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Camminare insieme 2014:2015

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Catalogo Proposte Scuole

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Camminare

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Viaggi di istruzione 2013-2014Viaggi di istruzione 2013-2014

Didatticae laboratorinell’ambiente naturale ed umano

Didatticae laboratorinell’ambiente naturale ed umano

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“Camminareconoscere”, per le proprie attività didattiche in classe e sul terreno, si affida solo a professionisti, Accompagnatori di Media Montagna od altri, a seconda del terreno e delle specifiche competenze, consci che la guida sia fondamentale nel creare il clima giusto durante l’escursione e che competenza, esperienza e conoscenza dei luoghi siano indispensabili per una proficua attività didattica.

Lo staff

GIANNIDa tempo il mio interesse è l’educazione dei ragazzi alla conoscen-za dell’ambiente, ed in particolare quello montano. Attività che ha trovato uno sbocco naturale nel proporre alle scuole programmi di Educazione Ambientale che interessino in generale tutti gli aspetti dell’ambiente. Prediligo gli accompagnamenti che mi permettono di approfondirne gli aspetti etnografici, storici e culturali.

GUIDOSvolgo a tempo pieno l’attività di Accompagnatore di montagna da 15 anni. Mi piace molto accompagnare i ragazzi a camminare per far loro apprezzare da una prospettiva diversa dal solito il mondo circostante, sia per quanto riguarda il mondo naturale ed in partico-lare per gli aspetti geologici, sia per quelli storico - culturali.

LIVIODa più di 10 anni mi dedico all’apicoltura, acquistando i miei primi alveari. Oggi mi piace proporre a bambini e ragazzi laboratori sia in classe che in ambiente naturale per far conoscere loro direttamente il meraviglioso mondo delle api..

FLAVIANaturalista, da libera professionista mi occupo da 20 anni di pro-getti di Educazione Ambientale per le scuole di ogni ordine e grado.Nel programma Camminare Conoscere mi dedico prevalentemente alla conduzione dei laboratori in classe e sul territorio.

ANDREAMi chiamo Andrea e da più di dieci anni la mia attività lavorativa di educatore é legata al mondo dei bambini e degli adolescenti. Anche nella mia attività di guida in ambiente naturale preferisco interagire con i ragazzi; penso che aiutare le nuove generazioni, fin da giova-nissime, a non perdere il contatto con la natura che li circonda sia fondamentale, in un’ottica di conoscenza,rispetto e conservazione del nostro ambiente.

MATTEOCollaboro al progetto “Camminare Conoscere” dal 2005. Cammi-nando ho avuto modo di conoscere il mondo dei bambini e ragazzi, affascinante e complicato. Continuo ad accompagnarli in nuove esperienze educative, ma spesso sono io ad imparare da loro.

BARBARALaureata in Scienze Naturali, svolgo attività di accompagnamento dal 2002. Adoro stare all’ aria aperta e condividere le mie cono-scenze, i miei pensieri, le mie esperienze e la mia gioia con bambini spensierati e ragazzi. Le mie mete preferite sono quelle in ambiente montano che mi permettono di approfondire tutti gli aspetti natura-listici del territorio

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MARCO MARIASono laureato in Scienze Naturali e lavoro nell’educazione e nella formazione di giovani e adulti da oltre 20 anni; ho organizzato e realizzato, per lavoro e per volontariato, numerose attività di edu-cazione ambientale “sul campo” per bambini, giovani e adulti. Ciò che mi attrae maggiormente durante le escursioni è scoprire e far scoprire insieme le importanti ed affascinanti relazioni tra ambienti naturali, storia, arte e cultura.

GIORGIOMi piace molto esplorare (sia con le gambe, ma soprattutto con la mente) quella che è la realtà che ci circonda, e da qualche anno sto facendo di questa mia passione il mio lavoro. In questo modo, cerco di far appassionare le persone che ho la fortuna di accom-pagnare in escursioni (lunghe o brevi, facili o difficili) alla lettura del territorio in cui ci troviamo a vivere, per educare alla conservazione sua e degli abitanti (animali o vegetali) che con noi lo condividono.

SAMUELESono nato e cresciuto in mezzo alla natura di cui sono custode e divulgatore, professionalmente, fin dal 1989.Credo, quale sistema educativo, nella condivisionecon i piccoli del-le grandi e mozioni dell’ambiente.

Camminarenon come attività fine a se stessa, ma come un modo per conoscere meglio il territorio. Camminate brevi, alla portata di tutti e che lascino lo spazio per una conoscenza degli aspetti naturalistici, culturali e storici del territorio.

insiemeI programmi nascono dalle esigenze del mondo della scuola, e sono quindi strutturati per essere proposti a gruppi scolastici. Gli stessi accompagnatori hanno al loro attivo una notevole esperienza nella conduzione di gruppi e nella didattica.

per conoscereLa conoscenza non deve limitarsi a pochi e gettonati aspetti dell’ambiente, ma essere estesa anche ad altri aspetti meno conosciuti ed altrettanto ricchi di contenuti.

Il nostro programmaunico nel suo settore, con una vastissima gamma di proposte

I laboratori sull’alimentazioneLa geografia fisica ed umana

L’ambiente dell’uomoI luoghi della storiaLa geologia praticaIl mondo fantastico

OrienteeringLaboratori in classe

Quando programmareSi raccomanda la richiesta con forte anticipo delle offerte relati-ve alle attività legate a vendemmia e raccolta in genere dei frutti autunnali, data la forte domanda e breve stagionalità. Almeno a maggio-giugno dell’anno precedente.

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La nostra organizzazioneGentile insegnantedopo aver consultato il catalogo, sia cartaceo che on-line, prendi contatto con noi. Potremo aiutarti, in caso di dubbi, a scegliere la gita che più si adatta alle esigenze della classe.

Le nostre proposte,vertono tutte su una scoperta a piedi dell’ambiente, naturale e antropico. A piedi perché siamo convinti che muovendosi lentamente i ragazzi, spesso poco abituati all’uso del proprio corpo per la locomozione, possano prendere confidenza con i propri mezzi fisici, di solito molto maggiori di quanto si aspettino; ma anche perché muoversi a piedi implica una possibilità di osservare e toccare rocce e piante in un modo altrimenti impossibile. E questo contatto diretto permette frequentemente di poter meglio capire e apprendere le scienze naturali, approfondendo molti concetti in un modo che lo studio solo “libresco” non consente.

In varie proposte sono previste anche attività manuali che ulteriormente permettono di fissare i concetti dopo aver vissuto direttamente esperienze di osservazione, descrizione e commento.

Ultimamente poi stiamo sviluppando una serie di strumenti anche multimediali (schede, filmati, animazioni, immagini, audio) che possano essere utilizzati sia sul terreno che in successivi momenti di rielaborazione in aula per arricchire l’esperienza di apprendimento. In effetti siamo convinti che spesso l’atteggiamento dei ragazzi verso gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione sia poco fruttifero perché non vi è piena consapevolezza delle potenzialità che essi possono fornire anche in ambito didattico. Il nostro tentativo è quello di aiutarli ad utilizzarli anche per imparare oltreché per lo svago, anche con strumenti che stiamo creando ad hoc.

Per concludere vogliamo ricordarti che le nostre proposte da sempre sono studiate con la massima attenzione e presentano la garanzia per la Scuola fruitrice del servizio di potersi rapportare con una organizzazione strutturata, con proposte garantite dall’organizzazione tecnica di un Tour Operator, che presta la massima attenzione agli aspetti spesso meno noti dell’organizzazione della gita come polizze assicurative e qualifiche delle guide. È vero che non è con i patentini che si fanno buone gite ma è sicuramente vero che il rispetto delle norme è una garanzia importante.

A viaggio concluso, ti chiediamo poi gentilmente di esporre le tue osservazioni compilando l’apposito questionario riportato nel nostro sito, al fine di darci suggerimenti per migliorare sempre le nostre proposte.

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La qualità delle nostre proposteSicurezza nell’accompagnamento - con utilizzo di Accompagnatori esperti e qualificati, che conoscano a fondo il territorio e, su terreno montano, di Accompagnatori abilitati per legge

- selezionando in fase di progetto gli itinerari che, se pur facili, non presentino rischi oggettivi

Offerta di servizi nel rispetto delle norme che regolano il settore e delle indicazioni delle C.M. relative ai Viaggi di Istruzione.Rispetto dell’ambiente, privilegiando le visite ai centri minori, le mete a basso impatto ambientale e, dove è possibile, limitando i viaggi ai periodi senza pressione turistica e con buona fruibilità del territorio.Opzione treno e dei mezzi pubblici in genere, quale proposta educativa della scuola.

Viaggi di Istruzione, di uno o più giorniSono esperienze di approfondimento e di crescita culturale, rientranti nelle attività integrative della scuola.Lezioni e laboratoriSono svolte in classe ed hanno una durata di 2 ore circa o di mezza giornata. I temi trattati sono tutti relativi all’ambiente e possono essere un’utile alternativa alla gita giornaliera.

Le proposte per la scuola

Indice tematicoI laboratori sull’alimentazione ............................................................... pag. 4

La Geografia fisica ed umana

- L’alta pianura .................................................................................................. ” 8

- Il fiume ................................................................................................................. ” 8

- Il lago .................................................................................................................... ” 9

- Le Prealpi ............................................................................................................ ” 13

- Le Alpi ................................................................................................................... ” 14

- Il mare ................................................................................................................... ” 19

L’ambiente dell’uomo ....................................................................................... ” 23

I luoghi della storia ............................................................................................. ” 26

La geologia pratica ............................................................................................ ” 32

Il mondo fantastico ............................................................................................ ” 35

Non perdiamo la bussola .............................................................................. ” 36

L’ambiente in aula ............................................................................................... ” 37

Viaggi di istruzione per superiori ............................................................. ” 39

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Tutti questi laboratori sono strutturati in una modalità simile:

• Una fase iniziale finalizzata alla spiegazione didattica (con uso di schemi e immagini), differenziata per età, del frutto o del prodotto che si andrà a utilizzare;

• Una fase di raccolta direttamente dalle piante, da parte degli alunni, del frutto oggetto del laboratorio;

• Una fase di trasformazione del frutto stesso, con il contributo mag-giore possibile dei bambini.

Attività generalmente svolte in luoghi con ricovero, disponibilità di servizi e possibilità di consumazione di piatto caldo.

Una mela al giorno...(dai 4 anni infanzia alla secondaria I grado)La mela è un frutto inserito generalmente in un piano dietetico rispettoso della salute. Le grandi proprietà nutrizionali e salutistiche delle mele sono legate al ridotto apporto di zuccheri ed alla grande ricchezza di sali minerali e vitamine. A Minoprio, dopo un breve incontro didattico sulla mela ed i frutti autunnali (pere, castagne, kiwi, cachi), la forte esperienza della loro raccolta e la visita al parco ed alle serre della scuola di orto-floro-frutticoltura.Periodo: 15 sett - 15 nov

La vendemmia. Dall’uva alla cantina(dall’infanzia alla secondaria I grado) Autunno. Matura l’uva, protagonista dell’alimentazione autunnale e della dieta mediterranea e, a braccetto con l’uva ritorna anche il vino, anch’esso grande protagonista delle tavole. La trasformazione dell’uva in vino ci aiuterà a comprendere il concetto di fermentazione, alla base della preparazione anche di parecchi altri alimenti (pane, birra, yogurt, alcuni formaggi). I bambini, in una cascina vinicola della Brianza, dopo un breve incontro didattico, sperimentano in proprio le varie fasi della raccolta e della trasformazione, vivendo in modo gioioso la pigiatura nel grande tino di legno e la possibilità di portare a scuola il mosto per il proprio vino di classe.Periodo: 15 sett - 15 ott

Il mais. Non solo polenta(dall’infanzia alla secondaria I grado) Il mais, dopo il riso ed il frumento, si è conquistato il primato all’interno dell’alimentazione umana. Nonostante sia l’ingrediente principale nella produzione della polenta, non deve essere dimenticato che la farina di mais è utilizzata anche per la preparazione di pasta, dolci e tanti altri prodotti culinari.Ai piedi del colle di Montevecchia, breve incontro didattico in cascina e raccolta nel campo delle pannocchie dorate di granoturco. Seguono la sgranatura manuale e la macinatura meccanica, per ottenere vari tipi di farina. Degustazione di alcuni prodotti derivati dal mais: polenta e popcorn. Conclude la giornata un tuffo nella piscina di granoturco e la visita ad un caratteristico museo della civiltà contadina.Periodo: 15 ott - 15 nov

L’amica patata(primaria)La patata, pianta perenne con tuberi carnosi che crescono sotto terra, si presta alla preparazione di una notevolissima quantità di pietanze diverse:

I laboratori sull’alimentazione

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quelle a pasta gialla sono adatte per essere lessate, cotte a vapore, arrostite, cotte al forno e fritte; quelle a pasta bianca, più farinose, sono adatte alla preparazione di gnocchi, purè, soufflé e pasticci. Dopo un breve incontro didattico sulla sua storia , sulle tecniche di coltura e sui suoi valori nutrizionali, raccolta in frutteto di diverse varietà dei tuberi. Nel pomeriggio, degustazione di vari piatti a base di patate e laboratori manuali diversificati per classi.Periodo: 15 sett - 15 nov

Castagne... per tutti i gusti(dall’infanzia alla secondaria I grado)Le castagne sono un frutto che l’uomo consuma da tempo immemorabile e che, per moltissimo tempo, ha svolto un ruolo molto importante nell’alimentazione umana permettendo anche, in tempi di carestia, ad intere popolazioni di sopravvivere. In cucina, le castagne possono essere utilizzate nella preparazione di varie pietanze, oppure possono essere consumate direttamente, sia bollite, sia cotte in apposite padelle forate (caldarroste). Vengono anche utilizzate per la preparazione di dolci, marmellate e confetture; se essiccate e macinate, se ne ricava la farina per paste fresche o dolci. Nei boschi sopra Lecco, breve incontro didattico, raccolta delle castagne e degustazione delle caldarroste preparate sul posto.Periodo: 5 - 20 ottobre

