90
Edizione straordinaria !! numero unico a tiratura limitata - MAGGIO 2014 “5 scuole per un Curricolo verticale di Rete” I.C. VIA DELLE CARINE I.C. MARINO CENTRO IC. E.Q.VISCONTI I.C. MASTROIANNI I.C. LAPARELLI NEWSPAPER IN RETE CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Edizione straordinaria !!numero unico a tiratura limitata - MAGGIO 2014"

!

!

!

“5 scuole per un Curricolo verticale di Rete”"

I.C. VIA DELLE CARINE I.C. MARINO CENTRO "

IC. E.Q.VISCONTI"

I.C. MASTROIANNI I.C. LAPARELLI"

!

NEWSPAPER IN RETE

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno

Page 2: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Sommario ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA F. LAPARELLI 60”

!

Scuola dell’infanzia all’opera!! 3 ..............................................................................

C’era una volta il nostro quartiere 6 ...........................................................................

Progetto: “Centro-periferia: andata e ritorno” 10 ..............................................................................................

Il parco degli acquedotti 13 ......................................................................................

A Torpignattara…noi ragazzi nel tempo libero… 15 ...........................................................

Villa de Santis?... Ma sei sicuro? 17 ...................................................................................................

Vivere il nostro parco 22 .........................................................................................

Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 .........................................

Bike to school e Cicloofficina 31 ................................................................................

Colle Oppio 33 ......................................................................................................

Il luogo di ritrovo dei ragazzi 34 ................................................................................

La piazzetta sopra alla metro 35 ................................................................................

L'angolo del panino 36 ............................................................................................

Intervista a Sabrina Alfonsi 37 ...................................................................................

Noi, ragazzi del centro … 39 .....................................................................................

Scuola media “Giuseppe Mazzini” 42 ...........................................................................

Fumetti in libertà … 45 ...........................................................................................

Conoscenza del territorio e dei pericoli connessi 50 .........................................................

Il nostro bosco “Ferentano” 54 ..................................................................................

Due articoli della Scuola Secondaria dell’IC Marino Centro 56 .............................................

Il Teatro Golden 67 ......................................................................................

La magia di Villa Celimontana 68 ...............................................................................

Il ritrovo Re di Roma 70 ..........................................................................................

Teatro dell’Opera: un sogno che si realizza 71 ...............................................................

Scuola di danza Teatro dell’opera di Roma 72 ................................................................

Una giornata al don Orione 74 ...................................................................................

Villa Fiorelli: una villa per tutti 75 .............................................................................

Villa Lazzaroni 79 ..................................................................................................

Piazza della Rotonda, una piazza senza tempo 80 ...........................................................

Un nuovo superbo centro di aggregazione nel cuore dell’Urbe 81 .........................................

Un centro di aggregazione giovanile?…La nostra scuola. 83 ................................................

Meno auto per un mondo a misura di ragazzi 87 ..............................................................

Qua e la’ per Testaccio 89........................................................................................

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !2

Page 3: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Scuola dell’infanzia all’opera!! !

!

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !3

Page 4: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !4

Page 5: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

!

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !5

Page 6: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

C’era una volta il nostro quartiere !Tanto tempo fa lungo via Casilina era tutto verde, c’erano i carri che portavano le botti di vino dai Castelli e si fermavano ad una osteria per far riposare i cavalli. Là vicino, c’era una costruzione con delle pignatte inserite nel muro che veniva considerata un punto riferimento. Quando si vedeva la torre con le pignatte si era vicini all’osteria. La torre delle pignatte era, in realtà, il mausoleo dedicato a Sant’Elena. Fu fatto costruire intorno al IV sec. d.C . dall’imperatore Costantino perché fosse la sua tomba, ma quando sua madre morì improvvisamente, la fece dedicare a lei. Fu chiamato Mausoleo di Sant’Elena dal nome della madre dell’imperatore. Il mausoleo era foderato di marmi pregiati, che poi furono trafugati. Nella volta erano murate delle pignatte, per rendere più leggera l’arcata. Con il tempo, le pignatte cominciarono a vedersi, per questo la chiamarono “Torre delle pignatte” e diede il nome al quartiere di Tor Pignattara. Nella Torre delle Pignatte fu costruita una piccola chiesa per i pastori e i contadini della campagna circostante. Il Mausoleo si trova attualmente vicino a Villa De Sanctis, a fianco alla chiesa dei Santi Marcellino e Pietro. Questa fu costruita nel 1922 perché, quando il quartiere cominciò a svilupparsi, e nuovi abitanti vennero dal Sud e dalla Ciociaria, la zona divenne molto popolata e la piccola chiesa nel mausoleo non bastò più. !

Sotto il Mausoleo ci sono le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, due santi cristiani perseguitati e uccisi dagli antichi romani.

!!Via Casilina nel 1916. A sinistra si vede una carrozzella che forse portava il vino dai castelli

!!Il Mausoleo di Sant’Elena con la chiesetta all’interno

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !6

Page 7: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!!Non lontano dalla torre delle pignatte, si poteva avvistare un altro importante monumento dell’antica Roma che è rimasto fino ad oggi: l’Acquedotto Alessandrino. L’Acquedotto risale al III sec. d. C. Si estendeva da Pantano Borghese a Porta Maggiore, per 22 chilometri. Come tutti gli acquedotti degli antichi romani, doveva avere una pendenza per far scorrere l’acqua fino al centro della città , per questo, gli archi diventano sempre più bassi, fino ad interrarsi subito dopo Tor Pignattara. Questo acquedotto è rimasto in funzione per più di mille anni. Oggi diversi pezzi sono andati distrutti. Per molto tempo, fino a circa quarant’anni fa, attaccate all’Acquedotto ci sono state delle baracche, dove abitavano le persone più povere. Le case erano state costruite lì per sfruttare il muro dell’acquedotto ed avere, così, un saldo appoggio e meno pareti da costruire. Quando furono buttate giù le baracche, al loro posto è stata costruita una piazza ed è stato lasciato uno spazio di verde pubblico, il Parco Sangalli, con dei giochi per i bambini. Il Comune, però, non si occupa molto di questo spazio e lo lascia sporco, per questo spesso lo vanno a pulire le nostre mamme, insieme al Comitato di quartiere. !!

!!In passato, la vita quotidiana era diversa da quella di oggi. Le persone si conoscevano di più, spesso lasciavano la porta aperta, c’era più amicizia. C’era molto verde dove i bambini potevano giocare. Le macchine erano poche e i bambini potevano andare a scuola da soli, a volte accompagnavano anche i più piccoli. I palazzi erano più bassi, erano di uno o due piani. A via di Tor Pignattara c’era il mercato, con molte bancarelle che arrivavano fino a via Rovetti. Queste erano fatte di legno, avevano le ruote e si portavano via come dei carretti.

!Acquedotto Alessandrino con le baracche

!!

! Acquedotto Alessandrino oggi

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !7

Page 8: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Il mercato di via di Tor Pignattara !Lungo via Casilina, il trenino che va verso Centocelle aveva uno solo binario. Al ritorno, all’altezza di via Francesco Baracca, entrava nel quartiere girando intorno ad una fossa che, quando pioveva, si riempiva d’acqua e dove giocavano i bambini. Il punto in cui il trenino girava intorno al laghetto si chiamava “giro dell’anello”. Oggi c’è ancora una trattoria che si chiama così. !

!Le strade del quartiere, però, erano molto strette e spesso si verificavano incidenti. Il trenino passava, poi, davanti ad un bar molto famoso: il bar di Bruciaferri. Questo bar era aperto dalle 4.00 di mattina alle 2.00 di notte. Era molto faticoso lavorare lì perché venivano tanti clienti, sia di giorno che di notte. Per proteggere dal treno i clienti che entravano e uscivano dal bar, davanti a Bruciaferri furono messe delle transenne. Il bar di Bruciaferri è stato aperto dal 1928 al 1998. Poi, al suo posto, c’è stata per molti anni una merceria, ma oggi è chiusa anche quella. Dove c’era il laghetto, invece, ora c’è una lavanderia.

!

!!

!

���Affossamento dove giocavano i bambini

!!!!!!

���Palazzo sullo sfondo oggi

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !8

Page 9: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

!Il nostro quartiere è sempre stato abitato da persone che vengono da fuori. Prima venivano dal Sud d’Italia, adesso vengono da altri paesi. !

!IVB – scuola primaria Plesso Mancini; I.C. Laparelli

!

!Il caffè Bruciaferri negli anni ‘50

!!

!La merceria dove si trovava Bruciaferri

���

!

���

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !9

Page 10: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Progetto: “Centro-periferia: andata e ritorno”

Le nostre insegnanti ci hanno proposto di partecipare al progetto: “Centro-periferia: andata e ritorno”, per far conoscere meglio e diffondere la storia del nostro quartiere: Tor Pignattara. Come vi racconterò fra poco, il mio quartiere non è affatto periferico, infatti prendendo il mitico 105, che percorre la via Casilina dopo un po’ di fermate si arriva alla centralissima stazione Termini, passando per la splendida piazza Vittorio situata nel Rione Monti. Sono sicuro, inoltre, che chi vi trovasse a passare per il nostro quartiere così carico di storia, pullulante di vita, attività e colori, difficilmente se ne andrà. Il quartiere di Tor Pignattara è situato nel settore est della città: Roma. Si estende tra la via Casilina e via Prenestina, attualmente appartiene al V Municipio. Come molti quartieri di Roma anche Tor Pignattara prende il nome da una importantissima torre esistente sul territorio. La storia antica del nostro quartiere inizia con la costruzione di una villa chiamata: “Ad Duas Lauros” la villa infatti possedeva all’ingresso due grandi piante di alloro simbolo di potere, sapere e cultura. Costantino Imperatore di Roma fece erigere la villa per sua madre: Elena “Santa Elena”. Tale scelta fu dettata dal fatto che proprio lì vicino vi erano le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro. Essendosi Elena convertita al cristianesimo influenzò suo figlio, che era Imperatore a lasciata professare ai cristiani la propria fede liberamente. Nel 313 d.C. , con l’Editto di Milano venne garantita la libertà di culto. Successivamente alla villa Costantino fece costruire per sé e per sua madre un Mausoleo cioè una tomba monumentale con un corpo basso a forma ellittica ed un’ altra torre. Nella torre vennero utilizzate, nella parte alta per non appesantire il manufatto, delle pignatte cioè della anfore. Esse vennero inserite nei laterizi: sulla parte alta e modo da fare spessore e lasciare leggera la sommità. Attualmente alcune di queste pignatte sono visibili. Il sarcofago di Santa Elena lì rinvenuto oggi è custodito ai Musei Vaticani. Questo è il nucleo centrale sul quale nell’età Imperiale il nostro quartiere si sviluppò. Esistono poi altri siti interessanti come ad esempio le catacombe di San Costulo, gli Acquedotti e le Ville Storiche. Fin qui la storia classica ma questo quartiere nel tempo è passato per diverse traversie. Durante le invasioni barbariche la zona venne abbandonata ma durante il Medio Evo, alcune famiglie nobili acquistarono queste terre dalla Chiesa e le bonificarono ripristinando vecchi casali e iniziando lavori di agricoltura e allevamento. Molte tori esistenti utilizzate per avvistamento, furono costruite proprio in quel periodo. Tante vicende e cambiamenti hanno caratterizzato questo territorio. Molte persone famose come ad esempio Peirpaolo Pasolini se ne sono appassionati ed hanno apprezzato questi luoghi. io nel mio quartiere ci vivo molto bene e sono felice di coglierne tutte le opportunità che mi offre. !CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !10

Page 11: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !11

Page 12: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

!

VC – scuola primaria Plesso Deledda; I.C. Laparelli

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !12

Page 13: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Il parco degli acquedotti !

Il parco degli acquedotti è una vasta area archeologico-naturalistica che è parte del parco regionale Suburbano dell’Appia antica. Ha una estensione di circa 240 ettari e si trova tra via Appia e via Tuscolana . Il parco rappresenta il residuo di un tratto di agro romano che originariamente si estendeva senza interruzioni fino ai Colli Albani. In passato l’area era nota come Roma Vecchia dal nome dell’omonimo casale. E’ limitato da via Lemonia, via Capannelle, via Appia, via del Quadraro . Si trova tra i quartieri di Cinecittà ed Appio Claudio, Via delle Capannelle e linea ferroviaria Roma-Cassino-Napoli. E’ raggiungibile dalle stazioni metropolitane: Cinecittà, Subaugusta, Giulio Agricola e Lucio Sestio. Due degli acquedotti presenti nel parco arrivano fino a Porta Maggiore, il parco si interrompe a Porta Furba ma sarebbe da immaginare fino a porta Maggiore dove arrivano appunto due degli acquedotti che vi si trovano. Il suo nome deriva dalla presenza sotterranea di sette acquedotti romani e papali, che rifornivano l’antica Roma. Gli Acquedotti sono l’ Anio Vetus, l’ Acqua Marcia, Tepula, Iulia, Felice, sovrapposti, Acqua Claudia ed Anio Novus, anche questi sovrapposti. Il nome dell’ Acquedotto Felice deriva dal nome di un papa e fu fatto costruire nel 1585. Ci sono molti manufatti di epoca romana tra cui la villa delle Vignacce, la tomba dei 100 scalini, una cisterna con torretta, varie tombe, il fosso dell’ acqua mariana, il casale di Roma vecchia e la stazione della ferrovia. Il parco è uno dei più interessanti parchi di Roma, sia per la ricchezza floro-faunistica sia per le tracce di storia che vi si incontrano Durante gli scavi sono state trovate molte strutture che comprendono alcuni monumenti sepolcrali tra cui la villa delle Vignacce che è molto importante . Fu costruita tra il II e il IV secolo d.C. . Da quel che dicono i resti della villa sembra che fosse un grande complesso termale la cui acqua veniva presa dall’Acquedotto dell’Acqua Marcia lì vicino. Il Casale di Roma Vecchia prende il nome dalla vicina villa dei Sette Bassi che per quanto era grande la sua estensione, nel 700 si pensava che appartenesse ad un'altra città simile a Roma. Si trova lungo la via Latina e risale al tredicesimo secolo. Accanto alla villa si trova il fosso dell’ Acqua Mariana. Questo fosso fu fatto nel 1122 ed è dove l’acquedotto dell’ Acqua Tepula e Iulia prendono l’ acqua. Tra l’ acquedotto Claudio e la ferrovia Roma-Cassino, si trova la tomba dei cento scalini e si chiama così per il numero dei gradini. I gradini conducevano nella camera sepolcrale all’interno si trovano dei sarcofagi in marmo; alcuni cunicoli sono stati in seguito scavati nella tomba probabilmente per essere utilizzati come catacombe. Nel parco negli anni settanta hanno trovato dimora abusiva molte persone creando i cosiddetti “Borghetti”, ossia delle baraccopoli a ridosso degli acquedotti. Successivamente il parco è stato liberato da queste casette abusive ed è stato creato il comitato per la salvaguardia del parco degli acquedotti e di Roma vecchia.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !13

Page 14: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Il parco è stato inserito dal 1988 nel parco regionale dell’Appia antica.

! !

!

!

