato per “violata consegnacontinuata e aggravata”. In sostanza Parolisi è imputato dalla ProcuraMilitare, insieme con altri 12 militari del R.A.V, per aver trasgredito gliobblighi disciplinari che impongono al facente funzioni di Sergente diGiornata di verificare che dopo il contrappello, soprattutto dopo il suonodel silenzio, tutti i locali siano stati (segue a pag. 6) Sergio Scalia

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SE I POLITICI FOSSERO PIÙ ONESTI...

Secondo Giovanni Sartori, intervi-stato da Gad Lerner, Matteo Renzi“vende velocità” ed é malato di“velocismo”. La cosa può essereun male se si traduce in pressapo-chismo. Ma può essere anche un

ABOLIRE EQUITALIA, TAGLIARE LE IMPOSTE E LE SPESE PUBBLICHE

La legge istitutiva di Equitalia do-vrebbe essere abolita senza ulte-riori indugi. È sommamenteiniqua. È stata emanata soprattuttoper consentire al ceto dominante (e

FOTOGRAFATI I PRIMI ISTANTI DELL’UNIVERSOI primi tremori del Big Bang, i primi vagiti dell’universo oggi sono illu-minati dalla recentissima scoperta dell’esperimento Bicep2 (BackgroundImaging of Cosmic Extragalactic Polarization), un telescopio sensibilealle microonde installato in Antartide. Durante il Big Bang, l’universo vi-sibile era concentrato in un punto molto più piccolo di un atomo. Inquelle primissime fasi l’universo era composto da un concentrato caldis-simo di energia, soggetto a fluttuazioni di natura “quantistica”, cioè do-vute al fatto che nel mondo microscopico non c’è mai nulla diperfettamente fermo, ma tutto si muove come in un calderone d’acqua incontinua ebollizione. Le fluttuazioni (segue a pag. 6) Gabriella Di Luzio

Page 2: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 2 N. 4 APRILE 2014

LIBERA UNIVERSITÀ INTERNAZIONALE SALVEMINIDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

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Il giornalismo non è solo arte; è anche passione vissuta con entusia-smo e con rettitudine morale. Il piombo, più che l’oro, ha modificato

la Storia. E più che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.

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A V V I S O A G L I A S P I R A N T I P U B B L I C I S T IRegolamento: 1) versare la quota associativa annuale. 2) rileggere at-tentamente gli articoli prima di inviarli alla Direzione entro il 15 di ognimese. 3) Gli articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte. 4)confrontare il testo originario dei propri articoli con quello poi pub-blicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine di non ri-petere errori e prolissità negli articoli inviati successivamente. 5)pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi. 6) fare tirocinioin Redazione nei turni da concordare con il Direttore. 7) rivolgersi alconsulente Patrizio Alessandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel.06.87195452) per far calcolare le ritenute d’acconto da versare al-l’Agenzia delle Entrate. 8) Conservare ogni copia del giornale perpoter compilare l’elenco degli 80 articoli da consegnare all’Ordine.9) Presentare all’Ordine la domanda d’iscrizione all’Albo firmata dal Di-rettore della testata. 10) Sono accettati solo testi dattiloscritti composti inRTF oppure WORD 4/5 e inviati per E-mail: [email protected] avere conferma, chiamare il cell. 347.0333846.Anche dopo l’iscrizione all’Albo è necessario pubblicare almeno un articolosu ogni numero e rinnovare la quota associativa annuale simpatizzante.

INVITO AI REDATTORIÈ in corso il rilascio e/o rinnovo delle Tessere-Stampa di questoPeriodico. Coloro che ne sono già in possesso sono invitati acontattare al più presto il Direttore per far applicare il bollino2014. Quota maggiorata dopo il 15 aprile.

(segue da pag. 1) Una nuova proposta

(segue da pag. 1) Emancipazione femminile: utopia o realtà?

(segue da pag. 1) Le storie della danza contemporanea

(segue da pag. 1) “Servizi segreti - intelligence e geopolitica”, un libro fondamentale

(segue da pag. 1) Vacanze di Pasqua: dove andare?

(segue da pag. 1) Ordini militari violati, Parolisi di nuovo a processo.

(segue da pag. 1) Togliere o meno la Web Tax?

(segue da pag. 1) Riflettere sui fatti della Storia

ito occorre tenere conto che quanto appena detto sulle qualità del fenotipopotrà essere il risultato di condizionanti metodi “educativi” (tra virgoletteperché comunemente ritenuti tali). Ne consegue che tante istanze oppos-itive, trasgressive ecc. saranno rimaste represse o/e rimosse. Queste nonfacilmente “si rassegneranno” a rimanere inespresse vita natural durante:uno dei modi, tuttora generalmente ignorati è quello della gestione perdelega, per interposta persona. Il che comporta che tra il soggetto perbenee quant’altro di positivo si possa attribuirgli e colui il quale, invece, abbiadel negativo, si verifichi un’attrazione come tra la calamita e il ferro.Queste conoscenze mettono in discussione nobilissime proposte comequelle di Gaetano Salvemini, a quel tempo ammirevoli e lapalissiana-mente indiscutibili. Ci possono invece fornire una più veridica chiave dilettura, per es., di alcuni fattacci di cui anche di recente a Roma s’è oc-cupata la cronaca scandalista: più di un personaggio politico molto sti-mato al punto da essere eletto e seguito, a un certo punto, si è trovatosorpreso dal fatto che la sua persona più di fiducia o un congiunto, sianostati colti con le mani nella marmellata, indagati ecc., mentre, ancora unavolta, la sottostante dinamica di questi fenomeni è rimasta ignorata, benlontana dal la chiave di lettura sopra accennata. Come di regola, secondola logica e l’assetto socio-istituzionale vigenti, questi eventi sono statiletti secondo chiavi di lettura moralistiche e, quindi giuridiche. Devo inproposito ribadire ciò che ormai è divenuto un tormentone; NON vi sonoscorciatoie che possano riportarci sulla via maestra per un cambia-mento autentico, rispetto alle genuine potenzialità dell’Homo sapiens.Altre difficoltà che hanno da sempre ostacolato la realizzazione di ec-cellenti idee, proposte, progetti ecc., oltre ad un diverso codice di comu-nicazione tra emittente e recipiente (ricordo in proposito la sentenza dellaScolastica: “Quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur”), c’èquella che appare in un preoccupante crescendo: LA DEMOTIVAZIONEQuesta tendenza che elettoralmente si manifesta come astensionismo,rischia di espandersi pandemicamente e di deprimere ogni interesse,voglia di operare sul campo, perfino, anzi specialmente, in chi aveva in-vestito da volontario i propri interessi, risorse, la propria vita, per af-frontare questioni di comune interesse. Tra le ragioni: da una parte –quella degli elettori - le attese di sapore fanciullesco, ossia della fase evo-lutiva caratterizzata dal pensiero magico-onnipotente alla quale dovrebbeseguire quella del pensiero logico-matematico (Jean Piaget), vale a diredella razionalità. Normalmente da bambini si attribuiscono ai genitoripoteri onnipotenti (ricordo che io stesso, siccome mi dava molto fastidioil vento, che pensavo provenisse dagli alberi che si agitavano, aspettavoche tornasse mio padre che avrebbe tagliato quei giganteschi alberid’ulivo responsabili… ) L’analoga attribuzione agli uomini di potere daparte di cittadini anagraficamente adulti può costituire un significativosegnale che anche sul piano cognitivo lo sviluppo non procede sempree in modo assoluto, senza appropriate prestazioni educative. Oltre le at-tese massicciamente investite da questa parte, specialmente sulla “casta”politica, in modo sconcertante spesso deluse, dall’altra parte dei politicie funzionari (in proposito ricordo che, quando al Ministero della Sanitàero responsabile della Divisione per la lotta alle tossico-dipendenze ir-ruppe nella mia stanza una signora, già anagraficamente matura,prof/essa di lettere, madre di una tossicodipendente che mi apostrofò piùo meno così: “Ma lei perché non requisisce tanti grandi palazzi di Romaper organizzare comunità terapeutiche?”) con analoghi problemi, tantoche nella loro ossessiva voglia di investire tutte le proprie risorseper conquistare posizioni di, potere, per poi utilizzarle ad usum delfini,ossia in modo strumentale per la soddisfazione narcisisticadelle proprie insaziabili ambizioni, si può riconoscerecome motivazione quella di ribaltare una propria po-sizione di frustrante inferiorità che li avrà caricati comeun gas compresso o una altrettanto compressa molla…Ancora una volta emerge che, per un effettivo processodi auspicabile cambiamento, si richiede una propedeu-tica opera che, a sua volta, deve aver chiara tutta l’oper-atività progettuale, nonché conseguente strategia daseguire secondo ben precisi tempi e tappe. Pierluigi Lando

(segue da pag. 1) Prime governo Renzi: prove di governo

cente ponderoso libro, fondamentale sul complesso argomento, dal ti-tolo “Servizi segreti - intelligence e geopolitica”, curato da Guido Ra-vasi, per Edizioni Nagard, sotto l’egida della prestigiosa “FondazioneEuropea Dragan” e, per la circostanza, sono stati mobilitati i maggiorispecialisti di settore che hanno fissato il proprio pensiero su pagine fon-damentali. Essi sono: Carlo Jean, Carlo Mosca, Giuseppe De Lutiis,Massimo Bontempi, Vittorfranco Pisano, Paolo Savona, Marco Valen-tini, Alessandro Gambacurta, Nicola Pedde, Antonio Pedde, Antonio-Teti, Umberto Gori, Fabio Mini, Stefano Silvestri, Mario Caligiuri eGiorgio Bosco. Scrive Francesco Sidoti, nella prefazione al libro, chela tradizione italiana dell’Intelligence è gloria nazionale; le nostre radiciinfatti affondano nel passato più illustre ad iniziare dalla Firenze deiMedici. Certo, non sono mancate vicende buie e tristi, ma giu-dicare soltanto sulla base degli errori sarebbe ingiusto.Guido Ravasi, da parte sua, nell’introduzione, affermache due sono gli aspetti importanti del tema in parola:il primo si riassume nel fatto che esso costituiscel’arena privilegiata dove si consumerà la lotta per ilpotere, di qualsivoglia natura, anche culturale; il se-condo è costituito dalla necessità della creazione di unacultura dell’intelligence tra la cittadinanza, quindi oltre iconfini degli specialisti dei vari tipi. Raffaele Vacca

lungo tempo e a cui avrebbe offerto anche bevande alcoliche. A confer-marlo ci sono le testimonianze di sei ragazze arruolate che in questi mesisono state ascoltate dai magistrati: «durante l’addestramento, usava sistemiviolenti», ha detto Giuditta al tribunale parlando di Parolisi; mentre un’altraallieva, Simona, ha confessato «il capo mi avvicinava, mi diceva non tipreoccupare, io ti porto in un posto più sicuro, al poligono, dove non civede nessuno». Poi ecco Rosa, una fiamma di Salvatore (l’altra è LudovicaPetrone, l’amante scoperta da Melania prima di essere uccisa): «all’inizioera un gioco, si scherzava e finiva lì, poi lui mi mandò un messaggio unpo’troppo spinto su Facebook». Ma la difesa non ci sta. Per Federica Ben-guardato, legale di Parolisi insieme a Nicodemo Gentile e Valeter Biscotti,si tratta di accuse vaghe visto che, non solo ad oggi le presunte ragazzevittime non sono state ancora identificate, ma dalla ricostruzione del pmMarsala non si evince neanche quando il fatto contestato sia avvenuto. Letre date indicate dopo l’integrazione del capo d’imputazione si riferisconoinfatti ad un periodo precedente a quello in cui si sarebbero verificati i fatticontestati. Questioni che i legali del caporal maggiore adesso solleverannonuovamente durante il processo, nella convinzione di poter dimostrare l’in-nocenza di Salvatore Parolisi che comunque, ci tengono a sottolineare, ègià stato riconosciuto estraneo alle accuse di violenza contro inferiori, mi-nacce e ingiurie per le quali sono invece indagati altri suoi colleghi. Traquesti ci sono il maresciallo Antonio di Gesù (ad oggi l’unico soldato adessere stato condannato dalla procura militare) e il caporal maggiore Gian-carlo Mosca, che verranno giudicati dal gup del Tribunale militare di Romail 10 aprile prossimo. Federica Sciorilli Borrelli

anche le donne ribadivano questo principio. Nel 1860 abbiamo movi-menti importanti che hanno portato alla luce la sofferta condizione femmi-nile: le suffragette in Francia e in Inghilterra e tra queste ricordiamo Emeline le sue figlie, chiedevano il suffragio universale, la facoltà di poter parte-cipare alla vita politica e sociale con il diritto al voto, acquisito solo aiprimi del ‘900. Invece in Italia solo nel 1946 c’è stata la possibilità ancheper le donne di votare. Nei primi del ‘900, donne e ragazzi lavoravano per16 ore al giorno e venivano pagati a metà salario, solo perché appartenentia una categoria debole, pur realizzando lo stesso lavoro degli uomini. L’art.37 della Costituzione prevede pari dignità sul posto di lavoro fra i sessi, male leggi in Italia non hanno molto salvaguardato la tutela femminile, sepensiamo che solo nel 1975 è stato eliminato il delitto d’onore, con il qualeun uomo che uccideva una fedifraga veniva condannato a 2 anni con lacondizionale, significa che questi non avrebbe fatto nessun giorno di car-cere (e ci meravigliamo dei mussulmani che in alcuni Paesi Arabi lapidanoancora le donne). Vi è stata una revisione sulle ultime leggi che riguardanola violenza sessuale, definita non più sull’individuo, ma perpetrata sullapersona, differenza non solo etimologica, ma rivela il profondo rispettodel corpo, ma anche delle conseguenze psicologiche e morali subite. Nelnuovo disegno di legge si sottolineano anche le violenze subite nelle rela-zioni familiari (di qualsiasi genere) e in riferimento allo stalking che purnon essendo violenza fisica viene considerato un’oppressione psicologicae invalidante della persona. Le sanzioni prevedono l’allontanamento dalluogo dove vive la vittima, che ha diritto al patrocinio gratuito nel processo.Sul fenomeno della violenza, così frequente nel nostro Paese, possiamoadditare varie cause: in primis dobbiamo analizzare uno stereotipo culturaleche si perpetua negli anni, della figura maschile (macho) contrapposta allafigura femminile che deve essere attenta ai bisogni del suo “uomo”, spessonon ritenendo importanti i propri progetti e lo sviluppo della propria per-sonalità. La docente universitaria Prof.ssa Elena Giannini Bilotti, montes-soriana, nel suo libro “Dalla parte delle bambine”, scritto già vari anni fae ancora oggi oggetto di studio, mette in rilievo la differente educazioneche riceve in famiglia una bambina rispetto ad un maschio. La professo-ressa afferma che non ci sono fattori “innati” bensì condizionamenti cul-turali con ruoli già assegnati ad ambedue, ad iniziare dai giochi, che devonoessere le pentoline per una bambina, le macchinine per un maschio, poicompito delle ragazze è rassettare in casa, mentre per un maschio non c’ènessun obbligo, cliché adeguato ai valori che si vogliono trasmettere; traquesti il mito della naturale “superiorità” maschile dinanzi all’inferioritàfemminile. (Continua). Florinda Battiloro

capita e dalla storia bisogna imparare. È proprio guardando la storia eguardando quello che accade oggi che non riesco a non pensare alla Ri-voluzione Francese. Oggi il clima di instabilità, di disservizio e le con-tinue truffe ai cittadini da parte della classe politica hanno superato illivello della sopportazione, creando un malcontento generale che riper-corre, seppur ancora in maniera marginale, le motivazioni che portaronoall'esplodere della più grande rivoluzione che la storia ricorda. Così tramobilitazioni di piazza, urla di personaggi inediti nella politica nostrana,scandali e governi che perdono la fiducia con la facilità con cui si è solitiperdere la strada nel corso di una visita in una città sconosciuta, l'unicaincontrovertibile realtà è che di tutto questo ci saremmo dovuti interes-sare prima. In Francia il movimento che portò alla Rivoluzione ed al suc-cesso della stessa fu un movimento ben precedente chiamatoIlluminismo, nato nei salotti dei Caffè parigini da persone colte e da stu-diosi di democrazia, uomini che tentarono con la luce della ragione didissimulare quello che una cupa monarchia stava oscurando. La Rivolu-zione partì dal basso ma fu guidata da persone che avevano passato laloro vita a studiare una soluzione per la crisi che colpiva quel determinatomomento storico. Quella soluzione fu identificata in un sistema democra-tico di governo, guidata da princìpi che riconoscevano i diritti fondamen-tali dell'uomo prima di qualsiasi altra cosa: emblematica, al riguardo, lafrase di Voltaire, che sottolineava come per quanto "odio quel che dici,difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo". In Italia, rispetto alla Fran-cia pre-Rivoluzione, le cose sono ben diverse. Il movimento di rigetto chesi va auspicando e tentando di far decollare nasce esclusivamente dalmalcontento, guidato da politicanti d'occasione che si esprimono ad urlae con modi dittatoriali, una rabbia cieca che rischia di portare, se noncorrettamente guidata, solo ad una situazione di caos e mai a risultati lo-devoli e duraturi. Tutto questo, è lontano anni luce da quella che noi ita-liani abbiamo scelto come forma di governo del nostro Stato: unademocrazia, quella stessa che votammo nell'immediato Dopoguerra.Niente ideali, niente spiriti eccezionali, niente voglia di costruire un fu-turo migliore: alla base della protesta si vede solo rabbia, e questo è lacosa forse più preoccupante. Aspettare che le cose si sistemino non è cer-tamente un'opzione per dei buoni cittadini ma nemmeno tapparsi le orec-chie ed urlare in piazza il proprio malcontento. Altrimenti possiamoricacciare le ghigliottine insanguinate e dichiarare la guerra civile, in-crociando scaramanticamente le dita per quel che verrà dopo. Questa nonmi pare (non è), sinceramente, la soluzione migliore da augurare al nostroPaese. Giovanni Sidoni

attraverso i suoi protagonisti e eventi memorabili, con contributi videoproveniente da Cro.me.- Cronaca e Memoria dello Spettacolo di Milanoe dall’Archivio Storico della Fondazione Romaeuropa . Il Maxxi, museonazionale delle arti del XXI sec. è un museo di arte contemporanea, pro-gettato dall’architetto Zaha Hadid ed è gestito dall’omonima fondazionedel Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali. Il museo è statopresentato come un luogo pluridisciplinare destinato alla sperimentazionee all’innovazione nel campo delle arti e dell’architettura. Oltre ai duemusei ospita un auditorium, una biblioteca e una medioteca specializzate,una libreria, sale per esposizioni temporanee ed iniziative formative; lagrande piazza all’esterno accoglie eventi dal vivo. Nell’ampia panora-mica della “danzologa” Rossella Battisti, durante il convegno, si con-ferma una risonanza elettiva fra artisti e coreografi che ha da sempreaccompagnato la danza. Nel 1987, due anni prima della caduta del murodi Berlino, John Cage invitava a “lasciar perdere Bach” poiché incapacedi rappresentare la complessità del mondo contemporaneo. Il più imme-diato proposito nella lezione di Stefano Tomassini, docente alla Ca’ Fo-scari di Venezia è di raccontare come è stata ripensata in seguito, lamusica di Bach a partire dalla danza: come una questione di poesia. L’in-troduzione dei dispositivi tecnologici in scena, dal video alle motion cap-ture, ridefinisce il pensiero del corpo e la composizione del movimento.La riflessione di Enrico Pitozzi, docente di”Forme della scena multime-diale”presso l’Università di Bologna,ripercorrendo le principali espe-rienze coreografiche in area europea e nord-americana, dalla secondametà del Novecento fino ai giorni nostri,rievoca e discute, grazie all’au-silio di materiali audiovisivi, le forme e i modi attraverso i quali si è svi-luppato l’incontro tra la tecnologia e la danza, le arti visive e sonore el’architettura. Fabio Acca, studioso di arti performative, illustrain un altro incontro nell’ambito di questo evento sulladanza, il lavoro di alcuni coreografi che approdano aforme che contemplano la possibilità di percepire ilcorpo stesso come paesaggio; la danza diventa quindi ladisciplina che consente ancora di sperimentare ineditesoluzioni in grado di rilanciare il concetto di rappresen-tazione. Infine il convegno sottolinea che siamo passatiin poco più di trent’anni da una documentazione rara e discarsa qualità della danza a una iper documentazione digitaledi ogni suo aspetto e manifestazione. Maria Rosa Nicastri

Sud, fa ancora molto caldo e molte città sono immerse in una umidissimacappa di afa tropicale. Sono invece molte le mete adatte al periodo, ce nesono per chi ama la biodiversità, le barriere coralline e la fauna selvaticao per chi vuole godersi la vita sulle spiagge di sabbia bianca o accanto aciliegi in fiore. In queste poche righe ho scelto di suggerire quattro luoghiche fanno sognare. Nel primo dei casi consiglio il Belize, la sua barriera co-rallina è la seconda al mondo per lunghezza e ospita 100 specie di corallie circa 500 specie di pesci, un vero tesoro sottomarino. Per gli amanti dellafauna selvatica il posto giusto è invece la Botswana, ma non aspettatevi unarido deserto: finito il periodo delle piogge sarete stupiti da distesa di fiorimulticolore. Per chi vuole godersi sole e mare, senza necessariamente ri-nunciare ad escursioni culturali, consiglio Cuba con le sue spiagge doratee le sue città in cui sembra di essere tornati indietro nel tempo, magari perun viaggio zaino in spalla in casa particular. Siete degli inguaribili roman-tici? Allora non potete perdervi la sakura in Giappone: la fioritura dei ci-liegi inizia nel Giappone meridionale e risale il paese come un raggio diluce rosa, guardarla dalle sponde del Lago Kawaguchi, con il Monte Fujisullo sfondo, regala attimi di paradiso. Maria Rosa Laria

a lungo termine: 1- La Web Tax terrebbe lontani dall’Italia gli investitoristranieri, dal momento che nessuno vorrebbe investire in uno Stato fi-scalmente pesante come il nostro. 2- Se questi investitori non investonoin Italia, si crea un buco gestionale che rende più difficile l’amministra-zione economica globale, trasformando di fatto l’Italia in un buco nelpanorama economico europeo. 3- Con la Web Tax molti investitori po-trebbero spostare in altri paesi tutte le loro sedi amministrative italiane.4- L’Unione Europea potrebbe (di nuovo) multare l’Italia, se mettessimouna tassa che viola le norme della Comunità. Secondo tali norme chiopera legalmente e in maniera stabile in uno Stato europeo, sia esso unlavoratore indipendente, un professionista o una persona giuridica, ha ildiritto di offrire i suoi servizi in un altro Stato, pur rimanendo nel suopaese di origine, senza dover aprire una partita IVA in ogni stato doveopera. Se applicata, la Web Tax (già conosciuta come GoogleTax), porterebbe entrate economiche in Italia solo all’ini-zio, giusto il tempo che le aziende impiegheranno a to-gliere tutte le loro sedi e le operazioni dal nostro Paese.Senza Web Tax in un solo anno Google ha pagato intasse italiane quasi 2 mln di euro, Facebook poco menodi 200 mila. Cifre che sembrano alte, ma che sono moltoinferiori a quanto le due società hanno guadagnato in Ita-lia, ma in questo caso il nostro paese farebbe bene ad accon-tentarsi di poco, piuttosto che far scappare del tutto gli investitori.

Emiliano Federico Caruso

in fondo, potrebbe essere una sintesi niente male... ma che noi di certonon ci auguriamo. E’ il bene dell’Italia il nostro fine, Renzi lo dice dasempre e noi italiani sappiamo che “dietro” o meglio “dentro” il bene delpaese c’è il bene per noi italiani. Renzi è temuto e osteggiato, inutile dirloe anche all’interno del suo partito. Questa è una caratteristica che rendenoi italiani unici nel genere. Incapaci di tifare e remare uniti nella stessadirezione, se non per le partite di calcio. Che pena per noi, il coro dell’an-tinazionalismo trova le radici nella nostra storia moderna e medioevale,nell’Italia dei campanili e degli stati. Renzi, comunque, arrivato al go-verno avendo attaccato tutto e tutti, e dopo aver spianato qualunque osta-colo incontrato sulla strada tra Palazzo Vecchio e Palazzo Chigi, non puòcerto attendersi che vi sia qualcuno disposto a porgere l’altra guancia. Famostra, però, di sorpresa e non di preoccupazione: «Le cose vanno bene- dice -. Nessun imprevisto in queste due prime settimane; sta andando némeglio né peggio di come m’aspettavo. Va come prevedevo, insomma, ecol Consiglio dei Ministri prossimo comincerete a vedere i risultati». Sarà,naturalmente, come dice lui: per ora, intanto, quel che si vede non è chesia proprio un gran film. Si pensi al percorso di guerra in cui è entrata lariforma della legge elettorale. Ma Renzi - cocciuto - dice che le cose nonstanno così: «Alla Camera abbiamo avuto molti voti su questioni difficili,come le soglie: e sono andati bene perché la maggioranza ha tenuto. Poi,certo, ci sono stati un po’ di franchi tiratori, ma non devo esser io a spie-gare che il Parlamento funziona così... Vedo che c’è molta discussione, elo capisco, sul fatto che la legge elettorale varrà solo per la Camera e nonper il Senato: ma non sono preoccupato: avevo promesso una nuova leggeelettorale in tempi veloci e così sarà». In bocca al lupo, Matteo Renzi, al-lora. Se vincerai tu, vinceremo tutti. Questo è chiaro. Lisa Biasci

TROPPO GRANDI PER FALLIRE ?Il Parlamento europeo ha recentemente approvato delle norme per cer-care di porre un freno all’indebitamento delle banche. Esse, prima dellacrisi, avevano in media due euro di capitale proprio su 100 euro in bilan-cio. Con le nuove regole, ne dovrebbero avere tre. Queste cifre così bassesono un indice importante della scarsa quantità di fondi propri di cui di-spongono gli istituti di credito e delle pesanti conseguenze a cui essi pos-sono andare incontro con poche operazioni finanziarie sbagliate. Se unabanca avesse un bilancio di 2.000 miliardi di euro, sarebbe sufficienteperderne 60 per non avere più fondi propri e fallirebbero. In questa ipo-tesi, per evitare danni enormi all’economia, si chiederebbe il salvataggioai contribuenti poiché gli istituti di credito sarebbero troppo grandi perfallire. Questa eccessiva grandezza delle banche è stata riconosciutacome una delle cause della crisi del 2008. Dopo sei anni è diminuita?No, è invece aumentata. Inoltre, nei bilanci degli istituti di credito vi sonotitoli, derivati, finanziamenti per un totale di 46.000 miliardi di euro, unacifra che corrisponde quasi a 4 volte il Pil dell’ Unione Europea. In altritermini, vi sono banche che hanno un bilancio superiore al Pil del loroPaese. Questo dato dà una misura del peso e della potenza che esse pos-sono avere nelle trattative con il loro Governo. Le principali quindicibanche europee valgono, insieme, quasi una volta e mezza l’economiareale dell’Europa. Ecco perché la dimensione delle banche è importantee lo è ancora di più la trasparenza nelle operazioni finanziarie speculative.

Fiorella Ialongo

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L’ATTUALITÀ, pag. 3N. 4 APRILE 2014 TEMATICHE INTERNAZIONALI E VARIE

KROKODIL: LA PIÙ PERICOLOSA DELLE DROGHEPadova, febbraio 2014. A un’insospettabile cameriera vengono sequestrati 500 grammi di una droga finorasconosciuta in Italia. Variante della desomorfina (un derivato della morfina), questa devastante droga è moltopiù potente dell’eroina, ma dieci volte meno costosa. I primi casi risalgono al 2002 in Siberia, da lì si è diffusafino in Russia, specialmente nel sud del paese, a Tolyatti, dove povertà, mancanza di prospettive, disoccupa-zione e disperazione facilitano l’uso delle droghe. Proprio in Russia, dove si contano 5 mln di consumatori abi-tuali, e ne muoiono circa 100mila all’anno, questa droga viene chiamata krokodil, perché i suoi effetti sonodevastanti: divora letteralmente carne, muscoli e ossa. La krokodil si è poi diffusa fino ad arrivare in Italia. Lasua larga diffusione è dovuta anche alla facilità di reperimento e preparazione dei suoi ingredienti base: prin-cipalmente iodio, benzina, e codeina. Può essere fabbricata anche in un laboratorio clandestino in casa, con stru-menti di uso comune e in meno di un’ora. Presente in numerosi farmaci (tra cui Terpincod, Pentalgin e Codelac,in passato venduti senza ricetta) per la cura di emicranie, tosse e otiti infantili, la codeina in Italia è consideratauno stupefacente da ormai venti anni. Trattata con la benzina, questa sostanza genera impurità che rendonomolto pericoloso l’uso della krokodil: se per errore non viene iniettata direttamente nella vena, ma finisce neimuscoli, inizia a distruggere e bruciare le cellule del corpo, con dolori atroci, cancrena e flebiti. Potentissima,genera dipendenza già dalla seconda dose, e i danni fisici, che si sommano a quelli cerebrali e comportamentalitipici di ogni droga, sono talmente gravi che la speranza di vita di un tossicodipendente non supera i tre anni,e solo l’1% di essi riesce a uscire dalla dipendenza, pur riportando danni mentali e fisici permanenti, in parti-colare a reni e fegato. In Russia (dove manca qualsiasi struttura di disintossicazione), lo Stato è in genere di-sattento al fenomeno della tossicodipendenza: chi ne soffre può solo contare su strutture di riabilitazionefinanziate da privati, o su centri religiosi di recupero. Ma anche qui non mancano le ombre, con metodi talvoltaestremi: nell’associazione “Città senza droghe” i tossicodipendenti venivano legati ai letti per un mese e nutritisolo con pane e acqua. L’unica soluzione è quella di proibire la vendita dei farmaci a base di codeina senza re-lativa ricetta medica. Reazione che sin da subito è stata contestata dalle case farmaceutiche, in particolare laPharmstandard, la più diffusa e potente in Russia. Ma nonostante l’opposizione dei colossi farmaceutici, loStato Russo ha infine reagito, oscurando i siti internet che spiegavano come fabbricare la krokodil, e vietandodal giugno 2012 la vendita dei farmaci senza ricetta. Misura che non ha frenato la diffusione della krokodil:chi ne è dipendente, riesce sempre a rifornirsi di codeina. Potente, economica, facile da preparare, la krokodilè forse la droga più pericolosa e devastante che esista, il cui uso viene alimentato da disperazione, povertà emancanza di certezze. Emiliano Federico Caruso

IL DRAMMA DELLA CRIMEAL’Ucraina, definita nel secolo scorso “Il Granaio d’Europa”, sta attraversando un tragico periodo. Il Ditta-tore Viktor Yanukovich, aveva fatto recludere in carcere l’ex Capo dell’Ucraina, Yulia Tymoshenko. I ri-voluzionari di piazza Maidan sono considerati dagli ucraini eroi gloriosi, mentre la popolazione filorussali considera fascisti. Purtroppo, l’Ucraina est e la Crimea sono abitati da una popolazione, che si sente piùrussa che ucraina, infatti parla russo ed afferma che ha il passaporto ucraino, ma il cuore è russo. L’Ucrainaovest e di centro è favorevole all’adesione all’Unione europea. Berlino e Varsavia hanno appoggiato findall’inizio la rivolta degli ucraini a piazza Maiden. Gli Usa hanno invece sfruttato la rivolta ucraina comespina nel fianco russo, perchè a Kiev, capitale dell’Ucraina, si sta consumando l’ultima battaglia dellanuova Guerra fredda tra Russia e Stati Uniti. Gli americani hanno dato un aiuto ai rivoluzionari per sottrarrel’Ucraina alla sfera d’influenza russa e attrarla in seguito, nella Nato. Le Autorità russe considerano i rivo-luzionari dei veri fascisti e Putin si mostra disposto ad aiutare la popolazione di Crimea, che è filorussa. InCrimea, considerata dal Cremlino il Cortile di casa, sono stati sostituiti tutti coloro che coprivano carichepubbliche con personaggi filorussi. La bandiera ucraina in Crimea è stata sostituita dalla bandiera russa.Aleggia in Ucraina il pericolo della secessione lungo il fiume Dnepr, che taglia in due l’Ucraina. La Crimea,che è una Repubblica autonoma, venne concessa all’Ucraina nel 1954 dal Capo sovieticoNikita Khrushev. A Sebastopoli, città che rappresenta l’estrema punta della Crimea e incui è stato segnalato l’ex Presidente ucraino Yanukovich, considerato traditore per esserefuggito,sono arrivati rinforzi militari dalla Russia. Nella suddetta città della Crimea èstato nominato un nuovo Sindaco, Alexey Chalyi, imprenditore filorusso. La polizia diKiev ha cercato di arrestare questo nuovo Sindaco, ma non è riuscita per la reazionedella popolazione filorussa. Vanno informati i lettori che fin dall’antichità la Crimea,che è una penisola e si affaccia sul Mar Nero, è stata sempre desiderata da popoli e im-peri, dai romani agli unni, dai veneziani e genovesi, fino alla Russia zarista e alla Germa-nia nazista. Speriamo che Yulia Tymoshenko, candidata per la Presidenza della Repubblicauraina, riesca a Mosca, incontrando Putin, ad evitare una guerra, che apporterebbe ovviamente gravi con-seguenze in varie parti del mondo. Mario Coletti

SCOPERTO NUOVO SITO MEGALITICO “IMPOSSIBILE”Nuova misteriosa scoperta in Siberia. Un gruppo di ricercatori guidato da Georgy Sidorov ha rinvenuto frale Montagne del territorio di Gornaya Shoria ,nel sud della Siberia un antico sito con strutture megalitiche“anzi super-megalitiche”. Super perché rispetto alle strutture simili sparse in tutto il mondo, e anche in altriluoghi della Russia, queste sono straordinariamente gigantesche, enormi, almeno 3 volte più grandi dei me-galiti scoperti finora. In base alle fotografie inviate dai ricercatori queste strutture, perfettamente lisce sullasuperficie e tagliate perfettamente con gli angoli retti, dovrebbero avere un peso superiore alle 3000 tonnellate.Un approccio scientifico all’analisi storica di questo ritrovamento ci pone di fronte al quesito sulle motivazioniche hanno spinto uomini del passato ha estrarre una tale quantità di pietra dalla montagna, tagliarla con chi-rurgica precisione, trasportarle e poi ammassarle una sull’altra per formare mura alte 40 metri. Le rispostescientifiche del caso sarebbero comunque fuorvianti ed inaccurate considerando il fatto che tale opera è im-possibile da realizzare, infatti le più potenti moderne gru che la nostra odierna tecnologia mette a disposizionepossono sollevare fino ad un massimo di 20 tonnellate. Per la “contro storia” siamo di fronte ad OOPART,ovvero un oggetto fuori da un plausibile contesto, acronimo dall’inglese out-of-place artifact. Ciò ci pone difronte a un bivio di spiegazioni razionali: la prima è che la storia così come la conosciamo è sbagliata ovveroche antiche popolazioni preistoriche erano in possesso di tecnologie più avanzate dell’attuale; la secondaspiegazione nasce nel non accettare la prima, ovvero implicitamente ammettere la possibilità di un intervento“esterno” , di un aiuto “dall’alto” a queste popolazioni preistoriche. Entrambe teorie che il sistema accademicoattuale definirebbe, arroccandosi, come deliranti. Come commentare allora la notizia che le bussole degligeogoli al seguito di Georgy Sidorov si sarebbero comportate in maniera bizzarra girando la punta ed “evi-tando” i megaliti? Una variazione del campo magnetico dovuto a cosa? Forse ai residui di tecnologie anti-gra-vita’? Una cosa è certa: qualcuno definisce questi ritrovamenti come un “qualcosa che non dovrebbe esserelì” e invece ci sono e bisognerebbe studiarle approfonditamente per capire meglio chi siamo, do dove veniamoma soprattutto dove andiamo. Simone Chermaz

OMAGGIO: OGGI E SEMPRE, A MELBA HERNÁNDEZ*28 luglio 1921 - 9 marzo 2014 Melba Hernández del Rey è fonte d’onorecubano, la sua primavera di gloria non si asciugherà mai. La memoriarivoluzionaria ci eleva tutti, in ogni patria del continente latinoamericano.Ci trasformiamo in messaggeri di pace ed in sogni per un mondo aventegiustizia ed uguaglianza per tutti senza dipendere dagli avanzi dei ricchi,e con la nostra onesta povertà, lavoriamo coraggiosamente con dignità.L’esempio di Melba è un astro che garantisce la vittoria rivoluzionaria persempre. *Melba Hernandez del Rey, deputata all’Assemblea Nazionaledel Potere Popolare di Cuba, è eroina del Movimento Rivoluzionario Cu-bano. Trad. di Tito Cauchi Teresinka Pereira

Excelencia Hon. Nicolàs Maduro Presidente de la Repùblica Bolivarianade Venezuela Palacio de Miraflores Esquina de Bolero I Av. UrdanetaCaracas I Venezuela 21 de febrero, 2014. Excelencja,Que ésta sirva para Ilevarle nuestra solidaridad en la dificjl crisis politicaque se ha creado en su pafs. Nuestro héroe fallecido Hugo Chàvez ya lohabfa probado. Realmente Venezuela se ha convertido en el campo depruebas de las nuevas tendencias desinformativas. La violencia desenca-denada por la oposicion ha tenido un reflejo en las redes sociales y se haconvertido en ola de mentiras, presentando imàgenes de policia reprim-iendo manifestantes que procedian del afio 2010 y hasta mismo de otroslugares. El moderno Twitter se ha convertido en un arma de la oposiciòna la independencia de Venezuela y en favor del entreguismo. Unimosnuestras voces al verdadero sueno latinoamericano del ALBA. Rechazoterminantemente al imperialismo que quiere hacer suya toda la AméricaLatina. EL imperio americano no puede tener aliados. Sòlo tiene subor-dinados. José Marti sigue en nuestro patriotismo y nos ofrece el poder desus palabras cuando dijo: “Patria es la humanidad.” Tenemos el deber derespetar a esta humanidad conjunta y aprobada por el voto popular delas urnas, no de los bandoleros de las calles y de las embajadas enemigas.Les deseo mucha energia para expulsar los enemigos de la patria vene-zolana. Por favor, acepte mi reconocimiento por su honor, su coraje dedecisiones y su bien cumplimiento de la ley en su pais. Sinceramente,

Senadora Teresinka Pereira, Ph.D Embaj adora at Large del PMESP

SE IL CLIMA CAMBIA, CAMBIA ANCHE LA STORIA: CE LO DICE GENGIS KHANRecenti scoperte ci permettono di gettare un nuovo sguardo sui grandi eventi del passato e ci possono aiutare a gestiremeglio il presente. La saggezza degli alberi non è solo un invenzione new-age infatti scienziati che stanno studiandoantichi pini siberiani nelle mongolia centrale sono riusciti a farsi rivelare dagli arbusti alcuni dati sui cambiamenticlimatici del passato. Straordinariamente gli anelli di crescita di questi arbusti potrebbero far teorizzare che dietro lafulminea ascesa di Gengis Khan ci fosse un mutamento significativo ed repentino delle condizioni del clima del-l’epoca. Le steppe mongole e cinesi soffrirono nelle ultime due decadi del XII secolo di un periodo di estrema siccità,come testimoniano gli anelli di accrescimento, e ciò secondo i risultati degli studi della Proceedings of the NationalAcademy of Science (PNAS) iniziati nel 2010, avrebbe provocato le divisioni tribali alimentando appunto scontri san-guinosi fra le tribù per la conquista delle scarseggianti risorse. Ma il libro parlante contenuto fra gli anelli degli alberici dice che fra 1211 e il 1225, il clima cambiò repentinamente portando piogge torrenziali insieme ad un clima piùmite e questo periodo coincide con quello di massima espansione dell’impero Mongolo. Gengis Khan infatti riuscì,dopo aver unito le tribù mongole sotto un unico vessillo, a conquistare il più grande impero di sempre che includevaoltre la Mongolia, la Cina , la Corea, la Russia, l’India, la Persia, parte dell’Europa dell’est e parte del medio-oriente,servendosi della più numerosa cavalleria che la storia abbia mai registrato. Gli studiosi suggeriscono quindi che ilclima più umido e mite abbia favorito la crescita del numero del bestiame, vista la nuova ricchezza dei foraggi, edin particolar modo quello dei cavalli, spina dorsale dell’organizzazione tribale, e poi imperiale mongola. Non sarebbestata quella la prima volta in cui la storia dell’umanità abbia visto il clima giocare un ruolo nel determinare caduteed ascese d’imperi. La variazione drastica del clima secondo alcune teorie sarebbe una fra le cause, addirittura la mag-giore, della caduta dell’Impero Romano. Al riguardo il contenuto chimico di anelli di crescita di alberi stavolta dellaGroenlandia e dell’Antartide testimonia che ci fu nel 535 – 536 d.c. una grave crisi climatica a seguito d’immissionenell’atmosfera di una enorme quantità di gas e cenere dovuto ad una forte eruzione vulcanica; non si sa quale sia ilvulcano in questione ma sempre nel 535 cronache cinesi raccontano di eventi conseguenti ad un terremoto a sud ap-punto della Cina. Sono tanti i cronisti dell’epoca che parlano di un oscuramento dell’atmosfera che indebolì l’intensitàdel calore del sole, dice Cassiodoro: “Il sole sembra aver perduto la sua luminosità, ed appare di un colore bluastro. Cimeravigliamo nel non vedere l’ombra dei nostri corpi, di sentire la forza del calore del sole trasformata in debolezza,e i fenomeni che accompagnano normalmente un’eclisse prolungati per quasi un intero anno”. L’agricoltura fu stra-volta e così il clima e sempre secondo Cassiodoro “(…)in Mesopotamia nevicò; i raccolti fallirono in tutta l’Italia el’Iraq meridionale; la Britannia visse il peggior clima (…)”. La siccità e la pochezza dei raccolti fu la causa dunquedi migrazioni da est che misero pressione fino a far cadere l’Impero Romano, e ci interessa citare in particolar modoin questo contesto l’invasione da parte di una tribù mongola, gli Unni. Dobbiamo trarre da questi rimarchevoli ricerchescientifiche e letterarie una seria riflessione su come l’umanità sia dipendente dal clima e dagli “umori” del pianeta,il quale ci avverte di non scherzare con l’ecosistema. Non dobbiamo nasconderci dietro l’alibi della tecnologia perdimenticare quanto sia stretto il nostro rapporto con la Natura e di quanto insignificanti sono le nostre pretese di go-vernare il Mondo d’altronde Sic transit gloria mundi. Simone Chermaz

MALAYSIA PLANESilent terrorism took victims to thebottom of the sea. We are astonishedand hurting with the families of passen-gers and the crew of the fatal Boeing370 which was supposed to fly fromMalaysia to Beijing. May they havedied sleeping and now rest in the wa-ters of the Indian Ocean. However Ikeep thinking of another terrorist planesent by the United States of Americawhich tragic anniversary will be re-membered August 6th and 9th; and theatomic bomb launched on Hiroshimaand Nagasaki, 1945 killing instantlymore than 140,000 people. 69 yearsafter that act of terrorism from onecountry against the people of anothercountry, innocent victims are stilldying from the effects of the radiation.We should not compare, but i am stillthinking because it is impossible toforget. Teresinka Pereira

HEARTIf your heart is made of iron, goodfor you. Mine is made of flesh andbleeds every day. Jose Saramago

My heart /embraces some nostal-gia /and remembers love affairs /Ihad. /Springtime years passedaway, /and one day I awoke up/feeling an imposed dignity /in mymind, and my heart bleeds.

