Attualita Settembre 2015

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  • 7/23/2019 Attualita Settembre 2015

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    UNA TARGA A SALVEMINIUnemozionante cerimonia in ricordo di Gaetano Salvemini si tenuta a Balsorano (Aq) con linaugurazione di una lapide mar-morea. Liniziativa stata promossa dallamministrazione comu-nale, il cui Sindaco il dottor Mauro Tordone, e dalla Pro locodi Balsorano, presieduta dal prof. Genesio Tuzi e ideatore il prof.Luigi Silvi. Con questevento si vuole ricordare lopera meritoria,umanitaria dellinsigne parla-mentare ed uomo politico, il cuiaiuto alla citt fu di notevole im-

    portanza. Tra laltro a capo divalorosi volontari studenti fio-rentini si prodig a favore dellapopolazione locale colpita daldrammatico terremoto dellaMarsica. Il Prof. Cosmo Salve-mini, Presidente del Movi-mento Gaetano Salvemini e

    GAETANO

    SALVEMINIuna v i ta per l a l ibe r t

    [email protected]

    ANCORA UN DINIEGOALLARRESTO DI PARLAMENTARIAncora una volta, il Senato della Repubblica (ma succede anchealla Camera dei Deputati) secondo il colore e valore politico delmomento, ha negato larresto per un Senatore della RepubblicaAttenzione: se la richiesta di arresto non relativa a reati connessicon lattivit di parlamentare, per la quale giusto garantire unacerta immunit, bens per comuni reati delinquenziali previsti dalcodice penale, perch i legislatori non consentono che la giusti-zia faccia il suo corso, come avviene per tutti gli altri cittadinidella Repubblica? Giustamente si obietta che gli elementi presen-tati non sono sufficienti. Allora segli elementi non sono sufficienti,

    Esaurita la 1a edizione di questo libroPer prenotare copie della 2a: cell. 347 0333846

    ALLARMANTI DICHIARAZIONISULLE STRAGI DI MAFIA !

    Su Il Fatto Quotidiano di alcuni giorni addietro, con articoli diSandra Rizza e Enrico Fierro, abbiamo appreso delle recentissimerivelazioni al processo Trattativa Stato-mafia dellAmbasciatore Francesco Paolo Fulci, ai vertici del Cesis, allepoca Organodi coordinamento Sisde-Sismi, tra il 1991 e il 1993, sulla siglaoscura Falange Armata che rivendic omicidi e stragi nei primianni 90.Un analista del Sisde mi port la mappa dei luoghi dadove partivano le chiamate e quella delle sedi periferiche delSismi: coincidevano perfettamente. Poi Fulci aggiunge: Allin-terno dei servizi cera una cellula che si chiamava Ossi, espertanel piazzare polveri, fare attentati.. Questo lultimo tasselloinedito sulla Falange Armata, loscura sigla criminale che nei

    primi anni Novanta rivendicogni singolo fatto di sangue: dai

    U N B L O G D A V I S I T A R ENavigando in Rete e digitando

    movimentosalvemini.blogspot.compotete documentarvi sulle proposte di riforma

    istituzionale avanzate dal Movimento Salvemini.Il sito una mini-enciclopedia di Scienze politi-che, economiche, sociali, religiose, letterarie e

    artistiche: circa 800 sezioni e oltre 2000 rubriche.Potete esprimere via e-mail le vostre opinioni,

    Il blog ha registrato finora circa29.000 visualizzazioni.

    (segue a pag. 2) Raffaele Vacca

    (segue a pag. 2) Vetriolo

    GRANDEZZA DI PERICLELa proposta di revisione costituzionale per introdurre laRandom-crazia, avanzatadal Movimento Salvemini da circa dieci anni, sta registrando consensi crescenti tracittadini onesti. Ad ostacolarla sono solo i politicanti di mestiere perch voglionoontinuare a mercificare i voti, a pilotare gli appalti di opere pubbliche e a mani-

    polare lInformazione (giornali e Rai). Il grande Pericle, perfezionando il sistemadi sorteggio attuato dai predecessori, stronc la corruzione generata dal voto dicambio ed instaur lautentica democrazia: tutti i cittadini degni e competentivevano pari opportunit di accedere alle cariche pubbliche; restavano in carica per

    un solo anno e non erano risorteggiabili. Con geniale intuizione cap che bisognavaidurre le tasse, tagliare le spese pubbliche ed eliminare linsana ossessione di con-

    quistare (quasi sempre acquistare) i voti. Nel corso di colloqui con alcuni espo-nenti della politica militante ho constatato che il 95% ignora del tutto il metodoPericle e il restante 5% ne ha vaghe cognizioni. Glielo ho illustrato in sintesi. Quasiutti giudicano utopistica lattuazione del metodo predetto. La verit che lo con-iderano contrario ai loro interessi di bottega. Ho replicato (parafrasando un brano

    biblico) che Davide continuer a sfidare il gigante Golia. E vincer ancora. Unodopo laltro, questi miserabili mestieranti della politica verranno spazzati via daentenze giudiziarie che puniranno i loro reati. Un pubblico elogio, pertanto, ai Ma-

    gistrati onesti, ultimo baluardo di legalit. Sono indignato, per, per lassordante si-enzio degli intellettuali. Cosmo G. Sallustio Salvemini

    LA ROVINA DI UNAMAGISTRATURA POLITICA

    Una realt devessere chiara, se guardiamo alletica politica diMontesquieu e ad unsanorapporto tra i Poteri dello Stato in unaivilt: la Magistratura non deve mai, in nessuna forma, poteras-umere funzioni politiche. Per questo la colpa inescusabile dellauasi totalit della classe politica, in testa il Sinistrismo incoltoiunto dal 68, quella di aver privato i nostri Rappresentantiello strumento costituzionale indispensabile perpoter svolgerea libera attivit legislativa: cio lImmunit parlamentare. Questaa sempre lunica tutela in grado di frenare la follia sopraffat-

    ricedi tanti politici, nonch la cupidigiadi Organi istituzionali eltri Poteri dello Stato (la Magistratura), in una societ preda diarrieristi viepi malvagi e pronti a tutto. Per questo da quando,otto il chiasso reboante di quella manovra politica chiamata

    Mani pulite, stata abolita lImmunit parlamentare (1992),Italia diventata uno zimbello nelle mani della Magistratura ensieme la prateria sconfinatai sinistri mestatori, italiani,

    IL RUOLO DEI PICCOLI IMPRENDITORILa multidimensionalit della formazione che coinvolge larti-giano deriva dal fatto che limpresa artigiana non scindibiledallimprenditore artigiano. Nelle aziende di dimensioni medio-grandi vi una articolazione funzionale in cui la responsabilitdelle singole funzioni viene attribuita a dei manager, ma nel-lazienda artigiana tutte le funzioni aziendali vedono protagonistauna sola persona, limprenditore. Nonostante le tante trasforma-zioni avvenute nel sistema socio-economico , la realt ancora

    questa. Anzi la progressiva regolamentazione delle attivit produt-tive da parte dello Stato e la crescente complessit gestionale im-posta dal mercato hanno aumentato le richieste e i compiti chegravano sullimprenditore artigiano. Appaiono cos incomplete ledefinizioni dellimprenditore date dai classici delleconomia chehanno approfondito e cercato dicomprendere la funzione im-

    COPPIE E NASCITE IN CALOSe procreare un istinto del genere umano, il sopravvivere ne la conseguenza. Gi, perch nel suo significato letterale di vivereal di sopra, risiede tutta la capacit a potere superare le difficolte ad andare avanti col minimo sforzo. In altri termini, si attua ilprincipio economico per eccellenza ma alla vita sociale: massimoprofitto col minimo sforzo, ovvero massima vitalit col minimodolore. Poich oggi sopravvivere sempre pi ardua impresa,molte coppie stanno riflettendo sulla possibilit di avere figli. Ci,non perch non ne vogliano, ma perch ritengono che mettere almondo un figlio, o meglio, un figlio in questa societ cosinguaribile, equivalga a fargli il torto pi grande ancor prima chequesti sia nato. E un ragionamento che sento spesso e che sipalesa molto pessimistico, checomunque comprendo ma che

    UNO SPOT SUBDOLOIn questi giorni di calura e dicrisi economica, uno spot mar-tella continuamente i telespet-tatori. E di una finanziaria, dicui tacciamo il nome,e si arti-cola in un gioco a nascondino.Il bimbo che deve cercarequelli che si sono nascosti,poggia la fronte sul tronco diun albero, e poi va cercare icompagni. Invece di diretana, ogni volta che ne sco-pre uno, ripete continuamentee con gioia il nome della finan-ziaria.Un po tutti abbiamo gio-cato a nascondino e ci siamodivertiti alla nostra et, mastrumentalizzare un bambinoper convincere il telespettatore

    (segue a pag. 4) Domenico Bertuccio

    (segue a pag. 2) Cristina Di Maio

    GIORNALISMO DI STRADANon stato un grande reporter a fare locatto fortunato e commovente. E statana ragazzina che passava per caso ehe ha postato la foto sul social net-

    work e ha scatenato una catena di emo-ioni in tutto il mondo. Questo bimboelle Filippine fa i compiti per strada,n ginocchio, alla luce di un lampione.

    Tutto qui, direte voi? Ci limiteremo auardare la foto che ha commosso il

    mondo e a chiederci perch lo haatto e perch la consigliamo ai

    PENSIONI DORO, DI ARGENTO E DI RAMEIn tema di trattamenti pensionistici, ci sembra utile far subito una

    chiara distinzione: ci sono pensioni, poche per la verit, che su-perano, alcune anche di molto, i 10.000 euro netti al mese e questesi possono chiamare pensioni doro. Sotto i 10.000 e fino a5000, volendo mantenere questo riferimento ai metalli preziosi, sipu parlare di pensioni di argento. Al di sotto dei 5000 e fino a1000 euro netti mensili potremmo chiamarle pensioni di ramemetallo, visto laumentato valore commerciale, quasi preziosoScendendo ancora, si pu parlare solo di pensioni assistenzialierogate ai sensi dellart. 38 Cost. o comunque a coloro che du-rante la loro vita lavorativa non hanno versato un minimo di con-tributi al loro fondo pensioni,stante la galassia di casse previ-

    COMITATO NAZIONALE PER LA RAMDOM-CRAZIAIn occasione del 53 anniversario del Movimento Salvemini (16ottobre 2015) verr presentato il libro di Cosmo G. Sallustio Sal-vemini Canaglie e Galantuomini e sar insediato il ComitatoNazionale per la Randomcrazia. Fin da ora possibile inviarci leadesioni, mediante e-mail o lettera ordinaria, a prescindere da ogniappartenenza a partiti politici o a confessioni religiose. Conditiosine qua non essere fautori dellinstaurazione, in Italia e nelmondo, della democrazia autentica, fondata sulla effettiva parteci-pazione popolare allattivit legislativa e a quella governativa.

    IL MITO DELLACAVERNA

    Nel mitodella ca-verna Pla-tone chiedea Glauconedi immagi-narsi questascena: cisono degliuomini, in-catenati e

    obbligati a guardare le ombreproiettate sul muro in fondoalla caverna, illuminato da unaluce artificiale (il fuoco) e cre-dono sia la realt. Non sannoche sono altri uomini, dietro diloro, al di l di un muricciolo,che muovono questi fantocci.A volte qualcuno riesce a libe-rarsi dai vincoli delle catene ea scappare fuori dalla caverna.In un primo momento la lucedel sole brucia e il fuggitivonon riesce a tenere gli occhiaperti, abituato com alla sola

    luce del fuoco, ma pian pianosi abitua e comincia a vederela natura, il mondo, le luci e leombre per quello che sono re-almente. Poche persone, unavolta fuori, tornano indietro, ese tornassero avrebbero sen-zaltro problemi a riabituarsialloscurit. Inoltre gli altri uo-mini, a sentire tali raccontisulla luce del sole e il mondoesterno, sicuramente li uccide-rebbero.

