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pag. 1 Istituto Comprensivo Statale “G. Ciscato” Via Marano, 53 - 36034 MALO (Vi) Tel. 0445/605202 Fax 0445/581418 C.F.:83003630247 C.M. VIIC80800N www.comprensivociscato.it e-mail: [email protected] ________________________________________________________________________________ Regolamento della sicurezza alunni Sicurezza e sorveglianza degli alunni durante l’orario scolastico e durante l’uscita al termine delle lezioni Approvato dal Consiglio di Istituto in data 17 aprile 2015 (delibera n° 34). Dadada Sommario PREMESSA Un contesto che promuove la salute 1.SICUREZZA E SORVEGLIANZA DEGLI ALUNNI DURANTE L’ORARIO SCOLASTICO 1. La responsabilità dei docenti 2. I collaboratori scolastici 3. Entrata e uscita 4. In caso di assenza del docente 5. Orario di lezione 6. Intervallo e vigilanza 7. Casi di uscita anticipata 8. Attività di educazione fisica 9. Aspetti ergonomici relativi allo zaino 2. SITUAZIONI POTENZIALMENTE PERICOLOSE 1. Il referente di plesso per la sicurezza 2. I docenti e i collaboratori scolastici presenti a scuola 3. Segnalazione e/o rimozione tempestiva di situazioni pericolose 4. Controllo dell’accesso di soggetti terzi 5. Divieto di accesso ai mezzi meccanici in movimento 6. Accesso e sosta dei mezzi autorizzati dal Dirigente scolastico 7. Divieto di fumo 3. SITUAZIONI DI EMERGENZA 1. Piano di emergenza e di evacuazione 2. Piano di primo soccorso 3. Registro dei controlli periodici antincendio 4. Controllo periodico cassetta di primo soccorso 4. I BISOGNI SANITARI SPECIALI 1. Premessa 2. Formazione/informazione rivolta al personale scolastico 3. Procedura per la somministrazione di farmaci salvavita e/o farmaci per patologie croniche 4. Scaletta degli interventi 5. LA MENSA SCOLASTICA 1. Il Piano di Autocontrollo 2. La cura dell’igiene 3. Le autorizzazioni sanitarie 4. Le norme di comportamento 5. Le diete speciali 6. L’esonero dalla mensa nella scuola a tempo pieno 6. LA GESTIONE DELLO SCIOPERO 1. Premessa 2. I collaboratori scolastici in caso di sciopero 3. La delega ai Fiduciari di plesso e compiti del personale presente

C.F.:83003630247 C.M. VIIC80800N ... · Registro dei controlli periodici antincendio ... CCNL del comparto scuola individua inoltre per i collaboratori scolastici mansioni di accoglienza

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Istituto Comprensivo Statale “G. Ciscato” Via Marano, 53 - 36034 MALO (Vi) – Tel. 0445/605202 Fax 0445/581418

C.F.:83003630247 C.M. VIIC80800N www.comprensivociscato.it e-mail: [email protected]

________________________________________________________________________________

Regolamento della sicurezza alunni Sicurezza e sorveglianza degli alunni durante l’orario scolastico e durante

l’uscita al termine delle lezioni

Approvato dal Consiglio di Istituto in data 17 aprile 2015 (delibera n° 34). Dadada

Sommario

PREMESSA

Un contesto che promuove la salute

1.SICUREZZA E SORVEGLIANZA DEGLI ALUNNI DURANTE L’ORARIO

SCOLASTICO

1. La responsabilità dei docenti

2. I collaboratori scolastici

3. Entrata e uscita

4. In caso di assenza del docente

5. Orario di lezione

6. Intervallo e vigilanza

7. Casi di uscita anticipata

8. Attività di educazione fisica

9. Aspetti ergonomici relativi allo zaino

2. SITUAZIONI POTENZIALMENTE PERICOLOSE

1. Il referente di plesso per la sicurezza

2. I docenti e i collaboratori scolastici presenti a scuola

3. Segnalazione e/o rimozione tempestiva di situazioni pericolose

4. Controllo dell’accesso di soggetti terzi

5. Divieto di accesso ai mezzi meccanici in movimento

6. Accesso e sosta dei mezzi autorizzati dal Dirigente scolastico

7. Divieto di fumo

3. SITUAZIONI DI EMERGENZA

1. Piano di emergenza e di evacuazione

2. Piano di primo soccorso

3. Registro dei controlli periodici antincendio

4. Controllo periodico cassetta di primo soccorso

4. I BISOGNI SANITARI SPECIALI

1. Premessa

2. Formazione/informazione rivolta al personale scolastico

3. Procedura per la somministrazione di farmaci salvavita e/o farmaci per patologie croniche

4. Scaletta degli interventi

5. LA MENSA SCOLASTICA

1. Il Piano di Autocontrollo

2. La cura dell’igiene

3. Le autorizzazioni sanitarie

4. Le norme di comportamento

5. Le diete speciali

6. L’esonero dalla mensa nella scuola a tempo pieno

6. LA GESTIONE DELLO SCIOPERO

1. Premessa

2. I collaboratori scolastici in caso di sciopero

3. La delega ai Fiduciari di plesso e compiti del personale presente

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4. Giustificazioni per l’assenza degli alunni (scuola primaria e secondaria)

7. USCITA DEGLI ALUNNI AL TERMINE DELLE LEZIONI

1. Uscita accompagnata degli alunni di scuola dell’Infanzia e delle classi I, II E III primaria

2. Uscita autonoma degli alunni di classe IV e V primaria e della scuola secondaria

A. criteri generali

B. criteri operativi

C. la richiesta di uscita autonoma e la dichiarazione dei genitori

D. istruzioni per il percorso scuola-abitazione

3. Utilizzo del trasporto scolastico

A. premessa generale

B. la giurisprudenza

C. esempi di procedura da attivare nei diversi casi

8. LE MISURE ORGANIZZATIVE DA ADOTTARE

PREMESSA Un contesto che promuove la salute

L’educazione alla sicurezza è una componente rilevante della formazione della persona e del

cittadino.Alla scuola compete attivare quelle iniziative che favoriscono una mentalità orientata alla

cultura della prevenzione e un’adesione consapevole e convinta alle norme e alle procedure corrette.

Nella comunità scolastica, il rispetto della sicurezza nasce da un atteggiamento improntato alla

responsabilità, al senso del limite, al rispetto per sè e per gli altri, alla legalità che deve radicarsi

profondamente nella persona sin dai primi anni e tradursi in comportamenti coerenti.

La scuola non si limita al solo“istruire” ma propone un“sapere agito” di conoscenze e abilità, la

graduale messa a punto di atteggiamenti e comportamenti per risolvere problemi e gestire

situazioni concrete di criticità in modo autonomo e responsabile.

Gli allievi vanno progressivamente orientati ad adottare comportamenti improntati a prudenza,

responsabilità e consapevolezza del rischio ed a diventare attivi e propositivi rispetto alle situazioni

di pericolo.Così, l’educazione alla sicurezza può diventare un’occasione significativa per la

formazione del cittadino e futuro lavoratore.

Nell’adolescenza, in particolare, per la specificità di questa fase di crescita, il rischio svolge anche

una funzione positiva ed ha un ruolo rilevante nell’espressione delle emozioni, facilita

l’approvazione dei pari, favorisce l’incremento dell’autostima, aiuta a conseguire indipendenza,

identità e maturità. Vari studi, in proposito, rilevano che la percezione che gli adolescenti hanno del

rischio spesso porta ad una sottovalutazione delle conseguenze del rischio stesso e al mancato

utilizzo di “precauzioni ragionevoli”; frequente appare, inoltre, la convinzione che le disgrazie

succedono coinvolgendo solo e sempre agli altri.

L’Istituzione scolastica, oltre agli aspetti di carattere educativo, è tenuta ad adottare una serie di

disposizioni organizzative perchè l’attività scolastica si realizzi il più possibile all’insegna della

sicurezza.

La costante e assidua sorveglianza sui minori è la prima condizione per prevenire possibili

incidenti.

A seguito dei pareri espressi dall’Avvocatura dello Stato e di diverse sentenze, le Istituzioni

Scolastiche sono tenute ad adottare precise disposizioni interne per regolamentare l’esercizio della

vigilanza, effettiva e potenziale, dei minori a essa affidati. Tali disposizioni devono tenere conto di

diversi fattori ambientali e individuali, in linea con i disposti sopra citati, ed essere supportate da

precise indicazioni organizzative.

Il presente Regolamento intende indicare procedure e modelli di comportamento per garantire

l’incolumità degli allievi durante la loro permanenza in ambito scolastico.

N.B. Tutti coloro che operano, a qualsiasi titolo, all’interno dell’Istituto Comprensivo Ciscato

di Malo sono tenuti a conoscere, rispettare e far rispettare le disposizioni contenute nel

presente Regolamento.

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1. SICUREZZA E SORVEGLIANZA DEGLI ALUNNI

DURANTE L’ORARIO SCOLASTICO

1. La responsabilità dei docenti L’obbligo di vigilanza, intesa come “sorveglianza assidua a scopo di controllo e correzione”, ha inizio con

l’affidamento del minore alla scuola (cancello della scuola per primaria e secondaria, ingresso edificio per

secondaria Monte di Malo, interno dell’edificio scolastico per la scuola dell’infanzia) fino alla riconsegna

alla famiglia.

In giurisprudenza si afferma che non valgono a escludere la responsabilità della scuola eventuali

disposizioni o consensi impartiti dalla famiglia, se non assicurano l’incolumità dell’alunno al momento della

riconsegna (per esempio la telefonata del genitore che autorizza la scuola a far uscire anticipatamente il

minore).

Il docente si libera dalla responsabilità (la cosiddetta prova liberatoria) solo se riesce a dimostrare che, pur

essendo presente, non ha comunque potuto evitare l’evento, perchè lo stesso si è manifestato in modo

imprevedibile, repentino e improvviso. Vi è quindi una presunzione di responsabilità a carico

dell’insegnante che può essere superata solo dimostrando di aver esercitato correttamente la funzione di

sorveglianza sugli alunni.

Tuttavia il grado di responsabilità attribuito al docente non è sempre uguale, ma è proporzionato alle

circostanze soggettive e oggettive nelle quali si verifica l’evento. Esso è inoltre inversamente proporzionale

all’età e al grado di maturità degli alunni. Il docente non può allontanarsi dalla classe. Quindi, l’insegnante

che abbandona gli alunni senza seri e validi motivi e senza adottare le opportune cautele è responsabile

dell’eventuale danno.

Il periodo di vigilanza non si esaurisce al tempo delle lezioni, ma si estende all’attività scolastica in genere

(ivi compresi l’intervallo, le visite didattiche, i viaggi di istruzione, le attività ricreative che si svolgono nei

locali scolastici o in quelli di pertinenza, i momenti di pausa tra una lezione e l’altra, gli spostamenti

all’interno dell’edificio, la mensa, i tempi tra le lezioni del mattino e quelle del pomeriggio se l’allievo

rimane all’interno dell’edificio scolastico). Quindi la responsabilità degli insegnanti non è limitata

all’attività didattica in senso stretto, ma riguarda l’intero periodo dell’orario scolastico in cui gli alunni si

trovano affidati al loro controllo.

Per eseguire fotocopie o reperire materiale, i docenti si rivolgono anticipatamente ai collaboratori scolastici

o suonando il campanello.

I docenti e il personale ATA sono invitati a predisporre e mettere in atto tutti gli interventi necessari sotto il

profilo organizzativo per garantire la massima sicurezza degli allievi affidati in custodia.

Il Fiduciario di plesso è delegato dal Dirigente ad affrontare in prima istanza tutte le modalità operative

relative alla organizzazione della vigilanza degli allievi presenti nel plesso.

Egli è delegato a redigere, con l'ausilio del referente di plesso per la Sicurezza, un PIANO

SORVEGLIANZA che verrà comunicato al Dirigente Scolastico per l’approvazione, con successiva

esposizione nei locali della scuola. Docenti e collaboratori scolastici fanno riferimento al Fiduciario di

plesso per qualsiasi comunicazione, informazione o richiesta relativa al servizio di vigilanza. Il Fiduciario di

plesso si coordina con il Dirigente o con i collaboratori del D.S. nel caso di momenti non ancora

proceduralizzati.

2. I collaboratori scolastici Il dovere di vigilanza, compito che fa capo in via principale al personale docente, rientra anche tra gli

obblighi spettanti ai collaboratori scolastici.

La compresenza di due o più collaboratori comporta di dovere il servizio di sorveglianza e di vigilanza al 1°

piano, nei plessi ove questo esista, e il servizio di sorveglianza vigilanza al piano terra (o rialzato)

dell’edificio scolastico per tutto il tempo di permanenza a scuola degli alunni. In particolare, si rende

necessaria la sorveglianza il più possibile attenta dei corridoi e l’accesso ai servizi igienici durante le ore di

lezione e durante l’intervallo. In accordo con il fiduciario di plesso, in caso di assenze del personale docente,

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i collaboratori scolastici hanno cura di collaborare alla sorveglianza, della classe rimasta eventualmente

scoperta per il tempo strettamente necessario.

I collaboratori scolastici, oltre a quanto previsto nelle altre parti del presente regolamento, in

relazione alla sicurezza, devono:

1. svolgere mansioni di sorveglianza degli alunni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti;

2. tenere chiuse e controllate le uscite; 3. controllare la stabilita degli arredi;

4. tenere chiuso l’armadietto del pronto soccorso;

5. custodire i materiali per la pulizia in spazio chiuso, con le chiavi collocate in luogo non accessibile

agli alunni;

6. pulire e disinfettare scrupolosamente i servizi igienici;

7. tenere asciutti i pavimenti.

8. vigilare sull’accesso di chiunque si presenti nelle varie sedi, annunciandone, se necessario, la

presenza al responsabile più prossimo o adeguato al caso (Docenti, Responsabile di plesso, Dirigente,

D.S.G.A., Ufficio di segreteria).

Il CCNL del comparto scuola individua inoltre per i collaboratori scolastici mansioni di accoglienza e

sorveglianza, intesa come “controllo assiduo e diretto a scopo cautelare”, degli alunni nei periodi

immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione.

I collaboratori scolastici devono essere facilmente individuabili e riconoscibili tramite un cartellino

identificativo personale, sulla base dell’articolo 69 del decreto legislativo n.150/2009

(Riforma della Pubblica Amministrazione). Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è

invitato a rendere esecutiva e a far rispettare tale norma.

3. Entrata e uscita L’attenzione per l’incolumità fisica dei nostri allievi deve essere tenuta continuamente viva e presente anche

nei momenti in cui maggiore può essere la confusione per il gran numero di alunni presenti, come nel caso

dell’intervallo e nei momenti dell’ingresso e uscita dalla scuola.