Olio... una spremuta di olive(dalla IV primaria alla secondaria I grado)L’olio d’oliva è un condimento liquido, ricavato dalla spremitura dei frutti dell’ulivo: esso è di colore verde intenso ed ha un sapore variabile a seconda della qualità delle olive con cui viene prodotto. L’olio d’oliva può essere utilizzato anche per produrre sapone o in cosmetica e anticamente per alimentare lampade ad olio o come medicinale. La Lombardia vanta un’antichissima tradizione olivicola nel territorio dei laghi prealpini e, nel 1997, la Comunità Europea ne ha riconosciuto la qualità conferendo la denominazione DOP Laghi Lombardi. Sulla sponda orientale del Lario, percorriamo la filiera dell’olio, dalla raccolta delle olive fino alla loro trasformazione, nel frantoio, in olio pregiato.Periodo: novembre

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I piccoli frutti, dai dolci sapori(dall’infanzia al I ciclo primaria)Considerati da sempre frutti minori utili solo per creme o decorazioni, è da poco che i piccoli frutti occupano il giusto spazio nel panorama alimentare. Prodotti da piante che richiedono pochissime cure, mirtilli, more, ribes, lamponi e uva spina sono oggi considerati quasi indispensabili nell’alimentazione quotidiana. Studi sempre più approfonditi stanno scoprendo sostanze in essi contenuti che li rendono unici come valore nutrizionale, indispensabili per il fisico e la mente, e li consigliano come alimento quotidiano fondamentale per un migliore stato fisico. Nel vasto frutteto di Minoprio, trascorriamo la nostra giornata con la raccolta di questi frutti, dopo una breve introduzione didattica sulle loro caratteristiche ed i loro valori nutrizionali.Periodo: giugno

Aromi per la nostra cucina(5 anni infanzia e I ciclo primaria)Una giornata nel parco di Minoprio dedicata alla conoscenza pratica delle erbe aromatiche, piante ricche di olii essenziali di grande importanza in cucina ed erboristeria. Dopo una breve spiegazione sul loro uso, possiamo riconoscerle direttamente nell’apposita aiuola ed in seguito, con una passeggiata nella tenuta, esercitare i nostri sensi dell’olfatto, del tatto e della vista. Nel pomeriggio, un semplice laboratorio per produrre il sale aromatizzato, che porteremo a casa.Periodo: da aprile a ottobre

Il mondo delle api(II ciclo primaria)A Montevecchia, accompagnati da un apicoltore, per scoprire i misteri del mondo delle api con una parte teorica (filmato sulla “vita delle api”) ed una pratica (visita guidata alle arnie ed osservazione dell’arnia didattica e di attrezzature varie, laboratorio di smielatura, laboratorio per la realizzazione di piccole candele). Sosta pranzo e svago presso la Cascina Casarigo. Per i gruppi piccoli, viene proposto un gioco di ruolo per aiutare a comprendere il complesso mondo delle api.Periodo: da aprile a giugno

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Riso e risaie nel Parco del Ticino(dall’infanzia alla secondaria I grado)Un facile itinerario nella campagna padana a riso e cereali, percorrendo luoghi non abituali e di grande tradizione, lanche, boschi, marcite, canali. L’accoglienza è data dalla cascina Vallidone, una tipica cascina lombarda. Nel pomeriggio una proposta didattica sulla cultura e coltura del riso:- Brevi cenni sulla tradizione contadina- Visita all’Azienda agricola ed alle attrezzature per la lavorazione del riso- Una visita in risaia con il percorso didattico del riso.Periodo: maggio

Mani in pasta e dolci confetture(infanzia e primaria)Presso la Cascina Maddalena nel Parco lombardo della Valle del Ticino, in una quadro ambientale di grande pregio, proponiamo una giornata ricca di nuove esperienze. Il pane: con la farina macinata nel mulino a pietra, ogni bambino realizza l’impasto della propria pagnotta che poi verrà cotta nel forno a legna. Le confetture: partendo dalla scelta degli ingredienti, alla preparazione della frutta, alla cottura, all’invasatura, per finire con la realizzazione dell’etichetta.Periodo: da marzo a ottobre

Cucina valtellinese. Sapori e tradizioni(II ciclo primaria e secondaria I grado) In collaborazione con aziende e realtà locali della Valfurva, un breve soggiorno per conoscere i caratteristici prodotti alimentari e della cucina tradizionale dell’Alta Valtellina. Le giornate sono integrate da semplici laboratori.Base: Hotel*** a S. Caterina Valfurva. Programma standard:1° giorno: Lavorazione della bresaola e visita al Museo Vallivo, con la macinatura della segale con il mulino ad acqua, impasto, panificazione e cottura del pane di segale. La sera, preparazione dei Pizzoccheri e degli Sciatt (da gustare a pranzo).2° giorno: Visita ad una stalla con allevamento bovino da latte, produzione dello “scimudin”, formaggio tipico valtellinese (da gustare a pranzo) e del burro.3° giorno (eventuale): Breve escursione nel Parco.Laboratori: i pizzoccheri valtellinesi, gli sciatt, lo scimudin, il burro, il pane di segale.Durata: 2-3 giorniPeriodo: da aprile a giugno

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La geografia fisica ed umana

L’alta pianura

Profumi e colori di primavera(dall’infanzia alla secondaria I grado)Ci rechiamo al Parco di Minoprio per vivere una giornata di Primavera immersi nei profumi e nei colori dell’ambiente. Una valida soluzione per la gita di chiusura dell’anno scolastico. È possibile raggiungere il Parco, sia in bus che in treno, con un breve percorso tra il verde dei campi. Nell’ampio parco, aiuole fiorite, alberi secolari, curiosità botaniche, serre con piante mediterranee e tropicali, il labirinto. Ampi spazi per organizzare il gioco.Laboratori: collage naturalistico e semina/rinvaso di floricole/orticole (in omaggio).Servizi: struttura al coperto con servizi e, per il pasto, possibilità di usufruire della mensa interna.Periodo: maggio

Adda. Natura e ambiente(dall’infanzia alla secondaria I grado)L’Adda, con i suoi 313 km di lunghezza è il più importante fiume interamente lombardo. Percorriamo la facile alzaia, da Brivio a Paderno, per meglio conoscere i vari aspetti del fiume e del suo territorio. Il primo tratto fino a Imbersago è prettamente naturalistico, con osservazioni sulla vita animale e vegetale. Sosta pranzo ad Imbersago con passaggio sul “traghetto di Leonardo”. Il secondo tratto ci mostra gli interventi umani sull’ambiente, quali la Centrale Semenza, i canali industriale e navigabile, le conche di navigazione, il naviglio di Paderno, la scala dei pesci ed il centenario ponte in ferro di S.Michele.Servizi: per il pranzo, struttura al coperto con servizi.Variazioni: per infanzia e 1° ciclo primaria, si percorre a piedi il solo tratto fino ad Imbersago. Trasferimento in bus a Paderno.Periodo: tutto l’anno. Consigliato fine aprile, primi di maggio, per osservare al meglio gli aironi e la nascita dei piccoli dell’avifauna del fiume.

Il fiume

Adda. Ambiente ed energia(secondaria I grado)L’Adda, il più lungo fiume interamente lombardo, è stato utilizzato per la costruzione di alcune delle prime centrali idroelettriche al mondo. Per questa ragione si presta particolarmente ad approfondire il tema acqua - energia. Proponiamo un percorso a piedi lungo la strada alzaia da Porto d’Adda a Paderno alla scoperta di un fiume magnifico, di alcune opere di canalizzazione (Naviglio di Paderno), di sistemi di dighe e di conche di navigazione (Robbiate e Paderno), di centrali tuttora visitabili (Centrale Taccani di Trezzo), senza trascurare elementi di grande interesse storico ed artistico come il traghetto di Leonardo a Imbersago o il tratto di fiume preso a modello da Leonardo per lo sfondo della Vergine delle rocce (Ecomuseo di Leonardo).Servizi: per il pranzo, struttura al coperto con servizi.Visita: Centrale Taccani, Naviglio di Paderno, canale industriale, conche di navigazione, dighe, scala dei pesci.Periodo: tutto l’anno.

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Oglio. Un fiume di energia(secondaria I grado)Da tempo immemorabile l’uomo ha imparato ad utilizzare l’energia dell’acqua per muovere le macchine, dalle più semplici alle più complesse e potenti. In Valcamonica proponiamo di abbinare la visita del museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo, dove attraverso una esperienza sensoriale ed interattiva si spiega la trasformazione di una goccia d’acqua in energia elettrica, alla visita del paese di Bienno; qui è possibile osservare una serie di macchine alimentate ad acqua (magli, mulino, fucina, segheria), vero museo a cielo aperto, ideale per comprendere un patrimonio culturale davvero unico.Laboratori: laboratori interattivi, calibrati per le varie fasce di età.Periodo: primavera

Il Ciclo dell’acqua(primaria e secondaria I grado)Il ciclo dell’acqua, consiste nel movimento e nella trasformazione dell’acqua nelle sue varie fasi (solida, liquida e gassosa) all’interno dell’idrosfera terrestre. Faremo la sua conoscenza a partire dal Lago di Como. Da Fiumelatte a Bellano, lungo la sponda orientale del Lario, possiamo osservare e parlare dei numerosi elementi costituenti il ciclo o da esso derivati: la massa lacustre, le nuvole, le brezze, le rocce carsiche, la sorgente sotterranea, il torrente, le foci ad estuario e a delta, le forre, le marmitte fluviali, l’antico utilizzo dell’acqua ad uso termale, per la trazione meccanica, per il frantoio, per il mulino, e le condotte forzate per la centrale idroelettrica.Servizi: sosta pranzo e servizi al Castello di Vezio.Visita: Sorgente del Fiumelatte, Castello di Vezio, Orrido di Bellano.Periodo: normalmente da fine aprile ad ottobre, nei periodi coincidenti con il disgelo e/o le piogge.

Il lago

Fiumelatte e la navigazione sul lago(primaria e secondaria I grado)Una tipica sorgente sotterranea, dà origine al Fiumelatte, un brevissimo corso d’acqua, di appena 250 m dalla sorgente alla foce. Ma non è solo la sua brevità a renderlo oggetto di curiosità: le sue origini per lungo tempo rimaste sconosciute, il suo candore (da qui il nome Fiumelatte), la sua intermittenza, la sua comparsa e scomparsa improvvise in due periodi precisi dell’anno sono tutti fenomeni di cui sono stati colpiti personaggi come Plinio il Vecchio e Leonardo da Vinci. Il programma prevede una interessante visita alla sorgente, seguita dalla navigazione del lago da Varenna a Colico.Servizi: sosta pranzo e servizi a Varenna.Periodo: normalmente da fine aprile ad ottobre, nei periodi coincidenti con il disgelo e/o le piogge e con l’orario primavera-estate del battello.

Castello di Vezio e la navigazione sul lago(dall’infanzia alla secondaria I grado)L’antico Castello di Vezio, sulla rocca sopra l’abitato di Varenna, domina il centro del Lago di Como, con una vista che spazia da Lecco, alla Tremezzina all’Alto Lario. Di origini medievali, sorge sul luogo di un antico “castrum” romano, ed è situato strategicamente su di una antica via storica. Il castello si raggiunge facilmente dal lago e, dopo la sua visita e la salita alla torre, si scende a visitare il grazioso borgo medievale di Varenna. Sosta pranzo e navigazione in battello fino a Colico.Servizi: servizi presso il Castello di Vezio e a Varenna.Periodo: da aprile a settembre, con l’orario primavera-estate del battello.

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Villa Carlotta, Castello di Vezio e la navigazione(primaria e secondaria I grado)La giornata inizia con la visita al medievale Castello di Vezio, posto su di una rocca panoramica sopra Varenna e situato strategicamente su di una antica via di comunicazione romana. Vi si domina il centro lago, con la vista che spazia dal ramo di Como sino all’Alto Lario.

Successivamente, visita al sottostante borgo medievale di Varenna. Battello per Villa Carlotta e sosta pranzo. Visita alla splendida dimora ed ai magnifici giardini che conservano tracce dell’originario parco all’italiana successivamente modificato in epoca romantica in giardino all’inglese e in vero giardino botanico, con splendide fioriture primaverili di azalee e camelie, di fronte ad uno scenario mozzafiato sulle Grigne e Bellagio. Rientro in battello a Varenna.Servizi: sosta pranzo e servizi a Villa Carlotta.Periodo: normalmente da aprile a settembre, con l’orario primavera-estate del battello, in modo particolare in primavera, periodo di massima fioritura.

Castello dell’Innominato e panorama sui laghi(dall’infanzia alla secondaria I grado)Sulla Rocca di Vercurago, nei dintorni di Lecco, sorgono dei ruderi di un castello che la tradizione popolare identifica come “il castello dell’Innominato”, menzionato dal Manzoni nei Promessi Sposi. Dalla Rocca, nonostante la bassa quota, si gode un vasto panorama che spazia dalla Valle dell’Adda ai laghi di Lecco, Garlate ed Olginate, con lo sfondo dell’imponente Monte Barro. Ai piedi del castello, prati ed ampi spazi per il gioco, nonchè l’ospitalità della trattoria La Rocca. L’itinerario da percorrere differisce secondo l’età dei ragazzi.Infanzia: Comodo itinerario su strada e stradine pedonali.Primaria e secondaria I grado: Facile sentiero che, da Maggianico, porta per boschi alla Rocca.Servizi: presso la trattoria La Rocca, con possibilità di consumazione di un piatto caldo.Periodo: tutto l’anno

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Da Brunate a Torno, e la navigazione sul lago(secondaria I grado)Raggiunto con la funicolare il caratteristico borgo di Brunate, in posizione panoramica su Como ed il suo lago, ci si avvia per un sentiero in costa di interesse geologico e panoramico che collega Brunate a Montepiatto, sulla sponda orientale del lago di Como. A Montepiatto, sosta pranzo e visita al caratteristico masso erratico detto “Pietra pendula”. Discesa per mulattiera gradinata a Torno, passando da due caratteristici “massi avello”, testimonianza di antiche frequentazioni di questi luoghi. Rientro a Como in battello.Periodo: tutto l’anno

Brunate ed il Faro di Volta(primaria e secondaria I grado)Raggiunto con la funicolare il caratteristico borgo di Brunate, in posizione panoramica su Como ed il suo lago, ci si avvia per un itinerario pedonale al caratteristico faro Voltiano, alto 29 m, realizzato nel 1927 in ricordo del centenario della morte di Alessandro Volta. Raggiunta la piazzola posta sulla cima, si può godere di una vista impagabile. Si raggiunge a piedi la Baita Carla, per la sosta pranzo. L’itinerario si conclude rientrando a Como con il sentiero molto suggestivo, che passa per l’Eremo di San Donato, ex convento dei Benedettini del XV secolo.Servizi: sosta pranzo e servizi presso la Baita Carla.Periodo: tutto l’anno