    RIFORME SOCIALIINVOCATE DA 60 ANNIDatemi un punto dappoggio, di-eva Archimede, e vi sollever il

    mondo, ma il punto dappoggioon lo trov mai e il mondo se neimase tranquillo al suo posto. C

    ellItalia meridionale un puntoappoggio, su cui fare leva perollevare il mondo sociale? O, inltre parole, c nellItalia meridio-ale un partito riformista? E se non, possibile che sorga? E qualiono le persone che lo compon-ono?Gaetano Salvemini (1955)

    (segue a pag. 2) Ferruccio Ciavatta

    (segue a pag. 2) Brunetto Fantauzzi

    (segue a pag. 2) Sergio Scalia

    (segue a pag. 2) Paolo Cancelli

    (segue a pag. 4) Lisa Biasci

    ENTI UTILI O INUTILI ?IL GOVERNO DECIDE !

    il momento di decidere quali siano gli Enti inutili e quali no. IlGoverno vuole fare pulizia dei cosiddetti carrozzoni frutto sol-anto di becero clientelismo che nel corso degli anni passati hannoontribuito ad aumentare sensibilmente il deficit pubblico. In ef-etti, molti tra gli Enti individuati non si sa nemmeno cosa fac-iano, quale mission perseguano, quali obiettivi, ma soprattuttoon sono giustificati i numerosi dipendenti che ne fanno parte ehe rappresentano un costo, anche molto gravoso, per la Pubblica

    Amministrazione. Non per sempre cos. Come al solito, si ri-chia di fare di tutta lerba unascio e magari si ritrovano in (segue a pag. 6) Antonio Bartalotta

    LA NUOVA SCHIAVITNel nostro Paese, ormai persotra clientelismi, malaffaremafia politica, lobby e crimina-lit organizzata, potrebbe sem-brare ormai un discorsocontrocorrente: il sottoscrittotra politici, finti intellettuali

    personaggi dello spettacolocalciatori e lavoratori, ha sem-pre preferito questi ultimi. Nes-suna societ pu sopravviverein modo dignitoso se non habasi ben salde, e queste non(segue a pag. 6) Emiliano F. Caruso

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    LATTUALIT, pag. 2 N. 9 SETTEMBRE 2015

    INFORMAZIONE AI SOCIQuote associative annuali: ordinaria euro60,00; simpatizzante euro 100,00; beneme-rita euro 180,00; sostenitrice euro 280,00.Per aspiranti pubblicisti: euro 360,00.Il versamento va effettuato tramite vagliapostale intestato a Cosmo Sallustio Salve-mini, via Lorenzo il Magnifico 25, 00013.Fonte Nuova (Roma).

    AV V I S O A G L I A S P I R A N T I P U B B L I C I S T IRegolamento: 1) versare la quota associativa annuale. 2) rileggere attenta-mente gli articoli prima di inviarli alla Direzione entro il 15 di ogni mese.3) Gli articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte e devono os-servare la classica regola dei cinque interrogativi: chi, come, dove,quando e perch. 4) confrontare il testo originario dei propri articoli conquello poi pubblicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al finedi non ripetere errori e prolissit negli articoli inviati successivamente.5) pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi.6) fare tirocinioin Redazione nei turni da concordare con il Direttore. 7) rivolgersi alconsulente Patrizio Alessandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel.06.87195452) per far calcolare le ritenute dacconto da versareogni qua-drimestre allAgenzia delle Entrate. 8) Conservare ogni copia del gior-nale per poter compilare lelenco degli 80 articoli da consegnareallOrdine. 9) Presentare allOrdine la domanda discrizione allAlbo fir-mata dal Direttore della testata. 10) Sono accettati solo testi dattiloscritticomposti in RTF oppure WORD 4/5 e inviati per E-mail:[email protected]. Per avere conferma, chiamare il cell. 347.0333846.Anche dopo liscrizione allAlbo necessario pubblicare almeno un articolo suogni numero e rinnovare la quota associativa annuale simpatizzante.

    segue da pag. 1) Allarmanti dichiarazioni sulle stragi di mafia

    (segue da pag. 1) Pensioni doro, di argento e di rame

    (segue da pag. 1) Uno spot subdolo

    segue da pag. 1) Ancora un diniego allarresto di parlamentari

    (segue da pag. 1) Una targa a Salvemini

    (segue da pag. 1) Il ruolo dei piccoli imprenditori

    (segue da pag. 1) La rovina di una Magistratura politica

    LIBERA UNIVERSIT INTERNAZIONALE SALVEMINIDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

    E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

    Scuola di Giornalismodiretta dal Sen. Prof. Cosmo G. SALLUSTIO SALVEMINI (P.M.S.P.)

    Pu essere frequentata anche per corrispondenza.Cell 347.0333846

    Il giornalismo non solo arte; anche passione vissuta con entusia-smo e con rettitudine morale. Il piombo, pi che loro, ha modificato

    la Storia. E pi che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.

    erch quei signori che indossano la toga possono continuare aortarla se non sono idonei a valutare gli elementi investigativi inoro possesso? Delle due, una: o esiste una corporazione che salvasuoi sodali a qualunque costo tanto lelettore poi lo dimenticappure quei Magistrati andrebbero immediatamente radiati perncompetenza...Al lettore la valutazione, ma la ricordi al mo-

    mento del voto! Vetriolo

    pronipote dellinsigne parlamentare, ha inviato ai promotori del-liniziativa questo messaggio: Con vivo piacere ho appreso daun amico giornalista e scrittore vostro concittadino la notizia cheuna lapide marmorea verr collocata presso la stazione ferrovia-ria di Balsorano dedicata al prof. Gaetano Salvemini, illustreuomo di lettere, storico antifascista, il cui movimento presiedo edel quale sono pronipote. So (e i documenti rinvenuti nei vari ar-chivi ne testimoniano le tracce) che il mio prozio fu uno dei primiad accorrere sui luoghi del disastro e proprio in questa stazione( dove oggi inaugurata la lapide) raccolse gli altri volontari dalui capitanati ed offr aiuti alla popolazione di Balsorano, coin-volta nel terremoto della Marsica. Lui che conosceva il dolore elesperienza dopo che un altro terremoto, quello di Messina, setteanni prima aveva sterminato la sua intera famiglia: moglie, i cin-que figli e la sorella, gli affetti, le amicizie e le relazioni. Ringra-zio il sig. sindaco Dottor Mauro Tordone, i promotori della localePro Loco professori Silvi e Corsetti e i cittadini di Balsorano perquesta occasione di incancellabile segno della memoria e dellasensibilit umana e storica avuta da questa bella e ridente citta-

    dina, come la ebbe lui, fulgido esempio di generosit, nelloffrireil ricavato dalla vendita di un terreno nella natia Molfetta. Co-munque approfondiremo il rapporto con questa citt e con alcuniillustri cittadini (come Peppino Bifolchi, anche lui fuoruscito emilitante politico che spesso ha visto accomunare con il mio pro-zio destini, esperienze e peripezie) gi dal prossimo numero delnostro mensile LAttualit. Brunetto Fantauzzi

    prenditoriale. Le definizioni di imprenditore date da Schumpetersecondo cui limprenditore colui che introduce nuove combi-nazioni produttive, da Knight, per il quale limprenditore coluiche assume il rischio di impresa, o da Redlich secondo cui il ruolodellimprenditore si svolge in modo decisivo nei processi di sceltadelle strategie aziendali; non esauriscono la funzione imprendito-riale, almeno per come oggi viene configurata e svolta nellarti-gianato e nella piccola impresa. Accanto a tutti gli aspetti legatialla produzione, infatti, bisogna tenere conto di altri che eserci-tano un peso crescente: la conoscenza del mercato, laggiorna-

    mento tecnologico, lanalisi dei costi, le incombenzeamministrative, giusto per citarne alcune. Le possibilit di conso-lidamento di un tessuto produttivo e le prospettive di crescita di-pendono in larga misura dalla presenza di diffuse capacitimprenditoriali. E questo vale in particolare laddove, come ilcaso del Nord Est il tessuto produttivo formato da una miriadedi piccole e piccolissime imprese. Paolo Cancelli

    squattrinato a chiedere un prestito, che poi pagher salato, misembra alquanto immorale. Ed manipolare la felicit di un bam-bino per fini consumistici. La carta di Treviso, aggiornata nel2006 - con un vademecum del 1995 che ne ribadisce le norme dicomportamento per i giornalisti- tutela i minori vittime di reati osoggetti di reati vietando ai cronisti di divulgare, foto, notiziecircostanze tali che possano renderli riconoscibili. Il Codice dautoregolamentazione TV e minori del 2002 stabilisce delle fascedi garanzia entro le quali non possono essere trasmessi programmiviolenti o scene cruenti, e nella programmazione serale viene an-nunciato se quella determinata proiezione adatta unicamente adun pubblico adulto o meno. Il mondo del business finanziario sem-bra dimenticare queste regole. Nello spot c un meccanismo sub-dolo che agisce sulla mente del telespettatore, facendoglierroneamente intuire che ha risolto tutti suoi problemi se si rivolgealla finanziaria in esame, in quanto il messaggio viene veicolato daun bimbo. E chi pi innocente di un bimbo che si diverte a gio-care? Certo, non ci sono scene di nudo integrale, o di incitazionealla violenza,o di consumo di alcolici o droga, c unicamente unbimbetto che grida allegramente, almeno 5 o 6 volte Nome della Fi-nanziariainvece di Tana! Poi sullo sfondo della scena in alto com-paiono dei genitori sorridenti e felici, in quanto hanno risolto ilproblema ferie chiedendo un prestito alla finanziaria! E non si sen-tono pi in colpa, poich condurranno il loro figlioletto in ferie! Etutti vissero felici e contenti Cristina Di Maio

    LETTERE AL DIRETTORECarissimo Cosmo,

    o contattato alcuni colleghi, docenti presso lUniversit dellIn-ubria, e spero in qualche positivo sviluppo sulla diffusione dellaostra rivista. Ti invio un articolo sulla malagiustizia. Troppa di-crezionalit guasta i rapporti tra cittadini e Stato. Un cordialis-imo saluto e un forte abbraccio.

    Milano, 27.8.2015 Ferruccio Ciavatta

    Carissimo Ferruccio, sono certo che, prima o poi, riuscirai a farmettere radici al nostro Periodico, nonostante la persistentenebbia in val padana. Ho fatto pubblicare su questo numero iluo articolo che, come sempre, un capolavoro di chiarezza e dincisivit nellanalisi dei problemi che affliggono lItalia. Guttaavat lapidem, che noi salveminiani traduciamo non mollare.