Teresinka Pereira

GIORNATA INTERNAZIONAEDELLA DONNA

(Comunicato da parte di AmnestyInternational) (traduzione dall’in-glese, Tito Cauchi)Il verso più puro che/ la mia manopuò scrivere è dedicato a Fatou,giovane sposa/ di Burkina Fasoche ha subìto maltrattamenti dasuo marito perché partoriva solofemmine. Fatao morì dando allaluce più di una creatura di sessofemminile. Ci sono ancora societàin molte parti del mondo, compresigli Stati Uniti, dove la donna è trat-tata come oggetto sessuale, es-sendo nient’altro che mercenegoziabile. È necessario anchedenunciare l’immoralità dellefamiglie che obbligano le bambinea sposarsi con chi le ha violentateed abusato di loro. E bisognaproibire religioni, leggi e praticheche sottomettono le donna a muti-lazioni genitali. Bisogna esigere intutto il Pianeta che la donna siatrattata come un essere umano.

Teresinka Pereira 8 de marzo,

BRASILE, 50 ANNI DI DITTATURA 1964-1985Fu peggio di un tifone, di un terremoto, di uno tsunami l’occupazionearmata da parte del proprio esercito brasiliano voluto per l’imperialismodel nord. Il 1° aprile 1964, fu abbattuta tutta la democrazia e i patrioti bra-siliani furono arrestati, torturati, assassinati dai militari nei sotterraneidegli alloggi. La paura comunque, era peggiore della morte: invece diraggiungere la sognata repubblica socialista, il Brasile cominciò ad essereinfatti una colonia terzo-mondista degli Stati Uniti. Ed il peggio è che 50anni dopo il tragico colpo di stato si ripete la storia dei 21 anni di vergo-gna e di dolore. Gli abusi del potere e dell’esercito continuano vinconocontro i diritti umani.E noi superstiti, contro la dittatura, avremo un altrotragico compleanno che sarà celebrato il 1° aprile 2014, 50 anni più tardi.

Teresinka Pereira, 12 marzo 2014(traduzione dal portoghese, Tito Cauchi)

AUTODETERMINAZIONE DELLA CRIMEA, UN TRISTE PRECEDENTE GELA LE NAZIONI UNITE

Chi conosce almeno un po’ la storia del nostro Novecento si sta preoccupando già da tempo, gli altri stannopiano piano aprendo gli occhi e comprendendo quanto la situazione in Crimea sia delicata. I fatti sono datempo noti al mondo intero: la Crimea, appunto, regione dell’Ucraina a forte prevalenza di popolazione russa,sta approfittando di una situazione di disordine politico di Kiev per essere annessa alla Russia. La nazione diPutin, dal canto suo, avrebbe più di un interesse nel prendere possesso della regione, non solo per motivi squi-sitamente legati alla tutela della popolazione locale ma anche per ragioni strategiche, geografiche (basti no-minare il porto di Sebastopoli, tanto caro al governo moscovita) e politiche. Proprio in seguito ad una situazionedi crisi già fortemente presente in Ucraina, le truppe russe hanno colto l’occasione per entrare massicciamentein Crimea con lo scopo ufficiale di “difendere” la popolazione russa presente sul posto. L’Ucraina ha cercatosin dall’inizio una soluzione pacifica e diplomatica della situazione, pur mantenendo le sue truppe ben armatesul posto (truppe che pure sarebbero sconfitte in partenza contro lo strapotere russo), ottenendo però come ri-sultato una velocizzazione della richiesta di distaccamento della Crimea stessa, primo passo verso la tanto de-siderata annessione alla Russia. Tra proiettili che iniziano a volare e corpi paramilitari senza distintivi diriconoscimento che circolano tra le strade di Sebastopoli e Simferopoli, l’UE e gli Stati Uniti hanno messo inmoto la macchina delle relazioni diplomatiche: manco a dirlo, la fermezza di Mosca nel suo passo versol’espansione è rimasta tale anche sotto le diffide Occidentali , e mentre le sanzioni del diritto internazionalenon sono ancora destinate a figure di rango elevatissimo, le nuvole cariche di vecchie paure da guerra freddainizia a materializzarsi all’orizzonte delle Nazioni Unite. Era in fin dei conti il non lontanissimo 1938 quandol’Austria scelse con l’Anschluss di farsi annettere alla vicina Germania di Adolf Hitler, iniziando il camminoverso il disastro mondiale che tutti conosciamo. Il paragone suona forse un po’ troppo azzardato (Putin e la suaRussia sono, in fin dei conti, il paradiso della democrazia se paragonati alla Germania Nazista), eppure è giustotenere ben presente a cosa portano situazioni così ingarbugliate. La Germania venne richiamata più e più voltedagli Stati Occidentali nel suo cammino di espansione, richiami che furono troppo morbidi e timorosi peressere ascoltati: sappiamo tutti come andò a finire. Fu Churchill, alla fine della Conferenza di Monco, ultimaprima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, a riassumere in poche parole il fallimento dell’operazionediplomatica di Francia ed Inghilterra: “Francia e Regno Unito” sentenziò il politico britannico “doveva sce-gliere tra guerra e disonore. Hanno scelto il disonore. Avranno la guerra. “ Oggi Vladimir Putin e la Crimeasembrano volutamente sordi ad ogni richiamo proveniente da Occidente, in una situazione per ora delicatache a breve potrebbe diventare addirittura preoccupante. Nessuno può prevedere il futuro, ma l’impressione èche per evitare sul nascere i disastri che abbiamo dovuto affrontare un secolo fa alle Nazioni Unite spetta uncompito arduo: lasciar trasparire quella fermezza che nel 1938, forse troppo democratici per tempi non ancoramaturi, non ebbero il coraggio di adottare. Giovanni Sidoni

ASOCIACIÒN INTERNACIONAL DE ESCRITORES Y ARTISTASActualmente la IWA tiene 1640 miembros en 137 paises de los cinco continentes. Es la mayor asociaciòn literaria yartistica del mundo. Entre sus miembros mAs ilustres hay principes, presidentes de naciones, ganadores del PremioNobel de Literatura y de Paz, grandes escritores, grandes artistas, editores, coleccionadores de arte, activistas cultur-ales. La IWA ftie flindada en 1978. En 1998, cuando cumpliò 20 anos de existencia, se celebrò su cumpleafios conun Congreso en Rio de Janeiro, en Brasii, el cual ftie muy concurrido, pues estuvieron presentes miembros de muchospaises como el Japan, Grecia, Bosnia, Colombia, Uruguay, Argentina, etc. Mas de doscientos miembros brasilefioscomparecieron La sede de la IWA es~ en Toledo, Ohio, en los Estados Unidos, y la lengua oficial es el inglas, perotambi n operamos en francas, italiano, espafiol y portuguas. La IWA està registrada en el Estado de Ohio y ella Bib-lioteca del Congreso en Washington, en la UNESCQ (Paris) y en la Universidad Internacional de Cambridge(Iriglaterra). La junta gubemativa de la IWA està compuesta de directores en diversos palses como la RepublicaCheca, Rusia, Cuba, USA, Turquia, Tunisia, Algeria, Corea, Japén, Colombia, Francia y Brasil. La IWA apoya losderechos y las libertades de la Declaraciòn Universal de los Derechos Humanos para todos los pueblos, en todo elmundo. Entre las actividades de la IWA estan los nombramientos para el Premio Nobel de la Paz y para el PremioNobel de Literatura, nombramientos para el Premio de Activista Social de la Fundacion Gleitsman, de anunciar y apo-yar los congresos de literatura y arte por otras organizaciones que ofrecen premios para los mejores escritores y artis-tas. La IWA reconoce el valor y hace homenaje a los escritores y artistas an6nimos.. Entre los mas distinguidosintelectuales internacionales de la IWA esttn: el rnarquas K. Vella Harber, Gran Prior Internacional yjefe Ejecutivodel Supremo Consejo de la Soberana Orden de San Juan de Jerusalem (Malta); el principe don Waldemar Baroni San-tos (Brasil), Don Ciro Puuu:o, Principe de Cnosso y Manzanille (Italia), Lord Viktor Busà, Presidente del ParlamentoMundial de los Estados para la Seguridad y la Paz, Principe. Duarte Nuno Jon Pio de Orlens e Braganna, de Portugal,Fernando Renrique Cardoso, Presidente del Brasil (1994-2002), Fidel Castro Ruz (Cuba), los famosos escritorescomo Eduardo Galeano, del Uruguay, Noan Chomsky, Toni Morrison, Premio Nobel de Literatura y Pete Seeger(USA), Ariano Suassuna, Thiago de Mello, Frei Betto (Brasil), Dr. Aécio Neves, (Governador de Minas Gerais),Don Pedro Casaldaliga y Antoni Miro (Espafaa), Rigoberta Menchù (Premio Nobel de la Paz, 92, Guatemala), IsabelAllende (Chile). Y entre los inmortales tenemos a Marcel Marceau (Francia), Carlos Drummond de Andrade, JorgeAmado, Jono Cabral de Melo Neto, (Brasil), Alberto Moravia, (Italia), Ella Fitzgerald (USA), Eugene lonesco (Ro-mania), Juan Carlos Maria Onetti y Mario Benedetti (Uruguay), Augusto Roa Bastos (Paraguay); Juan Rulfo (Mex-ico), Ernesto Sàbato, Julio Cortazar y Manuel Puig (Argentina), Vicente Aleixandre (Espaina), Maguerite Duras(Francia), Melma Merkuri (Grecia) y otros. Teresinka Pereira, Presidente

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L’ATTUALITÀ, pag. 4 N. 4 APRILE 2014TEMATICHE ETICO-SOCIALI

ARCHIVIO STORICOProponiamo alla riflessione dei lettori le pagine 125-126 del pregevolelibro di Indro Montanelli (nella foto)e Roberto Gervaso “L’Italia dei se-coli d’oro” (Ed. Rizzoli 1971).

“I LUPI HANNO ASSUNTO IL CONTROLLO DELLACHIESA E SUCCHIANO IL SANGUE DEL GREGGE”

L’Italia, ora che il Papastava ad Avignone e quindinon era più o era moltomeno in grado di dispensarefavori e di esercitare rappre-saglie, non mandava quasipiù nulla: le Signorie eranomeno ligie alla Chiesa diquanto lo fossero stati i Co-muni guelfi. Impegnate inuna lotta mortale destinata adurare cent’anni, la Franciae l’Inghilterra rastrellavanotutto per i loro eserciti e alclero non lasciavano che gliocchi per piangere. I pretitedeschi erano ostili a un Papato che parlava francese. Per superare questedifficoltà, Giovanni e Benedetto avevano già portato al limite estremo lapressione fiscale. Ogni nuovo vescovo o abate doveva anticipare al Papa,per un anno, un terzo delle sue rendite. Se diventava Arcivescovo, dovevapagare una somma iperbolica per il manto, che solo la Curia era autoriz-zata a fornirgli. A ogni elezione di Pontefice, ogni beneficio ecclesiasticodoveva rimettergli un’ annualità d’introiti. Alla morte di ogni Cardinaleo Vescovo o Abate, tutti i suoi beni personali erano confiscati dal Papa,cui andavano anche tutte le rendite del beneficio finché il successore nonera nominato, e appunto perciò le nomine si facevano molto aspettare.Ogni nuovo designato era responsabile delle somme dovute dal suo pre-decessore. Chi adiva i tribunali pontifici per far valere i propri diritti do-veva sobbarcarsi alle più gravose parcelle, e la vittoria costava semprepiù della posta in gioco. Più che il malcostume, furono questi soprusi fi-scali a fomentare il malcontento contro Avignone. Alvaro Pelayo scrisseun "Lamento sulla Chiesa” in cui si leggono frasi di questo genere: "Ognivolta che entro nella Corte Papale, non trovo che preti intenti a contare isoldi rapinati... Sono i lupi che hanno assunto il controllo della Chiesa esucchiano il sangue del gregge...” Il clero tedesco si riunì in un sinodoche decise di rifiutare le decime agli agenti del Papa e li abbandonò allafuria del popolo che ne linciò parecchi. Il parlamento inglese promulgòleggi contro le tassazioni del Papa e l’esportazione di valuta. E tutto que-sto creò un’atmosfera favorevole al fiorire di una protesta più profonda,che rimetteva in discussione non solo i costumi della Chiesa, ma laChiesa stessa.

(segue da pag. 1) Piccante serata inaugurale di “Ipse dixit”

(segue da pag. 1) I problemi del giovane Renzi

(segue da pag. 1) L’ennesima fregatura!

IL MISTERO DELLA PORTA BURGUNDA (seguito)

Come spesso accadde dei nostri “grandiosi” progetti durante la 2da Guerra Mondiale e in particolare in quel primo periodo che va dall’invasionedella Polonia all’attacco alla Francia, alla fulminea invasione del Belgio , dell’Olanda e della Norvegia da parte della Germania: la “drôle de guerre”,la strana guerra, in cui le forze in campo, pur a guerra dichiarata, si fronteggiavano senza affrontarsi, con le armi al piede, anche l’Italia di Mussolini,opportunisticamente in attesa di salire sul carro del vincitore, e tuttavia ormai schierata dalla parte della Germania in virtù del funesto “Patto d’Ac-ciaio” stipulato a maggio del ’39, all’entrata in guerra al suo fianco (10 giugno ’40), contava di acquistar gloria e prestigio, irrompendo, comeabbiamo detto, dalla Porta Burgunda (Troué de Belfort) nella valle del Rodano, per aggirare così tutto l’esercito francese schierato sulle Alpi Occi-dentali, che comprendeva ben 25 divisioni. Ma questo piano già elaborato al tempo della Triplice Alleanza e ripreso dal nostro S.M. su proposta del-l’Alto Comando germanico prima ancora che entrassimo in guerra rimase lettera morta. Perché? Come si è detto, il generale Mario Roatta, alloraVice Capo di S.M. dell’Esercito, era pronto a partire per la Germania per stabilirne il progetto esecutivo, ma non se ne fece più nulla, poiché il gen.Badoglio, Capo di S.M. Generale, al quale il gen. Rodolfo Graziani, Capo di S.M. dell’Esercito, aveva rimesso una copia della relativa Memoria,oltre, naturalmente, a quella consegnata al Duce, aveva avocato a sé “la direzione della cosa” (v. op. cit. del Graziani, pag. 201), riservandosi di farglisapere in seguito il da farsi. Ma non gli fece sapere più nulla al riguardo e quando, qualche tempo dopo Mussolini convocò Graziani a rapporto, aVilla Torlonia perché indisposto, questi si trovò di fronte un Duce “accigliatissimo”, che al sentire che G. aveva rimesso al suo esame “il progettoper la radunata delle divisioni alla Porta Burgunda” era esploso in un vero e proprio accesso d’ira; “Sembrava - dice G. - si rivolgesse a un invisibilefantasma. Lo inquietava il fatto di non poter più decidere in merito al tema del mio colloquio, pel quale in precedenza erasi mostrato tanto entusiasta.”.Graziani aveva cercato di trar partito, mettendo in dubbio la fedeltà del Capo di S.M. Generale alle direttive del Duce e questi, sempre in preda all’ira,aveva gridato che se Badoglio non si sentiva di obbedire poteva andarsene. E, infine, dopo un’altra sfuriata, provocata dal G., contro il pacifismodel popolo italiano, lo aveva bruscamente licenziato dicendogli: “Andate, Graziani, andate, Vi farò conoscere le mie decisioni al riguardo”. E ag-giunge, come per giustificarlo, “In realtà quel giorno egli non era più del tutto compos sui”. Dopo di lui era in attesa di udienza il gen. Soddu, Sot-tosegretario al Ministero della Guerra, suo implacabile rivale, e, dice G., “ebbi subito la sensazione che non si trattasse d’innocua coincidenza e cheil colloquio sarebbe stato ripreso da lui.” Questo tempestoso incontro era avvenuto 48 ore prima che il gen Roatta partisse per la Germania, ma,passando i giorni senza disposizioni in merito, il 29 maggio, ormai quasi alla vigilia della dichiarazione di guerra alla Francia e all’Inghilterra,vennero convocati a rapporto dal Duce a Palazzo Venezia, nella famosa Sala del Mappamondo, i tre Capi di S.M. delle Forze Armate, Cavagnariper la Marina, Pricolo per l’Aereonautica, Soddu, quale Sottosegretario alla Guerra, e Graziani, Capo di S.M. dell’Esercito, oltre a Badoglio, nellasua qualità di Capo di S.M. Generale, “il quale aveva impedito che Soddu intervenisse”. Qui Graziani si contraddice, dove afferma che prima di en-trare erano “ancora sotto l’impressione della bufera del giorno avanti”, ma nel periodo precedente aveva detto che “Protraendo le decisioni di giornoin giorno, s’era giunti alla fine di maggio” (op.cit. pag. 203). Però questa errata scansione di tempo è senza importanza. La data è confermata neiDiari di Ciano (pag. 271, dell’ediz. Rizzoli), dove Galeazzo narra: “Stamane alle 11, a Palazzo Venezia, è nato l’Alto Comando. Poche volte ho vistoMussolini così felice. Ha realizzato il suo vero sogno; quello di diventare condottiero militare del Paese in guerra”. Evidentemente, non era davverocompos sui. E nelle date del 27 e 31 maggio ci parla dei vani interventi del presidente Roosevelt per scongiurare l’entrata dell’Italia in guerra,ignorati da Mussolini, che si rifiuta persino di ricevere l’ambasciatore americano Philips!(continua) Sergio ScaliaUNA PROBLEMATICA SOCIALE:

GLI INCIDENTI DOMESTICIOgni anno, in Italia, oltre 3 milioni di persone hanno un incidente dome-stico e più della metà finisce in pronto soccorso ospedaliero. Fortunata-mente, dopo medicazione quasi tutti vengono rimandati a casa perchéaffetti da lesioni superficiali quali contusioni, piccole ferite da taglio epunture, fratture minori, lievi intossicazioni o scottature. Tuttavia, circauna su dieci viene ricoverata a seguito di una lesione più grave, ad esem-pio una frattura del femore, un’ustione di terzo grado, un’ingestione disostanza caustica. Gli incidenti domestici sono purtroppo la prima causadi decesso per i bambini fino ai quattro anni per cause quali cadute eustioni (soprattutto da cibo e acqua bollente), soffocamento per inge-stione di piccoli oggetti ed intossicazioni. Molti anziani muoiono in casaper incidente, soprattutto cadendo. Possiamo distinguere gli infortuni do-mestici in: frequenti, ma non gravi; gravi, ma non frequenti; gravi e fre-quenti. Nel primo tipo rientrano eventi minori come la ferita da coltelloalle mani o alle braccia in cucina o l’urto contro oggetti sporgenti. Sitratta in genere di eventi con conseguenze minori. Tuttavia, ferite dacorpo estraneo nell’occhio come schegge e polveri possono avere con-seguenze fastidiose ed esiti anche invalidanti Vi sono poi eventi più rari,ma che possono avere conseguenze molto gravi, come l’esposizione asostanze tossiche (corrosive o irritanti), quali i prodotti per le pulizie, pe-sticidi e disinfestanti, farmaci e prodotti per l’igiene. Queste esposizioniriguardano soprattutto donne adulte e bambini e possono avvenire peringestione l’ inalazione e contatto. Lo stesso si può dire per le ustioni daliquidi o vapori bollenti o per il contatto diretto con oggetti roventi ofiamme libere. In caso di lesioni estese sul corpo, specialmente per i bam-bini molto piccoli, le conseguenze possono infatti essere molto gravi.L’incidente potenzialmente grave e più comune è la caduta. I più a rischiosono i bambini piccoli e gli anziani, perché sono più presenti in casa,hanno una minor capacità di coordinare i movimenti e di proteggersidalla caduta e hanno una maggiore fragilità fisica. Particolarmente peri-colose, per il bambino sotto l’anno d’età, le cadute da posizione soprae-levata, quali il fasciatoio e la culla. Le cadute d’alto, ad esempio da scale,sono in genere pericolose. Patrizia M. Frangini Klum

CAPITANO BASILE, LA TUA MORTE NON È STATA VANA! Il Capitano Emanuele Basile morì il 4 maggio 1980 a Monreale (Pa), ucciso da Cosa Nostra mentre ritornava a casa con la moglie Silvana e con lafiglia Barbara di appena due anni, tenuta tra le sue braccia, dopo aver assistito alla festa del Santissimo Crocifisso. Tra l’altro, aveva proseguito leindagini che stava svolgendo il Capo della Squadra Mobile di Palermo, Boris Giuliano, quando venne assassinato; la sua morte fu evento che tantosconvolse Paolo Borsellino per rapporti professionali, di stima e di amicizia oltremodo intensi. Taranto è la Città di Emanuele Basile, dove il Suoricordo è ancora molto vivo come anche nella Provincia, soprattutto per la presenza della venerata Mamma, della moglie, della figlia Barbara, deifratelli e degli amici di gioventù. Su Viale Virgilio, poi, nei giardini pubblici adiacenti al Comando Provinciale dell’Arma, si trova un busto inbronzo posto anni addietro, in Suo onore, da parte della Civica Amministrazione, per cui, passandovi davanti, è possibile rivolgergli idealmente unpensiero ammirato. La figlia di Emanuele, Barbara, nel tempo, aveva maturato una sorta di ritrosia, per motivi umanamente comprensibili, a pre-senziare a cerimonie commemorative organizzate dall’Arma e va detto che, con l’aiuto della Mamma, riuscì a superare tale atteggiamento, anchein considerazione che da lassù, Chi le voleva veramente bene, avrebbe apprezzato un diverso atteggiamento. E ciò avvenne in occasione dell’ inau-gurazione della neo istituita Compagnia Carabinieri di Massafra, nel 1999, allorché Barbara accettò di partecipare, quale “Madrina”, alla cerimoniache prevedeva anche l’intitolazione della Caserma al suo eroico Padre. Quanta commozione quando, alla presenza di Autorità, Associazioni Com-battentistiche e d’Arma ma, soprattutto, di scolaresche e tantissima gente convenuta da Taranto e provincia, Barbara, con a fianco la cara Nonna el’adorata Mamma, sciolse il drappo tricolore, che volle baciare, posto a provvisoria copertura della lapide marmorea con il nome, la foto e la moti-vazione della Medaglia d’Oro al Valor Civile concessa nel 1982 al suo grande Papà. Tutto questo mentre tra la commozione generale la Banda del-l’Arma iniziava ad intonare le note della “Fedelissima”. Onore a Te, Emanuele, valoroso Combattente tra i più valorosi figli della nostra miglioreamata Italia! Sappi che Tu non sei morto invano mentre, per la società civile, quanti Ti hanno vigliaccamente ucciso, è come se non avessero maivissuto, perché indegni della Vita, che è dono di Dio! Raffaele Vacca

IL DEGRADO DEI BENI CULTURALI: CAMBIANO I GOVERNI MA NON CESSA IL DECLINO‘’Lo Stato italiano lascia le rovine di Pompei all’abbandono’‘: questo iltitolo di prima pagina del quotidiano francese, Le Figaro, che dedica unampio servizio alla situazione di Pompei. “Pompei accelera la sua ro-vina”, scrive ancora Le Figaro, sottolineando che “un’amministrazioneimpotente assiste al crollo dei tesori di una civiltà”. E “le pesantezzedella burocrazia bloccano l’attuazione di lavori urgenti”. Oltre alla “lentaagonia” di Pompei, a cui dedica ampio spazio, Le Figaro passa in rasse-gna altri siti italiani in ‘‘allarme rosso”, come la Biblioteca di Brera aMilano, Villa Adriana a Tivoli, la biblioteca Girolamini a Napoli, laDomus Aurea a Roma, Volterra, e anche i palazzi reali di Caserta e Car-ditello, la cittadella di Alessandria, i templi di Agrigento, il sito di Sibariin Calabria o di Tuvixeddu in Sardegna. In Italia “c’è un’eterna confu-sione tra interessi pubblici e privati”, spiega Claudio Strinati, ex soprin-tendente del polo museale romano, intervistato dal giornale francese sullasituazione del patrimonio italiano. C’è molto da fare, da riformare e datogliere via dall’abbandono. Vero. Con la cultura “si mangia” e si “vive”:solo con la miopia dei governi che ci hanno rappresentato siamo arrivatisin qui, al tramonto del patrimonio culturale italiano. Denari pubblici in-vestiti in stipendi e prebende per gli uomini di Stato e delle istituzioni.Ma non investiti nei beni culturali che arricchiscono il nostro paese e checi hanno permesso di essere tra le mete preferite di turisti di tutto ilmondo, nel nostro passato più recente. Sprechi, corru-zione, mala gestione che ci hanno posti sotto i riflettoridi tutto il mondo per le nostre malefatte. I privati cheristrutturano e riqualificano beni dal valore inesti-mabile come il Colosseo o la Piramide Cestia cisono, anche stranieri, (si pensi all’imprenditoregiapponese Yuzo Yagi che sta ristrutturando la Pira-mide di Roma) ma il resto è all’abbandono. Occorrereagire tutti insieme, cari lettori, rialzare la testa e lachina di questo paese. Amare profondamente il nostroterritorio e la nostra cultura che ci rappresenta e che potrebbe davvero es-sere traino per il nostro nuovo “rinascimento”. Lisa Biasci

IL VERO DENTRO AL FALSO“In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico”, queste sono leparole di Virgil Oldman, il battitore d’asta creato da Tornatore nel film“La migliore offerta”, per racchiudere il pensiero sulla menzogna e sulvero, a partire dalle opere d’arte fino anche ai comportamenti umani.L’idea immaginata da Giuseppe Tornatore in questo film illuminante èche nel falsificare un’opera d’arte, per esempio, anche il falsario cede alproprio inconscio, all’inconsapevolezza delle proprie emozioni, delproprio vissuto, del proprio io. Perciò nel riprodurre, o nel falsare sevogliamo, l’opera, egli adopera il proprio tratto, e riversa delle sfumatureimpercettibili che rendono il quadro autentico nella bugia di cui èportatore. Si tratta, cioè, dell’idea che ogni cosa può essere frutto di una“simulazione”, come nell’arte, anche le emozioni: nel mentire agli altri,riveliamo, tuttavia, delle piccole parti di noi che ci lasciamo sfuggire nelprocesso di falsificazione e alterazione. Quando raccontiamo una storia,vera o falsa, dalla barzelletta all’aneddoto, l’arricchiamo sempre diparticolari più o meno rilevanti, scegliamo noi la durata, le parole, lemovenze del corpo, eccetera. Non stiamo parlando di verità, ma di falsoe autentico. Di vero, non di verità. è vero ciò che è reale, in questo caso,non ciò che è veritiero. Questo si riflette su tutto, in particolare suirapporti con le persone, in primis con noi stessi. Siamo noi a tradire noistessi nel falsificare un’informazione che veicoliamo all’ascoltatore,perchè mentre forniamo una notizia falsa, in realtà stiamo anche dandoun lato di noi, delle informazioni sul nostro modo di essere. Questo perdire quanto fallaci siano a volte i meccanismi della psyche umana, qualigrotteschi principi regolino nel profondo l’animo umano. A cosa servementire, dire bugie, falsificare un’opera? Forse, proprio a riconosceredove si trovi il vero, o ciò che è autentico. Chi falsifica, sta raccontandoqualcosa di sè, sta rivelando una parte del proprio inconscio: una paura,un’amore, una pulsione, un desiderio. Qualcosa che comunque nondirebbe, qualcosa che preferisce nascondere, qualcosa che alla fine trovail modo di uscire fuori. Mattia Scavo

parola “liberale” è stata cassata, chiarendo che ha valore retroattivo dal2007 in poi... Ciò significa che eventuali pregressi irregolari sono da con-siderarsi prescritti... quelli dal 2007 in poi invece, sono sanati. Intanto,Adnkronos informa che in un’indagine penale, la Procura della Repub-blica di Forlì è “venuta in possesso di alcuni contratti che legavano par-lamentari della Lega al proprio partito nei quali era concordatal’erogazione “liberale” di una parte dell’indennità percepita dopo l’ele-zione al Parlamento”. Secondo l’Agenzia delle Entrate le somme versatenon sarebbero quindi detraibili dall’Irpef... Scommettiamo che i malpen-santi suppongono che sia stato un emendamento fatto su misura? Maquesto lo pensano solo i malpensanti. Noi, benpensanti, lo crediamo.

Vetriolo

bene se questa velocità si accompagna a riflessione e a fatti concreti.Quello che non condivido é il giudizio con cui Sartori viene definito“scienziato della politica”. La politica, per sua natura, non può essereconsiderata una scienza in senso stretto. Ma se tale vogliamo chiamarlaé una scienza molto fallibile. Direi che la politica, più che scienza, é unasorta di vocazione che deve avvalersi della prudenza e accontentarsi dirisultati provvisori, siano essi più o meno “veloci”. Al di là delle alchimiepossibili, un problema andrebbe affrontato per primo. Il politico do-vrebbe anzitutto essere consapevole che qualsiasi uomo, anche se mossoda buone intenzioni, può sbagliare e può correggersi. Importante é chenon creda di essere infallibile e che nohn agisca per ambizioni personalima da una visione “super partes” e con onestà di intenti. Senza quest’ul-tima virtù, qualsiasi politica (di destra o di sinistra) resterà sempre so-spetta. Umberto Saba, da poeta, sosteneva: “Ciò che resta da fare ai poetié la poesia onesta”. Ciò vale anche per i politici. Sarebbe bello se la so-cietà nazionale fosse piena di persone oneste. L’onestà é un valore piùgrande del benessere economico. Forse si tratta di utopia. Ma guai senon esistesse qualcuno capace di proporre utopie. Raffaele Cecconi

Chiappetta ed Ernesto Caselli, già Sindaco di Diamante. Non sono mancati: il famoso vignettista Gianni Tartaglia, in arte “Passepartout”, che ha offerto lesue prestigiose vignette ed il comico Gianni Pellegrino, in arte Sua Maestà Peperoncino, che ha accompagnato ed allietato la serata con lo spettacolo di cabaretmuovendosi tra i tavoli e coinvolgendo i partecipanti. La serata ha avuto inizio con il convegno di presentazione. Ha aperto i lavori il dott. Antonio Bartalotta,Presidente di Ipse Dixit, che ha salutato e ringraziato tutti i presenti per poi dare la parola al prof. Enzo Monaco, Presidente dell’Accademia Nazionale delPeperoncino, il quale ha espresso soddisfazione per la nuova delegazione, la novantaduesima in Italia, partita da subito con grande entusiasmo, passione epartecipazione. Auguri e ringraziamenti anche dalla dott.ssa Ersilia Amatruda, Dirigente alla Presidenza della Regione Calabria, regione che ha concesso ilpatrocino già nella prima uscita della delegazione romana. La Amatruda ha parlato della tradizione artistica e culturale della Calabria e dopo aver portato isaluti dell’on. Peppino Accroglianò, impossibilitato a partecipare per un impedimento imprevisto, ha letto gli auguri di Nuccia Carmagnola, Presidente delladelegazione dell’accademia del peperoncino di Rende (CS). La brava attrice e scrittrice Gabriella Di Luzio, che ha moderato egregiamente la serata, ha lettoi saluti giunti da Giorgio Santacroce, Primo Presidente della Corte di Cassazione. Anche il dott. Salvatore Veltri, direttore di www.attualita.it quotidiano online,ha espresso congratulazioni ed auguri al Presidente Antonio Bartalotta. Coinvolgente l’intervento del prof. Carlo Conte, Vice Direttore Generale Vicario delFormez, che ha sottolineato come, in questi tempi, in cui si comunica sempre più in modo rapido ed essenziale attraverso “emoticons”, il peperoncino abbiauna forza ed un potere aggregante e, le oltre 160 persone che ascoltavano con interesse, ne erano la testimonianza. Un salto indietro nel tempo è stato fattocon l’intervento del prof. Salvemini, direttore responsabile del periodico di società e cultura “L’Attualità”, che ha parlato della Magna Grecia e della civiltàellenistica. Per tornare poi ai nostri tempi e alla questioni pratiche di tutti i giorni, il dr. Antonio Ferro, medico chirurgo, specialista in odontoiatria, haspiegato le proprietà mediche del peperoncino, in particolare della “capsaicina” un composto chimico presente in piante del genere Capsicum (ad esempionel peperoncino piccante) usata per curare la così detta “sindrome della bocca infuocata”. È stato seguito con notevole interesse anche l’intervento del dott.Enrico Barcella, agronomo, che ha dato preziosi consigli su come coltivare il peperoncino sul balcone di casa. L’esperto agronomo, ha poi spiegato quale èil sistema migliore per mantenere le piantine ed ottenere una buona quantità e qualità di peperoncini. L’azienda Di Meo Remo dove svolge la sua attività,ha offerto, a tutti i partecipanti, piantine di peperoncino del tipo “Cayenna” e “Habanero”. Per finire, grande spazio alla solidarietà di Ipse Dixit. Due le ini-ziative portate all’attenzione dei partecipanti. La prima per Valerio, un giovane poeta che Antonio Bartalotta ha incontrato per le vie di Roma. Il presidentedi Ipse Dixit, nell’occasione, ha dimostrato ancora una volta la sua grande sensibilità nei confronti delle tematiche sociali, descrivendo l’esperienza dell’in-contro con Valerio. Valerio per vivere ferma i passanti frenetici e declama loro una poesia che egli stesso scrive, chiedendo in cambio solo qualche spicciolo.Così ha conosciuto Antonio ringraziandolo per essersi fermato ad ascoltarlo, cosa che purtroppo non gli capita tanto spesso. Le sue poesie, scritte a manosu un block notes, hanno trasmesso una emozione immensa a tutti coloro che erano immobili ed incantati ad ascoltarlo, colpiti anche dal modo di essere diValerio, che ci riporta indietro nel tempo quando le giornate scorrevano lente e la gente si fermava per parlare, per ascoltare e per guardare l’emozione negliocchi dell’altro. La seconda iniziativa solidale ha visto protagonista Fabrizio, un giovane della Comunità Mondo Nuovo – Associazione di VolontariatoONLUS – che si occupa del recupero e del reinserimento sociale di chi si trova in difficoltà per qualsiasi problema di emarginazione. Fabrizio ha raccontatola sua storia e quella di tanti giovani e meno giovani che per motivi diversi prendono strade sbagliate e si ritrovano ai margini della società. Inoltre, haproposto, nella serata di Ipse Dixit, i prodotti che vengono realizzati con il lavoro degli ospiti della comunità, anzi, ha precisato: “non voglio chiamarlo lavoro,ma dignità di chi ci mette la faccia e ce la mette tutta per ripartire”. Come in ogni festa che si rispetti, e come è nella tradizione italiana e soprattuttocalabrese, la serata si è conclusa a tavola, nella bellissima sala del ristorante New Green Hill, di via della Bufalotta 663, dove si sono potute gustare specialitàcalabresi preparate accuratamente dallo Chef Carlo. Tutti i partecipanti hanno potuto degustare salsine piccanti, marmellate di peperoncino, olio al peperon-cino, olii aromatici, tutti prodotti offerti dalle aziende: Suriano, I Magnifici del Mezzogiorno, Terre del Lao ed il vino dell’azienda Campoverde. La fine dellaserata è stata accompagnata dalla dolce, gustosa e spettacolare torta Ipse Dixit, offerta dalla pasticceria Gatto, di Roma Talenti, e dal gelato al cioccolato pic-cante al peperoncino di Diamante della omonima gelateria. Per essere informati sulle prossime serate ed iniziative di IPSE DIXIT scrivere a: [email protected] Daniela Piron

Page 5: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 5N. 4 APRILE 2014 INIZIATIVE CULTURALI

CAFFÈ DELL’ARTISTA(Associazione Culturale ade-rente all’UN.I.A.C.) - Salerno

Programma: 7 aprile, lunedì,ore 18,00: Circolo San Deme-trio, “Scenari classici” a cura deldott. Santolo. 14 aprile, lunedì,ore 18,00: Circolo Canottieri,concerto di Federica Severinoe cena sociale. 28 aprile, ore18,00: Circolo San Demetrio,Andrea Scognamiglio “Variefonti di produzione di energia at-traverso nuove scoperte”. 5maggio, ore 18,00: presenta-zione del libro di Cosmo G. Sal-lustio Salvemini “LaRepubblica va rifondata sullarandom-crazia”; relatore prof.Francesco D’Episcopo (Univer-sità di Napoli Federico II).

INIZIATIVE STORICO-CULTU-RALI PROMOSSEDAL CONSOLATO

ONORARIO D’UNGHERIA

Venerdì 14 marzo 2014 alle ore15:30 a Napoli in Piazza Carolina,in occasione dell’anniversariodella Rivoluzione e Guerra Un-gherese d’Indipendenza del1848-49, il Consolato Onorariod’Ungheria in Napoli, l’Associa-zione Culturale Ungherese Mariad’Ungheria Regina di Napoli,l’Associazione Culturale Prome-teo di Torre del Greco, in collabo-razione con la Provincia diNapoli, hanno organizzato una so-lenne commemorazione in onoredei generali e statisti GiuseppeGaribaldi e István Türr, nomi-nato dallo stesso Garibaldi primoPrefetto di Napoli. Sulla lapide ap-posta nel 2002 in Piazza Carolina,sull’edificio della Prefettura, in oc-casione della visita a Napoli delPresidente d’Ungheria, è stata col-locata, alla presenza delle Autoritàcivili e militari e degli Ufficiali un-gheresi, guidati dal colonnelloAntal Bárdos, in missione a Na-poli presso il Comando delle ForzeAlleate del Sud Europa, una co-rona di fiori per ricordare le figuredi Giuseppe Garibaldi e IstvánTürr. Alle 16:00, al Caffè Gam-brinus in Piazza Trieste e Trento,nell’ambito dell’Anno CulturaleItalia-Ungheria, si è tenuto il con-vegno storico-letterario dal titoloNapoli, le donne i luoghi e le me-morie, relatrice Agnese Palumbo.La giovane scrittrice napoletana haraccontato, momenti importantidella storia napoletana attraversole figure femminili, che durante illoro percorso storico hanno creatodei legami indelebili tra i due po-poli. All’incontro sono statipre-senti le Autorità di Napoli ed’Ungheria. Napoli, 10 marzo2014.

A cura di Francesco Manca

ARTE E CULTURA A MESSINADomenica 8dicembre 2013nell’atrio d’in-gresso del Co-mune diMessina èstata inaugu-rata la mostrap e r s o n a l ed e l l ’ a r t i s t aMessinese An-tonio Ferrara,e la presenta-zione della sil-loge di poesie“Melodie del Cuore” della poetessa Anna Licia Naro di Serradifalco/CLche era presente, con la prefazione dell’Onile Pietro Fratantaro, che hapresentato pure l’artista, e nel libro le critiche: Cav. Giovanni Amodio(TA), Rag. Angela Di Natale (Gela/CL), Dr. Roberto Girasa(Modica/RG) editore del volume, Cav. Nino Macaluso Roma), Prof.Maria Elena Mignosi NA), Drs. Concetta Minardi (NA), Drs. SerenaNicosia della Sopraintendenza Beni Cultuaali (ME), conduttrice labrava Prof. Elisa Laganà; sono intervenuti: il fotografo Cav. Antonio DeFelice, i cantanti Myriam Cosenza e Giuseppe Sottile cantando nume-rose canzoni; il chitarrista Josè Ortega che si è esibito in numerosi in-terventi; la Direttrice di Danze Orientali Dama Marzia De Seta e leallieve di danze orienteli le “Ninfe del Deserto” della scuola “New Evo-lution” di San Licandro/ME della Maestra Roberta Mangano: GiadaBruzzese Seconda a “Miss Zankle” 2013, Regina De Luca Prina a“Miss Zanide” 2013, Alessia Giorgianni, Maria Grazia Morabito, Si-mona Ruggeri Seconda a “La Bella & la Voce”, Chi&a Scopelliti; etutti sono stati molto applauditi dal pubblico che ha assistito all’inizia-tiva ideata da Fratantaro Presidente FEBAC (Federazione Europea BeniArtistici Culturali) Vice Ministro e Consigliere Diplomatico del Parla-mento Mondiale fra gli Stati per la Sicurezza e la Pace del Mondo, hapresentato l’edizione 15° del Premio Europeo Tindari, del quale è idea-tore, che inizia l’iter del 2014, come ogni anno in giro per l’Italia, eche verrà divulgato tramite: il Cittadino/ME, primo piano Milazzo/ME,L’ATTUALITA’ Roma, e della trasmissione “Radio Amore” di San Ca-taldo/CL che è condotta settimanalmente dalla poetessa Naro, che par-tecipa in molti Premi letterari classificandosi fra i primi posti. In mostra40 opere su tela dell’artista ed i libri di poesia. La mostra è rimasta finoa domenica 15 e c’è stata l’affluenza di numeroso pubblico.

