52
03.VIII WEB E TRIMESTRALE FREE ARTIGIANATO DEL PINEROLESE: IL PROGRAMMA INFANZIA: SCEGLIERE LO SPORT di Fabio Giovannini SCUOLA FAMIGLIARE: LIBERA CRESCITA di Valentina Costantino CARLO GALFIONE ARTE CONTEMPORANEA TRA SIT-COM E CARTOON DA PRAGELATO AL KIRGHIZISTAN Lo Snowleopard Ski Project L’AFRICA Il grande amore di una famiglia pinerolese PROTAGONISTI DEL PINEROLESE

Caprilli.com - Settembre 2014

Embed Size (px)

DESCRIPTION

E' uscito il magazine Caprilli.com di settembre! Sfoglialo qui!

Citation preview

Page 1: Caprilli.com - Settembre 2014

03.VIII WEB E TRIMESTRALE FREE

ARTIGIANATODEL PINEROLESE:

IL PROGRAMMA

INFANZIA:SCEGLIERE LO SPORT

di Fabio Giovannini

SCUOLA FAMIGLIARE:LIBERA CRESCITA

di Valentina Costantino

CARLOGALFIONEARTE CONTEMPORANEATRA SIT-COM E CARTOON

DA PRAGELATOAL KIRGHIZISTANLo SnowleopardSki Project

L’AFRICAIl grande amore di unafamiglia pinerolese

PROTAGONISTI DEL PINEROLESE

Page 2: Caprilli.com - Settembre 2014

Aiutiamo le aziende a costruireil loro successo.

organizzazione eventi, pubblicità, web designC.so Torino, 84 - 10064 Pinerolo (TO) - Tel. 0121.794257 - Fax 0121.375067

www.studioerica.it - [email protected]

Page 3: Caprilli.com - Settembre 2014

3

Il settembre dei pinerolesi ha, da sempre, il profumo della Rassegna dell’Artigianato. La formula continua a piacere ed avere grande successo. Piace perché è un’ottima occasione per ritardare l’addio all’estate e alle tiepide uscite serali, piace perché è bello ritro-vare di anno in anno gli artigiani nelle piazze e gli amici tra le bancarelle. Piace perché muove la città, perché è un ultimo respiro di libertà prima della ria-pertura delle scuole, perché il centro storico diventa, per quattro sere, vivo e luminoso.Qualcosa poi si compra sempre, magari quello che non si è acquistato al mercatino al mare. Se si è andati al mare. La crisi continua a colpire in lungo e in largo, ma il pubblico per alcuni grandi eventi non manca mai. La Rassegna dell’Artigianato così come la Maschera di Ferro, sono le due più impor-tanti manifestazioni di Pinerolo, ma sono solo due tra i tanti eventi che animano la città durante l’anno, appuntamenti di ogni sorta che la rendono cultural-mente molto attiva ma, spesso purtroppo, con scarsi riscontri di pubblico. Ma vorremmo avere una visio-ne positiva del futuro, bandire le lamentele e i para-goni e confidare in più attenzione e partecipazione, l’informazione non manca.

Settembre è anche il mese del ritorno alle abitudini, come la scuola. Tema che affrontiamo da un punto di vista tutto particolare con due esperte: l’home-schooling o educazione parentale. C’è chi invece non ne vuole sapere di una vita ordinaria: sono i viaggiatori che troverete nelle interviste all’interno del magazine, la famiglia pinerolese innamorata dell’Africa e il pittore originario di Vigone.In questo numero di fine estate abbiamo messo tanta avventura per sognare, qualche curiosità per riflettere e sempre lo stesso attaccamento al territo-rio che ci contraddistingue.

Buona lettura!

EDITORIALE

IN QUESTO NUMERO

5 / Perché la tua storia è una favola da raccontare

7 / Il boom dei corsi di cucina

9 / Entra anche tu nelmeraviglioso mondo delle vasche Hotspring

10 / Quell'indice che fa ladifferenza

13 / Tecnologia in cucina: perun elevato standard di cottura e di qualità

15 / Ricetta: Torta Vìval

17 / Qualità e consapevolezzasulla nostra tavola

19 / Prepariamo all'autunnogiardini, orti e balconi

21 / Carlo Galfione:arte contemporanea tra sit-com e cartoon

24 / L'Africa, il grande amoredi una famiglia

27 / Artigianato 2014:protagonistaGenerazione Futuro

29 / Vigone, terra di mais ecampioni

31 / Da Pragelato al Kirghizistan:lo Snowleopard Ski Project

32 / Pinerolo e le valli:dal territorio tante proposte eattività per i giovani studenti

34 / Svolta Donna: il 2014anno importante

37 / Chi vive meglio lavorameglio. Il telelavoro

41 / Progetto Format, formazione e mobilità in ambito turistico

43 / La valutazione dei rischi:rischio sismico nei luoghi di lavoro

44 / Scuola famigliare:libero apprendimento, libera crescita

47 / Giochi creativi "fai da te"

49 / Infanzia: come sceglierelo sport da praticare

50 / Una sana alternativa allozucchero: la stevia

47GIOCHI CREATIVI

"FAI DA TE"

29VIGONE,TERRA DI MAISE CAMPIONI

di Valentina [email protected]

SOMMARIO

7IL BOOM

DEI CORSIDI CUCINA

Page 4: Caprilli.com - Settembre 2014

44

RedazioneErica MulticomunicazioneCorso Torino, 84 - Pinerolo Tel. 0121 794257www.studioerica.it - www.caprilli.com

Direttore ResponsabileMauro Deidier

Redazione Valentina CostantinoHanno collaborato Gigliola Braga, Fabio Giovannini, Giovanni Polidoro,Laura Zoggia

Grafica Bruno Depetris, Laura Pons

Caprilli.comSupplemento alla testata webReg.Tribunale di Pinerolo n.05/06 del 21/11/2006. Progetto grafico e impaginazione:ERICA multicomunicazione.Stampa: CDN Litografica. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 28/08/2014 e distribuito gratuitamente presso inserzionisti sponsor, attività commerciali di Pinerolo e cintura e punti di interesse pubblico (ATL, ASL, URP Pinerolo, ecc.).

Stampato su carta FSC certificata

sponsor ufficiale

Collegati awww.caprilli.com

per scoprire ogni settimana nuovi contenuti, gallerie

foto, news del territorio e gli approfondimenti degli articoli di questo numero.

caprilli web

Leggende delle nostre valliA San Secondo, sul cucuzzolo all’imbocco della Val Chisone, si ergeva un castello degli Acaja. La leggenda racconta che, già diroccato, ospitò un personaggio misterioso che viveva con molti gatti e un agnello che attirò un lupo: i gatti difesero l’agnello e lo fecero precipitare. Da qui il nome Castel del Lupo che oggi dà il nome alla via che raggiunge la cima della collina.Sulla roccia chiamata La Cerpeniera, tra Pramollo e San Germano, c’era una fata bellissima dedita alla filatura. La leggenda dice che filava notte e giorno per aiutare i montanari nella loro dura esistenza. Si narra che il Vallone di Bourcet in Val Chisone venne colonizzato da predoni saraceni in fuga che rapirono delle donne al fondovalle. Essi, per far perdere le loro tracce, misero le calzature al contrario in modo che le impronte segnassero una fuga dalla valle.Si racconta che nelle montagne tra Grand Puy (Pragelato) e l’Assietta si sentì per molti anni un rumore di tamburi dopo che un gruppo di granatieri francesi era morto su una mina poco prima della famosa battaglia. Il rumore cessò quando l’unico superstite, un ufficiale, tornò in quei luoghi restando sepolto sotto una valanga.

Scopri altre leggende sul sito www.caprilli.com

Page 5: Caprilli.com - Settembre 2014

5

Solitamente, la cornice è un contorno che serve a valo-rizzare l’oggetto per poi quasi farsi dimenticare, defilarsi silenziosamente dalla scena.Mettiamo però che la suddetta cornice acquisisca una sua identità, senza trascendere da quello che è il suo ruolo… diventerebbe un veicolo fondamentale verso l’oggetto che, incuriosito da tale sfacciata presa di posizione, decide di cambiare anch'esso ruolo e diventare VIVO. La cornice ha il potere di valorizzare ciò che di più prezio-so abbiamo: i pezzi della nostra Vita! Un ornamento che diventa meta degli sguardi, che racconta le storie, rivela i luoghi, incornicia gli eventi e gli stati d'animo di colui al quale appartiene. Tutte le cornici sono Made in Italy e vengono contraddistinte da un marchio che certifica la qualità e che permette di archiviare ogni prodotto come limited edition. L’etichetta numerata ne attesta l’unicità della serie.

Ho conosciuto Cristina Laguzzi, architetto e designer to-rinese che ha progettato Point of View/You, ed ho subito colto e apprezzato la forza di quest'idea, complemento d'arredo versatile e volubile. Ho scelto il legno di Rovere perché, grazie ai giochi di colore e alle venature, interpreta perfettamente lo spirito eclettico del progetto: ogni combi-nazione è sempre unica! - Mario Moro, falegname

POINT OF VIEW YOU! prende forma da un opera d’arte selezionata tra i vincitori del concorso SUNLAB 2011. Il progetto nasce durante il 150 anniversario dell’Unità d’Italia come installazione urbana simbolo del Tricolore. Una cornice dalla marcata personalità estetica che va con-trocorrente.

Perché la tua storia è una favola da raccontare

CASA

LA CORNICE HA IL POTERE

DI VALORIZZARE CIÒ CHE

ABBIAMO DI PIÚ PREZIOSO.

Via San Grato, 3 - S. Pietro Val Lemina (T0)Cell. 334 [email protected]

Page 6: Caprilli.com - Settembre 2014

6

PINEROLOCENTRO COMMERCIALE ABBADIA ALPINA DA CHIALE ARREDA

Page 7: Caprilli.com - Settembre 2014

7

il boom dei corsi di cucina di Annamaria Chiale

CASA

L’uomo da “due salti in padella” e la don-na che scongela i bastoncini di pesce han-no i giorni contati. Se c’è un settore che può vantare un trend ascendente infatti, è quello dei corsi di cucina. La televisione ha lanciato la moda con decine di program-mi a tema, gli chef più famosi scrivono best-seller, compaiono nelle pubblicità e nelle classifiche dei sex-symbol; la moda cavalca la voglia di esprime-re la propria creatività, ma anche di riscoprire le “ricette della nonna”, ri-visitandole in chiave moderna e con le tecnologie attuali.

I partecipanti ai corsi di cucina sono ete-rogenei, dalla casalinga che vuole rinnova-re il proprio ricettario fino al manager che all’happy hour preferisce invitare gli amici a cena; di trasversale c’è il desiderio di mettere maggior consapevolezza nel proprio piatto.

Nelle grandi città non si contano le occasioni per frequentare corsi di cucina: ce ne sono per tutti, per chi ha poco tempo da passare ai fornelli e per chi non distingue una barbabietola da una rapa. La parola d’ordine è creare e stupire, possibilmente con un piatto trendy e bello da vedere.Ci sono i corsi che promettono di imparare menù com-pleti e quelli che propongono serate a tema, tutto sul radicchio di Chioggia o sul porro di Cervere. Non solo mondare e soffriggere però, ma anche abbi-nare i piatti ai vini e conoscere le birre artigianali.Quindi meno palestra e più fornelli, che sembra anche un ottimo modo per socializzare.

La ditta Chiale si conferma al passo con i tempi! Presso lo showroom Chiale Arreda, esperti chef condurranno serate tematiche dove si imparerà a cucinare stuzzicanti menù e ad utilizzare al meglio le risorse e gli strumenti che abbiamo in cucina.

Venerdì 26 settembre, alla presenza del famoso chef Erny, verrà presentato il calendario dei corsi, che si terranno i giovedì sera dalle 19,30 alle 23,00. I partecipanti ai corsi di cucina potranno imparare i segreti degli chef di rinomate aziende, cucinando con gli innovativi elettrodomestici Franke e sperimentando la cottura ad induzione. Nel corso si potranno utilizzare le attrezzature delle migliori marche sul mercato (Le Creuset, Alessi, KitchenAid, Giannini, Guzzini e Berndes) e imparare sul campo. Nell'anno nuovo i corsi di cucina proseguiranno con serate tenute da esperti chef del pinerolese e del saluzzese.Per maggiori informazioni:www.chiale.it - [email protected]

corsi di cucinacon lo chef

Page 8: Caprilli.com - Settembre 2014

8

Via Palestro 11 - PINEROLOTel. 0121 379655 - Cell. 338 8369064pastorino.massimo@libero.itwww.miniascensorimontascale.com

AGEVOLAZIONI

FISCALI

PASTORINO

risolve i problemi

delle persone con

difficoltà motorie

con impegno e

professionalità.

LA SOLUZIONE IDEALEPER SALIRE LE SCALEDI CASA TUA

MONTASCALE PER DISABILIMINIASCENSORI

POLTRONE RELAX

Page 9: Caprilli.com - Settembre 2014

9

entra anche tu nel meraviGlioso mondo delle vasche idromassaGGio hotsPrinG!