    Un caro saluto. Cosmo* * * * * * * * * * * *

    Chiarissimo professore, ho ricevuto LAttualit e i Suoi due vo-

    umiDemocrazia degenerata e La Repubblica va rifondata sullaandom-crazia. I Periodici sono apprezzabilissimi sia per il con-enuto che per la grafica. Nei Suoi libri ho rilevato una puntualeicerca storiografica, acume critico ed un lessico eccellente In-anto stato pubblicato un cd di canzoni napoletane, che allegolla presente. Spero che le mie canzoni le piacciano. I miei braniono stati scelti dal M Tony Iglio ( memoria storica della canzoneapoletana) e ci mi induce a cimentarmi con maggiore impegnoellarte di paroliere di canzoni. Colgo loccasione per inviarlena mia lirica dal titolo Angelo bianco dedicata ad un compo-ente dellequipe medica che lo scorso anno ha curato le mie af-ezioni nel nosocomio Cardarelli. Voglia gradire i miei saluti pientiti. Napoli, 28.8.2015 Gennaro Petricciuolo

    Esimio Maestro, la ringrazio per gli apprezzamenti manifestatiul nostro Periodico e sui miei libri, frutto di ricerche storicheondotte con lintramontabile speranza di contribuire a fondarena societ di galantuomini. Vivissimi complimenti per le sueanzoni che ho fatto ascoltare a molti colleghi e amici. La suaublime lirica Angelo bianco stata pubblicata su questo nu-

    mero a pag. 11. Ricambio cordialissimi saluti.

    elitti della banda della Uno Bianca alle stragi mafiose del 19921993 (compresi Falcone e Borsellino). Un mistero mai risoltouello dei telefonisti del terrore che chiamavano i centralini del-agenzia Ansa per firmare eccidi e stragi con cui nulla avevanorobabilmente a che fare. Adesso, per, a pi di ventanni di dis-anza, emerge un particolare nuovo: quelle chiamate sarebberotate fatte dalle stesse zone in cui allepoca il Sismi aveva local-zzato le sue basi periferiche. Quindi, apprendiamo con stupore,he durante la sua permanenza ai vertici del Cesis, Fulci nonicevette informazioni solo sulle telefonate della Falange; ma sco-r anche che dentro la VII Divisione del Servizio Militari esistevan servizio speciale coperto composto da 15 agenti segreti superddestrati. Nei due anni trascorsi al vertice del Cesis, Fulciicevette minacce di ogni genere; scopr addirittura di essere spi-to nella sua stessa abitazione, tanto che chiese e ottenne di avereutti i nomi che facevano parte di quel reparto speciale. Li copiaiu un foglietto che nascosi poi nella mia libreria, dicendo a mia

    moglie che se fosse successo qualcosa era l che bisognava cer-are, e questo dopo aver lasciato lincarico ed essere andato a

    New York alle Nazioni Unite provando a dimenticare quellarutta esperienza. Quel foglietto fu comunque consegnato ai ver-ici di Carabinieri e Polizia. Per tutta risposta, dice Fulci, mi ac-usarono di avere montato un depistaggio con gli americani..

    E mentre la denuncia di Fulci cadde nel vuoto, le stragi targate

    Cosa Nostra finirono allimprovviso, la prima Repubblica erarmai crollata sotto il peso di Tangentopoli e parallelamentecomparirono pure le rivendicazioni della Falange. Tale silenzioino a tempi recenti quando al boss di Corleone viene recapitatana lettera sulla quale scritto: Riina chiudi la bocca, ricordatihe i tuoi familiari sono liberi, al resto ci pensiamo noi. Sono i

    mesi in cui il boss corleonese si lascia andare a confidenze e riv-lazioni durante lora daria con un caporione della mafia barese,

    mentre la Dia di Palermo registra ogni cosa: uninformazione notaoltanto agli investigatori. Chi dunque che manda quella lettera?

    La firma non pu essere che quella della Falange Armata! Questatoria ci riporta alla mente quella tragica della Uno Bianca82 colpi in Emilia e Romagna, 23 morti, decine di feriti, ottonni di sangue dal 1987 al 1994). Attenti osservatori gi allepocailevarono che dopo l arresto dei fratelli Savi, nel 1994, le pistehe si stavano seguendo non collimavano con quelle delle linee

    minimaliste della banda familistica che rapinava, sparava, am-mazzava per scopi di lucro... mentre invece si ipotizzava intelli-entemente una linea di trafficanti-fornitori di armi e di esecutori

    materiali di rapine sanguinose, ma sempre sotto una direzione es-erna probabilmente politica. Quale poi il ruolo della Falange Ar-

    mata, sigla di rivendicazione di molti fatti gravissimi? Tra questeivendicazioni, ricordiamo luccisione delleducatore del carcere

    i Opera Milano; a Bologna, il tristemente noto agguato vigliaccotre Carabinieri al Pilastro; luccisione dei Magistrati GiovanniFalcone e Paolo Borsellino; le esplosioni di autobomba in ViaRuggero Fauro, a Roma, in via dei Georgofili, a Firenze, nei

    ressi della galleria degli Uffizi; a Roma, il rinvenimento di po-ente ordigno a Via dei Sabini, a 100 metri da Palazzo Chigi; lat-entato a Padova contro il Palazzo di Giustizia ed altri ancora. Inuesta rete di misteri irrisolti si inserisce il ruolo del terroristaeggiano Paolo Bellini, accusatosi di omicidi vari del giovane Al-este Campanile nel 1975, indiziato per le stragi della mafia si-iliana del 93, alla luce delle dichiarazioni del collaboratore diiustizia Giovanni Brusca. Ci premesso, alla luce delle rifles-ioni che possono scaturire quando si parla o si legge di Mafie e

    Terrorismi, dobbiamo tutti chiedere, con seriet e fermezza, allestituzioni della Repubblica, se stato fatto e si fa davvero di tuttoer far piena luce sui tragici eventi che hanno offeso la coscienzaei Cittadini onesti, e questo senza Omissis, senza Se.. e..

    Ma. Certo, in Italia di anomalie ce ne sono molte, in primis,a vera anomalia nostrana, quella di pezzi di politica deteriorehe con le mafie sono colluse. Se questo vincolo mostruoso nonerr tagliato, la malapianta mai morir. Raffaele Vacca

    stranieri e perfinoStati esteri.Nona caso la Magistratura lunicoCorpo che abbia mantenuto la piena Immunit, accresciuto viepilintoccabilit dei suoi membri non che la discrezionalit (oraquasi totale) deisuoiatti,al punto che oggi Essa permeata da li-velli di perversione politico/giudiziaria superiori perfino al pe-riodo Fascista (a parte i Tribunali speciali). Ma la responsabilit solodella classe politicasessantottina (attuale), sempre pi cial-trona e demagogica, che, auto-svuotatasi di tutto, avendo ripu-diato ogni idea seria e colta della vita e ogni senso morale, haindividuato nellunico Potere rimasto, la Magistratura, lo stru-mento base per uccidere gli avversari o (detto in cialtrone) idiversamente politici. Se poi ci si chiede come mai la Magi-stratura, grazieal dominio pressochtotale giconferitolecon larovinosa Riforma Vassalli (1989), continui ad accrescere i suoiPoteri anchepolitici, ancora una volta la risposta una sola. Estata la stessaclasse politica incolta e immorale di cuisoprache,resasi inerme e paranoica con labolizionedellImmunit, sopraf-fatta dal terrore, ora cerca la salvezza adulandola e assecondan-

    donesempre pi poteri e discrezionalit, col risultato di favorirneperversi intrecci conla politica e di farne,a danno di tutti,un Le-viatano funesto, letale. Ecco perch la Magistratura si permetteoggi non solo ogni pi bizzarra interpretazionedelle leggi ma per-sino di inventarle tra il plauso degli stolti e proporle al Parla-mento. Intanto la classe politica tace, azzittita a ogni istante dalterrore che, se Essa dovesse sentirsi minacciata nella sua intocca-bilit, potrebbe rivolgere le armi letali di cui dispone contro i te-merari. I l che appare chiaro, non appena si accenni ai suoieccessivi poteri, per i moniti pesanti,minatori contro i politicichegiungono dal CSM e soprattutto dallANM: una delle associa-zioni/stoltezza permesse da questa inetta classe politica. Intelli-genza imporrebbe che si mettesse un argine allarbitrariet delleintercettazionitelefoniche e alla loro illegale, immorale diffusionepubblica, con cui i magistrati possono uccidere civilmente unaspecifica persona prima ancora che se ne dimostri qualsiasi col-pevolezza. Intelligenza, cultura e civilt imporrebbero chevenissefinalmente abolito lattuale Organo di governo dei magistrati: ilCSM. Uno sconcio costituzionale con cuila Magistratura (unicoPotere effettivo) si auto-giudica e si auto-assolve in barba allagiustizia, ai cittadinie alla paritdi fronteallalegge. Dunque, perarginare le intemperanze politiche di certi magistrati dattacco,occorre abolire lattuale CSM e sostituirlo con un Organo sano,depoliticizzato ed equilibrato, in cui i magistrati siano un terzo

    (non i 2/3) dei componenti. Troppo potere d alla testa e rendeavidi, spudorati e prepotenti. Ferruccio Ciavatta

    denziali, in gran parte confluite, arbitrariamente, nel grande car-

    rozzone dellINPS. Ma vediamo lultima canagliata. Nonostantele chiare statuizioni della Corte Costituzionale, date con la sen-tenza del 3-5 giugno 2013, n. 116, e recentemente con la sentenzadel 10 marzo 2015, n. 70, con le quali sono state dichiarate costituzionalmente illegittime, due importanti leggi statali (per laprima, v.si il numero de LAttualit di luglio-agosto 2013), daultimo la c.d. legge Fornero, nella parte in cui prevede che inconsiderazione della contingente situazione finanziaria, la riva-lutazione automatica dei trattamenti pensionisti di cui alle normedi legge ivi citate, per gli anni 2012 e 2013, sia operante esclu-sivamente per i trattamenti pensionistici di importo complessivofino a t re volte il trattamento minimo INPS, nella misura del100% (con la cit. sentenza n. 116/2013 sono state annullate lenorme che stabilivano, a carico delle c.d. pensioni doro, uncontributo di perequazione e di solidariet), il Governo, an-zich ricorrere alla fiscalit generale e, anzitutto, decidersi a eli-minare la vergognosa sprecopoli, pur cos spessocircostanziatamente denunciata dai media e evidenziata dallarelazione del commissario alla spending review Cottarelli, con-tinua, imperterrito, a voler far cassa sui pensionati, considerandopensioni doro anche quelle che non superano 5000 mensilinette, mettendole a confronto con altre pensioni praticamente as-sistenziali, o quasi assistenziali, come abbiamo detto sopra, fa-cendo finta di dimenticare, in barba alle suddette chiare stauizioni

    della Consulta, che trattasi di diritti (e non di privilegi) legalmenteacquisiti da lavoratori, ormai sullottantina, i quali hanno esauritoogni rapporto con la vita lavorativa e hanno versato 35-40 anni dicontributi secondo le leggi allora vigenti, allINPDAP (dipendentistatali o parastatali) o allINPS (lavoratori privati e/o altre casseprevidenziali confluite nellINPS). Ma se il Governo italiano pueludere tranquillamente le statuizioni della Consulta, al punto chesi consiglia ai pensionati vittime di questa arrogante elusione aloro danno di associarsi per intentare una class action (azionegiudiziaria collettiva) contro lo Stato e lINPS, o di chiedere giu-stizia alla Corte di Strasburgo, bisogna dire che c un peccatooriginale nellart. 137 Cost. e nellart. 1 della legge costituzionale9 febbraio 1948, n. 1, in quanto, a differenza dei poteri attribuitiper es., alla Corte Suprema degli U.S.A., che pu intervenire di-rettamente per abrogare norme di legge ritenute incostituzional(si ricordano le leggi rooseveltiane bocciate dalla Corte Supremanegli anni 30), la nostra Corte Costituzionale competente a giu-dicare della legittimit costituzionale di un atto avente forza dilegge esclusivamente quando la questione sia stata rilevatadufficio o sollevata da una delle parti nel corso di un giudizio enon ritenuta dal giudice manifestamente infondata. Cosicchnel caso che ci occupa, il pensionato che cerchi, finalmente, ungiudice a Berlino (non a Roma!) per chiedere che gli sia resaeffettiva, concreta giustizia dovrebbe ogni volta risollevare la que-stione davanti ad un giudice di merito, chiedendo che la decisione,se questi non la consideri di suo manifestamente infondata, siadi nuovo rimessa alla Corte Costituzionale. Un belliter proces-suale defatigatorio e dispendioso, ricordate le vane fatiche diErcolino, illustrate in una frustrante vicenda giudiziaria di alcunianni fa? Non c che dire, la nostra Costituzione davvero la pibella del mondo! Sergio Scalia

