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UN PROBLEMA NON RISOLTO: VIOLENZA SULLE DONNE (Parte terza) Si diceva dei reati e delle pene, ebbene un luogo comune che oggi si sente spesso concerne il concetto di “mancanza della cer- tezza della pena”. Nulla di così errato. Detta così sembra che per un determinato reato non sia presente una pena ben determinata dalla legge. Chiaramente non è così, ma ciò che oggi soprattutto manca è la certezza circa l’applicazione sostanziale della pena. Se per un de- terminato reato di violenza sulle donne è prevista una pena che va da un minimo di 5 ad un mas- simo di 15 anni di reclusione e, a conclusione di un processo in tempi possibilmente brevi (altra nota dolente), si condanna il reo a scontare 10 anni di reclusione, bene ma l’aspetto che deve darci RIFORMA DEL LAVORO: SARÀ VERO ? Qualcuno ai piani alti ha finalmente capito che il modo migliore per far ripartire l’Italia non è un nuovo aumento di tasse, o l’ennesimo taglio alla sanità o all’istruzione, ma la ripresa del lavoro. Se migliora il lavoro migliora anche la situazione economica degli italiani, che così non devono più risparmiare anche sui beni di prima necessità, se poi ci mettessimo delle tasse un po’ meno soffocanti sarebbe ancora meglio: un concetto che la nostra classe politica sembra avere ignorato negli ultimi 20 anni. Ora arriva, un passo alla volta, la riforma lavorativa di Renzi. Si parte dal contratto a tutele crescenti, che andrà a sostituire i 44 tipi di contratti atipici della riforma Biagi: niente più vari co. co. pro., ripartito, intermittente, a pro- getto, quindi. Tutele in caso di maternità, senza quindi umilianti rinunce per madri lavoratrici, vari am- mortizzatori sociali, tra cui un’indennità di disoccupazione (Aspi) proporzionata ai contributi già versati. Quindi, si spera, niente più 30-40enni costretti a tornare a vivere dai genitori. Nuove forme di reintegro e miglioramento del rapporto tra domanda e offerta di lavoro, e si parla persino di un salario minimo di circa 7 euro l’ora, dopo un ritardo di decenni che vede l’Italia tra gli ul- timi paesi in Europa ad averlo adottato. Niente più lavoratori-schiavi GAETANO SALVEMINI una vita per la libertà E-mail [email protected] Il Movimento Salvemini ha salutato favorevolmente la Sua elezione alla più alta carica dello Stato in quanto saprà dare rinnovato impulso alla moralizzazione della società italiana. Da oltre un se- colo la corruzione continua ad inquinare sistematicamente le Istituzioni centrali e locali. Questa Italia “scombinata” non è riuscita finora a tagliare gli enormi sprechi di denaro pubblico, che si manifestano specialmente nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province (carrozzoni che ormai non hanno alcuna ragione di esistere). Molte riforme urgenti (Welfare, Giustizia, Scuola, Sanità, Trasporti) non sono state attuate perché – secondo gran parte dei politici – le Casse Erariali sono vuote. Sarebbe ora, pertanto, di processare (politicamente e moralmente) i responsabili di un de- ficit che ha superato i 2000 miliardi di euro. Vero è che per colmare tale scandaloso deficit i la- voratori sono schiacciati da una pressione fiscale tra le più alte al mondo. Ciò premesso il Movimento Salvemini Le propone di farsi promotore, mediante messaggio motivato al Parla- mento, delle seguenti iniziative legislative: 1) declassificare e vendere le residenze presidenziali di Castelporziano (Roma), San Rossore (Pisa) e Villa Rosebery (Napoli), con un prevedibile ricavo complessivo di circa 15 miliardi; 2) trasformare il Quirinale in Museo nazionale visitabile con pagamento di ticket (riservandone un adeguato settore per gli Uffici del Presidente), con un prevedibile ricavo di qualche milione di euro l’anno; 3) ridurre il numero dei dipendenti del Quirinale (attualmente quasi duemila) e relativi stipendi e vitalizi, con un prevedibile ricavo di molti milioni di euro l’anno; 4) abolire i vitalizi di tutti i politici, non soltanto dei condannati in via definitiva; 5) confiscare i beni mobili e immobili dei clan malavitosi; 6) abolire il Senato e ridurre a cento il nu- mero dei Deputati; 7) ridurre drasticamente le aliquote fiscali (imposte dirette e indirette); 8) garantire un salario minimo ai disoccupati; 9) aumentare le pensioni minime e ridurre le pensioni d’oro; 10) conferire alla RAI il ruolo, finora male esercitato, di Servizio pubblico per garantire il pluralismo dell’informazione e sottrarla alle indebite ingerenze delle lobby che finanziano illecitamente le campagne elettorali di molti politici. Il Movimento Salvemini confida nella Sua sensibilità, Presidente Mattarella, a farsi interprete delle suddette istanze che, se tradotte in leggi, gioverebbero enormemente al popolo italiano e darebbero finalmente vita all’Italia dei galantuomini. Con ossequienti auguri di buon lavoro. Cosmo G. Sallustio Salvemini PAPI E ISLAM CON LA TESTA NEL MEDIOEVO Il Papa pare così preso dalle giaculatorie e dai grani del rosario che non si è reso conto dello svarione razionale e morale in cui è incorso durante il viaggio nelle Filippine. Trattando del terrorismo islamico (strage di Parigi), un giornalista gli ha chiesto il suo parere in merito. Il Papa, dopo aver detto politically correct che “tutte le fedi vanno rispettate e non si deve uccidere in nome di Dio”, ha aggiunto che la religione è come la mamma e chi “offende la sua (del Papa) mamma è normale” che si attenda “un pu gno”. Ora ciò che Stampa e chio- satori in mala fede o ottusi non hanno capito o voluto capire (gio- cando con le parole) è che tale pugno va oltre la nuda realtà: è un simbolo; una metafora senza confini che è vile sminuire o tacere per timore reverenziale. Il pugno reattivo per le offese alle mamme, intese come religioni, si può estendere perciò fino alla soppressione/morte del sacrilego. Questo, se lette bene, le sue parole dicono implicita- mente, giustificando con ciò la reazione omicida di quei jihadisti che avreb bero difeso la loro mamma, l’Islam, dalle offese dei vignettisti di Charly Hebdo. Inoltre, se il pugno papale è giusto, dire che non si deve uccidere in nome di Dio è solo pura retorica, visto che la (segue a pag. 2) Gianluca Lari EURODEPUTATI ITALIANI, I PIÙPAGATI Molti ritengono che i nostri eurodeputati guadagnino più dei loro col- leghi degli altri Stati dell’U.E. Tutti gli eurodeputati ufficialmente fruiscono dello stesso stipendio lordo mensile di 7957 euro; detratti però gli oneri relativi all’assicurazione sanitaria e di contributi pre- videnziali, nonché le tasse da versare al bilancio europeo, diventano netti 6.200 euro. Le aliquote applicate dalle istituzioni europee sono basse, solo gli stipendi dei funzionari di grado più elevato sono tassati al 45% e da poco tempo vi è stato aggiunto un contributo di solida- rietà per cui lo stipendio annuale complessivo supera i 95.000 euro. Invece un deputato italiano, che guadagna 75.000 euro ogni anno viene tassato al 24%, ossia meno degli eurodeputati. Un deputato del del Parlamento italiano guadagna 10.435 euro lordi al mese, molto di più di quello dell’eurodeputato, ma, fatti i calcoli, includendo il pa- gamento di tasse e contributi, lo stipendio netto del nostro deputato scende a 5.246 euro contro i 6.200 euro netti degli eurodeputati. I nostri parlamentari europei versano imposte in base ad aliquote più basse di quelle che colpiscono i cit- tadini italiani per cui il reddito del TUTELA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Il 2 febbraio 2015 si è costituita l’associazione nazionale “Sistema In- dustria”, nata con lo scopo di portare una ventata innovativa nella rappresentanza delle piccole e medie imprese italiane per favorire il loro adeguamento alle mutate sfide di mercato. Il parterre associativo del nuovo organismo ha poi assunto ulteriore consistenza con l’ade- sione di “Sistema Industria Lazio” e “Sistema Industria Campania”. «Ora la copertura territoriale può dirsi completa – ha dichiarato il presidente nazionale Marco Nardi –, in sintonia con l’ambizione di “Sistema Industria” di sviluppare la propria capacità aggregativa cre- ando reti ed opportunità per chi partecipa». Il punto di vista di Nardi trova riscontro nelle dichiarazioni di Alessandra Bianchi, presidente di “Sistema Industria Lazio”. «Oggi il vero fattore critico – ha spie- gato l’architetto Bianchi – non è più il numero delle tessere per far sentire la propria voce ai tavoli delle trattative. Se la presenza di un’ampia base associativa rimane un’esigenza ineludibile per eserci- tare la rappresentanza, quest’ultima deve anche affiancarsi ad una ef- ficace concretezza operativa in ordine ai problemi che assillano le LA POLITICA CHIARISCA COSA DECIDE PER IL “PIANETA SICUREZZA!” A seguito dei gravissimi incidenti provocati dai tifosi olandesi del Feyenoord a Roma, il Sindaco Marino ha detto: “Prefetto e Questore non sono stati all’altezza della sfida, non hanno saputo garantire la si- curezza della città...”. Il Questore di Roma ha replicato: “Basito da Marino….rimango perplesso dalle accuse del Sindaco di Roma sulla gestione della sicurezza… Ritengo che l’impegno e la capacità delle Forze dell’Ordine non siano in discussione”. Diciamo subito, per chiarezza dei lettori non addetti ai lavori, che la responsabilità dell’or- dine pubblico non è del Sindaco, peraltro da più parti attaccato per gli incidenti in questione, ma del Ministero dell’Interno, nel cui ambito il Prefetto è il responsabile politico mentre il Questore quello tecnico (segue a pag. 2) Mario Coletti UN BLOG DA VISITARE Navigando in Rete e digitando movimentosalvemini.blogspot.com potete documentarvi sulle proposte di riforma istituzionale avanzate dal Movimento Salvemini. Sono state inserite numerose rubriche su varie tematiche. Il blog ha registrato finora circa 23.000 visualizzazioni. INAMMISSIBILI INDENNITÀ PARLAMENTARI Nessuno tocchi le indennità dei parlamentari. Nemmeno quando sono stati arrestati per associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa come Francantonio Genovese ( ex DC, ex Udeur, ex Marghe- rita, ex PD). Secondo la decisione dei questori dell’Ufficio di presi- denza della Camera, infatti, al deputato Pd verranno sospesi solo i rimborsi previsti dalla carica parlamentare, ma non la sua indennità di carica. E così, all’indagato Genovese, attualmente in carcere, ver- ranno corrisposti circa 10.000 euro al mese. Insomma solo una decur- tazione della sua indennità da parlamentare decaduto, espulso dall’alta camera ma non dimesso. Unica voce fuori dal coro, i parla- mentari del Movimento 5 stelle. In Italia, cioè, non esiste una legge per bloccare i privilegi della casta nemmeno in caso di arresto e così la consuetudine prevede che conti- nuino a percepire la piena inden- (segue a pag. 2) Ferruccio Ciavatta RIVALUTAZIONE DEL“MADE IN ITALY” E RILANCIO DELL’IDENTITÀ NAZIONALE Dal 21 al 29 marzo 2015 si è svolta la Fiera Nazionale Di Grottafer- rata, manifestazione storica organizzata dal delizioso e storico Co- mune laziale che quest’anno è giunta alla 415a edizione. Quella di quest’anno, è stata una Fiera che ha avuto il buon sapore dell’antico e quello delle sane tradizioni che mai come in questo momento do- vremmo rispolverare e prenderle come riferimento, strizzando l’oc- chio, nello stesso tempo, all’innovazione ed alle nuove tecnologie. In un periodo di debolezza di identità nazionale, la Fiera di Grottafer- rata, ha rappresentato un motivo valido di sentirsi italiani attraverso l’esposizione di prodotti che riportano il marchio “Made in Italy”. Dall’artigianato all’enogastronomia, dalla cultura all’ambiente, nel corso della Fiera, si è dibattuto sulla rivalutazione del territorio e delle buone pratiche per arginare le ingerenze estere soprattutto in Consigliamo di visitare anche i seguenti siti web collegati con il nostro: attualita.it; matchnews.it; caf- fèdellartistasalerno.it; associazioneprometeo.eu; lapilli.eu; normanacademy.it; flipnews.org; freelancein- ternationalpress; orbisphera.com; massimonardi.it; nicovalerio.blogspot.com; marazzanipierino.com; periodicoliberopensiero.it; giordanobrunomi.wordpress.com; rosacroce.info; lectoriumrosicrucianum; dantederosa.com; lapalestradellavita.it; nuovaera1987.it; youtube.com/user/vincenzopagliara; lasiritide.it (segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso MA È DAVVERO UNA “BUONA SCUOLA” ? Amate la giustizia voi, che governate la terra (Sap 1,1). “Il Piano de La Buona Scuola prenderà una forma diversa attraverso il dibattito, e si trasformerà rispetto al documento iniziale che è stato proposto dal Governo.” Così sta scritto nella settima delle newletter con cui sono state fornite periodiche informazioni sulla consultazione on line svolta per la durata di due mesi. È fuori discussione che le nuove tec- nologie di comunicazione aprano spazi nuovi e diversi di partecipa- zione, canali diretti che consentono alle persone di esprimere pareri e punti di vista “non mediati da altri”. Prima ancora di conoscere gli esiti dell’analisi condotta scientificamente sui contributi on line, per estrarne gli “spunti utili a integrare e modificare la Buona Scuola in vista dell’inizio del percorso di attuazione”, è utile porsi alcuni inter- rogativi sulle questioni di metodo e merito; ad esempio esiste sempre il ragionevole dubbio che questa operazione è stata condotta più per ragioni di immagine che di vera apertura al dialogo e al confronto. Anche qui è d’obbligo una puntualizzazione: sappiamo bene che la scuola non appartiene a chi lavora, ma all’intera comunità cui si ri- URGE RISOLVERE LA QUESTIONE MORALE Ercole Incalza, il Grande Man- darino delle Infrastrutture, resta in carcere perchè ritenuto peri- coloso dall’Autorità Giudizia- ria. È accusato, tra l’altro, di aver nascosto le bustarelle delle tangenti fra i libri della Green Field, sede di Roma, e di avere favorito Mons. Gioia nel trovare un’impiego lavorativo a suo ni- pote. Alla Magistratura va attri- buito il merito di aver individuato e sgominato la cricca dei faccendieri e di aver svelato il sistema degli appalti truccati. (segue a pag. 2) Carmen Galoppo MENTRE IL MONDO CHIACCHIERA, L’ISIS CONTINUAA FARE STRAGI Nello Yemen, durante la preghiera collettiva del venerdì, come ri- vendicato dall’Isis, tre attentatori si sono fatti saltare in aria in due moschee a Sanaa, nel nord del Paese.Nel primo caso, un attentatore si è fatto saltare in aria all’interno della moschea Badr, nella parte Sud della città. Mentre i fedeli, terrorizzati scappavano, un secondo attentatore si è fatto saltare all’uscita dalla moschea, provocando le altre vittime. Fra le vittime, secondo una fonte medica, vi sarebbe un importante religioso Huthi, Al Murtada bin Zayd al Muhatwari, l’Imam della moschea di Badr. Quasi contemporaneamente, un terzo attentatore si faceva esplodere nella moschea di di Al-Hashahush, nel Nord di Sanaa, provocando altre vittime. Un terzo attacco suicida è avvenuto in una moschea a Saada, che ha visto però morire il solo attentatore. Secondo la televisione Al Masirah, di proprietà dei ribelli Huthi che controllano la capitale yemenita, il bilancio provvisorio è 137 morti e 345 feriti. Il sito Site Intelligence Group, che monitora (segue a pag. 2) Antonio Bartalotta LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA (segue a pag. 2) Raffaele Vacca (segue a pag. 2) Vetriolo (segue a pag. 2) Maria R. Nicastri (segue a pag. 2) Lisa Biasci