Montisola. Una montagna in mezzo al lago(dalla IV primaria alla secondaria I grado)L’isola lacustre più vasta d’Italia, è una montagna verde nelle acque del lago d’Iseo. A Montisola, che ci sorprende per la sua tranquillità visto che è vietato il traffico delle auto private troviamo una atmosfera antica. I nuclei abitati del Comune sono 11, posti a varie quote, dominati dal Santuario della Ceriola, posto sulla cima del monte a 600 m di altitudine. Numerose sono le testimonianze delle attività tradizionali, dall’allevamento, alla piccola cantieristica, alla pesca, alla realizzazioni delle reti da pesca, che incontriamo durante la nostra escursione da Peschiera (raggiungibile in battello) al Santuario della Ceriola per poi scendere a Siviano, passando dai borghi di Cure e Masse. Visita ad un caratteristico museo della rete, una della attività economiche un tempo molto diffuse sull’isola. Da Siviano si raggiunge Carzano, dove si riprende il battello per la terraferma.Servizi: servizi e sosta pranzo presso il Santuario della Ceriola.Periodo: tutto l’anno

Lago di Mezzola. Tempietto romanico e vie storiche(secondaria I grado)Un tempo, il lago di Mezzola era un tutt’uno con il lago di Como, separato in tempi più recenti dai depositi alluvionali dell’Adda. Il lago è circondato da una vasta zona umida, di grande interesse quale area di sosta lungo la rotta migratoria dello Spluga, una delle più importanti dell’area alpina. Dal punto panoramico del Sasso di Dascio, che si raggiunge con una breve escursione, si può osservare quest’area e fare le opportune considerazioni naturalistiche. Anche la Strada dei Cavalli, sulla parte opposta del lago, ci aiuta a meglio conoscere la zona, oltre che introdurci al tema storico della viabilità locale in epoca medievale. Sulle rive del lago, con una breve traversata in battello, si visita poi il tempietto Romanico di S. Fedelino che ricorda il martirio del primo martire cristiano del Lario nel 286 d.C.Servizi: servizi e sosta pranzo a Dascio.Periodo: tutto l’anno

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Lago Maggiore. Da Angera al Museo dei trasporti(dalla IV primaria alla secondaria I grado)Il Lago Maggiore, una delle perle della regione insubrica è ricco di elementi di interesse storico e naturalistico, alcuni molto noti altri meno conosciuti. Tra i primi sicuramente possiamo annoverare la rocca di Angera, importante struttura difensiva e di controllo del Lago in epoca antica, uno dei castelli meglio conservati del territorio lombardo. Alla metà del XIV secolo passò alla famiglia Borromeo, ancora oggi proprietaria. All’ interno della roccaforte, che i Borromeo trasformarono in splendida dimora, sono meritevoli di una visita gli affreschi della Sala della Giustizia, importante esempio della pittura italiana del Trecento ed il primo Museo della Bambola italiano. Non lontano, con una semplice escursione tra i boschi, si raggiunge il Museo dei Trasporti di Ranco, realizzato con passione dal prof. Ogliari. Il Museo, unico in Europa, è particolarmente originale poichè il mondo dei trasporti è ricostruito attraverso numerosissimi mezzi di varie epoche dagli inizi dell’800 ai giorni nostri.Servizi: servizi presso la Rocca Borromeo ed il Museo dei Trasporti.Visita: Rocca Borromeo, museo delle bambola e dei giocattoli, museo dei trasporti di Ranco.Periodo: tutto l’anno

Lago d’Orta. Arte e spiritualità(II ciclo primaria e secondaria I grado) Il lago d’Orta è il più piccolo dei laghi prealpini, situato interamente in Piemonte, caratterizzato da un ambiente naturale ancora poco antropizzato salvo alcuni piccoli borghi. Il principale è Orta San Giulio caratterizzato da piccole viuzze pittoresche. Alle spalle del borgo domina la collina con il Sacro Monte (patrimonio UNESCO) dedicato alla vita di San Francesco d’Assisi. Di fronte a Orta si trova l’Isola di San Giulio, con la Basilica omonima del sec. IV, e varie volte rimaneggiata, con pregevoli affreschi medioevali. Un percorso naturalistico e storico ci porta a percorrere il perimetro della penisola di Orta S.Giulio, per poi risalire al Sacro Monte lungo il viale delle Cappelle. Con il battello ci si porta poi all’isola di S. Giulio, dominata dalla basilica romanica, la principale attrattiva del posto e dall’abbazia benedettina, percorrendo la “via del silenzio e della meditazione”, suggestivo connubio tra spiritualità e architettura.Servizi: servizi e sosta pranzo presso il borgo di Orta S. Giulio.Visita: Sacro Monte d’Orta ed Isola di S. Giulio.Periodo: tutto l’anno

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Le Prealpi

Canzo e la foresta della Val Ravella(dalla IV primaria alla secondaria I grado)La Foresta Regionale della Val Ravella corrisponde all’ampia testata valliva del torrente Ravella (affluente di sinistra del Lambro). È possibile ricostruire, nel corso dell’escursione, la storia di questa valle, dai boschi naturali di latifoglie ai disboscamenti per la realizzazione di pascoli e campi coltivati, all’abbandono di queste coltivazioni, ai rimboschimenti di conifere degli anni ‘50 fino alle opere degli ultimi anni volte alla rinaturalizzazione di questi boschi.Da Canzo si risale a piedi la Val Ravella lungo il sentiero geologico fino al rifugio Terzalpe dove si sosta per il pranzo. Il ritorno su Canzo avviene per altro itinerario, sostando presso il centro visite di Primalpe.Servizi: servizi presso Terzalpe e Primalpe.Visita: il museo del Centro Visitatori della riserva di Sasso Malascarpa.Periodo: tutto l’anno

Parco della Spina Verde a Como(II ciclo primaria e secondaria I grado)Il Parco Regionale della Spina Verde si estende sulla fascia collinare a nord ovest di Como. Il territorio presenta numerosi motivi di interesse: la natura, con particolari aspetti geologici e vegetazionali; l’archeologia, con i resti della Como protostorica; la storia, dal medievale Castello Baradello fino alle trincee della Linea Cadorna.In un’area di facile raggiungibilità anche con i mezzi pubblici proponiamo un itinerario tra caratteristici boschi di castagno, magnifici panorami su Como, il lago e le Prealpi e che ha un notevole interesse da punto di vista della Storia: dall’insediamento di Pianvalle (VI - V sec a.C.) alla medioevale torre del Baradello.Servizi: servizi presso Cascina Raspaù.Visita: torre del Baradello.Periodo: tutto l’anno

Prim’Alpe e la foresta di Val Ravella(dalla IV primaria alla secondaria I grado)Nel cuore della foresta Regionale della Val Ravella si trova una grande cascina ristrutturata, Primalpe, posta a 700 metri di quota ideale per molte tipologie di attività didattiche in ambiente naturale.Dotata di spazi adeguati per lezioni didattiche e attività di laboratorio consente di effettuare un soggiorno di alcuni giorni in un contesto naturale molto ricco di spunti e facilmente raggiungibile in ogni stagione. Si ha l’impressione di essere isolati nel bosco pur essendo a breve distanza dal paese di Canzo e questo può essere un grande valore aggiunto per dei giovani allievi poco abituati a vivere direttamente il mondo naturale. A seconda delle necessità didattiche e dell’età degli allievi è possibile organizzare escursioni mirate o laboratori di grande interesse.Base: Cascina di Primalpe - ERSAF Lombardia - Legambiente Lecco.1° giorno: sentiero geologico (vedi a pag. 32) e sentiero degli gnomi.2° giorno: percorso botanico e sentiero dello Spaccasassi.3° giorno: (eventuale) salita al Corno Orientale di Canzo o altre attività da concordare.Durata: 2-3 giorni.Periodo: da marzo a ottobre

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Le Alpi

Val Verzasca. Acque smeraldine e rocce misteriose(secondaria I grado)La Val Verzasca si identifica in gran parte con il suo fiume, dalle acque smeraldine, da cui il nome. Si tratta di una valle, per molti tratti ancora spettacolare e selvaggia con piccole cascate alternate a tratti pianeggianti e tranquilli, posta a Nord della Valle del Ticino, in territorio svizzero. La valle è percorsa da un panoramico e comodo sentiero che permette di approfondire temi di tipo geomorfologico legati alla morfologia glaciale e fluviale, temi di tipo geologico legati alle rocce metamorfiche che caratterizzano la valle e temi di tipo botanico.Periodo: da maggio a ottobre

I ghiacciai del Bernina ed il Trenino Rosso(II ciclo primaria e secondaria I grado)La gita proposta permette di giungere facilmente fino alla lingua frontale del ghiacciaio del Morteratsch, con una bellissima e facile passeggiata che si svolge in un ambiente veramente unico.Fin verso il 1860, il ghiacciaio occupava gran parte della valle del Morteratsch arrivando a confluire con la Valle Bernina, ma già dal 1910, quando fu ultimata la linea ferroviaria Tirano-St. Moritz, l’apparato glaciale si era ritirato di parecchie centinaia di metri ed il suo regresso è proseguito quasi ininterrottamente portando la fronte a ben 2 chilometri dal punto della sua massima espansione. Lungo la bella stradina che conduce ai piedi del ghiacciaio del Morteratsch è stato allestito un percorso glaciologico guidato, con cartelli esplicativi che ce ne narrano la storia. Un ulteriore motivo di interesse è il percorso con il famoso Trenino Rosso del Bernina che, inerpicandosi dapprima sul Passo del Bernina ci porta nella successiva discesa verso Tirano.Periodo: da maggio a fine ottobre

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Gran Paradiso. Parco ed area protetta(II ciclo primaria e secondaria I grado)Il Parco Nazionale Gran Paradiso è il più antico d’Italia, e si estende tra Piemonte e Valle d’Aosta abbracciando un vasto territorio montuoso, fra gli 800 metri dei fondovalle e i 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso. L’istituzione del Parco risale al 1922, ed è stata fondamentale per la salvaguardia dello stambecco alpino. Il Parco Nazionale tutela un’area caratterizzata da un contesto di tipo prevalentemente alpino che presenta una grande varietà ambientale: foreste di larici e abeti, vaste praterie alpine, rocce e ghiacciai. Una giornata in Val di Rhemes, con una escursione in direzione del rifugio Benevolo, ci permette l’osservazione ravvicinata degli animali, tra cui lo stambecco, simbolo del Parco. Il Centro visitatori propone ai suoi ospiti l’avvincente storia della reintroduzione del Gipeto, il più grande uccello europeo.Laboratori e visita: il Centro visitatori di Rhemes con attività multimediali.Periodo: da maggio a ottobre

Il più lungo ghiacciaio delle Alpi(secondaria I grado)Il ghiacciaio di Aletsch, con i suoi 24 km di lunghezza, è uno dei pochi ghiacciai alpini che hanno dimensioni comparabili con i ghiacciai che fino alla fine dell’800, al termine della Piccola Età glaciale, occupavano molte valli alpine.Grazie al’uso degli impianti di risalita e di una estesa rete di comodi sentieri è possibile avvicinarsi al ghiacciaio in una parte mediana, per compiere osservazioni veramente uniche in ambiente alpino: le rocce montonate, lisciate dal ghiacciaio sono un vero libro aperto sulla storia del ghiacciaio, le grandi morene mediane tipiche dei ghiacciai himalayani costituiscono una traccia dell’unione di grandi lingue glaciali nel bacino collettore, la presenza del lago intermorenico di Marjelen ci dà l’occasione di parlare del rapporto molto conflittuale, quasi di terrore che le popolazioni alpine hanno avuto per secoli con i ghiacciai.Si possono poi effettuare sia osservazioni ravvicinate del materiale ghiaccio al limite con le rocce sottostanti, sia una affascinante ed estesa panoramica sul ghiacciaio in tutta la sua lunghezza. Una gita davvero unica!Periodo: da maggio a metà ottobre

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Il Giardino dei Ghiacciai ed il Trenino Rosso(secondaria I grado)Sul gradino roccioso che separa la conca di Cavaglia dalla Val Poschiavo, troviamo numerose Marmitte dei Giganti, probabilmente fra le più belle delle Alpi, riunite in un’area chiamata “Il Giardino dei Ghiacciai”. Durante l’Era Glaciale il grande ghiacciaio oggi noto come Vadret da PaIù occupava tutta la valle e, nel corso dei millenni, la sua potente azione erosiva modellava la soglia rocciosa sulla quale, con l’incessante lavoro di erosione delle acque superficiali che precipitavano nei crepacci, si sono originate nel tempo numerose “Marmitte dei Giganti”. La vicinanza alla stazione della linea ferroviaria percorsa dal “Trenino Rosso” ne rende particolarmente facile l’accesso. La nostra proposta prevede il raggiungimento con il Trenino Rosso della panoramica stazione di Alp Grum, per poi scendere per facile sentiero alla conca di Cavaglia. Dopo la visita del “Giardino dei Ghiacciai”, rientro con il Trenino Rosso dalla stazione di Cavaglia a Poschiavo.Servizi: servizi e sosta pranzo a Cavaglia.Periodo: da maggio a fine ottobre

Valtellina. Tra storia, arte e cultura alpina(II ciclo primaria e secondaria I grado)Crocevia di arte e culture, grazie alla sua posizione nel cuore delle Alpi, la Valtellina rivela l’inestimabile patrimonio della sua storia, con influssi longobardi, celtici, carolingi, lombardi e mediterranei. Un’eredità che vive ancora oggi, di paese in paese e di vallata in vallata. Qui, storia, arte, cultura e tradizioni si fondono in un unico patrimonio culturale, a disposizione di coloro che desiderano cogliere questa opportunità di conoscenza.Base: Hotel*** a Teglio1° giorno: in Valgerola, ospiti di un caratteristico mulino-museo, costruito nel 1836 e tutt’ora funzionante grazie al recente restauro, che tramanda le testimonianze dell’attività molitoria. Di seguito a Sacco, per visitare una antica dimora rurale con raffigurazione dell’Uomo Selvatico, vero e proprio simbolo della cultura alpina (vedi a pag. 23). Nel pomeriggio trasferimento a Teglio, per la visita a Palazzo Besta, una bella dimora nobiliare valtellinese del Cinquecento, testimonianza di un’epoca protesa alla ricerca del bello e all’amore per la vita.2° giorno: visita a Castello dell’Acqua, piccolo borgo delle Orobie Valtellinesi, dove scopriamo cultura e tradizioni alpine, legate alla “cultura del castagno”, all’arte molitoria, all’utilizzo dell’acqua per magli e fucine (vedi a pag. 23).Durata: 2 giorni.Periodo: da aprile a ottobre

Parco del Gran Paradiso. Il regno dello stambecco(secondaria I grado)Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, la conca di Cogne e la Valnontey sono una meta che non si può trascurare per chi voglia osservare un ecosistema di alta montagna. Lo splendido ambiente naturale in cui è inserita, la ricchezza della flora e della fauna, attraggono ogni anno numerosi visitatori. Proponiamo una esperienza sicuramente forte per dei ragazzi magari poco abituati ad una frequentazione dell’ambiente naturale ma proprio per questo di grande interesse. Ci si metterà alla prova anche fisicamente, percorrendo comunque comodi sentieri, per raggiungere un magnifico rifugio alpino dove si sperimenteranno alcuni disagi ma saremo ricompensati dall’osservazione ravvicinata di numerosi esemplari di camoscio e di stambecco, l’animale simbolo del parco.