!VB– scuola primaria Plesso Rey; I.C. Laparelli

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !14

Page 15: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

A Torpignattara…noi ragazzi nel tempo libero… <<Se siete a Roma e volete visitare cinque continenti in meno di un minuto, compressi nel raggio di 500 metri, salite sul 105 e scendete a Torpignattara. Camminerete sfiorando veli islamici, kanga africani, sari indiani e chioschi di kebab, take-away peruviani, rosticcerie cinesi. E proprio davanti alla fermata dell’autobus, raccolti in pochi metri, troverete una macelleria halal, una trattoria romanesca, un doner kebab e una sala bingo. Come dire: la perdizione, la tradizione, i sapori del medi oriente e il rigore dell’Islam>>. L.Cairoli, Roma “Le linee del 105 ti fanno vedere più mondo di Air France e Ryanair messe insieme”. Noi ragazzi della 3°A ci siamo divisi in gruppi per riuscire a realizzare un articolo su questo famoso quartiere multietnico, specialmente sui suoi punti di ritrovo, ad esempio il Borghetto del Pigneto o l’Oratorio di San Barnaba. La Borgata del Pigneto è compresa in un triangolo isoscele che ha come vertice Porta Maggiore, da cui partono le vie Casilina e Prenestina; fino al 1870, l’area era solo per il pascolo. Il Pigneto è una zona “viva”, piena di vita notturna, locali, mercatini e luoghi in cui le arti come la musica, il teatro e l’arte sono coltivati. Esistono molti corsi e centri giovanili in cui vengono insegnati wall art, danza, musica, teatro, fotografia… Ci si trova tra locali alternativi famosi tra i giovani e locali storici come “Necci”, che è riuscito addirittura a superare i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale (e dove tra l’altro si mangia benissimo). Abbiamo chiesto a dei ragazzi cosa piacesse loro fare nel tempo libero e ci hanno dato una marea di risposte diverse. A molti piace andare al Parco Torrione: ai ragazzi piacciono i grandi spazi verdi in cui ci si può sentire liberi di fare cose che a casa non potrebbero. Una ragazza ci ha detto che stare a contatto con la natura la fa star bene, il parco è una buona alternativa ai videogiochi. Altri ragazzi, facendo parte del famoso gruppo scout del Pigneto, si ritrovano in Chiesa o nell’oratorio per fare attività divertenti e allo stesso tempo imparare cose preziose sulla religione. All’interno dell’oratorio, inoltre, si possono frequentare dei corsi di musica: i ragazzi vorrebbero creare l’ORCHESTRA DEL PIGNETO. Alla scuola elementare Enrico Toti ci sono tanti corsi di sport. C’è chi frequenta il cinema Aquila perché i film sono la sua passione e gli piace commentarli con gli amici. C’è chi nel weekend va in giro per i mercatini del quartiere allestiti nelle piazzette: a tutti piace vedere gli “oggetti del passato”. C’è chi frequenta corsi di sport e chi lo pratica per divertimento nei grandi parchi pubblici. Insomma, non ci si annoia mai. Se abiti a Torpignattara, non puoi non conoscere l’ORATORIO DI SAN BARNABA dove vengono accolti tutti i bambini con difficoltà. Padre Claudio, che guida l’oratorio, ama i ragazzi e li assiste e aiuta in ogni loro attività. I ragazzi problematici vengono accolti e aiutati con l’aiuto di psicologi che li aiutano nelle difficoltà e nei dubbi. E’ un posto di svago, dove tutti possono rilassarsi, parlare, giocare e divertirsi. Si praticano il calcio e il calcetto (grazie ai due grandi campi dell’oratorio), ginnastica ritmica e artistica, scherma, danza classica e moderna sotto la guida di esperti nel settore. In estate si organizzano campi estivi per i ragazzi con problemi economici e, a poco prezzo, ci si diverte un sacco. L’oratorio ha a disposizione due piccole sale per festicciole di compleanno. L’unica pecca è forse quella dei giochi rovinati e i colori un po’ troppo grigi dell’oratorio. Insomma, Torpignattara è una specie di piccolo mondo, certo non perfetto, ma fantastico. Torpignattara ha molti luoghi dove noi ragazzi spesso ci raduniamo durante il tempo libero ad esempio via della Marranella, Santa Giulia, Villa De Sanctis. In via della Marranella un tempo si

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !15

Page 16: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

stava umidi, quasi si galleggiava. Case che spuntavano tra pozze d’acqua e poi tanta tanta miseria. Quale potente attrattiva potesse esercitare “er burone de la Marrana” sulle prime generazioni di italiani di immigrati in fuga andrebbe ristudiato. Gente probabilmente informata male che scappava dal meridione per ritrovarsi in un altro meridione. Chissà… Via della Marranella. Sono pochi i quartieri di Roma in cui si vivono “differenze” porta a porta. L’Acqua Bullicante è uno di questi. Convivenze magari forzate, contaminazioni, ma niente ghetto, niente banlieue alla francese. Sopravvivono anche certe sane pigre abitudini. In via della Marranella c’è ancora l’ora della pennichella. Quando il commercio langue si passa il tempo sull’uscio a intercettare refoli, frescure che le palazzine. Non c’è più traccia della Marana. Sui citofoni i cognomi in italiano sono una minoranza. Prevalgono gli Abdul, gli Alan, gli Alì, i Monsur, gli Osama. La strada è distesa di phone center. La moschea confina con la chiesa cattolica cinese. Le insegne sono quasi tutte straniere, i melting-pot della Marranella si vede ma soprattutto si fiuta. Santa Giulia Billiart è una chiesa che si trova nel quartiere tuscolano. La chiesa è dedicata a Julie Billiart fondatrice delle suore di Namur della congregazione di Roma. All’interno della chiesa c’è un giardino (con una fontana e una statua) inizialmente costruito come “area del benessere”. Fuori dalla chiesa c’è un campetto suddiviso in: campetto di Calcio, campetto di pallavolo, campetto da bocce, campo da giochi. Ci sono le sale da ballo e la sala del biliardino. I giochi vengono seguiti da animatori. Solitamente sono giochi di gruppo come ruba bandiera, palla avvelenata. Il campetto è frequentato da ragazzi, bambini e anziani. Tra le tante feste la più importante è la festa della parrocchia nel compleanno di Santa Giulia che viene festeggiato il 2 giugno. Le persone amano stare nel campetto perché lo considerano un punto di ritrovo per parlare, scherzare, divertirsi. La gente preferisce stare a Santa Giulia rispetto a San Barnaba perché c’è meno spaccio ed è più curata e seguita dai parroci. Villa De Sanctis è frequentata da vecchi, ragazzi e ragazze di ogni età, il parco comprende un vasto territorio per allenarsi e fare sport, c’è anche un’area per bambini che comprende giostre e altalene, c’è anche un settore dove possono giocare e divertirsi i cani. Il parco comprende anche un bar interno dotato di una piscina, campi da calcio e tennis. E’ un posto molto popolato da gente che ama fare sport ma soprattutto d’estate, per il caldo che fa, si cerca sollievo sotto i pini secolari. I vialetti sono disseminati di attrezzi sportivi come supporto agli esercizi di ginnastica. Io e i miei amici andiamo molte volte là perché è molto bello il contatto con la natura ma non credo che lo sia altrettanto la notte. Io di notte non ci sono mai stata, ma credo non credo che ci sia gente non molto brava! Al mattino si trovano spesso siringhe, bottiglie rotte e altre sporcizie. Spesso inoltre capita che il parco sia incolto e poco curato dai giardinieri: l’erba diventa alta e secca si avverte un senso di trascuratezza e degradato. !

IIIA – scuola primaria Plesso Mancini; I.C. Laparelli

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !16

Page 17: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Villa de Santis?...Ma sei sicuro?

Alla scoperta della NOSTRA villa: aspetti archeologici e vegetazione pioniera

A spasso nel tempo: unica fermata “Villa De Sanctis” Il parco di villa De Sanctis sorge in un'area ricchissima di testimonianze storico – archeologiche. Ci troviamo infatti al III miglio della via Labicana dove c'era il nucleo centrale di uno dei più importanti possedimenti imperiali, chiamato “Ad duas lauros”. Dei numerosi edifici che costituivano il complesso resta visibile il mausoleo imperiale detto “Tor Pignattara”. Il Mausoleo di Elena è un monumento funerario di età romana, risalente al 325 d.C. che accoglieva le spoglie di Elena, la madre dell’ Imperatore Costantino. Era costituito da due corpi cilindrici sovrapposti, il superiore di diametro leggermente più piccolo dell’altro, sormontati da una cupola. L’ impiego di anfore (pignatte) per l’alleggerimento della volta ha determinato la nascita della denominazione popolare di “Tor Pignattara”…ebbene si, siamo di fronte al simbolo del nostro quartiere! !!

!!

!!

Il mausoleo di Elena

Comera Come è ora

Vicino al mausoleo di Elena si trovava inoltre il cimitero degli equites singulares (II-III sec. d.C.). Ma chi erano questi equites? Erano una scorta a cavallo di mille uomini che accompagnava in battaglia gli imperatori. Sulle lapidi delle loro tombe gli equites singulares erano raffigurati sdraiati su un triclinio durante il banchetto funebre e, al di sotto dell’iscrizione con il loro nome, era rappresentato il cavallo con il palafreniere. Ma le tombe non finiscono qui! Infatti sempre in quest’area, nella seconda metà del III secolo, fu scavata la catacomba dei Santi Pietro e Marcellino. La catacomba è un vero labirinto! La rete sotterranea di cunicoli è molto estesa, si sviluppa su due livelli ed è articolata in varie regioni. Al suo interno sono sepolti vari martiri, morti in seguito alla persecuzione promossa da Diocleziano, tra i quali l’esorcista Pietro ed il prete Marcellino .

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !17

Page 18: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

La catacomba è particolarmente ricca di decorazioni pittoriche e sulle pareti si possono osservare anche i graffiti eseguiti dagli antichi visitatori! !

!!

Affresco raffigurante il Salvatore seduto tra Pietro e Paolo e, al di sotto, i santi Pietro, Marcellino, Tiburzio e Gorgonio

Accanto a questa catacomba e al cimitero degli equites singulares sorse, nel IV secolo, una basilica funeraria dedicata ai santi Pietro e Marcellino. La basilica venne abbandonata nel IX secolo e l'area venne occupata da una necropoli dell’ alto Medioevo. Nel corso del medioevo l'area del mausoleo di Elena fu trasformata in fortilizio e, in seguito, al suo interno fu eretta una chiesetta. Nel 1800 al posto del nostro parco c’erano un vigneto ed un casale con corte, che è ancora intatto ed ospita attualmente l’ufficio Cultura del Municipio. Durante gli scavi e i lavori eseguiti in tutta l’area del parco nel corso degli ultimi anni sono stati rinvenuti resti di una villa di età romana, comprendenti murature, pavimenti decorati con mosaici, magazzini e tracce di antiche coltivazioni. Chissà cos’altro ancora c’è sotto ai nostri piedi, ricoperto da uno strato di terreno! Alla fine del nostro tour archeologico ci siamo imbattuti in un monumento molto curioso: un rudere ricoperto da una strana gabbia di ferro. Si tratta in realtà di una tomba di età romana sulla quale qualcuno, per godersi il panorama, più di un secolo fa ha costruito un gazebo da giardino! La tomba è databile al I secolo d.C., è a pianta quadrata ed era in origine rivestita da blocchi di travertino. La struttura è costituita da un nucleo in opera cementizia con scapoli di tufo rosso e giallo. La cella funeraria posta all’interno doveva accogliere i defunti deposti in sarcofagi.

 

!!!

!!!

Tomba di età romana ben visibile dalla Via Casilina

!Ed è stato lì, davanti a quest’ultima tomba monumentale di età romana, che ci siamo posti un interrogativo che prima non ci aveva mai sfiorati: ma tutta questa vegetazione che qua e là

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !18

Page 19: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

spontaneamente colonizza ogni ambiente, senza guardare in faccia a nulla e nessuno, che ruolo ha…da dove viene?! Un nuovo termine ci è stato introdotto: “vegetazione pioniera; e quest’ultima parola è corsa immediatamente in nostro aiuto. Il termine “pioniere” ci ha dato infatti subito modo di costruirci una prima idea. Successivamente è arrivata qualche spiegazione in più che ci piace condividere con voi nello spazio che segue.

I nuovi “pionieri” di Villa de Sanctis !La specie pioniera o pianta pioniera e’ una specie vegetale che si insedia per prima su terreni di recente formazione, come quelli derivati da frane o colate laviche, dune costiere o terreni in cui la vegetazione sia stata distrutta da incendi. Si tratta di piante in genere molto resistenti, che si adattano anche a suoli poco profondi e poveri di sostanze nutritive. ! !! !

!!!!!

Ma la vegetazione dell’ ambiente urbano, sotto un profilo ecologico che ruolo occupa e come è classificabile? Siamo approdati, sulla scia di questi interrogativi, alla distinzione tra una “successione primaria”, di nuova creazione, relativa ad aree cementificate senza soluzione di continuità con il suolo per la quale si rende necessaria una maggiore specializzazione alla stress tolleranza e una “successione secondaria”, relativa ad aree cementificate ma in continuità con il suolo nella quale pertanto è possibile trovare specie preesistenti e per la quale si rende meno importante la specializzazione. Nella nostra visita a Villa de Sanctis, un po’ ovunque ma in particolare su quella tomba del I sec D. C., abbiamo potuto osservare molte specie di piante pioniere. Ci siamo chiesti quali fattori di selezione incidessero sulla flora spontanea del nuovo ecosistema da noi esplorato. Aiutati anche da un contributo reperito in rete, ecco che vi presentiamo le nostre prime risposte, sicuramente parziali ma per noi significative. !

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !19

Page 20: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

" !Parole ad un primo approccio complesse ma di intuitiva comprensione: Resilienza come resistenza al calpestamento, come nel caso delle graminacee; Disseminazione tramite formiche (myrmecocora), come per alcune Euphorbie oppure anemocora come per le Asteracee, le più “specializzate” grazie alla disseminazione a distanza mediante “pappi” o addirittura antropocora (pensare a noi come possibili “disseminatori” è stata sicuramente una prospettiva del tutto nuova!). Infine perennanza come capacità di ricolonizzare rapidamente la “nicchia ecologica”.

!

" " " " RESILIENZA, DISSEMINAZIONE (nell’ordine) myrmecocora e anemocora e PERENNANZA

L’identikit che ne emerge è sicuramente quello di un ambiente nuovo e inospitale con caratteristiche ecologiche variabili e non generalizzabili: variabilità e complessità che questa mappa aiuta a sintetizzare.

!

" !Ciò che però poteva apparire ai nostri occhi come un bellissimo “matrimonio” tra aspetti archeologici e naturalistici, ci ha obbligati a soffermarci su un aspetto importante: gli indubbi effetti di deterioramento apportati da queste specie pioniere sui monumenti e sulle opere umane. Ci siamo focalizzati soprattutto sui danni alle strutture monumentali di interesse archeologico.

In questo caso infatti, in merito agli effetti della flora pioniera sull’ambiente urbano, si unisce all’aspetto estetico anche la “fessurazione” e “sgretolamento” del substrato da parte della vegetazione.

Per concludere saranno alcune istantanee che più di mille parole, parleranno per conto nostro dei meravigliosi ma deleteri “esseri” che abbiamo incontrato.

Ve ne presentiamo una piccola selezione, con la speranza di avervi messo abbastanza curiosità da indurvi ad andarne a caccia, magari in un pomeriggio di sole.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !20

Page 21: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

" "

Cymbalaria muralis Capparis spinosa

!

" "

Urtica Bryophyta !Al termine del nostro breve viaggio di una mattinata, a due passi dalla nostra scuola, in un ambiente tanto familiare quanto nuovo da esplorare, ci siamo fermati a fantasticare, per un attimo, su come sarebbe stato quel paesaggio senza l’intervento “disinfestante” dell’uomo.

Abbiamo intravisto con la fantasia l’ipotetico scenario del “la natura vince su tutto”.

Ma quei reperti, carichi di vita, di passato, presente e futuro, di emozioni e di esperienze ci hanno fatto capire che anche la storia ha il potere di “vincere” se, attraverso il nostro attuale, sapremo darle nuova vita e fare del passato una esperienza sempre rinnovata, da vivere e far rinascere giorno dopo giorno.

!IIIE – scuola secondaria Plesso Laparelli; I.C. Laparelli

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !21

Page 22: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Vivere il nostro parco Villa de Sanctis e le risorse che non conoscete

La nostra visita al Parco è cominciata con una apparentemente banale riflessione: un “ricordo di Villa”!

Un pensiero qualunque: una scampagnata, un gavettone di fine anno, la neve, una partita con gli amici; insomma, un modo semplice che però ci ha fatto riflettere su quanto questo parco significasse nella nostra vita di tutti i giorni!

Per noi questo parco è molto importante perché abbiamo molti ricordi ed è parte di noi, quindi teniamo molto alla sua valorizzazione.

Spesso, un po’ passivamente, lo abbiamo attraversato ma mai prima d’ora ci eravamo chiesti come fosse organizzato e come fosse vissuto dalle tante persone che, come noi, lo calpestano quotidianamente.