Attualita Aprile 2015

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Attualita Aprile 2015

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  • UN PROBLEMA NON RISOLTO:VIOLENZA SULLE DONNE

    (Parte terza) Si diceva dei reati e delle pene, ebbene un luogo comuneche oggi si sente spesso concerne il concetto di mancanza della cer-tezza della pena. Nulla di cos errato. Detta cos sembra che per undeterminato reato non sia presente una pena ben determinata dallalegge. Chiaramente non cos, ma ci che oggi soprattutto manca la certezza circa lapplicazione sostanziale della pena. Se per un de-terminato reato di violenza sulledonne prevista una pena che vada un minimo di 5 ad un mas-simo di 15 anni di reclusione e, aconclusione di un processo intempi possibilmente brevi (altranota dolente), si condanna il reoa scontare 10 anni di reclusione,bene ma laspetto che deve darci

    RIFORMA DEL LAVORO: SAR VERO ?Qualcuno ai piani alti ha finalmente capito che il modo migliore per far ripartire lItalia non un nuovoaumento di tasse, o lennesimo taglio alla sanit o allistruzione, ma la ripresa del lavoro. Se migliora illavoro migliora anche la situazione economica degli italiani, che cos non devono pi risparmiare anchesui beni di prima necessit, se poi ci mettessimo delle tasse un po meno soffocanti sarebbe ancora meglio:un concetto che la nostra classe politica sembra avere ignorato negli ultimi 20 anni. Ora arriva, un passoalla volta, la riforma lavorativa di Renzi. Si parte dal contratto a tutele crescenti, che andr a sostituire i44 tipi di contratti atipici della riforma Biagi: niente pi vari co. co. pro., ripartito, intermittente, a pro-getto, quindi. Tutele in caso di maternit, senza quindi umilianti rinunce per madri lavoratrici, vari am-mortizzatori sociali, tra cui unindennit di disoccupazione (Aspi) proporzionata ai contributi gi versati.Quindi, si spera, niente pi 30-40enni costretti a tornare a vivere dai genitori. Nuove forme di reintegroe miglioramento del rapporto tra domanda e offerta di lavoro, e si parla persino di un salario minimo dicirca 7 euro lora, dopo un ritardo di decenni che vede lItalia tra gli ul-timi paesi in Europa ad averlo adottato. Niente pi lavoratori-schiavi

    GAETANOSALVEMINI

    una v i ta per la l ibe r t

    [email protected]

    Il Movimento Salvemini ha salutato favorevolmente la Sua elezione alla pi alta carica dello Statoin quanto sapr dare rinnovato impulso alla moralizzazione della societ italiana. Da oltre un se-colo la corruzione continua ad inquinare sistematicamente le Istituzioni centrali e locali. QuestaItalia scombinata non riuscita finora a tagliare gli enormi sprechi di denaro pubblico, che simanifestano specialmente nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province (carrozzoni che ormainon hanno alcuna ragione di esistere). Molte riforme urgenti (Welfare, Giustizia, Scuola, Sanit,Trasporti) non sono state attuate perch secondo gran parte dei politici le Casse Erariali sonovuote. Sarebbe ora, pertanto, di processare (politicamente e moralmente) i responsabili di un de-ficit che ha superato i 2000 miliardi di euro. Vero che per colmare tale scandaloso deficit i la-voratori sono schiacciati da una pressione fiscale tra le pi alte al mondo. Ci premesso ilMovimento Salvemini Le propone di farsi promotore, mediante messaggio motivato al Parla-mento, delle seguenti iniziative legislative: 1) declassificare e vendere le residenze presidenzialidi Castelporziano (Roma), San Rossore (Pisa) e Villa Rosebery (Napoli), con un prevedibilericavo complessivo di circa 15 miliardi; 2) trasformare il Quirinale in Museo nazionale visitabilecon pagamento di ticket (riservandone un adeguato settore per gli Uffici del Presidente), con unprevedibile ricavo di qualche milione di euro lanno; 3) ridurre il numero dei dipendenti del Quirinale (attualmente quasi duemila) erelativi stipendi e vitalizi, con un prevedibile ricavo di molti milioni di euro lanno; 4) abolire i vitalizi di tutti i politici, non soltantodei condannati in via definitiva; 5) confiscare i beni mobili e immobili dei clan malavitosi; 6) abolire il Senato e ridurre a cento il nu-mero dei Deputati; 7) ridurre drasticamente le aliquote fiscali (imposte dirette e indirette); 8) garantire un salario minimo ai disoccupati;9) aumentare le pensioni minime e ridurre le pensioni doro; 10) conferire alla RAI il ruolo, finora male esercitato, di Servizio pubblicoper garantire il pluralismo dellinformazione e sottrarla alle indebite ingerenze delle lobby che finanziano illecitamente le campagneelettorali di molti politici.Il Movimento Salvemini confida nella Sua sensibilit, Presidente Mattarella, a farsi interprete delle suddette istanze che, se tradottein leggi, gioverebbero enormemente al popolo italiano e darebbero finalmente vita allItalia dei galantuomini.Con ossequienti auguri di buon lavoro. Cosmo G. Sallustio Salvemini

    PAPI E ISLAM CON LA TESTA NEL MEDIOEVOIl Papa pare cos preso dalle giaculatorie e dai grani del rosario chenon si reso conto dello svarione razionale e morale in cui incorsodurante il viaggio nelle Filippine. Trattando del terrorismo islamico(strage di Parigi), un giornalista gli ha chiesto il suo parere in merito.Il Papa, dopo aver detto politically correct che tutte le fedi vannorispettate e non si deve uccidere in nome di Dio, ha aggiunto che lareligione come la mamma e chi offende la sua (del Papa) mamma normale che si attenda un pu gno. Ora ci che Stampa e chio-satori in mala fede o ottusi non hanno capito o voluto capire (gio-cando con le parole) che tale pugno va oltre la nuda realt: unsimbolo; una metafora senza confini che vile sminuire o tacere pertimore reverenziale. Il pugno reattivo per le offese alle mamme, intesecome religioni, si pu estendere perci fino alla soppressione/mortedel sacrilego. Questo, se lette bene, le sue parole dicono implicita-mente, giustificando con ci la reazione omicida di quei jihadisti cheavreb bero difeso la loro mamma, lIslam, dalle offese dei vignettistidi Charly Hebdo. Inoltre, se il pugno papale giusto, dire che non sideve uccidere in nome di Dio solo pura retorica, visto che la

    (segue a pag. 2) Gianluca Lari

    EURODEPUTATI ITALIANI, I PI PAGATIMolti ritengono che i nostri eurodeputati guadagnino pi dei loro col-leghi degli altri Stati dellU.E. Tutti gli eurodeputati ufficialmentefruiscono dello stesso stipendio lordo mensile di 7957 euro; detrattiper gli oneri relativi allassicurazione sanitaria e di contributi pre-videnziali, nonch le tasse da versare al bilancio europeo, diventanonetti 6.200 euro. Le aliquote applicate dalle istituzioni europee sonobasse, solo gli stipendi dei funzionari di grado pi elevato sono tassatial 45% e da poco tempo vi stato aggiunto un contributo di solida-riet per cui lo stipendio annuale complessivo supera i 95.000 euro.Invece un deputato italiano, che guadagna 75.000 euro ogni annoviene tassato al 24%, ossia meno degli eurodeputati. Un deputato deldel Parlamento italiano guadagna 10.435 euro lordi al mese, molto dipi di quello delleurodeputato, ma, fatti i calcoli, includendo il pa-gamento di tasse e contributi, lo stipendio netto del nostro deputatoscende a 5.246 euro contro i 6.200 euro netti degli eurodeputati. Inostri parlamentari europei versano imposte in base ad aliquote pibasse di quelle che colpiscono i cit-tadini italiani per cui il reddito del

    TUTELA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESEIl 2 febbraio 2015 si costituita lassociazione nazionale Sistema In-dustria, nata con lo scopo di portare una ventata innovativa nellarappresentanza delle piccole e medie imprese italiane per favorire illoro adeguamento alle mutate sfide di mercato. Il parterre associativodel nuovo organismo ha poi assunto ulteriore consistenza con lade-sione di Sistema Industria Lazio e Sistema Industria Campania.Ora la copertura territoriale pu dirsi completa ha dichiarato ilpresidente nazionale Marco Nardi , in sintonia con lambizione diSistema Industria di sviluppare la propria capacit aggregativa cre-ando reti ed opportunit per chi partecipa. Il punto di vista di Narditrova riscontro nelle dichiarazioni di Alessandra Bianchi, presidentedi Sistema Industria Lazio. Oggi il vero fattore critico ha spie-gato larchitetto Bianchi non pi il numero delle tessere per farsentire la propria voce ai tavoli delle trattative. Se la presenza diunampia base associativa rimane unesigenza ineludibile per eserci-tare la rappresentanza, questultima deve anche affiancarsi ad una ef-ficace concretezza operativa inordine ai problemi che assillano le

    LA POLITICA CHIARISCA COSADECIDE PER IL PIANETA SICUREZZA!A seguito dei gravissimi incidenti provocati dai tifosi olandesi delFeyenoord a Roma, il Sindaco Marino ha detto: Prefetto e Questorenon sono stati allaltezza della sfida, non hanno saputo garantire la si-curezza della citt.... Il Questore di Roma ha replicato: Basito daMarino.rimango perplesso dalle accuse del Sindaco di Roma sullagestione della sicurezza Ritengo che limpegno e la capacit delleForze dellOrdine non siano in discussione. Diciamo subito, perchiarezza dei lettori non addetti ai lavori, che la responsabilit dellor-dine pubblico non del Sindaco, peraltro da pi parti attaccato per gliincidenti in questione, ma del Ministero dellInterno, nel cui ambitoil Prefetto il responsabile politicomentre il Questore quello tecnico

    (segue a pag. 2) Mario Coletti

    U N B L O G D A V I S I TA R ENavigando in Rete e digitando

    movimentosalvemini.blogspot.compotete documentarvi sulle proposte

    di riforma istituzionale avanzate dal Movimento Salvemini.Sono state inserite numerose rubriche su varie tematiche.Il blog ha registrato finora circa 23.000 visualizzazioni.