CASA

l’ambiente, è gra-devole al tatto ed all’olfatto, evita ir-ritazioni alla cute.Le vasche HOT-SPRING sono do-tate del sistema innovativo moto-massage un getto di nuova generazione che effettua un massaggio este-so e rinvigorente favorendo la distensione muscolare e sciogliendo la tensione.Vi aspettiamo per una visita nel nostro show-room presso la TECNOSFER PISCINE Via delle Vigne, 4 a Ma-cello oppure contattandoci per ulteriori informazioni e/o consulenze dei nostri tecnici:Geom. Ferrero 346 6307414 (sede di Macello)Geom. Maietti 366 6357835 (filiale di Chivasso)

tecnosfer piscine s.r.l Via delle Vigne, 4

10060 Macello (TO)ufficio: 0121 340366

tecnico: 346 [email protected]

MOMENTI SPECIALI OGNI GIORNOLinea elegante e attenzione per i dettagli sono le ca-ratteristiche di ogni spa Hotspring. Il design è una moderna rivisitazione dello stile classico. Le nostre vasche sono belle e resistenti, dotate di ogni comfort per donarvi una sensazione unica.

La TECNOSFER PISCINE, in qualità di rivenditore ufficia-le HOTSPRING, offre al cliente una serie di servizi quali una sala prova per poter “toccare con mano” questo mera-viglioso mondo, prodotti per la disinfezioni, pulizia e ma-nutenzione della vostra vasca, sopralluoghi e consegna all’acquisto, un servizio di consegna sicuro ed efficiente, un accuratissimo servizio di assistenza post-vendita.Entriamo ora nei dettagli “tecnici” delle vasche.Le Spa sono predisposte per l’installazione di tutti i possi-bili sistemi di intrattenimento audio e video:- Componete la vostra personale sinfonia con l’MP3 in-

serito nel rivestimento esterno oppure servendovi del trasmettitore iCast, collegandovi direttamente ad una qualsiasi sorgente audio installata in casa vostra.

- Per massimizzare il vostro svago potete aggiunge-re una TV Wifi corredata di DVD. Lo schermo a cristalli liquidi da 43 cm è impermeabile all’acqua e resiste alle alte temperature.

Col sistema di illuminazione Luminescence a quattro zone multicromatiche potrete controllare ogni zona (sott’acqua, il bordo vasca, i cuscini e i giochi d’ac-qua) impostando il vostro mix di colori preferito.Acqua depurata dalla tecnologia a DIAMANTE: un elettrodo diamantato scinde le molecole generando ossigeno attivo il quale, combinandosi con il sale ed al-tri elementi, produce cloro ed ossidanti. Tutto ciò gene-ra numerosi vantaggi: una manutenzione più rapida e meno costosa, è ecologicamente meno aggressivo per

venite a"toccare con mano"

hotsPrinGnella sala Prove

del nostroshoW-room di

macello!

Page 10: Caprilli.com - Settembre 2014

10

Fino a circa trent'anni fa si credeva che i carboidrati avessero un comportamento metabolico coerente alla loro composi-zione chimica secondo cui gli zuccheri semplici della frutta vengono assimila-ti più velocemente dei complessi della pasta, del riso, delle fette biscottate, del pane, ecc.Infatti si pensava che l'organismo impiegasse meno tempo a spezzettare le molecole piccole rispetto alle grandi, rendendo immediatamente utilizzabili gli zuc-cheri provenienti dai carboidrati semplici e in tempi successivi quelli formati da catene complesse che, entrando in circolo più lentamente, scongiuravano i rischiosi picchi glicemici. Di conseguenza, si crede-va che mangiando la frutta, gli effetti energetici fossero veloci e immediati, mentre con la pasta e il pane le energie fossero disponibili in tempi più lenti e prolungati.

Nei primi anni ’80 un professore canadese dell'Universi-tà di Toronto, David Jenkins, provò a verificare sull’uomo se queste aspettative fossero vere, effettuando prelievi di sangue finalizzati a riscontrare la reale variazione degli zuc-cheri nel sangue dopo il consumo dei due diversi tipi di carboidrati. Sorprendentemente scoprì che molti dati risul-tavano completamente diversi dalle previsioni, determina-te fino ad allora più dell'immaginazione umana che dalla pratica, la quale evidenziava che i carboidrati complessi della pasta, del pane e del riso entrano in circolo molto più rapidamente degli zuccheri semplici della maggior parte della frutta. Questa osservazione verificata e confermata scientificamente nei decenni successivi diede l'avvio all'a-nalisi di molti alimenti portando alla formulazione dell’in-dice glicemico (IG), un parametro rappresentato da un numero che definisce la reale velocità con cui i carboidrati entrano in circolo: quanto più è alto, tanto più veloce è l’assimilazione.

L'IG non dipende dalla semplicità o dalla complessità del-la molecola, ma dal tipo di zucchero presente nella fonte di carboidrati. Poiché, tutti possono venire assimilati solo sotto forma di glucosio, un alimento composto da gluco-sio come per esempio la pasta, entra in circolo molto più velocemente di un altro in cui lo zucchero prevalente è il fruttosio, il quale, per essere assimilato, deve prima subire la trasformazione in glucosio da parte del fegato. Poiché questo processo è lento e difficoltoso, il fruttosio entra in circolo molto più lentamente rispetto al glucosio e quindi la pasta ha un IG più alto di molti frutti che hanno il fruttosio come zucchero princi-pale. Analogo discorso per il pane, le fette biscottate, il riso ecc. perché sono costituiti da zuccheri a rapido assor-bimento che innalzano la glicemia velocemente creando un'iperglicemia dopo il pasto che nel tempo può favorire l'insorgere di problemi di vario tipo come il diabete oggi in aumento.

L'IG spiega come mai dopo un paio d'ore da un pa-sto troppo ricco di carboidrati o di zuccheri (sono termini sinonimi), come potrebbe essere una cola-zione all'italiana con fette biscottate e marmellata, non c'è l'efficienza attesa nell'intera mattinata: gli zuccheri semplici della marmellata e i complessi delle fette biscottate vengono assimilati con la stessa velocità e quindi non forniscono energie degradanti, ma solo nel periodo immediatamente successivo al pasto, poi più nul-la. Anzi, con questo tipo di colazione, l'organismo si trova doppiamente in difficoltà, perché dapprima deve gestire un quantitativo di zuccheri eccessivo che spesso compro-mette la sua funzionalità, poi la loro carenza. Allo stesso modo un piatto di pasta o di riso che molte volte rendono così pesanti i pomeriggi lavorativi o di studio, oberati pri-ma da un'immediata e controproducente iperglicemia, poi dalla conseguente ipoglicemia reattiva, una condizione in cui gli zuccheri nel sangue non sono sufficienti a garantire l'efficienza prolungata del cervello che, funzionando solo a zuccheri e non potendo immagazzinarli, ne deve ricevere un adeguato e costante rifornimento per funzionare bene.

ALIMENTAZIONE

Dott.ssa Gigliola Braga

Quell'indice che fa la differenza

Page 11: Caprilli.com - Settembre 2014

11

STUDIO DENTISTICO

DR. FRANCO GATTI

CURE DENTALI E NON SOLO

La prima visita

è gratu

ita.

Orario: dal lunedì al venerdì 9/12 - 15/19 Martedì orario continuato dalle 9 alle 19

Via Raviolo, 17 - PINEROLO | Tel. 0121.77342 [email protected]

Lo studio medico dentistico Dott. Franco Gatti dal 1980 è presente in Pinerolo per realizzare cure e protesi secondo le più aggiornate tecniche e metodiche scienti�che, cercando di soddisfare le esigenze estetiche, funzionali ed economiche dei propri pazienti.

- Protesi �ssa e mobile su impianti- Mini impianti a carico immediato di protesi mobile- Interventi di paradontologia per stabilizzare denti mobili- Cure dentali per bambini e adulti- Ortodonzia per bambini e adulti- Ortodonzia estetica invisibile- Sbiancamento dentale professionale con ultravioletti in unica seduta- Trattamento estetico per viso e corpo con apparecchiatura U.S.A. in radiofrequenza

NOVITÀ diagnosi e terapia SENZA FARMACI del mal di testa, tensioni cervicali e muscolo tensivi esercitata dal prof. Ivano Carotta specialista in gnatologia

Quando questi sono scarsi, avverte come può dello stato di emergenza in cui potrebbe venirsi a trovare e quindi provoca svogliatezza, sensazione di fame, buco allo sto-maco, nervosismo, sbadiglio, stanchezza che magica-mente passano mangiando proprio quei carboidrati a rapida assimilazione che lì per lì arginano il problema, ma poi lo creano di nuovo obbligando le persone a una fame perenne per gli sbalzi glicemici continuativi.

Per avere un apporto di carboidrati adeguato alle necessi-tà, i pasti ideali dovrebbero quindi tenere conto dell'indi-ce glicemico e della densità degli zuccheri presenti in un alimento (carico glicemico o CG): se si utilizzano quelli ad alto o altissimo IG bisogna mangiarne meno rispetto a quelli a medio IG e così via. In pratica, una colazione tipo potrebbe prevedere due tipi di carboidrati a IG diverso (frutta e fette biscottate) in quantita-tivi convenienti, per esempio un frutto e 1 fetta biscottata anziché 2 fette biscottate con la mar-mellata, ecc. Meglio ancora se, invece di farla esclusiva-mente con i carboidrati, si aggiunge una modesta quota proteica che aiuta a ritardare l'ipoglicemia naturale che si instaura man mano che ci si allontana dalla colazione: un toast con mezzo etto di ripieno tra prosciutto e formaggio oppure una fetta biscottata con un frutto e 50g di pro-sciutto danno un senso di benessere e di sazietà più pro-lungati nel tempo rispetto al solo uso dei carboidrati. Lo stesso principio vale per il pranzo e la cena che come car-boidrati potrebbero essere composti secondo le seguenti alternative a cui aggiungere una porzione di pesce o di carne e una porzione di verdure a basso IG:- il volume di 1 pugno se si utilizzano alimenti ad alto o

altissimo IG come pane, pasta, riso, patate, ecc. - il volume di 2 pugni se si utilizzano alimenti a medio e

basso IG come la maggior parte della frutta - il volume di mezzo pugno se si utilizza il dolce

L'indice glicemico è una base valutativa indispensabile per i diabetici, per approntare un'alimentazione adatta alla loro condizione, ma anche per chi non vuole ingrassa-re o vuole dimagrire per motivi estetici o di salute, perché gli zuccheri che si trovano in eccesso nel sangue vengono rapidamente immagazzinati in grasso e non permettono il dimagrimento. Nonostante la maggior parte della po-polazione mondiale corra questo rischio, può essere una sorpresa per molti sapere che, secondo l'IG, consumare un piatto di pasta equivale a mangiare una tazza di zuc-chero più o meno dello stesso peso. Quante volte capita che, nell'intento di dimagrire o di tenere controllata la glicemia, si evitano i dolci e la frutta ma poi si mangia tranquillamente un primo piatto di carboidrati...

Su www.caprilli.com/alimentazione trovi l’articolo com-pleto con le tabelle dell’indice glicemico degli alimenti.

Page 12: Caprilli.com - Settembre 2014
Page 13: Caprilli.com - Settembre 2014

13

tecnoloGia in cucina: Per un elevato standard di cotturae di QualitÀdi Carlo Priotto

Che cos’è cambiato nelle nostre cucine professio-nali dai tempi in cui si ac-cendevano le stufe con la legna? Parecchie cose!Ora la “stufa” si accende con una manopola e il calore è sempre disponibile e distribuito in base alle esigenze. Disponiamo di arredi inos-sidabili, di frigoriferi con temperature differen-ziate e di robot che tritano, impastano, tagliano; ma la vera rivoluzione riguarda la possibilità di controllare in modo efficiente ed automati-co il clima di cottura.I forni a convezione hanno rappresentato un’importante svolta: le pietanze a vista, tempi ridotti e poi il vapore. Con un buon forno com-binato (convezione-vapore) con caldaia, è diven-tato possibile cuocere insieme le pietanze, ma ancora la cottura doveva essere controllata passo passo. Bisognava trovare dei riferimenti, un si-stema per risparmiare tempo! Questo è stato il vero progresso: attrezzature per verificare il pun-to di cottura e gli altri parametri da sempre gestiti “ad occhio”. Nulla può sostituire l’esperienza del cuoco, ma la pos-sibilità di creare uno standard di cottura con elevate caratteristiche è a portata di mano!Il Rational Selfcooking cen-ter Whitefficiency è in grado di creare il clima giusto, la giusta umidità e temperatura per far cuocere il mio arrosto proprio come voglio, salvaguardando le preferenze e le peculiarità della mia cucina. Riconosce la quantità di carico, il tipo di carne

e adatta i parametri di cottura in base alle mie esigenze, con-sumando il meno possibile. Questa macchina può controllare

gli alimenti ed evitare che superino le temperature critiche, quelle che alterano sapore, colore, salubrità.A prima vista sembra un forno, ma è molto di più, è un centro di cottura per gli usi tradizionali, la pasticceria, ma anche per brasare, grigliare, spadellare, bollire e persino friggere (alimenti fritti con il 95% di olio in meno!).