Si danno per scontate tante cose in una grande città; ma il nostro parco non è una risorsa da trascurare!!!

E’ così che, dopo averlo perlustrato con una pianta da “veri esploratori” e dopo averne verificato la struttura e l’organizzazione, ci siamo immaginati “assessori per un giorno” e ci siamo chiesti quali aspetti valorizzare e migliorare per rendere questa nostra risorsa veramente tale!

Una riflessione in due step: prima abbiamo osservato con i nostri occhi, poi ci siamo aperti allo sguardo e al giudizio altrui con una breve intervista rivolta agli “abitanti” di Villa de Sanctis.

In considerazione di questo, abbiamo pensato di suddividere questo breve reportage in due sezioni: la prima dedicata alla struttura del parco e alle sue risorse e la seconda dedicata all’analisi delle nostre interviste riguardanti i pro e i contro del nostro spazio verde, così come vissuto dai “cittadini di Tor Pignattara”.

I VALORI del nostro parco

Villa de Sanctis (parco casilino-labicano) si trova nel quartiere prenestino–labicano nella zona urbana del VI municipio a Roma.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !22

Page 23: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Pianta del parco ! I punti di accesso della villa sono otto:

• due entrate principali che si trovano una all’incrocio tra via Casilina e via dei Gordiani, mentre l’altra subito dopo via C. Durante;

• un unico accesso all’area archeologica;

• un accesso monumentale;

• tre entrate secondarie;

• un’entrata al centro sportivo con parcheggio.

La villa ha un’importanza storico-culturale, perché presenta monumenti importanti per la storia di Roma, come il mausoleo di Sant’Elena e la Tomba Romana che si può vedere anche da via Casilina.

" "

Mausoleo di Sant’Elena Tomba Romana ! Inoltre, nella villa, nell’area del parco delle sculture, sono presenti cinque sculture di arte contemporanea realizzate in cinque diversi materiali:

• Freeze di Anna Ajò costruito in vetroresina;

• Porta magica di Immacolata Datti costruita in terracotta

• Porta di Giuliano Giuliani costruita in travertino;

• Romana di Carlo Lorenzetti costruita in acciaio;

La Luna di Costas Varotsos dedicata a Pier Paolo Pasolini costruita in vetro.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !23

Page 24: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

" " "

Freeze P orta magica Porta

" "

Romana La luna ! Il parco urbano è attrezzato di un circuito lungo 1 km utilizzato principalmente per la corsa, inoltre include soste attrezzate e strutture utilizzabili per l’attività fisica.

Nel parco inoltre è presente un centro sportivo privato, dotato di cinque campi da tennis, uno da bocce, tre campi da calcetto, un campo polivalente e una piscina utilizzata durante l’estate.

!

" " "

Campi da tennis Piscina Punto di ristoro

All’interno dell’impianto sportivo si può usufruire di servizi come: il centro informazioni per le attività del parco, il punto di ristoro e i servizi igienici.

Nel progetto originale del parco erano previsti alcuni servizi, che però non sono stati mai realizzati o non sono attualmente funzionanti:

• un punto per il noleggio di biciclette;

• un teatro verde (struttura per manifestazioni all’aperto);

• un’area per attività culturali con attrezzature mobili di grandi dimensioni;

• un’area per stand espositivi;

• una zona didattica all’aperto.

La villa presenta anche un sistema di irrigazione molto efficiente. Gli irrigatori, distribuiti su tutta l’area del parco, sono pali alti e curvi mentre prima erano irrigatori a terra.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !24

Page 25: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Invece, il sistema di illuminazione è presente soltanto sulle vie principali del parco.

All’interno della Villa è presente poi un’area gioco attrezzata per bambini. !

" " "

Irrigazione Illuminazione Area gioco

All’interno del parco infine si trova la casa della cultura, detta Officina Archeologica; è un progetto nato nel 2010 grazie al lavoro di un gruppo di giovani studenti e laureati in archeologia. !

" "

La casa della cultura

Le attività del progetto hanno l’obiettivo di valorizzare il nostro patrimonio culturale e per questo motivo l’Officina Archeologica organizza visite guidate per singoli, gruppi, studenti e aziende e fornisce informazioni riguardanti la parte archeologica del parco; si occupa inoltre della progettazione e pianificazione di giornate seminariali e convegni in collaborazione con privati.

Gli spazi sono aperti al pubblico di ogni età per studio e consultazione dei libri.

C’è la possibilità di portare il proprio pc o di utilizzare i computer del Centro, ascoltare musica o vedere dvd. I giorni e gli orari di apertura sono i seguenti:

! Non perdete tempo allora: saranno ben lieti di ospitare anche tutti coloro che vorranno conoscere i soci di Officina Archeologica!!

Ed ora….spazio alle interviste!!!!

Villa de Sanctis: secondo te?!?

Intervistando alcune persone per conoscere la loro opinione su Villa de Sanctis, abbiamo riscontrato che la maggior parte dei frequentatori utilizza il parco per fare attività fisica; altri, invece, lo utilizzano per fare lunghe passeggiate, andare in bici, stare all’aria aperta, organizzare pic-nic e stare con gli amici.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !25

!LUNEDI’ 10-13

MERCOLEDI’ 10-13 GIOVEDI’ 10-13/15-17

Via Casilina 665 www.officinarcheologica.it

Page 26: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Nel periodo estivo è molto frequentata la piscina che si trova all’interno del centro sportivo del parco.

Le nostre interviste rivolte ai frequentatori abituali si sono concentrate in particolare su due richieste:

cosa ti piace e cosa non ti piace del parco;

come lo sfrutti e come lo vorresti cambiare.

Da queste interviste siamo riusciti a capire quali sono i punti di forza del parco e quali i problemi da risolvere. Tra i punti di forza del parco, quelli maggiormente evidenziati sono: la tranquillità, la presenza di un’area dedicata ai cani e di giochi per i bambini e il fatto che il parco costituisca l'unico spazio verde della zona. !

" ! La maggior parte degli intervistati ha espresso il proprio dissenso riguardo alla sporcizia del parco, alla carenza di alberi ad alto fusto e alla scarsa sicurezza, in particolare nel tardo pomeriggio. Altre problematiche emerse: la mancanza di fontanelle, il malfunzionamento degli attrezzi sportivi e la poca cura della vegetazione, soprattutto d'estate quando tende a seccarsi. A questi spiacevoli commenti sono seguite alcune richieste come: nuove attrezzature sportive, maggior sicurezza durante la sera, manutenzione dei monumenti, più cura della vegetazione, maggior numero di alberi (per conferire più ombra al parco), più fontanelle pubbliche e infine introduzione della raccolta differenziata..

!!! Siringhe Escrementi

!CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !26

Page 27: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

! Scarsa manutenzione Ombra insufficiente

La lezione di oggi? Il parco è nostro ed è così che dobbiamo cominciare a viverlo!

Il primo modo per imparare a goderne è proprio conoscerlo e nessuno di noi in effetti aveva chiare tutte le risorse che questo spazio ci offre. Un secondo e importantissimo modo per viverlo è “pensarlo proprio” nel senso di essere consapevoli che il parco si mantiene e si migliora grazie all’intervento che noi cittadini possiamo esercitare su di esso.

In un momento storico così “intinto” di pessimismo, in cui noi ragazzi ci scontriamo con la paura di crescere e di credere nel “domani”, vogliamo guardare al nostro quartiere, a partire da questo spazio verde, con la consapevolezza di chi sa che non è tutto scritto e che le cose possono cambiare, se lo vorremo, se sapremo pensarlo in modo costruttivo e se qualcuno saprà ascoltare le nostre voci giovani e piene di futuro.

IIIE – scuola secondaria Plesso Laparelli; I.C. Laparelli

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !27

Page 28: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine”

!

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !28

Page 29: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !29

Page 30: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !30

Page 31: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Bike to school e Cicloofficina !Vi piacerebbe avere la città che puzza di benzina consumata dalle macchine?

A noi no!

E per questo abbiamo partecipato con gioia a due attività proposte dalla scuola: una di noi ha partecipato a “Bike to School” ed un altro a” Ciclofficina”. Partiamo da “Bike to School”.

La mattina ci siamo alzati più presto del solito per poter partecipare.

L’iniziativa consiste nel fare un percorso in bicicletta dal punto di ritrovo fino alla scuola. Noi eravamo un bellissimo gruppetto, pieno d’allegria, ma purtroppo non abbiamo potuto fare l’intero percorso: ad uno di noi si é rotta la bicicletta. Proprio in quel momento tutto il gruppo ha pensato: “Ecco a cosa serve Ciclofficina!”. Se non si fosse rotta, saremmo arrivati a scuola con le biciclette, come gli altri gruppi: infatti sono sempre organizzate partenze da punti differenti della città.

In totale, la nostra scuola ha preparato quattro diverse “edizioni” di “Bike to School”, iniziativa che é comunque anche di altre città e a livello nazionale. In tutte le edizioni dell’iniziativa (fino ad adesso cinque), ci sono stati quattro percorsi: il primo partiva da Piazza del Popolo, il secondo dalla fermata Garbatella della Metro B, il terzo dalla chiesa di Santa Croce in Gerusalemme ed il quarto da piazza Galeria.

!La Ciclofficina é un’attività proposta dalla nostra scuola a tutti noi studenti. L’attività si svolge nel Club dei Ciclonauti, che la sera é aperto fino a tardi per i soci. Questo club é situato in un vecchio scantinato di un palazzo a via Baccina 37, nei pressi di via Cavour. La sala principale é un’enorme officina, attrezzata con decine e decine di strumenti, dei quali, al primo impatto, il 99% sembra inutile; man mano che il corso, di 10 lezioni, prosegue, impariamo i loro nomi e soprattutto come e dove usarli.

Nello scantinato ci sono anche tre diversi depositi per le bici, dove vi sono miriadi di mezzi e pezzi.

Queste bici possono essere di alcuni soci che hanno bisogno di aggiustarle oppure di persone che le hanno donate alla Ciclofficina; infatti spesso si riparano delle biciclette che poi vanno “all’Asta delle Bicicletta”, i cui ricavati vanno al Club.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !31

Page 32: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Nel mio corso abbiamo principalmente aggiustato delle bici per quest’asta, anche se uno di noi ha portato la sua. Purtroppo non ho potuto ammirare il risultato finale perché ero malato all’ultima lezione, ma credo proprio che sia uscito fuori da quelle biciclette simili a residui bellici qualcosa di buono e soprattutto utilizzabile!

Il Club dei Ciclonauti é quindi un centro di ritrovo di ragazzi e giovani del quartiere (e non solo).

L’attività di Ciclofficina mi é piaciuta, e la consiglio soprattutto a coloro che hanno manualità.

Io inizialmente ho avuto tanti problemi proprio perché non ce l’ho e non ce l’ho mai avuta. Tutte e due le attività sono state belle e abbastanza divertenti, ma contano più che altro i valori che vogliono trasmettere. Siamo in un mondo che si sta surriscaldando sempre di più proprio per l’esagerato uso di automobili. Certamente non saremo gli unici a conoscere almeno una persona che, per fare anche solo 20 metri, prende la macchina. Le autovetture, che inizialmente erano state create per aiutare l’uomo negli spostamenti, lo stanno aiutando a rovinare la Terra.

Se il Pianeta continua a surriscaldarsi in questa maniera, tra non molte decadi per l’uomo sarà impossibile sopravvivere. Fortunatamente, in contrapposizione ai molti “auto – maniaci”, vi sono anche numerose altre persone che cercano di bloccare, o almeno rallentare, il surriscaldamento globale, raggruppate sotto il nome di ambientalisti. Dato che una delle cause principali del surriscaldamento é proprio l’eccessivo uso o abuso della macchina, molti ambientalisti consigliano di andare in bicicletta o a piedi nelle brevi distanze e, se si deve cambiare macchina, di preferire una vettura elettrica, quindi che non disperde l’anidride carbonica nell’aria.

Questi fanno parte di una serie di piccoli accorgimenti che ci permetteranno di avere una vita migliore – se dall’aria scomparisse l’anidride carbonica in eccesso – ma soprattutto di salvare il pianeta.

É dunque importante partecipare ad attività di questo tipo anche perché, andando in bicicletta, si fa sport, si sta insieme agli altri, non si inquina e……ci si sente leggeri!

!Ludovico Cantisani, Fanlì De Chiara, IIB

I.C. Via delle Carine

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !32

Page 33: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Colle Oppio Dopo un estenuante settimana dedicata ai compiti, alle verifiche, alle litigate e alle rappacificazioni, ai bei voti e anche, mi dispiace dirlo figuriamoci al pensarlo, ai brutti voti. Insomma, il venerdì è un raggio di speranza per tutti gli alunni.

Il venerdì pomeriggio, magari dopo un “paninazzo” all’”Angolo del panino”, ci guardiamo in faccia e senza nemmeno le parole capiamo che vogliamo andare a “Colle” (è così che chiamiamo Colle Oppio).

Per andare a “Colle” e divertirsi si deve essere un gruppo di almeno 5 o 6 persone. Poi con passo lento ci incamminiamo mangiando ancora quel divino hamburger.

Arrivati nella piazzetta con la fontana (dove l’acqua è sempre sporca) buttiamo gli zaini sui gradini della fontana, e ci sediamo comodamente sopra.

Se siamo solo femmine spettegoliamo su “Hai visto quel ragazzo carino che ci è passato accanto?” O cose del genere. Se invece ci sono anche i maschi li guardiamo giocare a calcio, prendendoli in giro. Poi come se fossimo sincronizzati andiamo al parchetto situato poco più in là e incominciamo ad arrampicarci pericolosamente sui giochi, ormai troppo da piccoli per noi, o andiamo in altalena in piedi spingendoci a vicenda sempre più forte; “Verso l’infinito e oltre” alla Toy Story!

Se invece un giorno siamo meno scatenati, mettiamo la musica a tutto volume e cantiamo a squarcia gola le canzoni, che a forza di cantare sappiamo a memoria. Questo è quello che di solito accade normalmente, ma a volte, anzi l’unica volta, l’ultimo giorno di scuola, se incontriamo quelli della scuola media Bonghi accade un “macello”. Perché si sa, tra Bonghi e Mazzini non scorre buon sangue!

L’ultimo giorno di scuola “Colle” è un casino assolto: palloncini pieni d’acqua volano da una parte all’altra, come le pallottole, le uova sono tirate come le granate, la schiuma da barba è usata come fumogeno. Dopo questa “guerra” ci sentiamo dei vecchi veterani e la cosa più bella è quando l’anno dopo ti puoi vantare con i primini di aver combattuto per la gloria della Mazzini.

“Colle” per noi è un posto anzi IL posto in cui noi dimentichiamo tutto: la scuola, la famiglia, le litigate. Lì il nostro unico pensiero è divertirci.

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !33

Page 34: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Benedetta Fiore, IIB, I.C. Via delle Carine

Il luogo di ritrovo dei ragazzi !Solitamente i nostri luoghi di ritrovo sono parchi, pizzerie, fastfood come il “Colle Oppio” o “Lasagnam”. A mio parere, la prima variante è la migliore, poiché è uno spazio aperto, un’area prevalentemente verde, che quasi ricorda gli anni in cui i ragazzini stavano tutto il giorno a giocare e non al computer. È molto grande, e solitamente ci si va il venerdì dopo aver mangiato a Lasagnam o all’Angolo del Panino. È bello come luogo di ritrovo, anche se negli angoloi più appartati a volte si possono trovare delle siringhe, che sicuramente non sono state usate a buon fine. Ci sono delle fontane dove potersi sedere sui bordi, gradini a volontà e una piccola area gioco con uno scivolo, delle altalene e alcune giostre; ma sicuramente il luogo più amato del parco è il chiosco dei dolcetti, dove ci compriamo delle lunghe strisce gommose colorate, che ricordano un arcobaleno. Mi piace molto il fatto della massiccia presenza di alberi, ne sono affezionata a uno in particolare: mi ricorda un evento davvero divertente! Eravamo io e i miei amici ad una festa di compleanno e una mia amica si arrampicò su quell’albero, ma non sapendo più come scendere dovette chiamare il padre per farsi mettere giù.