Per quanto riguarda l’entrata e l’uscita si richiama che la responsabilità dei docenti decorre contrattualmente

a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni e si estende, all’uscita, sino alla riconsegna del minore

presso il cancello della scuola (ingresso edificio scolastico per la Secondaria di Monte di Malo). Rimane

naturalmente nell’ambito della responsabilità del docente ogni evento che dovesse accadere entro questo

arco temporale, sia all’ingresso che all’uscita, tra la porta d’ingresso e lo spazio pubblico con termine

alle pertinenze scolastiche. A partire dai 5 minuti antecedenti l’ora di inizio delle lezioni, tutti i ragazzi vengono presi in consegna dai

docenti della prima ora. La puntualità contribuisce a ridurre ogni problema legato alla responsabilità.

Gli alunni si avviano verso l’aula preceduti dall’insegnante.

Nelle scuole dell’infanzia la responsabilità inizia dal momento in cui il genitore affida il bambino

all’insegnante o ai collaboratori scolastici, e cessa nel momento in cui il bambino viene affidato al genitore

al momento dell’uscita da scuola.

Fin dai primi giorni di scuola, il docente deve poter disporre dell’elenco delle persone delegate dai genitori

al ritiro del bambino. Dette persone devono essere di maggiore età ed inserite nel modulo appositamente

predisposto dalla scuola. Tale modulo può essere integrato o modificato in corso d’anno, su richiesta dei

genitori.

4. In caso di assenza del docente Nell’ottica del minor danno e della riduzione del rischio per i minori, in caso di assenza di un docente, e per

il tempo strettamente necessario, spetta agli insegnanti del plesso provvedere alla custodia degli alunni del

collega assente. Il servizio di vigilanza va assicurato tramite misure provvisorie quali ad esempio

l'abbinamento di due classi poco numerose oppure la ripartizione degli alunni tra le varie classi o può essere

affidato temporaneamente al collaboratore scolastico presente.

In nessun caso gli alunni vanno lasciati incustoditi, né, tanto meno, rimandati a casa da soli.

L’Istituto cerca di attivare tutte le modalità organizzative utili alla piena salvaguardia dell’integrità fisica

degli alunni.

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5. Orario di lezione Le attività didattiche devono avere effettivo inizio ed effettivo termine all'orario stabilito.

L'insegnante è sempre garante dell'adeguata sorveglianza degli alunni che anche in occasione del cambio di

attività non vanno lasciati incustoditi nemmeno per brevi periodi. In caso di breve assenza, va richiesta la

presenza in aula di un collaboratore scolastico.

Il cambio dell’ora è un momento critico per la sicurezza e va effettuato nel minor tempo possibile.

Nel cambio dell’ora, i docenti della scuola primaria e secondaria si impegnano ad essere puntuali nel

lasciare la classe e il più solleciti possibile nel raggiungere la classe di destinazione. Gli alunni rimangono in

aula mantenendo un comportamento corretto: chi ha necessità di uscire deve farne richiesta all’insegnante

entrante. In attesa dell’arrivo dell’insegnante, la porta dell’aula deve rimanere aperta e il collaboratore

scolastico deve garantire la vigilanza durante questo delicato momento.

I docenti non devono lasciare incustoditi gli alunni in punizione fuori dall’aula.

Nella scuola dell’infanzia gli spostamenti degli alunni fuori dall’aula, anche del singolo, vanno sorvegliati

dalla docente o dalle collaboratrici scolastiche.

Il docente, durante l’orario di servizio, non può allontanarsi dalla scuola per nessun motivo, neanche per un

breve intervallo di tempo, se non per causa di forza maggiore (ad esempio: prestazione di primo soccorso ad

alunno infortunato); in ogni caso, gli alunni non possono essere lasciati incustoditi, ma vanno distribuiti

nelle altre classi e l’Ufficio di segreteria deve essere subito informato del fatto e dei provvedimenti di

emergenza adottati.

Eventuali comunicazioni telefoniche, se non giustificate da urgenti ed improrogabili motivi, vanno fatte in

orario non d'insegnamento.

6. Intervallo e vigilanza Tutti i docenti sono invitati a rispettare il piano di sorveglianza e a vigilare attentamente durante

l’intervallo. La giurisprudenza ha infatti ritenuto che la mancata vigilanza durante la pausa di ricreazione

costituisce un’ipotesi di colpa grave poichè, in tale periodo, è richiesta una maggiore attenzione per la

prevedibile esuberanza degli alunni e il rischio di eventi dannosi.

Il Fiduciario di plesso, soprattutto della secondaria, è invitato a predisporre un piano giornaliero di

sostituzioni per coprire le eventuali assenze dei docenti di turno.

Si evidenzia che per prevenire possibili incidenti e per esimersi da eventuali attribuzioni di responsabilità, la

vigilanza deve essere attiva, intendendo con ciò che:

La dislocazione dei docenti deve essere diffusa a tutta l’area di pertinenza della scuola;

devono essere scoraggiati tutti gli atteggiamenti eccessivamente esuberanti, dal momento che, in

situazione di affollamento, questi facilitano il verificarsi di incidenti;

non è consentito l’uso di palloni durante la ricreazione, mentre ciò è possibile durante la pausa

mensa, qualora sia garantita la gestione diretta del gioco da parte del docente in servizio

sorveglianza che individua le modalità più adeguate;

vanno presidiati i punti critici eventualmente presenti nella struttura scolastica (es. gradinate,

muretti...)

il ritorno delle classi in atrio e nelle aule deve svolgersi secondo modalità ordinate e possibilmente

in fila.

Specifiche per la scuola dell’infanzia:

le strutture ludiche vanno presidiate

nel caso in cui un docente debba allontanarsi per giustificati motivi, (es. per prestare soccorso ad un

alunno) egli deve assicurarsi che la sezione sia adeguatamente sorvegliata dai colleghi o,

possibilmente, da un collaboratore scolastico.

7. Casi di uscita anticipata Le uscite anticipate, per assemblee sindacali o altro, rappresentano un momento da gestire con particolare

cura. Spesso in tali occasioni, infatti, si sono riscontrate criticità. In tali casi è opportuno un preventivo

accurato controllo delle firme dei genitori nella presa visione della comunicazione inviata dalla scuola alle

famiglie per l’acquisizione di tutte le firme

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A tutela del docente che ha in custodia gli alunni durante l’ora immediatamente precedente l’uscita

anticipata e che si assume la responsabilità di fare uscire gli allievi, è necessario che i libretti con le firme

vengano presentati all’insegnante stesso per un ulteriore e finale controllo prima di consentire l’uscita.

L’allievo senza la firma dei genitori potrà uscire solamente nel caso in cui il genitore stesso, o un suo

delegato, si presenti personalmente a ritirare il figlio. Altri casi non sono ammessi. L’allievo senza firma

rimane a scuola, affidato dal Fiduciario di plesso o coordinatore di classe a un docente presente o ai

collaboratori scolastici fino al termine delle lezioni.

8. Attività di educazione fisica La palestra è tra i luoghi dove si riscontra il maggior numero degli infortuni in ambito scolastico perché le

attività che vi si svolgono sono potenzialmente più pericolose delle normali attività scolastiche. I rischi

derivano principalmente dall’uso degli attrezzi e dalle attività a corpo libero.

L’azione impropria, non coordinata dinamicamente, può comportare infortunio sull’attrezzo per urto contro

il pavimento o contro parti fisse dell’impianto.

Va posta particolare attenzione alle modalità di deposito dei materiali di più grandi dimensioni, che vengono

conservati direttamente in palestra. Porte da calcetto, materassoni, pali di sostegno per le reti di pallavolo,

strutture reggi canestro da basket, ecc. sono attrezzature che devono essere saldamente ancorate, in modo da

evitare ribaltamenti.

In considerazione dell’importanza dei comportamenti degli allievi nel determinare gli infortuni che

accadono in palestra, diventa fondamentale il coinvolgimento degli insegnanti di educazione fisica, sia nella

segnalazione di situazioni di rischio e nel monitoraggio dello stato dei locali e attrezzi, sia nell’analisi degli

eventi occorsi e nell’eventuale adeguamento delle esercitazioni didattiche.

E’ opportuno quindi che i docenti di scuola primaria e secondaria:

diano spiegazioni chiare e precise, con norme operative vincolanti quando l’attività motoria comporta, per

sua natura, particolari rischi;

evitino di far eseguire esercizi o svolgere attività non confacenti alle reali e attuali capacità dei ragazzi;

utilizzino solamente attrezzi riportanti i marchi di certificazione e conformità.

E’ opportuno che i docenti della scuola dell’infanzia:

affianchino in palestra l’esperto esterno di motoria, laddove presente;

si assicurino di poter garantire la sorveglianza attiva dell’attività motoria in base al numero di alunni

si assicurino di avere il supporto dell’ins di sostegno o dell’operatore ASL in caso di presenza di bambini

certificati

REGOLE DA RISPETTARE

1) utilizzare un abbigliamento idoneo per ogni tipo di disciplina sportiva e/o attività motoria (capi comodi e

igienici - scarpe ginniche stabili protettive con suole antisdrucciolo, calzini antisdrucciolo per la scuola

dell’infanzia – ginocchiere e protezioni eventuali su indicazione del docente);

2) attendere l’arrivo del docente prima di iniziare l’attività, e lavorare solo in sua presenza, seguendo con

attenzione le indicazioni;

3) eseguire un accurato e specifico avviamento per riscaldare la muscolatura;

4) lavorare in modo ordinato utilizzando solo l’attrezzatura necessaria ed uno spazio adeguato (riporre gli

attrezzi non necessari evitando che rimangano sul terreno d’azione);

5) informare il docente sul proprio stato di salute segnalando immediatamente condizioni di malessere,

anche momentaneo;

6) evitare di affaticarsi eccessivamente attuando periodi di recupero, anche al termine delle lezioni;

7) non utilizzare le attrezzature in modo improprio (per fini diversi da quelli specifici) e senza

l’autorizzazione del docente;

8) non prendere iniziative personali;

9) non utilizzare gli spazi a disposizione con un numero di persone maggiore di quello previsto dai

regolamenti;

10) adottare le consuete norme igieniche al termine dell’attività motoria.

9. Aspetti ergonomici relativi allo zaino Un aspetto legato alla salute e alla sicurezza è anche quello relativo all’uso dello zaino.

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Ricerche effettuate in Italia riportano pesi tra i 6 e gli 8 kg alle scuole medie, con carico massimo

settimanale di 11,5 kg, superando in ogni caso i limiti proposti dalla letteratura (10-15% del peso corporeo).

I dati depongono a favore della relazione tra mal di schiena e uso dello zaino, correlato al senso di fatica e al

tempo di trasporto più che all’entità del peso, mentre non emerge un nesso con la scoliosi o altre patologie

del rachide. La variabilità dei pesi da classe a classe, da giorno a giorno ma anche tra allievi della stessa

classe indirizza verso l’opportunità di responsabilizzare insegnanti, alunni e familiari. Gli insegnanti

dovrebbero prendere in considerazione anche il fattore peso nella scelta dei testi e nell’impartire i compiti

per casa, gli allievi dovrebbero imparare a selezionare e limitare il materiale a quello strettamente funzionale

alla didattica quotidiana, con l’eventuale supervisione dei genitori. E’ opportuno che i genitori siano

informati anche sui requisiti degli zaini, preferendo quelli trasportabili su ruote. A scuola gli allievi

potrebbero essere addestrati, con la collaborazione degli insegnanti e incentivando l’attività fisica per

potenziare l’apparato muscolo scheletrico. Ove e quando possibile, è auspicabile che gli allievi possano

riporre i testi e il materiale didattico negli armadi di classe.

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2. SITUAZIONI POTENZIALMENTE PERICOLOSE

1. Il referente di plesso per la sicurezza Tra il personale di ogni plesso, il Dirigente scolastico nomina il Referente della sicurezza con il

compito prioritario di segnalare le condizioni potenzialmente pericolose e di coordinare le

situazioni di emergenza.

Al referente di plesso per la sicurezza spetta:

individuare le situazioni di possibile rischio/pericolo sia all’interno dell’edificio sia nelle aree di

pertinenza/utilizzo esterne e la segnalazione al Dirigente scolastico;

collaborare con il R.S.P.P. alla stesura del Documento Valutazione Rischi;

predisporre ed affiggere all’albo il Piano per l’uscita in caso di emergenza ed attuare/verificare tutti gli

adempimenti ad esso collegati, primo fra tutti l’individuazione delle Squadre Antincendio e Primo Soccorso;

collocare vicino al telefono i numeri telefonici per il pronto intervento;

verificare che i dispositivi antincendio siano soggetti ai previsti controlli;

curare che le uscite di emergenza siano sempre sgombre e funzionanti (eventuali chiavi, pur collocate in

modo non accessibile agli alunni, devono essere di presa immediata);

accertarsi che materiali/dispositivi necessari per le uscite di emergenza siano sempre a disposizione degli

addetti;

coordinare, in corso d’anno, due esercitazioni di simulata- uscita in emergenza (indicativamente, nel

periodo iniziale dell’anno scolastico e in primavera).

2. I docenti e i collaboratori scolastici presenti a scuola A. Sicurezza fisica e incolumità degli alunni sono le priorità da tener presenti. Gli insegnanti devono

vigilare e prestare una elevata attenzione nei diversi momenti della giornata scolastica e

durante ogni tipo di attività (didattica, ludica, accoglienza, refezione, ecc.), perchè siano identificati

ed eliminati i possibile rischi. In particolare si deve:

1. rispettare rigorosamente l’orario di assunzione del servizio;

2. controllare l’ambiente classe sia negli spazi chiusi sia in quelli aperti;

3. aver sotto controllo gli alunni, perchè la vigilanza sia effettiva;

4. attivare le modalità concordate nel plesso nei diversi momenti della vita scolastica: accoglienza, uscita,

gestione delle pause dalla didattica, cambio docenti;

5. programmare e condurre le attività in modo che siano garantiti un reale controllo e un tempestivo

intervento;

6. valutare la compatibilità delle attività che si propongono rispetto ai tempi, gli spazi e l’ambiente;

7. porre attenzione alla disposizione degli arredi e all’idoneità degli attrezzi, segnalando al Referente per la

sicurezza eventuali problematiche;

8. porre attenzione a strumenti/materiali (sassi, legni, liquidi…) che possono rendere pericolose

attività di per sè non rischiose;

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9. porre particolare attenzione in caso di uso di strumenti potenzialmente pericolosi utilizzati per le

attività didattiche (es. forno, pistole per la colla a caldo etc) che vanno sorvegliati per tutto il tempo

di utilizzo in presenza degli alunni e poi disattivati e riposti in luogo sicuro;

10. richiedere agli alunni il pieno rispetto del Regolamento scolastico.

B. I collaboratori scolastici, oltre a quanto previsto nelle altre parti del presente regolamento, in

relazione alla sicurezza, sono tenuti a:

1. svolgere mansioni di sorveglianza degli alunni nei momenti di entrata/uscita da scuola e in

momentanee assenza degli insegnanti;

2. tenere chiuse e controllate le uscite, facendo rispettare il divieto di ingresso di estranei non

autorizzati a scuola durante l’orario scolastico;

3. controllare la stabilità degli arredi;

4. tenere chiuso l’armadietto del pronto soccorso;

5. custodire i materiali per la pulizia in locali predisposti, con le chiavi collocate in luogo non

accessibile agli alunni; anche i carrelli dotati di materiali e attrezzature per la pulizia non vanno

lasciati incustoditi nelle aree di passaggio degli alunni;

6. pulire e disinfettare scrupolosamente i servizi igienici;

7. tenere puliti ed asciutti i pavimenti..