    INAMMISSIBILI INDENNIT PARLAMENTARINessuno tocchi le indennit dei parlamentari. Nemmeno quando sonostati arrestati per associazione a delinquere, riciclaggio, peculato etruffa come Francantonio Genovese ( ex DC, ex Udeur, ex Marghe-rita, ex PD). Secondo la decisione dei questori dellUfficio di presi-denza della Camera, infatti, al deputato Pd verranno sospesi solo irimborsi previsti dalla carica parlamentare, ma non la sua indennitdi carica. E cos, allindagato Genovese, attualmente in carcere, ver-ranno corrisposti circa 10.000 euro al mese. Insomma solo una decur-tazione della sua indennit da parlamentare decaduto, espulsodallalta camera ma non dimesso. Unica voce fuori dal coro, i parla-mentari del Movimento 5 stelle. In Italia, cio, non esiste una leggeper bloccare i privilegi della casta nemmeno in caso di arresto e cosla consuetudine prevede che conti-nuino a percepire la piena inden-

    (segue a pag. 2) Ferruccio Ciavatta

    RIVALUTAZIONE DEL MADE IN ITALYE RILANCIO DELLIDENTIT NAZIONALE

    Dal 21 al 29 marzo 2015 si svolta la Fiera Nazionale Di Grottafer-rata, manifestazione storica organizzata dal delizioso e storico Co-mune laziale che questanno giunta alla 415a edizione. Quella diquestanno, stata una Fiera che ha avuto il buon sapore dellanticoe quello delle sane tradizioni che mai come in questo momento do-vremmo rispolverare e prenderle come riferimento, strizzando loc-chio, nello stesso tempo, allinnovazione ed alle nuove tecnologie. Inun periodo di debolezza di identit nazionale, la Fiera di Grottafer-rata, ha rappresentato un motivo valido di sentirsi italiani attraversolesposizione di prodotti che riportano il marchio Made in Italy.Dallartigianato allenogastronomia, dalla cultura allambiente, nelcorso della Fiera, si dibattuto sulla rivalutazione del territorio edelle buone pratiche per arginarele ingerenze estere soprattutto in

    Consigliamo di visitare anche i seguenti siti web collegati con il nostro: attualita.it; matchnews.it; caf-fdellartistasalerno.it; associazioneprometeo.eu; lapilli.eu; normanacademy.it; flipnews.org; freelancein-ternationalpress; orbisphera.com; massimonardi.it; nicovalerio.blogspot.com; marazzanipierino.com;periodicoliberopensiero.it; giordanobrunomi.wordpress.com; rosacroce.info; lectoriumrosicrucianum;dantederosa.com; lapalestradellavita.it; nuovaera1987.it; youtube.com/user/vincenzopagliara; lasiritide.it

    (segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso

    MA DAVVERO UNA BUONA SCUOLA ?Amate la giustizia voi, che governate la terra (Sap 1,1). Il Piano deLa Buona Scuola prender una forma diversa attraverso il dibattito,e si trasformer rispetto al documento iniziale che stato proposto dalGoverno. Cos sta scritto nella settima delle newletter con cui sonostate fornite periodiche informazioni sulla consultazione on linesvolta per la durata di due mesi. fuori discussione che le nuove tec-nologie di comunicazione aprano spazi nuovi e diversi di partecipa-zione, canali diretti che consentono alle persone di esprimere parerie punti di vista non mediati da altri. Prima ancora di conoscere gliesiti dellanalisi condotta scientificamente sui contributi on line, perestrarne gli spunti utili a integrare e modificare la Buona Scuola invista dellinizio del percorso di attuazione, utile porsi alcuni inter-rogativi sulle questioni di metodo e merito; ad esempio esiste sempreil ragionevole dubbio che questa operazione stata condotta pi perragioni di immagine che di vera apertura al dialogo e al confronto.Anche qui dobbligo una puntualizzazione: sappiamo bene che lascuola non appartiene a chi lavora,ma allintera comunit cui si ri-

    URGE RISOLVERE LA QUESTIONE MORALEErcole Incalza, il Grande Man-darino delle Infrastrutture, restain carcere perch ritenuto peri-coloso dallAutorit Giudizia-ria. accusato, tra laltro, diaver nascosto le bustarelle delletangenti fra i libri della GreenField, sede di Roma, e di averefavorito Mons. Gioia nel trovareunimpiego lavorativo a suo ni-pote. Alla Magistratura va attri-buito il merito di averindividuato e sgominato lacricca dei faccendieri e di aversvelato il sistema degli appaltitruccati.

    (segue a pag. 2) Carmen Galoppo

    MENTRE IL MONDO CHIACCHIERA,LISIS CONTINUA A FARE STRAGI

    Nello Yemen, durante la preghiera collettiva del venerd, come ri-vendicato dallIsis, tre attentatori si sono fatti saltare in aria in duemoschee a Sanaa, nel nord del Paese.Nel primo caso, un attentatoresi fatto saltare in aria allinterno della moschea Badr, nella parteSud della citt. Mentre i fedeli, terrorizzati scappavano, un secondoattentatore si fatto saltare alluscita dalla moschea, provocando lealtre vittime. Fra le vittime, secondo una fonte medica, vi sarebbe unimportante religioso Huthi, Al Murtada bin Zayd al Muhatwari,lImam della moschea di Badr. Quasi contemporaneamente, un terzoattentatore si faceva esplodere nella moschea di di Al-Hashahush, nelNord di Sanaa, provocando altre vittime. Un terzo attacco suicida avvenuto in una moschea a Saada, che ha visto per morire il soloattentatore. Secondo la televisione Al Masirah, di propriet dei ribelliHuthi che controllano la capitale yemenita, il bilancio provvisorio 137 morti e 345 feriti. Il sito SiteIntelligence Group, che monitora

    (segue a pag. 2) Antonio Bartalotta

    LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA

    (segue a pag. 2) Raffaele Vacca

    (segue a pag. 2) Vetriolo

    (segue a pag. 2) Maria R. Nicastri

    (segue a pag. 2) Lisa Biasci

  • LATTUALIT, pag. 2 N. 4 APRILE 2015

    INFORMAZIONE AI SOCIQuote associative annuali: ordinaria euro 60,00; simpatizzanteeuro 100,00; benemerita euro 180,00; sostenitrice euro 280,00.Per aspiranti pubblicisti: euro 360,00. Versamento su c/c po-stale n. 56777006, intestato a Movimento Gaetano Salvemini,via Lorenzo il Magnifico 25, 00013. Fonte Nuova (Roma).

    AV V I S O A G L I A S P I R A N T I P U B B L I C I S T IRegolamento: 1) versare la quota associativa annuale. 2) rileggere at-tentamente gli articoli prima di inviarli alla Direzione entro il 15 di ognimese. 3) Gli articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte. 4)confrontare il testo originario dei propri articoli con quello poi pub-blicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine di non ri-petere errori e prolissit negli articoli inviati successivamente. 5)pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi. 6) fare tirocinioin Redazione nei turni da concordare con il Direttore. 7) rivolgersi alconsulente Patrizio Alessandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel.06.87195452) per far calcolare le ritenute dacconto da versare ogniquadrimestre allAgenzia delle Entrate. 8) Conservare ogni copiadel giornale per poter compilare lelenco degli 80 articoli da conse-gnare allOrdine. 9) Presentare allOrdine la domanda discrizione al-lAlbo firmata dal Direttore della testata. 10) Sono accettati solo testidattiloscritti composti in RTF oppure WORD 4/5 e inviati per E-mail:[email protected]. Per avere conferma, chiamare il cell. 347.0333846.Anche dopo liscrizione allAlbo necessario pubblicare almeno un articolosu ogni numero e rinnovare la quota associativa annuale simpatizzante.

    (segue da pag. 1) Ma davvero una buona scuola?

    (segue da pag. 1) La politica chiarisca cosa decide per il piano sicurezza!

    (segue da pag. 1) Papi e Islam con la testa nel Medioevo

    (segue da pag. 1) Eurodeputati italiani, i pi pagati

    (segue da pag. 1) Tutela delle piccole e medie imprese

    (segue da pag. 1 Riforma del lavoro: sar vero?

    (segue da pag. 1) Un problema non risolto: violenza sulle donne

    (segue da pag. 1) Inammissibili indennit parlamentari(segue da pag. 1) Rivalutazione del Made in Italy e rilancio dellidentit nazionale

    parlamentare europeo italiano risulta maggiore di altri 1000 euro inpi del reddito del parlamentare italiano, a prescindere della diariagiornaliera di 304 euro. Gli eurodeputati italiani sono dunque privi-legiati e tale privilegio non trova giustificazione rispetto agli altri eu-rodeputati degli altri 27 Stati. Lunica soluzione sarebbe di sottoporregli emolumenti di tutti gli eurodeputati ad un trattamento fiscale equi-parato a quello degli altri rappresentanti oppure eliminare la parteesentasse, cio i rimborsi forfettari, che rendono circa 6.000 euro almese, oltre la retribuzione di europarlamentare. Molti europarlamen-tari italiani sono spesso assenti ed eludono il loro compito; lU.E. do-vrebbe stabilire con una legge che leurodeputato assente perda laretribuzione giornaliera qualora risulti assente al Parlamento europeo.

    Mario Coletti

    (segue da pag. 1) Mentre il mondo chiacchera lIsis continua a fare stragi

    LIBERA UNIVERSIT INTERNAZIONALE SALVEMINIDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

    E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

    Scuola di Giornalismodiretta dal Sen. Prof. Cosmo G. SALLUSTIO SALVEMINI (P.M.S.P.)

    Pu essere frequentata anche per corrispondenza.Cell 347.0333846

    Il giornalismo non solo arte; anche passione vissuta con entusia-smo e con rettitudine morale. Il piombo, pi che loro, ha modificato

    la Storia. E pi che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.che predispone le misure con ordinanza ad hoc. Via, diciamolatutta, le cose non sono andate poi cos bene, non certo per colpa deiReparti Celeri della Polizia e Mobili dei Carabinieri impiegati chemai procedono in via autonoma ma su ordini superiori. Quindi,mentre si discetta del pi e del meno sul tema disordini nella Capitale,sui blog del Comparto Sicurezza-Difesa si legge, in questi giorni,una bozza di riordino che rivoluzioner il Comparto stesso. Si pro-spettano nuovi scenari istituzionali ipotizzando smembramenti, ac-corpamenti e fusioni varie. Anche in questo contesto italiano cosfondamentale e delicato, domina lo strano. Infatti, uno Stato de-mocratico dovrebbe per tempo e in modo chiaro iniziare una pro-fonda riflessione densa di contenuti nellunico ambito possibile, che il Parlamento. Infatti, negli ultimi mesi, si sono rincorse continua-mente voci contraddittorie e confuse sul futuro del Comparto sicu-rezza e della Guardia di finanza in particolare. Prima si parlato diuna generica riduzione delle attuali cinque Forze di Polizia nazionali,poi di accorpamenti della Penitenziaria e della Forestale nella Poliziadi Stato e, addirittura, della Guardia di Finanza nei Carabinieri. diquesti giorni lennesima indiscrezione che parla di uno smembra-mento delle Fiamme Gialle tra Polizia di Stato e Agenzia delle En-trate. Cos, mentre si discetta sul delicato tema del futuro dellasicurezza italiana, apprendiamo dell aumento record dei furti in abi-tazione, che sono pi che raddoppiati negli ultimi dieci anni (+127%).Lo segnala il Censis che rileva come in Italia viene svaligiata unacasa ogni due minuti (ben 689 al giorno, cio 29 ogni ora: appunto,uno ogni due minuti). Da anni, poi, assistiamo anche ad un aumentodi gravissimi reati che provoca paura e allarme. Eppure, di fronte aun simile quadro, gli Italiani hanno rinunciato a far sentire la propriavoce, quasi fossero rassegnati. Perch..? Il problema di fondo sta nelfatto che siamo invasi da delinquenti perch per modestia e medio-crit di strategie, per fronteggiare l annoso sovraffollamento dellecarceri non si ritenuto di adeguare quelle esistenti o di costruirne dinuove; n si pensato di stipulare convenzioni perch gli straniericondannati potessero scontare la pena nei Paesi di provenienza. Lasoluzione sempre di altro tipo, cio depenalizzazioni e sconti. Cos,arrivando agli ultimi provvedimenti svuota carceri, dalla certezzadella pena si gradualmente passati alla certezza dellimpunit. Aqueste riflessioni ora oltremodo necessario aggiungere quanto con-segue dalla gravissima situazione internazionale a causa del terrori-smo globale che non permette nel modo pi assoluto incertezze eincompetenze da parte dellAutorit politica nella gestione dellIntel-ligence e delle Forze di Polizia. Quello che non si pu accettare che la Politica, che da decenni non ha tenuto nella giusta considera-zione i problemi della Sicurezza, decida di metterci mano solo innome del risparmio di risorse, facendolo in modo nascosto e proba-bilmente pericoloso e inopportuno! Raffaele Vacca

    nit di carica. Per Luigi Di Maio c una malsana teoria in Italia,secondo cui la vittoria alle elezioni sana qualsiasi scandalo. Fran-cantonio Genovese (deputato Pd ai domiciliari e poi in carcere, arre-stato prima delle Europee) non essendosi dimesso, percepisce ancoradalla Camera uno stipendio da deputato di circa 10mila euro lordi almese. Ci vuole tanto a procedere in autotutela sospendendo anchelindennit? Tra 8 o 10 anni quando il processo sar finito e se do-vesse risultare innocente si rende tutto il dovuto. E una propostatanto assurda? Va dato atto ai presidenti di Camera e Senato, Boldrinie Grasso di aver promosso questa battaglia. La loro posizione sui vi-talizi agli ex parlamentari nota da tempo: ritengono personalmenteinaccettabile che si continui ad erogarli a chi si macchiato di reatigravi come mafia e corruzione. La decisione spetta ora allUfficio dipresidenza della Camera e al Consiglio di presidenza del Senato, chearriveranno quanto prima a deliberare su una materia cos delicata,sulla quale c anche molta attesa da parte dellopinione pubblica.