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Base: Rifugio Vittorio Sella1° giorno: escursione da Valnontey fino al rifugio Sella2° giorno: discesa a valle e visita alle cascate di Lillaz3° giorno: (eventuale-intermedio): a scelta, Orienteering od osservazioni zoologiche specificheDurata: 2 - 3 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

Parco dello Stelvio. Un’oasi al centro delle Alpi(II ciclo primaria e secondaria I grado)Il Parco Nazionale dello Stelvio con i confinanti Parco Nazionale Svizzero e Parco Adamello Brenta costituisce l’area protetta più grande delle Alpi. La grande estensione territoriale e altitudinale, da 600 m a quasi 4000 m metri, favorisce la presenza di una ampia gamma di ambienti colonizzati da una grande varietà di specie floristiche e botaniche. Troviamo zone difficilmente accessibili, ma anche boschi, vasti altipiani, estesi pascoli, laghetti alpini, zone umide, ghiacciai perenni. L’esistenza di queste diverse nicchie ecologiche favorisce anche una notevole varietà faunistica. Il Parco è popolato da tutti e quattro gli ungulati più importanti delle Alpi: capriolo, cervo, camoscio e stambecco oltre che da una ricca fauna minore. Uccelli rapaci come l’aquila reale ( simbolo stesso del parco) ed il Gipeto, recentemente reintrodotto sono abbastanza facilmente osservabili. Questo territorio ci mostra poi come, talvolta in modo non facile, si possono conciliare vita degli uomini e degli animali e tutela dell’ambiente naturale.Base: Hotel*** a S. Caterina Valfurva1° giorno: escursione nei dintorni per la conoscenza dell’ambiente.2° giorno: La Valle dei Forni, il Ghiacciaio dei Forni, gli alpeggi.3° giorno: (eventuale): visita al Museo Vallivo e al Centro visitatori del Parco di S. Antonio Valfurva.Durata: 2 - 3 giorni.Periodo: da maggio a ottobre

Alpi Retiche. Trenino Rosso e Parco dello Stelvio(II ciclo primaria e secondaria I grado)La Valtellina, interamente compresa a nord nelle Alpi Retiche Occidentali e Meridionali, racchiude i più importanti massicci montuosi delle Alpi centrali, e cioè i gruppi del Bernina e dell’Ortles Cevedale. Ai piedi di questi massicci montuosi, abbiamo due importanti emergenze turistiche e naturalistiche rappresentate da Trenino Rosso del Bernina (patrimonio dell’Unesco) e dal Parco Nazionale dello Stelvio. Non bastano poche parole per presentare al meglio il Trenino Rosso, che si inerpica per le montagne dell’Engadina e

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della Val Poschiavo, offrendoci la possibilità di osservare l’ambiente glaciale del Bernina. Il secondo motivo di interesse è Il Parco Nazionale dello Stelvio, il più esteso dell’arco alpino, che si estende nel cuore delle Alpi centrali interessando Lombardia, Alto Adige e Trentino. Un ambiente prettamente alpino, con una eccezionale qualità del territorio (montagne, ghiacciai, foreste, flora, fauna) e una antica presenza significativa dell’uomo.Base: Hotel*** a S. Caterina Valfurva1° giorno: Valchiavenna, Val Bregaglia ed Engadina e un tratto, tra Morteratsch e Tirano, da percorrere con il mitico Trenino Rosso, con una facile escursione alla fronte del ghiacciaio del Morteratsch (vedi a pag.14).2° giorno: La Valle dei Forni, il Ghiacciaio dei Forni, gli alpeggi.3° giorno: (eventuale): visita al Museo Vallivo e al Centro visitatori del Parco.Durata: 2 - 3 giorni.Periodo: da maggio a ottobre

Antica Chiavenna e ghiacciai, con il Trenino Rosso(II ciclo primaria e secondaria I grado)Quelle che oggi vengono classificate, all’interno delle Alpi Retiche, come Alpi del Bernina, sono l’ambito di svolgimento del nostro soggiorno, che unisce l’aspetto storico all’aspetto naturalistico. Importante via di transito tra nord e sud delle Alpi fin dai tempi dei Romani, Chiavenna vanta numerose testimonianze storiche, ed è interessante sotto il profilo culturale, artistico e, non ultimo, gastronomico. Il Trenino Rosso, invece, che si inerpica per le montagne dell’Engadina e della Val Poschiavo, ci offre la possibilità di osservare l’ambiente glaciale del massiccio del Bernina.Base: Hotel*** a Piuro1° giorno: Le “Marmitte dei Giganti”, il Centro storico di Chiavenna, l’antico mulino, il Crotto (vedi a pag. 33).2° giorno: Si percorrono la Val Bregaglia, l’Engadina e la Val Bernina per giungere alla Val Morteratsch. Escursione sino alla fronte dell’omonimo ghiacciaio. Proseguimento per Tirano con il Trenino Rosso (vedi a pag.14).Durata: 2 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

Ghiacciai e Val di Mello, con il Trenino Rosso(II ciclo primaria e secondaria I grado)Nelle Alpi Retiche Occidentali, sono due le catene montuose di nostro interesse, la catena Bernina-Scalino e quelle del Masino-Disgrazia. La prima è contraddistinta da una vasta estensione di ghiacciai e dalla presenza del Pizzo Bernina che, con i suoi 4061 m, è la vetta più alta delle Alpi Retiche. A nord del Bernina, il grandioso ghiacciaio del Morteratsch, meta della nostra visita. La seconda, che comprende il Parco Naturale della Val di Mello, è la meta preferita dai rocciatori, ma anche luogo di piacevoli e distensive passeggiate. Ci troviamo nel cuore del plutone della Valmasino, il grande «blocco» granitico formatosi circa 20 milioni di anni fa messo a nudo dalla lenta erosione in epoca Quaternaria di soprastanti livelli di rocce più tenere. La valle conosce da secoli la mano sapiente degli uomini che qui hanno costruito piccoli agglomerati di baite: semplici basi d’appoggio e soggiorno nel corso della transumanza che da qui si spinge poi nelle valli laterali.Base: Hotel*** a Teglio1° giorno: Valchiavenna, Val Bregaglia ed Engadina e un tratto, tra Morteratsch e Tirano, da percorrere con il mitico Trenino Rosso, con una facile escursione alla fronte del ghiacciaio del Morteratsch (vedi a pag.14).2° giorno: La Val di Mello, con una comoda passeggiata pianeggiante tra alte mura di granito (vedi a pag. 34).Durata: 2 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

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Il mare

Promontorio di Portofino e Baia di S. Fruttuoso(classe V primaria e secondaria I grado)L’ambiente del Parco di Portofino è legato a profonde trasformazioni introdotte nei secoli dalla presenza dell’uomo che ha modificato il territorio, con la costruzione ad esempio dei terrazzamenti, e la vegetazione con l’introduzione di specie provenienti da altre aree geografiche, come l’ulivo o il castagno. È proprio questa coesistenza millenaria tra uomo e natura che ha prodotto questi paesaggi tanto apprezzati. Inoltre sul Monte alcune caratteristiche morfologiche peculiari (presenza di una sommità relativamente elevata, presenza sia di versanti ben assolati che di versanti ombrosi e umidi) favoriscono lo sviluppo di una flora veramente unica. Una escursione sul promontorio ci permette una vista d’assieme globale sulle caratteristiche peculiari della zona, caratterizzate da discontinuità sia geologiche che geomorfologiche, vegetazionali e climatiche.Da Ruta di Camogli, passando da S. Rocco, Gaixella e Pietre Strette, si scende al borgo di S. Fruttuoso. Una panoramica alternativa, un po’ più impegnativa è raggiungere Pietre Strette dalla variante S. Rocco, Sella Toca.Servizi: servizi presso il borgo di S. FruttuosoVisita: a richiesta, l’Abbazia di S. Fruttuoso (scuola secondaria 1°gr)Periodo: tutto l’anno

Punta Manara e Baia del Silenzio di Sestri(classe V primaria e secondaria I grado)La Punta Manara, presso Sestri Levante, è un piccolo promontorio che si affaccia con ripide scogliere su un mare particolarmente blu intenso. Come qualche altro promontorio della Liguria di Levante (Punta Baffe, Punta Mesco) si può considerare il regno della macchia mediterranea e della lecceta: gli ambienti tipici delle coste italiane, diffusi ovunque prima degli anni del boom edilizio e dello sviluppo dei villaggi costieri.La nostra proposta escursionistica prevede un itinerario ad anello che da Sestri si inerpica sul promontorio dal versante di Riva Trigoso per poi, raggiunta la località Telegrafo, scendere a Sestri alla caratteristica Baia del silenzio.Periodo: tutto l’anno

Parco Nazionale delle 5 TereIl Parco Nazionale delle Cinque Terre è forse il Parco italiano dove è più evidente il concetto di qualità del paesaggio, inteso come connubio tra ambiente naturale e trasformazioni introdotte dall’uomo nei secoli sia dal punto di vista morfologico (ad esempio con i terrazzamenti introdotti per poter coltivare pendii scoscesi e frutto di ingegno e fatiche spesso indicibili) che vegetazionale (con l’introduzione di specie alloctone spesso introdotte a scopo alimentare). I suoi piccoli borghi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare sono dei veri gioielli che richiedono sforzi continui per la loro migliore conservazione. Questo è il vero tratto caratteristico delle Cinque Terre, con un paesaggio atipico e fortemente antropizzato: ecco perchè è il Parco dell’Uomo, un territorio diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.Base: Hotel*** a LevantoPeriodo: da marzo a ottobreNote: Per le 5 Terre proponiamo dei programmi che prevedono anche il loro abbinamento con altre interessanti destinazioni sulla Riviera di Levante (Promontorio di Portofino, Punta Manara a Sestri Levante e Portovenere con l’Isola Palmaria).I giorni programmati alle 5 Terre, prevedono la visita ai suoi borghi utilizzando sia il treno che i vari sentieri fruibili al momento, talvolta in alternativa al

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classico sentiero n° 2 litoraneo, spesso chiuso: Levanto-Punta Mesco-Levanto / Levanto-Punta Mesco-Monterosso / Madonna di Soviore-Madonna di Reggio-Vernazza / Manarola-Volastra-Corniglia / Riomaggiore-Santuario di Montenero.

Sia per la scuola primaria che per la secondaria I grado vengono proposte inoltre due versioni particolari inerenti le attività produttive, la cultura locale e la produzione letteraria di Montale (vedi a pag. 24 e 25)

Le 5 Terre ed il suo territorio(II ciclo primaria e secondaria I grado)Visita ai borghi, in treno o utilizzando i sentieri fruibili al momento.Durata: 2 - 3 giorni

5 Terre e Promontorio di Portofino(classe V primaria e secondaria I grado)Visita ai borghi delle 5 Terre, in treno o utilizzando i sentieri fruibili al momento, ed escursione al promontorio di Portofino (vedi pag. a 19).Durata: 2 - 3 giorni

5 Terre e Punta Manara(classe V primaria e secondaria I grado)Visita ai borghi delle 5 Terre, in treno o utilizzando i sentieri fruibili al momento, ed escursione a Punta Manara, a Sestri Levante (vedi a pag. 19).Durata: 2 - 3 giorni

5 Terre, Promontorio di Portofino e Punta Manara(classe V primaria e secondaria I grado)Visita ai borghi delle 5 Terre, in treno o utilizzando i sentieri fruibili al momento, ed escursioni al promontorio di Portofino e a Punta Manara a Sestri Levante (vedi a pag. 19).Durata: 3 giorni

5 Terre, Palmaria e Promontorio di Portofino(classe V primaria e secondaria I grado)Visita ai borghi delle 5 Terre, in treno o utilizzando i sentieri fruibili al momento, ed escursioni all’isola Palmaria a Portovenere, a Punta Manara e a Sestri Levante (vedi a pag. 19).Durata: 3 giorni

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Trieste. Ambiente marino e carsico(secondaria I grado)Trieste è un territorio di confine, con un occhio al mare Adriatico e l’altro all’entroterra carsico. Un territorio dalla costiera delle bianche falesie, con le sue piccole baie e i sentieri intrisi dei profumi della macchia mediterranea. I castelli di Miramare e Duino, che si affacciano direttamente sul mare. Il territorio carsico dagli aspetti naturalistici particolarissimi, tra cui la risorgiva del Timavo e la Grotta Gigante, la cavità turistica più grande al mondo. Poi, le riserve naturali, come quella marina di Miramare, quella delle falesie di Duino, della Val Rosandra, nonchè le testimonianze storiche della Risiera di San Sabba e la Foiba di Opicina.Base: Hotel*** a Grado1° giorno: Risorgive del Timavo, sentiero Rilke, visita alla Grotta Gigante.2° giorno: visita libera della città, Castello di Miramare, Risiera di San Sabba ed alla Foiba di Opicina.3° giorno: (eventuale) Visita alle grotte di San Canziano, sosta al Sacrario di Redipuglia.Durata: 2 - 3 giorni.Periodo: da marzo a ottobre