Un’altra innovazioni nell’alleggerire il lavoro di cucina è l’abbattitore di temperatura,

una vera macchina del tempo che permette di lavorare gli alimenti con tranquillità, raffreddarli

rapidissimamente e trovarli pronti all’uso quando ve n’è necessità. L’abbattitore è un super-frigo e fun-ziona con un principio molto semplice: riducendo il tempo che i batteri hanno a disposizione per intacca-re il cibo, lo preservano e lo mantengono inalterato più a lungo. Se la conservazione è molto lunga, ci

permette di surgelare gli alimenti senza che in essi si formino macro cristalli di acqua. In questo ciclo di cottura-conservazione si inserisce la macchina per il confezionamento sottovuoto, utilizzando appositi sacchetti, la materia prima impiegata viene esaltata in modo impressionante. Se poi si combina la cottura al sottovuoto, Il principio per la conservazione è chiaro a tutti: togliendo l’ossigeno i batteri che ne hanno bisogno, vengono debellati.

I grandi cuochi del passato ci hanno consegnato una cucina tra le più grandi al mondo. Chissà cosa sarebbero riusciti ad inventare disponendo delle moderne attrezzature? AI NOSTRI GIOVANI CHEF STA RACCOGLIERE LA SFIDA!

ALIMENTAZIONE

CHISSà COSA SAREBBERO RIuSCITI AD INVENTARE CON QuESTE MODERNE ATTREZZATuRE I gRANDI CuOCHI DEL PASSATO?

Page 14: Caprilli.com - Settembre 2014

14

...immersa nel verde delle collinedi Bricherasio

circondata da ulivi e vigneti

Via Strada Rivà, 31 - BRICHERASIOTel. 0121 598647 - Cell. 3464166344 - 3933560497

[email protected]

Propone cucina Artigianalefresca e stagionale, serate speciali

ogni venerdì sera, e apericena con buffetla domenica sera.

Ideale per matrimoni, cerimonieed eventi con Menù personalizzati.

Ampio parcheggio earea attrezzata con giochi bimbi

Seguiteci su facebook

o visitate il nostro sito

www.baccablu.it

Page 15: Caprilli.com - Settembre 2014

15

tortavival

RICETTA

ImpegnoTempo 1h 30'Vino birbet cascina chicco (sugg. da luca coucourde - sommelier)

90gr90gr

150 gr6

500 ml120 gr

2100 gr

5

farinafecola di patatezuccherouovavanillinaun pizzico di sale

lattezuccherocucchiai di farinacioccolato fondentetuorli

Persone 12

Montate i rossi con zucchero e aggiun-gete farina, fecola e vanillina setacciate. A parte montate gli albumi a neve con un pizzico di sale. Unite i due composti mescolando delicatamente. Imburrate una teglia e versatevi il composto: in-fornate a 180° per 35 minuti. Provate la cottura con uno stuzzicadenti: se ancora unico, cuocere altri 5 minuti.

Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Aggiun-gete la farina setacciata e lentamente il latte, mescolando. Mettere il compo-sto in una pentola con fondo spesso, mescolare continuamente e cuocere a fiamma bassa. Raggiunto il bollore, to-gliere dal fuoco e aggiungere il ciocco-lato tritato grossolanamente. Mescolare fino a che il cioccolato non sarà sciolto. Far raffreddare in frigo.

PAN DI SPAGNA

CREMA PASTICCERA AL CIOCCOLATO

1/2 lt di panna montata - 1 bustina zucchero colorato - 200 gr di granella di cereali alla cannella - colorante alimentare verde - fiori a piacere

DECORAZIONE

IL PASTICCERE

L’inaugurazione di Vival 2014, lo

scorso giugno presso la Cavallerizza Caprilli, è

stata addolcita da una torta tutta dedicata al

Festival.

Lo chef è Ivan Murdocco, titolare del Bar Ma-

miani di Pinerolo. Originario di Roccella Ioni-

ca, si diploma all’Istituto Alberghiero di Locri nel

2006. A Pinerolo lavora in alcune realtà leader

nella ristorazione del territorio.

“Ho sempre avuto la passione per la sala bar ma

anche per la cucina. Seguendo il programma Il

boss delle torte, mi sono appassionato al cake de-

sign e ho deciso di mettermi alla prova!” racconta

Ivan con entusiasmo.

Oggi, la passione per i dolci lo porta a creare veri

e propri capolavori di pasticceria, torte di cake de-

sign belle da vedere e ottime da mangiare, ma

anche crostate con marmellate bio e torte senza

latte o farina per gli intolleranti.

Vuoi partecipare con le tue ricette?

Vai su www.caprilli.com/ricette oppure inviaci una mail a

[email protected]

Page 16: Caprilli.com - Settembre 2014

16

VIA VIGONE 79/a PINEROLO (TO) - TEL. 349 3414657

La nuova gestione del Lounge Bar Plan B vi attende già dal mattino con le colazioni e propone ogni giorno gustosi pranzi di gastronomia fresca. Ogni sabato si alternano serate di Karaoke e Pianobar per riscoprire la buona musica in compagnia delle voci dei giovani Stefano e Federica.Per un venerdì e un sabato diversi dal solito il Plan B vi invita a seguire la sua pagina facebook Loungebar Planb o il sito www.loungebarplanb.com, per tenersi sempre aggiornati sugli eventi in programma che spaziano dal rilassante PianoBar, al Karaoke alle allegre serate a tema....il tutto sempre accompagnato da un ricco aperitivo a buffet. 

C O L A Z I O N I - P R A N Z I - A P E R I T I V I - D E G U S T A Z I O N I - C O C K T A I L S - P I A N O B A R

Aperto dallunedì al sabato

dalle 06:30Chiuso ladomenica

Page 17: Caprilli.com - Settembre 2014

17

QualitÀ econsaPevolezzasulla nostratavola

ALIMENTAZIONE

Siamo italiani e, si sa, ci piace mangiare bene! La dieta mediterranea e i piatti re-gionali sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.Ma dal punto di vista dell’alimentazione ci sono stati pe-riodi bui, in cui si badava soprattutto alla quantità e alla velocità, in cui veniva esaltato il prodotto pronto, surgela-to, precotto, il fast a discapito del sano, paradossalmente proprio negli anni in cui di crisi non si parlava. Oggi in-vece, nonostante le difficoltà economiche per molte per-sone, le scelte alimentari sono migliorate, c’è una nuova consapevolezza che porta a scoprire il piacere di gustare cibo buono e genuino, a rivalutare le tradizioni culinarie e i prodotti di nicchia.È basandosi su questa con-sapevolezza che a Luserna, un anno fa, Andrea Cava-liere ha aperto Sapori e tradizioni, un’accogliente gastronomia in cui trovare ogni giorno la tipologia di prodotti che, da più di vent’anni, propone anche con il suo banco nei mer-cati della valle.Sapori e tradizioni ha scelto di proporre principalmente i prodotti Alfieri, pastificio di Alba specializzato in pasta e prodotti tipici piemontesi di alta qualità. Non manca-no prodotti di gastronomia, salumeria, formaggi e vini piemontesi.

SCOPRIAMOIL PIACERE DI

guSTARE CIBO BuONO

E gENuINO

Viale de Amicis, 27 - Luserna San Giovanni (TO)Cell. 335 365160 - sito web e e-commerce:

www.sapori-tradizioni.com

"Andrea e Lara formaggi" li trovi anche nei mercati di:Bobbio Pellice - martedì

Bagnolo Piemonte - mercoledì

Villar Pellice - giovedì

Torre Pellice - venerdì

Pinasca - sabato

Page 18: Caprilli.com - Settembre 2014

18

Page 19: Caprilli.com - Settembre 2014

19

Settembre ed ottobre ci riservano ancora gli ultimi lavori da fare nei nostri giardini, orti e balconi. Oltre ai soliti lavori di manutenzione, va effettuata la pulizia delle piante dalle parti essiccate a causa del caldo estivo, mentre le piante annua-li vanno estirpate essendo arrivate alla fine del loro ciclo vegetativo.

Negli orti si deve preparare il terreno per la messa a di-mora delle ultime verdure invernali: cicoria, spinaci e valeriana.Nei giardini si possono interrare le piante bulbose a fio-ritura primaverile come tulipani, narcisi, giacinti e iris.Anche il balcone si può abbellire con un pizzico di co-lore grazie a piante a fioritura invernale come le viole del pensiero, le eriche, gli hellebori oppure agrifogli e skimmie dalle bacche rosso acceso.I primi freddi ci portano a stare di più in casa e possiamo occuparci della cura e della manutenzione delle piante da interno e, perché no, aggiungere un po’ di colore alla casa con ciclamini, azalee, orchidee oppure, per chi ha poco tempo, delle composizioni di fiori finti ed essiccati. La stagione autunnale riserva anche delle festività in

PrePariamo all'autunno Giardini, ortie balconidi Camusso Garden

NATURA

camusso Garden Corso Torino, 400 - RIVA DI PINEROLO (TO)Tel e fax 0121.398368 - [email protected] - www.camussogarden.it

cui i fiori hanno molta importanza, a comin-ciare da Ognissanti (1° novembre), seguita dalla Commemorazione dei Defunti (2 novembre), festa di origine Cristiana in cui è tradizione omaggiare i nostri cari con un vaso o un mazzo di crisantemi, fiori eleganti e duraturi, il cui nome deriva dal greco e significa "fiore d’oro”, un piccolo e prezioso omaggio in ricordo di chi non c’è più. Si avvicina poi il momento di pensare alla festività più gioiosa e colorata, il Natale. Di proposte con cui sbizzar-rirvi ne abbiamo molte! Oltre alle belle e colorate Stelle di Natale, vi proponiamo elegantissime orchidee, an-thurium, ciclamini, composizioni finte, centritavola, piccoli abeti già addobbati.Insomma, in occasione di una festività, oppure sempli-cemente per abbellire la vostra casa, venite a trovarci e cercheremo di soddisfare ogni vostra esigenza.

Page 20: Caprilli.com - Settembre 2014

20

I.STRAVINSKYL’UCCELLO DI FUOCOSUITE DAL BALLETTO PER GRANDE ORCHESTRA

M.DURUFLÈREQUIEMPER SOLI, CORO E ORCHESTRA

ORCHESTRA SINFONICA GIOVANILE DEL PIEMONTE

MARIO R.CAPPELLIN direttore

CORO EUFONÈALESSANDRO RUO RUI

CORO POLIFONICO DI LANZOARCANGELO POPOLANI

CORO SANTUARIO SANTA RITAOMAR CAPUTI

CORO FEMMINILE ENSEMBLE VOCALE ARCADIAMARIO R. CAPPELLIN

MARIA ERMOLAEVA MEZZOSOPRANOEMILIO MARCUCCI BARITONOOMAR CAPUTI ORGANO

7 NOVE

MBR

E

VENE

RDÌ

TEATRO SOCIALE PINEROLO

ORE

21.0

0

ingresso 10 eurosotto i 20 anni e sopra i 65 anni

ingresso omaggio (da prenotare)

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

c/o Clinica dentale Cappellin (V. Bogliette 3c – Pinerolo)telefono 0121 099 100 email [email protected] prenotazione online www.clinicacappellin.it/concerti

Page 21: Caprilli.com - Settembre 2014

21

Carlo Galfione, classe 1969, pittore e art desi-gner, è nato a Pinerolo e oggi vive e lavora a Torino. Galfione utilizza tessuti o carta da parati su cui dipinge e disegna ritratti analizzando, in una particolare ricerca, il rapporto tra alta e bas-sa cultura. I soggetti delle sue opere sono ami-ci, personaggi storici o provenienti da sit-com e cartoni animati, ma sempre quelli marginali, secondari, che diventano quindi protagonisti unici di un’opera d’arte. La tecni-ca del ritratto è classica, di profilo, primo piano o tre quarti, ma con alle spalle un grande studio con-cettuale che porta a collegamenti improbabili e sorprendenti. I mo-tivi decorativi dello sfondo crea-no una texture che si fonde con il personaggio diventando la sua stessa epidermide.

Carlo, come hai cominciato la tua vita di artista?Ho frequentato il liceo artistico a Torino poi l’Accademia d’Arte dove mi sono di-plomato nel 1993. In seguito ho portato avanti un percorso di studi personale per implementare la formazione dell’Ac-cademia. A metà degli anni Novanta

l’Arte Contemporanea ha avuto un risveglio, Torino usciva dal grigiore grazie anche alle opere dei medialisti, la pittura tornava protagonista, senza dimenticare che proprio in quegli anni si mise in luce Daniele Gal-liano, uno dei migliori pit-tori italiani. Nella galleria En Plein Air Arte Contemporanea di Pinerolo diretta da Enrico Pettigiani ho esposto la mia prima collettiva nel 1996 e la prima personale l’anno successivo, la nostra col-laborazione è stata lunga e proficua. Enrico manca tantis-simo al mondo dell’arte: da Pinerolo si rivolgeva ad una platea nazionale, spostava appassionati ed esperti dalle grandi città alla campagna. Dopo la sua morte sono pas-sati cinque anni prima di esporre nuovamente (alla GAS Art Gallery di Torino con la personale Wallpaper) e nel frat-tempo sono stato a New York per “respirare” e riprender-mi. Ho vissuto a Vigone fino al 2005 poi mi sono spostato a Torino dove oggi vivo e lavoro.

Hai mai pensato di trasferirti, magari proprio a New York?No, a quel tempo motivi personali me l’avrebbero impe-dito e comunque tendo a non mitizzare mai un luogo, nemmeno New York; penso che la percentuale di persone

interessanti sia uguale ovunque si vada. Inoltre bisogna riconoscere che in Italia poche realtà di provincia sono attente all'arte contemporanea quanto Vigone, ma per me diventava vitale essere dove succedono le cose. Oggigiorno sono si-curamente più sicuro delle mie opere di quanto lo fossi allora.