    Lisa Biasci

    LENTEZZA DEL SERVIZIO POSTALEIl Movimento Salvemini denuncia energicamente lesasperante lentezza conla quale Poste Italiane consegnano il Periodico LAttualit al domicilio deiSoci. Il ritardo lamentato da mesi dai Soci di Roma e di numerose altre citt dellordine di 25-30 giorni! Chiede, pertanto, ai Dirigenti di Poste Italianedi spiegare al pi presto le ragioni di tale inammissibile ritardo.

    imprese. Condividiamo il punto di vista del presidente Nardi, hadetto larchitetto Bianchi. Stiamo infatti mettendo a fuoco alcuneiniziative che porteremo come contributo alla struttura nazionale. Lanostra proposta verter soprattutto su due punti. Il primo punto luti-lizzo di una piattaforma di social network per gestire la comunica-zione interna e creare un internal market tra le imprese associate aSistema Industria. Il secondo punto un Centro studi in grado disupportare le imprese associate in funzione delle loro specificit disettore. Pensiamo che in questo modo ha concluso larchitettoBianchi sar possibile superare il gap tra la base associativa e igruppi dirigenti che ha prodotto la crisi di alcune tradizionali associa-zioni. In questo modo potremo dare impulso ad un effettivo sviluppodella internazionalizzazione delle nostre piccole e medie imprese, ingrado di guardare ai mercati emergenti. Lidea delle reti dimpresa unidea vincente, ma occorre creare una cultura collaborativa dif-fusa. Da questa considerazione, nasce lesigenza di un nuovo eserci-zio della rappresentanza che Sistema Industria Lazio vuoleinterpretare in funzione della situazione attuale, dove la crisi deter-mina una forte domanda di innovazione. Carmen Galoppo

    sua reazione in difesa della Fede, non si discosterebbe, a conti fatti,da quello degli islamisti. Come si osserva sempre negli integralisti,anche il signor Papa vive di contraddizioni e probabili carenze distudi filosofici o spiccate riflessioni. Non savvede che quando si ra-giona occorre essere coerenti e non ciarlare a caso cos da produrrediscorsi illogici, ibridi o risibili. In primis il paragone tra la mammae la religione incongrua. La mamma una persona: la nostra geni-trice. La religione non persona. E unideologia, opinione, serie diaffermazioni, dogmi e riti a cui si pu liberamente credere o no.Tant che ladesione ad una religione avviene con il Credo, una Di-chiarazione di fede (fiducia). Il che per non una garanzia in s,considerato che perfino ladesione a gruppi sanguinari o criminaliavviene in modo simile. La realt allora che il Papa Gesuita si trovaun po tra color che son sospesi, avendo appreso dal suo Ordine lafede, ma anche la scaltrezza delle parole e della retorica. Da una partela totale sottomissione e obbedienza (perinde ac cadaver) allAu to-rit per la salvezza della Fede ed il pugno, ma di ferro, contro Sovranie Principi (i Capi di Stato) teneri verso i non credenti e i non cattolici(a tal fine i Gesuiti furono i primi a teorizzare la legittimit dellas-sassinio di Stato). Dallaltra la retorica della po vert, parole, gesti(fra Francesco) e la dissimulazione di fronte alle masse: levasivite lo stupefacente come strumenti di suggestione e soggezione. Eccoperch vaga dal pugno (islamico) alla retorica della tenerezza versola povert. Il punto che, poich si pu e si deve poter credere o noliberamente in una fede, senza alcun tipo di costrizione pena la suainvalidit, escluso che si possa essere puniti in qualsiasi modo senon si crede. Questo ci che la storia e la razionalit dellIllumini-smo ci hanno insegnato per evitare che la fede divenga fanatismo,sangue, morte. Ne va della nostra libert. La libert preziosa non quella di tirare un pugno a chi ci offende: per questo valgono i limitigi posti dalle leggi. La sola libert che ci rende liberi, pena la sop-pressione dogni libert, quella di parola, delle nostre idee/opinioniespresse fino allirrisione o denigrazione: libert anche per quel sicnegazionismo che un Parlamento ipocrita e incolto vuole renderereato. Nessuno ha diritto n ragione di sentirsi offeso per idee e opi-nioni opposte, se non si citano le rispettive mamme (e sorelle?) di-rette. Questo i despoti della parola divina artatamente confondono.Dal Papa allIslam hanno ancora, come gli indovini di Dante, la testarivolta allindietro. Al Medioevo. Ferruccio Ciavatta

    certezza che quei 10 anni vengano scontati tutti dallinizio alla fine.Sappiamo benissimo che questo non accade e crea sfiducia. Cosa pufare uniniziativa cos importante se lo Stato per primo a non con-cedere protezione ed ascolto? Le iniziative a tutela delle donne sonofondamentali e danno uno slancio effettivo al vivere civile; non sipu avere paura di non essere protetti cos come lo Stato non pucercare di risolvere tali problematiche sempre e comunque a valle,tralasciando le premesse, quegli input necessari a rendere concrete letutele di cui fino ad ora abbiamo parlato. La Regione Lazio ha pub-blicato un Report ed un Opuscolo Informativo di pieno contrasto allaviolenza sulle donne ed alla violenza in genere, sviluppando lidea dicostruire una rete regionale attraverso lanalisi, la prevenzione e ilcontrasto del fenomeno; lo sviluppo di linee guida che definiscano letipologie di violenza e gli interventi da attuare con la necessaria as-sistenza e linserimento sociale delle vittime. Diverse Regioni stannopuntando su queste iniziative e, chiaramente, lo Stato deve dare ilgiusto supporto attraverso gli interventi di cui si pienamente parlatoe discusso. Il coordinamento donne della FNP CISL di Latina e lAn-teas hanno avviato un progetto che rappresenta una efficace gocciain un oceano tempestoso come quello che stiamo affrontando, e nonsolo nel campo della violenza sulle donne. Quando si tratta, per,della dignit umana, in particolare della donna, si deve navigare a di-spetto di ogni impervia onda e raggiungere la riva al pi presto.

    Gianluca Lari

    costretti a lavorare per 2-3 euro lora. Sulla carta questa riforma po-trebbe essere la panacea di tutti i mali del Paese se rispettata e appli-cata. Ma qui i numeri bisogna saperli leggere: non si tratta di exdisoccupati ora assunti, ma di lavoratori atipici che sono stati final-mente assunti a tempo indeterminato. Il problema della riforma, oltrea una complessit di base che potrebbe prestarsi ad abusi, risiedenellinnata disonest di molti imprenditori. Gli incentivi per gli im-prenditori non bastano, se non sono affiancati da punizioni esemplariin caso di mancato rispetto delle leggi lavorative. Il lavoro in neroconverr sempre allimprenditore disonesto, perch permette unaforma coercitiva di sfruttamento: un lavoratore tutelato da un con-tratto indeterminato non acconsentir mai a richieste forzate o a oraridi lavoro disumani, perch sa che la legge dalla sua parte. Mentreun lavoratore in nero, temendoa di perdere il gi precario posto di la-voro, accetter qualsiasi forma di sfruttamento. Bisogner quindiaspettare almeno un anno per vedere se questa riforma del lavoroporti reali benefici, o non si riveli lennesimo imbroglio legislativo.

    Emiliano Federico Caruso

    campo alimentare. La ricerca del benessere alimentare, appunto, stato uno dei temi principali della manifestazione. Un Fiera che du-rata 9 giorni nella quale i visitatori hanno potuto muoversi libera-mente e, soprattutto, gratuitamente, quindi senza dover pagare nessunbiglietto! Una Fiera che ha dimostrato, una volta di pi, che in Italiac voglia di fare, di giungere ad un livello di vita migliore comin-ciando proprio dalla nostra cucina. Da segnalare, tra gli innumerevolie colorati stand, quello dellAccademia del Peperoncino, che statopresente attraverso la sua Delegazione romana, IPSE DIXIT, che pro-prio qualche settimana fa ha spento la sua prima candelina coronandoun anno di intensa attivit. IPSE DIXIT stata impegnata, nella gior-nata di apertura con il suo presidente, Antonio Bartalotta, con il vi-cepresidente Antonio Francesco Ferro, nonch con tutti i Consiglieri.Il Prof. Enzo Monaco, Presidente nazionale dellAccademia del pe-peroncino, associazione che nel 2014 ha festeggiato il suo venten-nale, ha presentato, in anteprima nazionale, il suo ultimo libroPeperoncino amore mio definito da lui stesso la Bibbia del pepe-roncino. Lopera magna formata da 350 pagine e riporta delle in-teressantissime foto inedite. Particolari complimenti vanno indirizzatial Sindaco Giampiero Fontana che, nel suo primo anno di mandato,ha sapientemente organizzato nei minimi particolari, insieme al vice-sindaco Gianluca Paolucci, una Fiera che rimarr negli annali dellostorico Comune di Grottaferrata e, nel ricordo dei partecipanti, comeuna manifestazione diretta prepotentemente al rilancio del made inItaly. Antonio Bartalotta

    volge il suo servizio. Ma sappiamo altrettanto bene che a dare voltoalla scuola sono le persone che quotidianamente e a vario titolo vioperano. Eraldo Affinati, insegnante e scrittore ha definito gli inse-gnanti specialisti dellavventura interiore, coloro che formano la co-scienza dei cittadini pi giovani, individui chiamati a consegnare latradizione culturale alle future generazioni. Per riuscirci sono co-stretti a contrapporsi alle visioni prevalenti che premiano il successo,la ricchezza, la bellezza, mettendo in secondo piano la concentra-zione, il rigore e lo studio. Il sistema dellistruzione italiana, nellasua macchina burocratica purtroppo non sempre li sostiene in questoimmane lavoro. Per questo chi lavora nella scuola dovrebbe essere ilprimo interlocutore che si ascolta nel costruire progetti. Non pareproprio che le scuole, in queste circostanze, siano state elette a sedeprivilegiata di consultazione da parte del Governo. Il piano di150.000 assunzioni in ruolo, destinato a tutti gli aspiranti inseriti nellegraduatorie ad esaurimento costituisce il punto di partenza della pro-posta governativa. La proposta sicuramente di grande impatto, maappare non pienamente risolutiva dei problemi che dichiara di affron-tare, tutta da verificare nella sua praticabilit e con parecchi limiti.Inoltre il rapporto non prende minimamente in considerazione lareadei profili ATA, per i quali ci si limita in altre parti del documento aqualche sporadico accenno, da cui traspare peraltro la prospettiva diun ridimensionamento delle dotazioni organiche. Anche il tema, gitrattato numerose volte, della meritocrazia e della valorizzazione pro-fessionale e di carriera, viene riproposto non esente da approssima-zioni e banalizzazioni. Perch non ci confrontiamo con la stragrandemaggioranza dei Paesi europei dove i fattori di anzianit e meritosono elementi di cui tener conto, con giusto equilibrio?

    Maria Rosa Nicastri

    lattivit dei jihadisti online, gli attentati alle moschee, sono stati ri-vendicati dallIsis, che afferma che lo stato islamico dietro le cin-que operazioni suicide di oggi in Yemen: quattro a Sanaa e una aSaada, contro moschee houthi. Il segretario generale dellOnu, BanKi-moon, ha detto che condanna fermamente gli attacchi terrori-stici a Sanaa, in Yemen, e lancia un appello a tutte le parti nel Paesea cessare immediatamente le azioni ostili ed esercitare la massimamoderazione. Tutte le parti devono rispettare gli impegni presi perrisolvere le divergenze con mezzi pacifici - ha affermato in una notadel Palazzo di Vetro - e dovrebbero impegnarsi in buona fede nei ne-goziati facilitati dalle Nazioni Unite al fine di raggiungere un ac-cordo. Con il massimo rispetto per lAltissimo funzionario, questeparole hanno il senso di una barzelletta. Mentre gli altri parlano conle bombe, commettono stupri, vili assassini coinvolgendo anche bam-bini, lOnu, rivolgendosi ai fanciulli dellasilo, gli dice Birichini,non fatelo pi. Ci ripetiamo: mentre allOnu si discute sulla lanacaprina materializzata sullesatta parola da pronunciare per non of-fendere lonorabilit di vili terroristi, nel mondo si muore... Vetriolo

    BUSINESS CON LORIENTELa debole domanda interna sta spingendo le imprese italiane verso linter-nazionalizzazione. Essa richiede, tra gli altri elementi, unefficiente promo-zione allestero, informazioni aggiornate ed unadeguata struttura disupporto in termini di organizzazione e di servizi. Per questo le sezioni Fi-dapa B.P.W. di Firenze Centro, Roma Campidoglio, lAssociazione A.Bonciani Azzurri dItalia, con il patrocinio del Ministero degli AffariEsteri e del Distretto Centro Fidapa B.P.W. hanno organizzato marted 3marzo 2015 un convegno dal titolo: Le opportunit per le PMI italiane nelSud-Est asiatico. Il ruolo delle donne che si tenuta nella prestigiosa sededella Cassa di Risparmio di Firenze. Tra gli interventi particolarmente si-gnificativi vi sono quelli della dott.ssa Sara Rezoagli, Capo Ufficio VIISud Est asiatico della Direzione Generale del Ministero degli AffariEsteri, che ha illustrato la diplomazia della crescita. Accanto al tradizio-nale lavoro di rappresentanza, il complesso delle attivit della nostra reteestera svolge anche la funzione di Business to Diplomacy teso ad age-volare e supportare le occasioni daffari. Il dott. Federico Donato, Presi-dente della Camera di Commercio Italiana a Singapore, ne ha illustrato lelinee essenziali. Essa associa oltre 250 membri creando opportunit di bu-siness sia per imprese italiane nellarea, che per imprese singaporiane allaricerca di partner ed opportunit di investimento in Europa. In riferimentoa Singapore, il dottor Federico Donato ha affermato che il trampolinoper il Sud Est asiatico, un hub strategico che concilia la possibilit dioperare in una macroarea caratterizzata da un radicale dinamismo econo-mico, mantenendo, al contempo, i pi elevati standard internazionali di ef-ficienza, sicurezza e legalit. La presenza italiana a Singapore in forteaumento e ad oggi supera i 4.000 connazionali. Nella citt Stato operanooltre 300 imprese italiane, molte delle quali hanno scelto Singapore comebase regionale dalla quale controllano lintera area Asia Pacifico. In questocontesto la presenza femminile sta aumentando fortemente in molte delleposizioni di top management locale, oltre che negli studi legali e nel settorebancario. Il dott. Roberto Magnifico, partner della LVenture Group, ha il-lustrato le grandi potenzialit per le start up nella citt-Stato i cui centri diricerca si avvalgono della collaborazione degli omologhi pi qualificati inEuropa, negli Stati Uniti, oltre alla cooperazione con prestigiose Universitsituate ai due lati dellAtlantico. Nello stesso tempo ha sottolineato la ne-cessit dellassoluto rispetto di parametri internazionali in riferimento allestart up. Il dott. Francesco Marcolini, Ceo dell Asia Trading Project haaffermato che la penetrazione nei mercati asiatici richiede un network im-prenditoriale ed unattenta strategia di marketing mirata per settori di at-tivit e zone geografiche. E opportuno, inoltre, ricercare e stabilire uncomplesso di relazioni sociali e di business nelle aree di interesse del pro-cesso di internazionalizzazione delle imprese. Fiorella Ialongo