Isola d’Elba, nel Parco dell’Arcipelago toscano(secondaria I grado)L’isola d’Elba è la più estesa isola inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano. Pur in una superficie relativamente ridotta l’isola offre una grande varietà di ambienti, dal massiccio granitico del Monte Capanne con i suoi fitti boschi, alla zona orientale conosciuta fin dall’antichità per le miniere di minerali di ferro, alle coste lambite da un mare cristallino.Base: Hotel*** a Pomonte1° giorno: escursione a Capo S. Andrea.2° giorno: traversata del Monte Capanne.3° giorno: escursione a Capo d’Enfola e visita di Portoferraio.4° giorno: (eventuale) Visita al Parco minerario di Rio Marina, escursione al laghetto di Terranera.Durata: 3 - 4 giorni.Periodo: da aprile a ottobre

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Parco della Maremma, tra natura e storia(V primaria e secondaria di I grado)Un itinerario storico e naturalistico in una delle zone meglio conservate delle coste italiane, frutto di grandi lavori di bonifica succedutisi nei secoli per trasformare in aree coltivabili le ampie aree paludose alla foce del fiume Ombrone. La Maremma è quindi un territorio dove possiamo riscontrare una stretta relazione tra uomo e ambiente, come testimoniata ad esempio dalle tracce degli antichi carbonai o dei famosi butteri. Dal punto di vista strettamente ambientale si tratta di un contesto caratterizzato dalle leccete e dalla macchia mediterranea, senza dimenticare le numerose zone umide, preziosi rifugi per numerose specie di uccelli acquatici.Base: Hotel*** a Castiglione della Pescaia1° giorno: escursione a Cala Violina (possibile alternativa: visita al complesso archeologico di Roselle).2° giorno: escursione al Parco dell’Uccellina ed alle foci dell’Ombrone.3° giorno: escursione all’Argentario ed al tombolo della Feniglia.Durata: 3 giorni.Periodo: da aprile a ottobre

Ravenna o Ferrara, ed il Parco del Delta del Po(II ciclo primaria e secondaria I grado)L’ambiente del Delta del Po come tutti grandi delta fluviali è un ambiente in continua trasformazione, ed è proprio questa il suo grande fascino. Il grande Fiume cambia il proprio corso, trasporta sedimenti, crea nuove superfici e ne distrugge altre. Viaggiare nel Delta significa scoprire e cercare di comprendere queste trasformazioni, significa capire come l’uomo, con il proprio ingegno, fin dall’antichità ha cercato di adeguarsi prima e di modificare poi il corso del Fiume per poter vivere, costruire, coltivare, in questo ambiente molto difficile.Base: hotel *** al Lido degli Estensi1° giorno: visita di Ferrara o Ravenna, escursione naturalistica a Comacchio.2°-3° giorno: Escursione didattica al giardino litoraneo di Porto Caleri, navigazione verso le Bocche di Po, visita al museo della Bonifica, visita di Comacchio e dell’Abbazia di Pomposa, dune fossili di Massenzatica.Durata: 2 - 3 giorni.Periodo: da aprile a ottobre

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L’ambiente dell’uomo

Orobie Valtellinesi. L’acqua come energia(II ciclo primaria e secondaria I grado)Il versante valtellinese delle Orobie, si trova orograficamente sul lato “purivo” della valle, godendo cioè una minore insolazione del versante opposto ma ricco, in compenso, di numerosi corsi d’acqua. La possibilità di utilizzo degli stessi ha portato nei tempi alla costruzione da parte della popolazione locale di una estesa rete di strutture atte alla trasformazione dell’energia dell’acqua in energia meccanica, quali “mulini”, “fucine”, “pile” nonchè, di recente, piccole centrali idroelettriche. A Castello dell’Acqua riviviamo, con gli abitanti del paese, gli antichi lavori ad esse legati, depositari di una cultura che oramai sta scomparendo.I punti di nostro interesse: il mulino recentemente restaurato, la pila ad acqua oggi usata per le castagne ed un tempo per i cereali, la fucina del fabbro per la lavorazione del ferro battuto ed il frantoio.Servizi: servizi e sosta pranzo presso la trattoria MorettiPeriodo: da aprile ad ottobre

Orobie Valtellinesi. Mulino ed affreschi del ‘400(II ciclo primaria e secondaria I grado)In Val Gerola, valle laterale della Valtellina, in località Rasura, troviamo un antico mulino, recentemente restaurato dall’attuale proprietario che, con grande sensibilità verso la cultura popolare e contadina, ha intravisto l’opportunità di tramandare le testimonianze dell’antico mestiere della molitura. Oltre al mulino, è allestita una piccola raccolta di attrezzi legata alla tradizione contadina della valle e all’attività molitoria in generale.Nel vicino borgo di Sacco, all’interno di un locale in contrada Pirondini, un ciclo di affreschi ricopre completamente la stanza. Tra di essi spicca un personaggio dal corpo peloso e dalla barba fluente, una delle più belle immagini documentate dell’Uomo Selvatico, figura tra le più suggestive della mitologia alpina.Servizi: servizi e sosta pranzo presso il Mulino del DossoPeriodo: da aprile ad ottobre

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Ghiacciai, Trenino Rosso ed Orobie Valtellinesi(II ciclo primaria e secondaria I grado)La Media Valtellina (conosciuta come Terziere di mezzo) è delimitata a nord dalle Alpi Retiche ed a sud dalle Orobie Valtellinesi, ed è l’ambito di osservazione del nostro soggiorno, che unisce l’aspetto naturalistico a quello etnografico. A nord, possiamo osservare la lingua frontale del ghiacciaio del Morteratsch, con una bellissima e facile passeggiata che si svolge in un ambiente veramente unico, lungo la quale è stato allestito un percorso glaciologico guidato con cartelli esplicativi, che ce ne narrano la storia. Il famoso Trenino Rosso del Bernina, inerpicandosi sul Passo del Bernina ci porta nella successiva discesa verso Tirano. Il giorno successivo a Castello dell’Acqua, sul versante Orobico, possiamo osservare ciò che rimane di una estesa rete di strutture atte alla trasformazione dell’energia dell’acqua in energia meccanica, quali “mulini”, “fucine”, “pile” nonchè, di recente, piccole centrali idroelettriche.Base: Hotel *** a Teglio1° giorno: Valchiavenna, Val Bregaglia ed Engadina e un tratto, tra Morteratsch e Tirano, da percorrere con il mitico Trenino Rosso, con una facile escursione alla fronte del ghiacciaio del Morteratsch (vedi a pag. 14).2° giorno: A Castello dell’Acqua, riviviamo, con gli abitanti del paese, gli antichi lavori, depositari di una cultura che oramai sta scomparendo (vedi a pag. 23).Durata: 2 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

Il paese delle meridiane (trenino delle Centovalli)(secondaria I grado)La Val Vigezzo ha una caratteristica particolare: non è infatti una valle percorsa dal corso di un torrente dalla testata allo sbocco, con gli abitati posti a diverse altezze, bensì da due torrenti che scorrono in sensi opposti generando un’ampia vallata pianeggiante nella quale sorgono i comuni principali. Questa valle è conosciuta anche come la valle delle Meridiane. Infatti i muri di abitazioni, edifici civili e religiosi ospitano numerosi orologi solari di vari tipi e fogge, che un tempo segnavano le ore per tutta la comunità. In Val Vigezzo sono inoltre presenti testimonianze della forte religiosità popolare, di cui è testimonianza principale il santuario di Re.Periodo: da aprile ad ottobre

5 Terre e la poesia di Montale(secondaria I grado)Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è il Parco Nazionale più piccolo d’Italia, caratterizzato da cinque borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Questo è il vero tratto identitario delle Cinque Terre, con un paesaggio atipico e fortemente antropizzato: ecco perchè è il Parco dell’Uomo, un territorio diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.Unitamente a facili escursioni per vivere questo particolare territorio, dedichiamo del tempo a percorrere, a Monterosso, un percorso letterario che si snoda nel borgo amato da Eugenio Montale, dove ha vissuto la sua infanzia e giovinezza e che ricorda le liriche del poeta.Base: Hotel *** a Levanto1° giorno: esploriamo i borghi di Monterosso, Riomaggiore e Manarola.2° giorno: Il Parco letterario di Montale ed escursione a Corniglia e Vernazza.3° giorno: (eventuale) Levanto-Punta Mesco.Durata: 2 - 3 giorniPeriodo: da marzo a ottobre

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5 Terre e tradizioni locali(II ciclo primaria e secondaria I grado)Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è il Parco Nazionale più piccolo d’Italia, caratterizzato da cinque borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Qui l’uomo in più di mille anni ha “modificato” l’ambiente naturale sezionando gli scoscesi pendii delle colline per ricavarne strisce di terra coltivabili, sorrette da migliaia di chilometri di muretti a secco. Questo è il vero tratto identitario delle Cinque Terre, con un paesaggio atipico e fortemente antropizzato: ecco perchè è il Parco dell’Uomo, un territorio diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Unitamente a facili escursioni per vivere questo particolare territorio, dedichiamo una giornata a conoscere, con l’aiuto di persone del luogo, le tradizioni locali legate all’agricoltura ed alla pesca.Base: Hotel *** a Levanto1° giorno: esploriamo i borghi di Monterosso, Riomaggiore e Manarola.2° giorno: Visita ad un frantoio oleario e ad una limonaia. Dimostrazione della salagione delle acciughe e della preparazione del pesto ligure. Incontro con un pescatore.3° giorno: (eventuale) Madonna di Soviore- Vernazza-Corniglia.Durata: 2 - 3 giorniPeriodo: da marzo a ottobre

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I luoghi della storiaValcamonica e Preistoria(II ciclo primaria)Le oltre 200.000 figure incise sulle rocce e sui massi della Valcamonica rappresentano il più imponente complesso di arte rupestre di tutto il continente Europeo. Le incisioni rupestri, manifestazioni artistiche incise sulle rocce, sono la testimonianza della vita quotidiana dei Camuni, l’antica popolazione della valle, e furono eseguite nell’arco di quasi 3.000 anni: raccontano perciò l’evolversi di un popolo dal Paleolitico superiore fino alla conquista romana. Tra le due montagne sacre, la Concarena ed il pizzo Badile Camuno, Capo di Ponte racchiude questi segni dell’uomo e della sua evoluzione: un Museo di Arte Preistorica, la ricostruzione di un villaggio neolitico, i Parchi delle incisioni rupestri di Seradina e Bedolina, l’incontro con un appassionato ed esperto archeologo che ci introduce nel mondo sacro delle incisioni.Servizi: servizi e sosta pranzo presso Graffitipark.Visita: il museo di Arte Preistorica, il villaggio neolitico, i Parchi delle incisioni rupestri di Seradina e Bedolina.Laboratori: frottages di incisioni rupestri, momenti di manualità al Museo.Periodo: tutto l’anno

Alto Lario. Dal Medioevo alla storia moderna(secondaria I grado)Il Pian di Spagna, situato a nord del lago di Como ed alla confluenza tra Valchiavenna e Valtellina, è un crocevia della storia dove, in epoche diverse, sono sorte postazioni militari a difesa di eventuali invasioni della Lombardia da nord: il Forte di Fuentes, al confine tra Ducato di Milano e Grigioni, sorto nel ‘600 all’epoca del dominio spagnolo in Lombardia , ed il più recente Forte Lusardi, caposaldo della Linea Cadorna, costruito durante la 1a Guerra Mondiale ed utilizzato anche nella 2a. Nelle vicinanze, sulla penisola dell’Olgiasca, troviamo invece un gioiello del Romanico lombardo, l’Abbazia di Piona, tipico edificio dell’arte comacina. Una storia che parte dal 616 d.c. (epoca della cristianizzazione di questa zona del Lario, abitata dai Longobardi Arimanni) e giunge fino ai nostri giorni, offrendoci la possibilità di assaporare la tranquillità e la pace di cui godono i monaci cistercensi che ancora oggi vi abitano.Servizi: servizi presso il Forte Lusardi e l’Abbazia di Piona.Visita: Forte Fuentes, Forte Lusardi ed Abbazia di Piona.Periodo: da marzo ad ottobre

Lago Maggiore e Medioevo(secondaria I grado)La fisionomia attuale dell’area attorno al Lago Maggiore trae le sue origine nel Medioevo quando, dopo la decadenza dell’impero romano e le dominazioni barbariche, nacquero borghi e castelli ad opera di grandi famiglie come i Visconti ed i Borromeo, interessate al controllo del lago e dei territori circostanti. Tra gli esempi migliori di queste fortezze si possono annoverare la Rocca Borromeo di Angera, che domina il paese ed il lago dalla cima di un colle e la Rocca di Arona quasi completamente distrutta da Napoleone nell’800 per ragioni militari. Ma anche l’arte sacra d’epoca medievale sul lago presenta grandi elementi di interesse, come l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, risalente ai secoli XIII-XIV, con i suoi bellissimi cicli pittorici è sicuramente uno degli scenari più suggestivi del lago.Servizi: servizi presso l’eremo di S. Caterina e la Rocca Borromeo.Visita: Eremo di S.Caterina del Sasso e la Rocca Borromeo ad Angera.Periodo: da marzo ad ottobre

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Val d’Aosta e i romani(V primaria)Augusta Praetoria, oggi Aosta, è una città fondata dai Romani nel 25 a.c., agli inizi dell’età augustea. La colonia, è un modello esemplare di urbanistica e per l’importanza dei resti romani ancora visibili è stata definita la Roma delle Alpi. Della città romana Aosta conserva infatti importanti monumenti quali l’Arco d’Augusto, la Porta Pretoria, il teatro, il criptoportico forense, l’anfiteatro, le domus urbane, la cinta muraria quasi interamente visibile L’impianto urbanistico, rigidamente ortogonale, che suddivideva la città in insulae, è ancora oggi riconoscibile in quello attuale. La Via Consolare delle Gallie, di alta qualità ingegneristica, che proveniva da Ivrea, ci mostra ancora oggi numerosi resti archeologici quali i tratti lastricati a Donnas, con il suo arco, e ad Avise, nonchè il ponte di Pont St. Martin. La nostra proposta è completata da una breve escursione a Pondel, per la visita del magnifico ponte-acquedotto costruito nell’anno 3 a.C., una delle maggiori opere di ingegneria civile realizzate dai Romani nell’arco alpino.Visita: Aosta romana, i resti archeologici sulla Via delle Gallie ed il Ponte acquedotto di Pondel.Periodo: da marzo ad ottobre

Lago di Como e Medioevo(secondaria I grado)L’intera area del lago di Como fu soggetta per tutto l’alto medioevo ad invasioni di popoli barbari: Unni, Goti, Bizantini e Longobardi, fino all’insediamento dei Franchi di Carlo Magno, vittoriosi sui Longobardi. L’epoca dei comuni vide una lotta costante con la città di Milano che a fasi alterne trovò alleati nelle popolazioni del lago per sconfiggere il dominio comasco, fino al passaggio del territorio sotto il controllo dei Visconti e poi degli Sforza. A testimonianza di queste epoche, sulla sponda orientale del Lario troviamo il castello di Vezio, il borghi medievali di Varenna e Corenno Plinio con le loro antiche chiese e, di rilevante importanza, il complesso abbaziale di Piona. Il collegamento tra queste realtà avviene con un battello del servizio di Navigazione del Lago.Servizi: servizi presso il castello di Vezio e l’Abbazia di Piona.Visita: Castello di Vezio, borgo di Varenna (con le chiese di S.Giorgio e S.Giovanni), Abbazia di Piona, borgo di Corenno (con la chiesa di S.Tomaso).Periodo: da aprile a settembre, legato al servizio di Navigazione del lago.

