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SISTEMI PROFESSIONALI SOLUZIONI PER IL RISANAMENTO DA MUFFE ED ALGHE RISANAMENTO DA MUFFE, FUNGHI, ALGHE E MUSCHIO DALLE PARETI INTERNE ED ESTERNE.

Cicli - Muffe ed alghe

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Soluzioni per il risanamento da muffe ed alghe

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Page 1: Cicli - Muffe ed alghe

SiStemi profeSSionali

Soluzioni per il riSanamento da muffe ed algheRisanamento da muffe, funghi, alghe e muschio dalle paReti inteRne ed esteRne.

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FunghiMuFFEALghEMuschioLichEni

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Il degrado biologico

ALGHE: organismi vegetali mono o pluricellulari strutturalmente molto semplici, ma dotati di clorofilla e dunque in grado di effettuare processi di fotosintesi. Si sviluppano più frequentemente sulle facciate esterne, dove possono trovare la luce e il nutrimento necessari per sopravvivere. Sono generalmente verdi, anche se particolari pigmenti possono conferire loro un colore azzurro, rosso o bruno. Se non vengono bloccate in tempo, le alghe portano allo sviluppo di agenti di degrado biologico più complessi e difficili da debellare, come il muschio e i licheni.

MUSCHIO: gruppo di vegetali delle Briofite presente in natura in circa 15.000 specie e le cui foglioline sono caratterizzate da un ordinamento a spirale. Il muschio non può essere estirpato con le sostanze che contrastano la crescita di muffe e alghe e prolifera in ambienti umidi, poco soleggiati e soggetti a ristagno d’acqua.

LICHENI: spesso erroneamente confusi con il muschio, sono in realtà degli organismi simbiotici derivanti dall’associazione di funghi e alghe; sono in grado di sopravvivere anche in condizioni ambientali molto severe e impossibili per altri vegetali. Come il muschio, anche i licheni sono molto resistenti agli agenti biocidi.

È importante preservare l’igiene dei locali e l’aspetto estetico delle superfici, proteggendole dal degrado biologico.

Il degrado biologico compromette l’aspetto e l’integrità delle superfici murali interne ed esterne e rappresenta una minaccia non solo su edifici vecchi o già deteriorati, ma anche su costruzioni nuove e apparentemente “sane”. Non si tratta semplicemente di un problema estetico, perché può avere ripercussioni sull’igiene dei locali e sul comfort abitativo, può causare allergie nei soggetti predisposti ed intaccare gravemente il film di pittura. Il degrado biologico è legato all’attacco da parte di organismi di varia natura, che trovano sulle pareti e nell’ambiente circostante l’habitat ideale per attecchire e svilupparsi. Più nel dettaglio si tratta di:

FUNGHI: organismi pluricellulari privi di clorofilla (a differenza delle alghe), costituiti da cellule sferoidali o allungate dette ife, spesso riunite in ammassi intrecciati chiamati miceli. Tutti i funghi sono eterotrofi, cioè ricavano il cibo dall’ambiente esterno; la cellulosa, sostanza organica presente nelle idropitture, costituisce un’ottima fonte di nutrimento e un ambiente umido e poco aerato l’habitat ideale per la proliferazione.

MUFFE: manifestazione visiva dello sviluppo di alcuni tipi di funghi pluricellulari, capaci di ricoprire le superfici sotto forma di miceli spugnosi. A seconda delle specie coinvolte nella colonizzazione, il loro colore può essere grigio, verdastro, marrone o nero. Le spore rilasciate dalle muffe a scopo riproduttivo non sono normalmente dannose per la salute, ma nei soggetti predisposti possono determinare reazioni allergiche.

Le condizioni ideali alla sopravvivenza delle alghe sono:•sostanze organiche che forniscano nutrimento•umidità•ambiente neutro-alcalino•luce per fotosintesi clorofilliana•sali minerali

Per avere la proliferazione di muffe e funghi devono sussistere le condizioni di:•umidità•cibo per alimentarsi•scarsa ventilazione•calore

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Il degrado biologico sulle pareti interne

La principale causa che può determinare lo sviluppo di funghi e muffe all’interno dei locali è l’accumulo di umidità e la formazione di condensa sulle pareti. Questi fenomeni dipendono da numerosi fattori:

•Scarso ricambio d’aria nei locali.•Problemi di umidità di risalita capillare dal terreno.•Esposizione della parete a nord su abitazioni

non coibentate.•Presenza di mobili ingombranti che coprono i muri

impedendone la ventilazione, su pareti non coibentate.•Forte produzione di vapor acqueo, come accade spesso

nei bagni e nelle cucine.•Materiali e tecniche costruttive impiegate in maniera non

idonea che possono creare ponti termici.

