36
CEFA the seed of solidarity FROM SEED TO FOOD THE SOCIAL REPORT 2010 LIMITED EDITION

Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Bilancio Sociale Cefa Onlus dell'anno 2010

Citation preview

Page 1: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

CEFAthe seed ofsolidarity

FROM SEED TO FOOD

T H E S O C I A L R E P O R T 2 0 1 0LIMITED EDITION

Page 2: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

2

Africa Milk Project havinto l’Ethic Award 2010per il miglior progettodi sviluppo sostenibilerivolto ai Paesi del Suddel Mondo.Un riconoscimento con ilquale GDOWEEK, rivistadel Gruppo Il Sole24Ore,premia l'impegno che le

imprese stanno dimostrando attraverso concreteiniziative di "sviluppo sostenibile".Africa Milk Project è un progetto realizzato dal CEFAe sostenuto da Granarolo con l’obiettivo di svilupparea Njombe, uno dei distretti più poveri della Tanzania,una filiera del latte. Attraverso il caseificio “NjombeMilk Factory” e tramite il coinvolgimento di circa 800allevatori della zona, vuole creare un sistema agro-zootecnico autosufficiente in grado di produrre latte,ma anche yogurt e formaggi, per assicurare cibo,lavoro e un’attività economica ai tanzaniani.

3 4 5omm a r i o

CON I DINKA INSUD SUDAN

AGIRE CONEFFICACIAE PROFITTO

I PROGETTI NELMONDO

18LA MAPPA DEGLISTAKEHOLDER 19PER UNA NUOVA

STAGIONE DICOOPERAZIONE 20SICUREZZA E

SOVRANITÀALIMENTARE

22IL CEFAALL’EXPODI SHANGHAI 24L’ORGANIZZAZIONE

DEL PERSONALE

32IL VALOREAGGIUNTO

26IL BILANCIO

34DAL SEME AL CIBO

S

Page 3: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

Non è mai facile arrivare in un paese,soprattutto se con un’economia praticamenteinesistente e stravolto da decenni di lotte, evoler passare alla popolazione locale,strettamente legata al senso pratico, deiconcetti a prima vista astratti, quali sicurezzaalimentare, meccanizzazione dell’agricoltura,irrigazione indipendente da fattori atmosferici,igiene alimentare. Meno che meno in SudSudan. Ma non esiste battaglia che valga lapena essere combattuta, specialmente quellache sembra persa in partenza. Non mi ricordoesattamente dove ho letto questa frase, macontiene una verità di fondo che più che maiho riscoperto in Africa, soprattuttonell’avventura sudanese. Un’avventuraparticolarmente dura, fatta di battaglieall’ultimo sangue, contro tutto e tutti:un’insistente cooperazione di emergenza,quando il paese dovrebbe ormai guardare allasuccessiva fase di sviluppo, ottuse istituzionilocali alla ricerca del maggior profittopersonale, più che al benessere del propriopaese, diluvi quasi universali per la maggiorparte dell’anno, un caldo infernale per il restodel tempo, una sete che richiede numerosi litrid’acqua per essere calmata, una fame cheprende tutti, noi kawaja (bianchi) compresi, eche non si può zittire andando al primonegozio a comprare qualcosa, perché il negoziosemplicemente non esiste. La maggior partedelle persone vive nella più totale miseria inmezzo al bush, la foresta in cui tutto si perde:per primi il diritto al cibo, alla salute eall’educazione. Questa battaglia, impossibileanche solo da pianificare, ha però un finenobile: portare sviluppo e autonomia, salute esperanza, democrazia e sostenibilità. Tutti ivalori per i quali il CEFA combatte tramite noiogni giorno, in ogni angolo del mondo. Ed èper questo che vale la pena combatterla!La prima esperienza africana non è facile pernessuno. I Dinka sembravano essere un popoloostile, triste e talmente arretrato che ogni ideasembrava impossibile non solo da realizzare,ma persino da pensare. Rumbek, capitale delloStato dei Laghi, non era nemmeno definibile

come una città: piuttosto un enormeagglomerato di capanne popolate da personedi ogni età, che vivevano in pessime condizioniigienico-sanitarie e senza nessuna immediatapossibilità di sviluppo. La mancanza di luceelettrica, se non quella provocataartificialmente dai generatori o naturalmenteprodotta dal sole, e dell’acqua corrente, che c’èsolo se la vai a cercare in qualche pompadistante miglia e sei disposto ad aspettarepazientemente il tuo turno in fila, sembravanoostacoli insormontabili. Ma giorno dopogiorno, difficoltà dopo difficoltà, inventandociun nuovo modo di vivere e lavorare, abbiamoiniziato a conoscere le comunità, sedendocisotto l’albero e cercando un dialogo, creandole condizioni per sviluppare un rapporto difiducia e un motivo per provare la strada dellosviluppo agricolo. Stringendo le mani di sultanie guaritori, abbiamo iniziato a coinvolgere econvincere le donne, vero motore dellosviluppo africano, che una via d’uscita dallapovertà è possibile proprio tramite l’agricoltura.Da qui alle scuole il passo è stato breve,repentino, e tutto è venuto in seguito: sonofioriti orti comunitari e scolastici, è statoavviato un commercio, seppur “primitivo”, èstata ampliata la possibilità di educazione perle bambine, è stata diffusa una maggioreconoscenza delle basilari regole igieniche, èaumentata la speranza di vita alla nascita edopo il parto. Rumbek piano piano si ètrasformata in un paesotto sorridente etranquillo, aperto a molte possibilità di sviluppoagricolo, educativo e comunitario.Ed è così, partendo dal basso, dalla rispostaalle necessità, dall’ascolto dei problemi e delleproposte, che è iniziata la tortuosa strada chetrasforma il seme in cibo. Da un accordo trauna ONG, che si sforza di portare sviluppo, e lapopolazione locale, che la accoglie e l’accetta,ne sposa principi e le idee e, credendo in sestessa, si attiva per crescere. Dal seme al ciboquindi. Seminare per raccogliere. E noi siamoorgogliosi di essere quotidianamente dueingranaggi di questo meraviglioso sistema chemette in moto lo sviluppo.

CON I DINKA IN SUD SUDAN di Maurizia Sandrini e Bledar Zajmi, volontari CEFA in Sud Sudan

3

Page 4: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

AGIRE CON EFFICACIA E PROFITTO di Davide Conte

4

Spese di gestione

6.000.000,00

5.000.000,00

4.000.000,00

3.000.000,00

2.000.000,00

1.000.000,00

0,00

2006 2007 2008 2009 2010

Spese totali

Il grafico mostra come lespese di gestione, nelperiodo 2006-2010, sonosempre inferiori al 10 %delle spese totali.

Il coinvolgimento e l'ascolto della voce degli stakeholderci ha permesso di arricchire nel corso degli anni la nostrariflessione sulla missione del CEFA. Nei precedenti bilancisociali abbiamo voluto valorizzare gli elementi che più dialtri andavano a definire il nostro modo di operare.Dall'attenzione alla sostenibilità, evidenziata nel 2006,siamo passati attraverso l'importanza del capitale sociale(2007), per arrivare a sottolineare due aspetti centrali delnostro agire: la solidarietà, come disponibilità ereciprocità in risposta ai bisogni dell'Altro (2008), unitaad una sobrietà nell'uso delle risorse che comunità edonatori affidano alla nostra Organizzazione (2009).L'ulteriore elemento che vogliamo sottolineare in questanuova edizione del bilancio sociale, naturalecompletamento di questo approccio, è il pragmatismo,inteso come coniugarsi di conoscenza e azione, che trovail suo punto più alto nella realtà in cui i volontariespatriati lavorano a fianco di quelle popolazioni chevivono la sfida quotidiana della lotta alla fame e allapovertà.“Non è possibile affrontare con efficacia il problemamondiale della povertà, se non occupandosi direttamentee sul posto dei problemi delle zone rurali” (Julius Nyerere,luglio 1979).Conoscenza vera, condivisione dei problemi, azione

secondo criteri di efficacia e profitto, attraverso uncontinuo dialogo con i partner locali e con ibeneficiari dei singoli progetti. Il nostro è unpragmatismo che si fonda sulla conoscenza deibisogni che nascono dalla base e vuole ottenererisultati efficaci e durevoli.Obiettivi condivisi e risultatiche, nel corso degli anni, vengono monitorati peressere infine trasferiti alle popolazioni locali per unagestione autonoma.La nostra concretezza, che rifiuta le finte promesse esi limita ai fatti, ha creato sempre più un clima difiducia verso l'operato del CEFA, sia da parte deigrandi donatori pubblici sia da parte dei privati,imprese e comuni cittadini.È un pragmatismo che sirealizza nell'opera dei volontari che, con la loroprofessionalità, efficacia ed entusiasmo, hannocontribuito alla realizzazione dei progetti ed hannoesteso nel mondo la filiera della solidarietà.E' questo, insieme a tutti gli aspetti che caratterizzanol'operatività del CEFA, che ci ha permesso anche nel2010 di tenere le spese di gestione sotto la soglia del10% delle spese totali. Un risultato che amiamosottolineare perché difficile da mantenere e che ci haconsentito, anche quest'anno, di trasferire ai progettidi sviluppo la quasi totalità delle nostre risorse.

EVOLUZIONE DELLE SPESE

Page 5: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

5

AFRICA BALCANI ITALIA

3

-

-

3.909

AMERICALATINA

TOTALE

PROGETTI

PERSONALEESPATRIATO

PERSONALELOCALE

BENEFICIARIDIRETTI

29 3 6 41

40 2 6 48

337 7 27 371*

514.696 2.613 9.600 530.818(*) compreso il personale stagionale

In questa sezione sono elencati gliinterventi e le attività realizzate dalCEFA nell’anno 2010 nei Paesi inVia di Sviluppo (PVS) e in Italia.

I PROGETTI NEL MONDO

Page 6: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

6

ALBANIA

Sviluppo locale in Elbasan:supporto ai servizi socialiper l’integrazione nella vitasociale e nel mondo dellavoro di donne in difficoltàe di giovani nella vitasociale e nel mondo dellavoro

È proseguito il lavoro già intrapreso nel passato biennio. Sono statepromosse iniziative di carattere culturale (biblioteca, sala prova musicale,laboratori teatrali, sport ecc.) ma anche momenti educativi, che hannocoinvolto alcune scuole superiori di Elbasan su temi come la prevenzionedell’AIDS, l’inserimento nel mondo del lavoro, la diversità e altro. Il centrogiovanile gestito dalla cooperativa Tjeter Vizion è diventato anche unpunto di interesse per tutto il mondo associativo locale che ha usufruito dimezzi, spazi e personale. Il progetto si è concluso il 31 marzo 2010.