Val d’Aosta e Medioevo(secondaria I grado)La Valle d’Aosta fu a lungo oggetto di contesa e conquista da parte di numerosi popoli e regni, come i Burgundi nel V secolo, gli Ostrogoti, i Bizantini e i Longobardi nel VI secolo. Dopo il 600 i Franchi ottennero il controllo dei colli alpini dai Longobardi. Dopo il 1000 il suo destino fu legato alla dinastia sabauda, che nel 1302 la trasformò in ducato e le concesse sempre ampia autonomia. Date le caratteristiche naturali della regione, la nobiltà feudale ebbe a lungo un peso preponderante nella sua storia politica e sociale e i numerosi forti e castelli furono centri di vita politica, economica e culturale, oltre che militare. Bisogna poi ricordare l’importante tratto della via Francigena, l’arteria principale del passaggio di migliaia di pellegrini indirizzati verso i grandi e prestigiosi centri di culto cristiano europei, che attraversa la valle e la presenza di opere di grande valore artistico come il chiostro della Collegiata di S.Orso ad Aosta, splendido esempio di arte romanica lombardo-catalana-provenzale.Visita: Collegiata di S.Orso, castello di Fenis, Bard e la Via Francigena.Periodo: da marzo ad ottobre.

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Val di Susa e Medioevo. La Sacra di S.Michele(secondaria I grado)La storia della Sacra è strettamente legata allo svilupparsi nei secoli del culto di San Michele venerato dalla tradizione cristiana come difensore del popolo cristiano: rappresentato come guerriero, è chiamato in difesa contro i nemici della Chiesa. Da sempre le cime dei monti, i colli, i luoghi elevati, furono considerati luoghi ideali per il culto di questo santo: non è quindi un caso che la Sacra sia stata edificata esattamente sulla cima del Monte Pirchiriano, ancora visibile all’interno della chiesa. A testimonianza dell’importanza di questo culto nell’Europa medievale si può osservare che la sua ubicazione richiama anche ad esempio quella della famosissima Abbazia di Mont Saint Michel in Normandia, ugualmente edificata su un promontorio isolato dalla marea.Raggiungiamo a piedi la Sacra dal fondovalle, come gli antichi pellegrini, per meglio apprezzarne il significato profondo, ma anche per sfruttare questo eccezionale belvedere per fare osservazioni geomorfologiche sulla Bassa Val di Susa, profondamente modellata dai grandi ghiacciai quaternari.Visita: Sacra di San Michele.Periodo: da marzo a ottobre

Nel feudo dei Canossa. Il castello di Matilde(secondaria I grado)Le colline tra le valli dell’Enza e del Secchia, furono colonizzate dai Romani che vi svilupparono vari centri abitati. Dopo i secoli bui dell’alto medioevo, vi si costruì un sistema fortificato che ebbe il suo apice tra XI e XII secolo. Contemporaneamente si sviluppava la rete dei borghi e si strappavano al bosco pascoli e coltivi. Ma è con Matilde, che queste terre raggiunsero una importanza continentale, giocando un ruolo importante nella disputa tra Papato e Impero. Matilde è donna europea, di stirpe e di cultura internazionale. I suoi possedimenti si estendono dall’Italia alla Lorena. La nostra proposta abbina alla visita dei resti del Castello di Matilde con il suo interessante Museo con una comoda escursione per il rientro a Ciano d’Enza attraverso la panoramica torre di Rossenella.Servizi: servizi a Canossa.Visita: Castello e museo a Canossa con visita guidata e lezione introduttiva.Periodo: primavera

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Linea Cadorna in Alto Lario. Postazioni e Forti(secondaria I grado)Linea Cadorna è la denominazione con la quale oggi si identifica il sistema di fortificazioni costruito lungo il confine italo-svizzero tra il 1915 e il 1918, durante il primo conflitto mondiale, nel momento in cui si ebbe timore che, penetrando dai valichi delle Alpi centrali, le truppe austro-tedesche potessero in breve tempo raggiungere ed occupare i centri nevralgici industriali ed economici del nostro paese. La nostra proposta abbina la visita di varie opere militari dell’epoca: alcune postazioni e trincee poste sopra Corenno Plinio, recentemente restaurate; del Forte Lusardi al Pian di Spagna, l’unico dell’epoca in Italia ancora perfettamente conservato, grazie al fatto che non sia mai stato utilizzato in combattimento, e della “galleria di mina”, posta all’imbocco della Valchiavenna, che doveva servire a tagliare i collegamenti stradali e ferroviari attraverso lo scoppio controllato di grandi quantità di esplosivo.Servizi: servizi presso il Forte Lusardi.Visita: Linea Cadorna a Corenno Plinio, Forte Lusardi a Colico e Galleria di mina a Verceia.Periodo: tutto l’anno

Linea Cadorna in Val d’Intelvi(secondaria I grado)La linea Cadorna, testimonianza di una grande opera di difesa costruita, durante la 1a Guerra mondiale nei pressi del confine con la Svizzera, temendo un attacco attraverso la confederazione elvetica, seppur neutrale, è stata negli anni oggetto di importanti opere di restauro e riscoperta.In Val d’Intelvi, è possibile visitare trincee e gallerie lungo un tracciato che permette di raggiungere ben 12 livelli di trincee, di cui 5 visitabili. Di grande interesse anche l’ambiente circostante, prevalentemente di faggeta.Periodo: maggio - ottobre

La Grande Guerra sul fronte Ortles-Cevedale(secondaria I grado)Le vette dell’Ortles-Cevedale furono grandi protagoniste nel corso della prima guerra mondiale: la zona fu il fronte occidentale dei combattimenti che videro coinvolti i nostri soldati. Dal 1915 al 1918 su queste cime, vista la loro importanza strategica, si combattè duramente per evitare l’avanzata delle truppe austriache. Furono poche le azioni offensive, tentate più che altro

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solo per migliorare le posizioni di osservazione: le difficoltà del territorio e del clima non permettevano che di restare sulla difensiva.Vennero realizzate in quest’area, in condizioni climatiche estreme e tra mille difficoltà, numerose fortificazioni e trincee servendosi delle strade militari e dei sentieri appositamente realizzati dai nostri alpini. I resti di queste costruzioni sono ancor oggi ben visibili e testimoniano la durezza a cui furono sottoposte le truppe, costrette a restare nelle loro postazioni in pieno inverno a quote superiori ai tremila metri.Base: Hotel*** a S. Caterina Valfurva1° giorno: escursione al Forte Venini e visita alla sezione Grande Guerra del Museo Vallivo di Valfurva.2° giorno: Trasferimento in Land-Rover ai Forni, da dove si raggiunge a piedi la zona della Prima Linea, sopra il rifugio Branca.Durata: 2 giorniPeriodo: da fine maggio a ottobre

La Grande Guerra sul fronte del Carso(secondaria I grado)Il fronte italiano interessato dalla Grande Guerra, si estendeva per circa 650 chilometri e fu proprio tra l’Isonzo ed il Carso che si combatterono le battaglie più dure e sanguinose, in cui gli italiani persero circa 600.000 soldati e gli austriaci quasi 500.000. Qui italiani ed austro-ungarici combatterono per mesi, riparati da linee trincerate che si dovevano per forza adattare all’orografia e alle caratteristiche del campo di battaglia.Nella proposta si visiteranno alcuni dei luoghi chiave per lo svolgimento della Grande guerra, come il Monte San Michele, uno dei monti più alti della zona carsica goriziana o il Monte Sei Busi teatro di aspre battaglie con la sua famosa trincea, senza dimenticare il sacrario di Redipuglia, il più grande e più imponente tra i cimiteri militari italiani, oppure il Parco tematico della Grande Guerra di Monfalcone.Base: Hotel *** a Grado1° giorno: Sacrario di Redipuglia, Monte Sei Busi, Monte San Michele.2° giorno: Parco tematico della Guerra di Monfalcone, Gorizia.3° giorno: (eventuale) visita di Trieste.Durata: 2 - 3 giorniPeriodo: da marzo a ottobre

La Grande Guerra e l’Altopiano dei 7 comuni(secondaria I grado)In Italia c’è solo un luogo che ha vissuto tutti i 41 mesi della Grande Guerra in prima linea: l’Altopiano di Asiago. Questo settore delle Prealpi vicentine che confina con gli altopiani e le valli trentine fu il luogo dove si svolsero diverse importanti battaglie tra italiani ed austro -ungarici tra cui la”Strafexpedition”, l’offensiva più grande mai organizzata dagli asburgici prima della battaglia di Caporetto. Queste montagne, per oltre tre anni, divennero campi di battaglia, teatro di stragi orrende e scenari di gesta eroiche. L’Altopiano di Asiago è il posto ideale per scoprire con i propri occhi i resti e le testimonianze della Grande Guerra. Ovunque infatti si possono trovare sentieri fortificati, trincee, appostamenti, baraccamenti e strutture difensive.Base: Hotel *** a Asiago1° giorno: arrivo ad Asiago, visita ad uno dei forti dell’altopiano ed al Sacrario.2° giorno: salita al museo all’aperto della guerra di Monte Zebio.3° giorno: (eventuale): anello di Campomulo.Durata: 2 - 3 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

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Rifugio Campogrosso, sui luoghi della Grande Guerra(secondaria I grado)Il Rifugio Campogrosso, si trova all’Alpe omonima a 1450 metri di quota, tra Veneto e Trentino, sopra Recoaro Terme. Da qui, nel cuore delle Piccole Dolomiti vicentine, si gode un ampio panorama verso i massicci del Carega e del Pasubio. Fino al 1918 qui passava il confine tra Regno d’Italia e impero Austro-Ungarico. E proprio per questo è interessante percorrere alcuni sentieri nell’ambito dell’ecomuseo della Grande guerra, che uniscono alcuni elementi di interesse storico ad un contesto ambientale di indubbio interesse.Base: Rifugio Campogrosso1° giorno: salita al rifugio e sentiero storico di Campogrosso.2° giorno: escursione al Pian delle Fugazze e rientro.Durata: 2 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

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La geologia praticaGrigna Meridionale. Nelle viscere della terra(primaria e secondaria I grado)Il Parco minerario dei Piani Resinelli è costituito da antiche miniere, (sfruttate dal XVI secolo agli anni ’50), di piombo - zinco. La miniera Anna, dalla geometria orizzontale, è composta da due diversi livelli (Anna e Umberto) posti a quota 1210 e 1180 m circa s.l.m. Entrando ci si trova nelle gallerie, più o meno come dovevano apparire nel ’700-’800; tutto il sistema dei puntelli è stato ricostruito con travi di legno e si è pensato anche ai bambini più piccoli attrezzando una “kinder area” dove pannelli disegnati e modellini di “gnomi minatori” con i loro tipici attrezzi raccontano, col linguaggio delle fiabe, il mondo della miniera. A sud del vasto altopiano dei Resinelli, troviamo il Parco Valentino, che si estende sui fianchi coperti da boschi rigogliosi del Monte Coltignone. È percorso da diversi itinerari, che permettono di accedere ai punti più panoramici ed interessanti, con vista su Lecco, il suo lago ed i monti circostanti.Servizi: servizi presso la biglietteria del Parco minerario.Visita: Miniera Anna, livello Umberto (secondaria 1°gr) e Parco Valentino.Moduli didattici (a richiesta): Possibilità di interventi in classe, su temi inerenti Petrografia, Mineralogia ed Arte mineraria. Periodo: da aprile a ottobre

Sentiero Geologico di Canzo estoria delle Prealpi Lombarde(secondaria I grado)La Val Ravella, ai piedi dei Corni di Canzo nel cuore del Triangolo Lariano, ben si presta, per la sua facilità di accesso e per la varietà delle rocce che vi affiorano ad una introduzione alla lettura geologica di un territorio. In particolare è possibile sia osservare ed imparare a descrivere un affioramento roccioso, in particolare di rocce calcaree, sia provare a comprenderne l’origine e l’ambiente di formazione. Inoltre la Val Ravella si presta all’osservazione di numerosi tipi di rocce presenti sotto forma di massi erratici affioranti nell’area lariana e valtellinese, da cui proveniva il ghiacciaio che giungeva fin qui in epoca quaternaria.Servizi: servizi e pranzo presso Terzalpe, servizi presso il centro visite di Primalpe.Periodo: da aprile a ottobre

Piramidi di erosione: le “Fate di pietra di Zone”(II ciclo primaria e secondaria I grado)Le piramidi di erosione sono un fenomeno geomorfologico dovuto all’azione erosiva dell’acqua piovana che modella un deposito morenico creando delle piramidi, alte fino a 30 metri, sulla cui sommità si trova un masso che funge da “cappello” protettivo ai sedimenti sottostanti. Si tratta di un fenomeno abbastanza comune. In alcuni siti delle Alpi però, e Zone in Val Camonica è uno tra questi, si trovano grandi gruppi di queste piramidi, comunemente chiamate “fate di pietra”. Il deposito morenico all’origine del fenomeno risale a circa 15.000 anni fa, al momento dell’ultima grande avanzata dei ghiacciai quaternari. Proponiamo un facile itinerario che con il supporto di pannelli illustrativi attraversa la valle con le Piramidi in un contesto di grande valore ambientale.Visita: Riserva Regionale delle Piramidi di Erosione di Zone.Periodo: da aprile a ottobre