  • 7/23/2019 Attualita Settembre 2015

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    NUOVA POLITICA DELLUNIONEEUROPEA SULLIMMIGRAZIONELa Commissione Europea vuole imporre delle quote obbligato-ie agli stati membri per dividersi con maggiore solidariet i ri-ugiati, per far fronte alla situazione di emergenza nei paesi diprima linea, in particolare in Italia: il sistema della relocationproposto da Bruxelles nellAgenda europea sullimmigra-

    ione, approvata dal collegio dei commissari, con qualche an-icipo rispetto al previsto. Limmigrazione responsabilitondivisa di tutti gli Stati membri e tutti gli Stati membri sono chiamati ora a raccogliere questa sfida storica: cos Federica

    Mogherini Alto Rappresentante della Politica Estera dellUnione Europea - commentava la nuova Agenda europea sullim-migrazione, presentata dalla Commissione Europea. Un ottimo lavoro di quadra dellAlto Rappresentante Federica Mogherini,del Vicepresidente Frans Timmermans e del Commissario per lImmigrazione Dimitris Avramopoulos; ci che appare e sembrasserci una vera e propria svolta nel segno di una maggiore solidariet e responsabilit condivisa rispetto a quelle che sem-ravano le premesse emerse dal Consiglio Europeo del 23 aprile u.s. La nuova Agenda sullimmigrazione tratta di un programmambizioso con strategie a breve e lungo tempo basato su quattro pilastri: 1.ridurre gli incentivi allimmigrazione irregolare;. aumentare la sicurezza delle frontiere esterne europee;3.realizzare un sistema europeo comune di asilo efficace; 4. elaborarena nuova politica migratoria legale. Lobbiettivo quello di cambiare lapproccio al problema dellimmigrazione, riconoscerea dimensione europea del fenomeno e la necessit di interventi strutturali oltre le soluzioni meramente emergenziali. Innanzi-utto si triplicano i fondi alla missione Triton: dovr svolgere non solo un ruolo centrale nel rimpatrio, ma anche e soprattutto

    nelle operazioni di salvataggio di vite umane, compito non altrettanto potenziato fino ad ora. Triton ed Europol dovranno poiollaborare per smantellare la rete di trafficanti: gi luned 18 maggio nel Consiglio dei Ministri degli Esteri si discusso in

    merito alladozione di provvedimenti di sicurezza e difesa. Federica Mogherini ha per sciolto ogni dubbio: non ci sarannonterventi a terra in Libia, ma operazioni di intelligence mirata, per colpire le navi sospette, cercando di non comprometterea vita dei migranti. Si anche sottolineata la necessit di coordinare meglio il controllo alle frontiere esterne e non esclusaa formazione di una guardia costiera europea, finanziata con mezzi e risorse di tutti gli Stati.

    Ma i punti pi importanti e pi discussi dellAgenda sono quelli che riguardano le questioni del ricollocamento-nodo quotedel reinsediamento dei migranti. Entro fine anno sar approvato un piano per mettere in atto il cosiddetto sistema di risposta

    di emergenza, previsto allarticolo 78 TFUE (Trattato sul Funzionamento dellUnione Europea), ma fino ad ora mai stato att i-ato: si cercher di stabilire delle quote di migranti con diritto di asilo per ciascun Paese membro in base a criteri come PIL,opolazione, tasso di disoccupazione, numero di rifugiati gi a carico dello Stato. La Commissione Juncker ha deciso di chia-

    mare gli Stati ad una responsabilit condivisa, ma, comera prevedibile, non tutti sembrano daccordo: il Regno Unito potreneficiare della clausola opt-oute e non far parte della distribuzione delle quote, mentre Ungheria, Polonia, Lituania, Slo-acchia e Repubblica Ceca gi si sono schierati contro ad una politica di redistribuzione. Entro fine maggio verranno reinsediatin Europa circa 20.000 rifugiati che si trovano ora nei campi profughi di Paesi terzi come Giordania e Turchia. Per questo tato stanziato un finanziamento di 50 milioni di euro e anche in questo caso la redistribuzione avverr in base ad un sistema

    di percentuali per ogni Stato. Altra questione centrale quella relativa al sistema comune di asilo politico: la Commissionenon ha nascosto linefficacia delle previsioni del regolamento Dublino III. Nellimmediato intanto si velocizzeranno le pro-edure di rimpatrio dei migrati irregolari e verranno inviati nei Paesi di confine degli agenti dellUfficio europeo di sostegno

    per lasilo che dovranno aiutare gli Stati a smaltire le tante richieste, troppo spesso rimaste inascoltate. Ma soprattutto nel016 si metter in discussione il funzionamento del sistema Dublino: chi ottiene il diritto di asilo dallo Stato di primo approdo

    dovrebbe godere di uno status giuridico comune in tutt i i Paesi membri e si parler cos di asilante europeo, con pari diritti inutta Europa. Infine, previsto un maggiore impegno nella cooperazione con gli Stati terzi di origine e di transito: verranno in-iati dei funzionari di collegamento nei Paesi chiave, perch, come ha detto Federica Mogherini, non pensabile affrontare ilroblema senza indagarne le cause profonde, dalla povert allinstabilit per le guerre e la crisi in Libano e Siria. Gli impegnie gli ostacoli) sono tanti, ma la Commissione decisa a portare avanti il suo programma, spalleggiata da Paesi come Italia,

    Francia e Germania. Sono state fissate scadenze precise e gli Stati membri non possono pi rimandare lassunzione delle loroeciproche responsabilit. Certo che per salvarsi lanima di fronte alla vergogna dei morti nel Mediterraneo, Bruxelles presentan testo di raccomandazione agli stati membri, che dovr per ancora passare il vaglio del voto del Consiglio (a maggioranza

    qualificata) ed essere discussa allEuroparlamento. Le reticenze sono forti. La proposta di Bruxelles contiene non solo un in-itamento a definire una politica di asilo comune (resettlement) e lipotesi per il 2016 di una revisione del regolamento di Du-

    lino (che obbliga il paese di arrivo ad esaminare la domanda dasilo), ma si concentra anche sulla lotta allimmigrazionelandestina, la guerra ai trafficanti e la securizzazione delle frontiere esterne. Con i l vertice a Malta, con i paesi di origine dellamigrazione e quelli di transito, per affrontare le cause della decisione di emigrare e la repressione dei traffici di esseri umani,

    er la prima volta si preso atto che della crisi epocale che investe il Mediterraneo e che pu essere affrontata solo se tutti iaesi europei agiscono insieme. Il punto fondamentale che questa nuova politica deve essere messa in atto da subito e non siossono pi avere esitazioni; ed anche se alcuni paesi possono rifiutarsi di accogliere i profughi, il documento verr comunquedottato. Pierluigi Vignola

    LATTUALIT, pag. 3N. 9 SETTEMBRE 2015

    PARLAMENTO MONDIALEper la SICUREZZA e la PACE

    Lord Presidente: Sen. Dott. Eugenio Lai(Notiziario a cura di Paolo Macali)

    TEMATICHE INTERNAZIONALI E VARIE

    PROTOCOLLO DI INTESALIBERTASLINK CAMPUS UNIVERSITY: MANAGEMENT SPORTIVO

    PER I GIOVANI E PROGETTUALIT CONGIUNTAPER IL PROGRAMMA DELLUE ERASMUS PLUS

    Il prof. Vincenzo Scotti Presidente della Link Campus Universityed il prof. Luigi Musacchia Presidente del CNS Libertas hannosottoscritto a Roma un importante protocollo di intesa per con-sentire al target giovanile un percorso di eccellenza nel manage-ment sportivo. La Link Campus University e lIDEMS (Istituto diDiritto e Management dello Sport) di cui Presidente il profMario Pescante hanno progettato un master di alto profilo perqualificare la figura professionale del dirigente sportivo. Il back-ground accademico si articola nelle due aree Diritto dello sporte Management dello sport. La Link Campus University inoltreha inserito nel corso di laurea triennale in Economia aziendale

    internazionale curriculum Economia e Politiche dello Sport enel corso di laurea magistrale in Gestione aziendale curriculumSport Business Management dei focus di specializzazione nelcampo delle norme fiscali, civilistiche ed amministrative per lesociet sportive anche dilettantistiche. Si aprono per i giovanidella Libertas - che partecipano al master Diritto e managementdello sport - opportunit occupazionali a seguito di un iter for-mativo settorializzato per le figure professionali: dirigenti di entie di federazioni (nazionali ed internazionali), ruoli apicali e con-sulenti di Regioni ed Enti Locali, manager di associazioni e so-ciet sportive, promoter di eventi sportivi, gestori di impianti,manager di atleti professionisti. I laureati in Economia aziendaleinternazionale curriculum Economia e Politiche dello Sport edin Gestione aziendale curriculum Sport Business Manage-ment rispondono alla crescente domanda di consulenze e di ser-vizi che emerge dal grande tessuto connettivo delle societsportive dilettantistiche sempre pi vessate dagli adempimenti na-zionali e territoriali. Allinsegna dello slogan preparing leadersfor evolving worlds la Libertas e la Link Campus University in-tendono sviluppare una progettualit congiunta per legittimareuno spazio nel programma Erasmus plus 2014 2020 che ha fi-nalmente sdoganato il fenomeno dello sport system con le sueormai suffragate valenze etiche, educative, formative, inclusiveLeccellenza made in Italy pu e deve esprimere in Europapunte di qualit attraverso il rilancio di un paradigma sportivo dalto livello determinato da una nuova, specifica cultura manage-riale. Sui futuri scenari della globalizzazione la Libertas e la LinkCampus University elaborano una proficua sinergia assumendoun ruolo di primo piano nella formazione di qualificate compe-tenze per il project financing del business sportivo.

    Enrico Fora [email protected]

    LENTEZZA DEL SERVIZIO P OSTALE

    Il Movimento Salvemini denuncia energicamente lesa-sperante lentezza con la quale Poste Italiane consegnanoil Periodico LAttualit al domicilio dei Soci. Il ritardolamentato da mesi dai Soci di Roma e di numerose altrecitt dellordine di 25-30 giorni! Chiede, pertanto, aiDirigenti di Poste Italiane di spiegare al pi presto le ra-gioni di tale inammissibile ritardo.