  • PARLAMENTISUB-STATALI

    Il 5 marzo si tenuto nellanuova Aula del Palazzo deigruppi parlamentari, Via diCampo Marzio, un convegnosui Parlamenti sub-statali nelladimensione nazionale ed euro-pea organizzato dalla Cameradei deputati e dal Dipartimentodi Scienze Politiche dellUni-versit La Sapienza di Roma.I protagonisti dellincontro, pre-sieduti dal professor Fulco Lan-chester preside della facolt diScienze Politiche dellUniver-sit La Sapienza, hanno toc-cato il tema della partecipazionedei Parlamenti sub-statali nelprocesso decisionale europeosoprattutto alla luce del trattatodi Lisbona del 2007. Presentiinoltre il professor FranciscoBalaguer Callejn, Diparti-mento di Diritto costituzionaleallUniversit di Granada cheha introdotto brillantementenella sua relazione introduttivalargomento anticipando il pro-blema del principio di sussidia-riet e quello della relazione traregioni ed Unione Europea.Molti sono stati gli spunti di ri-flessione con la testimonianzadi molti consiglieri regionaliitaliani e stranieri, tra cui AnnaLeone (Consiglio della RegioneFriuli Venezia Giulia); BarbaraAttili (Assemblea legislativadella Regione Emilia Roma-gna); David Melding (Assembly for Wales) e molti altri. Consapevoli del fatto che il Trattato di Li-sbona non ha estinto il problema della difficile comunicazione tra enti statali e sub-statali e enti europeiil convegno voleva anche portare a riflettere sulle possibili soluzioni da prendere per il futuro. Infattiche noi europei siamo di fronte ad una nuova forma di democrazia, molto pi vicina sicuramente allademocrazia partecipativa che non a quella rappresentativa, alla luce anche del deficit democraticoemerso nelle ultime elezioni europee nel 2009, non certamente una novit e convegni come questiservono senzaltro a stimolare la riflessione riguardo alle difficolt riscontrate nel dialogo tra Nazionee Comunit Europea. Giuseppe Di Matteo

    LATTUALIT, pag. 3N. 4 APRILE 2015

    PARLAMENTO MONDIALEper la SICUREZZA e la PACE

    Lord Presidente: Sen. Eugenio Lai(Notiziario a cura di Paolo Macali)

    TEMATICHE INTERNAZIONALI E VARIE

    LEGITTIMIT STORICA,RELIGIOSA E MORALE DELLE CROCIATE

    Quattro secoli di invasioni militari (massacri di uomini, deportazionidi donne negli harem, conversione forzata dei bambini) e razzie, dicui nessuno mai potr fare il calcolo non tanto dei danni materiali,quanto del numero dei massacrati e del dolore immenso causato a in-tere generazioni di cristiani, senza che questi potessero in alcun modocontrattaccare..Gli stessi pellegrini che andavano in Terra Santa ve-nivano spesso massacrati, specie a partire dallXI secolo, con larrivodel dominio dei turchi selgiuchidi. Tutto quanto detto deve essere te-nuto presente prima di emettere qualsivoglia giudizio storico e mo-rale sulla crociate: non si pu infatti presentare i crociati come unabanda di matti fanatici e ladri che cal improvvisamente in Pale-stina per rubare tutto a tutti e uccidere i poveri musulmani indifesi.Ci solo ridicolo, evidentemente sostenuto da chi non cerca la veritstorica ma mosso solo dal suo odio anticristiano (o dalla sua sim-patia filoislamica).Come sempre ufficialmente dichiarato dallaChiesa tramite la voce dei Papi e dai teorici del movimento crociato(fra questi, san Bernardo di Chiaravalle) e dai teologi medievali (fragli altri, san Tommaso dAquino e anche santa Caterina da Siena), loscopo e la legittimit delle crociate risiedono nei seguenti princpifondamentali: 1. Il diritto/dovere assoluto della Cristianit a rientrarein possesso dei Luoghi Santi; 2. La difesa dei pellegrini (e a tal finenacquero gli Ordini monastico-cavallereschi); 3. La legittima difesadai secolari assalti della Jahad islamica. Come si pu notare, tutti etre i princpi indicati si fondano pienamente sul diritto naturale:quello del recupero della legittima propriet privata lesa, quella delladifesa del pi debole dalla violenza ingiustificata, quello della legit-tima difesa da un nemico ingiustamente invasore. interessante no-tare a riguardo che le fonti islamiche sulle crociate, pur accusando icrociati di atti barbarici e stragisti di ogni genere, mai mettono peridealmente in dubbio il loro diritto alla riconquista dei Luoghi dellaRedenzione di Cristo. Da conquistatori, essi sanno che il diritto delpi forte, su cui essi si fondano, prevede anche il contrattacco. A que-sti tre princpi poi, santa Caterina da Siena ne aggiunge un altro: il do-veroso tentativo di conversione degli infedeli alla vera Fede, per laloro salvezza eterna, bene supremo di ogni uomo. Per necessariacompletezza, occorre tener presente poi che il movimento crociatonon si esaur nellambito dei due secoli (1096-1291) in cui avvennerola conquista e la perdita della Terra Santa da parte cristiana (crociatetradizionali); infatti, a partire dal XIV secolo, e fino agli inizi delXVIII, con lavanzata inarrestabile dei turchi ottomani, di crociatese ne dovettero fare in continuazione; questa volta per non per ri-prendere i Luoghi Santi, ma per difendere lEuropa stessa (lImperoRomano dOriente cadde in mano islamica nel 1453) dalla conquistamusulmana. I soli nomi di Cipro, Malta, Lepanto, Vienna (ancora nel1683) ci dicono quale immane tragedia per secoli si consumataanche dopo le stesse crociate tradizionali e ci testimoniano un fattoincontrovertibile e di importanza capitale: per quattro secoli prima eper altri quattro secoli dopo le crociate tradizionali, il mondo cri-stiano stato messo sotto attacco militare dallIslam (prima arabo,poi turco), subendo quella che pu definirsi la pi grande e lungaguerra dassalto mai condotta nella storia, in obbedienza ai dettamidella Jahad (Guerra Santa) voluta e iniziata da Maometto stesso.Mille anni di guerre. Per questo, occorre essere sereni, preparati egiusti nei giudizi. Le crociate furono insomma anzitutto guerre di le-gittima difesa e di riconquista di quanto illegittimamente preso da unnemico invasore. Pertanto, ebbero piena legittimit storica e ideale(ci non giustifica, ovviamente, tutte le violenze gratuite commesseda parte cristiana nel corso dei secoli). Ancor pi ci valido a partiredal XIV secolo, quando lunico scopo del movimento crociato di-venne la difesa della Cristianit intera aggredita dai turchi.

    Pierluigi Vignola

    LE DROGHE COSIDDETTE LEGGERE ?La cannabis fa male. Il termine di droga leggera, attribuitogli probabilmente perch, a differenza degli altristupefacenti, anche a dosi elevate non uccide il consumatore, in realt non le si conf affatto.Gli studi pi ac-creditati come quello pubblicato nellottobre 2012 dalla rivista Proceedings of the National Academy ofSciences hanno dimostrato che si tratta di una sostanza psicoattiva neurotossica e pertanto pericolosa per lasalute mentale e fisica propria e altrui. E tanto maggiori sono i rischi quanto ne pi precoce luso in relazionead un cervello che si trova nella delicata fase di sviluppo celebrale che termina solo dopo i 21 anni. Tecnichedi imaging come la risonanza magnetica hanno messo in evidenza nei fumatori cronici giovanili la presenzadi danni strutturali che si traducono a livello sintomatologico in una marcata diminuzione del quoziente intel-lettivo e di una serie di funzioni cognitive come lattenzione focalizzata, le capacit esecutive, la memoria dilavoro oltre a lapparato respiratorio e quello immunitario, causa tachicardie e mal di testa. Afferma il Mini-stero della Salute che lassunzione in dosi elevate pu comportare linsorgere di paranoie e manie di perse-cuzione. Se consumata per lunghi periodi la cannabis pu dar luogo a quella che definita sindromemotivazionale, un disturbo caratterizzato da distrazione, apatia, riduzione delle attivit, incapacit di gestirenuovi problemi, compromissione del giudizio e delle abilit comunicative. Ma nonostante tutto ci sia risa-puto, ciclicamente la richiesta di depenalizzare o legalizzare o liberalizzare la produzione e il consumo di can-nabis fa la sua apparizione nel dibattito politico. Stavolta per la storica battaglia antiproibizionista ispirataallindividualismo libertario vede in prima linea gli Stati Uniti che, ancorch in passato nemici giurati di tuttele droghe, si stanno avviando a grandi passi verso la legalizzazione generalizzata di marijuana, hashish e pro-dotti derivati. Un processo iniziato con lautorizzazione delluso medico della cannabis, oggi in vigore in ben21 Stati della federazione, e approdato allinizio di questanno alla legalizzazione delluso ricreativo nel Co-lorado e nello Stato di Washington, mentre gi sono in previsione in altri nove Stati 14 referendum che miranoalla legalizzazione a scopo medico, come hanno gi fatto quelli di New York e Illinois, o direttamente alla le-galizzazione tout-court, con un meccanismo progressivo che mira ad una legislazione omogenea su tutto ilterritorio nazionale, in un processo simile a quello che ha reso legali i matrimoni gay. Un atteggiamento am-biguo quello odierno degli USA testimoniato dallo stesso Presidente Obama che in una recente intervista al NewYorker ha giudicato la marijuana meno pericolosa dellalcol, e che, pur ribadendo che bene non fa, ritiene ilsuo uso costituisca una cattiva abitudine e un vizio anche se non lo consiglierebbe alle figlie. Patrick Kennedyfiglio di Ted ed ex deputato democratico, gli ha replicato giustamente che la marijuana di oggi, geneticamentemodificata, ha poco a che vedere con la cannabis resa famosa dalla cultura hyppie e non la stessa fumata dalpresidente pi di trentanni fa, quandera studente: la sua componente psicoattiva principale, il THC, oggi molto maggiore (da qualche anno infatti viene proposta un tipo di cannabis sempre pi potente e con effettofortemente alterante. Di norma nella cannabis si trova dal 5 al 7% di principio attivo, ma oggi ci sono pianteappositamente modificate e coltivate con tecniche violente di coltura intensiva che hanno percentuali di THCnella pianta fresca del 20-25% e che arrivano dopo il processo di essiccazione a contenerne fino al 55%.).Quindi a quale prezzo e sulla pelle di chi la si vuol legalizzare anche nel nostro paese? certo che il numerodei consumatori, al contrario di quanto alcuni asseriscono, crescerebbe e quindi di conseguenza avremmo pistudenti di scarso o nullo rendimento, pi incidenti stradali, pi depressi, pi schizofrenici, pi paranoici, piinfettati da malattie sessualmente trasmissibili, pi alcolizzati, pi eroinomani e cocainomani, ovvero in unaparola pi politossicodipendenti: insomma pi gente che fa del male a se stessa e agli altri. Altro argomentoantiproibizionista che fa acqua da tutte le parti quello che sottolinea la minore pericolosit per la salute deidanni da cannabis rispetto a quelli da tabacco, alcool e droghe pesanti come eroina e cocaina. In realt unproblema mal posto poich la cannabis nelluso comune non viene a sostituire queste droghe, piuttosto spes-sissimo si accompagna ad esse. Chi fuma spinelli in genere fuma anche tabacco, si sbronza e attua altri com-portamenti a rischio, per esempio pratica sesso casuale e senza cautele o si mette alla guida di un veicolo purtrovandosi in stato di alterazione sensoriale. Il fatto che lassunzione di cannabis allenta i freni inibitori proprie altrui uno dei motivi per cui spesso viene consumata in gruppo. Infine va sempre ricordato che dal consumofrequente di cannabis si passa facilmente a quello di sostanze pi pesanti. I dati mostrano con evidenza che ilnumero di consumatori di eroina in una popolazione di consumatori di marjuana, cresce con il crescere dellafrequenza delluso di questultima. Sappiamo benissimo affermano da parte loro i responsabili della Comu-nit di San Patrignano quanto sia pericoloso un atteggiamento permissivista per i ragazzi pi indifesi chenella marijuana potrebbero trovare un accesso privilegiato alle altre sostanze. Non a caso ben il 98% dei ragazziche abbiamo in percorso ha iniziato con il classico spinello, considerato per assurdo normale.