Le cause

Immagine di un ponte termico scattata con la termocamera.

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SIStEMA ANtIMUFFA E ANtIALGA

Numerosi altri fattori contribuiscono potenzialmente allo sviluppo delle muffe all’interno. Tra essi ricordiamo:Temperatura favorevole, generalmente compresa tra i 5 °C e i 25 °C, senza sbalzi rapidi.Presenza in parete di sostanze organiche che forniscono nutrimento alle muffe, come la cellulosa contenuta nelle idropitture o le impurità e lo sporco depositatisi nel tempo. Anche un’accurata pulizia delle superfici murali può non essere sufficiente ad eliminare tutte queste sostanze, specialmente negli angoli e nei punti meno ventilati.Lavorazioni particolari realizzate all’interno del locale, come nel caso dei caseifici, degli stabilimenti alimentari o delle lavanderie industriali.

Le conseguenze:Una volta avvenuto l’attacco da parte della muffa, gli effetti indesiderati possono essere molteplici:•Caratteristico odore sgradevole.•Deturpazione della parete.•Sviluppo di reazioni allergiche nei soggetti predisposti.•Rottura del film di pittura, che viene gradualmente

disgregato dai microrganismi; in questo modo si facilita la penetrazione e l’accumulo di umidità nel supporto sottostante, che va incontro a un progressivo degrado.

Per approfondire: il fenomeno della condensa ha luogo quando l’umidità di un’ambiente aumenta al punto da passare dallo stato gassoso a quello liquido, sotto forma di goccioline d’acqua. La capacità dell’aria di trattenere acqua si riduce al calare della temperatura ambientale; il fenomeno della condensa è dunque più marcato a basse temperature o nei punti più freddi delle pareti (ad. es. in presenza di ponti termici o esposizione a nord). È interessante ricordare che ogni persona produce quotidianamente 1-1,5 l di vapore e che attività semplici come stendere la biancheria, cuocere i cibi o fare la doccia producono grandi quantità di umidità. Visto che solo una minima parte di essa è in grado di fuoriuscire all’esterno attraverso i muri. Questo fenomeno è detto condensazione superficiale, si manifesta in due modi:BAGNA: quando avviene su superfici impermeabili quali pvc, alluminio, marmo, vetro ecc., questo è riconoscibile dalla formazione di goccioline sul supporto.MACCHIA: quando incontra materiali assorbenti tipo intonaco, gesso, cartongesso ecc. ed è riconoscibile per la formazione di colonie batteriche e di muffa.Risulta fondamentale ventilare frequentemente i locali per prevenire i fenomeni di condensa e la possibile formazione di muffe.

Muffa per condensa prolungata(lato nord)

Muffa da condensa per scarsa ventilazione

Muffa da alghe per attacco biologico dall’ambiente

Muffa per ponte termico

Risalita per capillarità

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Il degrado biologico sulle pareti interne

Per evitare l’insorgere delle muffe occorre impedire che si crei un habitat favorevole alla loro proliferazione, ovvero un ambiente molto umido. Gli accorgimenti costruttivi che abbiamo precedentemente elencato, così come un adeguato ricambio d’aria, sono un primo e fondamentale passo. Per completare l’opera di prevenzione il Colorificio San Marco suggerisce l’applicazione come finitura di SUPErCONFOrt, idropittura anticondensa atermica a base di microsfere cave in vetro 3M.Quando invece è già in atto un attacco fungineo, è necessario innanzitutto intervenire con un adeguato prodotto igienizzante. COMbAt 222 è un detergente in grado di distruggere funghi e alghe, muschi e microrganismi grazie al suo elevato contenuto di cloro attivo. Il prodotto va applicato sull’intera superficie interessata al degrado, agisce in profondità e, pur non avendo un effetto permanente, permette di disinfestare e sbiancare le superfici trattate. COMbAt 222 può essere utilizzato anche su piccole superfici infestate dalla muffe per il ripristino del loro aspetto originale, senza che sia necessario riverniciare.

