brivido sportivo n 19

www.brividosportivo.it [email protected] 85 - n. 19 - Martedì 17 Maggio 2011

COPIAOMAGGIO

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Andrea Della Valle questa volta ha par-lato in modo chiaro e per certi versi ine-quivocabile. Forse è giusto non parlare di riddimensionamento per quanto riguarda la Fiorentina del futuro, ma è indiscutibile

che i Patron viola un bel passo indietro lo fanno. Intanto annunciando che, comun-que vada, il monte ingaggi complessivo sarà ridotto. Insomma i viola non staran-no più lassù fra i primi cinque o sei per investimento, ma magari un poco più giù. Secondo passo indietro è sul nome dei

protagonisti assoluti della squadra. Nel momento in cui si annuncia che certi in-gaggi non saranno più pagati, di fatto, si fa capire a chi chi c’è e a chi i tifosi vor-rebbero veder arrivare, che a Firenze cer-te cifre sono e resteranno tabù. La prima considerazione è che, anche senza che

qualcuno salga al piazzale Michelangelo per far sapere di voler andar via, la Fio-rentina metterà sul mercato almeno una parte di quei suoi giocatori che nel tempo hanno sedimentato stipendi considerati oggi troppo ricchi.

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Uno scudetto la Fiorentina lo ha comunque vinto, ed è quello dei pareggi. Il primato delle X in schedina, infatti, è ormai salda-mente nelle mani di Mihajlovic e dei suoi giocatori, con 14 pari che sono in predicato di diventare 15 nell’ultima di campionato a Brescia. Di tutti questi pareggi, ovviamente, ce ne sono alcuni che possono essere letti come sconfitte e che pesano come macigni nel bilancio finale della stagione, ed altri che ovvia-mente hanno invece rappresentato pagine positive, o quanto meno dignitose, di questa annata. Quello con il Bologna è stato il pari più annunciato della storia, in un contesto di disinteresse generale da ultimo giorno di scuola quando sai di essere già promosso senza infamia e senza lode, e l’unica cosa alla qua-le pensi è alla campanella che decreterà il rompete le righe. Nonostante questo, l’atteggiamento della squadra nel secondo tempo è stato tale da trasmettere la sensazione che non sia stata la Fiorentina ad essere, per così dire, “generosa” con il bisognoso Bologna, ma che siano stati i felsinei, tramite il mes-saggio del rigore sparato in curva da Di Vaio, a decretare la fine delle ostilità con oltre mezz’ora di anticipo. Al clima si è adeguato anche l’arbitro non concedendo un evidentissimo ri-gore a Ramirez, espulso anche per non aver capito il contesto nel quale si giocava, ed il pari è servito soltanto a scatenare ancora di più le ire dei tifosi viola, poco inclini a saluti di fine anno, ma decisi invece a far sentire il loro disappunto ai pro-tagonisti per un campionato grigio che più grigio non si può. In questa penultima domenica di campionato, però, qualcosa che

deve suscitare pensieri positivi c’è, ed è il destino della Sampdoria retrocessa in B. Le annate negative, infat-ti, non sempre si raddrizzano e siccome i viola, proprio dopo la sconfitta con i doriani a Marassi, erano ultimi in classifica, non era affatto scontato riuscire poi a risalire chiudendo quanto meno nella parte sinistra della classi-fica. Pur nelle difficoltà, insomma, qui nessuno ha perso la testa e si è pensato, tutti insieme, a condurre la barca quanto meno in un porto d’attracco sicuro, pur avendo fallito la navigazione verso i lidi ai quali in estate lo stes-so Mihajlovic faceva riferimento. Vediamoci ormai anche l’ultima puntata di questo campionato e poi avremo tutto il tempo per le analisi, i commenti e le previsioni per il fu-turo. Pensiamo, però, che poteva anche andare peggio.

DIRETTORE RESPONSABILELuca [email protected]@brividosportivo.it

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HANNO COLLABORATOAlessandro Rialti, Saverio Pestuggia, David Fabbri, Michela Lanza, Luca Capanni, Francesco Caremani, Dory D’Anzeo, Gianni Di Ferdinando, Roberto Gallastroni, Lorenzo Mossani, Gherardo Dardanelli, Massimo Gianni, Cristina Botteri, Matteo Dovellini, Ruben Lopes Pegna, Sara Lucaroni, Duccio Magnelli, Marco Marucelli, Federico Pettini, GiampieroTosi, Pa.Vi e Enrico ZoiFOTO Poli & Galassi, Alessandro Falsetti

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Il meglio è che questo campionato è finito e che si gira pagina. Comunque il primo tempo non era stato nemmeno malaccio, confermando una certa capacità di gioco. A livello individuale,

bene Cerci, meritatamente a segno, e buono anche il rientro di Frey, apparso sicuro e reattivo anche se, come sempre, non disponibilissimo alle uscite sulle palle alte (vedi cross del gol). Una squadra abbastanza solida con buona capacità di manovra che dominava il campo. Poi è arrivato il secondo tempo, ma questo è nell’altro paragrafo.

Un’altra volta sono stati gli errori difensivi, anche individuali, difensivi a mandare tutto a carte quarantotto. De Silvestri sul gol e Kroldrup nell’azione del rigore culminata con la sua espulsione che ha girato il senso della partita nei primi

dieci minuti della ripresa, hanno sbagliato in maniera pesante. Di lì partita in salita, e ai viola non è più riuscito raddrizzarla, anche per una certa assuefazione da ambo le parti. A livello individuale, male anche Mutu, la cui prestazione è vissuta di uno splendido assist per Gilardino e nulla più.

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Amarezza per il risultato e nostalgia per il passato recente, quando l’ultima partita di cam-pionato al Franchi era l’occasione per la passerella finale e per l’applauso personalizzato a tutti i giocatori e all’allenatore. Sono questi i sentimenti che abbiamo provato due giorni fa nell’assistere al derby dell’Appennino, ultimo impegno casalingo stagionale per i viola. L’1-1 finale è stato lo specchio di un campionato piuttosto grigio, che vede la Fiorentina ancora al nono posto in classifica con due punti di vantaggio sul Genoa. E questa posi-zione, in caso di pareggio a Brescia domenica prossima, la squadra di Mihajlovic la man-terrà senza però essere in grado di raggiungere l’ottava piazza che le avrebbe permesso l’anno prossimo di evitare due turni preliminari di Coppa Italia. La partita con il Bologna si è giocata in uno stadio con grandissimi vuoti, perché anche molti abbonati avevano preferito rimanere a casa. L’ambiente, dunque, non era certo quello della festa, anche prima dell’inizio del match. Poi alla fine, complice anche la prova mediocre della squadra, so-prattutto nel secondo tempo (nessun tiro in porta), pur con l’attenuante dell’inferiorità numerica per 25 minuti tra l’espulsione di Kroldrup e quella di Ramirez, e il risultato, ci sono stati fi-schi per Mihajlovic e per i giocatori. Si sono salvati dalla contestazione solo Santana e Donadel che, in scadenza di contratto, lasceranno Firenze. Il mediano veneto, pur non giocando, al termine della gara ha salutato i tifosi, ricevendone gli applausi per quanto fatto in questi anni e anche in questo campionato, che, per buona parte, lo ha visto protagonista positivo.Il quattordicesimo pareggio stagio-nale - nessuna squadra di serie A ne ha collezionati tanti – ha confermato le difficoltà dei viola a vincere anche contro formazioni di seconda fascia come il Bologna. I rossoblu, in attesa delle gare del pomeriggio (al Franchi si è scesi in campo alle 12.30) ave-vano bisogno almeno di due punti per salvarsi (domenica prossima se la vedranno al Dall’Ara con il Bari già retrocesso). Dopo la sconfitta della Sampdoria con il Palermo, anche se

avessero perso a Firenze, sarebbero ugualmente rimasti in serie A. Ma quando erano in campo questo non potevano certo saperlo.La Fiorentina, schierata da Mihajlovic con il modulo ad albero di Natale, ovvero con il 4-3-2-1, ha disputato un discreto primo tempo. Ha segnato al 20’ con Cerci, che 4 minuti prima aveva impegnato severamente Viviano, di testa su assist di Vargas. L’ex roma-nista, al suo sesto centro stagionale (secondo goleador dopo Gilardino) è stato ancora una volta tra i migliori, insieme a Behrami, e Frey (al rientro ha compiuto due splendide parate). E poi al 37’ con Gilardino, poco dopo sostituito per infortunio, ha sbagliato il gol del 2-0. E il Bologna? Si è reso pericoloso solo allo scadere con una punizione di Della Rocca respinta da Frey. Nella ripresa, invece, per i rossoblu è stata tutta un’altra musica, grazie anche all’innesto di Ramirez, in gol dopo appena 5 minuti. Hanno fallito il rigore al 9’ (clamoroso l’errore di Kroldrup, espulso per fallo da ultimo uomo su Di Vaio) con il

loro centravanti che ha poi impegnato severamente Frey al 17’ su ingenuità di Natali, subentrato a Cerci. Poi al 34’ Giannoccaro ha graziato i viola. Anziché concedere un rigore al Bologna per un fallo di Vargas su Ramirez, ha ammonito quest’ultimo per simulazione e lo ha espulso per le successive proteste. Insomma la Fiorentina non si è più vista e la squadra di Malesani è parsa accontentarsi del punticino. Mihajlovic è parso abbastanza soddisfatto della prova dei suoi. “Abbiamo giocato – ha detto – un buon primo tempo, tenendo sempre in mano il gioco, fallendo il rad-doppio con Gilardino e rischiando poco. Nella ripresa, invece, siamo stati imprecisi. Dopo il gol del pareggio del Bologna e l’espulsione di Kroldrup tutto è stato più difficile. Ci abbiamo, però, provato fino al termine a vin-cere, anche se loro si difendevano, accontentandosi del pareggio. Non sono né deluso né arrabbiato, perché ci sta di non vincere partite come questa. Il calcio è fatto di episodi. E noi abbiamo pagato a caro prezzo i nostri errori (il gol mancato da Gila e l’espulsione di Kroldrup n.d.r.). Non ho mai avuto paura di perdere. Ma se Di Vaio non avesse fallito il rigore, chissà come sarebbe anda-ta a finire. Io, però, ho sempre sperato nella vittoria ed è per questo che nel finale ho inserito Ljajic al posto di Pasqual. Sono comunque contento per quanto fatto in questa stagione. Con la squadra al completo avremmo potuto fare di più. Ma con le difficoltà incontrate, sarebbe potuta andare anche peggio”.

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Piove, su Firenze e sulla Fiorentina. Spalti pres-soché vuoti, pareggio insipido. Nonostante tut-te questa grande voglia di “vincere le ultime due partite e chiudere bene”. Sarebbe stato importante farlo quantomeno al Fran-chi, quasi doveroso nei confronti dei tifosi. Alla

vigilia dell’ultimo match in casa, Sinisa Mihajlovic ave-va ricordato con piacere la sua esperienza al Bologna: “Non finirò mai di ringraziare la famiglia Menarini che mi ha dato la possibilità di allenare in Serie A, di crescere. Ci sono stati episodi negativi, ma con l’ambiente nessun problema”. Un Bologna che oggi è salva grazie soprattut-to a Malesani, lui che fu tanto amato anche dai fiorentini: “E’ un ottimo allenatore, non era facile vista la situazione, ma il Bologna con lui ha fatto un salto di qualità”. Da una parte Di Vaio, bomber rossoblu, dall’altra Gilardino, e la sua stagione più deludente sulle sponde dell’Arno: “Per un allenatore averli in squadra è il massimo, sono entram-bi grandi professionisti”. Così come Montolivo: “Riccardo

è intelligente e un grande giocatore”. Insomma, sceglierà quello che è meglio per il suo futuro. E il futuro impone anche di scegliere uno tra Frey e Boruc: “Ci ho già par-lato – ha ribadito il tecnico viola – e ho parlato anche con Neto. Nessuno di loro ha mai creato problemi, sono tre numeri uno”. Un bilancio sulla stagione? “E’ stata molto difficile e per questo anche molto stimolante. Dopo la partita con la Sampdoria eravamo ultimi in classifica e non è stato facile risalire, fino a pensare di poter rag-giungere l’Europa League. Succede a tutti di fare errori, l’importante è imparare da questi. Non dovrò ripeterli. I tifosi? Possono fare tutto, sono sempre d’accordo con loro. La cosa più brutta è l’indifferenza. Da giocatore sbagliai un rigore nel derby e fui fischiato da 80.000 per-

sone. Ho lavorato perché i fi-schi diventassero ap-plausi. Anche a Firenze credo i fischi un giorno diventeranno applausi”. Quelli che, oggi, Firenze si è sentita di dedicare a Santana – ‘Non a caso il 7 ci accomuna, grazie Mario e buona fortuna’ – e Donadel – ‘Esempio di grinta e professionalità, sempre il benvenuto in questa città’. Perché dopo il Brescia sarà: rivoluzione.