A “..INCOSTIERAAMALFITANA.IT” FESTA DEL LIBRO IN MEDITERRANEO SCRITTORI IN…BANCOIL CONCORSO È RIVOLTO QUEST’ANNO AGLI ALUNNI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI DI TUTTA ITALIA

L’ottava edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo rivolge anche quest’anno uno sguardo importante ai più giovani,ossia agli studenti delle Scuole Medie Superiori italiane, che avranno l’opportunità di mostrare e di mettere in pratica le loro conoscenze ed il lorotalento in ambito letterario. Ed è per questo che l’ottava edizione di ..incostieraamalfitana.it, in collaborazione con l’Associazione culturale “IPresìdi del Libro” Maiori, l’Associazione UniverCity Salerno, IperNetwork Team Salerno, i progetti “Finanza Sociale” e “Friendly Business”, l’Al-bergo Residence Panoramic di Maiori, il Giardino Segreto dell’Anima di Tramonti, promuove l’edizione 2014 del Concorso letterario Scrittorein…banco. Il Concorso ha il fine di promuovere il piacere della scrittura, l’originalità e la creatività, e avvicinare i giovani al mondo della letteratura,e pertanto gli studenti avranno modo di realizzare un breve racconto, partendo dagli incipit degli scrittori partecipanti all’edizione 2014 di “..inco-stieraamalfitana.it”, tra cui Pino Imperatore, vincitore del Premio costadamalfilibri; Giuseppe Di Costanzo, vincitore del Premio Speciale dellaGiuria Fes Ceramiche, recentemente scomparso; Nicolò Angileri, vincitore del Premio “Autore emergente” UNPLI Comitato Provinciale di Salerno.Il concorso, a cui si può partecipare solo a titolo individuale, prevede per i concorrenti la distinzione in tre sezioni: classi del biennio; del triennioesclusa l’ultima classe; e infine quelle dei maturandi. Sul sito www.incostieraamalfitana.it regolamento, modalità di partecipazione ed elencocompleto dei premi. Termine di partecipazione il 15 aprile 2014. I primi classificati delle 3 sezioni saranno premiati il 6 Giugno 2014 in Costad’Amalfi, nell’ambito di una delle serate di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, con una Smart People Card completa di unHoliday Bonus valido per prenotare 1 settimana di soggiorno per 4 persone, messa a disposizione dall’Associazione UniverCity in collaborazionecon IperNetwork Team Salerno. La Giuria potrà eventualmente segnalare un ulteriore testo “meritevole”, per una sola o per ognuna delle 3 sezionidel concorso. Tra tutti gli elaborati in concorso ne saranno individuati alcuni da utilizzare per una rappresentazione scenica realizzata dagli alunnidi laboratori teatrali scolastici della nostra provincia, capofila il Liceo Statale “Regina Margherita” di Salerno, e rappresentata nella stessa serata dipremiazione. Cerimonia di premiazione che sarà preceduta da una visita guidata al Giardino Segreto dell’Anima, tra centinaia di specie floreali epiante di altre regioni d’Italia, in un’ area botanica sperimentale di circa 3000 metri nel borgo di Campinola a Tramonti. “Anche quest’anno i ragazzisaranno eccellenti protagonisti del nostro evento, grazie allo stesso contributo, significativo, profuso dalla coordinatrice del Concorso, la profes-soressa Giovanna De Angelis.” - sottolinea il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone - “Un ringraziamento va ancherivolto ad operatori, come Ipernetwork Team Salerno, che hanno inteso rinnovare il loro prezioso supporto ad una kermesse che, ormai, ha un postodi rilievo nel panorama delle iniziative culturali del nostro Bel Paese”. A sottolineare questo rilievo anche l’edizione 2014 di..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo godrà degli auspici del Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attivitàculturali. UFFICIO STAMPA Reghinna communication - [email protected] - 333.6570050 - seguici su: www.incostieraamalfitana.it

“SOGNANDO LA RIBALTA” A BITONTO“Grande successo per la commedia brillante Pensione O’Marechiaro”di Valerio Di Piramo. La città di Bitonto ha ospitato nel suo glorioso an-tico teatro Tommaso Tratta (costruito tra il 1835 e il 1838), una delle piùentusiasmanti commedie brillanti del panorama teatrale italiano, firmateda Valerio Di Piramo. L’evento culturale, ha avuto luogo il 7 marzo u.s.alla presenza delle autorità locali bitontine e di un folto gruppo di artistie letterati pugliesi. L’abile regia di Rosalba Fantastico di Kastron e diFrancesco Pennetta (quest’ultimo recita magistralmente la parte dell’al-bergatore Gennaro), ha permesso al pubblico pugliese di apprezzare ilvalore di una commedia ambientata a Genova, ma di fatto appare vissutaall’ombra del Vesuvio, in una miscellanea di battute e sottili fraseggi chepermettono al pubblico di vivere realmente la scena e di condividere vi-vamente l’abbattimento di certi stereotipi negativi sulla “napoletanità”.Bravi tutti gli altri attori, che sembrano, anzi sono, tutti coprotagonistiAddolorata (Rita Petrone), Crocifissa (Clementina Guarna), Mario(Gianni Fregnan) Carla (Titta Tuirco), il Professor Caracciolo (FrancoLeccese), la Contessa De Santis (Susy Gargiulo), Suor Teresa (LeonidaCresseri), Suor Angela (Miriana Risola), A-stia-nat il Sultano di Scassàt(Giuseppe Giuliani), Abel-aziz segretario del Sultano (Francesco Mi-sceo). Inoltre, ricordiamo con piacere i costumi di Grazia Patruno, le sce-nografie curate dagli stessi attori Franco Leccese E Gianni Fregnan, lemusiche di Rita Petrone e l’audio/luci di Vito Regina. La compagnia delbravissimo autore toscano Valerio Di Piramo, proseguirà il tour per altreimportanti città della Puglia e della Basilicata, ove certamente racco-glierà altri calorosi applausi. Nico Valerio

CONFERENZA CONCERTO DEL DOTT. PAGLIARA, OCULISTA-POETA

Ha riscosso grandi consensi la conferenza “Oculistica e Prevenzione”,con il Dott. Prof. Vincenzo Pagliara come Relatore e, nel finale, in vestedi cantautore, con brani tratti dal suo CD di beneficenza “Lenti per so-gnare”, disponibile presso LaFeltrinelli e iTunes. Un’idea originaledell’Oculista Pagliara, per diffondere importanti concetti di prevenzionein maniera chiara e piacevole, visto che è anche iscritto all’Ordine deiGiornalisti della Campania, essendo impegnato nella divulgazione scien-tifica, e alla SIAE, avendo superato a Roma gli esami come musicistacantautore. Nella conferenza l’oculista Pagliara ha dato risalto all’am-bliopia, più nota come occhio pigro, per cui è necessario far visitare tuttii bambini, preferibilmente tra i 3-6 anni, per ottenere i migliori risultati.Ha evidenziato che il di mal di testa molto spesso è associato ad un pro-blema visivo correggibile con gli occhiali. La prevenzione è fondamen-tale nel glaucoma, il ladro silenzioso della vista, una patologia adiffusione familiare, frequente negli adulti. Si tratta di una sofferenza delnervo ottico causata dall’aumento della pressione intraoculare, che portaad una progressiva riduzione del campo visivo,fino alla cecità. Con ladiagnosi precoce e la terapia appropriata se ne rallenta la progressione,riuscendo a mantenerla sotto controllo Degenerazione maculare legata al-l’età, retinopatia diabetica ed ipertensiva sono altre patologie oculistichedove è importante la prevenzione e la diagnosi precoce. Pertanto, dopoi 40 anni, quando insorgono i problemi nella visione da vicino, è bene re-carsi dal medico oculista per una visita con esame del fondo oculare,dellapressione intraoculare e biomicroscopia delle strutture anatomiche del-l’occhio,per una corretta prevenzione. Anche per il cheratocono, una de-formazione della cornea che si evolve dai 20 ai 40 anni, è indispensabilela diagnosi precoce. L’oculista Vincenzo Pagliara ha illustrato le varietecniche di intervento con il laser, per la correzione di miopia, ipermetro-pia e astigmatismo, nonché per l’intervento di cataratta. Ha evidenziatoche l’unica figura professionale in grado di realizzare un occhiale “sumisura” con lenti di qualità è l’ottico. Infine ha parlato di secchezza ocu-lare, spesso dovuta al computer, e della possibilità di utilizzare collirispecifici e lenti protettive, ricordando di non abusare di colliri al corti-sone, che possono causare cataratta e glaucoma. Dopo un”prima” all’Ac-cademia Alfonso Grassi, la Conferenza/Concerto è stata riproposta lunedi10 febbraio ore 18 presso la sede del Centro Artisti Sa-lernitani in via Cantarella (Scuola Alfonso Gatto), graziealla Presidente Prof. Elena Ostrica e replicata martedi12 alle18 per l’Associazione Albatros, presso SpazioDonna, piazza Ferrovia, su invito del vicepresidente dott.Giuseppe Messano, che già aveva ospitato il collega Pa-gliara nel mese di dicembre. A marzo, in occasione dellaGiornata Mondiale del Glaucoma, l’oculista mette a disposizione i suoistudi di Salerno e Baronissi per una giornata gratuita di prevenzione,prenotandosi allo 089220310. Vincenzo Pagliara

CONVEGNO ANPEFSS“NUOVE PROPOSTE PER UNO SPORT SCOLASTICO INTESO COME

ELEMENTO FONDAMENTALE DEL PROCESSO CULTURALE E FORMATIVO DEI GIOVANI”.

PREMIAZIONE “ULISSE D’ORO ”Sabato 15 febbraio 2014 alle ore 17,00, presso i Musei Ca-pitolini – sala “Pietro da Cortona”, Piazza del Campidoglion.1 si è svolto il Convegno dell’ANPEFSS sul tema“NUOVE PROPOSTE PER UNO SPORT SCOLASTICO IN-TESO COME ELEMENTO FONDAMENTALE DEL PRO-CESSO CULTURALE E FORMATIVO DEI GIOVANI e laPremiazione dell’ “Ulisse d’Oro 2013”. L’ANPEFSS (Pre-sidente Dott. Giorgio Guatelli) è un Ente Nazionale di For-mazione Qualificato dal MIUR e da oltre 25 anni, svolge lasua attività con i docenti ed i dirigenti scolastici italiani edeuropei. Lo Sport educativo (e non competitivo) del contestonaturale, l’Educazione Ambientale, l’Educazione Alimentareed il Turismo Scolastico Attivo e Sostenibile sono le temati-che principali che vengono affrontate da questo Ente propo-nendo Progetti innovativi che hanno, come filo conduttore,una grande attenzione per lo studente, inteso come attoreprincipale del processo cognitivo stesso. Il Convegno ha in-teso, tramite i relatori, informare l’intero mondo della Scuolasulle nuove linee metodologiche e didattiche studiate e pro-poste dall’ANPEFSS e dal suo Centro Studi. Il Premio“Ulisse d’Oro”, consistente in una scultura in bronzo del-l’eroe omerico creato dal Maestro scultore Guasca, vieneconferito come premio, a quelle personalità che, nel corsodegli ultimi anni, si sono distinte per la loro attività a favoredei giovani e del mondo scolastico promuovendo lo sporteducativo e la cultura. L’“Ulisse d’Oro 2013” è stato confe-rito alla Prof.ssa Monique Filippella. Sono stati premiaticon l’“Ulisse d’Oro Speciale” l’Ambasciatore della Re-pubblica dell’Albania Prof. Neritan Ceka e la leggendadel tennis italiano il campionissimo Nicola Pietrangeli. Hasvolto il ruolo di madrina dell’evento il maestro scultore Alba Gonzalez. Alla fine delle Premiazioni si èesibito il Coro del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con un repertorio di pezzi classici che haaffascinato tutti i presenti. Ufficio Stampa ANPEFSS - Tel: 3333784331 - 06 86216014/06 8620167

Ferrara, Laganà, De Seta, Naro, Fratantaro

CENA SPETTACOLOCON VINCENZO

PAGLIARA E IMEDICI ARTISTI

Venerdi 21/3 ore 21 cena spetta-colo con i Medici Artisti al Ris-toDisco Distinti Sapori, nel cuoredella movida salernitana, su viaRoma, (angolo ristorante SantaLucia, zona Municipio), in viaFondaco Porta di Mare, a Salerno.Una serata tra amici, in un localeche ricorda un club anni 70. Can-zoni d’autore e d’amore con Vin-cenzo Pagliara e i Medici Artisti,con il prof. Franco de Domenico alsax. Brani tratti dal CD di benefi-cenza Lenti per sognare, di cui èautore l’oculista Pagliara. Poesiedel dott. Guido Rella. Cabaret conil dott. Maurizio Pintore. MimmoDi Catania, chef del “DistintiSapori”, come garantisce il nome,ha preparato delle prelibatezzecampane. Tra gli ospiti, la Prof.ssaFlora Battiloro, Presidentessa delCaffè dell’Artista, e il Prof CosmoSallustio Salvemini, Direttore delgiornale L’Attualità. Una bellaserata, qualche ora passata in-sieme con buona musica e spen-sieratezza, come le festa a casaPagliara negli anni 70!

Vincenzo Pagliara

CANZONI PER AMARE… PER SOGNARE… PER VIVERE… AL SOLLUAN DISCO NIGHT

Il bioingegnere Armando Ferraioli, in arte Dj Bioingaf, e l’oculista Vin-cenzo Pagliara, cantautore, di nuovo insieme per una serata, a granderichiesta, dopo il successo ottenuto a febbraio al Solluan Disco Night diCava de’ Tirreni.Venerdi 14 marzo, alle 21.30, in via V. Veneto 29/B, iltema dell’evento al Solluan Disco Night di Cava, è stato: Canzoni xamare…Canzoni x sognare…Canzoni x vivere… Protagonisti ilbioingegnere Armando Ferraioli, Dj Bioingaf, con la Disco Dance, ilmedico oculista Vincenzo Pagliara, autore ed interprete del CD di ineditiLenti per sognare e Marcello Fasano, pianoforte e voce, un professionistanel campo della musica. La serata è stata arricchita dalla presenza delginecologo cantante Tonino Squitieri, membro dell’Associazione MediciArtisti A.M.A., di cui il dott. Vincenzo Pagliara è Presidente, e della figliaElisa Squitieri, diplomata in canto. Magica atmosfera al Disco Night ,con accoglienza, buona compagnia, gusto e spensieratezza. Una dis-coteca anni 60/70, che dà la sensazione di un piacevole tuffo nel passato,che suscita un senso di immediato e duraturo benessere. Un’acustica edun impianto all’avanguardia regalano delle sonorità emozionanti. Un’al-ternanza di svelti e di lenti, di disco dance e di night, con cena a buffet.Vincenzo Pagliara ha interpretato brani dal suo CD Lenti per sognare ecanzoni d’autore. Il Dj Bioingaf ha coinvolto con la Disco Dance e la suapersonalità. Marcello Fasano, pianoforte e voce, ha proposto dei successiinternazionali. Tonino Squitieri, con la figlia Elisa,ha interpretato branidi alto gradimento. Gran finale, con una jam session a cinque voci. Ilbioingegnere Armando Ferraioli è stato ricercatore presso l’Universitàdi Glasgow e Southampton, realizzando il primo prototipo di mano arti-ficiale. Esperto in progettazione di strutture sanitarie è proprietario dellaClinica Ruggiero, nota per la chirurgia estetica. Estimatore di musica, èil primo progettista a prevedere impianti con diffusione di musica nellesale operatorie. Nostalgico del night e della filosofia di vita degli anno60, la ricrea nel Solluan, che diventa “l’isola che non c’è”, sulla qualeritemprarsi. Collezionista di dischi, produttore di CD, pensa che la vitaè un sogno ancora tutto da vivere. L’oculista Vincenzo Pagliara è statodocente di ottica e di oculistica presso l’Università Cattolica, perfezion-ato sul glaucoma a Barcellona, membro dell’American Academy, e re-sponsabile di branca oculistica. Titolare dei suoi studi, si dedica allachirurgia laser e all’oftalmologia pediatrica. Grazie al padre Armando, lamusica riempie la sua vita sin da bambino, partecipando allo Zecchinod’Oro. Afferma che l’arte è salute e si impegna nel sociale, con spettacolidi solidarietà, anche in ospedale. A Roma supera gli esami alla SIAEcome musicista compositore ed autore delle parti letterarie. Per le suepubblicazioni scientifiche, si iscrive all’Ordine dei Giornalisti. Fa partedi numerose associazioni culturali e di recente ha realizzato il CD Lentiper sognare. Si definisce “oculista per amore e cantautore per passione”Tra i due professionisti è stato subito feeling, non solo al Disco NightSolluan, dove Vicenzo Pagliara sarà ospite per altre serate, ma anchepresso la Clinica Ruggiero di Cava, amministrata da Anika, figlia delbioing. Ferraioli, dove l’oculista effettua trattamenti di biolifting ed es-tetica perioculare con radiofrequenza medica. Uno spettacolo coinvol-gente, dove il disco night, la cucina e la musica si armonizzano inmaniera emozionante, dedicata ai giovani di ogni età, con canzoni peramare… per sognare… per vivere… Vincenzo Pagliara

Il Direttore Salvemini e il Presidente Guatelli

Florinda Battiloro, C.G.S. Salvemini e Nicola Pietrangeli

Page 6: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 6 N. 4 APRILE 2014LETTERATURA E ATTUALITA

EDITO-INEDITO(a cura di Gianfederico Brocco)

Marina Giudicissi Angelini -In-troduzione alla Nuova Era - Ed.Totem. In questo saggio l’autriceraccoglie materiale suo e di variautori per dimostrare come sia sen-tito da molti grandi spiriti il cam-biamento che deve avvenire nelnostro cosmo. Ma la vera mu-tazione, ci avverte l’autrice, èprima di tutto quella del nostroanimo, del nostro modo di essere epensare. L’autrice che si dichiara“Discepola dell’Acquario”, cita tragli altri William Shakespeare, SriAurobindo, San Francesco conbrani scelti del loro credo.

Pantaleo Mastrodonato - Euterpe- I Canti del Rifugio. Una sillogeispirata di poesia che tende sempreall’unione col Mondo Superiore ea spronare l’umanità, cioè i nostrifratelli, ad agire per il meglio ritor-nando a Dio. Si vede ciò chiara-mente in “Agli uomini di questomondo” ove descrive il modo divivere Bestiale di tanti che han di-menticato chi è “Il Signore dell’U-niverso” titolo della lirica finaleSignore a cui l’autore si affida inogni cosa.

Maria Carmen De Russis -Borgo di mare - Ed. Albatros- IlFilo. Il romanzo di Maria CarmenDe Russis ha il respiro del mare,come citato nel titolo: il maredell’umanità degli innumerevoliavvenimenti delba vita, il mare conle sue terribili burrasche alternatea periodi di calma. L’essere umanoperò-ci ricorda l’autrice-può ag-gravare i danni che il destino ciporta o, fiducioso nell’aiuto delCielo, trasformare attraverso il do-lore il destino in Provvidenza, equindi superarli con arricchimentointeriore. Creature offese comeMara e Daniela riescono, graziealla base buona delle loro anime, aesorcizzare il loro passato e a rag-giungere una saggezza di vita chesi richiama costantemente al-

l’amore. Come il mare è il numerodegli attori del romanzo; alcunisono piovre e squali, altri pietosi eamichevoli. Molto ben descritti gliavvenimenti, le situazioni checambiano, e molto lodevole loscopo, l’ileologia del libro: dobbi-amo guardare più nel nostro animoe nell’animo dei nostri simili eaiutarci vicendevolmente, in nomedi un principio d’Amore superiore,che solo può salvarci.

RIVISTE RICEVUTE*Nuova Impronta, Direttore Fi-lippo Chillemi, casella post. 7-233, - (00162) Roma. *FoglioNotizie, Dir. Pasquale Chiara-mida, Cas. Post. 185 , 72100Brindisi. Tel. 0831-516115. *Brontolo, Direttore Nello Tor-tora, via Margotta 18 - 84100 -Salerno. *Il Symposiacus, dir.resp. Pantaleo Mastrodonato, viaLa Marina 51, 70052 Bisceglie(Bt) *Bache rontius, Dir. MarcoDelpino. via Belvedere 5, 16038S.Margherita Ligure (Genova)tel. 0185.286167. *Presenza, di-retta da Luigi Pumpo, via Palma89, 80040 Striano (Na). *Poetinella Società, presidente Pa-squale Francischetti via F. Par-rillo 7, 80146 Napoli cell347-55.36.446, email: [email protected]. * Miscellanea,diretta da Michele Melillo, ParcoGardenia, villino 23, 84090 SanMango Piemonte (Salerno).*Verso il futuro, diretto da Nun-zio Menna, via Scandone 16,Avellino, tel. 0825 38269. *IlConvivio, diretto da A. Manitta,via Pietramarina Verzella 6695012 Castiglione di Sicilia. (Ct)*Fiorisce un Cenacolo, fondatoda Carmine Manzi 84085, Mer-cato S. Severino (Sa).* PrimoPiano, dir. resp Andrea Italiano,via Madonna del Lume 5 - 98057Milazzo (Messina).

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(segue da pag. 1) Abolire Equitalia, tagliare le imposte e le spese pubbliche

(segue da pag. 1) Fotografati i primi istanti dell’Universo

FESTIVAL, UN GRANDE CIRCOMi é accaduto di vedere il Festival di Sanremo ricco di polemiche più chedi canzoni, con molti personaggi e cantanti che non cantano. Un Festival in-farcito di buone intenzioni, di scarsi meriti e di troppi discorsi: dai vaffa...della Litizzetto alla riesumazione delle Kessler, agli intermezzi puerili delmago Silvan. Nell’assieme, una grossa ammucchiata, una sorta di GrandeCirco nel tentativo di conciliare la politica con la satira, la bellezza con il va-rietà. Risultato finale: stancare, dilatare i tempi, facendo del festival unospazio poco ricreativo, molto parolaio e non certo una palestra di buona mu-sica. C’era perfino la veneranda Franca Valeri. Mancava che avessero in-gaggiato, per uno show personale, Grillo e Dario Fo. Insomma unospettacolo dai molti difetti, proprio come accade a tutti gli spettacoli, cheha cercato di mettere insieme tutto e di più, senza ricordare che il trppostroppia. Auguriamo al prossimo festival, e a chi lo presenterà, più misurae migliori contenuti. Per quanto riguarda il dopo-Festival il giudizio non émolto confortante. Nascono risse che sfociano nel gossip e nella volgarità.Un fatto decisamente negativo. Raffaele Cecconi

MALAYSIAN AIRLINES 370, IL VOLO DEL MISTEROLo strano destino del Boeing 777 della Malaysian Airlines, partito da KualaLumpur e scomparso da giorni nel nulla. In un momento storico in cui ven-gono alla ribalta in maniera sempre più evidente le questioni relative allatutela della privacy e si parla in maniera quasi ossessiva del Grande Occhiodei Governi che, vuoi da un Social Network vuoi da qualche satellite indi-screto, conosce praticamente tutto di noi cittadini, ascoltare di un aereo chescompare letteralmente nel nulla non può che suonare come clamoroso. E’cosa assurda, in effetti, pensare che i telefonini di ultima generazione ven-gano oggi ritrovati nel giro di qualche ora se persi o rubati, mentre un Boieng777 con 239 persone a bordo svanisca nel nulla per giorni interi. Senza ri-correre ad astrazioni mentali cervellotiche, senza dover per forza pensareche i Governi ci stiano necessariamente nascondendo un triste sacrificio(ipotesi che pure resta plausibile, ma certamente non preferibile), è bene al-lora pensare che probabilmente qualcosa dal punto di vista della sicurezzanella navigazione aerea è andato (purtroppo ancora una volta) decisamentestorto. La storia è presto detta: un Boeing 777 della Malaysian Airlines, ilVolo 370, è partito alla mezzanotte e quaranta dell’8 Marzo da Kuala Lum-pur con destinazione Pechino, per un viaggio con durata prevista di circacinque ore. Sottoposto appena dodici giorni prima ad un severo controllo dimanutenzione, l’aereo era risultato perfettamente idoneo a compiere il dettoviaggio. Dopo appena venti minuti di navigazione, il Volo 370 ha smesso dicomunicare con la Torre di Controllo ed entro quaranta minuti dall’iniziodel viaggio il trasponder che rilevava la posizione del Boeing è stato deli-beratamente spento da bordo; nessun messaggio di soccorso o richiesta disupporto per problemi tecnici o maltempo è stata inviata dall’equipaggiodel Volo 370. Come se non bastasse, da rilevazioni di satelliti e di basi mi-litari, l’aereo è stato rilevato in volo ancora alle otto di mattina del giornostesso, con una tempistica quindi ben superiore alla durata prevista: rivela-zione, questa ,che ha dell’assurdo quando si pensa che già un’ora prima laMalaysian Airlines aveva rilasciato la comunicazione con cui dava inizioalle operazioni di ricerca del velivolo. Giorni e giorni dopo la sparizione delVolo 370, il mistero è ancora fitto. L’ipotesi più ventilata è certamente quelladel dirottamento, eppure nemmeno su questa si può scommettere cieca-mente: infatti, detto che solo un pilota molto esperto avrebbe potuto prenderei comandi del Boieng e zigzagare tra le torri di controllo di vari stati del-l’Asia, manca comunque una grossa componente tipica proprio di questafattispecie terroristica. Se ci fosse stato un dirottamento voluto per ottenereun riscatto o per rivendicare dei diritti, infatti, allo Stato della Malesia sa-rebbe giunta una qualche richiesta: dalle parti di Kuala Lumpur, invece,regna il silenzio. Ancora, se il dirottamento fosse stato utilizzato per unamissione kamikaze, ad oggi non mancherebbe certo notizia di un clamorososchianto; nulla, invece. Il Volo 370 pare letteralmente scomparso nel vuoto.Dato per certo che lo spegnimento dei rilevatori di bordo è stato un atto de-liberato, altra ipotesi prevede un clamoroso sabotaggio da parte dei piloti.Anche qui, però, non ci si può muovere senza un profondo agnosticismo digiudizio: motivazioni e scopi resterebbero del tutto sconosciuti, oltre che to-talmente ingiustificati. Senza ricorrere ad ipotesi estreme o leggende, comeaccadde più volte nel secolo scorso nel Triangolo delle Bermuda, il silenziodei Governi e l’inconcludenza delle ricerche proiettano un alone di misteroe di sconforto su un disastro aereo di dimensioni enormi, una tragedia il cuiatto finale deve essere forzatamente una ricostruzione coerente di quello cheè accaduto; perchè, come in tutte le storie, tutto sarebbe più accettabile, ra-zionale e superabile (anche l’infinito sconforto dei parenti delle vittime) seci fosse una dannata ragione. Giovanni Sidoni

parassitario) di vessare i ceti produttivi, allo scopo precipuo di mantenereprivilegi e laute prebende. Di conseguenza la domanda globale di beni eservizi é crollata per mancanza di liquidità monetaria nelle tasche deiconsumatori. Molte aziende (piccole e medie) sono state costrette a chiu-dere e a licenziare i dipendenti. Per rilanciare la domanda globale, per-tanto, bisogna incrementare la liquidità monetaria tagliando drasticamenteimposte, tasse e balzelli vari. A fronte di minori entrate erariali bisogna ta-gliare le scandalose spese pubbliche: costi di gestione dei Palazzi istitu-zionali, “tetto” massimo agli stipendi dei manager dello Stato e degli entipubblici. Bisogna poi stanare gli evasori fiscali, far pagare l’IMU a tuttii proprietari di immobili ad uso lucrativo, confiscare i beni dei condannatiper mafie. Complessivamente nelle casse statali entrerebbero circa 70 mi-liardi di euro. Vi sembra una cosa da poco? C.G.S.S.

primordiali erano così intense da sconvolgere lo spazio e il tempo, per cuidovevano esserci zone e momenti in cui le distanze si accorciavano, altrein cui si allungavano. Nemmeno lo scorrere del tempo era uniforme: avolte accelerava, altre volte rallentava, e forse ogni tanto si creavano per-fino minuscole macchine del tempo capaci di raggiungere il passato!Questa fase durò una infinitesimale frazione di secondo. In una fase im-mediatamente successiva, e per un tempo altrettanto breve, l’universoesplose in modo iperbolico, espandendosi enormemente: porzioni di spa-zio molto più piccole di un nucleo atomico furono, così, proiettate suscala cosmica. Questa fase si chiama “inflazione” e gli astronomi fino adoggi la postulavano soltanto teoricamente. Oggi, grazie al Bicep2, ab-biamo prove tangibili che l’inflazione c’è stata davvero. Durante l’infla-zione il cosmo fu scosso da una valanga di onde gravitazionali. In seguitoal loro passaggio, l’universo vibrò come una pelle di tamburo, e questeonde hanno lasciato una traccia in un particolare componente della radia-zione cosmica. Per rilevarla, BICEP2 seleziona dalle radiazioni che rice-vono una particolare polarizzazione. Dopo l’inflazione l’universo siraffreddò al punto che il vuoto ebbe una transizione di fase: in un certosenso, “si congelò”. E le particelle, che prima si muovevano nel vuotoalla velocità della luce, acquistarono una proprietà detta “massa” che lefece rallentare, dando origine al principio per cui, se spingiamo con iden-tica forza una boccia da 1 etto e una da 1 kg, quest’ultima, che ha unamassa maggiore, si muove più lentamente. A “frenare” il movimentodelle particelle nel cosmo primordiale fu un’entità detta “campo diHiggs” generato da una particella, il bosone di Higgs, detto “particella diDio”. Nei primi istanti dell’universo, materia e antimateria erano presentiin quantità pressoché identiche. Man mano che il cosmo si espandeva esi raffreddava, le due componenti uguali e simmetriche avrebbero dovutoannichilirsi, cioè annullarsi a vicenda per lasciare un mare di sola radia-zione. E invece non andò così: la materia prevalse e, col tempo, formòstelle, pianeti ed esseri viventi come noi. In seguito alle fluttuazioni pri-mordiali, dopo il Big Bang la materia non era distribuita in modo uni-forme: c’erano zone più dense e altre meno dense. La materia si condensòper effetto della gravità in quelle più dense, creando, nel corso di moltimilioni di anni, stelle e galassie. La radiazione cosmica di fondo è l’im-pronta digitale dell’universo appena nato, che è un mare di microondeche pervade l’universo ed è l’eco del Big Bang emessa quando la tem-peratura nello spazio scese abbastanza da separare la materia dalla luce:il suo studio ci permette di riscrivere la genesi del cosmo, i primi istanti,quelli più misteriosi, quelli nei quali il bosone di Higgs diede forma allamateria. Il telescopio Bicep2 avrebbe catturato un’istantanea di questeonde gravitazionali primordiali, così come si presentavano 380 mila annidopo il Big Bang, quando le stelle non si erano ancora formate e la ma-teria era disseminata nello spazio sotto forma di “brodo” primordiale diplasma. I fotoni liberati allora hanno viaggiato nello Spazio fino a oggie appaiono ai nostri telescopi sotto forma di deboli segnali radio. E lanostra origine, oggi, è meno misteriosa. Gabriella Di Luzio

(segue da pag. 1) Sviluppare il turismo

del loro dinamismo positivo e insieme delle loro connesseambiguità. Certamente anche il turismo è frutto della cultura che lo ge-nera, soggiace alle sue interne contraddizioni, rappresenta un’esigenza dilibertà, tende a ricreare un ambito di vita dove si privilegia contempora-neamente il benessere e lo sconfinamento del desiderio quanto lo stare inpace con se stessi e la ricerca di esperienze spirituali tramite la contem-plazione della natura e delle opere d’arte. Comunque lo si consideri, èsempre l’uomo il vero protagonista del turismo. È l’uomo concreto, vistonella sua soggettività e nella sua relazione affettiva, familiare e sociale,in continua esplorazione di se stesso. Forse è proprio questo tipo di uomoin libera uscita dall’alienazione e dall’anonimato che va accolto e colti-vato nel “suo” turismo. Sotto questo profilo il turismo assume significatiche rafforzano la possibilità di umanesimo, di incremento del rapportocon l’ambiente, di incentivazione dello scambio tra le culture. Se osser-viamo dall’interno le attuali tipologie di turismo - dal week-end alle ferietradizionali, dalle settimane bianche al turismo dolce o verde, dalle gitegiornaliere ai grandi viaggi - si avvertirà che esse esprimono richiestenon solo di ordine terapeutico e salutistico in senso proprio ma soprat-tutto di ordine evasivo, diversivo, liberatorio. La mobilità oggi è certa-mente indotta dalle attività di lavoro e dalla civiltà metropolitana ma sicarica di senso nuovo che attraversa ogni individuo e lo sospinge aduscire dal proprio circuito vitale per rispondere a pulsioni tanto sentitequanto spesso confuse. Di conseguenza nasce l’urgenza di equilibraregli scompensi psicologici derivati dal vissuto della complessità sociale at-traverso una sorta di fuga dalla soffocazione quotidiana, ricercando unluogo di novità, un tempo di autenticità, un circuito di relazioni non con-dizionate. Il turismo si evolve adducendo forme diffuse di impresa indu-striale, commerciale ed economica. Considerando la diversità dei“turismi” e la loro interna motivazione è opportuno annotare e distin-guere i luoghi e i tempi dove si produce e dove si consuma la vacanza.Diverso infatti è il turismo al mare, in collina, in campagna, in montagna,al lago, alle terme; diverso ancora se si tratta di turismo culturale, di tu-rismo religioso, di turismo sociale, e ancora diverso se si considera il tu-rismo estivo, invernale, del week-end o, invece, il semplice viaggio dipiacere, l’agriturismo o “turismo verde” (ecoturismo). Quanto più si di-stinguono le molteplici condizioni turistiche, tanto meglio si compren-dono le conseguenti diversità tipologiche, i loro contenuti inespressi, leloro nascoste tensioni e motivazioni Pierluigi Vignola

chiusi, mentre la Procura ritiene che il Caporalmaggiore Parolisi si sia in-trattenuto con alcune allieve, diciamo, per bere un bicchierino di troppo.Come si vede un semplice illecito disciplinare, imputazione evidente-mente assai più lieve di quella dell’uxoricidio, ascrittagli nella sentenzadi condanna a trent’anni di reclusione. Davanti alla Procura Militare èstata sentita come testimone la sua ex amante ed allieva, la soldatessaLudovica Perrone, testimonianza che peraltro è stato possibile ascoltareintegralmente alla tramissione “Quarto Grado” di venerdì 28 febbraioscorso, la quale si è già occupata più volte di questo efferato delitto. Di-ciamo subito che questa testimonianza, finora disattesa, ci è apparsa -come pure, ci è sembrato, a coloro che sono intervenuti in detta trasmis-sione -, oltre che accorata, il che si comprende dati i trascorsi di Ludovicacon il Parolisi, a dire il vero anche sincera. Ludovica, uscita grazie al suoalibi di ferro, dal “tritacarne” delle Procure dell’A.G.O. che hanno inda-gato sul brutale assassinio della povera Melania, avrebbe semmai ragionidi animosità verso il Parolisi, impenitente “sciupafemmine”, come si dicedalle sue parti, che mentre tradiva Melania, ha pur ingannato anche lei,facendogli credere che sarebbe andato a Sorrento a conoscere i suoi ge-nitori, per un “fidanzamento ufficiale”, nell’attesa che lasciasse Melania,che, invece, secondo noi, non avrebbe mai lasciato, perché, in buona so-stanza, ne era ancora innamorato, anche se allo stesso tempo era attrattofisicamente dalla non meno bella soldatessa, sua ex allieva. Non ci di-mentichiamo, infatti, che Melania era rimasta con i suoi genitori aSomma Vesuviana e che per una “punta erniaria”, per la quale Parolisil’aveva accompagnata da uno specialista, se ben ricordiamo, proprio lamattina del giorno in cui è stata uccisa, questa bellissima donna non po-teva avere, finché non si fosse operata, rapporti intimi se non dolorosi(fatto ignorato nella condanna all’ergastolo pronunciata in primo gradodal giudice Marina Tommolini). E intanto il Parolisi era rimasto come ungallo in un pollaio, fra tante giovani soldatesse, alle quali, a quanto staemergendo nell’inchiesta condotta dalla Procura Militare, non si inse-gnava soltanto l’ars bellandi! Ma che ha detto Ludovica in merito all’ef-ferato delitto attribuito dai giudici ordinari di merito al suo ex amante?...Ha affermato categoricamente, senza mezzi termini, che, sebbene si siasentita ingannata, perché infine si è resa conto che Parolisi amava ancoraMelania, che non aveva alcuna intenzione di lasciare, lo ritiene, senzadubbio, innocente, perché non ha mai dimostrato di essere un uomo vio-lento, anzi si attribuiva la colpa del tradimento, mai parlando male diMelania. Ora si potrà credere o non credere, ovviamente, alla testimo-nianza di Ludovica, ma resta il fatto oggettivo che nessuno ha visto Pa-rolisi al bosco di Ripe di Civitella del Tronto, dov’è avvenuto il delitto eneppure sono state rinvenute le tracce degli pneumatici della sua auto.Eppure, anziché pensare ad un episodio di scopelismo (intimidazione amezzo simboli allusivi ad un traffico di droga), si è persino supposto unritorno del Parolisi sul luogo del delitto per inscenare un depistaggio.Volava, forse, Parolisi? E perché, per quanto sappiamo, non si è volutofare i necessari accertamenti peritali su alcuni importanti reperti rinvenutisulla scena del crimine: il capello trovato sul corpo di Melania, il mate-riale trovato sotto le sue unghie e quell’impronta di scarpa sul piancitodel chiosco accanto al quale giaceva il suo corpo straziato da ben 35 col-tellate, scambiata addirittura per l’impronta di una mano? Il PubblicoMinistero, in quanto Organo pubblico, è tenuto, per il principio di impar-zialità sancito dall’art. 97 Cost., a ricercare anche le prove a discarico, siadell’indagato che dell’imputato, e solo quando sia stato rigorosamenteosservato questo chiaro precetto costituzionale il giudice, sussistendoanche i riscontri oggettivi definiti “gravi, precisi e concordanti” dal 2°comma dell’art. 192 Cod. Proc. Pen., potrà pronunciare una sentenza dicondanna “al di là di ogni ragionevole dubbio”. Sergio Scalia

(segue da pag. 1) Una testimonianza a favore di Parolisi

BACI PERUGINA: UN AMORE ITALIANOPresso il complesso del Vittoriano è in corso una divertente e interessanteesposizione di un prodotto italiano della società Perugina che, oltre ad esserecommercialmente gustoso e raffinato, diffuso in quasi tutto il mondo, rap-presenta anche una “sfaccettatura che investe la storia italiana: assume, cioè,un significato culturale.” L’occasione è stata proprio la festa di S.Valentino.I Baci Perugina vantano due illustri inventori: Luisa Spagnoli e GiovanniBuitoni, figlio di Francesco, e l’aspetto della sua confezione è merito di Fe-derico Seneca che negli anni Venti si ispirò ad un quadro famoso di FrancescoHayez: i due innamorati che, teneramente abbracciati, si baciano. Cogliendotali particolarità, il Vittoriano ha pensato di abbinare a sentimenti d’amore, digustosità, di delicatezza, un prodotto che è riuscito a stare al passo con la sto-ria sociale, commerciale e umana della nostra nazione. Sono nati intorno aquesta deliziosa creazione golosa molti slogan…”Ovunque c’è amore c’è unBacio Perugina”, “Tubiamo?”, “A casa aspettano un Bacio”, “Chi ama, Baci”.L’esposizione è organizzata in due settori. Il primo narra con documenti varidi grande interesse “ l’escursus” dell’azienda Perugina, evidenziando la ge-nialità dei due realizzatori e di quelli che hanno continuato il loro accurato la-voro, di uno dei più noti prodotti: immagini storiche inedite, documenti,manufatti e video. Il secondo settore evidenzia l’importanza pubblicitaria ecomunicativa del famoso cioccolatino, abbinandolo idealmente alle vicendestoriche e dimostrandone la varietà dei contenitori. L’anima contemporaneadei famosi involucri di cioccolato, coi bigliettini divertenti personalizzati allacommercializzazione all’estero, hanno avuto un successo incomparabile. Imitici cartigli hanno fatto il giro del mondo con un successo senza precedentinegli Stati Uniti. L’esposizione, promossa da Nestlè, è stata organizzata daComunicare Organizzando, il cui direttore Alessandro Nicosia, non perdemai occasione per offrirci originalità e competenza. Liliana Speranza

FUNZIONE EDUCATIVA DELLO SPORTLa cultura greca aveva compreso l'aspetto fortemente pedagogico dellosport e ne esaltava il carattere formativo per il fisico e per la morale,tanto da considerarlo una parte integrante della prospettiva educativa ereligiosa. Le olimpiadi greche rappresentavano il costruttivo sprigiona-mento delle potenzialità dello sport. La cultura romana mantenne vivo ilriconoscimento della fisicità senza però avere quel profondo sentimentodel valore educativo dello sport che la “paideia” aveva a questo asse-gnato. Con il Cristianesimo iniziò per lo sport un lungo periodo di oblio.Il concetto di trascendenza divina, di separazione tra l'uomo, piccola en-tità, e Dio, essere sovrannaturale e onnipotente, ebbe una serie di conse-guenze dicotomiche in merito al rapporto tra spirito e corpo. Lasvalutazione del corpo sganciò lo sport dai valori religiosi ed educatividi cui era invece pregno nella cultura greca e sviluppò di conseguenzauna prassi che svuotava l'attività fisica dei suoi significati più autentici.Dobbiamo aspettare il barone Pierre de Coubertin, alla fine del XIX se-colo, perché il carattere pedagogico dello sport venisse riproposto in Oc-cidente in una linea di continuità con la cultura greca. Per de Coubertinera necessario mantenere questo legame di tipo etico-sociale tra l'anticoe il contemporaneo da parte di tutti gli agenti dello sport: atleti, tifosi, fa-miglie, associazioni affinché l'afflato pedagogico fosse sempre presentenella filosofia dei giochi olimpici. All'atto della fondazione dei giochinel 1894, e per alcuni decenni, la concezione originaria del valore dellosport fu senza dubbio presente. Purtroppo la trasformazione dei tempiha portato alla devianza di uno sport sempre più legato ai non-valori:scommesse, utilitarismo, business hanno in molti casi minato la simbo-logia originaria delle olimpiadi greche, senza spengerla del tutto. Ci piacepensare infatti che l'agonismo sportivo sia ancora luogo dello sviluppo ar-monioso dell'essere, della sana competizione, dell'incontro pacifico, dellalotta alle discriminazioni, della lealtà e della passione a prescindere dallasconfitta o dalla vittoria. Maria Rita Salustri

CARCERI:DETENUTI A RISCHIO MALATTIETra i tanti diritti che vengono persi una volta finiti in carcere, non c’è solo la libertà bensì molto di più. Le pene sono maggiori e colpiscono addirittura la salutedei detenuti. Nelle carceri italiane la situazione è andata peggiorando man mano che le responsbilità sono passate all’Asl. Non stiamo riportando voci di corridoioma dichiarazioni che durante il convegno della Simpse (Società italiana di medicina penitenziaria) hanno stimato intorno al 60-80% la quota di detenuti con qualchemalattia. La presenza di soggetti a rischio trasformano le prigioni in veri e propri ghetti infetti. La situazione è peggiorata dal sovraffollamento che favorisce icontagi e dall’assenza di controlli periodici che non danno una realta precisa del fenomeno. “Questi numeri derivano da nostre stime, non esiste infatti unOsservatorio Epidemologico Nazionale, che noi chiediamo e solo solo due Regioni hanno attivato quello regionale. Il risultato è che probabilmente i dati sonosottostimati, anche perchè molti dei detenuti non sanno di avere una malattia o non vogliono saperlo per non apparire indeboliti” afferma il presidente della SimpseSergio Babudieri. I tossicodipendenti sono circa il 32%, il 27 % soffre di problemi psichici, il 17 % ha malattie osteoarticolari, il 16% problemi cardiovascolarie il 10 % problemi metabolici e dermatologici. Le malattie infettive riscontrate sono l’epatite C (32,8%), la Tbc (21,8%), Epatite B (5,3%), Hiv (3,8%) e sifilide(2,3%). Il rimedio a questo male sarebbe una rivisitazione della legge del 2008 che trasferiva le competenze al Servizio sanitario nazionale, istituendo l’Osservatorioe promuovendo la formazione degli operatori sanitari carcerari. Fabrizio Oleari si fa sentire: “Per l’Osservatorio devono muoversi Governo e Parlamento. L’istitutoha le competenze e le possibilità, ed è ovviamente disponibile” La situazione è estremamente pericolosa perchè non riguarda solo le carceri ma tutto il mondoche vi è al di fuori. Le carceri possono trasformarsi in riserve di virus che poi circoleranno all’estreno. Maddalena Barba

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L’ATTUALITÀ, pag. 7N. 4 APRILE 2014 LETTERATURA E VARIE

PROPOSTE EDITORIALI

Scrittori, poeti, saggisti(materie storico-filoso-fico-letterarie): inviate ivostri manoscritti al Co-mitato Editoriale del“Movimento G. Salve-mini”. Se le vostre Opereverranno considerateidonee per le EdizioniMovimento G. Salve-mini, riceverete una pro-posta editoriale conl’indicazione del simbo-lico contributo-stampa acarico dell’Autore. Vo-lete pubblicare romanzi,poesie, saggi letterari,storici, sociologici, giuri-dici ed economici? Cell.347.0333846.