COMbAt 222•Principio attivo: sistema ad alto contenuto di cloro attivo.•Solvente: acqua.•Utilizzabile anche su pitture e rivestimenti plastici esistenti.•Disponibile in confezioni per l’applicazione spray o in

versione applicabile a pennello.•Il prodotto è pronto all’uso. Si applica direttamente

sul supporto, lasciandolo agire per circa 30 minuti. Successivamente lavare abbondantemente le superfici con acqua.

•Resa indicativa: 8-10 m2/l per strato.

Per evitare che muffe e alghe si riformino dopo l’azione di pulizia, specialmente nelle zone più a rischio, è necessario applicare successivamente a COMbAt 222 il preservante COMbAt 333, che è in grado di igienizzare in profondità le pareti. Grazie infatti alla sua speciale composizione a base di biocidi ad effetto permanente, COMbAt 333 penetra nel supporto ed evita che le spore proliferino al suo interno.

Le soluzioni di intervento all’interno

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SIStEMA ANtIMUFFA E ANtIALGA

COMbAt 333•Solvente: acqua e sostanze antimuffa.•Utilizzabile anche su pitture e rivestimenti plastici esistenti.•Dopo l’intervento con COMbAt 222, attendere 2-3 ore

ed applicare a pennello COMbAt 333.Nel caso di superfici molto infestate, trattare più volte il supporto, bagnato su bagnato, in modo che il prodotto penetri nell’intonaco. Dopo almeno 24 ore procedere con il ciclo di pitturazione scelto.

•Resa indicativa: 8-10 m2/l per strato.

Dopo le operazioni di pulizia ed igienizzazione del supporto, occorre utilizzare una finitura che contrasti la formazione delle muffe grazie alla presenza di appositi additivi. A seconda delle diverse esigenze, è possibile scegliere tra quattro idropitture, tutte disponibili in una grande varietà di colori grazie al sistema tintometrico MArCrOMIE.

SUPErCONFOrtÈ una pittura traspirante anticondensa atermica; la presenza di microsfere cave in vetro 3M migliora l’isolamento termico delle pareti, evitando la formazione di condensa dovuta alla differenza di temperatura tra aria e muro. L’aspetto estetico è analogo a quello di una tradizionale pittura traspirante. L’utilizzo di SUPErCONFOrt è particolarmente consigliato su pareti non adeguatamente isolate, con ponti termici o esposte a nord e in ambienti scarsamente ventilati o comunque molto umidi (cucine, bagni, cantine ecc.). •Natura del legante: copolimero vinilversatato in emulsione.•Componenti speciali: microsfere in vetro cave 3M.•Brillantezza UNI EN ISO 2813: 5-10, opaco.•Resistenza alla muffa UNI 9805: 0 = nessuno sviluppo.•Il prodotto va applicato in 2 o più strati. Maggiore è lo

spessore, migliore risulta l’isolamento termico.•Per non perdere l’effetto anticondensa, non sovraverniciare

con prodotti tradizionali.•Resa indicativa: 6 m2/l per strato.

Per approfondire: le 3MtM ScotchlitetM Glass bubbles sono un brevetto della 3M; si tratta di microsfere di vetro unicellulari, di colore bianco e cave all’interno, composte di un vetro di borosilicato di calce sodata, resistente all’acqua e chimicamente stabile. Una materia prima che, grazie alla sua leggerezza e al basso coefficiente di trasmissione termica, rende possibili grandi performance.

Le soluzioni di intervento all’interno

5L’efficacia antimuffa secondo le norme UNI 9805:1991 e UNI EN 15457:2008, è attestata dai rapporti di prova N. 68308 - dic. 2008 eN.55406 - dic. 2006

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Il degrado biologico sulle pareti interne

COMbAt 777È una pittura traspirante opaca a base vinilversatica che permette di conservare per lungo tempo l’aspetto originale del supporto grazie alla sua azione igienizzante. Il prodotto è altamente traspirante e dotato di buon potere coprente.•Natura del legante: copolimero vinilversatico

in emulsione acquosa.•Brillantezza UNI EN ISO 2813: 5-10, opaco.•Resistenza alla muffa UNI 9805: 0 = nessuno sviluppo.•Il prodotto va applicato in 2 o più strati.•Resa indicativa: 7-8 m2/l per strato.