3. Segnalazione e/o rimozione tempestiva di situazioni pericolose I collaboratori scolastici, in collaborazione con i responsabili di plesso e i referenti di plesso per la

sicurezza, sono tenuti a segnalare e/o rimuovere tempestivamente tutte quelle cause di pericolo che

possono verificarsi all’interno delle pertinenze scolastiche.

Tante e diverse sono le condizioni di possibile rischio . Per questo viene richiesta la

massima collaborazione da parte di tutti gli operatori per garantire agli alunni situazioni di

sicurezza.

Si richiamano alcuni esempi ripresi dal Documento di valutazione dei rischi presente in ogni

plesso:

in presenza di pavimenti scivolosi a causa del lavaggio degli stessi oppure in corrispondenza

di atri esterni bagnati da pioggia, neve o forte umidità vanno sempre posizionati gli appositi

cavalletti gialli di segnalazione a triangolo con icona “pavimento scivoloso”;

va sempre posta massima cura nel rimuovere materiali/arredi che possono intralciare l’esodo

delle persone in situazione di emergenza lungo le vie di fuga e in corrispondenza delle

uscite di sicurezza;

i banchi nelle aule e i tavoli della mensa vanno posizionati in modo tale da facilitare il

deflusso degli alunni verso l’ uscita di emergenza;

le porte tagliafuoco non devono essere bloccate e tenute aperte mediante cunei o altri

oggetti, ma vanno lasciate libere di svolgere la loro funzione;

è necessario conservare il materiale di pulizia in locali chiusi, appositamente destinati e

non accessibili agli alunni; Anche i carrelli attrezzati per le pulizie quando non utilizzati e presidiati,

vanno posizionati fuori dalla portata degli alunni;

le taglierine per la carta vanno tenute in condizione di sicurezza sia durante l’uso (schermo di

protezione) sia durante il riposo (lama abbassata) e in collocazioni poco accessibili ai non addetti;

i gradini delle scale devono essere sempre tenuti provvisti di strisce antisdrucciolo efficaci

e non deteriorate.

visti i possibili casi di allergie ad api, vespe o altri insetti, si chiede di segnalare

tempestivamente all’ufficio di Segreteria la presenza di favi per attivare un intervento di

disinfestazione/rimozione da parte dell’Ente locale; per le allergie alimentari, si ponga particolare

attenzione alla somministrazione di cibi ai soggetti allergici: esse vanno sorvegliate in ogni

occasione

eventuali arredi, infissi, etc deteriorati o danneggiati vanno segnalati tempestivamente

all’Ufficio di segreteria tramite l’apposito modulo

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il riferimento per situazioni di criticità di qualsiasi natura (compresa sospetta assunzione psicofarmaci,

sostanze alcoliche o stupefacenti vanno gestite tramite richiesta al 118.

4. Controllo dell’accesso di soggetti terzi Per garantire la sicurezza degli alunni e del personale scolastico e per consentire un puntuale e

sereno svolgimento dell’attività didattica, nel rispetto delle norme sulla responsabilità legata alla

sorveglianza, si stabilisce che:

L’accesso all’edificio scolastico è consentito a partire da 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Gli

estranei possono accedere nei locali scolastici solo se autorizzati dal Dirigente scolastico.

Gli interessati ai servizi di Segreteria accedono durante l’orario di apertura al pubblico .

In particolare, si stabilisce che:

A. Durante l’orario scolastico, all’atrio di ingresso dei plessi deve essere di norma sempre

presente un Collaboratore scolastico. Collaboratori scolastici devono vigilare sull’accesso di chiunque si

presenti nelle varie sedi informando, se necessario, della presenza il responsabile più prossimo o adeguato al

caso (Dirigente, Responsabile di plesso, D.S.G.A., Docenti, Ufficio di segreteria).

B. Durante l’orario scolastico è fatto divieto a chiunque di interrompere le attività educative e le

lezioni. Non è quindi consentito ai docenti ricevere persone estranee alla scuola se non nell’ambito

di attività programmate e autorizzate per specifici progetti. In tale circostanza, i docenti preavvisano

i collaboratori scolastici in servizio.

Anche gli accessi, pur motivati, dei genitori degli alunni devono essere sempre filtrati dai collaboratori

scolastici.

Nella scuola dell’infanzia i genitori o chi per essi accedono ai locali scolastici soltanto nelle aree

adibite all’affidamento del bambino al personale scolastico, e per il tempo strettamente necessario

allo scopo. Al termine dell’attività scolastica (ore 16.00) non è consentita la permanenza nei locali

scolastici e nelle aree esterne (vialetto, area di manovra pulmino, cortili)

C. Alla Secondaria i genitori possono entrare a scuola per colloqui concordati con i docenti.

D. I docenti che si avvalgono in classe di altre persone come "esperti esterni" a supporto

dell'attività didattica richiedono, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente scolastico e

preavvisano del loro arrivo i collaboratori scolastici. Gli "esperti" permangono nei locali scolastici

per il tempo strettamente necessario al loro intervento. In ogni caso la completa responsabilità

didattica e di vigilanza della classe rimane affidata al docente.

E. Motivate autorizzazioni ad accedere ai plessi possono essere rilasciate a terzi solo dal

Dirigente scolastico o suo delegato. L’Ufficio ha cura di informare i collaboratori scolastici del

plesso interessato. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata

dal Dirigente scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico mentre si svolgono le

attività didattiche.

F. Eventuale materiale da recapitare agli alunni deve essere consegnato ai collaboratori scolastici

che si incaricano di farlo pervenire al destinatario.

G. Gli interessati possono accedere all'Ufficio di segreteria durante il previsto orario di apertura.

H. I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria programmati dal Comune o da ditte da esso

appaltate all’interno dell’edificio scolastico e nelle aree di pertinenza vanno concordati con il

Dirigente scolastico o con il Direttore dei servizi generali e amministrativi ed eseguiti, per

quanto possibile, in orari non coincidenti con le lezioni o nei periodi di sospensione

dell’attività didattica, salvo in caso di interventi urgenti e non rinviabili.

Il fiduciario del plesso interessato dovrà essere preventivamente informato.

I. Nel caso di interventi in emergenza, i collaboratori scolastici devono tempestivamente dare

comunicazione al Dirigente scolastico o al D.S.G.A. Il Fiduciario di plesso organizza l’uso degli

spazi in modo da tutelare l’incolumità degli alunni.

J. In ogni caso, compresi gli interventi in emergenza, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico e il

Direttore dei lavori concordano con il Dirigente scolastico il piano degli interventi al fine di

renderlo compatibile con le attivita didattiche. Il Fiduciario di plesso verrà a sua volta

tempestivamente informato.

Si ponga particolare attenzione a eventuali attrezzature lasciate incustodite anche per breve tempo.

K. Durante gli Esami di Licenza al termine del primo ciclo di istruzione, il personale scolastico è

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autorizzato ad allontanare chiunque non mantenga un atteggiamento idoneo alla circostanza.

5. Divieto di accesso ai mezzi meccanici in movimento A. Nessun mezzo meccanico in movimento (motocicli, autovetture, pullman, scuolabus,autocarri,

furgoni, motofalciatrici, trattori, ecc.) può accedere all’interno dei cortili di pertinenza degli edifici

scolastici durante l’orario delle lezioni. E’ fatta salva l’eccezione per le biciclette degli alunni e

del personale e per i mezzi di soccorso in caso di emergenza (autoambulanze, mezzi dei Vigili del

fuoco, della Polizia locale e della Protezione civile), fornitori.

B. Nel caso di manutenzioni in emergenza, l’accesso del mezzo, se assolutamente necessario, va

preventivamente concordato e autorizzato dal Dirigente scolastico o dai suoi Collaboratori e deve in

ogni caso avvenire in momenti in cui il percorso e il cortile siano assolutamente sgombri e interdetti

agli alunni e al personale della scuola. Di ciò si fa carico e garante il Fiduciario di plesso.

C. I collaboratori scolastici in servizio sono tenuti a far rispettare questo divieto e ad avvisare

immediatamente l’Ufficio di segreteria dell’Istituto quando si verificano richieste di accesso di

operatori non preventivamente autorizzati.

In particolare nella scuola dell’infanzia va posta rigorosa attenzione alle fasce orarie di accesso dei

genitori e alunni ai locali della scuola (entrata/uscita): i collaboratori scolastici non consentono in

alcun caso la promiscuità tra utenti e mezzi meccanici nelle suddette fasce “sensibili”. Nelle

eventuali situazioni di emergenza presidiano l’area. (es. transito ambulanza)

D. Un’attenzione particolare deve essere posta nei plessi in cui viene effettuato il servizio di

mensa. L’accesso del mezzo che consegna i pasti e ritira i vuoti deve essere regolamentato e

consentito solo ed esclusivamente in momenti prestabiliti e in piena sicurezza. Il Fiduciario di

plesso individua tali momenti e dà disposizioni affinché nessun alunno o docente si trovi lungo il

tragitto del mezzo. Comunica, inoltre, al Dirigente la procedura stabilita, per integrarla nel Piano

della sicurezza del plesso.

6. Accesso e sosta dei mezzi autorizzati dal Dirigente scolastico A. Le biciclette vanno sistemate in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a

raccogliere tali mezzi.

B. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la

custodia di tali mezzi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico

dei mezzi medesimi.

C. Se necessario, è consentito l'accesso con la vettura nel cortile di un plesso scolastico ai soli

genitori, o a chi ne fa le veci, di alunni con disabilità motoria per ingresso ed uscita più agevoli.

D. I veicoli degli operatori autorizzati ad effettuare interventi di manutenzione in emergenza

ed i veicoli per la mensa devono percorrere con estrema prudenza e a passo d’uomo le pertinenze

scolastiche.

7. Divieto di fumo Per motivi di sicurezza e di educazione alla salute, come da normativa vigente, è assolutamente

vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico e nelle aree all’aperto di pertinenza, compresi i

cortili, i parcheggi e gli spazi verdi.

Nel presente divieto sono comprese anche le “sigarette elettroniche”.

I Fiduciari di plesso sono delegati dal Dirigente all’applicazione del divieto per ciascun plesso, con i

seguenti compiti:

• vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i

luoghi ove vige il divieto

• vigilare sull’osservanza del divieto

• notificare al DS o suo delegato ogni trasgressione che si verifichi nel plesso.

3. SITUAZIONI DI EMERGENZA Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione d’Istituto predispone materiali e modulistica

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necessari per la gestione delle situazioni di emergenza.

Tutti i plessi sono tenuti ad utilizzare unicamente tale materiale.

1) PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE D.M. 26/8/92 - D.lgs. 81/08 – D.M. 10/3/98

INTRODUZIONE

Il piano di evacuazione è uno strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale

possono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di

consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio.

IL PANICO

Una persona viene presa dal panico quando si trova in condizioni di pericolo imminente.

IL COMPORTAMENTO PER SUPERARLO

Il piano di evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un

contributo fondamentale per eliminare il panico in una persona.

Questa persona dovrà:

a) essere preparata a situazioni di pericolo;

b) stimolare la fiducia in se stessa;

c) indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti;

d) controllare al propria emotività e saper reagire all’eccitazione collettiva.

I POSSIBILI RISCHI

Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i

seguenti:

-incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico;

-incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola;

-un terremoto;

-crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui;

-avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;

-inquinamenti dovuti a cause esterne;

-ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d’Istituto.

L’AMBIENTE SCOLASTICO

Occorre possedere un quadro preciso della popolazione presente nell’edificio, considerando per

ogni piano il numero di docenti, allievi e personale non docente, per i quali sarà individuata la

fascia oraria di massima presenza.

LA DIFFUSIONE DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE

Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo il Capo di Istituto o un suo

delegato, valuterà l’opportunità di diramare l’ordine di EVACUAZIONE( tramite segnale acustico).

Il segnale di evacuazione potrà essere diffuso attraverso il campanello usato normalmente per altri

servizi, il cui suono dovrà essere ripetuto ad intermittenza per una certa durata in modo che sia

inequivocabilmente riconosciuto come SEGNALE DI ALLARME e di avvio delle operazioni di

evacuazione .

INCARICHI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA

Alla emanazione del segnale di evacuazione dell’edificio scolastico tutto il personale presente nell’edificio

deve comportarsi come segue:

CHIAMATA DI SOCCORSO

La signora____________________addetta alla segreteria per la scuola, è incaricata di chiedere

telefonicamente il soccorso degli enti che verranno segnalati dal capo di Istituto o dal suo incaricato.

PERSONALE NON DOCENTE

Il personale non docente piano terra, in caso di estrema gravità, deve:

DISATTIVARE L’INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALE

Sig.____________________________

Se il pericolo è circoscritto ad un solo piano, il personale non docente di competenza deve:

a) DISATTIVARE L’INTERRUTTORE ELETTRICO DI PIANO

b) APRIRE TUTTE LE USCITE DI EMERGENZA CHE , DURANTE L’ATTIVITÀ

SCOLASTICA, DEVONO SEMPRE ESSERE LASCIATE AGIBILI:

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c) IMPEDIRE DURANTE L’EVACUAZIONE L’ACCESSO AI VANI ASCENSORI E

AI PERCORSI NON PREVISTI DAL PIANO DI EMERGENZA.

PERSONALE DOCENTE

L’insegnante presente in aula o in qualsiasi altro locale scolastico (laboratori, palestre, ecc. )

raccoglie il registro di classe (se in uso) e si avvia verso la porta di uscita per coordinare le fasi di

evacuazione.

Lo studente apri-fila esce dalla classe seguito dai compagni secondo la procedura appresa durante

l’attività didattica.

Lo studente chiudi-fila provvederà a chiudere la porta indicando in tal modo la uscita di tutti gli

studenti dalla classe.

N.B. Nel caso che qualcuno necessiti di aiuto, l’insegnante di classe avvertirà il personale non

docente di piano.

Ogni classe, secondo il percorso già individuato e provato durante l’anno scolastico, dovrà dirigersi

verso il punto di raccolta esterno all’edificio scolastico ma sempre nella recinzione della scuola,

seguendo le indicazioni di uscita.

L’insegnante farà l’appello degli studenti e compilerà l’allegato modello n.1.

CENTRI DI RACCOLTA

I centri di raccolta sono i seguenti:

PER LE CLASSI:

________________________________________________________

________________________________________________________

________________________________________________________

RESPONSABILE CENTRO RACCOLTA

Tutti i modelli n.1 degli insegnanti saranno ritirati dal responsabile del centro di raccolta designato

dal Capo di Istituto

Sig.____________________________

Sarà compilato a cura del responsabile il modulo riassuntivo n.2 che verrà consegnato al Capo di

Istituto per la verifica finale dell’esito dell’evacuazione.