In due parole, è bello usufruire di questo bel parco, da anni il luogo di ritrovo dei ragazzi: per andare in bici, giocare a calcio, passare un po’ di tempo con gli amici...☻∞☺

! Rumyana Mihaylova 2B,I.C. Via delle Carine

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !34

Page 35: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

La piazzetta sopra alla metro !Vicino alla mia scuola c’è una piazzetta che molti attraversano per andare a prendere la metro o l’autobus, ma il venerdì, dopo scuola, alcuni gruppetti d’amici si incontrano proprio qui per divertirsi insieme a fare qualche giochetto stupido, prima di tornare nell’ozio totale a casa.

Io e dei miei amici spesso ci andiamo e ci divertiamo a fare il “Gioco della bottiglia”, un gioco talvolta imbarazzante in cui facendo girare una bottiglia si scelgono a caso due giocatori che si devono dare un bacio, oppure “obbligo o verità” , in cui a turno un giocatore deve eseguire un obbligo o rispondere sinceramente ad una domanda che gli viene fatta dagli altri giocatori. Quest’ultimo secondo me è più divertente, perché può comprendere sia baci che obblighi piccanti e verità sconcertanti!

Insomma, un ottimo modo per sbizzarrire la mente e lasciare spazio all’immaginazione!

Infatti da questo gioco vengono obblighi assurdi!

Per esempio l’ultima volta la mia amica ha dovuto rubare i coriandoli ad una bambina, un amico ha spaventato ben due volte una signora che stava tranquillamente seduta a leggere, apparendo dietro a le sue spalle e urlando “BUU!”; la signora ha fatto un balzo e poi si è girata verso di noi guardandoci male! Un altro mio amico, invece, ha detto ad una bambina piccola che stava bevendo dalla fontanella che l’acqua era velenosa.

Insomma, un bel modo per finire la giornata con gli amici e per infastidire i passanti!

E... si salvi chi può!

!Sara Agbenro IIB - I.C. Via delle Carine

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !35

Page 36: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

L'angolo del panino !“L'angolo del Panino” è un posto dove si vendono: panini, hot-dog, Coca Cole e altre cose per il pranzo. Si trova all'angolo con via Cavour ed è un luogo di ritrovo per amici, conoscenti e sconosciuti.

Noi della Mazzini ci andiamo solitamente il venerdì, alle 14.00, quando usciamo da scuola.

Prima si chiamava “Mister Hot-dog”, poi ha cambiato nome.

Mia sorella ed io “litighiamo”, perché lei lo continua a chiamare Mister Hot-dog, ma io penso: se si chiama “L'angolo del Panino”, perché lo chiami ancora con il vecchio nome?

Di solito io e le mie amiche andiamo lì perché costa meno di “Lasagnam”, il ristorante fast-food che sta vicino, anche se l'altro giorno ad una mia amica hanno messo della maionese scaduta.

All'angolo del Panino si fanno un sacco di panini diversi: quelli con l'insalata e il prosciutto, quelli con la porchetta... Ma la sua specialità è un'altra: i panini con la cotoletta. Mamma mia quanto sono buoni! Ne fanno un sacco, poi il ketchup è delizioso! Il negozio è abbastanza piccolo e sempre molto affollato.

Non è frequentato solo da studenti, ma anche da ex-studenti (un esempio mia sorella e i suoi amici, che vanno sempre lì o da McDonald's) che ora stanno al liceo e da turisti.

L'angolo del Panino è ben posizionato per i turisti essendo vicino al Colosseo, molte persone ci vanno dopo averlo visitato. É molto bello, e soprattutto buono.

Uno dei miei obiettivi del lunedì è arrivare al venerdì per poter mangiare un gustoso panino alla cotoletta!

!Diana Mastrogregori 2B - I.C. Via delle Carine

!!!CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !36

Page 37: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Intervista a Sabrina Alfonsi Presidente del I Municipio

!

!

!Presidente, cosa si sta facendo per migliorare il Primo Municipio?

Stiamo facendo molte cose.

Voi sapete che in questo momento ci sono pochissimi soldi, per cui noi stiamo tentando di lavorare insieme a tutti i soggetti che contribuiscono a governare questo territorio per provare a migliorare le risorse. Vi faccio un esempio: “Buche nelle strade”. In questo periodo sono aumentate (a causa della pioggia) e il nostro assessore ai lavori pubblici ha fatto numerose riunioni con tutte le aziende che operano sulle strade, insieme anche al municipio; e così, ogni volta che si deve intervenire sulle nostre strade le aziende, oltre a fare quello per cui sono state incaricate, ricostruiscono il pezzo di strada dove hanno lavorato. Inoltre, stiamo facendo delle programmazioni per le scuole: abbiamo fatto delle schede dove abbiamo scritto le priorità, di cui ciascuna scuola ha bisogno. Per finire, facciamo delle iniziative per migliorare la cultura all’interno della nostra società.

I cittadini partecipano attivamente per migliorare il Primo Municipio?

Sicuramente si; vengono organizzati comitati e spesso nei quartieri ci sono alcuni anziani che danno un aiuto. In questo momento c’è una sfiducia totale nella politica e nelle istituzioni e per questo noi abbiamo difficoltà a far lavorare e a mettere in rete delle esperienze positive, perché tendenzialmente si pensa che chi sta qui, ci sta per interessi propri e non per la collettività. Nella maggior parte delle e-mail che ricevo si

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !37

Page 38: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

mostra soprattutto il lato peggiore di questo territorio e questo non aiuta molto, a parte a costringere le istituzioni a fare di meglio. Se mostrassimo anche il lato positivo di questa città alle persone ci aiuterebbe molto.

Quando è stata eletta, ha trovato il municipio in una situazione migliore o peggiore rispetto ad adesso?

Io sono stata eletta con due municipi che sono stati accorpati, l’ex I e l’ex XVII; stiamo cercando di portare le buone prassi del secondo nel primo e così viceversa. Con questa unificazione stiamo cercando di prendere delle buone pratiche fatte nei due municipi, provando a governare meglio questo grandissimo territorio, che ormai è quasi come una grande città.

Come intende affrontare la questione dei servizi?

In questo momento stiamo facendo una battaglia con il sindaco Marino cercando di ricordargli che i servizi sociali, anche se è un momento di crisi, non vanno trascurati; infatti stiamo rivedendo tutto quello che abbiamo, eliminando gli sprechi, mantenendo i servizi perché nella nostra politica vengono considerati la vita della società.

Com’era la vita nel municipio prima dell’unione delle due realtà?

Diciamo che all’inizio il I non voleva unirsi, mentre il XVII sì. Non so chi ci abbia rimesso ma sicuramente il XVII era un municipio piccolo dove era facile gestire le cose e con più risorse economiche. Oggi si trovano in questa grande città e forse il primo è aiutato da questo accorpamento mentre quello che ne soffre di più è proprio il più piccolo.

Giulio Sanzò, Ilaria Rossoni, Alice Iti, Guglielmo Carsetti, Giulia Battarelli Martini

I.C. Via delle Carine

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !38

Page 39: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Noi, ragazzi del centro … Noi ragazzi del centro siamo fortunati! Eh, sì. Tanti mezzi pubblici, gelaterie, ristoranti, paninoteche, bar, tanta tanta gente alla quale chiedere informazioni.

Siamo fortunati, ma alla fine le cose piuù belle sono quelle che diamo per scontate: un bel panorama, piazze da visitare, monumenti da ammirare, opere da guardare.

Quello che ci interessa di più però, per quanto possa sembrare banale, è addentare qualcosa di mangiabile dopo una brutta giornata o magari un brutto voto e pensare di godersi tutto questo, le amicizie, le uscite…anche se alla fine è più o meno sempre la stessa cosa!

! !

!Infatti, il venerdì, abbiamo l’ abitudine di andare a pranzare di fronte scuola, la Mazzini, in un ristorante specializzato in lasagne di tutti i tipi e chiamato “Lasagnam” o mangiare ottimi panini o pizza da “Mister hot dog” e “Pizzahouse” .

Subito dopo aver mangiato ci rechiamo, passando per Piazza Venezia, a Via del Corso e noi ragazze ci divertiamo a “sfruttare” i maschi mentre facciamo shopping in negozi come “Brandy, Sabdued, Accessorize” e altri…

Poi per accontentare i ragazzi ci fermiamo in negozi come “Vans, Awlab, e Puma” .

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !39

Page 40: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

! !

Ultimamente, dopo aver camminato tanto, abbiamo preso l’abitudine di riposarci al Pincio, un bellissimo luogo della Capitale, da dove possiamo ammirare il panorama affacciandoci da una meravigliosa terrazza.

Non può mancare, infine, una bella merenda a base di yogurt o gelato presi alla “Cioccolateria” e che ci gustiamo seduti a Piazza San Silvestro.

A volte, invece, pranziamo da “Mc Donald” o “Burger King” su Via Nazionale.

Nei weekend andiamo al cinema di Viale Marconi o al centro commerciale Euroma 2, tutti insieme e così la nostra settimana continua...

! !

Insomma, qui in centro storico a Roma c’ è sempre qualcosa da fare! Possiamo stare in giro quanto vogliamo e non ci allontaniamo molto da casa, perché abitiamo quasi tutti nei dintorni di scuola

Possiamo ritenerci fortunati anche per il fatto che qui si organizzano sempre gli eventi più importanti dell’ anno e siamo comodi, perché non siamo distanti

Detto così può sembrare tutto molto bello ma ci sono anche i lati negativi come per esempio il traffico che è continuo e a volte disturba le nostre passeggiate, che speriamo continuino anche in futuro, dopo le medie.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !40

Page 41: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!PierPaolo Pellillo, Francesca Pupilli

Eleonora Abruzzo, Lorenzo Bianchi Muschio

Anastasia Filoni, Eugenio Salvatori

Lorenzo Benedetto, Ilaria Rubini

I.C. Via delle Carine !

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !41

Page 42: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!!La nostra scuola all’ombra del Colosseo, la…

Scuola media “Giuseppe Mazzini” La scuola media sperimentale “G. MAZZINI” di Roma, che attualmente fa parte dell’Istituto Via delle Carine 2, ha avuto fino all’inizio degli anni ’90, una diramazione in Via delle Terme di Diocleziano 33, nei pressi della stazione Termini, succursale che, grazie alla sua storia particolare, ha giocato un ruolo importante per quanto riguarda la nascita ed il carattere della sperimentazione per i non udenti prima e per gli stranieri poi.

La scuola di Via delle Terme di Diocleziano, ospitata negli ex granai Clementini, nacque storicamente nel 1870 come scuola serale per adulti e si trasformerà nel tempo in scuola speciale per sordi (ex “CANTORE”) e scuola media statale, mantenendo questa connotazione fino al 1975. Nel 1976 si iniziò una “sperimentazione parziale” che prevedeva l’integrazione dei sordi con i normodotati, nelle ore di educazione artistica, educazione tecnica e educazione fisica. Tale situazione è rimasta inalterata fino al 1985-86, anno in cui il Collegio docenti si è pronunciato per una “sperimentazione totale” tra normodotati e sordi, prevedendo, per ogni disciplina, ore di contemporaneità di due insegnanti, di cui uno specializzato, e ore di compresenza con docenti di diverse discipline.

Tutto ciò ha permesso di realizzare in piccole classi progetti pluridisciplinari innovativi di grande interesse.

Dall’anno scolastico 2001/2002 è attiva, inoltre, una sezione ad indirizzo musicale dove gli alunni svolgono la lezione individuale settimanale di strumento, previo il superamento della prescritta prova attitudinale, e quindi partecipano anche all’esperienza offerta dell’Orchestra Studentesca Arcobaleno. Il Corso è rivolto agli alunni che frequentano le classi della sez. E.

Solisti e formazioni da camera trovano momento di verifica e gratificazione per l’impegno e la passione in Saggi, Incontri Musicali, Prove Aperte e Concerti organizzati durante l’anno scolastico ed aperti alle famiglie come al territorio.

Dall’anno scolastico 2012-13 la Scuola Mazzini si unisce alle scuole Elementare e dell’Infanzia Vittorino da Feltre per formare un nuovo Istituto Comprensivo, che occupa per intero lo storico edificio con accessi da Via delle Carine.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !42

Page 43: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!!Storia del Rione Monti

Monti è il nome del rione I di Roma.

Il suo nome deriva dal fatto che comprendeva il colle Esquilino, il Viminale, parte del Quirinale e del Celio.

Oggi il Quirinale, Castro Pretorio e il Celio non gli appartengono più, ma il nome è rimasto.

Sul suo stemma ci sono tre monti verdi, di tre cime su sfondo d'argento.

!

!!!Nel periodo di Roma antica la zona era densamente popolata; c'erano: i Fori imperiali e la cosiddetta Subura, oggi detta Suburra, cui corrispondeva la parte popolare.

Nella Subura vivevano i plebei, c'erano i lupanari e le locande più malfamate.

Nel Medioevo la situazione era ben diversa: gli acquedotti romani erano stati danneggiati ed era difficile farci arrivare l'acqua a causa del terreno rialzato (è una zona collinare); per questo gli abitanti tendevano a trasferirsi nel Campo Marzio, zona pianeggiante a valle dei colli. Gli abitanti di Monti si erano abituati a bere l'acqua del Tevere, allora potabile.

Dal Medioevo fino agli inizi del 1800 il rione rimase essenzialmente una zona ricca di vigne e orti. Il rione Monti era poco popolato per la scarsità d'acqua e per la lontananza dal Vaticano, centro culturale di quel periodo. L'unico fattore che fece sì che la zona non diventasse totalmente inabitata

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !43

Page 44: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

era la presenza della chiesa San Giovanni in Laterano: il continuo afflusso di pellegrini garantiva sempre un cospicuo numero di persone sul territorio.

Sempre nel Medioevo gli abitanti di Monti, detti monticiani, svilupparono una loro forte identità, tant'è che il loro dialetto romano era lievemente diverso da quello degli altri rioni. Sussisteva una rivalità tra gli abitanti dell'altro rione con una forte identità, Trastevere, che spesso nel XIV

secolo si concretizzava in scontri cruenti tra abitanti dei due rioni.

Successivamente, lo sviluppo urbanistico di fine 1800 (Roma era appena diventata capitale) e i grandi sventramenti del periodo fascista cambiarono completamente il volto del rione. In particolare, tra il 1924 e il 1936 un'ampia porzione del rione fatta da tante stradine e case popolari è stata distrutta per costruire via dei Fori Imperiali (allora via dell'Impero) e portare alla luce i resti dei fori imperiali.

Grazie alla sua posizione, il rione Monti oggi è ricco di molte testimonianze archeologiche, tra cui: l'anfiteatro Flavio, il Ludus Magnus (la palestra dei gladiatori), la Domus Aurea di Nerone, le terme di Traiano e quelle di Tito, parte dei Fori imperiali, i Mercati traianei ecc.. Il Monti, insieme a Trastevere, è il rione più pittoresco di Roma. Nonostante il prezzo degli immobili che aumenta a dismisura, il rione ancora oggi è uno dei più popolosi di Roma. La zona intorno alla via del Boschetto, a via dei Serpenti, a via Panisperna e a Via Baccina mantiene le caratteristiche di un paesino, in cui tutti si conoscono. Questo aspetto è dato dalle modeste case d'abitazione, dalle botteghe artigiane, dalla "familiarità" e dalla "simpatia" dei negozietti e dalle sue vie strette e riservate. In questo "pezzo" di rione vige una riservatezza che lo rende unico in tutta la città. Ancora oggi i Monticiani si ritrovano per giocare, chiacchierare o semplicemente per rilassarsi nella piazzetta della Madonna dei Monti, nei pressi dell'omonima chiesa; vero e proprio centro di aggregazione per molti Monticiani. Per il resto il Monti è un rione in continuo movimento e un'attrazione per migliaia di turisti, con le sue attrazioni principali: il Colosseo, i Fori Imperiali, le sue torri e i palazzi nobiliari, che lo rendono uno dei rioni più belli e carichi di storia di tutta Roma.

!Margherita Iraso, Beatrice Fioravanti

Violetta Sirni, Alessia Venuti

Alessia Marzano, Sasha Ricci

Matteo Conti, Luca Bonomi

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !44

“I confini del Rione

Page 45: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

I.C. Via delle Carine

!

!