2.500 utentidel centrogiovanile e 60operatori

Unione EuropeaArance di Natale OnlusCEFA

PERSONALE ESPATRIATO: Sabina Broggini

BOSNIA ERZEGOVINA

Tutela e valorizzazione deiprodotti agricoli tradizionalidi pregio

53 3 Ministero Affari EsteriOxfam Italia OngCEFA

È proseguita l’attività di piantagione di nuovi vigneti di varietà Zilavka eBlatina. Tutti i materiali necessari sono stati forniti in anticipazione dispesa. I beneficiari si sono impegnati a restituire il 70% che andrà acostituire il fondo di rotazione. È stata fondata la cooperativa VinoDaorson, sul modello delle Cantine Sociali Italiane, a cui attualmentehanno aderito otto soci e per la quale è stata realizzata una cantina divinificazione con macchinari moderni, che consentono una potenzialità di56.000 litri (solo quest’anno si sono lavorati 330 quintali di uva). Le fasi diprogettazione, installazione dei macchinari e vinificazione sono stateseguite da esperti italiani.

PERSONALE ESPATRIATO: Alberto Moia.

4

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. localeGoals

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. locale

Finanziamento complessivo Euro 138.934,64

100%

Goals

70%

Le attività iniziate dal CEFA a Elbasan sono state affidate allaAssociazione locale Tieter Vizjon, che sarà d’ora in poiresponsabile del proseguimento e dello sviluppo delprogetto. Il 31 marzo 2010 il CEFA ha concluso la suapresenza in Albania, diventando da ora in poi punto diriferimento e supervisione. Per celebrare il passaggio delleattività, il CEFA ha prodotto un film-documentario dal titoloCooperanti del regista Renato Giugliano.Il trailer è visibile nella videogallery del sito: www.cefaonlus.it

Finanziamento complessivo Euro 13.995,28

Page 7: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

MAROCCO

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. locale

Programma di svilupporurale integrato nei Comunirurali di Sidi Boumahdi eMeskoura, provincia diSettat

Rinforzare il capitale socialeall’interno delle zone situatetra Fqih Ben Salah, BeniMellal e Souk Sebt e lacampagna circostante,Regione di Tadla Azilal

12.450persone deidue villaggidi cui 1000minori e800 donne

6122

30100%

5

Ministero Affari EsteriRegione Emilia-RomagnaRegione LombardiaMovimento Cristiano LavoratoriEnelCuore OnlusCEFA

Unione EuropeaRegione Emilia-RomagnaEnelCuore OnlusMovimento Cristiano LavoratoriPrimoli SrlPieralisi Maip SpaCEFA

Il progetto è terminato il 31/10/10. Il giorno precedente si è svolta lacerimonia ufficiale di passaggio di consegne all’ABMDH (Associazione BeniMeskine di Sviluppo Umano) alla presenza delle massime autorità locali.Nei cinque mesi precedenti si è proceduto all’affiancamento dei tecnicidell’ABMDH, in modo che questi ultimi potessero acquisire tutte leconoscenze necessarie per una gestione autonoma delle attività. Il greggesperimentale di progetto è stato iscritto e riconosciuto dall’AssociazioneNazionale Ovini e Caprini: ciò consente di essere inseriti nella listanazionale dei produttori e selezionatori. Inoltre è terminata con grandesuccesso la sperimentazione alla lotta alla fluorosi. Sono state distribuite aipiù indigenti 2000 galline ovaiole, accompagnate da un’idoneaformazione circa l’allevamento. Nell’ambito dell’alfabetizzazione si sonotenuto corsi che hanno coinvolto 196 donne e 36 uomini.

Finanziamento complessivo Euro 327.452,22

PERSONALE ESPATRIATO: Paola Chianca, Caterina La Cava, Luigi Mangiarotti, Enrico Marulli, Federica Siddi, Loic Joel Zaralli

Il progetto si è concluso il 31/05/2010. Nel marzo dello stesso anno èterminato l’allestimento dell’oleificio di Sidi Aissa, che ha una capacità dilavorare 20 tonnellate al giorno di olive. Lo stabilimento, che è statovisitato da Sua Maestà Mohammed VI Re del Marocco nel corso della suaprima prova tecnica di produzione, è stato consegnato alla cooperativaBen Youssef che ne curerà la gestione. È proseguita l’attività dialfabetizzazione femminile: 577 donne hanno seguito i corsi checomprendevano anche l’apprendimento di tecniche della tessitura e dellapasticceria. Si sono tenuti corsi di formazione nei confronti di 16associazioni operanti ed attive nel territorio.

Rafforzamento istituzionalee sviluppo agricolointegrato nei comuni ruralidi Afourer e Timoullit.Regione di Tadla Azilal

390 5 Unione EuropeaRegione Emilia-RomagnaCEFA

Il progetto è iniziato il 01/03/2010. È stato organizzato un seminario per illancio delle attività che ha coinvolto tutti gli attori istituzionali e dellasocietà civile, con alcuni dei quali è stato costituito un comitato di gestionedel progetto. Sono stati individuati i beneficiari che faranno parte dellecooperative di trasformazione delle olive e il luogo adatto per lariabilitazione dei locali della cooperativa; inoltre sono stati formati i primi50 agricoltori per una buona conduzione delle olive. Sono stati consegnatii materiali per la campagna e per il magazzino alle cooperative, in modoche quest’ultime possano ottenere un risultato economico alla prossimastagione olivicola. È stato siglato un accordo con i Comuni per laformazione dei propri funzionari. I corsi di alfabetizzazione realizzati hannointeressato 272 donne.

7

100%

40%

Goals

Page 8: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

8

PROGETTO Attività Benef. diretti Finanziatori

Integrated support to rurallivelihoods – Regioni delMedio e Basso Shebelle

Improvement of PostHarvest and Storage inShabelle Project

North East Water andSanitation - Regione diNugal e Mudug - Puntland

The Technical Assessmentof Afgoye - Balad andAfgoye - Awdegle roads -Regioni del Medio e BassoShebelle

È stato realizzato un programma di training agricolo con la consegnadel relativo materiale. Sono state svolte azioni di supporto allariabilitazione e al miglioramento dei sistemi sotterranei di stoccaggiofamiliari; sono stati altresì allestiti sistemi di stoccaggio esterni. Sonostate promosse e adottate adeguate tecniche di gestione prima edurante lo stoccaggio. È stato misurato il livello di aflatossina neigranai e sono stati creati siti dimostrativi di stoccaggio a lungotermine.

5.300

65.000

=

7

11

3

Unione EuropeaCEFA

Unione EuropeaCOOPI OngCEFA

FAOCEFA

Sono state identificate le sezioni delle due strade danneggiate. Inseguito si è provveduto a fare delle valutazioni dell’area, dellaprofondità del manto stradale da riparare, dei macchinari necessariper eseguire le riparazioni e sono stati preparati i computi metriciestimativi. Sono stati anche definiti i materiali necessari per leriparazioni ed il relativo valore.

19 FAOCEFA

Sono stati definiti i criteri di selezione dei beneficiari del progetto e siè quindi proceduto alla formazione del personale locale e degli stessibeneficiari sulla produzione di grano e sesamo. Sono stati distribuitisementi di grano, sesamo ed ortaggi, insieme a mezzi agricoli edurea. È stato verificato lo stato dei canali e sono iniziati lavori diriabilitazione. Si sono tenuti incontri con gli anziani dei villaggi perindividuare le strade su cui intervenire con opere di manutenzioneattraverso attività “cash for work”.

NOTA: la tabella SOMALIA prosegue nella pagina accanto

Pers. locale

SOMALIAPERSONALE ESPATRIATO: Edward Baars, Stefano Beccaria, Dario Cipolla, Patrick Martin, Maria Putzu, Ambrose Siwa, Robbert Van Der Steeg, Stephanie Zighe

25.000

L’impegno nella formazione è stato ampio e si è rivolto a diversisoggetti con diverse finalità. I funzionari del Ministero dei LavoriPubblici hanno partecipato a corsi sulla gestione del ciclo delprogetto e le istituzioni a livello comunitario a corsi sulla gestione esulla manutenzione di strutture idriche in zone rurali. In otto villaggisi sono tenuti corsi sui temi dell’acqua e della sanità nonché sullamanutenzione e sulla gestione delle risorse idriche. Sono staticostruiti e riabilitati cinque sistemi di fornitura di acqua tramite loscavo di pozzi profondi e la realizzazione di strutture di raccoltadell’acqua piovana. Sono state inoltre costruite strutture sanitarie,quali 100 latrine e 10 fosse per rifiuti.

Goals

100%

100%

50%

100%

Page 9: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

9

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. locale

Integrated support to rurallivelihoods - Regione delmedio Shebelle - Distretto diJowhar

Si sono tenute riunioni con gli anziani dei villaggi per stabilire insieme lalista dei beneficiari, utilizzando il modulo previsto dalla FAO. È stato inoltreformato un comitato, cui partecipano gli anziani, che predispone un pianoper la distribuzione degli utensili e un programma di formazione sullecolture agricole e sull’utilizzo dell’acqua e dei pesticidi. Sono stati anchecostituiti comitati di gestione dei canali secondari e relativi canali terziaried è stata fornita formazione sulle tecniche di irrigazione. Utilizzando unostrumento GPS, ed in collaborazione con le Autorità locali, sono stateraccolte le coordinate in almeno due punti del canale principale e duepunti sul canale da riabilitare.

5.196 25 FAOCEFA

Improved food security forthe rural poor in middleShebelle

61.260 7 Unione EuropeaLS Lexjus SinactaCEFA

Integrated support to rurallivelihoods - Regioni delmedio e basso Shebelle

Sono stati individuati insieme alle comunità locali i beneficiari del progettousando il formulario previsto dalla FAO. Si è provveduto a formare ilpersonale locale ed è stata svolta presso le comunità coinvolte un’opera disensibilizzazione sugli scopi ed i risultati attesi da progetto. È stato fornitaadeguata formazione ai contadini in merito alla produzione di grano esorgo. Sono stati distribuiti sementi di grano, sorgo, verdure e inputagricoli. È stato svolto un attento monitoraggio nei confronti deibeneficiari in merito all’utilizzo del materiale fornito.