In caso di “dispersi”, il Capo di Istituto informerà le squadre di soccorso esterne per iniziare la ricerca.

CHIAMATE DI SOCCORSO

SI ELENCANO I NUMERI UTILI PER LE CHIAMATE DI SOCCORSO

POLIZIA 113

CARABINIERI..... 112

VIGILI DEL FUOCO 115

AMBULANZA ( S.U.E.M. ) 118

NORME DI COMPORTAMENTO PER IL DIRIGENTE SCOLASTICO

-Individuare la fonte di pericolo, valutarne l’entità e, se possibile, cercate di fronteggiarla con uno o

più aiutanti-

-In caso contrario chiamare i soccorsi:

POLIZIA 113

CARABINIERI 112

VIGILI DEL FUOCO 115

S.U.E.M. 118

COMPITI

-Dare l’ordine di evacuazione dell’edificio attuando la procedura d’emergenza prestabilita.

-Dirigersi verso l’ingresso principale dell’edificio ed attendere i soccorsi

-Al loro arrivo indicare il luogo del sinistro.

-Attendere in questo luogo le comunicazioni che vi saranno trasmesse dai responsabili dei punti di

raccolta.

-In caso di smarrimento di qualsiasi persona prendere tutte le informazioni necessarie e comunicarle

alle squadre di soccorso, agevolandone la ricerca.

COMPITI IN CASO DI INCENDIO

-Spegnere l’incendio, se piccolo, con l’uso degli estintori altrimenti chiedere aiuto;

-In caso di fumo, ricordarsi di camminare chini e di respirare attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato;

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-Non usare l’ascensore;

-Se i corridoi sono invasi dal fumo, non uscire dalla stanza, e sigillare le fessure delle porte con panni,

meglio se bagnati;

-Non aprire le finestre.

NORME DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE DOCENTE

PREMESSA

Gli insegnanti devono preparare gli alunni sulle modalità dell’evacuazione generale d’istituto, in

modo che essi sappiano:

*Riconoscere il segnale d’allarme;

*Individuare la via di fuga per arrivare ai punti di raccolta precedentemente prestabiliti e la

segnaletica relativa che indica le vie di fuga.

Distribuire gli incarichi, nominando gli alunni apri-fila e chiudi-fila, specificandone i

relativi compiti.

Effettuare delle prove simulate a livello di classe, cercando di intervenire dove è necessario.

Fornire conoscenza sui concetti di emergenza, di panico e sulle relative misure per superarlo.

COMPITI

*Invitare gli alunni a lasciare tempestivamente l’aula;

*Verificare che gli alunni APRI-FILA E CHIUDI-FILA svolgano correttamente i

compiti a loro affidati;

*Portare con se il registro di classe (se in uso) con il modulo n. 1;

*Controllare che la discesa dalle scale si svolga in modo ordinato e in silenzio;

*Nel luogo di raccolta fare l’appello, segnalando alle autorità competenti,

eventuali assenze compilando il modulo n. 1;

*Ritornare in classe e avviare con gli alunni, un dibattito sulla prova svolta

ATTENZIONE

Nel caso che nella classe vi sia un alunno che abbia difficoltà di deambulazione, bisogna che egli

sia assistito da un addetto al personale non docente, che lo aiuterà ad uscire una volta che i corridoi

saranno sgombri.

NORME DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO

PREMESSA

*Abbandonare l’ufficio senza portare oggetti personali;

*Chiudere la porta e dirigersi verso il punto di raccolta prestabilito:

COMPITI IN CASO DI INCENDIO

*Spegnere l’incendio, se piccolo, con l’uso dell’estintore altrimenti chiedere aiuto;

*Se l’incendio è di vaste proporzioni avvertire IMMEDIATAMENTE il Capo d’istituto o

il suo sostituto;

*In caso di fumo, ricordarsi di camminare chini e di respirare attraverso un fazzoletto

meglio se bagnato;

*Non usare l’ascensore

*Se i corridoi sono invasi dal fumo, non uscire dalla stanza e sigillare le fessure delle porte con

panni, meglio se bagnati;

*Non aprire le finestre.

NORME DI COMPORTAMENTO PER IL RESPONSABILE DEI PUNTI DI RACCOLTA

PREMESSA

SE NON INSEGNANTI

*Dirigersi verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dal piano di sicurezza;

*Raccogliere i moduli n.1 completati dagli insegnanti delle varie classi e trascrivetene i risultati nel modulo

n.2;

*Nel caso che qualche persona non risulti alla verifica, prendere tutte le informazioni necessarie e

trasmettetele al Capo d’istituto;

*Consegnare al Capo d’istituto la sintesi della presenza complessiva degli studenti.

SE INSEGNANTI

*Effettuare l’evacuazione della vostra classe come previsto dalla procedura di emergenza;

*Arrivati al punto di raccolta, raccogliere i moduli n.1 completati dagli altri insegnanti delle varie classi e

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trascrivere i risultati nel modulo n.2;

*Nel caso che qualche persona non risulti alla verifica, prendere tutte le informazioni necessarie e

trasmetterle al Capo d’istituto;

*Consegnate al Capo d’istituto la sintesi delle presenze

complessiva degli studenti.

COMPITI IN CASO DI INCENDIO

*Spegnere l’incendio, se piccolo, con l’uso dell’estintore altrimenti chiedere aiuto;

*In caso di fumo, ricordarsi di camminare chini e di respirare attraverso un fazzoletto meglio se bagnato;

*Non usare l’ascensore

*Se i corridoi sono invasi dal fumo, non uscire dalla stanza e sigillare le fessure delle porte con panni,

meglio se bagnati;

*Non aprire le finestre.

NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI

PREMESSA

Prima dell’evacuazione dell’istituto, ogni alunno deve conoscere le modalità di effettuazione ed in

particolare deve:

°Conoscere il segnale d’allarme;

°Conoscere i singoli incarichi (es. apri-fila e chiudi-fila);

°Conoscere il percorso di evacuazione;

°Conoscere il luogo di ritrovo.

REGOLE

In caso di allarme deve:

°Mantenere la calma;

°Interrompere qualsiasi attività;

°Lasciare ogni oggetto dove si trova;

°Non spingere, non correre e non gridare;

°Mettersi in fila indiana appoggiando la mano sulla spalla del compagno davanti o prendendosi per

mano;

°Seguire l’aprifila;

°Uscire con ordine

°Radunarsi nel posto di raccolta

°Non allontanarsi senza permesso.

ATTENZIONE

Gli alunni portatori di handicap devono essere accompagnati fuori:

**Quando il percorso verso l’uscita è perfettamente libero;

**Dall’insegnante di sostegno o dal personale ausiliario.

NORME DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE NON DOCENTE DI “PIANO”

PREMESSA

-Individuare la fonte di pericolo, valutarne l’entità e, se vi è possibile, cercate di fronteggiarla;

-In caso contrario, avvisate IMMEDIATAMENTE il Capo d’istituto e attenetevi alle disposizioni

che impartirà;

COMPITI

-Togliere la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore segnalato;

-Favorite il deflusso ordinato del piano;

-Impedite l’accesso alle scale ed ai percorsi NON DI SICUREZZA;

-Dirigersi, al termine dell’evacuazione del piano, verso il punto di raccolta esterno previsto dal piano di

evacuazione.

COMPITI IN CASO DI INCENDIO

*Spegnere l’incendio, se piccolo, con l’uso dell’estintore altrimenti chiedere aiuto;

*Se l’incendio è di vaste proporzioni avvertire IMMEDIATAMENTE il Capo d’istituto o il suo sostituto;

*In caso di fumo, ricordarsi di camminare chini e di respirare attraverso un fazzoletto meglio se bagnato;

*Non usare l’ascensore

*Se i corridoi sono invasi dal fumo, non uscire dalla stanza e sigillare le fessure delle porte con panni,

meglio se bagnati;

pag. 15

*Non aprire le finestre.

MODULO N.1

MODULO DI EVACUAZIONE

CLASSE_______PIANO________

ALLIEVI N._____________

PRESENTI N.__________

EVACUATI N.__________

DISPERSI*

_______________________________________________________________

FERITI*

_______________________________________________________________

N.B. Segnalazione nominativa

PUNTO DI RACCOLTA’:

_____________________________________________

Firma del docente data

__________________________________ ___________________

MODULO N.2

SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL PIANO DI EVACUAZIONE

SCUOLA_______________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

________________________________________________________________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

________________________________________________________________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

________________________________________________________________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

________________________________________________________________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

________________________________________________________________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

________________________________________________________________________

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

______________________________________________________________________

pag. 16

CLASSE______________PIANO__________ ALLIEVI PRESENTI ____________

EVACUATI ____________

FERITI ____________

DISPERSI ____________

Firma del responsabile del punto di raccolta data

_____________________________________ _____________________

ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI PIANO DI SICUREZZA

INCARICO FIGURA NOMINATIVO SOSTITUTO

Emanazione ordine di evacuazione

Capo di Istituto o sostituto

Diffusione ordine di evacuazione

Chi vede e valuta l’emergenza

Chiamata di soccorso Addetto di Segreteria

Responsabile dell’evacuazione della classe

Insegnate

Studente apri-fila

1° a

Studente

Studente chiudi-fila

1° a

Studente

Studente di soccorso

1° a

Studente

Studente apri-fila

1° b

Studente

Studente chiudi-fila

1° b

Studente

Studente di soccorso

1° b

Studente

Responsabile del centro di raccolta

Addetto di segreteria o Insegnante

Interruzione energia elettrica/gas piano terra

Personale non docente di piano

Interruzione energia elettrica/gas 1°piano

Personale non docente di piano

Interruzione energia elettrica/gas 2°piano

Personale non docente di piano

Controllo evacuazione piano terra

Personale non docente di piano

Controllo evacuazione 1°piano

Personale non docente di piano

Controllo evacuazione 2°piano

Personale non docente di piano

NUMERI DELL’ EMERGENZA ENTI ESTERNI DI PRONTO INTERVENTO/SOCCORSO

COMMANDO PROVINCIALE DEI VVFF TEL. 115

OSPEDALE PRONTO SOCCORSO TEL. 118

VIGILI URBANI TEL

CARABINIERI TEL 112

pag. 17

LE CHIAMATE DI SOCCORSO

IN CASO DI INCENDIO

115 VIGILI DEL FUOCO

Pronto qui la scuola_______________________________________________________

ubicata in_______________________________________________________________

è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio.

Il mio nominativo è________________________________________________________

Il nostro numero di telefono è____________________________________

Ripeto, qui è la scuola__________________________________________

ubicata in_______________________________________________________________

è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio.

Il mio nominativo è______________________________________________________

_

Il nostro numero di telefono è_____________________________________

IN CASO SIANO STATI SEGNALATI FERITI O INTOSSICATI:

118 OSPEDALE/PRONTO SOCCORSO

Pronto qui è la scuola_____________________________________________________

ubicata in_______________________________________________________________

è richiesto il vostro intervento con ambulanza per una assistenza ad una/più persone intossicate dal

prodotto RRRRRRRR (se noto) ovvero ad una /più persone che presentano lesioni al corpo

Il mio nominativo è_______________________________________________________

Il nostro numero di telefono è____________________________________

Ripeto, qui è la scuola_____________________________________________________

ubicata in_______________________________________________________________

è richiesto il vostro intervento con ambulanza per una assistenza ad una/più persone intossicate dal

prodotto RRRRRRRR (se noto) ovvero ad una /più persone che presentano lesioni al corpo

Il mio nominativo è________________________________________________________

Il nostro numero di telefono è_______________________________________

2) PIANO DI PRIMO SOCCORSO

ASPETTI ORGANIZZATIVI DI INTERVENTO

Il presente documento è stato redatto ai sensi del D. Lgs 81/08 art. 45 confluito nel T.U. 9 aprile

2008 n° 81.

DATI ORGANIZZATIVI

ATTIVITA’:

Scuola: azienda gruppo B in base al disposto D.M. 388/03 (rif Art. 45 D.Lgs 81/08).

IL DIRIGENTE SCOLASTICO –

APPLICAZIONE PIANO PRIMO SOCCORSO:

L’attività in oggetto viene svolta nelle scuole dell'Istituto Comprensivo.

Procedure seguite per stilare il Piano di Primo Soccorso

Il presente Piano é stato disposto in base a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08 art. 43, art. 45, oggi

T.U. 9 Aprile 2008 n° 81, D.M. 388/03 (rif Art. 45 D.Lgs. 81/08), C.M. del 25/11/05 inerente alle

“Linee guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico”

Il presente documento è stato redatto con il seguente personale:

- Il Dirigente Scolastico: Dott. Bruno Sandri

- Il R.s.p.p.: Paolo Bertolini

IL DIRIGENTE SCOLASTICO: _____________________________________________

IL R.S.P.P.: ___________________________________________________________________

IL REFERENTE ALLA SICUREZZA DI PLESSO

______________________________________________

pag. 18

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

Il presente piano è stato redatto dal D.S., Il R.S.P.P. e il referente alla sicurezza.

Successivamente viene condiviso con:

- Addetti al Primo Soccorso

- Referenti alla sicurezza dei plessi della D.D./IST.COMPR.

- Docenti

- Personale ATA

Il Piano in oggetto viene condiviso con tutta l’utenza scolastica attraverso diverse forme di

comunicazione:

- Comunicazione in occasione del Collegio Docenti;

- Affissione all’Albo di ogni plesso;

- Notifica alla nomina di ogni supplente, sia docente che ATA

Il Dirigente Scolastico nomina gli addetti al P.S. tra il personale che ha frequentato il corso di

formazione previsto per tali figure.

Si ricorda che la nomina non si può rifiutare se non per gravi problemi di impedimento

Il responsabile del servizio di Primo Soccorso dovrà:

- Indire una riunione annuale su come impostare il servizio di Primo Soccorso;

- Raccogliere i bisogni di aggiornamento degli addetti al Primo Soccorso;

- Elaborare i dati riferiti agli interventi di Primo Soccorso;

Compiti dell’Addetto al Primo Soccorso:

- Valutare l’adeguatezza delle proprie capacità e conoscenze;

- Tenere aggiornato un elenco delle attrezzature e del materiale di medicazione controllandone l’effettiva

disponibilità, efficienza e scadenza;

- Tenersi aggiornato sulla tipologia di infortuni o dei malori che accadono a scuola;

- Tenersi aggiornato sulle schede di sicurezza dei prodotti chimici eventualmente utilizzati;

- Mantenere un comportamento coerente con il proprio ruolo, essendo d’esempio per i

colleghi lavorando sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

COME INTERVENIRE IN CASO DI CHIAMATA O MALORE

Parola d’ordine dell’addetto al Primo Soccorso:

P > proteggi

A > avverti

S > soccorri

Seguire scrupolosamente le indicazioni:

- Indossare i guanti;

- Prendere la valigetta del Primo Soccorso o servirsi del materiale della cassetta di Primo soccorso;

- Controllare la scena dell’infortunio e la pericolosità dell’ambiente circostante per tutelare se stessi,

l’infortunato e gli altri;

- Controllare le condizioni dell’infortunato;

- Se la causa dell’infortunio agisce ancora, rimuoverla o allontanare l’infortunato;

- Valutare se l’infortunato è cosciente o non cosciente.

