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Una Guida indispensabile per chi si affaccia oggi al mondo dell’offshore per operare in campo internazionale pagando Zero Tasse o Meno Tasse.

Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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Una Guida indispensabile per chi si affaccia oggi al mondo dell’offshore per operare in campo internazionale pagando Zero Tasse o Meno Tasse.

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COPYRIGHT COME PAGARE ZERO TASSE. La grande fuga verso i Paradisi Fiscali © 2013 di Giovanni Caporaso

ISBN 978-0-9789283-0-8

Nona Edizione

Editore Expats Ebooks Corporation Indirizzo postale:

Expats Ebooks

P.O. Box 1987-0834

Panama

Repubblica di Panama

Servizio al cliente: Italia (39) 06-99335786

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Spagna (34) 93-1770557

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Servizio al pubblico dalle 15 alle 20, da lunedi a venerdi, ora di

Panama in orario GMT -6

[email protected]

www.expatsebooks.com

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INTRODUZIONE

Questa edizione esce in ritardo perché, vista l’instabilità politica in

Italia, non cà erano novità da pubblicare. E realmente anche ora,

con il nuovo governo, non ce ne sono perché la macchina politica

è stata messa in moto per cercare di riparare i danni di decenni di

malgoverno e di “mala spesa”.

La crisi economica ha messo in ginocchio il Bel Paese lasciando

tre scelte: tenere duro, suicidarsi o fuggire all’estero.

Purtroppo non pochi concittadini disperati, sia imprenditori che

operai, si sono suicidati, anche con azioni eclatanti, nella speranza

di un cambio. Altri hanno deciso di tenere duro e buttarla a ridere

votando Grillo. Ma un grande numero hanno fatto la valigia e come

i nostri nonni, sono emigrati all’ estero nella speranza di incontrare

un futuro migliore.

Ma è giusto che per colpa di una spesa pubblica pazza e

sregolata, gli italiani debbano essere tartassati e non trovino più

opportunità nel loro paese? Ovviamente no! Ci vorrebbe una vera

e propria Rivoluzione Fiscale, ma gli italiani stanno buttando la

spugna, anche perché il sistema di voto, in pratica, non gli da

voce.

L ideale sarebbe perdersi in un´ isola deserta, dimenticata da Dio

e dal fisco. Tutti noi siamo stati tentati, almeno una volta, di fare la

grande fuga. Alla fine, per motivi differenti è mancato il coraggio o

forse la ragione ha sopravalso. Nel mondo virtuale, è ormai facile

“viaggiare” nei paradisi più sperduti. Allora perché non farlo in quei

paradisi dove la tasca è protetta dalla lunga mano del fisco? Si

può ed è alla portata di tutti operare un´ attività specifica in un

paradiso fiscale e pagare in molti casi, Zero Tasse.

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Immorale? Anti sociale? Furto ai danni della comunità?

Assolutamente no! Cosa c´è di morale nel tassare gli impiegati e i

piccoli imprenditori e defiscalizzare le grandi imprese

multinazionali? O tartassare la parte produttiva della popolazione

per sostentare chi non lavora (spesso non perché non trova

lavoro)?

E perché gli italiani devono pagare più tasse dei rumeni o dei

ciprioti?

Questo libro vi guiderà, in maniera dettagliata, durante i primi passi

nel mondo offshore, un’industria piccola e misteriosa che gestisce

il 60% dei capitali mondiali; l’OCSE ha ammesso il 50%.

Ovviamente non possiamo dirvi come non pagare le tasse perché

sarebbe istigazione all´ evasione fiscale. Quello che vi

proponiamo sono mezzi legali per operare delle attività pagando

legalmente 0% di tasse.

Potete anche usare le strutture offshore per ridurre le tasse sui

vostri guadagni nel vostro paese, ma, in questo caso, consultate

sempre il legale ed il commercialista di vostra fiducia prima di

avventurarvi in operazioni offshore. Tenete presente che per

operare offshore è necessario poter dimostrare che i servzi o

prodotti da voi offerti provengono dallà estero e che l’attività non è

esterovestita. I testi contenuti in questa guida sono puramente

didattici e non intendono dare consigli legali, ne finanziari.

In questo libro vi presentiamo una raccolta di testi e

approfondimenti, informazioni su leggi e decreti e dati utili che

abbiamo recopilato ad hoc, formano una Guida indispensabile e

completa per coloro che per la prima volta si affacciano al mondo

offshore. Analizziamo anche la lotta all’evasione e le misure

adottate dal Governo.

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Nella guida affrontiamo anche i seguenti argomenti: E’ legale

operare offshore?; Come pagare zero tasse; Cosa sono i paradisi

fiscali?; Come scegliere il proprio paradiso?; Breve storia dei

paradisi fiscali; I paradisi fiscali in cifre; Cosa significa e perché

andare offshore?; I vantaggi di una società offshore; E se voglio

operare in Italia?; Ho sentito parlare di black list, white liste liste

grigie; Scambio d´informazioni; Paradisi fiscali e norme anti

elusive; Quanto costa e come funziona una offshore; Come faccio

per costituire una offshore?; Ho sentito parlare di truffe; Società

già costituite; Cosa sono le scatole cinesi?; Il gioco dei doppi nomi;

Le fondazioni private; Residenza all´estero; La banca offshore;

Come operare offshore?; Cosa serve per operare offshore?; Per

non finire nella maglia del fisco; Banca privata, finanziarie e

trading; Protezione immobiliare; La pianificazione fiscale. In

appendice troverete un glossario completo dei termini offshore, sia

italiani che inglesi, quindi quando non capite il significato di una

parola basta dare uno sguardo all’ utile wikipedia offshore.

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PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

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SOMMARIO Introduzione Pag. 03

La grande fuga verso i paradisi fiscali Pag. 09 Cosa sono i paradisi fiscali? Pag. 15

Il business globale e l’ inversionista invisibile Pag. 17

Breve storia dei paradisi fiscali Pag. 19

Come scegliere il proprio paradiso Pag. 21

I paradisi fiscali in cifre Pag. 23

Cosa significa e perché andare offshore? Pag. 25

Curiosità: perché chiedono di pagare le tasse Pag. 34

Gli italiani e l’ evasione fiscale Pag. 35

Cosa è cambiato con le nuove misure anti PF Pag. 43

Cosa non si può fare con una società offshore Pag. 45

L'esteroverstizione Pag. 47

Quanto costa una società offshore Pag. 77

Ho sentito parlare di truffe per internet Pag. 79

Come faccio per constituire una societa offshore? Pag. 81

Il gioco dei doppi nomi e le scatole cinesi Pag. 83

Vantaggi offshore in una società italiana Pag. 85

Le fondazioni private Pag. 87

Società USA e società inglesi Pag. 103

Società della Comunità europea Pag. 105

Ho sentito parlare di Liste Nere, Bianche e Grigie Pag. 107

La doppia faccia della guerra ai paradisi fiscali Pag. 131

I paradisi fiscali sono finiti? Pag. 139

Residenza all’ estero Pag. 143

Come operare offshore? Pag. 147

Banca Offshore Pag. 149

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Domande frequenti sulla banca offshore Pag. 155

Lo schema offshore Pag. 165

Società per il gioco d' azzardo Pag. 171

Cosa si riceve all’ ordine di una società di Panama Pag. 175

Wikipedia Offshore, Wikipedia Paradisi Fiscali Pag. 177

L’ autore Pag. 224

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LA GRANDE FUGA VERSO I PARADISI FISCALI

Nel 2012 non c’è stata la fine del mondo come pronosticavano i

Maya e Nostradamus, ma sicuramente è finita un’epoca di

benessere e prosperità.

La crisi economica, forse per la prima volta dal dopoguerra ha

colpito tutti.

A Panama gli italiani da meno di 3 mila sono arrivati a 6 mila,

senza contare quelli che ci vengono solo per affari o

semplicemente hanno una società offshore di Panama.

In Italia, invece, anche l’immigrazione straniera è in calo e molti

giovani imprenditori stanno espatriando. Non è una fuga di cervelli

come accadde nel primo dopo guerra, ma il fenomeno è molto più

preoccupante poichè quello che s’intravede nei forum specializzati

sembra essere solo la punta dell’iceberg.

Mentre prima mi contattavano solo imprenditori e giovani in cerca

di opportunità, oggi mi contattano anche padri di famiglia disperati

che vogliono trasferirsi con moglie e figli alla ricerca di un migliore

fortuna. Basta dare un’ occhiata al sito www.italianiapanama.com.

L'insoddisfazione generale è un dato di fatto. Il fenomeno ha

raggiunto il livello di “nuova tendenza” e sta timidamente

affacciandosi sui mass media. La regista e film-maker romana

Francesca Fini ha preparando un documentario sul tema della

nuova emigrazione dal titolo Mollo tutto. «Chi molla tutto è

qualcuno che si è fermato a pensare. Uno che ha fatto un passo

indietro ed ha osservato se stesso trascinato dal flusso. E ne ha

avuto orrore. E allora rimane capire se sia più coraggioso andare o

rimanere, ed è una questione ancora aperta. "Dedicato a quelli

che fuggono", diceva un famoso film di Salvatores. Chi non ha mai

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- anche solo per un attimo - coltivato nella mente il dolcissimo

pensiero di mollare tutto?» dice Francesca Fini, che aggiunge:

«Con Mollo tutto, ho voluto raccontare la storia di questo

cambiamento di prospettiva, che è poi una ribellione. Il percorso è

spesso lo stesso: da una parte c'è l'avversione per la trappola

avvelenata nella quale finiamo avviluppati come mosche - il mutuo

della casa, il capoufficio che ci rende la vita impossibile, lo smog e

il traffico all'ora di punta quando rientriamo a casa per trovare solo

un mucchio di bollette da pagare, la burocrazia impazzita, il

grigiore deprimente della metropoli, i rapporti umani frustrati e

stressati; mentre dall'altra, c'è l'idealizzazione di un mondo

anarchico lontano e ancora "puro", dove "si vive con poco", dove i

rapporti sono più "autentici", dove finalmente possiamo essere

liberi. È sogno della fuga, celebrato dalle canzoni e dai film on-the-

road, che culmina in un bel chiosco di piadine su una spiaggia

cubana. Ci sono centinaia di storie così. Gente che si vende la

casa, la macchina, e chiude il conto in banca; per raccogliere i

soldi, certo, ma anche per compiere una sorta di rituale simbolico:

mi cancello da qui perché solo così posso ricostruirmi laggiù».

Ma chi sono e quanti sono questi ragazzi che cercano una nuova

vita all’estero? E sono poi tutti “ragazzi”? Franceso Giappichini,

direttore editoriale di Expats Ebooks, la casa editrice che pubblica

esclusivamente titoli su “vivere e investire” all’estero, tra cui anche

questo libro, ci dice: «Negli ultimi mesi abbiamo registrato un

incremento significativo delle vendite delle nostre guide, cosi

abbiamo iniziato ad analizzare gli espatriandi raccogliendo dati

statistici significativi. L’identikit è: tra i venti e i quarantacinque

anni; con patrimonio tra i cinquanta e i duecentomila euro; l’88 per

cento di sesso maschile; il 66 per cento è laureato; il 27 per cento

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è figlio di industriali o commercianti. Solo il 4 per cento è sposato

con figli». Giappichini, precisa: «Stiamo ricevendo molti ordini di

guide sull’America Latina, e in particolar modo sul Brasile, Cuba e

Panamá. Sembra una rivolta, una fuga in grande scala; teniamo

poi conto che fino a poco tempo fa la nostra emigrazione era

temporanea, legata all’apprendimento di una lingua o al periodo

necessario per fare un’esperienza».

Fuggire dalla realtà o semplicemente esplorare nuovi orizzonti? Le

motivazioni per fare il grande passo ed andare a vivere all’estero,

lasciando la “mamma” (sacra per gli italiani) e spesso moglie o

marito e bambini, sono molte. Le più svariate. In genere però ciò

che ci spinge a questo passo è soprattutto voglia d’avventura, di

sfuggire alla monotonia quotidiana e di esplorare le nostre

fantasie, diventando cittadini del mondo. Ma in questo momento di

crisi il motore principale è la disperazione.

Ma è poi così facile fare questo passo? Da un certo punto di vista

direi di sì, basta fare la valigia, mettere in tasca la carta di credito,

un po’ di soldi, il passaporto; e via. Dipendendo dal paese le cose

possono essere facili o difficili. La realtà non è però sempre rosea.

Chi teme questo passo afferma che chi espatria lo fa per sfuggire

a qualcosa. E in parte è vero, tutti gli espatriati vogliono sfuggire

alla monotonia. Il problema è che questa interpretazione è spesso

adottata anche dalle autorità dei paesi in cui ci si decide di

stabilirci. Questo avviene spesso in alcuni paesi in via di sviluppo:

ex “Bananas Republic” (repubbliche delle banane) in cerca d’una

nuova immagine internazionale. Così spesso l’espatriato diventa

vittima di abusi e persecuzioni da parte delle autorità locali che

non capiscono perché una persona che non sfugge dalla legge o

non ha intenzione di praticare attività illecite avrebbe deciso di

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risiedere proprio nel loro paese, dove la maggior parte della

popolazione sarebbe felice di emigrare verso l’Italia, il “primo

mondo”. Peggio ancora quando il paese prescelto è tutt’oggi una

“Repubblica delle Banane” e funzionari corrotti pensano solo al

modo di estorcere i soldi al nuovo arrivato, anche quelli che non

ha.

Nei paesi sviluppati, soprattutto in Europa, Australia, Canada, Stati

Uniti, Giappone, tutto è più facile, più trasparente, ma in fondo è

come cadere dalla padella alla brace. Il cambio di vita non è li.

Così, per mancanza d'informazione, l’espatrio diventa, a volte,

un’odissea e finisce con l’impossibilità d’inserirsi nel paese

prescelto. Alcuni paesi poi, hanno in vigore leggi risalenti ai tempi

delle dittature che limitano i diritti degli espatriati dando una serie

di privilegi ai nazionali. In genere i nostri rappresentanti (questo

dovrebbero essere i nostri diplomatici all’estero) non se ne

accorgono neppure, perché loro hanno lo status diplomatico.

Ovviamente, nell’elaborazione dei trattati tra due paesi, non sono

prese in considerazione queste problematiche. I comuni cittadini

non se ne accorgono nemmeno, perché a loro non capita (salvo

che siano mogli o mariti di uno straniero). La reciprocità in questi

casi non è applicata.