Nel tuo lavoro cosa ha significato la crisi economica?Sicuramente la crisi porta a fare il pun-to della situazione, a mettere i puntini sulle i anche nel mondo dell’arte, a eli-minare la troppa fuffa e gli improvvisati che negli ultimi anni di vacche grasse si sono affacciati nel nostro mondo. È in-negabile che il momento è durissimo, e che si rischia di buttare il bambino con l'acqua sporca. Ma penso anche che possa generare nuova linfa grazie al fatto che siamo obbligati a ripensa-re sotto nuova luce ciò che facciamo. Quello attuale per me è un momento molto stimolante, dalla seconda metà

(continua a pag. 23)

carlo Galfione:arte contemPoranea tra sit-com e cartoondi Valentina Costantino

TERRITORIO

Being Selma Bouvier, 2013,acrilico su carta da parati, cm. 150 x 50

Page 22: Caprilli.com - Settembre 2014
Page 23: Caprilli.com - Settembre 2014

23

del 2013 lavoro con il gallerista Riccardo Costantini, un professionista molto serio. Sembra un paradosso, ma fi-nalmente da lui in galleria si torna a parlare di arte... e grazie a questo approccio nell'ultima mostra ho creato la mia prima installazione, un azzardo che ha avuto un buo-nissimo riscontro da parte di pubblico e critica. Il mio lavoro viene anche trattato dall'associazione ACIB di Renato Scalon, che si occupa di far conoscere artisti italiani in Brasile. Renato mi segue dal 2008 e quest'in-verno, su suo invito, sono stato a Natal e a San Paolo per meglio conoscere la realtà artistica locale. San Paolo è paz-zesca, eccitante come Londra o New York, ma con un clima decisamente migliore...

Chi sono i tuoi personaggi?Spesso sono amici o persone incontrate, soggetti di fo-tografie o di fantasia. Nell’ultimo periodo mi sono dedi-cato all’incontro tra cultura alta e cultura bassa: ho crea-to tutta una serie di personaggi presi dalle sit-com o dai cartoon ritraendoli in modo classico e poi nobilitandoli attraverso la pittura. Sono personaggi inventati, come ad esempio il padre del Dottor House, ci costruisco so-pra una storia che per me è importante tanto quanto il dipinto. Nel caso del dipinto del dittatore africano ad esempio, ho preso spunto da una serie di articoli gior-nalistici, l’ho dipinto su un tessuto che ha preso piede in Europa nel periodo coloniale e gli ho dato il nome ri-dicolo di un personaggio dei cartoni animati (Cleveland Brown from Stoolbend - I Griffin).

La televisione, quindi, ha un ruolo importante nel-la tua arte.Molto. A Hollywood ormai non ci sono più sceneggiature originali, i migliori sceneggiatori lavorano per le major televisive e gli attori del cinema stanno tornando alla tv. Si raccontano belle storie diluite nel tempo, c’è molta at-tenzione ai costumi. Molte serie tv sono per un pubblico culturalmente preparato.

Se, come dici, le opere sono un diario personale, come ci si sente a vedersi “a nudo” nelle gallerie, nelle abitazioni?In fondo sono esibizionista come tutti gli artisti, ma non nego che a volte sei veramente vulnerabile. Desideri che la gente parli di te ma devi accettare che può non parlar-ne affatto! Una cosa sono fiero di aver imparato: l'amore e la dedizione per ciò che faccio, il metterci tutta la passione possibile, e farlo per rispetto del lavoro che, in ultima anali-si, è rispetto per se stessi. Sono fortunato perché anche se vincessi alla lotteria farei esattamente quello che faccio ora, ogni mattina quando mi sveglio cerco di fare una ricerca che abbia un senso, non è detto che il risultato sia immediato, ma provo a non pensare ai giudizi. Credo che ognuno di noi dovrebbe portare massimo rispetto per la propria profes-sione, se tutti facessimo le cose amandole ci sarebbe una qualità della vita e dei rapporti interpersonali impensabile rispetto agli standard a cui siamo abituati. Pur non essendo un economista penso ne gioverebbe anche il famigerato Pil.

Progetti in corso e futuri?Attualmente espongo in una collettiva in Brasile dove spe-ro nel 2015 germoglino i semi gettati qualche mese fa. In autunno vedremo anche gli impegni che matureranno con Costantini Contemporary Art.

Puoi vedere la galleria online delle opere diCarlo Galfione su: www.carlogalfione.ite seguirlo su Facebook:www.facebook.com/carlo.galfione.art

TERRITORIO CARLO GALFIONE

Cleveland Brown from Stoolbend, Virginia (particolare), 2013,olio su tessuto stampato, cm. 150 x 100

Lisa's pony 8F06 (particolare), 2013, olio e acrilico su tessuto stampato, cm. 223 x 200

Page 24: Caprilli.com - Settembre 2014

24

TERRITORIO

C’è chi i sogni li conserva chiusi in un cassetto anche per tutta la vita e c’è chi ha il coraggio di realizzarli. L’amore per l’Africa non lo puoi chiudere in un cassetto, è totalizzante: Valentina Cassinelli e Claudio Meirone non hanno opposto resistenza al suo richiamo ancestrale e quando la famiglia si è allargata, una, due, infine tre volte, l’unico cambiamento nelle loro abitudini di viaggiatori è stato un Land Rover più grande.

L’avventura dei pinerolesi Valentina e Claudio comin-cia nel 1986 con la loro storia d’amore. Entrambi ap-passionati di viaggi in moto, scoprono l’Africa e ne ri-mangono completamente affascinati. Nei primi anni Novanta visitano il Kenia, la Tanzania, la Namibia. Viaggiano anche in Oriente ma il paragone è sempre lì, con l’Africa...Le ferie d'agosto cominciano a stare strette, è difficile soddisfare la sete di avventura in due settimane! La loro voglia di libertà li porta a lasciare il lavoro sicuro e a partire. “Era il 1998 ed era arrivato il momento di concretizzare il nostro sogno: lasciare tutto e andare in Africa. Eravamo una giovane coppia senza figli e vo-

levamo vivere appieno la nostra passione” ci spiega Claudio. “L’importante per noi era essere completa-mente autonomi, così abbiamo attrezzato un Land Rover con tutto il necessario per un lungo viaggio” continua Valentina.

Claudio e Valentina tornano in Namibia, il paese di cui si erano innamorati anni prima, trovano lavoro come accompagnatori turistici e gestori di una tenuta di proprietà di italiani. Per qualche mese la loro vita è stanziale, ma che ne è del loro desiderio di liber-tà? “Abbiamo ripreso il fuoristrada e cominciato un viaggio di quattro mesi nel deserto partendo in auto dall’Italia: Tunisia, Libia, Niger, Mali, Senegal, Maurita-nia, Marocco” racconta Claudio, con gli occhi che brilla-no evocando quei giorni. “I ricordi sono tanti, innanzi tutto la bella gente che abbiamo conosciuto. Erano gli anni antecedenti l'11 settembre, prima della minaccia di Al Quaeda e del fondamentalismo islamico che ha

l'africa,il Grande amore di una famiGliadi Valentina Costantino

Page 25: Caprilli.com - Settembre 2014

25

“LA gRANDE FAMIgLIA MEIRONE NON HA

MAI SMESSO DI VIVERE IL PROPRIO

SOgNO: OgNI ANNO TRASCORRE 30/40 gIORNI IN AFRICA“

poi attecchito in molti paesi arabi”. Mai per un attimo avete avuto voglia di tornare a casa? La risposta è rapida e spontanea: “Mai! Nemmeno per un istante. Quello era il nostro sogno, la nostra voglia di libertà”.

Durante il viaggio, ogni sera Claudio e Valentina scrivono un diario che, al rientro in Italia, diventa un racconto dal titolo “Professione turisti”: lo in-viano alla casa editrice Polaris che risponde entusiasticamente, chie-dendo loro di redigere una guida tu-ristica della Namibia, dove ritornano per raccogliere ulteriori informazioni; la guida viene pubblicata e aggiornata con i viaggi successivi.Intanto è in arrivo il primo figlio, Claudio comincia a lavorare in proprio in modo da gestirsi le ferie. I ritmi di viaggio rallentano ma l’Africa è sempre lì, a portata di cuore. La pausa dura poco, con il primogenito di quattro mesi tornano in Namibia: all’in-terno della farm che li ospita, la famiglia con il piccolo, trova accoglienza ed aiuto, la comunità li abbraccia come amici di vecchia data. Ma il Land Ro-ver scalpita ed il trio riparte per tre mesi del deserto del deserto del Sahara. Rientra-no quindi per qualche tem-po in Italia per poi ripartire, destinazione Senegal: è il 2003 ed oltre al primogeni-to di 2 anni, c’è una sorelli-na di pochi mesi. In questo viaggio viene redatta la gui-da Senegal e Gambia, uscita nel 2006 per Polaris.Per raggiungere il Senegal attraversano la Mauritania e se ne rimangono affascina-ti, ci tornano nel 2009 per redigere una guida proprio mentre è in arrivo il terzo figlio.

La grande famiglia Meirone non ha mai smesso di vivere il proprio sogno: ogni anno trascorre 30/40 giorni in Africa, i bambini imparano a riconoscere gli animali e a vivere a contatto con culture diffe-renti, con il benestare degli insegnanti che orga-nizzano loro i compiti da fare durante il viaggio. “L’Africa insegna moltissimo, soprattutto ai bam-bini. Spesso si viene a contatto con il dolore, ma anche questa è una sfida da affrontare, i bambini

l’hanno capito” spiega Valentina con orgoglio. “Ci sono stati momenti difficili, come quando ci siamo persi tra le dune della Mauritania, ma siamo restati uniti e abbiamo sempre trovato un aiuto ed una soluzione”.

Nei lunghi spostamenti in auto i bambini non si annoiano, non cercano le comodità di casa? “I bambini fanno scoperte in continuazione, im-parano e giocano con quello che trovano, nei lunghi spostamenti fanno i compiti, impara-no le poesie. Insegniamo loro come compor-tarsi con un animale pericoloso e come accen-dere un fuoco. Non vogliono tornare a casa,

anzi piangono sempre al momento del rientro in aereo. Il primogenito desidera fare il ranger da

grande!”. Le mete degli ultimi viaggi sono stati il Botswana, lo Zambia, il Malawi, oltre all’ormai

classica Namibia.

Le guide di viaggio scritte da Valentina e Claudio non sono solo una raccolta di luoghi turistici e informazioni tecniche,

emerge anche una parte più persona-le, scritta sulla base dell’esperienza: da come distinguere una traccia di un ani-

male o come riconoscere un albero, fino a consigli compor-tamentali.

Oggi, i viaggi della famiglia Meirone sono delle occasioni per aggiornare le loro ed altre guide turistiche, per scrivere per siti e pubblicazioni di viag-gio, ma soprattutto sono un grande gesto d’amore verso i loro figli che hanno la stessa passione per l’avventura dei loro straordinari genitori!

Page 26: Caprilli.com - Settembre 2014
Page 27: Caprilli.com - Settembre 2014

27

EVENTI

La Rassegna, riconosciuta e apprez-zata dai suoi oltre centomila visita-tori, deve ogni anno saper presenta-re elementi innovativi. Infatti, come sottolinea l’immagine simbolo del manifesto, sono i bambini il tema di quest'anno, la generazione futuro del mondo artigiano.

Oltre cento sono gli stand allestiti nel centro storico della città, una grande vetrina per mettere in mostra l’artigiana-to d’eccellenza, quello artistico, per dare spazio ai tecnoar-tigiani e valorizzare il settore gastronomico.

• Novità edizione 2014: 1° Concorso Fotografico "Fo-tografa il tuo artigiano” (scadenza 5 ottobre 2014).

• Piazza Facta, il salotto istituzionale della manifestazio-ne, presenta:- il Museo del Gusto, con i suoi classici appuntamenti

enogastronomici di degustazione;- le città gemelle di Gap e Traunstein: quest'ultima

proporrà un vero e proprio Oktoberfest in miniatura, con birre e specialità gastronomiche tipiche.

• Piazza Cavour: “Artigiovani”, pregevole iniziativa dall’Assessorato al lavoro del Comune di Pinerolo: uno spazio dedicato ai giovani alla ricerca di un’occupazione, in sintonia con il consolidato evento, promosso dalla Re-gione Piemonte, “Io lavoro”. Presenze enogastronomiche.Show Cooking: alcuni tra i migliori chef del pinerolese proporranno piatti della cucina piemontese.

• Largo Lequio: Artigianato di servizio e prodotti eno-gastronomici.Oasi Bimbi: un'ampia area dedicata ai bambini conlaboratori gratuiti (disegno e pittura, cucina, astrono-mia, lavorazione terracotta, origami), parco giochi gon-fiabili; domenica 14 settembre la "Fiera in miniatura"

(trattori e camion giocattolo) e "GEA La terra si trasforma in ciotola", a cura del CISS.

• Piazza del Duomo: le eccellenze artigiane.

• Via Savoia, Via Trento, Via Principi d'Acaja e Via Duomo: operatori dell'ingegno e piccoli artigiani.

• Piazza Marconi: la piazza del buon gusto, con le spe-cialità enogastronomiche locali e nazionali.