O’ Professoredi Saverio Pestuggia

Il pareggio col Bologna porta con sé un dato di fatto. La Fiorentina non arriverà ottava e dovrà quindi iniziare la prossima coppa Italia dal terzo turno (come quest’anno), per poi eventualmente disputare il quarto turno che dà l’accesso agli ottavi di finale. L’impegno, non gravoso, dovrebbe partire anche quest’anno dalla fine di ottobre. Detto questo, passiamo come di consueto alla partita che ha sancito l’addio di diversi calciatori. C’è la certez-za per Donadel, Santana, Comotto, ma molti altri, anche tra i cosiddetti big, lasceranno Firenze per cercar fortuna altrove. Nella partita di ieri, discreta nella prima parte e deludente nella ripresa, c’è stato un episodio del com-portamento di Mihajlovic che non ci è piaciuto. Il tecnico serbo, sempre attento al lato umano, ha stranamente fatto riscaldare Donadel per tutto il secondo tempo per fare entrare poi, a cinque minuti dalla fine, il giovane Ljajic lasciato in purgo per diverse settimane. Ha poi spiegato che aveva esigenza di giocare in maniera più offensiva. Prendiamo atto, ma crediamo che avrebbe potuto “regalare” al generoso Donadel una passerella davanti a quello che per sei anni e mezzo è stato il suo pubblico senza che l’offensività della squadra viola ne potesse risentire più di tanto. Il derby dell’Appennino ci ha regalato anche il ritorno in campo di Seba Frey che nel prepartita ha fatto chiaramente sapere di non essere pronto a fare la riserva nella prossima stagione. Una grana da risolvere per Cor-vino che si ritrova tre portieri di buon livello da gestire. Il più pro-babile partente pare essere Boruc autore di un buon campionato e destinato a portare una discreta plusvalenza. Per Frey il discorso è diverso: il suo ingaggio è pe-sante per il nuovo corso dellaval-liano e potrebbe essere “tagliato”

anche a costo di regalare il cartellino. Stessa sorte po-trebbe toccare a Mutu, che nel finale di stagione non ha convinto nonostante i proclami sparsi a piene mani. Bi-sogna stare attenti per-ché cedere molti big e fare ripartire un nuovo corso porta con sé dei grossi rischi. Un nuovo gruppo nasconde delle insidie non da poco per-ché anche se Corvino, in partenza per il tour in Sudamerica, è bravo a pescare nel mercato, poi non sempre le aspettati-ve si realizzano e, sen-za una slitta base su cui contare, non sappiamo come potrebbe andare a finire. Attendiamo ancora una settimana e poi ar-chiviamo un campionato che a detta di molti è sta-to insufficiente. Il sotto-scritto è fra questi perché non basta un discreto

girone di ritorno per dare corpo ad una stagione senza coppe europee e con poca coppa Italia. Il solo campio-nato doveva e poteva dare di più.

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È ancora possibile, nel 2011, uscire dallo stadio con gli occhi lucidi? In un calcio dove i sentimenti hanno lasciato il posto agli ingaggi pluri-milionari e al business, non dovreb-be essere possibile, ma di fatto ancora qualche lumicino di umanità esiste! E gioiamo di questo. Emozi-onarsi si può ancora e ne abbiamo avuto la conferma nello scorso fine settimana, almeno in quattro campi di calcio della nostra amata serie A. Chi ha un po’ di sentimenti e un po’ di cuore non può essere rimas-to impassibile al dramma sportivo della Sampdoria, ma soprattutto all’umiltà di capitan Palombo che, piangendo, ha fatto il giro di campo per scusarsi personalmente con i suoi tifosi per una retrocessione in-audita, inaspettata. È stato un ges-to da campione vero, ma soprat-tutto un gesto che ha commosso milioni di italiani, sampdoriani e non, e pure la sottoscritta. Alla stessa maniera hanno emozionato e commosso le feste di Lecce e Napoli. I salentini hanno festeggiato la permanenza in serie A ed è stato bello vedere immagini di gioia dopo una salvezza insperata. I partenopei, invece, hanno goduto per un terzo posto che ha quasi il sapore di scudetto. Era dagli anni di Maradona che l’Italia non ammi-rava un Napoli così bello e i tifosi azzurri, dopo il pareggio interno con l’Inter, quello della matematica qualificazione alla prossima Champions, sono andati in delirio: vedere il tecnico Mazzarri portato in trionfo, la festa del San Paolo sotto le note, anche stonate, di ‘O surdato ‘nnamnurato, ha fatto venire i brividi sulla pelle. A me personalmente, ha

fatto venire il magone, perché vedere gente gioire è appa-gante. E Napoli, un po’ come Firenze, sa festeggiare i pro-pri beniamini come poche altre città in Italia. Sono state immagini ricche di emozioni per chi le ha vissute e per chi le ha solo guardate da spet-tatore. Infine, la commozione più grande è arrivata dal Fran-chi. E qui giochiamo in casa. Alla fine di una deludente par-tita – anzi, rettifico, alla fine di un deludente secondo tempo contro il Bologna – la Fiorenti-na si è congedata dal proprio pubblico tra i fischi. Chi se ne andrà da Firenze, avrà il ri-cordo grigio di un’ultima gara che sarebbe da dimenticare. Sarebbe stato bello salutare a dovere chi andrà via o chi

potrebbe andare via. Lo stesso Gila, costretto ad uscire al 42’ del primo tempo, avrebbe comunque meritato un saluto per la dedizione e la voglia che ha messo in questi suoi tre anni fiorentini. Per non parlare di Santana, e di tutti gli altri. Ma c’è stato un giocatore, anzi un uomo vero, che ignaro dei fischi – ovviamente non diretti a lui, visto che non ha giocato – è rimasto in campo rivelando il suo addio: Marco Donadel. Ha salutato da uomo vero, da persona matura e intel-ligente, si è inchinato per ringraziare tutto lo stadio per i suoi lunghi anni in

maglia viola. Non poteva andare via da Firenze senza un saluto. Lui Firenze la sente sua, lui alla maglia viola tiene davvero. Come un leone, ha dato vita a tante battaglie dando sempre il massimo. Dando tutto. 221 presenze e 6 reti con la maglia della Fiorentina addosso (184 gare e 4 reti in serie A, 11 presenze in Champions, 11 presenze e 1 gol in Coppa Uefa, 14 presenze e 1 gol in Coppa Italia), secondo giocatore più presente nell’era Della Valle (dietro solamente a Montolivo che ha dalla sua 224 presenze to-tali in viola), il Dona meritava di essere salutato con un lungo applauso. Composto, mai una parola fuori dalle righe, uomo intelligente, educato e professionista serio come pochi, è stato un vero simbolo della Fiorentina degli ultimi 6 anni. Il suo saluto ha commosso. Lucciconi agli oc-chi, magone alla gola: quando un pezzo di squadra se ne va, è sempre così. Si riesce a piangere, anche se ci si era promessi di non attaccarsi più a nessuno. Ma come si pos-sono frenare le emozioni? Come si possono comandare i sentimenti? Facile dirlo: non si può. E allora, caro Marco, come ti hanno salutato i tifosi della Ferrovia con un lungo striscione “Donadel: esempio di grinta e professionalità, sarai sempre il benvenuto in questa città!!”, lo facciamo anche noi del Brivido, dicendoti grazie per tutto quello che hai dato alla maglia viola e anche per l’ultima fantastica e inaspettata emozione che ci hai regalato congedandoti da noi da signore vero. Sei stato onesto anche in quel saluto, manifestando, senza giri di parole inutili, la tua partenza, ma anche il tuo affetto nei confronti della nostra maglia. Lo sappiamo. La maglia viola, ormai, è anche un po’ tua! In bocca al lupo Dona.

EmOzIONARSI è ANCORA POSSIBILE Niente Pauradi Michela Lanza

Domenica sono stati celebrati i Cam-pioni di Ibrox, anche se il tempo ha sciupato un po’ la festa. Non sono, in-fatti, potuti scendere sul terreno di gioco a causa della pioggia intensa che si è abbattuta sul Franchi, ma sono stati fe-steggiati ugualmente, in tribuna d’onore. Così, i detentori della Coppa delle Cop-pe del 1961, capitanati da capitan Alber-to Orzan, hanno riassaporato momenti magici grazie alla splendida e commo-vente iniziativa del Museo Fiorentina, organizzatore del cerimoniale. Orzan, Albertosi, Benaglia, Da Costa, Gonfian-tini, Hamrin,Lazzotti, Marchesi, Micheli, Milan, Rimbaldo, Robotti, Sarti, e i figli di Castelletti, Montuori, Chiappella e Fa-rabullini, che hanno indossato la “vec-chia” maglia bianca con giglio rosso con la quale hanno giocato quella strepitosa finale, hanno ricevuto una medaglia ri-cordo dal presidente federale Giancarlo Abete, accorso appositamente al Fran-chi per questo unico evento, e sono stati applauditi, a distanza di cinquant’anni, per la memorabile vittoria della Coppa delle Coppe del ‘61. Allo stadio c’era commozione, felicità e rispetto nei confronti di una squadra di eroi che ha compiuto un’impresa: essere stato il primo club italiano ad aver vinto un torneo Uefa. Per questo, Abete ha anche consegnato all’amministra-tore delegato viola una targa commemorativa da parte della Figc. A questa giù im-portante festa non poteva mancare Lei, la Coppa. È per questo che il direttore della Uefa Giorgio Marchetti, anch’egli presente al Franchi per questo singolare evento, ha consegnato nelle mani di Mencucci la copia a grandezza naturale della Coppa delle Coppe del 1961, e l’a.d. gigliato, a sua volta, l’ha consegnata al capitano Orzan che l’ha alzata al cielo nell’entusiasmo generale, ma soprattutto sotto gli occhi di An-drea Della Valle. “Ho accolto con piacere l’invito del Museo dell’Associazione Calcio Fiorentina, iniziative come queste sono molto belle e aiutano a migliorare il mondo del calcio”, sono state queste le parole di Abete a margine dell’evento. E in effetti non poteva esprimere concetto migliore per congratularsi con chi ha voluto rievocare questa splendida vittoria e quindi col Museo Fiorentina, e con l’ACF Fiorentina che ha collaborato alla riuscita della cerimonia. I tifosi viola presenti allo stadio, pochi per la verità domenica, hanno avuto la possibilità di emozionarsi per qualcosa di concreto: una reale Coppa delle Coppe. I brividi, gli eroi di Ibrox, li hanno suscitati anche con i capelli bianchi e senza scarpini. È stato bello riviverli e anche il Brivido si unisce al coro: grazie leoni del ’61, per sempre campioni!

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Non ti fermare davanti a niente, non ascoltare nemmeno la gente, non aspettare Godot, la vita è dura. E quando arriverà la domenica, e sarà sempre colpa tua, avrai al-meno la soddisfazione… di dire che sei stato il peggiore! Parole e musica di Vasco Rossi, estratte dalla canzone più frizzante del suo nuovo album. Non fraintendetemi, non vi sto spiattellando una marchetta in favore del rocker di Zoc-ca. Anzi, vorrei fargli una rimostranza: caro Blasco, potevi anche dirlo che avevi scritto una canzone su Mihajlovic.

Già, e non puoi certo negare che l’aspettare Godot sia il paradigma perfetto dell’aspettare Mutu (come aveva già fatto notare tre settimane fa il nostro prof. Pestuggia). Per dirla tutta, di Godot ce ne sono stati più di uno in questa stagione viola, tanto attesi e mai concretizzatisi, sia all’in-terno della rosa, che nell’organigramma societario, nonché dal fronte mercato e da quello dell’infermeria. Ma poi arriva la domenica ed è sempre colpa sua, di Sinisa, il peggiore. Questa è per lo meno l’opinione che emerge da una parte

consistente della tifoseria gigliata, e da alcuni cori della Curva Fiesole. Un’o-pinione rispettabile e rispettata dagli stessi Mihajlovic e Corvino, che al ter-mine della gara col Bologna si sono fatti strada nella raffica di fischi per sof-fermarsi brevemente sotto la Curva, salutandola e applaudendola. Un rin-graziamento a prescindere, verso chi viene allo stadio e rimane vicino alla Fiorentina, indipendentemente dal fat-to che la critichi o la inciti. In merito alla questione, però, ritengo che le origini della deludente stagione viola non si-ano da circoscrivere all’allenatore. C’è l’attenuante degli infortuni, ad esem-pio, ma neanch’essa è secondo me la causa centrale del vulnus viola: «Stu-dia il passato se vuoi prevedere il futu-ro», diceva Confucio. Nella fattispecie,

bastava studiare il girone di ritorno del campionato scorso per prevedere ciò che sarebbe accaduto in quello attuale. «Il ciclo è finito», ora lo ammettono un po’ tutti. Ma il ciclo era già finito nell’estate 2010, quando sono stati cambiati solo il “ciclista” (che peraltro non era il problema) e qualche “pezzo di scorta”. Così il nuovo ciclista si è fatto tutta la stra-da in salita con le gomme sgonfie. Ecco perché secondo me ha prodotto quasi il massimo, al di là di qualche errore in corsa che però riscontreremmo anche negli altri tecnici di serie A, se li osservassimo con analoga scrupolosità. Adesso non resta che inforcare un nuovo ciclo, da costru-ire puntando alla qualità (questo è ovvio) ma anche alla compatibilità con il ciclista (questo è importante). Se poi si riuscisse a partorire anche la nomina di un presidente di spessore, e magari un acquisto altisonante di merca-to (vedi Cassano), si darebbe una bella sferzata di buon umore all’ambiente. Tutto insieme così non è facile? Una cosa è certa: Godot non arriva più.