Se è COSCIENTE: mettere l’infortunato in posizione di sicurezza, chiamare i genitori e se è

necessario allertare il 118.

Se NON E’ COSCIENTE E RESPIRA: chiamare il 118, mettere l’infortunato nella posizione di

sicurezza, successivamente chiamare i genitori.

Se NON E’ COSCIENTE E NON RESPIRA, chiamare il 118, successivamente contattare i

genitori e procedere con la rianimazione cardio- polmonare come segue:

- iperstendere il capo

- controllare che non ci sia niente in bocca che ostruisca le vie respiratorie procedere con il

massaggio cardio-polmonare : 30 compressioni e 2 insufflazioni per 5 cicli (ogni insufflazione deve durare 1

secondo)

Importante: una volta iniziata la rianimazione cardio-polmonare si può smettere solo per le seguenti

motivazioni:

- Arrivano i soccorsi;

pag. 19

- Dopo 30 minuti;

- Quando si è stanchi;

- Se c’è lo scambio con altro addetto;

- Se l’infortunato si muove, tossisce, respira di nuovo.

CHI COORDINA L’INTERVENTO:

L’addetto P.S. allertato:

- Coordina l’intervento

- Pratica l’intervento

- Può chiedere ausilio ad altro addetto P.S.

- Allerta i collaboratori scolastici per far chiamare il 118 e poi telefonare ai genitori nei casi previsti

La chiamata al 118 è gratuita e si ricorda che anche se la scheda telefonica prepagata è scarica si

può effettuare.

La chiamata è sempre registrata.

Risponderà un operatore del S.U.E.M.

LA CHIAMATA DOVRÀ ESSERE FATTA SECONDO TALE PROTOCOLLO:

Pronto qui è la scuola..............................Ubicata in via.................................... è richiesto il vostro

intervento con ambulanza per assistenza ad una/più persone che presentano il seguente

malore/lesione/intossicate dal prodotto....................................

Il mio nominativo è .......................................................

Il nostro numero di telefono è ........................................

Ripeto, qui è la scuola.............................Ubicata in via..................................... è richiesto il vostro

intervento con ambulanza per assistenza ad una/più persone che presentano il seguente

malore/lesione/intossicate dal prodotto....................................

Il mio nominativo è .......................................................

Il nostro numero di telefono è.........................................

IMPORTANTE: NON INTERROMPETE mai la conversazione telefonica, ad interromperla deve essere

sempre il SUEM.

Lasciare la linea telefonica libera.

N.B. Nel caso di infortunio del personale c’è sempre bisogno di una testimonianza dell’accaduto. Il

settore amministrativo dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO deve essere informato dell’accaduto

IMMEDIATAMENTE.

RESPONSABILITÀ DELL’ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO

- L’addetto al PS. è responsabile come un comune cittadino qualora non presti soccorso in caso di necessità;

- Il reato in cui si può incorrere è OMISSIONE DI SOCCORSO ai sensi dell’art.593 c.p. e la pena prevista

è la detenzione fino a 12 mesi o una multa fino a 1.032,00 euro.

- Quindi ha l’obbligo di prestare assistenza e se il rischio non è sostenibile avvisare le autorità

competenti.

ATTENZIONE:

L’ADDETTO È ESONERATO DALLA SUA RESPONSABILITÀ ANCHE SEMPLICEMENTE

ALLERTANDO IL 118 E IMPEDENDO SPOSTAMENTI INCONGRUI DELL’INFORTUNATO.

L’INFORTUNATO E IL TESTIMONE DEVONO FAR PERVENIRE SUBITO AL D.S., REPORT

SCRITTO DELL’ACCADUTO.

FARMACI A SCUOLA

LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI IN ORARIO

SCOLASTICO (MINISTERO ISTRUZIONE E SALUTE 25/11/05)

Il personale scolastico NON E’ OBBLIGATO alla somministrazione di farmaci. Se si dichiara

disponibile può somministrare il farmaco quando:

- il farmaco non richiede cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica;

- richiesta formale dei genitori o di chi ne ha la tutela legale ( scritta, datata, firmata da entrambi i genitori o

di chi ne ha la tutela legale);

- prescritta con certificato medico

e il D.S.:

Individua il luogo per la conservazione e la somministrazione di farmaci

pag. 20

Verifica la disponibilità tra gli addetti al P.S. (che possono rifiutare senza motivare)

Stipula convenzioni con soggetti istituzionali del territorio.

QUANDO SI E’ OBBLIGATI A SOMMINISTRARE:

- Urgenza debitamente documentata da certificazione;

- Malattie croniche;

- Urgenze prevedibili (in patologie croniche note che possono comportare fatti acuti es. asma, diabete,

epilessia).

Le urgenze non prevedibili rientrano nella normale procedura di Primo Soccorso.

RESPONSABILITA’:

- Nessuna, se sono state seguite correttamente le indicazioni del medico;

- Omissione di soccorso nel caso di mancata somministrazione correttamente richiesta ( art. 593 c.p.)

IMPORTANTE:

NEI CASI IN CUI SI È OBBLIGATI PER PROPRIA DISPONIBILITA' ALLA

SOMMINISTRAZIONE, BISOGNA ESSERE INFORMATI E FORMATI SUL FARMACO

SPECIFICO DA SOMMINISTRARE.

E' OPPORTUNO CHE PIU' PERSONE SIANO A CONOSCENZA DI COME E QUANDO

SOMMINISTRARE IL FARMACO, PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ.

3) REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI “ANTINCENDIO”

PLESSO:_______________________________

PREMESSA:

Il “REGISTRO ANTINCENDIO” deve essere tenuto costantemente aggiornato e reso

disponibile in occasione dei controlli degli Organi di Vigilanza. Il presente elaborato contempla la

registrazione dei controlli e delle manutenzioni sugli impianti e sui presidi che interessano aspetti

di sicurezza antincendio e sicurezza della struttura in oggetto.

1. Introduzione

I sistemi, i dispositivi, le attrezzature e gli impianti antincendio necessitano di una corretta gestione

e manutenzione.

Per gestione si intende l’insieme delle operazioni, a carico del Dirigente titolare dell’attività e dei

suoi addetti alla lotta antincendio, atte a garantire nel tempo un grado di affidabilità sufficiente per

il corretto funzionamento in caso di incendio dei suddetti sistemi ecc.

Nella gestione antincendio un’importanza fondamentale riveste la manutenzione, la quale deve

essere affidata, da parte del Dirigente, ad aziende di idonea e riconosciuta capacità.

2. Contenuti del registro

Il registro dei controlli deve essere redatto per ottemperare alle prescrizioni di legge previste dalla

normativa antincendio, DM 10/03/98 (art.4 e All.VI) e DPR n° 37/98 (art.5, punto 2), nonché dalle

specifiche norme di prevenzione incendi per gli edifici scolastici (DM 26/08/92, punto 12).

Su tale registro vanno annotate le verifiche, i controlli e le operazioni di manutenzione su sistemi,

attrezzature ed impianti antincendio, nonché l’attività di informazione e formazione antincendio dei

lavoratori

L’attività di controllo, verifica e manutenzione riguarda:

- estintori

- uscite di sicurezza

- luci di emergenza

- pulsanti di sgancio corrente elettrica

- pulsanti di allarme

- DPI antincendio e dispositivi di primo soccorso

pag. 21

Di seguito si riportano i tipi di controllo e le schede di revisione da eseguire sui sistemi, sulle

attrezzature e sugli impianti antincendio

2.1 Controlli e verifiche svolte direttamente da un addetto alla lotta antincendio o da un preposto

interno alla struttura

Estintori

- l’estintore deve essere segnalato tramite idoneo cartello (disegno bianco su fondo rosso) e possibilmente

provvisto di un numero progressivo di identificazione;

- l’estintore deve essere facilmente individuabile, libero da ostacoli ed immediatamente utilizzabile;

- deve essere presente il dispositivo di sicurezza contro gli azionamenti accidentali;

- i contrassegni distintivi dell’estintore devono essere facilmente leggibili;

- l’indicatore di pressione deve essere compreso all’interno della zona verde;

- l’estintore deve essere mantenuto in buono stato (ad es. non deve essere presente della ruggine, deve essere

presente il manicotto di erogazione ecc.);

- il cartellino di manutenzione deve essere sempre presente e correttamente compilato.

Uscite di sicurezza

- l’uscita di sicurezza deve essere segnalata da idoneo cartello (disegno bianco su fondo verde);

- l’accesso all’uscita, compreso il percorso necessario per raggiungerla, deve essere libero da ostacoli o

qualsiasi altro impedimento;

- verificare che le ante della porta siano facilmente e completamente apribili;

Luci di emergenza

- verificare che tutte le lampade siano funzionanti; questo può essere fatto, ad esempio, interrompendo per

alcuni minuti l’alimentazione elettrica generale e controllando l’entrata in funzione di tutte le lampade,

oppure controllando a vista lo stato dei led luminosi (verde e/o rosso) di ogni lampada;

- verificare l’integrità delle lampade e la loro stabilità alle strutture murarie.

Pulsanti di sgancio corrente elettrica

- verificare se sia necessario il martelletto per la rottura del vetro del pulsante;

- il pulsante deve essere chiaramente visibile ed immediatamente utilizzabile;

- il pulsante deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta (es. sgancio elettrico ascensori);

- verificarne l’effettivo funzionamento; questo può essere fatto premendo il pulsante dopo aver rimosso il

coperchio di protezione con un cacciavite e controllando l’interruzione dell’alimentazione elettrica.

Pulsanti di allarme

1. verificare se sia necessario il martelletto per la rottura del vetro del pulsante;

2. il pulsante deve essere chiaramente visibile ed immediatamente utilizzabile;

3. il pulsante deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta (es. allarme incendio);

4. verificarne l’effettivo funzionamento; questo può essere fatto premendo il pulsante dopo aver rimosso il

coperchio di protezione con un cacciavite e controllando che il suono prodotto dalla/e sirena/e sia udibile in

tutto l’edificio.

DPI antincendio e dispositivi di primo soccorso

1. verificare che la cassetta sia segnalata da apposito cartello (disegno bianco su fondo verde per la cassetta

di primo soccorso, disegno bianco su fondo rosso per quella antincendio) e provvista dell’elenco dei

materiali contenuti;

2. la cassetta deve essere ben visibile e facilmente raggiungibile;

3. i materiali presenti nella cassetta devono corrispondere a quelli contenuti nell’elenco affisso sulla stessa e

risultare in buono stato di conservazione;

4. verificare i materiali con scadenza.

NB: Chiaramente tutte le succitate operazioni che richiedono l’interruzione dell’alimentazione

elettrica, l’attivazione di allarmi sonori, ecc. saranno effettuate in momenti di pausa lavorativa o al

termine della giornata di lavoro per ridurre al minimo il disagio ai lavoratori prodotto da codeste

operazioni.

2.2 Controlli, verifiche e manutenzioni svolte da un operatore esterno alla struttura ed appartenente

ad una ditta qualificata.

In questo caso è compito dell’incaricato interno alla struttura (per es. un addetto alla lotta antincendio o

preposto) verificare che i controlli siano effettuati con regolarità dalla ditta incaricata.

pag. 22

Ad esempio, si avrà cura di verificare, sulla scheda di controllo degli estintori, che sia avvenuto il

sopralluogo semestrale dell’operatore della ditta incaricata.

DOCUMENTAZIONE

Deve essere sempre disponibile la documentazione che può essere di supporto per gli interventi di

manutenzione ordinaria o straordinaria da parte della ditta (ad esempio schema di distribuzione della rete

degli idranti).

E’ utile avere a disposizione una planimetria per facilitare alcuni tipi di controllo: per esempio durante la

verifica degli estintori conviene utilizzare una planimetria nella quale sia evidenziata la dislocazione degli

estintori stessi.

3. Attività di informazione e formazione antincendio del personale

L’attività di informazione e formazione antincendio del personale riguarda:

- L’organizzazione di corsi di formazione

- L’organizzazione di riunioni e seminari di informazione

- La designazione dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure antincendio

- L’individuazione delle ditte che effettuano la manutenzione delle attrezzature, sistemi ed impianti

antincendio

- La sostituzione delle figure addette alla gestione ed alla manutenzione delle attrezzature, sistemi ed

impianti antincendio

CONTROLLO GIORNALIERO

(a cura del personale Coll. scolastico)

Sorveglianza e verifica di apertura di tutte le porte e delle vie di esodo

All’inizio della giornata lavorativa il personale coll. scolastico è tenuto ad assicurarsi che le porte in

corrispondenza delle uscite di piano e di quelle utilizzate lungo le vie di esodo non siano chiuse a chiave o,

nel caso siano previsti sistemi anti intrusione, possano essere facilmente ed immediatamente aperte

dall’interno senza l’uso di chiavi.

- Tutti i passaggi, i corridoi e le scale devono essere libere da ostacoli e da pericoli che possono

compromettere il sicuro utilizzo in caso di esodo;

- Ogni ostruzione deve essere subito rimossa e ogni difetto segnalato subito al responsabile di plesso o

al Dirigente di lavoro per essere riportato in condizioni di sicurezza il più presto possibile .

Tabella riepilogativa completa

Oggetto verifica Incaricato Cadenza

Controllo pulsante di allarme Addetto all’emergenza 6 mesi

Controllo estintori portatili Addetto all’emergenza 6 mesi

Porte ed elementi di chiusura con requisiti REI e uscite di sicurezza

Addetto all’emergenza 6 mesi

Controllo luci di emergenza Addetto all’emergenza 6 mesi

Controllo pulsanti di sgancio corrente elettrica Addetto all’emergenza 6 mesi

Contenuto cassetta pronto soccorso Addetto all’emergenza 6 mesi

1.

CONTROLLO ESTINTORI PORTATILI

Estintore n° ____ zona _________________

Data

del controllo

Esito del controllo Irregolarità riscontrate Provvedimenti adottati

Firma leggibile

del responsabile

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

pag. 23

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

Estintore n° ____ zona _________________

Data del

controllo

Esito del controllo Irregolarità riscontrate Provvedimenti adottati

Firma leggibile del

responsabile

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

PROCEDURA DI VERIFICA: Accertarsi del corretto posizionamento di tutti gli estintori, del corretto

posizionamento del cartello e dell’avvenuta revisione entro sei mesi dalla data di verifica

CONTROLLO USCITE DI SICUREZZA

Uscita di sicurezza n° ____ zona _________________

Data del

controllo

Esito del controllo Irregolarità riscontrate Provvedimenti adottati

Firma leggibile

dell'addetto

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı

pag. 24

negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

PROCEDURA DI VERIFICA: controllare che le porte si chiudano correttamente – verificare funzionalità

dei maniglioni antipanico. Verificare che le vie di esodo siano sempre agevolmente fruibili.

