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bilancio sociale camera di commercio Prato 2010

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bilancio sociale camera di commercio Prato

2010

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Il Bilancio Sociale 2010 è stato interamenterealizzato da un gruppo di lavoro interno

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progetto grafico flod.it

Finito di stampare nel mese di novembre 2011Un particolare ringraziamento all’Area sviluppo risorse umane e processi organizzativi per il sistema camerale di Unioncamere

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Indice

Presentazione 4

Introduzione 5Nota metodologica 6

Gli stakeholder 9

1.1 • I valori 14

1.2 • Il disegno strategico per il 2010 15

1.3 • Il contesto normativo e il sistema camerale 16

1.4 • Le partecipazioni camerali 21

1.5 • Le collaborazioni con altri enti 26

1.6 • Gli organi 27

1.7 • Le risorse umane 29

1.8 • La sede camerale 31

3.1 • Il contesto economico 44 3.2 • La promozione del sistema economico locale 52

3.2.1 • I finanziamenti alle imprese 53

3.2.2 • L’internazionalizzazione 58

3.2.3 • Il tessile 65

3.2.4 • La finanza e il credito 68

3.2.5 • L’innovazione e la ricerca 71

3.2.6 • Il marketing territoriale 74

3.2.7 • Gli studi economici e la formazione imprenditoriale 89

3.2.8 • La regolazione del mercato 94

3.2.9 • La comunicazione istituzionale 103

3.2.10 • La Camera di Commercio di Prato: una “P.A. per le imprese” 104

Identità 13

La dimensione sociale 43

Dialogo e miglioramento 111

La dimensione economica 35capitolo 2

capitolo 3

capitolo 1

capitolo 4

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bilancio sociale 2010 introduzione

4

Presentazione

Far emergere nuove potenzialità del territo-rio, ripensare la nostra vocazione produtti-va, creare nuove opportunità di crescita per il sistema delle imprese: è questa la vision che sta alla base del lavoro che la Camera di Commercio di Prato sta portando avanti in questi anni. Una vision che poi deve es-sere declinata in progetti concreti, che in parte vengono raccontati in questa nuova edizione del bilancio sociale. La nostra vo-glia di condividere quello che facciamo con gli stakeholder ha come finalità principale quella di stimolare il confronto, per cercare di capire se stiamo andando nella direzione giusta, per raccogliere nuove idee, per co-municare quello che stiamo facendo.

I risultati in termini di valore aggiunto distri-buito sul territorio ci confermano che stiamo lavorando con grande attenzione all’utilizzo delle risorse. Un dato non secondario, in un momento durante il quale infuria la po-lemica sull’efficacia dell’azione pubblica. Ci stiamo impegnando per ripensare la nostra azione, innovando e facendo anche scelte coraggiose, per ottimizzare le risorse e gli sforzi. Buona lettura.

Il Presidente Carlo Longo

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introduzione bilancio sociale 2010

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Introduzione

Il Bilancio Sociale, arrivato per la Camera di Commercio di Prato alla sua quarta edi-zione, non è semplicemente uno strumento di rendicontazione sociale, un’ opportunità di valorizzazione delle attività e dei progetti realizzati nell’arco temporale di volta in vol-ta analizzato, ma rappresenta sempre di più uno dei principali mezzi di comunicazione e relazione tra l’Ente e le diverse categorie di portatori di interesse. Il documento, ispiratosi alle Linee Guida per le Amministrazioni Pubbliche enunciate nel-la Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica del 17.12.2006, al D.Lgs. 150/09, meglio conosciuto come riforma Brunetta, e alle Linee Guida elaborate da Unionca-mere per la definizione di un modello di Bi-lancio di Genere e di Bilancio Sociale nelle Camere di Commercio, vede la luce a solo un anno di distanza da quello precedente. Ciò al fine di rendere ancora più trasparente l’attività della Camera di Commercio. Tale scelta nasce infatti non solo dalla volontà di mantenere aperto con maggiore continuità il dialogo con i portatori d’interesse, ma so-

prattutto da quella di intensificare i momenti di verifica dei risultati conseguiti, ponendo subito in atto le azioni di miglioramento per il futuro.Per la sua stesura, il gruppo di lavoro che lo ha realizzato si è avvalso della preziosa collaborazione di alcuni stakeholder came-rali, che ringrazio, i quali hanno posto l’at-tenzione su temi e iniziative di particolare interesse, evidenziando in tal modo il valore aggiunto che da queste viene generato.Le dimensioni del volume sono state voluta-mente ridotte rispetto all’anno precedente. Ciò per renderlo più pratico e più facilmente consultabile con modalità informatica.

Il Segretario Generale Catia Baroncelli

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6

Nota metodologica

Periodo rendicontato

Principi di redazione

Gruppo di lavoro

Struttura del documento

Anno 2010

Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica Linee guida Unioncamere per redazione Bilancio Sociale (Dicembre 2010) Linee guida Unioncamere per redazione Bilancio di Genere (Giugno 2011)

Identità della Camera di Commercio, in cui si illustrano i valori di riferimento dell’attività camerale, il disegno strategico relativo al 2010 e l’organizzazione interna

La dimensione economica in cui si espongono i dati di natura economica

La dimensione sociale in cui si rendiconta l’attività svolta nel periodo considerato a supporto del sistema economico

Dialogo e miglioramento in cui si fornisce un ulteriore mezzo di interazione con gli stakeholder

Documenti di programmazione dell’ente (annuali e pluriennali)

Documenti di rendicontazione dell’attività svolta

Sistema di misurazione delle performance

Incontri individuali con rappresentanti degli stakeholder

Pubblicazioni camerali

Validazione ad opera del Segretario Generale e dell’organo politico

Presentazione pubblica e diffusione del documento

Validazionedel documento

Fonti utilizzate

Personale interno

Il documento è composto da quattro sezioni:

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Il presente documento, sulla scia del precedente, sviluppa gli argomenti trattati, laddove possibile, secondo un’ottica di genere, in particolare in relazione alle attività realizzate a favore degli stakehol-der. La Camera di Commercio di Prato è stata la prima in Italia ad aver dato il via, per il 2009, alla sperimentazione di un Bilancio Sociale di genere, contribuendo anche alla definizione di Linee guida comuni a livello nazionale.

L’ ottica di genere

Nel seguire da vicino le attività di rendicontazione sociale del si-stema camerale, Unioncamere attribuisce grande importanza all’e-sperienza della Camera di Commercio di Prato, essenzialmente per due motivi. Il primo è perché rappresenta un’avanguardia nella costruzione del “bilancio sociale di genere”. Il secondo motivo con-

siste nella circostanza che la Camera di Prato produce il documento ricorrendo interamente al personale interno. Al di là di testimoniarne l’elevata qualificazione, ciò significa che il bilancio sociale – necessariamente – è strutturato in base alle effettive esigenze della presidenza e del top management. Un approccio particolarmente condivisibile, soprattutto se visto alla luce della riforma dell’ordinamento delle Camere di Commercio introdotta con il decreto legislativo 23 del 2010.La riforma ha rilanciato l’azione delle Camere, fornendo loro identità e strumenti al passo con l’evoluzione del sistema delle imprese e dell’architettura istituzionale del Paese. Introducendo il concetto giuridico di “sistema camerale”, le ha rese anzitutto istituzioni più autorevoli, raffor-zandone il ruolo di raccordo tra le istanze del mondo produttivo nel suo insieme e i responsa-bili delle politiche pubbliche.Come ha sottolineato Giulio Sapelli, aprendo i loro Consigli anche al mondo delle professioni liberali, la riforma ne accresce la capacità di esprimere le esigenze di tutte le forze vitali che operano nel territorio; cioè tende a configurare le Camere come le “case degli attori del mer-cato”.Ancorandole al principio costituzionale della sussidiarietà, il nuovo ordinamento ne valorizza al massimo le funzioni. Elencandole puntualmente, ha poi innalzato le attività svolte dalle strutture camerali al rango di vere e proprie competenze, ampliandone talvolta il perimetro d’intervento. Privilegiando la logica delle funzioni associate, ha fornito anche lo strumento per accrescere l’efficienza dei nostri servizi alle imprese. Rafforzando le Unioni regionali e l’Union-camere nazionale, infine, la riforma ha delineato l’identità che le Camere dovranno assumere nella nuova architettura istituzionale del Paese.

A voi la parola...

www.bilanciosociale.cameradicommercio.it /P42A139C4S1/Bilancio-sociale-di-genere-2009-Ca-mera-di-commercio-di-Prato.htm

www.bilanciosociale.cameradicommercio.it

www.bilanciosociale.cameradicommer-cio.it/uploaded/Bilanci%20sociali_Siste-ma%20camerale%201999-2009.pdf

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Al di là delle difficoltà politiche ed economiche odierne, le imprese chiedono infatti un fede-ralismo che coniughi in modo sostenibile l’efficienza e la solidarietà. Esse auspicano pure un fisco più leggero, una semplificazione decisiva delle norme e una riduzione visibile degli oneri burocratici. Come ho più volte sottolineato, per le imprese il nuovo ordinamento fede-rale e il decentramento dei poteri non devono frammentare i mercati; anzi, devono unificarli e renderli più accessibili per tutti.Il nuovo status delle Camere di Commercio implica anche una maggiore responsabilità dei loro amministratori. Essi devono fare la loro parte al meglio delle rispettive capacità, superando antiche contrapposizioni e visioni particolaristiche, nell’interesse generale delle imprese visto come il motore dello sviluppo locale.Una concezione simile ci impone di considerare le imprese che operano nel territorio, le loro associazioni, i sindacati, le organizzazione dei consumatori e i liberi professionisti come i veri stakeholder delle Camere.La trasparenza sul modo in cui le risorse vengono impiegate nei confronti di questo pa-norama diversificato di portatori di interesse, è dunque una scelta obbligata. Non solo per soddisfare le aspettative crescenti di questi ultimi, ma anche per migliorare la costruzione di quel consenso indispensabile alla riuscita dei programmi delle Camere e, attraverso questi, alla restituzione di un valore aggiunto visibile al territorio.

Ferruccio DardanelloPresidente Unioncamere

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Gli stakeholderSono i portatori di interesse, i soggetti che influenzano l’attività di un’organizzazione e che sono influenzati da questa. Con questi soggetti l’organizzazione stabilisce rapporti di informazione, rap-presentanza, servizio o scambio.

E’ stata confermata anche per questa edizione la scelta di non considerare tra i portatori d’interesse dell’ente il personale dipendente, parte integrante dell’organizzazione camerale.

i consumatori, destinatari di particolari tipologie di servizi, quali quelle di regolazione del mercato e di tutela del consumatore

le imprese, principali destinatarie dei servizi erogati

i liberi professionisti, destinatari di servizi in quanto intermediari rispetto al mondo delle imprese

le associazioni di categoria, quali rappresentanti del sistema imprenditoriale, anche all’interno degli organi di governo

gli ordini professionali, con i quali la Camera di Commercio intrattiene politiche di dialogo, in quanto espressione di interessi particolari

gli organismi partecipati, che, in collaborazione con l’Ente, realizzano politiche a favore delle categorie economiche

la pubblica amministrazione, con cui la Camera di Commercio collabora per la pro-mozione del sistema economico locale

il sistema camerale, costituito dalle altre Camere di Commercio, dagli organismi di coordinamento (Unione Regionale delle Camere di Commercio ed Unione Nazionale delle Camere di Commercio) e dagli organismi che compongono la rete camerale (Centri per il commercio estero, aziende speciali, ecc.)

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La matrice attività-stakeholderdella Camera di Commercio

Sistema economico- produttivo

Sistema deirapporti istituzionali

Impr

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Registro delle Imprese x x x x x x x 3.2.10

Albi e Ruoli x x x x x x x 3.2.10

Firma digitale e PEC x x x x x x x 3.2.10

Agricoltura x x x x x 3.2.6

Ambiente x x x x x 3.2.8

Rego

lazi

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erca

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Elenco protesti cambiari x x x x x x 3.2.8

Arbitrato e conciliazione x x x x x x x 3.2.8

Tutela proprietà industriale x x x x 3.2.5

Metrologia legale x x x 3.2.8

Attività ispettiva e sanzionatoria x x 3.2.8

Controllo sulle clausole inique e predisposizione di contratti-tipo

x x x x x 3.2.8

Sportello Condominio x x 3.2.8

Sportello Consumatori x x x 3.2.8

Prom

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Comunicazione e informazione x x x x x x x x 3.2.9

Internazionalizzazione x x x x x 3.2.2

Valorizzazione del distrettoe delle produzioni tipiche

x x x x x x 3.2.6

Innovazione e Ricerca x x x x x x x 3.2.5

Marketing territoriale x x x x x 3.2.6

Credito x x x x x x 3.2.4

Infrastrutture x x x x x x x 1.5 - 1.8

Studi economicie formazione imprenditoriale

x x x x x x x 3.2.7

Categorie stakeholder

Servizi/Attività

Para

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Identitàcapitolo 1

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capitolo 1 identità

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Identitàcapitolo 1

- I valori1.1Così come sancito dal suo stesso Statuto, la Camera di Commercio svolge la propria attività ispiran-dosi ai valori posti a fondamento dell’attività amministrativa, sia dalla Costituzione che dalla legisla-zione ordinaria.

La riforma di cui al D.Lgs. 150/2009 definisce gli strumenti e le azioni che le pubbliche amministrazio-ni devono porre in essere per il raggiungimento degli obiettivi di trasparenza e integrità.Il percorso di graduale attuazione della riforma all’interno della Camera di Commercio di Prato, se-condo le linee guida definite a livello nazionale dall’Unioncamere, ha avuto avvio a fine 2010, con l’approvazione del Ciclo di Gestione della Performance da parte della Giunta Camerale e la succes-siva formalizzazione dei documenti che lo compongono con riferimento all’anno 2011.

Tuttavia, nel caso della Camera di Commercio di Prato non si è trattato di partire da zero, quanto piuttosto di reimpostare il sistema di programmazione/misurazione/controllo già utilizzato nell’ambito dello schema definito dalla riforma.

Nella sezione “Trasparenza Valutazione e Merito” del sito internet camerale è consultabile tutta la documentazione

http://www.po.camcom.it/servizi/alboben/performance.htm

imparzialità e trasparenza;

buon andamento, efficacia, efficienza ed economicità;

responsabilizzazione delle risorse umane;

prevenzione delle forme di discriminazione;

rispetto del diritto alla riservatezza;

innovazione e semplificazione dell’attività amministrativa.

Ciclo di Gestione della performance

Relazione sulla performance

Sistema di misurazione e valutazione della performance

Piano della performance

Piano triennale della trasparenza

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capitolo 1 identità

Programma pluriennale 2008 – 2012 Relazione previsionale e programmatica 2010

Internazionalizzazione e nuovi mercatiSupporto alla penetrazione degli operatori locali sui mercati stranieri

Progetto “Prato Distretto Verde”

Progetto “For Prato”

Iniziative di valorizzazione del tessile

Rilancio del tessile e delle attività tradizionali

Iniziative a sostegno del credito

Fondo rotativo

Consolidamento del tessuto imprenditoriale locale

Valorizzazione del territorio e animazione del centro storico

Valorizzazione delle potenzialità culturali della provincia

Prodotti tipici e artigianato artistico

Proseguimento dell’attività di promozione del territorio, del turismo e delle produzioni tipiche

Progetto “Prato in Progress”

Formazione

Studi economici

Crescita della Cultura e della Formazione Imprenditoriale e supporto al processo di integrazione dell’imprenditoria straniera

Partecipazione a società strategiche per lo sviluppo del territorio

Sede Camerale

Sostegno al potenziamento e all’ammodernamento delle infrastrutture

Iniziative a favore dei consumatori

Strumenti alternativi di risoluzione delle controversie

Attività di vigilanza e controllo

Potenziamento degli interventi di regolazione del mercato

Semplificazione amministrativa ed e-government

Miglioramento dell’efficienza e della qualità dell’organizzazione camerale

Diffusione dell’Innovazione TecnologicaInnovazione e Ricerca

Convenzioni con il polo universitario pratese (P.I.N.)

- Il disegno strategico per il 20101.2

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capitolo 1 identità

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Con la riforma delle Camere di Commercio, introdotta dal D. Lgs 15 febbraio 2010 n. 23, dopo oltre quindici anni dal primo importante intervento normativo, ne è stata rafforzata l’autonomia funzionale, nonché altri importanti ambiti quali il ruolo, la mission, l’organizzazione e la governance.

Tra le principali novità intervenute, si evidenziano:

- una nuova identità con conseguente affermazione del concetto di sistema camerale;

- un rafforzamento ed ampliamento dei compiti e delle funzioni;

- una migliore e più efficiente organizzazione delle risorse.

La L. 580/1993, così come modificata dal D. Lgs. 23/2010, prevede che le Camere di Commercio nei cui re-gistri delle imprese siano iscritte ed annotate meno di 40.000 imprese, esercitino obbligatoriamente in forma associata alcune funzioni, potendosi anche avvalere delle Unioni regionali:• costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori ed utenti;• predisposizione di contratti tipo tra imprese, loro associazioni ed associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti;• promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti;• vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d’origine delle merci.La Camera di Commercio di Prato ha pertanto sottoscritto una convenzione in tale direzione con le Camere di Commercio di Firenze, Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Siena e con l’Unione Regionale delle Camere di Commercio della Toscana.

- Il Contesto normativo e il sistema camerale1.3

I compiti e le funzioni

Attività Anagrafico-Certificativa

Attività di Promozione ed Informazione Economica

Attività di Regolazione del Mercato

Tenuta del Registro delle Imprese e del REA

Promozione del territorio e delle economie per l’accesso al credito per le PMI anche attraverso il supporto ai consorzi Fidi

Costituzione di commissioni arbi-trali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti

Promozione della semplificazione delle procedure per lo svolgimento di attività economiche

Realizzazione di osservatori dell’economia locale e diffusione dell’informazione economica

Predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e as-sociazioni di tutela degli interessi dei consumatori e utenti

Supporto all’internazionalizzazione per la promozione del sistema italiano delle imprese all’estero

Vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d’origine delle merci

Promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico per le imprese, anche attraverso la rea-lizzazione di servizi e di infrastrut-ture informatiche e telematiche

Promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti

Cooperazione con le istituzioni scolastiche ed universitarie in ma-teria di alternanza scuola-lavoro e per l’orientamento al lavoro ed alle professioni

Raccolta degli usi e delle consue-tudini

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capitolo 1 identità

Quella di Prato è stata la prima Camera di Commercio sul territorio nazionale ad aver organizzato un evento di presentazione delle principali novità introdotte dalla riforma della L. 580/1993. L’evento si è svolto il 27 aprile 2010 alla presenza del Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello e del Segretario Generale Claudio Gagliardi; la platea era composta dai rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale locale e del mondo camerale

Le “Funzioni Associate” nelle Camere di Commercio della Toscana nell’anno 2010

L’anno 2010 è quello della riforma del Sistema Camerale italiano. Questa affermazione è sicura-mente scontata per gli “addetti ai lavori”, ma il richiamo è necessario per attirare l’attenzione del lettore su uno dei principi inseriti nella nuova disciplina delle Camere: quello di favorire lo svolgi-mento in comune di servizi per migliorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della “macchina burocratica”.

Ormai da diversi anni il dibattito politico e la conseguente trasposizione normativa hanno preso un indirizzo univoco: la Pubblica Amministrazione deve costare di meno al cittadino e deve lavorare meglio, quindi, deve ricercare tutte quelle forme di economia “di scala”, “di scopo”, “di rete”, “di apprendimento” che permettano questi obiettivi.

Il Sistema Camerale toscano ormai da diversi anni ha imboccato questa strada. La creazione stessa dell’Unione Regionale delle Camere Toscane è andata proprio in questa direzione, là dove, accanto alla funzione di rappresentanza istituzionale, ha previsto lo svolgimento di compiti per conto delle Camere di Commercio, quali: il monitoraggio dell’economia regionale e provinciale, la formazione a favore dei dipendenti camerali, la progettazione accentrata di iniziative di sistema, la messa a disposizione di un ufficio legale, che oltre ad esprimere pareri ed interpretazioni, svolga un’azione di tutela giudiziaria nei confronti delle Camere associate.

Le Camere toscane hanno però colto l’occasione della revisione per fare un passo in avanti, proprio nel 2010. Infatti il Decreto di riforma ha previsto in via generale che le Camere possano svolgere in forma singola od associate tutti i compiti o le funzioni che sono loro proprie, rendendo obbligatorio lo svolgimento in comune quelle nell’ambito della regolazione del mercato (costituzio-ne di commissioni arbitrali e conciliative, predisposizioni di contratti tipo, controllo delle clausole inique, vigilanza sui prodotti e metrologia legale) per le Camere con un numero di imprese iscritte od annotate inferiore a 40.000. Conseguentemente in Toscana le Camere hanno approvato una convenzione per l’attuazione in forma associata di alcune azioni, da svolgere nell’ambito delle funzioni sopra richiamate:

a) messa a disposizione del personale per lo svolgimento delle azioni previste, in relazione alle esigenze operative proprie ed a quelle delle altre Camere sottoscrittrici e nel rispetto dei vincoli legislativi, contrattuali e sindacali;

b) formulazione di indirizzi per l’esercizio eventualmente anche congiunto di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie;

c) definizione della programmazione congiunta delle attività di controllo;

d) messa a disposizione, a fattor comune, della conoscenza ed esperienza maturata in questi anni nell’ambito della regolazione del mercato;

e) formazione per il personale interno ed esterno impegnato;

f) comunicazione, informazione e promozione;

A voi la parola...

segue

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capitolo 1 identità

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Da precisare che la convenzione è stata sottoscritta, con reciproco impegno, da tutte le Came-re toscane, quindi anche quelle con un numero maggiore di 40.000 iscritte od annotate, oltre-ché dall’Unione regionale, a ragione del fatto che anche le Camere “più grandi” considerano necessario ed ineludibile il processo di razionalizzazione e di standardizzazione dei servizi.

Questa convenzione è stata prodromo di un altro accordo in materia di “mediazione civile”, che prevede: la definizione di una tariffa unica a livello regionale per i servizi di mediazione, la possibilità di utilizzare i mediatori attingendo dagli elenchi delle altre Camere sottoscrittrici e la definizione di un percorso comune per la qualificazione degli iscritti agli elenchi presso le singole Camere.

L’Unione regionale e le Camere hanno inoltre accentrato l’attività di formazione, venendo incontro alle esigenze di professionalizzazione dei propri dipendenti e di economicità della frequenza. L’Unione, nel rispetto della normativa vigente, ha quindi assunto questo ruolo di fornitore di formazione, sulla base di un programma annuale su tematiche che le Camere stesse hanno proposto.

In conclusione, il Sistema camerale toscano non si è fatto trovare impreparato a questa istan-za di rinnovamento della Pubblica Amministrazione locale. Il 2010 è l’anno della conferma e del rilancio di questo processo, che non possiamo certo considerare concluso, anzi. Questo particolare anno deve essere ricordato come l’anno “dell’istituzionalizzazione” di un principio necessario ed atteso, che dovrà vedere nel breve tempo la massimizzazione dei benefici per i nostri principali portatori di interessi: le imprese.

Enrico CiabattiSegretario Generale Unioncamere Toscana

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capitolo 1 identità

Fonte: Unioncamere,” Sistema camerale 2011 - Strutture e servizi per l’impresa – Abstract” a cura dell’ Osservatorio camerale

105

19

75

520

22

2.786

130

130

21

Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura

Consiglieri espressione delle strutture produttive locali

Sedi distaccate per l’erogazione di servizi sul territorio

Aziende Speciali per la gestione di servizi promozionali e infrastrutture

Camere di Commercio italo-estere

Camere di Commercio italiane all’esteroUnioncamereEurochambres

Borse Merci e Sale di Contrattazione

Laboratori chimico-merceologici di cui

Camere Arbitrali

Camere di Conciliazione

Strutture congressuali

21 15Strutture di sistema di cui società di servizi

1.888 Partecipazioni con altri soggetti, pubblici e privati, nell’economia di cuiin enti e società per lo sviluppo delle infrastrutture

accreditati SINCERT

Unioni Regionali delle Camere di Commercio

I numeri del sistema camerale al 31.12. 2010

“Un sistema di istituzioni capillarmente diffuso sul territorio, a servizio delle imprese e del mer-cato; una rete di strutture che, al 31 dicembre 2010, si sviluppa attorno a 105 nodi provinciali, organizzati e integrati sul piano regionale, nazionale ed europeo, per offrire al tessuto produttivo servizi sempre più evoluti e in grado di rispondere, in modo tempestivo ed efficace, ai bisogni e alle esigenze di sviluppo e di crescita locale; un complesso di enti a cui si aggiungono le 110 realtà camerali miste, italo-estere e italiane all’estero, canale tra i più importanti per l’accesso dell’imprenditorialità italiana all’economia globale.È questa l’immagine che emerge dall’ultima rilevazione dell’Osservatorio sulle strutture e i servizi del Sistema camerale italiano, un quadro che sintetizza la realtà delle Camere di commercio quale esempio di PA dinamica, moderna e “in rete”, in grado di porsi concretamente a fianco delle im-prese – grazie anche a un complesso di strutture di prossimità che rappresentano altrettanti punti di servizio a elevato contenuto specialistico – ma, al contempo, attenta a fare proprie le istanze di riforma che pongono i temi del miglioramento organizzativo e dell’efficienza quali elementi chiave dell’agire del comparto pubblico.In questo senso, i dati dell’Osservatorio camerale confermano, per il 2010, il trend riscontrato negli ultimi anni verso una riorganizzazione degli assetti strutturali del Sistema che possa favorire il necessario contenimento dei costi”.

Centri estero-regionali9

35

104

69

42

27

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capitolo 1 identità

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La Camera di Commercio concorre al finanziamento della rete del sistema camerale mediante il versamento dei propri contributi associativi annuali ed alimentando il Fondo di Perequazione. Tale Fondo ha la funzione di rendere omogeneo su tutto il territorio l’espletamento delle funzioni amministrative attribuite dalla legge al sistema camerale, anche attraverso Unioni regionali, favorendo altresì il conseguimento di migliori situazioni economiche e gestionali nelle Camere di Commercio che presentano condizioni di rigidità di bilancio.

Nel 2010 la Camera di Commercio ha ottenuto il finanziamento per i progetti riportati nella tabella sottostante a valere sulle annualità 2007/2008 del Fondo Perequativo, per un importo complessivo di € 285,91. Tali progetti saranno realizzati nel corso del 2011.

*si definisce “di rete” quel progetto che, coerente con le linee strategiche del sistema camerale, preveda interven-ti o servizi in comune tra più Camere di Commercio, anche attraverso le Unioni regionali

Progetto Costo riconosciuto in € Finanziamento accordato in €

Iniziative di promozione d’interna-zionalizzazione a supporto delle imprese e delle filiere produttive locali

69.000 27.600

Potenziamento delle attività di organismo notificato MID 62.550 25.020

Promozione e implementazione dello sportello CSR 40.300 16.120

Sperimentazione di un sistema eco-industriale pratese: acqua, rifiuti, logistica, impatto Co2, energia

69.000 27.600

Sviluppo del capitale umano nei mercati territoriali del lavoro(PGT di rete UTC)*

92.000 36.800

Trasferimento Tecnologico, Inno-vazione delle PMI e delle filiere produttive, sviluppo sostenibile(PGT di rete UTC)

90.734 36.294

Promozione di azioni di sistema in materia di internazionalizzazione(PGT di rete UTC)

105.000 42.000

Sistema di monitoraggio delle tariffe e dei prezzi(PGT di rete UTC)

71.177 28.471

Turismo, qualificazione dei territori e dei centri commerciali naturali attraverso la tracciabilità e promo-zione delle filiere del made in Italy(PGT di rete UTC)

66.742 26.697

Servizi CCIAA per conciliazione e uffici vigilanza del mercato(PGT di rete UTC)

48.271 19.308

TOTALE RISORSE 714.774 285.910

Organismo Importo Contributo 2010 in €

Unione Nazionale delle Camere di Commercio 185.304

Unione Regionale delle Camere di Commercio 372.772

Fondo Perequativo 198.243

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capitolo 1 identità

- Le partecipazioni camerali1.4

La Camera di Commercio, nello svolgimento della sua funzione di promozione e sviluppo del sistema produttivo, partecipa a società, enti ed organismi la cui attività è in linea con i propri indirizzi strategici.