• Museinsieme: "contorno" culturale alla Rassegna, con una ricca proposta di mostre e musei con eventi speciali: dalla pinacoteca all'arte preistorica e contemporanea, dal museo storico, etnografico e dell'arma di cavalleria a quello scientifico e naturalistico. Quest'anno il Museo d'Arte Preistorica presenta la mostra "Gli spiriti della na-tura", la persistenza della sacralità attraverso i millenni.

• Spettacoli:- Giovedì 11 settembre, Veloce Club, ore 21,00:

serata danzante con orchestra Matteo Tarantino.Ingresso 8 euro.

- Venerdì 12 settembre, Teatro Sociale, ore 21,00:Eugenio Finardi in "Fibrillante Tour".Ingresso 10 euro.

• Inaugurazione:Giovedì 11 settembre, Piazza Cavour, ore 17,00.

• Orari:Giovedì 11 e venerdì 12 settembre: 17,00 - 23,30Sabato 13 settembre: 16,00 - 24,00Domenica 14 settembre: 10,00 - 21,30INGRESSO GRATUITO

• Il Trenino dell'Artigianato:Scopri il centro città con il trenino in partenza da piazza Facta.

Organizzazione(escluso somministrazione e parti istituzionali):ERICA multicomunicazione, PINEMOTION, LINEA G.

artiGianato 2014:ProtaGonistaGenerazione futuro

Programma e info su: www.artigianatodelpinerolese.it

Page 28: Caprilli.com - Settembre 2014
Page 29: Caprilli.com - Settembre 2014

29

EVENTI

viGoneterra di maise di camPioniTerra fertile la pianura pinerolese,  quella di “Mais e Cavalli”, dove si ot-tengono le migliori produzioni di mais europee e in cui si allevano cavalli de-stinati a diventare campioni.

La XVI edizione di "Mais & Cavalli" conferma quanto l’agricoltura, e in particolare la coltivazione del mais e l’al-levamento del cavallo, siano fondamentali per la città di Vigone e il circondario.Oltre alla grande fertilità della terra, bisogna dar merito alla professionalità degli addetti ai lavori che hanno per-messo che questo settore economico prendesse piede e ottenesse progressivamente una resa sempre maggiore, grazie anche al continuo essere al passo con le nuove tecnologie. Molte sono le ditte artigiane, commerciali e le cooperative agricole insediatesi sul territorio nel campo della coltivazione del mais e dell’indotto.

Vigone è anche importante centro nazionale di allevamen-to cavalli, con realtà che hanno raggiunto una riconosciuta eccellenza a livello nazionale ed internazionale, con cavalli nati allevati e allenati per diventare campioni di trotto.Non possiamo non ricordare Varenne, attuale ospite dell'allevamento Il Grifone, magnifico esemplare nato nel 1995 e considerato uno dei migliori trottatori di tutti i tem-pi. Varenne è l'unico cavallo ad avere vinto, nel 2001, le corse più importanti del mondo nello stesso anno.

CONOSCIAMO IL MAISIl mais, pianta erbacea della famiglia delle gra-minacee, detta anche granoturco, è uno dei prin-cipali cereali e può essere coltivato sia in climi caldi che temperati. Originaria del Sud America (importata da Colombo in Europa), è stato la base dell’alimentazione dei ceti contadini e oggi è prin-cipalmente dedicato all’alimentazione animale. Le caratteristiche del mais sono la sua alta digeri-bilità e la presenza di vitamine A e B, fosforo, ferro e calcio. Contrasta il colesterolo cattivo e aiuta a mantenere sotto controllo la glicemia. Inoltre è consuma-bile dai celiaci in quanto privo di glutine.

Varenne - foto Piera Grella

ORGANIZZAZIONE:

Per info e prenotazione spazi:Roberto - cell. 331 7546796 - [email protected] - cell. 347 4209345 - [email protected]

Page 30: Caprilli.com - Settembre 2014

30

PAGINA_MASCHERA-2014.indd 1 21/08/14 11.47Cyan quadricromiaMagenta quadricromiaGiallo quadricromiaNero quadricromia

Page 31: Caprilli.com - Settembre 2014

31

Cinque cime oltre i 7.000 metri in quella che era l’Unione delle Repubbliche Sociali-ste Sovietiche, cinque montagne raggiunte da qualche centinaio di alpinisti, pochissimi occidentali e nessun italiano, che valgono lo Snowleopard, alta onorificenza data dalla fe-derazione alpinistica russa. È questo il proget-to di Carlalberto “Cala” Cimenti, alpinista trentanovenne di Pragelato con alle spalle il Cho Oyu e il Manaslu scesi con gli sci.

Nell’estate 2013, partito con un amico e un furgone da Pragelato, ha tentato di scalare tutte e cinque le monta-gne con gli sci, la sua attrezzatura preferita. Ne ha con-cluse tre, il maltempo lo ha fermato... ma per poco! Ri-partito a luglio scorso per il Kirghizistan, mercoledì 12 agosto ha raggiunto la vetta del Pobeda Peak, la più difficile, montagna che l’aveva fermato due volte nel 2013 (vetta inviolata nell'anno) e ben tre quest’anno prima del successo.Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, la tenacia ha premiato Cala che risulta così essere il primo

Italiano a raggiungere la vetta: “L'ascesa al Pobeda, nell'ultima parte, è un'esperienza mistica, - racconta Cala appena rientrato - cammini in un'altra dimensione, sempre in cresta e attorno a 7000 metri. Poi dopo l'Obelisque, la scalata si fa più impegnativa, c’è il vento e la cresta diventa sempre più affilata e ghiacciata. In cima il cielo si è fatto lattiginoso, la macchina foto si è congelata permettendomi di fare solo una breve ripresa e poi, iniziata la discesa, è arrivata la bu-fera. Le mie tracce di salita erano già state cancellate e ho rischiato di sbagliare, scendendo dal versante cinese… Ci sono volute tredici ore per completare l’impresa.”Rimane ancora una vetta quindi per essere il primo ita-liano ad ottenere lo Snowleopard ed entrare nel gotha dell’alpinismo mondiale, il Communism Peak; ma visto il lungo “soggiorno” di Cala ai piedi del Pobeda che l’ha prosciugato di energie, la conclusione del progetto è ri-mandata al 2015.

A settembre Cala affronterà il Tor des Geants, enduran-ce trail di 330 km e 24.000 metri di dislivello tra le Alte Vie della Valle d’Aosta, confermandosi un atleta comple-to in ogni disciplina outdoor.

È possibile seguire loSnowleopard-Ski-Projectsulla pagina Facebook.

Le cime delloSnowleopard AwardLenin Peak - Pamir (confine tra Kirghizistan e Tagikistan) 7.134 mKhan Tengri - Tien Shan(Kazakistan) 7.010 mPobeda Peak - Tien Shan(confine tra Kirghizistan/Cina)7.439 mIsmail Somoni (Communism)Peak - Pamir(Tagikistan)7.495 mKorjenevskayaPeak - Pamir (Tagikistan)7.105 m

da PraGelatoal KirGhizistan:lo snoWleoPard sKi Project

TERRITORIO

Pobeda Peak - 7.439 m

Page 32: Caprilli.com - Settembre 2014

32

Pinerolo e le valli:dal territorio tante ProPoste e attivitÀ Per i Giovani studenti

TERRITORIO

Settembre: dopo le giorna-te estive di vacanza e relax durante le quali avete avuto modo di scoprire le bellezze naturalistiche e paesaggi-stiche del pinerolese e delle valli, è tempo di tornare sui banchi di scuola. Ma, anche in questo caso, le attività per i più piccoli non mancano. Tra i comuni del progetto “Pinerolo e le Valli: cammini di libertà tra arte e cultura” sono numerose le propo-ste per la didattica, proget-ti studiati appositamente per bambini e ragazzi per affascinare, entusiasmare, scoprire cose nuove e far apprendere in modo diver-tente. Ecco alcuni esempi.

MUSEANDO

Il progetto Museando nasce nel 2000 dalla sinergia tra i Musei Civici di Pinerolo: Museo di Arche-ologia e Antropologia, Museo Etno-grafico e Museo di Scienze Naturali. I quattordici percorsi che lo com-pongono sono strutturati su diversi livelli a seconda dell’età dei visitato-ri; prevedono attività di laboratorio e di gioco-lavoro che permettono l’interazione e la comprensione tec-nica grazie alla sperimentazione, al fine di favorire la migliore com-prensione dell’esperienza vissuta.Ogni gruppo è guidato da educato-ri museali laureati, competenti in ciascun settore, o studenti universi-tari, di cui il CeSMAP, Centro Studi e Museo di Arte Preistorica, garan-tisce la formazione professionale.La durata media di ogni laboratorio, comprensivo di attività didattiche scientifiche è di circa tre ore. È necessaria la prenotazione al numero 0121.794382 dal lunedì al venerdì alle ore 9.30 alle ore 12.30. L’offerta è aperta anche alle Estati Ragazzi, e-mail: [email protected].

Val Sangone...Una Montagna di Gite

La Val Sangone: un territorio che si apre ai visitatori per mostrare tutti i suoi tesori, taluni conosciuti dai più, altri celati gelosamente. Tutti quanti comunque rappresentano la parte autentica e vera di questo ter-ritorio poco distante dalla città ma molto vicino alle tradizioni ed alle usanze tramandate di generazione in generazione. Il polo didattico “La Madlena” nasce per guidare i più piccoli alla scoper-ta di come si allevano gli animali, come si coltiva la terra, come si cercano e si riconoscono i funghi, come si fa il pane oppure come si riconoscono le varie specie di alberi ed il relativo utilizzo.A condurre i visitatori saranno per-sone con molte ore di esperienza alle spalle nella gestione di gruppi, quali educatori e guide naturalisti-che. Spesso saranno gli stessi agri-coltori, gestori di attività, a raccon-tare la propria esperienza di vita.A disposizione dei visitatori venti percorsi tematici, per tutte le fasce d’età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. Per maggiori informazioni:

a cura di Cammini di Libertà

Page 33: Caprilli.com - Settembre 2014

333333

Rifugio - Polo didattico "Don Fernando Demarchi" Frazione Maddalena, 10 - Giaveno (TO) - Tel. Rifugio/Ristorante: 334.1057494 - Tel. Didattica/Scuole: 339.1792674 - www.lamadlena.it.

Laboratorio Territoriale di

educazione ambientale del Pinerolese

È uno dei dodici Laboratori della Rete Regionale di Servizi per l’Educazione Ambientale gestito dalla Comunità Montana del Pinerolese. Grazie al soste-gno degli Assessorati all’Ambiente della Regione Piemonte e della Provincia di To-rino nell’ambito delle iniziative INFEA, re-alizza progetti rivolti alla scuola e alla citta-dinanza adulta, fornisce servizi formativi e informativi, coordina i diversi interventi in ambito di educazione ambientale.

Il Laboratorio è centro di documen-tazione: in questi dodici anni ha sviluppato una propria ricerca sull’«e-tica ambientale quotidiana» prenden-do le distanze sia dal catastrofismo sia dall’idealismo, perseguendo un approccio costruttivo che, pur consa-pevole dei problemi reali, si traduce in un messaggio di ottimismo e di speranza. Infatti, i comportamenti di ogni giorno possono avere effetti positivi sull’ambiente, proprio perché frequentemente attuati da un alto nu-mero di persone.Il Laboratorio territoriale ha partecipa-to al percorso di riflessione condotto dalla Regione Piemonte e dalla Pro-vincia di Torino per la creazione del Sistema degli Indicatori di Qualità (S.I.Qua.) per la valutazione delle pro-gettualità nell’ambito dell’educazio-ne ambientale alla sostenibilità sul territorio piemontese.L’obiettivo primario è quello di dare all’educazione ambientale il ricono-scimento della sua funzione culturale e sociale: essa infatti mira alla sosteni-bilità ambientale, all’educazione alla convivenza, alla tutela dei beni co-muni. In quest’ottica il Laboratorio ha accresciuto una rete di collaborazioni e sinergie con Scuole, Enti Locali, As-

sociazioni, gruppi spontanei, musei, imprenditori, sindacati, cittadini.Tra le numerose e significative collabo-razioni che il Laboratorio Territoriale sta sviluppando, si sta consolidando quel-la con l’associazione Pensieri in Piazza, in particolare nella realizzazione del terzo documentario di “Paesaggi del mondo”. Il Laboratorio collaborerà inol-tre nella realizzazione della creazione del terzo documentario “Ecologia e futuro nel pinerolese” dei registi Diego Mometti e Andrea Fenoglio, sia nella fase iniziale di ricerca sia programman-do incontri con scuole e cittadini per va-lorizzare i contenuti del documentario come strumenti informativi e didattici.Per maggiori informazioni sulle attività del Laboratorio Territoriale di educazione ambientale del Pinerolese: Tel. 0121.802585 - 0121.802566 / e-mail: [email protected]

www.pinerolovalli-artecultura.it

BONNINVia della Carderia 27

PINEROLO

AVVOLGIBILIPORTE BLINDATE

PALCHETTI

BONNIN GIUSEPPEVia della Carderia, 27 - Tel. 0121 393867 - PINEROLO

33

Page 34: Caprilli.com - Settembre 2014

34

Il 2014 è iniziato per Svolta Donna con delle grandi novità che ci aiutano a crescere in modo concreto.lo sportello di ascolto che risponde al numero verde 800.093900 si è trasferito, grazie alla sensibilità della dirigenza ASL TO3, presso l’ospedale agnelli in loca-li più spaziosi. Questa nuova ubicazione permette di dialogare direttamente con il Pronto Soccorso e rappresenta una nuo-va opportunità per le donne bisognose di supporto. Mancava un tassello importan-te: poter allargare i servizi a tutto il ter-ritorio dell’ASL TO3 che comprende ben 109 comuni. Questo sogno si è concretiz-zato il 3 aprile scorso con un nuovo sportello ad avigliana dedicato alle donne vittime di violenza che risponde allo stesso numero verde gratuito unico: qui o in altri luoghi concordati di quell’ampia area territoriale, le don-ne avranno la possibilità di ottenere i servizi legali, sanitari, assistenziali o psicologici nonché i col-loqui di ascolto con le vo-lontarie.da ricordare che tutti i servizi forniti dall’asso-ciazione sono a titolo to-talmente gratuito.