E’ vietato chiudere le uscite di emergenza con catenacci e/o ostruire uscite e percorsi di fuga.

CONTROLLO LUCI DI EMERGENZA

Data del

controllo

Esito del controllo Irregolarità riscontrate Provvedimenti adottati

Firma leggibile

dell'addetto

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı

pag. 25

negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

PROCEDURA DI VERIFICA:

1) sganciare l’interruttore generale (o l’interruttore dell’impianto illuminazione di emergenza);

2) fare il giro e accertarsi che tutte le lampade siano accese;

3) riarmare l’interruttore generale

CONTROLLO PULSANTE DI ALLARME

Data del

controllo

Esito del controllo Irregolarità riscontrate Provvedimenti adottati

Firma leggibile

dell'addetto

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı

pag. 26

negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

PROCEDURA DI VERIFICA:

verificare l’integrità dei pulsanti e dei dispositivi acustici,

attivare l’allarme,

riscontrare la sua percettibilità nei diversi ambienti

CONTROLLO CONTENUTO CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO

Data del

controllo

Esito del controllo Irregolarità riscontrate Provvedimenti adottati

Firma leggibile

dell'addetto

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

pag. 27

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

ı positivo ı negativo

PROCEDURA DI VERIFICA:

Verificare il contenuto della cassetta di pronto soccorso rispetto a quanto riportato nell’elenco fornito in

dotazione

ADDETTI ANTINCENDIO E GESTIONE EMERGENZE – a.s. ________________

n° COGNOME NOME

1

2

3

4

5

6

7

8

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9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

In caso di sostituzioni e/o avvicendamenti

DATA NUOVO ADDETTO SOSTITUISCE

ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO – a.s. _______________

n° COGNOME NOME

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

In caso di sostituzioni e/o avvicendamenti

DATA NUOVO ADDETTO SOSTITUISCE

2. VERBALE PROVA DI EVACUAZIONE

Il giorno _________________ alle ore ________ presso la scuola

____________________________si è svolta

una prova di evacuazione che ha coinvolto n° ______alunni e n° ______personale scolastico.

L’esito della prova è stato ı positivo ı negativo

L’edificio è stato evacuato in un tempo totale di ____ minuti.

Note e osservazioni

________________________________________________________________________________

____________

1. Elementi di dettaglio della prova

Il sistema di allarme ha funzionato correttamente

[SI] [NO]

note: ________________________________________________________________________

La segnaletica è sufficiente e adeguata

pag. 29

[SI] [NO]

note: ________________________________________________________________________

Le uscite ed i cancelli sono perfettamente fruibili e si aprono senza problemi

[SI] [NO]

note: ________________________________________________________________________

Le vie di esodo sono agevolmente percorribili

[SI] [NO]

note: ________________________________________________________________________

L’impianto di illuminazione di emergenza funziona

[SI] [NO]

note: ________________________________________________________________________

al termine della prova è stata eseguita correttamente la verifica delle presenze

[SI] [NO]

note: ________________________________________________________________________

________________ lì _________________

L’addetto alla gestione

dell’emergenza

______________________________ N.B. IL VERBALE VA CONSEGNATO SEMPRE AL DIRIGENTE SCOLASTICO

4) CONTROLLO PERIODICO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO

Si prevede un controllo annuale, con segnalazione tempestiva in corso d’anno dei materiali esauriti

o scaduti.

Elenco del materiale redatto dalla Dott.ssa Paola Mason. Medico del lavoro consulente del

R.S.P.P. d’Istituto Dott. Paolo Bertolini:

Guanti sterili monouso (5 paia)

Visiera paraschizzi o occhiali di protezione

Flacone di Betadine soluzione cutanea da 1 lt (1)

Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9 %) da 500 ml(3)

Compresse di garza sterile 10x10 in buste singole (10)

Compresse di garza sterile 18x40 in buste singole (2)

Pinzette da medicazione sterili monouso (2)

Pinzette in acciaio Pean (1)

Confezione di cotone idrofilo (1)

Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso (2)

Rotoli di cerotto alto cm 2,5 (2)

Un paio di forbici taglia abiti

Lacci emostatici a fascetta (3)

Ghiaccio pronto uso (2)

Termometro

Contenuto auspicabile e ridotto rispetto alla normativa vigente, il numero tra parentesi indica il

quantitativo utile da conservare, se non fattibile, ridurre.

4. I BISOGNI SANITARI SPECIALI 1. Premessa Nelle nostre scuole sono frequenti i casi di alunni con bisogni sanitari speciali, dovuti al manifestarsi di

diabete, epilessia e anafilassi. Queste patologie, se trattate con la dovuta attenzione, consentono una vita

pressochè normale e non precludono il quotidiano svolgimento delle attività didattiche.

pag. 30

E’ importante però che tutto il personale scolastico sia messo in condizione di riconoscere i diversi quadri

sintomatici legati a queste patologie e sappia intervenire in caso di necessità.

La correttezza e la tempestività dell’intervento sono infatti essenziali ai fini della salvaguardia dell’integrità

fisica della persona e in molti casi anche a salvaguardia della stessa vita. E’ per questo che i farmaci da

somministrare si indicano appunto come “salvavita”.

2. Formazione/informazione rivolta al personale scolastico Per consentire a tutti, docenti e collaboratori scolastici, di affrontare efficacemente questo compito che è

dovere di ciascun adulto in presenza di soggetto in pericolo di vita, il nostro Istituto, in collaborazione con il

Responsabile dell’Unità Operativa Bambino-Famiglia, organizza eventuali incontri focalizzati sui casi

specifici. A questi incontri partecipano i genitori dell’alunno con B.S.S., i docenti della classe in cui l’alunno

è inserito, i collaboratori scolastici del plesso. Nel corso di questi incontri, il medico definisce un protocollo

scritto di somministrazione per ciascun alunno trattato e viene attivata la corretta procedura per la

somministrazione dei farmaci salvavita in caso di bisogno.

3. Procedura per la somministrazione di farmaci salvavita e/o farmaci

per patologie croniche I farmaci a scuola possono essere somministrati agli alunni solo nei casi di assoluta necessità e

seguendo il protocollo previsto caso per caso sulla base della seguente procedura:

1. Richiesta formale al Dirigente Scolastico da parte della famiglia a fronte di un certificato medico

attestante la patologia. Tale richiesta viene sottoscritta dal/i soggetto/i esercitante la potestà genitoriale.

2. Verifica da parte del Dirigente scolastico dell’idoneità dei locali scolastici alla conservazione e

alla somministrazione dei farmaci prescritti e della disponibilità degli operatori in servizio nel

plesso (docenti e collaboratori scolastici). Tali operatori vengono preferibilmente individuati tra il

personale che ha seguito i corsi di primo soccorso.

Successivamente, viene concordato un incontro formativo con il medico di base, in cui gli

operatori individuati assimilano la corretta procedura di somministrazione del farmaco.

3. Formale autorizzazione del Dirigente scolastico.

N.B. Solo dopo questi passaggi viene effettivamente considerata attiva la procedura di somministrazione. Il

farmaco deve poi essere reso disponibile dagli esercenti la potestà genitoriale secondo le indicazioni fornite

per iscritto dal medico curante.

In conclusione:

4. Scaletta degli interventi Famiglia

1) Presenta richiesta di somministrazione del farmaco

2) Partecipa agli incontri formativi/informativi tenuti dal personale sanitario

Medico di base

1) Rilascia un certificato medico attestante la patologia e la richiesta di somministrazione del farmaco.

Dirigente scolastico

1) Individua un luogo per la conservazione del farmaco

2) Predispone un piano di formazione aperto al personale scolastico

3) Accerta la disponibilità alla somministrazione del farmaco del personale formato Docenti e

Collaboratori Scolastici 1) In caso di emergenza il personale scolastico in possesso di un’adeguata formazione/informazione

si attiva per la somministrazione del farmaco agli alunni interessati.

N.B. Tutta la procedura e la modulistica relativa alla somministrazione dei farmaci è raccolta nello specifico

Regolamento Somministrazione farmaci a scuola a disposizione di ogni plesso.

5. LA MENSA SCOLASTICA A scuola il tempo dedicato alla refezione scolastica rientra nell'ambito delle attività educative. In

considerazione della particolare organizzazione del tempo mensa si richiede la massima attenzione da parte

degli addetti all'assistenza educativa. Gli alunni che fruiscono del servizio devono essere accompagnati

dall'insegnante nell’aula mensa.

pag. 31

Il servizio di refezione scolastica è gestito, per la Scuola dell’Infanzia e per la Primaria, dai Comuni di

competenza, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo. Per la Secondaria il servizio –mensa è gestito

direttamente dal Comprensivo “Ciscato” ed è affidato, nei modi previsti dalla Legge, ad una ditta di

ristorazione scolastica certificata.

I collaboratori scolastici coadiuvano i docenti nella sorveglianza durante i pasti.

I locali destinati alla preparazione/ distribuzione dei pasti devono rispondere ad adeguati requisiti igienico-

sanitari in relazione alle dimensioni, all'illuminazione, all'areazione, alla lavabilità dei pavimenti e delle

pareti, alle difese dagli insetti nocivi ai sensi dell'art.28 del D.P.R. 327/80 (requisiti minimi obbligatori per i

laboratori di produzione e confezionamento di sostanze alimentari) ed essere dotati di regolare

autorizzazione sanitaria.

Devono inoltre essere presenti e ben individuabili i locali per il personale (bagni e spogliatoi). I requisiti

igienico-sanitari dei locali adibiti a mensa (gli indici standard sono diversi nei vari gradi scolastici) vengono

definiti dal DM Lavori pubblici 18.12.75 e successive modifiche (DM Lavori pubblici 13.9.77).

1. Il Piano di Autocontrollo Esiste un protocollo di sicurezza stabilito dal Manuale per l’Autocontrollo della refezione scolastica e nel

conseguente Piano di Autocontrollo, con la compilazione giornaliera delle relative schede di verifica e

controllo. Le mense scolastiche rientrano, infatti, tra le attività soggette agli obblighi previsti dal D.Lgs.

155/97 il quale introduce il concetto di autocontrollo, che non si limita al prodotto finito, ma che si estende

a tutto il processo di produzione. Tale attività di controllo si esplica mediante un Sistema di Analisi dei

Rischi e di Controllo dei Punti Critici (HACCP) obbligatoriamente documentato: il Piano di autocontrollo.

La norma non richiede alcun requisito professionale specifico per la stesura del Piano e prevede invece

l’obbligo di formazione solo per il personale dipendente.

2. La cura dell’igiene Una cura particolare va posta all’igiene dei locali e delle attrezzature. Le attrezzature, gli strumenti,

gli impianti, gli elettrodomestici relativi alla mensa devono essere utilizzati solo ed esclusivamente

in relazione al servizio mensa. Nessun alimento privato può essere conservato nel frigorifero della

mensa. Un’attenzione costante va posta alla data di scadenza degli alimenti.

L’utilizzo dei locali e le attività di preparazione e di somministrazione di alimenti e bevande sono

subordinati al possesso di una registrazione/autorizzazione sanitaria (regolamento CE 852/04).

Vengono previste sanzioni amministrative sia per la mancanza dell’autorizzazione sanitaria, sia

per la mancata attuazione del Piano o per una gestione non corretta dello stesso.

3. Le autorizzazioni sanitarie Gli addetti alle operazioni di preparazione e somministrazione di cibi o bevande devono essere

in possesso del cosi detto “libretto di idoneità sanitaria” di cui all’art. 14 della L. 283/62 e artt. 37,

39 e 40 del DPR 327/80, le cui caratteristiche e modalità di rilascio, oggi, possono essere diverse da

regione a regione, in alcune sostituito da misure di autocontrollo, formazione e informazione.

4. Le norme di comportamento Per garantire qualità e sicurezza dei prodotti è fondamentale la formazione degli addetti. In caso di gestione

diretta e indiretta, se il personale addetto alla distribuzione dei pasti è dipendente, il Dirigente scolastico

deve assicurare la loro formazione mirata ad ottenere il rispetto delle norme di comportamento

dell’Organizzazione Mondiale della Sanità .

5. Le diete speciali

I genitori hanno il dovere di segnalare, al momento di presentazione della richiesta del servizio mensa

scolastica, la necessità della dieta speciale, che viene assegnata sulla base di idoneo certificato medico. Al

momento della raccolta delle adesioni del servizio di ristorazione scolastica la segreteria della scuola redige

pag. 32

un elenco degli alunni che necessitano della dieta speciale, suddiviso per plesso. I collaboratori scolastici

sono tenuti, insieme ai docenti, a controllare che agli interessati vengano somministrati alimenti della dieta

speciale.

I genitori devono segnalare all’Ufficio di Segreteria eventuali casi di allergie o intolleranze alimentari dei

propri figli, anche se non pranzano a scuola, per permettere agli insegnanti di controllare il cibo che viene

eventualmente consumato in situazioni didattiche.

Per la difficoltà o l’impossibilità di rintracciare l’origine dei prodotti alimentari preparati in casa, si ritiene

necessario consumare a scuola solamente prodotti confezionati o di sicura provenienza.

In ogni scuola, ove sia presente la mensa, funziona il servizio assaggiatori mensa.

E’ composto da genitori volontari, individuati dal Comitato dei genitori formati tramite apposito corso

promosso dall’ASL, con il compito di controllare, secondo un prospetto visite, la qualità e la quantità dei

cibi erogati tramite apposite schede report che la Scuola poi nvia all’Ente Locale.

6. L’esonero dalla mensa nella scuola dell’infanzia e a tempo pieno

Nella scuola dell’Infanzia e a Tempo pieno, la partecipazione alla mensa è obbligatoria, essendo tale

momento strutturato e integrato al tempo-scuola.

Nel caso di alunni con allergie, la famiglia consegna alla scuola le eventuali prescrizioni dietetiche in modo

che il gestore della mensa possa predisporre un menu personalizzato.

Vengono concessi permessi per la sola pausa pranzo esclusivamente in presenza di gravi motivi esplicitati

direttamente al Dirigente Scolastico.

L’esonero dalla mensa – per uno o piu giorni la settimana – deve:

considerarsi evento eccezionale,

essere richiesto in forma motivata dalla famiglia,

essere autorizzato dal Dirigente scolastico per un periodo ben determinato.

L’autorizzazione del Dirigente viene poi trasmessa alla famiglia e ai docenti della classe.

Tale autorizzazione va intesa nei suoi caratteri generali e non può essere considerata come specifico

permesso giornaliero. La Scuola riaccoglie l’alunno quando rientra dal pasto a casa nel momento

immediatamente precedente la ripresa delle lezioni pomeridiane.

23

6. LA GESTIONE DELLO SCIOPERO 1. Premessa La normativa sullo sciopero prevede che il personale docente e A.T.A possa esprimere la propria adesione

allo sciopero. La materia è regolata contrattualmente, in base al disposto dalla legge 146/90. Il testo di

riferimento più recente è quello allegato al CCNL del 26/5/1999 che, all’art. 2 comma 3, cosi determina gli

adempimenti del Dirigente scolastico: “In occasione di ogni sciopero, i Capi di istituto inviteranno in forma

scritta il personale a rendere comunicazione volontaria circa l’adesione allo sciopero”.