Emigranti o espatriati? Su alcuni dizionari li troviamo come

sinonimi; in altri il termine “espatriato”, dal francese expatrier

(derivato di patrie “patria”, col pref. ex “fuori”), ossia “lasciare la

patria, per sempre o per lungo tempo”, viene segnalato come

sinonimo di “fuggiasco”, “fuoriuscito”. La parola “emigrante”, chi si

è trasferito dal luogo o stato d'origine in altro luogo o stato, viene

invece definita come ”la persona che si trasferisce in cerca di

lavoro o di fortuna”. Io personalmente preferisco usare la parola

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“espatriato”, perché oggigiorno gli emigranti sono in gran parte

skilled (in possesso di qualifiche professionali) o business (per

affari). In inglese il termine usato è expatriates. Direi che il termine

“emigrato” è ormai riferito ai flussi di emigrazione economici dai

paesi sottosviluppati a quelli sviluppati; specie quando si parla

d’immigrazione illegale. L’espatriato è chi per scelta decide di

vivere in un paese estero, vuoi per fare affari (scelta economica),

vuoi per stile di vita (pensionati, stressati, avventurieri, curiosi)

oppure per ragioni sentimentali (la ricerca dell’altra metà, che in un

mondo industrializzato e stressato diventa sempre più difficile).

Si moltiplicano i forum e blog su vivere, lavorare e investire

all’estero. I nostri emigranti business, ma soprattutto chi si accinge

a diventarlo, si scambiano nel web informazioni utili, consigli ed

esperienze. Tra le attività più ricercate al primo posto c'è

l’alberghetto, la pensione; a seguire il ristorante, il bar, l’internet

point. Tutti, se possibile, davanti al mare.

La maggior parte dei nuovi emigranti cerca insomma un’attività

sulla spiaggia, dove far soldi ed eliminare lo stress. In fondo

desiderano fare una scelta di vita, piuttosto che dare una svolta

economica. Bisogna tener conto che questo tipo di attività sono

stagionali e non sempre danno il ritorno desiderato. Una piccola

attività spesso produce entrate appena sufficienti a sopravvivere.

In molti casi è meglio un business non stagionale, che lasci il

tempo necessario per andare al mare a rilassarsi quando se ne

sente il bisogno.

Il fenomeno della fuga non è però solo italiano, anche se a livello

europeo le statistiche segnalano l’amore, non il lavoro, in testa ai

motivi d’espatrio. Secondo uno studio francese ci si sposterebbe

dal proprio paese d’origine per stabilirsi all’estero, in primo luogo,

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per raggiungere l’anima gemella. Le opportunità professionali sono

menzionate solo dal 25 per cento del campione, mentre le

decisioni legate a storie d’amore primeggiano con un 30 per cento, secondo quanto hanno dichiarato gli emigranti intervistati.

In ogni caso si tratta di una grande fuga per accaparrarsi un posto

al sole.

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COSA SONO I PARADISI FISCALI?

Sono paesi o territori che per motivi economici offrono facilitazioni

fiscali a investitori esteri che operano offshore, le cui legislazioni

fiscali sono volutamente lassiste o inesistenti. Si può parlare di

stati che offrono un regime fiscale favorevole, una totale

deregulation ai detentori di capitali. Negli ultimi anni quasi tutti i

paradisi fiscali hanno varato leggi per proteggere le proprie entitá

finanziarie dal capitale prodotto del traffico di droga o del

terrorismo per cui ci sono regole da seguire, ma siccome siamo

sicuri che i nostri lettori non desiderino fare nulla d’illegale, non c’è

da preoccuparsi se in alcuni casi non è possibile mantenere

totalmente l’anonimato. Molti paesi hanno adottato legislazioni più

severe che comprendono in generale i traffici illeciti (armi, droga,

donne, bambini, organi, ecc.), le truffe, ma escludono l´evasione

fiscale (sempre che prodotta all´estero).

Una recente ricerca a livello europeo (Euroshore) coordinata dal

prof. V. Uckmar ha diviso i 48 paesi analizzati in tre gruppi di

"centri finanziari" in base al loro livello di prossimità agli Stati

membri dell'Unione Europea:

1. Paesi che hanno particolari contatti di ordine geografico,

politico ed economico con l'Unione Europea (Andorra, Monaco,

Bermuda, Malta, San Marino, ecc.)

2. Economie in transizione, cioè giurisdizioni appartenenti all'ex

blocco sovietico (Romania, Moldavia, Albania ecc.)

3. Giurisdizioni offshore esterne all'Unione Europea (Bahamas,

Barbados, Macao, Malesia, Panama, Seycelles, ecc.).

Ci sono oggi oltre 200 giurisdizioni che offrono agevolazioni fiscali

e alcuni di essi sono paesi ad alta imposizione (tipo gli Stati Uniti),

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per cui è importante conoscere i vantaggi di ogni paese per

decidere dove e come, è meglio operare per trarre vantaggio da

uno o più incentivi agli investitori non residenti.

Alcuni di questi paesi sono anche dei veri e propri paradisi per le

vacanze. È importante peró ricalcare che il Paradiso, in senso

assoluto, non esiste. Perlomeno economicamente parlando.

Ognuno di questi paesi offre alcuni ben determinati vantaggi,

differenti l'uno dall'altro. Finanziariamente, i paradisi fiscali si

dividono in tre tipi: paradisi per persone fisiche, paradisi per

società e paradisi per persone fisiche e giuridiche. Di grande

importanza sono anche i Paesi di Transito Monetario (per

esempio, la Repubblica Dominicana) che non possono essere

considerati Paradisi Fiscali, che peró, grazie a trattati sulla doppia

imposizione o leggi speciali, favorisce direttamente l'uso dei rifugi

impositivi.

In negativo, merita una considerazione tutta particolare il caso del

Regno Unito. L'Inghilterra e soprattutto la City di Londra è

considerata da molti come "la madre di tutti i paradisi fiscali."

Arnaud Montebourg, parlamentare francese a capo di una

commissione sul riciclaggio, ha reso pubblico un dossier in cui si

attaccava apertamente Tony Blair per aver "predicato" al mondo la

lotta - anche finanziaria- al terrorismo, salvo aver razzolato male

per non aver finora ripulito uno dei principali centri del riciclaggio

internazionale: la City di Londra.

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IL BUSINESS GLOBALE E L’ INVERSIONISTA INVISIBILE

Brian Arthur del Santa Fè Institute, famoso per gli studi e le

ricerche sulle scienze della complessità, sostiene che la

digitalizzazione sta creando una seconda economia così vasta,

automatica e invisibile da produrre un cambiamento di portata

secolare, paragonabile alla Rivoluzione industriale.

In questo momento l’internet non solo è la migliore opzione per

investire ma anche una delle poche che permette di fatturare

pagando zero tasse.

Innanzitutto iniziare un’attività per internet non è un investimento

esoso, non ci sono affitti da pagare, si può lavorare da casa, dal

mare, dalla montagna.

Al ritmo di crescita annua previsto intorno al 2,4%, in due-tre

decenni la sua dimensione del mercato virtuale supererà quella

dell'economia fisica. In Italia, i dati forniti dal Digital Advisory Group

(DAG) indicano che negli ultimi quindici anni l'economia digitale ha

creato 700 mila posti di lavoro e tra il 2005 e il 2009 ha contribuito

per il 14% alla crescita del Pil, continuando «a svilupparsi a un

tasso dieci volte superiore al totale nazionale», senza contare

ovviamente l’economia sommersa. Tuttavia, nella seconda

economia gli internauti imprenditori puri, quelli che hanno le loro

radici nel Web e fanno business solo attraverso internet, sono

ancora pochi in Italia: secondo il DAG, circa il 22% contro «il 78%

dell'impatto prodotto dall'utilizzo delle tecnologie digitali

riconducibile alle imprese tradizionali».

È facile spargere i semi e far crescere le pianticelle delle start up

digitali, specie fino a quando il sistema fiscale italiano ha ancora la

struttura configurata sull'economia industriale, con il piano delle

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imposte e tasse che poggia sul pilastro dei prodotti tangibili,

mentre al livello degli incentivi fa affidamento sulle agevolazioni

degli input, dal costo del lavoro agli investimenti in beni strumentali

e alla ricerca.

Inoltre l’economia virtuale, più che quella fisica, permette

all’investitore di essere invisibile, quindi operare a zero tasse,

sicuro di non essere individuato dal fisco grazie a strutture

societarie offshore e ai paradisi fiscali.

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BREVE STORIA DEI PARADISI FISCALI

1800 – all’origine alcuni di questi territori non erano che dei porti

dove potevano trovare rifugio (haven) le navi dei grandi imperi

europei, al riparo dalla intemperie e dai pirati. Quest’epoca

corrisponde ad una prima fase di attribuzione della bandiera di

nazionalità britannica o francese alle isole dei Carabi che si

trovano al largo dell’America Latina. Da qui viene la dizione

inglese tax haven (rifugio fiscale) e non tax heaven (paradiso

fiscale).

1920-1930 – Incominciano ad apparire dei nuovi territori che si

specializzano nella formulazione di legislazioni destinate a

sottrarre i patrimoni alla imposte: Bahamas, Svizzera,

Lussemburgo.

Dopo il 1945 – La Seconda guerra mondiale è stata decisiva per

lo sviluppo dei paradisi. I territori sotto il dominio europeo non

ricevono dopo la guerra gli aiuti economici sperati e vengono

tagliati fuori dal piano Marshall. Alcuni territori così, invece di

continuare a produrre materie prime che non garantiscono più la

stabilità economica, si specializzano nell’accoglienza di flotte cui

forniscono una bandiera ombra, e nell’offrire ai detentori di capitali

un asilo sicuro istituendo il segreto bancario e l’assenza di

tassazione.

1960-1970 – Un nuovo trampolino di lancio per l’attività dei

paradisi fiscali è fornito dall’emergere del mercato degli eurodollari

negli anni 60 e dei petrodollari negli anni 70. Le grandi banche, le

grandi imprese e la City di Londra, che attira tutte le grandi società

finanziarie, appoggiano lo sviluppo di queste strutture, avendo

tutte da guadagnare nel poter disporre di zone con debolissima

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imposizione fiscale. Alle Bahamas, Svizzera e Lussemburgo si

aggiungono, in questo periodo il Liechtenstein, le Isole del Canale,

le Isole Cayman, Bermuda, Panama.

1980-2000 – Nel corso degli ultimi trent’anni, proprio grazie alla

liberalizzazione finanziaria che ha incoraggiato l’assenza di

controllo sui movimenti di capitale su scala internazionale, il

numero dei paradisi fiscali cresce vertiginosamente. I movimenti di

capitale sia di origine legale trovano nei paradisi un singolare

luogo di convergenza, e questo favorisce soprattutto la criminalità

che ha tempo e modo di ripulire le proprie ricchezze, riacquistando

verginità ed onorabilità.

2001-2006 – Si è vista una lotta senza tregua ai paradisi fiscali da

parte delle nazioni industrializzate, attraverso leggi e decreti che in

teoria dovrebbero contrarrestare l´uso degli stessi come rifugio per

l´evasione delle imposte. In pratica la repressione e l´aumento

delle imposte hanno creato una curiositá diffusa sul fenomeno

paradisi fiscali ed un´aumento della richiesta di servizi esentasse o

a bassa imposizione.

2007-2012 – I paradisi fiscali si sono specializzati e i pochi rimasti

offrono sempre più servizi, spesso utilizzando strutture e buchi

legislativi dei paesi ad alta tassazione. I G20 hanno minacciato di

farli sparire nel Summit Economico del 2009, ma le minacce sono

rimaste senza alcun esito. L’attività dei paradisi fiscali è oggi

caratterizzata da un giro d’affari stimato in oltre 1800 miliardi di

dollari l’anno. La storia dei paradisi fiscali rivela come le potenze

industriali siano state fin dall’origine implicate nella creazione di

queste oasi. I paradisi hanno contribuito e contribuiscono alla

fortuna delle potenze finanziarie. L’OCSE ha stimato che oltre il

50% del commercio mondiale passa per un paradiso fiscale.

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COME SCEGLIERE IL PROPRIO PARADISO?

I fattori più importanti sono la stabilità politica ed economica,

buone comunicazioni (telefono, internet, poste, ecc.) ed in alcuni

casi la posizione geografica. Altri fattori importanti sono il sistema

monetario (cambio, moneta, inflazione, ecc.) e quello bancario.

Oggi, con le nuove norme antievasione adottate dai paesi europei,

non è cosi facile scegliere il proprio paradiso perché un paese può

essere interessante per il sistema fiscale e societario e può non

esserlo per il sistema bancario, e viceversa. Sempre di più è

necessario rivolgersi a professionisti che quotidianamente

analizzano leggi, accordi, regolamenti che tendono a rendere

sempre più difficili le operazioni offshore.

Molti si domanderanno: ma vale veramente la pena, la spesa e le

difficoltà per operare da un paradiso fiscale?

Io rispondo sempre che non si può avere la botte piena e la moglie

ubriaca.

I governi dei paesi ad alta imposizione si sono resi conto che non

possono, in un mondo globalizzato, non permettere a un paese,

che ha una fiscalità ridotta, di vendere servizi o prodotti. Per

questo, poiché controllano i movimenti di capitali e le grandi

banche, hanno fatto leva sul sistema finanziario dei cosiddetti

paradisi fiscali e hanno obbligato questi paesi a firmare trattati per

lo scambio d’informazioni.

Significa che i paradisi fiscali sono finiti? No, ma significa che non

troveremo più un paradiso fiscale che ci offre anonimato, società,

conto bancario, carte di credito, ecc. Significa che dovremmo,

come in un puzzle, prendere la società in un paese, i direttori in un

altro, il conto bancario in un altro ancora e cosi via.

Page 22: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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Per scegliere il vostro paradiso o struttura offshore con cui operare

è necessario distinguere se siete interessati a risiedere lì o solo

operare virtualmente.

Se vivete in Italia e avete milioni di euro da proteggere vi conviene

forse prendere la residenza a Monaco. Ma se non avete tutti questi

soldi e volete proteggere i sudati risparmi che ammontano a poche

decine di migliaia di euro, dovrete trovare una terra più ospitale e a

Monaco, magari, potrete passare il fine settimana.

Come in tutte le cose, è una mera questione di prezzo. In generale

questi paesi sono interessati a muovere i grandi capitali, per cui se

non fate parte di questa categoria dovrete trovare la vostra nicchia.