Particolarmente significativo è l’impegno camerale nel settore delle infrastrutture, ritenuto strategico per l’economia del territorio.

Azioni 2010 Progetti 2010 Destinatari

Partecipazioni a società strategiche

Gestione delle società partecipate operanti in ambito infrastrutturale e non

Acquisizione di nuove partecipazioni in linea con la missione dell’ente

Associazioni di categoriaImpreseIstituzioni e Pubblica AmministrazioneConsumatoriOrganismi partecipatiOrdini professionaliLiberi professionistiSistema camerale

Settore Valorenominale in € Incidenza sul totale

Valorecontabile

in €Incidenza sul

totale

Infrastrutture 2.489.842 67% 3.588.129 74%

Infrastrutture aeroportuali 369.168 1.147.856

Infrastrutture stradali, per la portualità, centri inter-modali e trasporti ferroviari

2.114.375 2.324.869

Altre infrastrutture 6.299 115.404

Marketing territoriale 1.006.985 27% 944.602 20%

Servizi 220.119 6% 298.230 6%

Formazione 77.468 137.854

Consulenza e supporto per l’innovazione 101.335 123.420

Ricerca 41.316 36.956

Totale 3.716.946 4.830.961

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capitolo 1 identità

22

Composizione delle partecipazioni camerali per settori di intervento

(valore nominale) al 31.12.2010

Composizione delle partecipazioni camerali per settori di intervento

(valore contabile) al 31.12.2010

Infrastrutture

Marketing Territoriale

Servizi

6%

27%

67%

Infrastrutture

Marketing Territoriale

Servizi

6%

20%

74%

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capitolo 1 identità

Società Classificazione Capitale sociale in €

Valore nominale al 31.12.2010 % Valore contabile

al 31.12.2010

Aeroporto di Firenze s.p.a. Infrastrutture aeroportuali 9.034.753 369.168 4,1 1.147.856

Totale infrastrutture aeroportuali 9.034.753 369.168 1.147.856

Interporto della Toscana Centrale s.p.a.

Infrastrutture stradali, per laportualità, centri intermodalie trasporti ferroviari

12.075.000 1.509.375 12,5 1.721.430

Interporto Services Prato s.r.l.

Infrastrutture stradali, per laportualità, centri intermodalie trasporti ferroviari

50.000 5.000 10 5.000

SIT Società Infrastrutture Toscane s.p.a.

Infrastrutture stradali, per laportualità, centri intermodalie trasporti ferroviari

30.000.000 600.000 2 598.439

Totale infrastrutture stradali, per la portualità, centri intermodali e trasporti ferroviari

42.125.000 2.114.375 2.324.869

Logistica Toscana Soc. cons. a.r.l. Altre infrastrutture 210.000 6.000 2,9 4.747

BMTI Borsa Merci Telema-tica Italiana s.c.p.a. Altre infrastrutture 2.387.372 299 0 300

Tecno Holding s.p.a. Altre infrastrutture 20.000.000 0 110.357

Totale altre infrastrutture 22.597.372 6.299 115.404

Totale infrastrutture 73.757.125 2.489.842 3.588.129

IS.NA.R.T. Marketing territoriale 983.000 2.000 0,2 2.000

Start s.r.l. Marketing territoriale 70.187 2.368 3,4 4.762

Firenze Fiera s.p.a. Marketing territoriale 21.843.978 1.002.617 4,6 937.840

Totale marketing territoriale 22.897.165 1.006.985 944.602

Merchant di Filiera s.r.l. in liquidazione

Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 99.661 20.928 21

Infocamere S.c.p.a. Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 17.670.000 74.970 0,4 115.755

Tecnoservicecamere Soc. cons. p.a.

Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 1.318.941 1.040 0,1 1.728

Retecamere scrl Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 900.000 1.323 0,1 2.368

UTC Immobiliare e Servizi S.c.a.r.l.

Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 16.000 600 3,8 1.095

Ic Outsourcing s.r.l. Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 372.000 947 0,3 947

JOB CAMERE s.c.r.l. (già Ic Outsourcing s.r.l.)

Servizi – Consulenza e supporto per l’innovazione 600.000 1.527 0,3 1.527

Totale Servizi Consulenza e supporto per l’innovazione

20.976.602 101.335 123.420

PIN Soc. Cons. a.r.l. Servizi - Formazione 707.339 77.468 11 137.854

Università Telematica Uni-versitas Mercatorum* Servizi - Formazione

Totale servizi Formazione 707.339 77.468 137.854

ASEL srl (in fase di recesso) Servizi - Ricerca 413.160 41.316 10 36.956

Totale servizi - Ricerca 413.160 41.316 36.956

Totale servizi 22.097.101 220.119 298.230

Totale Partecipazioni della CCIAA di Prato 118.751.391 3.716.946 4.830.961

Per completezza di informazioni si riporta il dettaglio delle società partecipate.

* con effetto dal 1.1.2011

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capitolo 1 identità

24

La Camera di Commercio aderisce ad associazioni e fondazioni che operano nei settori “Tessile e moda”, “Assistenza alle Imprese” e “Ricerca”.

I conferimenti di capitale, erogati nel corso di più anni, verso alcuni organismi partecipati hanno rag-giunto nel 2010 il valore complessivo di € 110.000.

Il settore infrastrutturale ha un peso rilevante per l’economia del distretto pratese; da qui la ragione di fondo per la quale la Camera di Commercio ha deciso sin dalla sua costituzione di entrare nel capitale sociale di alcune importanti società che operano in tale ambito.

Associazioni e fondazioni

Denominazione Settore di attività

Centro di Firenze per la Moda Italiana

Tessile e modaEnte per le arti applicate alla moda e al costumeFondazione Museo del TessutoItalian Textile FashionFondazione Cassa di Risparmio di Prato

Assistenza ImpreseIsdaci – Istituto per lo studio dell’arbitratoFondazione Istituto Internazionale di Storia economica “Francesco Datini” Istituto di Ricerca

Conferimenti di capitale

Conferimenti di capitale in €

Fondazione Museo del Tessuto 26.000

F.I.L. Formazione Innovazione e Lavoro s.p.a. (straordinario e ripetibile) 19.000

Interporto Services Prato s.r.l. 65.000

Totale al 31.12.2010 110.000

Composizione delle partecipazioni camerali nel settore infrastrutture

(valore nominale) al 31.12.2010

0,25%

84,92%

14,83%Infrastrutture aereoportuali

Infrastrutture stradali, per la portualità, centri intermodali e trasporti ferroviari

Altre infrastrutture

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capitolo 1 identità

Un altro strumento di intervento sempre in ambito infrastrutturale è rappresentato dalla parte-cipazione al Fondo Sistema Infrastrutture, fondo comune di investimento mobiliare riservato ad investitori qualificati, che opera prevalentemente nel settore dello sviluppo e/o gestione di infrastrutture locali, concentrandosi nei settori di prevalente interesse quali ad esempio strade a pedaggio, parcheggi, interporti, sistemi di trasporto locale e regionale, ciclo dei rifiuti, energie rinnovabili.La Camera di Commercio di Prato ha sottoscritto nel dicembre 2008 una quota di € 2.500.000, con un impegno della durata di almeno 5 anni.Al 31 dicembre 2010 i versamenti a favore del Fondo Orizzonte ammontavano a € 359.950.

Composizione delle partecipazioni camerali nel settore infrastrutture

(valore contabile) al 31.12.2010

Infrastrutture aereoportuali

Infrastrutture stradali, per la portualità, centri intermodali e trasporti ferroviari

Altre infrastrutture

3,22%

64,79%

31,99%

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capitolo 1 identità

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- Le collaborazioni con altri enti1.5Inserita all’interno di un’ampia rete di relazioni, la Camera di Commercio coopera, in merito a temi diversi, con altri soggetti ed istituzioni presenti sul territorio. Si tratta di una scelta che nasce non solo dalla ragionevole volontà di evitare di agire laddove già altri intervengono, ma anche da quella di collaborare in merito ad iniziative oggetto di interesse comune, al fine di arricchirle con input e prospettive nuovi e di renderne migliori i risultati.Importante, per il 2010, la partecipazione al Tavolo di Distretto, un organismo che, promosso dalla Provincia di Prato, vede al suo interno rappresentanti degli enti locali e delle parti economiche e sociali del territorio. I temi di discussione affrontati hanno riguardato svariati argomenti, quali per esempio le misure per la tutela dei lavoratori, per il sostegno alle piccole e medie imprese ed il rilancio del sistema economico locale, l’elaborazione di un progetto di qualificazione energetica del sistema produttivo pratese, la definizione di una strategia condivisa per la riorganizzazione e la razionalizzazione del sistema locale per il trasferimento tecnologico.

www.pratomigranti.it

Sono proseguiti i contatti con i comuni della provincia di Prato per l’individuazione delle possibili forme di collaborazione in vista del probabile avvio dello Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) - strumento di semplificazione degli iter abilitativi per le attività commerciali e produttive, avente il compito di riunire in un solo procedimento le autorizzazioni, i pareri, le certificazioni, i nulla-osta e le comunicazioni di tutti gli enti competenti al rilascio, divenendo così l’unico gestore della pratica.

Nel corso dell’anno l’ente ha collaborato con la Prefettura in merito a molti aspetti legati al tema dell’immigrazione. Lo ha fatto:

• partecipando ai lavori relativi al “Patto per Prato Sicura 2010”;

• garantendo la presenza di un proprio rappresentante al Consiglio territoriale per l’immigrazione;

• proseguendo l’attività legata a “Prato Migranti”, un portale di informazione per i cittadini stranieri e gli operatori che si occupano di immigrazione. Relativamente a questo, la Camera si è impegnata in particolare nella pubblicizzazione della Comunicazione Unica.

442.000 utenti del portale nel 2010 (contro i 223.000 del 2009)

5 le lingue in cui vengono tradotte le informazioni (inglese, francese, cinese, arabo e albanese)

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capitolo 1 identità

- Gli organi1.6

Gli organi della Camera di Commercio, così come individuati dalla L. 580 del 1993 e dallo Statuto camerale, sono:

Nucleo di valutazioneorganismo avente il compito di valutare i risultati raggiunti dai dirigenti rispetto agli

sostituito dall’OIV-Organismo Indipendente di Valutazione)

PRESIDENTEorgano rappresentativo dell’ente, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta; dal 25 settembre 2007 è Carlo Longo

Giuntaorgano esecutivo

Consiglioorgano rappresentativo delle forze produttive sul territorio

Collegio dei revisori dei Contiorgano di controllo

Il Consiglio Camerale al 31.12.2010

Componente Settore di appartenenza

Carlo Longo Servizi alle impreseMaurizio Fantini AgricolturaFabrizio Campaioli ArtigianatoLuca Giusti ArtigianatoCinzia Grassi ArtigianatoGiovanni Nenciarini ArtigianatoLuca Marco Rinfreschi ArtigianatoGiovanni Mannocci Associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utentiGennaro Berardono CommercioLido Bonari CommercioAlessandro Giacomelli CommercioFilippo Bettarini CooperativeFranco Tonato Credito e AssicurazioniAdriano Francesco Bellu IndustriaMarcello Gozzi IndustriaRiccardo Marini IndustriaPierluigi Marrani IndustriaFranco Miliotti IndustriaManuele Marigolli Organizzazioni sindacali dei lavoratoriFranco Papini Servizi alle impreseAnselmo Potenza Trasporti e spedizioniGiuseppe Nardini* Turismo

* dimissionario nel 2011

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capitolo 1 identità

28

La Giunta Camerale al 31.12.2010

Il Collegio dei Revisori dei Conti al 31.12.2010

Il Nucleo di Valutazione

Carlo Longo, PresidenteGiovanni Nenciarini, Vice presidenteMaurizio FantiniAlessandro GiacomelliMarcello GozziGiuseppe Nardini*Anselmo Potenza

Pietro Nicola Principato (Presidente) – Ministero dell’Economia e delle FinanzeCarla De Leoni – Ministero dello Sviluppo EconomicoSilvano Nieri – Regione Toscana

Alessandro CiampaliniEnrico FazziniAlberto Toccafondi

Il Segretario Generale rappresenta il vertice dell’amministrazione e sovrintende la gestione complessiva dell’ente. Dal 2004 è Catia Baroncelli.

* dimissionario nel 2011

Segretario Generale

Ufficio Segreteria

Ufficio relazioni esterne e comunicazione

Ufficio Tecnico

Ambito funzionale Attività Informatiche

e Protocollo Informatico

Settore Affari Generali,

Amm.ne e Contabilità

Settore

Sviluppo Imprese e Territorio

Settore Anagrafico e

Regolazione del Mercato

Servizio Amministrativo Contabile

Ambito funzionale Provveditorato

Ufficio Diritto Annuale

Ufficio Personale

Ufficio Controllo di Gestione

Ufficio Ragioneria

Servizio Promozione e Informazione

Economica

Servizio Regolazione del Mercato

Ambito funzionale Promozione e Regolazione

delle controversie

Ambito funzionale Informazione economica - sportello nuove imprese

Ufficio

Internazionalizzazione e servizi per l estero

Ufficio Protesti e Servizi al consumatore

Servizio

Anagrafico Pubblicitario Certificativo

URP

Ufficio Servizi di Metrologia

Ambito funzionale Registro delle Imprese – Repertorio economico

Amministrativo (REA) – Albo delle Imprese Artigiane

Ambito funzionale Albi e Ruoli, Informazioni anagrafiche e attività

ausiliarie del Servizio

Ufficio certificazioni

per l estero

Ambito funzionale Incentivi alle Imprese Sanzioni e Vigilanza

L’organigramma

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capitolo 1 identità

1  3  

10   9  

1  1  

7  

25  

10  

3  

0  

5  

10  

15  

20  

25  

30  

Esecutore/Operatore  

Collaboratore/Funzionario  

 Dirigente  

Uomini DonneCollaboratore/Funzio

nario

Dirigente

Assistente

Ausiliario

Esecutore/Operatore

- Le risorse umane1.7Anche in questa edizione, il capitale umano (personale a tempo indeterminato) della Camera di Commercio viene esaminato nell’ottica di genere.Al 31/12/2010 questo era costituito da 70 unità, 46 donne e 24 uomini, compresi 3 dirigenti, di cui 2 a tempo determinato, e il Segretario Generale.

Personale camerale per genere (al 31.12.2010)

24  

46  

0  

5  

10  

15  

20  

25  

30  

35  

40  

45  

50  

Uomini   Donne  

Uomini Donne

Personale camerale per genere e fasce d’età(al 31.12.2010)

8  

13  

2  1  

15  

23  

7  

1  

0  

5  

10  

15  

20  

25  

30-­‐39   40-­‐49   50-­‐59   oltre  

Personale camerale per genere e livello contrattuale (al 31.12.2010)

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capitolo 1 identità

30

Personale camerale per genere e titolo di studio(al 31.12.2010)

9  

3  

9  

3  

13  

3  

24  

2  

4  

0   5   10   15   20   25   30  

Laurea  

Laurea  triennale  

Diploma  

Diploma  triennale  

 Licenza  media  

Uomini Donne

Come ogni anno, anche nel corso del 2010 la Camera di Commercio ha investito risorse nella formazione del proprio personale per accrescerne competenze e professionalità a favore della qualità dei servizi resi all’esterno. Il percorso di formazione si è sviluppato su due direttrici: tramite l’organizzazione diretta di corsi interni su temi di particolare rilevanza e di interesse trasversale e tramite l’adesione a iniziative organizzate da soggetti terzi su specifici temi per area di attività.

Incidenza della formazione interna ed esterna per genere (Anno 2010)

interna   esterna  

64%

140%

120%

100%

80%

60%

40%

20%

0%

56% 44%

36%

Uomini Donne

27 ore medie di formazione per addetto assunto a tempo indeterminato

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capitolo 1 identità

segue

- La sede camerale1.8A fine agosto 2010 è stato aperto il cantiere per la realizzazione della nuova sede camerale. L’inaugurazione è programmata per la seconda metà del 2012. Il piano dei lavori non ha previsto interventi solo sugli spazi interni, ma anche azioni al di fuori dell’edificio per la realizzazione di una piazza-giardino pubblica, attrezzata con percorsi pedonali (1800 mq) con corridoi verdi (1650 metri) e corredata da due parcheggi, uno a servizio degli utenti e uno interrato.La nuova sede ospiterà gli uffici camerali, ma verrà altresì adibita anche a spazio polifunzionale a disposizione della città: al suo interno sarà infatti realizzato un auditorium da 400 posti e uno spazio da utilizzare in occasione di mostre; la corte interna (1600 mq), totalmente aperta alla città e accessibile da più punti, farà da collegamento con l’esterno.

 

EDILIZIA E “SCENARIO UNO”1

Innovazione e sostenibilità sono il futuro? E’ sempre più chiaro che dalle crisi, economica finan-ziaria ambientale ( ma anche sociale civile e culturale), usciremo se saremo più sobri e se cambie-remo gli stili di vita, con una attenzione maggiore al contenuto di energia fossile dei prodotti/servizi, alla quantità di materiali incorporata ed alla quantità di rifiuti prodotti. E’ un lavoro immane ma necessario alla nostra sopravvivenza di esseri viventi. Sempre più Istitu-zioni, Enti o singole famiglie e persone hanno cominciato a farlo, magari senza coordinamento. E’ sufficiente? Certamente ci sono “pratiche” che possiamo applicare nel nostro privato ed operazioni che per la loro complessità richiedono il coordinamento di Istituzioni, Enti e persone. Sicuramente è indispensabile “comunicare” ai cittadini questa situazione di crisi e questa neces-sità indifferibile di cambiare! Dobbiamo capire che, se le energie fossili stanno finendo e producono quell’ effetto-serra che scioglie i ghiacciai e, soprattutto, cambia il clima, la soluzione non sono solo i pannelli fotovoltaici o il discusso eolico, ma la eliminazione degli sprechi energetici. Dobbiamo capire che, se due miliardi di uomini si sono affacciati al benessere economico e stan-no consumando come noi “occidentali”, agli effetti ambientali si sommerà una carenza di materie prime per produrre tutti i beni che quelle persone richiederanno: dobbiamo perciò costruire uno sviluppo (miglioramento qualitativo) senza crescita (incremento quantitativo). L’ economia considera i beni naturali un bene disponibile a costo zero: dunque per l’ economia non sono un costo!

 

A voi la parola...

aziende che hanno partecipato alla gara per aggiudicarsi i lavori di ristrutturazione

giorni di durata del cantiere

importo complessivo dei lavori e delle opere di manutenzione biennale a base di appalto

ribasso dell’azienda aggiudicataria

(eccellenza) la classe energetica di classificazione dell’edificio

49

562

€ 12.451.856,26

42,17%

A+

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capitolo 1 identità

32

Dobbiamo capire che l’ eco-sistema è complesso con una regola base: un rifiuto per una specie deve essere cibo di un’ altra specie. L’ interruzione di questo ciclo virtuoso non lascia speranze alla specie umana composta oramai da 6,5 miliardi di persone. Questa regola deve essere alla base anche della produzione: non devono esserci rifiuti e, se ci sono, deve essere possibile utilizzarli per altre produzioni. Ricordiamo sempre che noi abbiamo bisogno della natura, ma la natura non ha bisogno di noi. Si tratta dunque di inventarsi un “nuovo modo di crescere”: questi problemi sono già stati affrontati ed in via di risoluzione in altri paesi soprattutto nordeuropei, mentre l’ Italia è rimasta molto indietro, parte di una realtà (l’ Europa) che ha deciso di affrontare il problema da tempo (dalla crisi petro-lifera del 1973). Di qui una serie di direttive europee che, adottate ed in via di adozione anche in Italia, ci portano e ci porteranno sempre più rapidamente verso nuovi scenari. E questo anche per l’ edilizia! E’ evidente il ruolo degli architetti e di tutti i tecnici, che le università continuano a formare in ma-niera sostanzialmente tradizionale, mentre dovrebbero conoscere la sostenibilità applicandola alla progettazione. E’ un modo di progettare completamente diverso, che è necessario imparare. Di qui la necessità di una formazione sia specifica che inter-disciplinare: mobilità, rifiuti etc. Ebbene da settembre a dicembre di quest’ anno, 96 architetti (quasi il 20% degli iscritti e la metà dei libero-professionisti) inizieranno corsi di formazione alla Sostenibilità di 100 ore (risparmio energetico, certificazione energetica, progettazione ….) finanziati dalla Amministrazione Provincia-le di Prato con fondi europei in partnership con l’ Unione Industriali Pratesi. E’ anche un primo passo verso una formazione continua che è l’ obiettivo obbligato a cui le pro-fessioni stanno pervenendo proprio per la rapidità dei cambiamenti tecnici, delle conoscenze e delle leggi. Oltre i contenuti è importante la “rete” che si forma per portare a compimento programmi simili complessi, che possono diventare strumento di “sviluppo” (non “crescita”) dell’ intero territorio pratese. Ricordo anche che da diversi mesi il Comune di Prato sta lavorando al Piano Energetico Comunale, strumento indispensabile per progettare e controllare i consumi energetici del Comune in qualità e quantità. E da alcuni mesi i quattro Ordini/Collegi tecnici del Palazzo delle Professioni (architetti, ingegneri, geometri e periti hanno costituito “un TAVOLO” di discussione, confronto e proposta per produrre idee, da valutare sviluppare e realizzare per un rilancio sostenibile dell’ edilizia e dell’ economia sul territorio pratese. Questo tavolo sta lavorando al progetto “Edifici sostenibili”, utilizzando pratiche già collaudate altrove, per riqualificare energeticamente condomini ed abitazioni private. Senza entrare nei dettagli, occorre contemperare competenze ed interessi diversi, compito comunque possibile, come:• l’accesso al credito delle imprese, soprattutto quelle artigiane,• e opportune forme di garanzia e contro-garanzie,• il coinvolgimento di Enti Pubblici, Associazioni Professionali e di Categoria (Amministratori di condomini, Ordini e Collegi professionali, Associazioni di Imprese Edilizie ed Impiantistiche artigia-ne ed industriali, Proprietà Edilizia, Inquilini, Banche locali, CCIAA).E’ evidente che la CCIAA di Prato potrà e dovrà svolgere e potenziare il ruolo di sostegno alla innovazione ed alla transizione verso la sostenibilità delle imprese pratesi. L’ importanza di questo strumento è la capacità di attivare competenze e lavoro locale, sia ope-raio che professionale, l’ uso di tecnologie non particolarmente sofisticate, di facile reperibilità sul mercato locale e di facile gestione e manutenzione, l’ effetto volano sul mercato, e la possibilità di cominciare a praticare scelte sostenibili (oltre la sola efficienza energetica), come la scelta dei materiali in base al luogo di provenienza e di produzione ed alla ecocompatibilità dei prodotti. Si riuscirà ad avviare uno strumento duraturo in grado di aiutare a “risolvere” i problemi del territo-rio pratese in maniera sostenibile? Insieme, si! Il progetto “EDIFICI SOSTENIBILI” è uno strumento di interesse generale in grado di offrire una soluzione alla crisi edilizia, alle esigenze economiche dei cittadini ed un miglioramento dell’ am-biente. E’ riscoprire una coscienza etica di professionisti esseri viventi con una responsabilità verso la società e verso i giovani: la soddisfazione ed il piacere di aiutare l’ ambiente sapendo che il nostro comportamento fa parte della soluzione, non del problema.1Meadows-Green: I limiti dello sviluppo. Mondadori 2006. E’ istruttivo leggere gli undici scenari studiati: in particolare è scioccante lo scenario uno.

Aurelio ImbrognoConsigliere Ordine Architetti PPC di Prato

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La dimensioneeconomica

capitolo 2

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capitolo 2 la dimensione economica

36

Con la realizzazione del proprio programma annuale di attivi-tà, la Camera di Commercio crea una ricchezza, definita Va-lore Aggiunto, che ridistribuisce tra i numerosi suoi portatori di interesse (se stessa, il Sistema Economico Produttivo nel suo complesso, il Sistema Camerale e la Pubblica Ammini-strazione).

Indice di efficienza e nel contempo indicatore quantitativo dell’impatto sociale dell’attività svolta, il Valore Aggiunto è il maggior valore, rispetto alle risorse inizialmente disponibili, creato dalla Camera di Commercio con l’attivazione del pro-prio processo produttivo.

La misurazione dell’utilità prodotta dall’ente nel 2010 e ripor-tata nel presente capitolo parte dall’analisi dei dati del Conto Economico relativi allo stesso anno.

La metodologia di riclassificazione del dato economico ai fini della misurazione del Valore Aggiunto è stata condivisa e validata all’interno del Gruppo di Lavoro del Progetto cofi-nanziato da Unioncamere Toscana “Sviluppo del sistema di monitoraggio e di analisi delle performance tra le Camere di Commercio della Toscana”, che vede coinvolte tutte le Ca-mere della Toscana.

La dimensioneeconomica

capitolo 2

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37

capitolo 2 la dimensione economica

Sul fronte delle “Spese per in-terventi promozionali” il raf-fronto con l’esercizio preceden-te non poteva che evidenziare un trend negativo, considerato lo sforzo eccezionale compiuto nel 2009 dall’ente per sostenere il distretto nella delicata fase di crisi congiunturale, tale tuttavia da far chiudere lo stesso eserci-zio con un significativo disavan-zo economico.

La performance dell’ente sul piano economico si attesta comunque nel 2010 su un livello che, letto insieme all’entità degli investimenti realizzati nello stesso anno in ambito infrastrutturale, dà la corretta rappresentazione della consistenza complessiva di risorse destinate a favore delle proprie imprese.

Alcuni dati rilevanti della contabilità economica

Dopo aver registrato un –6,45% nell’anno 2009, l’ente ha proseguito nella propria azione di contenimento delle “Spese di funzionamento” facendo registrare nel 2010 una ulteriore diminuzione pari a –2,95%.

2.946,13  

2.756,29  

2.675,04  

0,00   500,00   1.000,00   1.500,00   2.000,00   2.500,00   3.000,00  

2008  

2009  

2010  

2008  

2009  

2010  

Spese di funzionamento (2008-2010) migliaia di euro

Spese per interventi promozionali (2008-2010) migliaia di euro

1.806,01  

2.784,12  

2.256,90  

0,00   500,00   1.000,00   1.500,00   2.000,00   2.500,00   3.000,00  

2008  

2009  

2010  

2008  

2009  

2010  

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capitolo 2 la dimensione economica

38

La produzione del Valore Aggiunto

Valore Aggiunto Globale Lordo: è costituito dall’insieme dei proventi della gestione corrente al netto dei costi di struttura, i risultati della gestione finanziaria e della gestione straordinaria. I costi di struttura sono composti dai costi riferibili alle spese di personale e funzionamento sostenute per le funzioni interne (organi istituzionali, segreteria generale e servizi di supporto).

Determinazione del Valore Aggiunto Globale Lordo CCIAA

VA

Valore della produzione 8.882.120

Ricavi da Diritto annuale 6.120.657

Ricavi da Diritti di segreteria 1.890.706

Contributi trasferimenti e altre entrate 602.108

Proventi da gestione di beni e servizi 273.000

Variazione delle rimanenze -4.350

Costi di struttura 2.497.962

Costi del personale (funzioni istituzionali a e b) 1.802.292

Costi di funzionamento (funzioni istituzionali a e b) 695.670

Valore Aggiunto Caratteristico Lordo 6.384.158

Componenti accessori e straordinari

+/- Saldo gestione accessoria 231.266

Ricavi accessori (rivalutazioni di attività finanziarie, proventi da parteci-pazioni, altri proventi finanziari, altri ricavi e proventi)

231.317

Costi accessori (svalutazioni di attività finanziarie) 52

+/- Saldo componenti straordinari 27.579

Ricavi straordinari 842.024

Costi straordinari 814.445

Valore Aggiunto Globale Lordo 6.643.003

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39

capitolo 2 la dimensione economica

La distribuzione del Valore Aggiunto

Una prima indicazione significativa in termini di distribuzione può pervenire dal semplice rapporto fra il Valore Aggiunto Globale Lordo 2010 e il numero di imprese registrate e imprese attive al 31/12/2010.