24.000 8 FAOCEFA

Finanziamento complessivo Euro 1.652.348,92

Goals

100%

100%

Agricultural rehabilitationand diversification of highpotential irrigation schemesin Southern Somalia

Sono stati raccolti dati ed eseguite analisi sulle strutture produttive, sulconsumo delle famiglie e sui ricavi derivati dai raccolti. Questa ricerca hainteressato i villaggi di Degwariri, Giddu, Malable, Kabirow. Si èproceduto, in accordo con le comunità locali, a riabilitare le infrastruttureproduttive: nello specifico sono state introdotte nuove varietà di colture esono state migliorate le metodologie di raccolta. Per quanto attiene alleverdure, è stato attuato un processo sperimentale di marketing.

36.000 3 Unione EuropeaCEFA

40%

Consolidation of thePuntland oasisdevelopment programme -Puntland, Bari e Nugal

Si sono tenuti incontri con le Autorità Regionali, con il Ministero dellaPianificazione e Cooperazione Internazionale e con il Ministerodell’Agricoltura ed Irrigazione che hanno portato alla firma di un accordodi collaborazione. È stato predisposto il materiale per la formazione delleassociazioni di coltivatori sui principi di irrigazione, fertilizzazione delsuolo, per la produzione di pomodori e datteri. È stato organizzato unworkshop con le autorità e le associazioni di coltivatori del Nugal per illancio ufficiale del progetto. Successivamente lo stesso workshop è statoreplicato a Bari.

15.000 2 Unione EuropeaCEFA

20%

Broad based improvedfood security for the poorin afgoi corridor of thelower Shebelle

Attraverso il coinvolgimento dei contadini e delle comunità di sfollati èstato possibile riabilitare canali con la formula cash for work. Sono statiidentificati, insieme alle autorità locali, i beneficiari del progetto cui è statarivolta una particolare opera di sensibilizzazione e formazione. Sono statidistribuiti 90 MT di grano, 30 MT di sesamo e 30 MT di fagioli per potercoltivare 11.000 ettari. È stato eseguito un costante monitoraggio sull’usodel materiale distribuito; sul campo ci sono stati momenti di formazionesulle tecniche di coltivazione.

88.900 7 Office CoordinationHumanitarianAffairs (OCHA)CEFA

100%

100%

SOMALIA

È stata migliorata la qualità del sesamo tramite una selezione basata sulladimensione e sul colore. Si è provveduto alla semina e valutazione didiverse colture foraggiere; sono anche state testate tre nuove macchineper la semina di queste colture. Sono stati condotti esperimentisull’alimentazione bovina al fine di migliorare la produzione di latte; a talescopo, è stata creata una tavoletta compatta di grano, fagioli e sesamo.

Page 10: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

10

KENYA

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. locale

Accompagnamentogestionale della SocietàKathita Kiirua WaterProject - Distretto delMeru

Strengthening projectvalue chain of agrobusiness enterprises inSouth Nyanza

Si sono svolti corsi di formazione su buone pratiche agricole e sulleprocedure di stoccaggio per arachidi e patate dolci, ma anchecorsi di apicoltura, sulla capacity building e sul risparmio. È statoaperto il Centro di Sostegno allo Sviluppo Agro-industriale pressol’ufficio di Homabay ed è stata effettuata la relativa formazione delpersonale addetto. Sono state distribuite 30 arnie e 4 Kg di varietàmigliorate di arachide ai 2.300 beneficiari per la creazione delfondo di rotazione. È iniziata la collaborazione con untrasformatore locale per ottenere il marchio di qualità da partedell’Autorità competenti.

Wire Hills ForestConservation andSustainable Management.Kachien, North Kamagak,West Kamagak locations,Rachuyonyo South District

7.200 8

==

11

IN.CI.CO. SrlChemicalab SasCEFA

Unione EuropeaProvincia di ModenaFond. San Zeno OnlusFond. Sorbi NicoliCEFA

Sono proseguite le attività di monitoraggio e consolidamentogestionale della società KKWP. Inoltre sono continuati i controllidelle schede e dei rapporti di monitoraggio implementati dallastessa KKWP, nonché la verifica congiunta dello statuto e delregolamento di funzionamento della società.

PERSONALE ESPATRIATO: Flavio Braidotti, Giulio Cialdi, Laura Cunico, Marco Dalla Costa, Luca Davini, Marco Lorenzetti, Giovanni Monini, Diego Ottolini, Peter Van Brussel,Roxana Zarate, Ilaria Zingariello

40.000

4.540

Unione EuropeaCosta Edutainment SpaParr. S. Maria della Carità (Bo)CEFA

Si è tenuto un incontro con le autorità locali per il lancio delprogetto, oltre a varie riunioni con la comunità per sensibilizzarlasulla necessità di una gestione partecipata della foresta. Si èprovveduto ad allestire la sede del progetto e a selezionare ilpersonale locale. È stato allestito un vivaio per la crescita dellepiante da mettere a dimora nella foresta e si proceduto a formare ilpersonale addetto. Sono state anche distribuite 2.000 piantine insei scuole della zona. Infine è stato costituito un comitato locale dipianificazione per la preparazione del Piano di Gestione Partecipatadella Foresta.

Reti di tutela comunitarieper minori a Nairobi

10.260 - dicui 1.400minori ospiticarceriminorili,250 minorireintegratinellefamiglie,i funzionarigovernativi ele famigliedei minori

20 Ministero Affari EsteriProvincia di ModenaFond. Albero della Vita OnlusOVERSEAS OngIconsulting SrlCEFA

Sono proseguite le attività di counselling individuali e di gruppocon i ragazzi ospiti delle istituzioni minorili, oltre a quelle dirintraccio, reinserimento e accompagnamento nelle loro famiglie diorigine. Il protocollo sulle procedure di reintegro formalizzato dalgoverno grazie al progetto è stato testato nell’area di Nairobi.Sono state individuate, e opportunamente formate, ulterioripersone per poter far fronte alle necessità. A questo scopo si sonocostituiti otto comitati locali misti, pubblico e privato sociale, per lagestione delle politiche minorili. Sono state delineate le linee guidaper la gestione del personale individuato per il lavoro diallontanamento di minori da situazioni di abuso.

NOTA: la tabella KENYA prosegue nella pagina accanto

Goals

100%

60%

20%

80%

Page 11: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. locale

Progetto integrato per ilsostegno dell’attivitàagricola e la lotta all’AIDSnel distretto di Suba

Nairobi: minori in stato diabbandono

15

==

Ministero Affari EsteriCISP OngSalute e Sviluppo OngCLAI Soc.Coop a R.L.DICO Sviluppo Discount SpaCEFA

230 reinseriti infamiglia 100inseriti nellecomunità

Sostenitori SAD CEFA

Sono stati individuati, con la partecipazione delle comunità e istituzionilocali, i 40 gruppi di agricoltori beneficiari. Prima della realizzazione delleattività è stato messo a punto e sottoscritto un accordo di collaborazioneche definisce ruoli e responsabilità. Si è quindi dato inizio al processoformativo che ha riguardato: l’allevamento dei polli e la produzione deimangimi, la produzione di pomodori, cavoli, cipolle, l’apicoltura, lagestione dei vivai e l’allevamento di capre da latte. Si è provveduto quindialla distribuzione di attrezzature e di materiali ai vari gruppi per l’avviodelle attività produttive previste dal progetto.

68.000

SOSTEGNO A DISTANZA SAD in KENYA

Finanziamento complessivo Euro 866.914,72

Goals

30%

100%

KENYA

GUATEMALA

Rafforzamento deimeccanismi di dialogopolitico e coordinazione trapotere locale e società civilesui temi di conflittualitàagraria e ordinamentoterritoriali nei Municipi diColotenango e S. JuanIxcoy

2.000 12 Unione EuropeaCOPROB Soc.Coop a R.L.Best Western Italia SpaMuoversi Non Commuoversi OnlusSIGMA Soc.Coop a R.L.Fond. Nord SudCEFA

PERSONALE ESPATRIATO: Francesco Mari, Claudia Mazzanti

Sono iniziati i corsi di formazione per gruppi organizzati, secondo criteriregionali, sul tema della partecipazione popolare alla gestione della cosapubblica, in un’ottica di aumento della sua rappresentatività.Contemporaneamente si è svolto un accompagnamento teorico- praticonei confronti dei tecnici e dei rappresentanti delle istituzioni locali e si èproceduto a rafforzare l’organo collegiale COMUDE, che rappresenta lospazio decisionale dove si incontrano società civile ed istituzioni. Inoltre sisono tenuti corsi per ottenere miglioramenti della produzione agricola.Negli ultimi mesi è iniziato il processo di misurazione catastale in uno deidue municipi in un area definita in accordo con la Municipalità e gliabitanti.

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. localeGoals

35%

11

Il progetto ha ottenuto risultati importanti con 230 reinserimenti infamiglia, pari al 70% dei casi trattati, mentre il restante 30% ha trovatoaccoglienza in comunità.L'intervento del CEFA ha avuto l’obiettivo di indicare sul campo alleautorità governative una modalità nuova nel trattamento dei minori instato di abbandono, fondata sullo sviluppo di attività di relazione contutte le figure di rilievo che costituiscono il mondo del minore.L'adozione locale da parte del Ministero delle buone prassi introdottelascia quindi sperare ad un allargamento della loro applicazione e ad unprevedibile impatto positivo nelle stesse politiche minorili nazionali.

350bambinemaya

==- Sostenitori SAD CEFA

SOSTEGNO A DISTANZA SAD in GUATEMALAAndare a scuola è undiritto: aiutaci a farlorispettare per le bambinedel Guatemala

Il progetto ha lo scopo di garantire la frequenza dei sei anni di elementari edei tre di medie alle bambine indigene Maya, per evitare loro un semplicefuturo domestico. L’attività si concentra nel distretto del Quichè, dovecoinvolge 350 bambine mediante la fornitura di materiale scolastico el’assegnazione di borse di studio. Vengono organizzati, oltre al doposcuoladi sostegno scolastico, anche incontri culturali e iniziative rivolte alle scuolemedie su materie come l’informatica e l’inglese. Da questo anno sicercherà di favorire la continuazione degli studi oltre la scuola media per lebambine con buon profitto scolastico e condizioni disagiate.

100%

Finanziamento complessivo Euro 339.265,85

Page 12: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

12

TANZANIA

Gestione della Procura eOstello, predisposizione diprogetti, coordinamentogestione dei progetti, servizilogistici. Dar es Salaam

Less in more: labour,empowerment and socialservices for vulnerablepeople in Dar es Salaam

Agricoltura sostenibilecontro l’insicurezzaalimentare nei distretti diKilolo e Namtumbo –Regione di Iringa

La Procura di Dar es Salaam è l’ufficio del CEFA presente nellacapitale che si occupa di vari aspetti dei progetti nella regione diIringa. È situato all’interno dell’ostello che ha una ricettività di 40posti letto. La Procura svolge attività di logistica per tutti i progetti,supporta la gestione dell’ostello (impresa sociale) e svolge attivitàdi networking con le diverse organizzazioni e istituzioni delterritorio.