Venerdì 13 maggio è stato premiato il bomber viola Alber-to Gilardino per i gol segnati nella stagione 2009- 2010 e per la combattività mostrata quest’anno. Il riconoscimen-to è stato ideato dalla redazione sportiva di Tvr Teleitalia, ovvero il trio de “La Frustata”, composto da Mario Ciuffi, Salvatore Scaravilli e Marco Mordini, in collaborazione con alcuni commercianti tifosi e simpatizzanti della Fiorentina e di Alberto, come i titolari del salumificio Mancini e della pizzeria Fratelli La Bufala, i quali hanno avuto anche modo di consegnare al giocatore gigliato come omaggio alcu-ni dei loro prodotti tipici. La premiazione è avvenuta nei locali della sala stampa viola, e noi del Brivido Sportivo eravamo presenti per raccogliere le dichiarazioni e le im-pressioni dell’attaccante piemontese, il quale ha parlato un po’ dell’annata calcistica personale e di quella della Fioren-tina che stanno ormai volgendo al termine, in particolare

prendendo in esame gli alti e bassi suoi e di tutta la squadra: “Gli infortuni han-no sicuramente condizio-nato la prima parte della nostra stagione”- dice a proposito - visto che ci hanno impedito di poter avere l’intera formazione titolare a disposizione. Con

qualche vittoria in più potevamo ambire ad una posizio-ne più alta in classifica e a raggiungere l’Europa, però è andata così. Adesso pensiamo a finire bene questo cam-pionato, e poi ci riproveremo l’anno prossimo.” Il bomber di Biella ha poi speso qualche parola sui ragazzi della Primavera, che stanno disputando una stagione strepito-sa: “Sono giovani di grande prospettiva, non si può dire di preciso dove arriveranno dato che il futuro è nelle loro mani. Hanno grandi qualità, bisogna lasciarli crescere e la Fiorentina ha grandi tecnici che possono aiutare i ragazzi a migliorare sempre di più”. Il Gila ha avuto poi modo di parlare anche della sua bella rete (anche se purtroppo inu-tile ai fini del risultato) messa a segno due domeniche fa a

San Siro contro l’Inter, ma anche di quelle due importanti occasioni da gol purtroppo sprecate. “Riuscire a fare una tripletta a San Siro sarebbe stato il massimo. Ho fatto un gol bello, però peccato per la sconfitta.” E’ un premio ad ogni modo meritato quello consegnato a Gilardino, poiché le sue 56 reti messe a segno fino ad adesso con la maglia viola gli hanno permesso come ben sappiamo di superare nella graduatoria dei cannonieri gigliati un campione come Roberto Baggio, ed ha espresso proprio in questa occa-sione tutta la sua soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo. Sul suo futuro non si è voluto sbilanciare troppo, e alle domande riguardo l’argomento in questione ha rispo-sto confessando che ama veramente giocare in una piaz-za come quella di Firenze, così calorosa e attaccata alla squadra, ma per saperne di più sul suo prossimo destino dobbiamo aspettare la fine di questo strano campionato. Noi del Brivido Sportivo abbiamo invece voluto porre una domanda un po’ più curiosa ad Alberto, e cioè come mai ha abbandonato da tempo la sua famosa esultanza del “violino”. Ha risposto dicendo: “E’ vero, da qualche tempo ho voluto festeggiare i miei gol in maniera più casuale, ma tornerò molto presto ad esultare alla vecchia manie-ra”. Rimane solo da vedere, in conclusione, se il Gila la prossima volta suonerà davvero il “violino” in maglia viola oppure no. Del resto, come cantava anche Tiziana Rivale nell’83 a San Remo, “sarà quel che sarà...”

L’Angolo del tifosodi Luca Capanni GODOT NON ARRIVA PIù

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E anche questa partita è archiviata. Persa, prima di subi-to, nei polverosi annali che nessuno andrà a tirare fuori. Perché nessuno se ne vorrà più ricordare. L’ultima partita di campionato all’Artemio Franchi. Uno stadio pressoché vuoto. L’amore per la squadra sta man mano scemando, complice un’annata senza entusiasmo e un futuro per nulla definito. Se si aggiunge il clima, con un acquazzone che si è abbattuto su Campo di Marte giusto il tempo del pre e del dopo partita, e l’orario stesso della gara, il piatto è servito. Un fallimento di pubblico, per comunque un’ul-tima partita che voleva dire ultima pure per qualche, se non molti, giocatori. C’era poi il Museo dela Fiorentina, il saluto ai “vecchi” che hanno vinto qualcosa d’importante del passato, gli sbandieratori e via e via e via. Ora, para-gonare vincere diciotto scudetti come ricordare la prima vittoria di una squadra italiana nelle coppe europee, mi pare alquanto azzardato. E’ successo, ieri come nei gior-ni precedenti. Il fatto è che, purtroppo, il tifoso viola altro non può fare, soprattutto quest’anno, che vivere di ricor-di. Come quella vittoria, come gli scudetti, rubati o vinti, come le coppe, come “ho visto giocare Batistuta e Rui Costa”. Ricordi, come la partita di Liverpool e la finale di Coppa Uefa mancata per un rigore. Ecco, quelli sono ri-cordi meno lontani, e quindi sogni più raggiungibili. Inve-ce, un anno inutile per un’inutile scelta di non rinnovare la squadra con l’arrivo di un nuovo allenatore. Ma di af-

fidarsi alla motivazione di molti che alla fine dei conti neanche c’è stata. Così, a giugno del 2011, ci si trova al nono posto in classifica, qualificati al terzo turno di Coppa Italia per la pros-sima stagione e con una squadra da rifondare qua-si completamente. Quasi,

perché molto dipende da chi ora indossa la maglia viola. Ma molto anche dalle decisioni in società. Andrea Della Valle ha detto che tra un paio di settimane sapremo tutto. Meglio così. Di certo, la prossima stagione della Fioren-tina sarà di nuovo un enigma, affidato al ritorno di Jo-vetic e ad una campagna acquisti/cessioni impegnativa. E quello che si doveva fare quest’anno, cioè creare un nuovo gruppo per ripartire, verrà fatto il prossimo. Per-dendo così, se le cose vanno come non devono andare, anche il 2011/2012. Possibile che più di così quest’anno

non si poteva fare? Possibile, ma non certo. Perché dare sette a questa stagione pare così fuori luogo che solo Mencucci poteva dirlo. Imbarazzante, dopo l’infortunio di Gilardino, notare come non ci fossero attaccanti in pan-china. Come imbarazzante la scelta di far entrare Natali, con il Bologna che giocava con il solo Di Vaio. Come vergognoso, vista la disponibilità del terzo cambio, non fare entrare Donadel neanche per un minuto. Non ha accettato la proposta della società per il rinnovo, ma il buon Sinisa l’ha usato spesso quest’anno e lui ha rispo-sto sempre presente, con tanta corsa e qualche pedata di troppo. Alla fine, è stato l’unico a prendersi un saluto. Per fortuna, ci sono gli striscioni a buttare ironia su tutto. E poi i cori, che all’ironia aggiungono la rabbia per qual-cosa che non è mai andato. Amarezza il mancato saluto della squadra a quei tifosi che si sono presi secchiate di acqua e vento gelido assistendo ad uno spettacolo che se non è biscotto poco ci manca. Di sicuro, rimanga o non rimanga, Montolivo non si è comportato da capitano. Doveva prendere la squadra, portarla sotto la curva e ringraziare i tifosi che nonostan-te tutto sono ancora lì. E magari chiedere anche scusa non solo per la stagione, ma per un’altra prestazione im-barazzante. Invece no. Capo chino e testa all’asciutto degli spogliatoi. Non si chiede di certo una reazione stile Palombo, con le lacrime e tutto il resto, però qualcosa in più ce lo potevamo aspettare. Poco capitano lui, poco uomini anche gli altri. Corvino e Mihajlovic, vuoi per sfi-da vuoi per ringraziare, sono stati gli unici a venire sotto la curva. Si son presi di tutto, oltre l’acqua, ma almeno la faccia l’hanno messa. Faccia che metteranno ancora una volta i pochi tifosi, viste anche le limitazioni, che an-dranno a Brescia. Forse, lontano dal Franchi, qualche giocatore in maglia viola si ricorderà il valore di quello che indossa e l’importanza di chi nel bene e nel male ha sempre seguito la squadra.

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La squadra viola disputa l’ultimo incontro al Franchi per questa stagione e ottiene uno scialbo pareggio contro il Bologna. Cer-ci realizza il suo sesto gol in campionato, ma i felsinei pareg-giano con Ramirez e poco dopo Kroldrup viene espulso com-mettendo fallo da rigore, ma dagli undici metri Di Vaio spreca tutto calciando alto sopra la traversa. In porta si rivede dopo un lungo infortunio Frey. Per un punto sulla situazione abbiamo contattato l’ex bomber Beppe Signori, ex giocatore tra le altre del Bologna.Il pareggio con il Bologna è lo specchio della stagione? “E’ stato un pareggio utile soprattutto per il Bologna al quale serviva ancora qualche punticino per salvarsi. La Fiorentina a inizio stagione era partita con altre ambizioni, ma ha subito la sfortuna di perdere dei giocatori fondamentali. Tutto sommato non è stata proprio una stagione negativa, perché non ha mai lottato per la salvezza, e ciò non era affatto scontato visto che la formazione viola ha occupato, nelle prime giornate, l’ultima posizione solitaria in classifica”.Le parole di Andrea Della Valle suonano come un vero e proprio ridimensionamento o sono state dette per mante-

nere un profilo basso visti gli ultimi precedenti? “Devono parlare i fatti e Corvino dovrà essere bravo a trovare giocatori motivati e che rientrino nell’equilibrio delle casse gigliate”.Quali sarebbero i motivi per cui sembrerebbe essere con-fermato il tecnico Mihajlovic? “Perché non ha fatto male in un clima di emergenza. Però il prossimo, con la nu-ova rosa al completo, dovrà dare di più”.Antonio Cassano può rap-presentare l’acquisto che riporterebbe entusiasmo all’ambiente viola? “E’ sen-za dubbio un giocatore di talento in grado di fare la differenza. Se davvero dovesse approdare alla Fio-rentina bisognerà vedere con quale spirito arriverà. Nel Milan si è visto che ha

poco spazio e in ballo c’è l’Europeo con la Nazionale, ma non potrà pensare di andare a Firenze e giocare in tutti i minuti”.L’Udinese andrà in Champions League e la Roma in Eu-ropa League? “Si sta prospettando questo scenario. La Lazio penso che vincerà contro un Lecce ormai pago, ma l’Udinese

difficilmente non coglierà un punto contro il Milan. La Roma troverà poche difficoltà contro una Sampdoria al tappeto e la Juventus, con tutta probabilità, rimarrà fuori dall’Europa a conclusione di una stagione fallimentare”.Come commenta questa caduta libera della Samp-doria terminata con la retrocessione? “Quando si fanno scelte importanti bisogna pensare anche alle loro ripercussioni e la società blucerchiata, evidentemente, ha sottovalutato il fatto che Cassano e Pazzini realizza-vano l’80% delle reti. E’ chiaro che Maccarone, Macheda e Biabiany non sono state scelte indovinate e che il cam-bio di allenatore non ha portato ai frutti sperati. Parados-salmente anche un giovane come Marilungo, ceduto all’Atalanta, poteva far comodo, ma con il senno del poi è tutto troppo facile”.

Manca una giornata alla fine del campionato di serie A nu-mero 109, il 79° a girone unico, e una volta tanto sono soddi-sfatto e contento dei verdetti, a parte l’ultimo posto libero per la Champions che sarà assegnato il prossimo fine settimana. Il Milan ha meritatamente vinto lo scudetto, Inter e Napoli vanno meritatamente in Champions League, così come il Palermo in Europa League, mentre Bari e Brescia scendo-no nella cadetteria. La Sampdoria è un caso a parte poiché ritengo che i blucherchiati abbiamo strameritato di andare in serie B. Qualcuno potrebbe considerarlo un giudizio ec-cessivamente severo, ma in questo caso particolare il male voluto non è troppo, anzi potrebbe essere l’inizio della fine. Garrone aveva tra le mani una squadra qualificata (merita-tamente) ai preliminari di Champions League per i quali non ha investito come avrebbe dovuto e quando la Sampdoria è stata eliminata e relegata in Europa League, secondo me, aveva già in mente di smontare la squadra, dando via i due

pezzi pregiati quanto prima, pensando di poter tenere la ca-tegoria con quello che restava. È vero, ha perso in un colpo solo Del Neri, Marotta e Paratici, ma come poteva pensare di affrontare la Champions con un allenatore come Di Carlo che, onestamente, ha sempre lottato per non retrocedere? E Cavasin fa il pari con il suo predecessore. Vendendo Cas-sano al Milan e Pazzini all’Inter, favorendo Berlusconi e Mo-ratti, ridisegnando i valori del campionato, Garrone ha dato un messaggio inconscio ai suoi giocatori, un messaggio di resa incondizionata che si è tradotto nelle sconfitte messe in fila nel girone di ritorno. Polemizzare con gli arbitri (il gol di Pozzi era regolare, ma non lo era quello del pareggio della Samp e poi c’era un rigore sacrosanto per il Palermo, tanto per intendersi…) non serve a niente, serve solo a nasconder-si dietro un dito e, sinceramente, i cori, gli applausi, le lacrime di Palombo non mi commuovono, perché tutto questo poteva essere evitato. Garrone ha dimostrato una grande incompe-

tenza, con l’addio di Del Neri finiva un ciclo, ce n’era un altro da iniziare, cambiando tutto, anche i giocatori che avevano fatto il massimo, ma non a metà stagione, bensì prima del ritiro, nuovi stimoli, nuovi soldi in tasca e nuova Sampdoria, magari più competitiva, chissà. Adesso dovrà riportarla in serie A per poter andare nuovamente in giro per Genova a testa alta, ma la cicatrice nella storia di questa società non si rimarginerà mai e non sarà più quella Sampdoria che tutti gli sportivi speravano potesse tornare a vincere lo scudetto. Garrone è riuscito a cancellare anche quell’alone di simpatia che Vialli e Mancini avevano scolpito nel cuoio. La matema-tica non condanna ancora la Juventus, mentre condanna la Roma fuori dalla Champions, ma credo che i bianconeri meri-tino di non andare nelle coppe europee, come nella stagione 1991-92, quella del dopo Maifredi (’90-91). Ecco, Del Neri avrà finalmente un record da condividere.