Come si evince dalla seguente tabella, il principale soggetto beneficiario del Valore Aggiunto creato è il Sistema Economico Produttivo che assorbe ben il 75% del Valore Aggiunto prodotto, pari a € 4.938.840,56. Il dato medio rilevato a livello regionale sulle 10 camere toscane è pari al 72% nel 2010, situazione che vede la Camera di Prato collocarsi fra le migliori performance.

Nell’ordine, gli altri beneficiari sono il Sistema camerale con il 12%, la Camera di Commercio di Prato con il 9% e la Pubblica Amministrazione con il 4%.

ANNO 2010

Valore Aggiunto Globale LordoTotale imprese registrate al 31/12

(comprese unità locali)Totale imprese attive al 31/12

(escluse unità locali)

€ 6.643.003 39.531 29.387

Importo VAGL per singola impresa € 168 € 226

Sistema economico produttivo

Pubblica Amministrazione

Sistema camerale

Camera di Commercio

12%

9%

75%

4%

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capitolo 2 la dimensione economica

40

Distribuzione del Valore Aggiunto Globale Lordo CCIAA

VA

Sistema economico produttivo 4.938.840,56

Servizi anagrafico-certificativi 1.438.811,73

Costi del personale (all’interno della funzione istituzionale c) 1.036.026,06

Costi di funzionamento (all’interno della funzione istituzionale c) 394.743,43

Interventi economici (funzioni istituzionali c) 8.042,24

Servizi di regolazione del mercato e tutela del consumatore 463.375,76

Costi del personale (all’interno della funzione istituzionale c) 370.433,60

Costi di funzionamento (all’interno della funzione istituzionale c) 78.751,72

Interventi economici (funzioni istituzionali c) 14.190,44

Servizi di promozione e sviluppo dell’economia 3.036.653,08

Costi del personale (funzione istituzionale d) 656.440,60

Costi di funzionamento (funzione istituzionale d) 145.549,95

Interventi economici (funzione istituzionale d) 2.234.662,53

Camera di Commercio 619.876,41

Risultato economico di esercizio 447.028,17

Ammortamenti 160.919,51

Accantonamenti 11.928,73

Sistema camerale 792.585,58

Quote associative 792.585,58

Pubblica Amministrazione 291.699,95

Oneri fiscali 291.699,95

Valore Aggiunto Globale Lordo 6.643.002,50

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41

capitolo 2 la dimensione economica

Passando invece alla distribuzione tra gli stakeholder è opportuno fornire, con riguardo al Sistema Economico Produttivo, un ulteriore livello di analisi della distribuzione del Valore Aggiunto per specifico ambito di intervento:

- Servizi anagrafico-certificativi;

- Servizi di regolazione del mercato e tutela del consumatore;

- Servizi di studio, formazione, promozione e sviluppo dell’economia.

0,00%  

10,00%  

20,00%  

30,00%  

40,00%  

50,00%  

60,00%  

70,00%  

80,00%  

VAGL / Ricavi ordinari

74,79 % 54,44 %

VAGL distribuito al Sistema Economico Produttivo/Ricavi Ordinari

29%

9%

62%

Servizi di promozione e sviluppo dell’economia

Servizi di regolazione del mercatoe tutela del consumatore

Servizi anagrafico-certificativi

Livello di trasformazione dei ricavi ordinari in VAGL (Valore Aggiunto Valore Lordo) totale e in VAGL distribuito al sistema economico produttivo

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La dimensionesociale

capitolo 3

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capitolo 3 la dimensione sociale

44

Lo scenario internazionale che si è andato delineando nel corso del 2010 ha fatto registrare un netto recupero dell’economia mondiale che ha realizzato, in termini di PIL, una crescita del 5% su base annua1. Il recupero ha beneficiato soprattutto della ripresa degli scambi internazionali (+12,4%) e della robusta crescita che si è andata materializzando nelle economie emergenti (es. Cina e India, rispettivamente pari a +20,4% e +17,9% nel biennio 2009-10). Le c.d. advanced economies, invece, hanno accumulato notevoli perdite tra il 2009 e il 2010. La Zona euro ha fatto registrare una flessione cumulata pari al 2,5%, ma la situazione è molto differenziata al suo interno con paesi che sembrano aver tenuto meglio e altri per i quali i risultati sono molto negativi: Regno Unito (-3,7%) e soprattutto Italia (-4,0%). Guardando oltreoceano, gli Stati Uniti presentano un recupero più deciso nel corso del 2010 e il consuntivo finale è di sostanziale ‘pareggio’ in termini cumulati (+0,1%).

1Cfr. FMI (2011), World Economic Outlook, aprile, p.2.

Lo scenario economico internazionale

La dimensionesociale

capitolo 3

ECONOMIA MONDIALEVariazioni medie annue del PIL

(variazioni cumulate 2009-10 e previsioni 2011)

Elaborazioni su dati F.M.I. – World Economic Outlook (aprile 2011)

- Il contesto economico3.1

2009-10 2011

4,5

0,1

-2,5

-1,4

-1,0

-4,0

-2,6

-3,7

20,4

17,9

4,4

2,8

1,6 2,5

1,6

1,1

1,4

1,7

9,6

8,2

-4,5

0,5

5,5

10,5

15,5

20,5

Mon

do

USA

Area

Eur

o

Ger

man

ia

Fran

cia

Ital

ia

Gia

ppon

e

Regn

o U

nito

Cina

Indi

a

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45

capitolo 3 la dimensione sociale

In ogni caso, nonostante le profonde differenze che ne caratterizzano i per-corsi di fuoriuscita, la fase più acuta della crisi dovrebbe comunque essere ormai definitivamente alle spalle, an-che se le proiezioni per il 2011 eviden-ziano un rallentamento del ciclo che interessa, seppur per ragioni spesso molto diverse, buona parte delle eco-nomie del Pianeta.Al di là delle fisiologiche oscillazio-ni ciclo, le maggiori preoccupazioni sembrerebbero tuttavia provenire non tanto dall’intensità più o meno pro-nunciata della ripresa quanto, piutto-sto, dai profondi squilibri determinati dalla recessione2. In effetti, l’eccesso di capacità produttiva determinatosi a seguito della crisi finirà, in molti paesi, per ritardare l’avvio di programmi di investimento e il rilancio dei livelli occupazionali. La necessità di riequilibrare le politiche di bilancio, inoltre, dovrà fare i conti con l’obiettivo almeno altrettanto importante di non strozzare sul nascere la ripresa.Quest’ultimo aspetto, in effetti, assume particolare rilievo alla luce della persistente debolezza che anco-ra interessa il profilo dei consumi e delle diffuse tensioni che si sono via via accumulate sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione medio dell’Area-euro è salito al 9,9% (dati 2011, gennaio), con valori assai elevati in Irlanda (13,5%) e in Spagna (20,4%). D’altro canto, se è vero che le tensioni sul versante occupazionale vengono generalmente riassorbite con un certo ritardo rispetto all’andamento della pro-duzione, è anche vero che, almeno per i prossimi trimestri, tutto lascia pensare che i recuperi produttivi resteranno legati soprattutto alla dinamica positiva della produttività del lavoro, in modo da assicurare un miglioramento dei livelli di redditività operativa delle imprese pesantemente erosi durante la recessione.

2In media – all’indomani delle crisi finanziarie - occorrono circa due anni per riportare la produzione sui valori antecedenti la crisi. La situazione attuale pone tuttavia seri interrogativi determinati dal fatto che – soprattutto in alcune economie europee- si sarebbero creati dei vuoti produttivi di carattere strutturale. Cfr. Reinhart C.M., Rogoff K.S.: “Questa volta è diverso. Otto secoli di follia finanziaria”, Il Saggiatore (ottobre 2010).

ECONOMIA MONDIALE - PIL(Variazioni congiunturali trimestrali; 2010)

Elaborazioni su dati Eurostat (2011)

2010-I 2010-II 2010-III 2010-IV

Area Euro

Germania

Spagna

Francia

Italia

Regno Unito

Stati Uniti

Giappone

0,4

0,6

0,1

0,3

0,5

0,2

0,9

1,5

1,0

2,2

0,3

0,6

0,5

1,1

0,4

0,5

0,3

0,7

0,0

0,2

0,3

0,7

0,6

0,8

0,3

0,4

0,2

0,4

0,1

-0,5

0,7

-0,3

2010 2011 2012

Prodotto interno lordo 1,0 0,7 1,1

Importazioni 7,4 1,8 2,1

Domanda finale nazionale

Consumi finali nazionali

- spesa delle famiglie residenti

Investimenti fissi lordi

- macchine, mezzi trasporto

- costruzioni

Scorte (contributo)

0,9

0,5

0,6

2,5

8,0

-2,4

0,2

0,2

0,1

0,2

0,7

2,2

0,9

0,0

0,5

0,3

0,6

1,4

2,5

0,2

0,3

Esportazioni 7,6 3,6 3,3

Prezzi al consumo 1,5 1,7 1,9

Tasso di disoccupazione 8,5 9,0 8,7

Reddito reale disponibile -0,9 0,8 0,1

Indebitamento netto (% PIL) -5,2 -4,5 -3,8

Debito Pubblico (% PIL) 119,3 121,9 122,6

Economia italiana

ECONOMIA ITALIANAQuadro di sintesi

(variazioni percentuali - previsioni)

Per quanto riguarda l’Italia gli in-dicatori confermano la fase di ri-presa, anche se la crescita appare comunque decisamente debole e caratterizzata da una velocità net-tamente inferiore rispetto alla con-trazione del biennio 2008-2009. La recessione, che ha comportato una flessione dei livelli produtti-vi senza precedenti, ha avuto un impatto alquanto pesante per l’e-conomia italiana e l’attuale mode-sto profilo di recovery si inserisce

Elaborazioni su dati Congiuntura Ref. (gennaio 2011)

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capitolo 3 la dimensione sociale

46

3Il tasso medio annuo di crescita dell’economia italiana dal 1991 al 2008 è risultato pari all’1,3%, posizionando il nostro paese (insieme al Giappone) in coda a tutti i paesi OCSE (il tasso medio di crescita dei Paesi Avanzati è stato pari al 2,5% su base annua). Cfr. IRPET, L’uscita dalla crisi: strategie di crescita ed effetti distributivi, (gennaio 2011).4De Novellis F., Tomasini S.: Verso il 2011: scenari per le imprese italiane, “L’Industria”, a. XXXI, n. 4, ottobre-dicembre 2010, p.649.5Su tale fronte a preoccupare sono soprattutto il dato relativo alla disoccupazione di lungo periodo, che riguarda oltre il 40% dei disoccupati, e il tasso di disoccupazione giovanile. Cfr. Banca d’Italia: Bollettino Economico, n. 63 (gennaio 2011); Congiuntura Ref.: Previsioni, (gennaio 2011).6A ciò occorre comunque aggiungere il graduale percorso di normalizzazione del livello delle scorte notevolmente ridotte nella fase acuta della crisi. Infatti, a cavallo dell’anno, si è registrato un progressivo rasserenamento del clima di fiducia presso le PMI manifatturiere i cui riflessi sono evidenti nell’incremento del portafoglio ordini in chiusura d’anno e del conseguente miglioramento del rapporto nuovi ordinativi/scorte (soprattutto sul versante dei beni intermedi come nel caso del settore tessile). Cfr. UNICREDIT GROUP – Economics & FI/FX Research, Italy Monitor, 28 febbraio 2011 e 30 marzo 2011.

ECONOMIA ITALIANA - Contributi alla crescita del PIL (variazioni congiunturali)

Elaborazioni su dati ISTAT (2011)

-3,5 -3,0 -2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

mar

-07

giu-

07

set-

07

dic-

07

mar

-08

giu-

08

set-

08

dic-

08

mar

-09

giu-

09

set-

09

dic-

09

mar

-10

giu-

10

set-

10

dic-

10

Esportazioni Nette Scorte Investimenti Consumi PIL

all’interno di un quadro di lenta crescita che affligge il Paese ormai da tempo3. I rischi che gravano sullo sce-nario economico complessi-vo potrebbero inoltre creare i presupposti per una nuova involuzione ciclica dell’eco-nomia italiana e ciò, eviden-temente, produrrebbe effetti molto gravi per il sistema socio-economico naziona-le. In questa fase si assiste quindi all’emergere di una “questione congiunturale” che si sovrappone alle eredi-

tà strutturali imputabili alla crisi4. Le previsioni di una crescita fiacca per il biennio 2011-2012 trovano una loro prima possibile spiegazione nel processo di aggiustamento dei conti pubblici che dovrà in qualche modo confrontarsi con una struttura produttiva pesantemente deteriorata durante la recessione. E’ pro-prio sul piano del progressivo depauperamento qualitativo e quantitativo della struttura produttiva che il quadro di analisi si fa piuttosto complesso, dal momento che i numerosi nodi accumulati pongono seri interrogativi sulle reali capacità di sviluppo dell’economia italiana nel medio termine. Le potenzialità di crescita economica devono infatti scontare i problemi di accumulazione che riguardano tanto il fronte del capitale fisico (dopo un lungo periodo di scarsi investimenti pubblici e privati), quanto quello del capitale umano, tenuto conto che la recessione ha rallentato l’inserimento lavorativo dei giovani (soprattutto se maggiormente formati). Sul fronte occupazionale la situazione risulta al momento assai preoccupante: nel corso del 2010 i livelli occupazionali sono scesi mediamente dello 0,7% con una flessione partico-larmente pronunciata nell’industria in senso stretto (-4%, pari a -190.000 unità - dati Istat, aprile 2011). Inoltre, il tasso di disoccupazione, che a gennaio 2011 si attestava all’8,6% - in crescita di quasi due punti percentuali rispetto alla media del 2008 - è atteso in ulteriore aumento nel corso dell’anno5.Tutto ciò concorre a formare un mosaico dell’economia nazionale assai problematico e fortemente con-dizionato dalla persistente debolezza delle componenti interne della domanda. Gli investimenti produttivi sono praticamente fermi a causa degli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata e dell’esaurirsi degli incentivi introdotti con la Tremonti-ter. A ciò occorre poi aggiungere il ristagno degli investimenti in costruzioni che risentono della fase particolarmente critica attraversata dal mercato immobiliare. I con-sumi, dal canto loro, riflettono le grosse difficoltà sperimentate dalle famiglie che sono sempre più strette nella morsa determinata da salari reali in decelerazione, inflazione in aumento e occupazione stagnante. Infine, l’esigenza sempre più pressante di un riequilibrio della finanza pubblica deprime il contributo alla crescita determinato dai consumi collettivi.Dato questo scenario (consumi finali al palo, investimenti produttivi in decelerazione e investimenti in costruzioni che ristagnano) le reali speranze di crescita per l’economia italiana sono rappresentate prin-cipalmente dalle sorti della domanda estera6. Il risveglio delle esportazioni innescato dalla ripresa del commercio mondiale, ha in effetti permesso all’attività produttiva di ripartire, ma anche su questo ver-sante, ci sono alcuni fattori di freno.

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capitolo 3 la dimensione sociale

Da una parte, occorre infat-ti valutare con attenzione quali potranno essere le ricadute determinate dall’e-voluzione spesso negati-va delle quote di mercato dell’export italiano; dall’al-tra, le pressioni presenti sui mercati internazionali stan-no producendo ricadute sui prezzi delle commodities e delle materie prime che di fatto, aumentando i prezzi alla produzione, riducono l’impulso alla crescita che potrebbe derivare dalle esportazioni nette. Più in generale, se è vero che il principale motore in grado di far girare il sistema eco-nomico italiano rimane l’export, è altrettanto vero che ciò implica necessariamente il mantenimento di condizioni favorevoli a livello internazionale. A tale proposito, sul versante dei cambi, le aspettative di rialzo dei tassi – di fatto materializzatesi con il rialzo effettuato dalla BCE (7 aprile 2011) - complicano ulteriormente il quadro, dal momento che, tali aspettative, avevano già contribuito a rafforzare l’euro por-tando la valuta europea al di sopra della forchetta 1.30-1.40 (cambio €/$) all’interno della quale si trovava da alcuni mesi. Su questo piano – come evidenzia il FMI – un apprezzamento valutario da parte delle c.d. emerging economies potrebbe essere un importante chiave di volta per attenuare gli squilibri internazio-nali e favorire una più ampia copertura della domanda estera da parte delle economie avanzate.Inoltre, le recenti tensioni in Nord-Africa potrebbero rappresentare un ulteriore elemento di freno al re-cupero dell’industria nazionale alla luce della probabile duplice azione depressiva esercitata dalle spinte inflazionistiche (con evidenti effetti sui costi aziendali) e dalla flessione di domanda, considerando che per il sistema manifatturiero italiano quest’area (sommata all’Asia occidentale) rappresenta circa il 10% dell’export nazionale7.

7 Congiuntura Ref. (2011), Analisi, 8 marzo, p.9

ECONOMIA ITALIANA Industria: fatturato, margini e clup(N. indice; dati trimestrali destagionalizzati)

95,0 95,5 96,0 96,5 97,0 97,5 98,0 98,5 99,0

50 60 70 80 90

100 110 120 130 140 150

2006

/2

2006

/4

2007

/2

2007

/4

2008

/2

2008

/4

2009

/2

2009

/4

2010

/2

2010

/4

mar

k-up

fatt

urat

o, c

lup

fatturato clup mark-up

Elaborazioni su dati ISTAT – ConIstat (2011)

Congiuntura a Prato nel 2010

PROVINCIA DI PRATO: Indicatori macroeconomiciTassi di variazione media annua 2007/2009 e 2010

(Valori monetari espessi a prezzi costanti - 2000)

Elaborazioni su dati irpet, Prometeia e ISTAT (2011)

2007-09 2010

Valore aggiunto

Reddito disponibile delle famiglie

Consumi finali delle famiglie

Esportazioni

Importazioni

Occupati totale

Tasso di disoccupazione

-3,8

0,0

-1,8

-12,5

-4,6

1,6

6,5

0,9

0,9

0,6

9,0

2,8

-2,0

7,4

I diversi indicatori economici riferiti al 2010 evidenziano che, anche a Prato, lo scenario ha mutato decisamente orientamento, tan-to che è possibile archiviare l’anno appena concluso come quello che ha consentito al sistema economico pratese di compiere un primo importante passo verso l’uscita dal labirinto della crisi. Il percorso di risalita si presenta comunque ancora lungo e difficile, ma l’inversione di tendenza riscontrata sul versante del valore aggiunto (+0,9%) è di per sé un segnale incoraggiante. A livello aggre-gato la crescita è imputabile in via presso-ché esclusiva alla dinamica della domanda estera; in realtà, come riscontrato per il resto del Paese, essa rappresenta l’unica impor-

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capitolo 3 la dimensione sociale

48

tante leva su cui far affidamento in questa fase, mentre gli equilibri complessivi del tessuto produttivo continuano a scontare la persi-stente debolezza delle componen-ti interne della domanda.Riguardo a quest’ultimo aspetto, un indicatore che riflette la so-stanziale stagnazione dei consumi interni è quello relativo all’anda-mento delle vendite al dettaglio ri-scontrato presso gli esercizi com-merciali della provincia: nel corso del 2010 la contrazione è stata in effetti piuttosto marcata (-2,5%) e ha finito col peggiorare ulterior-mente il saldo già ampiamente ne-gativo del 2009 (-3,8%).Del resto, il basso profilo assunto dalla dinamica di sviluppo dei consumi ha, con ogni probabilità, risentito della scarsa confidence delle famiglie, a loro volta condizionate dalle tensioni ancora presenti sul mercato del lavoro. Le prime stime sul tasso di disoccupazione sembrano confermare il perdurare di queste tensioni, così come appare di assoluto rilievo il ricorso agli strumenti di integrazione salariale: 5,7 milioni le ore autorizzate nel corso del 2010 fra CIGO, CIGS e Cassa Integrazione in Deroga (CIGD) - di cui circa 3,8 milioni di ore nell’industria - con una crescita, rispetto al 2009, pari a circa il 120%.La situazione economica della provincia di Prato parrebbe dunque essersi caratterizzata per una sorta di “jobless recovery”, durante la quale, ai nitidi segnali positivi riscontrati sul versante della congiuntura (e, in particolare, dal lato degli indicatori relativi al volume della produzione industriale) si è frequentemente contrapposta una sostanziale stagnazione del mercato del lavoro.Ciò potrebbe essere anche una conseguenza dei profondi processi di ristrutturazione e di selezione che hanno interessato e stanno interessando il distretto e che, pur tra mille difficoltà, stanno permettendo al sistema industriale di Prato di riqualificarsi e di recuperare una parte del terreno perso negli ultimi anni. Il rimbalzo del 2010 appare tuttavia assolutamente insufficiente a colmare il gap di prodotto maturato già a partire dal 2001 e ulteriormente aggravato dalla crisi. Infatti, anche solo guardando ai livelli di prodotto immediatamente antecedenti la crisi, la distanza da colmare risulta ancora attorno ai 19 punti percentuali per l’industria manifatturiera e pari a circa 20 punti percentuali per quanto riguarda il tessile-abbigliamento.

Come accennato sopra, se il motore del manifatturiero è ripartito lo si deve in larghissima parte alla forte crescita dell’export, che ha permesso ai valori aggregati di risollevarsi fino ai livelli grosso modo in linea con quelli pre-crisi8. Dal punto di vista analitico la componente ciclica dell’export si presentava in netto recupero già a partire dalla seconda metà del 2009 e la ripresa degli scambi con l’estero è stata evidente durante tutto il 2010, arrivando a superare - nel terzo trimestre - la soglia del +23,3% grazie anche a condizioni dei cambi che si sono mantenute favorevoli durante tutto o quasi il periodo estivo. Sotto il profilo dei mercati, i volumi complessivi di export hanno beneficiato soprattutto della vivace dinamica delle vendite all’interno dell’UE che sono tornate su livelli mai più raggiunti dal 2004 (1,3 miliardi di euro). Nel corso dell’anno, infatti, si devono registrare recuperi superiori al 35% per le vendite del sistema moda pratese nei mercati del Regno Unito e della Francia, mentre la crescita nel mercato tedesco e in quello spagnolo si assesta rispettivamente su un +14,6% e +23,4% (dati Istat 2011, valori provvisori).

Differenziale nei livelli di valore aggiunto 2010 rispetto al 2007(Prezzi costanti - %)

Elaborazioni su dati Irpet (2011)

Prato

Toscana

8 Anche in questo caso è opportuno osservare che, almeno a partire dal 2001, la performance di Prato sui mercati internazionali è andata gradualmente ridimensionandosi: nel periodo compreso tra il 2001 e il 2007 il tasso medio annuo di variazione delle esportazioni è infatti risultato pari al -5,1%. Tradotto in termini ‘contabili’ ciò ha comportato una perdita “cumulata” di circa 800 milioni di euro.

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49

capitolo 3 la dimensione sociale

Elaborazioni su dati ISTAT (2011)

PROVINCIA DI PRATO: Variazione tendenziale delle esportazioni e componente ciclica

Valori correnti (2007-2010)(*) La componente ciclica è calcolata con il filtro di Hodrick_prescott (1997)

PROVINCIA DI PRATODetentori carica nelle imprese per fascia di età e sesso(Composizione percentuale 31.12.2010)

PROVINCIA DI PRATODetentori carica nelle imprese per settore di attività e sesso(Composizione percentuale 31.12.2010)

-20,0

-15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

-26,0 -22,0 -18,0 -14,0 -10,0 -6,0 -2,0 2,0 6,0

10,0 14,0 18,0 22,0 26,0

07-I

07-I

I

07-I

II

07-I

V

08-I

08-I

I

08-I

II

08-I

V

09-I

09-I

I

09-I

II

09-I

V

10-I

10-I

I

10-I

II

10-I

V

(Cic

lo)

(Var

. Te

nd.le

)

UE (25) EXTRA UE

HP_Ciclo_Mondo

Nonostante i risultati positivi raccolti nel corso del 2010, tuttavia, anche a Prato il sostegno derivante dalla domanda estera può trovare un limite determinato da diversi fattori: 1) impennata dei prezzi delle materie prime, riconducibile soprattutto alla necessità di fronteggiare la perdurante crescita della domanda da parte dei paesi emergenti, e conseguente difficoltà per le imprese di assicurarsi adeguati standards di approvvigionamento; 2) condizioni di domanda in Europa ancora incerte; 3) crescente instabilità macroeconomica soprattutto in riferimento agli aspetti valutari e monetari.

 

65,2

69,8

72,4

72,4

70,6

34,8

30,2

27,6

27,6

29,4

0% 20% 40% 60% 80% 100%

F ino  a  29  anni

da  30  a  49  anni

da  50  a  69  anni

70  anni  e  oltre

TOTALE

Uomini

Donne

 

68,4 67,5

90 70,3

62,5 65,4

69,6 70,6

31,6 32,5

10 29,7

37,5 34,6

30,4 29,4

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Agricolura e pesca Manifatturiero

Costruzioni Commercio

Alberghi e ristoranti Servizi

Imprese non classificate TOTALE

Uomini

Donne

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capitolo 3 la dimensione sociale

50

 

73,5

76,4

61,8

82,1

70,6

26,5

23,6

38,2

17,9

29,4

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Ditte individuali

Società di capitale

Società di persone

Altre forme

TOTALE

Uomini

Donne

PROVINCIA DI PRATODetentori carica nelle imprese per forma giuridica e sesso(Composizione percentuale 31.12.2010)

Fonte: Elaborazione CCIAA di Prato su dati Infocamere 2011

L’economia ha bisogno delle donne?“La nostra economia ha bisogno delle risorse creative, del talento e del dinamismo delle donne che - come dimostrano i paesi ad alto tasso di occupazione femminile come ad esempio quelli del Nord Europa - costituiscono un apporto essenziale non solo in termini di produzione di ric-chezza, ma anche in termini di innovazione, con ricadute positive sul Pil e la qualità della vita in generale”. E’ quanto affermato dall’Assessore Regionale Gianfranco Simoncini, commentando gli ultimi dati dell’occupazione femminile in Toscana, dove, dopo la forte ascesa dell’ultimo de-cennio, con il 2009 e l’avvento della crisi, la crescita dell’occupazione femminile ha subito una battuta d’arresto (dal 2000 al 2008 era passata dal 49 al 56,2%, per poi scendere, nel 2009, fino al 55,4% e perdere ancora un punto nel 2010 con il 54,5%). Siamo da tempo entrati mani e piedi nel terzo millennio, eppure, il tema del rapporto fra Donne, lavoro, opportunità, crescita, innovazione è ancora tutto da indagare, approfondire, capire. E più si indaga, più emerge la condizione di inaccessibilità alle opportunità. Siamo ancora lontani dall’obiettivo europeo del tasso di occupazione femminile del 60%, un traguardo da raggiungere ancora troppo distante.Quelli che bisogna superare sono gli ostacoli che impediscono alle donne di accedere al mondo del lavoro in quanto donne. In questo senso, politiche del lavoro illuminate ed orientate ad ag-gredire il fenomeno, devono tener conto che l’appartenenza al genere femminile assume i tratti di ulteriore ostacolo nell’ingresso nel mondo del lavoro. Non solo, a queste, bisogna affiancare politiche del welfare che affrontino il tema del tempo complessivo delle donne. Se per trovare lavoro, in Italia le donne faticano più che altrove, una volta inserite, le difficoltà per accedere alle posizioni di vertice diventano insormontabili. Se da un lato, le donne all’interno del percorso scolastico e universitario risultano esser più brave dei colleghi maschi, con voti in media più alti, nel lavoro i meriti non contano più. Conta il genere, se sei maschio, fai carriera, se sei femmina, ti fermi alcuni gradini più in basso.Il “soffitto di cristallo”, quell’invisibile barriera che tiene le donne lontane dai vertici organizzativi, è spesso il risultato di sottili meccanismi di discriminazione e contemporanei processi di auto-esclusione.“Le quote rosa sono legge. Bene. Un po’ d’innovazione dall’alto non fa male, apre spazi, di-scussioni e coscienza di sé, diritti. Da far valere quando le donne si trovano sopra la testa quel “soffitto di cristallo” da cui si vedono le posizioni apicali nella società, nelle imprese, nelle

A voi la parola...