Ora c’è un'altra scommessa ambiziosa da realizzare. Dotarsi di una “casa rifugio” da mettere a disposizione delle donne che stanno iniziando un percorso di uscita dalla violenza. L’Associazione ha par-tecipato al bando della Chiesa Valdese che quest’anno ha finalizza-to il suo 8xmille a questa causa e a breve sapremo se otterremo il finanziamento. Inoltre, in occasione della festa di Pentecoste dell’8 giugno scorso, la chiesa valdese Val Germanasca ha raccolto e ci ha donato 534,32 €.Dal 2007 il comune di Porte organizza la manifestazione “Corri in Rosa” per supportare i progetti di Svolta Donna. Molte le parteci-panti all’ultima edizione del 9 luglio scorso e tante le aziende che hanno permesso un buon introito che permetterà un minimo di sostegno economico alle donne e i bambini ospitati temporanea-mente in alcune strutture. Continua la collaborazione con OrtoBra che gestisce il reparto frut-ta e verdura di Eataly e inserisce donne in difficoltà per un tirocinio

formativo retribuito. Lo spettacolo teatrale “Io lavoro e tu”, ideato nell’ambito del progetto finanziato con Il programma Pari op-portunità delle Regione Piemonte su fondi FSE (Fondo Sociale Europeo), si è concretizzato in un laboratorio e in uno spettacolo teatrale sulle pari opportunità nei luoghi di lavo-ro. Sono stati coinvolti lavoratori e lavoratrici che hanno avuto anche un supporto individualizzato. Interveni-re sui linguaggi nei luoghi di lavoro è fondamentale per far passare la cultura del rispetto. Lo spettacolo è stato presentato a Pinerolo con due serate che hanno visto una grande partecipazione di pubblico, richiesto a Beinasco dall’assessora alle Pari Op-portunità e sarà in seguito a Modena il 6 e 7 settembre.

di Laura Zoggia

svolta donna: il 2014 anno imPortante

“DAL 2007 IL COMuNE DI PORTE ORgANIZZA “CORRI IN ROSA” PER

SuPPORTARE I PROgETTI DI SVOLTA DONNA“

TERRITORIO

La madrina di "Corri in Rosa", l’assessora regionale Gianna Pentenero.

Page 35: Caprilli.com - Settembre 2014

35

Il 26 maggio scorso, all’Università di Bologna, sono stati consegnati i diplomi Master “Microcredito e Impren-ditoria Sociale” alle partecipanti. Anche Svolta Donna ha formato delle volontarie utili a sviluppare progetti mirati per le donne. Abbiamo partecipato al progetto "Piccoli Punti” promos-so dall’A.V.O. in collaborazione con L’AUSER –Volontariato Val Pellice, realizzato in coprogettazione con il Cesvol IDEA SOLIDALE. Il nostro pensiero va a Fiammetta Geymonat che ci ha improvvisamente lasciato con un vuoto incolmabile, che è stata l’anima di questo progetto e un grande supporto da quando l’associazione è nata. Si è tenuto un corso destinato a donne in situazione fami-gliare ed economica fragile, atto ad offrire una formazione professionale nel campo delle piccole riparazioni sartoriali (riparazioni a mano e uso della macchina da cucire) e volto ad un possibile sviluppo lavorativo; ha raccolto una buona partecipazione ed un ottimo affiatamento fra le partecipan-ti. Si è chiuso con una festicciola che ha rappresentato uno spaccato di questo incontro fra varie le etnie rappresentate. Visto il successo, a settembre il “laboratorio” riprenderà le sue attività.Abbiamo rinnovato con l’Asl, la programmazione nelle scuole superiori degli incontri del gruppo delle volonta-rie di Svolta Donna che, in collaborazione con gli insegnan-ti, promuovono la cultura del rispetto dell’altro.Infine abbiamo rinnovato l’adesione al Progetto A.S.I.I.R. - Ampliamento del Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza sulle Donne con un nuovo protocollo d’intesa.Con così tante attività abbiamo bisogno di crescere an-che in risorse umane! Chi avesse un po’ di tempo libero e fosse interessata alla nostra associazione, può mettersi in contatto scrivendo a [email protected].

Page 36: Caprilli.com - Settembre 2014
Page 37: Caprilli.com - Settembre 2014

37

Il telelavoro è una modalità lavorativa che non vincola ad una sede fissa, ed è resa possibile dall’uso di strumenti informati-ci che suppliscono alla lontananza fisica: computer collegati in rete, videochiamate, condivisione di documenti in tempo rea-le, webinar (seminari online), ecc; la sua caratteristica è la flessibilità sia nell’or-ganizzazione che nella modalità di svol-gimento dei compiti da parte di lavoratori dipendenti.

Il lavoro “da casa” (o da qualsivoglia altra sede, vedi il coworking), è ampiamente utilizzato nelle società nord europee (adottato dal 25% dei lavoratori scandinavi con-tro il 3% degli italiani), ma è argomento ancora taboo per il nostro paese: spesso infatti, il primo commento è “bello, ma non fa per me/per la mia azienda”. Il telelavoro è consuetudine non solo nei paesi del nord Europa, ma anche negli Stati Uniti dove le ore lavorate da casa stan-no crescendo esponenzialmente: è nato anche “l’Home Office Day”, giorno in cui tutti i dipendenti sono invitati a lavorare da casa.

Monica Farronato, laureata in Architettura a Torino, nel 1998 presentò una tesi su come sarebbe potuta cambia-re l’urbanistica e l’organizzazione logistica delle città con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche:“Nei miei studi su questo argomento il telelavoro aveva un ruolo fondamentale. Infatti, con la diffusione di questo innovativo sistema, la gente non si sarebbe più ammassa-ta nelle città agli stessi orari eliminando potenzialmente le problematiche legate al traffico e modificando le logi-che dell’urbanizzazione”. Cosa è cambiato in poco meno di vent’anni? “In Italia molto poco purtroppo, anche se le tecnologie esistono da

chi vive meGliolavora meGlio.il telelavoro

FORMAZIONE E LAVORO

tempo. Diciamo che intellettualmente siamo molto oltre il telelavoro, nella pratica invece no... Penso che il proble-ma sia principalmente psicologico. Il datore di lavoro ha ancora la necessità di dover controllare il dipendente a tempo e a vista, il che non sempre significa ottenere pro-duttività. Naturalmente, gestire un’attività sulla base del risultato è più impegnativo da entrambi i lati: il datore di lavoro deve rivedere l’organizzazione e il lavoratore deve avere autodisciplina. In una società in cui spesso il lavo-ratore freelance ha i paletti del dipendente, il concetto opposto è difficile da accettare.”Secondo Monica, i cambiamenti repentini della società e l’evoluzione delle coscienze in atto, sono processi che avranno un riscontro anche nel mondo del lavoro anche se “le dinamiche oggi purtroppo non seguono ancora la logica del benessere ma quella del denaro. Quando le azienda capiranno che tutto questo è anche conveniente, allora il telelavoro potrà prendere piede” conclude Monica.

i beneficiPer il lavoratori, soprattutto donne, il lavoro “a domici-lio” permette di conciliare con facilità la propria man-sione con la cura dei famigliari, anziani, bambini, disabili. Una giornata lavorativa flessibile, che pur rispettando le condizioni del contratto e gli obbiettivi, permette una migliore organizzazione delle necessità della famiglia, di assecondare i propri ritmi e di ridur-re notevolmente una delle malattie del nostro secolo, lo stress. Diminuiscono i tempi di spostamento, il che significa più tempo libero e meno costi per auto, ben-zina e autostrade, non si hanno frustranti tempi morti e spese per il pranzo fuori casa.Inoltre, il telelavoratore è maggiormente motivato poiché più sereno, può fare a meno di aiuti esterni e

(continua a pag. 35)

di Valentina Costantino

Page 38: Caprilli.com - Settembre 2014
Page 39: Caprilli.com - Settembre 2014

39

aumenta anche il proprio senso di responsabilità grazie alle minori pressioni e alla fiducia accordatagli. Soprattutto i lavoratori “creativi” traggono beneficio dal poter lavorare nei momenti più svariati e fuori dagli sche-mi, ottenendo risultati più produttivi. Inoltre, un lavora-tore che non ha rientri periodici molto ravvicinati, può contemplare di trasferirsi di abitazione o di città senza ricorrere al licenziamento e un lavoratore disabile non deve affondare i disagi dello spostamento.

Anche per l’azienda i benefici sono innumerevoli. Gli studi sul telelavoro dimostrano come i dipendenti si-ano mediamente più produttivi (fino al 35-40%) grazie a vari fattori: la maggiore qualità e il numero superiore di ore lavorate, la serenità personale ottenuta lavorando in un ambiente casalingo (non ci sono colleghi o superiori con cui interfacciarsi di continuo). Inoltre, le statistiche dicono che diminuiscono l’assenteismo e i giorni di assenza per malattia poiché molto spesso il dipendente, in caso di di-sturbi lievi, continua il proprio lavoro a casa.Logisticamente, l’azienda abbatte i costi di gestione dell’ufficio: elettricità, affitto, tasse sugli immobili, spe-se di manutenzione. È sufficiente una sala riunioni in cui incontrarsi periodicamente e ricevere i clienti e, nel caso di necessità, di un front office.

Grazie alla possibilità di cambiare residenza senza per-dere il lavoro, si riducono i turnover e la sostituzione dei dipendenti e viene garantita così la conservazione dei talenti e il rientro al lavoro dopo malattie e maternità. Inoltre, non essendo più la distanza fisica un impedi-mento, il bacino delle candidature si allarga notevol-mente: ad esempio possono essere assunti venditori direttamente in un altro luogo di mercato, aumentando il raggio di operatività e diminuendo le spese di coper-tura dei trasferimenti.Non ultimi sono i benefici che il lavoro “da casa” porta all’ambiente e alla società. Un minore spo-stamento di persone riduce l’inquinamento nelle città, decongestiona il traffico, riduce il problema dei parcheg-gi, gli incidenti stradali e la necessità di manutenzione stradale, insomma rende il mondo più vivibile.

Problemi da affrontare

Per contro, è corretto affrontare anche le problema-tiche che si legano al telelavoro. Alcuni lavoratori potrebbero soffrire la mancata interazione quo-tidiana con colleghi, i piacevoli momenti di pausa in gruppo e la frequentazione di luoghi affollati: in poche parole soffrire di solitudine.

Il lavoratore “casalingo” vedrà aumentare le spese domestiche (illuminazione, energia elettrica), non sarà sottoposto alle norme di sicurezza sul posto di la-voro (postura, illuminazione, limite di ore consecutive davanti allo schermo), dovrà ricavare un luogo dedi-cato all’interno della propria abitazione e potrebbe eccedere nelle ore lavorative quotidiane.

Il datore di lavoro, da parte sua, dovrà stabilire a pri-ori obbiettivi ben chiari da raggiungere e progetti da concludere, modificando un modus operandi ormai consolidato.

FORMAZIONE E LAVORO - CHI VIVE MEGLIO LAVORA MEGLIO. IL TELELAVORO

Page 40: Caprilli.com - Settembre 2014

40

Page 41: Caprilli.com - Settembre 2014

41

FORMAZIONE PRATICA DEL SETTORE TuRISTICO

ALBERgHIERO CON TIROCINI IN FRANCIA, RIVOLTO A gIOVANI E

ADuLTI TRA I 18 E I 35 ANNI

Nell’ambito del II° Av-viso Regionale per la Presentazione di Pro-getti di Mobilità Trans-nazionale - Periodo 2013-2014, il Consorzio per la Formazione, l’In-novazione e la Qualità (CFIQ) ha presentato un progetto di mobilità transnazionale per gio-vani e adulti inoccupati/disoccupati disponibili sul mercato del lavoro, denominato “format - formazione e mobili-tà in ambito turistico”, approvato e finanziato dalla Regione Piemon-te (Determinazione n. 411 del 09/06/2014).Il progetto è rivolto a 14 giovani e adulti tra i 18 e i 35 anni, disoccupati o inoccupati, residenti in Regio-ne Piemonte e le cui competenze acquisite meglio si sposano con i temi relativi al settore turistico/alber-ghiero ed in particolare alla sua sostenibilità. FORMAT mira ad incrementare la formazione pratica nell’am-bito in questo settore attraverso tirocini in Francia presso strutture turistico-alberghiere selezionate dl un partner inter-mediario Maison Familiale Rurale di Ventavon. I partecipanti dovranno avere una conoscenza base della lingua francese (almeno livello A2), con preferenza per coloro che hanno seguito un percorso di studi e/o professionale in linea con i contenuti proposti.

