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Paziente
Prelievo Decisione Medica
Richiesta del Test
Interpretazione
Refertazione
Misura Analitica
AnticoagulantiTrasportoConservazione
PosturaOrarioMateriale diPrelievo
TrattamentoBuioRaffreddamento
Valori decisionali(cut‐off points)
Valori di RiferimentoPredittività
Unità
di Misura
Nomenclatura
Precisione Accuratezza
TrattamentoFarmacologico
AttivitàFisica Dieta
RitmiCircadiani
CICLO ANALITICO COMPLETO
PREAnalitica
PREAnalitica
AnaliticaAnalitica POSTAnalitica
POSTAnalitica
Processo Produttivo
Analisi
Gestione dati
Gestione del campione
Organizzazione di un laboratorio analisi
Punti prelievo e accettazione esterna
Accettazione
Settori diagnostici
Errore Post-analitico
18-47%
Errore pre-analitico
46-68.2%
Malfunzionamentostrumentale
Errore analitico
7-13%
Scambio di campioneinterferenza
Identif.errata
Campioneinadeguato
Trasportoerrato
Campionescorretto
CampioneInsuff.
TurnAroundTimes
ErrataComunicazione
orefertazione
Modificato da: Kalra J. Medical errors. Impact on clinical laboratories and other critical areas Clin. Biochem 2004
ErroreRegistrazione
dati
Principali fonti di errore nel processo analitico
Variabilità inter
laboratori
Errata validazione
• Un trattamento preanalitico improprio può invalidare risultati altrimenti corretti ( >90% delle cause di errore)
• Trasporto intramurale o extramurale (natura dei contenitori, imballaggi, modalità di spedizione, modalità di conservazione durante il trasporto)
• Accettazione dei materiali e verifica della loro idoneità
Variabilità preanalitica
• Sieratura e centrifugazione (entro 1 ora)
• Smistamento ai settori analitici
• Eventuale deproteinizzazione o altro trattamento
• Eventuale conservazione (refrigerazione a 4°, conservazione al buio, liofilizzazione, modificazione del pH, aggiunta di sostanze chimiche, ecc.)
Variabilità preanalitica
Cause di errori preanalitici durante la conservazione
L’interpretazione delle analisi di laboratorioPaziente:
- segni e sintomi- storia clinica
Clinico:- sviluppa un’ipotesi di diagnosi- valutazione successive
Clinico:- stabilisce una diagnosi o prognosi- trattamento e follow up
Clinico:- interpreta i risultati- valuta l’ipotesi originale
Clinico:- richiede gli esami- prepara il paziente
Raccolta campioni Linee guida per la raccolta campioni
Trattamento e conservazione
campioni
Analisi
Verifica dei risultati
Stabilisce i valori di riferimento
Emissione referto
LAB
OR
ATO
RIO
Variabilità biologica e valori di riferimento
Individuo selezionato utilizzando particolari criteri
Caratteristiche ambientali e genetiche omogenee
Variabili preanalitiche che possono influenzare i valori degli esami di
laboratorio
Variabili modificabili
Stile di vita:• fumo• alcool
Farmaci
Variabili non modificabili
Dieta:• ingestione di cibo• cibi e bevande particolari
• dieta vegetariana• obesità• malnutrizione• digiuno prolungato
Fisiologiche:• postura• decubito prolungato• esercizio fisico• allenamento fisico• variazioni circadiane• viaggi
Fattori biologici:• età• sesso• razza• patologie: cecità
Cambiamenti ciclici a lungo termine:
• stagioni• ciclo menstruale
Condizioni mediche:• febbre• shock e trauma• trasfusioni
Fattori ambientali:
• altitudine• temperatura• residenza
La distribuzione di frequenza dei dati analitici per una popolazione di riferimento, può presentare una distribuzione:- gaussiana o normale- a campana ma asimmetrica o deviata (trasformazione logaritmica)- irregolare (percentili)
I valori di riferimento: la distribuzione gaussiana
La porzione di area compresa nell’intervallo dei
valori normali = (valore medio ± 2 deviazioni standard)
racchiude circa il 95% delle osservazioni
I valori di riferimento
Differenze tra intervallo di riferimento e:
- intervallo desiderabile (associato al significato clinico)
- intervallo terapeutico (farmaci)
- valore soglia o cut-off (presenza di malattia)
I valori di riferimento: sensibilità di un test
Sensibilità: incidenza di risposte positive che si ottengono applicando un test a pazienti affetti dalla malattia, cioè la positività in caso di malattia
Sensibilità = veri positivi/malati (veri positivi + falsi negativi)
I valori di riferimento: specificità di un test
Specificità: incidenza di risposte negative che si ottengono applicando un test a pazienti sani, cioè negatività nello stato di salute
Specificità = veri negativi/sani (veri negativi + falsi positivi)
Test ideale:Sensibilità 100 %Specificità 100 %
Significato diagnostico di un test
Test inutile:Sensibilità 50 %Specificità 50 %
Test usuale:Sensibilità 50-100 %Specificità 50-100 %
Precisione: capacità di testare un campione e ottenere ripetutamente risultati che siano vicini gli uni agli altri
Accuratezza: rapporto tra il numero ottenuto e risultato vero. E’ spesso espresso come coefficiente di variazione (CV%), una misura della variabilità, che indica l’imprecisione come valore percentuale rispetto al valore medio supposto vero. E’ un grandezza adimensionale che ci consente di comparare distribuzioni con valori ed unità di misura molto differenti
Precisione e accuratezza
LS
LI
Performance stabile
Problemi di accuratezza
Problemi di precisione
X X XXX X
XXX X XXX X
XX
X X X
X X X
X X X X X
X X X
Preciso ma con BIAS Accurato ma impreciso Accurato e preciso
25
• Questi valori non sono sempre formalizzabili statisticamente, ma si basano su conoscenze fisiopatologiche e sulla necessità del clinico di assumere decisioni cliniche
• I livelli decisionali potranno anche coinvolgere gli intervalli di riferimento, mentre altre volte potranno richiamare i valori di pericolo o di intervento già individuati dalla clinica
Livelli decisionali
• Nell’ambito dei valori che un test di laboratorio può assumere, si potranno individuare valori particolari che possono servire nella valutazione clinica del paziente
Valori di Riferimento di Alcuni Parametri Ematici• Ematocrito M: 39 - 49 %
F: 35 - 45 %
• Eritrociti M: 4.5 - 5.9 x 106 /LF: 4.5 - 5.1 x 106 /L
• Reticolociti 0.50 - 1.50 %
• Leucociti 4.5 - 11.0 x 103 /L
• Piastrine 150 - 350 x 103 /L
• Emoglobina M: 14.0 - 17.5 g/dlF: 12.0 - 15.5 g/dl
• Tempo di protrombina 10 - 13 secondi
Sensibilità diagnostica o clinica di un test• È il numero di risposte positive che si ottengono applicando il
test a pazienti affetti dalla malattia
100
FNVP
VPàSensibilit
Specificità diagnostica o clinica di un test• È il numero di risposte negative che si ottengono applicando il
test a pazienti non affetti dalla malattia (soggetti sani)
100
FPVN
VNàSensibilit
VP = VERI POSITIVIVN = VERI NEGATIVI
FP = FALSI POSITIVIFN = FALSI NEGATIVI