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51

capitolo 3 la dimensione sociale

professioni e in politica. Sembrano a portata di merito, ma negate nel merito”, per dirla con il Prof. Aldo Bonomi.Fortunatamente esistono, e sempre in crescente espansione, episodi di inclusione femminile con crescente responsabilità, con l’affermazione di un numero sempre maggiore di impren-ditrici di successo. La voglia di fare non manca, le idee nemmeno e se l’occupazione è un problema e la crisi si fa ancora sentire, le donne italiane guardano con sempre più interesse alla via dell’impresa.E fanno da sole. Alla fine di marzo 2011 ai registri delle Camere di commercio si sono contate 14.688 imprese femminili in più rispetto alla stessa data del 2010. Meglio delle altre colleghe “capitane d’impresa” hanno fatto le donne della Toscana, regione leader in cui l’aumento di imprese rosa è stato doppio della media (+2%). Ma affinché il processo di cambiamento non sia solo dettato dall’ “inventarsi un mestiere” e sia parte integrante di un sistema economico che finalmente investe in un’ottica di crescita e sviluppo, tre cose sono imprescindibili: merito e trasparenza, un processo culturale che punti a nuovi modelli di riferimento femminile e servizi in aiuto alle donne, e dunque alle famiglie. Se non cambiano le forme di organizzazione del lavoro, la conciliazione tra vita e lavoro, il rapporto tra i sessi, l’idea di merito e di leadership, pur lavorando, i risultati auspicati saranno difficili da raggiungere.

Cinzia Grassi

Consigliere Camera di Commercio di Prato

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capitolo 3 la dimensione sociale

52

- La promozione del sistema economico locale3.2

Le attività promozionali realizzate dalla Camera di Commercio nel corso dell’anno oggetto di analisi, vengono qui suddivise per settori di intervento andando a formare il cosiddetto “Portfolio”.

* Si considerano la voce del conto economico “Interventi economici” e la parte della voce “Quote Associative” riferita agli importi versati nel 2010 ad organismi / società cui la Camera di Commercio partecipa per finalità promozionali.

Ambito di intervento Risorse spese nel 2010* in €

Internazionalizzazione 651.929

Tessile e ambiente 152.016

Finanza e credito 228.157

Ricerca ed innovazione 500.293

Marketing territoriale 334.216

Studi economici e formazione imprenditoriale 213.393

Regolazione del mercato 14.190

Comunicazione 162.729

Totale 2.256.923

Il portfolio promozionale 2010

29%

10%

7%

Internazionalizzazione

Tessile e ambiente

Finanza e credito

Ricerca e innovazione

Marketing territoriale

Studi economici

Regolazione del mercato

Comunicazione

9%

15%

22%

7%1%

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capitolo 3 la dimensione sociale

- I finanziamenti alle imprese3.2.1

Anche nel corso del 2010 la Camera di Commercio si è impegnata a sostenere il sistema produttivo, riproponendo una serie di bandi di finanziamento. Molteplici infatti i contributi concessi alle imprese, tra cui, ad esempio, quelli rivolti ad iniziative di formazione a favore del proprio personale, quelli per la partecipazione di imprese singole a mostre e fiere in Italia e all’estero, quelli per l’introduzione di sistemi di certificazione aziendale.

 

28%

88%

41%

46%

72%

12%

59%

54%

Ricerca e innovazione

Consolidamento del tessuto

imprenditoriale

Internazionalizzazione

Crescita della cultura e della formazione imprenditoriale

Contributi camerali Interventi diretti Incidenza dei contributi camerali

e interventi diretti sul portfolio promozionale 2010

Bando Descrizione Budget €Importo utilizzato

€% utilizzo Domande

pervenuteDomande accolte

Domande accolte %

Scadenza bando

Bando per la concessione di contributi per iniziative di formazione a favore del proprio personale (lingue/tematiche aziendali)

A soste-gno della qualificazione e dell’ag-giornamento professionale su tematiche aziendali, inclusi corsi di formazione in lingua straniera

130.000,00 98.362,37 75,66% 216 140 64,81% 31/01/2011

Attrattività del bando e grado di utilizzo delle risorse messe a disposizione

Beneficiari 2010 per genere

90%

10%

Imprese beneficiarie a conduzione maschile

Imprese beneficiarie a conduzione femminile

Importo domande liquidate

Importo domande pervenute

Risorse messe a disposizione

0 50.000 100.000 150.000 200.000€

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capitolo 3 la dimensione sociale

54

Andamento temporale contributo medio

Percentuale di utilizzo delle risorse stanziate Andamento temporale domande presentatee domande accolte

0  

10  

20  

30  

40  

50  

2004   2005   2007   2008   2009   2010  

N.°  domande  pervenute  

N.°  domande  liquidate  

Bando Descrizione Budget € Importo utilizzato €

% utilizzo

Domande pervenute

Domande accolte

Domande accolte %

Scadenza bando

Bando per l’introduzione di sistemi di certificazione aziendale

Bando per la concessione di contributi ad imprese e cooperative con sede lega-le o operativa nella provincia di Prato e a consorzi e so-cietà consortili composti per almeno 2/3 da imprese con sede legale o operativa nella provincia per il conseguimento e il rilascio del-la certificazio-ne aziendale

150.000,00 139.186,64 92,79% 47 16 34,04% 31/12/2010

Attrattività del bando e grado di utilizzo delle risorse messe a disposizione

Beneficiari 2010 per genere

100%Imprese beneficiarie a conduzione maschile

Imprese beneficiarie a conduzione femminile

 

0,00%10,00%20,00%30,00%40,00%50,00%60,00%70,00%80,00%90,00%

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

 

€  0,00

€  500,00

€  1.000,00

€  1.500,00

€  2.000,00

€  2.500,00

€  3.000,00

€  3.500,00

2004 2005 2007 2008 2009 2010

 

€  0,00 €  50.000,00 €  100.000,00 €  150.000,00 €  200.000,00

2004

2005

2007

2008

2009

2010

Importo  domade  liquidate

Importo  domande  pervenute

Risorse  messe  a  disposizione

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capitolo 3 la dimensione sociale

Andamento temporale contributo medio

Percentuale di utilizzo delle risorse stanziate

Andamento temporale domande presentatee domande accolte

Attrattività del bando e grado di utilizzodelle risorse messe a disposizione

Bando Descrizione Budget € Importo utilizzato €

% utilizzo

Domande pervenute

Domande accolte

Domande accolte %

Scadenza bando

Bando per la concessione di contributi ad aggregazioni di imprese per la realizzazione di iniziative di promozione sui mercati esteri

Bando diretto ad incenti-vare l’attività di export delle imprese della provincia, costituitesi in aggregazione di almeno tre aziende o partecipanti ad iniziative in collaborazione con imprese di altre province

80.000,00 73.128,07 91,41% 10 8 80% 30/03/2012

 

0,00%10,00%20,00%30,00%40,00%50,00%60,00%70,00%80,00%90,00%

100,00%

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

 

0

2

4

6

8

10

12

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

N.° Domande  pervenute

N.° Domande  liquidate

 

€  0,00 €  20.000,00 €  40.000,00 €  60.000,00 €  80.000,00 €  100.000,00

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Importo  domande  liquidate

Importo  domande  pervenute

Risorse  messe  a  disposizione

 

€  0,00

€  5.000,00

€  10.000,00

€  15.000,00

€  20.000,00

€  25.000,00

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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capitolo 3 la dimensione sociale

56

Bando Descrizione Budget € Importo utilizzato €

% utilizzo

Domande pervenute

Domande accolte

Domande accolte %

Scadenza bando

Bando per la concessione di contributi per la partecipa-zione di im-prese singole a mostre e fiere in Italia e all’estero

Bando per la concessione di contributi a favore di imprese singole per la partecipazio-ne a mostre e fiere in Italia e all’estero di riconosciuta importanza a livello nazionale ed internazionale

200.000,00 194.222,19 97,11% 142 107 75,35% 30/03/2012

Percentuale di utilizzo delle risorse stanziate Andamento temporale contributo medio

0%  

20%  

40%  

60%  

80%  

100%  

2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010  

0  

500  

1000  

1500  

2000  

2500  

2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010  

Andamento temporale domande presentate e accolte

0  

20  

40  

60  

80  

100  

120  

140  

160  

2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010  

N.°  Domande  pervenute  

N.°  Domande  liquidate  

Attrattività del bando e grado di utilizzo delle risorse messe a disposizione

Beneficiari 2010 per genere

Imprese beneficiarie a conduzione maschile

Imprese beneficiarie a conduzione femminile81%

19%

2.500,00

2.000,00

1.500,00

1.000,00

500,00

0

€ € € € €

 

€  0,00 €  50.000,00 €  100.000,00 €  150.000,00 €  200.000,00 €  250.000,00 €  300.000,00

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Importo  domande  liquidate

Importo  domande  pervenute

Risorse  messe  a  disposizione

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capitolo 3 la dimensione sociale

Bando Descrizione Budget € Importo utilizzato €

% utilizzo

Domande pervenute

Domande accolte

Domande accolte %

Scadenza bando

Bando concessione contributi CONFIDI

Bando diretto a concedere contributi a consorzi, società consortili e cooperative di garanzia della provin-cia di Prato

200.000,00 200.000,00 100% 3 1 33,33% 15/04/2010

Andamento temporale contributo medio

Andamento temporale domande presentate e accolte

0  

2  

4  

6  

8  

10  

2005   2009   2010  

N.°domande  liquidate  

N.°  domande  pervenute  

 

€  0,00

€  50.000,00

€  100.000,00

€  150.000,00

€  200.000,00

€  250.000,00

2005 2009 2010

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capitolo 3 la dimensione sociale

58

- L’internazionalizzazione

Sempre alla ricerca di nuovi sbocchi per le attività di tipo commerciale, economico e produttivo, anche nel corso del 2010 la Camera di Commercio ha preso parte ad una serie di progetti a supporto dei processi di penetrazione delle imprese nei confronti dei mercati stranieri e portato avanti iniziative legate al tema dell’internazionalizzazione.

Azioni 2010 Progetti 2010Risorse spese

2010 in €Destinatari

Internazionalizzazione e nuovi mercati

Tuscany Italian Excellence

Partecipazione a iniziativa Promozione integrata del settore tessile in Giappone

Partecipazione al Salone “Casa Deliciilor” di Bucarest

Incoming operatori esteri nel settore agroalimentare

Ciclo di seminari tecnici, workshop, corsi marketing operativo e relazionale

Bando per la concessione di contributi ad aggregazioni di imprese per la realizzazione di iniziative di promozione sui mercati esteri

Bando per la concessione di contributi per la partecipazione di imprese singole a mostre e fiere in Italia e all’estero

651.929

Imprese

Associazioni di categoria

Ordini Professionali

Pubblica Amministrazione

Sistema camerale

Iniziative svolte dalla Camera di Commercio negli anni passati: Australia, Brasile, Spagna, Germania, USA, Emirati Arabi Uniti e Moldavia

RussiaCanadaRomaniaGiappone

WWW

sito camerale:Internazionalizzazione n. accessi 2010

3.693

IM

AC

PR

PA

SC

3.2.2

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59

capitolo 3 la dimensione sociale

Il progetto “Tuscany Italian Excellence”, realizzato con il contributo di Toscana Promozione, è giunto nel 2010 alla sua quarta edizione. Nel corso dell’anno esso si è sviluppato su due iniziative: “Rethinking the product”, dedicato all’arredo casa e al design, e “Italian Experience in interaction” un progetto innovati-vo dedicato alle nuove applicazioni nel tessile moda.

Il progetto nasce nel 2008 con l’obiettivo di stimolare aziende, appartenenti anche a settori diversi, a cimentarsi nella realizzazione di prodotti innovativi, a lavorare in sinergia e a sperimentare nuove tecniche di lavorazione.Coordinate da un team di designer, le aziende partecipanti immaginano nuovi utilizzi per la propria pro-duzione tradizionale, facendo leva su una approfondita conoscenza della materia e delle tecniche di lavorazione del proprio segmento.Le sperimentazioni realizzate in questo ambito hanno avuto un contenuto artistico elevato, senza però tralasciare la natura commerciale del prodotto (condizioni tecniche di realizzazione, costo di produzio-ne…). Sono stati ideati e realizzati prodotti in linea con il mercato, come tendenze ed evoluzione del gu-sto e le aziende sono state adeguatamente seguite e assistite da consulenti preparati, che hanno fornito supporto dal punto di vista stilistico, commerciale, culturale e linguistico.I prototipi scaturiti dalla sperimentazione sono stati presentati in anteprima a Prato il 19 ottobre e poi esposti alla terza edizione di “Moscow International Salon INTERIOR SHOW” (Central Exhibition Center MANEGE), una manifestazione molto frequentata da architetti, interior designer, stampa specializzata svoltasi dal 25 al 28 novembre.

Tuscany Italian Excellence

Rethinking the Product

Il 24 maggio 2011 “Rethinking the product” ha visto la vittoria nella categoria “Supporting the Internationaliza-tion of Business”. Il riconoscimento è stato consegnato durante la cerimonia svoltasi alla Hungarian National Gallery di Budapest; ad annunciare il risultato il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani. Quello della Camera di Commercio di Prato è stato l’uni-co progetto italiano chiamato dalla giuria internazionale ad entrare a far parte della rosa dei 12 finalisti, dopo una selezione che ha visto partecipare 399 progetti da tutta Europa ed è riuscito a coinvolgere fino ad oraimprese e a realizzare ben prototipi.

14269

www.rethinkingtheproduct.it

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capitolo 3 la dimensione sociale

60

Tuscany Italian Excellence Suddivisione per genere delle imprese partecipanti

Imprese partecipanti a conduzione maschile

Imprese partecipanti a conduzione femminile

90%

10%

40

40

13

manifestazioni di interesse pervenute

aziende che hanno lavorato alla realizzazione dei prototipi

prototipi realizzati, messi a disposizione per gli eventi

I numeri di Tuscany Italian Excellence

 

Per la realizzazione di questo progetto la Camera di Commercio di Prato ha at-tivato una collaborazione con il Dipar-timento di Tecnologie dell’Architettura e Design dell’Università di Firenze, che ha condotto un’interessante ricerca concentrata in particolare sulle moda-lità attraverso le quali i materiali avan-zati e componenti elettronici possono estendere e rivoluzionare gli aspetti espressivi, prestazionali, comunicativi e d’interazione di capi d’abbigliamento e accessori, e mirata alla progettazione e sviluppo di un prodotto interattivo in-dossabile.

Dalla ricerca sono scaturiti una serie di prototipi di capi/accessori dotati di alta qualità formale (estetica), che sono stati presentati alla stampa specializzata e ad un pubblico di operatori di settore in due eventi distinti: l’evento lancio del progetto, il 7 settembre 2010 a Prato presso il Museo del Tessuto, ed il 27 settembre a Montreal, in occasione di una serata dedicata alla presentazione della ricerca, ad un nume-ro rilevante di operatori potenzialmente interessati, attraverso una performance dinamica che esaltasse le caratteristiche più innovative e tecnologiche dei prototipi, ma al tempo stesso anche la loro “porta-bilità”. I prototipi sono stati inoltre presentati a Parigi in occasione di una conferenza stampa rivolta ai giornalisti specializzati nell’ambito della manifestazione “Première Vision” (dal 14 al 16 settembre 2010).

Italian experience in interaction

www.italiaexperienceininteraction.com

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61

capitolo 3 la dimensione sociale

Anche nel 2010 la Camera di Commercio ha preso parte al progetto “Promozione integrata del set-tore tessile in Giappone”, realizzato con la collaborazione del Consorzio Promozione Filati e con il contributo di Toscana Promozione. Volto a presentare al mercato giapponese le collezioni delle aziende produttrici di filati e a consolidare il rapporto di collaborazione instaurato con il Bunka Fashion College di Tokyo, il progetto ha visto il coinvolgimento delle aziende certificate Co2 Neutral. Inoltre nel 2010, a differenza dell’anno preceden-te, la Camera ha partecipato in veste di soggetto attuatore.

Partecipazione a iniziativa Promozione integratadel settore tessile in Giappone

Data Iniziative Attività Aziende coinvolte

28 e 29 ottobre

Workshop filati

Performance studenti del Bunka con capi realizzati con tessuti di aziende toscane

Sfilata di moda presso il Bunka College

Allestimento progetto Co2 Neutral

Presentazione al mercato giapponese delle collezioni delle aziende produttrici di filati e consolidamento del rapporto instaurato con il Bunka Fashion College di Tokyo.

28

Promozione integrata del settore tessile in Giappone Suddivisione per genere delle imprese partecipanti

Imprese partecipanti a conduzione maschile

Imprese partecipanti a conduzione femminile

4%

96%

300 visitatori

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capitolo 3 la dimensione sociale

62

La Camera ha partecipato con un proprio stand istituzionale al Salone delle delizie alimentari, promos-so dall’associazione degli imprenditori italiani in Romania, in collaborazione con l’Ambasciata italiana e il locale ufficio ICE.

Al fine di condividere i risultati delle missioni, prendere visione di immagini e filmati, raccogliere testi-monianze e suggerimenti per l’avvenire, il 16 dicembre, nello Spazio Eventi della Camera, si è svolto l’appuntamento dal titolo “Back to Prato”, in occasione del quale sono stati proiettati i filmati delle sfilate di Tokyo e Montreal e mostrate le foto dell’allestimento di Mosca.

Partecipazione al Salone “Casa Deliciilor” di Bucarest

Back to Prato

Data Progetto Attività Aziende coinvolte

11-14 novembre Salone delle delizie alimentari italiane

Promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio pratese

17

Salone “Casa Deliciilor” Suddivisione per genere delle imprese partecipanti

82%

18%

PARTNERSCamera di Commercio di Pistoia, Consorzio Promozione Filati, Pratotrade, Laurea Magistrale in Design dell'Università di Firenze

Thanks toCna e Confartigianato di Prato e Pistoia,Unione Industriale Pratese e Con�ndustria Pistoia

Giovedì 16 Dicembre 2010

Ore 18.00Spazio Eventi CameraleVia Rinaldesca 13

Tuscany Italian ExcellenceLaboratorio di innovazione, aggregazione e marketing sui mercati internazionali

Imprese partecipanti a conduzione maschile

Imprese partecipanti a conduzione femminile

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63

capitolo 3 la dimensione sociale

Incoming operatori esteri settore agroalimentare

Data Incoming Attività Aziende partecipanti

novembre/dicembre

Incoming di operatori esteri nel settore agroalimentare provenienti dai seguenti paesi: Slovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, Austria, Francia, Ungheria, Germania, Bulgaria

L’iniziativa, svoltasi in occasione della mostra mercato “Desco”, in collaborazione con le Camere di Commercio di Lucca, Massa Carrara e Pistoia, nonché con Unioncamere Toscana, ha avuto come obiettivo quello di supportare le piccole e medie imprese del comparto agroalimentare della provincia di Prato favorendo il contatto a scopi commerciali con operatori esteri.

Rientra nell’ambito del “Desco” anche l’organizzazione di quattro “Week end del gusto”, di cui uno assegnato alla Camera di Commercio di Prato. L’iniziativa, pensata allo scopo di promuovere le produzioni di eccellenza dei territori provinciali, ha visto protagonisti, per Prato, in particolare il vino e l’olio.

50 mq l’area “Special Guest” dedicata alla Camera di Commercio di Prato

13 operatori europei

8 pratesi

Incoming operatori esteri settore agroalimentare Suddivisione per genere delle imprese pratesi partecipanti

88%

12%

Imprese partecipanti a conduzione maschile

Imprese partecipanti a conduzione femminile

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capitolo 3 la dimensione sociale

64

Ciclo di seminari tecnici, workshop, corsi marketing operativo e relazionale

Per aiutare le aziende pratesi ad ampliare le loro conoscenze su argomenti specifici, la Camera di Commercio ha realizzato una serie di incontri formativi e consulenziali, volti a favorire e sostenere la vocazione all’estero dei partecipanti. Anche nel corso del 2010, in collaborazione con Toscana Promozione e Unioncamere Toscana, è infatti proseguita l’attività della rete Sprint (Sportello Provinciale per l’Internazionalizzazione).

Unioncamere Toscana è membro della rete Enterprise Europe Network, che fornisce supporto all’atti-vità imprenditoriale ed alla crescita delle imprese in Europa nell’ambito del progetto cofinanziato dalla Commissione Europea “Central Italy Network to Enhance coMpetitive business Activities”. I “Seminari Focus” ed il programma formativo “Comunicare e vendere sui mercati esteri” ricadono all’interno di quest’ultimo. Tutti gli incontri si sono svolti nello spazio eventi della Camera di Commercio.

Data Seminario Contenuto/obiettivo Aziende partecipanti

Tra il 13 aprile e il 18 maggio – n. 6 incontri per un totale di 48 ore di formazione

Comunicare e vendere sui mercati esteri

Come sviluppare le relazioni commerciali e avviare o integrare le proprie attività di marketing

15

Tra il 1 aprile ed il 20 maggio – n. 8 incontri per un totale di 36 ore di formazione

English for Internationalization

Aiutare chi lavora in un contesto europeo o internazionale a rapportarsi con i propri in-terlocutori. Migliorare la gestione del proprio business attraverso l’acquisizione di un buon livello di conoscenza e di competenza nella lingua inglese

48

Tra il 22 marzo e l’8 novembre – n. 5 incontri

Seminari Focus

Come sviluppare competenze in materia di contrattualistica internazionale, normativa doganale ed approfondire aspetti tecnici legati ai pagamenti ed ai trasporti interna-zionali

31

Ciclo di seminari tecnici, workshop, corsi marketing operativo e relazionale - Suddivisione per genere dei partecipanti

60%

40%Partecipanti uomini

Partecipanti donne

19

99

45

numero di incontri formativi

numero di ore di formazione

numero di operatori partecipanti

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capitolo 3 la dimensione sociale

- Il tessile3.2.3

E’ proseguito il lavoro della Camera di Commercio in merito al progetto integrato “Prato Distretto Verde”.Il piano, ideato per rilanciare il tessile, e più in generale il territorio pratese in chiave eco-sostenibile, già nel 2009 aveva portato all’ideazione del marchio Cardato Regenerated Co2 Neutral. Si tratta di un marchio che si affaccia sul mercato per rispondere ad un’esigenza molto sentita dagli operatori del settore: offrire un prodotto ecologicamente sostenibile, bello da indossare e rispettoso dell’ambiente. Il cardato è in effetti proprio questo: un tessuto in lana versatile e proposto in tantissime combinazioni, nato dal riciclo di materiali tessili, che in questo caso ha anche un’impronta limitata sull’ambiente, per l’intervento di annullamento della Co2.Grazie al marchio, che nel 2010 si è esteso anche ai filati, le aziende possono dimostrare ai propri clienti il doppio virtuosismo della loro produzione (Co2 neutral + rigenerato) oltre a garantire una perfetta tracciabilità del processo produttivo, elemento essenziale per poter accedere alla certificazione.Per fregiarsi di esso, i tessuti e i filati devono essere:

• prodotti all’interno del distretto pratese;

• realizzati con almeno il 70% di materiale riciclato (abiti o scarti di lavorazione tessile);

• avere contabilizzato le emissioni di Co2 e avere acquistato dalla Camera di Commercio i crediti di emissione corrispondenti al volume di produzione di cui si vuole annullare l’impatto.

Il marchio, per la cui promozione è stato realizzato un apposito sito web, è stato presentato in occasione di diverse manifestazioni, quali la “World Recycling Convention and Exhibition 2010” organizzata ad Istanbul dal Bureau of International Recycling, Premiere Vision, Workshop Filati a Tokyo, nonché durante un’ iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio nei locali dello Spazio Eventi, sia con la presenza a Pitti Filati, Prima Moda Tessuti e Rap-presentando.

Azioni 2010 Progetti 2010Risorse spese

2010 in €Destinatari

Rilancio e sostegno del settore tessile

Prato Distretto Verde

For Prato

Forum PMI

Progetto Meridiano Moda

Prima Moda Tessuto

Industria del Riciclo: il riuso del rifiuto del tessile

Made In Cardato

152.016

Imprese

Associazioni di categoria

Ordini Professionali

Pubblica Amministrazione

Sistema camerale

Progetto Prato Distretto Verde

5025

2505

imprese della filiera coinvolte

imprese certificate

uscite sui media (anche web)

eventi organizzati

I numeri del Cardato

www.cardato.it

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capitolo 3 la dimensione sociale

66

Il Consorzio per la Valorizzazione e Tutela dei Prodotti Tessili Cardati è nato a Prato nel 1995 su iniziativa dell’Unione Industriale Pratese: ne fanno parte 30 aziende produttrici, oltre alle Associazioni artigiane Cna e Confartigianato di Prato, Woolmark, banche e istituzioni locali. Promuovere sul mercato la conoscenza dei vantaggi in termini di so-

stenibilità nell’utilizzo di prodotti a base di fibre rigenerate è una delle sue finalità principali.E’ in questa logica che il Consorzio ha collaborato con la Camera di Commercio fino dalle fasi iniziali del progetto, offrendo la propria esperienza e competenza tecnica, i contatti con le aziende e orga-nizzando iniziative congiunte. E’ opportuno infatti rimarcare come reimmettere nel ciclo produttivo e del consumo materiali che altrimenti verrebbero scartati è vantaggioso per l’ambiente per vari motivi: si limita l’uso della lana vergine, con tutto ciò che significa l’allevamento delle pecore ed il trasporto delle fibre vergini, essenzialmente dall’Australia; i processi industriali per il riutilizzo delle fibre sono complessivamente meno onerosi in termini ambientali rispetto a quelli necessari per trattare fibre vergini; i materiali tessili sottoposti a rigenerazione vengono sottratti al ciclo dei rifiuti.Dati scaturiti da calcoli effettuati dall’Unione Industriale Pratese mostrano come oggi si utilizzino nel comprensorio pratese circa 20.000 tonnellate l’anno di materiali tessili lanieri da rigenerare (ritagli, cascami, indumenti usati): quello di Prato è quasi un monopolio a livello mondiale.

Un calcolo, necessariamente approssimativo, sulla base di queste 20.000 tonnellate messe a con-fronto con l’equivalente di fibra vergine, evidenziano un bilancio ambientale assolutamente virtuoso: si stimano un risparmio di 60 milioni di kilowatt di energia; 500.000 metri cubi di acqua; 650 tonnellate di ausiliari chimici; 300 tonnellate di coloranti. In più, si evita l’immissione in atmo-sfera di 18.000 tonnellate di anidride carbonica; 1.000 tonnellate di anidride solforosa.

Ecco quindi l’opportunità, attraverso il progetto della Camera di Commercio, di evidenziare e cer-tificare - con particolare riguardo alla possibilità di abbattimento totale delle emissioni di CO2 in atmosfera – la forte valenza ecologica delle produzioni che caratterizzano il distretto pratese, da comunicare poi ai mercati. Ciò anche alla luce di una crescente sensibilità verso un consumo consapevole ed ecocompati-bile che può contribuire a creare nuove occasioni di sviluppo per il tessuto produttivo locale.

Consorzio per la Valorizzazione e Tutela dei Prodotti Tessili Cardati

 

For Prato

Grazie al contributo di Toscana Promozione, la Camera di Com-mercio ha promosso un’analisi di marketing strategico sul setto-re tessile/abbigliamento denominata “For Prato” . Si tratta di un progetto complesso che parte da un’analisi di quello che oggi si

produce a Prato e delle dinamiche competitive che si sviluppano all’interno del distretto allo scopo di individuare quelle fasi nelle quali si produce valore. Terminata l’analisi sul territorio, il progetto cambia orizzonte e inizia l’analisi di come il prodotto di Prato viene percepito all’esterno, di quali sono i nuovi trend dei mercati, di quali possono essere i mercati nei quali la conoscenza approfondita del settore può essere determinante per trovare nuovi spazi competitivi. A quel punto il lavoro si concentrerà sull’indivi-duazione dei mercati chiave per la produzione del territorio, fornendo anche un piano di azioni concrete su come raggiungere quei mercati e su quali fattori fare leva.