L’attività nei confronti di orfani, persone disabili, malati di AIDS eloro famigliari si è concretizzata attraverso una molteplicità diinterventi, quali: assistenza domiciliare e sessioni di fisioterapia,apertura di un centro sociale diurno di Mbagala, attivazione di unaclasse prescolare rivolta ai bambini che non avevano frequentatoalcuna scuola, attivazione di un corso di alfabetizzazione per gliadulti, organizzazione di attività ricreative, opera disensibilizzazione nei confronti della popolazione sul problema delladisabilità, avviamento dei corsi di formazione professionale, quali:cucina, panificatori, falegnameria, tappezzeria, assistenza nellaricerca di lavoro.

Sono stati realizzati corsi intensivi in ambito agricolo ed è statainoltre fornita assistenza tecnica ai contadini della zona. E’ incorso di costituzione un consorzio agricolo nel distretto di Kilolo esi è provveduto ad acquistare il terreno dove sarà costruita la sede.Sono stati costruiti 8 magazzini per lo stoccaggio di patate e mais;inoltre sono stati acquistati e distribuiti agli agricoltori inputagricoli (sementi e concimi) e macchine per la lavorazione deiterreni. È stato anche avviato un fondo di rotazione allo scopo diincrementare l’accessibilità e l’efficienza nell’utilizzo degli inputagricoli.

Unione EuropeaFond. CARIPLOCOOP La GuardataBalsamiq SrlCEFA

Unione EuropeaASSOPA Soc. Agr. Coop.Volontaria OnlusAGRIBU BudrioAeroporto G.Marconi BolognaUniCredit FoundationDICO Sviluppo Discount SpaAss. Frontiere NuoveCEFA

L’ostello assorbe i costidella Procura e producereddito che viene destinatoa progetti CEFA in Tanzania

PERSONALE ESPATRIATO: Giorgio Bellamolli, Wiliam Caio, Ivana Coratella, Ivano Del Tetto, Dario De Nicola, Francesca Gritti, Silvia Marocco, Marina Mazzoni, Mujana Mukendi,Federico Pirola, Gabriele Profeta, Antonella Tramacere, Jacopo Turini

11

14

20==

3.358

960

PROGETTO Attività FinanziatoriPers. localeGoals Benef.diretti

NOTA: la tabella TANZANIA prosegue nella pagina accanto

100%

60%

50%

Comunità rurali, piccole emedie imprese: modelli disviluppo sostenibile per ilDistretto di Njombe

Si è svolta una capillare formazione rivolta ai piccoli allevatori (80gruppi) e si è provveduto alla produzione del fieno per sopperirealla mancanza di alimento nella stagione secca. E’ statoindividuato lo scarto della lavorazione del tè come mangime. Illatte lavorato dalla latteria è passato da 39.000 litri al mese nel2009 ai 60.000 del 2010; di conseguenza il fatturato ha raggiuntoi 65 milioni di scellini. L’aumento delle attività produttive ha resonecessaria la creazione di una rete informatica. Ci si è mossi perconsolidare il settore sociale, con lo scopo di individuare i soggettilocali dotati di adeguata professionalità cui affidare in futuro lagestione della latteria, che sta assumendo a tutti gli effetti il ruolodi fattore di sviluppo del distretto di Njombe.

Ministero Affari EsteriGranarolo SpaAutostrade per l’Italia SpaProvincia di ModenaComune di S.Lazzaro di SavenaMelamangio SpaFraternitas 2003Fond. Alberto RangoniProvincia di TrentoConcerta SpaComune di Casalecchio di RenoCEFA

345.00040%

Page 13: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

13

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. locale

2.108Sviluppo rurale integrato,elettrificazione epromozione autonomielocali nel villaggio di Ikondo

Un asilo per i bambini diIkondo

Africa Milk Project – Adottauna classe a Njombe

Si sono tenuti corsi di formazione riguardanti l’agricoltura, la maglieria, lasartoria e la falegnameria. Inoltre si sono svolti seminari per sviluppare lecapacità imprenditoriali e stimolare l’avvio di nuove attività. È ancheiniziata la creazione di un organismo dedito al microcredito e lacostruzione della relativa sede. Sono stati realizzati 25 nuovi collegamentielettrici ed è stato fornito supporto alla manutenzione della principale viadi comunicazione. È proseguita poi la gestione dell’acquedotto chealimenta 45 fontane e si è provveduto a costruire un mulino per la macinadel mais.

Ministero Affari EsteriREpower Italia SpaConfcooperative ERCICA Soc.Coop.a R.L.Rotary Bologna OvestCEFA

350Viene assicurato il sostegno per la gestione di 5 asili nido e di unabiblioteca annessa alla scuola primaria, completa di sala computer,divenuta il centro formativo di maestri, studenti e della popolazione delvillaggio. Ogni anno decine di bambini e bambine alla fine delleelementari superano l’esame di idoneità per la scuola secondaria (primadella creazione degli asili erano solo poche unità): ciò ha indottol’Amministrazione ad aprire una scuola secondaria a pochi chilometri daIkondo. Un grande successo per il SAD!È ormai in via di ultimazione un nuovo mulino del mais, i cui proventidovranno essere utilizzati per la copertura dei costi di gestione di tutti gliasili di Ikondo in modo da consentirne una autonoma gestione da partedel villaggio.

Per migliorare le condizioni di salute dei bambini viene distribuito lattefresco pastorizzato nelle scuole primarie del Distretto. I docenti e lefamiglie vengono sensibilizzate al consumo del latte, in quanto alimentosano ed equilibrato. Le scuole servite sono: Itunduma, Mpechi, Magoda,Mjimwema, Ramadhani, Uwemba, Kibena, Ikisa, Njombe, Kambarage,Mdete, Sabasaba, Livingstone International School.

Sostenitori SAD CEFA

70

Goals

SOSTEGNO A DISTANZA SAD in TANZANIA

Finanziamento complessivo Euro 1.170.683,68

40%

100% ===

24.500 bambini Granarolo SpaSostenitori SAD CEFA

100% ==

TANZANIA

Page 14: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

14

PERSONALE ESPATRIATO: Maurizia Sandrini, Bledar Zajmi.SUD SUDAN

Disarm, demobilizationand reintegration for 238ex-combatants andwomen associated witharmed forces in CueibetCounty

1 FAOArca di Noè Coop Soc.Fond. Nord SudFondosviluppo SpaCEFA

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. localeGoals

40% 238 excombattentie donne chehannoaffiancatoi militari

Sono stati registrati i 238 beneficiari del progetto dopo aver controllato iloro documenti identificativi. Sono state illustrate ai rifugiati, nonché allapopolazione locale, le finalità del progetto e, con la loro collaborazione,sono state identificate le attività in cui impegnarsi per il reintegro nellacomunità locale. Inoltre, sono state sottoscritte le lettere di impegno,sono stati individuati i formatori e gli 8 gruppi di supporto a livello locale.

Spreading human rights,especially the right to havean education and the rightto equal treatment forboys and girls overPancuai Community, eastRumbek County

1 UNDPBanca d’ItaliaMovimento Cristiano LavoratoriDICO Sviluppo Discount SpaFondosviluppo SpaCEFA

100% 234Sono stati organizzati due seminari rivolti agli insegnanti della scuola e seiworkshop con gli studenti, riguardanti i diritti umani e la parità di genere.Nell’occasione sono stati distribuiti i poster e le brochures utilizzati perparlare con le famiglie casa per casa.Inoltre, sono stati organizzati sei seminari rivolti ai genitori degli alunni sutemi come: il diritto allo studio e la non discriminazione tra maschi efemmine. Si è tenuto un corso di alfabetizzazione femminile a cui hannopartecipato 30 donne. Per tre giorni a settimana è stato distribuito cibo altermine delle lezioni.

3.000bambini

== Sostenitori SAD CEFA

SOSTEGNO A DISTANZA SAD in SUD SUDANDiamo una scuola aibambini del Sud Sudan,Contee di Rumbeck East eCueibet, Regione dei Laghi

Il progetto si prefigge di assicurare la scuola di base ai sei villaggi doveopera il CEFA nel settore agricolo. Il SAD ha distribuito materiale eattrezzature scolastiche nelle sei scuole, migliorato la mensa e costruito lelatrine nella scuola di Cueibet (dove più di mille bambini ne erano privi).Nella stessa scuola ha costruito ed avviato la prima piccola biblioteca divillaggio della zona, arrivata a 1200 libri. Sono stati creati sei orti scolasticied è stata promossa la produzione di frutta e di verdura locale ed ilcommercio del prodotto esuberante, con la conseguente creazione dipiccoli ma significativi redditi familiari. Sono state organizzate seicampagne igienico-sanitarie, che hanno coinvolto medici e infermierilocali. Infine nella scuola di Pancuai è stata avviata la distribuzione, agiornate alterne, di un regolare pasto nutrizionale controllato, conimmediata ricaduta positiva sul rendimento scolastico.

100%

Finanziamento complessivo Euro 142.650,07

Page 15: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

ECUADOR

Turismo comunitario,artigianato e diversificazioneproduttiva.Comunità indigene diSucumbios attori di unaeconomia solidale esviluppo economicopossibile

1.700 6 Unione EuropeaCEFA

Si sono tenuti corsi di formazione rivolti ai membri della comunità localesu tematiche legate al turismo comunitario in collaborazione con i partnerlocali CORTUS e FEPP. Il partner locale, la CORTUS, è stato rafforzatoattraverso azioni di costante accompagnamento. Sono state costruite emigliorate diverse infrastrutture turistiche in alcuni villaggi dell’area diriferimento del progetto. Sono stati organizzati seminari destinati alledonne allo scopo di creare attività economiche e produttive. Per quantoconcerne la componente agricola, sono stati avviati processi didifferenziazione agricola e dell’allevamento (ortaggi, semi, mais, platano,cacao, polli e pesci). I prodotti agricoli artigianali ed ittici sono stati offertiin occasione di varie fiere cui il partner CORTUS ha partecipato.