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Marmitte dei Giganti, segno dei grandi ghiacciai(II ciclo primaria e secondaria I grado)In molte valli alpine sono evidenti le tracce di erosione e modellamento dei versanti ad opera dei grandi ghiacciai quaternari che fino a circa 20.000 anni fa hanno interessato la catena. Solo in alcune zone però, e la bassa Val Bregaglia con Chiavenna è tra queste, grazie alla presenza di rocce particolarmente erodibili, le serpentiniti, la presenza di questi fenomeni erosivi è evidente e diffusa. Si possono osservare sia tracce dirette dell’erosione come le strie glaciali sia strutture a pozzo, anche di vari metri di diametro, chiamate normalmente Marmitte dei Giganti, formatesi ad opera degli impetuosi torrenti subglaciali che scorrevano tra il ghiaccio e la roccia sottostante. Queste serpentiniti sono state utilizzate per secoli dall’uomo poiché la loro struttura consente di lavorarle facilmente al tornio per ricavarne olle (cioè pentole), da cui il termine di pietra ollare.Una caratteristica peculiare della zona è data anche dalla presenza di grandi frane costituite da massi di dimensioni ciclopiche che si innescarono quando, in seguito al ritiro degli imponenti ghiacciai, venne a mancare il sostegno laterale del corpo glaciale. Dalle complesse anfrattuosità formatesi nel corpo della frana spirano con continuità soffi d´aria a temperatura costante tra 6 e 8 gradi (i “soréi”) sfruttati per la costruzione di vani simili a frigoriferi naturali chiamati crotti. Accanto alla storia delle “pietre” del territorio chiavennasco, è utile richiamare l’importanza storica della città di Chiavenna, punto nevralgico della viabilità transalpina sin dal periodo romano.Servizi: servizi e pranzo presso il centro Sportivo di Chiavenna.Visita: Parco delle Marmitte dei Giganti, il Crotto, il Centro storico.Periodo: tutto l’anno

Orridi di Uriezzo, segno dei grandi ghiacciai(secondaria I grado)Durante l’ultima glaciazione la Valle Antigorio era occupata dall’esteso Ghiacciaio del Toce, uno dei grandi ghiacciai che dalla catena alpina scendevano verso la pianura. In questo tratto di valle il ghiacciaio raggiungeva uno spessore di oltre 1.000 metri, generando così una imponente azione di modellamento e di erosione. Nel settore centrale della valle, nei pressi di Premia, sono visibili delle forme molto interessanti di erosione generate dall’azione degli antichi torrenti subglaciali che hanno scavato delle vere e proprie gole sotterranee, i cosiddetti Orridi di Uriezzo, ora percorribili poiché il ghiacciaio si è ritirato ed il reticolo idrografico si è profondamente modificato.

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Val di Mello. La Perla delle Retiche (secondaria I grado)La Val di Mello, magnifica valle nel cuore delle Alpi Retiche, deve parte del suo fascino alla sua origine geologica. In effetti sono proprio le sue rocce, le sue pareti alte, lisce e compatte, tra le quali scorre un magnifico torrente, placido e dalle acque trasparenti a renderla unica, almeno nelle Alpi. Ci troviamo nel cuore del Plutone della Valmasino, il grande «blocco» di composizione granitica, formatosi circa 20 milioni di anni fa, nelle fasi finali della formazione delle Alpi.Solo successivamente, la lenta erosione delle rocce soprastanti, trasportate verso valle da fiumi e torrenti, ha messo a nudo queste rocce magnifiche, amate da tutti gli alpinisti come terreno ideale di arrampicata.Da San Martino, ultimo centro abitato della valle, una strada sterrata porta all’imbocco di questo paradiso, percorso da un comodo sentiero tra il verde dei prati. Ma la Val di Mello ci racconta anche una storia di uomini sapienti che nei secoli passati hanno saputo costruire baite, sentieri e mulattiere per poter sfruttare per la sopravvivenza le poche risorse naturali di questo ambiente “difficile”.Servizi: servizi e pranzo presso Cascina Piana o Baita Rasega.Periodo: da aprile a ottobre

Sempre per l’azione erosiva delle acque di fusione del ghiacciaio,in località Maiesso, lungo il corso del Toce, si osservano le caratteristiche forme di erosione denominate Marmitte dei Giganti.Visita: Gli Orridi di Uriezzo e le Marmitte dei Giganti.Periodo: da aprile a ottobre

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Il mondo fantasticoGli gnomi e la vita del bosco(I ciclo primaria)Con una passeggiata nel bosco, osservando ed ascoltando con attenzione le piante, è possibile udire la loro voce. Gli alberi non si spostano, ma possiedono un loro carattere che comunicano in vari modi: con la bellezza, con l’oscillazione delle fronde, con la consistenza delle fibre. Impareremo a conoscere i loro caratteri e le loro abitudini, come fossero delle persone. Ma non possiamo dimenticare che il bosco è un magico luogo dove vivono, si nascondono, giocano e lavorano dei piccoli esseri come gli Gnomi, ai quali sono legate credenze e storie fantastiche. La loro straordinaria timidezza e la diffidenza nei confronti delle cose umane li hanno spinti a vivere in luoghi remoti e a circondarsi del più fitto mistero.

a Pian Sciresa (Lecco)Servizi: servizi e sosta pranzo presso il ristoro “Amici di Pian Sciresa”.Visita: Il Bosco degli alberi e degli Gnomi.Periodo: da aprile a ottobre, il mercoledì e giovedì

a La Fagiana (Magenta)Servizi: servizi e sosta pranzo presso il Centro Parco “La Fagiana”.Visita: Il Bosco degli alberi e degli Gnomi.Periodo: da aprile a ottobre

Miti e leggende di una valle alpina(V primaria e secondaria I grado)Val Fabiòlo, la valle del piccolo faggio. Una valle nascosta e misteriosa, tanto da essersi meritata la fama di valle degli spiriti per eccellenza. Un aspetto magico ed irreale, con l’antica mulattiera che percorre il fondovalle e puntuali riferimenti a leggende e storie fantastiche di tempi lontani, ricordate dagli abitanti originari della valle, come storie legate alla manifestazione misteriosa e paurosa sia di spiriti e defunti che di streghe, diavoli ed animali fantastici. Ci fu però chi non aveva paura degli spiriti, ed era il parroco di Sirta, che tentò, senza riuscirci, di scacciare gli spiriti della valle, ingaggiando furiose battaglie con le forze oscure che, alla fine, ne minarono la fibra e lo condussero ad una morte prematura.Visita: Il piccolo borgo di Sostila.Periodo: da aprile a ottobre

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Non perdiamo la bussolaOrienteering(dalla IV primaria)La pratica dell’orienteering consiste nel raggiungere, nel minor tempo possibile, una serie di punti di controllo posizionati nell’area della gara e segnati su di una carta topografica preventivamente preparata; può essere un ottimo strumento, in un contesto didattico, per stimolare i ragazzi ad applicare i concetti teorici appresi sui libri nello studio della cartografia, senza trascurare le abilità geometriche e di calcolo mentale. I percorsi sono di ogni livello di difficoltà, adatti alle varie età dei partecipanti, e la gara è realizzata normalmente a gruppi.

a Pian Sciresa (Lecco)Durata: giornata interaServizi: servizi e sosta pranzo presso il ristoro “Amici di Pian Sciresa”.Periodo: da aprile a ottobre, il mercoledì e giovedì

al Parco Nord (Milano)Durata: mezza giornataPeriodo: tutto l’anno

al Parco Castello (Legnano)Durata: mezza giornataPeriodo: tutto l’anno

a Villa Burba (Rho)Durata: mezza giornataPeriodo: tutto l’anno

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L’ambiente in aulaLe api (Dr. Agr. Livio Colombari)(primaria e secondaria I grado)Una proposta per conoscere il mondo delle api, così articolata:Chi sono le api? Con un breve audiovisivo e tabelloni didattici, ci si immerge nel mondo delle api, mostrandone la nascita, la crescita, la morfologia e l’anatomia. Si impara così a distinguere i vari tipi di ape (regina, fuco, operaia) e si illustrano le analogie, le differenze ed i compiti svolti all’interno dell’alveare da ogni individuo.Dove vivono? Si mostra un nido naturale delle api e dove vengono allevate (arnia), esaminandone le varie parti ed illustrandone le funzioni.I prodotti dell’alveare. Vengono presentati tutti i prodotti dell’alveare, sia quelli raccolti ed elaborati dalle api nel loro ambiente (miele, polline, propoli), sia quelli autoprodotti (cera, pappa reale, veleno).Gli attrezzi dell’apicoltore. Si mostrano i principali utensili abitualmente usati (maschera, guanti, affumicatore, leve) e come si usano.L’osservazione. Mediante un’arnia didattica, dotata di pareti trasparenti si osserva, in assoluta sicurezza, questo meraviglioso insetto.Laboratorio. Si procede alle diverse fasi della smielatura (disopercolatura, centrifugazione dei telaini).Segue una degustazione guidata di diversi tipi di miele.Durata: Mezza giornata

L’acqua (Dr.ssa Flavia Caironi)Storia di Goccio Lina (Laboratorio musicale)(primaria) – Breve presentazione del ciclo dell’acqua, mediante la lettura della “Storia

di Goccio Lina”, che parte dalle nuvole ed alle nuvole ritorna dopo molte avventure, per ricominciare il suo eterno ciclo.

– Coinvolgimento dei bambini nell’animazione della storia, che verrà drammatizzata sulle canzoni originali appositamente create per il progetto da un compositore della compagnia del Teatro delle Marionette di Milano.

La storia di Goccio Lina interpretata dai bambini ne stimolerà la fantasia, ed il momento del ballo darà libero sfogo alla loro creatività, concludendosi con il “Girotondo di Goccio Lina”, che vedrà i bambini tenersi per mano, in un abbraccio simbolico all’acqua.

Il prato (Dr.ssa Flavia Caironi)Il Prato (Laboratorio artistico)(I ciclo primaria) – Cos’è un prato? – Costruiamo un prato con diverse tecniche artistiche e manipolative.

L’impollinazione (Laboratorio scientifico-artistico)(II ciclo primaria) – Breve introduzione sulla struttura del fiore e sulla riproduzione. – Impolliniamo i fiori costruiti con materiali di recupero.

A caccia di frutti e semi nel prato (Laboratorio scientifico)(II ciclo primaria) – Osservazione dei semi e frutti dei più comuni fiori del prato. – “A caccia” nel giardino della scuola, armati di lenti di ingrandimento, come

piccoli investigatori.

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Un mare di rifiuti (Dr.ssa Flavia Caironi)Fior di bottiglia (Laboratorio di costruzione)(II ciclo primaria e secondaria I gr) – Breve introduzione sul tema della produzione dei rifiuti, con particolare

riguardo agli imballaggi. – Trasformiamo le bottiglie di plastica in bellissimi fiori multicolori.

Un mare di rifiuti (Laboratorio di costruzione)(I ciclo primaria) – Breve introduzione sul tema della produzione di rifiuti, con particolare

riguardo agli imballaggi. – Trasformiamo, aiutati dall’operatore, imballaggi cellulosici o di altri materiali

di uso quotidiano (di varia foggia e capienza) in un paesaggio sottomarino, animato dai suoi abitanti.

Viaggio di una lattina (Laboratorio ludico-musicale)(primaria) – Breve introduzione sul tema della produzione di rifiuti, con particolare

riguardo a imballaggi e corrette pratiche di smaltimento. – Drammatizzazione della storia sulle canzoni originali da un compositore

della compagnia del Teatro delle Marionette di Milano. – Diamo una nuova vita alle lattine, trasformandole in personalissimi

strumenti musicali.

Durata: Tutti i laboratori, sono della durata di 2 ore.

Coloriamo l’acqua (Laboratorio sensoriale-artistico)(ultimo anno infanzia e I ciclo primaria) – Breve introduzione sul “colore” dell’acqua, tramite esperimenti. – Coloriamo un “lenzuolo mare” o “un lenzuolo fiume”.

Il Gioco dell’Acqua (Laboratorio ludico)(primaria)“Il Gioco dell’Acqua” è costituito da 16 pezzi di un puzzle, che verranno montati sul pavimento costruendo un enorme tabellone, e da un mazzo di carte, ed impegna i bambini in attività di rielaborazione del vissuto.I bambini verranno poi stimolati ad inventare una storia personale della goccia d’acqua, con la quale realizzare un “Gioco dell’acqua” da tavolo, sul quale ricostruiranno il ciclo dell’acqua completo.

Acqua che lavora (Laboratorio di costruzione)(II ciclo primaria e secondaria I gr) – Breve introduzione sulla storia dello sfruttamento dell’acqua da parte

dell’uomo. Mulini ad acqua e centrali idroelettriche. – Laboratorio di progettazione e costruzione di ruote idrauliche, con

semplici materiali di recupero.

L’aria (Dr.ssa Flavia Caironi)Giochi ad aria (Laboratorio ludico-creativo)(primaria)Inventiamo con materiali di recupero giochi che sfruttano le proprietà dell’aria.

Aria che lavora (laboratorio di costruzione)(II ciclo primaria e secondaria I gr) – Breve introduzione sulla storia dello sfruttamento dell’aria da parte

dell’uomo. Mulini a vento e centrali eoliche: differenze e analogie. – Progettazione e costruzione di ruote eoliche o “macchine” che sfruttino

l’aria, con materiali di recupero.

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Scuole superioriProponiamo alcune escursioni finalizzate in particolare all’osservazione diretta di fenomeni geologici e geomorfologici. Crediamo infatti che l’osservazioni di terreno delle rocce sia una modalità imprescindibile per un corretto approccio degli studenti alle Scienze della Terra.Le località prescelte sono di facile raggiungimento e permettono osservazioni ben graduabili in accordo con il programma svolto dall’insegnante di scienze. Normalmente le escursioni didattiche sono precedute da una lezione preliminare in classe al fine di preparare adeguatamente gli studenti al lavoro di osservazione e descrizione che dovranno svolgere sul terreno.