    Pierluigi Vignola

    INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA LEGA DEI MUSULMANI EUROPEIALFREDO MAIOLESE IN MISSIONE DI PACE IN GIORDANIA,

    IN QUALIT DI SEGRETARIO GENERALE DEL PARLAMENTO MONDIALEDEGLI STATI, ENTE CHE OPERA IN COLLABORAZIONE CON LONU

    La recente costituzione del califfato islamico da parte dellISIS, in Medio Oriente e nellAfrica del Nord, hamesso in forte allarme lUnione Europea e lOccidente. In particolare oggi sotto gli occhi di tutti la ter-ribile campagna mediatica dellISIS che ha visto diffondere, tramite i social network, video di propagandainneggianti alla Jihad e la documentazione macabra di uccisioni di prigionieri e civili rapiti, nonch la re-gistrazione di stragi perpetuate nei villaggi e tra le popolazioni di cristiani e musulmani in fuga dalla guerra.LAmbasciatore Alfredo Maiolese, genovese (nella foto), noto per lapproccio sempre teso al dialogo e alrispetto di ogni persona e della sua identit religiosa. In qualit di Segretario Generale del ParlamentoMondiale degli Stati intervenuto pi volte in convegni tenuti in Europa e nel Mondo, per condannare ilterrorismo sanguinario e ha perorato la via del dialogo interreligioso in ogni circostanza di tempo e diluogo. Alcuni giorni fa ha preso parte a unimportante missione di Pace e Solidariet in Giordania.Ambasciatore innanzitutto quali finalit ha il Parlamento Mondiale degli Stati? E unistituzione cheha sede a New York e un importante ufficio di rappresentanza a Roma, in particolare collabora a stretto con-tatto con lOrganizzazione delle Nazioni Unite sui temi della Sicurezza e della Pace. Recentemente lei hapreso parte a una importante missione in Medio oriente Si, in Giordania. Il primo giorno abbiamo fattovisita alla famiglia del pilota giordano arso vivo dallISIS. Un atto dovuto, ma mi lasci dire, anche partico-larmente voluto. I genitori e i familiari hanno apprezzato il gesto di solidariet da parte di esponenti e personalit del popolo italiano. Eho constatato che anche la mia presenza, come Presidente della Lega dei Musulmani Europei, ha colpito e favorevolmente sorpreso. Ilpadre della vittima ci ha riferito che ha chiesto al Re della Giordania, che gli aveva fatto visita, di porre il figlio minore nelle condizionidi divenire anche lui pilota per servire la Patria in difesa di un terrorismo cos sanguinario e spietato. Re Abdallah si impegnato a inviareil figlio a studiare nelle migliori scuole militari. Bene, ritorniamo alla missione, chi ha fatto parte della delegazione? Come sa unruolo molto importante, svolto dai militari italiani e riconosciuto in ambito internazionale, quello specifico del peacekeeping. Assumequindi un significato particolare in questa missione la presenza del Generale Antonio Pappalardo dell'Arma dei Carabinieri. Facevanoparte della delegazione anche la prof. Rita Sanvicenti, direttrice della rivista Aurora International Journal e il giornalista Luca Russo.La missione ha previsto alcuni incontri ai massimi livelli Siamo stati ricevuti dal Presidente del Parlamento Giordano Atef Taraw-neh. Il Presidente ha fatto presente che la Giordania non pu affrontare da sola le grandi emergenze che si stanno verificando allefrontiere con la Siria, lIraq, il Kurdistan e la Palestina, dai cui territori sono entrati in Giordania gi oltre 3 milioni di profughi. Lemer-genza terrorismo da parte dei fanatici dellISIS richiede un impegno comune e determinato a livello internazionale. Il Presidente hafatto richieste specifiche allItalia? AllItalia in particolare no, allOccidente nella sua complessit e articolazione si. Ha sostenuto che necessaria unattivit informativa, educativa e culturale per sviluppare il dialogo interreligioso e dare una corretta informazione almondo occidentale sui reali sentimenti di pace dei musulmani in generale e dei Giordani in particolare. La Giordania ha dato il massimosviluppo a questo dialogo, tanto vero che nel suo territorio su una popolazione dell1.5% di cristiani vi sono oltre trecento chiese. Nellechiese cristiane e nelle moschee vi molta tolleranza e un reciproco rispetto, a tal punto che in molte chiese si legge il Corano con unprofondo spirito di fratellanza e tolleranza, cos come lIslam rispetta le festivit religiose cristiane. Senza dubbio la Giordania oggi fafronte a gravissime emergenze, necessita di sostegno in qualsiasi campo, da quello commerciale a quello culturale, essendo ormai e difatto in prima linea su pi fronti di guerra. A cosa era dovuta la presenza del Generale Pappalardo? Ho chiesto la collaborazione delGenerale a seguito della richiesta del Presidente del Parlamento giordano di conoscere meglio l'Arma dei Carabinieri, arma conosciutain tutto il mondo. Dopo aver illustrato le caratteristiche dei Carabinieri, forza di polizia ad ordinamento militare idonea a fronteggiarequalsiasi emergenza collegata al terrorismo, il Generale ha prospettato la possibilit di organizzare un convegno sulla pace e la solidariettra Cristiani, Islamici ed Ebrei da tenere ad Amman e a Roma, con lintervento di illustri statisti e politologi. La sua presenza stata pre-ziosa anche nella sua veste di compositore musicale e di esperto in problematiche politiche e sociali La deputata del Parlamento giordano,Kholoud Khatatbeh, appreso che il Generale Pappalardo anche un bravissimo compositore musicale, lo ha invitato a comporre unoperada far eseguire al termine del convegno, in lingua araba e italiana. Lui ha accettato anche questo difficile compito. Prima di ripartirelincontro con lAmbasciatore italiano Patrizio Fondi... Si, al termine della visita la delegazione italiana stata ricevuta dallAmba-sciatore dItalia al quale abbiamo riferito lesito dellincontro e la proposta del convegno. LAmbasciatore ha espresso vivo apprezza-mento per la lodevole iniziativa, speriamo che possa concretizzarsi presto levento, e che consenta di far crescere la collaborazione e ilsostegno alla Giordania, da sempre terra di incontro e convivenza tra popoli e religioni diverse. In un momento cosi difficile per i conflitti,che sembrano di natura religiosa ma che sempre pi fanno comprendere che con la fede e le religioni poco hanno a che fare, raccogliamole speranze dellAmbasciatore Maiolese. Una missione riuscita e grazie a lui ascrivibile in minima parte a Genova, la sua e la nostracitt. Uniniziativa di respiro internazionale, che fa ben sperare e fa alzare lo sguardo della citt sul mondo, affinch l'impegno nellacostruzione di ponti di amicizia e di rispetto tra diverse culture e fedi venga posto al centro; vera risposta a chi fa del terrore unaragione di vita. E di morte. Lorenzo Rizzo

    CEI: QUANDO IL SOCIAL TI RENDE ASOCIALEIl mondo cattolico sinterroga sul fenomeno dei social network. Sulsito della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) leggiamo un articoloa firma di Rino Farda che analizza taluni aspetti contraddittori di Fa-cebook e di Twitter. Il mondo dei social scrive Farda sta vivendoun momento del tutto particolare, che potrebbe diventare una sorta dimetafora della nostra vita contemporanea. Nonostante la diffusionee il successo osserva acutamente lautore si riscontrano ovunquesentimenti negativi nei confronti di questo nuovo strumento di co-municazione e di condivisione della contemporaneit. Per avvalo-rare la propria affermazione, Farda cita le campagne dicomunicazione di due grandi multinazionali come la Coca-Cola e laDove, profonde conoscitrici del mezzo e delle sue dinamiche. Mesifa la Coca-Cola lanci una campagna finalizzata a trasformare i mes-saggi negativi pubblicati su Twitter in immagini positive. La campa-gna per venne subito hackerata, al punto da costringere laCoca-Cola a sospendere liniziativa. Internet quello che noi fac-ciamo hanno detto i responsabili della multinazionale. Avevamosperato dispirare le persone a renderlo un posto pi positivo. Il virusinformatico che ci ha aggredito un perfetto esempio delle negativitpervasive che abbiamo voluto affrontare con questa campagna. Unimpegno analogo stato affrontato dalla Dove, la societ specializ-zata in cosmetici non aggressivi, che ha lanciato una campagna dicomunicazione dedicata alla vera bellezza per promuovere lauto-stima fra le donne. La campagna prende spunto da uno studio deimessaggi pubblicati su Twitter, secondo il quale moltissime donnescrivono commenti feroci sul proprio aspetto, nonch su quello di at-trici e personaggi famosi. In conseguenza di ci, la Dove ha coniatolo slogan: Cambiamo il modo di parlare di bellezza sui socialmedia, lanciando una crociata contro la crudezza del linguaggiousato sui social. Nel quadro delle contraddizioni dei social, c ancheuna nuova applicazione denominata Cloak (Mantello) che permettedi sapere dove sono i nostri amici al fine di evitare dincontrarli.Tutto il contrario dello spirito che aveva animato i primi pionieri diFacebook e di Twitter conclude larticolo pubblicato sul sito dellaCEI. La Santa Sede ha elaborato, negli anni, originali riflessioni sullerisorse e i rischi dei social network. Che hanno da un lato un poten-ziale enorme per promuovere la pace e costruire ponti di dialogo trai popoli, mentre dallaltro possono generare una monocultura chesvaluta la peculiarit delle pratiche culturali e lindividualit delcredo religioso. Lauspicio che accomuna i messaggi pontifici chela promessa prevalga sulla minaccia, la comunicazione sullaliena-zione. Carmen Galoppo

  • LA VALUTAZIONE DELLA PROVA NEL DIRITTO PENALE ITALIANONella prima puntata abbiamo testualmente e integralmente citato lart. 192 c.p.p., in ordine alla va-lutazione della prova da parte del giudice nel procedimento penale, e per quanto concerne il comma1, circa lobbligo del giudice di dar conto nella motivazione dei risultati acquisiti e dei criteriadottati, troviamo che la S.C. di Cassazione ha statuito che affetta dal vizio di illogicit e di ca-renza di motivazione la decisione del giudice di merito che, anzich basarsi su massime di espe-rienza - caratterizzate da generalizzazioni tratte con procedimento induttivo dallesperienza comune,conformemente agli orientamenti diffusi nella cultura e nel contesto spazio-temporale in cui maturala decisione - utilizzi semplici congetture, cio, ipotesi fondate su mere possibilit, non verificatein base allid quod plerumque accidit (ci che di solito accade) ed insuscettibili, quindi, di verificaempirica. Nel caso di specie la Cassazione ha annullato unordinanza del Tribunale della Libert,che, sulla base di una mera dichiarazione dellindagato, che sosteneva di fare solo un uso personaledella droga da lui detenuta, aveva desunto, sia la volont di non coinvolgere i fornitori, sia lesistenzadi contatti con la criminalit operante nel settore, che, con le sue dichiarazioni, dimostrava, invece,di non voler recidere (Cass. 27 nov. 2013, n. 258135, caso Keller). Riteniamo che questa sentenza,sebbene, purtroppo, dobbiamo dire, spesso negletta dalle Procure e anche dai giudici di merito, so-prattutto di prima istanza, sia molto importante al fine di garantire agli indagati e agli imputati unavera giustizia informata ai principi costituzionali di cui agli artt. 13 e 27, co. 2, Cost.. Lo abbiamovisto proprio nei giorni scorsi nel caso Berlusconi (indubbiamente il pi clatant!) e, per quanto ri-guarda le Procure, nel caso Logli, in cui il G.U.P. ha dichiarato il non luogo a procedere, perchil fatto non sussiste, non ravvisando, evidentemente, nella richiesta di rinvio a giudizio cos comeformulata dalla Procura, appunto, se non mere congetture, mere ipotesi investigative, non fondatealla prova dei fatti, peraltro in assenza del cadavere della povera Roberta Ragusa, che la Procura ri-tiene sia stato soppresso, senza addurre, alla stregua dei fatti, indubitabilmente, indizi gravi, precisie concordanti. E quanto allapplicazione del disposto dellart. 192, co. 3, c.p.p., la S.C. ha, altres,statuito che una causale del delitto, specifica ed univoca non costituisce un semplice indizio, mapu fungere da riscontro a dichiarazioni dotate dei requisiti di credibilit ed attendibilit (Cass. 17lug. 2013, caso Barbaro e anal. la n. 256966). Inoltre, Ai fini della prova indiziaria, possonoessere utilizzati anche elementi negativi purch offrano un dato conoscitivo certo, convincente enon generico. In questa fattispecie la S.C. ha ritenuto corretta la decisione impugnata che avevadesunto la falsit di un giuramento decisorio, avente ad oggetto il pagamento di un ingente debitosocietario, anche dalla circostanza che non vi fosse traccia di tale versamento nella documentazionedelle societ di capitali coinvolte nella vicenda (Cass. 20 nov. 2013, n. 257711, caso Lombardini).(Continua) Sergio Scalia