Quando si decide di fare il passo offshore, tenete presente che più

lontano da casa è e maggiori sono i vantaggi. Noi segnaliamo di

preferenza le società panamensi per il basso costo, la facilità di

amministrazione (in pratica non ci sono requisiti) e perché dal

1932 Panama offre la migliore e la più stabile legge offshore.

Su numerosi siti d’internet si possono trovare tabelle che risaltano

le differenze legislative e i costi delle società offshore di vari

paradisi fiscali, ma tra la teoria e la pratica c’è di mezzo il mare. Vi

sconsigliamo di avvicinarvi in questo modo al mondo dell’offshore

e vi consigliamo di rivolgervi a seri professionisti perché il fattore

più importante nella scelta del proprio paradiso è la varietà di

servizi che puó offrirvi lo studio legale che vi assiste in queste

operazioni. Ricordatevi che per operare offshore è necessario

poter dimostrare che effettivamente i servizi sono stati erogati

dall’estro.

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I PARADISI FISCALI IN CIFRE

1. Giro d'affari dei paradisi: circa 1.800 miliardi di dollari annui

2. Società offshore: oltre 900.000

3. Trust: circa 1.250.000

4. Banche con filiali nei paradisi fiscali: circa 10.000

Presenza italiana nei Paradisi Fiscali

• Delle 796 banche italiane, 42 hanno sedi nei Paradisi Fiscali

(sparse in vari paesi) ed alcune sono gli azionisti principali di

banche offshore.

• Gruppi controllati da banche italiane: 117

• Il 50% delle società italiane quotate in borsa e il 22% dei

gruppi bancari italiani hanno partecipazioni di controllo su

società residenti in paradisi fiscali, oltre ad un numero

incalcolabile di piccole imprese ed investitori.

Nota: i dati sono stati ricopilati da internet

Page 24: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

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COSA SIGNIFICA E PERCHÉ ANDARE OFFSHORE?

Offshore: significa letteralmente fuori dalle acque territoriali o in

caso di una operazione finanziaria realizzata fuori dal Paese di

residenza (operazione extraterritoriale).

Si va offshore semplicemente per proteggere i propri capitali e

ridurre il carico fiscale. Ogni paese considerato paradiso fiscale

offre alcuni limitati vantaggi ai residenti o alle società lì domiciliate.

Per esempio, nel Principato di Monaco non si pagano le tasse sui

redditi personali, mentre le società sono altamente tassate. A

Panama non si pagano le tasse sempre e quando la società lì

domiciliata non svolga attività nel territorio nazionale. Negli USA,

durante il proibizionismo, e quando il gioco d’azzardo era vietato,

alcuni audaci imprenditori avevano aperto dei Casinò naviganti, e

fuori dalle acque territoriali, piovevano le scommesse tra fiumi di

bevande alcoliche.

L´ industria offshore è piccola e misteriosa, nonostante secondo le

ultime stime oltre il 60% dei capitali mondiali vengono gestiti

attraverso questa industria.

Erroneamente si pensa che i Paradisi Fiscali siano paesi

frequentati solo da grandi finanzieri, politici corrotti, jet set e

ultramiliardari che si dedicano a spendere grandi somme per

alimentare l'ozio. Realmente qualsiasi professionista con un

fatturato di 30 mila Euro all'anno può ottenere grandi vantaggi

usando i Paradisi Fiscali. Questa definizione è stata introdotta per

catalogare quei paesi che per favorire la propria economia hanno

adottato facilità fiscali per persone o società, specialmente se

residenti in un altro paese. Questo tipo di economia può essere

Page 26: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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adottata solamente da nazioni con una posizione geografica

centrale rispetto al continente o alla regione e con un sistema

bancario e di telecomunicazioni molto efficienti. I grandi gruppi e i

grandi evasori usano degli schemi inattaccabili dal fisco perché in

essi intervengono una miriade di società estere, sussidiarie, e

succursali che sono quasi sempre in perdita e producono fondi

neri attraverso società anonime.

Ma veramente questi schemi sono solo alla portata dei grandi

gruppi?

No, oggigiorno un qualsiasi professionista o artigiano può trovare

grandi vantaggi in operazioni o schemi di Ingegneria Fiscale. E a

un costo veramente basso.

Cos'è l'ingegneria fiscale? Andiamo per gradi e iniziamo da cos'è

l'elusione fiscale che non è sinonimo di evasione fiscale (tax

avoidance versus tax evasion).

L'elusione fiscale è un ingranaggio chiave della pianificazione

fiscale che è l'utilizzo di tutti i ricorsi legali per ottenere un carico

fiscale ridotto o la sua dilatazione nel tempo. L'evasione fiscale è

il sottrarsi al controllo fiscale e quindi non pagare le tasse.

Quest'ultima è un delitto che esiste fin dall'antichità, ancora

quando il tributo o tassa era versato dal vassallo al signore come

atto di sottomissione.

I paradisi fiscali e i paesi a bassa imposizione o bassa fiscalità

esistono perché ci sono paesi ad alta tassazione. Per non

incorrere nell'evasione delle imposte, che è un delitto, bisogna

rivolgersi a specialisti della materia. Se nell'ambito nazionale c'è

stato un gran proliferare di contabili e dottori commercialisti

impegnati ad interpretare le leggi e disposizioni fiscali, a livello

internazionale sono nati gli ingegneri fiscali (IF). Questi artisti

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dell'elusione sono capaci, con operazioni di ingegneria

contributiva, di trovare le migliori condizioni impositive per i propri

clienti, nella legalità o sul filo di essa. Si chiama Ingegneria Fiscale

perché, come nella costruzione, si deve fare un progetto e

costruire. Il progetto riguarda lo schema per l'elusione fiscale,

tenendo conto di tutti e di cada uno dei vantaggi che puó offrire un

Paradiso Fiscale in combinazione con altri paradisi e/o con Paesi a

Bassa Imposizione Fiscale. Poi bisogna costruire una strategia per

eliminare o ridurre il carico fiscale facendo uso di leggi e trattati

che favoriscono una o l'altra attività. Per esempio, un Paradiso

Fiscale per uno scrittore (EIRE), non lo è per un investitore del

settore turistico (Marocco, Panama, ecc.). Il lavoro degli IF diventa

sempre piú importante nella giungla fiscale e tenendo conto che il

costo o volume impositivo sono oggigiorno un fattore essenziale

nella strategia di una qualsiasi attività. Per mettere in marcia un

progetto di ingegneria fiscale è necessario che l'operatore conosca

tutte le leggi e cada uno dei vantaggi offerti da questo o quel

paese, in modo tale da poter compiere con l'obiettivo attraverso

triangolazioni e azioni di elusione impositiva, per evitare la delittiva

evasione fiscale.

Fin dai tempi della Rivoluzione Francese i ricchi hanno trasferito i

loro beni all'estero, per proteggere il proprio patrimonio ed eludere

il pagamento delle tasse. Mentre la "evasione fiscale" è illegale, la

"elusione delle imposte" non lo è: questo fa la differenza.

A questo punto vi domanderete: come faccio a operare offshore se

vivo in un paese ad alta imposizione fiscale?

Facile: operando da un paradiso fiscale, offshore, lei non esiste!

Le nostre società sono totalmente anonime e il beneficiario non è

identificato, ovviamente, a meno che non commetta dei gravi reati.

Page 28: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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La pianificazione fiscale deve essere fatta prima di iniziare

un´attività, e ancora meglio, all´inizio della vita lavorativa e prima di

un eventuale matrimonio (basta leggere le statistiche per

convincersene). Gli scopi principali sono due: 1. Massimizzare i profitti pagando il minimo di tasse.

2. Proteggere il proprio patrimonio.

Tracciate le proprie mete a breve termine, bisogna costruire una

struttura offshore funzionale a questi scopi. I costi sono

relativamente bassi tenuto conto che non farlo puó costare molto

caro. Purtroppo il terrorismo ideologico che cerca di dipingere i

paradisi fiscali come antri di malfattori e pirati del secolo XXI fanno

giungere ai rifugi offshore quasi solo chi deve salvare il salvabile.

Protezione immobiliare attraverso una societá offshore L´uso di società offshore o fondazioni private per la protezione

immobiliare è particolarmente consigliato anche se i vantaggi

fiscali non si vedono d´immediato. Al momento della vendita però

basterà trasferire le azioni all´acquirente e non si pagheranno le

tasse sul trasferimento dell´immobile ne le spese notarili: la

proprietà rimane intestata alla società che invece cambia di

proprietario. Inoltre si ottengono i seguenti vantaggi:

Il proprietario può rimanere occulto, acquista una qualsiasi

persona per mezzo di una delega ristretta all´acquisto.

La proprietà rimane protetta da sequestri giudiziari, liti

matrimoniali, ecc.

In caso di seconda casa, nel paese di residenza, questa non

aggrava il tetto impositivo. Acquistando un’immobile all’estero

attraverso una società offshore potete eludere la tassa sugli

immobili esteri introdotta dal governo Monti.

Page 29: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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Se poi si desidera acquistare case, appartamenti o edifici, per poi

rivenderli si ottiene l’evasione totale delle imposte sulla vendita dei

beni immobili, cedendo le quote della società. In questo caso è

necessario usare una società per ogni proprietà.

In genere l´operazione è semplice, bisogna tradurre lo statuto nella

lingua del paese dove si intende acquistare l´immobile, Apostillare

tutti i documenti (alcuni paesi richiedono che la propria Ambasciata

vidimi le copie dei documenti) e si registra la società al Ministero

delle Finanze. È importante ricalcare che le tasse sulla proprietà

vanno pagate ugualmente. Tutto ciò va ovviamente fatto in

anticipo, al momento dell´acquisto, e non quando arrivano i

problemi!. Protezione di assets patrimoniali

Come proteggere il patrimonio immobiliare esistente È possibile proteggere e occultare un immobile da creditori, fisco,

coniugi, ecc.? Si è possibile. Ovviamente ogni caso va studiato

separatamente e il cliente deve fornirci tutti i dati necessari per una

attenta valutazione. A seguito vi daremo alcuni dettagli e possiamo

fissarvi una consulenza sia in Italia che all' Estero per analizzare

insieme la vostra situazione patrimoniale.

Ipotesi di protezione di un bene immobile presente sul territorio italiano Poniamo, ad esempio, il caso in cui 2 dei 3 fratelli dell’ipotesi

proprietaria prospettata abbiano il desiderio di disporre del bene

contrariamente alla volontà del terzo.

Adottando una decisione di maggioranza assembleare potrebbero

superare una ipotetica situazione di stallo provocata dal fratello

dissenziente. Ciò non potrebbe essere realizzato mediante un

semplice trust in quanto le decisioni sono “unanimi” e non

prevedono la possibilità di formare maggioranze.

Page 30: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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Nota relativa all’operazione:

Il conferimento di un bene, ancorché italiano, ad una società

estera prevede l’obbligo di richiedere, nel paese in cui ha sede

l’immobile, il codice fiscale della società estera e di nominare un

rappresentante fiscale.

Quest’ultimo, tuttavia, oggi può essere anche residente nello stato

in cui ha la sede principale la società richiedente (nel nostro

esempio in Portogallo).

Le consulenze in materia si effettuano a Panama, Madeira

(Portogallo) e Lazio (Italia), il costo è di 500.00 Euro

Domande Frequenti sullo schema di protezione dei beni immobiliari

La redazione della stima è obbligatoria? Sì, lo è e deve essere redatta da un professionista abilitato e

regolarmente iscritto ad un albo professionale. Tuttavia, la perizia

non deve essere giurata e può essere un documento “libero”.

Perché utilizzare un Trust? Perché attraverso il trust si costituisce la società maderense (in

realtà sono in gran parte già pronte e costituite) a cui andrà

successivamente fatto il conferimento del/i bene/i. Infatti, costituire

una società, ovunque sia, mediante un conferimento del/i bene/i

risulta assai complicato, anche qui a Madeira.

Perché utilizzare una società SA di Madeira e non una LTD inglese ad esempio? Da un certo punto di vista non c’è alcuna differenza: l’operazione è

possibile, con le caratteristiche riportate sopra, ovunque sul

territorio dell’Unione Europea. Come appare nelle tavole

Page 31: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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esplicative dell’operazione, il vantaggio di una SA Maderense,

offshore o onshore che sia, è quello di rendere definitivamente

anonimo il reale beneficiario.

Infatti, se è pur vero che all’atto del conferimento del bene al

proprietario dello stesso vengono restituite delle quote societarie

(in prima battuta di una LDA), quando avviene la trasformazione in

SA le quote sono cedibili senza più alcuna annotazione nei registri

pubblici.

L’assenza di una transazione finanziaria per il trasferimento di

dette quote non compromette la salvaguardia del bene. Infatti, è

onere del soggetto interessato a riferire il bene immobile ad una

certa persona di provare che questa risulta ancora nella titolarità

dello stesso o delle quote che lo rappresentano.

Per chiarire facciamo un esempio: il signor Tizio ha un debito con il

signor Caio. Tizio non onora il suo impegno e Caio decide di

procedere per il recupero forzoso rifacendosi, anche, sulle

proprietà del primo. Sarà Caio a dover dimostrare che Tizio è

ancora proprietario del bene che si pretende aggredire o delle

quote che lo rappresentano.

Con una SA Maderense ciò risulta impossibile in quanto i titoli

divengono al portatore. In sede di prima emissione

l’amministratore siglerà i titoli e verrà individuato un prenditore di

questi; se poi i titoli vengano ceduti n volte ad altri soggetti questo

non è dato di sapersi. Solo mediante la convocazione di

un’assemblea (a mezzo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale)

sarà possibile accertare che sia l’attuale detentore dei titoli il che,

ovviamente, rende praticamente impossibile risalire all’effettivo

proprietario.

Page 32: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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Perché non potremmo fare l'operazione direttamente con una società panamense? Si può fare certamente anche con una panamense; tuttavia, oltre

ad avere un regime fiscale differente (non si applicano le imposte

a tassa fissa bensì a percentuale per il conferimento), c’è sempre

la questione delle possibili resistenze di chi non vuol intestare i

propri beni a società troppo distante da lui.

Qual è il fondamento legale italiano di supporto all'operazione? L’operazione soggiace al regime legale dei conferimenti di beni

nelle società. Nulla di differente rispetto ad un conferimento in una

S.r.l., ad esempio, tuttavia le società maderensi possono essere

detenute da altre società che, nel nostro caso, svolgono il ruolo di

trustee.

Il proprietario come scusa la cessione? E come produce i dettagli della transazione? Non esiste alcuna necessità di giustificare la cessione. Si tratta di

un conferimento legale e disciplinato dalla legge italiana; tutto

quanto viene fatto per il conferimento verrà annotato nei pubblici

registri italiani. Quello che cambia, giuridicamente parlando, è la

disponibilità del bene e la riferibilità dell’immobile ad un

determinato soggetto. L’operazione, fiscalmente parlando è

neutra: conferisco un bene immobile di €. 1.000.000 e ricevo quote

per €. 1.000.000. Quando però diviene effettiva la trasformazione,

semplicemente, non ho alcun obbligo (in Portogallo) di indicare a

chi io abbia trasferito le azioni. Appare subito chiaro che

l’operazione non ha una natura di elusione/evasione fiscale, bensì

costituisce una sorta di “scudo civile” per proteggere un bene

dall’aggressione di potenziali creditori. Alla luce di quanto sin qui

Page 33: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

33

detto, è evidente che non è necessario dimostrare alcuna

transazione i n denaro in quanto non ho realizzato una vendita

bensì un conferimento. La vendita vera e propria (la cessione delle

quote) avviene in Portogallo e, come detto, il passaggio dei titoli

non prevede necessariamente la dimostrazione del transito di un

flusso finanziario.