La stessa normativa prevede che, sulla base dei dati conoscitivi a disposizione, il Dirigente valuti “l’entità

della riduzione del servizio scolastico” comunicando alle famiglie “le modalità di funzionamento o la

sospensione del servizio”.

Di volta in volta, il Dirigente individua dunque la modalità di effettuazione del servizio scolastico, da

comunicare alle famiglie tramite avviso scritto e sul sito internet dell’Istituto.

2. I collaboratori scolastici in caso di sciopero A. Il personale ausiliario che entra in servizio all’inizio del primo turno lavorativo dichiara la propria

presenza a scuola (presa di servizio) telefonando tempestivamente in Segreteria.

B. In questo modo, dalle 7.30 in poi, il Dirigente conosce i plessi aperti dal collaboratore scolastico non in

sciopero e quelli invece ancora chiusi per l’adesione allo sciopero del collaboratore del primo turno.

C. Il Dirigente, o un suo delegato, in forza del diritto conferitogli come datore di lavoro (si veda l’ultima

sentenza della Corte di Cassazione 15782 del 19 luglio 2011) si reca ad aprire il plesso per consentire

l’accesso al personale non scioperante e agli alunni presenti.

pag. 33

D. Nei plessi con installato l’impianto di allarme, i collaboratori scolastici non attivano l’antifurto

al termine del servizio del giorno precedente lo sciopero.

3. Delega ai Fiduciari di plesso e compiti del personale presente. Il Fiduciario di plesso, o il docente con maggiore anzianità di servizio, è delegato dal Dirigente a gestire

l’organizzazione del plesso in occasione dello sciopero.

Possibilmente, nei giorni precedenti lo sciopero, gli insegnanti di classe si assicurano che alle

famiglie giunga la comunicazione dello sciopero e controllano le firme per presa visione..

E’ compito particolare del docente delegato elaborare nel plesso il piano di sorveglianza, tenendo presente

che, una volta entrati, gli alunni devono essere sorvegliati fino al termine dell’orario di lezione o al riaffido

diretto alla famiglia. I docenti presenti assicurano l’accoglienza degli alunni e tutto il personale in servizio è

tenuto a collaborare con il docente delegato per una serena gestione della situazione.

Il docente delegato provvede anche al controllo e alla verifica dei docenti presenti, classe per classe, su

apposito modulo elaborato dalla segreteria.

Gli alunni che si presentano a scuola non accompagnati o che usufruiscono del servizio di trasporto

scolastico, devono essere comunque accolti, tranne l’eventualità in cui non sia possibile in alcun modo

procedere all’apertura del plesso per mancanza totale del personale in servizio.

I ragazzi che vengono fatti entrare hanno lezione secondo il loro orario, compatibilmente con i docenti

presenti. I docenti scioperanti non devono essere sostituiti nella loro attività didattica. I docenti presenti,

invece, in quelle ore devono solo garantire la sorveglianza dei ragazzi.

E’ bene precisare che, in tali circostanze, l’obbligo di sorveglianza diventa preminente rispetto a quello

dell’insegnamento. Si ricorda che a tale obbligo è soggetto anche il personale collaboratore scolastico.

4. Giustificazione per l’assenza degli alunni (scuola primaria e secondaria) A tutela e per una corretta informazione dei genitori, nel registro di tutte le classi vengono indicati gli assenti

e il mattino successivo, nel libretto personale deve essere riportata la giustificazione (sciopero).

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7. USCITA DEGLI ALUNNI AL TERMINE DELLE

LEZIONI I possibili casi sono elencati nella tabella seguente:

CASO 1

ALUNNI ACCOMPAGNATI (compreso PIEDIBUS)

Il docente dell’ultima ora consegna il minore a un famigliare o a persona maggiorenne autorizzata dalla

famiglia

CASO 2 ALUNNI NON ACCOMPAGNATI

Autorizzazione per l’uscita autonoma alle condizioni stabilite dal Regolamento d’Istituto

CASO 3 TRASPORTO SCOLASTICO

Misure organizzative di concerto con l’Amministrazione comunale

1. Uscita accompagnata degli alunni di scuola dell’infanzia e delle

classi I, II e III primaria L’età anagrafica e il livello di maturazione degli alunni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria

richiedono che gli stessi all’uscita dalla scuola vengano prelevati dai genitori o da persona da essi

delegata. Si impartiscono le seguenti disposizioni:

1. non è consentita l’uscita autonoma degli alunni di scuola dell’infanzia e degli alunni frequentanti

le classi I, II e III

2. gli alunni vengono consegnati dai docenti ai genitori o a persone da questi delegate, sulla base delle

indicazioni date dalla famiglia alla scuola attraverso il Modulo /Uscita;

3. nel caso eccezionale in cui i genitori o i delegati siano impossibilitati a prelevare il figlio, i genitori,

tramite comunicazione telefonica o sul libretto personale , o su apposito “Modulo di delega giornaliera” per

la scuola dell’infanzia, comunicano al docente la persona autorizzata.

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2. Uscita autonoma degli alunni di classe IV e V primaria e della scuola

secondaria Per quanto riguarda l’uscita autonoma degli alunni al termine delle lezioni, il coordinatore di

classe, i docenti dell’ultima ora e i collaboratori scolastici seguono le procedure indicate in questa

sezione del Regolamento.

In particolare, il coordinatore di classe consegna i moduli di richiesta alle famiglie interessate, li

ritira una volta compilati e li fa pervenire all’Ufficio Segreteria della scuola.

Nel caso sorgano dubbi sull’opportunità di concedere il permesso, i docenti segnalano le situazioni

particolari alla segreteria. Sulla base di domande ricevute, il Dirigente autorizza i docenti a consentire

l’uscita autonoma degli alunni richiedenti.

A.CRITERI GENERALI

1. Richiesta di autorizzazione. Il Dirigente scolastico, su richiesta della famiglia, in considerazione dell’età

anagrafica degli alunni e del livello di maturazione raggiunto, consente, di norma ,l’uscita autonoma al

termine delle lezioni agli alunni frequentanti gli ultimi due anni della scuola primaria e la scuola

secondaria di I grado .

2. Valutazione della domanda. La concessione da parte del Dirigente viene anche supportata da una

valutazione fatta dal personale scolastico del plesso interessato, tenendo presenti i sotto elencati criteri.

3. Fattori ambientali. L’uscita autonoma degli alunni viene autorizzata dal Dirigente previa valutazione dei

fattori di rischio potenzialmente prevedibili e quindi oggetto di valutazione in condizioni di normalità. Sono

esclusi dalla valutazione tutti i fenomeni eccezionali, inconsueti e comunque non ricadenti in situazioni note

e riconducibili alla normale capacità previsionale degli operatori scolastici.

4. Fattori individuali. La valutazione riguarda altresì le caratteristiche degli alunni, con particolare

riferimento a manifestazioni comportamentali che richiedano forme di controllo intensificato o una

particolare attenzione.

5. Diniego dell’autorizzazione. Se il Dirigente e il personale ritengono non sussistenti le condizioni di

normalità atte a garantire un’efficace tutela, e non sufficiente la maturità comportamentale del soggetto, non

viene consentita l’uscita autonoma dell’alunno.

6. Concessione dell’autorizzazione. Alla luce delle sopra riportate indicazioni, il Dirigente scolastico

autorizza i docenti e il personale scolastico a consentire l’uscita autonoma degli alunni che presentano i

requisiti sopra evidenziati.

7. Revoca dell’autorizzazione. L’autorizzazione può essere revocata in qualsiasi momento, con atto

unilaterale motivato, da parte della Scuola, qualora vengano meno le condizioni che ne costituiscono il

presupposto.

B. CRITERI OPERATIVI

1. L’uscita autonoma viene autorizzata annualmente dal Dirigente scolastico su richiesta dei genitori e

comunque dopo un’analisi dei fattori di rischio potenzialmente prevedibili e valutabili in condizioni di

normalità.

( “La prevedibilità del fatto dannoso è legata sia alla ripetitività, sia alla ricorrenza statistica di alcune

circostanze di fatto, sia al particolare ambiente in cui si opera, in ordine al quale gli eventi dannosi

risultano anche prevedibili” USR Emilia-Romagna – Ufficio Legale, nota prot. n° 7873/E 25 del

21/05/2002.)

2. L’uscita autonoma giornaliera viene valutata dai docenti di classe e dai collaboratori scolastici. Se questi

ritengono che non sussistano le condizioni di normalità atte a garantire un’efficace tutela (es. condizioni

fisiche, psicologiche e/o comportamentali che richiedano forme di controllo intensificato o una particolare

attenzione; condizioni di traffico eccezionale; situazioni di accentuato maltempo, …) non consentono

l’uscita autonoma degli alunni e provvedono a informare le famiglie per la necessaria presenza a scuola di

un genitore o di persona delegata.

3. Sono esclusi dalle valutazioni di cui ai punti 1 e 2 tutti i fenomeni eccezionali, inconsueti e comunque non

ricadenti in situazioni note e riconducibili alle normali capacità di previsione.

4. In caso di richiesta di uscita anticipata dell’alunno, il genitore, o persona da lui delegata per iscritto,

prende personalmente in consegna l’alunno/a.

C. LA RICHIESTA DI USCITA AUTONOMA E LA DICHIARAZIONE DEI GENITORI

La richiesta di uscita autonoma degli alunni deve essere formulata da entrambi gli esercenti la potestà

genitoriale, secondo un apposito modello fornito dalla Scuola (Modulo /Uscita).

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La domanda comprende, tra l’altro, una dichiarazione nella quale la famiglia attesta la conoscenza delle

disposizioni e delle procedure attivate dalla scuola attraverso il presente Regolamento, accetta e condivide

tali disposizioni per quanto di competenza.

La dichiarazione rappresenta una precisa assunzione di responsabilità da parte dei richiedenti, non tanto per

esonerare la Scuola da compiti che le sono assegnati dalla legge, quanto per manifestare in modo

inequivocabile la volontà di far subentrare, all’uscita da scuola, la propria vigilanza potenziale alla vigilanza

effettiva del personale scolastico ed esprimere il consenso verso le procedure attivate al riguardo

dall’Istituto.

I richiedenti dichiarano inoltre di avere valutato attentamente le caratteristiche del percorso scuola-casa e dei

potenziali pericoli legati ai seguenti

FATTORI AMBIENTALI

Collocazione della scuola: posizione centrale/decentrata della scuola – tipologia dei percorsi scuola/casa.

Viabilità e traffico: tipo di viabilità (strade ad alta intensità di traffico, tipo di strade:

statali/provinciali/comunali), aree e orari ad alta intensità di traffico, presenza di aree pedonali, zone di

attraversamento protette, piste pedonali e ciclabili, traffico veicolare, potenzialità di assembramento, eventi

o occasioni particolari (manifestazioni, ricorrenze, sagre, fiere, mercati, ecc.).

Residenza alunno: distanza dell’abitazione dell’alunno, relazione tra i fattori di viabilità e traffico con il

domicilio, percorsi scuola/casa, eventuale utilizzo della bicicletta.

Controllo del territorio: presenza VV.UU., presenza adulti lungo il percorso, valutazione statistica della

tipologia, ripetitività e numero incidenti verificatisi, eventuali accordi/comunicazioni con le Forze

dell’Ordine.

I richiedenti dichiarano inoltre di avere valutato le capacità di autonomia, le caratteristiche e il

comportamento abituale del proprio figlio in relazione ai seguenti

FATTORI INDIVIDUALI

Autonomia personale: capacità autonoma di gestirsi e di gestire il contesto ambientale - conoscenza dei

corretti comportamenti e delle principali regole della circolazione stradale – utilizzo consapevole e

pertinente delle regole e delle competenze acquisite.

Atteggiamenti individuali: Adeguata capacità di attenzione e concentrazione, affidabilità, senso di

responsabilità, corretta applicazione delle competenze acquisite.

Caratteristiche caratteriali: eccessiva vivacità – aggressività – scarso senso del pericolo – distrazione.

In caso di accoglimento della loro domanda, i richiedenti si impegnano a

controllare i tempi di percorrenza e le abitudini del proprio figlio per evitare eventuali pericoli;

informare tempestivamente la scuola quando le condizioni di sicurezza subiscono modificazioni;

ritirare personalmente il minore su richiesta della scuola e nel caso dovessero insorgere problemi di

sicurezza;

ricordare costantemente al minore la necessita di adottare comportamenti corretti e rispettosi del codice

della strada, richiedendo un rigoroso rispetto delle seguenti:

D. ISTRUZIONI PER IL PERCORSO SCUOLA-ABITAZIONE

Quando esci dalla scuola per tornare a casa osserva scrupolosamente queste indicazioni:

1) prima di attraversare strade, piazze o piazzali osserva attentamente se sopraggiungono veicoli; attraversa

solo quando sei sicura/o della loro assenza e con rapidità;

2) attraversa sempre sulle strisce pedonali e rispetta i segnali dei vigili urbani e dei semafori;

3) cammina sempre sul marciapiede; in mancanza di marciapiede cammina sul lato della strada alla tua

sinistra e mantieniti sempre sul margine esterno; fai molta attenzione nelle curve, dove non si può vedere

cosa c’è oltre;

4) evita di correre e giocare; tieni lo zaino e i tuoi oggetti in modo corretto; muoviti in modo tale da non

colpire qualcuno o provocare danni; ugualmente fai attenzione agli zaini portati dai tuoi compagni, tieniti

sempre a distanza di sicurezza;

5) fai bene attenzione a gradini, scalini, buche, ostacoli, ecc.;

6) non lasciarti distrarre; soprattutto non oltrepassare i limiti che circondano cantieri e luoghi di lavorazione;

non avvicinarti a case abbandonate o pericolanti, pozzi, mezzi o macchine in movimento, accumuli di

materiali; non raccogliere oggetti che non conosci o di cui non sei sicura/o.

Non arrampicarti su alberi, pali, muri, cancelli, ecc.;

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7) se uno sconosciuto ti invita a seguirlo non lo fare; se ti trovi in difficoltà chiedi aiuto ai vigili,

carabinieri/poliziotti o a un adulto;

3. Utilizzo del trasporto scolastico A. PREMESSA GENERALE

Il trasporto scolastico è una funzione spettante all’Ente locale nell’ambito delle funzioni di assistenza

scolastica (art. 139 D. Lgs. 112/1998; art. 28 legge 118/1971 con riferimento agli alunni portatori di

handicap; in generale art. 42 e 45 del D.P.R. 616/1977).

E’ dunque l’Ente locale che stabilisce le modalità del servizio di trasporto, ma i tempi dell’arrivo degli

alunni a scuola e quelli del loro prelevamento al termine delle lezioni vengono definiti in modo concordato

con l’istituzione scolastica in modo da garantire che tra la vigilanza degli alunni da parte dell’/gli

accompagnatore/i incaricati dal Comune e la vigilanza del personale della scuola (e viceversa) non vi sia

soluzione di continuità.