    LA TERAPIA DEL FOREST BATHINGIl 5 Giugno, Giornata Mondiale dellAmbiente, stata aperta alpubblico nellOasi Zegna di Trivero(Bi), il primo percorso greendi questa esperienza, che consiste nel camminare nei boschi perrespirare alcuni principi attivi. Una passeggiata in campagna vimette di buonumore? Provate un Bagno di Foresta e ne uscireteaddirittura rinati, traendone sollievo sul piano mentale e fisico,dalla riduzione dello stress alla stimolazione del sistema immuni-tario. Parliamo di una pratica salutistica diffusa in Giappone eCorea, il Forest Bathing appunto,che sta per approdare in Europa.Non solo una sensazione e non si tratta solo di ossigeno: starevicino agli alberi infonde benessere a corpo e mente; infatti il Fo-rest Bathing ci insegna ad assorbire lenergia dei boschi. Nellatradizione giapponese si chiamano shinrin-yoku, passeggiateterapeutiche. Il team di Qing Li, professore della Nippon MedicalSchool di Tokio e presidente della Japanese Society of Forest Me-dicine, ha recentemente dimostrato che i benefici delle tradizio-nali passeggiate nel bosco sono dovuti allazione di alcunesostanze aromatiche vegetali: i monoterpeni. Respirando questemolecole per molte ore, a una determinata concentrazione, si ri-ducono i livelli di cortisolo e adrenalina nel sangue, cio gli or-moni dello stress. In pi, si moltiplicano i linfociti NK ( NaturalKiller) che ci proteggono da virus e cellule tumorali. Da noi gli al-beri con la massima emissione di monoterpeni sono lecci, faggi,sughere, castagni e pini domestici. Le faggete della Valsassera,addirittura, producono monoterpeni in misura 25 volte superiorea quelle delle conifere orientali. Come beneficiarne? Servono al-meno 12 ore di fruizione del bosco nellarco di tre giorni conse-cutivi, alternando passeggiata a sosta. Cos i vantaggi per ilsistema immunitario e lo stimolo sui globuli bianchi si prolungano

    per un mese. Tra gli ambienti italiani particolarmente idonei cisono le faggete del Monte Amiata e del Parco Naturale Regionaledei Monti Simbruini (Roma). In pratica ogni albero emette uncampo elettromagnetico di debole intensit, ma con alta affinitbiologica. Tecnicamente, parliamo di onde impercettibili con isensi, ma misurabili con strumenti di biorisonanza. Gli alberiemettono una forza speciale e basta stringerli, poggiarli contro laschiena o abbracciarli per stare meglio e sentire la sensazione diaver ricaricato le pile. Ogni specie di albero agisce su diversefunzioni dellorganismo. Frassino e betulla entrano in risonanzacon sistema linfatico e vescica. Lolivo stimola apparato dige-rente, fegato e cistifellea e la quercia il sistema circolatorio. Ingenerale gli esemplari monumentali sono quelli pi efficaci per-ch hanno vissuto a lungo proprio perch, secondo alcuni ricer-catori, sono cresciuti in un punto in cui riescono a esprimere almeglio la loro potenza. Sulla base di queste conoscenze, anchepossibile progettare giardini bioenergetici. Come si procede? Simisura lenergia dellambiente e poi si piantano alcune essenzefavorevoli: melograno, tiglio, ciliegio, acero, magnolia. Lo stessosi pu fare negli interni. Oltre a purificare laria e regalare bel-lezza alle nostre case, dunque, possiamo affermare oggi a ragionveduta che le piante dispensano anche buone energie.

    Maria Rosa Nicastri

    DOMANI POTREBBE ESSERE TROPPO TARDINoi sappiamo bene di contare poco o niente, putroppo! E tuttavia

    on possiamo fare a meno di domandarci: quante orribili stragi,uanti film dellorrore dovremo ancora vedere prima che tutti iopoli civili, mettendo da parte anacronistici nazionalismi e reci-roche gelosie, insorgano uniti come un sol uomo per stroncare,inalmente, alla radice la mala pianta del terrorismo, che metteapo ad Al Qaeda e ora anche allISIS, cio, al sedicente Califfatoslamico, ancora pi feroce e crudele, se possibile, e a tutta la ga-assia della delirante ideologia jihadista fondata dal defunto

    Osama Bin Laden, passato alla storia come lo Sceicco del ter-ore, che, dopo la sua morte, si frammentata in una miriade diellule autonome, molte apparentemente dormienti, e quindii pericolose e difficilmente perseguibili, il cui obiettivo finalequello dimporre ovunque e in particolare nei Paesi islamici c.d.moderati, con la forza intimidatrice del terrore, la sharia, laegge islamica? Per estirpare radicalmente questo tumore mali-no, prima che proliferi altre cellule maligne, ora di dire bastai bla bla, alle solite vane ciance dei politicanti di mestiere, cheorse, erroneamente, si sentono invulnerabili e al riparo da questoericolo planetario incombente sullumanit, e passare, senzarapporre ulteriori indugi, decisamente allazione. Diversamente,uale speranza di dialogo - che un buon cristiano non rifiuta maipotrebbe instaurarsi con i protagonisti di questa follia criminale,

    ntrisa del pi becero, nonch irragionevole fanatismo religioso,he addirittura pretendono di avere il diritto di fare stragi, anchei loro confratelli, in nome di Dio!? evidente, infatti, che biso-na esser pazzi, fuori di testa, per pretendere che il Divino Crea-ore (comunque lo si voglia chiamare), che muove in cielo il solele altre stelle, Colui che crea, per antonomasia, possa volere

    ali incredibili massacri del genere umano. Ma tant, e dunque bi-ogna agire subito affinch cessi tale inaudita, orribile mattanza,ltrimenti, domani potrebbe essere troppo tardi. Perci, lO.N.U.,e non vuol diventare un carrozzone inutile comera la Societelle Nazioni ginevrina, si decida, una buona volta, ad autorizzaren immediato intervento militare per porre fine a questo filmellorrore, che turba anzitutto le nostre coscienze di esseri umani.Romani, che di queste cose certamente sintendevano, ci direb-ero: Dormientibus, arma non succurunt! Sergio Scalia

    UNA GIORNATA PER I GIOVANILa Giornata Mondiale della Giovent, identificata dallasigla GMG in italiano e dalla sigla WYD (World YouthDay) in inglese, stata una delle grandi intuizioni di PapaGiovanni Paolo II, che intendeva promuovere le aspirazionidei giovani ad avere un proprio spazio nella chiesa e nelmondo. Oggi Papa Francesco raccoglie il testimone diquella esperienza e la propaga con limmensa popolaritche si conquistato tra i fedeli di tutto il mondo. Nessunoha il diritto di fare esperimenti con i bambini e i giovani,dichiarava Francesco in una omelia del lontano 2005. Essi

    sono la speranza del popolo e dobbiamo occuparci di loroprendendo decisioni responsabili. Ed oggi da Pontefice ha riaffermato con gesto simbolico quella sensibilit chegli deriva anche dalla sua esperienza di docente. Il gesto avvenuto al termine dellAngelus del 26 luglio in piazzaSan Pietro, affollata di pellegrini nonostante il caldo dellastagione estiva: il Papa si iscritto ufficialmente, utiliz-zando un tablet, alla XXXI Giornata Mondiale della Gio-vent che si svolger tra un anno a Cracovia. Celebratadurante lAnno della Misericordia, questa Giornata sar, incerto senso, un Giubileo della giovent, ha detto il Ponte-fice. Il Papa ha quindi invitato i giovani di tutto il mondoa vivere questo pellegrinaggio sia recandosi a Cracovia, siapartecipando a questo momento di grazia nelle proprie co-munit Lincisivo concetto del Santo Padre stato subitoripreso in un messaggio del Cardinale Rylko, presidente delPontificio Consiglio per i Laici, il quale, a sua volta, ha af-fermato che la Giornata Mondiale della Giovent di Craco-via si annuncia come un vero e proprio Giubileo deigiovani a livello mondiale. Tra le iniziative previste, PapaFrancesco consegner a cinque coppie di giovani dei cinquecontinenti delle lampade accese, simbolo del fuoco della

    misericordia portato da Cristo. Un altro episodio avvenutonel corso dellestate, che riafferma lattenta sensibilit delPontefice nei confronti delle nuove generazioni, la letterainviata ai Salesiani in occasione del bicentenario della na-scita del loro fondatore: San Giovanni Bosco. Nella letteraindirizzata al rettor maggiore dei Salesiani, don Angel Fer-nandez Antime, si esprime linvito a richiamare gli aspettiessenziali delleredit spirituale e pastorale di Don Bosco edesortare a viverli con coraggio. Alla luce della emergenzaeducativa sottolineata dal suo predecessore BenedettoXVI, il Santo Padre, nella sua lettera, evidenzia in partico-lare due compiti: promuovere il volontariato, non rasse-gnandosi alle ideologie che antepongono il mercato alladignit delluomo, ed educare al linguaggio delle reti socialie dei nuovi media.Anche qui il collegamento con Wojtyla appare evidente, ri-cordando, non a caso, che San Giovanni Paolo II fu definitoPapa della comunicazione. Silvia Iovine

  • 7/23/2019 Attualita Settembre 2015

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    QUALE SERVIZIO AI CITTADINI? LA SCUOLA, PROBLEMA INFINITO...Per il Governo Italiano riguardo la situazione scolastica e con lapprovazione della riforma parole del Primo Ministro - non possibileassumere tutti, perch lobiettivo della riforma quello di offrire un servizio ai cittadini, non quello di assumere tutti coloro che voglionolavorare nella scuola. Ed incalza il Ministro dellIstruzione: limpianto generale del disegno di legge va salvaguardato nel passaggio alSenato perch autonomia, valutazione e merito per noi restano centrali sottolineando, per, che sul tema della valutazione possibile spe-cificare ulteriormente i contenuti del testo per garantirne ancora di pi loggettivit pensata e voluta dal Governo. Il Governo sembra aprireun canale di dialogo con la minoranza PD, le opposizioni, i sindacati e le associazioni, con trattative informali che si concretizzeranno necorso delle audizioni gi programmate. I punti controversi sono noti: 1. Assunzioni, con graduale stabilizzazione di tutti i precari e conseguente abbattimento del tetto di 60mila posti da destinare al prossimo concorso a cattedra; 2. Gestione dei fondi sul merito con parziale ototale primazia del Collegio dei docenti rispetto alle scelte del Ds; 3. Dimensionamento dei super-poteri del Ds; 4. School bonus possibilesolo se lerogante non ponga condizione sulla gestione; 5. Albi e bacini che le OO.SS. sembrano accettare solo se il collocamento avverrper graduatoria. Il Governo potrebbe proporre un mix in cui chi graduato meglio potr scegliere la scuola dove andare, pur a seguito di in-

    terpellanza da parte del Ds. Ma tutto un meccanismo incredibile e tortuoso e potrebbe rivelarsi nella pratica un ulteriore papocchio allita-liana. Come noto il Ddl Scuola sar esaminato a due mani in Commissione Istruzione al Senato: dalla responsabile scuola del PD, FrancescaPuglisi, e dal senatore Ap, Franco Conte. Praticamente ad oggi non si alzato altro che un muro di gomma chiamato Ministro e PremierSolo un intervento forte e strategico delle forze politiche a Palazzo Madama potr sbloccare la situazione sul ddl Scuola, e variegate e fortisono le opinioni dei Segretari delle OO.SS. Scuola. FLC CGIL - La Ministra Giannini nellincontro con le organizzazioni sindacali nonha assunto alcun impegno concreto per cambiare radicalmente il ddl sulla scuola. Il Governo, nonostante cresca il dissenso su un provvedi-mento che peggiora la qualit della scuola pubblica, non risolve il problema del precariato, afferma logiche autoritarie e incostituzionali nellagestione organizzativa delle scuole, mette in discussione diritti e libert e cancella la contrattazione. Non intende ricercare il consenso coni sindacati e con chi nella scuola vive. CISL SCUOLA - Non c stata nessuna apertura sul fronte del precariato. Puntano tutto sul concorsosenza accogliere le richieste di chi da anni lavora nella scuola e ha conseguito unabilitazione: una ingiustificata chiusura. E nessuna apertura arrivata anche in relazione al potere dei presidi: il ministro Giannini ritiene che le competenze previste nel ddl siano indispensabili algoverno della scuola. UIL SCUOLA - Lunica disponibilit ad approfondire, e tutta da verificare stata mostrata sulla questione dellavalutazione e cio sulla composizione del comitato di valutazione. Su platea assunzioni, poteri dei dirigenti e contratto nessun passo avanti.SNALS CONFSAL - Lincontro, in cui tutti i sindacati rappresentativi hanno esposto in modo concorde le loro critiche e proposte di mo-difica in merito al ddl Buona Scuola passato in Parlamento, stato caratterizzato da uno strano stile che definirei di non confronto. GILDAUNAMS - Unaltra fumata nera: la convocazione al Miur stata soltanto un atto di cortesia, ma chiaro che non ci sono significativimargini di trattativa sui nodi cruciali del ddl il cui impianto complessivo resta inaccettabile. () La mobilitazione prosegue con lo scioperodegli scrutini e le numerose iniziative di protesta in tutta Italia. Lo staff del Ds previsto, per Lo staff del Dirigente scolastico secondoil Ddl Scuola, potr essere composto fino al 10% dei docenti nellorganico della scuola e sar scelto dal preside. Nel 2015/2016 lo staff didirigenza sar inserito nellorganico dellautonomia come voce indipendente, il che significa che i docenti incaricati dal dirigente non inse-gneranno e si occuperanno delle questioni legate al funzionamento della scuola. I posti lasciati vacanti dovranno essere coperti da altri col-leghi, ovviamente se ci sono risorse disponibili, funzionali e corrispondenti per la loro sostituzione. Siccome saranno sollevatidallinsegnamento, i docenti di staff non avranno un solo euro in pi, anche se dovranno occuparsi di coordinamento organizzativo edidattico e della formazione del personale! Proprio un bel modo per valorizzare merito e competenze. E se qualche Ds azzarder a proporrequalcosina, anche simbolica, in contrattazione con la Rsu, limmaginate cosa succeder da parte di coloro che resteranno in classe a sgobbare