ProGetto formatformazionee mobilitÀ inambito turistico

FORMAZIONE E LAVORO

a cura di Manuela Audenino e Elena Paciello, CFIQ

La selezione prediligerà anche aspetti motivazio-nali, compresa la volontà di tornare a lavorare nella Regio-ne di provenienza con un bagaglio di esperienze personali e lavorative arricchito e capitalizzabile nella ricerca di un impiego. Al fine di garantire le pari opportunità, almeno il 50% dei partecipanti sarà di sesso femminile.A seguito delle procedure di valutazione, i candidati sele-zionati dovranno partecipare ad un corso preparatorio di lingua e cultura francese della durata di 80 ore e ciascun candidato selezionato verrà dato in gestione autonoma l’importo di € 2.400 per le spese di sussistenza. Il CFIQ si occuperà direttamente della gestione dei costi relativi alla preparazione pedagogica e linguistica, dei costi di viaggio,

pernottamento e copertura as-sicurativa. Il tirocinio formativo avrà una durata di 16 settimane. Inoltre, nella settimana compre-sa tra il 29 giugno e il 5 luglio 2014 un gruppo di operatori composto da risorse del CFIQ, del Centro per l’Impiego di Pi-nerolo e del Comune di Pinerolo ha potuto vivere un’esperienza di scambio presso la sede della Maison Familiale Rurale di Ven-tavon durante il quale è stato possibile venire a conoscenza del sistema di funzionamento dei servizi al lavoro, delle meto-dologie pedagogiche alla base della formazione professionale in Francia e dell’istruzione e della formazione formatori, con parti-colare attenzione all’apprendista-to e alla formazione in impresa.

Durante la settimana di scambio sono state organizza-te viste-studio presso: il “Lycée Hôtelier de Sisteron” (scuola superiore ad indirizzo turistico alberghiero), il Pole Emplôi e la Chambre Agriculture di Gap, il “Chantier d’Insertion”(Jardins du Buëch - cantiere di inserimento lavorativo), il Relais Services Publics du La-ragnais (rete di servizi di prossimità con caratteristiche simili ai servizi al lavoro della Regione Piemonte) e la Préfécture des Hautes Alpes.A partire dal 2 settembre sarà possibile conse-gnare la domanda di partecipazione al progetto negli orari e secondo le modalità dettagliate nell’Invito pubblicato sul sito www.consorzio-fiq.it e consultabile presso la segreteria didat-tica (CFIQ, Via Trieste 42 - Pinerolo).

Il gruppo di operatori CFIQ, del CPI e del Comune di Pinerolo durante lo scambio presso l'MFR di Ventavon insieme alla tutor Nelly Chaix.

Page 42: Caprilli.com - Settembre 2014

Via S. Martino, 104 - Fraz. San Martino - BARGE - Tel. 0175.349147 - 0175. 347970 - [email protected]

La plastica è presente nella nostra vita come pochi altri materiali.

Versatile, leggera ed economica, si trasforma in qualsiasi oggetto necessario e nella forma più particolare. Visoplast è un’azienda che lavora materie plastiche per arredare gli spazi con creazioni su misura delle necessi-tà della clientela. L’azienda nasce nel 2005 grazie al fondatore che crede nelle potenzialità di questi materiali, nel loro sviluppo e nell’applicazione futura. Le caratteristiche sono la durata abbinata alla leggerezza e la grande versatilità nella creazione di oggetti pratici e colorati. Grazie all’esperienza acquisita nel settore, Visoplast realizza particolari tecnici a disegno, elementi di arredo ed espositori su specifiche del cliente o, in alternativa, propone progetti e soluzioni per l’esecuzione degli stessi. Si occupa di vendita, taglio e

lavorazione di plexiglas, policarbonato, delrin, polietilene, polipropilene, pvc, forex, pet, teflon, nylon.

Idee versatili in materie plastiche

www.visoplast.it

Articoli vari in plexiglas su specifiche del cliente - Barre di plexiglas e policarbonato - Elementi di arredoInsegne pubblicitarie - Tubi colati ed estrusi - Articoli tecnici - Box doccia su misura - Espositori in plexiglas

Ripari antinfortunistici - Tubi in pvc - Teche per esposizioni e musei - Teche e bacheche per modellismo

Page 43: Caprilli.com - Settembre 2014

43

Un argomento attorno al quale vi è oggi un’ampia discussione è la sicurezza delle costruzioni e degli edifici esistenti quando ospitano delle attività lavorative.Il problema, benché fosse acclarato all’interno del quadro normativo, è balzato all’attenzione dopo gli eventi sismici che hanno interessato l’Emilia Romagna nel maggio del 2012 in seguito ai quali si sono registrati vari collassi di edifici indu-striali, sia di elementi strutturali che non strutturali (es. pareti perimetrali, pannelli prefabbricati, scaffalature interne ecc.).Tali eventi hanno portato all’attuale discussione sulla messa in sicurezza, rispetto alle azioni sismiche, delle strutture esistenti ove si esercitano attività lavorative.Tra le attività intraprese si segnalano le seguenti iniziative:- Procura della Repubblica di Torino: impartite disposizioni

alle ASL competenti di effettuare specifici sopralluoghi finalizzati alle verifiche sulla gestione del rischio sismico negli ambienti di lavoro.

- ASL Emilia Romagna: promozione di apposite campagne informative.

- Organizzazioni sindacali: studi per la diffusione della conoscenza del fenomeno e delle problematiche di gestione connesse.

È importante porre all’attenzione, da subito, che gli eventi del 2012 non evidenziano una carenza gene-rale del sistema di costruzione prefabbricato, o di al-tri sistemi strutturali, ma dimostrano come l’incom-pleta gestione degli immobili, in termini di sicurezza statica, possa generare sciagure sociali ed economi-che di quella portata.È poco coerente cercare nei tecnici strutturisti o nei costruttori in generale responsabilità che, come si cercherà di chiarire, sono, se non si stretta pertinenza, quantomeno di cor-respon-sabilità d’altre aree.Nella sostanza, l’evento del 2012 non ha fatto altro che esalta-re drammaticamente le ovvie criticità di strutture che, legitti-mamente edificate nel rispetto di previgenti regimi normativi, non prevedevano il sisma tra le azioni di esercizio. In altri ter-

mini sono state esaltate le intrinseche vulnerabilità.E come tali strutture, sul territorio, sono dislocati innumerevoli altri scenari industriali in cui il rischio sismico è divenuto non nullo in seguito all’assegnazione, ex lege, di un livello di peri-colosità sismica non nulla. Ricordiamo brevemente alcuni concetti.In linea generale il rischio sismico è dato dalla “combinazio-ne” di tre elementi base:

R = P*V*E- La pericolosità sismica P (definita anche sismicità del

luogo) è costituita dalla probabilità che si verifichino terre-moti di una certa entità, in un data zona ed in un prefissato intervallo di tempo.

- La vulnerabilità sismica V misura la predisposizione di una costruzione, di una infrastruttura o di una parte del territorio a subire danni per effetto di un sisma di prefissata entità.

- L’esposizione E è costituita dal complesso dei beni e delle attività che possono subire perdite per effetto del sisma.

È quindi chiaro che, anche in presenza di una bassa pericolosi-tà P, elevati valori della vulnerabilità V e/o dell’esposizione E, possono portare ad un livello di rischio R significativo.E questo è quanto può accadere anche in zone a bassa sismi-cità, dove si possono avere strutture sensibili all’input sismico e la significativa presenza di persone.Nel caso del sisma, “la vulnerabilità di un’opera è un suo ca-rattere comportamentale, descritto attraverso una legge cau-sa-effetto in cui la causa è il terremoto e l’effetto è il danno.In altri termini essa:- misura la predisposizione di una costruzione, di una infra-

struttura o di una parte del territorio a subire danni per effet-to di un sisma di prefissata entità;

- misura l’incapacità , congenita e/o dovuta ad obsolescenza, di resistere ad azioni simiche”. (Sandi 1986).

Articolo completo su www.caprilli.com

la valutazionedei rischi:rischio sismico nei luoGhi di lavoro di Giovanni Polidoro, esperto tecnico e Ing. Dino Bertetto | Gruppo POLARIS

FORMAZIONE E LAVORO

Page 44: Caprilli.com - Settembre 2014

4444

Home schooling, unschooling, scuola famigliare, istruzione domiciliare o edu-cazione parentale… sono molti i nomi per indicare l’educazione alternativa alla scuola, una tendenza in continua crescita anche in Italia.Abbiamo cercato di saperne di più, poiché l’educazione parentale è molto più che “non frequentare la scuola”. L’articolo 30 della Costituzione Italiana reci-ta: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genito-ri, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.” La Costituzione dice quindi che ogni bambino deve avere accesso all’istruzione ma non dice come, anzi, sostiene che siano proprio i genitori a farsene carico.Una famiglia che decide di non avvalersi del-la scuola deve quindi solamente comunicare al Comune di residenza che il proprio bam-bino non frequenterà. Se le esigenze doves-sero cambiare, sarà sufficiente un esame per l’ammissione all’anno scolastico. L’educazione parentale ha radici lontane, molto praticata in alcuni paesi per motivi reli-giosi (da parte di minoranze, in nuclei sociali molto caratterizzati religiosamente), oppure nelle zone rurali lontane da centri abitati. Oggi le motivazione sono molto diverse, il genitore sce-glie l’educazione parentale in contrasto con le modalità di insegnamento della scuola tradizionale, preferendo approcci diversi.Le modalità di applicazione sono varie: ci sono ge-nitori che, avendo le competenze, si fanno carico dell’insegnamento, altri che propendono per un in-segnante privato ed altri ancora che si organizzano

per riunire più bambini. Alcune famiglie adottano libri di testo, altre no, ma la peculiarità trasversale a tutte le modalità è quella di lasciare il bambino libero di imparare grazie a stimoli esterni, seguendo la curiosità, visitando musei, spettacoli teatrali, con esperienze sul campo, esperimenti scientifici e giochi liberi ed educativi. Marika Novaresio e Silvia Mezzanatto sono le fondatrici dell’Asso-ciazione Cocun di Pinerolo e sono anche due mamme convinte che

l’home schooling è la strada per i loro figli: “La famiglia è il nucleo più importante per l’istruzione perché conosce il bambino, ha senso quindi che gli interventi scolastici sia-no progettati dai genitori che possono farlo” affermano, e continuano: “I genitori in linea con l’educazione parentale sono molti, ma non tutti ne hanno la possibilità e le conoscenze. Cocun nasce proprio per dare appoggio alle famiglie a cui l’istruzione standardizzata sta stretta. L’obbiettivo è offrire spunti sulla didatti-ca alternativa ma anche su argomenti sociali e culturali”. Nell’educazione parentale il tempo

è “libero e naturale”, si può studiare nelle prime ore del mattino

scuola famiGliare: libero aPPrendimento, libera crescitadi Valentina Costantino

INFANZIA

SCEgLIERE QuESTO METODO EDuCATIVO

SIgNIFICA INTRAPRENDERE uN CAMMINO DI

CRESCITA INSIEMEAI NOSTRI BAMBINI.

Foto:

www

.nons

prec

are.it L'Associazione Cocun è dedicata al

sostegno di chi sceglie l’educazione parentale, si occupa

di pedagogia didattica diretta con bambini e famiglie, gestisce

una pueroteca con materiale in prestito e offre auto-mutuo

aiuto genitoriale due lunedì al mese presso i locali del circolo Stranamore di Pinerolo.Per maggiori info: www.associazionecocun.it

Chi è l’Associazione

Page 45: Caprilli.com - Settembre 2014

45

Farmaci senza l’obbligo di ricettaProdotti per l’automedicazione

Prodotti per l’igieneIntegratori alimentari

Misurazione pressioneOmeopatiaFitoterapia

DermocosmeticaConcessionario Darphin Paris

LA NUOVA FRONTIERA DELL’ABBRONZATURA

È SPRAY!Il risultato è un colore immediatamente dorato e

uniforme che resterà sulla pelle per diversi giorni.Non ostruisce i pori, lascia la pelle libera di

esprimere tutte la sua naturale bellezza.

Via Giustetto 39PINEROLO (fraz. Abbadia Alpina)

Tel./Fax [email protected]

Seguici su Facebook

a mente fresca, uscire quando il tempo è bello e approfittare del brutto tempo per le attività di studio in casa, indipendentemen-te dall’orologio. “Il bambino è il nucleo e poi attorno a lui ruota la realtà, in cerchi concentrici: la famiglia, gli amici, il paese, la società. Il primo cerchio è sempre composto da chi li ha messi al mondo e li conosce” sostiene Silvia. “Purtroppo il problema dell’istruzione classica è il non badare al presupposto di base, cioè che l’appren-dimento nasce dalla curiosità. Ci sono insegnanti molto validi ma che non hanno gli spazi, le risorse e le competenze per incuriosire i bimbi, conoscerli ed esaltare le loro peculiarità” continua Marika.Programmi da terminare, voti, esami, obblighi scolastici da cui è difficile scappare: diventa quindi impossibile rallentare, rispet-tare i tempi del singolo; un bambino forzato ad apprendere si inibisce, spesso compare un rifiuto, si pensi alla fatica di portare a termine i compiti a casa oppure la noia che assale i bambini sui banchi di scuola, la conseguente distrazione e le ammoni-zioni degli insegnanti. La scuola, oggi come oggi, non ha suffi-cienti momenti dedicati all’apprendimento pratico e alla fisicità del bambini (un intervallo breve e standardizzato nell’immobi-lità delle ore di lezione), manca un’educazione spirituale, poco tempo è dedicato all’arte e alla musica. L’esclusività del bambi-no è sacrificata alle necessità economiche e ai percorsi didattici, le valutazioni mettono tutti i bambini sullo stesso piano mentre ognuno ha tempi, maturità ed inclinazioni differenti: “Ridurre la complessità di un piccolo essere umano all’omologazione sco-lastica è riduttivo e dannoso” spiegano ancora Marika e Silvia, “nascono competizioni e spesso la valutazione scolastica diventa lo

specchio della valuta-zione della persona”.