COMbAtPLUSÈ una pittura superlavabile igienizzante acrilica ideale per ambienti domestici con problemi di muffa di media entità. Il prodotto ha un aspetto opaco ed è caratterizzato da un’elevata copertura ed un ottimo potere riempitivo. Risulta inoltre facile da applicare e dotato di buona distensione.•Natura del legante: copolimero acrilico

in dispersione acquosa.•Resistenza al lavaggio UNI 10560: 5.000 cicli, resistente.•Brillantezza UNI EN ISO 2813: 5-10, opaco.•Resistenza alla muffa UNI 9805: 0 = nessuno sviluppo.•Il prodotto va applicato in 2 o più strati.•Resa indicativa: 9-12 m2/l per strato.

Le soluzioni di intervento all’interno

L’efficacia antimuffa secondo le norme UNI 9805:1991 e UNI EN 15457:2008, è attestata dai rapporti di prova N. 68308 - dic. 2008 eN. 55406 - dic. 2006

L’efficacia antimuffa secondo le norme UNI 9805:1991 e UNI EN 15457:2008, è attestata dai rapporti di prova N. 68308 - dic. 2008 eN. 55406 - dic. 2006

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SIStEMA ANtIMUFFA E ANtIALGA

COMbAt 999 EWÈ un’idropittura traspirante particolarmente idonea per locali interni soggetti ad elevato tasso di umidità nell’aria e predisposti alla formazione delle muffe. Realizza finiture particolarmente bianche, dall’aspetto opaco e uniforme. Grazie al suo potere igienizzante, il prodotto preserva a lungo l’aspetto originale delle superfici e migliora il comfort abitativo.COMbAt 999 EW è dotato inoltre di ottima copertura, elevata traspirabilità e buon potere antigoccia, pennellabilità e distensione.

•Natura del legante: resine viniliche in dispersione acquosa.

•Brillantezza UNI EN ISO 2813: 5-10, opaco.•Efficacia antimuffa UNI 9805: 0 = nessuno sviluppo.•Preservante anti-fungino UNI EN 15457:

0 = nessuno sviluppo.•Il prodotto va applicato in almeno 2 strati.•Resa indicativa: 9-12 m2/l.

COMbAt 444È un’additivo igienizzante antimuffa in grado di proteggere le pareti da attacchi fungini.Per pitture murali da interno. La sua efficace azione igienizzante è in grado di preservare nel tempo l’aspetto estetico originale della pittura applicata.

Le soluzioni di intervento all’interno

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Per approfondire: quando le spore si insediano sulle superfici esterne, si formano le alghe (colonizzazione primaria) che si distinguono per il loro colore verde. Esse si nutrono dei sali depositati sul supporto per cristallizzazione dell’acqua meteorica e, con l’ausilio della luce, producono delle particolari sostanze organiche. Queste ultime costituiscono il nutrimento per le muffe (di colore nero-grigio), che possono dunque insediarsi e dar vita a una colonizzazione secondaria grazie all’ambiente creato dalle alghe. Spesso le muffe nere arrivano a coprire completamente la colonizzazione primaria di colore verde.

Il degrado biologico sulle facciate esterne

Le conseguenze:Gli effetti negativi del degrado biologico sulle facciate esterne coincidono in parte con quelli già visti per gli interni:•Deturpazione della parete.•Rottura del film di pittura, che viene gradualmente

disgregato dai microrganismi; in questo modo si facilita la penetrazione e l’accumulo di umidità nel supporto sottostante, che va incontro a un progressivo degrado.

•Sviluppo di piante superiori (muschi e licheni) difficili da estirpare e in grado di estendersi su superfici molto ampie.

Nel caso delle facciate esterne, al problema delle muffe va aggiunto quello delle alghe, dei muschi e dei licheni, che difficilmente attecchiscono in ambienti interni. Il principale fattore che facilita lo sviluppo di questi organismi resta sempre la presenza e il ristagno di elevate concentrazioni di umidità nel supporto murario e nell’ambiente circostante.