    con gli alunni? Nessuna apertura invece su altri punti nevralgici: - Provvedimento durgenza su organici e assunzioni secondo un pianocon scansione pluriennale per dare risposte a tutte le legittime aspettative dei precari, - Autonomia scolastica piena con salvaguardia esviluppo dei ruoli e dei poteri degli OO.CC. di cui il Ds componente essenziale e strategica non controparte, - No alla chiamata dagli albterritoriali, perch si tratta di una soluzione affrettata, confusa e rischiosa, - No alla presenza di soggetti non dotati di specifiche competenze(genitori e studenti) negli organismi chiamati a valutare sul piano professionale i docenti, unico punto su cui c stata una qualche apertura.- No a giudizi sul merito legati alla monetizzazione (60 euro/lordi), in ogni caso i 200 milioni di euro per la premialit vanno indirizzativerso le scuole situate in aree a rischio o in situazioni difficili. E anche in questo caso la distribuzione alle scuole deve avvenire in base a

    parametri nazionali decisi in contrattazione nazionale e di scuola, -No al super-preside che fu osteggiato dal Pd quando fu propostodallon. Aprea e che ora il Pd stesso vuole. Il Ds non pu diventareautorit salariale peraltro monocratica in stridente violazione delcomma 1 dellart. 45 del D. Lgs 165/201, che stabilisce che il tratta-mento fondamentale e accessorio dei dipendenti pubblici definitodai contratti collettivi, - Inclusione degli ATA e dei docenti dellascuola dellinfanzia nel piano di stabilizzazione, - Rinnovo del CCNLScuola. Il DDL cos come approvato alla Camera definisce una nuovariorganizzazione delle scuole nella direzione di un maggiore protago-nismo dei dirigenti scolastici, ai quali sono attribuiti inspiegabili poteri come il conferimento di incarichi triennali ai docenti inseriti neglialbi territoriali. Manca la previsione di un contrappeso volto a frenarela facile deriva autoritaria dellesercizio di tali poteri. Inoltre, nonpu essere accettata lapprovazione dellarticolo 13 della riformaper la valutazione del merito dei docenti, la cui assegnazione verrstabilita direttamente dal dirigente scolastico, sulla base dei criteriindicati dal Comitato per la valutazione: una scelta non idonea allo

    scopo dichiarato, ossia premiare i meritevoli, perch incentiveresclusivamente una parte del personale, mentre laltra, la stragrandemaggioranza, non solo continuer a percepire buste paga ferme al2009 e ormai sotto il livello del costo della vita di almeno 4 puntipercentuali, ma non avr neanche la possibilit di ricevere il mede-simo riconoscimento per il lavoro svolto per quanto encomiabile essopotr essere. Pierluigi Vignola

    LATTUALIT, pag. 4 N. 9 SETTEMBRE 2015TEMATICHE ETICO-SOCIALI

    (segue da pag. 1) Coppie e nascite in calo

    COS CADDE IL FASCISMOAbbiamo visto, nella puntata precedente, che il re Vittorio Emanuele III, appena raggiunto dal gen.Puntoni, suo Aiutante di Campo, da lui chiamato durgenza, alle ore 15, a Villa Savoia, gli co-munica che ormai ha deciso di invitare categoricamente Mussolini, con il quale dovr incon-rarsi alle 17 proprio a Villa Savoia, a rassegnare le dimissioni da Capo del Governo, avendoi destinato al suo posto lex Capo di Stato Maggiore Generale, maresciallo dItaliaPietro Ba-

    doglio. In realt, il piano elaborato dal monarca, dintesa con Badoglio, il Capo di S.M.G. inarica, gen. Ambrosio, ed in primis con il Comandante generale dellarma dei reali carabi-

    nieri, gen. Cerica, non si limita a costringere il Duce del fascismo a farsi da parte, ma prevedenche il fermo di Mussolini, come il Re comunica al gen. Puntoni in quel colloquio preliminare,l quale dovr essere portato in una caserma per evitare da un lato che possa mettersi in con-atto con elementi estremisti del partito e provocare disordini, e dallaltro che antifascisti scal-

    manati attentino alla sua persona, e siccome - aggiunge re Vittorio - non so come il Duceotr reagire, la prego di rimanere accanto alla porta del salotto dove noi ci ritireremo a discu-ere. In caso di necessit intervenga... (Paolo Puntoni, op. cit. pag. 143). Il Re, dopo una breveausa, continua dicendo che ormai non aveva pi dubbi sullavversione della massa per il

    Duce e per il fascismo e dichiara, peraltro, di avere buoni motivi per ritenere la guerra irri-mediabilmente perduta (avrebbe dovuto capirlo gi da un pezzo, ma meglio tardi che mai!).E si preoccupa di dire al suo Aiutante di Campo che, essendo egli un Generale in serviziottivo, dipendente, quindi, da Mussolini quale Ministro della Guerra, aveva voluto evitare cheosse coinvolto in questaffare, altrimenti poteva considerarsi un vero e proprio complottoib.). Strana preoccupazione, visto il piano dintesa anche con lui concertato. Inoltre, il Revrebbe voluto che Mussolini fosse arrestato fuori di Villa Savoia, poich lospite sacro,econdo la tradizione, e si stizzisce quando il duca Acquarone gli comunica che il gen. Cericaveva fatto presente, allultino momento, che il fermo doveva necessariamente effettuarsi al-interno della villa, per evitare di veder compromessa loperazione. Ma ormai il dado trattonon si pu tornare indietro. Del resto laltezza del fine giustifica i mezzi, Machiavelli

    docet! Alle 16,55 vedono comparire in fondo al viale di Villa Savoia lauto di Mussolini, ac-ompagnato dal suo segretario particolare De Cesare, mentre tre vetture con gli agenti e fun-ionari della Presidenziale, che costituiscono la sua scorta, trattandosi di unudienza del Re,ono rimasti fuori del cancello. Il Re, seguito dal Duce, entra nel salotto dove avr luogo ilolloquio, mentre Puntoni, come prima convenuto con il Re, si gi appostato dietro luscio.

    Mussolini comincia col fare unesposizione sulla situazione militare e sullo svolgimento dellaeduta del Gran Consiglio, ma le sue parole quasi non vengono percepite dal gen. Puntoni,oich Mussolini parla sommessamente. Finalmente ode la voce del Re, il quale

    dice che data la situazione militare e quella interna che si venuta a crearenelle ultime ore, si sente costretto, suo malgrado e con molto rincrescimento,

    compiere un passo che soltanto le circostanze gli impongono. E aggiunge:Io vi voglio bene e ve lho dimostrato pi volte difendendovi contro ognittacco, ma questa volta devo pregarvi di lasciare il vostro posto e di la-ciarmi libero di affidare ad altri il governo (op. cit., pag. 144). Dopo qual-he attimo sente Mussolini fare brevi repliche, che percepisce quasi come unisbiglio, e la voce chiara del sovrano che conferma la sua decisione, pur sof-erta, di rimuoverlo dallincarico. Anzi, poich Mussolini interviene a scatti, il Reerde la pazienza e gli rinfaccia il torto fattogli quando, senza neppure salvare la forma, avevaoluto assumere il comando delle FF.AA. (ib.). (Continua) Sergio Scalia

    TUTEL RE L MBIENTE

    Limportante saggio di Salvatore Settis. Paesaggio Costituzione Cemento, pubblicato da Einaudinel 2012, continua ad essere un testo fondamentale di cultura ambientale che ci mette di fronte aduna situazione spaventosa che ci confronta con quella idea che caratterizza noi italiani, maestri didisinteresse per la cosa pubblica. Settis, infatti, spiega molto bene come paesaggio non sia sola-mente le belle visioni di laghi montagne campagne e boschi. Ormai da anni si stabilito fra noi ita-liani e il nostro paesaggio un rapporto di insensibilit ma anche di ottusit e autolesionismo. Villaggi(da pag.3) che per secoli avevano saputo crescere conservando limpronta di una cultura dellabitaretanto pi nobile quanto pi povera. Sempre pi spesso (vediamo) le citt che furono per secoli ilmodello dEuropa consegnate a gente senza scrupoli . Qualche dato:secondo lIstat tra il 1990e il 2005 la superficie agricola utilizzata in Italia si ridotta di 3 milioni e 663 mila ettari, unareapi vasta della somma di Lazio e Abruzzo.. Secondo il Cresme (Centro Ricerche Economiche So-ciali di Mercato per lEdizia e il territorio) nel 2008 si sono ultimati 59.000 nuovi edifici residenzialicon una volumetria di 126,2 milioni di metri cubi, per un totale di 320.000 abitazioni. La colata dicemento con cui ogni giorno sigilliamo centinaia di ettari di suolo qualcosa di incredibile, unfuturo avvelenato per figli e nipoti. Politici non etici e costruttori collegati impongono una cementificazione assurda che subordinata al loro profitto ed micidiale per la nostra salute e tutta la so-

    ciet. LItalia (da pag.14), com noto, ha da anni il pi basso tasso di crescita demografica dEuropa,e uno dei pi bassi del mondo. Pochi si rendono conto, invece, che lItalia ha il pi alto tasso diconsumo di territorio dEuropa... (e poi, cosa straordinaria!) lItalia stato un Paese pioniere nel do-tarsi di strumenti giuridici per la tutela del proprio paesaggio. Aggiunge Settis: tra i pochi Paesal mondo che abbiano la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale nella propria Costituzione..(ed ha).. in merito un complesso di leggi organiche Il rapporto fra nascite e morti, in un paeseche soffre di una grave stagnazione demografica, decisamente paritario da anni, e tuttavia in Italiasi continua a costruire sempre. La perfetta continuit (da pag.137) fra le leggi di tutela dellItalialiberale (1902,1909 e per il paesaggio, la Legge Croce del 1922..), le due Leggi del 1939 approvateda un Governo Mussolini e infine lart.9 della Costituzione repubblicana sorprender solo chi ragiona per etichette e appartenenze e non calandosi nella complessit della documentazione e dellastoria delle idee. Lo abbiamo detto (pag 179): la Repubblica italiana fu il primo Stato al mondoa porre la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio non solo nella propria costituzione, ma frai principi fondamentali dello Stato. Si sa come la Costituente ordin i propri lavori Lintento(pag.189) di mettere insieme la tutela del paesaggio e quella del patrimonio artistico fu chiaro sindalla prima formulazione del sommo Concetto Marchesi. Lautore auspica che la tutela del paesag-gio rimanga statale e non sia assegnata alle RegioniNelle sue aspre critiche difficile dar torto aSettis. In sintesi siamo in presenza di un lento degrado della funzione centrale di tutela e il Codicedei beni culturali e del paesaggio - cui lautore ha contribuito in modo decisivo, ha subito una lentariduzione di autorit. Comunque, assistiamo a una vera deriva antintellettuale delle Re-gioni e di moltissimi Comuni. Certo, la riduzione delle fonti di finanziamento e lir-rilevanza della tutela del paesaggio e dei beni culturali nel produrre tributi oentrate, aiuta una classe politica a trovare nella demagogia la propria ragion des-sere. Quale pensiero personale, aggiungo che qualcosa si sta muovendo nel granquadro della tutela dellambiente. Infatti, dopo decenni di interessata indifferenza,la recentissima legge sugli ecoreati introduce nel Codice Penale nuovi delitti.Sono cinque: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandonodi materiale ad alta radioattivit, impedimento del controllo e omessa bonifica. Pocacosa, atteso che quasi tutti i reati contro lambiente sono contravvenzionali, cio nonindagabili e facilmente prescrivibili. Comunque accontentiamoci.... Qualcosa la lenta politica sta fa-cendo Raffaele Vacca