Il progetto è coordinato da un Comitato Guida di cui fanno parte, oltre a Toscana Promozione e alla Camera di Commercio di Prato, anche l’Unione Industriale Pratese e Rete Impresa.

 

€ 230.000 il contributo di Toscana Promozione

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capitolo 3 la dimensione sociale

Prima - Moda Tessuto

La Camera di Commercio di Prato ha erogato un contributo, pari a € 60.000

 

per l’organizzazione della seconda e terza edizione di Prima - Moda Tessuto, tenutesi rispettivamente dal 27 al 29 gennaio e dal 6 all’8 luglio presso la Fortezza da Basso.

Forum PMI

Dal 15 al 16 ottobre 2010 è stata realizzata la XII° edizione del Forum della Piccola Industria. La Camera di Commercio ha sostenuto economicamente l’iniziativa assumendosi direttamente gli oneri connessi alla Cena di Gala e all’affitto dei locali presso il Museo del Tessuto di Prato.

Il Gruppo Centro di Firenze per la Moda Italiana ha svolto nel 2010 un’a-zione di sviluppo nella direzione dell’innovazione tecnologica al servizio del Sistema Moda, attivando la progettazione e l’investimento che hanno portato nel 2011 alla realizzazione della prima “fiera digitale” nel settore del tessile-abbigliamento.A tal fine è stata costituita una nuova società, FieraDigitale srl, con l’obiet-

tivo di realizzare fin da gennaio 2011 il “numero zero” della manifestazione online, dedicato ad una platea selezionata di espositori e compratori, per arrivare a includere, a giugno 2011, tutti gli esposi-tori del Pitti Immagine Uomo e del Pitti Immagine Bimbo.L’impegno profuso dal Centro di Firenze per la Moda Italiana, grazie all’apporto fattivo dei propri soci, ha così permesso di realizzare una vera innovazione nel mondo delle fiere: e-Pitti.com è un progetto di fiera virtuale dedicato alla moda e al lifestyle unico al mondo, che ripropone online l’esperienza della manifestazione fisica.Per la realizzazione della prima versione virtuale di Pitti Uomo e Pitti Bimbo un team di 140 persone (45 troupe di fotografi, 30 tra editor, stylist e assistenti, per un totale di 150 professionisti coinvolti) ha realizzato 8.000 schede prodotto, 100.000 fotografie, 1.000 video per documentare sulla piattaforma online circa 1.600 stand.Ad una settimana dalla chiusura delle manifestazioni sono andate online, per circa un mese, le versioni virtuali delle fiere: espositori e compratori autorizzati e dotati dei codici di accesso hanno approfondito l’esperienza fisica dei saloni sulla piattaforma virtuale, grazie all’innovativo sistema di navigazione e selezione attraverso l’imponente archivio “live” di fotografie e video delle collezioni presentate a Firenze. Successivamente al lancio delle fiere online, a settembre 2011 verrà inaugurata l’area marketplace che ospiterà in un ambiente riservato – accessibile soltanto dai buyer registrati – le nuove collezioni dei marchi che aderiranno a “Showroom B2B”: un nuovo servizio attraverso il quale le aziende e i buyer potranno negoziare e concludere ordini sulle nuove collezioni presentate ai saloni.Nella strategia del Gruppo CFMI il lancio della piattaforma della fiera virtuale rappresenta un’im-portante opportunità di sviluppo, che incrementa in modo esponenziale e su scala globale le possibilità di contatti, e che partendo dal concetto di “fiera” si propone di innovare nel profondo il modo di fare business del settore.Questo tipo di innovazione è dedicato principalmente alle PMI del tessile-abbigliamento italiano che, non potendo disporre di piattaforme tecnologiche autonome, potranno usufruire di e-Pitti.com per intercettare quei mercati internazionali che oggi sono determinanti per lo sviluppo delle imprese stesse.

Centro di Firenze per la Moda Italiana

 

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capitolo 3 la dimensione sociale

68

- La finanza e il credito3.2.4

Azioni 2010 Progetti 2010Risorse spese

2010 in €Destinatari

Iniziative a sostegno del credito

Bando per la concessione di contributi ai consorzi, alle società consortili di garanzia fidi e alle cooperative di garanzia della provincia di Prato

Fondo rotativo - Attività di coaching

228.157

Imprese

Associazioni di categoria

Ordini Professionali

Pubblica Amministrazione

Province e regioni 2005 2006 2007 2008 2009 2010 (*)

Prato 3,4 3,3 2,9 3,6 6,0 5,9

TOSCANA 3,0 2,9 2,4 2,7 4,0 4,5

ITALIA 3,6 3,3 3,1 2,5 3,7 4,2

Rapporto sofferenze su impieghi per provincia negli anni 2005-2010

(*) Dato al 30 settembre. Fonte: Banca d’Italia

0  

1  

2  

3  

4  

5  

6  

7  

2005   2006   2007   2008   2009   2010  

Prato  

Toscana  

Italia  

Fondo Rotativo

Nel 2009 la Camera di Commercio ha istituito un Fondo Rotativo a favore e sostegno di imprese e progetti innovativi. L’attività di inserimento delle aziende interessate in un programma cosiddetto di “scouting”, volto a sollecitarle nell’elaborazione e proposizione di idee originali, è proseguita nel 2010 con un’attività di “coaching”, “accompagnando” le stesse in un percorso volto al perfezionamento del loro plan. Il giudizio di fattibilità in ordine all’accoglimento delle istanze di partecipazione al Fondo Sviluppo Nuove Imprese è stato

elaborato da un Comitato Tecnico che, nel corso dell’anno, si è riunito 5 volte.

8 imprese coinvolte nel programma di formazione e accompagnamento

IM

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69

capitolo 3 la dimensione sociale

Fonte: Fidi Toscana

Lo Sportello Fidi Toscana

Dal mese di dicembre 2009 è attivo, presso i locali della Camera di Commercio, uno sportello Fidi To-scana. Questo vuole rappresentare un punto di riferimento per le imprese del territorio, occupandosi di svolgere attività di promozione e comunicazione in materia di accesso al credito.

325

205

245

449

584 (euro 98,04 mln)

(euro 68,44 mln)463

1990

visite di imprese e soggetti intenzionati ad avviare un’attività d’impresa

visite consulenti d’impresa

visite dell’incaricato Fidi Toscana c/o le imprese

visite dell’incaricato Fidi Toscana c/o le banche

richieste di finanziamenti garantiti per la Provincia di Prato

richieste di finanziamenti garantiti accolti da Fidi Toscana per la Provincia di Prato

consulenze telefoniche dell’ufficio ad imprese e a terzi (telefono fisso e cellulare)

I numeri di Fidi Toscana

Fidi Toscana

L’impulso delle imprese femminili al tessuto imprenditoriale è sempre più rilevan-te nonostante la difficile congiuntura economica che sta vivendo l’intera struttura economico-sociale toscana e questo nuovo flusso di imprenditorialità “rosa” è ancora più marcato in una provincia come quella pratese che più ha risentito del-la crisi. Anche Fidi Toscana, che da tempo tenta di sostenere con prodotti ad hoc le imprese femminili e che ha gestito nel 2010 il Fondo della Regione Toscana

dedicato, ha seguito da vicino questa tendenza non facendo mancare il proprio sostegno al credito alle donne che hanno deciso di intraprendere una propria attività d’impresa.I dati dimostrano come l’intervento della finanziaria regionale fino al 31/12/2010 a favore delle im-prese femminili pratesi sia stato comunque importante intervenendo su oltre il 7% del totale finanziamenti garantiti a imprese pratesi.

A voi la parola...

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capitolo 3 la dimensione sociale

70

Nel 2010 lo scenario economico toscano, come emerge dall’analisi effettuata dal Centro Studi del Gruppo Banca Popolare d Vicenza, è stato caratterizzato da una ripresa del PIL (+1%) in linea con la media nazionale e con il Centro Italia. Dopo la forte contrazione del biennio precedente, dunque, l’economia della Toscana, seppur lentamente, ri-comincia a crescere, grazie al contributo dei consumi delle famiglie e

ad una ripresa degli investimenti. Il numero delle imprese toscane è cresciuto (+4.931) e, in questo scenario di complessiva fiducia degli imprenditori, diventa fondamentale il sostegno concreto che la Banca Popolare di Vicenza continua ad offrire alle imprese.

Grazie alla ristrutturazione del Gruppo Bancario che, alla fine del 2010 ha visto l’incorporazione di Cariprato nella Capogruppo Banca Popolare di Vicenza, l’Istituto è ancora più vicino alle imprese, confermando la sua vocazione di Banca del territorio.Anche in momenti economicamente non favorevoli, infatti, famiglie e imprese hanno avuto un valido sostegno, grazie alla rete di relazioni che la Banca ha promosso con gli operatori economici del territorio.

L’incorporazione di Cariprato in Banca Popolare di Vicenza ha comportato una riduzione della com-plessità gestionale che si è tradotta nella gestione in area dell’80% delle pratiche di fido delle PMI e la riduzione del 20% dei tempi di risposta, dimostrando ancora una volta di essere partner ideale delle imprese nei processi di innovazione e internazionalizzazione.

I finanziamenti erogati a favore delle PMI toscane sono stati pari al 55% del totale erogato da Banca Popolare di Vicenza in regione, a conferma della vocazione dell’Istituto al servizio dell’economia del territorio.

Franco TonatoVicedirettore Generale Banca Popolare di Vicenza

Responsabile Direzione Regionale Toscana

 

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capitolo 3 la dimensione sociale

- L’innovazione e la ricerca3.2.5

Azioni 2010 Progetti 2010Risorse spese

2010 in €Destinatari

Innovazione

e ricerca

Attività T.Innova

Programma di “Aperitivi con la Ricerca”

Diffusione della cultura brevettuale

PIN: finanziamento corsi di laurea

Comunica

Bando certificazioni aziendali

500.293

Imprese

Liberi professionisti

Associazioni di categoria

Ordini Professionali

Organismi partecipati

Sistema camerale

Rinviando al paragrafo 3.2.10 l’illustrazione delle attività relative a ComUnica, si dedica questa sezione ad un focus sulle iniziative portate avanti nel 2010 dalla Camera di Commercio di Prato nell’ambito dell’innovazione e della ricerca a favore dell aziende.

Azienda Speciale Intercamerale T.Innova

In collaborazione con T.Innova, azienda speciale delle Camere di Com-mercio di Firenze e Prato, è stato riproposto anche nel 2010 il programma di “Aperitivi con la Ricerca”, ideati allo scopo di agevolare il contatto tra il mondo economico, gli imprenditori, ed il mondo della ricerca, docenti,

ricercatori universitari e rappresentanti di brevetti depositati. In alcuni casi, e a seguito dell’interesse mostrato dalle aziende, sono stati realizzati dei “focus on” su argomenti specifici.

Inoltre, attraverso T.Innova ed in collaborazione con CNA e Confartigianato Prato, è stato organizzato un percorso di qualificazione professionale sulla domotica destinato a installatori di impianti tecnici per il settore civile dal titolo “Automazione dell’edificio per il risparmio energetico”, articolato in tre fasi: un

Data Iniziative Obiettivo Operatori coinvolti

19 maggio Ecosostenibilità per l’industria della moda

Favorire il contatto tra il mondo economico e quello della ricerca

70

22 giugno Tecnologie informatiche per applicazioni wireless 20

16 settembre Tecnologie per la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari 20

16seminario informativo (18 maggio), un corso di formazione ( ore) e un supporto specialistico.

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Nel rispetto della convenzione stipulata tra Unioncamere Toscana ed i consulenti in proprietà industriale iscritti all’ordine ai sensi del D. Lgs. 30/2005 per la sensibilizzazione delle imprese sugli strumenti di tutela della proprietà industriale, la Camera di Commercio si è molto impegnata in iniziative in tal senso, prima tra tutte la predisposizione di uno sportello orientativo atto a fornire consulenza gratuita alle aziende interessate.

Diffusione della cultura brevettuale presso le imprese

Aperitivi con la RicercaWORKSHOP

Eco-sostenibilitàper l’Industria della Moda

19 maggio 2010, ore 17.00Prato, Museo del Tessuto - Via Santa Chiara, 24

Eco-sostenibilità per il settore della moda.L’attenzione verso una moda ecosostenibile ha visto una continua crescitanegli ultimi anni. Si sta delineando così un nuovo settore, interamentededicato ad innovare processi e prodotti tessili, dell’abbigliamento, delmobile imbottito, delle calzature, per rispondere alle tendenze della greeneconomy ed alla riduzione degli sprechi produttivi.Si tratta di un argomento di rilievo per la sua varietà e per le ricadute sullavita quotidiana. Il workshop intende presentare l’offerta di innovazionesviluppata dalla ricerca applicata universitaria e industriale per ilmiglioramento dell'efficienza energetica, la riduzione dell’impattoambientale nei processi produttivi e lungo tutto il ciclo di vita del prodotto,la valorizzazione degli scarti di produzione, l’utilizzo di materialieco-sostenibili, con riferimento ai settori produttivi legati al sistema moda.I ricercatori che hanno sviluppato lavori di ricerca applicabili al mondoindustriale sono invitati a presentare i risultati delle proprie ricerche esperimentazioni per confrontare le proprie idee con le aziende e verificarne ilpotenziale di mercato. Appositi incontri bilaterali imprenditore-ricercatoreconsentiranno di approfondire le ricerche illustrate e verificare le opportunità collaborazione o di trasferimento tecnologico, anche in vista di una partecipazione a progetti di ricerca comuni, cofinanziati a livello regionale. Per rafforzare tale opportunità si soffermerà l’attenzione su alcune linee di finanziamento regionali a sostegno delle aziende che intendono investire in ricerca industriale o in attività di sviluppo sperimentale.

TINNOVA

AZIENDA SPECIALECamere di Commercio Firenze e Prato

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17.00 - Saluto di benvenutoCarlo Longo, Presidente Camera di Commercio di PratoAndrea Cavicchi, Presidente Museo del Tessuto di Prato

17.10 - Sessione 1Prospettive di collaborazione ricerca – impresaApplicazione dell'Ecodesign nell'industria della moda,Massimo Delogu, Dip. Meccanica e Tecnologie Industriali, Università di FirenzeBoitech: Biodec e Biotex,Stefania Tegli, Dip. Biotecnologie Agrarie, Università di FirenzeMateriali innovativi: fibre di latte e trattamenti nano metallici, Marco Perrone,TINNOVA Realizzazione di effetti moda su tessuti e capi di abbigliamento a basso impatto ambientale,Solitario Nesti, Next Technology Tecnotessile Modellazione accessori moda,Alessio Niccolai, Dip. Tecnologie dell'Architettura e Design, Università di FirenzeRisparmio energetico e riciclaggio degli scarti nel finissaggio tessile,Giampaolo Manfrida, Dip. Energetica, Università di FirenzeApplicazione di solare termico al finissaggio tessile,Daniele Fiaschi, Dip. Energetica, Università di FirenzeTextilesHUB - Textiles' Heuristic Understanding in Buildings,Paolo Beccarelli, Dip. Scienza e Tecnologie dell'Ambiente Costruito, Politecnico di MilanoProdotti innovativi per la moda e l'edilizia da lane grosse italiane,Alessandro Martini, Isolana Srl "Percorsi di Orientamento" e la lana,Tunia Burgassi, IBIMET, CNR FirenzeEnviro-Tex-Design,Marco Barbieri, Next Technology Tecnotessile

18.30 - Sessione 2Interventi regionali a sostegno dell’innovazione aziendalePOR CREO 2007-201, Linea di intervento 1.3b (Servizi Qualificati)Maddalena Esposito, TINNOVA

18.45 - Sessione 3Approfondiamo la conoscenza: match one-to-one aziende e ricercatori

PROGRAMMA

Si ringraziaper la collaborazione:

Sede operativa - Volta dei Mercanti1, 50122 FirenzeTel. 055 2661 034/ 039 /055 - Fax 055 2661030

[email protected] - www. tinnova.it

un’iniziativa realizzata su format di:

Negli ultimi anni la tecnologia wireless sta sempre più permeando i modelli di sviluppo sociale ed offre nuove opportunità di gestione e controllo remoto dei vari sistemi aziendali o personali. Ma quali sono le nuove tecnologie e soluzioni più adeguate a garantire l’efficienza e la sicurezza dei servizi?I nuovi ambiti di applicazione per l’impresa: dal mobile worker alle soluzioni per l’asset management, la tracciabilità dei prodotti, il controllo dei flussi della produzione e la logistica, nuove modalità di relazione con il cliente o di gestione della forza vendita e della field force. Nelle aree urbane stanno crescendo i servizi a supporto del cittadino, per una miglior fruizione della mobilità, degli spazi pubblici e dei beni culturali. Nell’ambito domestico infine le soluzioni wireless propongono nuove opportunità per incrementare l’autonomia di anziane e disabili, e la sicurezza ed il comfort delle persone.

In questo “aperitivo” enti di ricerca pubblici e privati ed aziende hanno l’opportunità di far conoscere alle imprese del territorio soluzioni e tecnologie per i vari ambiti applicativi industriali e urbani. Alle presentazioni seguiranno incontri one-to-one fra i soggetti interessati, finalizzati all’approfondimento delle singole proposte, per avviare processi di collaborazione e di trasferimento tecnologico, eventualmente inquadrabili su linee di finanziamento per la ricerca e l’innovazione.

PROGRAMMA

Aperitivi con la RicercaWORKSHOP

22 giugno 2010, ore 17.00Prato, Spazio Eventi CCIAA, via della Rinaldesca 13

ICT: tecnologie e applicazioni wireless

17.00 - Saluto di benvenuto Carlo Longo, Presidente CCIAA Prato 17.10 - Sessione 1

Prospettive di collaborazione ricerca - impresa I ricercatori presentano i risultati di ricerca

- Reti di sensori wireless per applicazioni in ambito aziendale e domestico Vincenzo Neri, Università di Pisa

- Soluzioni per il monitoraggio affidabile attraverso Wireless Sensor Networks Enrico Vicario, Università di Firenze

- Reti di sensori wireless per il monitoraggio del traffico Giuseppe Lipari, Scuola Superiore Sant’Anna

- Modulo mobile per il monitoraggio dell’impatto ambientale del traffico Francesco Chiti, Università di Firenze

- Reti eterogenee per la logistica e l’assistenza al trasporto intermodale Paolo Toppan, Wilab IEIIT-CNR Università di Bologna

- RFID nella logistica per il settore moda Fabrizio Innocenti, IDNOVA Srl

- Incremento dell’efficienza logistico-produttiva attraverso l’utilizzo delletecniche di Trace & Tracking

Gianni Bettini, Logis Lab, Pin Prato

18.30 - Sessione 2 Interventi regionali a sostegno dell’innovazione aziendale POR CREO 2007-2013, Linea di intervento 1.3b (Servizi Qualificati) Maddalena Esposito, TINNOVA

18.45 - Sessione 3 Approfondiamo la conoscenza: Incontri individuali di approfondimento fra aziende e ricercatori

Sede operativa - Volta dei Mercanti1, 50122 FirenzeTel. 055 2661 034/ 051 /055 - Fax 055 2661030

[email protected] - www. tinnova.it

un’iniziativa realizzata su format di:

La qualità dell’alimentazione è sicuramente uno degli elementi cardine per garantire il benessere delle popolazioni, ma può anche costituire un elemento strategico per sostenere la competitività di territori con particolari tradizioni quali quello pratese e toscano, in funzione sia delle potenzialità di incremento di produzione sia considerando che una alimentazione corretta costituisce un efficace strumento di prevenzione alle malattie.

Le nuove tecnologie ed i risultati della ricerca applicata sviluppata in ambiti multidisciplinari (agraria, biologia, biotecnologie, chimica, …) rendono disponibili metodi e strumenti che consentono di garantire la sicurezza e la qualificazione dei prodotti e di salvaguardare il patrimonio storico delle produzioni tipiche.

L’Aperitivo propone i risultati della ricerca su alcuni temi cruciali per la filiera: biotecnologie per la lotta preventiva a basso impatto ambientale, caratterizzazioni molecolari per la tracciabilità di prodotti e metodi per la definizione della provenienza territoriale di origine, valutazione delle qualità nutrizionali dei prodotti freschi e/o sottoposti a trasformazione, modalità di recupero, conservazione e valorizzazione delle produzioni tipiche, per salvaguardare la biodiversità agricola, tecnologie nutraceutiche per la formulazione di alimenti funzionali, nuove soluzioni per il packaging.

Alle presentazioni seguiranno incontri “one-to-one” fra i soggetti interessati, per approfondire le singole proposte, per avviare processi di collaborazione con le imprese.

PROGRAMMA

Aperitivi con la RicercaWORKSHOP

16 settembre 2010, ore 17.00Prato, Spazio Eventi CCIAA, via della Rinaldesca 13

Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari

17.00 - Saluto di benvenuto Carlo Longo, Presidente CCIAA Prato

17.10 - Sessione 1 I ricercatori presentano i risultati di ricerca

- Valutazione delle prestazioni sensoriali dei prodotti alimentari Caterina Dinnella, Dip. Biotecnologie Agrarie, Università di Firenze

- Sensori micro-ottici per la verifica della qualità e della sicurezza di prodotti alimentari liquidi Anna Mignani, IFAC - CNR

- DNA barcoding: strategie innovative per la tracciabilità di filiera nel settore agro-alimentare Matteo Cerboneschi, Next Genomics srl

- Database molecolare di specie ittiche di interesse commerciale Alessandra Guidi, Dip. di Patologia Animale Profilassi ed Igiene degli Alimenti, Università di Pisa

- Gli inventari gastronomici, uno strumento di valorizzazione e salvaguardia Silvana Chiesa, Scienze Gastronomiche, Università di Parma

- Valorizzazione della biodiversità di Tuber spp. in Toscana e tracciabilità del tartufo bianco pregiato nei prodotti alimentari Roberta Rizzello, Co.Ge.P srl

- Alimenti funzionali: gusto e salute Mario Soldani, Proxima

18.30 - Sessione 2 Interventi regionali a sostegno dell’innovazione aziendale POR CREO 2007-2013 Linea di intervento 1.3b (Servizi Qualificati) Maddalena Esposito, TINNOVA

18.45 - Sessione 3 Approfondiamo la conoscenza: Incontri individuali di approfondimento fra aziende e ricercatori

Modulo richiesta servizio consulenzahttp://www.po.camcom.it/doc/brevetti/mod_orientamento.pdf

8 consulenti che hanno aderito allo sportello camerale

9

16

25

19 15

12

0

5

10

15

20

25

30

2005 2006 2007 2008 2009 2010

Domande depositate a Prato per invenzioni 2005-2010

Domande depositate a Prato per marchi 2005-2010

265 252

299

274

303 323

0

50

100

150

200

250

300

350

2005 2006 2007 2008 2009 2010

WWW

sito camerale:Marchi e Brevettin. accessi 2010

16.801

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capitolo 3 la dimensione sociale

Convenzione con il polo universitario pratese (P.I.N.)

Congiuntamente all’Unione Industriale Pratese e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, la Ca-mera di Commercio ha garantito il proprio sostegno ad alcuni corsi di laurea attraverso l’erogazione di contributi.

Corsi di laurea Nr. iscritti al 2010

Di cui % residenti in provincia di

Prato

Di cui % residenti

fuori Toscana

Di cui %

donne

% occupazione al termine corso

di laurea

Marketing e internazionalizzazione 235 48% 17% 56% 80%

Relazioni industriali e Sviluppo delle Risorse Umane*

154 41% 13% 55% 89%

* oggi Scienze Politiche – Curriculum in Scienze del LavoroI dati riportati in tabella sono stimati da proiezioni sui numeri totali relativi ai due corsi di laurea.

Il sostegno alle attivita’ istituzionali del Pin – Polo Universitario Citta’ di Prato

La CCIAA di Prato ha concesso, per l’anno 2010, un contributo a sostegno delle attività istituziona-li del PIN che ha permesso di sviluppare i servizi nelle sue tre aree di intervento: servizi di supporto alla didattica universitaria decentrata a Prato (sono attualmente 7 i Corsi di Laurea che si tengono nel Polo di Prato, con oltre 1400 studenti iscritti); servi-zi per l’erogazione di corsi di formazione professio-nale rivolti a imprenditori, dipendenti e inoccupati dell’area pratese (PIN è agenzia formativa della Regione Toscana); servizi alla ricerca e sviluppo condotta dai gruppi di ricerca universitari presenti

presso il Polo pratese. In particolare, le attività di ricerca applicata sviluppate a Prato si concretizza-no nell’azione di laboratori universitari operanti in una pluralità di settori produttivi e specializzati per competenze tematiche diversificate: Ambiente ed Energia, Arte e Beni culturali, Scienze Economico-aziendali, ICT, Scienze sociali applicate, Tecnologie industriali. Sono attualmente 20 i laboratori attivi presso il PIN, con oltre 100 tra docenti e ricercatori impegnati su progetti di ricerca a carattere locale, nazionale ed internazionale, a beneficio di enti ed aziende private, istituzioni pubbliche, o finanziati grazie alla partecipazione a bandi di programmi regionali, nazionali ed europei di ricerca. Queste attività sono finalizzate al trasferimento all’esterno dei metodi applicati, delle tecnologie e dei risultati della ricerca universitaria principalmente verso il sistema delle imprese e degli enti locali. Nel 2010 il PIN ha avviato 46 nuovi progetti di ricerca, in larga parte finanziati da imprese (58,7%) e da Enti Pubblici (39,1%), che hanno toccato i temi dell’Ambiente (9 progetti), Logistica d’impresa e logistica di distretto (10), Marketing e Cooperazione (8), Meccanica (8), Energia (5), ICT (3) e qualità dei prodotti (3). Tra i progetti rivolti alle imprese, sono 7 quelli realizzati nell’area del Distretto pratese, prevalentemente in ambito logistico aziendale.

A voi la parola...