La scelta dell’edu-cazione alternativa nasce da un approc-cio empatico col bambino fin dalla nascita, fatto di com-prensione, ascolto e verbalizzazione; un’educazione non violenta che ab-

bandona il metodo gerarchico, dominatore e direttivo (fai il bravo!). L’obbiettivo è quello di donare sicurezza e spontaneità ai bambini, che diventeranno adulti sicuri di sé domani. “Co-municazione non violenta non significa lassismo” tengono a precisare Marika e Silvia, “semplicemente il potere non è da nessuna parte, né in mano al genitore, né al piccolo. E’ neces-sario uscire dalla logica del braccio di ferro adulto-bambino”.

Scegliere questo metodo educativo significa intraprendere un cammino di consapevolezza, pazienza, voglia di impara-re e crescere insieme ai bambini. E’ fondamentale riuscire a riconoscere i propri sentimenti e i bisogni, lasciare da parte i condizionamenti e togliersi la corazza di atavici sensi di colpa, solo così ci si aprirà totalmente all’altro che, in questo caso, è il nostro bambino.

Page 46: Caprilli.com - Settembre 2014

46

Inizia la scuola in allegria!

con i coloratissimiGIOTTO

CONSEGNA IL COUPON

riceverai subito un simpatico

OMAGGIO

Tecnografia MORERO s.a.s.

Piazza Roma 8 - Pinerolo (TO) - Tel. 0121 [email protected]

e le copertinesu misura

Page 47: Caprilli.com - Settembre 2014

47

Le giornate di sole autunnali sono me-ravigliose per stare all’aperto, godersi la temperatura tiepida e i colori caldi e vivaci. Ma le giornate piovo-se non mancano, ed è bello anche ritro-varsi al calduccio di casa per giocare con mamma e papà. Ecco alcuni suggerimenti per aiutare i bambini a realizzare giochi creativi fatti in casa si-curi e divertenti.

FLUIDO NON NEWTONIANOVersate 250 gr di amido di mais (maizena) o fecola di patate in una ciotola, aggiungete acqua fino ad otte-nere un composto denso (circa 200 grammi). Il gioco divertente è che se pizzicherete un poco del composto con le dita non potrete trattenerlo, perché liquido. Ma se proverete a mescolare velocemente il composto con le dita... Magia! Diventerà solido! Per poi tornare liquido se lo tratterete dolcemente.

COLORI A DITAAggiungete a tre cucchiai di farina un quarto di tazza di acqua fredda, mescolate togliendo tutti i grumi.Aggiungete ancora una taz-za di acqua bollente e m e s c o l a t e nuovamente. Mettete i tutto in un pentolino, aggiungete tre gocce di olio di oliva e fate bollire

Giochi creativi"fai da te"di Valentina Costantino

INFANZIA

fino a raggiungere la consistenza dei

colori a dita. Divi-dete il composto in

vasetti e aggiungete coloranti alimentari a

piacere. Potete anche usare coloranti naturali: concentrato di pomodoro per il rosso, per il marrone caffè solubile, per il viola una mora… e tanta fantasia!

PASTA MODELLABILE TIPO DIDÒMescolate mezza tazza di amido di mais con mezza tazza di sale fino (frullatelo ancora per renderlo finissimo!) e tre tazze di farina. Aggiungete due cucchiai di succo di limone, una tazza di acqua bollente (bollente!!) e due cucchiai di olio. Impastate a lungo, aggiungete altro amido se il com-posto dovesse risultare troppo liquido, dividete in panetti e aggiungete i coloranti (meglio quelli in polvere). Impastate ancora fino a raggiungere la consistenza desiderata. Si con-serva a lungo chiusa in un barattolo.

BOTTIGLIE CON SALE COLORATOVersate una manciata di sale fino in un contenitore, sfregateci dentro un gessetto colorato fino ad otte-nere una colorazione omogenea. Versate poi il sale dentro una bottiglietta (o un vasetto tipo omoge-neizzato) trasparente ben asciutta. Ripetete con al-tri colori e chiudete ermeticamente la bottiglietta.

fonte: www.quandofuoripiove.com

Page 48: Caprilli.com - Settembre 2014

48

Page 49: Caprilli.com - Settembre 2014

49

Il periodo dell'infanzia dura da 0 a 10 anni e vede il bambino affrontare l'ingresso nella scuola e anche l’inizio di un’attività sportiva.Pur con le ovvie differenze tra i singoli bambini, possiamo distinguere tre periodi: prima infanzia: dalla nascita ai 2 anni, seconda infanzia: dai 3 ai 5 anni, terza infanzia: dai 6 ai 10 anni.Fin dai tempi di Rousseau, l'infanzia è stata vista come un momento d'innocenza, al contrario di quanto affermato poi da Freud che cercò di dimostrare come nel bambino vi fosse-ro i germi di tutte le perversioni dell'età adulta. Sicuramen-te il bambino può essere educato al bene ed al male, ma l'ambiente familiare prima e scolastico e sportivo poi, condizionano maggior-mente la sua natura e il carattere. L'at-tività motoria, intesa come movimento, è fondamentale già dalla nascita, poiché è solo muovendosi che si strutturano i presupposti per apprendere, legati ai concetti di spazio e tempo, alto e basso, destra e sinistra. Si pensi infatti che l’ipo-cinesia (rallentamento o riduzione dei movimenti spontanei del corpo) nell'in-fanzia, porta ritardi nell'apprendimento, dislessia, disgrafia, oltre che insicurez-za, ipostima di sé. Lavoro con persone diversamente abili da trent’anni e ho potuto constatare che i danni provocati dal naturale, quanto sbagliato, iperpro-tezionismo delle famiglie, ha reso le conseguenze dell'ipocinesi gravi quasi quanto l'handicap stesso.Quindi, nella prima infanzia, lasciate i vostri figli piccoli muovere le braccia e le gambe senza spostamento, strisciare sul pavimento, andare carponi in quell'affascinante percorso che porta al correre e che riper-corre le tappe dell'evoluzione delle specie viventi .Nella seconda infanzia è utile avvicinare i bimbi ad

uno sport per creare la sana abitudine al movimento non solo spontaneo ma regolato, all'impegno della frequen-za e del rispetto di regole. Come padre proporrei il nuoto per vincere la paura dell'acqua, e uno sport come l'atletica leggera, che, oltre ad avere il vantaggio dell'aria aperta, pre-para a qualsiasi altro sport (naturalmente evitando precoci specializzazioni). Un altro sport che rende estremamente co-ordinati è la ginnastica artistica, purché insegnata da profes-sionisti. Come principio generale comunque, preferirei uno sport individuale poiché fino ai sei anni i bimbi rimangono assolutamente individualisti.Verso i 7/8 anni, nella terza infanzia, consiglierei la pratica di uno sport come impegno per più annate. Ovviamente non tutti trovano quello giusto al primo tentativo, ma vedo tanti genitori seguire gli umori dei figli senza valutare i soldi spesi (cambiare durante l'anno nonostante si sia già pagato il corso è estremamente diseducativo e abitua il bimbo ad arrendersi alle prime difficoltà, mentre è giusto perseverare ed eventualmente cambiare l'anno successivo) e soprattutto senza avere i giusti elementi per valutare: scegliete con più attenzione prima e soprattutto date tempo agli insegnanti di lavorare e non guardate solo al divertimento del bimbo. Talvolta, sarebbe molto più facile far divertire i bimbi senza insegnare nulla piuttosto che formarli dando attenzioni che implicano anche rimproveri e fatica. Inoltre, mi sento di af-fermare che, a meno di passioni già sbocciate, un inizio pre-cocissimo (4-6 anni) porta spesso ad un altrettanto precoce abbandono, poiché il naturale sfogo agonistico avviene solo

attorno ai 9-10 anni.In questo ambito non parliamo di come vada impostato l'agonismo, di come vadano avvicinati al confronto i bambini e di come sia errato pensarli solo come futuri campioni, ma vi racco-mandiamo di fare attenzione a questi criteri nella scelta della palestra oltre che dello sport. Nella scelta di uno sport non prescinderei dall'insegnante: in caso di indecisioni, meglio preferire lo sport dove il metodo didattico appare migliore. Ultima nota dolente: purtroppo ormai la maggioranza delle famiglie è costret-ta a ricorrere al tempo pieno scolastico, tempo che dovrebbe essere riservato ad attività ludiche o allo svolgimento dei compiti. Non è mia intenzione giudicare il lavoro dei colleghi né tan-tomeno i programmi del provvedito-

rato o entrare nelle sfere familiari, però vedo molto spesso bambini appena usciti da scuola stanchi e con il mal di testa: ricordiamoci che sono infanti, non ne facciamo già degli iperimpegnati! Anche lo sport va vissuto ed interpretato gra-dualmente e, soprattutto… meno internet!!

infanzia:come sceGlierelo sPortda Praticare

...è uTILE AVVICINARE I BIMBI AD uNO

SPORT PER CREARE uNA SANA ABITuDINE

AL MOVIMENTO

di Fabio Giovannini

INFANZIA

Page 50: Caprilli.com - Settembre 2014

5050

In questa rubrica troverete alcune ricette, tutte rigorosamente prodotte e testate dalla nostra redazione. Per approfondimenti www.caprilli.com/autoproduzione

L’autoproduzione è una vera, piccola ma immensa rivoluzione. Autoprodurre significa sicurezza, risparmio, ecologia, consapevolezza e cultura; significa impegnarsi efficacemente per contrastare gli aspetti dell’economia attuale che l’hanno resa insostenibile.

una sana alternativaallo zucchero:la stevia

AUTOPRODUZIONE

di Valentina Costantino

La Stevia Rebaudiana è una piccola pianta perenne della famiglia delle Asteraceae. Nativa di Paraguay e Bra-sile, è poco resistente al freddo, cresce fino a mezzo metro di altezza, ha foglie ovate opposte e piccoli fiori bianchi che nascono in au-tunno. La posizione ideale è soleggiata o semi soleg-giata, preferisce il terreno smosso al prato. La Stevia si riproduce tramite il seme e si può moltiplicare per ta-lea. In Sud America viene usata non solo come dolci-ficante, ma anche per le sue proprietà medicinali.

Stevia come dolcificanteLa Stevia ha un potere dolcificante fino a 200 volte quello dello zucchero. I principi attivi di questa dolcissima pianta non hanno calorie e si conser-vano anche ad alte temperature. Indi-cativamente, una foglia fresca oppure una punta di cucchiaino di foglie es-siccate corrispondono a un cucchiaio di zucchero bianco.

come autoprodurreil dolcificante alla steviaLe foglie di Stevia andrebbero raccol-te soprattutto nel mese di settembre, appena comincia la fioritura.È possibile tagliare del tutto la pianta lasciando la base, oppure spogliarla solamente delle foglie che andranno poi essiccate all’aria aperta (o accanto ad un termosifone in inverno) e tri-tate finemente fino ad ottenere una polvere; è possibile usarla nelle be-vande ma anche negli impasti per i dolci (calcolate circa 1 grammo dipolvere di Stevia ogni 100 grammi di farina).

Per produrre lo sciroppo, invece, mischiate l’equivalente di tre tazze di foglie trita-te (foglie e anche steli) con una tazza di acqua. Lasciate riposare 24-48 ore a seconda della dolcezza desiderata, poi fate bollire il tutto per 20 minuti. Lasciate raffreddare e conservate lo sciroppo in frigo chiuso ermeticamen-te, dura fino a 15 giorni.

CURIOSITÀIn Argentina e Cile esiste la Coca Cola Life, dolcificata con la Stevia. Grandi consumatori di questa pianta sono, oltre ai popoli dell’America del Sud, Cina, Thailandia e Israele.Dopo molte polemiche sulla sua presunta tossicità, dal 2010 l'Unione Europea permette l'uso della Stevia come additivo alimentare.Masticare una foglia di Stevia riduce la voglia di dolci e lascia un buon sapore dal retrogusto di liquirizia.

Page 51: Caprilli.com - Settembre 2014

51

Page 52: Caprilli.com - Settembre 2014

A te non rimane che immaginarlo...

PINEROLO - Via F.G. Bona,1 - tel. 0121/20.28.70 - [email protected]

AL RESTOPENSIAMO NOI

dalle idee al progetto, i lavori di realizzazione,

fino alla consegna dell’elevatorefunzionante “chiavi in mano”

800-29.29.08Numero Verde uffici

www.nuvoli.to.it