PERSONALE ESPATRIATO: Giulio Cialdi, Maddalena NeriARGENTINA

28 Viviendas en Yuto YVinalito, proyectohabitacional de esfuerzoproprio y aiuda mutua

250 4 Federabitazione Emilia-RomagnaCon.IT.CASA Soc. Coop a R.L.COPALC Soc. Coop a R.L.CEFA

Delle 28 viviendas, 20 sono pressoché terminate e necessitano solamentedegli interventi di allacciamento elettrico e della messa in opera deisanitari. Le altre 8 hanno subito qualche ritardo a causa di problematichefamiliari e comunitarie in via di risoluzione.

Progetto di sviluppo rurale,ambientale e sociale“Mi Hogar, Nuestra Dignidad,Nuestra Esperanza”

3.500 4 Fondosviluppo SpaCEFA

Sono stati individuati i beneficiari del progetto e si è iniziato a tracciare unquadro delle colture agricole presenti nella zona e il loro attuale livello disviluppo. Per quanto riguarda la componente abitativa sono stati ripuliti iterreni su cui i beneficiari membri della Cooperativa Fraile Pintadointendono costruire le abitazioni in bio-architettura. Sono stati realizzati iprogetti per la costruzione degli edifici stessi ed è iniziata la costruzioneche verrà realizzata con muri di paglia pressata. All’uopo è stataconsegnata la roccogli-imballatrice con cui si potrà procedere allacreazione di balle di paglia per la realizzazione delle abitazioni ed delcentro comunitario.

15

Finanziamento complessivo Euro 74.242,19

PROGETTO Attività Benef. direttiGoals FinanziatoriPers. locale

Finanziamento complessivo Euro 315.096,69

PERSONALE ESPATRIATO: Geoffrey Ligot, Alberto Trentini

PROGETTO Attività Benef.diretti FinanziatoriPers. localeGoals

95%

80%

45%

Progetto di generazione econsolidamento di impresecooperative della PunaArgentina

1.800 1 Ministero Affari EsteriGVC OngCEFA

Si è provveduto a migliorare e a sistemare le canalette destinate a portareacqua per l’irrigazione ed un migliore sfruttamento ecocompatibile dellerisorse idriche. Particolare attenzione è stata posta nel recupero dellecoltivazioni tipiche andine, come la quinoia e la patata andina.Nell’ambito dell’allevamento, in un ottica di miglioramento genetico, inparticolare dei camelidi, è stato sviluppato l’allevamento del lama. Si èprovveduto ad assistere in modo permanente la mensa infantile FuNiMa,che quotidianamente distribuisce cibo ai bambini (in numero variabile tra30 e 50 e di età compresa tra i 3 e i 12 anni) e alle donne della comunitàEl Moreno che vivono in stato di indigenza.

70%

Page 16: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

Sustainable Agriculture,Bio-diversity protection andFair Trade, Together AgainstPoverty. Protezione dellabiodiversità, valorizzazionedi forme di agricolturasostenibile e di qualità,promozione e certificazionedei prodotti del commercioequo e solidale qualistrumenti delle politiche dico-sviluppo tra Europa eSud del mondo

È un programma di informazione e sensibilizzazione, di durata triennale,terminato nel mese di febbraio 2010, che si è sviluppato sia in paesieuropei sia in città di Paesi in via di sviluppo, articolato in una serie dieventi e attività dedicati alla sensibilizzazione e promozione di temicorrelati quali la biodiversità, il commercio equo e l'agricoltura sostenibilenei PVS. È stato realizzato un corso di formazione per addetti alcommercio solidale e realizzato il sussidio “Il commercio equo e solidale”,distribuito in 38 città italiane in circa 11.000 copie.

Formati 25addetti alcommerciosolidale;3000 persone(circuitobottegheequosolidale)

== Unione EuropeaFondazione SlowFoodper la BiodiversitàFairtrade ItaliaCEFA

Didattiche Alter-Native Il progetto si colloca nell'area di intervento dedicata all'accoglienza deglialunni stranieri attivata dal Ministero del Lavoro, della Salute e dellePolitiche Sociali, e ha inteso promuovere interventi atti a rispondere allespecifiche difficoltà che la scuola rileva rispetto a questioni qualil'accoglienza, la socializzazione, l'alfabetizzazione, la comunicazione con inuclei familiari, il confronto tra insegnanti.

71 docenti;139 allievistranieri∑

==

100%

100% Ministero del Lavorodella Salute e dellePolitiche SocialiCEFALCEFA

Il bersaglio mobile Il progetto si colloca nell'area di intervento “Accoglienza degli alunniappartenenti alle comunità Rom, Sinti e Camminanti” attivata dalMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e ha intesofornire un supporto specialistico alle scuole e agli enti territoriali prepostiper le attività di inserimento scolastico degli alunni appartenenti allecomunità Rom e Sinti.

291 allievi rome sinti;75 famiglie;83 docenti

==100% Ministero del Lavorodella Salute e dellePolitiche SocialiCEFALCEFA

Finanziamento complessivo Euro 272.924,46

PROGETTO Attività Benef. diretti FinanziatoriPers. localeGoals

16

ITALIA

Finanziamento complessivo Euro 154.910,46

ITALIA - EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO EAS

Page 17: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

17

CEFA AlbaniaRruga Ali Arapi 18Elbasan

CEFA ArgentinaSan Martin 662San Salvador de Jujuy

CEFA BosniaGojka Vukovica 288000 Mostar

CEFA EcuadorTulcan 506 y LeonidasProaño, Barrio Simon BolivarLago Agrio

CEFA Guatemala4/a Avenida 13-77 Zona 5Colonia Los EncinosHuehuetenango

CEFA Kenya e SomaliaTheta Lane Off Lenana RoadP.O. BOX 1498Nairobi

CEFA Marocco2, Rue Maoussil APT. 7 RT022 Centre Ville10000 Rabat

CEFA Sud SudanRumbek Lakes State

CEFA TanzaniaMikocheni Old Bagamoyo roadplot 504/07Dar es Salaam

PERSONALE ESPATRIATOIl personale assunto dal CEFA per operarenei PVS o professionisti volontari inviatiallo scopo di aiutare il personale nellarealizzazione dei progetti.

BENEFICIARI DIRETTIIl numero di persone che beneficiano deirisultati dei progetti sia in terminieconomici che di formazione.

FINANZIATORIL’elenco i principali finanziatori. La dicituraCEFA fa riferimento all’insieme di tutti i

benefattori privati, Enti, Società che hannosostenuto i progetti.

FINANZIAMENTO COMPLESSIVOLa spesa complessiva sostenuta dal CEFA inogni Paese.

GOALSSi intende il grado di realizzazione delprogetto, espresso in percentuale, rispetto aquanto programmato. A volte è statorealizzato di più di quanto ipotizzato, maanche in questo caso, abbiamo preferitoindicare la percentuale massima.

GLI INDICATORI

Il CEFA NEL MONDO

Page 18: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

18

LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER

La mappa degli stakeholder consiste nellaricostruzione grafica del sistema relazionaleche caratterizza l’attività del CEFA.La ricostruzione grafica quest'anno diventatridimensionale, perché vogliamo esprimerela forza contagiosa e virtuosa dellasolidarietà.Solidarietà, che tocca ogni portatore diinteresse che si relaziona con il CEFA e va ademozionare non solo la ragione, ma anche illoro cuore, diventando così stile di vita dicoloro che ruotano attorno al CEFA e necondividono la missione.La definizione dei principali interlocutori delCEFA è importante sia dal punto di vista

della trasparenza –“per svolgere il nostromestiere ci avvalliamo di questepersone/enti/imprese/organizzazioni”- cheper l’implementazione del processo direndicontazione sociale - “secondo voi, chemi conoscete bene, come possomigliorare?” - attraverso il lorocoinvolgimento diretto nella redazione deldocumento. Il tema del coinvolgimentodegli stakeholder vede la pubblicazionemensile di una newsletter e l'apertura didue fan page su Facebook, una dedicata alprogetto AfricaMilkProject, Tanzania, l'altradedicata alle attività generali del CEFA inItalia e all'estero.

Page 19: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

19

Nell’ottobre del 2010 si è celebrato il convegno“Per una nuova stagione di cooperazione euro-africana”, che ha rinverdito la tradizionepluriennale dei convegni CEFA. Era da tempo chela nostra presenza in Africa necessitava di unariflessione approfondita sui mutamenti delloscenario in cui da anni operiamo con continuità,per capire se quello che era stato definito “ilcontinente perduto”, incapace di agganciarsi aduna qualsiasi locomotiva di sviluppo, avesseimboccato qualche nuova strada più dinamica ofosse solo alla mercè di qualche nuovoconquistatore.L’invitato di spicco era il nuovo presidente del“Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace”Card. Appiah Turkson del Ghana, che, oltre a daretestimonianza dei principi della Dottrina Socialedella Chiesa, ha ripercorso con molta passionel’evoluzione dei rapporti Europa-Africa e haaffermato che la vera novità sta oggi nellapossibilità di riformularli in termini di reciprocità edi scambio di doni. Il cardinale ha poi affrontatola questione dei nuovi “conquistatori” dell’Africa(cinesi, sudcoreani e altri provenienti da paesiasiatici), affermando che la minaccia è reale, mache il vero problema dell’Africa sono gli africani:sta a loro prendere in mano il proprio destino,superando conflitti endemici, corruzione,auto-arricchimento delle elites.Fra gli strumenti utili a raggiungere questo scopo,il cardinale ha indicato il rafforzamento delMessaggio cristiano attraverso i sinodi africani e illavoro di quelle ONG che non fannodell’assistenzialismo, ma aiutano ad un verosviluppo delle capacità e dei talenti locali.L’altro contributo notevole al convegno è statoquello del prof. Pasquale De Muro, dell’Universitàdi Roma Tre, che ha affrontato con dovizia diriferimenti culturali il tema della “maledizionedelle risorse”, ossia del legame perverso chespesso si viene a creare tra ricchezza di risorse esottosviluppo. Il professore ha chiarito che non sitratta di un legame “inevitabile”, ed è dunquepossibile sottrarsi ad esso, purchè si abbia laconsapevolezza che occorre avviare progetti diauto-sviluppo dell’economia locale e che la

“rendita” derivante dalle risorse deve esseremessa in fondi dedicati agli investimenti, piuttostoche canalizzata nella ricchezza individuale delleelites al potere.Quanto alle ONG, il prof. De Muro ha dato il suoappoggio incondizionato all’approccio che dasempre è adottato dal CEFA, ossia quello disostenere strategie produttive e di coinvolgerecostruttivamente la popolazione locale neiprogetti realizzati.La seconda parte del convegno è stata dedicata afar parlare i nostri partner africani, fra cui CharlesNyakora Onyango, della ONG kenyana C-MAD,con cui da tempo il CEFA collabora, e a undibattito molto interessante tra soggettiimprenditoriali italiani, che hanno scelto opotrebbero scegliere di farsi partner di progetti disviluppo sostenibile in Africa, per sentire dalla loroviva voce quali condizioni sono necessarie percreare partnership di successo.Un lucido intervento finale di Giovanni Bersaniha degnamente chiuso questo memorabileconvegno, che ha visto anche molti altricontributi di rilievo. Che non sia più tempo diassistenzialismo nei confronti dell’Africa lo diconoormai tutti, anche gli stessi africani.Ma per sostituire all’assistenzialismo un vero aiutoallo sviluppo occorre che si immaginino progettiimprenditoriali in cui associare le forze locali, allequali affidare poi in toto la gestione dei progettistessi, non senza avere accompagnato questiprogetti con un’adeguata diffusione tra lapopolazione degli strumenti concettuali emanageriali necessari alla loro sostenibilità.Il CEFA si è mosso sempre in questa direzione edora è pronto a fare un salto di qualità, sesupportato da partner imprenditoriali che nonoffrano solo risorse economiche, ma ancheprofessionalità e coinvolgimento.Come ha scritto Benedetto XVI nella Caritas inVeritate “la cooperazione internazionale habisogno di persone che condividano il processo disviluppo economico e umano, mediante lasolidarietà della presenza, dell’accompagnamento,della formazione e del rispetto” (47).