 

PIN – Polo Universitario Città di Prato

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capitolo 3 la dimensione sociale

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- Il marketing territoriale3.2.6

Azioni 2010 Progetti 2010 Risorse spese 2010 in € Destinatari

Valorizzazione delle potenzialità culturali della provincia

Sostegno alla Fondazione “Museo del Tessuto”

Sostegno all’Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”

Realizzazione Premio Biffoni

334.216

Imprese

Consumatori

Associazioni di categoria

Pubblica Amministrazione

Sistema camerale

Valorizzazione del territorio e animazione del centro storico

Spazio eventi camerale

Organizzazione e/o partecipazione alla realizzazione di iniziative di valorizzazione dei centri storici

Valorizzazione dei prodotti tipici e dell’artigianato artistico

Partecipazione a Vinitaly

Partecipazione al SOL

Oleum Nostrum

Riconoscimento IGP “Biscotto di Prato”

Riconoscimento IGP “Mortadella di Prato”

Le botteghe di Vetrina Toscana

Partecipazione alla Mostra Internazionale dell’Artigianato

Turismo Marchio di qualità ISNART

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capitolo 3 la dimensione sociale

Valorizzazione delle potenzialità culturali della Provincia

Dopo l’anno della grande mostra Lo Stile dello Zar, nel 2010 il Museo del Tessuto ha posto in es-sere una programmazione culturale molto eterogenea, sia per tipologia di eventi che per target di pubblico.Dal punto di vista dell’attività espositiva, al grande evento monotematico dell’anno precedente ha fatto eco l’organizzazione di una serie di eventi certamente più contenuti per dimensione e visibilità, ma non per questo meno interessanti ed apprezzati.Si devono ricordare, innanzitutto, le rotazioni tematiche delle sezioni antica e contemporanea, la prima con un excursus tra le collezioni del Museo con reperti dal periodo medievale all’Ottocento, la seconda con una mostra tematica sui finissaggi del distretto pratese. Da maggio a luglio la nuova sala mostre temporanee ha invece ospitato la mostra “The Climate is Changing”, un’inedita mostra di arte tessile contemporanea in feltro che aveva per tema la denuncia delle problematiche ambientali del Pianeta, cui hanno collaborato cinquanta artisti provenienti da Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda, selezionati da una giuria internazionale. Dopo la mostra sul feltro artistico contem-poraneo, è stata la volta dell’evento espositivo “Malaparte. Arcitaliano nel mondo” (6 novembre 2010 – 30 gennaio 2011), organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con la Biblioteca di Via del Senato di Milano e con il Museo del Tessuto, nella quale sono stati esposti per la prima volta a Prato alcuni importanti documenti dell’Archivio Malaparte acquisito nel 2009 dalla Fondazione Biblioteca di via Senato. Da novembre, e fino all’estate del 2011, la sala dei tessuti antichi ha invece ospitato la mostra “Ceramiche e Tessuti. Dialogo tra due arti toscane del Rinascimento”, originalissimo percorso espositivo frutto della collaborazione scientifica fra il Museo del Tessuto e il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, che ha per la prima volta proposto un dialogo tra due delle maggiori eccellen-ze dell’arte toscana del Rinascimento, quella tessile e quella della ceramica. Accanto alle mostre, il Museo si è distinto nel 2010 per la quantità e la varietà di attività organizzate, andando così ad avvicinare pubblico tipologicamente molto diverso, che - attratto dagli eventi pro-grammati - ha scoperto la realtà museale, le sue collezioni ed il bellissimo spazio del Polo Culturale Campolmi.Degli oltre 17000 visitatori dell’anno, poco più di 5000 sono stati studenti, molti dei quali hanno fre-quentato attività educative e laboratori. Oltre a scuole primarie, secondarie ed ai corsi universitari, le attività educative del Museo sono state sperimentalmente indirizzate anche alle scuole materne, registrando un notevole interesse.Verso il pubblico adulto, strategica si è dimostrata la scelta di organizzare numerose aperture straor-dinarie serali, così come di concentrare gli eventi e le iniziative nel fine settimana.La visita guidata gratuita a museo e mostre la domenica pomeriggio è stato un appuntamento fisso per tutto l’anno, attraendo molti visitatori, cui si sono poi affiancate altre tipologie di attività, quali ad esempio alcuni laboratori pratici per famiglie, uno sperimentale knitting cafè realizzato in collabora-zione con un’azienda locale produttrice di macchinari per filati da maglieria, un ciclo di conferenze sul rapporto tra moda e cinema.Molto ricco anche il calendario di eventi musicali, con le due rassegne di concerti organizzati in siner-gia con la Scuola di Musica G. Verdi – “L’Ora del Concerto” e “I Concerti di Primavera” – attraverso l’organizzazione di sei concerti tra marzo e giugno, che hanno permesso di far conoscere il museo ad un vasto pubblico di appassionati della musica.

A voi la parola...

segue

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Opere in mostra nell’esposizione “The Climate is Changing””

Tra gli eventi ospitati si ricordano a titolo di esempio alcune iniziative di rilievo, particolarmente apprezzate dal pubblico, come la lectio magistralis dell’architetto Kengo Kuma organizzata dal Consiglio Comunale di Prato; la presentazione degli ultimi libri di Edoardo Nesi (27 maggio) e Silvia Pieraccini (1 luglio); il radio-giallo di Ellery Queen presentato dalla Compagnia delle Seggiole, per la prima volta a Prato (5 giugno); le aperture straordinarie dei giovedì sera di luglio.In occasione dell’inaugurazione della mostra “The Climate is Changing”, per un intero fine setti-mana si sono svolte conferenze, laboratori, incontri con gli artisti, fino all’organizzazione di una vera e propria mostra - mercato di oggetti artistici realizzati da artigiani feltrai provenienti da tutta Italia. Durante la mostra “Malaparte. Arcitaliano nel mondo”, si segnala la realizzazione di un ciclo di visite guidate la programmazione di un ciclo di conferenze, la proiezione di due pellicole dirette dallo scrittore pratese, La Pelle e Il Cristo Proibito, nonché un ciclo di letture dai più famosi testi malapartiani declinati in mostra da un attore professionista.Moto frequentati ed apprezzati anche gli eventi conviviali, con cene organizzate sia dal Museo che da altri enti ed aziende del territorio, una modalità di fruizione “leggera” dei contenuti culturali dell’esposizione, che ha il pregio di avvicinare anche persone solitamente poco propense a varcare la soglia di un museo.La sinergia costruita dalla Fondazione Museo del Tessuto con molti enti, associazioni, aziende dell’area pratese ha permesso di tenere presso il Museo qualche decina di eventi molto diversi tra loro – conferenze stampa, aperitivi, convegni, presentazioni, spettacoli, balli in costume, proiezioni e quant’altro – che hanno ampliato molto la notorietà del Museo nel suo contesto territoriale, con-tribuendo peraltro a comunicare la struttura come un luogo aperto alla città.Nell’arco dell’anno sono state oltre 4000 le persone adulte attratte al Museo dalle attività, a testi-moniare ancora una volta quanto sia importante accompagnare le mostre con ricchi calendari di iniziative, e quanto sia positivo il fatto che un’istituzione culturale venga percepita dalla sua città come aperta ed ospitale, dedita all’espletamento della sua missione e delle sue funzioni specifiche, ma anche in grado di dialogare ed interagire con la società di cui rappresenta una componente importante.

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capitolo 3 la dimensione sociale

Istituto Internazionale di StoriaEconomica “F. Datini”

Ricorrendone il VI centenario dalla morte, giovedì 30 set-tembre, la Camera di Commercio, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti e con la Fondazione Istituto Inter-nazionale di Storia Economica “F. Datini”, ha promosso un evento in omaggio del mercante pratese Francesco Datini. Ciò al fine non solo di ricordare il gesto di quest’ultimo che, con il suo testamento, contribuì alla nascita dello Spedale degli Innocenti di Firenze, ma anche per sottolineare il le-game tra le due città.Per ripetere il gesto di Datini, la Camera di Commercio ha aderito alla campagna “Adotta un’opera d’arte” del MUDI, progetto nato allo scopo di finanziare il restauro di 24 opere necessitanti di interventi conservativi urgenti, adottando il Busto di Cione di Lapo Pollini, una scultura lignea raffigu-rante il fondatore dell’Ospedale di Santa Maria della Scala.

Camera di Commercio di Prato e Istituto degli Innocentihanno il piacere di invitare la S.V. al

cocktail party Firenze e Prato, un intreccio lungo 600 anni

Francesco Datini 1410-2010giovedì 30 settembre 2010, ore 18.30

Istituto degli Innocenti, piazza SS. Annunziata, 12 – Firenze

Interverranno il Sindaco di Firenze Matteo Renzi e il Sindaco di Prato Roberto Cenni

con la collaborazione della Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica F. Datini

Pratoreview no.7Mediapartner

RSVP [email protected] guidate al museo dell’Istituto degli Innocenti a partire dalle ore 19.00

Camera di Commercioooo

Il ruolo manageriale di Margherita Datini nell’ambito domestico si estendeva ben oltre il coordina-mento attento e estremamente capace di un gran numero di dipendenti e la loro sorveglianza. Le lettere scambiate fra i due coniugi a causa delle ripetute assenze da Prato del mercante evidenziano una stretta collaborazione: Margherita annotava le informazioni sulle mansioni che Francesco le aveva delegato e sulle decisioni prese in sua vece, ma inviava anche un continuo flusso di consigli, riguardo a questioni domestiche e di affari.Il contributo di Margherita si sviluppò per dimensione e qualità con l’andar del tempo. Iniziato attra-verso una condivisione della cultura della responsabilità commerciale, crebbe anche grazie a un processo di autoapprendimento che coinvolse prima di tutto la capacità di leggere e scrivere (quando aveva sposato Francesco Margherita era analfabeta, come molte donne del tempo), che le consentì di assumere il pieno controllo della propria corrispondenza col marito. Le lettere scambiate tra i due coniugi evidenziano anche il graduale apprendimento delle tecniche contabili. Soprattutto a partire dalla metà degli anni 90, Margherita assunse mansioni più chiaramente legate alle attività imprenditoriali del marito, che richiedevano un impegno piuttosto esplicito con i pubblici ufficiali e i clienti; fu inoltre instancabile nel coltivare quelle reti di relazioni che erano uno strumento fondamentale per creare lealtà e fiducia nell’ambito dei rapporti di affari, dimostrando una rara acu-tezza di giudizio anche nel valutare persone e avvenimenti.Non stupisce, dunque, che dalla sua corrispondenza emerga più volte la rivendicazione di essere, al disopra di ogni altro, il suo più leale collaboratore, degno della sua fiducia. Il mercante nel suo testamento, inserendola a pieno titolo fra gli esecutori testamentari, si riferisce specificamente alla “grande fidanza” che egli nutriva per sua moglie. Fu un riconoscimento finale e pubblico da parte del Datini del contributo di Margherita al lavoro di tutta la sua vita ed alla lunga collaborazione della coppia.

Irene SanesiVicepresidente Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”

A voi la parola...

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Premio Biffoni

La Camera di Commercio si occupa da sempre anche di curare e sostenere iniziative ed attività culturali. Anche nel 2010 è stato realizzato il concorso Premio per Tesi di Laurea Daniele Biffoni. La vincitrice, Dott.ssa Rossella Urga, ha svolto uno stage presso ASM Prato spa e redatto una tesi dal titolo: “Valutazioni economiche – energetiche nell’implementazione della digestione anaerobica nella filiera di trattamento dell’organico da Raccolta Differenziata della Provincia di Prato”.

Grazie al premio ha potuto partecipare alla 2^ edizione del Master in Gestione e controllo dell’ambiente – Tecnologie e management per il Ciclo dei Rifiuti organizzato dalla Scuola Superiore S. Anna di Pisa.

MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO

Gestione e Controllo dell’Ambiente

Tecnologie e Management per il Ciclo dei Rifiuti

III Edizione

Stage svolto presso ASM Prato SpA: Project Work

“Valutazioni economiche – energetiche nell’implementazione della digestione anaerobica nella filiera di trattamento

dell’organico da Raccolta Differenziata della Provincia di Prato”

Allieva: Dott.ssa Rossella Urga

Tutor Didattico – Scuola Speriore S.Anna Ing. Paolo Ghezzi

Tutor Aziendale – ASM Prato SpA:

Ing. Roberto Meoni

Anno Accademico 2009-2010

Valorizzazione del territorio e animazione del centro storico

70 eventi aperti al pubblico 2000 partecipanti ai vari eventioltre

6 vetrine promozionali delle attività dell’ente

Lo Spazio eventi in via Rinaldesca

Con l’apertura dello Spazio Eventi, la Camera di Commercio ha riportato l’attenzione sulle ricchezze cul-turali e sulle potenzialità turistiche del nostro centro storico. Si coniugano così al suo interno tradizione e futuro della città.

Nell’anno 2010, i locali hanno accolto:

Elenco delle iniziative per la valorizzazione del territorio e del centro storico organizzati da altri organismi per le quali la Camera di Commercio ha erogato un contributo

Iniziativa Descrizione

Giovedì del cittadino “C’è festa in centro”Manifestazione che prevede, nei giovedì del mese di luglio, l’apertura notturna dei negozi del centro storico, con spettacoli musicali

Mercato Europeo Natalizio e Natologie 2010 Mercato di prodotti tipici provenienti da Paesi europei

La Casa del III° MillennioMostra concorso organizzata sui temi della sostenibilità, del riuso, del riciclo e del risparmio

Total Fashion nelle notti d’estateManifestazione dedicata alle nuove tendenze moda sviluppate da giovani stilisti e aziende storiche del territorio

Artour Mostra mercato itinerante dell’artigianato toscano

Mese della castagna

Manifestazione avente lo scopo di promuovere e sostenere la filiera della castanicoltura nella sua duplice natura, come ele-mento del tessuto economico e come emblema di un passato e di una tradizione rurale da preservare

Eccellenza birraKermesse dedicata alle birre artigianali, una sorta di “Salone della birra” rivolto agli appassionati, un’occasione di scambio e di confronto tra degustatori

Imbastire un sogno. Cucire un’idea Seminario sui temi e le prospettive del mondo della moda

Dolcemente PratoManifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione dell’arte della pasticceria

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capitolo 3 la dimensione sociale

Impegno e serietà: sono queste le parole d’ordine che hanno contraddistinto il lavoro condotto a Prato nel 2010. Le tante diffi-coltà economiche che hanno colpito la nostra città, hanno soven-te fatto vacillare le speranze degli imprenditori locali, comprese quelle degli imprenditori delle categorie da noi rappresentate.In questo quadro, è andato modificandosi, a poco a poco, il ruolo ricoperto dalle Organizzazioni territoriali. La Confcommercio di

Prato ha cercato di reagire, mostrandosi sotto un’altra veste. Il 2010 è stato l’anno del restyling, del ridimensionamento, dell’analisi strategica. Promozione e cultura, sono stati i capisaldi del nostro marketing strategico. Ci siamo resi conto che sono così tante le ‘bellezze’ dell’attività pratese, che non potevamo che cercare di promuoverle, per farle conoscere a tutti, in primis proprio ai cittadini.L’arte e la cultura eno-gastronomica locale, l’amore per i dettagli, la passione che tutti gli imprendi-tori mettono nel gratificare i propri clienti; tutto questo e molto di più è Prato oggi. Una Prato fatta di turismo, una Prato fatta di piccoli esercizi gestiti da grandi commercianti.Nel 2010 abbiamo voluto far conoscere questo volto di Prato e lo abbiamo fatto grazie soprat-tutto al sostegno avuto dalla Camera di Commercio di Prato, la prima a credere nel nostro progetto di rivalutazione territoriale.Il rapporto di stima e fiducia che da sempre lega la Confcommercio e la Camera di Commercio di Prato ha permesso la realizzazione di diverse importanti iniziative che comprendono incontri infor-mativi, seminari di formazione mirata ed eventi cittadini come C’è festa in Centro e le Natalogie.Fondamentale il contributo dato dalla Camera di Commercio, e per questo ringraziamo in modo particolare il presidente Carlo Longo, per la realizzazione di Vetrina Toscana a Tavola, il progetto di promozione culturale delle eccellenze dell’enogastronomia pratese. Senza il supporto della Camera di Commercio, questa iniziativa, con tutta probabilità, non avrebbe potuto ricevere il successo che ha avuto.Siamo onorati inoltre di vedere rappresentata la presidenza del Comitato per l’imprenditoria fem-minile di Prato, in sede di Camera di Commercio, dal vice direttore di Confcommercio Prato, Serena Scali, che, attraverso questa collaborazione ha l’opportunità di unire le esperienze della nostra Or-ganizzazione e dell’Ente camerale.Un ringraziamento sentito a tutto lo staff, con il quale ogni giorno la Confcommercio ha l’opportunità di collaborare e un ‘grazie’ più che sincero al presidente Carlo Longo per tutta l’energia e la passione che dimostra nel portare avanti i progetti di sviluppo del Commercio, del Turismo e dei Servizi pratesi.

Canio MolinariPresidente F.F.

Gianluca NiccolaiDirettore

A voi la parola...

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capitolo 3 la dimensione sociale

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· La sbruciatata

· Le castagne nel piatto

· Antichi Borghi Antichi SaporiLa pubblicizzazione dell’edizione 2010, per la quale sono stati realizzati due striscioni, esposti a Pra-to, uno in viale Borgovalsugana e uno in viale Montegrappa, e sui quali era ben visibile il logo della Camera di Commercio di Prato, è stata favorita dal nuovo CMS, un aggregatore di contenuti per il web realizzato dalla Comunità Montana per tutti i Comuni della Val di Bisenzio. La prima inziativa del Mese della Castagna si è svolta domenica 28 ottobre; si è trattato de “La sbru-ciatata”, in occasione della quale è stato allestito un mercatino con stands dedicati alle produzioni tipiche locali nel campo alimentare, artistico ed artigianale. L’inziativa si è ripetuta poi il successivo 31 Ottobre. Vi hanno partecipato in 35 tra artigiani e commercianti, dislocati nel borgo di Migliana.Durante la rassegna gastronomica “Le castagne nel piatto”, evento svoltosi dal 5 novembre al 20 dicembre, sono stati invece venduti e degustati, presso tutti i ristoranti e gli agriturismi della Val di Bisenzio, prodotti tipici e piatti a base di castagna. Il 21 novembre infine, a Luicciana, con “Antichi Borghi, Antichi Sapori” si è conclusa la rassegna dedicata alla castagna con il mercato dei prodotti tipici dei castanicoltori, in cui è stata introdotta l’importante novità dei Corsi di Cucina (cui hanno partecipato 30 soggetti).L’iniziativa è stata pensata per offrire al visitatore un interessante pacchetto turistico (corso di cucina + soggiorno) con l’intento di farlo restare più a lungo.

Comunità Montana Val di Bisenzio

A voi la parola...

 

Il Mese della Castagna è un evento gestito dalla Comu-nità Montana della Val di Bisenzio su delega del Comune di Cantagallo e articolato in tre manifestazioni, distinte ma legate l’un l’altra, nate con l’intento di promuovere la produzione castanicola della Val di Bisenzio:

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capitolo 3 la dimensione sociale

 

Confartigianato Imprese Prato, anche nel 2010, grazie alla proficua collaborazione con la Camera di Commercio di Prato, ha potuto atti-vare una serie di eventi tra i quali possiamo ricordarne due:

“DolcementePrato”, rassegna dedicata all’alta pasticceria giunta alla sua 3a edizione e che quest’anno è stata affiancata dalla realizzazione del Laboratorio permanente per la formazione di alta pasticceria denominato “DolceLab”, e la 2a edizione della sfilata di moda “Imbastire un So-gno. Cucire un’Idea”, consueto appuntamento estivo durante il quale i giovanissimi stilisti di tre scuole pratesi di alta sartoria hanno modo di farsi notare e concorrere per ulteriori partecipazioni in altri eventi locali, nazionali o internazionali.

“DOLCEMENTEPRATO” E “DOLCELAB” - Prato 11 e 12 dicembre 2010

L’edizione 2010 dell’evento “DolcementePrato” si è svolta durante il periodo pre-natalizio, ossia tra l’11 e il 12 dicembre. In questi due giorni sono state esposte dieci installazioni artistico-golose, ossia vere e proprie opere d’arte realizzate con materiali dolciari di vario tipo. Il connubio arte-pasticceria è sempre stato il motivo conduttore di tutte le edizioni di DolcementePrato e anche in questa ultima occasione abbiamo voluto sottolineare quanto l’attenzione all’innovazione investa anche il settore dolciario senza che tuttavia venga meno la consueta e tradizionale genuinità e bontà dei prodotti; ma-gari strizzando l’occhio all’estetica in modo che anche la vista venga gratificata unitamente al gusto. Queste installazioni sono state realizzate dai maestri pasticceri del Consorzio pasticcieri pratesi e da altri pasticcieri italiani considerati tra i migliori sulla scena nazionale e internazionale. Le installazioni sono state realizzate all’interno del nuovo laboratorio di pasticceria battezzato appunto “DolceLab”. Tali creazione sono poi state esposte al Wall Art Hotel & Congress di Prato, sede della manifestazio-ne. Per la giornata inaugurale di DolcementePrato il famoso chef Paolo Lo Priore ha realizzato una degustazione di alta cucina con finger food estremamente elaborati ed innovativi accompagnati da vini di pregio e dalle specialità dolciarie del Consorzio Pasticcieri. Tale connubio ha confermato l’altis-simo livello professionale di tutti gli operatori coinvolti nella realizzazione dei prodotti.Durante la mattina del giorno 11 è stato inaugurato ufficialmente il laboratorio di scuola di pasticceria, battezzato appunto DolceLab, che ha visto la presenza di un pasticciere di fama internazionale quale il Maestro Paco Torreblanca, che con la preparazione di alcuni dolci creati appositamente per l’oc-casione ha mostrato al pubblico presente la sua grande abilità nella realizzazione di prodotti di alta pasticceria abbinati all’originalità delle forme.

Un momento della serata inauguraledi Dolcemente Prato

A voi la parola...

Ad oggi il Laboratorio di Scuola di alta pasticce-ria, aperto sia a professionisti del settore che ad appassionati, sta lavorando a pieno regime con corsi di formazione che si susseguono ininterrot-tamente richiamando sempre più l’interesse dei cittadini pratesi ma anche di quelli fuori provincia e fuori Regione.

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PARTNERSHIP ATTIVATE In riferimento alle partnership, oltre alla collaborazione fondamentale con Camera di Commercio di Prato si ricordano i maestri del Consorzio Pasticcieri Pratesi e quelli dell’Accademia Italiana Maestri Pasticcieri, che sono stati ideatori e protagonisti indiscussi delle dimostrazioni, degu-stazioni e performances realizzate. Sottolineiamo nuovamente la collaborazione con Il Maestro pasticciere di fama internazionale Paco Torreblanca e con lo Chef Paolo Lopriore che hanno richiamato l’attenzione di un vasto pubblico e dei media nazionali. Le altre principali partnership con il settore pubblico sono attivate con Provincia e Comune e che hanno supportato parte dell’investimento in comunicazione. Importante la collaborazione con l’Istituto Datini di Prato, che ha fornito un importante contributo in termini di risorse umane grazie alla presenza degli studenti e del corpo docente del corso di Alberghiero e Turistico.Gli aspetti organizzativi, strategici e progettuali della manifestazione sono stati gestiti in collabora-zione con Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana.

RISULTATI OTTENUTI Complessivamente l’evento ha richiamato su Prato l’attenzione di media e stampa specializzata e mosso l’interesse di pubblico, curiosi e golosi che hanno potuto assistere alla prove del Maestro Torreblanca il sabato mattina e visitare la mostra nei giorni successivi (ingresso libero per entram-bi i momenti). Ancora una volta, grazie alla collaborazione con C.C.I.A.A. di Prato sono state pro-mosse le produzioni dolciarie locali quali punte di eccellenza di livello nazionale ed internazionale. Altro importante risultato è stato aver fatto parlare di Prato come fucina di eccellenze gastro-nomiche abbandonando per una volta le cronache, locali e nazionali che ci vedono al centro dell’attenzione solo per i problemi dovuti alla crisi del distretto manifatturiero. Infine l’evento ha dato ai giovani la possibilità di vedere dal vivo una performance di pasticceria e di comprendere maggiormente i risultati e le soddisfazioni che si possono ottenere con l’impegno, la dedizione, lo studio e il lavoro, principi questi che hanno animato anche il percorso per la realizzazione del Laboratorio di formazione permanente DolceLab.

Il maestro Pasticcere Paco Torreblanca con gli allievi del Laboratorio Dolcemente Prato-Lab

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capitolo 3 la dimensione sociale

A voi la parola...

“IMBASTIRE UN SOGNO. CUCIRE UN’IDEA’’ - Prato 15 luglio 2010

Anche nel 2010 Confartigianato Imprese Prato ha organizzato l’iniziativa denominata “Imbastire un Sogno. Cucire un’Idea” arrivata alla sua IIa edizione e dedicata alla promozione di giovani studenti che si sono formati o si stanno formando per una prospettiva lavorativa nel mondo della moda. Questa iniziativa, si è coniugata perfettamente con le varie tematiche presenti e radicate all’interno della nostra Provincia quali la Formazione e il lavoro legato al mondo della moda. L’evento si è articolato in due fasi ben distinte ma complementari, allo scopo di valorizzare il lavoro formativo svolto dalle Scuole di Formazione riconosciute a livello regionale presenti sul nostro ter-ritorio (Enia Lucarelli, Angela Vaggi Tei e Oltremari Loretta) e per evidenziare le capacità creative e di realizzazione di capi da parte degli allievi.L’evento è stato suddiviso in due parti come da programma. Nel pomeriggio del giorno 15 luglio 2010 presso Palazzo Buonamici sede della Provincia di Prato, si è tenuto un seminario al quale hanno partecipato in qualità di relatori il Professor Alberto Ubertazzi, Presidente del Dipartimento Moda Università di Architettura di Firenze, la redattrice moda di QN Quotidiano Nazionale Eva De-siderio e due giovani e affermate stiliste Maria Vittoria Amasino (Argentina) e Naira Khachatryan (Armenia), che hanno affrontato temi legati alla moda di fronte ad una platea di un centinaio di per-sone (soprattutto giovani), che hanno avuto la possibilità di dialogare e fare domande ai relatori.La stessa sera, in piazza Duomo si è svolta la sfilata di moda che ha visto la partecipazione delle tre scuole di sartoria sopracitate oltre ad una selezione di abiti preparati dagli studenti del Corso di laurea in Progettazione della Moda dell’Università di Firenze e delle stiliste Maria Vittoria Amasino e Naira Khachatryan.In concomitanza con il 60° anniversario della nascita di Confartigianato Imprese Prato, è stato presentato “l’Abito del 60°” realizzato dalla Scuola di moda “Oltremari Loretta” con carta e tessuto che raffigurava le pagine dei quotidiani del 1950, riportanti le notizie legate al mondo di Confarti-gianato. Il tema scelto per la sfilata della IIa edizio-ne di “Imbastire un sogno. Cucire un’idea” e che ha coinvolto i giovani stilisti, ha pre-so spunto dalla moda degli anni Ottanta. In base a questo gli studenti hanno dovuto esprimere le loro capacità di elaborazione e creatività. Nel corso della serata, han-no sfilato 30 capi e tre di questi sono stati premiati come le migliori realizzazioni, attraverso la votazione espressa da una giuria di esperti formata da personalità pubbliche pratesi e esperti di moda appo-sitamente coinvolti. Alla sfilata hanno assistito oltre 300 per-sone sedute più un consistente numero di persone in piedi che verosimilmente porta il numero dei presenti a circa un migliaio di persone. L’evento ha avuto una ottima risonanza di carattere mediatico.

Un momento della sfilata con in primo piano l’abito del 60° anniversario di

Confartigianato Prato

Marco A. PieragnoliResponsabile Area Sviluppo Economico e CategorieCoordinatore Federazione Moda RegionaleConfartigianato Imprese Prato

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A voi la parola...

Total fashion nelle notti d’estate organizzata in 2 serate nel mese di Luglio, in occasione della più ampia manifestazione “C’è festa in Centro”, durante le quali 15 aziende hanno dimostrato al pubblico attraverso sfilate di moda la professionalità e la creatività dell’artigianato pratese. Le serate si sono svolte in una cornice di pregio quale è il centro storico di Prato con un programma di sfilate di gala, intervallate da una serie di spettacoli di animazione. Questi eventi hanno offerto la possibilità ad un pubblico di migliaia di persone, di trascorrere una serata di svago osservando i nuovi look per l’abbigliamento, per la maglieria, per la cerimonia e per gli accessori moda, le proposte di acconciature e di estetica più fashion del momento. L’elemento che ha contribuito al grande successo della manifestazione è stato il coinvolgimento di numerose aziende di moda, fra le quali c’erano sia giovani stilisti e stiliste sia aziende storiche del nostro distretto, le quali insieme rappresentano quel mix fra tradizione e innovazione che può rendere il nostro territorio ancora competitivo sul mercato globale odierno.

La CNA di Prato, a seguito del grande successo riscosso dalle edizioni precedenti della mostra La Casa del III Millennio e della collaborazione che numerose imprese del territorio hanno maturato nell’ambito di tale iniziativa (sia fra imprese che fra imprese e professionisti del settore), nel 2010 ha proceduto a rendere tale manifestazione un progetto di promozione più complesso, più articolato e integrato da più iniziative. Il progetto La Casa del III Millennio durante il mese di dicembre ha previsto l’allestimento di una mostra immagine, allestita presso lo spazio eventi della CCIAA di Prato in via Rinaldesca ed aperta al pubblico dal 2 al 7 dicembre 2010, e, all’interno della stessa, l’organizzazione di un workshop con 10 contractors cinesi. I settori coinvolti sono stati quelli del Sistema Arredo Casa e ben 18 sono le aziende che hanno partecipato agli eventi 2010. La CNA per affrontare il mercato del contract ha dato vita ad una filiera di imprese attraver-so il marchio ATUNIS Tuscan Living, ovvero una nuova concezione di progetti “chiavi in mano”, dal concept di soluzioni di arredamento e allestimento per ogni tipologia di spazio di alta gamma alla loro progettazione, dalla realizzazione di tutto l’arredamento scelto per interni ed esterni al servizio post vendita in qualsiasi parte del mondo.