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10martedì 17 maggio 2011

I’nonno e ci ha la gricemia arta. E biscotti e gni fanno male, e gliel’ha detto i’dottore! Ora un me li fae nell’urtima partia di campionato se no e vi denun-cio pe’ tentativo di nonnicidio! Come e si fa a non vin-ce’ contro un a banda di

scompaginati come i’Bologna di’poero ciuffo Male-sani e un si sa. I’ primo tempo e un n’avean visto boccia. Poi, negli spogliatoi… e un lo so, ma siamo entrai come ‘n trance. Un crosse ciondolo con Frey che conferma d’esse’ quello di prima, se un gli dan-no le spinte e un n’esce, e con Lollo Rompihollo che pare ‘mbulettao ‘n terra come un papero all’in-grasso. Risurtao, i’ragazzino appena entrao e sarta e patapunfete, frittaa! E un basta, sulla prima palla lunga i’Brindella danese e gli annaspa co’ gamboni e perde tre metri su quattro da Di Vaio e lo rincorre fino a dentro l’area, poi, quando gli è sihuro che gli è rigore, e lo sdraia! Rosso e penarty! Fin qui e la sarebbe anche coglionaggine co’ i botto e basta, ma quando i’nonno e vede DiVaio tira’ alla luna e gni viene e’ primi sospetti. Confermati da tutto ic-che vien dopo, un giohino a non fassi male che e commove! Nemmen quando e rimangano ‘n dieci anche loro perché i’bambino uruguagio, gni piglia un attacco di tottite e manda l’arbitro a qui paese

le cose e le cambiano. Totti e ci ha l’immunità parlamen-tare, ma te no, pischello, o icche tu credi? ‘nsomma tutto tranquillo pe’ non fassi male. Ma di che vu’ avei paura o Balanzoni? La Sampdoria ‘n panca e la ci ha Cavasin! E gli è una sicurezza! E gli hanno fatto nove punti ni’ girone di ritorno, ma ‘ndo tu vo’ che vadino! ‘Nfatti, puntuali e

riperdano anche co’ i’Palermo. Ma veniamo a noi che ci se n’ha abbastanza de’ cavoli nostri da pensare. I’tigre e comincia a preoccupare. Ma icche gni avra’ fatto D’Ago-stino pe’ lasciallo tutto i’ tempo a tira’ l’umido ‘n panca? Se ortre a Caravaggio e va via anche lui un’artr’anno pe’ vede’ giohare a i’ carcio e ci tocca a gira’ canale! E dice

che gli ha l’idee chiare! Speriamo, per-ché mi sembra ‘nvece che brancolin miha poho.Uno dice che gli è fino i’cicro (più che artro e gli hanno buhato, anzi e n’ha buhate diverse) e rihompra tutto novo, uno dice che un sia-mo l’Udinese (magari e si fosse, e ci hanno dao 15 punti, per ora, e vanno in Scempionse!) e che un si vende tutto. ‘Nsomma speriamo che quarcuno e ci aiuti perché e mi sem-bra si sia in una banda di vincoli e sparpagliai miha da poho. Pe’ dige-rire e biscotti e mi toccherà a ribe-re, e poi e dihano che mi fa male, ma se ci vole, e ci vole, se non chi lo butta giù i’sehondo tempo d’oggi. E gli era peso sodo, orca se gli era peso. Comunque sia e un po’ manca’ mai i’solito bercio: Forza Violaaaaaaaaaaaaaa!

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Salvatore Bagni alla Rai, nel corso di Inter-Roma, semifinale di Coppa Italia: «Bravissimo Chivu, ancora una volta segue il taglio di Vucinic. Ottima prestazione dell’olandese». Ma Chivu non era nato in Romania?*Su Sky va in onda la finale di Coppa d’Inghilterra tra Stoke e Manchester City, Gianluca Vialli delizia i telespettatori con importanti affermazioni: «Lo Stoke City è una squadra che gioca all’inglese».*A Stadio Sprint, Giovanna Carollo si scatena con una notizia sensazionale: «Le agenzie stampa riportano una dichiarazione di Guidolin: ha detto che

farà ballare come Michael Jackson i suoi giocatori di co-lore. Sono bravissimi». Varriale conferma l’attendibilità della fonte: «Si, lo ha detto qui da noi, poco fa».*

A Quelli che il Calcio su Raidue, alla fine del primo tempo, entrano completamente nel pallone. La Sampdoria è tre punti dietro il Lecce e nessuno riesce a capire se sia già in B. Per fortuna interviene l’esperto Massimo Caputi: «Io adesso non so come sono messi negli scontri di-retti….». Meraviglioso.*

Andrea Della Valle, al termine di Fioren-tina-Bologna, tira un consuntivo sul cam-pionato che si sta concludendo: «È stata un’annata dignitosa». Sarà anche vero, ma l’unico traguardo raggiunto dalla Fio-rentina targata Mihajlovic è stato quello di riuscire a svuotare lo stadio, compresa la curva Fiesole.*Dopo la sconfitta di Catania sfuma la Champions per la Roma. Montella cerca di difendersi: «Il futuro? Se rimarrò, dirò la mia». Probabilmente non sapremo mai cosa avrebbe voluto far sapere Montella al popolo giallorosso.

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Daniele Trambusti è attore di cinema e teatro. Ha lavora-to al fianco dei fratelli Taviani, di Alessandro Benvenuti (è stato anche nei Giancattivi), Maurizio Nichetti, Luca Man-fredi, Paolo Hendel, Chiara e David Riondino, Franco Parenti e Giuseppe Ferlito. Adesso è in tour con Angela

Finocchiaro da tre anni, “una delle poche attrici che riesce a fare esauriti”, precisa Daniele.Ma il suo ultimo spettacolo è ‘Guitarrismo’, dove si parla anche di calcio... “‘Guitarrismo’ è uno spettacolo comico nel quale suono la

chitarra: è incentrato sul rapporto fra chitarra, donne, sessualità e incomprensione. Faccio degli accostamenti fra la chitarra e la donna: si va d’accordo o no? Io sono chitarrista da undici anni, ma perché i maschi vanno a trans? È uno spettacolo comico, tuttavia curioso: nessuno ha mai visto questo aspetto della chi-tarra. Faccio cinque brani seri e il resto è da ridere, per cui il pubblico è spi-azzato. Gli autori che hanno scritto con me ‘Guitarrismo’ sono Alessandro Bini e Bruno Magrini, quelli del libro ‘Goodbye Careggi’. I due sono patiti di calcio e nello spettacolo infatti ci sono diverse battute in tema: è la prima volta che faccio delle citazioni sul cal-cio”.Ma le piace? “Sì, ma non l’aggressività che c’è nel calcio di ora, preferisco il calcio stori-co fiorentino fino agli anni ‘70 e ‘80: prima il calciante puniva chi commetteva delle ir-regolarità; chi faceva delle scorrettezze nel calcio storico, se ne assumeva davvero la responsabilità”.Lei ha mai giocato? “Nella Sales, ero terzi-no: una rabbia! Facevo bene gli allenamenti, ma nelle partite mi emozionavo: incontrare

la Rondinella per noi era come incontrare la Fiorentina. Però, ripeto, non amo il calcio perché i giocatori di serie A guadagnano troppo e non danno un bell’esempio”.La sua prima allo stadio? “Per Patti Smith! Gli stadi mi fanno paura, mi ricordo che in Cile furono adoperati dai dittatori per altri scopi. E poi io darei più spazio ad altri sport. Mi piace il rugby, mio figlio ha giocato a rugby e ho amici nel Cus Firenze, quando c’era lo sponsor Carnicelli e rischiarono la serie A. Mi piace la canoa, ho fatto disc-esa fluviale, sport faticosi, ma a sessant’anni voglio ricominciare! Ho praticato ciclismo e sollevamento pesi. Ho anche gareggia-to quando ero nei pomp-ieri!”Per saperne di più su Daniele Trambusti: www.danieletrambusti.com.

“ALLO STADIO, mA PER PATTI SmITH”Parola all’attore Daniele Trambusti Calcio anch’io

di Enrico Zoi

I ragazzi di Renato Buso confermano il loro vizio di darci grandi soddisfazioni. La giornata calda afosa di sabato è stata com-pensata con l’incitamento dei tifosi viola che affollavano la tribu-na delle Caldine. Si, perché questa Primavera è entrata ormai nel cuore di tutti: l’unica squadra finora capace di portare un trofeo a Firenze, ma anche un gruppo di ragazzi che riflettono la grande umiltà dell’allenatore. Si parte con il solito 4-3-3 contro il Catania, Salifu, sempre più titolare, prende il posto di Agyei a centrocampo. Parte bene la Fiorentina, che già al 5’ minuto colpisce un palo su punizione di Carraro. I ritmi non sono alti, è evidente la superiorità tecnica dei viola, che con Acosty e Pic-cini sulla destra creano superiorità numerica. Il Catania, però, non è da sottovalutare, bada molto a contenere, a difendersi e ad affidarsi alle ripartenze. Al 25’ su cross di Acosty, il brasiliano Matos, in anticipo di testa sul difensore catanese, mette la palla in rete e porta avanti la Fiorentina. Vantaggio più che meritato, vista anche la poca pericolosità dell’avversario. Ma un solo gol non basta mai e Buso incita i suoi a rimanere in attacco e a chiudere la partita già all’inizio del secondo tempo. Infatti, nella ripresa, non cambia il motivo della prima frazione: a conferma di

ciò arriva la rete del centrale difensivo Fatticcioni, al suo secon-do gol stagionale. Alessio mette dentro di testa alle spalle del portiere Pandolfi un calcio d’angolo battuto da Carraro. E ora è tutto in discesa. Il Catania non reagisce, i viola amministrano la partita senza correre particolari rischi. Ma una sola distrazio-ne basta a far riprendere forza al Catania, ed il gol di Cuomo per il momentaneo 2 a 1 sembra un fulmine a ciel sereno su una partita che sembrava chiusa. Fatticcioni pasticcia in area e consegna la palla nei piedi del giocatore catanese a cui non resta altro che tirare forte a rete. Il Catania ci prova a pareggiare la partita, ma i pochi attacchi pericolosi si infrangono sul muro viola. La paura dura poco, il bomber di questa squadra, Pietro Iemmello, chiude definitivamente il match all’89’. Poco c’è da dire riguardo alla prestazione dei baby viola, superiorità eviden-te nel complesso e soprattutto si sono riviste le ottime prestazio-ni da parte di Iemmello, Taddei e Carraro, in questa ultima parte di stagione un po’ appannati. La Fiorentina quindi accede alle final eight di campionato che si giocheranno a Montecatini dal 4 al 13 giugno. Le squadre sono: Genoa, Juventus, Fiorentina, Varese, Atalanta, Milan, Roma e Lazio.

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E’ una partita che passerà alla storia quella giocata allo stadio Rigamonti tra Brescia e Fiorentina il 30 gennaio 1966, valida per il secondo turno del girone di ritorno. Quel gior-no, infatti, debutta in serie A con la casacca viola uno dei giocatori che regaleranno grandi soddisfazioni ai tifosi gigliati. Luciano Chiarugi, diciannove anni appena compiuti (è nato a Ponsacco il 13 gennaio 1947), dopo avere fatto tutta la trafila nelle formazioni giovanili della Fiorentina, dalla scuola calcio (allora si chiamava N.A.G.C., nucleo addestramento giovani calciatori), alla Primavera, fa il suo esordio in prima squadra. Il tecnico viola Bep-pe Chiappella ha già osservato il ragazzino fare faville nelle formazioni giovanili. E’ un’ala rapida, dotata di un buon dribbling e di un tiro forte e preciso. E così per sostituire Kurt Hamrin, il capitano, decide di puntare su di lui. A destra, nel ruolo abitualmente occupato dal campione svedese, viene spostato l’argentino Morrone, che gioca normalmente a sinistra. Chiarugi debutta, dunque, con la maglia numero undici. Chiappella ha fiducia in lui ed è sicuro che non lo deluderà. La Fiorentina si presenta al Rigamonti in buone con-dizioni. La settimana precedente ha battuto al Comunale l’Atalanta per 1-0 con una rete di Hamrin. Il tecnico viola manda in campo la seguente formazione: Albertosi; Rogora, Castelletti; Pirovano, Ferrante, Brizi; Morrone, Merlo, Brugnera, De Sisti, Chiarugi. Sono tanti i ragazzini schierati. Oltre a Chiarugi ci sono Brugnera (20 anni), Merlo (20), Ferrante (21), oltre a De Sisti (23) e Brizi (24), appena più esperti. Nelle file del Brescia ci sono tra gli altri l’ex terzino destro gigliato Enzo Robotti, l’ex centravanti della Roma, l’argentino Manfredini, e il capitano storico delle “rondinelle” in quella stagione appena tornate in serie A, Rizzolini. E’ proprio uno dei ragazzini terribili della Fiorentina, il centravanti vene-ziano Mario Brugnera ad aprire le danze e a portare in vantaggio la squadra di Chiappella dopo appena quattordici minuti di gioco. Il Brescia si porta in avanti. Ma i difensori viola fanno buona guardia. I due centrali Ferrante-Brizi cominciano a fare le prove generali per diventare una delle coppie più forti del calcio italiano. E poi dove non arrivano loro, ci pensa Enrico Albertosi, il portiere della Nazionale. E Chiarugi? E’ un pò emozionato, ma cerca di fare ugualmente la propria parte. Sulla sua strada, tra l’altro, si ritrova Ro-botti, che ben lo conosce. I due si sono affrontati tante volte in allenamento durante le partitelle infrasettimanali. All’attacco comunque ci pensano Morrone e Brugnera a tenere sulla corda i difensori bresciani. L’incontro si mantiene equilibrato. Ma a otto minuti dalla fine viene concesso un rigore alla Fiorentina. Ci pensa Claudio Merlo, con l’incoscienza dei suoi vent’anni, ad andare sul dischetto e a realizzare il gol della tranquillità. Partita chiusa allora? Niente affatto. Anche il Brescia si procura un rigore tre minuti più tardi. E Pagani lo trasforma. Gli ultimi trecendo secondi di gara sono emozionanti. Le “rondinelle” si proiettano tutte all’attacco alla ricerca dell’insperato pareggio. Ma Albertosi compie una bella parata e salva il risultato. La partita finisce così con la vittoria della Fiorentina per 2-1. Per Luciano Chiarugi è un esordio positivo. Dopo quella di Brescia giocherà altre

138 partite di campionato con la maglia viola, realizzando 39 reti. E vincerà uno scudetto nella stagione 1968/69, oltre che una Coppa Italia e una Mitropa Cup nella stagione del suo esordio, 1965/66. Poco più di venti giorni dopo il suo esordio in serie A, intanto, si aggiudicherà il primo trofeo prestigioso della sua carriera. Trascinerà la Primavera della Fiorentina alla conquista del primo torneo di Viareggio della sua storia. E nella finale con il Dukla Praga realizzerà una delle due reti gigliate.