ASPETTANDO IL DOTTOR F. (racconto)

E fu così che Mr. W. non fu più. Quando riaprì gli occhi si ritrovò con indosso un camice bianco lungo fino aipiedi. Era seduto su di un sedile bianco di una sorta di pullman, bianco anch’esso, del tipo schiacciato che sivede negli aeroporti. Guardò fuori del finestrino cercando di capire dove stesse andando; si domandò perchéfosse tutto così annebbiato. “Oh, dannazione! Ho lasciato gli occhiali sulla terra!” disse quando capì il motivodi quella foschia. “No, no. Si controlli nelle tasche” lo corresse una voce alle sue spalle. Mr. W. Si mise le maninelle saccocce ed effettivamente trovò i suoi occhiali di celluloide nera. Li pose sul naso e si girò. Era il suocommercialista. “Anche le qui…” disse W. “Prima o poi tocca a tutti…” sentenziò l’altro. Ci furono poi alcuniattimi di silenzioso imbarazzo. “Bella giornata” osservò W. impacciato, non sapendo che dire dal momento chenon aveva saldato l’ultima parcella al commercialista. “Eh si, qui c’è sempre il Sole…” ribatté l’altro, vestitoanch’esso di una tunica bianca. “Come faceva a saperlo?” chiese Mr. W. “Cosa?” “Dei miei occhiali…”“Be’…è successo anche a me: temevo di aver lasciato le sigarette all’ospedale e invece le avevo intasca…quindi ho pensato…” si fermò per accendersene una. “Come mai qui?” “Cancro…- rispose tossendo -ai polmoni…” “Capisco…” W. concluse il breve dialogo pensieroso, voltandosi. Di fronte a lui era seduta unadonna dal bell’aspetto, che gli sorrise timidamente, forse spaesata anch’essa. Incoraggiata dal sorriso che W.gli ricambiò la donna esordì: “E lei…come mai quassù?” “Se non ricordo male – disse W. – per una scom-messa…voglio dire da ragazzino di queste sfide ne facevo…avevo scommesso mille dollari che sarei riuscitoa trattenere il respiro per più di un minuto e mezzo…” “E poi?” “…probabilmente non ne sono stato in grado”rispose imbarazzato. La donna sorrise in modo stupito, o forse schifato lasciando che il viaggio proseguisse insilenzio. W. continuava a sbirciare fuori dal finestrino per scorgere solamente nuvole e nuvole e raggi di soleintensissimi. C’erano molte domande da porsi in quella situazione ma quella più prepotente nella mente di W.era su come potesse il pullman così pesante viaggiare sulle nubi. I suoi dubbi furono tacciati da un voce fem-minile che dopo l’inevitabile ‘pin-pon’, annunciò: “Stiamo per approdare alla vostra Meta; per raggiungere ladestinazione più idonea, vi preghiamo di seguire alcune istruzioni una volta scesi: i morti di morte violenta sonopregati di recarsi al gate numero dodici, quelli deceduti per malattia al numero otto, quelli morti di vecchiaiaal numero dieci, gli indecisi vadano al banco accettazione, grazie.” ‘Pin-pon’. Naturalmente W. andò all’ac-cettazione. “Dica” esordì la signora dietro la scrivania bianca del check-in. “Be’… io sono morto per scom-messa e non so a quale gate andare…”disse W. preoccupato. “Mi dica il suo nome” disse la signora senzaguardarlo. Glielo disse e lei lo digitò sul suo computer bianco. “Mmmh…- commentò perplessa - vada alquarto piano, clinica, stanza numero sei. Il dottor F. la sta aspettando - gli disse indicando l’ascensore celestiale– e tenga questo” gli consegnò un tesserino lasciapassare con la sua foto ed i suoi dati. W. osservo il cartellinoinsicuro: sotto la voce ‘QUALIFICA’ c’era un enorme punto interrogativo. Si appese il badge al camice e sidiresse spaesatamente verso l’ascensore. Come tutti gli ascensori che si rispettino anche quello celestiale avevala musica che allietava le discese e le salite, solo che questo aveva come sottofondo il ‘Trillo del diavolo’ diPaganini. W. era sempre più confuso. Quando si aprirono le porte si trovò di fronte ad un lungo corridoiobianco. Delle frecce indicavano alcuni dei locali dove era possibile accedere: il bar ‘L’angelo azzurro’, la salabiliardo, la sauna ed infine c’era un cartello con su scritto ‘Clinica’. Per qualche oscuro motivo W. avevaalcune resistenze a recarsi dal dottore, allora pensò di visitare il bar e prendere un drink, ma scartò subito l’ipo-tesi: non conveniva ubriacarsi il primo giorno di Paradiso; il biliardo proprio no, l’unica volta che si era cimen-tato sul tappeto verde l’aveva strappato; eppoi era completamente sudato, forse per l’emozione della prima voltacelestiale, le sue ascelle cominciavano ad emanare un lieve odore, quindi tralasciò anche l’ipotesi sauna. Do-veva affrontare il dottore. ‘Dottore! E per cosa? Sono appena morto!’ si disse. Fatto sta che s’incamminò nelladirezione della clinica. S’immise su di un altro lungo corridoio bianco, tempestato di porte su ambo i lati. Eratutto molto silenzioso. Sulle porte c’erano le classiche scritte dell’ospedale: radiologia, cardiologia, medicinagenerale ecc.. Proprio dalla porta cardiologia uscì una persona che gli sembrò conosciuta, strinse un po’ gliocchi per vedere meglio: era Elvis che parlava con un medico! “Arrivederci dottore, grazie” disse l’ex cantante.“Si, si, ma non indulga col colesterolo!” rispose l’altro. ‘Ma allora Elvis è morto veramente, non era veroquello che si diceva…chissà se c’è anche Hitler…’ pensò Mr.W. Si fermò alla toilette. Voleva verificare seavesse ancora problemi alla prostata…già che era lì…. Quando cominciò a farla entrò un’altra persona chesi mise ad urinare nella conchiglia adiacente. “Certo che sono puliti qui i bagni, eh? Mi domando dove vannoa finire gli scarichi…” disse W. guardando il vicino. “Oh mio Dio! Ma lei è Charles Bukowski! – esplose W.- Il mio scrittore preferito…il mio ex scrittore preferito!” “Si, sono io…e scrivo tuttora” “Gesù! Ma lei non eraateo?…Gesù, Bukowski! Non ci posso credere!” continuò W. fuori di sé. “Si è vero lo ero, ma qui bisogna faredelle scelte…sa, è un po’ come la politica…e si ricordi di non nominare il nome di Dio invano…” “Oh si, miscusi…sa…sono nuovo a…tutto ciò…me lo fa un autografo?” chiese Mr. W. con gli occhi speranzosi di unbambino. “Mi scusi ma non ho penne…sa, le ali ancora non me l’hanno date…” Risero tutt’e due. “Dove laposso rivedere?” domando W. “Secondo lei?” “…già che stupido! Al bar! Beve ancora?” “Certo che bevo! Unconto e rinunciare all’ateismo per l’infinito, un altro è scegliere fra l’alcolismo e il tedio infinito… Ci vediamo.”concluse lo scrittore rimettendoselo dentro. “A presto” Era stata la più bella pisciata di Mr. W. Infine giunsealla porta con la scritta ‘Dottor F.’, bussò un paio di volte e dopo qualche istante un uomo con la barba biancaed un enorme sigaro in bocca gli aprì la porta. “Lei deve essere il signor W.” disse. “Già sono io, molto lieto”.“Mi attenda qui, fra cinque minuti sono da lei” il dottore si girò, mostrando un bel paio di ali bianche, e tornònel suo studio. W. si sedette su una delle poltroncine bianche. Era molto pensieroso su cosa lo aspettasse. Siguardò attorno alla ricerca di qualche indizio ma era tutto solo e completamente bianco. L’unica cosa che capìfu che si trovava in una sala d’attesa: vi era una gran quantità di riviste vecchie di mesi…e non poteva nemmenoleggerle essendo scritte nella lingua dei profeti. Decise allora di continuare a sedere, frastornato. Dopo un po’la porta si aprì ed uscì un uomo con una corona d’allora in testa ed una cetra in mano, seguito dal dottore chelo accompagnò alla porta. Non appena l’uomo fu uscito, W. guardò stupito il dottore e disse: “Ma quello…”“Si, era proprio Nerone” lo precedette l’uomo aspirando una grossa boccata di fumo. “Ma…ma…anche lui inParadiso…come è…insomma…voglio dire…” balbettò W. “Eh si, abbiamo lavorato molto insieme” risposel’altro. “Io non capisco” “Capirà presto, venga” Il dottore lo condusse nella sua stanza. Vi era un lettino e allespalle di questo una scrivania con poltrona, tutto rigorosamente bianco. “Adesso capisco” ammise sconsolatoW. “Si accomodi” lo incoraggiò il dottore. Mr. W. si sdraiò e si tolse gli occhiali. “Lei è freudiano?” chiese “Or-todosso. Mi dica allora…” “Be’…non so che dire…” “E’ un po’ poco. Liberi la mente e mi dica la prima cosache le viene” “Ehm…Be’…io sono morto per scommessa… ed ho scommesso per un semplice fatto: nessunomi crede quando parlo” disse Mr. W. “Oh, no…non è vero” lo corresse il dottore. Simone Chermaz

POESIE INEDITTE DI KIPLINGThomas Pinney, emerito di Letteratura inglese all’università della Cali-fornia, ha ritrovato cinquanta poesie inedite di Rudyar Kipling (1865-1936). I testi, conservati in case private e nell’archivio di un ex –dirigente della compagnia di navigazione britannica Cunard Line, sa-ranno pubblicati nell’edizione completa delle poesie di Kipling, di immi-nente uscita in Gran Bretegna. Diverse poesie affrontano temi come laguerra, l’identificazione del poeta con i soldati britannici, la sua rabbianei confronti delle autorità. Sorprendente l’attualità di alcuni temi di Ki-pling, come l’invadenza dei media nelle nostre vite: nella poesia intitolata“La Stampa” (1899) un lungo elenco di domande che anonimi giornalistirivolgono a un personaggio famoso ricorda le interviste inutili che abbon-dano sugli schermi televisivi di tutto il mondo. Marina Giudicissi

OMAGGIO A MARIA MARCONEMaria Marcone è nata a Foggia il 7 aprile 1931, deceduta a Bari nel 2014, ha in-segnato lettere classiche nei licei per trent’ anni. Natura vulcanica e con unagrande carica umana, ha sposato sempre tutte le cause in cui ci fosse da combat-tere per la giustizia. Da ultimo, l’assassinio a Foggia per mano mafiosa del fra-tello Franco, direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia che non si era volutopiegare alla generale corruzione, l’ha persuasa a unirsi con quanti combattonola mafia e l’illegalità sotto qualunque veste ed ha fondato un movimento di fineMillennio «Nessuno tocchi Abele!» che è entrato nella rete Internet in italianoed in inglese ad opera di un gruppo di studenti di Pisa. Oscillante fra disperazioneed entusiasmo, ha una capacità creativa e lavorativa eccezionale: il che l’ha por-tata a una produzione considerevole nel campo della pittura e della scultura masoprattutto della scrittura, sua attività primaria e costante. Pur non piegandosi maia mode e a diktat editoriali, ha pubblicato finora venticinque libri, tutti accolticon favore dalla critica e dal pubblico. Per gli adulti si è interessata di storiedelle donne con “Le stanze vuote”, Cappelli, 1967; “Gli anni lunghi”, Cappelli,1968; “L’uomo della pietra”, L’Autore, Firenze, 1972; “Analisi in famiglia”,Feltrinelli, 1977; “A lice, la morte la fame la scrittura”, Bastogi, 1981; “La casadelle donne”, Bastogi, 1983; la Trilogia delle Generazioni, Schena, Fasano di Puglia: “Le stelle di Ninella”,1987; “I labirinti di Lucia”, 1989; “La terra di Francesca”, 1991; “Il rifugio nel bosco”, poliziesco, ed. delRosone, Foggia, 1994; “Processo alla città”, ed. del Rosone, 1995; “L’ultimo amore”, editore Longo, Gioiadel Colle (Bari) 1999, “E venne il settimo giorno” ed. Besa, Nardò (Lecce). Per i ragazzi ha scritto testi assaifortunati con Mursia di Milano, ora ripubblicati da Adda di Bari: “L’Astronave di Aiek”, “Nicolino”, “Nico linofinanziere”, “Cerca, Jovanka, cerca “Le pietre si muovono”, “Natale con i tuoi ... Pasqua con chi vuoi”, “Duefavole”, “Storia di Franco” (Schena, Fasano), “L’ultimo della classe”, ed. Besa di Nardò (Lecce), già tradottoin Cina, “A una nel Tremila”. A maggio 2003 è uscito nelle sale cinematografiche il film del regista MimmoMongelli “La casa delle donne” tratto dal romanzo omonimo dell’autrice. Contemporaneamente l’editore Pa-lomar di Bari ha ripubblicato il libro. L’autrice ha ricevuto tre premi della Cultura della Presidenza del Consigliodei Ministri (1969, 1973 e 2005). A maggio del 2005 ha ricevuto la medaglia per i benemeriti della Scuola, dellaCultura e dell’Arte da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. L’editore Levante di Bariha pubblicato quattro volumi della serie “Maria Marcone e la critica” a cura del prof. Antonio Ricci. La rivista“La Vallisa” di Bari, diretta dal prof. Daniele Giancane, ha dedicato il suo 320 numero interamente alla scrittrice(1992). Sulla narrativa della Marcone si sono discusse dieci tesi di laurea in Italia ed all’estero. Sposata conAntonio Ricci ha due figli: Cristiana, pittrice, (1960) e Silvio autore di “Hard-Rock Story” (1962) ed un nipote,Sergio Borgia, studente, (1993). Della produzione della Marcone vi sono traduzioni in quattro continenti edue riduzioni televisive realizzate dalla RAI-TV. L’editore Pagès di Barcellona (Spagna) ha tradotto ultima-mente in catalano il primo volume del ciclo “Le Generazioni” dal titolo “Le stelle di Ninella”. Nel 2006 sonousciti a Lubiana in lingua slovena i “Racconti tragi-comici di donne” ed. KUD, Repubblica Slovena. Ineditisono ancora decine di romanzi e sillogi poetiche. Ultimamente è uscito il romanzo per ragazzi ed adulti: “Habelnell’Età della Luna Persa”, Adda, Bari. Paolo Macali

L’ULTIMA PASSEGGIATA (racconto)

Lina, se pure erano passati tanti anni, non riusciva a dimenticare quella sera particolare; una sera d’estate.Quegli amici di Lina erano una coppia che lei conosceva da quando era bambina perché erano amici di famiglia.Questa coppia con i bambini abitava in un’altra città ma aveva acquistato un appartamento nella capitale pertrascorrere le vacanze. Quell’anno Lina, con un’amica, aveva fatto tanto piscina. Era abbronzatissima e si sen-tiva bene.Quando arrivarono questi amici in città, la invitarono a casa loro, una casa minuscolama nel centro storico. Lina pensò di ricambiare la cortesia e una sera invitò la coppia con ifigli. La cena fu allegra, con pietanze gustose. Si conoscevano da tanti anni. Le famiglie sifrequentavano in città e in villeggiatura. Gli argomenti di conversazione non mancarono.I ricordi riaffiorarono. Finita la cena, Lina si ricordò che doveva portare fuori la sua ca-gnolina. Chiese di uscire un attimo ma loro la vollero accompagnare. La strada era brevee non trafficata. Era una bella sera d’estate. Si misero in fila indiana. Sembrava una pro-cessione. Ma nessuno pensò che quella passeggiata, così allegra e spensierata, sarebbestata l’ultima. Dopo lunghi mesi di silenzio giunse notizia di una malattia incurabile e poidella scomparsa di lui, compagno di giochi di Lina. La moglie, presa dai problemi dei figlie della casa, non chiamò più. Però Lina continuò a ricordare quell’anomala, allegra, ultima pas-seggiata con i suoi cari amici. Angela Libertini

ADDIO, CESARE SEGRE !Cesare Segre, nato nel 1928, è vissuto e ha condotto i suoi studi a Torinodove nel 1950 ha conseguito la laurea. Docente di filologia romanza dal1954 ha insegnato alle università di Trieste e di Pavia diventandoordinario negli anni sessanta. E’ stato visiting professor presso leuniversità di Manchester, Rio de Janeiro, Harvard, Princeton, Berkeley.Inizialmente si è dedicato alla critica stilistica seguendo la sia diBenvenuto Terracini e successivamente si è imposto come uno dei piùautorevoli sostenitori ed esponenti italiani del metodo strutturalistico. Lasua attività di studio intensa vanta numerosi titoli tra cui “Semioticafilologica. Testi e modelli culturali” (1979), “Ritorno alla critica” (2001),“Dieci prove di fantasia” (2010). Importanti anche le sue critiche alleSatire di Ludovico Ariosto, della Chanson de Roland, del Libro dei vizie delle virtù di Bono Giambonie, in collaborazione con SantorreDebenedetti, dell’Orlando Furioso. Pochi anni fa raccontò il suo percorsointellettuale in “Per curiosità. Una specie di autobiografia” (Einaudi,1999). Uno dei giudizi più ricordati e attuali lasciatici dalla firma delCorriera della Sera è: “La nostra classe politica, che in tempi lontaniannoverava ottimi parlatori e oratori, tende sempre più ad abbassare ilregistro, perchè pensa di conquistare più facilmente il consenso ponendosia un livello meno elevato. E’ la tentazione, strisciante, del populismo.Naturalmente questo implica il degrado anche delle argomentazioni,perchè, ai livelli alti, il linguaggio è molto più ricco e duttile”. Segre lasciala moglie Maria Luisa Meneghetti, docente di filologia romanzaall’università degli studi di Milano. Maddalena Barba

ALTRI CROLLI A POMPEILa Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolanoe Stabia ha comunicato in una nota che “si è verificato il cedimento diparte dell’alzato di un muro nella bottega della Regio V 2, 19 situataall’angolo dell’isolato lungo Via di Nola. Il muro, per la maggior partecostituito da restauri recenti e legato da una struttura moderna in ferro,si trova al limite dell’area non scavata e premeva su di esso una grandemassa di terra, appesantita dalle piogge”. L’Unesco lancia l’allarme peravere un piano globale altrimenti viene giù tutto. La situazione è criticae dopo gli ultimi crolli la Procura di Torre Annunziata ha apertoun’inchiesta per disastro colposo. Nel fascicolo ancora nessu iscritto masono presenti attività investigative su sui crolli al Tempio di Venere, allaNecropoli e in Via Nola. Giovanni Puglisi è intervenuto sull’accadutomettendo in allerta tutte le istituzioni competenti con riferimento ancheal ministro per la Cultura. Le sue dichiarazioni: “ Purtroppo sonosituazioni annunciate, non c’è più tempo da perdere. Dal punto di vistaburocratico occorre un piano di interventi straordinario, che metta insicurezza l’intera area di Pompei dal punto di vista geologico e geo-idrico, perchè se questi terreni non hanno un drenaggio forte delle acquepiovane è chiaro che Pompei è destinata a crollare per intero. Mi auguroche il ministro Franceschini, che è autorevole componente del governo,riesca ad ottenere un intervento straordinario del genere. Non credo ci siaaltro da dichiarare, dichiarare rammarico e amarezza non serve a nulla,sono cose che sappiamo, si potrebbe istituire la rubrica ‘Pompei’ suiquotidiani e ogni giorno la riempiremmo con le ultime notizie.”Successivamente Franceschini ha convocato una riunione operativa sulsito di Pompei. L‘esito dovrà essere un rapporto dettagliato sullemotivazioni dei crolli, sull’efficacia degli interventi di ordinariamanutenzione e una valutazione dello stato di attuazione del GrandeProgetto Pompei. Saranno presenti il soprintendente incaricato MassimoOsanna, il direttore generale delle antichità Luigi Malnati, il direttoregenerale del Grande Progetto Pompei Giovanni Nistri.

Maddalena Barba

EVENTO CULTURALELa Casa Editrice G.E.I. Gruppo EditorialeIdea - Via Pietro Mascagni, 15400199 Roma Sito: www.geiedit.com Email:[email protected] Info: 339.5392130 presentail libro “Micol”, della Scrittrice Ida Di Nola.Questo interessante racconto ha ispiratoun’Opera musicale. Dopo il successo dei suoiprecedenti libri di narrativa, Didi racconta - Efinì quell’estate - Il profumo della fantasia -Anna e Giacomo - Come per incanto - Navi-gando nei ricordi - Ida Di Nola oggi esce allestampe con Micol, interessante racconto che haispirato un’Opera Musicale. Micol e Andrea siconoscevano da bambini. Il crescere insiemeaveva creato un forte legame ed entrambi senti-vano che questo sentimento nella loro vita sa-rebbe durato per sempre.C’era una soladiscordanza tra loro: Micol era ebrea e Andreacattolico; tante volte ne avevano parlato e riso,sempre pensando che il loro unico neo potevaessere che Micol il sabato sarebbe andata al Tempio e Andrea la domenica inChiesa. Non consideravano un problema il loro matrimonio e i figli che sa-rebbero venuti da questa disunione così profonda. C’era il l’amore e questobastava. Ma non era così... Il loro grande amore fu interrotto dalle leggi raz-ziali dei nazisti il 5 ottobre 1943. Questo testo ha ispirato l’omonima OperaMusicale che viene distribuita con un cd allegato al libro. Compositore delbrano è il Maestro Giovanni Gava che viene cantato dalla bellissima vocedel tenore-baritono Marco Valerio Spinozzi. Auguro alla valida e sensibileScrittrice il meritato successo. Antonella Scelsa D’Amico

IL SUONO CREA FORME Il filosofo greco Pitagora nel 6° se-colo a.C. era solito suonare speci-fiche note musicali su strumenti acorda per guarire malattie fisicheed emotive. Ernst Chadni, fisico emusicista tedesco del 18° secolo,versò sulla sabbia sui piatti metal-lici e erificò le forme che assu-meva mentre suoava il violino.Recentemente Masau Emoto hamostrato che le molecole dell’ac-qua si modificano in reazione al-l’energia di parole positive onegative scritte su fogli di carta po-sizionati accanto a loro. Ecco leparole che debbono riepire il no-stro vocabolario: bello, comple-anno, benedizione, grazia,bouquet, brillante, celebra-zione, intelligente,c o m p a s s i o n e ,complimenti, si-curo di sè, colla-b o r a z i o n e ,coraggio, coccola,entusiasmo, fiori,fortunato, divertente,generoso, doni, felice, sano, alle-gro ecc.. Marina Giudicissi

Pregevole silloge poetica diLuisa Mirabella. Per prenotarele copie del libretto rivolgersi alseguente indrizzo: Via degli Im-bimbo, 19 - 83100 Avellino.

Page 8: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 8 N. 4 APRILE 2014MEDICINA E ATTUALITAʼ

L’ACUFENE, DISTURBO PER MOLTI ITALIANIL’acufene, cioè il sentire un ronzio in testa che ti tormenta, colpisce dal 6 al 28 per cento della popolazioneitaliana. Questo disturbo colpisce soprattutto gli uomini dai 40 ai 70 anni, ma può manifestarsi anche neipiù giovani. Talvolta è un disturbo passeggero, ma spesso diventa persistente e cronico. Si manifesta so-prattutto in situazioni di silenzio ambientale, per esempio durante la notte, prima di prendere sonno,quando si riduce l’inquinamento acustico diurno e non ci si distrae dalle attività mentali o dalle faccendequotidiane. L’acufene può essere un sintomo isolato oppure è associato ad altre complicanze, come l’ipo-cusia, cioè un calo improvviso dell’udito, vertigini e patologie legate a diversi ambiti, quali crisi iperten-sive e artrosi cervicale. Gli acufeni possono essere oggettivi e soggettivi. Gli acufeni oggettivi sipresentano come ronzii, che si generano all’interno del corpo umano e possono essere sentiti dall’esterno.Spesso ad originare questo acufene è un tumore glomico, cioè un cancro benigno dell’orecchio. Gli acu-feni soggettivi invece emettono suoni che non è ascoltabile dall’esterno. Gli acufeni soggettivi sonoquelli più diffusi e che causano un rumore molesto per la persona. La scienza attuale non è in grado diaffermare nemmeno se esistono fattori geneteci, che predispongono al suddetto malessere, mentre è statorivelato che alcune patologie ad esso associate possono essere dovute all’ereditarietà. Ne sono un esempiol’otosclerosi e l’ipertensione. L’acufene per la persona che ne soffre è una vera macchina della tortura,che influisce negativamente sull’umore e sulla qualità della vita. I rimedi, le terapie sono solo illusori.Per la metà degli acufeni la loro causa resta ignota. Talvolta gli acufeni sono causati dalla presbiacusia,cioè dalla perdita dell’udito in età avanzata oppure dal tappo di cerume o dall’otite. Altre cause degli acu-feni possono essere l’ipertensione, cardiopatie, arteriopatie e diabete. Anche l’abuso di alcol e caffeinapossono causare gli acufeni. E’ necessario rivolgersi subito da un otorinolaringoiatra per una diagnosi ac-curata. E’ necessario eseguire un esame audiometrico per valutare l’integrità del timpano oppure unaTac o una risonanza magnetica per verificare la qualità delle strutture uditive e delle vie nervose o co-munque per escludere patologie tumorali. I farmaci che si prendono per gli acufeni sono sono i neuro far-maci, laserterapia, agopunture. Si può ricorrere anche alle tecniche riabilitative, quali la TinnitusRetraining Therapy(TRT), che prova a rimuovere la percezione dell’acufene dalla coscienza del paziente.Alcuni studiosi dell’Università di Pittsburgh ritengono che gli acufeni sono una disfunzione cellularedel nervo cocleare. Speriamo che presto la scienza riesca a scoprire un farmaco che faccia scomparire ilsuddetto ronzio degli acufeni, che tormentano tante persone, che per conseguenza soffrono d’insonnia.

Mario Coletti

“TI AMO DA MORIRE”: IL CONTRASTO COMICO DI ALDO NICOLAJIl grande Aldo Nicolaj ricompare in una delle sue opere di qualità, sostanza, introspezione al Teatro Manzoniper l’impegno del geniale regista Silvio Giordani. Ironicamente la commedia si intitola “Ti amo da morire”ed è interpretata da Pietro Longhi, Miriam Mesturino e Paolo Perinelli. Le scene di Mario Amodio originali edinamiche con un cambio continuo di ambientazione, evidenziano lo sviluppo degli eventi, cosi chè ogni ri-ferimento ai momenti più importanti della vicenda manifestano e stigmatizzano la pulsione, esaltando l’appa-renza e la sua denigrazione. Ma, prima di tutto, è indispensabile un discorso sul grande Aldo Nicolaj, uno diquelli che a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 era diventato uno dei nomi ricorrenti del repertorio di quegli anni (at-tori come Gian Maria Volontè, Paolo Poli, Tino Buazzelli, Lina Volonghi, Alberto Lionello, Giulia Lazzarini,Lucilla Morlacchi, Paolo Borboni, Rossella Falk, Ornella Vanoni hanno portato con orgoglio le sue opere inscena), uno di quelli che formano qualità e sostanza su cui si regge e cresce la drammaturgia di un paese. Seb-bene in ogni parte del mondo, soprattutto in Francia, l’oscurità non sia calata sul suo genio indiscutibile e Ni-colaj venga rappresentato in continuazione, l’Italia lo ha dimenticato, anche se le sue opere compaiono conregolarità ancora oggi e da oltre un trentennio anche in Austria, Germania e Russia. Oggi, sembra il momentoopportuno per esplorare il nostro teatro in declino e pertanto sarà utile seguire il percorso di un drammaturgoversatile e di grande mestiere. Della commedia Silvio Giordani ha cambiato solo il titolo, ma tutta l’opera, comeha giustamente osservato lo stesso regista, non ha avuto necessità di “cambiare una virgola” perché il giocodei tre personaggi (il marito, l’amante, la seduttrice) hanno un atteggiamento curioso verso certi paradossidella vita e la capacità di Nicolaj è di scoprirli, smontando la cornice da teorema ideologico per prevedernecostruzione e garbo con raffinatezza ed ironia, un’innocenza nella leggerezza del dialogo e le concretezze dellavita, la capacità di cogliere la crudeltà della vicenda. Del resto, lo dice ogni suo finale di opera che ci lascianosorpresi tra una risata ed una profonda riflessione. Nicolaj anche in questa commedia (quasi un giallo nascosto)è scherzo e dramma, tragedia e farsa che si susseguono come una parte di un unico insieme fluente. Anche qui,l’ottima interpretazione (frutto della profonda riflessione del regista sull’autore) soprattutto di Miriam Mestu-rino, l’irrequieta, intrigante figura femminile, sorridente e diabolica, la vicenda porta a ridere della disgraziae a commuoversi del ridicolo e del beffardo. Sembra un’azione sospesa perché detiene una certa indifferenzaverso il conseguimento di un fine: è una contemplazione nell’azione che è solo il risultato della profonda co-noscenza del mondo acquisita da Nicolaj nel suo vagare internazionale. Con la sua naturalezza sulla scena chegli è congeniale, Pietro Longhi, l’amante, ci sorprende con la disinvoltura dell’interpretazione, con idubbi sul suo agire insieme ad una imprevedibile violenza sessuale che risponde inevitabilmentea quella dell’amante e contemporaneamente si lega, dopo averlo conosciuto, alla descrizionedel marito, stanco del rapporto di seduzione e di isterico annientamento della sua personalitàoperato dalla moglie. Mario, il marito, depresso e avvilito, è interpretato ottimamente dapaolo Perinelli, la cui descrizione del comportamento e del carattere di Eva, la moglie, togliea Bruno, l’amante, la già debole possibilità di uccidere il marito come suggerito da Eva.L’imprevedibile è nel finale…che naturalmente dovrete andare a vedere anche per coglierela grandezza dello scrivere teatrale di Aldo Nicolaj, il quale anche in questo lavoro mostra ilsuo vigore fantastico (sia pure nell’analisi di una vicenda piccolo borghese) e la sua sottigliezzaumoristica di sempre, divertito e spiritoso osservatore del gioco paradossale che mette in moto, del ridicolo dicerte violenze, dell’ironia della sorte che prepara per i suo personaggi. Liliana Speranza

ERGONOMIA SUL LAVOROQuante ore passiamo in ufficio o comunque davanti allo schermo di un computer? Vediamo insiemecome adattare la postazione di lavoro alle proprie esigenze in funzione al benessere psico-fisico. Il lavoroal videoterminale è normato dal D.Lgs 81/08 sulla Sicurezza sul Lavoro che tra l’altro analizza le posta-zioni di lavoro con particolare riferimento ai problemi legati alla postura, all’affaticamento fisico e men-tale e alle condizioni ergonomiche. Il datore di lavoro è obligato da questo decreto ad adottare tutte lemisure per eliminare e/o ridurre i rischi riscontrati dal Documento di Valutazione dei Rischi, allestendoi posti di lavoro in conformità alle normative e linee guida vigenti. Particolare attenzione va posta a comesi collocano le attrezzature (video, tastiera, stampante, ecc.), alla dimensione degli spazi e alle caratteri-stiche degli arredi. Nella postazione di lavoro deve essere garantito uno spazio libero minimo di movi-mento per il lavoratore e non vi devono essere ostacoli al movimento sia all’interno che all’esternodell’ingombro della scrivania. La scrivania deve avere una superficie sufficientemente ampia per di-sporre i materiali necessari e le attrezzature in modo comodo e consentire un appoggio per gli avambraccidavanti alla tastiera, nel corso della digitazione. L’altezza e la profondità del tavolo devono lasciare ade-guato spazio per le gambe dell’operatore e consentire comodi aggiustamenti posturali (minimo 60 cm diprofondità e 60 cm di larghezza). La superficie del tavolo deve essere di colore neutro e opaca in mododa evitare abbagliamenti e riflessi fastidiosi. Il tavolo deve avere una profondità tale da assicurare unacorretta distanza visiva dallo schermo. Il video deve essere orientabile e inclinabile, con lo schermo an-tiriflettente, con luminosità e contrasto regolabili, con l’immagine stabile, i caratteri definiti e leggibili.La tastiera deve essere separata dal video, inclinabile, con i tasti in materiale opaco cosi’ da evitare fe-nomeni di riflessione e con caratteri leggibili. Occorre inoltre lasciare uno spazio di circa 10-15 cm trail bordo della scrivania e l’inizio della tastiera. Per evitare contratture ai muscoli del collo, il bordo su-periore dello schermo deve trovarsi a 5-10 cm sotto l’altezza degli occhi. La sedia deve essere stabile,con basamento a cinque razze munite di rotelle, seduta regolabile in altezza, schienale regolabile in al-tezza e inclinazione. Nel caso vi accorgiate che le vostre condizioni di lavoro non siano a norma vi con-sigliamo di segnalare il rischi al vostro RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza).

Isacco Cicala

ALLARME NUCLEAREIl mio nome è Pietro Iacono, classe 1934. Scienziato per vocazione, sono conosciuto nel mondo scien-tifico, ho divulgato nel mondo diverse mie scoperte senza lucro, in cambio ho ricevuto numerosi con-ferimenti da ogni parte del mondo fra le quali ,cariche, titoli, e premi di cui n.2. medaglie d’oro da circa40 anni cerco di divulgare alcuni progetti a beneficio dell’umanità senza interessi di lucro. Ne cito qual-cuno. 1 Come purificare tutti i fumi delle ciminiere di tutte le industrie del mondo, con il ricupero dellepolveri sottili, e l’energia termica prodotta da un altoforno di una fonderia equivale ad una centrale ter-monucleare e gli operai lavorano in tuta blu.e senza inquinamento radioattivo,perché la radioattività e diordine metallico e le medicine sono innocue. 2 Come denuclearizzare il corpo umano dalle particelle ra-dioattive perché ogni giorno solo in Italia muoiono più di mille persone di cancro,leucemia,osteoporosi,e la scienza tace. 3. Purificare i fumi degli inceneritori .e bruciare i nostri rifiuti in Italia invece di spedireall’estero tramite ferrovia e navi cargo, per lo smaltimento tutto a pagamento. 4. Come trasformare l’u-ranio in piombo. 5. L’acqua e la fonte di energia più potente che esiste nell’universo e l’umanità potràdifendersi dalla vicinissima era glaciale, però la scienza tace! Non dice che c’è una nube cosmica dicolore nero e di forma sferica che viaggia alla velocità di 20 mila km al secondo in direzione del sistemasolare. Sarà una vera era glaciale che durerà 120 mila anni, il popolo non deve sapere per non creare ilpanico. Ps. darò tutto alle aziende disposte a realizzare questi progetti (non chiedo compensi).

Pietro Iacono (cell. 338.77.98.731)

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ARTI FIGURATIVE E ATTUALITA L’ATTUALITÀ, pag. 9N. 4 APRILE 2014

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Caro lettore, ricordati di rinnovare la quota associativaa questo periodico che, essendo “super partes”, intenderestare un libero organo di stampa.