    non condivido. E ai potenziali genitori che hanno pensato tuttoci suggerisco un concetto tanto semplice quanto costruttivo:affrontate la vita. Si, perch la vita fatta da tante difficolt e diqueste sar sempre composta, qualunque realt divenga. Se ilmuscolo si rinforza durante la fatica, allora se ne deduce che solo la difficolt che pu rende esseri migliori. Qui rilevaspiccatamente il ruolo del genitore in colui che ha il compito dipreparare un figlio pronto a tutto, capace di affrontare ognidifficolt e a non tirarsi mai indietro, a saper accettare la giustasconfitta e a far di essa un tesoro. Una riflessione sul passato vienedal fatto che, negli anni 40 ad esempio, nonostante ci fossero pidifficolt di adesso, cerano comunque molte pi nascite. Inveceoggi pare che vi sia anche un rifiuto ad avere figli e ci anche perun semplice desiderio di spirito libero, forse per esentarsi daresponsabilit. Ma avere un figlio, oltre ad accettare la sfida coldestino, anche la continuazione nella vita, una proiezione di sstessi che dovrebbe collimare col moderno senso egoistico chespesso rileviamo nelle condotte moderne. Eppure, ancora oggi,c tanta contraddizione, per non dire della trasmessa confusionetra vecchie e nuove generazioni. Domenico Bertuccio

    ostri amministratori della cosa pubblica. Forse quel bambinoos umile e speciale esprime un valore universale? La capacit didattamento dellinfanzia, la semplice capacit dei bimbi di faree cose con la voglia di sapersi adattare per raggiungere un risul-ato. Fare con buon senso. Lavorare con impegno anche nelle dif-icolt. A differenza degli adulti, i bambini non cercano iliconoscimento economico o sociale, il lavoro importante e laasa da ostentare in pubblico e in privato. Lo scolaretto in ginoc-hio non immagina di compiere un gesto eroico o lacrimevole.

    Pensa semplicemente che si sta impegnando in qualcosa che potrare di lui una persona migliore. Gli abbastanza indifferente cheilluminargli gli occhi ci sia un lampione o una lampada nella

    ameretta pulita dei bambini pi fortunati di lui. Lui ha ancora ilono di cercare lessenziale delle cose importanti da fare nellaua vita, tra cui studiare. Un plauso va anche alla reporter ditrada, la ragazzina, che lo ha scoperto che ha capito la straordi-aria forza di questimmagine e la storia che racconta. Ci piace se-nalare questa foto non certo per indurre il lettore ad una letturaompassionevole, quanto a dare a tutti noi lesempio del coraggioi un bambino sfortunato che studia e lotta per migliorare se

    tesso. Perch sia di esempio a quanti di noi hanno perso il gustoi lavorare per migliorare il proprio destino e agli amministratoriella cosa pubblica perch comprendano che solo con il lavoro,a dedizione e il coraggio si pu compiere il Bene dei cittadini.

    Buon lavoro allora sindaco Marino, se coraggio ne ha- questaolta lo metta nel salvare Roma dal degrado e dallincuria. Noi sa-emo con Lei. Lisa Biasci

    segue da pag. 1) Giornalismo di strada

    LA LEVA DELLE COMPETENZE PROFESSIONALIGi da tempo importanti gruppi finanziari ed industriali perseguonobiettivi strategici pi o meno consciamente finalizzati alla creazionei valore, intesa non soltanto come un metodo per valutare leperfor-

    mances aziendali, bens come filosofia di gestione. In ogni eserciziomministrativo stata registrata una crescente attenzione al suindi-ato approccio gestionale, che ormai parte integrante della cultura

    manageriale di settori e societ sempre pi numerose. Pi specifica-mente, quella della creazione di valore una condizione alla base

    elle valutazioni di economicit a cui fanno costante riferimento siae strategie industriali e finanziarie, sia, ancora, il perseguimentoella soddisfazione della clientela e in generale tutte le iniziative ri-

    olte alla motivazione e alleccellenza delle risorse umane. Fra le pimportanti condizioni capaci di attivare ed alimentare il processo direazione di valori nellimpresa, risulta ovviamente quella dellin-ovazione nella sua pi articolata ed evolutiva accezione. In tale pro-pettiva, risulta di notevole importanza lintensit di utilizzo di unaeva rappresentata dalladeguamento costante alle competenze pro-essionali presenti presso lintera struttura aziendale. Tale leva inrado di condizionare il grado di successo di un qualunque processoi cambiamento. La formazione dingresso, e quella continua, rappre-entano gli elementi che concorrono pi direttamente a comporre ediffondere la filosofia della creazione di valore nellimpresa, con-

    entendo il conseguimento di risultati pi lusinghieri. E altres neces-ario che lo sforzo per elevare il livello delle competenze permeiintera compagine organizzativa, coinvolgendo in misura razionaleintera dirigenza, i quadri intermedi con maggiore potenziale nonch

    e strutture organizzative di staff o di line fino a quelle periferiche. Laalenza di tale assunto ovviamente si esalta presso quelle impresearatterizzate da cultura e da sensibilit economico-finanziaria piragile e che proprio per questo sono esposte ad un maggior rischioi marginalizzazione. Quella della formazione continua e diffusa in-ontra condizioni ambientali di successo se ad essa viene coniugatomessaggio della creazione di valore non gi come un insieme di

    ecniche e strumenti pi o meno sofisticati, ma come una filosofia aui ispirare i comportamenti e come un linguaggio utile a unificare entegrare le diverse prospettive gestionali e le diverse competenze diui ogni manager portatore. Paolo Cancelli

  • 7/23/2019 Attualita Settembre 2015

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    LARMA DEI CARABINIERI IN CALABRIA NEL 1946, ANNO CRUCIALE DELLA REPUBBLICAl 1946 fu davvero un anno cruciale nella storia della Repubblica. La Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, che aveva all epoca giuri-dizione sul territorio dellattuale Comando Provinciale (istituito nel 1995 a seguito della tripartizione della Provincia Madre di Catanzaro),omprendeva 24 Stazioni con 49 Comuni (tutta la Provincia di Catanzaro ne contava 151), cui facevano corona oltre trenta frazioni fortementeopolate. In questo vasto e vario territorio, avente una popolazione allora di oltre 300.000 abitanti, prevalentemente rurale, lArma, nel tor-

    mentato periodo ricostruttivo del Paese fu vigile, attivissima e feconda di risultati in tutti i rami del servizio, distinguendosi nel campo delmantenimento dellordine e della sicurezza pubblica, imponendosi all attenzione delle autorit e della popolazione, nonch degli esponenti

    i tutti i partiti, riscuotendo stima e fiducia. Questi i settori particolarmente seguiti: lordine pubblico, la polizia giudiziaria e la lotta contromercato nero. Per quanto concerne lordine pubblico, lanno 1946 fu caratterizzato da frequenti manifestazioni popolari turbolente in vari

    Comuni, principalmente per motivi politici (Cardinale 5 marzo); contrasti sportivi (Tropea 28 aprile); per sottrarre un arrestato dalle maniell Arma (Maierato 27 aprile); malcontento verso le amministrazioni comunali (Cardinale 8 febbraio, S. Onofrio 30 giugno e 4 luglio, Fa-rizia 28 luglio, Dinami 12 dicembre); per mancanza di farina nel difficile periodo di congiuntura granaria (15 giugno); contrasti e divergenzera Clero e popolazione in feste religiose (Pizzoni 16 e Mileto 18 agosto). Bisogna, a questo punto, ricordare che la lotta per le terre, in Ca-

    abria, fu in quel periodo molto accesa, tanto che nella sola provincia catanzarese (con Crotone e Vibo) occupazioni e proteste si ebbero in2 Comuni, alla stregua di similari eventi in Sicilia, Basilicata, in Puglia, Campania e Lazio meridionale. La reazione contro il latifondismora ripresa proprio nel 1946, quando il Governo modific i Decreti Gullo, approvati due anni prima e valutati positivamente dai contadini,uscitando forti reazioni. Questa riforma, voluta da un eminente parlamentare calabrese, l Onorevole Fausto Gullo (Ministro dell Agricolturael primo Governo Badoglio, come anche nei governi Parri, Bonomi e De Gasperi; e poi, Ministro della Giustizia) prevedeva la nascita di

    Cooperative, con lassegnazione di terre non coltivate. Tale malcontento costitu la premessa dei tragici e sanguinosi fatti di Melissa, nel cro-onese (29 ottobre 1949), ben noti a quanti seguono le vicende sociali di Calabria, cui fecero seguito - forse a titolo risarcitorio - la costituzioneella Cassa per il Mezzogiorno, nel 1950, e subito dopo quella dell Opera Sila, grazie ad una maggiore attenzione politica ai problemi della

    Calabria e di tutto il Mezzogiorno dItalia. Tornando, quindi, alla nostra storia Vibonese, possiamo affermare che il pronto intervento deiCarabinieri port nelle complicate e difficili situazioni ambientali la necessaria chiarificazione e l immediata normalizzazione dellordine,mpedendo luttuosi incidenti. E quando si ag a norma di Legge, lazione fu lineare, obiettiva, serena e senza titubanze. Mai fortemente re-ressiva! La generosa e imparziale attivit dei militari fu oggetto di particolare ammirazione in occasione delle elezioni amministrative eolitiche, mettendo in luce qualit di tatto, equilibrio ed energia, specie in quei Comuni dove pi accesa appariva la lotta. Nelle amministrativevolte si il 10, 17, 24, 30 marzo e 7 aprile del 1946, furono effettuate dislocazioni di forze per un complesso di n. 131 seggi. Sia nei giorniello svolgimento delle elezioni sia in quelli successivi assai pi sensibili, i Carabinieri percorsero, di giorno e di notte, con brevi soste diiposo, tutta la giurisdizione, coprendo qualche migliaio di chilometri, controllando situazioni, sondando stati danimo popolari, smorzandostiosit, e dando cos alla popolazione la certezza della presenza dello Stato. I Comuni ove maggiormente provvida fu tale azione furono

    Vibo Valentia, S. Onofrio, Briatico, Ricadi, Pizzoni, Soriano, Mileto, Arena, Dinami, Cardinale, Maierato, Filogaso, Rombiolo, Nicotera e Ioppolo. A Vibo, le elezioni si tennero il 24 marzo e furono vinte da unaoalizione di centro destra formata da Democristiani e Liberali. La lista civica del Sole Nascente ottenne la minoranza. Primo Sindaco eletto da libere elezioni dopo il Fascismo fu il liberale Enrico Buccarelli