Fumetti in libertà …

a cura dei piccoli

dell’IC MARINO CENTRO

!� !

!

!

!� !

!Gli alunni di scuola dell’infanzia!

"A SPASSO

PER MARINO E DINTORNI"

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !45

Page 46: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

� !

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !46

Page 47: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

� !

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !47

Page 48: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

� !

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !48

Page 49: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

� !

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !49

Page 50: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Conoscenza del territorio e dei pericoli connessi

!!!Durante la seconda elementare abbiamo avuto l’occasione di conoscere l’ambiente in cui viviamo, esplorando il bosco Ferentano, passeggiando nel Parco Colonna di Marino e studiando le molte specie di animali che costituiscono la fauna del Parco Regionale dei Castelli Romani.

Questa volta, col progetto intitolato “Conoscenza del territorio e dei pericoli connessi”, abbiamo l’opportunità di conoscere il nostro territorio, indagando sulla sua formazione geologica e sui pericoli connessi, cioè sulla possibilità che avvenga un terremoto proprio per la sua origine vulcanica.

L’aspetto ancora più interessante dell’argomento è imparare semplici ma importanti norme di comportamento da mettere in pratica in caso di terremoto.

Per dare inizio al lavoro, abbiamo cominciamo a studiare la formazione dei Colli Albani.

Circa due milioni di anni fa, nel Lazio è iniziata un’intensa attività vulcanica che si è conclusa da poche migliaia di anni. Il territorio dei Colli Albani, così come lo vediamo oggi, si è formato in tre momenti ben distinti che i geologi chiamano “fasi”.

Nella prima fase si è formato un grandissimo vulcano al quale, poco tempo dopo, è crollato il cratere. In questo modo si venuta a formare una grande “caldera” di forma circolare. Poi, per un lungo periodo di tempo, l’attività vulcanica in queste zone si è fermata per riprendere più tardi.

Durante la seconda fase, appunto, all’interno della caldera si è aperto un nuovo cratere che ha dato origine ad un “piccolo” vulcano che noi possiamo ammirare nella sua imponenza e che tutti conoscono come Monte Cavo.

Nella terza e ultima fase si sono formati i laghi a causa delle potenti esplosioni provocate dall’incontro del magma incandescente con l’abbondante acqua presente nel sottosuolo. I laghi che si possono ancora visitare sono quelli di Nemi e Albano. Tutti gli altri, sono stati prosciugati dall’uomo in epoche passate.

!!!CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !50

Page 51: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Qualche tempo dopo, nel giardino della scuola abbiamo realizzato un modellino di vulcano, usando una bottiglia ricoperta di sabbia e ciottoli, del bicarbonato e un po’ di aceto, con aggiunta di tempera rossa.

!!!!Per l’occasione sono state invitate le classi della terza A e della quarta B: abbiamo ricreato le tre fasi del Vulcano Laziale con le sue eruzioni, descrivendo ai nostri compagni come si è formato il territorio in cui viviamo oggi.

Sarebbe stato bello poter osservare quanto abbiamo studiato e così le nostre maestre hanno contattato il Professor Umberto Pessolano, geologo e naturalista. Con lui, all’inizio della seconda elementare, abbiamo visitato quello che resta di un antico e grande bosco: nella Villa Desideri di Marino sono rimasti pochi grandi alberi a testimonianza del bosco primordiale. Dove ora si trovano la nostra scuola e l’ospedale, lì ce n’erano tanti. Ora si trovano solo su una parte del territorio che si chiama Bosco Ferentano.

Per questo nuovo progetto, il 4 marzo ci siamo recati col professore sul Tuscolo. Anche col cattivo tempo, il vento e la pioggia, abbiamo potuto ammirare sotto di noi l’estensione dell’antica caldera al centro della quale si erge ancora l’ultimo vulcano: Monte Cavo. Quel giorno il professore ha raccolto, ci ha mostrato e descritto anche qualche campione del materiale che si è depositato durante le eruzioni e le esplosioni di centinaia di migliaia di anni fa.

Una decina di giorni più tardi, siamo stati al Museo Geofisico di Rocca di Papa. Qui hanno proiettato alcuni video su come si formano i vulcani e abbiamo imparato che non sono delle montagne speciali ma spaccature della crosta terrestre! Questo lo vedremo più avanti.

Il museo di Rocca di Papa è anche un Osservatorio Geodinamico: visitarlo è stato importante per capire sia i processi naturali che hanno portato alla formazione del Vulcano Laziale, sia il funzionamento delle macchine e degli strumenti utilizzati per studiarli.

Il 17 marzo siamo usciti di nuovo sul territorio ancora in compagnia del professor Pessolano. Abbiamo attraversato con lo scuolabus l’antica caldera, percorrendo la strada principale che porta ai Pratoni del Vivaro. Nella stessa giornata siamo stati nella cittadina di Nemi: dall’alto di una piazzetta abbiamo osservato l’antico cratere colmo di acqua con l’omonimo lago. Più tardi, le nostre ricerche si sono concluse sulle sponde del lago Albano, in prossimità dell’emissario. Nel punto in cui eravamo, alle nostre spalle, c’erano ancora dei grossi massi a forma di parallelepipedo ai quali

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !51

Page 52: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

nell’antichità venivano attraccate le barche. I massi erano più in alto rispetto a noi: questo vuol dire che l’acqua del lago, un tempo, li bagnava e noi, con un po’ di fantasia, ci trovavamo sott’acqua. Qui abbiamo avuto la fortuna di raccogliere qualche campione di origine vulcanica: una scheggia di augite nera e un frammento di mica.

A questo punto del progetto, il nostro studio si è rivolto al rischio sismico.

In passato anche nei Colli Albani ci sono state scosse di terremoto, ma abbiamo cercato e classificato in particolare quelli riferiti alla città di Marino. Una di lieve intensità è stata avvertita anche lo scorso 4 febbraio 2014 alle ore 8,19 mentre entravamo a scuola.

Perché la terra trema? E, soprattutto, quale relazione c’è tra vulcano e terremoto? La risposta si nasconde nelle profondità nel nostro pianeta. Qui c’è tanto calore come chiuso in un grande palloncino. Cosa gli accadrebbe se qualcosa lo agitasse? Rischierebbe di scoppiare. Nel nostro caso, sarebbe sufficiente un terremoto: il movimento e l’agitazione della terra potrebbero far scoppiare il “palloncino” provocando, da una parte, la spaccatura della crosta terrestre da cui uscirebbero tutto il calore e il materiale che c’è dentro e formando, dall'altra, un vulcano in superficie. Non sono i vulcani a causare i terremoti, ma i terremoti a dar vita ai vulcani!

<<Per fortuna che il Vulcano Laziale è un vulcano spento!>>, pensiamo noi, <<Esso è inattivo da tanto tempo, ormai>>. Eppure, nei testi consultati, abbiamo letto che se anche alcuni vulcani non danno segni di attività da migliaia di anni, non per questo sono considerati “spenti” per sempre: possono, infatti, risvegliarsi improvvisamente! Quando un vulcano smette di eruttare, il suo cratere si tappa perché, in superficie, il magma si raffredda. Intanto al suo interno si va accumulando un’enorme pressione. Il vulcano può essere paragonato a una bottiglia di spumante piena di liquido e di gas, che premono sotto il tappo. A un certo punto esplode, cioè il magma erutta con violenza e il vecchio cratere “si stappa”. I geologi prevedono che il Vulcano Laziale si possa risvegliare tra ventimila anni. A conferma di questo, in una fonte in lingua inglese che noi abbiamo tradotto, si legge: <<The presence of several gas emission sites, the high CO2 flux in zones corresponding to structural highs of the carbonate basement, the existence of pressurised aquifers also at shallow depth and the reported sudden increase of water temperatureand gas release in relation to earthquakes, indicate that a similar hazard persists nowadays>>. “La presenza di diversi siti con emissione di gas, l’alto flusso di anidride carbonica in zone corrispondenti a picchi strutturali del basamento di carbonato, l’esistenza di aquifers a pressione, anche a profondità modeste e l’incremento repentino della temperatura dell’acqua e il rilascio di gas, già registrati in occorrenza di terremoti, indicano che un simile pericolo persiste oggigiorno”.

<<Si può calcolare l’energia sprigionata dell’esplosione di questo “tappo”?>>, ci domandiamo. Le diverse unità di misura che abbiamo studiato non ci sembrano adatte a un terremoto. Prima di misurarlo è necessario registrarlo. Per questo, quando siamo stati al Museo Geofisico di Rocca di Papa, abbiamo potuto osservare gli strumenti che si usano per registrare le scosse: i sismografi.

Ciascuno di noi, a scuola, ne ha realizzato uno molto rudimentale, utile semplicemente a darci la conferma, nel caso in cui ne abbiamo la sensazione, che la terra stia tremando.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !52

Page 53: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Ecco una foto dei nostri sismografi.

!!

!!!Ci siamo domandati se è possibile prevedere l’arrivo di un terremoto. Dalle fonti consultate, abbiamo potuto capire che avere una sfera di cristallo non servirebbe a niente: è meglio studiare il proprio territorio, la sua formazione geologica per “prevedere” qualsiasi evento. Essere preparati a una scossa improvvisa, ovunque ci si trovi, e sapere cosa fare sono le migliori garanzie di salvezza!

Il nostro lavoro sarebbe stato incompleto se non avessimo affrontato anche lo studio dei comportamenti da seguire durante e dopo una scossa di terremoto. Perciò abbiamo realizzato un semplice volantino sul quale, i primi quattro disegni illustrano ciò che si può fare durante un terremoto, mentre gli ultimi due cosa non si deve fare.

Il volantino è stato poi distribuito a tutte le classi della Scuola Primaria del nostro plesso “S. Pertini”, con la certezza che la diffusione della cultura della protezione civile possa essere non soltanto una forza certa da opporre all’imprevedibilità del terremoto, ma anche un profondo esempio di senso civico.

!A cura degli alunni della quinta “B”

SCUOLA PRIMARIA

I.C. “Marino Centro” plesso “S. Pertini”

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !53

Page 54: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Il nostro bosco “Ferentano” Il bosco Ferentano si è formato tanto tempo fa su un territorio di origine vulcanica e si trova all’interno del Parco dei Castelli Romani. Fu chiamato con vari nomi; noi lo conosciamo come bosco di Ferentano. Si divide in due zone separate dal Ponte Gregoriano. La prima parte è chiamata Parco Colonna ed era il giardino dei principi Colonna. La seconda parte è chiamata bosco Ferentano. E’ un bosco misto con alberi: la quercia, il tiglio, il leccio e il più famoso castagno, arbusti e piante del sottobosco con pungitopi, agrifogli, ciclamini, campanule, felci, ginestre e la berretta del prete. In autunno, nel nostro bosco, crescono i funghi. Molti sono commestibili come i

porcini, la famigliola e i galletti. Molti sono tossici, cioè fanno male alla pelle o alla pancia; altri invece sono velenosi .

!!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !54

Page 55: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Ricetta

Fettuccine ai funghi porcini Tagliare i funghi porcini,

padella con olio,

aglio e peperoncino per 10

minuti. Scolare le fettuccine,

unirle ai funghi

e mescolare

il tutto.

!Noi dobbiamo rispettare il bosco perché se non ci fosse, non potremmo sopravvivere. Non dobbiamo rovinarlo con cartacce, lattine o accendere fuochi che potrebbero distruggerlo e non disboscarlo. Lo dobbiamo tenere intatto anche per quelli che verranno dopo di noi.

! !!!!!!!! !!

Istituto Comprensivo Marino Centro

Plesso M. D’Azeglio

Classe I A

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !55

Page 56: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Due articoli della Scuola Secondaria dell’IC Marino Centro

!!

DALL’ANALISI DELLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICO – AMBIENTALE

DERIVANO: “ALCUNE IPOTESI DELLA CLASSE III B PER UN PROGETTO DI SOSTENIBILITA’ DELLA CITTÀ DI

MARINO”

! !Con il contributo della nostra Professoressa di Lettere abbiamo analizzato i principali problemi dell’ambiente ed elaborato ipotesi d’intervento e tutela ambientale applicabili nella nostra realtà quotidiana di marino. Ipotesi ovviamente introduttive poiché noi siamo solo alle prime sensibilizzazioni e riflessioni applicate al territorio della nostra Città medievale di Marino.

Abbiamo anche sollecitato e quindi ascoltato la voce degli anziani del nostro paese e passeggiando per le vie di Marino abbiamo posto la nostra attenzione sulle aree valorizzate e da valorizzare.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !56

Page 57: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Sensibili quindi all’argomento abbiamo realizzato questo breve articolo che ci ha permesso di lavorare insieme rispettando le regole del gruppo e provando a individuare i comportamenti convenienti da porre in atto per sostenere la nostra vita unitamente all’ambiente.

AMBIENTE E VITA

Con un serio dibattito dell’argomento unitamente alla ricerca delle teorie e significati, tutti possiamo arrivare a comprendere che l’aspetto della sostenibilità riguarda soprattutto le azioni che dovrebbero essere intraprese da tutte le persone per fare in modo che le generazioni future possano avere livelli di vita, di consumi, di ricchezza, di occupazione e di benessere, paragonabili a quelli che abbiamo ora noi. Infatti, la sostenibilità ambientale considera le conseguenze sociali ed ecologiche delle attività umane comprendendo nel territorio gli aspetti sociali, culturali e quelli legati alla salute in particolare. Devono essere integrati però in un progetto di vita sostenibile anche gli aspetti economici, legati alle attività umane che ci consentono di avere un buon tenore di vita che ci appare “sostenibile ora”.

Oggi il consumo medio pro capite degli abitanti del mondo in via di sviluppo è sostenibile, ma se consideriamo l’aumento della popolazione del mondo che aspira a un alto consumo come negli stili di vita occidentali, tutto può divenire insostenibile e ciò potrebbe far nascere degli attriti sociali. La sfida per la sostenibilità è di armonizzare la gestione dei nostri consumi mantenendo il tenore di vita del nostro paese senza intaccare ulteriormente le risorse disponibili e quindi l'impatto ambientale.

Un nuovo concetto dell’economia verde considera il miglioramento del benessere umano, evitando i rischi ambientali e danni ecologici che lasceremmo alle generazioni future.

Infatti, con un’economia verde possono essere creati nuovi posti di lavoro che nel tempo possono superare le perdite di posti di lavoro impiegati nell’economia tradizionale. L’obiettivo è dunque quello di generare la nostra comune ricchezza e contribuire a eliminare la povertà, per esempio con le relative attività per la manutenzione.

Da questa esperienza quindi abbiamo noi tutti compreso come dobbiamo rispettare l’ambiente e integrare le attività dell’uomo non solo a parole, ma nel ricordare che l’ambiente è patrimonio di tutti, conservarlo e cercare di migliorarlo.

Nelle attività svolte, nelle uscite per le vie del nostro paese, forse uno dei castelli medioevali più veri e caratteristici, abbiamo visto un marino un po’ ferita. Strutture dismesse, qualche siringa nella villa desideri, pochi spazi per tirare calci a un pallone. Cosa fare nei pomeriggi invernali quando a volte si allenta la tensione dei compiti e gli impegni sportivi non ci vedono correre qua e là tra palestre e libri?

Un cinema ? non c’è.

Allora ok per una passeggiata su e giù per il corso. Molti negozi hanno però abbassato la serranda definitivamente e se alziamo lo sguardo vediamo anche tante finestre chiuse. Sembra quasi un paese che si avvia a essere fantasma di quello che era!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !57

Page 58: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Pensiamo allora che se le scuole fossero aperte anche tutti i pomeriggi, diventerebbero centri di aggregazione, magari potremmo fare teatro o avvincenti partite di pallavolo nei campi inaugurati da poco nella nostra scuola.

Ma una Città sostenibile come deve essere e come possiamo noi, appena quattordicenni, sentirci interpreti in questa micro rivoluzione che sentiamo di voler fare per la nostra Marino?

Siamo pronti a prenderci cura degli spazi urbani.

Idea! Perché’ non dare in affidamento per senso civico direttamente ai cittadini spazi verdi per prendersi cura delle aiuole, delle fontane, delle scalinate?