UNA CITTÀ D’ARTE MOBILITATA SUL TEMA DEL CARABINIEREUna delle espressioni più significative dell’artigianato pugliese è rappresentata senz’altro dalle ceramiche diGrottaglie, in provincia di Taranto, le cui tradizioni artistiche affondano le proprie radici all’VIII secolo a.C.Conosciute e apprezzate in tutto il mondo, eleganti nelle forme e caratterizzate dalla accesa policromia deco-rativa dello splendido alternarsi del verde, del giallo e del blu, le ceramiche di Grottaglie hanno rappresentatoe costituiscono ancora un aspetto trainante della vita e dell’economia locale. Realizzate ancora nelle decine dilaboratori artigiani della città, la maggior parte dei quali si trovano nel cosiddetto “Quartiere delle Ceramiche”,sono create in luoghi dove si respira un’atmosfera arcaica, primordiale, laboriosa e serena, scandita dal ritmodelle tecniche di lavorazione di sempre, e dove l’unico suono è costituito dal sapiente movimento delle manidell’artista in simbiosi con quello prodotto dal tornio nel suo caratteristico ruotare. Nel 1998 si tenne la primaedizione della rassegna “Il Carabiniere nella Ceramica Grottagliese”, grazie all’iniziativa del Sindaco di Grot-taglie, Vincenzo Vinci, con l’entusiastica adesione di Orazio Del Monaco, artista raffinato e massimo esponentedi quella nobile arte, che ben riuscì a coinvolgere tutto il mondo della ceramica. Il Carabiniere ha visto così lamobilitazione di un’intera Città d’arte sullo specifico stimolante tema, quello di un Carabiniere non idealizzatosecondo una astratta retorica interpretativa, non quello dei favolosi paradigmi risorgimentali, quanto invece ilMilite presente sempre e comunque, l’insonne protettore dei borghi come delle città, colui che mentre tutti sidivertono o riposano tranquilli, è vigile per la tutela attenta e operosa degli onesti. Ad appena quattro mesi dallasua prima edizione, si tenne altra analoga iniziativa a Castellaneta, sempre nella provincia Jonica, evidenziandocosì il successo della mostra. Le belle realizzazioni artistiche, donate all’Arma, furono per alcuni anni moltoopportunamente esposte nel Museo Storico di Piazza del Risorgimento, a Roma, per essere poi trasferite al-l’interno dei saloni di rappresentanza della storica Scuola Allievi, in via Carlo Alberto dalla Chiesa, con ovvialimitazione della loro visione al grande pubblico. Raffaele Vacca

MASACCIO, GRANDE INNOVATORE DELL’ARTE RINASCIMENTALETommaso di Ser Giovanni di Mone Cassai, detto Masaccio (S. Giovanni Valdarno 1401-Roma 1428) fu, in-sieme a Brunelleschi e Donatello, il terzo grande innovatore dell’arte rinascimentale del Quattrocento. La suarivoluzione naturalistica si fondò sul nuovo senso dello spazio, evidenziato mediante la raggiunta cognizionedella prospettiva (Trinità in Santa Maria Novella, Firenze). Con Masaccio diventa fondamentale l’incidenzadella luce che proviene da un punto ben determinato e che, con le ombre, forma il rilievo dei corpi (Storie diS. Pietro in S. Maria del Carmine, Firenze). Anche l’intensità emotiva, se pur contenuta, affiora nei volti e neigesti dei personaggi (Crocifissione, Museo di Capodimonte, Napoli). Innovativa in Masaccio é anche la rap-presentazione delle scene sacre, con personaggi in atteggiamenti essenziali, lontano ormai dal gusto divagantee fiabesco del linguaggio tardo-gotico. Alla rivoluzionaria pittura di Masaccio si ispirarono gli artisti, non solofiorentini, nei secoli successivi. Michelangelo, in gioventù, disegnò alcune figure di un affresco (in seguito an-dato distrutto) che Masaccio dipinse nel chiostro della chiesa del Carmine a Firenze. La breve vita di Masaccio,dunque, fu fondamentale per gli sviluppi della pittura rinascimentale. Rosanna Sinopoli

MOSTRA PIETRO SARANDREA “SOPRA LE RIGHE’’ Nuovo successo dell’ artista Pietro Sarandrea a Roma pressolo spazio espositivo “Sopra le righe’’ gestito dal Sig. MauroFioravanti, il maestro ha presentato varie opere del suo ul-timo periodo che vanno da pitture a olio, tecniche miste,termo quadri. Il vasto pubblico ha potuto apprezzare la ver-satilità dell’ artista che passa con estrema disinvoltura avarie tecniche su diverse superfici, mantenendo sempre ilsuo stile; apparentemente informali, le sue opere possonoapparire senza nessun contenuto figurativo, in realtà, osser-vandole con attenzione si possono intravedere figure e pae-saggi nascosti dalle stesure di colore magistralmenteeseguite su varie superfici. Come sempre Pietro Sarandreaci regala momenti emozionanti; trovandosi di fronte ai suoiquadri, infatti,si provano sensazioni forti soprattutto se sitrascende la condizione della realtà tridimensionale, non èneanche pittura astratta, il maestro ci fa entrare in un mondomistico surreale dove l’ attento fruitore dell’ opera riesce a leggere quel messaggio esoterico celato nelle suetumultuose composizioni. Dott.ssa Paola Lamonica

TULLIO DALLAPICCOLA, VIBRAZIONI CROMATICHE Una nota emerge immediatamente dal-l’osservazione dei quadri di TullioDallapiccola: la particolarità composi-tiva e l’applicazione cromatica. Laprima si riflette in immagini popolare-sche, siano esse figure e paesaggi; laseconda si basa su d’una tecnica piut-tosto insolita per le nostre latitudini.L’una e l’altra riconducono a una sortado frasario “etnografico”, di impulsivomanierismo artigianale abbinato a pro-gettazioni, per cosi dire di rilettura dilezioni nàif, dove prevale un agglome-rato di materia che da paradossalmentecolore al tutto, e di menzioni del “pas-sato-presente”. Tullio Dallapiccola èun dilettante. E tale si proclama. Nellavita esercita tutt’altra professione chequella del pittore. Abita la dove l’alto-piano di Piné, costellato di laghi, si vatrasformando in valle, la natura as-sume un’impronta più marcatamente

alpina e il senso esistenziale conserva abilmente l’eco della tradizione. Egli dipinge con la materia che glioffre la Natura. Ecco quindi che i colori sono dati da un linguaggio singolare di petali di fiori, di foglie raccoltenel volgere delle stagioni, di cortecce, di sabbia. Vi prevalgono i settembrini, l’erica, la rosa, la felce, l’olmo,la betulla, l’acero, il tiglio, l’ippocastano, il sorbo degli uccellatori e cosi via. L’effetto proposto è senza dubbiosingolare, piacevole. Esso coglie, con indubbia abilità, scorci vedutistici pinetani e altoanauni, l’inverno, la pri-mavera, l’estate, l’autunno; la mietitura e la fienagione, il cestaio e il carrettiere, la chiesa di villaggio e la fan-ciulla al focolare. Una carrellata di visioni. Vi prevalgono l’impasto del “tutto colore” derivato dalla Naturaviva (solo gli sfondi sono abbozzati con colori a olio), un artigiano che, per via dell’estro e della invenzione,si avvicina a quelle che una volta si chiamavano le “piccole arti”; soprattutto un gusto figurativo essenzialmentefondato sul cercare di dare ordine materiale alla meraviglia del correre del tempo. Si tratta di un caso singolaredi pittura naif. Può piacere o meno, disorientare o meno. Resta tuttavia un egregio esempio, di vibrazione cro-matica, per umile essa sia, dell’intuizione e dell’abilità di un artefice dotato di sensibilità e di osservazione.

Aldo Gorfer (giornalista-storico)

Salvatore Prisco“Il mio piccolo lettore”

Sdudio d’arte:Via M. Farina, 119

84134 SalernoInfo:

Tel. 089.759755 - cell.366.2264119

RESTAURO DELLA GALLERIA VITTORIO EMANUELE IILa Galleria Vittorio Emanuele II di Milano sarà dai prossimi giorni oggetto di lavori di resturo che entro entroaprile 2015 riporteranno il Salotto dei milanesi al decoro originario. In un cantiere innovativo che durerà 13mesi, verrà garantito l’accesso ai passanti in tutti i lati della Galleria e nei negozi grazie all’utilizzo di un pon-teggio mobile che si sposterà lungo i binari collocati sul pavimento per realizzare la manutenzione della fac-ciate. Sull’Ottagono, invece, il restauro sarà effettuato con ponteggi tradizionali. Saranno lavorati 13.500 mqdi superfici, 330 cornici, 88 vetrine. Rozza e Benelli: “Progetto d’avanguardia che sarà una nuova attrattivaper i visitatori” “Siamo orgogliosi di questo impegno che restituirà fascino e bellezza a un luogo simbolo dellacittà celebre in tutto il mondo. E’ un progetto d’avanguardia, promosso dal Comune di Milano con la collabo-razione dei privati che ringraziamo, che diventerà una nuova attrattiva per i turisti e i visitatori della Galleria.Nessun disagio per i negozi che potranno anzi avvantaggiarsi del richiamo esercitato dai ponteggi mobili: con-tiamo di essere pronti per Expo”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. “Restituire la Gal-leria al suo originario splendore entro Expo 2015 è un obiettivo importante per questa Amministrazione. Esiamo particolarmente felici che l’opera sia sostenuta da nomi eccellenti della moda e della cultura italiana.Siamo sicuri che questo spettacolare intervento, eseguito sotto l’egida del Comune e della Soprintendenza,possa diventare un modello nel richiamare altri privati a partecipare alla conservazione e alla valorizzazionedei beni storici e architettonici della nostra città”. Lo dichiara l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli.Il progetto di sistemazione ha un valore di circa 3 milioni di euro ma l’intervento sarà a costo zero per l’Am-ministrazione comunale in quanto le società Prada e Versace, anche grazie ad un contributo di Feltrinelli, nel-l’ambito di un accordo con il Comune per l’acquisizione di spazi in Galleria, copriranno integralmente i costi.

Isacco Cicala

RITA DELLE NOCI, GENIO DELLA GRAFICA SALVATORE PRISCO, UN CAPOSCUOLA

L’artista al centro tra Mauro Fioravanti ePaola Lamonica

Rita Delle Noci

“Euridice e Orfeo”

Studio d’arte:Via Dino Pennazzato,

6° pal.04023 Formia (LT)

Cell 349.4971632email:

[email protected]

COMUNICATO STAMPARassegna Internazionale ITINERANTE d’Arte Contemporanea

“Commistioni D’Arte”IL PRIMATO DELLA LIBERTÀ ESPRESSIVA

NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONEPromossa dall’Associazione Culturale “CASSIOPEA”

Dal Museo BELLINI di Firenze al COMPLESSO MONUMENTALEDIOSCURI DEL QUIRINALE

Roma dal 2 al 12 aprile 2014 P.zza del Quirinale, Via Piacenza 1

Progetto espositivo internazionale, itinerante promosso dall’Associa-zione Culturale Cassiopea di Roma, in collaborazione con enti pubblicie privati e con i patrocinii: Regione Lazio-Provincia di Roma- Roma Ca-pitale - Accademia Belle Arti di Roma - Beni Librari. Dopo gli alti rico-noscimenti e consensi ottenuti dalla Cassiopea per la sua alta qualitàoperativa nel mondo della cultura in genere e specificatamente in quelladell’arte e a seguito della realizzazione di prestigiosi eventi espositivi, trai quali: il polo museale “CASA di DANTE” a Firenze, la REGGIA diTorino(Sala del Valentino) in collaborazione con l’Ass. Cult. ITALIAARTE di Torino, CASTELLO D’ARAGONA (Carcere Borbonico -Ischia), 2 eventi presso il “COMPLESSO MONUMENTALE dei DIO-SCURI” del QUIRINALE di ROMA,CASTELLO MALASPINA diMassa, Complesso Monumentale di SAN SEVERO al PENDINO di Na-poli e dopo la prestigiosa rassegna d’arte realizzata nel 2013, presso glispazi espositivi del Magazzino n.5, ex armeria quattrocentesca all’in-terno del MUSEO BELLINI di Firenze, la Cassiopearte approda nuova-mente ai DIOSCURI del QUIRINALE, da Museo a Museo, quale tappaprestigiosa di un prestigioso viaggio dell’arte, con la partecipazione di ar-tisti contemporanei, nazionali ed esteri, tra i più rappresentativi del pa-norama artistico contemporaneo, sapientemente selezionati da unaCommissione preposta e altamente qualificata e costituita da titolari diCattedra Acc. Bella Arti di Roma giornalisti, critici… Con tale eventod’arte si vuole sottolineare il senso delle “COMMISTIONI” come pri-mato della libertà espressiva nell’era della globalizzazione; più ancora,al di là di concettualismi massificanti si vuole attuare una precisa rela-zione tra i vissuti dei singoli artisti, in un gioco polivalente in cui le varieespressività possono interagire tra loro come pensieri, idee, sperimenta-zioni. In una variegata produzione artistica contemporanea a cui mancauna corrente elitaria dovuta in parte al profondo senso di smarrimento,alla mancanza di ideali,si intende sottolineare come l’Arte oggi, intendaandare oltre gli appiattimenti e le stratificazioni, tutto a vantaggio di unasempre più definita libertà espressiva dell’artista. Infatti, nonostante lamancanza di precisi riferimenti si evince che ancora oggi l’arte sia capacedi parlare al cuore della gente e comunicare le profonde inquietudini checaratterizzano le attuali tendenze. Un evento d’arte questo, che apre unariflessione sulle estetiche più variegate, capaci di operare in ambiti sem-pre più ampi, verso territori instabili, dove i termini delle varie specula-zioni si amplificano, quali territori di ricerca, per arrivare “oltre i confinidel contemporaneo”. L’arte dopo l’era moderna si è trasformata seguendoanche i cambiamenti economici, politici..e la sempre maggiore velocitàe mole di scambi, di idee e risorse, informazioni intorno al globo, ha de-terminato un concetto di spaesamento che si estende in contesti più ampi,in un’era di grandi aspettative e illusioni nell’ambito di una società senzaconfini. Presidente Anny BaldisseraAssociazione Culturale “CASSIOPEA” P.zza Verbano n.8- 00199 RomaTel. +39 06 84241910 – cell. +39 3392191035 – 3334539440 - +393894584264 - Email [email protected] www.cassiopearte.org

RENZI: DOBBIAMO VINCERE I TABÙSiamo a Roma e dinanzi ad una sala piena di persone MassimoD’Alema e Matteo Renzi presentano il libro “Non solo Euro”.Compaiono insieme, si lasciano fotografare e sembra si respiri aria dipace. Mario Orfeo, direttore del Tg1, introduce Matteo Renzi cheinizia subito a parlare dei progetti europi: “Dobbiamo colmare lospread tra le aspettative dei cittadini e il modo in cui funzionano leIstituzioni Europee. Perchè noi rispettiamo tutti gli impegni, siachiaro. Ma anche l’Europa deve rispettare il suo: essere vicini aicittadini”. Una dottrina che sembra una missione che vede tra gliobiettivi quello di allentare il vincolo di bilancio, ridiscutere i trattati,mettere l’Italia come traino dell’innovazione europea. I punti focalidi Renzi sono quattro: l’approdo all’Europa politica, il rinnovamentodel ruolo nel Mediterraneo, la consapevolezza che una politicaeconomica comunitaria è l’unica soluzione per accelerare l’uscitadalla crisi e attuare le nostre riforme per mostrare la direzione giustaall’Europa. D’Alema ha l’obiettivo di riuscire a cambiare le regoledell’Europa: “ Dobbiamo rivedere i trattati , i vincoli che abbiamosono assurdi. E per rispettarli, in piena crisi, si è deciso di tagliaregli investimenti e non di tagliare le spese. Un errore. Bisogna ridurree cancellare le diseguaglianze. Le società diseguali sono anche quellepiù infelici. Capisco chi protesta. Ma noi dobbiamo indirizzare laprotesta verso il cambiamento.”. L’ormai ex nemico rilancia alpresidente del consiglio definendolo l’erede di una tradizione precisadella politica italiana che non deve aver paura di rivendicare. Renzi:“Dobbiamo affrontare e vincere tutti i nostri tabù. Dal bicameralismoperfetto ai tagli alla politica. La percezione che hanno di noi è chesiamo un paese irriformabile. Questo va cambiato al più presto. Enon si tratta di velocità fine a se stessa. Ma di un’urgenza diffusa,che tutti i cittadini percepiscono in modo chiaro”. E alla domanda semanderà D’Alema in commissione Ue non ha escluso che la rispostasia positiva. Sembra veramente che tra i due sia pace fatta!

Maddalena Barba

LA NUOVA FRONTIERA DEL CIOCCOLATOPare sia l’ultima frontiera in fatto di innovazione farmaceutica statuni-tense: che la cioccolata non smettesse mai di stupire per le sue proprietàbenefiche, ne eravamo coscienti, ma ora dei ricercatori di Boston ci sve-leranno se pillole contenenti le sostanze nutritive del cioccolato fondente,chiamate flavonoidi, siano davvero in grado di prevenire attacchi di cuoreed ictus. Tale ricerca è stata sponsorizzata dal National Heart Lung andBlood Institute americano e da una multinazionale che produce dolciumi.Lo studio prevede un massiccio numero di partecipanti, diciotto mila trauomini e donne, che dovranno assumere, per la durata di 4 anni, duecompresse al giorno della miracolosa pasticca; quello che non sanno èche ad alcuni di loro verrà somministrato un semplice placebo, mentrealtri assumeranno effettivamente la pasticca contenente i flavonoidi delcacao. In sperimentazioni precedenti, condotte su un numero minore dipazienti, era già stato dimostrato che i flavonoidi della cioccolata ( edul-corati da zuccheri e grassi saturi) donano benefici a livello di pressionesanguigna, colesterolo, stabilizzatori della secrezione di insulina, miglio-ramento arterioso ed altri fattori legati al benessere del cuore. Pare sianopiù efficaci rispetto ai flavonoidi che si trovano naturalmente in altri ali-menti, quali frutta e verdura, avendo una miscela unica di sostanze nu-tritive presenti solo nelle fave di cacao. Nell’attesa di nuovi sviluppi diquesta ricerca, un quadratino di cioccolata” una tantum” fa comunquebene all’umore. Viva il cioccolato! Daisy Alessio

AUGURI AL NUOVO PREMIER Il nuovo Presidente del Consiglio, Dott. Matteo Renzi, è il più giovane in as-soluto Premier dello Stato italiano, infatti è nato a Firenze l’11 Gennaio 1975ed ha pertanto 39 anni e dall’8 dicembre 2013 è Segretario nazionale del P.D.dopo aver stravinto le primarie. E’ stato Presidente della Provinia di Firenzedal 2004 al 2009, mentre è stato Sindaco di Firenze dal 2009 al 2014. Nel1996 contribuì alla nascita dei Comitati Prodi in Toscana e s’iscrisse poi alPartito Popolare Italiano, di cui nel 1999 divenne Segretario Provinciale. Nel2001 divenne Coordinatore del Partito Margherita di Firenze e nel 2003 nedivenne Segretario provinciale. Quando fu eletto Sindaco di Firenze ottenneil 59% dei voti. Il 24 febbraio c.a. il suo Governo ha ottenuta la fiducia dalSenato e il giorno dopo dalla Camera dei Deputati. Il nuovo Premier ha tenutoi suoi due discorsi a braccio, dimostrando di essere un ottimo oratore e uomodi grande coraggio e memoria. Il suo Governo è composto da 16 Ministri: 8donne e 8 uomini. Graziano Delrio, emiliano, è stato nominato Sottosegreta-rio alla Presidenza del Consiglio. Il nuovo Premier è pronto a realizzare tanteriforme, che in tanti anni i Governi precedenti non sono mai riusciti a realiz-zare. Speriamo che l’attuale giovane Premier, ricco di energie, di entusiasmoe di buona volontà riesca a concretizzare il suo vasto programma, che statanto a cuore al popolo italiano. Mario Coletti

Page 10: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 10 N. 4 APRILE 2014CINEMA, TEATRO E MODA E VARIE

MODA E… NON SOLO(a cura di Lucilla Petrelli)

Lucille, style coach!FASHION NEWS

Un altro celebre e storico marchio del Made in Italy, “Krizia” di Ma-riuccia Mandelli è stato venduto alla stilista cinese Zhu Chong Yun. Lanota stilista italiana ha deciso di passare il testimone, viste anche le suebelle 89 primavere, cedendo il suo marchio e licenze comprese, ad unagiovane imprenditrice cinese con un passato da operaia, ma con un fortesenso per gli affari avendo un gruppo aziendale da 510 milioni di euro,con 3mila persone e 400 negozi in tutta l’aria asiatica. Così nei prossimicinque anni è prevista l’apertura di nuovi negozi con l’insegna “Krizia”e la signora Zhu oltre ad essere la proprietaria si occuperà anche delladirezione creativa, caso unico in Cina con marchio straniero. Un altromarchio si aggiunge così ad altri ceduti in parte o totalmente come Ver-sace , il suo 20% è stato venduto al Fondo americano Blackstone , maanche Valentino, dal 2012 è in mano al Fondo del Qatar May for Inve-stiment. Ancora Gianfranco Ferrè che nel 2011, la Maison dell’archi-tetto stilista è passata al Paris Group di Dubai. E così ha fatto Gucci,acquisito nel 2007 dal Gruppo (1999) Pomellato (2013) e Brioni (2011)e Loro Piana. Ci piace immaginare che tutti questi marchi comunquecontinueranno ad esistere anche sulla scia dei fasti del passato.

LONDON FASHION WEEKTerminate le settimane dedicate alla moda, in particolare la “LondonFashion Week” che ha visto protagonista la sempre “ever green” Vi-vienne Westwood, con le sue fantastiche 72 primavere! Una sfilata ispi-rata alle atmosfere dickensiane e quelle elisabettiane con le modelle cherichiamano le cameriere dei romanzi con il corsetto. Tacchi bassi, car-digan stretti sulle spalle, gonne piuttosto lunghe e foulard in testa. Im-mancabile il tartan sui toni del blu e del rosso. La stilista è statafesteggiata ed acclamata in passerella dalle sue modelle. Successo ancheper Paul Smith, con una collezione grintosa, spiritosa e piuttosto ma-schile. Pigiami di seta con giacca e pantaloni spaiati arricchiti da righesulle tinte del blu, arancio e tabacco. Il must per la prossima stagione in-vernale saranno le giacche da uomo ed i pantaloni di alta sartoria. Ma lasorpresa di queste giornate dedicate al fashion, è stata la griffe Mulberrycon la linea disegnata dalla top model inglese Cara Delevingne, unamini linea di borse in edizione limitata con zainetti in pelle morbida conpiccole borchie dalla forma di testa di leone , in cavallino, in nappa tra-puntata in nero, viola e verde. Infine la stilista Temperley , ha presentatouna donna nuova con più trasparenze con tessuti dai dettagli ornamentalidelle cattedrali spagnole e dell’architettura bizantina. Molto sponsoriz-zato il blu.

BEAUTY NEWSCon la primavera cambia anche il make-up, senz’altro più leggero! Untrucco di nuova generazione dove il viso risulta molto naturale aiutatoin questo senso dalle polveri magiche che hanno sostituito le funzionioriginarie della vecchia cipria. Queste polveri sono più trasparenti e leg-gere e contengono filtri anti-Uv e anti-ossidanti, con pigmenti correttivie illuminanti perfezionando così anche l’incarnato. Facile la loro appli-cazione: quelle in polvere libera si applicheranno con un maxi pennello,mentre quelle compatte si picchietteranno con il piumino (tipo ritocco..).Una garanzia per soddisfare le svariate esigenze femminili.

FASHION BOOKS NEWSSimpatico libretto quello di Erika Stalder, “Tutto sulla Moda”- Edi-zioni Gallucci- pieno di curiosità sui capi da indossare, sugli stilisti esulle icone del fashion con oltre 300 illustrazioni. Una panoramica com-pleta sul mondo della moda da far sì che in poco tempo si può diventareesperti in questo campo. Buona lettura!

TORNANO I 300 CON: “RISE OF AN EMPIRE” (Dalla nostra corrispondente da Los Angeles).Noam Murro rimette in campo i suoi 300 in un bagno di sangue . Il film è il risultato di un lavoro d’equipe ecoordinazione in tutti i campi della produzione: regia, effetti visivi, cinematografia, costumi, production desi-gner. Murro ha usato la previsualizzazione, il metodo che include l’uso della tecnologia in digitale per orga-nizzare ogni sequenza nei minimi dettagli; per la luce effetti speciali, sonori, la posizione e i movimenti dicamera sul set, evitando errori. La pre-visualization o pre-vis è oggi essenziale per contenenere i costi di filmcon budgets importanti. Il film ha richiesto un lavoro d’equipe preciso per ottenere gli effetti desiderati dal re-gista, Morro ha voluto far ricreare battaglie non repetitive, uniche e diverse usando gli effetti speciali comecatalizzatori per cui la supervisione degli effetti speciali Richard Hollander e’ stata determinante. Le battagliecorpo a corpo dalle termopili si spostano nel mare Egeo, sono rese piu’ spettacolari dalle esplosioni con bombedi fuoco innescate nell’ombelico dei soldati votati al suicidio per raggiungere “la bella morte” si concentranosulle navi, in un mare ricreato in modo tale da non sembrare completamente reale. I Persiani capitanati daSerse (Rodrigo Santoro) e i Greci comandati da Temistocle (Sullivan Stapleton) anche nei costumi di AlexandraByrne èstata ricreata una diversità di mondi e di culture. I Persiani più violenti e aggressivi si distinguono perle armature in cui domina il nero e l’argento mentre per i Greci spicca il rame, sia i Persiani quanto i Greci of-frono toraci incerati e possenti. Nel film il filo di Arianna è nelle mani delle donne. Artemisia (Eva Greenscelta da Berolucci nel film “Dreamers”) offre la giusta interpretazione per dare al film quel-l’aggiunta di sinistro e sensuale necessari al film. Artemisia sa usare magistralmente sia latattica mortale della spada come la forza della seduzione. Salvata dalla schiavitù deiGreci, dal re Dario, il padre di Serse, ne diventa la figlia adottiva allenata al commandosarà lei a capo delle navi Persiane, tenendo testa ai soldati nelle battaglie, vestita dipelle e metallo infierendo sul nemico con la spada assassina. Narratrice della storia nelfilm, riprendendo il suo ruolo in 300 è la regina di Sparta, Gorgo, (Lena Headey) purapparendo in poche scene è la parola portante. La storia riprende quella grafica di FrankMiller “Serse” in un nuovo capitolo: l’epica saga della battaglia navale tra Greci e Per-siani che cambierà le sorti di entrambi. Temistocle dovrà riunire le forze per sostenerel’invasione dei Persiani e combattere il duo Serse –Artemisia. Non aspettatevi di leggereun’accurata pagine di storia. Si assiste a questo film per quel che vuole offrire, scene di bat-taglia violente, bagni di sangue ben girate, effetti speciali e cinematografia, scene di sesso e passione e unabuona interpretazione da parte degli attori. Il tutto vale il prezzo del biglietto. Nela versione in 3D durante lescene della battaglia navale si ha la sensazione di venir bagnati dalle onde tanto gli spruzzi dell’acqua raggiun-gono lo spettatore. Il film è stato distribuito dalla Warner Bross. Maristella Santambrogio

Il periodico L’Attualità, essendo

assolutamente libero dasudditanze di vario

genere, è un organo distampa interamente

autofinanziato.

TARANTINO RINUNCIA A THE HATEFUL EIGHTPer un pugno di dollari. In realtà i soldi contano poco. Per il regista americano si è trattato di una vera e propriatruffa a regola d’arte. Truffa da un milione di dollari, secondo quanto egli esige nella denuncia ai danni diGawker Media. Già, perché il sito internet avrebbe violato il copywright sulla sceneggiatura del regista,diffondendo l’intero copione insieme ad altri particolari in rete. Una amara delusione per Quentin Tarantino,che ha manifestato la volontà di accantonare il progetto, per il momento, e pubblicare lo script in formacartacea. “Sono molto, molto depresso”, ha dichiarato Tarantino in uno sfogo su Deadline, spiegando lavicenda. “Ho dato lo script a sei persone, e a quanto pare è trapelato oggi. Questo è un tradimento. So percerto che non è stato Tim Roth, ma uno degli altri due (Bruce Dern e Michael Madsen) ha passato lo script alsuo agente e questo l’ha fatto circolare per tutta Hollywood. Io non so come cazzo lavorano questi agenti”, hapoi aggiunto infuriato, “ma non farò più questo film. Ho intenzione di pubblicare la sceneggiatura. Ho finito.Passerò al film successivo”. Un triste caso di leak cinematografico, uno spoiler che ha lasciato tutti gliappassionati a bocca asciutta e avviliti per aver perso l’occasione di vedere “Gli odiosi otto” di Tarantino sulgrande schermo. E il regista de “Le Iene” e “Pulp Fiction” punta il dito sull’azione di sciacallaggio giornalisticoda parte di Gawker Media, che illegalmente è diventata la piattaforma dove sfogliare la sceneggiatura. Il“leakkaggio” (letteralmente una fuoriuscita, in questo caso di informazioni) del sito internet è stata laconseguenza di una fuga di notizie. Ciò che sta alla base è il lavoro di pirateria degli agenti cinematografici,disposti a infrangere qualsiasi legge sulla riservatezza e il copywright pur di favorire il proprio attore. Tarantinoè sempre stato molto restio a interviste e dichiarazioni, e a buon ragione visto il marciume dell’industriahollywoodiana portato alla luce dal regista americano. Il marcio sta nel “contrabbandare” gli script ancora infase di evoluzione. Sono gli agenti, dunque, la causa della pirateria a Hollywood. Come hanno asserito i legalidi Tarantino all’interno della denuncia, “Gawker Media ha violato i diritti delle persone di guadagnare”. Questoè il concetto giusto, ma per quanto esatto o nobile possa essere non fa la minima differenza su quanto è capitato,e su ciò che ancora si verificherà nell’industria filmica oltreoceano. Mattia Scavo

SMART WORKING: MILANO SI PROPONE COME LABORATORIO NAZIONALE PER UN NUOVO STILE DI VITA

Il 6 febbraio 2014 c’è stata a Milano la prima “Giornata del lavoro agile”: iniziativa di Palazzo Marino allaquale hanno risposto un centinaio di aziende, alcune (tra cui Telecom, Barilla, IBM, Nokia, Accenture) : 10.000dipendenti hanno lavorato da casa o da remoto, sperimentando una soluzione molto diffusa all’estero. Obiettivodell’iniziativa è stato quello di divulgare la cultura dello smart work per sperimentare una soluzione vantaggiosasia per il lavoratore – e non solo per le “mamme- che risparmia tempo e denaro evitandosi il tragitto casa-lavoro,ed ha inoltre la possibilità di organizzare meglio il proprio tempo tra vita privata e lavoro; che per le aziendee per la stessa città: lavoro flessibile, cioè la possibilità di lavorare sia in ufficio che da remoto, consente infattialle aziende di aumentare la produttività, migliorando la motivazione e riducendo lo stress per il lavoratore, ealla città nel suo complesso di ridurre il traffico, l’inquinamento e i consumi energetici grazie all’eliminazionedi parte degli spostamenti urbani. Un salto importante quello del lavoro flessibile, che implica un cambio dimentalità da parte delle aziende: al centro dell’attenzione non c’è più il processo e sul controllo dei dipendenti,i risultati ottenuti e la loro capacità di organizzare il proprio lavoro. Usando le parole dell’assessore Biscontipossiamo affermare che con questa giornata “Milano si propone come laboratorio nazionale per un nuovo stiledi vita”, favorire il radicarsi del lavoro agile permette di pensare a un’altra città, con meno stress e più reddi-tività. Maria Rosa Laria

“MONUMENTS MEN”, LA PIÙ GRANDE CACCIA AL TESORO DELLA STORIAUscito nelle sale italiane il 13 febbraio, preceduto da un’anteprima nazionale il 10 febbraio alla presenza delcast presso l’UCI Cinemas di Pioltello, “Monuments Men” è basato su eventi reali e tratto dal libro omonimodi Robert Edsel “Monuments Men. Eroi alleati, ladri nazisti e la più grande caccia al tesoro della storia”.Scritto, diretto e interpretato da George Clooney, la pellicola racconta la storia del gruppo chiamato“Monuments Men”, mandato dal presidente Roosevelt in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale perrecuperare le opere d’arte trafugate da Hitler per il progetto del “Fuhrer Museum”. Lo studioso americanoFrank Stokes (George Clooney) mette insieme una squadra di esperti d’arte da arruolare nell’esercito ecompiere la missione di recupero. Dopo aver spiegato ai suoi compagni le ragioni intime della spedizione,ossia l’importanza dell’identità di un popolo, della storia di una nazione, e il diritto dell’uomo a lottare per lapropria dignità, nella speranza di salvare qualcosa che vale più di un miglio di terra, Stokes rivela i sospetti sudove i nazisti possano aver nascosto le opere. Tra di esse spiccano per bellezza la Pala d’altare di Gand e laMadonna col Bambino di Michelangelo, oltre ad alcune mirabili tele di Monet. Oltre al protagonista GeorgeClooney, che supera la prova dietro la cinepresa, sono presenti dei comprimari di rilievo, come Matt Damonnel ruolo di James Granger (ispirato al direttore del Met James Rorimer), l’incantevole Cate Blanchett in quellodi Clair Simòne, Bill Murray e Jean Dujardin. Un film davvero molto piacevole e ben strutturato, con unadurata non eccessiva (118 minuti) e una sceneggiatura scritta con riguardo e col cuore. Ciò che traspare dallapellicola è un profondo senso d’attaccamento alla civiltà, agli ideali, alla storia e alle virtù cardine dell’uomomoderno: viene data importanza a una morale molto elevata, basata sulla frase del capitano della gruppo FrankStokes, che è anche un po‘ il riassunto, se vogliamo, dell’intera opera: “Ci direbbero che con tutta la gente chemuore, chissene frega dell’arte. Ma sbagliano. Perché è per questo che noi combattiamo, per la nostra cultura,e per il nostro stile di vita. Puoi sterminare una generazione di persone, radere al suolo le loro case, troverannouna via di ritorno. Ma se distruggi i loro conseguimenti, e la loro storia, è come se non fossero mai esistite, soloceneri, che galleggiano.” Un messaggio altisonante e universale, filtrato con parole di giustizia e amore versoqualcosa che molti hanno dimenticato. Mattia Scavo

TRIONFA SORRENTINO, OSCAR MANCATO PER DI CAPRIO E SCORSESEStrano a dirsi, ancora più difficile a credersi. Per l’ennesima volta, la quinta in realtà, Leo Di Caprio rimane abocca asciutta, quasi fosse ormai una maledizione da “eterno sconfitto”. Una gran delusione per l’attoreitaloamericano, superato dal collega Matthew McConaughey, che è stato preferito dall’Accademy (assieme alcollega Jared leto nella categoria Miglior Attore non protagonista) per la sua toccante interpretazione del malatodi AIDS Ron Woodroof, nella pellicola Dallas Buyers Club, tratto da una storia vera. Tuttavia, anche se ladomanda risulta scontata, la risposta non lo è altrettanto: perché Di Caprio, uno degli attori più versatili ecapaci, non riesce a vincere l’ambita statuetta? Non certo per la sua interpretazione del giovane Jack Dawsonnel film Titanic di James Cameron, come molti continuano a sostenere. A mio parere, è un’ipotesi moltopretenziosa, credere che Leonardo Di Caprio stia pagando il dazio per un ruolo da “teenager”, per così dire,che sia rimasto nell’immaginario collettivo come il belloccio sulla prua della nave dei sogni. Credo, invece,che Di Caprio sia davvero uno degli attori più talentuoso al mondo, con l’abilità magistrale di immedesimarsi,in modo quasi maniacale, in ogni personaggio. Non a caso è l’attore feticcio di Martin Scorsese (“Taxi Driver”,“Toro scatenato”, “Quei bravi ragazzi”), uno dei registi più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Ogni voltache Di Caprio è stato nominato all’Oscar come Miglior Attore, è stato sempre superato da un candidato piùincisivo e amato di lui, come Jamie Foxx nel ruolo del cantante cieco Ray Charles, o Forest Whitaker in“L’ultimo re di Scozia”. Questa edizione degli Oscar è stata senz’altro caratterizzata dalla sorpesa e dai colpidi scena. In primis per la vittoria di Alfonso Cuaròn come Miglior Regista per il pluripremiato “Gravity” (settestatuette su dieci nomination), diventando il primo latinoamericano ad aggiudicarsi il premio di categoria, eper quella del regista Steve McQueen, con il film “12 anni schiavo”, vero protagonista della serata, primouomo di uomo di colore a vincere nella categoria Miglior Film, tra l’altro la candidatura più importante. Insecondo luogo, l’attrice messicana Lupita Nyong’o ha trionfato nella categoria di Miglior Attrice nonprotagonista, sbalordendo tutti per la commovente recitazione nel ruolo di Patsey in “12 anni schiavo,surclassando le colleghe più accreditate come Jennifer Lawrence e Julia Roberts. “American Hustle”, il noirdi David O. Russel con dieci candidature, resta il grande sconfitto e deluso di questa edizione. Mentre, invece,“La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, che già aveva fatto incetta di premi, si è aggiudicato la statuettacome Miglior Film straniero, ottendendo un’importante e meritata vittoria. Mattia Scavo

DELLA SERIE “VISTO PER VOI”: SOTTO UNA BUONA STELLAQuesto incredibile film tutto italiano con Carlo Verdone e Paola Cortellesi, è a dir poco strepitoso. Troviamoil Verdone in un insolito personaggio, lontano dai canoni tradizionali. Egli è un uomo attuale, benestante, conuno studio prestigioso, divorziato con due figli, un’ex moglie, e una convivente giovane, ambiziosa e arrivista.Mentre festeggia il compleanno della compagna nel lussuoso appartamento dove abitano, in compagnia diamici, gli perviene una telefonata inaspettata dal figlio: la sua ex sta morendo. La sua metà lo trattiene alla festae, purtroppo giunge tardi in ospedale, lei è morta e non ha potuto salurarla. Discute con i figli e, scopre diavere una nipotina di colore di nome Aisha. Si reca al lavoro e, trova la guardia di finanza, un suo collaboratoreha dilapidato i soldi suoi e dei clienti. Sul lastrico, non può più pagare l’affitto ai figli, quindi vanno tutti adabitare nel suo appartamento. La loro vita cambierà per sempre. Gag a non finire e risate assicurate. La colfDolores dopo esser caduta su un gioco della bambina, si licenzia e lo cita in tribunale. La compagna lo lascia.Verdone deve conoscere i figli, assistere la nipotina, imparare a cucinare, a fare la spesa, e deve trovare unnuovo lavoro. Nel frattempo, una nuova dirimpettaia disturba il loro sonno alle 7 di mattina, con l’utilizzo deltrapano e, dato che le pareti sono di cartapesta si sente tutto. La insolita Comica Cortellesi, fafinta di essere rumena e aggiusta la loro lavastoviglie.Poi si presenta con il suo vero nomeLuisa, e fanno amicizia. La sua mansione lavorativa è quella di una tagliateste, colei cheviene chiamata dalle aziende per licenziare in tempo di crisi. Ma ella è buona, da unaparte licenzia dall’altra trova lavoro ai licenziati. Un giorno però, un cliente licenziato lapicchia sul bel viso facendole male. Così Paolo-Verdone la soccorre con le medicinedella nipotina, le gocce antipiretiche e il termometro a ciuccio. Ella ormai nel delirio feb-brile, gli confida le cose più intime.Paolo accompagnerà Luisa al matrimonio del fratello,sciogliendo così i dissapori della famiglia, presentandosi come suo fidanzato.I figli si tra-sferiscono a Londra, e i due formeranno una bella coppia. Si toccano temi attuali come ladisoccupazione, la crisi dei giovani, i drammi esistenziali; con un’autoironia e una semplicitàche rende il pubblico partecipe facendolo ridere a crepapelle, su un’Italia sempre più in sfacelo.

Francesca Pagano

BARABAKH: LA MELODIADELLA TROMBA

Suonare uno strumento è eseguireuna forma di comunicazione al difuori del suono e dell’ambiente incui si diffonde. Roman Barabakh èun trombettista. Il suo amore per ilsuono della tromba, lo porta neglianni a ottenere vari risultati.Prende una laurea a Rivne, cittàche ospita un Istituto musicale. Mala caratteristica di questo artista,sta nella sua semplicità. Quandol’ho conosciuto, con fatica egli miparlava dei suoi successi, delle suesoddisfazioni, dei traguardi con-quistati con anni di tentativi e stu-dio. Spesso troppo facilmentealcuni parlano di concerti, di mu-sica, senza neppure avere una spe-cifica cultura in campo musicale.Quello è bravo però... Roman haun rapporto profondo, rispettoso,con il proprio strumento. Non bi-sogna dimenticare il sacrificio fi-sico che impone l’uso di unostrumento a fiato. Le quantità diaria dosate, i tempi e la passioneche un esperto di musica deve met-tere per fare di quello strumento lafonte dell’emozione generale. Pro-prio la musica ha la capacità di re-galarci i momenti più belli dellanostra esistenza. Gli esempi sonotanti e alcuni non amano ammet-tere che l’emozione non si puòcontrollare.Tra lenote dellatromba diRoman, inuna serad ’ a u t u n n oleggermentepiovosa tro-verai il teporee i profumi dellaprimavera.

Mauro Boschetti

RASSEGNA LIBRARIA

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Page 11: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 11N. 4 APRILE 2014

A FALCONE E BORSELLINO

Le loro idee camminano sulle no-stre gambe ora che non ci sono piùeroi /i loro progetti viaggiano neicuori degli onesti come fiore chenon appassisce /e nell’attesa chegiustizia sarà fatta finiranno learmi contro gli innocenti /allora siergerà il coraggio /di vivere la ve-rità /allora voci lontane /innegge-ranno alla libertà /e tuttiprenderanno coscienza dei donidell’Umanità. Florinda Battiloro

DIALOGO INFINITOTrascendere la realtà, /toccare lìa-nima, /sino a cogliere l’unico, sen-tire melodie nell’Universo,/percepire il creato, /valutare ognivita. /far scivolare l’immenso /eoffrirlo all’altro avido di sensa-zioni. Intuizioni, sguardi nell’infi-nito. /Come raccontarli? Vibrarenella conoscenza così appagante:Dio. /Egli è già qui, /nel miocorpo, nella mia mente, /assetatadella sua presenza /ne colgo la Pa-rola. /È il mistero che si strugge/nel dialogo incompiuto.