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Ovvia che si parte pe’ l’urtima, e poi anche e’ maghi e vanno ‘n ferie. E nostri e ci son belle che andai, quelli di’Brescia idemme, pe’ ‘ndovinalla e ci vorrebbe la trottola e anche pe’ gli strologhi a la si fa dura. Siccome più forti di’Brescia, anche se autofinanziati, ancora e si sarebbe, torti anche gli stimoli da tutte e due le parti e si dovrebbe vince’ noi, quindi “2” e un se ne parli piue. Bologna-Bari 1, gli è un’artra di’ campionao degli ombrelloni, però i’Bologna e gioha ‘n casa, magari e vince. Cagliari-Parma X, idem come prima, ma i’Parma e pa’ più ‘n palla degli isolani che e perdan da tutti da un po’di tempo ‘n qua, magari questa vorta, ‘n casa, e pareggiano. Genoa-Cesena 1, e romagnoli si saranno dati alle libagioni pe’ festeggia’ la sarvezza, i’Genoa ‘n casa, anche se gnene ‘mporta poco, e dorebbe vincere. Inter-Catania 1, come prima, anche se Simeone magari un dispettuccio a’ su’ vecchi e gnene vorrebbe anche fare. Juventus-Napoli X, i’passaggio delle consegne di Mazzarri? Partita che conta poho, sortanto pe’ la gloria, se pareggiano e un piange nessuno. Lecce-Lazio 2, la Lazio la ci ha ancora quarche vaga speranza di Scempionse, i’Lecce la panza piena dalle feste, gli è facile che vincano gli ospiti. Palermo-Chievo 1, i’Chievo e s’è visto

con l’Udinese ‘n che condizioni mentali gli è, e pensan tutti a i’mare, e a Palermo gli è vicino. Roma-Sampdoria 1, un ci dovrebbe esse’ gara, a meno che la Samp, ormai tranquilla perché peggio che morti e un si può, la un n’inventi un canto di’ cigno. Udinese-Milan X, i’pareggio e sembra scritto dalla logiha, ma le son du’ squadre che pe’ i’pareggio le un son abituate a giohare. Ovvia e così e sìè finio anche l’urtima, ora e va ai’mare anche lo strologo a ritemprassi pe’ quest’artr’anno. Auguri a tutti e Forza Violaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

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Ultimo appuntamento con la serie A, nella quale i giochi sono tutti fatti. C’è soltanto da assegnare l’ultimo posto in Champions League e in Europa League. Alle ore 18 inizia la serie delle partite inutili tra le quali spicca Bologna-Bari. I felsinei proveranno a congedarsi dal proprio pubblico nel miglior modo possibile. Il segno 1 non è alto ma appare abbastanza scontato (quota 1,55). Brescia-Fiorentina è una partita che si potrebbe disputare in campo neutro sul lungomare di Riccione. Gli spettatori preferi-ranno andare al mare che sobbarcarsi 90 minuti inutili. Alla fine un pareggio sarebbe il risultato più logico. Noi puntiamo il segno X che è strapagato (3,00). Anche per assistere a Cagliari-Parma non si dovrebbe fare a cazzotti per entrare. Ci affidia-mo fiduciosi al segno X (quota 3,00). Inter-Catania sarà l’occasione per i giocatori neroazzurri per chiudere in bellezza. Il segno 1 non sembra essere in discussione (quota 1,55). Alle ore 20,45 la Juventus incontrerà il Napoli fresco di qualificazione Champions. Dopo aver fallito clamorosamente tutta la stagione, i giocatori di Del Neri avranno l’opportunità per farsi perdonare. Compito non facile, ma il segno 1 può starci (quota 1,95). La Lazio ha poche speranze di qualificarsi in Champions: deve battere il Lecce e sperare che il Milan vinca a Udine. Segno 2 bancato a 1,40. La Roma se la vedrà con la Sampdoria retroces-sa in serie B. I giallorossi devono fare almeno un punto per avere la matematica certezza dell’Eu-ropa League. Segno 1 a 1,22. Chiudiamo con Udinese-Milan. State certi che i rossoneri non rovineranno la festa dei Friulani. Il segno X ha una quota bassa ma sicura. La nostra multipla ha una quota da 104,42. Puntando 8 euro otteniamo una bolletta da 1054,65 euro, bonus compresi.

Bologna-Bari 1Brescia-Fiorentina XCagliari-Parma XInter-Catania 1Juventus-Napoli 1Lecce-Lazio 2Roma-Sampdoria 1Udinese-Milan X

La Mandrakatadi Massimo Gianni

MERCATO DI B, PRIMA E SECONDA DIVISIONE – Piace al Siena l’attaccante del Bari, Barreto, nel mirino anche della Fiorentina, che nella città del Palio ricostitui-rebbe la coppia con Reginaldo che fece le fortune del Tre-viso di Pillon. Rottura tra Conte e l’attaccante Mastronun-zio non convocato per la trasferta di Ascoli e dato come partente. Nicola Caccia, ex allenatore della Sangiovanne-se, fermo da alcune stagioni, potrebbe essere inserito nei quadri tecnici del settore giovanile del Livorno. Caccia nei giorni scorsi, a tal proposito, ha avuto un colloquio con il dirigente amaranto Signorelli, uno degli uomini di fiducia del presidente Spinelli. Congelato il passaggio del difen-sore Lollini, dalla Lucchese al Siena, dopo l’infortunio al legamento del ginocchio che ha colpito il centrale umbro. Tre acquisti per il Perugia. Dal Sansepolcro arriva l’ester-no d’attacco Ferri – Marini, dallo Scandicci l’attaccante Gucci e dal Castel Rigone il centrocampo Giuliacci. Con l’Empoli sarà rinnovato il prestito del difensore di fascia

Pupeschi, mentre della vecchia guardia sono stati confer-mati il portiere Riommi, i difensori Cacioli e Taccucci, e il centrocampista Mocarelli. Smentito l’interessamento per il centrocampista Coresi del Foligno, mentre nel mirino c’è una punta prolifica che potrebbe essere Ferrari, del Lumezzane. Confermato il tecnico Battistini, è sospesa la posizione del diesse Arcipreti, che non lega con il dirigen-te Fedeli, uno dei principali soci del presidente Damaschi. Il Casale ha riconfermato, dopo la salvezza senza passa-re per i play-out, il tecnico di Viareggio Francesco Buglio.MERCATO D, ECCELLENZA, PROMOZIONE E I CA-TEGORIA – La Fortis nonostante la retrocessione in Eccellenza, al culmine di una lunga serie di polemiche per il risultato ‘sospetto’ maturato al termine di Sestese-Montevarchi, presenterà domanda di ripescaggio in cate-goria. Enrico Gutili e la dirigenza dello Scandicci stanno parlando della riconferma del tecnico di Prato per la terza stagione consecutiva sulla panchina della società fioren-

tina. Andrea Ivan, ex portiere di Florentia Viola, Livorno e Siena, difenderà nella prossima stagione la porta del Fiesole Caldine, mentre dopo quattro stagioni coincise con due promozioni dalla Seconda Categoria alla Promo-zione, l’allenatore Balzano lascia la guida tecnica della Floriagafir. La Sinalunghese, fuori dai play-off di Eccel-lenza, ma impegnata con la Juniores nelle finali nazionali, al termine di questa manifestazione deciderà il futuro del tecnico,Bonifacio. Brini, ex allenatore del Teron-tola, è il nuovo tecnico del Foiano. Tommasini, ex portiere del Foligno, è il nuovo numero uno del Collepepe, sodalizio della provincia di Perugia, neo promosso in serie D.

BARRETO PIACE ANCHE AL SIENA Succede in Toscana di Gianni Di Ferdinando

PALLANUOTOa cura di Ruben Lopes Pegna

Niente Coppa Len per la Rari Nantes Florentia. La squadra di Riccardo Tempestini non ce l’ha fatta a conquistare la quinta piazza, che le avrebbe permesso di giocare l’anno prossimo in Europa. Il rammarico resta per non aver raggiunto questo traguardo. Tuttavia i biancorossi vanno elogiati per il grande impegno profuso per tutta la stagione. E non bisogna dimenticare che nei quarti di finale dei playoff sono stati eliminati dal Posillipo a Napoli solo nei tempi supplementari. Insomma, con un pizzico di fortuna in più la Florentia avrebbe potuto disputare la Coppa Len anche nella prossima stagione.Nella finale per il quinto e sesto posto con la Lake Iseo Brixia è stata sconfitta sia a Brescia nel match d’andata (10-9), che alla piscina Nannini in quello di ritorno (17-15). Ci ha provato con tutte le proprie forze la Florentia a raggiungere il quinto posto e nelle due gare con i lombardi ha confezionato due prestazioni sicuramente all’altezza. Ma per un soffio non ce l’ha fatta. Sperava, quanto meno, di portare la Lake Iseo

Brixia alla “bella”, dopo la sconfitta nella prima gara, contando sul fattore campo. E alla Nannini ha giocato alla pari con gli avversari almeno per metà partita (il risultato era di 7-7 dopo i primi due tempi). Poi c’è stato un calo nella terza frazione di gioco, chiusa in svantaggio per 13-11. E nella quarta (il parziale è stato di 4-4) non c’è più stato spazio per la rimonta. Le reti della Florentia sono state realizzate

da Radu (2), Ninfa, Pagani (4), Razzi, Andrea Di Fulvio, Francesco Di Fulvio, Sottani, Gobbi e Bini.

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SASSARINI (PIANESE) – Ecco un allenatore

vicino al grande salto nei professionisti dopo una stagione culminata con l’ingresso, un pochino a sorpresa, nella finale play-off grazie all’eliminazione della la corazzata Castel Rigone. Il Gavorrano, che da tempo lo sta seguendo, gli sta strizzando l’occhio.MASI (PONTEDERA) – Ha iniziato la stagione sulla poltrona di casa, con la dirigenza della società pisana che non lo aveva confermato. Richiamato in corso d’opera, ha rimesso sulla giusta rotta di navigazione la nave raggiungendo la finale dei play off. E l’opera non è certamente finita...

MEZZANOTTI (SANSEPOLCRO) – Non finisce di stupire il Sansepolcro dei miracoli che si pone come uno dei favoriti per la vittoria dei play-off di serie D, dopo aver fatto fuori in semifinale il Todi. Uno dei protagonisti di questa nuova favola, è sicuramente il tecnico Mezzanotti, all’esordio in panchina e già nel mirino di alcune società di Seconda Divisione e anche del blasonato Rimini.DONADEL (FIORENTINA) – Saluta il pubblico viola con un giro di campo al termine della gara con il Bologna che sa tanto di addio. Il giusto tributo a un giocatore umile, mai sopra le righe e che la Fiorentina avrebbe fatto bene a trattenere. Negli spogliatoi di qualunque squadra certi elementi non dovrebbero mai mancare.

MENCUCCI(FIORENTINA) – Assegnare un bel sette

alla stagione della Fiorentina ci pare fuori luogo, lontano dalla realtà. Non sarebbe stato meglio cospargersi il capo di cenere e ammettere errori e responsabilità? La gente nei giudizi non si fa certo condizionare dalle parole.LJAIJC (FIORENTINA) – Gioca gli ultimi cinque minuti, insignificanti, della gara con il Bologna. Conferma che, per lui, si tratta di un finale di stagione da dimenticare considerato che non riesce nemmeno più ad alzare le parabole dal calcio d’angolo. Che involuzione!

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Rios in azione contro Udi-ne (foto: Donatella Berninii)


Anche se sconfitti, gladiatori fiorentini continuate a cre-derci, a lottare a scaldare i nostri cuori: la top Ten è lontana solo un punto. Dopo la grande impresa contro Calvisano, infatti, non si ripete in casa il Firenze Rugby. Merito del Catania, di un grande Pucciariello, che ha sa-puto gestire tatticamente la squadra etnea, realizzando anche a pochi minuti dalla fine la meta che ha sancito la vittoria ospite. Sicuramente il Consiel non è stata la stessa squadra ammirata sette giorni fa: lenti nelle ri-partenze e in sofferenza negli ultimi dieci metri nelle fasi

di attacco. Sopratutto nel primo tempo, la grande mole di gioco dei gigliati ha prodotto solo un calcio piazzato di Wynne, mentre gli ospiti, affacciando-si timidamente, ma con grande ordine nelle metà campo fiorentina si sono procurati due calci piazzati trasformati magistralmente daL solito Pucciariello. A un Firenze a sprazzi spettacolare, con azioni alla mano di estrema eleganza si è contrapposto un Ca-tania che ha saputo gestire meglio i punti d’incontro rallentando il gioco e costringendo i ragazzi di Ghe-

lardi a falli evitabili che hanno ulte-riormente penalizzato le numerose iniziative d’attacco.Nel primo quarto d’ora della ripresa, Firenze spende tutto realizzando due mete con Filippini e poco dopo con Ca-gna, tutte trasformate da Wynne. I sici-liani, nell’unica azione offensiva, vanno subito in meta con Doria, e quando a quattro minuti dalla fine uno splendido calcio piazzato di Wynne ci poteva spia-nare la strada alla vittoria (20 a 13) si sca-tena l’orgoglio della squadra di Arancio. Grazie ad un’invenzione di Pucciariello e una dormita della difesa biancorossa, il San Gregorio riapre così la partita prelu-

dendo alla beffa finale che arriva a tempo scaduto con il piazzato del migliore in campo Pucciariello.Ora l’unico obiettivo è vincere a Catania: o realizzando quattro mete per il bonus o segnando due mete in più dei siciliani. Tutto è possibile, il sogno continua: apri-te il cassetto è fatelo volare via. Marcelo Segundo, a fine match, appare comunque preoccupato: “Sono sta-ti bravi a sporcare il gioco rallentando le nostre azioni offensive. Loro sono una squadra fisica che ha saputo metterci in difficoltà sui punti d’incontro. Abbiamo fatto molta fatica ad andare in meta. Per il ritorno mi aspetto una partita molto difficile”.