    Va ricordato che a queste elezioni amministrative, come a quelle politiche successive del 2 giugno per il Referendum istituzionale e per l elezione dell Assemblea Costituente, votarono per la prima volta le donnetaliane, in virt della Legge del 10 marzo 1946. Le elezioni politiche del 2 giugno misero a non meno dura prova i Carabinieri, i quali, negli importanti comizi che precedettero le importanti consultazioni, tenneron pugno delicate situazioni che, diversamente, avrebbero potuto degenerare. Furono, infatti, presenti in tutti i pi importanti comizi svoltisi nella giurisdizione, le pi spiccate personalit del Governo e della politicaazionale e regionale, tra le quali il Ministro Gullo, lOn. Mol, lOn. Gaetano Sardiello, lOn. Mancini, lOn. Guglielmo Giannini (il fondatore dell Uomo Qualunque), lOnorevole Roberto Lucifero,Onorevole Giacinto Froggio Francica, lOn. Capua, e tanti altri esponenti di tutti di partiti e di tutte le tendenze. E nessun inconveniente si ebbe; lArma fu sempre lodata. Giova qui ricordare il caldo elogio

    ivolto pubblicamente, dal podio ove parl in Vibo Valentia, dallOnorevole Avv. Gaetano Sardiello del Partito Repubblicano Italiano, per avere lArma impedito che un folto gruppo di avversari gli impedisse direndere la parola. Ci fu oggetto di compiacimento in pubblico manifesto redatto dallo stesso Parlamentare; lode che il Comandante della Compagnia, per amore di modestia e per evitare inopportuna popolarit,esider venisse rivolto (nella compilazione del manifesto) non allArma, bens alle Forze dellOrdine, considerato che sul posto cera anche un Commissariato di Pubblica Sicurezza. Per quanto riguarda

    nvece, la sicurezza pubblica, sempre nel 1946, furono svolte difficili indagini in occasione di gravi delitti, tra cui: Limbadi, 10 febbraio, aggressione all Appuntato Conti Giuseppe da parte di 5 pregiudicatino dei quali rimase ucciso dal Graduato; S. Onofrio, 3 maggio, uccisione del Carabiniere Condi con immediata identificazione dei responsabili e loro arresto; S. Onofrio, 15 giugno, identificazione e arrestoegli autori di un simulato furto al magazzino dei generi tesserati del Comune; Cardinale, denuncia di 12 persone e arresto di quattro in occasione di disordini per motivi politici; Maierato, 27 aprile, numerosrresti di responsabili di sottrazione dalle mani dell Arma di un detenuto. Inoltre, aggirandosi nella giurisdizione il bandito Catalisano Giuseppe, evaso a seguito di cattura da parte di militari dell Arma, nel 1945utore di sette omicidi e dell uccisione di due Carabinieri, lArma attivava unabile ed efficace rete informativa, sin dal luglio 1946, che consentiva, poi, a distanza di quattro mesi, di localizzare il bandito, uccison conflitto a fuoco il 5 novembre successivo. Riapparso nuovamente nella giurisdizione il fenomeno del banditismo armato - efficacemente debellato lanno precedente - vennero dislocate Squadriglie nei puntii nevralgici del territorio confinante con quello della Compagnia di Palmi (RC) le quali riuscirono a neutralizzare il triste fenomeno. Infatti, il 5 agosto 1946, in territorio di Melicucc di Dinami, diversi uominirmati consegnavano al guardiano di un ricco possidente lettera intimante la consegna di lire centomila da parte del padrone. LArma confinante di Arena ne identific il capo, Cammareri Vincenzo, di Giffone,icercato dalla Compagnia di Palmi (RC) per rapine ed altri gravi delitti, per cui, disposti servizi con Carabinieri vestiti da pastori, il Cammareri venne bloccato e arrestato dai Militari di Paravati il 14/8/1946

    mentre lArma di Arena, il 20 successivo, catturava un complice e ne identificava altro, tale Stripparo, che finiva il 5 settembre nelle mani dei Carabinieri in Laureana di Borrello (RC). il 9 successivo, sempre Carabinieri di Arena, in abiti civili, arrestavano fuori giurisdizione, in Galatro, il bandito Marmo Francesco. In tal modo, i pilastri della banda Cammareri crollavano e lassociazione criminosa, che avevaisorientato e intimorito le popolazioni dei Comuni di Arena, Soriano, Das, Acquaro, Dinami e delle frazioni contermini, veniva cos annientata. Vanno ancora annoverate, tra le pi importanti e riuscite operazionii polizia, verificatesi nell anno in parola, le seguenti altre: servizi in forze effettuati in occasione di ben altri dieci tentativi di estorsione con lettere minatorie pervenute a vari ricchi possidenti della giurisdizioneanto che un autore di estorsione fu arrestato in flagranza di reato; arresto di tre autori di rapina a mano armata commessa il 1 /2/1946 in territorio di Vibo Marina; denuncia di due autori di rapina commessa i/2/1946 in territorio di S. Gregorio dIppona, di cui uno in stato di irreperibilit; arresto di due autori di rapina a mano armata commessa il 1 /3/1946 in territorio di Fabrizia; arresto di due autori di rapina avvenutal 15 /3/1946 a Maierato; arresto di tre autori di rapina e due complici, avvenuta il 18/5/ 1946 in territorio di Fabrizia; arresto di un autore di simulata rapina avvenuta il 17/7/1946 in Vibo Marina; arresto di dueesponsabili di rapina avvenuta in Agro di Parghelia il 13 /8/1946, uno dei quali, nel tentativo di fuggire dalle mani dell Arma, si uccise cadendo da un ponte nel torrente sottostante; arresto, il 20 / 8 / 1946, dellutore di rapina avvenuta nel 1945 in Agro di Monterosso; arresto dell autore di una rapina, avvenuta il 10/8/1946, in terri torio di Tropea; arresto di due malviventi autori di tre rapine consumate il 6/10/1946 inerritorio di Pizzo e S.Onofrio. Importante fu altres la lotta contro il mercato nero e le attivit per il conferimento del grano all ammasso. Dislocati tre posti di blocco nei punti pi strategici del contrabbandoAngitola, Bivio S. Angelo e Bivio Mileto - Calimera), il grano rimase praticamente concentrato nei centri di maggiore produzione non avendo potuto, attraverso le normali e comode vie di comunicazione, essererasportato illecitamente altrove con autocarri o altri agevoli mezzi di trasporto. Ci permise, in un secondo tempo, di mettere i Comuni di maggiore produzione in condizione di assicurarsi buona parte dell au-oapprovvigionamento, grazie all opera dei Carabinieri, i quali, unitamente a funzionari dellU.P.S.E.A. (Ufficio Provinciale Statistico Economico dell Agricoltura), e avvalendosi del loro forte ascendente sulle

    utorit locali e sulle popolazioni rurali, riuscirono attraverso interventi personali di persuasione - preceduti da alcune azioni repressive esemplari compiute dalle squadre di vigilanza- a indurre i produttori di moltiComuni a versare spontaneamente allammasso ingenti quantitativi di grano (Maierato, S. Onofrio, Filogaso, Francica, S. Costantino, Mileto, Spilinga, Zungri, Rombiolo, Stefanaconi, S. Gregorio dIppona, Cessaniti)iscuotendo il plauso di Autorit e specie delle popolazioni soggette alla tessera annonaria. Lazione di repressione non fu meno feconda di risultati, tanto che essa fu citata dalla stampa locale ed anche dal quotidianoi Napoli LA VOCE del 16/10/1946, il quale pubblic, in proposito, un lungo articolo dal titolo Lotta contro il mercato nero - 700 quintali di cereali e 100 quintali di olio sequestrati nel Vibonese. A coronare tantaperosit, i superiori gerarchici dell Arma accordarono adeguate ricompense ai Militari operanti, talch, nellanno 1946, risultarono concessi ben 35 Encomi Solenni, con laggiunta di ul teriori altri 8 Encomi per l im-ortante operazione di servizio che si concluse il 5 novembre 1946 con la uccisione, in conflitto a fuoco notturno, del gi citato bandito Catalisano. Concludiamo il nostro racconto rendendo omaggio ai Valorosi Ca-abinieri della Nobile terra di Calabria di anni ormai lontani, ma tuttavia ancora vicini nel ricordo di tanti! Raffaele Vacca

    LATTUALIT, pag. 5N. 9 SETTEMBRE 2015 INIZIATIVE CULTURALI

    Bisogna dar vita ad una Alleanza di uomini illumi-nati,espertiedonestiche si uniscano al di sopra dei

    partiti per accordarsi su problemi concreti e, di voltain volta, cerchino le forze necessarie per risolverli

    (Gaetano Salvemini, 1953)

    IL Sen. Prof. C. G. S. SALVEMINI, Ministrodel P. M. S. P. per le Relazioni Internazionali,

    resta alla guida dellUN. I. A. C.

    Fatti non foste per vivercome bruti, ma per seguirvirtude e conoscenza.

    Dante Alighieri

    VENTENNALE DEL NUOVO RINASCIMENTOGRANDE ATTESA PER LA KERMESSE CELEBRATIVA DEI 20 ANNI DI VITA DELLA CORRENTE ARTISTICO

    CULTURALE NUOVO RINASCIMENTO, IDEATA E PROMOSSA DALLARTISTA NICO VALERIO

    Fervono i preparativi per uno degli eventi culturali pi importanti di questanno. Parliamo della Rassegna lArte del Nuovo Rinasci-mento, curata dal pittore e scrittore Nico Valerio, noto anche come Il Barese, che vedr esibirsi nella citt di Bari numerosi artisti

    i tutte le discipline artistico-culturali: scrittori, pittori, musicisti, attori e promotori culturali, provenienti da varie parti dItalia.Levento, che anche questanno (nel mese di Dicembre) prevede lassegnazione delI Premio Internazionale Nuovo Rinascimentoriconoscimento annuale) e delMenestrello del Nuovo Rinascimento (riconoscimento biennale giunto alla III edizione, che vienessegnato a cantanti e musicisti), sar caratterizzato dallesecuzione di varie performances (poetiche, coreografiche e liriche), nonchalla proiezione di filmati rievocatori. A questa corrente culturale neoclassica, nel tempo si sono avvicinati - a vario titolo culturalenumerosi personaggi dellarte, anche di fama internazionale, come : Rosario Vairo, Fiore da Sicignano, Giorgio Tellan, Tina Pic-olo, Anna Davidova, Cosmo G. Sallustio Salvemini, Florinda Battiloro, Angela Genchi, Chiara Stella Serena, Francesco Sa-amina, Antonio Wancolle, Lucio Mori, Letizia Vallarelli, Antonella Santulli, Mario Fanuele, Vito Gurrado, Franco Leccese,

    Nicola Maselli, Rosalba Fantastico di Kastron, Tiziana Sala, Nino Melito Petrosino, Francesco Cascella, Aurora Russi, DinaFerorelli, Alessio Nuovo, Dante De Rosa, Lorenzo e Michelangelo Maiullari (che con il loro importante contribuito hanno permesso

    n sensibile sviluppo di questa realt artistica).Brevi cenni storici: Il Nuovo Rinascimento nasce come rivalutazione dellArte Classica nella terra di Paestum, in provincia di Salerno,

    met degli anni 90, presso il Centro Artistico Culturale Paestum.Lidea dellartista Nico Valerio viene subito sposata dal suo grande maestro campano, il Prof. Rosario Vairo, purtroppo scomparso

    el 2009. In pochissimi anni il movimento diviene sempre pi una corrente darte, che vede fiorire ed affermarsi nel suo ambitortisti classici, dal sud al nord Italia. Divulga rapidamente le sue teorie umanistiche, che man mano si gemellano e si amalgamano adltri importanti analoghi movimenti.

    Le mostre, le rassegne e gli incontri con varie associazioni e salotti culturali, portano questa corrente ad affermarsi in Italia e allestero,

    endendo lustro al nostro Paese e divenendo motivo demulazione per altre realt artistiche.Attualmente il Nuovo Rinascimento ha il suo pi importante centro attivo a Bari, ma ha avuto il suo primo significativo sviluppo inCampania (nelle province di Salerno e Napoli), nonch a Roma, da sempre capitale mondiale delle discipline neoumaniste e neori-

    ascimentali.Alla rassegna potranno partecipare artisti dogni disciplina classica (senza alcun onere, a titolo gratuito), contattando diret-amente il