Florinda Battiloro

KERKENTBlasfemi poetici /annaspano/nell’acquietata serenità /che volgeal mare quando il nord /è spetta-colo /di canali rossastri /(oppure,non ricordo, le intemperie li ave-vano sbiancati) /e asimmetrici /ilvendicativo sangue /che mi ritrovotra le dita. /Una chiesa sconsacrata/(miseri! /I ‘avete abbandonata)/tra due insignificanti /e poverecase /è il prezzo che pagherete /perla vostra noncuranza. /Il mare con-tinuerà /a bagnare la battigia /al-l’ombra del vostro /essereterragni. /Ripudio la mia cittadi-nanza. Adalgisa Biondi

UN RAGGIO DI SOLEVolano i miei pensieri vagabondi,/il non pensar all’egoismo altrui,/meglio guardar il cielo e il caldosole /che inonda la mia stanza, /ri-prende la vita dopo il gran soffrire,non pensar a chi ti usa per i propriinteressi, /ma vuol il detto,chel’opportunismo è la legge /deifurbi, che come stolti pensano difarla franca, /fino in fondo al-l’anima li scruto,la lor parvenza/come neve si scioglie al solesenza sentimento. /Una preghieraper loro! al DIO dell’amore.

Liana Botticelli

LA LUCE DELL’ANGELOSe nel cuore alberga la luce del Si-

gnore,tu sei vivo, /raccogli losplendore del mondo. /L’animafervida aurora, ti dona il profumodei fiori. /L’armonia del donare tirende la luce divina. /Sei tu l’an-gelo silenzioso e bello, /che nelmistero delle tue ali invisibili,opera nel mondo. Sei tu che quelgiorno tirasti fuori dalle acque ge-lide, quel bimbo ormai morto, lostringesti forte al cuore, /guar-dando il cielo, un fascio di lucepassò fra te e lui /un soffio sullasua bocca e tornò a respirare, /lamamma non ti dimenticherà mai!!/Ringraziando il Signore.

Liana Botticelli

ALL’ANNO 2014Tutti s’aspettano da tempo la ri-presa /economica e soprattutto illavoro, /perciò nel popolo la ten-sione è tesa. /Realizzi presto le Ri-forme il Governo, /tantonecessarie le costituzionali, /primache termini il freddo inverno. /Sitrasformi l’attuale ed inutile Se-nato /in un Senato delle venti Re-gioni, /perchè sufficiente laCamera è considerato /per il legi-ferare svelto del Parlamento, /chepresto nuova legge elettorale ap-proverà /e, quindi, più attivo sarà eil popolo contento. /L’avvilita e di-sperata nuova generazione, /damolti anni delusa e sofferente, /at-tende di molti lavori la realizza-zione, /così potrà finalmente ilfuturo programmare /con gioia, fe-licità e dignità riconquistata /edaver fiducia nei nuovi dirigenti dastimare. Mario Coletti

PASQUA 2014Il lieto ricordo di Cristo gloriosorisorto/ festeggiano felici i cri-stiani del mondo/ e lo preganoacchè non sia fatto lor torto./ Suo-nano a festa l’argentine campane,/arrecando ad ogni cuore grandegioia,/ e Dio a ciascuna personadia pane/ e ad ogni giovane dispe-rato Gesù/ faccia avere finalmenteun lavoro,/ che gli bandisca tri-stezza e lo tiri su./ Fa’, Gesù, chela nostra Italia bella/ riprenda acrescere economicamente/ e di-venti nell’Europa Unita unaStella,/ che illumini tutti gli euro-pei politici /per creare la Federa-zione degli Stati europei,/ così isuoi popoli saranno soddisfatti efelici./ Allevia, Dio, gli straziantidolori ai sofferenti,/ perdona tutti isinceri pentiti peccatori,/ assicu-rando loro il Paradiso, così sarancontenti./ Aumenti in tutti i cri-stiani fedeli/ la fede cristiana cri-stallina,/ così della tristezza sitoglieranno i veli. Mario Coletti

VITA(A mia moglie Elena,

nel 30° di matrimonio)Siamo ai due terzi della vita /erimembriamo con soddisfazione.../Seppure la bellezza è un po’sfiorita /ci amiamo con accresciutapassione. /Ne ho scritte poesienella vita liberamente, /senza or-dinazione... /Per una bella comemargherita /non è arrivata mail’ispirazione. /Or ch’è passata,

L’ANGOLO DELLA POESIA

ARGUZIE POETICHECORDONE OMBELICALE

Gli ostetrici del passato e di oggi non si sono impegnati a tagliare il cor-done ombelicale che lega i popoli alla piovra vaticana, forse per la com-plessità mondiale di Paesi ancora devastati da guerre e carestie. L’enormapiovra é un mostro estemporaneo, elettrochimico-fisico-magnetico nonpensante. Dalle radiografie accertate si sviluppa in modo palese, a voltesubdolo. I medici-senza-frontiere fanno solo tanta tristezza. La “piovra”é un centro nevralgico legato da sempre all’estrema destra neofascistamondiale. Mariannina Sponzilli

STALKING SOFISTICATODalle Confessioni di Sant’Agostino (non segrete) alle confessioni segretedei Pierini...operai-soldati-opussiani: un “patto” eterno di oligarchia lentae sadica, uno stalking “sofisticato” per crimini di gruppo di potere. Con-fessioni delle Pierine...per uso indiscriminato di lobby che fanno capoalle preture, con sciagurate prassi e procedure di indagioni sulle sette mi-litanti e sui cenacoli, per stimoli irrazionali di incoerenza atti all’attua-zione di incroci immobiliari e scientifici-tecnologici, per “Caritas”belligerante, da parte di coloro che pretendono le non divisioni ereditarie.Sabotaggio opussiano precostituito per intromissioni della Chiesa nellasfera privata dei cittadini benestanti. Mariannina Sponzilli

MARAMEO(a Pierluigi Visintin, autore de “Il sommo stregone”, Biblioteca libertaria,Ed. La Fiaccola). Marameo, Marameo a coloro che fan votare le vedovecon generico cognome da sinagoga sconosciuta. Marameo, Marameo agliamministratori che omettono sugli atti di nascita il numero delle sentenzedivisionarie o il numero dei divorzi ottenuti. Ironico e beffardo punto diSanta Madre Chiesa cui trascuratezza é fatale errore civilistico raggiuntonei tribunali non militari, il cui valore di laicità é fermato negli uffici ana-grafici e relativi registri. Dolo fino ad oggi impunito per servilismo di po-teri opussiani. E per melodrammo oligarchici. Mariannina Sponzilli

CAPO PASSERO(a Sicilia libertaria, Ragusa) Con futura doppia fiaccola libertaria di re-gime geologico e biologico contro l’eterno imperialismo coloniale impo-sto per polveriere tecnologiche con lobby del Ponte ondeinoeza-ambiguità dei poteri della teocrazia ASL con la sua finestra sulmondo, “zuppa” del conclave assicurativo e doppiezze di plagi nelmondo. Per appartenenza europea non ignoriamo il benessere e la tran-quillità della terra trivellata e bucherellata all’inverosimile, cui il dissensoé raro. Mariannina Sponzilli

Amor, la primavera riprovo ascriver per te, /che sei stella, lapoesia della nostra sera... /Adessoche non è più una chimera /tiscrivo la poesia più bella e la leg-giamo; /dopo la preghiera...

Velio Cilano

SPERANZAPur restando un’ ottima cosa lasperanza non si vende a chili op-pure a etti: uno può averla o nonaverla. Ma non va usata al soloscopo di accontentare della genteper conquistare consenso. Oppureper accontentare alcuni critici. Se-condo Jemes Lauglin, poeta irlan-dese, oggi scrivere sui trampoli èin voga e più alti sono i trampolipiù è facile essere alla moda. Mapersonalmente non uso trampoli.Cerco soltanto di chiarire dei pen-sieri mettendo nero su bianco.

Raffaele Cecconi

FRATELLO VIOLENTOIn una vita frustrata l’atomo del-l’odio germoglia /il pulviscolodella violenza che si irradia nel-l’anima ed arma il braccio che col-picce crudemente pur chi è senzacolpa/ Anche tu, fratello violento,sei figlio di Dio. /Cogli, ti prego,/è frutto dell’albero della vita/Oggi è forse acerbo ma un giornomaturerà se innaffiato con l’acquadella pazienza e fiducia verso quelPadre che attende il tuo ritorno/Una salubre pioggia cadrà su di tee ti laverà dalle nefandezze per fartigioire nell’amore e donarti quellaserenità che inutilmente ora cerchi.

Marcella Croce de Grandis

IL MIO AMICO DOWNTi osservo potare le rose /Con gra-zia e maestria, sei down, ma fai lecose /Quasi con magia. /Consentimid’aiutarti /Nel tuo quotidiano, /nonmi basta pensarti /senza darti unamano. /Sei forte, allegro e fiero,/giochi con farfalle e cani, /sei un ra-gazzo vero. /Dai amore a pienemani. /Ti guardo ed imparo a vivere,/sei sempre sorridente. /Sei tu chemi fai crescere, /tu che sembri avereniente. Leda Panzone Natale

I FOLLETTINella notte /dei dolori tutto va /convino ed amore, /vino bianco vinorosso /sono cotto anima e cuore. /Ifolletti ballan fuori /al chiaroredelle stelle /noi beviamo un vinobel / alla salute dei monelli. /Alsorriso della luna /cantan fuorigrilli e raganelle /noi beviamo vinobello /perché il mondo è semprequello. /I folletti ballan fuori...

Vittorio Pesca

BASTA CON IL VECCHIOSiamo al terzo millennio, /non èpiù possibile rimanere prigionieri/delle superate abitudini./Un’anima nuova sta nascendo /trale mille maschere di una esistenzamaterialista; /una nuova realtà staaffacciandosi. /Non più falsi miti efalse promesse /che ci imprigio-nano nelle inutili offese /di un do-mani che non esiste perché esistesolo nei falsi riti. /Una nuova con-sapevolezza /anima il nostro avve-nire; /dobbiamo destarci dal lungosonno /che ci ha privato del-l’Amore... Pasquale Chiaramida

I DONI DEL SIGNORESignore /Grazie /Quante cosebuone /ci hai donato /il dolce, ilcioccolato /il latte, il miele /ii fioriche son meravigliosi /il salato/l’aragosta, il gambero, il caviale/quei primi semplici o elaborati/profumati squisiti. /I bambini, laterra, il mare. /E poi l’amore /a co-ronare il tutto /sotto il firmamento/la luna, le stelle /e all’alba il sole/che annuncia un altro giorno /dibeltà infinita /la vita

Nadia Balduini Bentivoglio

SOLITUDINEFinalmente sei arrivata, purtroppo/allegra Solitudine /figlia d’Abban-dono, amica di Trasgressione, /mievicine deità /Montagne altissimenei tuoi campi /discese simpatichee chiacchierone fra le cime /e io mi

INVERNO, FINTO PUPAZZO DI NEVEL’inverno; é gelida la sua dimora./ Assonnato ma tri-ste per aver lasciato tutti gli alberi/ spogli del loroverde cangiante mantello./ Ulula rabbioso il vento;gli sbatte in faccia la sua logora porta tarlata,/ decisocerca di uscire per rivedere la terra deserta chedorme;/ affonda le sue pesanti scarpe che fanno mo-rire un piccolo fiorellino/ sporgente dalla terra ancorain vita./ Felice riprende il suo cammino per raggiun-gere la sua grotta/ ma una fitta pioggia scende dalcielo/ pian piano si trasforma in pioggia di neve/ cheappesantisce di bianco il suo logoro mantello./ Stancosi rifugia sotto l’archetto di una piazzetta,/ si china a terra, raccoglie unpiccolo bastoncino fumanta,/ lo avvicina alle sue labbra come se fumasseuna pipa di legno./ Lo distrae un gruppetto di bimbi gioiosi/ che lo col-piscono con pallate di neve,/ sicuri che era il fantoccio, il pupazzo dineve./ Gli canyano attorno il girotondo./ All’improvviso si alza doloranteper tutte quelle pallate di neve./ Come una tavola scivola la neve dal suolacero mantello,/ incutendo paura nei bimbi che scappano/ gridando cheera l’omo nero./ Ghignando riprende il suo cammino,/ raggiunge la suagelida dimora./ Stanco cade nel profondo del sonno./ Quando sulla sualogora porta/ sentirà il picchiettio della Bruna Capinera/ darà l’annunciodel risveglio: l’arrivo della Bionda Primavera. Elena Andreoli

LE POESIE DELLA GIOVANISSIMA ELISA PALLOTTAElisa Pallotta, primogenita di cinque fratelli, con formazione di studiclassici, il 25 marzo dello scorso anno ha vinto la XVII Rassegna Nazio-nale di Poesia e Narrativa “Anna Malfaiera” di Fabriano, con il compo-nimento “Patria”. Nella sua stimolante e appassionata prefazione, il notocritico letterario Alessandro Moscè ha scritto: “Non può colpire, oltre aldato anagrafico dell’autrice, il senso della scrittura che cresce, appunto,come l’embrione, tessuto precursore di foglie, fusti e radici. Il titolo èeloquente: Libertà, come se la scrittura fosse il mezzo e non il fine diquesta “cavalcata” senza veli in una spiaggia libera. Libertà da intenderecome conoscenza, scoperta di sé, dell’altro, realizzazione di un mondoche non può non rimandare al grande sogno dell’adolescenza e al cam-mino verso “l’età adulta ed ostile”, come diceva Freud, alludendo all’ab-bandono proprio del sogno ad occhi aperti. Corroborati da tantaautorevole presentazione, ci siamo addentrati nella lettura di queste poe-sie, ed abbiamo cercato di scoprire che cos’è la poesia per Elisa Pallotta,ed abbiamo compreso, nel prosieguo della lettura, che è certamente untentativo di voler comunicare con la parola, mezzo delicato e discreto,che dà libero spazio all’esigenza dello spirito, parlando al cuore dellepersone. Sappiamo bene che scrivere è uno dei sistemi più semplici e piùprofondi per indagare dentro di sé e per tramandare la memoria delle no-stre esistenze e, in questo caso, quel che maggiormente ci entusiasma, èche l’autrice si avvicina alla poesia con l’atteggiamento del “noviziato in-cessante”, dalla definizione del sommo Poeta ermetico Mario Luzi, qualedesiderio inesauribile di imparare e migliorarsi. Scopriamo, nelle suepoesie, che l’autrice sa vedere ciò che è bello, perché Elisa ha il profumodella bellezza dentro di sé. Elisa, infine, ci insegna, con il messaggiodella Fede in Dio, vissuta, meditata e praticata nella sua bella Famiglia,ad apprezzare la semplicita’; a non dare valore e importanza ai grandieventi della vita, in verità effimeri e vacui; ci induce, invece, a vedere labellezza nelle piccole cose. Insomma un vero inno alla vita che certa-mente è un grande messaggio di Fede e di speranza per una società mi-gliore! Raffaele Vacca

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PAPA GIOVANNI PAOLO II (L’UOMO PIÙ AMATO)

Questo è il bel titolo che il TenoreGilberto La Scala ha inciso in unCD. Accompagnato dai suoinipotini Riccardo, Francesco,Emanuele dalla loro musica per ilPapa scaturisce tutto il loroamore,che nel giorno della suaBeatificazione e Canonizzazione,che verrà celebrata il 27 Aprile2014 lo vogliono ricordare a tuttoil mondo con il loro CD questogrande Papa. Liana Botticelli

chiudo nella cassaforte alcolica/chiusa da combinazioni di biancoe nero /guardando giù dalla terrazzadell’esistenza la via dolce dellaMORTE, /finché il gelato della vitami cade /sulla schiena /mano freddache mi accarezza di pizzichi /che mitocca /mi lecca, mi bacia /mi morde/mi sveglia /e mi fa danzare sullacorda fino alla prossima terrazza

Simone Chermaz

PESSIMISMORagionare è umano, /errare anche,/cosa si nasconde nella psicheumana /nessuno lo sa; /angoscia,paura sono all’ordine del giorno;/si può controllare la propria vo-lontà? /Nessuno lo sa, nessuno èconscio di saper dare una risposta;/si sogna ciò che si vorrebbe es-sere, /ciò che la realtà ti rifiuta /telooffre il subconscio /con immaginistupende; /ma triste è, il risveglio,la malinconia t’assale, ti avvolge,/la solitudine ti prende per mano/non t’abbandona più; /emozionisconvolgono la mente, /fatti che ri-petono sforurna nera all’orizzonte;/pessimista significa tutto ciò /manon si è pessimisti /se non si ha unvalido motivo, /io ne ho molti.

Francesca Pagano

UN MONDO NASCOSTOCHE VIVE DENTRO DI NOI

Quanti colori, quanti suoni /equanta voglia di vita, come i versidi una canzone; /è un mondo fa-tato, il cui regno vive in tutti noiperché possiamo amare, e perchécerchiamo amore. /È come la tre-mula luce di una candela che illu-mina la nostra anima, mentre lemani si cercano e l’amore diventaintrepido. Non tremare, mia ado-rata /non essere timida, /lasciatiandare mentre il mio cuore palpita,appoggia la tua bocca carnosa/sulle mie labbra, piene di rugiadacercano da bere! /La luna brillanella notte /e la spiaggia si illu-mina di mille fuochi /mentre iom’incanto a guardarti /e senza par-larti ti regalo una stella cadente,/che si sta per addormentare suquesta rosa rossa che ti ho regalato

Stefano Di Marino

IL CONCERTO DELLA NATURA

Subito dopo il calar del sole /la na-tura ci accoglie nella sua intimità,/il terreno giace ora nell’ombra eda una pietra dura lasciata daltempo, /nasce un glicine che ad-dolcisce 1’aria /e con l’arrivo dellaluna, /la terra si presenta in abitoda sera. /Ora ci sentiamo abbrac-ciati/ un abbraccio stretto e intenso/in un ricamo vertiginoso nellaquiete della notte, /che è scossadallo scrosciare delle acque /chescendendo dalle valli, mormorano,ruggiscono,/ creando l’antico con-certo della natura. /In quel terrenosaturo di acqua /si muovono millecreature, invisibili, trasparenti,/striscianti e volanti a bassa quotasuoni /piacevoli, come il cantodella cicala, /il gracidare della ranacon i suoi girini /e un gatto randa-gio che cerca da mangiare. /Il gufo,la civetta, il barbagianni/ e il cantoallegro del grillo. /Escono fuori lelibellule festose, /e le lucciole esilied eleganti rischiarano la notte. /Ilfiume, anche nel buio, /argentatodalla luna, /corre verso ripe, /dovele radici degli alberi / si rinsaldanoe le chiome si inchinano, /a voltequell’acqua si attarda /mentre siveste di una luce purpurea /all’oradel tramonto o dell’ aurora. /Le fo-glie cadono dolcemente al suolo/volteggiando nell’aria notturna /eil suono del loro planare,/ stridesotto il nostro passo /come la pol-vere inorganica che riempie l’aria,/come quella cosmica che piovesugli astri. /I fiori invernali creanoun fascino antico, /mentre sono at-torniati dal fogliame autunnale,/che si ingiallisce lentamente /e poiva a morire, /mentre il cielo unavolta entrato nella fitta nebbia, /sicolora di tenero azzurro /dove sispecchia il volo di una sperduta ca-pinera. Stefano Di Marino

IN MEMORIA DI UN COLLEGA E DI UN POETAIl geometra Amedeo Francisci, nato a Villamagina di Sellano il 19 feb-braio 1921, é morto a Norcia il 4 novembre 1993. Una vita vissuta allaricerca di una dimensione dell’umano vivere, ponendo la propria esi-stenza coerentemente a contrasto con una realtà sociale immatura per lesue aspettative. La scelta poetica nasce spontanea, sin da giovane età,come strumento di comunicazione, non ordinaria, della sua sensibilità,nel terreno impervio dell’ordinarietà e brutalità di una vita difficile e diuna storicità dell’uomo in faticosa progressione. Strettamente e intima-mente legato al suo territorio di origine, la montagna appenninica umbra,verso la quale si pone come mediatore professionale e culturale, ipotiz-zando, anche in forma poetica, la sua rinascita, studiandone un modelloproduttivo di crescita e di riscatto da un destino di impoverimento mate-riale e civile, facendosi interprete dell’autentica cultura popolare umbra,profondamente intrisa, nei suoi connotati non artefatti, di profonda spi-ritualità. Personalità non compresa, a disagio in un mondo di burocrati-cismo irrazionale, emarginato dalla meschinità delle consorterie locali,affrancato dalla sua intelligenza nell’accettazione di un destino consa-pevole di lotta e di tensione verso traguardi superiori, verso la sua auten-tica religiosità lo induceva, religiosità mai scissa dalla fede nel poteredell’uomo e della sua potenziale creatività “divina”: dalla ricerca di unareale democrazia. Marco Francisci

SARA, FIORE DI RUGIADASe avessi la forza di scrivere di mia figliaSara non basterebbe il resto della miavita. Posso dire che con l’aiuto di Maria,la Madre Celeste, sono riuscita a far cre-scere quattro splendidi fiori, tutti belli,intelligenti, amorosi, studiosi, premu-rosi. All’improvviso un fiore é scom-parso, lasciando un grande vuoto in tuttinoi. Incancellabili nel nostro cuore re-stano i ricordi che la riconducono vicinoa noi e attraverso i quali la sentiamo an-cora presente. Angelo mio, guarda e pro-teggi i fiori rimasti, che sempre ticercano e ti desiderano accanto. Sara,fiore bellissimo e sempre fresco di ru-giada. Rosa bellissima, sei la più profu-mata. Con un soffio di vento, adadornare il giardino del Signore, nel Cielo sei volata, lasciando tanti,tanti bei ricordi nella nostra mente ed impronte nel profondo del nostrocuore. Sara, da noi non verrai mai dimenticata. Mammetta tua (così tu michiamavi). Maria Pia Masi La Scala

CUORESe hai un cuore di ferro, buonappetito. /Il mio è fatto di carnee sanguina ogni giorno. /JoséSaramago /Il mio cuore /ab-braccia la nostalgia /e ricorda ifantasmi /degli amori /vissuti./Anni della lontana /primavera,da cui /un giorno mi sono sveg-liata /con la dignità /necessaria/nel cuore /che sanguina.

Teresinka Pereira(trad. dallo spagnolo,Tito

Cauchi)

IL MAL CADUCOIl sole, la luna, le stelle, /son tuttecose meravigliosamente belle, /chei poeti sempre canteranno, /quandodimenticano ogni umano affanno./Ma all’età che più non consente/d’illudere se stessi, poeta pelle-grino, /e d’indugiare con la bellamente /su quanto effimero è il no-stro destino, /malinconico spirtoannichilito, /sentendo in te unvuoto infinito, /altro non ti restache la fede, /un percorso difficiledi fede, /che cerca di trovar con laragione /quel Dio che si asconde epur dispone /delle umane vicendein questo mondo, /che, con il sole,la luna e le stelle, /continua indiffe-rente il girotondo. /E, alla vista diquelle cose belle, /speranzoso neinvoca la clemenza, /vedendo in-torno tanta sofferenza, /ché solo inte riposa la speranza /di saper sop-portar le nostre pene, /se il dolorenon lene /con i rimedi dell’umanascienza. Sergio Scalia

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L’ATTUALITÀ, pag. 12 N. 4 APRILE 2014PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI

L’ESECUZIONE DI LUIGI XVI°(Seguito) Francamente non ho più ritrovato il passo in cui si dice che Manzoni conservasse come una reliquiauna ciocca di capelli di Maria Antonietta, l’infelice regina di Francia, il cui tragico destino ancora ci commuove.Ho letto, però, nella corposa biografia di Joan Haslip (Ed. Longanesi & C., pag. 329), che Maria Antonietta,quando ormai era prigioniera con il Re Luigi al Tempio, il famoso castello medioevale che era stata la sede pa-rigina degli sventurati Templari, non avendo più l’umore giusto per “cantare un’aria di Grétry”, con la suabella voce, che le guardie nel corridoio davanti alla sua stanza si riunivano per ascoltare, trascorreva la maggiorparte della giornata “ricamando arazzi al piccolo punto, con disegni di fiori e stemmi araldici”. E proprio unodi questi ricami, ci dice la Haslip, “venne più tardi in possesso di Alessandro Manzoni, che lo tenne caro, comeuna preziosa reliquia della regina martire.”. Ben si comprende, dunque, perché, come abbiamo detto, il nostrogrande Manzoni abbia incluso, “tra sei grandi categorie in cui si possono dividere i suoi personaggi” (op. cit.,prefaz. di Emilio Radius) contemplati nella Rivoluzione Francese, Robespierre in quella dei “malvagi”, secondonoi a torto, perché la figura dell’incorruttibile è molto più complessa e meriterebbe ben altri approfondimentiche qui il poco spazio disponibile non ci consente.Privato di quasi tutte le prerogative reali, costretto, lui, re-ligiosissimo, ad accettare “obtorto collo” la “costituzione civile del clero”, la confisca di tutte le grandi proprietàimmobiliari della Chiesa e a tollerare la persecuzione dei c.d. “preti refrattari”, cioè di quei preti che non ave-vano voluto giurare fedeltà alla Costituzione dopo due anni finalmente approvata dall’Assemblea Nazionale,divenuta Assemblea Nazionale Legislativa, Luigi XVI°, la notte del 20 giugno 1791 aveva tentato la fuga daParigi, dalle Tuileries, soccorso, anche economicamente, dal conte Axel de Fersen, sempre perdutamente in-namorato della regina Maria Antonietta, che lo ricambiava, ritengono gli storici che più hanno approfonditola ricerca su questo aspetto delle sue relazioni con “l’adorata” sovrana, solo platonicamente, come si convenivaad uno “chevalier sans tache et sans peur”. Ma l’interminabile lungaggine dei preparativi, la pesantezza dellalussuosa berlina reale, tirata da 6 cavalli, chiaramente inadeguata ad un rapido viaggio, e peraltro stipata da seipersone, le frequenti discese del Re, travestito da cocchiere, che addirittura alle stazioni di posta si metteva achiacchierare con i contadini, fecero accumulare un enorme ritardo nella fuga, mentre con due vetture leggere,come suggeriva il piano originale del generale Buillé, che li attendeva alla piccola città fortificata di Montmédy,quartier generale del Royal Allemand, reggimento straniero da lui comandato, rimasto fedele al Re, avrebberopresto raggiunto il Q.G. del Buillé e poi passata la vicina frontiera, mettendosi al sicuro, come avevano fattoi conti di Provenza, pur partiti la stessa sera da Parigi. Così i repubblicani, scoperta la fuga, riunita in sedutastraordinaria l’Assemblea Nazionale, questa, su proposta dell’avv. Danton, aveva imposto al gen. Lafayette,sotto pena capitale, di inseguire e riportare a Parigi i reali fuggiaschi, che furono fermati e ricono-sciuti a Varenne, grazie ad un vendicativo mastro di posta, di nome Drouet, che infuriato perchésupponeva che il Re avesse autorizzato l’apertura di una nuova stazione di posta, affidata adun distaccamento ussari stazionanti a S.te Menehould, aveva sporto denuncia al procuratoredella cittadina, di nome Sauce, affinché provvedesse a identificare quei viaggiatori sospetti.Ed il buon Luigi, del resto già riconosciuto a Chaintry, dove aveva accettato i festosi omaggie l’ospitalità del mastro di posta, e a Châlon, dove l’avevano lasciato andare, nonostante lapresenza di un club giacobino, si era arreso di fronte ad un ometto che era vissuto un tempo aVersailles, che, riconosciuto il suo Re, era caduto in ginocchio chiamandolo “Sire”, e ancora con-vinto di essere amato dal suo popolo aveva dichiarato di essere il sovrano, provocando un’ondatadi emozione, abbracciando felice “Monsieur Sauce e tutti gli altri funzionari municipali di Varenne” (Haslip,op. cit., pag. 291). (Continua) Sergio Scalia

LA GRANDE CRISI ECONOMICA VERRÀ SUPERATA ?Da molti anni c’è nel mondo una grave crisi economica. Prosperano nel mondo soltanto la Cina, l’India e ilBrasile. La Germania, ben amministrata dalla Cancelliera Angela Merckel, è considerata la “locomotiva” del-l’Europa. La suddetta Cancelliera per il bene dell’Europa e della moneta europea, l’euro, ha invitato gli Statieuropei a fare subito le necessarie riforme per poter superare la grande crisi economica europea. Il GovernoMonti ha fatto fare a tutti gl’Italiani grandi sacrifici, però ha fatto evitare all’Italia di precipitare nel baratro.L’attuale Governo, guidato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, deve fare le riforme necessarie, cioè ri-durre il numero dei parlamentari, trasformare l’attuale Senato in Senato delle Regioni, eliminare le inutili Pro-vince, tagliare gli alti stipendi di tanti Dirigenti, cioè risparmiare tanto, così si cercherà di far rilanciarel’economia, facendo in modo che ogni lavoratore possa avere una maggiore retribuzione, che gli permetta dispendere di più.E’ urgente creare posti di lavoro, perchè i giovani senza lavoro o con lavoro precario non pos-sono programmarsi il futuro, cioè farsi una famiglia, avere figli. L’Italia ha il secondo debito pubblico più altodi tutta l’Europa, ma fortunatamente ha una grande ricchezza finanziaria delle famiglie. La situazione econo-mica italiana diventerebbe drammatica se il debito pubblico superasse la ricchezza finanziaria delle famiglie,come è avvenuto in Grecia e in Irlanda. Con quanto ha saputo fare Mario Monti, con ciò che ha fatto EnricoLetta e soprattutto con ciò che farà Matteo Renzi si spera che l’Italia superi presto tale grande crisi economica,così tutti gl’Italiani potranno bandire la tristezza e vivere con serenità. Mario Coletti

L'ULTIMA NOTTE DEL TITANIC, TRA DESTINO E CASUALITÀDestino segnato o tragico concatenarsi di casualità: l'affondamento del Titanic, comunque lo si legga, sembrapoter davvero insegnare qualcosa all'umanità. Qualcuno lo chiama destino, qualcuno le chiama semplici coin-cidenze, qualcun altro resta nel mezzo e si limita ad osservare che certe cose "sono strane". Mai come nel casodel Titanic, il transatlantico inglese affondato in pieno Oceano Atlantico la notte del 14 Aprile 1912 , la distanzatra le due posizioni è stata così sottile. Il fatto che, quasi cent'anni dopo la sua ingloriosa fine, il Titanic facciaancora così tanto parlare di sé la dice lunga su quanto il suo affondamento abbia colpito l'immaginario collet-tivo; è infatti notizia recente lo svelamento della vera identità di Laurence Kramer, spacciatasi per anni per unasuperstite della tragedia del 1912, tale Loraine Allison. Tornata alla ribalta a cavallo del 2012 con un sito in-ternet ed un suo libro in prossima uscita, la Kramer è stata sbugiardata già nel 2013 grazie alla prova del DNA.Niente di eccezionale, frodi del genere nel mondo sono comuni come fiori che crescono in un prato, ma ilfatto che ,quasi cent'anni dopo la tragedia del Titanic ,si cerchi ancora di lucrare vendendo fumo su quella ter-ribile notte è prova più che tangibile di come il transatlantico della White Star Line sia tutt'ora vivo nelle mentidelle persone. Questo si deve sicuramente al fatto che il Titanic è stato una storia clamorosa, quasi incredibile,e sebbene si sia già detto (e visto, grazie al kolossal di Cameron nel 1997) praticamente tutto su quel maledettoviaggio inaugurale, è bene soffermarsi un attimo per evidenziare quanti eventi assurdi si siano concatenati il14 Aprile del 1912. Nessuno può opinare che alla base della tragedia del Titanic ci sia la solita imperizia del-l'uomo. L'acciaio con cui la nave fu costruita era scadente, per di più le stesse lastre tra di loro non erano unitecon le tecniche della moderna saldatura ma con grossi rinforzi di ferro battuto, che se non fissati in manieraadeguata non erano in grado di resistere a forti pressioni esterne. Impressionante, qui, il fatto che il Titanic sisarebbe potuto reggere a galla anche con cinque dei suoi scompartimenti stagni allagati, mentre per un curiososcherzo del destino (o un caso terribile, appunto) gli scompartimenti che si allagarono furono sei. Questa è solola prima di una lunga serie di coincidenze che risultarono fatali alla nave della White Star: il "rimpasto degliufficiali" deciso all'ultimo momento per caricare di esperienza la nave durante il suo viaggio inaugurale nongenerò solo malumore nei marinai, ma estromise di fatto da bordo l'uomo che aveva le chiavi dell'armadiettodei binocoli per le vedette. Resosi conto del pasticcio, il Secondo Ufficiale Lightoller promise di acquistare duebinocoli nuovi appena arrivati a New York, mai potendo immaginare che quel piccolo ritardo nell'avvistare l'ice-berg sarebbe risultato letale già nel viaggio inaugurale. Il problema dei binocoli era visto come secondariodato che due buone vedette, quali i marinai Lee e Fleet erano, avrebbero comunque potuto individuare un ice-berg in lontananza aiutati dalle onde del mare che lo colpivano, o dal riflesso della luna che si stagliava sullostesso. Studi successivi dimostrarono anche che se la nave avesse colpito frontalmente l'iceberg avrebbe avutosì danni, ma comunque insufficienti ad affondarla, mentre il tentativo del Primo Ufficiale Murdoch di evitarelateralmente il mostro di ghiaccio scoprì letteralmente il fianco del Titanic, colpito di quel poco (o tanto) chebastò a farlo colare a picco. Forse col Capitano Smith, responsabile appunto di quel cambio di velocità e quindimaggiormente cosciente delle condizioni della nave, al comando nel momento dell'avvistamento dell'iceberg,le cose sarebbero andate diversamente, ma anche qui si resta nel campo delle (per quanto molto plausibili) ipo-tesi. Nessuno può poi immaginare il brivido corso lungo la schiena degli ufficiali nel momento in cui i mar-conisti comunicarono la risposta alle richieste di soccorso della nave più vicina: il Carpatia, infatti, avrebbeimpiegato al massimo della sua velocità quattro ore per raggiungere il Titanic, mentre questo sarebbe rimastoa galla al massimo ancora per due ore e mezza. Considerando non superiore a quindici minuti la sopravvivenzastimata per un uomo in quelle gelide acque, la risposta del Carpatia fu l'ennesima raggelante sentenza di morteper le persone sul Titanic. Anche qui, tutto sarebbe stato diverso se una nave ben più vicina ed addirittura vi-sibile per le sue luci nella notte, il Californian, avesse tenuto accesa la postazione radio del suo marconista;questa era stata, invece, spenta poche ore prima, per permettere al suo operatore di riposare dopo alcune gior-nate di lavoro intenso. Le coincidenze che resero l'affondamento del Titanic un evento unico ed indimenticabilesono tantissime ancora, e si potrebbe continuare ad elencarle per molto tempo. Il fatto è che le posizioni noncambierebbero, e rimarrebbero comunque persone che credono che tutto questo sia collegato, che il destino delTitanic dovesse essere proprio quello di colare a picco durante il suo primo viaggio, ridicolizzando la sua no-mina di "nave inaffondabile", e persone che credono che siano semplicemente eventi che casualmente si sonocollegati, ottenendo un tragico esito che, in altre condizioni, non si sarebbe verificato. Quelli che come mestanno nel mezzo ed osservano con imparzialità non amano sbilanciarsi in un senso o in un altro, ma possonocomunque cogliere un grande insegnamento, valevole tanto per chi costruisce le navi tanto per chi, nei campipiù svariati, viene a contatto su questa Terra con la natura. È un insegnamento antico come il mondo che ci ri-corda che siamo uomini liberi di fare, grazie alla logica ed al raziocinio che ci rendono tali, quel che vogliamo,mai dimenticando però il diktat di rispettare forze ben più grandi di noi, così grandi da poterci ridurre in unsecondo in sabbia; sabbia non troppo diversa da quella su cui, ormai da cent'anni, riposa il simbolo del sognomai domo dell'uomo di elevarsi a Dio. Giovanni Sidoni

MUBA: A MILANO IL MUSEO DEI BAMBINI HA TROVATO LA SUA SEDEIl “Museo dei Bambini” di Milano è il primo centro permanente in Italia dedicato esclusivamente a progetticulturali e artistici per l’infanzia. Il MUBA che finora è stato un museo itinerante, ha finalmente una sedefissa: la Rotonda di Via Besana, uno degli edifici architettonici più rappresentativi del XVIII secolo a Milano,in un parco pubblico protetto e sicuro ma di libero accesso, e offrirà anche i servizi di bookshop e caffetteriacon un dehor nel parco. Esso sarà quindi un luogo in cui si riuniranno le eccellenze nazionali e internazionalidelle arti, della didattica, della cultura e della scienza per promuovere arte e cultura già dall’infanzia, con pro-poste di alto livello e facile accessibilità, dedicate a bambini e ragazzi. Nato nel 1995, con l’obiettivo di rea-lizzare il Museo dei Bambini di Milano, MUBA non ha mai avuto fino ad oggi una sede fissa, ma ha realizzatoprogetti didattici in oltre 50 città in Italia ed in Europa, realizzando, dal 1997, 13 grandi mostre interattive emoltissimi laboratori sviluppati secondo criteri pedagogici volti a favorire il pensiero creativo dei bambini, unpensiero libero da stereotipi che li prepari ad una società in cui sono richiesti sempre maggiori atteggiamentiresponsabili e attitudini creative. La programmazione culturale è molto ricca e prevede ogni anno tre grandimostre, oltre a diversi progetti in sinergia con gli eventi più importanti della città. Maria Rosa Laria

PERCHÉ PRIVATIZZARE L’ATACIl sistema dei mezzi pubblici in Italia, e a Roma in particolare, è uno dei più marci e inadeguati, fondato com’èsu malaffare, parentopoli e inefficienza. I numeri per uno scandalo ci sono: solo nella capitale l’Atac ha 13miladipendenti, la maggior parte a scaldare le poltrone, o a casa in malattia (1400 al giorno, tra impiegati, autisti,operai, macchinisti e controllori), e centinaia di assunzioni per chiamata diretta, senza passare per concorsi oselezioni. Quasi 4 mln di passeggeri al giorno. 2mila mezzi disponibili, ma solo poco più della metà in servizio.Miliardi di finanziamenti a fronte di un dissesto totale, e il 70% di questo denaro proviene da pubblici contributi,dalle tasche degli italiani (3 mld negli ultimi 4 anni, e nel frattempo hanno anche aumentato il prezzo dei bi-glietti e gli stipendi dei dirigenti), solo una minima parte è garantita dalla vendita dei titoli di viaggio (portoghesie biglietti clonati permettendo). I costi dell’Atac sono doppi, tripli, rispetto ai mezzi pubblici nel resto d’Europa.Ormai la situazione è talmente ingestibile che l’unica soluzione è la privatizzazione. Più volte proposto e maipassato, il disegno di liberalizzare l’Atac terrorizza dipendenti fannulloni e manager strapagati, ma vediamoquali ne sarebbero i vantaggi: 1- Un privato non avrebbe seppellito l’azienda nei debiti (700 mln), come lo èl’Atac, o almeno sarebbe già fallito senza pretendere di andare avanti con i soldi pubblici. 2- Non gestirebbemai il servizio con una tale indecenza di mezzi in pessime condizioni, sporcizia, lassismo, ritardi e sprechi. 3-Avrebbe interesse a che i viaggiatori paghino, aumentando i controllori a Roma (al momento circa 70) e in-stallerebbe tornelli anche sui bus (come si usava negli anni ‘70-‘80). 4- Aumenterebbe il numero di biglietteriedi stazione fornite di personale. 5-Non manterrebbe 40 dirigenti strapagati (da noi) e nullafacenti (prima chearrivasse Improta erano 70), e soprattutto non assumerebbe un Giuseppe de Paoli, ex dirigente Alitalia, con unostipendio di quasi 18mila euro al mese. 6- Un privato renderebbe tutti i mezzi agevoli per i disabili. Se non perbontà d’animo e correttezza, almeno per evitare cattiva pubblicità. 7- Si rispetterebbero finalmente gli orari dipassaggio dei mezzi, che non sarebbero più affidati alla discrezione dei conducenti. 8- In un’azienda privatanon sarebbe possibile uno sciopero una volta a settimana (di dipendenti che, tuttavia, hanno il sacrosanto dirittodi scioperare. Persi come sono tra contratti non rinnovati e straordinari non pagati). 9- Una pioggia non baste-rebbe a paralizzare un sistema di trasporto privato ed efficiente. 10- Non permetterebbe uno scandalo di 70 mlndi euro in biglietti clonati, o almeno ne punirebbe i responsabili. In alcuni paesi europei i trasporti sono pubblici,ma lì non imperano clientelismo, pigrizia, raccomandazioni e disonestà come in Italia. Ma continuare a man-tenere nell’inefficienza l’Atac fa comodo a molti: ai dipendenti fannulloni, al tipico lassismo italiano, ai ma-nager strapagati, alle lobby che intascano i soldi pubblici, e ai partiti politici, che nei dipendenti Atac hannoun buon serbatoio di voti (ricordiamo i 200 dipendenti che minacciarono di restituire le loro tessere del PD perprotestare contro la privatizzazione). Un simile scandalo potrebbe all’inizio essere provocato dall’inesperienza,poi dall’inefficienza, ma arrivati a questi livelli ormai io la chiamo malafede. Emiliano F. Caruso