Nel 1861 nasce la prima “Società per il Tiro a Segno Nazionale” con l’intenzione di permettere a tutti i cittadini italiani di imparare ad usare le armi.In quel periodo uno degli uo-mini più “famosi” d’Italia era Giuseppe Garibaldi e per questo motivo moltissime Sezioni decisero di nomi-narlo Presidente Onorario. Ancora oggi non è difficile trovare poligoni che espongono orgogliosamente un bersaglio che fu usato dal famoso nizzardo.Per il tiro venivano usati solamente fucili e su distanze “militari”, cioè 100, 200 e 300 metri.Nel 1894 venne fondata, su iniziativa privata, l’Unione Tiratori Italiani che solo nel 1910 divenne “Unione Italiana Tiro a Segno” che dopo circa un decennio entrò a far parte del CONI.Nel periodo fascista il compito principale della UITS divenne “l’addestramento al tiro degli obbligati all’istruzione premilitare e postmilitare, nonché di tutti coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e di coloro che richie-dono una licenza di porto d’armi”.Durante la guerra un commissario straordinario, diretto dipendente del mini-stero della guerra, fu messo a capo della UITS il quale, alla fine del conflitto, venne sostituito da un consiglio provvisorio formato da membri dei Ministeri della Difesa e dell’Interno.Bisogna arrivare al 1974 perché la UITS possa riavere un consiglio liberamente eletto e sette anni più tardi, dopo l’approvazione dello Statuto, diviene un ente pubblico (sotto il Ministero della Difesa) e in contemporanea anche una Federa-zione Sportiva del CONI; i suoi soci, cioè gli iscritti a tutte le Sezioni TSN d’Italia,

in linea di massima sono divisi in due categorie: i soci obbli-gati (cioè che devono iscriversi per disposizioni di legge come le guardie particolari giurate) ed i soci volontari, che si iscri-vono per puro piacere perso-nale.A tutto oggi le Sezioni del Tiro a Segno presenti in Italia sono 279, dalle più grandi e spesso sedi di incontri internaziona-

li come Roma, Bologna e Milano alle più piccole come Casale Monferrato o Bagheria.Ma tutte sono unite dalla passione per questo sport così poco conosciuto ma che ha comunque regalato all’Italia anche diverse medaglie olimpiche. Ecco i nomi dei medagliati olimpionici: Renzo Morigi, Oro nella Pistola Automatica a Los Angeles nel 1932 e, sempre nello stesso anno Domenico Matteucci Bronzo, ancora in Pistola Automatica. Dobbiamo poi arrivare a Montreal nel 1976 per avere da Roberto Ferraris un altro bronzo nella Pistola Automatica. Nel 1984 è la volta di Edith Gufler, Argento nella Carabina Aria compressa categoria donne. Per non parlare dell’exploit di Roberto Di Donna ad Atlanta nel 1996, che porta a casa ben due medaglie: Bronzo nella Pistola Libera ed Oro nella Pistola ad aria compressa. Ricordo ancora le telefonate scambiate fra “noi tiratori” in quel mo-mento, di gioia e orgoglio insieme, come se fossimo stati anche noi lì in America a tirare quell’ultimo colpo che ci ha regalato quella fortissima emozione.E concludiamo con Atene 2004 e Valentina Turisini, Argento nella Carabina Sportiva Donne 3 posizioni. Ora aspettiamo Londra 2012 con il nostro Niccolò Campriani e… non diciamo altro.

La Redazione SpoRtiva

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“Stanchi, ma felici”. Que-ste le parole più pronun-ciate al Centro Ginnastica Firenze A.S.D. dopo il dop-pio appuntamento di que-sto weekend al Mandela Forum. Oltre mille persone ad assistere al saggio di fine anno sportivo, anda-to in scena nella serata di venerdì 13. E’ stato più di quanto ci si potesse aspettare, un successo incredibile che si leggeva soprattutto negli sguardi

emozionati dei piccoli e grandi ginnasti, entusiasti di esi-birsi in una cornice così speciale. Circa 2500 presenze, nonostante l’assenza della campionessa del mondo Va-nessa Ferrari e della sua squadra, anche per la finale di serie A1 e A2 di ginnastica artistica maschile e femminile, e di trampolino elastico di sabato 14 maggio, una grande soddisfazione per lo staff del CGF – formato in gran parte

da genitori di piccole ginnaste che volontariamen-te hanno prestato la propria collaborazione per ogni genere di esigenza – e per il presidente della società, Francesca Fattorini. “I commenti positivi che ci arrivano da ogni parte – tecnici, ginnasti, genitori – ci riempiono di orgoglio e ci ripagano dell’impegno profuso”, dicono dalla società giglia-ta. Pezzo forte dell’allestimento, il podio tricolore posto su un enorme palco, illuminato e contornato dalle immagini dei monumenti italiani, apposita-mente montate per la premiazione, in occasione del 150° anniversario dell’unità italiana. Ulteriore soddisfazione viene dal bronzo conquistato dalla ginnasta fiorentina Bianca Boretti con la società Artistica ’81 di Trieste (4° posto in campionato), che si unisce alle belle prove dei ginnasti Jacopo Desolati (con la Livornese) e Gabriele Fibbi (con la Fortitudo 1875 di Schio) in serie A1, e di Ales-sandro Gori (Aurora Montevarchi) in A2. Momento clou della serata, l’omaggio al campione olimpico alla sbarra Igor Cassina che, pur infortunato, ha tenuto ad incontrare il pubblico di Firenze: a lui il prof. Quinto Vadi, colonna

della ginnastica toscana, ha consegnato un trofeo alla carriera, mentre sul megaschermo scorrevano le immagi-ni dei momenti che il campione lombardo ha inciso nella memoria di tutti gli appassionati di ginnastica. “Non ho mai visto una società lavorare con tanta passione ed impegno,

con il solo scopo dell’ottima riuscita di un evento spor-tivo” – queste le parole di Giuseppe Malgeri, diret-tore dell’Associazione Pa-lasport di Firenze (gestore del Mandela Forum). A lui e al suo staff va il sentito ringraziamento del Centro Ginnastica Firenze per la preziosa collaborazione e per essere stati sempre presenti e pronti ad ascol-tare le necessità degli orga-nizzatori.

19Ginnastica

di Maria Consiglia GriecoMigliaia di spettatori per il saggio di fine anno del CGF e la finale di serie A

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CALENDARIO FINALI “CHAMPIONS LEAGUE” 2° Turno (8ì di Finale)

“CHAMPIONS LEAGUE” 2° Turno 8ì di Finale

TUTTE LE 4 SQUADRE PARTECIPANTI ALLA “CHAMPIONS LEAGUE” 1° TURNO FASE A GIRONI

INCONTRI DI ANDATA E RITORNO (ESCLUSO FINALI) COL SISTEMA DELLE COPPE EUROPEE.

(Gol Casa / Trasferta. In caso di identico risultato tra A/R subito CALCI DI RIGORE ad ECCEZIONE DELLE FINALI in cui ci saranno prima 2 TEMPI SUPP.RI DI 5 MINUTI).

OTTAVI DI FINALE RITORNO

QUARTI FINALE ANDATA

QUARTI FINALE RITORNO

ATL. BEGHE’ CAFFE’ DOLCEAMARO

Gara A GIO. 19.05 S.Mauro 20,30 VECCHIA GUARDIA C5

LE RISERVE Gara B

MER. 18.05 S.Mauro 21,15 I SAN MARTINO SHKODRA

Gara C LUN. 16.05 S.Mauro 21,45

VIN. Gara A VIN. Gara E

GIO. 26.05 S.M. Ore 21,15

VIN. Gara E VIN. Gara A

LUN. 30.05 S.M. Ore 22,30

ARG. CORDOBA COLOR SPORT CLUB VELECIKU

Gara D MAR. 17.05 S.Mauro 21,15

VIN. Gara B VIN. Gara F

MER. 25.05 S.M. Ore 21,15

VIN. Gara F VIN. Gara B

MER. 01.06 S.M. Ore 21,00

CLUB 2001 AC GAGGI

Gara E GIO. 19.05 S.Mauro 21,15

VIN. Gara C VIN. Gara G

LUN. 23.05 S.M. Ore 21,15

VIN. Gara G VIN. Gara C

LUN. 30.05 S.M. Ore 21,00

BARZOTTI GALACTICOS

Gara F MER. 18.05 S.Mauro 22,00

VIN. Gara D VIN. Gara H

MAR. 24.05 S.M. Ore 22,00

VIN. Gara H VIN. Gara D

MAR. 31.05 S.M. Ore 21,00

DOTTOR THOMAS ANTANI Gara G

MAR. 17.05 S.Mauro 21,00 BACK IN BLACK

SPORT TEMPO LIBERO Gara H

MAR. 17.05 S.Mauro 20,30 P

CALENDARIO FINALI “CHAMPIONS LEAGUE” 2° Turno (8ì di Finale)








ATL. BEGHE’ CAFFE’ DOLCEAMARO

Gara A GIO. 19.05 S.Mauro 20,30 VECCHIA GUARDIA C5

LE RISERVE Gara B

MER. 18.05 S.Mauro 21,15 I SAN MARTINO SHKODRA



GIO. 26.05 S.M. Ore 21,15


LUN. 30.05 S.M. Ore 22,30

ARG. CORDOBA COLOR SPORT CLUB VELECIKU



MER. 25.05 S.M. Ore 21,15


MER. 01.06 S.M. Ore 21,00

CLUB 2001 AC GAGGI



LUN. 23.05 S.M. Ore 21,15


LUN. 30.05 S.M. Ore 21,00

BARZOTTI GALACTICOS

Gara F MER. 18.05 S.Mauro 22,00


MAR. 24.05 S.M. Ore 22,00


MAR. 31.05 S.M. Ore 21,00

DOTTOR THOMAS ANTANI Gara G

MAR. 17.05 S.Mauro 21,00 BACK IN BLACK

SPORT TEMPO LIBERO Gara H

MAR. 17.05 S.Mauro 20,30 P

CALENDARIO FINALI “EUROPA LEAGUE” 2° Turno (8ì di Finale)

“EUROPA LEAGUE” 2° Turno 8ì di Finale

TUTTE LE 4 SQUADRE PARTECIPANTI ALLA “EUROPA LEAGUE” 1° TURNO FASE A GIRONI






FORZA PALAS DRINKING TEAM

Gara A LUN. 16.05 S.Mauro 21,00

STRACCIONI VALMY HELLAS S.PIERO

Gara B MER. 18.05 S.Mauro 20,30 REAL LOCO GORINEL

Gara C MAR. 17.05 S.Mauro 21,45


MER. 25.05 S.M. Ore 20,30


MER. 01.06 S.M. Ore 21,45

CIN CIN AKUMALTRAVEL



MAR. 24.05 S.M. Ore 20,30


MAR. 31.05 S.M. Ore 20,15

QGS CALCIO A 5 ALPA



GIO. 26.05 S.M. Ore 20,30


LUN. 30.05 S.M. Ore 21,45

NAPOLI CLUB NEGRONI FC

Gara F GIO. 19.05 S.Mauro 20,30


LUN. 23.05 S.M. Ore 20,30


LUN. 30.05 S.M. Ore 20,15

ARCOBALENO LIVERPOLLI

Gara G GIO. 19.05 S.Mauro 22,00 AC DENTI REVOLUTION

RAYO AVELLANEDA Gara H

MER. 18.05 S.Mauro 21,15

CALENDARIO FINALI “EUROPA LEAGUE” 2° Turno (8ì di Finale)








FORZA PALAS DRINKING TEAM

Gara A LUN. 16.05 S.Mauro 21,00

STRACCIONI VALMY HELLAS S.PIERO

Gara B MER. 18.05 S.Mauro 20,30 REAL LOCO GORINEL

Gara C MAR. 17.05 S.Mauro 21,45


MER. 25.05 S.M. Ore 20,30


MER. 01.06 S.M. Ore 21,45

CIN CIN AKUMALTRAVEL



MAR. 24.05 S.M. Ore 20,30


MAR. 31.05 S.M. Ore 20,15

QGS CALCIO A 5 ALPA



GIO. 26.05 S.M. Ore 20,30


LUN. 30.05 S.M. Ore 21,45

NAPOLI CLUB NEGRONI FC



LUN. 23.05 S.M. Ore 20,30


LUN. 30.05 S.M. Ore 20,15

ARCOBALENO LIVERPOLLI

Gara G GIO. 19.05 S.Mauro 22,00 AC DENTI REVOLUTION

RAYO AVELLANEDA Gara H

MER. 18.05 S.Mauro 21,15

CALENDARIO FINALI “INTERTOTO” 2° Turno (8ì di Finale)

“INTERTOTO” 2° Turno 8ì di Finale

TUTTE LE 4 SQUADRE PARTECIPANTI ALL’ “INTERTOTO” 1° TURNO FASE A GIRONI






RACCATTATI

Gara A ACCEDE AI QUARTI DIRET.

ATL SANGRIA PRO EVOLUTION C.

Gara B MER. 18.05 S.Mauro 22,00 SAN MAURO UTD THE LOSERS



LUN. 23.05 S.M. Ore 22,00


MER. 01.06 S.M. Ore 20,15

WINDBALL STELLA ROSSA

Gara D MER. 18.05 S.Mauro 20,30


GIO. 26.05 S.M. Ore 22,00


MAR. 31.05 S.M. Ore 22,30

RUTTI VOLANTI AC DOGANINI

Gara E VEN. 20.05 S.Mauro 21,00


MAR. 24.05 S.M. Ore 21,15


MAR. 31.05 S.M. Ore 21,45

HELLAS NOVOLI CSA SEANO



MER. 25.05 S.M. Ore 22,00


MER. 01.06 S.M. Ore 22,30

DEPOR. LA CORONA VECCHIA GUARDIA

Gara G VEN. 20.05 S.Mauro 21,45

DEVIL DRUNK SAVANASTA ASF

Gara H MAR. 17.05 S.Mauro 22,00

CALENDARIO FINALI “INTERTOTO” 2° Turno (8ì di Finale)








RACCATTATI

Gara A ACCEDE AI QUARTI DIRET.