In ogni caso una documentazione pertinente può essere creata.

Page 34: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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CURIOSITÀ: PERCHÉ CHIEDONO DI PAGARE LE TASSE Ultimamente si è parlato molto, sui giornali italiani, degli stipendi e

delle agevolazioni dei politici, un po’ meno degli stipendi esentasse

del Ministero degli Esteri, ma per nulla del bilancio del Presidente

Napolitano è veramente il colmo dei colmi, le spese sono

cresciute del 61% in 10 anni, arrivando a costare agli italiani ben 4

volte quello che costa la Regina agli inglesi.

All’opposto del bilancio della Regina Elisabetta II, del Regno

Unito che al pari di quelli della stragrande parte delle Monarchie e

delle presidenze dei Paesi democratici, sono accessibili a tutti,

quello del Quirinale, vale a dire della Presidenza della Repubblica

italiana, è segreto ed irraggiungibile. L’On. Raffaele Costa ha più

volte tentato di ottenerne visione, anche con interrogazioni

parlamentari e petizioni, però vanamente. Anche quest’anno il

Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Gaetano

Gifuni, ha risposto che il bilancio per “consuetudine costituzionale”

ha “natura di atto interno non pubblico”, con il che il “Popolo

sovrano” lo è - evidentemente - molto meno. Secondo una stima

abbastanza precisa, il Quirinale è costato nel 2007 oltre 210

milioni di euro contro i 49.6782 spesi dalla regina d’ Inghilterra.

Non ci sono dubbi, al pari di come il motto propagandistico

repubblicano del 1946 “O la repubblica o il caos” si è nel frattempo

trasformato in “repubblica è caos”.

Solo per poter fare un paragone: la Regina Elisabetta ha 1200

“paggi”, il Quirinale, cioè il Presidente Napoletano, impiega circa

1800 persone.

Page 35: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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GLI ITALIANI E L’ EVASIONE FISCALE

Secondo stime recenti, in Italia 6 cittadini su 10 evadono il fisco:

• il 50% delle aziende al Nord-Ovest non è in regola;

• il 60,6% al Centro;

• il 61,2% nel Nord-Est;

• il 63,6% in Sicilia e Sardegna;

• il 76% al Sud.

Sette italiani su dieci sognano di vivere negli USA dove si pensa al

fisco una volta l’anno e 3 su 10 temono addirittura di poter perdere

la propria casa, e già si parla di “stress fiscale”. I cittadini

recentemente nati, si stiamo parlando dei bebè, si stima che dalla

nascita allo spegnimento della prima candelina versino allo Stato

ben 1280 Euro di Iva!

In media, più del 60% delle aziende italiane evadono il fisco, ma

oggi 40 mila imprese allà anno chiudono i battenti non riuscendo

più a pagare le gabelle dello Stato..

Il Governo afferma che l evasione è inaccettabile perché equivale

al 7% del Pil, quanto la spesa sanitaria, e che, ad esempio, negli

Stati Uniti l’ evasione fiscale è stimata nel 1,4% del PIL. Non

dicono però che negli USA la tassazione è inferiore a quella

italiana.

I media sparano i dati in prima pagina, ma il perché di questa

evasione diffusa, nessuno se lo chiede? La risposta è ovvia, si

pagano troppe tasse.

Un altro fattore è la stima del PIL. Lo studio “Evasione fiscale e

sommerso economico in Italia: fatti stilizzati, differenze tra periodi

e puzzle” di Bruno Chiarini e Elisabetta Marzano, pubblicato lo

recentemente (ma non pubblicizzato) dall’ Ufficio delle Entrate

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mette in dubbio tutta la valutazione: “In primo luogo, il contributo

dell’economia sommersa in senso lato al ciclo economico. Se

consideriamo i tassi d’irregolarità, l’analisi conferma un ruolo

rilevante per l’input irregolare nelle dinamiche del mercato del

lavoro italiano, che sembra caratterizzarsi come una sorta di buffer

stock nella fase precedente l’aggiustamento dell’occupazione

regolare. Rispetto all’evasione IVA, l’aciclicità della quota di base

imponibile IVA evasa lascia intravedere comportamenti strategici

tesi a rendere smooth le uscite erariali o la ricchezza prodotta,

determinati da scelte ottimizzanti proiettate sul più lungo periodo.

L’evasione sembra determinata da un target in termini di quote

d’imposte pagate o di reddito, che è perseguito nonostante le

fluttuazioni di produzione e reddito. Il secondo aspetto rilevante

deriva dall’andamento di lungo periodo delle stime disponibili, che

sembrano testimoniare come “innovazioni” istituzionali, siano esse

riforme normative o innovazioni organizzative, abbiano comunque

un potenziale d’impatto di lungo periodo sul fenomeno

dell’economia sommersa e dell’evasione. Questi risultati

dovrebbero essere interpretati comunque con cautela per due

importanti aspetti che riguardano i dati utilizzati:

• La precisione delle osservazioni economiche (stiamo

analizzando dati che comunque sono stime di variabili non

osservabili per definizione);

• I dati sono serie storiche, quindi realizzazioni aggregate

piuttosto che comportamenti osservabili o dettati da una

precisa teoria”.

E in Italia i primi a evadere le tasse in Italia sono i politici.

"Evadere non è peccato." L'evasione fiscale "non solo non è

rubare", "in Italia potrebbe addirittura essere l'inverso:

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un'autodifesa per non essere derubati". Così la pensava Don

Baget Bozzo. E i primi ad evadere sono proprio i politici italiani,

ovviamente, loro, lo fanno alla luce del sole, legalmente. E mentre

difendono gli studi di settore per imprese e autonomi, i politici

hanno entrate esentasse ma non si ritengono fuori linea, si

riducono gli stipendi ed aumentano le indennizzazioni..

In Italia ci sono oltre quattrocentomila politici tra eletti, addetti e

consulenti e almeno centocinquantamila auto blu per un costo

vicino ai 5 miliardi di Euro.

Se fosse stato fatto uno “studio di settore” ci si sarebbe resi conto

che le tasse non pagate dai politici sommano oltre 235 milioni di

euro. Una bella somma per uno stato indebitato e per il cittadino

tartassato.

Prendiamo in considerazione gli stipendi dei parlamentari,

consiglieri comunali, regionali e provinciali, in altre parole dei

politici di professione. All'erario mancano 235 milioni di euro che

corrispondono a voci “esenti tasse” come le diarie e i rimborsi

spese che sommano circa il 40% della “busta paga” e dalla

tassazione a basso scaglione.

Se si applicasse uno studio di settore con l'aliquota imponibile del

43% e si moltiplicasse la differenza per tutti i parlamentari, si

otterrebbe un'evasione di circa 46 milioni di euro. Proviamo ad

applicare lo stesso calcolo ai 1,125 consiglieri regionali, e ai 3 mila

consiglieri provinciali, e sommiamo le tasse non pagate in base

all'aliquota di settore e si arriva ad un “buco” di 235 milioni di euro,

proviamo poi a calcolarlo per i 400 mila politici (settore) ed

avremmo un' evasione da capogiro.

Ma per loro è tutto legale. Neanche si tratta di elusione, è un vero

e proprio furto ai danni della comunità. Chi ha un'azienda o fa una

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professione libera non paga le tasse a sufficienza, però chi legifera

e stabilisce quanto devono pagare gli altri, evade alla luce del sole.

Viene da ridere? No, da piangere!

I Presidenti del Consiglio europei, vogliono lanciare l’ennesima

lotta contro i paradisi fiscali, come se i mali dell’economia

derivassero dall’evasione fiscale. Cinquanta anni di malgoverno,

cattiva amministrazione, sprechi, ruberie e signoraggio di banche

e istituzioni finanziarie non sono, secondo i primi ministri europei i

colpevoli della crisi. Cosi, bisogna cercare il nemico esterno, e i

paesi europei del G20 sono pronti a presentare, una posizione

comune e una nuova politica del rigore con proposte di sanzioni ai

paradisi fiscali. Di queste guerre ai paradisi fiscali ne abbiamo

viste molte e nessuna ha dato i frutti sperati. Per primo ci provo De

Gaulle nel 1962, poi ogni volta che c’è una crisi si è tirato fuori dal

cassetto lo spettro dei paradisi fiscali. Oggi questi signori che

hanno permesso negli ultimi decenni il ladrocinio dei partiti e delle

banche, parlano di etica nel capitalismo, proprio in un momento in

cui il capitalismo è fuori di se, l’etica è quindi emersa come

reazione a una economia appunto aliena all’etica. In fondo pero

ancora non si è visto nulla di questo rilancio morale e dobbiamo

quindi pensare che non si tratta altro che di una opera di

marketing.

Anche l’Italia ha i suoi Paradisi Fiscali che sono le regioni a Statuto

Speciale, Friuli - Venezia -Giulia, Trentino - Alto Adige, Valle

d'Aosta, Sicilia e Sardegna che hanno, a seconda della regione,

libri per le scuole dell'obbligo gratis, regime fiscale migliore, bolli

auto più bassi, stipendi statali più alti, benzina a prezzo migliore,

trasporti a prezzi agevolati, ecc. Ogni Stato favorisce nel modo più

consono le aree considerate meno sviluppate. I G20 però non

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parlano di sanzioni contro l’Italia, ne le altre regioni pensano di

sanzionare i regimi agevolati. E’ notizia di questi mesi che diversi

comuni confinanti con regioni a Statuto Speciale abbiano fatto

richiesta di essere annessi, “scappando” dalla loro attuale

locazione. Ovviamente, le motivazioni sono di carattere

prettamente economico: i consistenti, consistentissimi, sgravi

fiscali e contributivi dei quali ancora oggi quelle regioni godono.

Addirittura il Piemonte si dice intenzionato a richiedere per se

stesso l’attribuzione dello Statuto Speciale. Anche questi comuni

fanno parte della cinica Italia degli evasori? O si tratta di

autodifesa?

Recentemente mi ha chiamato un cliente preoccupato: “Dottore,

nei caselli dell’autostrada vendono un libro, Evasori, di Roberto

Ippolito, che la cita in controcopertina”. Ippolito, a pagina 41 e 42

del suo libro parla dettagliatamente dello stato di Antarcticland,

facendolo apparire come una sorta di Italia 2, e mi cita,

gentilmente, come autore del best seller “Come pagare zero

tasse”, definendomi il “Guru europeo degli investimenti offshore”.

Nello stesso capitolo specifica che da uno studio di Bankitalia

appare che i giovani sono favorevoli all’evasione fiscale e

specifica, chissà perché, che la propensione a evadere risulta

superiore nelle province caratterizzate da più elevati livelli di

disoccupazione e criminalità. Il sociologo dell’economia Carlo

Carboni, autore del libro “la società cinica”, ha tracciato l’identikit

degli evasori e parla di : “un’Italia in cui alberga l’individualismo

amorale”, secondo il quale lo spazio pubblico è visto in funzione di

un riconoscimento o di un vantaggio individuale. E l’Italia in cerca

di scorciatoie, che rifà il verso ai furbetti del quartierino, che cerca

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di emergere a qualsiasi costo. È l’Italia che non rispetta le regole,

l’Italia dell’evasione fiscale diffusa”.

Questa è l’Italia cinica descritta dai nuovi paladini del civismo. Ma

per favore! Non avete ancora capito che in Italia c’è

disoccupazione, che in Italia non ci sono opportunitá per i giovani,

che in Italia se non si vuole finire nelle file della criminalitá

organizzata bisogna cercarsi opportunitá all’estero. E cosi hanno

fatto oltre 40.000 italiani che hanno spostato la loro residenza in

paesi dove la pressione fiscale è più mite e le opportunitá sono

basate sul mercato e non sulla speculazione.

Secondo il i fautori della lotta ai paradisi fiscali i soldi non versati in

Italia al fisco corrispondono a 7 punti percentuali del PIL (Prodotto

Interno Lordo) e dicono che se tutti gli evasori pagassero le tasse,

gli italiani avrebbero in tasca 100 miliardi di euro in più all’anno.

Non vogliamo neanche pensare dove andrebbero a finire. Forse

una parte a tappare i buchi dei debiti che i politici, dal dopoguerra,

stanno contraendo a nome di ogni italiano, anche del figlio della

signora Maria che è solo al settimo mese di gravidanza. Si, infatti i

cittadini italiani nascono gia indebitati e propensi geneticamente ad

indebitarsi sempre di più. Questo non accade pero nei paradisi

fiscali, dove, la crisi non si è fatta sentire. A Panamá ben pochi

pensano di evadere l’IVA, visto che è solo un 5 per cento.

Negli Stati Uniti la stessa Corte Suprema, nel caso di Gregory vs

Helvering (1935) 293 US 465, ha riconosciuto il diritto dei cittadini

a pianificare i propri affari in modo da pagare meno tasse.

I G20 sembrano voler sancire solo il diritto a pagare le tasse. E

non si rendono conto che in un mondo globalizato ognuno ha il

diritto di investire dove più gli convenga ed è puro masochismo

farlo dove più ti tassano.

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Operare offshore significa in sintesi aprire un’attività dove più

conviene e dovrebbe essere un sacrosanto diritto dei cittadini del

mondo.

Carboni parla di Italia cinica, ma cosa c’è di cinico nel difendersi

da un sistema che strangola l’economia? Ippolito parla di giochi di

prestigio, ma non deve fare dei giochi di prestigio la famiglia media

italiana per arrivare a fine mese? E di chi è la colpa? La vogliamo

dare agli evasori? Bene, allora mettiamo gli evasori al governo

perché nell’alternanza tra la destra e la sinistra non si sono visti

grandi cambi e se provassimo a tassare i solamente i consumi?

Forse si rimetterebbe in moto l’economia e sparirebbero gli

evasori, che non vanno confusi con chi ruba l’Iva e se la mette in

tasca!