Cinzia GrassiCNA

Sono 2 le iniziative più rilevanti dell’anno 2010, che hanno visto l’intervento della CCIAA di Prato, organiz-zate dalla CNA:

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capitolo 3 la dimensione sociale

Prodotti tipici e artigianato artistico

Vinitaly

Suddivisione per genere aziende partecipanti

VinitalyLa Camera di Commercio ha partecipato con un proprio spazio espositivo, alla 44ma edizione di Vinitaly (Verona 8-12 aprile). Le aziende che hanno esposto i propri prodotti nello stand camerali sono state coordinate dal Consorzio Vini di Carmignano.

48 mq dello stand camerale

11 aziende che hanno esposto i propri prodotti

molto buono il livello di soddisfazione rilevato tramite questionari distribuiti dall’ufficio alle aziende partecipanti

il livello di soddisfazione rilevato tramite questionari distribuiti dall’ufficio alle aziende partecipanti

73%

27%

Aziende partecipanti a conduzione maschile

Aziende partecipanti a conduzione femminile

http://www.po.camcom.it/news/eventi/2010/20100412.htm

SOL Confermata anche nel 2010 la partecipazione al SOL, Salone in-ternazionale dell’olio d’oliva vergine ed extravergine (Verona, 8-12 aprile 2010). I produttori della provincia che vi hanno preso parte sono stati selezionati sulla base delle risultanze del concor-so “Oleum Nostrum”. La presentazione e messa in degustazione da parte dell’agronomo incaricato dei loro oli è avvenuta su due banconi di assaggio predisposti nell’area espositiva. Ciascun olio presente allo stand camerale è stato accompagnato da una scheda tecnica, completa di analisi chimica-sensoriale e di una sintetica descrizione dell’azienda produttrice.

20 mq dello stand camerale

10 produttori della provincia che hanno partecipato

molto buono

http://www.po.camcom.it/news/eventi/2010/20100412.pdf

SOL

Suddivisione per genere aziende partecipanti

50%50%

Aziende partecipanti a conduzione maschile

Aziende partecipanti a conduzione femminile

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Oleum Nostrum

Si sono concluse le operazioni relative all’edizione 2009 del concorso Oleum Nostrum, organizzato dalla Camera di Com-mercio e dalla Provincia in collaborazione con i comuni di Car-mignano, Montemurlo e Poggio a Caiano. Il vincitore è stato premiato durante una cerimonia svoltasi l’8 febbraio.A partire dal mese di ottobre è stata avviata l’organizzazione dell’edizione 2010.

E’ poi proseguita l’attività di valorizzazione delle produzioni agroalimentari e enogastronomiche della provincia:

Riconoscimento IGP del “Biscotto di Prato” In attuazione del presente progetto è stato attivato un percorso di riconoscimento e tutela comunitaria del prodotto tradizionale “biscotto di Prato”. Sono state pertanto avviate le procedure per la presentazione della domanda di riconoscimento IGP agli uffici competenti, previa verifica della fattibilità iniziale e della fase di check up per acquisizione dei dati necessari per la presentazione della richiesta. Per la predisposizione del materiale citato è stata incaricata DINTEC, società del sistema camerale per l’innovazione tecnologica.

Riconoscimento IGP della “Mortadella di Prato” È proseguito il percorso volto ad ottenere il riconoscimento IGP della “Mortadella di Prato”. Con delibera della Giunta regionale n. 393 del 31 marzo, la Regione ha espresso parere positivo – ai sensi del DM 21 maggio 2007 – all’istanza presentata dall’Associazione di Tutela della Mortadella di Prato volta ad ottenere il riconoscimento IGP per lo stesso prodotto. L’istanza è quindi stata trasmessa al Ministero, che ha formulato alcune osservazioni di carattere tecnico, per le quali l’Associazione di tutela della Mortadella di Prato, in collaborazione con la Camera di Commercio, sta attualmente fornendo i richiesti chiarimenti.

Partecipazione attiva al progetto regionale “Le botteghe di Vetrina Toscana” con la copertura del 60% con finanziamento regionale delle spese sostenute.

21 aziende partecipanti

5 sedute preselettive di assaggio

http://www.po.camcom.it/doc/news/eventi/2010/20100108a.pdf

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A voi la parola...

 

Vetrina Toscana

La Toscana è una regione ricca di produzioni autoctone e accanto a quelle più famose e rinomate ci sono moltissimi prodotti poco cono-sciuti che vale la pena di scoprire o riscoprire.

Per questo nasce la rete Vetrina Toscana che si propone di valorizzare i piatti tipici preparati con i prodotti del territorio.I ristoranti che aderiscono a Vetrina Toscana propongono i menu dei sapori tradizionali utilizzando prodotti toscani tipici: dal vino all’olio, dalle carni alla verdura.Vetrina Toscana è, prima di tutto, una rete di persone, di imprenditori, unite dal comune desiderio e impegno di offrire il meglio della gastronomia toscana.Un lavoro che avviene ogni giorno, seguendo il ritmo delle stagioni, la tradizione culinaria e il rito dell’ospitalità. I ristoranti e le botteghe di Vetrina Toscana valorizzano le produzioni regionali di qualità, la filiera corta e i piatti locali, riscoprendone gli originari legami con il territorio di appar-tenenza e con la stagionalità delle sue colture, ragione prima della straordinaria ricchezza della cucina toscana, apprezzata in tutto il mondo.Molti ristoranti della rete hanno la caratteristica di essere a conduzione familiare, lì si rinnova, di generazione in generazione, l’arte del mangiar bene.Alla sapienza della tradizione familiare si aggiunge l’estro e alla creatività delle nuove genera-zioni, che talvolta “rinnovano” antiche ricette che anche i padri avevano dimenticato. Possiamo incontrare vere e proprie fucine del gusto. Ogni generazione è però unita su un giudizio: la vera garanzia di successo è la qualità dei prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato alimentare toscani.Su questo punto anche le botteghe alimentari di Vetrina Toscana convergono privilegiando i pro-dotti agroalimentari regionali, facendone l’elemento caratterizzante del proprio assortimento e contribuendo così a rivitalizzare tutto un settore economico di piccole imprese che sono riuscite finora a mantenere viva la cultura dei prodotti alimentari tradizionali.Un vivace programma di attività si sviluppa secondo un calendario che viene definito dai compo-nenti della rete a livello della Provincia di Prato.In particolare nell’anno appena trascorso la scelta è ricaduta sull’organizzazione di 6 weekend del gusto. Ognuno a tema diverso (olio, vino, tradizioni natalizie ecc) che hanno avuto un notevole apprezzamento da parte dei clienti di ristoranti e botteghe.Il successo è dimostrato anche dal raddoppio degli aderenti a Vetrina Toscana di Prato che sono arrivati a oltre 40.

Confesercenti Provinciale di Prato

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capitolo 3 la dimensione sociale

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MIA (Mostra Internazionale dell’Artigianato)

La Camera di Commercio ha preso parte anche nel 2010 alla Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze (24 aprile – 2 maggio).Il tema ispiratore dello spazio camerale è stato la sostenibilità ambientale. Le aziende del territorio pratese che sono state ospitate, sotto il profilo dei processi e dei materiali utilizzati, sono state infatti espressione di una particolare attenzione ai problemi della tutela ambientale e del risparmio energetico. Durante tutto il periodo di durata dell’evento, cui la Camera ha partecipato allo scopo di promuovere l’artigianato artisti-co pratese, è stata garantita la presenza di un’hostess.

40 mq stand d’immagine allestito dalla Camera di Commercio

14 aziende pratesi che hanno esposto i loro prodotti

molto buono il livello di soddisfazione espresso

MIA Mostra dell’artigianato

Suddivisione per genere aziende partecipanti

86%

14%

Aziende partecipanti a conduzione maschile

Aziende partecipanti a conduzione femminile

http://www.po.camcom.it/news/eventi/2010/20100502

Turismo

Marchio di qualità ISNART

La Camera di Commercio ha deciso di accordare anche per il 2010 la sua adesione al progetto Marchio di Qualità ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche). Si tratta di un riconoscimento che le strutture turistiche possono utilizzare ai fini pro-mozionali, offrendo al cliente la garanzia del rispetto di specifici requisiti qualitativi, ed il cui ottenimento comporta l’inserimento nel catalogo nazionale pubblicato e diffuso anche via web.

26

21

5131

strutture turistiche che hanno presentato domanda

strutture ricettive cui è stato concesso il marchio

alberghi

ristoranti

agriturismo

2 bed and breakfast

di cui

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capitolo 3 la dimensione sociale

Nel mese di aprile, a prosecuzione dell’attività svolta l’anno precedente, che l’aveva vista prendere parte ad un team di esperti per l’elaborazione di 10 ipotesi progettuali per il rilancio della città, Irene Tinagli, docente presso l’Università Carlos III di Madrid,ha presentato un nuovo lavoro dal titolo “Talenti, cultura, impresa. Una nuova strategia per Prato”. La ricerca ha posto l’attenzione sulle numerose potenzialità e risorse che Prato dovrebbe riuscire a sfruttare per risollevarsi da una nota situazione dif-ficile: la profonda tradizione imprenditoriale della città, il patrimonio culturale, la struttura urbanistica e architettonica, la collocazione geografica. In concreto, le proposte operative immaginate per Prato sono tre:

1) la creazione di un Istituto Italiano per l’Imprenditorialità, ovvero un centro di ricerca, formazione e supporto per ogni forma di imprenditorialità che formi e sostenga le nuove generazioni di imprenditori;

2) la messa a punto di un insieme di misure per rendere la città più attrattiva per i talenti, che agisca su due fronti: quello del “fare”, mettendo a disposizione spazi creativi per nuove attività, e quello del “vivere”, offrendo affitti d’emancipazione per giovani talenti che scelgano di vivere in centro;

3) la realizzazione di un’Agenzia per la Cultura, uno strumento atto a coordinare le attività culturali a Prato, garantire una massa critica, sfruttare sinergie, attrarre risorse e supportare i processi di alloca-zione secondo criteri di qualità.

In questo set di proposte il tessile non rappresenta più il fulcro economico della città: Prato non è più “solo” tessile, ma “anche” tessile. Il lavoro è stato presentato il 6 aprile presso la Monash University. All’evento hanno partecipato esponenti del mondo politico, imprenditoriale e bancario.

Come ogni anno, la Camera di Commercio si è occupata di analizzare il contesto economico locale anche attraverso lo studio e l’analisi delle aziende gestite da cittadini stranieri. L’argomento risulta infatti di particolare importanza per la provincia di Prato, da sempre meta di immigrati, prevalentemente di nazionalità cinese.

- Gli studi economici e la formazione imprenditoriale3.2.7

Azioni 2010 Progetti 2010Risorse spese

2010 in €Destinatari

Prato in ProgressElaborazione di una nuova strategia per la riqualificazione e il rilancio del tessuto produttivo locale

213.393

Imprese

Consumatori

Associazioni di categoria

Pubblica Amministrazione

Organismi partecipati

Attività di monitoraggio e analisi dell’imprenditoria straniera attiva in provincia

Monitoraggio demografia imprenditoriale straniera

Attività di monitoraggio e analisi della situazione economica della provincia

Elaborazione e realizzazione di un rapporto completo sulla situazione economica provinciale

Realizzazione di due rilevazioni congiunturali sul settore tessile abbigliamento

Partecipazione all’VIII Giornata dell’economia

Analisi sui bilanci

Prato in Progress

Monitoraggio demografia imprenditoriale straniera

http://www.po.camcom.it/doc/public/2010/talenti_cultura_impresa.pdf

http://www.po.camcom.it/doc/public/2011/stranieri_10.pdf

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Provincia di PratoConsistenza e flussi di iscrizione e cessazione delle Imprese gestite da cittadini stranieri

Provincia di PratoImprenditori stranieri per cittadinanza, sezioni e divisioni di attività economica e nazionalità

Imprese Registrate Attive Iscritte Cessate

Società di capitale 818 597 129 30

Società di persone 760 628 100 60

Ditte individuali 5.766 5.749 1.490 892

Altre forme 68 45 6 2

Totale 7.412 7.019 3.440 1.725

Paesi Comuni-

tari

Altri Paesi d’Europa Africa

Medio Oriente e

AsiaAmerica

Australia, Oceania e

altri

Totale stranieri

Agricoltura,silvicoltura, pesca 8 6 0 11 1 1 27

Manifatturiero 127 60 43 4.093 42 2 4.367

Industrie tessili 54 24 9 281 19 0 387

Confezioni 12 8 13 3.593 8 0 3.634

Costruzioni 389 607 139 128 37 3 1.303

Commercio 157 101 420 946 49 5 1.678

Grossisti eintermediari 100 56 146 557 30 2 891

Dettaglio 39 28 250 381 10 3 711

Alloggio e ristorazione 47 37 25 256 18 0 383

Servizi 256 147 142 599 111 2 1.257

Trasporti 37 23 32 18 10 0 120

Attività informatiche 11 3 0 14 9 0 37

Credito e assicurazioni 7 1 1 18 2 0 29

Attività immobiliari 48 24 16 122 30 1 241

Altre attività di servizi 34 20 13 70 4 0 141

Imprese non classificate 14 6 6 74 4 0 104

TOTALE 951 927 750 5.851 244 13 8.736

Fonte: Elaborazione C.C.I.A.A. di Prato su dati INFOCAMERE

Fonte: Elaborazione C.C.I.A.A. di Prato su dati INFOCAMERE

NB. I dati riportati in tabella sono riferiti al 2009. Gli ultimi disponibili, riferiti a giugno 2010, sembrano confermare l’ipotesi di un possibile rallentamento dei tassi di sviluppo delle imprese promosse da cittadini stranieri.

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capitolo 3 la dimensione sociale

A voi la parola...

L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha il piacere di fornire l’ormai consue-to contributo al Bilancio sociale della CCIAA di Prato riferito al 2010.L’Ordine, anche per le professionalità che rappresenta, ha un rapporto molto stretto con la CCIAA di Prato: i suoi iscritti, unitamente ai clienti che rappresentano, usufruiscono dei servizi dell’Ente ma al contempo forniscono contributi tecnici e professionali per lo sviluppo di varie iniziative, come il Fondo Rotativo e altre iniziative a sostegno del sistema imprenditoriale.Tale collaborazione ha consentito all’Ordine di apprezzare gli enormi sforzi fatti dalla CCIAA di Prato per monitorare le dinamiche dell’imprenditoria con particolare riguardo a quella straniera, fornendo importanti dati per l’analisi del fenomeno che, come ormai noto ai pratesi, ha avuto ed ha un impatto molto rilevante anche sotto l’aspetto sociale.Recenti (gennaio 2011) elaborazioni statistiche della CCIAA di Prato sull’imprenditoria straniera in provincia hanno evidenziato i seguenti più rilevanti risultati (comparazione 2009 su 2008):

Delle 6500 imprese attive gestite da stranieri, oltre due terzi sono gestite da cittadini cinesi;Il tasso di crescita delle imprese straniere è stato del 10,7% (quelle cinesi + 13%) mentre per le aziende avviate da cittadini italiani la variazione è stata – 1,6%;Il turn over medio delle imprese gestite da cittadini stranieri è di circa il 40%, che equivale ad una durata media dell’impresa pari a due anni e mezzo, mentre, specificatamente, il turn over medio delle imprese gestite da cinesi è del 50%, che equivale ad una durata media dell’im-presa pari a due anni;Invece il turn over medio delle imprese gestite da connazionali è del 13,7%, equivalente ad una durata media di 7 anni e tre mesi circa.

I dati esposti danno l’immediata dimensione dell’immigrazione imprenditoriale e del suo rilevantis-simo impatto sociale, fenomeno che può essere ulteriormente riassunto in due grandi fattori, uno positivo e l’altro negativo. Quello positivo, rappresentato dal fatto che solo l’imprenditoria straniera ha un tasso di crescita positivo, al contrario di quella nazionale, e, conseguente, non può che essere vista – lo dicono i numeri – come un’opportunità di sviluppo per l’economia locale. Quello negativo, rappresentato dall’anomala ed eccessiva “volatilità” delle imprese gestite da stranieri, con una durata media non superiore a due anni per ben i due terzi delle stesse.Diretta conseguenza della minima durata è la difficoltà se non, almeno in alcuni casi, l’impossibi-lità per la Pubblica Amministrazione di effettuare i controlli necessari e verificare il rispetto della normativa, soprattutto quella fiscale e previdenziale.L’Ordine dei Dottori Commercialisti di Prato, nel 2006, ha effettuato uno studio (“Analisi Compa-rata dei controlli preventivi alla registrazione IVA nei paesi UE”) per analizzare quali potevano essere i rimedi per contrastare il fenomeno. Lo Studio, consegnato, oltre che alla CCIAA di Prato, a tutte le autorità locali, ha evidenziato che pochi possono essere i rimedi preventivi di una certa efficacia senza porre eccessivi ostacoli all’attivazione di nuove imprese, ovvero senza andare contro la semplificazione che tutti i soggetti economici cercano.Allora, il nuovo obiettivo non può che essere l’individuazione di un percorso che conduca alla “normalizzazione” dell’imprenditoria straniera, attraverso la preventiva conoscenza degli obblighi amministrativi, eliminando o riducendo le attuali differenze con benefici effetti sulla concorrenza di impresa e nei rapporti sociali.La CCIAA di Prato e i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Prato, unendo professionalità e strumenti a loro disposizione, potranno fornire un importante contributo alla predetta “normaliz-zazione” dell’imprenditoria straniera.

Sauro SettesoldiOrdine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Prato

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Monitoraggio e analisi della situazione economica della Provincia

Rilevazioni congiunturali

Analisi sui bilanci

Come di consueto, la Camera di Commercio ha redatto un rappor-to sulla situazione economica provinciale. Si è trattato di un’analisi quanti-qualitativa di variabili economiche di fondamentale importan-za, quali il PIL, l’import-export, l’occupazione, la demografia impren-ditoriale ed il mercato del credito. Particolare attenzione è stata posta anche su una serie di micro-indicatori, grazie ai quali è stato possibile approfondire aspetti economico-finanziari della gestione aziendale.Il rapporto è stato presentato in occasione dell’ottava Giornata dell’Economia.L’evento, svoltosi il 7 maggio a Firenze nell’auditorium della Cassa di Risparmio, ha visto le Camere di Commercio di Prato e Firenze riunirsi per illustrare insieme le prospettive di sviluppo dell’area me-tropolitana.Sono stati presentati, a consuntivo, i dati sull’andamento dell’econo-mia nei territori nel corso del 2009, ma il vero protagonista dell’evento è stato il mondo del credito, chiamato a svolgere un ruolo centrale per il rilancio dell’economia.Sull’argomento sono intervenuti oratori di primo piano come Aurelia-no Benedetti (presidente della Cassa di Risparmio di Firenze), Divo Gronchi (presidente Cariprato) e Giuseppe Mussari (presidente Mps).

Due sono state le rilevazioni congiunturali sul settore tessile/abbigliamento realizzate nel 2010. Condotte a ridosso dell’avvio delle lavorazioni per la stagione autunno/inverno 2010/2011 e primavera /estate 2011, esse si sono basate sulle informazioni raccolte tramite interviste ad un campione qualificato di aziende. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con le Associazioni imprenditoriali presenti sul territorio.

26 giugno 2010 presentazione dell’indagine congiunturale sulla stagione autunno/inverno 2010/2011.

http://www.po.camcom.it/doc/stampa/2010/comu045.pdf

17 dicembre 2010 presentazione dell’indagine congiunturale sulla stagione primavera/estate 2011

http://www.po.camcom.it/doc/stampa/2010/comu080.pdf

E’ stata realizzata la consueta analisi sui bilanci delle società T/A pratesi in collaborazione con l’Unione Industriale Pratese e l’Università degli Studi di Firenze.

 

Elaborazione e realizzazione di un rapporto completo sulla situazione economica provinciale

http://www.po.camcom.it/news/eventi/2010/20100507.htm

http://www.po.camcom.it/doc/public/2010/ge2010/ge2010rapporto.pdf

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capitolo 3 la dimensione sociale

http://www.po.camcom.it/doc/public/2010/pratoimprenditoriunder40.pdf

Grazie al contributo della Camera di Commercio di Prato è stata rea-lizzata dall’associazione Pratofutura una indagine su “Gli imprenditori pratesi under 40”

Allo scopo di sensibilizzare e far conoscere a tutte le imprese cinesi del territorio normative, procedure burocratiche e opportunità di finan-ziamento è stato spedito loro un manuale sintetico, scritto sia in italia-no che cinese, a cura dello Sportello Nuove Imprese della Camera di Commercio. Quest’ultimo offre inoltre agli aspiranti nuovi imprenditori un servizio di consulenza.

A voi la parola...

Anche per il 2010, la Camera di Commercio di Prato ha contribuito alla realizzazione del “Rapporto economico-finanziario sul sistema indu-striale pratese”. Il Rapporto, che, per questa edizione, si è basato sui bi-lanci 2009 delle società di capitale attive a Prato e nei principali distretti del

Tessile e Abbigliamento italiani, è ormai divenuto uno strumento insostituibile per la conoscenza delle dinamiche e tendenze in atto nel tessuto imprenditoriale della provincia. E’ grazie a questo tipo di iniziative, infatti, che è possibile avviare momenti di confronto sulle prospettive del Distretto e metterne in luce tanto le eccellenze e i punti di forza, quanto le criticità e debolezze che spesso affliggono le imprese.I risultati dell’analisi, illustrati il 22 febbraio 2011 nel corso di un apposito Convegno al quale sono intervenuti il Professor Francesco Giunta (Ordinario di Analisi di Bilancio presso la Facoltà di Eco-nomia dell’Università degli Studi di Firenze), la dott.ssa Lucia Lorenzoni e il dott. Nicola Zambli del Servizio Studi e Ricerche di Banca Monte dei Paschi, sono stati quindi accolti con notevole interesse da parte degli operatori economici e dei rappresentanti delle istituzioni e associazioni della città”.

Unione Industriale Pratese

WWW

sito camerale:Congluntura a Praton. accessi 2010

1.051

WWW

sito camerale:Dati e tabellen. accessi 2010

10.522

WWW

sito camerale:Servizio news sezione “Indice Istat dei prezzi al consumo”

n. accessi 2009 49.262

n. accessi 2010 52.133

WWW

sito camerale:Sostegni alle impresen. accessi 2010

53.122

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capitolo 3 la dimensione sociale

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- La regolazione del mercato3.2.8

Azioni 2010 Progetti 2010 Risorse spese 2010 in € Destinatari

Iniziative a favore dei consumatori

Prosecuzione Sportello Condominio

Prosecuzione Sportello Consumatori

Realizzazione 3 manuali + 1 aggiornamento su tematiche di interesse dei consumatori

Iniziative relative alla Settimana della Conciliazione

Controllo clausole inique nei contratti

Repressione della concorrenza sleale

Concorsi a premio

14.190

Imprese

Liberi professionisti

Consumatori

Associazioni di categoria

Ordini professionali

Pubblica Amministrazione

Sistema camerale

Iniziative a favore dei consumatori

Sportello condominio

Il servizio, attivato in via sperimentale da settembre 2006 e messo definitivamente a regime da febbraio 2007, continua a riscuotere un certo interesse da parte dell’utenza; lo sportello è gestito con il sup-porto di professionisti designati dalle associazioni degli amministra-tori di condominio operanti in provincia di Prato e di un esperto nella mediazione dei conflitti, che integra lo sportello per le problematiche di tipo relazionale.

L’esperienza dello Sportello Condominio è stata presentata a dicem-bre nell’ambito del convegno sul tema “Convivenza interculturale a Prato”, organizzato dal Comune di Prato - assessorato alle politiche d’integrazione.

La strategia di pubblicizzazione del servizio è a totale costo zero e si articola con l’invio di messaggi e comunicati ad un database aggior-nato di associazioni consumeristiche locali, regionali e nazionali.

consulenze realizzate nel 201034

http://www.po.camcom.it/servizi/consuma/condomi.htm

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capitolo 3 la dimensione sociale

Sportello consumatori

Manuali

Di notevole importanza anche l’attività dello Sportello Consumatori, volta ad indirizzare l’utenza verso un consumo più consapevole.

Sono stati pubblicati tre “Manuali del consumatore”, al cui interno è infatti possibile trovare indicazioni e suggerimenti su tematiche di particolare utilità. Si tratta di documenti che raccolgono guide, vade-mecum, decaloghi e informazioni in pillole su argomenti vari, selezionati dalla Camera di Commercio di Prato attraverso le banche dati dello Sportello Consumatori on line.

In particolare:

Tutti in vacanza! (1^ ed. luglio 2010) http://www.po.camcom.it/doc/consuma/mturismo.pdf

Auto, che passione! (1^ ed. settembre 2010) http://www.po.camcom.it/doc/consuma/mauto.pdf

Tutti a tavola! (1^ ed. dicembre 2010) http://www.po.camcom.it/doc/consuma/mtavola_1.pdf

L’attività di pubblicizzazione, a costo zero, è avvenuta tramite mailing list. I manuali sono stati pubblicati su oltre 20 siti diversi, riconducibili perlopiù a riviste on line e a siti di associazioni di consumatori.

richieste informazioni

iscritti alla newsletter (al 31/12/2010)

22

129

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Iniziative sulla mediazione

corso di ore partecipanti47

arbitrati amministrati26

8

arbitri e conciliatori formati206 conciliazioni gestite221conciliazioni avviate234

E’ del 2010 la riforma della mediazione in materia civile e commerciale che, in caso di controversia, renderà obbligatorio il tentativo di conciliazione fra imprese o fra imprese e consumatori. La Camera di Commercio di Prato è una delle 62 Camere italiane abilitate a svolgere questa funzione.In virtù di ciò tra il mese di ottobre e il mese di novembre si è tenuto un corso rivolto sia ai mediatori già accreditati presso il Ministero della Giustizia che a quelli che all’epoca risultavano in possesso dei requisiti per ottenere l’accreditamento.

I numeri di arbitrato e conciliazione (dati stock al 31/12/2010)

A voi la parola...

Il 2010 è stato un anno importante per tutti gli Ordi-ni e Collegi professionali della provincia di Prato e quindi anche per il nostro albo dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati.

Nel 2010 si è realizzato il progetto, unico in Italia, di riunire in un solo palazzo – Il restaurato Palazzo Vaj - otto Ordini e Collegi professionali. Progetto ambizioso che si pone l’ obbiettivo di essere, gli Ordini e Collegi professionali, fattivi promotori della crescita culturale e dello sviluppo economico della nostra città.Il fatto di avere riunito nella stessa sede gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Con-tabili, degli Architetti, Avvocati, Consulenti del lavoro, Ingegneri, Farmacisti e i Collegi dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati e Geometri ha portato a realizzate sinergie fra tutti i soggetti promotori di questa iniziativa, in primis da segnalare la costituzione dell’ ADR Palazzo delle Pro-fessioni Prato srl che ha il compito di formare mediatori e promuovere la Mediazione come stru-mento di risoluzione delle controversie, mediazione che ora è obbligatoria prima di promuovere una causa civile in Tribunale.Nei corsi di formazione promossi dall’ Ente hanno partecipato numerosi professionisti e ben sedici Periti Industriali hanno ottenuto l’ abilitazione e si sono iscritti nelle liste dei mediatori dell’ ADR Palazzo delle Professioni Prato srl.Certamente siamo soltanto agli albori di un nuovo sistema, più veloce e più economico, di risol-vere le controversie ma il nostro Collegio continuerà sulla strada dell’ impegno intrapreso già da tempo in collaborazione con la CCIAA in tema di Mediazione ed Arbitrato.Nella prima metà del 2011 il Palazzo delle Professioni srl in collaborazione con il PIN scrl Polo Universitario città di Prato, organizzerà un corso di Alta Formazione “PROFESSIONI MANAGE-MENT E CULTURA.Inoltre il nostro Collegio figura tra i soggetti attuatori del corso IFTS Secur.Green – Tecnico su-periore per l’ ambiente, l’ energia e la sicurezza in azienda. Gli altri soggetti attuatori sono: ITI T. Buzzi, Pin scrl, Università degli studi di Firenze, ASM, Unione Industriale Pratese.