ATL SANGRIA PRO EVOLUTION C.

Gara B MER. 18.05 S.Mauro 22,00 SAN MAURO UTD THE LOSERS



LUN. 23.05 S.M. Ore 22,00


MER. 01.06 S.M. Ore 20,15

WINDBALL STELLA ROSSA

Gara D MER. 18.05 S.Mauro 20,30


GIO. 26.05 S.M. Ore 22,00


MAR. 31.05 S.M. Ore 22,30

RUTTI VOLANTI AC DOGANINI

Gara E VEN. 20.05 S.Mauro 21,00


MAR. 24.05 S.M. Ore 21,15


MAR. 31.05 S.M. Ore 21,45

HELLAS NOVOLI CSA SEANO



MER. 25.05 S.M. Ore 22,00


MER. 01.06 S.M. Ore 22,30

DEPOR. LA CORONA VECCHIA GUARDIA

Gara G VEN. 20.05 S.Mauro 21,45

DEVIL DRUNK SAVANASTA ASF

Gara H MAR. 17.05 S.Mauro 22,00

"Champions League" Libertas C5 2^ Cat. 2010/2011, Girone 1. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale51 Faticuso Alessandro. Caffe` Dolceamaro.21 Cuscianna Walter. Barzotti F.C.9 Bizzeti Jacopo. Barzotti F.C.9 Santoni Fabio. I San Martino.8 Xhika Besnik. Sport e Tempo Libero.7 Mbenovias Hektor. I San Martino.5 Fani Andrea. Caffe` Dolceamaro.5 Fiaschi Stefano. Sport e Tempo Libero.4 Coli Daniele. Sport e Tempo Libero.4 Lenzi Francesco. Caffe` Dolceamaro.4 Lutaj Alban. I San Martino.4 Xhika Genci. Sport e Tempo Libero.


Goals Marcatore Società attuale11 Fallani Roberto. Dottor Thomas.7 Mosconi Marco. Le Riserve.6 Chiti Stefano. Ac. Gaggi.5 Targioni Samuele. Argentina Cordoba Color.


Goals Marcatore Società attuale11 Batacchi Matteo. Galacticos.11 Vishi Bledar. Shkodra Fc.8 Kodra Besemir. Shkodra Fc.7 Vishi Ilber. Shkodra Fc.6 Anconitano Simone. Back in Black.6 Masselli Alessio. Galacticos.5 Lakti Gazmir. Shkodra Fc.5 Vishi Ermal. Shkodra Fc.4 Acciai Emiliano. Atletico Beghe`.4 Massari Daniele. Back in Black.


Goals Marcatore Società attuale61 Koja Nicolin. Sport Club Veleciku.01 Tomberli Luca. Club 2001.9 Baldessari Edoardo. Antani.9 Kaja Bledi. Sport Club Veleciku.9 Maxharri Emiljan. Sport Club Veleciku.7 Zekaj Shkelkim. Sport Club Veleciku.6 Bambagioni Niccolo`. Antani.4 Compagnin Andrea. Vecchia Guardia C5.4 Paolieri Matteo. Club 2001.

"Europa League" Libertas C5 2^ Cat. 2010/2011, Girone 1. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale41 La Pietra Carmine. Drinking Team.31 Esposito Alex. Napoli Club.8 Biagini Fabrizio. Rayo Avellaneda.7 Carbone Enzo. Real Loco.7 Moccia Carmine. Drinking Team.6 Esposito Manuel. Napoli Club.6 Locchi Lorenzo. Drinking Team.5 Frilli Denis. Real Loco.4 Boghia George Iulian. Real Loco.4 Buti Alberto. Drinking Team.4 Cavaciocchi Leonardo. Rayo Avellaneda.4 Cioni Lorenzo. Drinking Team.4 Schiavone Daniele. Real Loco.4 Stefanacci Gianni. Rayo Avellaneda.


Goals Marcatore Società attuale91 Fiqiri Hoxha. Arcobaleno F.C.71 Marvataj Anton. Arcobaleno F.C.41 Scarcella Giuseppe. Cin Cin.9 Gambacciani Gianni. Alpa.8 Bandini Niccolo`. Cin Cin.7 Marino Eddy. Hellas S.Piero.7 Nuti Leonardo. Alpa.6 Pugi Cristiano. Hellas S.Piero.6 Zipoli Fabio. Cin Cin.5 Gjini Dede. Arcobaleno F.C.5 Scarlini Ruben. Hellas S.Piero.4 Bianchi Francesco. Cin Cin.4 Buti Francesco. Hellas S.Piero.4 Ciampi Massimiliano. Alpa.


Goals Marcatore Società attuale01 Carovani Gianni. Negroni F.C.7 Damaschino Marco. Negroni F.C.7 Varriale Lorenzo. Ac Denti Revolution.6 Scarcella Giuseppe. Ac Denti Revolution.6 Vigliaturo Simone. Forza Palas.5 Basso Mattia. Negroni F.C.5 Burberi Andrea. Negroni F.C.5 Ibraliu Alkion. Gorinel F.C.5 Martini Edoardo. Gorinel F.C.4 Brunetti Domenico. Ac Denti Revolution.


Goals Marcatore Società attuale11 Mastakou Ibrahim. QGS calcio a 5.01 Degli Innocenti Leonardo. I Liverpolli.01 Muzzillo Fedele. Akumal Travel.7 Mange` Alessio. Akumal Travel.7 Vanni Alessandro. QGS calcio a 5.7 Vasa Emiljano. I Liverpolli.6 Cecchi Lorenzo. Straccioni di Valmy.5 Palloni Tommaso. Akumal Travel.4 Esposito Marco. Akumal Travel.4 Lulli Matteo. I Liverpolli.4 Proetto Filippo. QGS calcio a 5.

"Intertoto" Libertas C5 2^ Cat. 2010/2011, Girone 1. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale71 Oblocchissi Stefano. Asf Savanasta.61 Mason Matteo. Hellas Novoli.51 Dragomir Bebica Ionui. Asf Savanasta.21 Kobali Ivan. I Raccattati.7 Buzkja Ardit. San Mauro United.6 Bianchini Simone. I Raccattati.6 Verni Gianni. I Raccattati.4 Berti Lorenzo. Hellas Novoli.4 De Filippo Francesco. Asf Savanasta.4 Gallo Gianluca. Hellas Novoli.4 Melnyk Dmytro. I Raccattati.4 Miri Zef. San Mauro United.


Goals Marcatore Società attuale01 Fattori Alessandro. Pro Evolution Centromeccanica.8 Maimone Manuel. Ac Doganini.7 Ciolini Alberto. Ac Doganini.6 Coppini Davide. Deportivo la Corona.6 Martini Tiziano. Ac Doganini.6 Mazzoni Massimo. Pro Evolution Centromeccanica.6 Pugi Riccardo. Windball Club.6 Vaccaro Alessandro. Windball Club.5 Caciolli Alberto. Ac Doganini.4 Billi Claudio. Pro Evolution Centromeccanica.4 Centamore Francesco. Windball Club.4 Pappada` Giovanni. Windball Club.4 Piscitelli Gabriele. Pro Evolution Centromeccanica.


Goals Marcatore Società attuale43 Ceccatelli Alessio. The Losers.8 Lanzarone Andrea. The Losers.6 Manfredini Elmar. Csa Seano.5 Leroy Masi Edoardo. Devil Drunk.4 Bacci Andrea. The Losers.4 Naldi Elia. The Losers.


Goals Marcatore Società attuale01 De Carlo Filippo. Vecchia Guardia.8 Clemente Silvio. Stella Rossa.7 Amodei Emanuele. Atletico Sangria.7 Ciancaglini Alessio. Vecchia Guardia.6 Chiarone Simone. Vecchia Guardia.5 Charouk Abdelaziz. Stella Rossa.4 Brugnano Salvatore. Stella Rossa.4 Degl`Innocenti Sacha Stella Rossa.4 Guasti Gabriele. Rutti Volanti.

RISULTATI FINALI “CHAMPIONS LEAGUE” 2° Turno (8ì di Finale)





OTTAVI DI FINALE ANDATA




CAFFE’ DOLCEAMARO 6 - 4

ATL. BEGHE’

ATL. BEGHE’

CAFFE’ DOLCEAMARO

LE RISERVE 0 - 0

VECCHIA GUARDIA C5

VECCHIA GUARDIA C5

LE RISERVE

SHKODRA 10 - 2 I SAN MARTINO

I SAN MARTINO SHKODRA



SPORT CLUB VELECIKU 5 - 1

ARG. CORDOBA COLOR

ARG. CORDOBA COLOR

SPORT CLUB VELECIKU



AC GAGGI 0 - 3 CLUB 2001

CLUB 2001 AC GAGGI



GALACTICOS 4 - 3 BARZOTTI

BARZOTTI GALACTICOS



ANTANI 4 - 7

DOTTOR THOMAS

DOTTOR THOMAS

ANTANI

SPORT TEMPO LIBERO 8 - 2

BACK IN BLACK

BACK IN BLACK

SPORT TEMPO LIBERO

P

RISULTATI FINALI “EUROPA LEAGUE” 2° Turno (8ì di Finale)





OTTAVI DI FINALE ANDATA




DRINKING TEAM 8 - 3

FORZA PALAS

FORZA PALAS

DRINKING TEAM

HELLAS S.PIERO 3 - 2

STRACCIONI VALMY

STRACCIONI VALMY

HELLAS S.PIERO

GORINEL 2 - 2 REAL LOCO

REAL LOCO

GORINEL



AKUMALTRAVEL 4 - 6 CIN CIN

CIN CIN

AKUMALTRAVEL



ALPA 3 - 7

QGS CALCIO A 5

QGS CALCIO A 5

ALPA



NEGRONI FC. 13 - 6

NAPOLI CLUB

NAPOLI CLUB

NEGRONI FC



LIVERPOLLI 4 - 6

ARCOBALENO

ARCOBALENO

LIVERPOLLI

RAYO AVELLANEDA 2 - 3

AC DENTI REVOLUTION

AC DENTI REVOLUTION

RAYO AVELLANEDA

RISULTATI FINALI “INTERTOTO” 2° Turno (8ì di Finale)





OTTAVI DI FINALE ANDATA E RITORNO




RACCATTATI

ACCEDE AI QUARTI DIRETT.

RACCATTATI

ACCEDE AI QUARTI DIRET.

PRO EVOLUTION C. 7 - 4

ATL. SANGRIA

ATL SANGRIA

PRO EVOLUTION C.

THE LOSERS 18 - 1 SAN MAURO UTD

SAN MAURO UTD

THE LOSERS

RACCATTATI VIN. Gara E


STELLA ROSSA 5 - 2 WINDBALL

WINDBALL

STELLA ROSSA



AC DOGANINI 5 - 2 RUTTI VOLANTI

RUTTI VOLANTI

AC DOGANINI



CSA SEANO 0 - 4

HELLAS NOVOLI

HELLAS NOVOLI

CSA SEANO



VECCHIA GUARDIA 6 - 0

DEPOR. LA CORON

DEPOR. LA CORONA

VECCHIA GUARDIA

SAVANASTA ASF 6 - 2

DEVIL DRUNK

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SAVANASTA ASF


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Dopo il gruppo dei giovani della Misericordia di Quinto Alto che sono ormai giunti alla loro 6a edizione del “Tommasino Bacciotti C5” raggiungendo ottimi risultati sia in termini di squadre iscritte che di beneficenza, si aggiungono alle iniziative di volontariato anche i ra-gazzi della Ludus 90! Alla loro seconda edizione del “Torneo Valle dell’Arno C5” è stato deciso di aggiungere quest’anno al titolo “per Tommasino” e devolvere gran parte del ricavato alla fondazione! L’i-niziativa è stata per il momento gradita dalle molte associazioni e aziende del posto che hanno deciso di aderire all’evento iscrivendo una loro squadra. Fra queste il Ristorante Acqua Cheta con la Prolo-co Compiobbi, la Casamatta con i Galacticos, il Partito Democratico di Fiesole con i giovani del partito, ecc ecc.. gli organizzatori dell’e-vento hanno dichiarato di essere molto soddisfatti per il seguito me-diatico e per la sensibilità che suscita nelle persone una iniziativa di questo tipo. Il traguardo che si sono posti è di 16 squadre ed ancora qualche posticino libero c’è, per info 3336011898 Nicola.Midland è orgogliosa di poter gestire un Torneo dove una parte dei proventi sarà devoluta in beneficenza e ringrazia gli organizzatori di aver pensato a noi! Per l’occasione della finalissima ci sarà in aggiunta alla partita an-che l’estrazione di 3 premi messi in palio proprio da Paolo Bacciotti, presidente della fondazione: 3 maglie originali di squadre di serie A, indossate e firmate dai giocatori! La vendita dei biglietti è già inizia-ta e siamo certi che i ticket venduti saranno davvero molti. Queste le info del Torneo: - luogo evento, Quintole campo Ludus 90 (Firenze) - termine iscrizioni, 30 Maggio 2011 - inizio manifestazione, 6 Giugno 2011 - ISCRIZIONE GRATUITA - cauzione di 100€ restituita a fine Torneo- premiati: primi, secondi, terzi, quarti, capocannoniere, miglior difesa, coppa disciplina