Per i residenti all’estero non pagare l’Iva è un diritto ed è poi facile

rimportare in Italia le merci acquistate. Non pagare le tasse sugli

acquisti effettuati è il sogno di molti che è diventato realtà per

alcuni prodotti (1) comperati in determinati paesi (2), quindi

programmate i vostri acquisti durante le ferie. Si ottiene il rimborso

della tassa che è restituita per posta al vostro indirizzo. Le norme

non sono complesse, basta andare in un negozio tax-free,

acquistare l'oggetto desiderato, farsi rilasciare la specifica fattura,

che va timbrata alla dogana, poi dovete spedirla con la busta che è

fornita insieme alla fattura e in circa 15 giorni viene rimborsata l'

imposta anticipata o viene rimborsata allo sportello. Ovviamente

l'Iva non è uguale in tutti i paesi (da un minimo del 3% a un

massimo del 24%), cosi come è previsto un ammontare minimo di

spesa per usufruire del bonus fiscale. In teoria non si può utilizzare

l'oggetto nel Paese nel quale si è eseguito l'acquisto.

Page 42: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

42

(1) In genere: abbigliamento, argenteria, articoli sportivi, calzature,

casalinghi, elettronica, gioielleria, orologeria, pelletteria.

(2) Australia, Argentina, Canada, Corea, Islanda, Liechtenstein,

Norvegia, Nuova Zelanda, Singapore, Usa (limitatamente), Sud

Africa, Svizzera, Thailandia, Turchia e nei paesi Eu per chi non vi

è residente.

Se poi siete residenti all’estero, potete acquistare senza iva in

Italia.

Page 43: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

43

COSA È CAMBIATO REALMENTE CON LE NUOVE MISURE DI RESTRIZIONI ALL’USO DEI CONTANTI E DI LOTTA CONTRO I PARADISI FISCALI? Le operazioni finanziarie sono sempre più care e a guadagnarci,

come al solito, sono banche e istituzioni finanziarie come Western

Union, Money Gram, ecc. I governi hanno finalmente capito che la

lotta contro le società offshore non ottiene nessun risultato e con la

scusa del riciclaggio e dell’evasione fiscale controllano sempre più

i nostri portafogli.

Alla fine chi vuole inviare i soldi fuori lo fa lo stesso, ci guadagnano

i banchieri e lo Stato continua a piangere miseria e a battere

cassa.

Per chi vuole inviare soldi all’estero basta solo fare attenzione alle

normative, a non eseguire operazioni “sospette” o ripetute.

L’altro inconveniente è che oggi aprire un conto bancario offshore

è diventata un’impresa lunga e cara, questo punta a scoraggiare

gli imprenditori che desiderano operare offshore. Svizzera,

Lussemburgo, Panama e altri centri finanziari sono ormai “piazze”

d’affari in cui è difficile operare, ma ne spuntano nuove come St.

Vinc ent, Biellorussia, Turchia, Portogallo. Ecc.

Per le società offshore invece non è cambiato nulla.

Le società offshore offrono l´anonimato dei soci. Operando da un

territorio offshore si riesce a limitare la responsabilità degli azionisti

riducendo o annullando, in molti casi, il carico fiscale. Nello statuto

appaiono da 1 a 3 direttori (secondo i paesi ed il tipo di società) e

le azioni sono al portatore o nominative. Se il cliente non desidera

apparire i 3 direttori vengono forniti dallo studio legale che

costituisce la società (il costo va normalmente dai 150 ai 450 Euro

Page 44: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

44

all' anno) e viene fornita una delega generale notarile e apostillata

(riconosciuta dal Ministero degli Esteri) al proprietario e azionista

per potere amministrare la società, comprare, vendere, aprire conti

bancari, aprire succursali, ecc.

Solamente operando da un territorio offshore si riesce a limitare la

responsabilità degli azionisti riducendo nello stesso tempo il carico

fiscale e .....

• Per aprire conti esteri e/o investimenti di borsa potendo

occultare in caso di necessità (divorzio, sequestro di beni,

ecc.) il reale beneficiario.

• Per partecipare a società nazionali, occultando i veri soci.

• Per comprare e vendere merci alla propria ditta nazionale o ad

altre, fatturando il prezzo desiderato.

• Per fatturare servizi come se fossero eseguiti dall´estero,

evitando di pagare le tasse (consulenze, servizi web, progetti,

libri, articoli, ecc.).

• Per proteggere i vostri beni in Italia o all'Estero.

• Per evitare sequestri giudiziari

• Per evitare le tasse di successione e garantire un miglior futuro

alla vostra famiglia.

• Per crearsi un'alternativa economica nel piú completo

anonimato.

• Per ridurre o eliminare il carico fiscale.

• Per investire all’Estero.

Page 45: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

45

COSA NON SI PUÓ FARE CON UNA SOCIETÁ OFFSHORE

Questo breve capitolo è per quelli che pensano che acquistando

una società offshore si ottiene una sorta di patente corsara che

permette fare di tutto. Con una struttura offshore non si possono

fare miracoli e una società offshore non è una specie di bandiera

pirata che vi permette di svolgere attività al di fuori dalla legge.

Avere una società offshore non significa che potete operare in

Italia senza pagare le tasse. La base dello schema offshore è

operare dall'estero, da paesi dove non applicano tassazione su

quel tipo di attività che voi desiderate intraprendere, quindi

effettuare il lavoro all'estero e farselo pagare all'estero. Una volta

che la società offshore è registrata in Italia, si perdono tutti i

vantaggi fiscali. Rimane il vantaggio dell'occultamento della

proprietà e non si pagheranno tasse in caso di vendita dell'attività

o di successione.

Nel commercio (compra - vendita di merci) l'uso di una società

offshore è molto limitato per abbattere le imposte, rimangono però

gli altri vantaggi di cui parleremo nel capitolo sulle società offshore

. Per ridurre le imposte in questo tipo di attività bisognerà usare

società di paesi europei a bassa tassazione. Con le società

europee e l'uso di un offshore si può ridurre la tassazione a un 5

per cento. In ogni caso bisogna considerare i costi di

manutenzione e contabilità, quindi la fattibilità dipende dal

fatturato. L'offshore va utilizzato per la pianificazione fiscale e

difficilmente è utilizzabile per il salvataggio fiscale, quindi è

importante pianificare gli affari sin dall’inizio. Esistono attività che

facilmente possono essere create ed amministrate offshore come:

disegno web, giornalismo, fotografia, video, chat online, casinò

Page 46: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

46

virtuali, consulenze, ecc. Altre che evidentemente devono essere

svolte in loco non possono usufruire pienamente (tasse zero) dei

vantaggi dell'offshore, come ad esempio: medici, agricoltori,

commercianti, edili, costruttori, ecc.

Le attività che non possono essere gestite offshore, potranno però

usufruire di servizi fittizi allo scopo di ridurre l'imponibile: corsi di

formazione professionale, consulenze, marketing, pubblicità, ecc.

In questi casi, a volte, è meglio acquistare fatture offshore piuttosto

che creare la propria struttura. Il costo di una fattura va

normalmente dal 2 al 10 per cento del valore, dipendo dall’importo

(più è alto minore è la percentuale). A volte basta scaricare una

piccola fattura per non passare da uno scaglione d'imposta a un

altro.

Page 47: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

47

L’ESTEROVESTIZIONE

Torniamo in Italia, a chi non vuole o non può espatriare. Come

abbiamo detto prima non si può operare dal proprio paese con una

società estera senza pagare le tasse. Se l’impresa non risultasse

effettivamente stabilita e operante all’estero le autorità fiscali la

accuserebbero infatti di esterovestizione, una parola di recente

conio che merita l’intero capitolo. Da questo concetto dipende

infatti l’ effettività di un’ attività offshore.

Di "esterovestizione" si è parlato frequentemente, negli ultimi anni,

sui mezzi di informazione, a proposito di alcuni noti personaggi

sportivi e dello spettacolo, accusati dal Fisco di avere fittiziamente

trasferito la propria residenza all'estero. Su www.paradisifiscali.org

troverete vari articoli a riguardo.

La collocazione al di fuori dei confini nazionali della residenza o di

elementi patrimoniali è una costante della globalizzazione

economica e abbraccia quasi tutte le aree più importanti della

fiscalità. Occorre tenere presente che quando il reddito fuoriesce

dai confini nazionali, il problema del controllo fiscale si complica

notevolmente, perché all'estero circolano le persone, le imprese, i

capitali, ma i poteri investigativi del fisco sono legati alla sovranità

nazionale, e devono quindi usufruire della collaborazione di

autorità estere. Questo ovviamente è un bene per chi desideri

occultare attività o pagare zero tasse o meno tasse.

Contro la delocalizzazione estera di ricchezza finanziaria delle

persone fisiche, l'unico strumento tributario è il monitoraggio

fiscale, con tutti i limiti del monitoraggio di un'enorme quantità di

movimentazioni economiche. Anche per questo le sanzioni

gravanti sui redditi accertati tramite monitoraggio fiscale sono

Page 48: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

48

onerose, perché in esse si palesa un chiaro intento dissuasivo

legato alle difficoltà di accertamento.

Nel caso in cui sia una società a effettuare investimenti all'estero,

non si applicano le regole del monitoraggio, ma i redditi di società

non esercenti attività commerciale effettiva sono immediatamente

ripresi a tassazione, e imputati alla controllante italiana, in

presenza di altri requisititi previsti della disciplina Cfc (Controlled

foreign companies), tra cui la sede della società controllata in Stati

a fiscalità privilegiata (cosiddetti paradisi fiscali). Per questo vale la

regola che più lontana è la struttura dalla vostra residenza abituale

o fiscale e meglio è. Anche se a volte sembra complicato avere

una società in un paese lontano, un conto bancario, magari, in un'

altro paese, l' e-commerce (commercio elettronico che vi permette

di incassare online) in un' altro ancora, vi renderete conto che è

ben più facile per voi amministrare che per le autorità controllare.

In caso di controlli, vale sempre la regola delle 3 N: negare,

negare e negare.

Definizione di stabile organizzazione. Per chi ha deciso di intraprendere la via offshore e mantiene

attività nel proprio paese di residenza attraverso una società non

residente, il rischio è che le autorità fiscali intravedano una stabile

organizzazione e quindi stabiliscano che la tassazione deve

essere applicata in quel paese.

Il problema si riscontra principalmente per chi tratta merci e che

hanno bisogno di un deposito per inviare i prodotti ai propri clienti.

Andiamo ad analizzare le principali circolari e sentenze in materia

in modo tale da operare nel rispetto delle leggi. Se si comprende

bene il significato giuridico e impositivo della stabile

organizzazione, si potrà evitare di finire nei guai con il fisco.

Page 49: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

49

In Italia, secondo l’ Art 162 TUIR 917/1986 sono esclusi dal

concetto di “stabile organizzazione” i depositi di merci appartenenti

all’impresa a qualsiasi fine destinati e le sedi che servono per

l’esposizione o la consegna delle stesse merci,

La stabile organizzazione è un istituto di diritto tributario che

collega ad uno Stato il reddito derivante da un’attività economica

svolta sul suo territorio da un’impresa non residente. Il reddito

d’impresa in tal modo prodotto viene sottoposto, grazie alla stabile

organizzazione a tassazione anche nello Stato della fonte, cioè

nello Stato dal quale il reddito effettivamente proviene. Pertanto,

nel sistema delle imposte sui redditi, la stabile organizzazione

rappresenta una struttura che localizza in un territorio il reddito

prodotto da un’impresa non residente.

Gli elementi costitutivi della stabile organizzazione sono: 1 - Elemento oggettivo

Presenza di una sede di affari

2 - Elemento Temporale – Spaziale

L’organizzazione deve essere permanente

3 - Elemento di Collegamento

Svolgimento dell’attività mediante la sede di affari

Secondo la Corte di Cassazione – Ordinanza 7851 del 23 aprile

2004: “Il problema è stato considerato, soprattutto nell’ottica del

transfert pricing, nell’ambito dell’elaborazione di regole omogenee

in materia di attribuzione di profitti alla stabile organizzazione e,

quindi, di attribuzione di costi, anche derivanti da servizi che la

società madre ha prestato alla propria struttura secondaria. L’art.

7, comma 2, del modello OCSE di convenzione contro la doppia

imposizione prevede che “quando una impresa di uno Stato

contraente svolge la sua attività nell’altro Stato contraente per

Page 50: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

50

mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, in ciascuno Stato

contraente vanno attribuiti a detta stabile organizzazione gli utili

che si ritiene sarebbero stati da essa conseguiti se si fosse trattato

di un’impresa distinta e separata svolgente attività identiche o

analoghe, in condizioni identiche o analoghe e in piena

indipendenza dall’impresa di cui costituisce una stabile

organizzazione”. Il terzo comma stabilisce che “Nella

determinazione degli utili di una stabile organizzazione, sono

ammesse in deduzione le spese sostenute per gli scopi perseguiti

dalla stabile organizzazione, comprese le spese di direzione e le

spese generali di amministrazione, sia nello Stato in cui è situata

la stabile organizzazione sia altrove”.”

Le spese riferite all’attività esercitata devono quindi essere

riconosciute, comprese le spese generali sostenute dalla casa

madre.

Si dovrà pertanto procedere alla ripartizione delle spese predette

sulla base dei criteri in materia di transfert pricing che la Circolare

Ministeriale 22 settembre 1980 n. 9/2267 ha individuato, traendoli

dalle direttive OCSE

a) - contenute nel Rapporto OCSE 1979 “Transfert pricing and

multinational enterprises”,

aggiornato nel 1984 e nel 1993, per i Beni Materiali;

b) - contenute nel Rapporto OCSE 1995 “Transfert pricing

guidelines for multinational

enterprises and tax”, per i Beni Immateriali.

Continua la Corte di Cassazione : “Il Commentario OCSE, alle

note 17.6 e 17.7 sub art. 7, punti 3) e c), prevede espressamente

la prestazione di servizi effettuata dalla casa madre alla stabile

Page 51: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

51

organizzazione tra le possibili fonti di spese deducibili che possono

essere attribuite a quest’ultima.

Va infine rilevato che l’OCSE, nell’ultima versione del modello di

Convenzione contro le doppie imposizioni, licenziata il 15 luglio

2005, in sostituzione della versione in vigore, risalente al 28

gennaio 2003, all’art. 5, intitolato, l’ètablissement stable”, ha

aggiunto due nuovi commi, 6 e 7, significativamente restrittivi

dell’originaria enfatizzazione del concetto di stabile

organizzazione, intendendo, per invertire il sistema, escludendo

dall’ ambito della stabile organizzazione alcune attività di

collaborazione intersocietaria che la globalizzazione economica

consente alle multinazionali.