UNA CITTÀ ETERNA CHE NON VIVE PIÙPoeticamente l’hanno sempre definita la Città Eterna, ma la sua eternità ormai la fa solo agonizzare più lenta-mente. Una città, Roma, di filosofi, di poeti, di attori, di musicisti, di intellettuali, della Resistenza, della DolceVita, del cinema, la sola in Italia, nel mondo, ad emanare quel fascino particolare di un’antica donna saggia epiena di ricordi, accogliente come le sue strade e le sue piazze. Ora ridotta a un fantasma di sé stessa, della gloriache era fino a pochi anni fa. Delle sue famose stradine, un tempo piene dei profumi delle botteghe e dei suonidegli artigiani, ora ridotte a ritrovo di criminali e bancarelle abusive. Delle sue piazze meravigliose e dei suoiparchi storici, ormai cumuli di immondizie e di incuria. Del suo Tevere, non più biondo da secoli, ma pur sem-pre amato simbolo di un cuore orgoglioso con mille storie e aneddoti, non più come prima, ma solo una zonadi baracche abusive e discarica all’aperto. E ormai basta una pioggia a paralizzarla per giorni, come se non fossepiù l’antica città di pietra e marmo che ha visto millenni di storia, ora soffocata dal peggior governo che la no-stra Repubblica abbia mai visto. Anche l’amabile e irrinunciabile abitudine del ritrovarsi al bar, tipica di ogniromano, non è più il rito sociale e pittoresco del caffè in compagnia, ma solo un accalcarsi di facce incarognitee nervose, di gente che va di fretta. E Portaportese, una volta ambiente del romano dall’occhio esperto e dalcimelio ripescato dalla cantina, è solo un’ombra di bancarelle di cianfrusaglie, senza più l’atmosfera che ci pia-ceva. Da sempre accogliente e cosmopolita, è stata infine soffocata dalla sua eccessiva ospitalità, oltre chedall’ottusa cecità di chi la governa e di chi ci vive. Una città morente nel suo traffico caotico, nel lassismo deisuoi abitanti, nel malaffare, nella criminalità, nel vandalismo, nello strapotere delle lobby che ci mangianosopra, una città svenduta pezzo per pezzo, in cui persino il suo cuore, il Colosseo, ha avuto infine un prezzodi mercato. Già solo di meraviglie di storia e paesaggio Roma potrebbe dare lavoro a tutti i suoi abitanti, sefosse amministrata da uno strapotere che non sia solo interessato a scaldare una poltrona. Ma la colpa di tuttoquesto è anche nostra, di noi che la viviamo e che ogni giorno, un po’ per noia, un po’ per codardia, la lasciamomorire sempre di più, questa città che ormai sembra non appartenerci. Inutile cambiare le leggi ed eleggere ognivolta un nuovo sindaco, se prima non iniziamo a cambiare noi che ci viviamo e che sembriamo non volerlapiù, la nostra città. E ormai siamo talmente incattiviti e stressati che non riusciamo nemmeno più a gustarciquel poco che ancora è rimasto di Roma. Ma a volte capita ancora di sentire quella particolare atmosfera, nellesue stradine e nei suoi vicoli, quell’aria mistica nelle sue chiese, quel richiamo di un artigiano che ancora so-pravvive, quel gruppo di signori intenti a giocare a carte su un tavolino di un vecchio bar, quelle sue trattorie,le mille statue, racconti, aneddoti, ricordi, profumi e tesori che, lo sai, non ti basterà la vita per vederli tutti, isuoi monumenti, un sorriso e una gentilezza, e allora possiamo sperare che davvero la nostra città non moriràmai. Emiliano F. Caruso

PESCARA, LA CITTÀ DELL'ESTATE PERENNEQuando mi sveglio la mattina e passo un periodo difficile, noioso o di stress pre-esame universitario (e non di rado questi tre momenti coincidono) oppure ancora ogni volta che la mia vita prende una piega regolare,prevedibile e scontata, non riesco a fare a meno di pensare alla mia professoressa di filosofia delle superiori ed alle sue lezioni su Nietzsche. E' più forte di me, nella mia mente compare l'immagine di questa donna, questoconcentrato di sapere e di sacro scetticismo socratico che spiega ,con uno tsunami di quel calore umano che andiamo tanto cercando nei posti più sbagliati ,la differenza tra spirito apollineo e spirito dionisiaco nella tragediagreca. Dei due, uno è di pura bellezza, statico, composto e va ammirato ed apprezzato nella sua armonica completezza come il dio Apollo in persona; l'altro è vulcanico, irrefrenabile, coinvolge e sconvolge ed arde di vitae di speranza ,così come il dio Dioniso accendeva nei tempi antichi le grigie esistenze dei mortali ,con le sue feste notturne tra fiumi di vino e baccanali. Questo è quanto: qualcuno si bea della propria geometrica precisione,della propria "adeguatezza" rispetto ai tempi che corrono, qualcun altro si lancia in un'esistenza sfrenata, costellata di emozioni e vissuta nel modo più intenso possibile. Rapportato ai giorni nostri, si tratta di due modi diprendere la vita estremamente interessanti e bisognerebbe come al solito trovare il giusto mezzo, ma non riesco davvero a negare che, dovendo proprio scegliere, io sceglierei il dionisiaco. Non so se questo mio modo dipensare è figlio della mia essenza più intima e personale o se sono state le esperienze di vita a portarmi ad essere di questa idea, ma oggi sono certo che troverei il coraggio di innamorarmi cento e più volte di una vita vissutacon passione, brillante ed ardente come certi falò in una notte d'estate; è poco ,ma sicuro ,che portare avanti un'esistenza tanto intensa va decisamente in rotta di collisione con un mondo che impone ritmi serrati ed emozionidi plastica, ma credo di aver trovato una piccola eccezione nell'aria che si respira nell'universo della movida di Pescara. La Pescara di notte mostra il suo lato migliore soprattutto in estate, col suo piccolo universo di localinotturni e feste in discoteca che riempiono la riviera sin dai primi giorni di maggio. Certo, gli sfarzi romani e quelli del litorale laziale sono un altro discorso, la Milano da bere offre clientele decisamente più facoltose e lastessa costiera romagnola ha una tradizione turistica nettamente superiore a quella abruzzese, ma Pescara è un misto di tutto e comunque non si spegne mai, nemmeno in inverno. La stessa università ,complice il sisma aquilanodi qualche tempo fa, rifornisce più di prima la città di giovani, vogliosi di mettere finalmente le mani sulla loro vita; le stesse dimensioni di Pescara, poi, essendo ben lontane da quelle di una metropoli moderna, lasciano lapossibilità di conoscere e di farsi conoscere in tempi relativamente brevi. In inverno il mondo della notte accende i suoi riflettori sin dal mercoledì con le serate universitarie ,arrivando ai party più prestigiosi nel giornodella domenica, mentre in estate solo il lunedì è lasciato al sacrosanto "riposo" . Protagonisti assoluti sono gli organizzatori e gli addetti ai lavori ,visti come piccole versioni abruzzesi dei divi hollywoodiani, che sfoggianofisici tonici e che si vestono come modelli, anche se il portafoglio piange, perché quella vecchia storia dell'abito che non fa il monaco è giusta, ma mica poi tanto. Le loro carnagioni sono perennemente scure, come se fossesempre estate perché qui di estate si vive, e poco importa se le lampade siano "fabbriche di tumori" sia per la legge che per la scienza: vivere è ardere e bruciarsi è un attimo. In questo universo ci si fa strada con l'aspettofisico, ma soprattutto con la testa: per scalare questo angolo di mondo servono rapporti di convenienza, modi cordiali e tanto equilibrio. La Pescara di notte, in effetti, ha generato coi suoi profitti più di una attività diurna epermette a molti giovani di pagarsi gli studi ,facendo i camerieri o i pierre; certo, spesso è fonte di distrazione e di rallentamenti, ma lascia un oceano di esperienze di vita che qualcosa, per chi vive di emozioni, deve pur si-gnificare! I problemi seri sono ben altri: Pescara di notte ogni tanto fagocita i suoi figli, gettandoli nei tunnel dell'alcol o della droga, o in quello altrettanto scuro del totale disvalore, ed alla fine dei conti il discorso da fareè sempre quello dei costi e dei benefici; il costo è il rischio noto di perdersi nei meandri della vita. Il beneficio è forse meno visibile, ma vale altrettanto ed ha un bel nome: si chiama speranza. Giovanni Sidoni

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L’ATTUALITÀ, pag. 13N. 4 APRILE 2014 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI

PER NON DIMENTICARE(a cura di Vincenzo Calò)

CANTONE: “L’ITALIA RECUPERERÀ UNA DECINA DI POSIZIONI”Per Matteo Renzi, la madre di tutte le battaglie è la riforma del Senato.Tuttora sostiene che il Senato sarà privo di senatori pagati ed eletti, etale risparmio comporterà un abbassamento delle tasse di 10mld di euro,trovando imbarazzanti le polemiche dopo anni e anni di aumento dellesuddette. Secondo lui serve una legge elettorale maggioritaria, che ga-rantisca stabilità e alternativa: la cosiddetta riforma del bicameralismo,con la trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie Locali,volta alla semplificazione del quadro istituzionale. E comunque sareb-bero tre i modelli di legge elettorale da prendere come esempio: quellaspagnola, la legge Mattarella se rivisitata, e quella a doppio turno concoalizione dei sindaci. Il nuovo premier dichiarò che l’uscita dell’euroè da escludere, “pur essendoci un eccesso di tecnocrazia nella gestionedella moneta comune, ma da questa situazione se ne esce riportando lapolitica a fare il suo mestiere, sfiorando quindi il 3% del deficit/pil ri-chiesto dall’Ue, nonostante esso sia un vincolo anacronistico, risalentea circa vent’anni fa”. Renzi, ch’è pure segretario del Pd, annunciò cheavrebbe chiesto un capitolo per i diritti civili, con modifiche allaBossi/Fini, e le unioni civili per persone dello stesso sesso. Le propostecontenute nel suo job-act sembrano andare nella direzione auspicatadall’Ue in questi anni, d’altronde per il commissario al Lavoro, Andor,occorre rendere il mercato del lavoro più dinamico e incisivo, affron-tando temi delicati come la disoccupazione giovanile e l’occupazionedelle donne. Dopo l’incontro con Berlusconi, Renzi parlò di accordo tra-sparente e alla luce del Sole, vantandosi d’essere stato eletto alle prima-rie del Pd per cambiare le regole del gioco, rilanciando sul Lavoro edando un orizzonte al partito e all’Italia. Dopo un ventennio di chiac-chiere a suo dire, in solo un mese (tra Dicembre e Gennaio) prefigurò unobiettivo a portata di mano: la scomparsa dei partitini abili solo a ricat-tare, la riduzione del numero di parlamentari, e l’inesistenza dei rimbor-soni per i consiglieri regionali, affinché si possa ridare credibilità allapolitica. L’incarico di provare a formare un nuovo governo il rampanteMatteo lo ha ricevuto e accettato con riserva, dopo il colloquio doverosocon Napolitano al Quirinale, promettendo di mettere tutto il coraggio el’energia, con gl’impegni già citati da realizzare tra Febbraio e Maggio,e invitando i partiti della maggioranza e dell’opposizione a esserne con-sapevoli. Alla Camera, il 24/2 ha assistito al dibattito sulla fiducia al Go-verno, dallo scranno di presidente del Consiglio, ascoltando, con un PCa portata di mano, le opposizioni in offensiva come la maggioranza certapiù o meno di accettarlo, con Fassina e Civati (Pd) ad ammettere che ledistanze restano, che lo sbaglio renziano è dietro l’angolo. L’attacco piùduro lo sferrò Sibilla, del M5S, che ritiene Renzi l’ultimo dei becchinidella Sinistra, nonché il paggetto di Arcore; Laura Boldrini, presidentedella Camera, richiamò prontamente l’onorevole… Il premier eppure èconvinto che solo il Pd lotta per ridurre i numeri e i costi della politica,altro che Grillo. Le principali novità del suo piano generale, di cui luistesso n’è estasiato, sono l’assegno di disoccupazione (che verrà intro-dotto con un ddl, ma “chi lo prenderà non dovrà però rimanere in casa,occorre infatti che presti servizio al Comune di residenza o in biblio-teca”), la dichiarazione precompilata per il fisco, spedibile a casa, e l’af-fidamento della guida del sistema anticorruzione al magistrato Cantone,con l’Italia che “recupererà una decina di posizioni nella specifica gra-duatoria internazionale”.

I CONTROLLI DEL CODACONS

Agli inizi del 2013, i carabinieri dei Nas di Roma e Palermo, sequestra-rono quasi 4 tonnellate di prodotti alimentari molto pericolosi per la sa-lute, destinati agli esercizi di ristorazione come alle bancarelle abusive;nella zona sudovest di Roma furono trovati riso e preparati per pastella,oltre che per la panatura, stoccati nel magazzino aziendale, utili alla pre-parazione di prodotti di friggitoria ma contaminati da escrementi di topie di volatili. In Germania emerse dell’allarmismo per una partita al ve-leno d’insalata romana, importata dall’Italia, precisamente dall’aziendaortofrutticola “La Trasparenza” di Angri (Salerno); su 115 cassette diverdura addirittura 105 furono distrutte, per via di un veleno che agivasottoforma di granuli blu. Il Codacons invitò le Asl italiane a verificarese la commercializzazione stesse avvenendo pure su scala nazionale. Iltitolare di quell’azienda, tale Antonio Lamura, respinse ogni responsa-bilità sull’accaduto, ritenendo probabile che il topicida fosse stato inse-rito durante ben altri passaggi di filiera, con il prodotto che non eraconfezionato ma trasferibile per la vendita ai mercati generali. Intantopure i carabinieri di Milano s’impegnarono nel sequestro stavolta di 5,5tonnellate di carne in un’azienda di commercio all’ingrosso, congelataillecitamente e irregolare ai sensi delle norme per lo smaltimento dellacarne scaduta, stoccata insieme a quella consumabile… le carni prove-nivano d’aziende sia nazionali che internazionali. Nel centro dello stivalenostrano subito dopo si prolungò il reato di frode commerciale, contracce di carne equina ritrovate in alcune confezioni di pasta fresca daiNas, a Roma, Viterbo, Bologna e Perugia, nell’ambito del monitoraggiodisposto dal ministero della salute. La carne comunque non contenevail fenilbutante, ossia l’antinfiammatorio utilizzato per i cavalli, e tossicoal dir poco per l’uomo. In piena primavera, una persona entrò in contattocon una delle 5 vittime dell’influenza aviaria H7NS, e venne immedia-tamente ricoverata per aver contratto lo stesso virus. Fino ad allora le au-torità sanitarie smentirono circa il fatto che il contagio di questo virusavesse potuto influenzare gli esseri umani, aldilà del pollame; con Shan-ghai che venne individuata come il centro dell’epidemia, a dimostra-zione dei suoi 14 residenti contagiati, 5 dei quali morirono. Informazioniche un noto esperto del settore, come il conduttore di “Occhio allaspesa”, Alessandro Di Pietro, non potette più divulgare, perché la Raipensò di licenziarlo, decisione presa dopo il provvedimento con cui l’an-titrust sanzionò l’azienda per pubblicità occulta in 3 puntate del 2012. Ilconduttore, a saperlo, ebbe un malore di natura cardiaca che lo costrinseal ricovero in una clinica… appena ripresosi respinse l’accusa e impugnòil licenziamento per chiedere il pagamento dei danni.

PENSIERI LIBERI DI UN ROMANTICOPOETA ALLA CITTÀ DI NAPOLI

Questa stagione invernale è stata per me la più capricciosa e instabile, pro-prio come la realtà della nostra bella e pittoresca Italia che stiamo attual-mente vivendo. La pioggia ha dominato, senza lasciare spazio neanche adun piccolo raggio di sole, e non si è mai stancata di piangere su questaterra, già fin troppo maltrattata, causando danni incalcolabili. Questa realtà,però, ha creato nella gente più umile la voglia di starsene tranquilla nel te-pore della propria casa e perché no, seduti davanti al caminetto e riviverequei momenti di silenzio, che spesso abbiamo tanto desiderato, e per chilo ha fatto, come me, si è sentito sicuramente più tranquillo e con il desi-derio di leggere anche un buon libro di qualche autore particolare al qualeci siamo affezionati per il suo modo di scrivere e per i vari messaggi checi hanno aiutato nel corso della nostra vita. Così anche io mi sono fattoprendere da questa nostalgia, anzi nel mentre ho letto, sono anche riuscitoad ascoltare un po’ di musica, quella che ti aiuta a sognare e a farti capireche la vita è meravigliosa. E così le due azioni, fuse in una sola, mi hannorigenerato e ho pensato che se lo facessimo più spesso, potrebbe essereuna buona terapia per stare meglio con noi stessi e sicuramente anche congli altri. Tutto questo che ora posso esternare con la penna, l’ho vissutonel mentre mi ero adagiato sulla mia comoda poltrona e mi sono fatto ri-scaldare da quella calda fiamma del camino, paragonandola ad un sole pri-maverile che ti sfiora e ti accarezza dolcemente senza mai lasciarti neancheun istante. In quell’angolo di pace la penombra aveva preso il sopravventoe anch’essa si era appisolata in forza di quel calore costante e piacevole,anche quando alcuni tizzoni facevano qualche capriccio, e si lasciavanonotare come se non volessero essere bruciati, ma il loro destino era quelloe non c’era rimedio alla loro sorte, per cui dopo un tentativo di nascondersidietro una nuvola di fumo, si erano rassegnati a dare il loro contributo difiamma e forse la più preziosa, perché sofferta. Tra quei scoppiettii causatidalla lenta combustione di quei ciocchi ancora giovani, per un momentoho chiuso gli occhi, e mi sono fatto prendere dai vecchi ricordi, e ho av-vertito una stupenda sensazione, quasi coccolato, perché mi stavo allon-tanando dalla solita routine di tutti i giorni. Così senza accorgermene, ilsonno mi ha rubato alla realtà di quel momento, che da tanto tempo non as-saporavo più. E col sonno anche il sogno si è presentato puntualmente e lapoesia di un tempo che ormai era volata via con lo scorrere degli anni.Cercando quella poesia di una volta, ho ripescato nel mio cuore i ricordidi un tempo, e ho rivisto la mia bella Napoli quella della mia giovinezzamescolata all’attualità. Napoli e il suo eterno Vesuvio, ancora una cartolinavivente di quando ero giovane e potevo ammirare, estasiandomi tra i suoiantichi colori, facendomi arrivare in faccia gli spruzzi dell’acqua salata,che si infrangevano sugli scogli di via Caracciolo o sul quel mare roman-tico di Marechiaro, dove spesso mi facevo accarezzare dal sole nel mentretramontava. Ricordo bene, quello spazio era sempre interessato dalle cop-pie di innamorati che guardando quella finestrella che si affacciava sulleacque azzurrate del golfo di Napoli, e a farla compagnia vi era sempre unafresca rosa rossa lasciata da un nostalgico marinaio, nel mentre si baciavacon la sua donna a bordo della sua vecchia barca e le onde cullavano illoro abbraccio pieno d’amore. Su questo palcoscenico, non mancava maiuna delicata serenata fatta dai posteggiatori che sapevano essere degliesperti complici di quei momenti unici nella vita di quegli amanti che si fa-cevano abbracciare dalle corde melanconiche della chitarra e del nostalgicomandolino. Era una musica sapientemente ricamata da motivi antichi, forsela più bella del pentagramma napoletano che non poteva che generare soloromanticismo, e regalava ossigeno ai cuori di due innamorati e quei bacipieni di giuramento, sigillavano per sempre, l’eterno amore. che riempivala loro vita. L’estasi di quel momento dipingeva un quadro ricco di poesiae faceva nascere rare pennellate improvvisate dai loro cuori sinceri, con pa-role semplici ma con la forza che tutto questo apparteneva solo a quelliche si amavano col cuore e vivevano con sincerità la loro storia d’amore.Ora il poeta chiude i suoi occhi per farsi coccolare dai tanti ricordi e lescene di allora si muovono quasi a rallentatore e le immagini, anche se in-giallite dalla polvere del tempo, ugualmente riconoscono la differenza diieri, mescolata alla modernità di oggi. (Continua)

SINFONIA DI PAROLEa cura di Stefano Di Marino

ACQUA SOTTO LA CROSTA TERRESTREIN QUANTITÀ ENORMI

La rivista scientifica inglese Nature riporta una straordinaria scopertache offre nuovi spunti per meglio comprendere la nostra Terra. Un mi-nerale mai trovato i superficie lascerebbe teorizzare che sotto la crostaterrestre vi sia una enorme quantità d’acqua pari a quella presente neimari e negli oceani. Una piccola molecola di Ringwoodite, questo è ilnome del minerale, è stata trovata all’interno di un diamante di appena0,09 grammi estratto nello stato del Mato Grosso in Brasile. La Ringwoo-dite è un minerale che si forma in grandi profondità comprese tra i 525e i 660 kilometri sotto il mantello terrestre , la sua struttura cristallinaman mano che il mantello “spinge” verso la superficie si modifica conil variare della pressione e della temperatura rendendo quindi impossibilerinvenire la Ringwoodite in superficie. La peculiarità di questo mineraleè che può contenere una quantità d’acqua pari a circa il 2% del suo peso,non in forma liquida ma sottoforma di ioni di nitrossido ed il suo ritro-vamento all’interno di un diamante è per la scienza più preziosa del dia-mante stesso. Gli scienziati considerata la quantità di questo mineralenella zona di transizione fra il mantello superiore e quello inferiore hannoteorizzato quindi che nelle profondità della Terra vi sia una grande pre-senza d’acqua e anche se alcuni geofisici argomentano che il ritrova-mento di un singolo cristallo non sia rappresentativo dell’intera area,l’idea rimane comunque plausibile. Ciò offre un ‘idea più complessasulla composizione geologica del pianeta facendoci capire quanto pocosappiamo al riguardo e ci permette inoltre di fantasticare sulla presenzadi laghi ed oceani sotterranei riportandoci alla mente i visionari raccontidi Jules Verne. Come sempre più frequentemente avviene la scienza con-ferma con nuove scoperte antiche teorie provenienti da tempi remotis-simi. Ad esempio i Sumeri erano a conoscenza della presenza degli anelliintrono la circonferenza di Saturno, scoperta resa possibile solo dall’in-venzione del telescopio di Galilei. Così oggi nuove rivelazioni riguardoalla morfologia dell’interno della Terra potrebbe riattualizzare, spiegan-dola con concetti scientifici e demistificandone la mitologia, l’antica leg-genda del Regno di Agarthi. L’Agarthi sarebbe un regno sotterraneo nellecui cavità abiterebbe un’ evoluta ed antica civiltà rifugiatasi lì per sfug-gire a cataclismi che colpirono la Terra in un lontano passato e soprattuttoper nascondersi dalle barbarie dell’umanità. A capo di questo regno cisarebbe Manu conosciuto come il Re del Mondo, vero governatore oc-culto che influenzerebbe i governi mondiali determinando le sorti delnostro pianeta. Paradossalmente conosciamo più le profondità sideralidel cosmo di quanto ne sappiamo sulle profondità degli oceani e dellaterra stessa e forse le nuove frontiere della scienza non sono lontane anniluce ma solo qualche migliaio di kilometri. Simone Chermaz

RICERCA GENEALOGICAFare una ricerca genealogica sulla propria famiglia significa tornare indietro nel tempo e scoprire le proprie radici e lasciandosi sorprendere dallevicissitudini dei propri antenati, sia che questi fossero nobili o contadini. La genealogia è la scienza che si occupa di accertare e ricostruire e i legamidi parentela che intercorrono tra i membri di una o più famiglie. Per fare una buona ricerca genealogia è necessaria tanta passione, tempo e dedizioneper riscoprire un poco alla volta i dati dei propri avi, senza farsi abbattere dalle difficoltà che sicuramente si incontreranno in questa caccia al tesoro.Chi ha molte disponibilità finanziarie può farsi fare una ricerca da storici genealogisti, ma lo scopo di questa guida è quello di aiutarvi passo dopopasso nel percorso per la costruzione del proprio albero genealogico spendendo poco o nulla. Buona ricerca! Per iniziare da zero vi consiglio di iscri-vervi ad un sito gratuito dove poter iserire tutti i dati scoperti nella speranza che qualche dato possa coincidere con quello di qualcun’altro e quindiil sito vi segnali la corrispondenza. Un sito famoso e gratuito è myheritage.it, ma ne esistono molti altri gratuiti o con un piccolo canone annuo diuna decina di euro che permettono delle ricerche online approfondite (es. ancestry.com o familysearch.org). Una volta avuto accesso al sito Myhe-ritage.it, iniziate ad inserire tutti i dati in vostro possesso (date di nascita, luogo, matrimonio, morte) partendo dal vostro nome, quello dei vostrigenitori, fratelli, nonni, zii... insomma tutto quello che sapete. Chiedete poi ai vostri parenti di colmare le vostre lacune: più dati inseriamo più saràfacile la nostra ricerca e se siete fortunati potrete avere una segnalazione che qualcun’altro ha inserito lo stesso vostro avo. In questo caso le sue ri-cerche diventeranno parte anche del vostro albero, semplificando di molto la vostra caccia al tesoro! Ora che avete inserito tutti i dati che conoscete,scegliete un antenato di cui magari conoscete anche solo dati parziali ed iniziamo la ricerca: se sapete la città dove è nato e magari come si chiamavala moglie o altro, è sufficiente inviare una mail all’ufficio Anagrafe di quel Comune per richiedere gratuitamente l’estratto per riassunto del cer-tificato di nascita che vi verrà spedito via mail dopo qualche giorno, nel quale potrebbero esserci dati interessanti oltre alla data di nascita (es. ilnome dei suoi genitori e altro). Ecco il testo di una mail tipo da inviare all’indirizzo dell’Anagrafe di un Comune: Gentile Ufficiale dello Stato Civiledel Comune di XXX, con la presente richiedo l’estratto per riassunto del certificato di nascita della mia bisnonna AAAAAAA BBBBBBB, nata axxxxi il xx gennaio xxxx e coniugata con CCCCCCC DDDDD nata a xxxxxx il xx febbraio xxxx. Allego copia della mia carta d’identità. Grazie,cordiali saluti. Continuando su questa strada possiamo ritrovare tutti i documenti presso gli archivi comunali fino alla data di costituzione dei registricomunali. Oltre ai Comuni esistono però altre strade pressochè gratuite: I Centri Genealogici dei Mormoni (Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degliUltimi Giorni). Le Parrocchie. Gli Archivi di Stato. Il web. Il test del DNA. I Centri Genealogici della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli UltimiGiorni, per aiutare i propri membri nella ricostruzione della storia di famiglia, hanno microfilmato milioni di documenti di famiglia che hannoreperito presso gli archivi di stato, le parrocchie, i comuni, ecc. Presso questi centri è possibile visionare il contenuto di questi microfilm comple-tamente gratis. (occorre solo pagare il costo di spedizione del microfilm al centro più vicino) Le Parrocchie sono una delle migliori fonti di infor-mazione, vi possiamo trovare infatti gli atti dei battesimi, dei matrimoni e delle morti. In questo caso per richiedere ad esempio un atto dellaparrocchia dobbiamo inviare una lettera tipo questa: Alla cortese attenzione del reverendo parroco della parrocchia di: Oggetto: Ricerche di famigliaIo sottoscritto, nome e cognome, residente in via xxxx al numero xx, cap comune, provincia, nazione, chiedo una copia dell’atto di battesimo / estrattodell’atto di nascita con con relative annotazioni marginali di: Nome e cognome, battezzato il ........ nella parrocchia di Allego alla presente una bustacon francobollo per eventuale Vs risposta. Ringrazio per la cortese attenzione, Nome e Cognome. Gli Archivi di Stato sono una grande fonte didocumenti storici per la genealogia: qui si possono trovare atti notarili, archivi della Chiesa, archivi normanni, archivi viatorii e altro ancora. I do-cumenti dello Stato Civile partono circa all’inizio del 1800 nel sud dell’Italia e verso il 1830 nel nord Italia e si interrompono verso il 1865 conl’unione dell’Italia. Per ricerche approfondite è necessario fare un bonifico di circa 10 euro per un ora di ricerca. Un’altra ottima strada è quella difare ricerche sul web: qui si possono trovare testi, ricerche storiche contestuali, documenti contenenti nomi dei propri avi che hanno fatto la storiae perchè no, altri membri con il proprio cognome che sono interessati a riscoprire la storia della vostra famiglia. Il test del DNA: la genetica ci vienein soccorso! Con poco più di cento euro si può fare un test mirato sul proprio dna che ci farà sapere qualcosa di più sulle origini e il profilo geneticodella propria famiglia. Inoltre si riceverà l’accesso alla banca dati di genealogia del DNA grazie alla quale si può scoprire chi condivide con noi an-tenati comuni. Nel mentre della ricerca si può rimanere a bocca aperta dopo aver scoperto di far parte di una antica e nobile famiglia oppure gioireanche solo per il piacere di aver capito qualcosa di più sulle proprie radici. Buona caccia al tesoro a tutti! Isacco Cicala

PROPOSTE EDITORIALIScrittori, poeti, saggisti (materie storico-filosofico-letterarie): in-viate i vostri manoscritti al Comitato Editoriale del “MovimentoG. Salvemini”. Se le vostre Opere verranno considerate idonee perle Edizioni Movimento G. Salvemini, riceverete una proposta edi-toriale con l’indicazione del simbolico contributo-stampa a caricodell’Autore. Volete pubblicare romanzi, poesie, saggi letterari, sto-rici, sociologici, giuridici ed economici? Cell. 347.0333846.

CAR SHARING: CONDIVIDERE L’AUTOPER RISPARMIARE TEMPO E DENARO

Siamo nel tempo della Sharing Economy, e anche gli italiani, che si sonosempre dimostrati molto attaccati ai miti del mattone e dell’auto, hannoora messo in discussione queste icone, e l’idea di condividerle non è piùun tabù. L’auto condivisa permette di risolvere problemi di traffico, diparcheggi e mobilità urbana ma non solo. In tempi di crisi come questi,infatti, un servizio simile offre alle famiglie la possibilità di non acqui-stare la seconda auto, ma di utilizzarla al bisogno in modo condiviso; epermette ai costruttori di auto – che tra non vendere e lanciarsi in questonuovo mercato forse meno redditizio ma sicuro scelgono il male minore- di tirare un sospiro di sollievo. In Italia il Car Sharing ha avuto 90.000utenti nel 2013, e la maggior parte di questi utenti si concentrano a Mi-lano, dove grandi operatori privati, da Car2go a Enjoy, sono in grado dioffrire il servizio free flow, grazie al quale non è necessario prenotare ilmezzo, lo si può lasciare in strada dove si vuole e per localizzare l’autopiù vicina è sufficiente un’app sul proprio smartphone! Milano, dice-vamo, fa da traino al successo italiano del Car Sharing : fino all’estatedel 2013 questo tipo di servizio veniva offerto solo da due operatori deltrasporto pubblico, GuidaMi di Atm ed EVai di Trenord. Dopo la libera-lizzazione del servizio nell’agosto 2013 sono entrati nel mercato nuovioperatori privati: vediamo sempre più in circolazione le smart di Car2go(gruppo Daimler Mercedes) e le fiat 500 di Enjoy (di Eni e Fiat),A Roma il Car Sharing di Car2go è entrato in servizio il mese scorso,con una flotta di 500 Smart, nei prossimi mesi saranno presenti flotte diauto da condividere anche nelle città di Torino e Bologna.

Maria Rosa Laria

LA NUOVA TECNOLOGIA SALVERA’ IL CUORELa cardiologia fa sempre progressi per salvaguardare il muscolo car-diaco. Ora i ricercatori cardiologici si servono dei sensori ed elettrodiper avvolgere il cuore per poterne sostenere il battito e per prevenire arit-mie e infarti. Questo nuovo mezzo tecnologico viene definito guanto peril cuore, ma in realtà è una reticella, composta di sensori ed elettrodi, cheavvolge il cuore aiutandolo a pulsare con ritmo regolare per un numeroindefinito di anni. Questa membrana elettronica ad alta tecnologia potràin futuro sostituire il pacemaker e i defibrillatori per i cuori difficoltosi,così si potrà prevenire l’infarto. E’ stata realizzata questa membrana elet-tronica da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois e dellaWashington University. I ricercatori americani hanno fatto il primo passovisualizzando il cuore di un coniglio con tomografia computerizzata perottenerne poi una versione tridimensionale con una stampante 3 D. E’stato così per i suddetti ricercatori creare il prototipo di una membranaelettronica realizzata su misura. Dopo che è stata applicata al cuore, lo haperfettamente mantenuto funzionante al di fuori del corpo, contenuto inuna soluzione ricca di sostanze mutative ed ossigeno. Rispetto ai pace-maker e ai defibrillatori, la reticella suddetta elettrica ed ultrasottile ha unvantaggio perchè viene realizzata per essere adottata alle dimensioni ealle caratteristiche del cuore da supportare. La membrana, oltre ad espan-dersi e a contrarsi con i battiti, mantiene un ritmo regolare e avverte pertempo eventi potenzialmente catastrofici come l’aritmie e infarti.In questicasi vanno somministrati stimoli elettrici per bloccare l’aritmia e per pre-venire l’arresto cardiaco. Complimenti ed auguri a questi ricercatori ame-ricani per ciò che hanno realizzato, perchè si potranno ora evitare tantidecessi. Mario Coletti

Page 14: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 14 N. 4 APRILE 2014EVENTI DI STORIA E DI ATTUALITA

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STUDIO 44, LA MIA AMICA DI SEMPRELe parole, che composte una dietro l’altra, creando lefrasi più belle, messe in rima, facevano eco all’orecchioumano, come dolce poesia, sono nate, grazie ad unsuono gentile e meccanico di una antica macchina chia-mata Olivetti 44. Tutta questa favola, ha avuto inizio nellontano 1956, viaggiando su di un lungo binario che haseguito il suo itinerario nel tempo, con varie fermate ob-bligatorie in varie città d’Italia e d’Europa, per far viag-giare su questi vagoni, eleganti e raffinati, milioni dipagine, scritte col cuore, da una stupenda donna nativadi Viterbo, mamma e poetessa. Da quella data, sino adoggi gennaio 2014, le vocali, le consonanti, le virgole, ipunti, gli interrogativi, quelli esclamativi, i punti e vir-gola, e il punto definitivo, al termine di ogni poesia,hanno viaggiato in silenzio nella viabilità caotica diquesta nostra esistenza, regalandoci momenti di assolutafreschezza interiore e saporite sorsate di eleganza e raf-finate melodie, nel mentre le nostre labbra si muove-vano, nel leggere quelle parole, dolci e pieni di poesia,che hanno espresso tutta la grandezza di un raffinatocuore di affermata poetessa del pensiero umano. Su queitasti neri lucidi e caratterizzati dalle lettere dell’alfabeto, maiuscole o in corsivo, e dai numeri fino a 10, sonoscivolate quelle mani affusolate di una gentile Signora, che facendosi aiutare dalla sua estrosa fantasia, èriuscita a comporre le liriche che hanno generato quella forte capacità di amore dentro i cuori di ogni lettoredel Periodico mensile l’Attualità, dando prestigio e onore a questo giornale di affermata cultura Europea.Inoltre non si può tralasciare le sue tante liriche scritte in dialetto Viterbese, o la raccolta di poesie che vannodal 1970 al 2005 nel prestigioso volumetto edito dal Movimento Salvemini dal titolo: Itinerario di sogni - futilievasioni nella vita di una Poetessa. Da questo ricco scrigno di cultura poetica, ultimamente, il regista StefanoDi Marino, nel leggere alcune di queste poesie, ha voluto estrapolare alcune di esse, che gli hanno creato unaforte suggestione e voglia di sceneggiarle, infatti dopo circa tre mesi di lavoro, le poesie: Gocce di corallo -Sognando le serenate - La nevicata di febbraio, sono state proiettate sul piccolo schermo, riscuotendo un mer-itato successo e l’apprezzamento di tutti quelli che hanno potuto gustare le immagini di repertorio che si rispec-chiavano nelle tre poesie scritte col cuore dalla poetessa Elena Andreoli. Queste poesie, come tutte le altreraccolte nel tempo, sono state scritte con la Olivetti 44, e ancora oggi, questo tesoro meccanico, muove lenta-mente i suoi tasti, lettera dopo lettera per raccontare le sue storie. Quando si fa sera, tolte le mani dalla suapreziosa compagna, lei si riposa, però senza togliere lo sguardo da quei tasti che forse non hanno voglia di fer-marsi a battere, e che vorrebbero ancora imprimere le loro lettere su altri fogli bianchi, perché non saranno maisazi di quella poesia che solo lei riesce a dettare e quei tasti neri che eseguono, mentre lei li tocca, delicatamentelasciando, ogni volta, traccia di quei sentimenti del suo cuore proprio come un dolce suono di un pianoforte.Quel dolce rumore, un ticchettio simile ad una nota che lascia nell’aria un lieve richiamo di dolcezza, ora si èfermato, la dolce signora, poetessa e mamma, si lascia trastullare dai suoi pensieri, ma prima di volare con lafantasia, in altri reconditi ricordi, copre la sua creatura con un leggero pezzo di stoffa, come per proteggerlidal freddo, visto che la notte si avvicina. Anche la notte regala a Lei lo spunto per raccontare qualcosa che sitrova nascosto nel suo cuore, e in silenzio, accompagnata da una fioca luce, si lascia trasportare lontano dallafantasia e va a trovare un altra compagna inseparabile della sua vita, la penna di colore nero o blu come la nottee prendendola in mano la fa scivolare su quel foglio bianco. Spesso racconta gli anni trascorsi della suagiovinezza, in quella di Viterbo, altre volte, fantastica con pensieri fuori dal tempo, mentre guarda estasiata lasua luna, che prepotentemente si affaccia dietro i vetri della sua finestra che appena si appanna, lei la spalanca,per guardarla meglio e affacciandosi, fissa la stessa e i suoi versi, da quel momento assumono il calore di unaserenata. Quel colloquio le è servito per ispirarsi e per sentirsi in compagnia della sua antica luna, madre deisuoi sogni, e gentile ispiratrice di tutte le sue poesie dedicate al creato, dove la stessa spicca come prima donna,in questo palcoscenico di sogni, dove la regia appartiene alla natura e al suo onnipotente Creatore. Solo allorala nostra straordinaria poetessa va a dormire, ma certamente Lei non smetterà di sognare, di emozionarsi anchedavanti al volo di una farfalla e quei sogni li trasformerà col nuovo giorno, in altre emozioni, quando alleprime luce dell’alba ritorna alla sua finestra da dove guarderà la sua amica luna che le ha fatto compagnia edora l’attende, per prometterle un altro appuntamento e regalarle nuovamente il suo angolo di luna. Fuori fafreddo, l’inverno si è sbizzarrito col suo venticello, scuotendo le chiome degli alberi e quei fragili rami diquell’abete che si staglia alto nel cielo, dal colore bianco di neve; la prima pioggia si lascia cadere, e lavafoglie e strade, mentre la città si desta, ricreando i suoi soliti rumori assordanti, di una frenetica e monotonanuova giornata. Mentre questo sguardo fugace di lei, in questa realtà triste, dove tutto sembra sterile, la creaturaprende nuovamente vita e i tasti della vetusta Olivetti 44 riprendono a battere dolcemente e le mani gentili dellaPoetessa si muovono delicatamente fino a tarda sera per poter continuare altre opere, piene di preziose parole.Il viaggio di questa poetessa non terminerà mai, perché è come il profumo di una rosa, di essenze prelibate delLibano che si sprigionano nell’aria e vanno a depositarsi per sempre nello scrigno più prezioso della vita del-l’uomo. Quel cuore di poetessa sarà sempre alimentato da qualche goccia di rugiada che trasformerà le parole,create del cuore di Elena, in una fiaba d’amore che non avrà mai fine. Stefano Di Marino

112: ATTIVO IL NUMERO UNICO PER LE EMERGENZEFino ad oggi in caso di emergenza è necessario contattare differenti numeri, con l’inconveniente che è capitatodi chiamare la polizia che ha chiesto di riagganciare e ricomporre il numero dei carabinieri. Da alcuni mesi sisente parlare di un «numero unico per le emergenze», un progetto conforme alle nuove direttive Europee cheha come risultato finale l’esistenza del solo numero 112, un call center che riceverà e smisterà tutte le chiamatedi emergenza alle centrali operative di competenza: polizia, carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale e pro-tezione civile. In caso di malore, di furto o di incendio sarà sufficiente comporre il 112 che provvederà ad in-viare ambulanza, carabinieri, polizia o vigile del fuoco a seconda del tipo di emergenza. Il progetto è partitonel 2010 da Varese e da fine 2013 a Milano dove un call center realizzato dal Ministero dell’Interno e dallaRegione Lombardia attraverso l’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) raccoglie e smista le chiamatedirette a vigili del fuoco, polizia di Stato, carabinieri ed emergenza sanitaria riducendo sia i tempi d’interventoche i costi e allo stesso tempo salvando vite umane.Dalla primavera 2014 si estenderà il servizio del 112 anche alla centrale di Brescia, che coprirà Mantova, Cre-mona, Lodi e Pavia: ‘’In questo modo - dice Roberto Maroni - la Lombardia sarà in meno di un anno la primae unica regione ad attuare il modello europeo del 112 numero unico di emergenza. Anche in questo un’eccel-lenza’‘. L’AREU però nella delibera 2014/16 ammette come anche a Milano il ridotto numero di operatori nelcall centre “è tale da non consentire la garanzia della continuità di tale servizio pubblico (...) con possibili ri-percussioni su valori fondamentali quali salute, ordine pubblico e sicurezza per gli oltre tre milioni di abitantiserviti da tale centrale”. Un numero fondamentale che ci auguriamo diventi davvero il fiore all’occhiello perla la Lombardia e l’Italia intera e non invece un cattivo esempio di come non far funzionare un servizio indi-spensabile. Il 112 è già attivo in gran parte dei paesi dell’UE permettendo a milioni di europei e di turisti unrapido ed unico accesso per rivolgersi ai servizi d’emergenza nel loro paese e all’estero. Isacco Cicala