In via straordinaria ed eccezionale i collaboratori scolastici del plesso centrale e dei vari plessi esterni sono

tenuti anche alla sorveglianza di alunni trasportati, provenienti da altri plessi limitrofi, (se consegnati dagli

autisti) nel caso in cui, per motivi imprevedibili, il collega titolare del servizio sorveglianza non sia presente

al mattino, al momento dell’accoglienza anticipata.

B. LA GIURISPRUDENZA

Pur consapevoli che ogni vicenda costituisce un caso a sè stante, in cui i giudici valutano in concreto quello

che è accaduto (circostanze dell’incidente, regole che si era data la scuola, età e grado di maturazione degli

alunni, comportamento delle persone coinvolte), è importante sottolineare come la linea giurisprudenziale

appare sempre più pesante negli effetti per quanto riguarda la responsabilità del Dirigente scolastico e della

Scuola (Vedi sentenza Cassazione Sez. IV Penale, n. 17574 del 7 maggio 2010).

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3074 del 30/3/1999, ha cosi circostanziato gli ambiti di

responsabilità: "L'istituto di istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi minorenni

per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, reale o potenziale, dei genitori o di

persone da questi incaricate; tale dovere di sorveglianza, pertanto permane per tutta la durata del servizio

scolastico", e, quindi, al momento dell’ingresso nei locali e nelle pertinenze della scuola sino al tempo

dell’uscita.

Applicando il suddetto principio, la giurisprudenza ha, pertanto, ritenuto che l'affidamento di un minore,

effettuato dai genitori a una istituzione scolastica, comporta per quest’ultima e per chi agisce su suo incarico,

il dovere di vigilare, controllando con la dovuta diligenza e con l'attenzione richiesta dall'età e dallo sviluppo

psicofisico del minore, che questi non venga a trovarsi in situazione di pericolo con conseguente possibile

pregiudizio per la sua incolumità. E questo, dal momento iniziale dell'affidamento fino a quando ad esso non

si sostituisce quello effettivo o potenziale dei genitori o del servizio di trasporto. Eventuali disposizioni date

dai genitori, che comunque possano risultare pregiudizievoli per l'incolumità del giovane, non esimono la

scuola da responsabilità.

Quanto alla questione del rientro da scuola a casa e della conseguente responsabilità per eventuali infortuni

occorsi al termine delle lezioni resta il principio giuridico secondo cui l’obbligo di sorveglianza cessa

esclusivamente con il suo trasferimento ad altro soggetto legittimato ad assumerlo.

C. ESEMPI DI PROCEDURA DA ATTIVARE NEI DIVERSI CASI

L’autobus arriva a scuola alcuni minuti prima dell’inizio delle lezioni (es. Scuole

Primaria e Secondaria).

In questo caso, il dirigente scolastico definisce con gli uffici responsabili del trasporto scolastico gli orari in

cui gli alunni scendono dallo scuolabus e vengono affidati alla custodia dei sorveglianti comunali e dei

collaboratori scolastici fino all’inizio delle lezioni, e vengono da loro ripresi al termine delle stesse in attesa

del servizio di trasporto scolastico.

Al fine di puntualizzare le rispettive responsabilità del Comune e della Scuola in ordine alla vigilanza degli

alunni che si avvalgono dello scuolabus, il Dirigente concorda con l’Ente locale il coordinamento

dell’esercizio della vigilanza sui predetti alunni e ne informa le scuole con vigilanza degli accompagnatori

sino al subentro, reale o potenziale, di chi esercita la potestà genitoriale o suo delegato.

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In taluni casi, se gli orari del servizio di scuolabus risultano immodificabili per oggettive ragioni, il dirigente

può anche avanzare al Consiglio di istituto, tramite delibera di Giunta esecutiva, la richiesta di modificare

l’inizio e/o la fine delle lezioni.

L’autobus attende gli alunni a una certa distanza dalla scuola.

Se lo scuolabus attende gli alunni a una certa distanza dalla scuola, non è possibile obbligare i docenti, con

ordine di servizio ad accompagnare e a vigilare gli alunni fino al pulmino. Infatti, è ben vero che l’art. 29

comma 5 del CCNL 2007 prevede che per assicurare la vigilanza degli alunni gli insegnanti sono tenuti ad

assistere all'uscita gli alunni, ma nel caso di specie di tratterebbe di accompagnare i medesimi fuori dalle

pertinenze dell’edificio scolastico con superamento, quindi, dei compiti e mansioni contrattualmente

previsti.

Né tali compiti possono spettare ai collaboratori scolastici in quanto la tabella A allegata al CCNL prevede

che questo personale è "addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza

nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività

didattiche”

In questo caso, è necessario trovare un accordo con l'Ente locale, cercando insieme le soluzioni che

agevolino il compito di vigilanza della Scuola fino alla consegna dei minori all’adulto che li prende in carico

all’interno dello scuolabus. Possibili soluzioni, da valutare caso per caso, potrebbero essere la presenza della

Polizia locale, del nonno vigile o di adulti socialmente utili organizzati allo scopo, lungo il percorso.

L’eventuale accordo con l’Ente locale dovrà avere ad oggetto anche il momento dell’entrata degli alunni e

del conseguente accompagnamento degli stessi dal pulmino alla scuola.

Quanto sopra, tuttavia, non esclude che, in presenza di personale ATA e/o docente disponibile, possa essere

assegnato un incarico per accompagnare gli alunni al pulmino, con la precisazione che è necessario un

passaggio in sede di contrattazione e l’accettazione dei soggetti incaricati con attivazione eventuale di

funzioni miste.

Il pulmino entra nell’area di pertinenza della scuola durante il tempo di accoglienza degli alunni

(scuola dell’infanzia).

E’ opportuno verificare che l’area di manovra percorsa da alunni e genitori non coincida con l’area di

manovra del pulmino. Nel caso ciò sia inevitabile, si rende necessaria una procedura che eviti

contemporaneità di utilizzo, intervenendo o sugli orari o sull’utilizzo degli spazi.

In ogni caso, il collaboratore scolastico preleva i bambini direttamente all’uscita dal pulmino,

accompagnandoli fin dentro l’edificio scolastico per il successivo affidamento alle docenti.

Qualora venisse utilizzata un’entrata di servizio per questa fase, l’entrata principale dell’edificio scolastico

va comunque presidiata o altrimenti chiusa temporaneamente.

Un caso di infortunio grave con risvolti penali

La sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza 7 maggio 2010, n. 17574, ha esaminato le

responsabilità connesse a un incidente mortale occorso ad un alunno che, all’uscita da scuola, era stato

investito da un autobus. Il giudice di primo grado aveva condannato tutti i soggetti imputati – il dirigente

scolastico, il docente dell’ultima ora di lezione, due funzionari comunali (preposti rispettivamente

all’organizzazione del servizio di trasporto pubblico ed alla segnaletica stradale) e il conducente del mezzo

pubblico – ad un anno di reclusione per omicidio colposo nonché al risarcimento del danno. La Corte

d’appello aveva ampiamente riformato tale sentenza, attribuendo la responsabilità penale dell’accaduto al

solo conducente dell’autobus ed assolvendo gli altri imputati. La Corte di Cassazione non ha condiviso la

decisione della corte territoriale, ritenendo tali assoluzioni “ispirate alla non corretta applicazione delle

norme di legge” e le ha annullate, rinviando la decisione ad altra sezione della competente Corte d’appello.

La Suprema Corte ha richiamato il principio, già presente nella sua giurisprudenza civile e penale, secondo

cui “quando i minori sono affidati al personale scolastico l’obbligo degli insegnanti e del personale dirigente

di impedire eventi lesivi […] non si esaurisce con la fine delle lezioni ma con il cessare delle esigenze di

tutela conseguente al passaggio del minore sotto altra sfera di protezione”. Essa, inoltre, ha ribadito

l’orientamento secondo cui “l’istituto di istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi

minorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati e quindi fino al momento del subentro almeno potenziale

della vigilanza dei genitori o di chi per loro”.

Per quanto concerne la posizione di garanzia esistente in capo agli addetti al servizio scolastico nei confronti

degli alunni affidati alla scuola, i giudici hanno riaffermato che essa “si configura diversamente a seconda,

da un lato, dell’età e del grado di maturazione raggiunto dagli allievi oltre che delle circostanze del caso

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concreto, e, dall’altro, degli specifici compiti di ciascun addetto, ma che si caratterizza in generale per

l’esistenza di un obbligo di vigilanza nei confronti degli alunni, al fine di evitare che gli stessi possano

recare danno a terzi o a se medesimi, o che possano essere esposti a prevedibili fonti di rischio o a situazioni

di pericolo”.

In concreto, è risultato che l’organizzazione dei trasporti dei ragazzi – i giudici utilizzano, in effetti,

l’espressione “mancanza di organizzazione” – era caratterizzata da “assoluta pericolosità”, in quanto

l’autobus […] che ha causato l’incidente arrivava abitualmente sul posto “quando già i ragazzi erano per

strada, e non già prima in modo che i ragazzi, alla loro uscita, potessero trovarlo fermo ad aspettarli, sempre

allo stesso posto”. Va sottolineato che la decisione relativa al punto di fermata dell’autobus competeva

all’ente locale e fu adottata “dopo l’incidente, ad appena tre giorni dallo stesso”.

Per quanto riguarda la scuola, fu stabilito, sempre successivamente all’incidente, che “al momento

dell’uscita i collaboratori scolastici fossero davanti al portone a controllare, e che, in caso di ritardo

dell’autobus, si aspettasse a far uscire i ragazzi sino a che tutti i mezzi di trasporto non si fossero

posizionati”. Secondo l’apprezzamento dei giudici “queste semplici cautele avrebbero evidentemente

impedito l’evento, che si è verificato allorché i ragazzi correvano incontro al loro autobus, ancora prima che

lo stesso si fermasse nel punto che quel giorno, poiché non vi era una fermata prestabilita, l’autista aveva

considerato più adatto”.

La Corte ha giudicato in modo particolarmente severo la condotta del dirigente scolastico, ritenendolo il

soggetto che avrebbe dovuto farsi principale carico della pericolosità della situazione – ben conosciuta – sia

perché dotato dalla legge di poteri direttivi sia perché destinatario del “generale dovere di adottare tutte le

cautele suggerite dalla ordinaria prudenza […] in relazione alle specifiche circostanze di tempo e di luogo”,

al fine di tutelare i minori affidatigli e “che vedeva uscire da scuola in quelle condizioni”. Per evitare

l’accaduto, infatti, “sarebbe bastato che, attraverso il coinvolgimento dei competenti servizi comunali

[…] venissero attuate quelle semplici misure organizzative che vennero attuate dopo”.

Per quanto riguarda l’insegnante dell’ultima ora, avrebbe dovuto almeno “segnalare la situazione

pericolosa” e, comunque, “vigilare sull’uscita dalla scuola dei ragazzi fino alla riconsegna dei medesimi ai

genitori o altri soggetti parimenti responsabili”. La sua responsabilità è però risultata attenuata, in

particolare, “dalla imprecisa formulazione del regolamento di istituto”. La Corte, infatti, conclude rinviando

il giudizio alla Corte d’appello, precisando che compete ad essa decidere se, in base al regolamento stesso

nonché ad eventuali ulteriori istruzioni fornite dal dirigente “che ovviamente gli insegnanti dovevano

rispettare”, il comportamento dell’insegnante fosse giustificabile. Come si vede, è fondamentale che tutti i

dipendenti ricevano chiare istruzioni in merito a come comportarsi, specie in relazione alla delicata e

gravosa attività di vigilanza.

Lesioni per liti all’interno dello scuolabus

Il 3.12.1985, durante il trasporto degli alunni su uno "scuolabus" organizzato dal Comune di

Perugia, l'alunno della terza elementare G.R. fu aggredito dall'alunno della quinta elementare F.B. che,

colpendolo ripetutamente alla schiena con la cartella scolastica a seguito di una lite sorta in ordine ad un

posto da occupare, gli provocò la lesione di quattro vertebre, con esiti invalidanti permanenti del 18%. La

Corte di Cassazione condanna il Comune di Perugia.

Per segnalare al Comune i rischi connessi al servizio di trasporto scolastico e dovuti alla pericolosità di certi

comportamenti non controllati, soprattutto nel caso in cui all’interno dello scuolabus non sia previsto un

servizio di sorveglianza, il Dirigente scolastico invia una lettera al Sindaco e agli altri soggetti interessati. La

presenza di un accompagnatore durante il trasporto scolastico può limitare se non eliminare quei

comportamenti offensivi e pericolosi per l’incolumità dei ragazzi.

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8. LE MISURE ORGANIZZATIVE DA ADOTTARE

Per quanto finora esaminato, si può concludere che, al fine di essere ritenute idonee ad evitare situazioni di

pericolo, le misure organizzative adottate dal nostro Istituto devono prevedere:

o una chiara formulazione del presente regolamento d’Istituto in materia di modalità di vigilanza, con

particolare attenzione all’entrata e all’uscita da scuola, da effettuarsi comunque per tutta la durata

dell’affidamento dei minori, fino al momento del subentro– anche potenziale – dei genitori o di chi per loro;

o la costante e vigile presenza degli insegnanti;

o il richiamo agli alunni delle regole di comportamento da seguire prima di svolgere qualsiasi attività,

specie quelle comportanti spostamenti all’interno o all’esterno dell’edificio scolastico;

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o lo svolgimento in sicurezza delle attività all’interno di spazi idonei alle concrete esigenze delle stesse;

o il coinvolgimento del competente Ente locale in materia di organizzazione del servizio di trasporto degli

alunni, ove esistente. E’ evidente il ruolo di responsabilità che compete al Dirigente scolastico, in quanto

titolare di una posizione di garanzia nei confronti degli alunni. Egli è tenuto ad impartire, con atto scritto,

chiare ed esaustive disposizioni organizzative e di servizio nei confronti del personale interno alla scuola,

anche a evidenti fini documentali. Tali disposizioni, emanabili anche da soggetti a ciò delegati dal Dirigente,

costituiscono un valido ausilio in caso di contenzioso e vanno archiviate con estrema cura.

N.B. Il presente regolamento d’istituto, riportante le descrizioni dei compiti dei docenti e dei

collaboratori scolastici, sostituisce e/o integra, per quanto richiamato, l’adozione di singole

disposizioni di servizio.

Il personale di Segreteria avrà cura di riferire del dovere di visionare sul sito web dell’Istituto

il presente Regolamento a ciascun dipendente al momento dell’entrata in servizio. La firma

per ricevuta dell’impegno richiesto chiama il docente o il collaboratore scolastico all’attenta lettura e

all’applicazione diligente di quanto in esso previsto.

CIO’ VALE ANCHE PER I SERVIZI TEMPORANEI (SUPPLENZE)

L’eventuale inadempienza, rispetto all’applicazione di quanto previsto nel presente Regolamento sulla base

delle rispettive responsabilità, costituisce illecito disciplinare.