PER UNA NUOVA STAGIONE DI COOPERAZIONE di Vera Negri Zamagni

Page 20: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

SICUREZZA E SOVRANITÀ ALIMENTARE di Pasquale De Muro

Fino agli anni ‘70, l’idea largamente prevalente sullaquestione della fame nel mondo era quella dellascarsità di cibo: si pensava che la quantità dialimenti, soprattutto nei paesi del Sud, non fossesufficiente per tutti. Sulla base di questa radicataconvinzione, le azioni e le politiche eranoconcentrate sulla necessità di aumentare laproduzione agricola in quei paesi, soprattuttoattraverso l’aumento della produttività.Quest’approccio è stato poi messo in discussione daAmartya Sen, che attraverso i suoi studi innovativisulle carestie, ha mostrato che il problema principalein queste situazioni non è la mancanza di cibo -come generalmente si riteneva- ma piuttosto lamancanza di accesso al cibo, che invece ègeneralmente disponibile in quantità sufficiente.In questo modo Sen ha contribuito al gradualecambiamento dell’approccio prevalente alla fame.Tale mutamento è stato evidente nei documentifinali del Vertice Mondiale sull’Alimentazione,tenutosi a Roma nel 1996, dove viene data unanuova e più ampia definizione di sicurezzaalimentare: «La sicurezza alimentare esiste quandotutte le persone, in ogni momento, hanno accessoeconomico e fisico a cibo sufficiente, sano enutriente che soddisfi i loro fabbisogni energetici ele loro preferenze alimentari per condurre una vitaattiva e in buona salute».In questa definizione, la sicurezza alimentare diventaun concetto multidimensionale. Infatti, oltre alladimensione della “disponibilità” di cibo, sonointrodotte altre due dimensioni, ossia “accesso” alcibo e la sua “utilizzazione”; infine, la “stabilità”,viene ora riferita non solo alla disponibilità maanche alle altre due dimensioni. Un’ulteriore novitàin questi documenti del Vertice, è l’esplicitoriferimento al “diritto al cibo” (già presente nellaDichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948)e il suo stretto collegamento alla sicurezzaalimentare. Considerando il largo consenso che haavuto questa nuova impostazione, sia a livellopolitico sia a livello scientifico, si può parlare di unavera e propria svolta nel dibattito sulla questionealimentare. Tuttavia bisogna sottolineare che, peruna serie di motivi legati agli interessidell’agribusiness e all’inerzia istituzionale, di fatto leprincipali politiche di lotta alla fame sono

sostanzialmente rimaste immutate, ossia fondate suuna logica produttivista e settoriale, associata adazioni collaterali di assistenza umanitaria. Nellostesso periodo, soprattutto a partire dall’AmericaLatina, si è assistito alla rinascita di un fortemovimento contadino, su basi internazionali, inrisposta agli effetti crescenti della globalizzazioneeconomica sulle campagne, soprattutto del Sud.Questo movimento, che ha visto coalizzarsiorganizzazioni agricole del Sud e del Nord, hacriticato il concetto di sicurezza alimentare, perchélo ha ritenuto un approccio che, in nomedell’efficienza e della produttività, è in realtà alservizio di un “regime alimentare” globale guidatodalle grandi imprese transnazionali, fondato sullaproduzione su larga scala, sull’agricolturaindustrializzata basata sulla specializzazioneproduttiva, sulla concentrazione fondiaria e sullaliberalizzazione commerciale. Questi elementi sonoconsiderati in contrasto con una visione fondatainvece sulla (piccola) azienda contadina familiare,che produce soprattutto per il mercato locale, conun modello agricolo diversificato e sostenibile, chesalvaguarda la diversità biologica e culturale, erispetta l’ambiente. Per questo motivo, il movimentocontadino globale ha contrapposto al concetto disicurezza alimentare quello di sovranità alimentare,definita inizialmente come “il diritto di ogni popolo adefinire le proprie politiche agroalimentari, a proteggerela propria produzione agricola e il proprio mercatonazionale, al fine di raggiungere obiettivi di svilupposostenibile; a decidere in che misura desiderano essereautosufficienti, a impedire che i propri mercati venganoinvasi dalle eccedenze della produzione alimentare dialtri paesi, immessi sul mercato internazionale attraversola pratica del dumping” (La Via Campesina, 1996).Nonostante la forte contrapposizione politica, i dueconcetti - sicurezza e sovranità alimentare - non sonoper nulla incompatibili, ma al contrario si rivelanocomplementari. Se, infatti, interpretiamo correttamentela sicurezza alimentare, non come produttivismo macome accesso a un cibo sano per tutti, e seinterpretiamo la sovranità alimentare non comeprotezionismo ma come attenzione alla sostenibilità -ambientale, sociale e culturale - del modello agricolo,allora è possibile integrare i due approcci ed elaborareazioni appropriate allo sradicamento della fame.

20

Page 21: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

21

LE SPESE SOSTENUTE DAL CEFA PER PAESE 2006 - 2010

Questo grafico che mostra l’impegnoprofuso dal CEFA negli anni2006-2010, in termini di risorseumane e finanziarie, evidenziaLA STORIA DEL CEFA NEL MONDO.

3.000.000,00

2.500.000,00

2.000.000,00

1.500.000,00

1.000.000,00

500.000,00

0

Albania Argentina Ecuador Guatemala Kenya Marocco Somalia Tanzania Sud SudanBosniaErzegovina

2006

2007

2008

2009

2010

Page 22: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

Che ci faceva un Consigliere del CEFA a finesettembre all'Expo 2010 di Shanghai?Non certo per aprire un progetto in Cina, ma perpresentare un progetto agricolo, nuovo, originale,di grande valore sociale e solidaristico sostenuto daCEFA. Obiettivo del progetto è dare l’opportunità ai50.000 abitanti del distretto di Rumbek, una zonapoverissima del Sud del Sudan, di diventare arteficidel loro riscatto dal rischio di morire di fame,insegnando loro come coltivare la loro terra.Il CEFA si impegna a formare, nell’arco di cinqueanni, cinquanta gruppi di agricoltori e ad attivarecinquanta scuole di formazione per sviluppare unsistema in grado di produrre alimenti per l’interapopolazione. Lo scopo, partendo dalla formazione,è quello di generare le condizioni per l'avvio di uncircuito virtuoso che possa rendere sostenibileun’economia agricola in una terra martoriata peroltre vent'anni da una delle più feroci e devastantiguerre civili.Da anni il CEFA ha adottato con successo la politicadi investire nell'insegnamento e di fornire i mezziiniziali alle popolazioni locali per renderle autonomenel superamento di fame e povertà e opera nelmondo con diversi cantieri di questo genere. Siimpegna inoltre a lasciare alle popolazioni stesse ilcompito di andare oltre nello sviluppo sociale ecivile, affidando loro la gestione dei progetti avviati.Il progetto, dal titolo "SOLIDARIETA' 2015: DALSEME AL CIBO" (Solidarity 2015: From Seed toFood), dunque, è ambizioso e impegnativo e mettein campo un investimento complessivo di 1,5milioni di Euro.Perchè lanciarlo proprio a Shanghai? L'Expo è statosenza dubbio una vetrina prestigiosa: per sei mesiha ospitato e presentato una selezione dellemigliori realtà mondiali. Era quindi una sedeeccellente per ricordare che c'è un mondo cheprogredisce con la tecnologia, con l'innovazionescientifica, con la ricerca e con la creatività e checorre veloce verso lo sviluppo e il futuro, macontemporaneamente ce n'è un altro pocoricordato, talvolta fastidiosamente rappresentato,dove la gente muore ancora di fame, i bimbi nonhanno futuro e dove imperversano la disperazionee la morte.In questa sede il CEFA voleva anticipare anche un

possibile collegamento dell’Expo di Shanghai conl’Expo 2015 di Milano“Feeding the Planet", cheavrà come tema principale quello del problemaalimentare nel mondo. Collegare queste dueesposizioni mondiali una all'altra econtemporaneamente a un progetto di solidarietàci pareva di grande suggestione e di valoreuniversale. CEFA era a Shanghai, inserito e ospitatonella delegazione di PASTATREND, la prestigiosaesposizione sulla pasta che si svolge ogni anno adAprile a Bologna e primo partner privato delprogetto per il Sud Sudan. Questo felice sodalizio,che rappresenta in modo autorevolissimo in madein Italy, era stato generato dalla convergenza diobiettivi di valorizzazione e diffusione della pastacome alimento in grado di contribuire ad unasostenibilità agricola e alimentare. Una conferenzadi PASTATREND all'Università Tongji di Shanghai èstata l’occasione ideale per lanciare alle imprese laproposta di sostenere il progetto. Coloro cheaderiranno potranno essere citate all'Expo 2015 diMilano come partecipi di un intervento umanitarioe sociale e di un atto di responsabilità sociale, chene arricchirà l'immagine, il prestigio e lareputazione verso i consumatori, dando un valoredistintivo alla loro presenza all'Expo 2015.Dopo Shanghai, il progetto è stato presentatoanche in un convegno a Bologna, alla presenza diautorevoli rappresentanti del mondo dellaCooperazione, del volontariato e di autorità deipaesi africani, nonché del Senatore Bersani,Fondatore e Presidente Onorario del CEFA.È quindi iniziata l'attività di raccolta delle adesionial progetto di imprese istituzioni, che tutti ciauguriamo possa andare in porto per gliinvestimenti previsti, i risultati auspicati ed entro itempi dell’Expo 2015. La sua realizzazioneaggiungerebbe alle tante iniziative CEFA un tassellodi grande rilievo sociale, economico epolitico.“Solidarietà 2015. Dal seme al Cibo”acquista una valore ancora più grande comestrumento di autosviluppo se si pensa anche ad unaltro elemento: proprio in questi giorni, infatti, hapreso vita il SUDAN DEL SUD o NEW SUDAN comepaese autonomo, sancito da un referendum dellapopolazione che ne ha decretato la legittimitàquasi all’unanimità.