CHI ERA DAVVERO CASANOVA ?Giacomo Casanova non fu solo un libertino, ma ancheun uomo molto colto, basti ricordare che tradussel’Iliade. Fu anche un grande viaggiatore veneziano, fuinfatti a Roma, Napoli, Parigi, dove inventò un gioco,che poi ha preso il nome di Lotto,a Londra, Madrid, Var-savia, Mosca. Riuscì ad evadere dai Piombi veneziani esfidò a duello il conte Branicki, che l’aveva tanto offesodefinendolo “poltrone veneziano”. Casanova può essereconsiderato anche un poeta e ciò lo attesta riportandoqui di seguito l’omaggio che fece alla donna :” La donnaè un giardino, un paradiso umido di rugiada, dove scor-rono dei ruscelli di latte, dove fioriscono rose e frutti ta-lora vietati, sempre eccellenti, in ogni caso da coglieree da mangiare”. Casanova fu anche un abile descrittoredei vizi e virtù del 18° secolo. Questo è il ritratto che sideduce di Casanova leggendo la sua “Histoire de mavie”( Storia della mia vita), che è stata presente nel-l’esposizione dedicata a Casanova dell’ala Mitteranddella Biblioteca Nazionale di Francia. E’ stato scritto epubblicato da Marie-Laure Prèvost e da Chantal Thomas“Un viaggio libertino”, dove viene descritto il girovagare di Casanova. L’edizione è in tre volumi ed ha avutogrande successo economico e di critica. In questa opera letteraria è descritta anche la sua detenzione di 16mesi presso i Piombi di Venezia e la sua capacità di riscattarsi e vi sono descritte le sue avventure amorose convarie donne dell’epoca. Casanova morì all’età di 73 anni, era il 1798, nel castello Dux, in Boemia, dove avevatrovato lavoro come bibliotecario presso il conte di Waldstein.Casanova lasciò le sue memorie, che rappresentò un testamento, a suo nipote Carlo Angiolini, che lo trasmiseai suoi figli. Questi vendettero, anzi svendettero i 3700 fogli di Casanova a Friedrich Brockhaus, editore di Lip-sia. Il testo, che era stato pubblicato in francese, fu tradotto in tedesco nel periodo fra 1822 e 1828. L’editorefrancese Tournachon, notato il successo del libro scritto in tedesco, lo fece tradurre in francese ed ebbe grandesuccesso in Francia. Il manoscritto originale del Casanova, chiuso in una cassaforte del Brockhaus, si salvò mi-racolosamente da un drammatico bombardamento della seconda guerra mondiale. Il 18 febbraio del 2010 laBiblioteca nazionale di Francia acquistò i 3700 fogli originali del Casanova per 7, 25 milioni di euro e pertantoquesto manoscritto è tuttora il più caro al mondo. Chantal Thomas dice, in relazione al libro di Casanova, che“è il racconto di un uomo che assiste alla rivoluzione francese e alla scomparsa di tutto un mondo, al quale so-pravvive soltanto la lingua francese come passaporto d’accesso a San Pietroburgo come a Madrid”. Casanovasoffrì non solo il carcere veneziano, ma anche quello di Barcellona. Studiò legge a Padova, divenne ancheabate e militare, perciò la sua vita potrebbe essere definita una molteplice vita. Mario Coletti

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Page 15: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 15N. 4 APRILE 2014 PROBLEMATICHE RELIGIOSE E DI ATTUALITA

“NON DI SOLO PANE..” LA SANTA SEDE ALL’EXPO 2015Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 si terrà a Milano l’Esposizione univer-sale dal tema “ Feeding the Planet, Energy for Life - Nutrire il Pianeta,Energia per la vita”. E’ prevista la partecipazione di oltre 140 paesi, aquesto evento mondiale parteciperà anche la Santa Sede con il themestatement “Not by bread alone - Non di solo pane..”. SER card Gian-franco Ravasi ha specificato che questo titolo è stato scelto per eviden-ziare soprattutto la dimensione interiore, religiosa e culturale che toccasia la persona, sia le sue relazioni a tutti i livelli. Il nutrimento interioreè tanto necessario quanto quello che risponde ai bisogni più immediati.Il documento ufficiale di partecipazione è stato firmato il 27 febbraio2014 dal Pontificio Consiglio per la Cultura unitamente all’Arcidiocesidi Milano e alla Conferenza Episcopale Italiana. L’Expo si è detto orgo-glioso di ospitare la Santa Sede e le sue tematiche, che offrono una validaopportunità di confronto globale, principale obiettivo che l’EsposizioneUniversale di Milano si pone. Il padiglione della Santa Sede promuoveràuna profonda riflessione sul valore della solidarietà, della condivisione,sulla necessaria tutela delle risorse della terra e sul concetto di nutrimentoed avrà come elementi strutturanti del suo Padiglione non solo temi eeventi di carattere strettamente spirituale e religioso, ma anche di carat-tere artistico e culturale. Il tema “Non di solo pane..” ha offerto alla SantaSede numerosi spunti di riflessione data l’universalità e la simbolicitàdel cibo. Nella Sacra Bibbia, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento,sono riportati molti banchetti: nell’Antico Testamento Abramo che offreun vitello e dei dolci agli angeli che gli fanno visita (Gn 18,4-8), il ban-chetto di nozze di Tobia e Sara (Tb 7,14), quello per Sansone (Gdc 14,10-14) , i banchetti di festa di Assuero (Est 1,5-8), della regina Vasti (Est1,9), della regina Ester (Est 5,4-14) o ancora in onore di Baldassarre (Dn5); nel Nuovo Testamento il famoso banchetto di Erode, con la danza diSalomè e la morte di Giovanni il Battezzatore (Mc 6,21-22), il banchettodelle nozze di Cana (Gv. 2,1-11), la cena di Gesù in casa di Simone ilfariseo (Lc 7,36), di Levi (Mc. 2,15) di Zaccheo (Lc 19,5), o in compa-gnia dei discepoli di Emmaus (Lc 24,30), di banchetti si parla inoltre inmolte parabole, ad esempio quella del ricco epulone (Lc. 16,19-31), dellafesta per il ritorno del figliol prodigo (Lc. 15,22-32) e inoltre nelle scenerelative in modo esplicito al banchetto eucaristico, ad esempio nel Van-gelo di Luca: Quando venne l’ora della cena pasquale, Gesù si mise atavola con i suoi apostoli e poi disse loro: “Ho tanto desiderato farequesta cena pasquale insieme a voi prima di soffrire. Vi assicuro che noncelebrerò più la Pasqua finchè non sarà realizzata nel regno di Dio (Lc22, 15-16). Il momento del banchetto non si limita infatti all’azione stru-mentale del nutrimento fisiologico ma costituisce un momento di incon-tro e comunione tra la gente; Gesù esorta la folla a nutrirsi non del “ciboche non dura, ma del cibo che rimane per la vita eterna” (Gv 6, 26). Sonoquattro gli ambiti su cui la Santa Sede intende concentrarsi: Un giardinoda custodire, ovvero il monito a considerare il creato come un dono chenon va depredato, distrutto o sprecato per nessuna ragione; Un cibo dacondividere, in cui a partire dal brano evangelico della moltiplicazionedei pani e dei pesci si perlerà del valore di solidarietà e condivisione; Unpasto che educa, dove partendo da una riflessione sul nutrirsi come ritoall’interno del focolare domestico, dove il gesto del nutrire diventa vei-colo dell’amore dei genitori verso i figli, si rimanda all’importanza del-l’educazione verso una cultura non più consumistica ma fondata sullarelazione umana; ed infine Un pane che rende Dio presente nel mondonel quale si parlerà dell’importanza centrale dell’Eucarestia, Pane di vitae di salvezza per l’uomo, “Io sono il Pane della Vita” dice infatti Gesùin Giovanni “I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sonomorti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia nonmuoia. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questopane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita delmondo” (Gv 6, 48-51).

RICORDATI O UOMO CHE SEI POLVEREUn tempo, era importante ricordare all’uomo che era solo polvere, conquel memento un po’ macabro che risuonava il Mercoledì delle Ceneri:“Memento, homo, quia pulvis es, et in polvere reverteris”. L’autoco-scienza umana nutriva così tante speranze fallaci, che occorreva richia-mare a tutti l’antico monito: “Sei polvere, e in polvere tornerai”.Eravamo tutti più o meno consci di essere questa polvere animata da unsoffio divino che le infondeva vita e consapevolezza, e che ci dava ilsenso della nostra dignità di uomini, benché “fatti di terra”. Da qualchetempo, questa consapevolezza si è spenta. La logica del consumismo eil potere manipolatorio dei mass media, con la perdita dei valori, stannospingendo i loro beneficiari a ridursi al rango di consumatori massificatisenza capacità critica, quindi a corpi che devono soddisfare bisogni, nonimporta quali, non importa se veri o falsi, se naturali o indotti, basta checomprino e consumino – riducendo le aspirazioni umane al livello di be-nessere senz’anima. ì L’atteggiamento delle popolazioni dei paesi occi-dentali è nuovamente quello, di marca chiaramente epicurea, deprecatodal libro della Sapienza in tempi ancora pagani: “Siamo nati per caso edopo saremo come se non fossimo stati. È un fumo il soffio delle nostrenarici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore. Una voltaspentasi questa, il copro diventerà cenere e lo spirito si dissiperà comearia leggera….. Inebriamoci di vino squisito e di profumi, non lasciamocisfuggire il fiore della primavera….nessuno di noi manchi alla nostra in-temperanza…..perché questo ci spetta, questa è la nostra parte”. (Sap.2,2-9). Il processo di scristianizzazione della società e la relativizzazionedei valori hanno riportato i paesi occidentali indietro di oltre duemilaanni, per cui l’uomo è nuovamente ridotto, nella mente dei più, ad unammasso di particelle legate da una logica senza speranza – polvere acui ormai bisogna dire: Ricordati, polvere, che sei Uomo… Non c’èniente di mortificante in questo, anzi è un richiamo alla nobiltà della crea-tura-Uomo per cui la redenzione il Figlio di Dio si è incarnato ed ha ac-colto la Croce. Perciò la Quaresima proprio a questo ci richiama, arispondere a tale Umiltà e Carità con la nostra rinnovata umiltà e carità,con fiducia: perché tanto prezioso è per Lui ciascuno di noi, tanto gli ècostato questo amore…. Pertanto come Gesù ha accettato di essere uomoe non ha ceduto alla tentazione di agire come Dio ma ha trovato la suafelicità nel fatto che Lui e il Padre erano una cosa sola, anche noi dob-biamo ringraziare Dio per quello che siamo, essere felici della nostra si-tuazione perché sappiamo che il Padre che sa tutto, ci vede e ci seguedove ci ha messo non dove vorremmo essere. La tentazione di non esserenoi stessi è la più fine e ci mette nella triste condizione di non essere per-sone normali ma artefatte. In queste situazione si tratta di manipolare, dicorreggere, di restaurare un’opera fatta da un grande artista che ri-schiamo sempre di rovinare. Nel realismo dell’umiltà e nella generositàdella carità accogliamo dunque con fiducia e gioia la grazia di questotempo quaresimale.

TEMPO DI QUARESIMA, TEMPO DI RINNOVAMENTOÈ un’esigenza fondamentale dell’uomo quella di cambiarsi, migliorarsi,rinnovarsi. La chiesa risponde a questa esigenza con la proposta dellaquaresima. Ogni religione ha la sua quaresima, l’Islam ha ilramadan come altre forme di purificazione anche se ciascuna ha un ca-rattere diverso a seconda della religione che la propone. Per i cristiani laquaresima ha un carattere tutto interiore perché ciò che si deve rinnovareè il cuore. Il primo giorno di quaresima il Signore esprime la sua preoc-cupazione che facciamo le cose per essere visti e così giocarci tutto ilmerito, perché solo Dio deve vedere e giudicare perché soltanto Luiconta. La quaresima ha lo scopo di prepararci ad un grande evento: lacelebrazione della Resurrezione del Signore. Il cristiano deve essenzial-mente essere un testimone della resurrezione esprimendo la sua fede nelmistero pasquale, che cioè’ la vita è un passaggio continuo dalla mortealla Resurrezione. Essere testimoni della Resurrezione è impegnativoperché è più comodo giacere nella morte del nostro egoismo, rilevare ilmale che ci circonda, attivarsi in chiacchiere e maldicenze anziché risor-gere e fare in maniera che tutto sia illuminato dalla luce del cristiano checrea, edifica e propone. Per le ceneri cominciano cento giorni durante iquali la chiesa ci propone tutte le ricchezze della sua storia di salvezzaper farci vivere in maniera alta e responsabile. I primi cinquanta giornisaranno caratterizzati dalla personale purificazione dal peccato, dai viziattuando una programmata eliminazione di tutto ciò che offusca e ab-bruttisce la nostra immagine di Dio, mentre gli altri cinquanta sarannodedicati alla scuola del Risorto che ci insegna il modo di vivere la vitanuova. Inutile dire che questi cento giorni sono un’occasione da non per-dere ma di mettersi alla scuola di Cristo che ci condurrà‘ nel deserto aconformarci a Sua immagine. La liturgia sarà il momento privilegiatoper scandire il cammino quotidiano, la parola che il Papa quotidiana-mente ci offre ci aiuterà ad attualizzare quella Parola che il Signore nonci farà mancare. La chiesa in ricerca della volontà del Suo Signore èun’immagine bellissima di fedeltà assoluta al Suo Sposo di cui vuole os-servare le leggi ma anche interpretarne i sentimenti che emanano dallesue “viscere di carità”. Questa ricerca della Chiesa che va avanti da tantotempo trova, pertanto, i suoi momenti culminanti in questo tempo di qua-resima che sfocerà nella Pasqua di Resurrezione.

DIALOGO ECUMENICOa cura di Aurora Simone Massimi

LA RUBRICA DEL PADREa cura di Pierluigi Vignola

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LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE NEL 67° ANNIVERSARIO DELL’APPARIZIONE A ROMA

In una grotta maleodorante e piena di rifiuti sita in Roma, poco distanteda dove fu decapitato San Paolo, il 12 Aprile 1947, la Madonna apparvead un tranviere romano: Bruno Cornacchiola e ai suoi tre figlioletti (Isoladi dieci anni, Carlo di sette e Gianfranco di soli quattro anni). In quelluogo ora sorge la Chiesa di “Santa Maria del Terzo Millennio alle TreFontane, denominata cosi da Giovanni Paolo II. In quel giorno, mentre ibambini giocavano a palla, Bruno prendeva appunti per il discorso cheavrebbe dovuto pronunciare il giorno dopo contro la Madre di Dio, es-sendo divenuto militante nelle fila degli Avventisti del Settimo Giorno.La Vergine apparve prima ai bambini che, inginocchiati davanti allaGrotta, ripetevano: “Bella Signora, Bella Signora”. Al Cornacchiola sipresentò come Vergine della Rivelazione, ed aveva tra le mani un libro:La Bibbia, cioè la Rivelazione Divina. Indossava un abito bianco con fa-scia rosa in vita ed un manto verde. Lo esortò a rientrare nella ChiesaCattolica e difendere i tre punti bianchi: l’Eucarestia, l’Immacolata e ilPapa. Gli disse di fondare un’opera catechistica per la conversione el’unità dei credenti (sorse cosi la SACRI - Schiera Arditi Cristo Re Im-mortale). Disse inoltre che era stata assunta in Cielo portatavi da suo Fi-glio e dagli Angeli (il dogma dell’Assunzione sarebbe stato proclamatoda Pio XII il primo Novembre 1950). Gli diede anche un messaggio daconsegnare al Pontefice. Nello stesso giorno la Vergine apparve anche aduna suora delle Maestre Pie Filippini a Roma: Suor Raffaella Somma,dandole l’uguale messaggio da consegnare al Papa. (Tali documenti sonotutti segretati nelle mani della Chiesa. La Statua che si trova nella Grottafù benedetta da Pio XII e portata in processione dal Vaticano alle TreFontane, in una carrozza trainata da sei cavalli bianchi. In ogni anniver-sario dal 1980 (tranne il 1981) numerosi presenti, durante la Santa Messa,vedono il sole ad occhio nudo che rotea su se stesso e cambia colore, as-sumendo quelli dell’abbigliamento dell Vergine, ma si consiglia di noninsistere se non è dato di vedere tale fenomeno, per non danneggiare lavista. Ricordiamo ai lettori che la S. Messa, preceduta dal Santo Rosario,verrà celebrata il 12 Aprile 2014 dal Rev.mo Padre Marco Tasca, Supe-riore Generale dei Frati Minori Conventuali - alle ore 16:00 - via Lauren-tina, 400 - Roma Marcella Croce de Grandis

LA RIVOLUZIONE DI PAPA FRANCESCO“Non fatevi rubare la speranza… siate ottimisti… sempre felici di es-sere cristiani!” Una delle tante frasi del Santo Padre Francesco. E’ tra-scorso ormai più di un anno da quella straordinaria elezione. Quelgabbiano fermo sul tetto della Cappella Sistina che attendeva. Per moltiè stato inteso come lo Spirito Santo che cercava disperatamente di en-trare per guidare, come sempre accade, la mano dei Cardinali elettori.All’improvviso è volato via e, dopo neanche un’ora, la fumata bianca,quasi mai vista, enorme, di un bianco incredibile! Chi, in quel mo-mento, nutriva dei forti dubbi sull’azione benefica dello Spirito Santonella Chiesa di Cristo, si è subito ricreduto quando ha visto chi si affac-ciava da quella finestra, quando ha sentito quel “buonasera” così ami-chevole, quando ha visto il nuovo Papa, Vescovo di Roma, per la primavolta, inchinarsi davanti al popolo e chiedere la preghiera per l’iniziodel suo difficile Ministero Petrino. Già da questo momento si è perce-pita la rivoluzione. Probabilmente la prima grande sorpresa si è avutasentendo il nome scelto, Francesco, in onore di Madonna Povertà e delfrate che aveva cambiato il volto stesso della storia. Jorge Mario Ber-goglio sta rivoluzionando la Chiesa in tutto e per tutto. La chiama ospe-dale da campo. Sta avvicinando tante persone non credenti osemplicemente lontane dalla Fede; persone che vedevano il Papa forsetroppo lontano e, di conseguenza, percepivano la lontananza di Cristostesso. Gesù visto oltre l’altare, dentro le mura di una Chiesa ma nonvicinissimo a tutti noi, come in effetti è. Ma Papa Francesco ha fattocomprendere a molti quanto sia grande la misericordia di Dio e quantonoi cristiani dobbiamo uscire dalle nostre comunità, che spesso appa-iono chiuse e quindi impediscono l’ingresso a chi è desideroso di incon-trare Gesù, andando verso le periferie dell’esistenza, verso coloro chenon conoscono Dio, il Suo amore, semplicemente perché non hannouna valida testimonianza. Se non c’è la testimonianza, non esiste il cri-stiano e la Parola di Dio diventa lettera morta, perché predicata non dauna Chiesa povera, con pastori e fedeli che odorano di pecora, ma daun’impresa, una pietosa organizzazione che è barricata sempre e co-munque dentro se stessa. Il Santo Padre sta insegnando che l’acco-glienza non si estrinseca stando fissi davanti alle porte della comunità,scrutando se chi sta entrando è degno oppure no, ma esprime la sua ef-ficacia totalizzante quando siamo noi che andiamo a testimoniare ed aseminare tra le persone. Probabilmente semineremo e altri raccoglie-ranno ma, appunto, “se accogliamo e amiamo solo quelli che ciamano…quale merito abbiamo?” Ecco dunque la rivoluzione che,giorno dopo giorno, sta portando il Santo Padre alla sua Chiesa, unavera Chiesa, per tutti e con tutti. Certamente le sfide del nostro temponon sono facili, il Signore lo sa ed è per questo che, puntualmente, indeterminati periodi storici, manda i Pastori che proprio ci servono.Dopo la scomparsa di Giovanni Paolo II, non poteva che essere PapaBenedetto XVI il suo successore, il teologo che ha donato a tutti deiconcetti di fede e delle basi fondamentali che si erano perse e questa erala sua missione, come parte di questa missione era decidere di lasciare,perché la Chiesa aveva bisogno non più del teologo ma del Pastoresemplice, del Gesuita, del Papa “preso” quasi alla fine del mondo. Daquell’angolo di mondo lo Spirito Santo ha posato il suo sguardo su que-st’uomo che sta riportando la Chiesa al Suo ruolo originario, tipico delleprime comunità cristiane, “una Chiesa povera in mezzo aipoveri…madre tenera per i suoi figli…pronta ad uscire fuori dai suoirecinti per andare a riprendere non la pecorella smarrita ma le altre no-vantanove…oggi sono tante le anime che hanno bisogno di essere ac-colte!” Gianluca Lari

CAMMINARE SUI SENTIERI DELLA MEMORIAL’attenzione verso la maturazione umana e la crescita nella fede dellenuove generazioni è stata sempre al cuore della missione della Chiesa.Con il Concilio Ecumenico Vaticano II e il Magistero degli ultimi pon-tefici tale attenzione si è fatta ancora più marcata e incisiva L’interesseverso il pellegrinaggio non è nuovo nella sensibilità della Chiesa e nel-l’azione pastorale. Basti pensare alle molteplici attenzioni che ad essosono state riservate nella storia e che si sono concretizzate in appositeforme di catechesi, capaci di illuminarne il significato teologico-spiri-tuale, e in specifiche liturgie, soprattutto nei momenti cruciali del suosvolgimento. Inoltre la Chiesa ne ha appoggiato la realizzazione concretaanche attraverso ospizi, conventi con apposite foresterie, case di acco-glienza, per alloggiare coloro che andavano verso le grandi mete dei “pel-legrinaggi dell’anima” e per offrire loro un migliore accompagnamentoascetico e spirituale. Per chi ama viaggiare e si diletta in vie nascoste, mu-lattiere di mare e percorsi di montagna, il viaggio non è solo un cammino,a volte comodo a volte no, verso una meta prefissata, un luogo geograficodelineato. Spesso è anche, direbbero i viaggiatori convinti, sogno, pos-sibilità di arrendersi agli improvvisi cambiamenti climatici del vento edell’acqua, utopia racchiusa in un pugno di sabbia e in un mare di stelle.Si arriva in un luogo e si ha subito voglia di guadare un’altra tappa, op-pure, e questo lo sa bene chi prepara da tempo un viaggio, si può anchenon partire mai, e arrivarci lo stesso in quel luogo. Solo con la fantasia.Perché il vero viaggiatore è colui che viaggia con l’anima, che guarda aovest con i profumi dell’est, che scende a sud con il naso puntato a nord.Viaggiando, anzi, errando, si incontra l’altro, sempre. Qualche voltaanche se stessi, il ché non è male. Ma ciò non basta. Perché l’errante,colui che cammina tante volte senza meta, è alla ricerca di un altrove, unluogo altro, un posto dove l’anima possa ristorarsi, abbeverarsi alle cosebelle della vita e anche trovare quella pace e silenzio che i nostri ritmimoderni e tecnocrati hanno allontanato dalla nostra vista. Con il viaggiol’anima non si intenerisce. Semmai apprende esperienza, rumori e colori.È la strada polverosa, la terra che assaporiamo e il cielo che ammiriamo,a indicarci quale blues meticcio stia suonando dentro la nostra anima.Dove andare?, direbbero i più curiosi. Già, come andare, dove sostare,che fare se… replicherebbero i più pratici. Ma il viaggio, qualunque viag-gio, non ammette ritardi e ripensamenti. La nostra bussola vaga tra i sa-peri cardinali. Perché riscoprire nel viaggio un grande croceviadell’incontro tra le genti è la chiave di volta per tornare al futuro È il mo-mento di metterci in cammino. Lasciando da parte, per un giorno, cellu-lari, orologi e la solita fretta che ci porta via. Dietro l’ansia di scoprirenuovi cieli e nuove terre si cela quella gioiosa inquietudine, non semprevisibile, di trovarsi erranti dello Spirito. Perché ogni viaggio è incontrocon l’altro. È scoperta di Dio nelle cose della vita, anche le più banali,come allacciarsi bene gli scarponi prima di partire. Che ci si trovi sullaVia Francigena, al Gran San Bernardo o alla Città santa, che ci si imbattanel sentiero Rilke a Trieste o sulla via di Francesco nel Lazio, in Umbria,in Toscana. Che la memoria storica ci prenda per mano a Bologna o checielo e terra ci facciano compagnia al Sacro Monte di Varallo, all’eremodi Camaldoli, con i monaci alle sorgenti del Volturno e con i boschi e laCertosa di San Bruno. Per finire sulle vie dell’angelo nel Gargano… Per-corsi per chi ama camminare. Ma niente di difficile. Basta portarsi unacarta topografica del luogo, e una minima attrezzatura da escursione.Tempi e distanze da weekend familiare. Con un po’ di voglia e di fiatoc’è un bel pezzetto di Italia da gustare a pieni polmoni. Monaci, eremiti,chiese, abbazie, luoghi incontaminati, gli incontri sono tanti. Itineraridello spirito da fare subito, appena il tempo lo permette. Anche di sabatoe domenica va bene, visto la particolarità delle proposte. Gustarsi questaItalia nascosta vale davvero la pena. E “il ritorno” che se ne ha, in terminidi incontri, scoperte, armonia con il creato, è infinitamente superiore aqualsiasi fatica sopportata Buon viaggio e buon cammino. Perché il Dioche incontrerai lungo il tuo viaggio è il Dio della porta accanto, della so-glia, della città, dei crocevia, degli incroci. Un Dio che ti accompagnaoltre il confine Pierluigi Vignola

RASSEGNA LIBRARIA

Per prenotare le copie di questi libri di Cosmo G. Sallustio Salveminirivolgersi al cell. 347 0333846

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Page 16: Attualita APRILE 2014

L’ATTUALITÀ, pag. 16 N. 4 APRILE 2014

Qualità e cortesia al servizio della clientela, anche a domicilio.

UN DELIZIOSO COFFEE-SURPRISE

Comitato d’Onore del periodico “L’Attualità”Sen. Dott. Bruno Amoroso (P.M.S.P.): On. Alfredo Arpaia (Presidente Lega Italiana Dirittidell’Uomo); Prof. Andrea Bixio (Ordinario Sociologia, Univ. La Sapienza, Roma); Prof. Gior-gio Bosco (Ambasciatore); Prof. Ferruccio Ciavatta (Docente universitario); Col. Prof. Ame-rigo Coroneo (V. Ministro P.M.S.P.); Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni; Prof. ClaudioDe Rose (Presidente Onorario Corte dei Conti); Prof. Francesca Ferragine (Psichiatra-Psico-terapeuta); On. Pietro Fratantaro (P.M.S.P.); On. Diego Gattuccio (P.M.S.P.); Duca RiccardoGiordani, Duca di Willemburg; Prof. Pierluigi Lando (psicologo); On. Albano Laporta(P.M.S.P.), On dott. Giacomo Leopardi; Prof. Giuseppe Lembo (sociologo); Amm. StefanoMadonna; Sen. Col. Giancarlo Martini (P.M.S.P.); On. Pasquale Moncada (P.M.S.P.); Gen.Stefano Murace (Aeronautica Militare); Gen. Enrico Muzi (Guardia di Finanza); Gen. C. A.Rocco Panunzi; Comm. Dott. Rodolfo Ricottini (medico chirurgo); Prof. Tito Lucrezio Rizzo(Consigliere Capo Servizi del Quirinale); Prof. Natale Santucci (neurochirurgo); Comm. Gian-carlo Serafini (presidente Lions Roma Palatinum); Gen. C. A. Bruno Simeone; Prof. GiulioTarro (Scienziato, PhD-Md).

L’ATTUALITÁ

Direttore responsabileSen. Prof. C. G. S. Salvemini

Parlamento Mondiale Sicurezza e Pace

(cell. 347.0333846)Vice Direttore Editor’s:

Florinda Battiloro

Vice direttori:Adalgisa Biondi,

Paolo Macali,Liliana Speranza, Gabriele Zaffiri

COMITATO DI REDAZIONEElena Andreoli, Antonio Bartalotta,Flora Battiloro, Lisa Biasci, BiagioBonetti, Liana Botticelli, GianfedericoBrocco, Emiliano Caruso, ValentinaCerenza, Mario Coletti, AntoniettaDel-Bue Prencipe, Nicoletta Di Bello,Gabriella Di Luzio, Michele Forte,Pietro Fratantaro, Diego e IgnazioGattuccio, Marina Giudicissi, FiorellaIalongo, Andrea Lando, Pier LuigiLando, Giovanni Maggi, AlessandroMassimi, Mario Monica, Maria RosaNicastri, Lucilla Petrelli, Aurora SimoneMassimi, Liliana Speranza, Nico Vale-rio, Franco Vivona, Amelia Volpato.

Capi Redattori RegionaliLombardia: Ferruccio Ciavatta.Piemonte: Nino Nemo.Valle D’Aosta: Pietro Buttiglieri.Trentino-Alto Adige: G. Giordani, Lara Cavaliere.Friuli-Venezia Giulia: Pietro Jacono Veneto: Gilberto Antonioli. Liguria: Carmela De Nitto.Emilia Romagna: Vincenzo Scozzafave (Inviato speciale)Toscana: Silvia Renzi.Marche: Ivo Costamagna. Umbria: Cosimo Roberto VentoLazio: Lucilla Petrelli, Antonio Bartalotta. Campania: Florinda Battiloro. Abruzzo: A. De Frassina, E. Vanni. Molise: Maria Cristina Bernardo. Puglia: Marianina Sponzilli.Basilicata: Pierluigi Vignola, Giovanni Di Lena. Calabria: Antonio Bartalotta, Michele Biafora.Sicilia: Albano Laporta, Pietro Fratantaro.Sardegna: Mario Contini.

REDAZIONI ESTEREArgentina: Pino Aprigliano Belgio: Francoise VercruysseBolivia: Emma Rosario Imanà Canada: Giuseppe CannizzaroCina: Pietro FiocchiCostarica: Olga Coll Croazia: Sania MihalinaFederazione Russa e C. S.I.: Pietro FiocchiFrancia: Maria Salamone Germania: Giancarlo Sordon Gran Bretagna: E. Caprarella, C. Di Massimo Olanda: Teresa Van Der Hallen, Tosca Poggialini Portogallo: Maria RegoRomania: Eugen EvuSerbia: Dubravka StegnjaicSpagna: Maria Josè Vidal VidalSlovacchia: Marina HostacnaUcraina: Nataliya KudrykUsa: Teresinka Pereira, Maristella Santambrogio

Stampa: S T R press, via Carpi 19, Pomezia

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Gli articoli firmati e le foto, inediti ed esentida vincoli editoriali, esprimono le opinionipersonali degli autori che ne assumono diret-tamente la responsabilità. La Direzione, inbase agli spazi disponibili, si riserva la facoltàdi selezionare ed abbreviare gli articoli perve-nuti. In linea di massima la collaborazione è atitolo gratuito. È prevista una retribuzionesolo per i corrispondenti dall’estero. Proprie-tà letteraria riservata.

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LA RUBRICA DELLA SALUTEUna merenda semplice e cremosa, sbucciate una mela, fatela a pezzi nelfrullatore unite un bicchiere di latte 3 o 4 biscotti gentilini due o trecucchiai di zucchero e frullate il tutto otterrete, una cremosa colazioneo merenda, nutriente e fresca per l’estate.

PURÈ ALLA BUFALAPer 6 persone 200 gr. di bufala,5oo.gr. di patate lessate e schiacciategrossolanamente, unirvi 20 gr. di grana grattugiato sale e pepe quantobasta 400 gr. di latte, quasi bollente unirlo a tutto il compostodopo avere inserito la bufala fatta a dadini muovere iltutto e buon appetito.

PER MANTENERE BIONDI I VOSTRI CAPELLI

Lavateli con uno sciampo neutro e risciaquateli condella camomilla filtrata, vedrete come saranno belli.

UN CONSIGLIOSe le arance e i limoni, da tanto tempo che sono nel portafrutta e sidevono adoperare metteteli a mollo anche per una notte, vedrete cheacuisterete molto più sugo del previsto. Liana Botticelli

BUON COMPLEANNO, ARIETE ! Dà inizio allo Zodiaco, al ciclo delle rinascite e, simbolicamente, a tutta lamanifestazione. Governa la testa ed è in rapporto con la potenza del Pen-siero e con il primo Elemento Ermetico: “tutto è mente, l’Universo è men-tale”. è governato da Marte, Dio della guerra e predispone ad un avitadifficile basata sull’azione, sulla lotta, sulle difficoltà da sormontare. Maattraverso la Devozione al Sacro, al proprio maestro o al proprio Sè Spiri-tuale, è possibile superare ogni difficoltà. Il mito che meglio si adatta adillustrare questo segno. Impulsivo, focoso, irruento, il tipo Ariete ha spessoun voltaggio inetriore che non regge alla continuità. Sitrasforma spesso inun capo che amministra il potere con paterna irruenza. Connesso al signi-ficato di Ariete è il concetto di sacrificio. Nella vita di relazione gli uominidell’Ariete sono imulsivi, aggessivi E spesso portti ai colpi di fulmine:Gratificano però la loro compagna con l’inensità della passione e ricchezzadel sentimento. Anche le donne sono indipendenti, desiderose di autoaffer-mazione E di non dipendere dal loro compagno, che sceglieranno preferi-bilmente tra i segni dei fuoco e si Aria. Marina Giudicissi

L'EUROPA LEAGUE, LA “COPPA DEL CUORE”Il cammino della seconda competizione europea per club, da cuginapovera della Champions League ad affascinante competizione di tuttorispetto. L'Europa è l'unico continente che, calcisticamente parlando,concede alle squadre dei suoi paesi una "seconda opportunità" in am-bito internazionale. Mentre in SudAmerica la chance di competere inambito internazionale è riferita esclusivamente alla Copa Libertadoresed in Asia ed Africa alle rispettive Champions League, in Europa unasquadra che manca la qualificazione alla Champions League ha l'oppor-tunità di giocare l'Europa League. Conosciuta inizialmente come CoppaUefa, la seconda coppa europea da la possibilità di un palcoscenico in-ternazionale anche a chi arrivava quinto o sesto nel proprio campionatoo a chi manca la qualificazione ai turni successivi di Champions . Pocoma sicuro che questa formula, piena di ripescaggi e retrocessioni dallaprima competizione continentale e ben distante da questa anche per gliintroiti derivanti dai diritti televisivi, sembrerebbe suggerire di primoacchitto un'importanza tutt'altro che primaria : questo presunto "sug-gerimento" ,manco a dirlo, è stato pienamente seguito in Italia, mentrein giro per l'Europa si continuava a dare la stessa rilevanza a tutte lecompetizioni, sia alla Champions che all'Europa League. Conseguenzadi ciò è quel modo tutto italiano di intendere la competizione, con tantodi squadre schierate zeppe di riserve e di ragazzi delle giovanili, igno-rando sistematicamente il punteggio dato dalla UEFA alle partite del-l'Europa League (esattamente lo stesso che viene dato per le partite diChampions) : ecco allora spiegata la perdita di posizioni delle squadrenostrane nel Ranking Uefa, in una pericolosa tendenza che solo negliultimi anni sta venendo fortunatamente meno. Eppure, sin dalla riformadi Platini del 2009, l'Europa League ha uno spessore che nulla ha da in-vidiare a quello della Champions League. Prima di tutto, l'Europa Lea-gue ha messo alla pari ,per la prima volta nella storia del calcio, tuttele nazioni europee: mentre in Champions alcune nazioni (le più impor-tanti) possono portare quattro squadre ed altre soltanto una, in EuropaLeague l'accesso è ora aperto a tre squadre per ogni nazione, indipen-dentemente dal ranking. Il numero delle squadre iscritte è quindi deci-samente superiore in Europa League, ed il fatto che siano retrocessedalla Champions quelle sconfitte nel turno playoff e le terze qualificatenel girone fa sì che la qualità sia comunque altamente garantita. Inmolte annate poi, come nella stagione passata, la competitività dei clubimpegnati in Europa League è praticamente pari a quelli della Cham-pions: basti pensare ad una situazione che vedeva , appunto la scorsastagione, impegnate compagini del calibro di Lione, Tottenham, Chel-sea, Inter e Benfica: squadre che anche in Champions League lottereb-bero per arrivare ai turni conclusivi. Caratterizzante l'Europa League èpoi il fatto che un posto per ogni nazione sia garantito al vincitore dellaCoppa Nazionale: ciò significa che anche squadre di seconda categoriapossono ambire ad un posto al sole in ambito europeo, accendendo leluci continentali su stadi e realtà provinciali più vicine a quello che Pla-tini ha ben descritto come "il calcio del cuore" , quello che alla fin finetutti noi amiamo sin da quando, da bambini, giocavamo nel campettodietro lo stadio della nostra città. Insomma tra spettacolo, riforme inte-ressanti e punteggi del ranking Uefa, negli ultimi anni la febbre del-l'Europa League sembra aver iniziato a contagiare anche i club italiani:la speranza è che possa cambiare davvero il DNA delle nostre squadre,portandole a giocare con il massimo dell'impegno e della serietà e nonvivendo come un fastidioso impiccio infrasettimanale questa affasci-nante "coppa del cuore". Giovanni Sidoni

AVVISO IMPORTANTESi prega prendere nota che la corrispondanza ordinaria da in-viare al Periodico “L’Attualità va indirizzata a via Lorenzo ilMagnifico 25 - 00013 Fonte Nuova (Roma) e non più a viaAquilonia 93 - 00177 Roma. La Redazione

L’AGRIFOGLIOAnche i rami di agrifoglio hannouna loro storia. I romani usavanoregalarlo agli sposi novelli insegno di augurio e simpatia.Quando invasero la Britannia, essinotarono con stupore che l’Agri-foglio era considerato una piantasacra. I Druidi, che erano dei sa-cerdoti, credevano che l’agrifo-glio proteggesse dai disagidell’inverno e che un grosso ramodi questa pianta, scagliato controuna belva in procinto di assalirel’uomo, avesse il potere di am-mansirla, così come aveva il po-tere di rendere l’uom sirla, cosìcome aveva il potere di renderedocile come un cane rabbioso.Anche oggi il matè, la più diffusabevanda dell’America meridio-nale è preparata con foglie di agri-foglio: ha proprietà stimolantiperchè contiene caffeina in quan-tità superiore a quella del caffè.Quanto alle bacche rosse, essisono uno dei cibi preferiti dal pet-tirosso, l’uccellino che la leg-genda dice cercò di alleviare lesofferenze di Gesù sulla Croce,beccando le spine della dolososacorona, tanto da avere il petto ar-rossato dal sangue divino.L’usanza di decagrifoglio è unadelle più antiche tradizioni. Si cre-diva che le foglie acuminate epungenti come armi di difesaavesseroril potere di scacciare glispiriti maligni. Oggi si tiene vo-lentieri in casa un ramo di agrifo-glio; il fatto che sia sempreverdesi crde sia promessa di vita so-lenne. Marina Giudicissi

Caro lettore,ricordati

di rinnovare la quota associativa a questo

periodico che, essendo “super partes”,

intende restare un libero

organo di stampa.

L’ITALIA THUNDER BATTE GLI USA KNOCKOUTSSabato 1 marzo si è tenuta la decima giornata delle World Series of Boxing 2013/2014, presso il Palamaggiò di CastelMorrone a Caserta. A sfidarsi c’erano la “Dolce & Gabbana Italia Thunder”, capitanata dal due volte campione delmondo Clemente Russo, contro gli “Usa Knockouts”. Gli incontri sono stati tutti più o meno equilibrati, anche se atrionfare sono stati i nostri beniamini guidati all’angolo dall’ex campione del mondo dei pesi massimi WBO (WorldBoxing Organization) Francesco Damiani, con il punteggio finale di 3-2. Il primo match della serata ha vistocontrapposti due pesi minimosca (46 - 49 kg): il filippino Barriga, della Milano Thunder, e il cinese Lu Bin. Allapressante e molto incisiva tattica di Lu bin, Barriga ha risposto con una tecnica di altissimo livello, oltre che a unascelta di tempo e una preparazione migliori dell’avversario, riuscendo a imporsi sul cinese in tutte e cinque le ripresee rimanere imbattuto nella competizione. A mio parere, questo è stato l’incontro migliore, dove si sono visti i colpipiù puliti ed esplosivi, uniti a una boxe molto elevata. Gli statunitensi, poi, hanno subito pareggiato nel successivoincontro dei pesi gallo (56 kg), in cui il nostro Crudetti ha pagato il maggiore allungo di Fulton, lasciandosi dominarequasi senza colpo ferire. Gli Usa Knockouts hanno poi replicato, portandosi in vantaggio nel match tra i due welterleggeri (64 kg), Stankovic e Adames. Il serbo dell’Italia Thunder è stato sconfitto di misura dal dominicano, con unverdetto alquanto incerto dei giudici di gara. Un incontro molto tirato. In seguito, Juratoni, rumeno nell’angoloazzurro, ha dominato nel match dei pesi medi (75 kg) l’ecuadoregno Delgado, il quale ha pagato l’inesperienza nelleWorld Series. Così, gli italiani hanno agguantato il pareggio. Nell’ultimo e decisivo scontro, Clemente Russo, il“tatanka” di Marcianise, ha portato la vittoria all’Italia Thunder, in un match senza storia contro lo statunitense JoshuaTemple. Il pugile campano si è imposto sull’avversario in tutte le riprese, con due potenti e fulminei knockouts nellaseconda ripresa. Mattia Scavo

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