Si potrebbe dotare la nostra Città di Marino di un’estesa zona pedonale in cui le biciclette, magari elettriche e con la pedalata assistita, tenuto conto delle numerose salite che ci sono a Marino, vengono utilizzate/noleggiate a bassissimo prezzo e la cui manutenzione potrebbe dare lavoro a molti giovani locali, evitando la loro fuoriuscita verso Roma. Come fanno in Trentino ! In particolare nella Città di Rovereto.

Ci guadagneremmo riducendo i consumi energetici e miglioreremmo l’ambiente.

Per frequentare di Marino una città superiore si deve rendere piacevole e soprattutto vanno attirati i visitatori che dovrebbero arrivare perché sanno che sarà piacevole e troveranno semplicemente attrazioni.

Passeggiando per i vicoli di Marino vediamo le vecchie cantine chiuse.

E se qualcuno le valorizzasse favorendo nuove attività artigianali e manifatturiere ?... Ciò sarebbe utile a tanti di noi giovani che scelgono il Liceo Artistico o Alberghiero dopo la Scuola Media, le uniche scelte localmente esistenti !

Potrebbero forse essere sviluppate attività Universitarie, che potrebbero poi sviluppare a loro volta le attività sociali locali, le attività ricettive-alberghiere e tutto potrebbe rianimarsi come a quei tempi passati ai quali si riferivano i nostri Nonni, in cui tutto sembrava funzionare. Il Vino prodotto dai marinesi era richiesto e si potevano udire nei vicoli i colpi del “Mastro Bottaro” e quelli del “Mastro Ferraiolo”; c’erano i meccanici impegnati per la manutenzione delle apparecchiature utilizzate nelle Cantine delle varie famiglie e c’era il vociare dei turisti nelle tipiche “fraschette” ora scomparse a Marino.

Ma guarda un po’ ! Proprio come hanno preso a fare ad Ariccia da poco tempo.

Ora molte di queste vecchie attività non ci sono più. Ma abbiamo notato in alcuni viaggi d’istruzione che negli altri paesi vengono valorizzate, (pensiamo alla fabbricazione della carta antica), sia le antiche e sia le altre nuove attività artigianali poiché quelle industriali non sono sufficienti per un buon tenore di vita degli abitanti di un piccolo comune come il nostro.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !58

Page 59: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Se le attività artigianali fossero favorite nel nostro centro storico, i vicoli sarebbero più belli e pieni di vita attiva e le persone li abiterebbero felicemente e potrebbero offrire servizi e prodotti messi a disposizione dal loro semplice talento artigianale.

Proprio come quelli che abbiamo ammirato quando siamo andati al campo scuola in Trentino dove abbiamo notato che ognuno sembrava avere qualche attivita’ incastrata in quelle degli altri. Ognuno sembrava utile all’organizzazione della vita di tutti i giorni, molto basata su un forte rispetto dell’ambiente. È stato davvero sorprendente vedere come con molta intelligenza e semplicità l’ambiente e le attività degli uomini vivono in completa armonia, con città pulite senza il fastidio dei cassonetti sporchi e rotti, con i quali noi ormai conviviamo, senza sprechi energetici, con un grande utilizzo dell’energia termica, fotovoltaica e addirittura di quella prodotta dal vento.

E cosa dire di una vera e utile biblioteca per tutti da tenere aperta nella nostra Città, dove leggere, poterci incontrare, confrontare e apprezzarci per volerci bene tutti?

Allora prendiamoci tutti cura della nostra Città: apprezziamo e utilizziamo il nostro bosco per renderlo fruibile con attrazioni; riduciamo i consumi; ripariamo i nostri oggetti per evitare “l’usa e getta”; ricicliamo gli scarti.

Qualcuno di noi è andato al supermercato e ha visto che i prodotti avvolti in più confezioni producono una quantità maggiore di rifiuto. Allora abbiamo convinto le nostre mamme a non esagerare negli acquisti di prodotti che sono trasportati da lontano e preferire quelli a “km Zero”, o riutilizzare vecchi indumenti al posto della carta super assorbente utilizzando per la casa qualche “panno” da scartare come pezza per pulire .

Altri di noi sono andati nel bosco. Che differenza con quello del Trentino ! E non significa nulla che il trentino sia una regione a statuto speciale. In quei boschi abbiamo passeggiato sentendo il profumo dell’eucalipto, ascoltando il cinguettio degli uccelli e notando che non c’era immondizia e accatastamenti di calcinacci e nemmeno un pezzetto di carta. A Marino durante il percorso, abbiamo incontrato qualche bottiglia di plastica e di vetro e oggetti abbandonati.

Al lavoro allora! Mettiamo nelle nostre aule due cestini, uno per la carta e uno per la plastica e vetro….ma non facciamo poi tutt’uno!

Noi ce la metteremo tutta! Chiediamo solo di vedere la nostra Città di Marino più verde, con le attività dei suoi abitanti, e quindi in futuro anche le nostre, valorizzate e poterci permettere di vivere e lavorare nel centro storico rendendolo un bel salotto medioevale, che interessi proprio a tutti, in completa armonia con il nostro ambiente proteggendolo dalla lenta agonia, che tutti, ma proprio tutti insieme, nessuno escluso, dovremmo evitare.

Intanto impariamo un buon mestiere per il futuro e perché’ no, cominciamo a costruire un pannello solare termico? Non sembra poi così difficile !

Un progetto Solare Termico

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !59

Page 60: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

In questa fase del progetto la Prof.ssa di Scienze ci ha spiegato i concetti di sviluppo sostenibile e fonti rinnovabili attraverso la visione di video e immagini che hanno portato a momenti di dibattito e riflessione. Abbiamo appreso che i due termini sono strettamente correlati, infatti una gestione più attenta di tutte le ricchezze della terra è un comportamento che tutti dovrebbero assumere in modo che queste abbiano il tempo di rinnovarsi o di riprodursi.

In altre parole, lo sviluppo è sostenibile se soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future. In realtà il consumismo, l’incremento della popolazione e dei bisogni stanno portando all’esaurimento delle risorse, per cui per modificare questa situazione si può intervenire sugli stili di vita, evitando gli sprechi.

Ma questo non basta. Per garantire ancora per molti secoli la sopravvivenza del nostro pianeta, a nostro giudizio, c'è bisogno infatti di una decisa azione di tutti i governi del mondo in campo energetico, unita a un maggiore equilibrio tra nord e sud del mondo. È necessario, ad esempio, imporre un rapido passaggio da fonti energetiche non rinnovabili e produttrici di rifiuti pericolosi (carbone, petrolio), a energie rinnovabili e pulite, come l'utilizzazione diretta dell'energia solare, eolica (del vento), idrica (dell’acqua), delle maree. Il ruolo fondamentale delle fonti rinnovabili è fornire l’energia elettrica e termica necessaria ai nostri consumi senza prosciugare le risorse ambientali. Ad esempio, la radiazione solare è stata sfruttata dall’uomo fin dall’origine dei tempi per scaldare l’ambiente e nell’agricoltura. Il primo passo per utilizzare il calore del sole è costituito dalla “raccolta” che oggi prevede l’utilizzo di diversi sistemi tra cui i collettori termici o più semplicemente “pannelli solari”. Il primo pannello solare per scaldare l'acqua fu costruito nel diciottesimo secolo da uno scienziato svizzero. Si trattava di una semplice scatola di legno con un vetro nella parte esposta al sole e la base di colore nero, capace di assorbire la radiazione solare e di intrappolarla nella scatola stessa grazie a un locale "effetto serra" e alla scarsa dispersione, dovuta alle caratteristiche termiche isolanti del legno. Per convertire il più possibile in calore l'energia solare, i pannelli devono essere neri. Anche sul nostro territorio sono in aumento le nuove costruzioni con pannelli solari installati sui tetti, anche di fronte alla nostra scuola ci sono solo due edifici muniti di queste strutture. Questo nel tempo avrà effetti positivi sulla protezione del nostro territorio per due importanti motivi: prima di tutta è ridotto l’inquinamento dell’aria, poiché i pannelli solari riducono l’emissione di anidride carbonica. Inoltre c’è un risparmio energetico a carico delle strutture che utilizzano questi sistemi energetici. La nostra speranza è che nel territorio di Marino le autorità spingano l’istallazione dei panelli solari sulle case, le scuole, gli uffici etc. al fine di migliorare la qualità di vita nel nostro comune.

A scopo dimostrativo abbiamo realizzato un pannello solare termico.

Come costruire un pannello solare

Materiale occorrente: n.2 bottiglie di plastica, scatola di cartone, tubicino di plastica, nastro adesivo, tempera nera, forbici.

Procedimento

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !60

Page 61: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Praticare sulle due bottiglie di plastica un foro al di sopra del fondo, e su due lati del coperchio della scatola.

Praticare una fessura (fig.1) e poi colorare l’interno e l’esterno della scatola con la tempera nera (fig.2).

Prendere il tubo di plastica e inserire una estremità nel foro di una delle bottiglia utilizzando il nastro adesivo; l’altra estremità del tubo viene fissata con il nastro adesivo al collo della seconda bottiglia (fig.3).

! ! !

fig. 1 fig.2 fig.3

Inserire poi la prima bottiglia e il tubo nella scatola, mentre la seconda bottiglia viene adagiata su un supporto di cartone esterno alla scatola (fig.4). L scatola viene sigillata con nastro adesivo ed il pannello solare è pronto all’utilizzo (fig.5).

!

! !

fig.4 fig.5

Una volta realizzato il pannello solare avviene il funzionamento: s’introduce dell’acqua fredda nella bottiglia esterna e si pone il pannello solare al sole per circa due ore. Trascorso tale tempo l’acqua risulta defluita. Nella bottiglia all’interno della scatola l’acqua sarà calda.

E fu così che anche noi “reinventammo” l’acqua calda, ma dal sole !

!Classe Terza B Sede “ Ungaretti “

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !61

Page 62: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

���

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !62

Page 63: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

���CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !63

Page 64: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

���

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !64

Page 65: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

���

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !65

Page 66: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

���

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !66

Page 67: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Il Teatro Golden !In apparenza, il Teatro-Golden sembra solo un teatro... Ma non è così. È un posto dove divertirsi, eseguendo un’infinità di attività. C’è un vasto assortimento: si può scegliere tra corsi di danza, corsi di canto, corsi di recitazione, corsi di pianoforte e altri strumenti.... Nel Teatro Golden ci sentiamo tutti una famiglia. Il fondatore e direttore del Teatro Golden di Roma è Andrea Maia, che ha permesso di realizzare il sogno di molti ragazzi e ragazze: svolgere un’attività con insegnanti professionisti. Al Golden, o Golden Star Academy, si realizzano saggi per far vedere ai genitori degli alunni o ad aspiranti allievi quello che i ragazzi di tutte le età hanno appreso durante l’anno ma anche per divertirsi in compagnia. Ho realizzato un’intervista alla mia maestra di pianoforte Lorella. Come sei riuscita ad ottenere un posto di lavoro al Golden? Conoscevo Andrea Maia, il quale mi ha chiesto la disponibilità per impartire lezioni di pianoforte presso il suo teatro. I miei precedenti impegni di insegnamento hanno ostacolato per il 1° anno la mia presenza, ma a partire dal 2° anno ho saputo gestire il mio tempo ed inserire il mio impegno nel Golden, che ormai dura da 4 anni. Da quanti anni pratichi il pianoforte? Ho iniziato le mie lezioni di pianoforte all’età di 6 anni. Quando ero piccola, i miei genitori, mi portavano ai concerti, a casa ascoltavo molta musica classica. Fino a che, assistendo a un concerto di pianoforte eseguito da una pianista donna, mi convinsi che da grande volevo fare la pianista. Era questo il tuo sogno nel cassetto? Si. Quando avevo 4 o 5 anni, ogni volta che andavo a casa di amici che avevano il pianoforte, trascorrevo il tempo davanti a questo strumento e provavo una sensazione di felicità, dimostrando una spiccata attrazione verso questo strumento. Ringrazio la maestra Lorella per avermi dedicato parte del suo tempo prezioso. Il Teatro Golden non è solo un piccolo teatro situato nel centro del quartiere San Giovanni di Roma, ma è anche un posto dove sfogarsi, dove ci si può rifugiare quando ci si sente soli…ma è anche il posto di chi sa, crede e pensa che il Golden sia una sua seconda casa, dove ci sono persone che ti vogliono bene…!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !67

Page 68: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Di Irene Cociorva 1D – IC Mastroianni

La magia di Villa Celimontana !Villa Celimontana si trova sulla sommità del famoso colle Celio. Il suo ingresso monumentale si trova sulla sulla via della Navicella, poco distante dall’omonima fontana dalla quale prende il nome la via. A fianco dell’ ingresso si trova la bellissima Basilica di Santa Maria in Domnica, uno dei primi templi cristiani della Capitale. L’ attuale Villa Celimontana è quanto rimane dell’originario giardino della famiglia Mattei al Celio. Fu costruito negli ultimi decenni del XVI secolo. Successivamente subì molteplici trasformazioni che ne modificarono completamente l’aspetto. Ciriaco Mattei acquistò la vigna che ricopriva i fianchi della collina per trasformarla in una villa con un giardino ricco di statue e di fontane impegnando molti architetti ed artisti. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1926 la palazzina Mattei venne consegnata alla Regia della Società Geografica Italiana mentre il parco fu destinato al pubblico. Nel 1928 venne aperto alla cittadinanza. La villa contiene numerosi reperti di varie epoche ed origini, fra questi l’obelisco egizio di Ramsete II, popolarmente detto lo “spiedino”, e i resti di una basilica romana (basilica Hilariana). Molti reperti furono ceduti ai Musei Vaticani; alcune fontane (opera di Gian Lorenzo Bernini) purtroppo andarono distrutte. L’attuale ingresso principale non è l’originale, si trovava invece a Nord, sulla piazza di S. Giovanni e Paolo. Superato il magnifico portone si arriva , attraverso un breve vialetto sul piazzale nel quale è situata l’antica villa che oggi è la sede della Società Geografica Italiana. Il parco è un museo verde, contiene rare specie arboree, viali accoglienti ombreggiati da alberi d’alloro, palme e resti di colonne romane. Ci sono fontane rotonde con giganteschi pesci rossi e neri situate all’incrocio di vialetti di ghiaia. In fondo alla villa si apre a sorpresa un grande parco giochi con scivoli, altalene e piste ciclabili. A fianco ai giochi spesso si trovano due carretti trainati da teneri pony che conducono i bambini in giro per il parco. Ogni estate a Villa Celimontana, nello splendido scenario notturno, si organizza un prestigioso Festival di musica jazz. Se dovessi usare un aggettivo per descrivere Villa Celimontana userei “magica”… Questo parco ha accompagnato molti momenti della mia infanzia e in qualche modo mi appartiene. E’ qui che per la prima volta sono caduto sbucciandomi un ginocchio, ed è qui che le mie lacrime poi si sono sempre trasformate in un sorriso! !CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !68

Page 69: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Gabriele D’Ascanio classe IB - IC Mastroianni

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !69

Page 70: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Il ritrovo Re di Roma !La piazza Re di Roma si trova nel nono municipio di Roma nel quartiere dell’Appio

Latino. E’ stata dedicata ai Sette re di Roma. Ha nel suo centro un piccolo parco che è

punto di ritrovo per molti bambini che lì giocano. Attorno ad esso ci sono tanti tipi di

negozi molto frequentati.

La piazza è frequentata da molte persone che lì trovano tutto ciò che potrebbe servire

per la vita di tutti i giorni. Secondo me Piazza Re di Roma potrebbe essere una zona

elegante dell'Appia: lì c'è un monumento di arte moderna, soprannominato dagli

abitanti del quartiere "I sei falli", che è stato istallato da pochi anni.

Purtroppo quest' opera d'arte moderna è ricoperta da tante scritte dei writers e per

questo rappresenta il degrado della piazza a cui si aggiungono le panchine sfondate.

Il quartiere è punto di ritrovo per molti: questa piazza che si trova lungo la via Appia

è molto visitata, ma non a tutti fa piacere il piccolo parco giochi situato nel suo centro

perchè risulta molto rumoroso per via di tutti i bambini che giocano e per tutte le

macchine che passano. Secondo me, invece è una bella piazza, anche perché ci passo

molto tempo soprattutto con la mia famiglia.