Alla ricerca delle rocce del centro di Milano.Un museo all’apertoI monumenti delle città, soprattutto di quelle più importanti e ricche di storia, sono spesso un luogo molto adatto a chi voglia osservare e conoscere le rocce. Spesso infatti l’osservazione delle rocce utilizzate come pietre da costruzione degli edifici storici è facilitata dalla presenza di lastre lucidate che consentono anche l’osservazione di dettagli minuti. Si possono anche effettuare riflessioni sulla storia della città, considerato che nelle diverse epoche, in ragione delle diverse aree di influenza commerciale, venivano sfruttate cave di aree (e geologia) differenti. Attraverso un itinerario nel centro di Milano, con particolare attenzione alle facciate di edifici storici, si scoprono le rocce utilizzate per la costruzione.Durata: 3 orePeriodo: tutto l’anno

Gli Orridi di Uriezzo. I Ghiacciai e le loro impronteNel cuore delle Alpi Centrali, in Val Formazza, lungo l’antico letto del Fiume Toce, durante le grandi glaciazioni Quaternarie, l’acqua dei torrenti subglaciali ha scavato delle strutture particolarmente evidenti, di decine di metri di dimensione: sono i cosiddetti Orridi di Uriezzo.

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Successioni sedimentarie del Sudalpino a CanzoTra il Triassico e il Cretaceo, una ampia area dell’attuale Lombardia era occupata da un grande bacino marino, il cosiddetto Bacino Lombardo. La nostra proposta, che ricalca solo in parte il classico sentiero geologico di Canzo, ci consente di riscostruire la storia di questo bacino sedimentario dal Giurassico inferiore fino al Cretaceo, basandosi sull’osservazione diretta degli affioramenti.Durata: giornalieraPeriodo: da aprile a ottobre

Il Giardino dei Ghiacciai ed il Trenino Rosso (CH)Al limite meridionale della Val Cavaglia il ghiacciaio del Palù ha dato origine, in tempi remoti, sul promontorio che oggi costituisce un eccezionale punto panoramico sulla Val Poschiavo, ad una serie di singolari pozzi di escavazione fluvioglaciale chiamati “Marmitte dei Giganti”. Questo sito è particolarmente interessante poiché essendo stato abbandonato dal ghiacciaio da poco più di un secolo vi si possono riconoscere gli elementi morfologici con una evidenza sconosciuta in altri siti analoghi di più antico modellamento.La giornata prevede un tratto del percorso con il Trenino Rosso del Bernina ed una parte a piedi.Durata: giornalieraPeriodo: da metà maggio a ottobre

Il Ghiacciaio del Morteratsch e il Trenino Rosso (CH)Questo ghiacciaio è una meta didattica privilegiata per avvicinarsi all’ambiente di altra montagna. Per la sua facile accessibilità consente di studiare da vari punti di osservazione la grande massa glaciale, al fine di approfondire sia gli aspetti morfologici più tipici sia l’evoluzione temporale del movimento glaciale con le sue fasi di ritiro ed avanzata, grazie alla possibilità di percorrere direttamente per un buon tratto la morena della Piccola Età Glaciale.

Attraverso un comodo itinerario, attrezzato con scalette e corrimano, è possibile entrare dentro a questi veri e propri inghiottitoi, che ci consentono anche di osservare da vicino alcune delle rocce strutturalmente più profonde della catena alpina. Durata: giornalieraPeriodo: da aprile a ottobre

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Successione sedimentaria Gole della Breggia (CH)Quest’area immediatamente a Nord di Chiasso consente ottime osservazioni di una successione stratigrafica completa dai depositi triassici di mare poco profondo, ai sedimenti giurassici di mare profondo, alle argilliti cretacee testimonianza dell’erosione della catena alpina in sollevamento. Completa la giornata, sulla base delle osservazioni svolte sul terreno dagli studenti, un inquadramento geologico dell’area del Sudalpino nell’ambito della storia geologica delle Alpi.Durata: giornalieraPeriodo: da metà marzo a ottobre

La BessaAlle pendici della più grande morena d’Europa, la Serra d’Ivrea, testimonianza del passaggio dei grandi ghiacciai quaternari che scendevano dalla catena alpina, si trovano le tracce di una colossale opera dell’uomo: le miniere aurifere della Bessa. Migliaia di schiavi, in epoca romana, tra il II ed il I sec a.C., hanno scavato, accumulato e lavato una enorme quantità di materiale per estrarre oro. Si stima circa 100 tonnellate, come descritto da Plinio e Strabone. Ciò che resta di questa immensa opera sono colline e canali di lavorazione che rendono il paesaggio quasi lunare, ma con panorami spettacolari verso la pianura e le cime delle Alpi Biellesi. Una visita qui si presta particolarmente anche per l’osservazione di vari tipi di rocce di origine alpina.Durata: giornalieraPeriodo: da aprile a ottobre

Chenaillet - Colletto Verde (FR)Nei pressi del passo del Monginevro sono presenti alcuni affioramenti particolarmente interessanti di lembi di crosta oceanica; in particolare si può raggiungere, in un contesto alpino di grande bellezza, il più bell’affioramento alpino e probabilmente europeo di basalti a pillow, che si ritrovano in posizione di deposizione. È un sito unico, adatto alle classi che vogliano approfondire le tematiche della geologia alpina.Durata: giornalieraPeriodo: da maggio a ottobre

Verso il cuore delle AlpiIl settore centrale delle Alpi, in prossimità del Lago di Como, consente di osservare a breve distanza vari tipi di rocce. Dalle rocce sedimentarie del massiccio delle Grigne, al cosiddetto metamorfico del Sudalpino caratterizzato da rocce molto antiche risalenti all’orogenesi ercinica, precedente alla formazione della catena alpina; dalle rocce intensamente deformate dalla Linea Insubrica alle intrusioni di tipo granitico del Plutone Masino Bregaglia, fino alle rocce serpentinitiche della zona di Chiavenna, testimonianza del metamorfismo e di un antico fondale oceanico.Durata: giornalieraPeriodo: da aprile a ottobre

Completa la proposta un tratto del percorso di ritorno con il Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO, un vero prodigio della tecnica, che consente di avvicinare il mondo dell’altra montagna in modo originale.Opzione: in accordo con esigenze didattiche particolari è possibile realizzare un approfondimento relativo alla vegetazione alpina.Durata: giornalieraPeriodo: da metà maggio a ottobre

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Monte S. Giorgio (CH)Il Monte San Giorgio è posto in ottima posizione panoramica sopra il Lago di Lugano, incuneato tra i due rami meridionali; è una tra le località delle Prealpi dove si può osservare nel modo più completo l’interessante successione sedimentaria carbonatica che caratterizzava il Bacino lombardo nel periodo Triassico.Qui sono state ritrovate faune fossili di eccezionale interesse, composte soprattutto da pesci, ma anche da piccoli dinosauri marini. Osservazione di alcuni fossili significativi presso il museo Paleontologico di Meride e inquadramento geologico dell’area del Lago di Lugano nell’ambito della storia geologica delle Alpi.Durata: giornalieraPeriodo: da aprile a ottobre

Il promontorio di PortofinoSulla riviera di Levante, il promontorio di Portofino ed il suo parco offrono all’escursionista una fitta rete di sentieri. Percorriamo il classico itinerario che da Camogli porta a Pietre Strette attraverso il panoramico colle di Sella Toca e quindi all’insenatura di San Fruttuoso dove, a richiesta, è possibile visitare la storica Abbazia. Rientro a Camogli in battello.Di notevole interesse didattico: gli aspetti geologici e morfologici del territorio, i boschi, la macchia mediterranea, i microclimi, S. Fruttuoso e l’Abbazia, la presenza umana nella storia, il Parco.Durata: giornalieraPeriodo: da aprile a ottobre

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Il più lungo ghiacciaio delle Alpi (CH)Il ghiacciaio di Aletsch, con i suoi 24 km di lunghezza, è uno dei pochi ghiacciai alpini che possono competere per dimensioni con i ghiacciai che fino alla fine dell’800, al termine della Piccola Età Glaciale, occupavano molte valli alpine.Grazie all’uso degli impianti di risalita e della estesa rete di comodi sentieri di questa zona del Canton Vallese, è possibile avvicinarsi al ghiacciaio in una parte mediana, in prossimità del lago intermorenico di Marjelen. Da qui si possono effettuare sia osservazioni ravvicinate del ghiaccio al limite con le rocce sottostanti, sia una affascinante ed estesa panoramica sul ghiacciaio in tutta la sua lunghezza.Base: Ostello a Kuhboden1° giorno: escursione al ghiacciaio e al lago Marjelen.2° giorno: escursione a Bettmeralp e Riederfurka.Interessi didattici: osservazione ravvicinata di un grande ghiacciaio alpino ed al lago Marjelen, un raro lago intermorenico.Durata: 2 giorniPeriodo: settembre - ottobre

Trieste e il Carso triestino (I-SL)Trieste ed il suo entroterra Sloveno ci offrono la possibilità di vivere un’intensa tre giorni nel mondo sotterraneo, tra i più belli ed interessanti del nostro pianeta. Questa porzione del territorio al confine nord orientale dell’Italia è caratterizzato dalla presenza di rocce carbonatiche con le caratteristiche forme di erosione che non a caso sono appunto chiamate carsiche.Il nome deriva proprio da questa area geografica, dove nell’800 sono state studiate a fondo dai naturalisti e dagli ingegneri austriaci, alla ricerca dell’acqua per la città di Trieste, all’epoca importantissimo porto dell’impero austroungarico.In questo soggiorno ben si combinano escursioni di carattere naturalistico con visite di carattere storico, fondamentali per capire la storia unica di questa regione.Base: Hotel*** a Grado1° giorno: risorgive del Timavo, sentiero Rilke e Grotta Gigante.2° giorno: visita libera della città di Trieste ed escursione in Val Rosandra.3° giorno: Grotte di San Canziano e visita a Redipuglia.Durata: 3 giorniPeriodo: da aprile a ottobre

Il Vajont: una catastrofe annunciataLa diga del Vajont è uno dei simboli, non solo in Italia, delle tragedie che possono derivare da una gestione poco accorta dei dati geologici in sede di progettazione di grandi opere di ingegneria civile.La nostra proposta, oltre ad un incontro in cui si potranno esaminare carte e immagini d’epoca, prevede una escursione di due giorni per osservare e conoscere tutta l’area della frana e le zone circostanti al fine di comprendere al meglio tutte le problematiche connesse ad un’opera di questo tipo.Base: Hotel*** a Longarone1° giorno: osservazioni della diga ed escursione sul corpo di frana del Monte Toc;2° giorno: escursione tra Erto e Casso con visita del museo sul Vajont.Interessi didattici: Elementi geologici per la progettazione di un bacino artificiale; osservazioni sull’ambiente umano e geologico.Durata: 2 giorniPeriodo: da maggio a ottobre

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La geologia delle EolieLe Isole Eolie sono state studiate sin dal XVIII sec., fornendo alla vulcanologia due tipi di eruzione (vulcaniana e stromboliana) ed occupando, di conseguenza, un posto eminente nell’educazione di tutti i geologi da oltre 100 anni. Inoltre, dall’anno 2000, le Isole Eolie sono state inserite nella lista del Patrimonio Mondiale (World Heritage) dell’UNESCO con la seguente motivazione: la morfologia delle isole Eolie rappresenta un modello storico nell’evoluzione degli studi della vulcanologia mondiale. La nostra proposta, condotta sul terreno da un vulcanologo esperto di queste isole, unisce agli interessi didattici geologici la piacevolezza delle escursioni in primavera o autunno in prossimità del mare.Base: Hotel*** a Lipari1° giorno: Ritrovo a Milazzo nel pomeriggio, aliscafo per Lipari, introduzione alle geologia delle Eolie;2° giorno: Escursione a Vulcano con salita al cratere;3° giorno: Escursione a Lipari e trasferimento a Stromboli; lezione di rilevamento geologico;4° giorno: Escursione alla Sciara del Fuoco; nel pomeriggio salita al cratere;5° giorno: Aliscafo per Milazzo e rientro.Interessi didattici: Osservazione del vulcanesimo attivo di tipo stromboliano; attività di rilevamento geologico su rocce vulcaniche.Durata: 5 giorniPeriodo: da aprile a ottobre

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Le condizioni generaliPrezziI prezzi sono disponibili a richiesta, in quanto legati al mezzo di trasporto, al numero degli studenti partecipanti, degli insegnanti e degli Accompagnatori. La quota pro-capite per studente rimane suscettibile di variazione nel caso il numero effettivo di studenti partecipanti risultasse inferiore a quello previsto in offerta. I costi del trasporto pubblico, una volta trasmessi, sono comunque legati ad eventuali variazioni delle tariffe ufficiali.

PagamentiA ricevimento fattura a viaggio avvenuto (max 30 gg). Per i viaggi di più giorni, è richiesto un anticipo del 25%, due mesi prima della data di partenza.

RinunceIn caso di rinuncia ad un viaggio già confermato, sarà richiesto il pagamento di una quota a copertura delle spese e degli impegni assunti dall’organizzazione (viene precisata in sede di offerta).

I prezzi sono comprensivi di: - Gratuità per insegnanti accompagnatori (max due per classe) - Intervento in classe (se previsto) - Accompagnamento da parte di uno o più Accompagnatori - Eventuali servizi accessori in loco (ingressi, contributi, trasporti, battelli, ecc.) se non diversamente specificato in offerta

- Trasporto dalla sede o, se il viaggio è in treno, dalla stazione ferroviaria più vicina alla scuola

- Assicurazione MONDIAL ASSISTANCE studenti ed RC Accompagnatore - I.V.A. di legge.

Per i viaggi di più giorni, inoltre: - Alloggio in albergo 3 stelle con studenti in camere multiple con servizi ed insegnanti in camere doppie o singole (se disponibili, con supplemento), oppure in rifugio alpino, casa alpina o ostello.

- Trattamento di pensione completa con cestino a mezzogiorno, dalla cena del 1° giorno al pranzo dell’ultimo (bevande escluse).

ORGANIZZAZIONE TECNICA:Suerte Tour Operator di “Viaggimmagine S.r.l.” Milanovia G. Govone, 29 - 20155 Milano - tel. 02.33611823 email - [email protected]

AUTORIZZAZIONE REGIONE LOMBARDIA:Decreto n° 052685

GARANZIA ASSICURATIVA: Polizza MONDIAL ASSISTANCE n° 179317

Organizzazione tecnica

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La Montagna IncantataAssociazione Culturale

Via Cappellini, 9 - 20025 Legnano MItel. 02.87157886 - fax 02.32066846

e-mail [email protected] www.camminareconoscere.it

Coordinatore attività scuole: Guido Bellini