In relazione al diritto comunitario, l’art. 9, paragrafo 1, della sesta

direttiva, con riferimento alla sola “fiscalità indiretta”, dispone che il

luogo della prestazione di servizi dev’essere individuato nel “luogo

in cui il prestatore ha fissato la sede della propria attività

economica o ha costituito un centro di attività stabile, a partire dal

quale la prestazione di servizi viene resa…”

La stessa Corte di Cassazione ha rilevato nel gruppo di

sentenzesul “caso Philip Morris, n. 3368/2002, n. 7682/2002 e n.

10925 del 25 luglio 2002, il citato articolo 9 utilizza l’espressione

“centro di attività stabile” e non l’espressione “stabile

organizzazione”, utilizzata invece nel diritto convenzionale e nel

diritto interno.

La giurisprudenza comunitaria in materia di stabile organizzazione. La giurisprudenza comunitaria va analizzata specialmente da chi

ha spostato la propia attivitá in un Paese facente parte della

comunitá, ma a tassazione agevolata.

Page 52: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

52

Secondo la giurisprudenza comunitaria, il centro di attività stabile

deve presentare tre caratteristiche basilari:

1 - un grado sufficiente di permanenza in un luogo fisso nello Stato

di non residenza;

2 - la presenza di elementi tecnici ed anche umani;

3 - l’effettuazione di operazioni rilevanti ai fini dell’I.V.A.

Ne risulta una nozione leggermente diversa rispetto alle definizioni

date dall’Ufficio delle Entrate: le predette differenze possono

essere così riassunte :

1 - la necessaria presenza del fattore umano

Il primo aspetto importante riguarda la contemporanea presenza di

fattori tecnici ed umani. Una sede priva di una costante presenza

umana non è un centro di attività stabile. Tale principio è stato

sancito dalla sentenza conclusiva della Causa C-168/84 che, a

proposito dell’installazione a bordo di una nave di macchine

automatiche per il gioco d’azzardo, ha negato l’esistenza di una

stabile organizzazione in quanto il funzionamento delle stesse

macchine non richiede una presenza umana se non per una

saltuaria manutenzione. Infatti, in base alla sentenza, esiste un

centro di attività stabile “solo se tale centro di attività, implica la

presenza permanente di mezzi umani e tecnici necessari per le

prestazioni di servizi e se queste non possono essere utilmente

riferite alla sede dell’attività economica del prestatore”.

A conferma c’è anche la sentenza del 12 maggio 2005 resa nel

procedimento C-452/03, Gruppo RAL / Commissioners of Customs

& Excise, in base alla quale l’attività, consistente nel consentire al

pubblico di utilizzare, contro remunerazione, macchine per il gioco

d’azzardo, installate in sale da gioco site sul territorio di uno Stato

membro, e gestite da personale fornito da una società del gruppo

Page 53: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

53

RAL, localizzata nelle isole anglonormanne di Guernesey,

costituisce sì una prestazione di servizi, resi ai suoi clienti nel

Regno Unito, ma forniti fuori del territorio della Comunità, - sicchè

il gruppo RAL non sarebbe stato obbligato a versare l’IVA nel

Regno Unito – ma costituisce altresì prestazione di servizi

consistenti nell’ attività ricreativa del divertimento del gioco

d’azzardo e non nella concessione agli utilizzatori di un incremento

finanziario, peraltro assolutamente aleatorio, il cui luogo di

prestazione, in base all’art. 9, n. 2, lettera “c)”, della VI Direttiva, è

il luogo in cui le attività ricreative vengono materialmente eseguite,

- sicchè il Gruppo RAL è obbligato a versare l’IVA nel Regno Unito

-. Nelo stesso senso è stata dettata la Sentenza della CGE, C-

190/95 del 17 luglio 1997 che definisce il centro di attività stabile

quello che presenta “un grado sufficiente di permanenza e una

struttura idonea, sul piano del corredo umano e tecnico, a rendere

possibili in modo autonomo le prestazioni di servizi considerate”.

Il Commentario OCSE al Modello di Convenzione contro le doppie

imposizioni, nei paragrafi dedicati al commercio elettronico, e l’art.

162, comma 5, del TUIR prevedono, in determinati casi, la

possibilità di esistenza di una stabile organizzazione costituita da

macchine automatiche anche in assenza del fattore umano. La

ragione della differenza si trova nella natura dell’IVA che, ai fini

dell’applicazione dell’imposta, richiede la localizzazione di una

prestazione rilevante. La mancanza di un’evasione d’imposta,

poichè l’impresa era comunque localizzata in un altro Paese

membro, e la difficoltà di localizzare la prestazione hanno portato

la Corte a negare l’esistenza di un centro di attività stabile.

2 - la rilevanza IVA delle operazioni

Page 54: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

54

Il secondo aspetto importante è che, attraverso la stabile

organizzazione, bisogna porre in essere delle operazioni rilevanti

ai fini dell’applicazione dell’ IVA. Il principio è che una persona non

può essere considerata un soggetto passivo IVA se non esegue

operazioni soggette all’imposta. Tale principio non è

necessariamente rispettato ai fini delle imposte sui redditi dove la

stabile organizzazione deve svolgere un’attività economica idonea

a produrre reddito e non necessariamente l’effettuazione di

operazioni rilevanti ai fini dell’IVA.

3 - la stabile organizzazione personale

Un terzo aspetto di differenza riguarda la possibilità di configurare

la “stabile organizzazione personale ” . In base a quanto indicato

dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni, stipulate secondo il

Modello OCSE, e dall’art. 162 del TUIR, un soggetto residente può

essere qualificato come stabile organizzazione di un soggetto non

residente quando al soggetto residente viene conferito il potere di

impegnare il soggetto non residente di fronte ai terzi. Il predetto

principio non è sempre confermato ai fini dell’applicazione

dell’imposta comunitaria sul valore aggiunto. Nella Causa C-

190/95 è stato affrontato il problema di una società di leasing che

prendeva contatti con i clienti residenti in un altro Paese della UE

tramite intermediari indipendenti stabiliti in quest’ultimo Stato. I

predetti intermediari ricevevano in cambio una provvigione e non

partecipavano alla conclusione dei contratti firmati con i clienti

finali nella sede della predetta società di leasing. La CGE ha

stabilito che se una società di leasing non dispone in uno Stato

membro nè di personale nè di una struttura che presenti un grado

sufficiente di stabilità, attraverso cui svolgere in modo autonomo le

prestazioni di servizi in questione, essa non dispone di un centro di

Page 55: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

55

attività stabile in questo Stato. In tal modo la Corte ha attribuito

primaria rilevanza al fatto che i contratti sono stati conclusi nel

Paese di residenza della società di leasing per cui l’impegno

assunto di fronte ai terzi è avvenuto direttamente.

Nell’ordinamento giuridico italiano, la stabile organizzazione è definita: la Corte di Cassazione, nell’Ordinanza 7851 del 23 aprile 2004, ha

ritenuto “opportuno richiamare gli aspetti che seguono: l’art. 2197

del codice civile prevede l’obbligo, per l’imprenditore, anche non

residente, che istituisce nel territorio nazionale una sede

secondaria con rappresentanza stabile, di chiederne l’iscrizione

nel registro delle imprese. L’art. 2506 del codice civile prevede che

le sedi secondarie di società estere siano soggette alle

disposizioni che regolano l’esercizio dell’impresa : “Le società

costituite all’estero, le quali stabiliscono nel territorio dello stato

una o più sedi secondarie con rappresentanza stabile, sono

soggette, per ciascuna sede, alle disposizioni della legge italiana

riguardanti il deposito e la iscrizione dell’atto costitutivo nel registro

delle imprese e la pubblicità del bilancio, e devono pubblicare, nei

modi stessi, i cognomi ed i nomi delle persone che rappresentano

stabilmente la società nel territorio dello Stato, e depositare le

rispettive firme autografe. Esse sono altresì soggette, per quanto

riguarda le sedi secondarie, alle disposizioni che regolano

l’esercizio dell’impresa o che lo subordinano all’osservanza di

particolari condizioni.”

“In generale si ritiene che la relativa libertà determinazione ed

un’organizzazione autonoma non comportano che l’attività della

filiale non faccia capo all’impresa. Secondo la giurisprudenza di

questa Suprema Corte, ex plurimis, sentenza 19 luglio 2000 n.

Page 56: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

56

9496, non avendo le filiali di un’impresa bancaria soggettività

distinta da quest’ultima, non è enucleabile un principio di

localizzazione dei rapporti giuridici presso singole filiali o agenzie.

“Tale tendenziale riconduzione dei rapporti giuridici ad un unico

soggetto non trova, però, indiscriminata corrispondenza sul piano

fiscale.”

Dal punto di vista fiscale, con riferimento alle Imposte Dirette,

all’art. 162 del nuovo TUIR 917/1986:

Secondo la Corte di Cassazione, ordinanza 7851 del 23 aprile

2004, ”Relativamente all’imposizione diretta, la stabile

organizzazione, secondo le disposizioni del TUIR, art. 20 e 113 del

D.P.R. 917/1986, è soggetta a tutte le regole che disciplinano la

determinazione del reddito d’impresa. In particolare, l’art. 20

considera soggetti d’imposta la stabile organizzazione di imprese

non residenti, attraverso le quali viene esercitata un’attività

d’impresa nel territorio dello Stato; l’art. 113 specifica che “per le

società e gli enti commerciali non residenti con stabile

organizzazione nel territorio dello Stato…il reddito complessivo è

determinato…sulla base di apposito conto dei profitti e delle

perdite relativo alla gestione delle stabile organizzazione e alle

altre attività produttive di reddito in Italia”. L’art. 14 del D.P.R.

600/1973, disposizioni sull’accertamento in materia di imposte sul

reddito, stabilisce che le imprese non residenti che esercitano in

Italia attività commerciali mediante stabile organizzazione devono

rilevare nella contabilità distintamente i fatti di gestione che

interessano la stabile organizzazione, determinando

separatamente i risultati dell’esercizio relativi a ciascuna di

esse.“…

Page 57: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

57

Nell’ ordinamento italiano non esisteva una definizione di stabile

organizzazione, nonostante il termine fosse utilizzato nel TUIR:

all’art 23 – applicazione dell’IRPEF alle persone fisiche non

residenti – ed agli articoli 151 e 152 – determinazione del reddito e

applicazione dell’IRPEG al reddito complessivo delle società e

degli enti non residenti -; e nel Decreto IVA : agli articoli 7, 17 e 35

del D.P.R. 633/1972.

In attuazione della Legge n. 80 del 7 aprile 2003, recante “delega

al Governo per la riforma del sistema fiscale statale”, con il D. Lgs.

12 dicembre 2003, n. 344, con decorrenza 1° gennaio 2004, l’art.

162 ha introdotto nel TUIR 917/1986 l’istituto, fino ad allora non

ancora legislativamente previsto e disciplinato, di derivazione

internazionale, della stabile organizzazione.

Nel sistema delle imposte sui redditi, la stabile organizzazione

rappresenta una struttura che localizza in un territorio il reddito

prodotto da un’impresa non residente per cui svolge una funzione

di ripartizione de reddito fra due Stati. A tal fine è prevista la

definizione di stabile organizzazione nella normativa interna, all’art.

162 del TUIR, ed in quella convenzionale, all’art. 5 del Modello di

Convenzione OCSE.

L’art. 162, salvo alcune differenze, riprende la struttura ed il

contenuto dell’articolo 5 del Modello di Convenzione OCSE contro

la doppia imposizione, nella sua versione 2003.

Essa si basa su una definizione generale e su una serie di ipotesi

in cui la stabile organizzazione si configura, a prescindere da

ulteriori verifiche. Sono previste, inoltre, alcune situazioni in cui

l’esistenza della stabile organizzazione è comunque esclusa.

Infine, il fatto che un’impresa non residente, con o senza stabile

organizzazione, controlli un’impresa residente, ne sia controllata, o

Page 58: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

58

che entrambe siano controllate da un terzo esercente o meno

l’attività di impresa, non costituisce motivo per considerare una

qualsiasi delle suddette imprese una stabile organizzazione

dell’altra.

Il comma 1 indica i requisiti generali per costituire una stabile

organizzazione in Italia. Infatti la stabile organizzazione “designa

una sede fissa di affari per mezzo della quale l’impresa non

residente esercita in tutto o in parte la sua attività sul territorio dello

Stato.”Pertanto, deve trattarsi di una sede localizzata sul territorio

in modo non occasionale per l’esercizio di un’attività economica.

Il successivo comma 2 elenca, invece, alcuni esempi di S.. la cui

interpretazione è importante per individuare il soggetto investito

dell’onere della prova dell’esistenza della stessa stabile

organizzazione Infatti, in base all’impostazione del comma 2 ed in

conformità all’interpretazione dell’attuale Commentario al Modello

OCSE, il riscontro di uno degli esempi della citata elencazione non

è sufficiente per dimostrare l’esistenza della stabile organizzazione

E questo in quanto rappresentano dei semplici indizi che devono

essere sempre confermati dal soddisfacimento dei requisiti del

comma 1. L’onere della prova, quindi, è a carico dell’

Amministrazione Finanziaria. Tenuto conto che l’interpretazione

data alle convenzioni stipulate dallo Stato italiano ( si vedano le

osservazioni dell’Italia nel Commentario OCSE) considera la

predetta lista come esempi che costituiscono a priori stabile

organizzazione (il riscontro delle fattispecie implica la presunzione

assoluta di stabile organizzazione con conseguente inversione

dell’onere della prova), l’Amministrazione Finanziaria italiana dovrà

chiarire se intende confermare l’interpretazione data alle

convenzioni oppure seguire l’indirizzo dell’attuale Commentario

Page 59: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

59

OCSE.

Il comma 4 stabilisce i casi in cui “ una sede fissa di affari non è,

comunque, considerata S. O.” mentre i commi 5, 6, 7 e 8

stabiliscono i casi che non costituiscono “di per sè” stabile

organizzazione.

L’Amministrazione Finanziaria ha riconosciuto la validità del

Modello OCSE con la Circolare Ministeriale 30 Aprile 1977 n.

71/1496.

Anche la giurisprudenza della Cassazione si è orientata in tal

senso con le sentenze n. 8820 del 27 novembre 1987 e n. 9580

del 19 settembre 1990: la stabile organizzazione “sussiste quando

le situazioni di fatto…denotino il fine degli stessi soggetti di

esercitare nello Stato attività imprenditoriali caratterizzate, oltrechè

dal collegamento non occasionale con luoghi del territorio

nazionale e persone qui operanti, dall’effettivo impiego di beni ed

attività lavorative, coordinati per la produzione e lo scambio di beni

e servizi, e da un’effettiva, anche se limitata, autonomia

funzionale”.