    LATTUALIT, pag. 4 N. 4 APRILE 2015TEMATICHE ETICO-SOCIALI

    I NO TAV NON SONO TERRORISTI. RIFLESSIONEI fatti di violenza contro le Forze dellOrdine nel quadro delle contestazioni contro la TAV, da partedi frange violente di persone che si sono aggiunte alla pacifica manifestazione degli abitanti dellazona in difesa del proprio territorio, hanno ravvivato di nuovo luso del termine ecoterrorismo. Asorpresa per i quattro NO TAV sono stati assolti dalla Corte dAssise di Torino dallaccusa di ter-rorismo per lassalto a colpi di molotov al cantiere della Torino-Lione, nel maggio 2013, perch nonintendevano attentare alla vita o allincolumit delle persone presenti nel cantiere. Lo si legge nellemotivazioni della sentenza depositate il 23 febbraio scorso; .. nessuna delle manifestazioni violentefino a ora compiute ha inciso, neppure potenzialmente, sugli organismi statali interessati alla rea-lizzazione dellopera.non si ritiene che la programmazione emersa dal tenore delle telefonate og-getto di intercettazionedal numero di soggetti concorrentidalle armi proprie o improprieutilizzate fossero di per s tali da incidere, anche solo potenzialmente, sulla volont dello Stato diproseguire i lavori programmati... Prendendo spunto dalla sentenza di cui sopra, chiariamo subitoche lecologia, vale a dire la tutela dellambiente e del territorio, come della salute pubblica, rispettoal terrorismo, costituiscono mondi opposti e inavvicinabili. Non sar certamente linfiltrazione diteppisti o ancor pi pericolose categorie di persone con unasserita matrice ecologista nellambitodi iniziative sociali e pacifiche a far si che la scienza e la cultura ecologica possano essere conta-minate dalla parola terrorismo. La cultura ecologica, infatti, vive per il rispetto di ogni forma divita e per la difesa dei pi delicati equilibri della natura. Sino ad oggi i provvedimenti pi incisiviper lecoterrorismo sono stati adottati dagli USA e dal Regno Unito. Cosi, mentre negli Stati UnitilFBI ha coniato una definizione di ecoterrorismo e il Governo ha introdotto leggi federali appro-vate dal Senato sin dal 2006, in Europa non si ancora preparati tanto che non esiste ancora unadefinizione giuridica di ecoterrorismo. La mancanza di uno specifico riferimento nor-mativo fa s che spesso i sistemi giudiziari dei Paesi membri derubrichino reati cheproprio a tale forma di terrorismo andrebbero ascritti, producendo condanne nonsignificative ai fini del contrasto del fenomeno. Senza alcuna pretesa di stabiliredelle analogie con il passato, va detto che sarebbe di nuovo sbagliato, tipica pa-tologia italiana, sottovalutare o registrare con indifferenza ci che sta accadendo.Certamente lattenzione va tenuta costantemente alta e questo imperativo di vi-gilanza riguarda in primis la Politica, i Servizi di Intelligence, le Polizie, cometutte le Istituzioni, non escludendo la gente comune perch oggi, sullonda lungadella gravissima crisi economica, la saldatura dei gruppi terroristici dormienti ovveroben vitali, con frange anarchiche anche internazionali, senzaltro possibile. A ci si aggiunge lapi che reale minaccia del terrorismo islamico non certamente a noi lontano. Raffaele Vacca

    QUANDO LE REGOLE DEL GIOCO SONO FALSATEImmaginate che per un incontro di boxe salgano sul ring un peso-massimo e un peso-piuma. Chi vince-rebbe lincontro? Ovviamente il peso-massimo. Ma sarebbe una gara assolutamente irregolare e quindinon omologabile in quanto violerebbe il regolamento sportivo. Immaginate poi che in una gara di velocitdei cento metri piani un atleta si posizioni cinquanta metri pi avanti degli altri concorrenti. Chi taglie-rebbe per primo il traguardo? Ovviamente latleta posizionato pi avanti. Ma anche in questo caso la garasarebbe assolutamente irregolare e quindi non omologabile. Immaginate ancora che due persone decidanodi andare da Roma a Milano in auto, partendo contemporaneamente; per, una viaggia in Panda e laltrain Ferrari. Chi arriverebbe per primo? Ovviamente chi ha viaggiato in Ferrari. Ho voluto proporre soloquesti tre esempi per far emergere lincontestabile evidenza dellirregolarit di svolgimento delle com-petizioni elettorali. Immaginate che un candidato (o un partito) decida di partecipare alla campagna elet-torale potendo spendere uningente somma di denaro mentre un altro candidato vi partecipi senza poteroffrire ai suoi elettori nemmeno una tazza di caff. Secondo voi, chi potrebbe ottenere il maggior numerodi consensi? Ovviamente il candidato pi ricco. Ma potreste affermare, con la mano sulla coscienza, chetale competizione sia regolare? Ve la sentireste di definirla democratica? A mio avviso, quando unacompetizione si svolge violando il principio delle Pari opportunit va considerata assolutamente frau-dolenta e quindi non valida. Se le leggi elettorali permettono Impari opportunit non possono dar vitaad un sistema politico democratico ma ad un sistema lobby-pluto-cratico. Vale a dire, lesatto contrariodel demos cratos ideato e attuato in Atene, per la prima volta nella Storia, nel quinto secolo a. C. daPericle. Quel sistema rimase in vigore, con eccellenti risultati anti-corruzione, per quasi due secoli. E sa-rebbe rimasto in vigore per molti altri secoli se non fosse stato abbattuto barbaramente dalle falangi ma-cedoni di Filippo II nel 322 a. C. Oggi, nei Paesi occidentali, molti leaders politici si vantano di esseredemocratici, mentendo sapendo di mentire. Sono responsabili di aver dato vita, per sfrenate ambizionidi potere, ad una democrazia degenerata. E continuano ad infischiarsi di un astensionismo elettorale cheha superato il 50% degli aventi diritto al voto. C.G.S.S.

    I DIRITTI DELLE DONNE SONO INVIOLABILIL8 marzo si celebra la festa della donna. La donna simbolo di fedelt, di maternit, di lavoro, diprofessionalit, di amore. In effetti anche se la data della festa stata instaurata come simbolo diun macabro ricordo per donne perite in un incendio di una fabbrica americana, scempio da sempredello sfruttamento del lavoro privo di norme di sicurezza, a scapito del popolo per larricchimentodella casta, volta a infondere nei cuori di tutti noi, il raggiungimento dei diritti acquisiti nella so-ciet grazie a coloro che hanno combattuto e sono morti per farci godere delle pari opportunit, al-meno in occidente. Infatti in alcuni paesi del mondo non cos, bambine vittime delle tradizioni alquale si infligge linfibulazione, spose bambine al quale viene negata linfanzia, sfruttamento dellaprostituzione, traffico di organi, non si possono chiudere gli occhi di fronte a questo scempio, vannoricordate ogni giorno e bisogna tenerle presente per poter aiutare queste innocenti vittime di uno star-system menefreghista. Benvenuto Internet virtuale che aiuti il mondo a relazionarsi, a globalizzarsima che in realt annulli il reale. La realt unaltra cosa, bisogna aiutarsi veramente cominciandodal proprio prossimo, e allungando locchio oltre lorizzonte del positivo, volgendo lapropria piet anche al negativo di chi soffre in silenzio, e non pu far nulla per mo-dificare il proprio destino, se non aspirare a fuggire dal proprio paese per poteraspirare a un futuro migliore. Non rispettare le proprie tradizioni non significarinnegare le proprie radici ma, contestare col proprio senno mentale ci che sbagliato.Vorrebbero relegarci nuovamente ad un ruolo che non ci appartiene, male battaglie vinte difficilmente permetteranno ci, i nostri diritti sono sacrosantied intoccabili, inviolabili, abbiamo superato luomo in ogni campo, perch ab-biamo una marcia in pi, ragioniamo con un cervello da donna superiore a quellodelluomo (ci scientificamente provato e con il cuore). Aspiriamo a fare ancora dipi ogni giorno della nostra vita, per il bene dellintera umanit, sino allultimo respiro la nostra vocetuoner e leco la riporter nel globo. Francesca Pagano

    LUCI E OMBRE DELLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA DEI GIORNALISTILa formazione ha girato la boa del suo primo anno di vita. Un traguardo importante visto che igiornalisti italiani mai avevano impostato una nutrita serie di iniziative per migliorare la qualitdelle loro conoscenze, a cominciare da quelle deontologiche. Parola dellOrdine dei giornalisti.Il bilancio con le inevitabili ombre pu, comunque, definirsi positivo- secondo lODG- sia per laqualit della maggior parte dei corsi sia per la partecipazione che, per, riscontra ancora sacche diastensionismo troppo vaste e sulle quali bisogna cominciare a ragionare per evitare che si crei quelfenomeno tipico di simili situazioni. Vale a dire: una robusta maggioranza che sfiora i tre/quartidegli aventi obbligo e un altro quarto che ritiene di essere fuori. Soprattutto sulle motivazioniche spingono colleghi ad assumere questi atteggiamenti di rifiuto bisogner riflettere e ragionare perevitare che la situazione, anzich approdare ad una morbida soluzione, si incancrenisca. Il che po-trebbe significare lassunzione di provvedimenti sanzionatori che, al contrario, dovrebbero esserela ex trema ratio, quando insomma non c pi nulla da fare. Questo davvero il pensiero del-lODG, che non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro ma che deve fare i conti comunque-con alcuni primi risultati. Tra laltro, alcuni critici anche da correggere speditamente (ad es. unsurplus di offerta di corsi gratuiti che scoraggi il mercato della formazione a pagamento, per elen-carne uno tra i tanti). Comunque va detto-uno su quattro tra i giornalisti ha fatto la formazione ob-bligatoria per il 2014, per cui si resa necessaria una proroga per i 15 crediti obbligatori per il 2014,fino a febbraio 2015. Ma per il 2015 - sino a dicembre insomma - cari colleghi, serviranno altri 15crediti obbligatori. Parola dellODG. La categoria ha accettato a malincuore questobbligo, perch,di critiche al sistema se ne possono fare tante: difficolt ad iscriversi ai corsi gratuiti, fissit dellalista di attesa, mancata cancellazione ai corsi se impossibilitati a partecipare da parte dei colleghi,stesso obbligo formativo numero crediti sia per pubblicisti che per professionisti, etc... Le sanzionipreviste in caso di mancata formazione e raggiungimento dei crediti - 60 - in tre anni di attivitsono un grosso deterrente. Si pu arrivare fino alla cancellazione dal proprio Ordine territoriale. Ea dirla fuori dai denti, sono i pubblicisti freelance e precari che rischiano di pi. Pi precario sei,meno difese hai, e il tuo chiamarti fuori conta poco e pu essere facilmente sanzionato. Questo il Paese della Casta e dei poteri forti che non osano guardarsi allo specchio per fareuna sana autocritica: troppo potere degli Ordini, poco quello degli iscritti sempremeno tutelati e con poche possibilit di lavoro. Questo ci che in Italia significaquasi sempre la casta, nella realt delle cose. Questo il risultato inevitabile (sipensi alla magistratura) quando a una corporazione viene dato il privilegio di au-toamministrarsi al di fuori di ogni controllo, di decidere essa, sostanzialmente asuo arbitrio, i propri organici e come spendere i fondi che le affida lo Stato. Dietrole altisonanti parole autonomia e autogoverno la realt che novanta volte sucento si nasconde - e non pu essere altrimenti - linteresse di chi sta gi dentro e deisuoi protetti, la mancanza di ricambio, la difesa corporativa. I clientelismi. Tra queste caste vamesso anche lOrdine dei giornalisti. Ca va sans dire. Lisa Biasci

    NO ALLEUROPA DEGLI SPECULATORIPurtroppo lItalia non pu definirsi Stato libero, perch la sua sovranit limitata dallandamento del P.I.L.(Prodotto interno lordo), che la rende dipendente dallU.E. o meglio dagli Stati forti europei, che hanno un P.I.L.Questanno finalmente non pi negativo, ma appena + 0,4. Molti erroneamente danno la colpa alleuro,mentre la colpa limportanza che si d allincertezza della nostra economia, che incita i partner dell Eurozonaad imporci seri sacrifici per tenerci sempre sotto esame. Questi Stati pi forti dicono che lItalia non sottotutela, ma controllata e vincolata a determinate norme, perch potrebbe essere un serio rischio per lEuropa.Questa Europa, per, non lEuropa politica, che sarebbe indispensabile, ma solamente unEuropa economica,quella dei mercati finanziari sempre agitati da vari speculatori, quella delle banche, quella del rigore e dellamancanza di solidariet verso lo Stato, che mostra difficolt e perdita di dignit. La cosiddetta signoria delPil solo uninvenzione dei potentati finanziari, gestita da banche e dai fondi miliardari, pronti a speculare sullemostrate difficolt del popolo. Si trascurano purtroppo glindicatori non numerici che mettono in evidenza laqualit della vita e del benessere. Purtroppo il Pil viene definito la misura vitale della prosperit di uno Stato,che facendo fare enormi sacrifici al popolo pu far regredire il deficit di bilancio, portandolo al di sotto del 3%del Pil, come stabilito nel trattato di Maastricht per lUnione monetaria europea, ma tale risultato non vale ilprezzo pagato, purtroppo, dalla collettivit con laumento delle disparit, della disoccupazione e dei tagli allaspesa sociale, che compromettono i veri valori etici. Lattuale governo Renzi ha fatto presente allU.E. che lec-cessiva rigidit delle regole danneggia leconomia europea e il Pil degli Stati, infatti comincia a migliorare ilnostro Pil, che finalmente non pi negativo, ma positivo. E necessario, a mio avviso, per far ripartire benela nostra amata Italia che le riforme istituzionali e strutturali della politica, del lavoro, della giustizia, del fisco,dellamministrazione procedono con la rinascita culturale e morale del nostro Stato. Mario Coletti