 

Martina Occhiodoro 1B – IC Mastroianni

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !70

Page 71: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Teatro dell’Opera: un sogno che si realizza

!Frequento la scuola del Teatro dell’Opera che si trova in via Ozieri nel quartiere di

San Giovanni.

Arrivato a Roma con i miei genitori partecipai alle audizioni per entrare a far parte al

Teatro dell’Opera. Quando mi diedero la notizia che ero stato preso, non vedevo l’ora

di fare la prima lezione di danza classica. Il primo giorno, appena arrivato, provai una

forte emozione. Stavo camminando sulla storia... Roma, mi accolse molto bene, tutti

erano gentili con me tanto che oggi la considero la mia nuova città.

La scuola di danza è molto accogliente, ci sono tante regole da rispettare, la più

importante è l’educazione.

Tre settimane fa mi consegnarono la tuta con lo stemma del Teatro dell’Opera di

Roma e due mesi fa mi selezionarono per lo spettacolo “ Il lago dei cigni”, fu molto

bello e provai un’esperienza indimenticabile , capii veramente la vita del ballerino.

Subito dopo i miei insegnanti mi dissero che, sarebbe venuta la Rai e mi avrebbero

fatto una piccola intervista mandata in onda durante il programma “ Il nostro pane

quotidiano”. La cosa che più mi ha emozionato è stato l’essere apprezzato da Carla

Fracci, una ballerina bravissima della Scala di Milano.

Adoro la danza, spero di farla per tutta la vita e di continuare questa professione qui

al Teatro dell’Opera di Roma, la mia nuova famiglia.

!!

Vincenzo Mola 1D - IC MATROIANNI

!CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !71

Page 72: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Scuola di danza Teatro dell’opera di Roma

La Scuola di Danza professionale del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Laura Comi, è stata istituita nel 1928 ed è una delle più antiche e prestigiose scuole italiane. Si trova in via Ozieri 8, in un suggestivo villino ubicato in una via appartata e tranquilla a ridosso dell’Acquedotto Felice (realizzato durante il pontificato di Papa Sisto V) che imprime alla Scuola un aspetto storico e particolare. Questa atmosfera d’altri tempi la rende unica e affascinante. Luchino Visconti, nel 1951, la scelse come sede per girarvi alcune scene del film “Bellissima” con Anna Magnani. La Scuola per la sua finalità è da sempre impegnata, attraverso una rigorosa selezione, a preparare ragazzi che intendono avviarsi alla professione del danzatore, con ammissioni annue di ragazzi provenienti da tutta Italia e non solo. Al termine del percorso formativo che dura 8 anni, si consegue il diploma all’esercizio professionale. La frequenza è quotidiana e obbligatoria, ogni anno gli allievi devono superare un esame di fine anno per poter accedere al corso successivo. La Scuola offre agli allievi la possibilità di partecipare, sin da giovanissimi, agli spettacoli di opere e balletti della stagione del Teatro dell’Opera, ed esprimersi quindi fin dai primi anni di studio sul palcoscenico venendo a contatto con il mondo del lavoro, i ragazzi scelti infatti vengono messi in regola con contratto di lavoro e stipendiati. Maria Filomena Arcuri calabrese di Nocara (CS) età 14 anni Chi o che cosa ti ha spinta ad entrare in questa Scuola? Il fatto di poter realizzare un sogno che coltivavo fin da bambina. A quanti anni hai iniziato a fare danza? A 9 anni. Cosa vorresti fare raggiunto il diploma? La ballerina professionista. Cosa provi quando danzi? Mi sento libera come una farfalla. Erika Mezzapesa marchigiana di Frontone (PU) età 13 anni !Chi o che cosa ti ha spinta ad entrare in questa Scuola?

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !72

Page 73: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Venendo da una Scuola di provincia, la Scuola del Teatro dell’Opera mi avrebbe offerto un’opportunità migliore. A quanti anni hai iniziato a fare danza? Ho iniziato a 5 anni. Cosa vorresti fare raggiunto il diploma? La ballerina professionista di danza contemporanea. Cosa provi quando danzi? La danza per me è libertà, ogni volta che danzo mi sembra di volare e di sentirmi leggera; per me la danza è tutto anche se è un percorso molto faticoso, ogni giorno non vedo l’ora di iniziare la lezione per continuare a perseguire il mio sogno più grande e la mia passione. Marcella Della Virginia mamma di Erika allieva della Scuola Come vive lei da mamma questa passione di sua figlia? Affrontiamo la giornata con molte difficoltà e soprattutto sacrifici, sia economici che fisici. Quando è entrata sua figlia e come è stato il primo anno? All’inizio quando Erika ha superato l’audizione è stata una gioia, poi mi sono resa conto che quella di mia figlia non era la vita di un’adolescente. Cosa ha mai detto a sua figlia della vita che conduce? Tante volte le ho detto di tornare a casa, ma guardando nei suoi occhi capivo che quello che le stavo chiedendo era un’assurdità perché i suoi occhi brillavano.

! !!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !73

Page 74: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

di Martina Oddera, Antonio Manganiello, Gaspare Li Mandri, Nicola Di Vico

Una giornata al don Orione !Nel quartiere Appio Latino di Roma nella Parrocchia Ognissanti si trova uno dei più antichi Oratori della città (Fondato da Don Orione nel 1908) Il don Orione, lo chiameremo così quasi amichevolmente. E’ un luogo dove si prega, si fa assistenza grazie ai volontari, si fanno attività formative e ci si diverte con ogni forma di sport: calcio, calcetto, basket, tennis e ci si diverte moltissimo. Don Graziano, il viceparroco è sempre attento e scrupoloso affinché tutto vada per il verso giusto ed i ragazzi imparino il rispetto delle persone e delle cose e la lealtà dei comportamenti. !Frequento il Don Orione ogni martedì e sabato insieme ai miei amici, in un corso di tennis tenuto dall’ istruttrice di nome Irene che è una ragazza molto giovane, competente e simpatica! Da una porticina dietro i campi si può vedere il piazzale dell’oratorio della chiesa “Ognissanti” in cui i bambini si divertono giocando a calcio ed a basket. Nel don Orione c’è anche uno spazio dedicato agli anziani, nel quale questi ultimi possono distrarsi giocando a carte e a bocce e ricordare i tempi passati. !Il Don Orione è anche un teatro e molto tempo prima un cinema dove il mio papà andava spesso con i suoi genitori. Si fanno spesso manifestazioni e rappresentazioni benefiche per aiutare chi è più in difficoltà e meno fortunato. !Invito tutti a passare una giornata al don Orione insieme a tanti amici, se volete vi accompagno ! !!

Benedetta Di Massimo 1 B – IC Mastroianni

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !74

Page 75: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Villa Fiorelli: una villa per tutti !

Villa Fiorelli, già denominata Vigna Costantini, è un piccolo e signorile parco che si trova nel quartiere Tuscolano, nel territorio del Municipio Roma IX. L'area oggi destinata a parco faceva parte di una proprietà privata appartenente ai conti Costantini già alla fine del XVIII secolo. Il primo insediamento documentato nell'area fu un edificio rustico di proprietà del conte Vincenzo Costantini, citato nel Catasto gregoriano del 1818. Nel 1848, la proprietà passò alla figlia, Teresa Costantini, sposa di Luigi Fiorelli, che l'ingrandì con l'acquisto di un'ulteriore, limitata porzione di terreno. Nella pianta di fine Ottocento la villa ha la classica struttura della proprietà rurale, con il casino padronale inserito entro un'area circolare e terreni agricoli sviluppati a raggiera attorno al nucleo centrale. Quando il figlio, Raffaele Fiorelli, morì nel 1903, i terreni e gli annessi fabbricati furono ereditati dalla sorella Caterina che, sei anni più tardi, li vendette a privati. Con il decreto prefettizio del 29 giugno 1922, l'area fu espropriata per avviare la prevista edificazione del quartiere di "case economiche". Lo spazio verde della zona risultò così irrimediabilmente dimezzato. Nel luglio 1930 il Governatorato della Capitale acquisì i terreni residui della proprietà Fiorelli, con il vincolo esclusivo di destinazione a parco pubblico a uso del quartiere. Nel settembre dello stesso anno il casino padronale e gli edifici esistenti nel parco, a causa del loro pessimo stato di conservazione, furono abbattuti. L'area fu dunque trasformata, su progetto di Raffaele de Vico in una piazza - giardino: quando fu aperta al pubblico nel 1931, degli edifici originari non rimanevano che un piccolo rustico e il piano interrato della proprietà che servì quale rifugio antiaereo nel corso del secondo conflitto mondiale. Alla fine del 2003 sono stati avviati interventi di restauro del parco mirati a riproporre fedelmente l'antica immagine del giardino ottocentesco. Fra le piante presenti nel parco si notano pini, cipressi, pioppi, lecci, noci, carrubi, pruni e gingko biloba. La nuova Villa Fiorelli è stata inaugurata il 2 dicembre 2004. Una lapide, posta al centro del parco nel 1982, ricorda come nel 1849 il Generale Giuseppe Garibaldi, ospitato dai Fiorelli perché fieri antipapali e repubblicani della prima ora, vi fece abbeverare il suo cavallo e si riorganizzò con i suoi fedelissimi partendo poi dalle proprietà dei Fiorelli alla volta di Venezia, perché in fuga da Roma dopo la caduta della Repubblica Romana. !

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !75

Page 76: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

! !Villa Fiorelli è un luogo di incontro con gli amici, ma potrebbe essere l'inizio di una passeggiata con i compagni o con la mia famiglia. Abbiamo intervistato diversi ragazzi che frequentano questo parco e ciò che li accomuna è l’idea di divertimento ed emozione che provano a Villa Fiorelli. Racconta Megan Gleason di 11 anni: “Nel centro di Villa Fiorelli c’è uno spazio attrezzato con giochi per bambini dove ho trascorso molti pomeriggi dopo la scuola quando andavo in seconda e terza elementare. Ci sono altalene, molle e scivoli ma il gioco che mi piaceva di più è una costruzione in legno su cui bisogna tirarsi su con una corda per arrivare ad un percorso fatto di ponti di corda sospesi e di tunnel.. Da piccola spesso mi nascondevo proprio in uno di questi tunnel per non farmi trovare dalla mamma. Ho dei bellissimi ricordi di questo parco e per me è senz’altro il luogo dove il divertimento è assicurato” Riccardo Sardella dice: “Villa Fiorelli rappresenta il mio parco giochi di sempre. Mia madre racconta che fin da quando stavo in carrozzina e mi portava a passeggio nella villa per farmi stare insieme ai bambini. Era soprattutto un modo per farmi respirare un po' più di aria pulita. All'inizio, quindi, i bambini li guardavo giocare, poi con il crescere ho cominciato a giocare insieme a loro. Prima giocavo da solo sullo scivolo, poi sull'altalena e a poco a poco ho cominciato a socializzare con gli altri bimbi del parco. All'inizio utilizzando solo quello che la villa offriva, scivoli, altalene e qualche gioco a dondolo. Oggi basta un pallone per divertirmi con gli amici” E Luca Abratis aggiunge: “ Villa Fiorelli rappresenta un pezzo della nostra vita ,perchè vi siamo cresciuti e gran parte del tempo libero lo passiamo ancora li. Villa Fiorelli rimarrà sempre nel nostro cuore perchè sono posti che difficilmente si dimenticano!” Andrea Ramoni ricorda: “ Io rimango affezionato a questo parco dove ci andavo da piccolino a giocare e dove anche oggi torno con il mio cane, Fulmine…ed ogni volta che sono lì cedo alla tentazione di andare sullo scivolo come quando ero piccolo!”

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !76

Page 77: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Una ragazzina di 10 anni che frequenta la 5° elementare alla scuola elementare Armando Diaz dice: “Per me Villa Fiorelli non è un semplice parco ma un posto bellissimo all’aperto che può piacere a persone di tutte l’età, bambini,ragazzi, adulti e persino anziani. Mi piace arrampicarmi su un olivo vicino a tre cipressi in un’ aiuola. Quando vengo a Villa Fiorelli vedo tutti i miei amici, in bici,sullo skate,con le scarpe con le rotelle, sul monopattino….Andare a villa è una buona scusa quando i tuoi genitori ti invitano ad uscire all’aperto anziché stare davanti alla Tv o alla Play” Gabriel Nazzaro conclude dicendo : “Io apporterei dei miglioramenti come, ad esempio, una pista ciclabile, una piccola pista di pattinaggio e pianterei altri alberi per renderla più verde. Per realizzare questi lavori dovremmo unirci tutti noi compagni di scuola e inviare una richiesta al municipio, sperando che venga accolta.” !Purtroppo però ci sono anche dei problemi a Villa Fiorelli, che è già stata ristrutturata varie volte ma i problemi persistono e i soldi mancano. Spesso nelle aiuole i bambini inciampano a causa della presenza di una rete verde che serve a non far creare il fango con la pioggia ma con il tempo la terra si sposta, l’acqua fa scivolare via la terra e queste reti vengono allo scoperto, si dovrebbero comprare grossi sacchi di terra e ricoprire tutte le reti che sono uscite allo scoperto; altre volte le aiuole dove i bambini corrono sono prive d’erba e si dovrebbero piantare anche bei fiori, mettere una piccola staccionata non molto alta che circonda le aiuole e con un piccolo cartello con su scritto: DIVIETO D’ACCESSO. ! 

!!

!!!!!!!!!!!!!CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !77

Page 78: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!di Lorenzo Nigrelli, Simone Zorzi, Rossi Fabio , Nicoletta Valtieri Laura

Rocha Silva 1B – IC Mastroianni

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !78

Page 79: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Villa Lazzaroni !Villa Lazzaroni è un importante esempio di trasformazione della fine dell’ 800.

Situata nel tratto urbano della via Appia nuova si estende per circa 54000mq.

All’epoca i lazzaroni,famiglia titolata di baronia,realizzarono questa villa come ricco

giardino padronale. Ancora oggi si possono riconoscere 4 fontane rustiche e alcune

aiuole,sistemati nei punti cruciali del sistema viario. Nel 1960 vennero costruiti un

orfanotrofio (diventato poi asilo)e una chiesa (oggi teatro). Con una permuta,sempre

in quegli anni,vennero ceduti al comune due ettari di parco al nord e venne realizzato

un muro divisorio tra le due proprietà. Nel 1979 il comune di Roma acquisì tutta

l’area e ristrutturò l’edificio padronale adibendolo a sede degli uffici della nona

circoscrizione abbattendo il muro divisorio. Oggi il parco è frequentato da bambini

attratti dai vari giochi situati in due aree della villa, giostrine, pony e un campo di

calcetto in erba dove si ritrovano tanti ragazzi che giocano. Negli ultimi anni è stato

realizzato un enorme parcheggio interno,una pista di pattinaggio e un centro

bocciofilo,i quali sono situati in fondo alla villa. Sono presenti persone di varie età

che si ritrovano in questa grande area verde,al centro di una via molto trafficata,quale

la via Appia,anche solo per sedersi su una panchina o in uno dei molteplici prati,per

godersi una bella giornata di sole o visitare manifestazioni che villa Lazzaroni offre

nei periodi primaverili ed estivi per godersi un bel film all’aperto o per fare un picnic.

!Martina Cesetti 1B - ICMastroianni

!!!CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !79

Page 80: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Piazza della Rotonda, una piazza senza tempo

Piazza della Rotonda è una piazza molto importante

e famosa in tutto il mondo, situata nel centro

storico di Roma. Meta ambita e destinazione

prescelta da turisti che vi arrivano da ogni angolo

del mondo, deve il suo nome al celebre monumento

che la domina : il Pantheon .