Secondo la Corte di Cassazione, ordinanza 7851 del 23 aprile

2004, “Per offrire un quadro il più possibile esauriente

dell’ordinamento nazionale, pare opportuno ricordare che la

giurisprudenza di questa Suprema Corte si è occupata dei rapporti

tra casa madre avente sede all’estero e stabile organizzazione

situata in Italia ai fini delle imposte sul reddito. Nel caso di

addebito alla propria filiale di una parte di costi generali a

quest’ultima riconducibili, esisteva una prassi dell’

Amministrazione Finanziaria tendente ad escludere che tali costi

potessero essere considerati quali componenti negativi del reddito

della filiale, imponi bile in Italia, considerando tale addebito come

Page 60: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

60

una vicenda puramente interna ad un medesimo soggetto. Come

si vede, si tratta di una posizione antitetica a quella sostenuta

dall’Amministrazione Finanziaria in materia di I.V.A.. Nella

sentenza 1 agosto 2000, n. 10062, Cathay Pacific Airways Ltd

questa Corte ha ritenuto legittima la detrazione dal reddito

imponibile della stabile organizzazione di tali costi, una volta che

non ne sia contestata l’inerenza e l’esistenza. Nella decisione è

richiamato espressamente il principio contenuto nel sopra

richiamato art. 7, comma 3, del modello di convenzione OCSE

contro le doppie imposizioni e in diversi trattati bilaterali che si

ispirano a tale modello. Quindi, in relazione a tale aspetto, la

presenza di un cost sharing-agreement, o, comunque, di un atto

giuridico che attribuisca alla filiale il costo di servizi ad essa

prestati dalla casa madre, potrebbe essere rivelatore di un

rapporto giuridico bilaterale, presupposto per l’applicazione

dell’IVA, nell’accezione accolta dalla giurisprudenza della CGE. In

definitiva potrebbe ritenersi che la scelta – certamente garantita

nell’ambito del diritto di stabilimento di cui all’art. 43 del Trattato

CE – di costituire in un altro paese dell’UE una struttura

secondaria produttiva, con conseguente possibilità di attribuzione

a tale struttura di autonomo reddito e dei costi ad esso imputabili,

non esaurisca i suoi effetti sul piano dell’imposizione fiscale diretta,

ma comporti come conseguenza la possibilità di configurare un

rapporto intersoggettivo tra le due strutture, costituente la base per

l’applicazione dell’IVA su operazioni inter-company.”

Spostamento fittizio di ricavi per stabile organizzazione. E’ di particolare interesse la sentenza della Commissione

Tributaria Provinciale di Pesaro n.201/1/10 depositata in segreteria

il 2 luglio scorso avente ad oggetto l’accertamento effettuato nei

Page 61: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

61

confronti di una società con sede a Lussemburgo, facente parte

integrante di un gruppo di una notissima marca di scarpe e

abbigliamento che, pur avente sede all’estero, ha una “stabile

organizzazione” in Italia presso la sede di una SRL e come tale

assoggettata alle norme fiscali esistenti nel nostro Paese.

La vicenda nasce a seguito delle risultanze del processo verbale di

constatazione del 2007 redatto dal Comando Nucleo Provinciale di

P.T. di una provincia delle regione Marche a conclusione della

verifica fiscale eseguita a carico di una società con sede legale

nella stessa provincia e ivi operante per l'esercizio dell'attività di

commercio all'ingrosso di abbigliamento esterno ; la competente

Agenzia delle Entrate a seguito di tale verbale ha ritenuto che vi

fosse la possibilità di ipotizzare la sussistenza degli elementi

soggettivi, oggettivi e funzionali necessari a configurare l'esistenza

di una "Stabile Organizzazione" per la suindicata società

lussemburghese presso la sede della SRL italiana oggetto del

processo verbale , ai sensi dell'art. 5 del Modello di Convenzione

OCSE contro le doppie imposizioni, integrato (per l'IVA) dalla

disciplina uniforme dettata in materia dalla VI Direttiva del

Consiglio d'Europa n. 77/388/CEE del 17.5.1977.

L’amministrazione finanziaria per l'esercizio 2002 ha accertato:

a) l'omessa fatturazione di operazioni commerciali nazionali;

b) l'omessa presentazione della dichiarazione annuale ai fini

dell'IVA;

c) l'omessa tenuta e conservazione di scritture contabili;

d) l'omessa annotazione dell'IVA ed il conseguente omesso

versamento del tributo,

disponendone il recupero a norma dell'art. 55 del DPR. n. 633/72.

Page 62: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

62

Con lo stesso avviso sono state irrogate le sanzioni pecuniarie

amministrative, determinate nella misura unica di oltre 300.000,00

eruo .

Il concetto di stabile organizzazione analizzato nella sentenza

Con il termine "stabile organizzazione" l'art. 5 del modello OCSE

identifica, in via generale, una "sede fissa di affari in cui l'impresa

esercita in tutto o in parte la sua attività", evidenziando pertanto

che due sono gli elementi caratteristici:

1. l'esistenza di una installazione fissa in senso tecnico (locali,

materiali, attrezzature);

2. lo svolgimento, per mezzo di tale struttura, di un'attività

economica.

Tuttavia è possibile ritenere la presenza di una stabile

organizzazione anche quando, pur mancando l'installazione fissa,

l'imprenditore straniero si serva di persone che svolgano l'attività in

suo nome disponendo ed esercitando abitualmente il potere di

concludere contratti in nome e per conto dell'impresa. Nel concetto

di "stabile organizzazione" va escluso che la struttura

organizzativa debba essere di per sè produttiva di reddito, ovvero

dotata di autonomia gestionale o contabile: inoltre l'accertamento

dei requisiti del "centro di attività stabile" o di "stabile

organizzazione", ivi compresi quello di dipendenza e quello di

partecipazione alla conclusione di contratti ovvero alle sole

trattative in nome della società estera (anche al di fuori di un

potere di rappresentanza in senso proprio), deve essere condotto

non solo sul piano formale, ma anche ed in special modo su quello

sostanziale, nel senso cioè che deve essere individuata l'esistenza

di mezzi umani (personale dipendente) e di mezzi tecnici

(materiali) impegnati ad assolvere nel territorio nazionale compiti

Page 63: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

63

operativi in favore e nei confronti della società estera. I requisiti per

la sussistenza di una stabile organizzazione possono essere

pertanto individuati nei seguenti elementi:

a) l'esistenza nello Stato di un centro d’imputazione di situazioni

giuridiche, costituito da elementi materiali (locali) e personali

(dipendenti);

b) la stabilità di tale installazione, che deve prestarsi ad una

utilizzazione durevole e non occasionale;

c) la connessione della stessa all'esercizio normale dell'impresa;

d) la sua idoneità produttiva, intesa come capacità di produrre

reddito di per sè, indipendentemente dall'attività svolta dall'impresa

non residente.

L’analisi dei giudici di merito

Nella corposa sentenza della CTP gli elementi analizzati dai giudici

di merito sono molti ; in particolare i giudici richiamano le

disposizioni contenute nel DPR 917/86 all’articolo 162, in merito al

concetto di stabile organizzazione; tale norma prevede che per

stabile organizzazione si intende "(….) una sede di affari per

mezzo della quale l'impresa non residente esercita in tutto o in

parte la sua attività sul territorio dello Stato".

I giudici di legittimità osservano che la ricostruzione del reddito ,

dei ricavi e dell’IVA operata dall’Agenzia delle Entrate va

ricondotta nell’alveo dei procedimenti accertativi di carattare

“analitico-induttivo” ; tale accertamento basa tutta la sua azione

sull’avvenuta individuazione della presenza della stabile

organizzazione della società lussemburghese in Italia.

Su tale presupposto l’Agenzia ha correttamente emanato gli avvisi

di accertamento (art.39, primo comma, lett. d) del DPR 600/73, ai

fini delle imposte dirette, e dall’articolo 55 del DPR 633/72 ai fini

Page 64: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

64

IVA , sulla base che tutta l’impostazione ruota attorno al

presupposto della dimostrata esistenza di una stabile

organizzazione della società estera in territorio nazionale.

Per i giudici della CTP è abbastanza evidente che per la società

lussemburghese vi sono tutti gli elementi per ritenere che vi sia

l’esistenza della stabile organizzazione nel territorio nazionale,

tenuto conto della sussistenza di tutti i requisiti minimali previsti dal

commentario OCSE.

Nel caso in esame è quindi sufficientemente dimostrata l’esistenza

della stabile organizzazione intesa come struttura dotata di risorse

materiali ed umane, ragion per cui è stata compiutamente

effettuata la verifica e l’avviso di accertamento dell’Agenzia delle

Entrate oggetto dell’impugnazione da parte della società è da

considerarsi legittimo.

La CTP rigetta il ricorso e condanna la società lussemburghese

ricorrente al pagamento delle spese di giudizio.

La stabile organizzazione con riferimento al sistema dell’imposta sul valore aggiunto: “…la questione dell’autonomia ai fini IVA della stabile

organizzazione nello Stato di un soggetto non residente va risolta

con riferimento alla disciplina dettata dal D.P.R. 633/1972, che

nell’art. 7 definisce il presupposto territoriale dell’imposta

nell’ipotesi di prestazione di servizi; nell’art. 17 individua i soggetti

passivi del tributo; nell’art. 38-ter regola l’ipotesi di diniego di

rimborso dell’imposta ai non residenti, con stabile organizzazione

nazionale, tramite il meccanismo previsto dalla norma;nell’art. 21

prevede che la fattura debba indicare per i non residenti

l’ubicazione della stabile organizzazione impone l’obbligo di

comunicare all’Ufficio IVA l’istituzione di una stabile

Page 65: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

65

organizzazione; nell’art. 40 stabilisce la competenza dell’Ufficio di

Roma in caso di mancanza di stabile organizzazione; nell’art. 81

prevede una serie di obblighi per coloro che hanno aperto una

stabile organizzazione anteriormente all’istituzione dell’IVA. Dal

complesso di tali norme e, in particolare, dalla disposizione

contenuta nell’art. 17, comma 4, del D.P.R. 633/1972, si ricava

che, quando ricorrono il requisito oggettivo dell’esercizio abituale

di una attività commerciale, richiesto dall’art. 4 , comma 1, del

citato D.P.R. 633/1972, e quello territoriale della stabilità in Italia di

una organizzazione del soggetto non residente, gli obblighi ed i

diritti relativamente alle operazioni effettuate da o nei confronti

della stabile organizzazione non possono essere adempiuti o

esercitati, nei modi ordinari, dal soggetto non residente

direttamente o tramite un suo rappresentante residente. La stabile

organizzazione nello Stato, in quanto obbligata al pagamento ed

alla rivalsa dell’imposta, oltrechè al rispetto dei doveri formali di

fatturazione delle operazioni attive e di registrazione delle fatture

passive, costituisce in tal caso l’unico centro di imputazione fiscale

delle operazioni riferibili al soggetto non residente e la stessa

rappresenta anche la sola legittimata a presentare la dichiarazione

annuale, nella quale, secondo le prescrizioni contenute negli artt.

19 e 30 del D.P.R. 633/1972, vanno determinati l’imposta dovuta o

l’eccedenza da computare in detrazione nell’anno successivo e

formulata l’eventuale richiesta di rimborso. Nè la soggettività

fiscale della stabile organizzazione di un soggetto non residente

può essere negata nell’ipotesi di una sua personalità giuridica

nello Stato, posto che l’accertamento di un autonomo centro

d’imputazione dei rapporti tributari dev’essere condotto, anche in

materia di IVA, non solo sul piano formale, ma anche e soprattutto

Page 66: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

66

su quello sostanziale”: in tal senso la Corte di Cassazione, nelle

sentenze 3367 del 7 marzo 2002, 10925 del 25 luglio 2002 e 6799

del 6 aprile 2004.

Anche nel sistema dell’IVA, quindi, il concetto di stabile

organizzazione costituisce il criterio di collegamento territoriale per

le prestazioni di servizi, che consente di evitare sia fenomeni di

doppia imposizione sui servizi prestati da non residenti, sia

fenomeni di totale assenza di imposizione da parte di entrambi gli

Stati coinvolti dall’operazione economica posta in essere dal non

residente.

In linea generale, le operazioni effettuate in Italia da soggetti non

residenti, esercenti imprese, sono assoggettate ad imposta. I

soggetti in esame possono adempiere gli obblighi loro derivanti ed

esercitare i relativi diritti in maniera diversa, secondo la struttura

organizzativa esistente in Italia. Per l’applicazione della

tassazione,tuttavia, è necessario integrare le norme sopra riportate

con il disposto dell’art. 17 del D.P.R. 633/1972, in base al quale i

soggetti non residenti possono soddisfare gli obblighi concernenti

l’applicazione dell’imposta, oltrechè attraverso la stabile

organizzazione prevista all’art. 7, anche attraverso lo strumento

dell’identificazione diretta, previsto dall’art. 35-ter, relativamente ai

soggetti appartenenti alla UE o a Paesi con i quali è stata stipulata

apposita convenzione, ovvero attraverso la nomina di un

rappresentante fiscale, a mente del D.P.R. 441/1997.

In particolare, quindi, sono previste tre modalità di esercizio :

1 - costituire in Italia una stabile organizzazione tramite la quale

operare;

2 - nominare un proprio rappresentante fiscale, residente e munito

di partita IVA in Italia;

Page 67: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

67

3 - identificarsi direttamente, come soggetto passivo con partita

IVA, al fine di operare

direttamente nei modi ordinari.

Tale possibilità è prevista attualmente, in base alla Risoluzione n.

220/E del 5 dicembre 2003, solo per i soggetti residenti in Paesi

membri della UE.

La nomina di un rappresentante e l’identificazione diretta sono

alternative fra loro, mentre ciascuna di queste norme può

coesistere singolarmente con la presenza di una stabile

organizzazione, in relazione alle operazioni effettuate direttamente

dal soggetto non residente. Se il non residente non adotta una

delle tre modalità predette, gli obblighi IVA inerenti alle operazioni

effettuate in Italia, si trasferiscono in capo ai cessionari o

committenti, soggetti passivi in Italia, che devono emettere una

autofattura, disciplinata dal comma 3 dell’art. 17 del D.P.R.

633/1972.

La Corte di Cassazione, nella sentenza 9580 del 19 settembre

1990, ha chiaramente stabilito che :”L’assoggettabilità ad IVA dei

soggetti non residenti in Italia presuppone, ai sensi degli artt. 7 e

35 del D.P.R. 633/1972, una stabile organizzazione nel territorio

nazionale.”e, nella nota sentenza 10925, c.d. Philip Morris, del 25

luglio 2002, ha precisato che “Ai fini dell’IVA l’art. 35 del D.P.R.