    LE RAGIONI DEGLI ALTRIEra il 1824 quando Giacomo Leopardi, non pi quel Giacomo Leopardi che facevano studiare nella scuoladel tempo che fu, pessimista e solitario, ma quello che , ad oggi, considerato uno dei pi grandi intellettualidi tutti i tempi, il primo ad accorgersi della deriva nichilista verso cui versava loccidente interpretandolacome modernit, scriveva un breve saggio dal titolo Discorso sopra lo stato presente dei costumi deglita-liani, un intenso scritto di analisi sociale, che esaminando per primo lideologia italiana, e riunendo quindiquesta sotto ununica egida intellettuale, anticipa di quarantanni quello che sarebbe accaduto, ossia lunitdItalia. Ebbene, nel suddetto saggio il giovanissimo conte Leopardi fa uno spaccato della societ italiana,(ci va di riprecisarlo, quarantanni prima che di fatto questa societ si formi), che ritiene tutta frammentata,(ancor prima di nascere!), e intenta a guardare solamente al bene del proprio orticello, contrariamente allasociet francese, tutta unit dal sentirsi orgogliosa dessere francese, e ritrovante nella propria nazione ilfondamento dei valori da perseguire. Attenzione per, Leopardi, che plaude alla societ francese del tempo,riconosce negli italiani una superiorit, lo scetticismo, che pu significare ricerca continua e non cristalliz-zazione sulle proprie posizioni, e ragionamento con la propria testa, anzi, con le proprie teste, giacch gliitaliani pensano ognuno per s, e mai come ununica grande nazione. quello che sta accadendo al momentotra Italia e Francia. La Francia tutta unita nel perseverare lungo il proprio cammino di libert, anche se que-sta libert pu significare offendere i costumi e le tradizioni altrui, lItalia non ha un pensiero unico, discute,e se da un lato c chi pensa nellesasperare il concetto di libert, dallaltro c chi tiene conto delle diversesensibilit dovute anche ad un semplice fatto di razza, chi addirittura, essendo intellettuale nietzschiano, ri-tiene che si debba rivedere il significato di concetto. Una diversit di voci e di opinioni che rende, al mo-mento, la societ italiana superiore a quella francese, cos come aveva preventivato il nostro, perch prontaad esaminare quelle che sono le ragioni degli altri. Cambiamo allora prospettiva, cos come fa del restoanche Papa Francesco, e, ferma restando la condanna ad ogni tipo e grado di terrorismo, da quello che col-pisce unintera nazione e quello che si pratica tra le mura domestiche, esaminiamoci anche con gli occhi deglialtri. Cos oramai loccidente. Innanzitutto esporta la democrazia come se fosse un bene materiale, ma nonlo fa con senso della giustizia. Anche in Cina non c democrazia, i bambini lavorano anche dodici ore algiorno, e con i corpi dei condannati a morte bruciati vengono fatte le polveri che serviranno come base peralcuni cosmetici, ma nessun occidentale penserebbe di esportare il modello democratico in Cina, mentrecontinuamente questo modello, con miopia politica statunitense, stato esportato a popolazioni arabe. Anchese la democrazia una bella cosa, questa viene spesso imposta con le armi ad una popolazione alla quale,alla fine, viene imposto un pupazzo che per il solo fatto di possedere petrolio si permette lamercedes di un colore diverso per quanti sono i giorni della settimana, mentre la popola-zione non ha alcun beneficio. Laccoglienza in occidente c, forse ce n anche troppa,a cui non segue per la fase dellintegrazione reale, anche perch loccidente rimanesempre tale e nei propri costumi occidentali vuole riconoscersi. Si critica il musulma-nesimo, ma non si fa nulla neanche per portare avanti le ragioni del cristianesimo, lagioia di vivere la vita come dono, la fratellanza a tutti gli uomini; n ci si riconosce nelsenso di civilt di origine greco-romana, da cui loccidente ha preso le mosse. Una con-fusione che non riusciamo a comprendere nemmeno noi che occidentali lo siamo, mentreesportiamo idee a popolazioni che forse dovrebbero cominciare a formarsi le idee da s, edemancipazioni che sarebbe meglio che perseguissero da s cos come ha fatto loccidente, anche con il rogodei suoi figli migliori. Libert anche lasciare liberi gli altri di trovare la propria strada. Adalgisa Biondi

  • LATTUALIT, pag. 5N. 4 APRILE 2015 INIZIATIVE CULTURALI

    AVVISO UTILEAGLI ARTISTI E AGLI IMPRENDITORI

    Desideri che il Tuo messaggio su carta e in Rete vengaletto da migliaia di persone? E un desiderio che puoirealizzare facilmente. Chiama il cell. 347.0333846

    INVITO AL MAGGIO UNIACENSEI presidenti e dirigenti delle Associazioni culturali aderenti al-lUnione Italiana Associazioni Culturali (UN.I.A.C.) sono invitatia inoltrare, entro il 23 aprile, le domande di partecipazione aglieventi del Maggio Uniacense (Edizione 2015) specificando inomi degli Artisti, le citt e i luoghi, la durata delle mostre dartee dei concerti musicali, i libri da presentare ed ogni altra notiziada divulgare sui mezzi cartacei e sul web. Recapito postale: viaLorenzo il Magnifico 25 00013 Fonte Nuova (Roma). E mail:[email protected] - Info: cell. 3470333846

    LA METACRITICA DELLADIFFERENZA SESSUALE

    NAndrej Rublev per poi, per, suonare la campana spaccan-dola, perch essa non suona pi davanti a un pubblico machiama a raccolta il pubblico stesso e ne il suo trascendentalenon illusorio (vi scrivevo il 27 febbraio, a cavallo tra la festa degliuomini e la festa della donna)Proprio perch loggetto (il risuo-nare della campana) non qualcosa di esterno da interiorizzare,tale oggetto non pu in nessun modo essere fagocitato da un on-nivoro soggetto. Proprio perch loggetto in questo caso non qualcosa di esterno, esso non risuona nellaria, ma risuona neltempio, o meglio: laria in cui risuona essa stessa gi tempio;simbolo di quel tempio interiore dove il battito della campanaentra in sintonia e sincronia col battito del cuore di ognuno. chiaro che questo orizzonte di senso, istituito dal risuonare nelcuore di ognuno della campana, viene mandato in frantumiquando ci si ritrova in una sala da concerto oppure in un museo(concepito per esempio come white box) dove si mette in scenauna rappresentazione (non importa se visiva o sonora). Tra noi elopera (qui: il risuonare della campana) si frappone la rappresen-tazione. In una sala da concerto ci sarebbe il pubblico da una partee dallaltra ci sarebbero i musicisti ed in mezzo ci dovrebbe esserela musica da suonare per trasmettere al pubblico attraverso suoniun determinato contenuto (emozionale o di senso che sia). In que-sto senso il tuo contrapporre la casa (quello che ho chiamato: in-teriorit oggettiva) al museo d una indicazione precisa edineludibile: bisogna fare i conti con tale questione! Eppure laltrorischio quello di sostituire alla rappresentazione una concezionedi tipo fusionale che interpreti il nesso opera-comunit in un sensopi proprio ad una festa pagana che ad una liturgia cristiana. Co-munque la casa a cui tornare la casa del Padre (Luca 15,11-31).Qui bisogna stare attenti ai russi che tanto sono stati segnati dalculto pagano della madre-terra. Questo lo dico non per gettare so-spetti sulla sofiologia russa sviluppatasi a partire almeno da So-loviev e Florenskij (questi russi cos folli da arrivare a parlare diMaria come della quarta ipostasi!). Chiaro come questo discorsodebba essere purificato da quegli elementi che portano tanti ancoroggi a parlare, per esempio, di eterno femminino. Il rischio difraintendere gravemente il pensiero di Freud quello di pensarea Giuseppe Martini, (il 21 marzo ospite di Alberto di Giglio alRuah Action). Michele Bianchi

    CAFF DELLARTISTA - SALERNO(Presieduto dalla prof. Florinda Battiloro)Associazione Culturale aderente allUN.I.A.C.

    Sala di C.so Vitt. Emanuele (I piano),Caff Moka, Salerno

    Programma: 1 aprile, mercoled, presso Circolo Canottieri,ore 18,00: concerto di Pasqua di musica classica tenuto dallaprof.ssa Rita Colace. 13 aprile, luned ore 18,00: Dott. Vita-liano Esposito, gi Procuratore Generale della Corte di Cassa-zione, parler di: riflessioni sullingiustizia. 20 aprile, luned ore18,00: Letizia Vicedomini: La poltrona di seta rossa. A cura diLicia di Stasio. 25 aprile: gita da definire. 27 aprile, luned ore18,00: Il benessere per le persone della terza et a cura del Dott.Fernando Bianco.

    LACCONCIATURA FEMMINILE COME PAROLA EVANGELICACosa ci promette, invece, il gioco considerato in quanto tale, preso sul serio? Cosa possiamo sperare una volta posta la critica dellaragione considerando sul serio il problema dellarte? Il gioco qualcosa di serio, ci ha insegnato Freud (cf. Il poeta e la fantasia),ma non qualcosa di necessariamente tragico. questo passaggio oltre il tragico (non oltre la musica) che si fa sperare di smarcarcisia dalla rappresentazione idolatrica che dalla festa pagana Dal piano del diritto e dalle sue imposizioni possiamo cos sperare dismarcarsi verso il piano del dovere, a cui dedichiamo la nostra ammirazione come un desiderio che non si estingue senza progetto,senza trascinarsi dietro il fantasma dun antefatto, la fantasticheria di una causa. Una volta il 23 febbraio era chiamato il giorno delMilitare e del Marinaio. Oggi e semplicemente la festa degli uomini, che sono la forza della Russia. A scuola, al lavoro, in famigliatutte le donne fanno gli auguri agli uomini. Le ragazze regalano dei pensierini ai ragazzi e anche allasilo le bambine festeggiano imaschietti con allegre danze e tanti piccoli regaliL8 marzo si festeggiano le donne ma anche larrivo della primavera. Di solito cil sole e un cielo limpido. In questo giorno si vendono tanti fiori, soprattutto rose e tulipani. Le donne si fanno belle e gli uomini sonomolto gentili nei loro confronti il senso di una festa della donna in Russia dovrebbe partire non dagli uomini, ma dalla festa degli uo-mini. Francia e Africa ora, perch lo stesso hanno indicato prima Olympe de Gouge () e poi Elvira Banotti (1970). Elvira, si era fattacoccolare in Italia dal movimento federalista europeo Eudonna, e noi, con lei, stavamo contribuendo, a modo nostro, nel far entrareun vento pi fresco in quella stanza un poco chiusa soffocata e disorientata ed avevano accettato limpostazione veterofemminista dalei strenuamente combattuta. Grande era stata la reinterpretazione delleroina francese da parte della Banotti, ma pochi lo hanno com-preso (con Stefano Valente, allinterno del corso Metacritica della sessualit, ovvero il femminile nellarte, e cio allinterno dei se-minari di Terra darte, si cominciato a rendere giustizia alla ricerca della Banotti).Evocare linatteso. Lo sguardo trasfigurantenel cinema di Tarkovskij, in Taxi Drivers, 2014) DalDal Galina e la signora Breton Nadia: di questo parlammo al Ruah Actionlanno scorso, prima che si stampasse nel cielo quella frase sulla donna in Tarkovskij come un bacio ricambiato dopo un chinarsi cheresta fuori del pensiero, fuori della presa della parola protocollare. Michele Bianchi

    MANON LESCAUT DI G. PUCCINIUna travolgente Manon Lescaut stata rappresentata presso lAu-ditorio del Casc della Banca dItalia il 23 febbraio u.s. a cura dellaProf. Carmelina De Vito che ha introdotto con abile maestria, oltreallargomento tratto dal romanzo dellabate Prevost cui sispirPuccini, i caratteri in musica del Verismo Neo Romantico che ca-ratterizzarono lo scorcio dell800 ai primi decenni del 900. Gli Ar-tristi, consci delle difficolt sia musicali che vocali, hannodimostrato valida professionalit nei momenti pi cruciali del-lOpera, affrontando la tessitura spesso estesa ed iperbolica, conaccenti accorati e sentimentali. La protagonista, il soprano LiciaFalcone riuscita a trasmettere con la sua potente e splendida vocelincontenibile ardore e sensualit, intercalati da stati danimo pro-pri del personaggio volubile e sentimentale. Il tenore Errico Bo-nelli, nella parte del Cav. De Grieux, ha manifestato con la suabella e duttile voce la gamma degli affetti, dallaccento lieto allan-gosciato in un susseguirsi di arie e duetti con la protagonista..Molto bene il baritono Maurizio Zanchetti nei suoi vari inter-venti, volti nellintreccio dei due amanti allinganno ed alcune voltealla persuasione.Un riconoscimento al bravo Maestro ConcertatoreIroko Sato che, oltre ad avere magistralmente accompagnato glin-terpreti, ha suonato con spiccata sensibilit il famoso intermezzodel terzo atto. Il pubblico intervenuto ha seguito con interesselevolversi dellOpera, manifestando con applausi ed ovazionigrande soddisfazione. Marcella Croce de Grandis

    MERITATO RICONOSCIMENTOLUnione Italiana Associazioni Culturali (UN.I.A.C.) organizzacon cadenza annuale una serie di iniziative artistico-culturali chevengono sintetizzate nella formula del Maggio Uniacense.Nellambito di queste iniziative la Libera Universit Internazio-nale Gaetano Salvemini, esaminato leccellente CurriculumVitae e udito il parere favorevole del Senato Accademico, ha de-liberato di conferire alla N. D. Duchessa Maria Assunta d Fras-sine il Diploma di Laurea interdisciplinare honoris causa diDottoressa pluriaccademica in Architettura, Storia dellArte, Pit-tura, Scultura e Restauro. Il Consiglio Direttivo dellUN.I.A.C. ei membri del Senato Accademico si congratulano con la duchessaper il meritato conferimento del Diploma e le formulano fervidiauguri di ulteriori successi nel settore delle Arti figurative. Alcunedelle opere realizzate dalla neo-dottoressa, dietro sua esplicita ri-chiesta, verranno pubblicate nellAntologia degli Artisti (EdizioniMovimento Salvemini, 2015) che sar presentata nel corso dellaconsueta conferenza-stampa autunnale. Paolo Macali

    PREMIO VITTORIO BACHELETVenerdi 8 Maggio alle ore 17.00 nella prestigiosa Sala della Pro-tomoteca in Campidoglio del Comune di Roma, verr celebratoil 35 anno del Premio Vittorio Bachelet, ideato e promosso da Fa-brizio Fratangeli dal 1 Marzo 1980 in un quartiere per