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Top League Ad una giornata dal termine due formazioni si contendono il primato nel girone A: ASD AC Figline e ASD Firenze 2008 sono infatti divise da soli 3 punti. E all’ultimo turno è in pro-gramma lo scontro diretto (lunedì 16 maggio sul campo del Firenze 2008): chi vincerà il match otterrà il primo posto. All’ASD AC Figline è sufficiente il pareggio, mentre la vit-toria è l’unico risultato possibile per l’ASD Firenze 2008. In caso di arrivo a pari punti, infatti, sarebbero proprio queste ultime a prevalere in virtù di una miglior differenza reti, che al momento è favorevole alla capolista, ma soltanto di un gol (pertanto un successo, anche col minimo scarto, delle seconde in classifica ribalterebbe il risultato). Ma se ASD AC Figline e ASD Firenze 2008 sono in ogni caso già sicu-re di un posto nei quarti di finale della massima competi-zione di calcio a 5 femminile, tre squadre sono in lotta per gli altri due posti: M.C.L. Quinto Alto (10 punti), Mojito FC (9 punti) e ASD Firenze 2008 2 (7 punti). Il M.C.L. Quinto Alto ha comunque un buon margine di vantaggio rappre-sentato dalla forte differenza reti (ben 25 reti rispetto all’A-SD Firenze 2008) e col pareggio (contro il Mojito FC) gli si aprirebbero automaticamente le porte dei quarti di finale. Pari che potrebbe non bastare al Mojito FC in quanto, in caso di vittoria dell’ASD Firenze 2008 2 col fanalino di coda Kinder Pinguì AC, si qualificherebbe la formazione con la miglior differenza reti. Al momento questa è favorevole al Mojito FC, ma soltanto per tre gol. Pertanto ci apprestiamo a seguire con molto interesse l’ultimo turno, nel quale ver-ranno decise le sorti di molte formazioni di questo girone.Nel gruppo B le emozioni non sono certamente da meno: la vittoria nel turno precedente dell’ASD San Lorenzo Campi sul capolista Forever Gogo, ha permesso alle pri-me di agguantare in vetta alla classifica proprio le rivali. E di questo risultato ha approfittato il Club Sportivo Firenze che, superando il Regolezero, si è portato a due lunghezze dalla coppia di testa. Sconfitta indolore per le ragazze del Regolezero che, come le altre tre formazioni, si erano già assicurate la qualificazione ai quarti di finale non potendo più essere raggiunte né dalle Amiche Della Concordia, né dalla Virgin. Ultimo turno che quindi servirà per stabilire i primi tre posti del girone: favorito per il primato è il Fore-ver Gogo, che vanta una miglior differenza reti sulle diret-te avversarie e dovrà affrontare la Virgin, ultima a 3 punti. Chi vincerà la sfida fra Club Sportivo Firenze e ASD San Lorenzo Campi avrà la certezza quantomeno del secondo

posto e, nel caso in cui la Virgin riuscisse a ribaltare il pronostico, addirittura il primato nel girone. Golden LeagueIl Giglio Verde ha dominato il gruppo A con 9 vittorie in altrettante gare disputa-te. Grazie alle reti di Silvia Aldighieri (ben 27 sulle 43 realizzate dalla squadra) e ad una difesa quasi imperforabile (appena 18 gol subìti), la capolista non ha dato scam-po alle proprie rivali. Come Il Giglio Ver-de (che contro l’ASD Pol Curiel, fanalino di coda, ha la possibilità di fare l’en plein), anche Firenze Calcio a 5 (21 punti) ed Aton Green (18 punti) raggiungono i quarti di finale. Lo scontro diretto in programma lunedì 16 maggio sul campo del Firenze 2008 decreterà quale delle due formazioni otterrà il secondo posto nel girone. Per il Firenze Calcio a 5 anche una sconfitta con non più di 12 reti di scarto garantirebbe la

seconda piazza. Ancor più importante è lo scontro diretto che si giocherà mercoledì 18 maggio sul campo della Flo-ragafir GS fra Atletico Smile e Mad Cows, perché il risulta-to di questa gara vale la prosecuzione nella competizione. Le due formazioni, rispettivamente al quarto ed al quinto posto in classifica, sono divise da soli tre punti. Per l’Atle-tico Smile, al quale perciò basta un pareggio per centrare l’obiettivo dei quarti di finale, sorride anche la differenza reti: perfino una sconfitta con meno di 7 reti di scarto la pro-muoverebbe ugualmente alla fase ad eliminazione diretta.Nel raggruppamento B l’Aton Green 2 ha già conquistato il passaggio ai quarti e il primato del girone. La capolista (un solo pari in 9 gare) ha nella difesa il suo punto di forza, dato che ha incassato poco più di un gol di media a partita. E sul solidissimo reparto difensivo questa squadra punterà per cercare di arrivare il più lontano possibile nella manifesta-zione. Non è un caso se fra le migliori otto formazioni del-la Golden League ci sono anche le due squadre dell’Aton Green, segno che questa compagine è ormai una grande realtà del calcio a 5 femminile. Si sono garantite l’accesso alla fase ad eliminazione diretta pure Mappet, Ci Si Gi, e Kerubine Dnc Baby Fun: tre squadre racchiuse in un solo punto e che nell’ultimo turno lotteranno per conquistare il secondo posto (che vor-rebbe dire evitare avversari molto tosti nei quarti di fi-nale). La Mappet (16 punti) affronterà l’Atletico Bilboa (4 punti), il Ci Si Gi (16 punti, ma differenza reti peggiore rispetto al Mappet per 3 soli gol) è atteso dalla capolista

Aton Green 2, mentre le Kerubine Dnc Baby Fun (15 punti) se la vedranno con la Zambra FC Girls 2 (ultima del girone con 3 punti all’attivo): una lotta accesa per evitare Il Giglio Verde al prossimo turno.Silver LeagueMancano due giornate al termine del girone A e tre for-mazioni sono già aritmeticamente qualificate per i quarti di finale: Zambra FC Girls (25 punti), Libertas Bisenzio (24 punti) e Smatte F.T. (21 punti). La lotta per il primo posto riguarda però soltanto le prime due, in quanto le Smatte F.T. hanno disputato una gara in più e riposeranno alla pe-nultima giornata. Pertanto diventa per loro irraggiungibile la formazione della Zambra FC Girls la quale, dovendo a sua volta affrontare le ultime due formazioni in classifica (Great Five e Le Morelline), è favorita per la vittoria del raggruppamento. Di grande interesse la lotta per il quarto ed ultimo posto a disposizione per l’accesso alla fase suc-cessiva: il Montefiridolfi Calcio ha due punti di vantaggio sull’US Sales e giovedì 19 maggio, al campo della Virgin, è in programma lo scontro diretto. La vincente del match accederà ai quarti di finale. In caso di successo del Mon-tefiridolfi Calcio infatti, diventerebbero 5 i punti di vantag-gio sulle rivali (con una sola gara da giocare), mentre in caso di vittoria dell’US Sales (e conseguente sorpasso in classifica) queste ultime si vedrebbero qualificate in quanto il Montefiridolfi Calcio osserverà il proprio turno di riposo all’ultima giornata. Il pareggio invece costringerebbe l’US Sales a vincere la gara dell’ultima giornata contro il Great Five, altrimenti a festeggiare il superamento del turno sa-ranno le ragazze del Montefiridolfi Calcio.Nel girone B sono tre le giornate ancora da disputare e le posizioni in classifica sono ancora completamente da definire: Cral Ataf Bella Vita (25 punti) e Lady 04 (19 punti) sono in ogni caso già sicure dell’accesso ai quarti di finale e si contenderanno il primato del girone. Eliminato il Cala Viola (3 punti), per gli altri due posti sono in lizza 4 squadre: Ellepi (14 punti), Outsiders (13 punti), Ludus 90 (11 punti) e Torregalli (8 punti). Le ultime due dovranno però ancora osservare il proprio turno di riposo e questo favorisce non poco Ellepi ed Outsiders: con una gara in più a disposizio-ne ed il vantaggio in classifica, l’occasione di agganciare il treno dei quarti di finale è davvero ghiotta. Steto

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Il Torneo di Castello, riguardante le categorie Piccoli Amici 2002, 2003 e 2004, e giunto alla settima edizione (la seconda in collaborazione con “Il Brivido Sportivo”), arriva così alla terza giornata. Esattamente a metà della manifestazione che, ricordiamo, terminerà tra sabato 4 giugno e domenica 5 giugno, con due giorni spettacolari di premiazioni e festa per tutti! Nello scorso turno, ovviamente, non sono mancate emozioni forti! Un sabato afoso e pieno di sole ed una domenica ventosa, fresca e piovosa hanno fatto da cornice ad un Torneo ricco di gol e di bel gioco!Risultati e classifiche aggiornate le potrete trovare sul nostro sito, www.societaatleticacastello.it, nella sezione CALCIO. Qui potrete anche vedere i video effettuati nel corso di queste giornate, con interviste ai protagonisti, gol e risultati di tutte e due le scorse giornate. Un modo per trattenere un’emozione, un ricordo. Lo stesso principio per il quale è possibile acquistare la foto del vostro bambino–giocatore, presso il banco fotografia allestito proprio accanto ai campi dove si svolgono le partite! Vi basterà rivedere le foto sullo schermo del computer, scegliere la vostra preferita e chiedere che questa venga stampata. In un istante sarà pronta per voi, sul posto:-1 foto formato “grande”, 5€.-2 foto formato “piccolo”, sempre 5€.Un’occasione da non perdere!Continuate quindi a vedere i nostri filmati sul sito!


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L’onestà di cronista c’impone, visto che siamo anche tifosi viola, di scrivere, anche se non sempre, di Fiorentina. Ammettiamo però la nostra attuale in-capacità di affrontare tale argomento, e quindi la cosa migliore da fare sarebbe lasciare la pagina bianca, avvertire il di-rettore e salutare. Qualcuno obbietterà che siamo troppo critici. Ma vorremmo che questo “qualcuno” provasse, per esempio, a parlare in questo momento di calcio giocato. Da qualche settimana il campionato della Viola non interessa

più a nessuno, perché è costellato solo d’inutili amichevoli. Tra l’altro, non c’è stato nemmeno l’ultimo sussulto contro una grande, l’Inter, che avrebbe potuto dare un senso a questo triste finale. Po-tremmo allora parlare di calcio mercato. Ma servirebbe a qualcosa fare illazioni sulle partenze di Montolivo, di Gilardino o di Vargas senza dichiarazioni ufficia-li degli interessati e della società? Po-tremmo affrontare l’argomento Mutu (va o resta?), ma del rumeno quest’anno si è parlato talmente tanto che abbiamo

esaurito l’argomento. E allora, dirà qual-cuno, parliamo del prossimo Cda, che dovrebbe finalmente squarciare il velo sul futuro della Viola. Ma parlarne equi-varrebbe a discutere dell’araba fenice, di un fantasma che si aggira per la cit-tà lasciando solo fuggevoli tracce (vedi anche alla voce Cittadella). E allora, potremmo glorificare gli ultimi successi della Primavera, dei quali però, temia-mo, non resterà traccia nella memoria dei tifosi viola (che ricorderanno certa-mente molto meglio un ottavo di Cham-

pions con il Bayern oppure le due vitto-rie con il Liverpool). Si potrebbe allora parlare dell’allenatore, Mihajlovic, del quale però sappiamo quasi tutto, anche che sarà l’allenatore per la prossima stagione e quindi… cosa resta da ag-giungere? Certo, potremmo anche par-lare dei Della Valle, ma cosa dire di loro se non cose dette e ridette? Per fortuna, questa volta la notoria buona sorte del cronista dilettante ci ha dato una mano, aiutandoci a scrivere anche sul niente. Per la prossima settimana ci auguriamo una graffiante polemica stile Prandelli dell’anno scorso. Averne avute, allora, di pagine bianche da riempire.

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NOTIZIE DAL NULLAFuorigiocodi Duccio Magnelli

Se Corvino ce la farà, ha mano li-bera per cedere Frey e Mutu, i pri-mi due sulla lista di partenza, ma con loro anche altri. Per esempio lo stesso Montolivo, al quale è stato dato un aut aut chiarissimo: Ti abbiamo fatto un’ offerta ricca e lunga, praticamente doppia ri-spetto a quanto hai percepito fino ad oggi - gli è stato detto - quindi aspettiamo una tua risposta, rapi-da. Giorni, ha specificato Andrea Della Valle. Se Riccardo, il capita-no, dirà di sì bene, e con lui e Jo-vetic si andrà a ricostruire il futu-ro della squadra viola, se invece dirà di no, quanto sarà economi-camente ricavato, andrà sul mer-cato. E nella partita di ping pong fin qui giocata l’impressione è che la Fiorentina già sappia quale sarà la risposta di Montolivo: No. I viola sono anche convinti che il capitano viola abbia già il bigliet-to per andare a Torino, sponda bianconera. E poi? Recuperati gli ingaggi di Santana e Donadel (in ballottaggio la situazione di Comotto) la Fiorentina cercherà di capire cosa fare di Vargas e di Gilardino. Anche su loro due ab-biamo un’impressione, cioè che i viola vogliano davvero cambia-re tutto. Dunque se arriveranno proposte interessanti per i due viola, anche per loro ci sarà il disco verde per la partenza. In-somma rivoluzione generale. Ma resta un solo punto interrogativo: ma se non arrivassero proposte o almeno non arrivassero proposte interessanti? Comunque vada la Fiorentina non può più tornare indietro e probabilmente non in-tende neppure farlo. Il futuro viola sarà comunque votato ai giova-ni, quelli che già ci sono e quelli che Corvino dovrà prendere, più qualche giocatore di esperienza ma... affamato di calcio e di suc-cesso. Il dado è tratto e adesso tocca a Firenze verificare se la nuova proposta di questa Fioren-tina ye-ye che da tempo avevamo annunziato piace o se invece as-sisteremo all’ulteriore desertifica-zione del Franchi. La gara con il Bologna (vero che era alle 12.30 e cadevano catinelle d’acqua) ha mostrato inclemente quello che potrebbe succedere a meno che Corvino non riesca davvero a cre-are un altro piccolo e giovanissi-mo miracolo, quello del Progetto futuro.

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