Doriano RisalitiVice presidente collegio periti industriali della provincia di Prato

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capitolo 3 la dimensione sociale

A far data dal 21 di marzo nell’anno 2011 sono entrate in vigore le norme che hanno introdotto l’obbligo per le parti coinvolte in esistenti o possibili nuove controversie che riguardano alcune importanti materie quali i diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di aziende, il risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari, di esperire un tentativo di conciliazione attraverso il ricorso al procedimento di mediazione civile e commerciale di cui al D.M. 4 marzo 2010 n. 28 e disposizioni correlate.I geometri, da sempre costantemente presenti al fianco dei Giudici come ausiliari e consulenti tecnici e delle parti coinvolte in vertenze e controversie, hanno colto l’opportunità e l’importanza delle nuova norma.Molti iscritti al Collegio Provinciale dei Geometri e dei Geometri Laureati di Prato, circa quaranta, ammessi dalla norma quali tecnici iscritti ad un albo professionale a divenire mediatori, si sono già formati ed altri prossimamente lo faranno negli specifici corsi che attribuiscono funzioni e qualifica di mediatori e che consentono di iscriversi agli esistenti o costituendi organismi di mediazione accreditati presso il Ministero della Giustizia e preposti ad accogliere le domande di mediazione da parte dei cittadini coinvolti nelle suddette citate controversie.Alcuni Geometri a seguito di domanda risultano già iscritti nell’elenco dei mediatori dell’Organi-smo già operante presso la Camera di Commercio di Prato.E’ auspicio che la norma di cui si parla promuova sempre più l’utilizzo di questa forma alternativa alla giustizia per la risoluzione delle controversie come già avviene in molti altri paesi.

Alessandro PieracciniVice presidente del Collegio dei Geometri e

Geometri Laureati della Provincia di Prato

A voi la parola...

Servizi in materia ambientale

Azioni 2010 Progetti 2010 Destinatari

Servizi in materia ambientale

Sportello CSR

Rilascio dispositivi SISTRI

Adempimenti relativi al Modello Unico di Dichiarazione Ambientale

Registro Rifiuti Pile e Accumulatori

Registro Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

Imprese

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Sportello CSR

Lo sportello CSR, operativo da settembre 2009, è uno sportello on line per la consultazione di banche dati aggiornate su:

Esso è raggiungibile anche dal sito tematico del sistema camerale

http://www.csr.unioncamere.it/

http://www.po.camcom.it/servizi/iniziative/2009_csr/index.htm

contributi, bandi e finanziamenti aventi ad oggetto la responsabilità sociale d’impresa;

premi e concorsi riservati a imprese socialmente responsabili

eventi e iniziative formative sui più diffusi strumenti di CSR.

aggiornamenti banche dati8

iscritti alla newsletter19

Data Attività Obiettivo Partecipanti

25 febbraio 2010

Progetto “Centro multistakeholder per la responsabilità sociale delle imprese”: organizzazione del seminario “RSI e filiere internazionali nel settore tessile: un filo teso tra India e Italia”

Promuovere la Responsabilità Sociale d’Im-presa nel settore tessile e dell’abbigliamen-to, istituendo un meccanismo di dialogo permanente attraverso una piattaforma multistakeholder che possa condurre ad una strategia innovativa e coerente di valu-tazione d’impatto sui diritti umani.

20

23 novembre 2010

Seminario “Responsabilità sociale d’impresa: dalle linee guida OCSE agli interessi del territorio”

Il seminario s’inserisce nel Progetto di infor-mazione e sensibilizzazione degli stakehol-der sulle linee Guida OCSE e sulla Respon-sabilità Sociale di Impresa, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, Dire-zione Generale per la Politica Industriale e la Competitività e dal PCN Punto di Contatto Nazionale e realizzato dall’Istituto G. Taglia-carne, in collaborazione con la Camera di Commercio di Prato. Scopo dell’iniziativa è accrescere la conoscenza delle norme e dei principi di comportamento responsabi-le, enfatizzando l’impatto positivo che esso ha sullo sviluppo economico e sociale di un territorio e contribuire, in questo modo, alla riflessione sul tema insieme a quan-ti - associazioni datoriali e sindacali, ordini professionali, associazioni ambientali e dei consumatori, ecc. - sono per diversi aspetti “portatori di interesse” rispetto al tema della Responsabilità Sociale.

23

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capitolo 3 la dimensione sociale

Il progetto di promozione e implementazione delle attività della Camera sul fronte della Responsabilità sociale è stato presentato per un cofi-nanziamento sul Fondo di Perequazione 2007/2008.

Con il Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009, pubblicato il 13/01/2010, è stato disciplinato il sistema di tracciabilità dei rifiuti previsto dal D. Lgs 16 gennaio 2008. Il Ministero dell’ Ambiente ha attribuito alle Camere di Commercio la funzione di consegna di appositi dispositivi elettronici prodotti dal SISTRI (ap-parecchi USB relativi al nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti). La Camera di Commercio di Prato è stata quindi chiamata a svolgere tale attività nella Provincia di Prato, dove i soggetti interessati dall’adempimento erano oltre 1.500 imprese.

L’ente ha proseguito la sua attività relativa alla ricezione e protocollazione del Modello di Dichiarazione Ambientale (MUD) e alla tenuta dei registri “pile e accumulatori” (RPA) e “apparecchiature elettriche ed elettroniche” (RAEE).

Le altre attività (SISTRI, MUD, RPA, RAEE)

dispositivi SISTRI in carico1.560

dispositivi SISTRI consegnati alle AACC296

pratiche MUD520

comunicazioni Registro RPA4

comunicazioni RAEE5

dispositivi SISTRI consegnati1.442

I numeri del 2010

Altre iniziative di regolazione del mercato

Azioni 2010 Progetti 2010 Destinatari

Iniziative di regolazione del mercato

Vetrina giovani stilisti

Protocollo Start

Borsa Toscana del Mercato Immobiliare

Imprese

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Il progetto della Vetrina Giovani Stilisti ha radicalmente cambiato impo-stazione nel 2010, diventando un vero e proprio database di libera con-sultazione delle imprese. Tale nuova impostazione e l’avvio dell’attività promozionale indirizzata a stilisti potenzialmente interessati, scuole di

moda, aziende del settore e associazioni di categoria regionali e nazionali, si svilupperanno principal-mente nei primi mesi del 2011.

La Camera di Commercio, nell’ambito del Protocollo d’Intesa in materia di sanità pubblica, siglato con la Regione Toscana, l’Unioncamere Toscana e le Aziende Sanitarie e ospedaliero-universitarie, ha or-ganizzato una giornata formativa gratuita per far conoscere agli operatori economici le opportunità del Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana (START), utilizzato dalle amministrazioni del terri-torio per le procedure di gara in modalità telematica, e consentire loro la partecipazione alle relative gare d’appalto. Nell’occasione è stato presentato e distribuito un documento relativo al programma di investimento delle 16 Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie della Toscana, in modo che le imprese interessate potessero trarne il quadro complessivo. L’incontro ha avuto il seguente programma:

Il 2010 è stato scandito da problemi organizzativi che hanno interes-sato in maniera diretta la Segreteria della Borsa tenuta dalla Camera di Firenze, la cui gestione è passata alla Camera di Prato. Quest’ulti-ma ha lavorato per dare continuità a tutte le procedure necessarie a gestire il portale della Borsa, il Comitato di Vigilanza e le 260 agenzie immobiliari accreditate.

Sono state interessate e coinvolte le imprese di settori quali le costruzioni, l’impiantistica, del verde e manifatturiere legate alla sanità.

Presentazione da parte di Direttori di ASL/AOU del proprio programma di investimenti

Lo stato dell’e-procurement in Toscana

Simulazione dell’esecuzione di gare su START

Le modalità di iscrizione delle imprese all’indirizzario fornitori su START.

Vetrina giovani stilisti

Protocollo Start

Borsa Toscana del Mercato Immobiliare

amici Facebook al 31/12/2010500

stilisti iscritti alla Vetrina44

Sono stati costantemente aggiornati il sito camerale riservato al servizio e le pagine su Facebook (create a fine 2009) dedicate alla Vetrina.

Da ottobre 2010 il servizio è completamente gratuito, sia per gli stilisti che per le aziende.

 

http://servizi.po.camcom.it/servizio/vetrina/intro.htm

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capitolo 3 la dimensione sociale

Azioni 2010 Progetti 2010 Destinatari

Attività di vigilanza e controllo

Sorveglianza

Vigilanza strumenti MID

Vigilanza laboratori

Metalli preziosi

Centri tecnici tachigrafi digitali e analogici

Vigilanza sui preimballaggi

Piano di controlli straordinari per interventi in area metrologica

Laboratorio SIT

Sistema informativo VIMER

Imprese

Il regolamento comunitario 765/2008 dispone che gli Stati Membri adottino da gennaio 2010 specifici programmi di vigilanza anche a livello locale. Trae da qui origine il Protocollo d’intesa tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione del quale è stata stipulata, nel corso del 2010, una convenzione fra la prima e la Camera di Commercio allo scopo di coordinare e rafforzare le diverse attività di vigilanza e controllo del sistema camerale a tutela dei consumatori e a garanzia di una leale concorrenza tra le imprese. Gli ambiti di intervento sono la sicurezza dei prodotti e l’etichettatura di quelli tessili e calzaturieri, la metrologia legale e i metalli preziosi. La convenzione, tuttora in essere, si pone come obiettivo primario quello di sviluppare le competenze professionali presenti nelle singole Camere affinché le stesse possano svolgere in autonomia e con la massima efficacia la propria funzione di vigi-lanza sul territorio; inoltre essa ha individuato per ciascun ambito di controllo un numero complessivo di interventi da effettuare.

La Camera di Commercio di Prato ha costantemente assicurato la necessaria informazione alle impre-se, ai consumatori ed alle Forze dell’ordine, fornendo notizie e documentazione normativa. Nel mese di dicembre si è poi organizzato un primo incontro di presentazione del progetto, cui sono stati invitati i rappresentanti delle associazioni di categoria provinciali, delle locali associazioni dei consumatori e delle Forze dell’ordine operanti sul territorio. L’incontro, che ha visto l’adesione di qualificati esponenti dei soggetti interessati, si è svolto con la partecipazione di rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e di ITF (Italian Textile Fashion).

La Camera di Commercio ha dato attuazione alla convenzione attivando le dovute attività nella seguente misura:

Attività di vigilanza e controllo

28 ispezioni effettuate

I numeri del 2010

109 prodotti controllati

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capitolo 3 la dimensione sociale

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Unioncamere ha messo a disposizione della Camera di Commercio un sistema informativo denominato VIMER per la gestione delle attività di controllo ed ha attivato un servizio di posta elettronica destinato ad assicurare assistenza tecnica alle persone.

Sistema informativo VIMER

La Camera di Commercio provvede alla pubblicazione ufficiale dell’elenco dei protesti, assicurando com-pletezza, organicità e tempestività dell’informazione su tutto il territorio nazionale. La notizia di ciascun protesto è conservata fino al momento in cui il debitore non ne chiede la cancellazione o, in mancanza di tale richiesta, per 5 anni dalla data della registrazione.

Registro informatico dei protesti

protesti levati5.470

istanze di cancellazione protesti139

effetti cancellati248

visure protesti766

totale valore protesti levati€ 26.265.989,68

WWW

sito camerale:

n. accessi 2010

Regolazione del Mercato

Conciliazione e Arbitrato

WWW

sito camerale:

n. accessi 2010

Servizi al consumatore

Metrologia legale

3.693 11.7276.405 4.152

E’ proseguita anche l’attività del Laboratorio di taratura, accreditato dal SIT per la certificazione delle misure di capacità.

Laboratorio SIT

certificazioni delle misure di capacità22

 

I numeri del 2010

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capitolo 3 la dimensione sociale

- La comunicazione istituzionale3.2.9L’Ufficio Relazioni Esterne svolge da sempre l’importante funzione di fornire un’informazione qualificata circa l’attività dell’ente e di promuovere l’immagine dello stesso sul territorio. Attraverso la pubblicizza-zione delle iniziative che realizza, la Camera di Commercio si dà infatti la possibilità di farsi conoscere meglio da molti dei propri stakeholder. Per raggiungere tale risultato, l’Ufficio si avvale di alcuni strumenti predisposti ad hoc.

Dal 2010 inoltre esso si occupa di cura-re il profilo dell’ente sui più famosi social network: Facebook, Twitter e Linkedin.

notiziari camerali pubblicati sul sito della Camera di Commercio

numeri del trimestrale Pratoreview

newsletter inviate a tutti i

comunicati stampa con un ritorno sulla stampa pari a

trasmissioni televisive mensili “Obiettivo impresa”

eventi realizzati per la promozione di specifiche iniziative della Camera di Commercio

realizzazione di per l’attività dei vari uffici

utenti iscritti

uscite (escluso internet)

4

14

83

12

7

materiale di supporto

599

1.555

4

 

   

 

http://www.po.camcom.it/news/newslett/newsnew.htm

I numeri del 2010

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capitolo 3 la dimensione sociale

104

La Camera di Commercio di Prato:una “P.A. per le imprese”

3.2.10 -

I grafici che seguono offrono una visione d’insieme dell’attività amministrativa svolta nel 2010 in ambito anagrafico-certificativo.

Azioni 2010 Progetti 2010 Destinatari

P.A. per le imprese

Gestione della Comunicazione Unica

Attività di supporto agli operatori professionali e alle imprese per deposito bilanci d’esercizio in formato XBRL

Customer satisfaction servizi on line

Imprese

Liberi professionisti

Consumatori

Associazioni di categoria

Ordini professionali

Pubblica Amministrazione

Organismi partecipati

Sistema camerale

L’attività istituzionale svolta nel 2010 in ambito anagrafico-certificativo

Composizione Registro Imprese al 31.12.2010 Pratiche presentate al Registro Imprese nel 2010

11%

89%

36%

64%

Numero imprese attive Relative a societàNumero imprese non attive Relative ad imprese individuali

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capitolo 3 la dimensione sociale

Distribuzione tempi di lavorazione pratiche RI 0-5 giorni (periodo gennaio 2010-aprile 2011)

Distribuzione tempi di lavorazione pratiche RI > 11 giorni (periodo gennaio 2010-aprile 2011)

Rilascio Smart Card

15%

85%

Smart Card + CNS + BK rilasciate dall’inizio dell’attività di distribuzione

Smart Card + CNS + BK rilasciate nel 2010

Fonte: Elaborazione CCIAA su dati Infocamere

 

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

gen-­‐10

feb-­‐10

mar-­‐10

apr-­‐10

mag-­‐10

giu-­‐10

lug-­‐10

ago-­‐10

set-­‐10

ott-­‐10

nov-­‐10

dic-­‐10

gen-­‐11

feb-­‐11

mar-­‐11

apr-­‐11

CCIAA  PO

ITALIA

 

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

gen-­‐10

feb-­‐10

mar-­‐10

apr-­‐10

mag-­‐10

giu-­‐10

lug-­‐10

ago-­‐10

set-­‐10

ott-­‐10

nov-­‐10

dic-­‐10

gen-­‐11

feb-­‐11

mar-­‐11

apr-­‐11

CCIAA  PO

ITALIA

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capitolo 3 la dimensione sociale

106

Il 2010 è stato l’anno dell’avvio definitivo della Comunicazione Unica (1° aprile 2010), che ha comportato anche per le imprese individuali l’obbligo di presentare i propri adempimenti con la firma digitale. La Camera di Commercio ha partecipato alla sua sperimentazione colla-borando attivamente con gli organismi nazionali interessati.

In occasione dell’obbligatorietà della Comunicazione Unica è stato deciso per il 2010 l’aumento delle ore di presenza dei mediatori culturali in lingua cinese e in lingua araba.

Comunicazione Unica

I numeri sull’attività di formazione dell’utenza

L’informazione in lingua straniera

I volumi di attività (pratiche e informazioni)

 

corsi organizzati sulla Comunicazione Unica

giorni di presenza della mediatrice di lingua araba

informazioni relative alle procedure delle pratiche del RI e della Comunicazione Unica da parte degli addetti all’istruttoria ed evasione delle pratiche

partecipanti

utenti che si sono rivolti allo sportello

pratiche Comunicazione Unica presentate dal 01.01.2010 al 31.03.2010

ore di corso

giorni di presenza della mediatrice di lingua cinese

pratiche Comunicazione Unica presentate dal 01.04.2010 al 31.12.2010

livello medio di soddisfazione espresso

utenti che si sono rivolti allo sportello

pratiche Comunicazione Unica presentate su supporto informatico

8

77

8.937

536

154

923

21

80

16.385

6/7

291

4

Firma digitale, TelemacoPay e la PEC

 dispositivi di firma digitale rilasciati nel 2010 (a fronte di

nuove convenzioni per l’accesso al collegamento telematico (contro le del 2009)

caselle PEC assegnate nel 2010

5.015 3.345

7946

646

rilasciati nel 2009)

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107

capitolo 3 la dimensione sociale

incontro organizzato allo scopo di illustrare la nuova applicazione1

partecipanti all’incontro140

questionari raccolti110

livello di soddisfazione media5,9/7

La campagna bilanci ha presentato nel 2010 un’importante novità: il formato XBRL.

Deposito bilanci

A voi la parola...

L’anno 2010 è stato caratterizzato dall’introduzione dell’obbligo, per la quasi totalità delle società di capitale italiane, di depositare il bilancio d’esercizio in formato XBRL, il nuovo linguaggio della comunicazione economico finanziaria, che ha reso elaborabili i dati dei prospetti contabili

del piano dei conti. La campagna bilanci 2010 si è chiusa con un risultato molto positivo in termini di qualità dei dati inviati alle Camere di Commercio dalle imprese: solo il 2% dei bilanci in formato XBRL in errore, mentre circa il 20% delle imprese ha fatto ricorso al cosiddetto “doppio deposito” allegando i prospetti contabili sia in XBRL che PDF, non ritenendo la tassonomia pubblicata a febbraio 2009 in grado di rappresentare con chiarezza ed in modo veritiero e corretto la situazione patrimonia-le, economico e finanziaria rendicontata. A fine campagna, durante l’ultimo quadrimestre 2010, InfoCamere ha condotto l’analisi dei bilanci depositati, nell’ambito del gruppo di lavoro XBRL coordinato da Unioncamere, per modificare la tassonomia allora vigente, al fine di ridurre ulterior-mente i bilanci XBRL in errore ed i motivi che inducono le imprese a presentare il piano dei conti ricorrendo al “doppio deposito”.I risultati delle modifiche introdotte a fine 2010 e recepite nell’attuale tassonomia, versione 4 gennaio 2011, hanno prodotto gli effetti positivi previsti sulla campagna bilanci 2011: a parità di periodo, a livello nazionale gli errori nei documenti XBRL sono scesi dal 2% del 2010 allo 0,44% del corrente anno, mentre i “doppi depositi” sono passati dal 20% al 13%. In particolare a Prato si sono rilevati dati in linea con quelli nazionali per quanto concerne gli errori riscontrati nei docu-menti XBRL, mentre il numero di imprese che hanno effettuato il “doppio deposito” è ridotto della metà rispetto alla media nazionale attestandosi al 6,7%, assicurando una base dati di altissima qualità per qualsiasi tipo di analisi economico e finanziaria a livello locale e nazionale. Il deposito dei bilanci nel formato XBRL ha permesso di costituire un sistema esperto per l’analisi di bilancio, denominato InBalance, che Infocamere ha realizzato a fine 2010.

Infocamere

 

bilanci arrivati

bilanci con XBRL

bilanci con XBRL corretti

bilanci con XBRL corretti erogabili

bilanci con doppia presentazione (XBRL - PDF)

bilanci con PDF/A errati

7.293

7.112

7.054

6.743

999

325

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capitolo 3 la dimensione sociale

108

A voi la parola...

I rapporti tra la Camera di Commercio e il Tribunale riguardano essenzialmente la Cancelleria della Volontaria giurisdizione e la Cancelleria Fallimentare.La Volontaria giurisdizione è competente sulle procedure per l’emissione dei decreti di riabili-tazione, a seguito di protesti, in base alle disposizioni in materia di usura, emanate con la legge 7 marzo 1996, n.108 e alle nuove norme introdotte dalla legge n. 235 del 2000 .Segue anche la cancellazione delle Società non più operative dal Registro delle Imprese, da parte del Giudice del Registro, ai sensi degli articoli 2190, 2191, 2192 , 2490 del codice civile e secondo quanto prevede il relativo Regolamento di semplificazione del procedimento ( D.P.R. n. 247 del 23 luglio 2004).La Cancelleria Fallimentare cura la trasmissione telematica delle Procedure Concorsuali, pre-viste dal decreto legislativo n. 5 del 9 gennaio 2006 ai fini della loro pubblicizzazione, così come previsto dalla legge. A questo scopo, il 16 gennaio 2007, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la comunicazione per via telematica degli adempimenti pubblicitari tra Tribunale e Registro delle imprese, attivato dal 1 ° febbraio 2007, grazie alla collaborazione della Camera di Commer-cio che ha fornito la C.N.S. (Carta Nazionale dei Servizi), un dispositivo di firma completo, una casella di Posta Elettronica Certificata, l’abilitazione Telemaco, l’assistenza tecnica e la formazio-ne necessaria per gli addetti. Nell’anno 2010, nel Tribunale di Prato, secondo i dati rispettivamente forniti dai funzionari delle due cancellerie interessate, Fabrizia Biagi e Aniello Palladino, sono stati avviati 429 procedi-menti di cancellazioni di società e 39 procedure di riabilitazione e comunicate circa 95 sentenze di fallimento e 30 concordati.

Sicuramente auspicabile lo sviluppo delle relazioni tra Camera di Commercio e Tribunale di Prato anche in relazione ad altri servizi, con l’obiettivo di accelerare i tempi e garantire imprese e citta-dini interessati informazioni rapide ed efficaci sulla realtà economica..

Silvana RuggeriIl Dirigente Amministrativo

TRUBUNALE CIVILE E PENALE DI PRATO

L’indagine condotta tra i mesi di giugno e luglio 2010 circa il grado di soddisfazione sui servizi on line offerti dalla Camera di Commercio ha avuto come oggetto domande riguardanti il sito camerale, l’invio telematico e la Comunicazione Unica.I risultati sono stati in generale abbastanza positivi, anche se in merito alla Comunicazione Unica è emer-sa una certa insoddisfazione degli intervistati. Solo l’1% di coloro che hanno risposto al questionario somministrato per la rilevazione ha infatti indicato come ottimo questo strumento. La ragione di ciò è da imputare però non a carenze di questa nuova modalità di trasmissione della pratiche al Registro delle Imprese, bensì alle difficoltà che sono derivate all’utenza dal fatto che, pur essendo stata la Camera di Commercio di Prato una delle prime Camere a dare avvio alla sperimentazione della Comunicazione Unica nei mesi precedenti la sua obbligatorietà, la percentuale di coloro che hanno approfittato di questo “periodo di prova” è stata molto bassa.

Indagine sul livello di soddisfazione dei servizi on line

http://www.po.camcom.it/doc/public/2010/online.pdf

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capitolo 3 la dimensione sociale

E’ stata pubblicata una guida contenente tutte le indicazioni necessarie all’uten-za per il corretto adempimento del pagamento del diritto annuale. Al suo interno sono state raccolte tutte le informazioni già presenti sul sito internet camerale.

Guida al versamento del diritto annuale

http://www.po.camcom.it/doc/dirann/guida2010da.pdf

Il 2010 ha visto la realizzazione di un’attività di controllo e monitoraggio sulla qualità degli elenchi dei soci. Si è proceduto alla verifica di posizioni con elenchi dei soci in errore sulle posizioni estratte da Infocamere.

Inoltre nel corso dell’anno sono state definite tutte le posizioni di SRL che riportavano dei vincoli su quote precedentemente alla soppressione del libro dei soci in modo da garantire una perfetta conti-nuità tra situazione precedente alla nuova normativa e situazione post libro soci.

Soppressione del libro soci

243

78

WWW

sito camerale:Diritto annualen. accessi 2010

48.475

Il decreto legislativo del 26 marzo 2010, n. 59, in attuazione della direttiva comunitaria 2006/123, ha di-sposto la soppressione del Ruolo degli Agenti e dei rappresentanti di commercio, del Ruolo degli Agenti di Affari in mediazione, del Ruolo dei Mediatori marittimi e l’elenco degli spedizionieri.Non essendo prevista una norma che disciplinasse il periodo transitorio, il Ministero ha emanato una circolare che ha indicato il procedimento da seguire in attesa dei decreti di attuazione di cui all’art. 8 del decreto legislativo in questione.

Ambito funzionale Albi e Ruoli

Ruolo Agenti:

Elenco Mediatori:

agenti iscritti (dato stock al 31/12/2010)

mediatori iscritti (dato stock al 31/12/2010)

domande iscrizione mediatori

domande iscrizione agenti

variazioni e cancellazioni agenti

variazioni e cancellazioni mediatori

151

60

17

2.294

625

23

WWW

sito camerale:Registro impresen. accessi 2010

188.473

I numeri

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Dialogo emiglioramento

capitolo 4

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capitolo 4 dialogo e miglioramento

112

Gentile lettore,

nel ringraziarLa per la preziosa collaborazione La invitiamo a rispondere ad alcune domande circa il documento che ha letto, allo scopo di trarre indicazioni e suggerimenti per le future redazioni del Bilancio Sociale

Dati relativi al compilatore

Sesso

M

F

Età

dai 18 ai 30 anni

dai 31 ai 40 anni

dai 41 ai 50 anni

oltre

Titolo di studio

licenza elementare

licenza media

diploma

laurea

Categoria di stakeholder di appartenenza

imprese

associazioni di categoria/ordini professionali

liberi professionisti

consumatori

sistema camerale

istituzioni e pubblica amministrazione

organismi partecipati

Professione

studente

operaio/impiegato

libero professionista

altro (specificare)_________________

dialogo emiglioramento

Questionario di valutazione del Bilancio Sociale 2010 della Camera di

Commercio di Prato

capitolo 4

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113

capitolo 4 dialogo e miglioramento

Valutazione del documento

1. Com’è venuto a conoscenza del Bilancio Sociale della Camera di Commercio di Prato?

tramite organi di stampa e/o newsletter

attraverso il sito internet camerale

altro___________________________________________________________

2. Quale capitolo o sezione del Bilancio Sociale ha trovato maggiormente interessante e significativa?

L’identità

La Dimensione Economica

La Dimensione Sociale

3. Come valuta il Bilancio Sociale redatto dalla Camera di Commercio di Prato?

Chiarezza e comprensibilità del linguaggio

insufficiente sufficiente buono ottimo

Chiarezza e comprensibilità dei contenuti

insufficiente sufficiente buono ottimo

Interesse delle informazioni

insufficiente sufficiente buono ottimo

Chiarezza grafica

insufficiente sufficiente buono ottimo

Grado di coinvolgimento degli stakeholder

insufficiente sufficiente buono ottimo

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capitolo 4 dialogo e miglioramento

114

4. Inserisca qui, se lo ritiene opportuno, osservazioni e suggerimenti per migliorare la prossima edizione del Bilancio Sociale.

5. Ritiene che il Bilancio Sociale Le abbia permesso di venire a conoscenza di servizi resi dalla Camera di Commercio che possono essere di sua utilità?

Se si quali?

Si prega di compilare il questionario e restituirlo a:

Camera di Commercio I.A.A. di Prato, Ufficio Controllo di Gestione, Via Valentini 14, 59100 Prato.

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www.po.camcom.it

bilancio sociale camera di commercio Prato

2010 Il bilancio sociale 2010 rappresenta un momento di condivisione per la Camera di Commercio, che trova in esso un valido strumento per raccontarsi, dando anche voce a tutti coloro che l’hanno accompagnata nello svolgimento delle attività realizzate nell’anno.Gli strumenti interattivi reperibili sul sito www.po.camcom.it permetteranno a chi lo riterrà opportuno di offrire un proprio giudizio, impressioni di lettura e percezioni del documento.