Ecco le principali cause di questo accumulo:•Esposizione della facciata a nord/nordovest.•Scarsa ventilazione e soleggiamento; le alghe infatti

necessitano di una luce non troppo intensa per proliferare.•Forte esposizione alle intemperie.•Presenza frequente di rugiada, cioè umidità di condensa

atmosferica.•Risalita capillare di acqua dal terreno.•Infiltrazioni di acqua attraverso giunti, crepe e fessurazioni

della parete.•Presenza a ridosso della parete di piante che vengono

frequentemente innaffiate.•Materiali e tecniche costruttive impiegate; così come per

le pareti interne, è opportuno eliminare i ponti termici, garantire un adeguato isolamento termico alle facciate e privilegiare i materiali con buona traspirabilità al vapore e basso assorbimento d’acqua (sia per quanto riguarda gli intonaci che le finiture).

Vi sono anche altri tre presupposti di natura chimico-biologica che favoriscono l’attacco da parte di funghi, muffe, alghe, muschi e licheni:•Vicinanza con piante portatrici di spore.•Presenza sulla superficie murale di sali minerali che

costituiscono nutrimento per i microrganismi.•Natura neutro-alcalina del supporto.

Le cause

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Il degrado biologico sulle facciate esterne

Per la pulizia e l’igienizzazione delle pareti esterne infestate da muffe, va adottato il medesimo ciclo COMbAt 222 + COMbAt 333 già descritto per gli interventi su muri interni. Prima dell’applicazione di idropitture o rivestimenti, occorre poi effettuare un accurato idrolavaggio a pressione.

Il prodotto di finitura per gli intonaci deve evitare l’assorbimento e il ristagno dell’acqua - potenziali cause di attacco biologico - e facilitare l’evaporazione attraverso il film di pittura dell’eventuale umidità interna. Appositi additivi presenti nei prodotti proteggono ulteriormente il supporto dalla formazione di muffe. Il Colorificio San Marco propone le seguenti soluzioni:

SIStEMA ACrIL-SILOSSANICO ACrISyLA base di legante acril-silossanico, i prodotti Acrisyl conferiscono contemporaneamente al supporto un’elevata idrorepellenza, un’ottima traspirabilità ed un’efficace resistenza alle muffe e alle alghe. Essi inoltre non temono l’azione degli agenti atmosferici e l’aggressività dei supporti alcalini. Sono disponibili varie finiture:ACrISyL PIttUrA LISCIA: idropittura superlavabile opaca.ACrISyL PIttUrA rIEMPItIvA: idropittura superlavabile riempitiva, con granulometria massima di 125 µm.ACrISyL INtONACHINO: rivestimento murale rasato fine in due granulometrie: 1,5 e 0,6 mm.ACrISyL rUStICO: rivestimento murale rasato medio con granulometria massima di 1,8 mm.•Natura del legante: copolimero acrilico con modifica

silossanica in emulsione acquosa.•Resistenza agli alcali UNI 10795: resistente.•Protettivo per facciate in base alla teoria

di Kuenzle DIN 18550: W<0,5 kg/(m2·h0,5) e Sd<2 metri.

Le soluzioni di intervento all’esterno

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SIStEMA ANtIMUFFA E ANtIALGA

WASSErLAC AL qUArzO ANtIALGA È un’idropittura superlavabile acrilica riempitiva con un’ottima resistenza agli agenti atmosferici ed inquinanti e all’alcalinità dei supporti. Il prodotto preserva le facciate dalla formazione di muffe, alghe e muschio ed è dotato di un elevato potere riempitivo ed uniformante delle irregolarità del supporto. L’aspetto del film risulta opaco e leggermente ruvido o bucciato.•Natura del legante: copolimero acrilico

in dispersione acquosa.•Brillantezza EN ISO 2813: classe G3 (<10, opaco).•Granulometria massima quarzo: 100 µm.•Resistenza al lavaggio UNI 10560: >10.000 cicli, ottima.•Resistenza agli alcali UNI 10795: resistente.

vENEzIAGrAF ANtIALGA Sono dei rivestimenti plastici rasati ad effetto uniformante della superficie, in grado di preservare le superfici applicate dalla formazione di alghe e grazie al legante acrilico, di cui è composto, è in grado di sopportare l’aggressione alcalina propria dei supporti cementizi.

vENEzIAGrAF ANtIALGA È un rivestimento murale effetto spatolato antimuffa antialga che permette di ottenere una finitura molto simile a quella degli intonaci minerali e può essere applicato dove si presenti disomogeneità estetica o di assorbimento del supporto.

vENEzIAGrAF COMPACt ANtIALGA È un rivestimento murale antimuffa antialga ad effetto compatto che, grazie alla sua curva granulometrica, pemette di ottenere una finitura molto simile a quella degli intonaci minerali.