IL CEFA ALL’EXPO DI SHANGHAI di Luciano Sita

22

Page 23: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

23

Page 24: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

24

L’ ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE

Presso la sede centrale operano 11dipendenti, di cui 1 con contratto dicollaborazione a progetto, coadiuvati da16 volontari. Nelle sedi periferiche e presso igruppi di appoggio sono attivi 43 volontari.Le attività all’estero, relative allarealizzazione dei progetti, sono seguite da

DIPENDENTI SEDE CENTRALE 11VOLONTARI SEDE CENTRALE 16VOLONTARI SEDI PERIFERICHE 43TOTALE PERSONALE IN ITALIA 70

PERSONALE ESPATRIATO 48 (a)

PERSONALE LOCALE 371 (b)

TOTALE PERSONALE ALL’ESTERO 419

TOTALE PERSONALE CEFA 489

(a) ha operato anche senon per l’intero anno

(b) compreso personalestagionale

Il CEFA in Italia:

CEFA - Sede CentraleVia Lame 11840122 - Bologna

AssociazioneAMICI DEL CEFA di MILANOVia M. Lutero 720126 - Milano

AssociazioneMUOVERSI NON COMMUOVERSIVia Olimpia 1143124 - Parma

AssociazioneFRONTIERE NUOVEVia Europa 5436014 - Santorso (Vi)

personale espatriato coordinato daiResponsabili Paesi presso la sede centrale. Inalcuni casi, proprio per la complessità delprogetto, qualificati professionisti dei varisettori intervengono direttamente, in unospirito di gratuità e volontariato, per fornireattività di consulenza e di indirizzo.

AssociazioneMODENA CEFAVia Marzaglia 16441123 - Modena

AssociazioneAMICI DEL CEFA di SAN LAZZAROVia Bertelli 140068 - S.Lazzaro di Savena (Bo)

AssociazioneFRATERNITAS 2003Via Pontecchio 140037 - Pontecchio Marconi (Bo)

AssociazioneCEFA ABRUZZO OnlusPiazza San Cetteo 265127 - Pescara

Page 25: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

25

ORGANIGRAMMA ASSEMBLEA DEI SOCI

PRESIDENTEPatrizia Farolini

ASSISTENTE SPIRITUALEPadre Angelo Cavagna

AMERICA LATINAARGENTINA - ECUADOR

GUATEMALAAndrea Tolomelli

BALCANIALBANIA

Andrea TolomelliBOSNIA

Luciano Centonze

SOSTEGNO A DISTANZAGiampietro Monfardini

Anna FelicoriNeria AlberoniBarbara Sassoli

AFRICATANZANIA

Marco BenassiKENYA - SOMALIA

SUD SUDANLuciano Centonze

MAROCCOAndrea TolomelliLuciano Tabarroni

DIRETTORE GENERALEMarco Benassi

CONTROLLO di GESTIONEPaolo ChesaniVanna Grassi

Luigi Mangiarotti

EDUCAZIONE allo SVILUPPOGiovanni Guidi

Aloys Rutakamize

SELEZIONE e FORMAZIONEPier Paolo Bergamini

Luca Rondini

LOGISTICA e ACQUISTISergio Trocchi

SEGRETERIA e PROTOCOLLORosa Cicala

Carla CavallariOrnella MartinettoLiliana Brambilla

COMUNICAZIONEe RACCOLTA FONDIGiovanni BeccariLaura GandolfiAthos Baroni

Giuseppe GironiFrancesco Motta

Mario Pes

AMMINISTRAZIONEMaurizio Tarozzi

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO REVISORI DEI CONTIIvanoe Tozzi Presidente

Raffaele TomesaniRoberto Rizzoli

GEST. VIGILANZA e TRASPARENZA(Legge 231/2001)

Gaetano Geranio

Gianpietro MonfardiniRoberto RossiLuciano SitaAfro StecchezziniFrancesco TosiRoberto Zanzucchi

Patrizia Farolini P.Mario Bortolotti V.P.Vera Negri Zamagni V.P.Danilo DidoniPaolo FrancalanciaPiero Menegozzo

Patrizia Farolini P.Mario Bortolotti V.P.Vera Negri Zamagni V.P.

Paolo FrancalanciaMarco BenassiMaurizio Tarozzi

COMITATO DI PRESIDENZA

ORGANIZZAZIONE

Paolo Francalancia

PRESIDENTE ONORARIO

SenatoreGiovanni Bersani

Fondatore

Page 26: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

26

MEZZI FINANZIARI

CERTIF ICAZIONE

EDUCAZIIONEALO SVILUPPO

4,60%

SPESE GENERALI6,90%

SUDDIVISIONE DELLE SPESE

PROGETTINEL MONDO

88,50%

A giudizio diANALISI Società di Revisione S.p.A.

il bilancio CEFA 2010nel suo complesso

è stato redatto con chiarezzae rappresenta in modo

veritiero e correttola situazione patrimoniale

e finanziariaed il risultato di gestione

del CEFA al 31 Dicembre 2010, inconformità alle norme che disciplinano

il bilancio deglienti non commerciali

richiamate nel secondo paragrafo.

PROVENIENZA ENTRATE

MINISTEROAFFARIESTERI17,10%

RISORSEPRIVATE26,60%

DIP. AFFARISOCIALI2,60%

ALTRIORGANISMI

0,30%

ENTI LOCALI4,40%

CINQUE PER MILLE0,40%

IL BILANCIO

SOMALIA31,41%

ALBANIA0,27%

MAROCCO6,23%

ITALIA2,95%

SPESE PROGETTI NEL MONDO

ECUADOR5,99%

BOSNIA2,64%

SUDSUDAN2,71%

ARGENTINA1,41%

KENYA16,48%

TANZANIA22,26%

GUATEMALA6,45%

ALTRI1,21%

UNIONEEUROPEA46,60%

Page 27: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

IL 5 PER MILLE

27

A fronte della campagna CEFA del5 x 1000 del 2008, a sostegno dellacostruzione dell'acquedotto di Kiahia inKenya, abbiamo ricevuto dal Ministerodell'Economia e Finanze 109.598,53 euro.Per le campagne CEFA del 5 x 1000 del2009 e del 2010, la prima per diffonderela coltivazione della patata a Kilolo inTanzania, la seconda a sostegno delprogetto AfricaMilkproject.orga Njombe, Tanzania, siamo in attesa diricevere il contributo.

Campagna CEFA del 5 x 1000 del 2008 realizzata da LDB Advertising

Page 28: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

2009 2010

ImmobilizzazioniMATERIALIAttrezzatura d’ufficio 45.443,56Fondo di ammortamento -38.324,58

IMMATERIALISoftware applicativoFondo di ammortamento

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIEPartecipazioni e depositi cauzionali 4.132,34

Attivo circolanteCassa 3.242,50Banche e c/c postale 2.520.913,78

Totale attivo circolante

CreditiMinistero Affari Esteri 766.049,73Unione Europea 286.305,67Enti Locali 204.604,75D.A.S. 520,82Diversi 1.048.218,26

Trasferimenti ai Progetti

Totale attivo

7.118,98

8.408,85- 3.560,85

47.234,30

4.132,34

1.761.779,33

2.774,861.759.004,47

4.848,00

2.524.156,28

2.305.699,23

479.335,28

4.301.796,115.325.290,11

5.821,93

3.636,00

-41.412,37

8.408,85-4.772,85

1.151874,91207.390,00100.784,6263.028,63

2.048.866,37

525.788,21

477.560,14

28

Totale crediti

Page 29: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

2009 2010

STATO PATRIMONIALE

PASSIVO

Patrimonio NettoFondo di solidarietà 224.200,80Fondo imprevisti 97.476,29Fondo perdita su rendiconti 163.116,45Fondo comune 32.358,41Totale patrimonio netto

Residui impegnatiProgrammi Ministero Affari Esteri 911.169,49Programmi Unione Europea 2.436.381,72Programmi Enti Locali 109.482,60Programma UNDP 6.696,11Programma DAS 92.702,28Programmi 5 per mille =Programmi Privati 662.765,52

Totale residui impegnati

DebitiDebiti diversi 351.476,49T.F.R. del personale 217.785,75Totale debiti

Residui attivi

Totale Passivo

Avanzo di gestione

TOTALE A PAREGGIO

517.151,95 530.895,87

306.114,942.082.880,08

1.652,66==

86.949,74710.797,84

241.496,6197.476,29

158.564,5633.358,41

569.262,24

2.382,39 =

5.307.994,30

5.325.290,11

4.297.558,47

4.301.796,11

4.237,6417.295,81

4.219.197,72 3.188.395,26

578.267,34

338.433,41239.833,93

29

Page 30: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

RENDICONTO ECONOMICOCOSTI

5.532.825,90

7.705,12

566.821,36

5.950.953,97

Totale valorizzazioni

6.557.559,97Totale complessivo

4.449,08

4.237,64

401.736,23

450.457,90

6.401.411,87

319.491,7515.041,769.267,00

39.352,804.299,79

14.283,13

829.340,52887.750,19527.914,08

2.216.690,04734.799,8963.406,72

272.924,46

138.457,90312.000,00

2009 2010

30

5.946.716,33

Costi per la realizzazione di progettiOpere civili 1.097.450,90Attrezzature 870.640,74Servizi 303.125,56Personale locale, espatriato e formazione 2.220.915,88Costi di funzionamento 657.404,87Interventi vari 159.621,35Educazione allo Sviluppo 292.430,59Totale costi progetti

Oneri finanziariInteressi e costi bancari

Costi per raccolta fondi

Costi di supporto generalePersonale della Sede 279.976,47Consulenze 20.820,43Contributi associativi 11.489,62Costi diversi di gestione 28.206,70Ammortamenti 4.088,26Imposte e tasse 13.601,57Totale costi generali