Attraversarla significa viaggiare nel tempo

percorrendo almeno 2000 anni di storia . Arrivando

da via della Palombella ci si imbatte subito nel più

vecchio, ovvero il Pantheon che vide la luce nella sua prima versione addirittura nel 25 aC. E’ un

monumento con una lunga storia, nato come tempio pagano, è stato trasformato in chiesa dopo 700

anni e quindi è diventato luogo sacro dedicato ad accogliere le spoglie di personaggi celebri e di re

e regine. Andando avanti, camminando su di un marciapiede millenario, si arriva alla vecchietta

della piazza, la Fontana di Giacomo della Porta costruita nel 1575, arricchita nel 1711 con un

piccolo ma delizioso obelisco. E’ incredibile passare la sera in questa piazza, quando finalmente i

turisti spariscono nei ristoranti , la luce lascia il posto al crepuscolo e ci si può facilmente lasciare

andare sentendo di essere in un luogo senza tempo, dove sono passate le prime auto, le carrozze con

i nobili a bordo e magari anche le bighe dei nostri onorati antenati.

Continuando il giro si arriva al quattrocentesco e celeberrimo Albergo del Sole, che ha accolto

poeti, musicisti ed anche alcuni poco di buono . Leggere la dedica a Ludovico Ariosto è un invito ad

immaginare quando stanco, ma felice, non vedeva l’ora di sedersi al tavolo della locanda e gustarsi

i prelibati manicaretti. E’ possibile essere colto dalla curiosità di sapere cosa avrà sognato Pietro

Mascagni che vi ha dormito la vigilia della prima della Cavalleria Rusticana. Certo un ricordo meno

gioioso deve averlo il Conte di Cagliostro che proprio nell’accogliente albergo fu arrestato. E

quante persone normali hanno certamente passeggiato in questa piazza! Chi l’avrà scoperta per

caso , chi l’avrà cercata per andare al mercato qualche centinaio di anni fa o chi l’avrà inseguita

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !80

Page 81: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

nelle guide o usando i più moderni ed ormai immancabili smartphone. Coppie, bambini , comitive ,

persone sole; quante storie personali l’hanno attraversata . Gioie e dolori e certamente l’incredibile

stupore di imbattersi in tale millenaria bellezza. Bello pensare a quanti ancora , anche solo per caso,

continueranno a passarci. ( IIIA Sant’Agata – IC.

Visconti)

Un nuovo superbo centro di aggregazione nel cuore dell’Urbe

XII Maius 865 AUC

Nel giorno dell’inaugurazione del suo

straordinario foro eccezionale intervista

all’Optimus Princeps.

!Ave,o Traiano, sommo imperatore di romani. Tu

sei il primo imperatore con origini provinciali;

come ha fatto un ispanico ad accedere a questa carica?

Ho intrapreso la carriera militare e, in giovane età, sono divenuto governatore della Germania

Superiore. Nell’851AUC, l’imperatore Nerva mi ha adottato, designandomi suo successore, per la

mia particolare abilità militare.

A proposito di questo, come sei riuscito nella tua gloriosa conquista della Dacia?

Innanzitutto ho saputo scegliere soldati valorosi e a me fedeli. L’esercito romano è potente e ben

organizzato. Inoltre, nei tempi che precedono le battaglie, non rimango inoperoso: faccio costruire

strade e ponti, scavare gallerie, studiare postazioni e costruire dei forti.

Perché proprio la Dacia?

Volevo mettere fine alle lotte contro i daci, un popolo barbaro e feroce ed estendere il confine

dell’impero lì dove nessuno era mai arrivato. La conquista mi ha impegnato molti anni, ma alla fine,

la potenza di Roma ha prevalso e, grazie alle ricchezze ottenute, ho potuto ricompensare i miei

soldati e rendere ancora più bella l’Urbe, con l’opera straordinaria che oggi potete ammirare.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !81

Page 82: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Il foro che oggi si inaugura è gigantesco, degno di un saggio, valoroso e colto imperatore. Parlaci di

questa grande opera.

Ho affidato l’incarico ad un grande ingegnere: Apollodoro di Damasco, che ha operato un vero e

proprio miracolo d’ingegneria, “sbancando” il tratto di collina tra Campidoglio e Quirinale; ne

abbiamo ricavato un’area enorme, che diventerà il principale spazio di aggregazione della città,

oltre che un importante centro amministrativo. Questo sarà il cuore pulsante di Roma: qui si

discuteranno le leggi, si affrancheranno gli schiavi, si svolgeranno lezioni scolastiche, si terranno le

frumentationes.

L’intera costruzione misura 300 metri di lunghezza e 185 di larghezza: sono stati collocati edifici e

spazi aperti lungo un asse longitudinale, nel rispetto della nostra tradizione. Un arco trionfale

introduce alla piazza porticata, con la mia statua equestre. Sul fondo la Basilica Ulpia, con le due

biblioteche che raccolgono volumi greci e latini; tra di esse svetta la colonna coclide che racconta,

attraverso il suo prezioso fregio, la mia più importante conquista: la Dacia.

Il Foro comprende i mercati, disposti a semicerchio, che rappresentano il cuore amministrativo

dell’Urbe, con 150 ambienti indipendenti, disposti su 5 piani.

Davvero eccezionale. Un’opera che rimarrà negli annali! Hai fatto edificare anche altre opere

pubbliche?

Sì, ho fatto costruire un complesso termale e un nuovo acquedotto detto, appunto, dell’acqua

traiana.

Imperatore Marco Ulpio Traiano, sei riuscito in un’impresa “impossibile”: sei apprezzato dal

Senato, con il quale collabori, dai provinciali per le tue origini, dai legionari per il tuo valore, dagli

intellettuali per la tua cultura. Ci riveli il segreto del tuo successo?

Probabilmente dipende dal fatto che ho sempre desiderato essere considerato e ricordato come un

benefattore dell’umanità.

(Classe I E IV Novembre – IC. Visconti)

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !82

Page 83: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Un centro di aggregazione giovanile?…La nostra scuola.

BREVE STORIA DELLA SCUOLA EMANUELE RUSPOLI

La nostra scuola fu inaugurata ad Ottobre 1876 con sede in via del

Corso , 499 che si chiamava in quell' epoca Corso Umberto.

C'erano due turni, uno al mattino e uno serale per i lavoratori; quest' ultimo cessò di funzionare nell'Anno Scolastico 1888-89 per passare ad un altro istituto.

All' inizio del 1885 venne trasferita nei locali di Via di Gesù e Maria, 28.

Nel 1876 la scuola Ruspoli era maschile e ad essa affluivano i ragazzi dai 6 ai 14 anni di età, ossia gli alunni della scuola dell' obbligo.

A tale scuola appartenevano i bambini abitanti nella zona compresa fra via del Corso, via di Ripetta ed adiacenze, l' ultimo tratto di Via Flaminia compresa tra il Ministero della Marina e il piazzale Flaminio, piazza del Popolo piazza di Spagna e vicinanze.

Nella seduta del 5 dicembre 1899, il Consiglio Comunale di Roma deliberava che alla scuola elementare posta in via di Gesù e Maria venisse dato il nome di Emanuele Ruspoli.

Il nome fu assunto effettivamente nel 1902.

!Emanuele Ruspoli : Principe, Senatore, Sindaco di Roma.

CHI ERA EMANUELE RUSPOLI ?

Il fondatore della nostra scuola valoroso soldato e buon amministrtore.

!All' ingresso della nostra scuola c' è un busto di bronzo su di una colonna di marmo grigio. Il personaggio che rappresenta è il principe Emanuele Ruspoli.

Emanuele Ruspoli (Roma 1837-1899) fu Principe di Poggio Suasa , sindaco di Roma.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !83

Page 84: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Fu volontario nell' esercito piemontese e italiano nella terza guerra di Indipendenza.

Quando Roma venne conquistata, fece parte della giunta provvisoria di governo e fu sindaco della città per il breve periodo dal 1874 al 19 Luglio 1880.

Coprì di nuovo questa carica dal 14 Novembre 1892 fino alla morte dimostrandosi abile e integerrimo amministratore. Fu un valoroso soldato e oratore fecondo; egli amò sempre la giustizia e lottò contro gli abusi e i privilegi tutelando sempre gli interessi e i diritti della gente comune.

Nel 1896 fu nominato senatore.

La nostra scuola oggi

Novità scolastiche nuovi corsi pomeridiani.

LA SCUOLA COME CENTRO DI AGGREGAZIONE ANCHE FUORI DALL'ORARIO SCOLASTICO .

Il nostro istituto offre corsi di attività educative dopo l' orario scolastico.

Soddisfatti genitori e figli!

Quest' anno, la nostra scuola offre agli alunni la possibilità di frequentare dei corsi dopo l' orario scolastico: le lezioni riguardano attività sportive ed educative, come l' insegnamento dell' inglese, di strumenti musicali e di praticare alcune discipline sportive.

Il mercoledì e il giovedì dalle ore 16:30 alle 17:30 alcuni ragazzi della società sportiva VOLLEYRÒ, insegnano palla a volo e palla a mano, un gioco a squadre come il calcio, con l' unica differenza che si usano le mani anziché i piedi.

Questi corsi , oltre a facilitare l' apprendimento di alcune attività, hanno anche il vantaggio di offrire un servizio , a costi non troppo elevati.

I genitori sono molto soddisfatti, infatti, possono utilizzare questa opportunità per avere più tempo da dedicare alle proprie esigenze e non dover correre per prendere i figli da scuola in orario, alle 16:30. Inoltre, sicuramente, contribuiscono a far muovere di più gli alunni perché i ragazzi di oggi spesso, sono molto sedentari poiché preferiscono i giochi elettronici, invece di praticare una sana attività sportiva.

Una vista mozzafiato

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !84

Page 85: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

LA STORIA DELLE ORIGINI DEL PINCIO

Il Pincio è uno dei luoghi più romantici e pittoreschi della città, del quale si gode di una vista mozzafiato su Piazza del Popolo e su tutta Roma .

Il nome Pincio deriva da un' antica famiglia romana che aveva edificato la propria villa su questo colle .

Pio VII incaricò il Valadier ad unire il colle più bello della città alla porta Flaminia e a Piazza del Popolo per creare un complesso meraviglioso.

É chiamato “Pincio” la parte di Villa Borghese compresa nelle Mura Aureliane, che congiunge la terrazza con Villa Medici .

Valadier pose proprio sulla piazza la sua residenza nella casina Valadier.

Con l' acquisto della villa da parte dello stato italiano , il Pincio venne arredato con numerosi busti che ritraggono uomini del Risorgimento e della storia italiana .

Solo tre donne vennero ritenute meritevoli: Vittoria Colonna ,Santa Caterina Da Siena e Grazia Deledda.

Nel 1922 un monumento fu eretto a Enrico Toti, eroe di guerra.

Il Pincio fu il primo giardino pubblico di Roma. Anticamente lì vi erano le ville dei nobili dell' antica Roma , tra questi vi era la famiglia dei Pincii che diede il nome al parco .

La sistemazione attuale fu voluta da Napoleone e realizzata dal Valadier.

Nell' antichità le pendici del colle erano anche luogo dedicato alle sepolture: proprio qui nelle tombe dei Domizi furono conservate le ceneri dell' imperatore Nerone.

La passeggiata del Pincio , situata tra Piazza del Popolo e Villa Medici , il Muro Torto e Villa Borghese rappresenta una vasta area verde nel cuore di Roma, dove i bambini possono divertirsi e le persone vanno a passeggiare per prendere un po' di fresco nelle giornate calde.

Questo colle immerso nel verde può contare su uno dei panorami più belli del mondo: quello della terrazza del Pincio ci è invidiato da tutti .

Ammirare dall' alto il tramonto che avvolge la cupola di San Pietro e tutti i principali monumenti che fanno grandi il nome di Roma,è uno spettacolo che toglie il fiato.

!(V A Scuola Primaria Ruspoli – IC: Visconti)

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !85

Page 86: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!!!!!!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !86

Page 87: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Meno auto per un mondo a misura di ragazzi

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

!BAMBINI LASCIATE I VIDEOGIOCHI E RIAPPROPRIAMOCI DEL VERDE.

Le classi quinte dei plessi Ruspoli e Settembrini e Gianturco hanno risposto ad un questionario, sui luoghi di incontro dei giovani nel I municipio.

Da questo, è risultato che:

Molti dei ragazzi ritengono che sia meglio avere più verde e meno macchine.

Infatti, nel centro storico, i bambini hanno parchi e piazze dove poter giocare, ma lamentano la grande quantità di auto che circolano nonostante il limite imposto dai parchi.

Alcuni si lamentano, invece a torto della poca presenza di musei e di zone di cultura adatte per fare gite culturali ed istruttive.

I ragazzi della nostra generazione passano troppo tempo a casa a giocare con i videogiochi o a vedere la TV: questo è negativo per la loro salute.

I ragazzi, non si sentono molto protetti, perché ormai le macchine hanno preso il sopravvento.

I bambini sono consapevoli che vivere in una grande città sia per questo pericoloso, e pensano che sia importante fare grande attenzione.

Noi della nostra classe la pensiamo diversamente e proponiamo ai ragazzi della nostra età di riunirsi nelle piazze dove circolano molti più pedoni e meno macchine.

Parlando invece dei musei, nella zona del centro ci sembra che non manchino le possibilità per percorsi educativi e didattici.

Anche se i ragazzi preferiscono stare a casa con videogiochi e TV.

(Classi Quinte Scuola Primaria IC: Visconti)

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !87

Page 88: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !88

Page 89: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

!

Qua e la’ per Testaccio !

Un itinerario nel cuore di Testaccio.

Salve a tutti, siamo due ragazze di quattordici anni, Francesca e Gaia. Frequentiamo il quarto ginnasio al Liceo Classico “E. Q.Visconti”. Abitiamo a Testaccio, una zona romana molto frequentata e ricca di divertimento per noi ragazzi. Testaccio costituisce il XX rione del Primo Municipio di Roma, il suo nome deriva dal “monte” sul quale sorge (mons testaceus, frutto di trentacinque metri di cocci – testae, in latino – e detriti

vari, accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al porto di Ripa grande).XX Rione: Testaccio.

Uno dei quartieri più antichi e più frequentati di Roma.

Piazza Testaccio era il cuore commerciale del rione, grazie alla presenza del grande mercato coperto, che nel 2012 è stato trasferito in Via Galvani. Il cuore sociale del Rione è costituito da Piazza Santa Maria Liberatrice, dove sorgono la chiesa di Santa Maria Liberatrice, il Teatro Vittoria ed intorno un ampio giardino alberato.

Testaccio, inoltre, è un quartiere completo sotto molti aspetti: è ben collocato rispetto al centro della città e si hanno tanti mezzi a disposizione per

raggiungere diverse destinazioni. Dal punto di vista dei servizi è molto sviluppato, poiché è ricco di supermercati, negozi, gelaterie e luoghi aperti.

Noi ragazzi trascorriamo la maggior parte del tempo in zone interessanti e ricche di intrattenimento. Un luogo assai frequentato è l’ex Mattatoio. Questo è sia un luogo di ritrovo giovanile, sia un reperto archeologico; è suddiviso in più zone: il Macro, area coperta dove si possono ammirare fantastiche mostre; c’è poi un’area dedicata ad una novità che viene particolarmente frequentata da noi come luogo di svago: la “Città dell’altra economia”, che al mattino offre la sede ad un mercato biologico e il pomeriggio diventa luogo di ritrovo e svago giovanile. Da non perdere, infine, il “Big Bamboo”, un’originale installazione di arte contemporanea, costituita da migliaia di bastoni sovrapposti, sui quali ci si può arrampicare in determinati orari. In questa ampia area è presente, inoltre, una rampa per gli skate, delle amache, sulle quali è possibile rilassarsi al sole, e, per i più piccoli, aree attrezzate con bigliardini e tavoli da ping-pong.

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !89

Page 90: CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - Una maestra – quasi a … · 2015-01-25 · Piccoli artisti della scuola primaria dell’IC “Via delle Carine” 28 ... Noi, ragazzi del centro

Il cinema ‘Greenwich’ invece, poco distante da quest’area delimitata dell’ex Mattatoio, è ugualmente un luogo di ritrovo per adulti e ragazzi. Ha delle sale poco spaziose ma delle programmazioni molto interessanti che attirano la nostra curiosità.Concludiamo dicendo che per noi è un piacere trascorrere del tempo in questa zona, poiché è ricca di servizi e di giovani con i quali possiamo scambiare idee e divertirci. Gaia Di Giulio – Francesca Lo Tito IV – Liceo ‘E.Q. Visconti’

CENTRO-PERIFERIA: andata e ritorno - maggio 2014 Pagina !90