•Natura del legante: copolimero acrilico in emulsione acquosa.

•Granulometria: 1,2 mm.•Resistente a muffe e alghe secondo

UNI EN 15457 e UNI EN 15458.

Le soluzioni di intervento all’esterno

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Il degrado biologico sulle facciate esterne

PrOtEzIONE ANtIMUFFA PEr IL CALCEStrUzzOIl calcestruzzo è uno dei materiali costruttivi più soggetti al degrado biologico. Ciò è dovuto alla sua elevata conducibilità termica, alla sua scarsa traspirabilità e alla presenza di co-formulanti che lo rendono facilmente aggredibile. bEtONCOvEr ed ELAStOCEM,i due protettivi acrilici anticarbonatazione specifici per calcestruzzo, sono entrambi formulati per avere un’efficace azione contro la formazione e la proliferazione di muffe e alghe.

PrOtEzIONE ANtIMUFFA PEr IL SIStEMAELAStOMErICOPer risolvere il problema delle crepe, fessurazioni e cavillature presenti sulle facciate, il Colorificio San Marco ha messo a punto il sistema elastomerico ELAStOMArC, composto da prodotti aventi un film estremamente elastico, in grado di resistere a importanti sollecitazioni meccaniche. Le finiture ELAStOMArC FINItUrA ed ELAStOMArC FONDO sono additivate antialga.

Le soluzioni di intervento all’esterno

Per approfondire: i batteri che si generano nei barattoli di pittura. Una volta aperta la confezione, tutte le pitture possono essere attaccate da agenti di degrado biologico anche prima dell’applicazione in parete, quando sono ancora all’interno del barattolo. Questo dipende dalla natura stessa dei prodotti, in particolare dalla loro componente organica (ad es. cellulosa). Per ridurre il rischio che ciò accada, soprattutto una volta che la pittura è stata diluita, è opportuno seguire alcuni accorgimenti:•Non diluire troppo il prodotto.•Utilizzare acqua il più possibile sterile e pulita

per la diluizione.•Conservare il barattolo con il prodotto, meglio se non

diluito, in un ambiente fresco.•Non lasciare a lungo il pennello scarico immerso in acqua.•Fare attenzione a non trasportare involontariamente

con il pennello lo sporco e le impurità presenti in parete dentro alla confezione con la pittura.

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comBat 111È un additivo igienizzante antimuffa antialga per pitture murali all’esterno, formulato per essere aggiunto ai prodotti tradizionalmente impiegati per la pitturazione di supporti murali esterni. Conferisce un’efficace azione igienizzante, in grado di mantenere l’aspetto estetico originale della pittura preservandola dalla formazione di muffe ed alghe.

pRotezione antimuffa peR il sistemadi isolamento teRmico a cappottoIsolando esternamente un edificio con il sistema a cappotto maRcotheRm si eliminano dalla struttura i ponti termici, zone di dispersione del calore che sono tra le cause più frequenti dello sviluppo di muffe nei locali. Per quanto riguarda le facciate esterne, tutte le finiture maRcotheRm contengono gli additivi antimuffa e antialga necessari a proteggere il cappotto termico dal degrado di origine biologica.

Inoltre, durante il periodo invernale, sul rivestimento esterno di un sistema d’isolamento termico a cappotto si crea un accumulo di condensa, più elevato rispetto ad una superficie isolata dall’esterno che offre maggiori possibilità di subire un attacco biologico.

le soluzioni di intervento all’esterno

sistema antimuffa e antialga

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Colorificio San Marco SpA Via Alta 10 - 30020 Marcon (VE) - ItalyTel +39 041 4569322Fax +39 041 [email protected]@san-marco.it