Totale costi

Avanzo di gestione

Totale a pareggio

Donazioni di beni 254.821,36Lavoro benevolo 312.000,00

5.601.589,89

9.322,79

4.347,07

358.183,05

5.990.738,61

17.295,81

5.973.442,80

VALORIZZAZIONI

Page 31: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

RENDICONTO ECONOMICORICAVI

138.457,90312,000,00

1.018.240,382.775.981,34

16.108,62261.079,6122.648,79

=155.210,09

1.701.685,14

2009 2010

31

Contributi Ministero Affari Esteri 1.508.030,33Contributi Unione Europea 2.435.892,51Contributi Organismi Internazionali 19.754,07Contributi Regioni ed Enti Locali 386.121,43Contributo 5 per mille 94.716,14Consiglio dei Ministri 58.000,00Contributi DAS 78.108,85Donazioni ed offerte da privati 1.410.115,28

Totale rendite

Donazioni di beni 254.821,36Lavoro benevolo 312.00,00

5.990.738,61 5.950.953,97

VALORIZZAZIONI

Totale complessivo

566.821,36 450.457,90

6.401.411,87

Totale valorizzazioni

6.557.559,97

Page 32: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

IL VALORE AGGIUNTO

PRODUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

TOTALE RICAVI 5.990.738,61Spese per servizi -28.206,70VAL. AGG. CARATTERISTICO LORDO 5.962.531,91Oneri per Raccolta Fondi -4.347,07VAL. AGG. GLOBALE LORDO 5.958.184,84Ammortamenti -4.088,26

VAL. AGG. GLOBALE NETTO 5.954.096,58

RICAVI 2009 2010

COSTI 2009 2010

2.775.981,341.018.240,38261.079,61155.210,0916.108,6222.648,79

=4.249.268,83

376.320,8621.790,00

1.014.591,9962.770,83

191.548,74999,02

33.663,701.701.685,14

5.950.953,97-39.352,80

5.911.601,17-4.449,08

5.907.152,09-4.299,79

5.902.852,30

Remunerazione del Personale in Sede 279.976,47Personale espatriato 1.146.723,44Personale locale e formazione 1.074.192,44Progetti ed Educazione allo Sviluppo 3.380.674,01Pubblica Amministrazione 13.601,57Interessi passivi e costi bancari 9.322,79Contributi Associativi 11.489,62Consulenze 20.820,43Remunerazione 17.295,81

VAL. AGG. GLOBALE NETTO 5.954.096,58

SPESE 2009 2010319.491,75

1.254.138,46962.551,58

3.316.135,8614.283,137.705,129.267,00

15.041,764.237,64

5.902.852,30

5.950.953,97

Contributi Unione Europea 2.435.892,51Contributi Ministero Affari Esteri 1.508.030,33Contributi Regioni ed Enti Locali 386.121,43Contributi DAS 78.108,85Contributi Organismi Internazionali 19.754,07Contributo 5 per mille 94.716,14Consiglio dei Ministri 58.000,00Totale contributi pubblici 4.580.623,33RISORSE PRIVATEAmici del CEFA 341.832,09Banche e Fondazioni 45.755,00Società ed Enti 707.811,20Attività promozionali 65.171,46Sostegno a distanza 223.530,85Proventi finanziari 4.277,28Proventi diversi 21.737,40Totale risorse private 1.410.115,28

5.990.738,61TOTALE RICAVI

32

Page 33: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

33

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 2006 - 2010

4.000.000,00

3.500.000,00

3.000.000,00

2.500.000,00

2.000.000,00

1.500.000,00

1.000.000,00

500.000,00

0,00

Personale in sede Personale espatriato Personale locale Progetti+Educazione

allo Sviluppo

Altri

2006

2007

2008

2009

2010

Il valore aggiunto, che viene calcolatoriclassificando i dati del bilancio economico, hail duplice scopo di quantificare quanto è statoraccolto in termini di contributi sia pubblici cheprivati, e come questi sono stati distribuiti.Dai risultati conseguiti e messi in evidenza nelcalcolo del valore aggiunto è possibile notareche il 55,7% del totale dei contributi, è statoutilizzato per la realizzazione dei progetti.Il 16,1% è stato speso per il pagamento dellamano d’opera assunta localmente e per la

formazione, con immediata positiva ricadutasull’economia del posto.Il 21% per retribuire il personale espatriato.Solamente il 6,9% è stato utilizzato per lespese di struttura.La redazione del bilancio sociale è fortementeancorato al bilancio economico, ma contieneanche informazioni quali-quantitativesull’andamento dei progetti ed in particolaresulle realizzazioni dell’anno trascorso chevengono confermate dai dati contabili.

Page 34: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

Quest’anno il filo conduttore del nostro bilancio socialeè “dal seme al cibo”.Questo leitmotiv sintetizza molto bene quella che è lanostra mission, quello che i fondatori hanno delineatofin dalla nascita del CEFA, confermato dallaimpostazione e dai risultati dei programmi del CEFA inKenya, Tanzania, Somalia, Sud Sudan, Marocco, BiH,Guatemala, Ecuador, Argentina.

Vorrei evidenziare alcune connotazionidell’operatività del CEFA nel 2010.• In alcuni Paesi siamo giunti alla naturale chiusura dellafase di cooperazione e cioè della nostra attiva presenza.La conclusione di un ciclo che dal seme ha portato, conanni di lavoro insieme, a risultati sostenibili e alpassaggio delle consegne, cioè alla responsabilitàtotalmente locale.Ciò avviene attraverso una strategia ormai consolidata,ad una metodologia di collegamento e di rete con lerealtà locali, nate all’interno dei progetti: si tratta deisoggetti ai quali è affidata la responsabilità delle attivitàe la loro sostenibilità nella fedeltà agli obiettivi originaridi sviluppo. Ciò è avvenuto e sta avvenendo, adesempio, in Albania, in Bosnia-Erzegovina, in Argentina.In Argentina la nostra presenza è ormai al termine: sonogià in corso le attività conclusive di un interventorealizzato con la locale Diocesi del Juyuy a favore degliIndios Guaranì. Anche in Bosnia-Erzegovina lecooperative agricole locali, in particolare la Cantinasociale Vino Daorson, costituitesi negli anni attraverso lanostra presenza, hanno ormai intrapreso una solidopercorso di autonomia e di presenza sul mercato anchestraniero.• All’uscita da un paese tuttavia sempre ha corrispostol’attenzione del CEFA a percorsi che possono portare adun suo impegno in nuovi interventi di sviluppo integralein altri Paesi. L’attenzione a quanto sta avvenendo intutta l’Area Mediterranea, alle grandi trasformazioni inatto in un’Area così importante per l’Europa e per ilnostro paese, ci ha portato ad intraprendere unconfronto e una valutazione circa la possibilità diattivare progetti in questa zona. Così come quindici annifa approdammo in Marocco, nel territorio di maggioreprovenienza degli immigrati nella nostra Regione, e piùrecentemente in Sud Sudan, così guardiamo oggi anchead altri Paesi del Magreb, come la Tunisia, da dovemolte persone, soprattutto giovani, stanno arrivando nelnostro paese per cercare migliori condizioni di vita.Sì, questo è un fatto che ci interpella e ci pone davantia scelte prioritarie come quella di contribuire almiglioramento delle condizioni di vita in questa Areanon lontana da noi.

In un simile contesto, stiamo valutando di assicurare unsostegno a chi, volontariamente, decide di rientrare nelproprio paese; lo faremo soprattutto mettendolo incondizione di avere e svolgere un lavoro dignitoso.• Nel 2010 la tematica della sicurezza alimentare è stataquella che ha guidato prioritariamente la nostraprogettualità, sia nei paesi dove siamo presenti(Tanzania, Marocco, Somalia e Ecuador) sia verso l’EXPOche si terrà nel 2015 a Milano e che ci vede impegnatinel promuovere il progetto “dal seme al cibo”. È unaimportante occasione per divulgare questa idea e farcrescere l’attenzione verso la cooperazioneinternazionale. Stiamo legando questo programmasoprattutto alla nostra esperienza in Sud Sudan, dove lanostra presenza si sta consolidando e articolando indiversi modi e con diversi attori a sostegno di questopercorso (MCL ed altri).• Infine una nota circa la raccolta fondi. È vitale per noicercare di consolidarla proprio per continuare asostenere quella dimensione dello sviluppo in cuicrediamo, che ci permette di valorizzare le persone, lerelazioni e rispettare i tempi delle stesse.È necessario farlo, proprio perché vogliamo restare legatia strumenti che ci consentano uno stretto rapporto coni nostri benefattori. In questo la promozione, lavalorizzazione e il sostegno dei gruppi di appoggiodiventa fondamentale ed è per noi via da perseguire conimpegno.Così anche il 5 x mille, che in questi anni si èconsolidato grazie all’apporto di tutti gli amici del CEFAe oggi si è attestato sui 110.000 Euro, potràraggiungere una dimensione tale da contribuire ad unapiù adeguata raccolta di fondi.Termino con una considerazione di carattere generale eun ringraziamento per l’anno 2010. È stato un annomolto impegnativo a livello riorganizzativo, con imolteplici impegni, le molte sfide affrontate e che ciaspettano, la gestione della complessità dei nostriprogrammi, la professionalità richiesta al personaleespatriato, la complessità degli adempimenti di legge ealtro ancora. Per questo penso agli adeguamenti di cuiavrebbe bisogno la nostra struttura operativa, anche sefino ad oggi, grazie al personale impiegato e ai moltivolontari, siamo riusciti a sopperire alle diverse necessitàcon un surplus di responsabilità personale. Per questomi preme ringraziare i molti collaboratori, impiegati evolontari del CEFA, che hanno dato un contributodeterminante affinchè anche nel 2010 si realizzasse unbuon lavoro nei progetti che contribuiamo a realizzare.

DAL SEME AL CIBO di Marco Benassi

34

Page 35: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

35

EDIZIONI PRECEDENTI

Page 36: Cefa Onlus - Bilancio Sociale 2010

Il volume è stato curato da

CEFAil seme dellasolidarietà

Coordinamentoredazionale

Paolo FrancalanciaDavide Conte

Coordinamentoesecutivo

Giovanni BeccariProgetto grafico

Anna Rosati StudioFotografie

Gaetano CarlevaroTesti

Elena GiuntoliMario Pes

GraficiPaolo Chesani

StampaCONTI PRESSERVICES sas

Via L. Alberti, 76/A Bologna

CONTI EDISERVICES© Copyright 2011

Tutti i diritti riservatiRiproduzione, anche

parziale, vietataAll rights reserved© Copyright foto

Gaetano Carlevaro

CEFAr i n g r a z i a

Gaetano Carlevaro