633/1972 stabilisce che i soggetti svolgenti attività in Italia

mediante una stabile organizzazione devono farne denuncia; essi

sono, inoltre, soggetti all’imposizione diretta sui redditi prodotti

tramite stabile organizzazione, ai sensi dell’art. 20, comma 1,

lettera e); art. 87, lettera d); art. 113 del D.P.R. 917/1986”.

Page 68: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

68

Rilevano dunque ai fini IVA due profili : quello personale – qual è il

soggetto che svolge effettivamente l’attività – e quello sostanziale

– qual è l’attività che viene prestata –

Con riferimento al profilo soggettivo e, nell’ambito del più generale

genus dell’attività economica, alla species delle prestazioni di

servizi, l’art. 9 della sesta direttiva è stato recepito dalla

legislazione interna con il terzo comma dell’art. 7 del D.P.R.

633/1972, per effetto del quale le prestazioni di servizi si

considerano effettuate nello Stato italiano quando sono rese da

soggetti ivi domiciliati e quando sono rese da stabile

organizzazione in Italia di soggetti non residenti.

Secondo la Corte di Cassazione, nella sentenza 9580 del 19

settembre 1990, “Il concetto di stabile organizzazione ai fini IVA

ha, però, una portata più ampia di quello di società estera di cui

all’art. 2506 C.C., che prescrive un obbligo di pubblicità al pari

delle società costituite in Italia. Infatti, a prescindere dalla

dichiarazione di cui all’art. 35 del D.P.R. 633/1972, ai fini tributari

rilevano le situazioni di fatto che denotino lo scopo degli stessi

soggetti ad esercitare nello Stato un’attività imprenditoriale e che

siano caratterizzate, oltrechè dal collegamento non occasionale

con luoghi del territorio nazionale e con persone ivi operanti,

dall’effettivo impiego di beni e di servizi e da una effettiva,anche se

limitata, autonomia funzionale.”

Tale rilevanza, ai fini dell’IVA italiana, si ha per le prestazioni

effettivamente attuate in Italia dalla stabile organizzazione

nell’ambito dell’attività qui svolta. La casa madre che esegue delle

prestazioni in Italia, direttamente e non per mezzo della stabile

organizzazione, effettua delle operazioni non rilevanti ai fini

dell’IVA.

Page 69: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

69

Infatti, secondo quanto chiarito dalla Risoluzione dell’Agenzia delle

Entrate n. 4/E del 9 gennaio 2002, la semplice presenza della

stabile organizzazione è condizione necessaria ma non sufficiente

ai fini della rilevanza IVA della prestazione. Questo significa che la

stabile organizzazione italiana dev’essere necessariamente il

tramite per l’effettuazione della prestazione voluta dalla casa

madre.

Infatti, nella Risoluzione n. 4/E del 2002, con riferimento alle

prestazioni di consulenza tecnica relative all’attività di mergers &

acquisitions, l’Agenzia delle Entrate, mentre ha ritenuto “legittimo,

ai fini delle Imposte si redditi, tener conto dell’imputazione di questi

con metodo ripartitorio, tra stabile organizzazione italiana e casa

madre londinese, ai fini dell’imposizione IVA, hanno reputato,

invece, assoggettare a tassazione tutti i corrispettivi concernenti le

operazioni effettuate in Italia, accogliendo il principio della forza

attrattiva della stabile organizzazione”…”Ciò significa che il

principio della c.d. forza di attrazione della stabile organizzazione,

per effetto del quale il soggetto non residente con stabile

organizzazione nel territorio dello Stato deve procedere alla

fatturazione, registrazione e dichiarazione, vale esclusivamente

per quelle operazioni materialmente effettuate dalla stabile

organizzazione e non anche per quelle realizzate direttamente

dalla casa madre estera.”…”Ne consegue che, relativamente alle

operazioni effettuate nel territorio dello Stato da soggetti esteri con

stabile organizzazione in Italia, si applica la regola generale di cui

all’articolo 17, primo comma, del D.P.R. 633/1972, per cui gli

obblighi IVA devono essere assolti dalla stabile organizzazione

che effettua la prestazione rilevante agli effetti dell’IVA.”…”

Tuttavia, nel caso di omessa fatturazione da parte della stabile

Page 70: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

70

organizzazione, permane in capo al committente o cessionario

l’obbligo di regolarizzare l’operazione mediante autofattura,

secondo le disposizioni del D.Lgs. 471 del 18 dicembre 1997.”

Con riferimento al profilo sostanziale, dell’attività effettivamente

prestata, va detto che i non residenti che eseguono operazioni

rilevanti ai fini IVA in Italia avvalendosi di una stabile

organizzazione sono soggetti alle stesse formalità ed obblighi e

beneficiano degli stessi diritti previsti per le imprese italiane.

In pratica, stabilisce la Risoluzione Ministeriale n. 52/E del 23

marzo 1999, la stabile organizzazione provvede ad assolvere tutti

gli adempimenti ordinari, ivi compresa la tenuta dei registri previsti

dalla normativa fiscale., poichè “…nella fattispecie in esame la

Casa madre deve considerarsi unica cedente, tramite la propria

stabile organizzazione in Italia, atteso che i beni realizzati tramite

la predetta stabile organizzazione sono destinati ad un cessionario

italiano e, di conseguenza, non possono costituire oggetto anche

di una cessione nei confronti della casa madre”.

Parallelamente, dal lato della prestazione di servizi,

l’Amministrazione Finanziaria ha precisato, nella Risoluzione del 7

dicembre 1991 n. 501504, che “…non può considerarsi stabile

organizzazione una sede fissa di affari utilizzata ai soli fini di

pubblicità o a fini informativi, di ricerca o ausiliari per conto della

casa madre avente sede all’estero. Le prestazioni consistenti in

attività di promozione pubblicitaria, di ricerche di mercato e

controlli di qualità sui prodotti, svolte da una sede in territorio

italiano per conto della casa madre avente sede principale

all’estero devono considerarsi eseguite nell’interesse di

quest’ultima. Da ciò deriva che la sede in Italia non può essere

considerata stabile organizzazione”

Page 71: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

71

Al riguardo, infatti, l’Amministrazione Finanziaria. ritiene che “… il

problema della sussistenza o meno di una stabile organizzazione

di un’impresa estera nel territorio dello Stato debba essere risolto

in base alle convenzioni stipulate per evitare le doppie imposizioni

sul reddito che, com’è noto, si richiamano alla definizione accolta

dal “progetto OCSE”. Nella particolare fattispecie occorre, quindi,

fare riferimento alla convenzione fra l’Italia e la Gran Bretagna per

evitare la doppia imposizione sul reddito, firmata a Londra nel

1960 e ratificata per effetto della legge 12 agosto 1962 n. 1378,

nonchè a quella stipulata con lo scambio di note fatto a Pallanza il

21 ottobre 1988, ratificata per effetto della legge 5 novembre 1990

n. 329; convenzioni queste che nella sostanza recepiscono il noto

modello OCSE. In effetti, tale modello esclude che possa

considerarsi stabile organizzazione una sede fissa di affari

utilizzata, per l’impresa,(e cioè per l’esercizio dell’attività della casa

madre), “ai soli fini di pubblicità, di fornire informazioni, di ricerche

scientifiche o di attività analoghe che abbiano Carattere

Preparatorio o Ausiliario”, secondo l’art. 5, lettera “e” del modello

OCSE e stesso articolo della legge 329 del 1990.”

Fanno eccezione a tale principio le prestazioni di servizi

immateriali, disciplinate all’art. 7, comma 4, lettere d), e), f) ed f

bis), del D.P.R. 633/1972, nel testo sostituito dal D.P.R. 29

gennaio 1979 n. 24.

Si tratta di prestazioni che non sono collegate “materialmente” con

il territorio dello Stato, come l’e-commerce, e sono soggette a

complessi criteri di territorialità che tengono conto, principalmente,

della sede del committente e del luogo di utilizzo della prestazione.

I servizi qualificabili come cost sharing agreement rientrano tutti in

questa specifica categoria di prestazioni di servizi immateriali.

Page 72: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

72

Per tali prestazioni, quando sono rese da soggetti non residenti a

soggetti residenti in Italia, l’autofattura dev’essere emessa dai

committenti medesimi qualora agiscano nell’esercizio di imprese,

pur in presenza di un rappresentante fiscale in Italia o della

identificazione diretta.

In relazione alla stabile organizzazione, in ambito IVA rilevano essenzialmente tre profili: - non esiste una definizione legislativa di “Stabile organizzazione”.

Per la puntualizzazione di tale concetto – in cui rientrano

certamente le sedi secondarie, nelle varie forme di filiali,

succursali, stabilimenti, agenzie e quant’altro, per effetto del

riferimento che ad esse da il codice civile all’art. 2506 – in base

alla Risoluzione Ministeriale 7 dicembre 1991 n. 501504, si dava

rilievo, a titolo orientativo, alla definizione della espressione stabile

organizzazione contenuta con terminologia uniforme negli accordi

internazionali per evitare le doppie imposizioni e sostanzialmente

conformi al Modello di Convenzione Bilaterale elaborato dal

Comitato Fiscale dell’OCSE fin dal 1963. Ne discende che le

definizioni di stabile organizzazione contenute nell’art. 162 del

TUIR e nell’art. 5 del Modello di Convenzione OCSE costituiscono

sicuramente dei punti di riferimento anche ai fini dell’applicazione

dell’IVA. Tuttavia i principi contenuti nell’art. 162 del TUIR e

nell’art. 5 del Modello OCSE non possono essere semplicemente

trasposti da una disciplina all’altra ma occorre effettuare un

raffronto di compatibilità tra gli stessi principi e le condizioni

individuate dalla CGE.

- adesso, invece, per la giurisprudenza il concetto di stabile

organizzazione elaborato ai fini delle imposte dirette non coincide,

sempre e comunque, con l’analogo concetto “centro di attività

Page 73: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

73

stabile” valido ai soli fini IVA, contenuto nella sesta direttiva CE.

Infatti la Corte di Cassazione, con una serie di sentenze – 19

settembre 1990 n. 9580, 25 luglio 2002 n. 10925 e 6 aprile 2004 n.

6799 -, ha chiarito che ai fini IVA occorre la presenza

contemporanea di mezzi tecnici ed umani, mentre ai fini delle

imposte dirette tali mezzi rilevano anche se sono disgiunti.

Pertanto, “ l’assoggettabilità ad IVA dei soggetti non aventi in Italia

residenza, domicilio o sede presuppone, ai sensi degli artt. 7 e 35

del D.P.R. 633/1972, una stabile organizzazione nel territorio

nazionale, la quale sussiste quando le situazioni di fatto, portate a

conoscenza dell’Ufficio IVA nei modi previsti dal primo comma

dell’art. 35 citato, denotino il fine degli stessi soggetti di esercitare

nello Stato attività imprenditoriale e siano caratterizzate, oltrechè

dal collegamento non occasionale con luoghi del territorio

nazionale e persone qui operanti, dall’effettivo impiego di beni ed

attività lavorative, dall’effettivo impiego di beni ed attività

lavorative, coordinati per la produzione e/o lo scambio di beni e

servizi, e da una effettiva anche se limitata autonomia funzionale.”

Quindi, ai fini IVA, occorre la presenza contemporanea di mezzi

tecnici e umani, mentre ai fini delle Imposte dirette tali mezzi

rilevano anche se sono disgiunti.

- In ambito IVA si sono delineate due opposte teorie interpretative,

con riferimento alla soggettività fiscale della stabile organizzazione

rispetto alla casa madre, alimentate sia dalla prassi

dell’Amministrazione Finanziaria che dalla giurisprudenza della

Corte di Cassazione, parallele alle due diverse modalità di

approccio delineatesi in sede comunitaria, alle problematiche

sollevate, negli anni ’80, dalla necessità, per gli Stati membri, di

reagire energicamente alla sottrazione di materia imponibile ed

Page 74: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

74

alla conseguente erosione della loro sovranità tributaria, in seguito

all’introduzione del sistema transitorio di tassazione delle

prestazioni di servizi nello Stato membro del “ prestatore” anzichè

in quello del “consumo”, in sede di tassazione IVA delle prestazioni

di servizi, ed alla successiva più evoluta necessità di

armonizzazione fiscale fra gli Stati Membri, all’indomani del

Trattato di Maastricht ed all’introduzione della libera circolazione di

beni e servizi in ambito comunitario, con conseguente piena

applicazione del regime transitorio degli acquisti intracomunitari,

negli anni ’90, al fine di rendere effettiva l’Europa del Mercato

Comune, parallelamente alla piena realizzazione del global

approach , sul versante dell’imposizione diretta, introdotto dagli

strumenti di soft law posti in essere dalla Presidenza Monti, a cui si

deve l’adozione delle fondamentali Direttive in materia di doppia

imposizione delle società facenti parte di un unico gruppo

multinazionale, dislocate in Stati membri diversi, quali la Direttiva

Madre-Figlia per la tassazione dei dividendi, la Direttiva interessi e

royalties e la Direttiva fusioni , con riferimento al problema

dell’autonoma soggettività fiscale della stabile organizzazione

rispetto alla casa madre.

1) - Secondo l’interpretazione ministeriale contenuta nelle

Risoluzioni Ministeriali 20 marzo 1981 n. 330470 e 29 marzo 1983

n. 331300, avente ad oggetto i servizi prestati da una società

francese, operante nel settore turistico alberghiero, a favore di

propri alberghi e villaggi turistici in Italia, al contrario di quanto

avviene in materia di imposte sui redditi, - “ nel caso di addebito

alla propria filiale di una parte di costi generali a quest’ultima

riferibili, esisteva una prassi dell’ Amministrazione Finanziaria

tendente ad escludere che tali costi potessero essere considerati

Page 75: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

75

quali componenti negativi del reddito della filiale, imponibile in

Italia, considerando tale addebito come una vicenda meramente

interna ad un medesimo soggetto. Come si vede, si tratta di una

posizione antitetica a quella sostenuta dall’Amministrazione

Finanziaria in materia di IVA” Cassazione, ordinanza 7851 del 23

aprile 2004 - ai fini IVA la stabile organizzazione assume

autonoma soggettività d’imposta rispetto alla casa madre, con il

conseguente ritenuto assoggettamento ad IVA delle prestazioni

effettuate dalla prima a favore della seconda. Tale previsione si

rinviene già nel terzo comma dell’art. 7 del D.P.R. 633/1972 “ Le

prestazioni di servizi si considerano eseguite nel territorio dello

Stato quando sono rese da soggetti che hanno il domicilio nel

territorio stesso o da soggetti ivi residenti che non abbiano stabilito

il domicilio all’estero, nonché quando sono rese da stabile

organizzazione in Italia di soggetti domiciliati e residenti all’estero :

non si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono

rese da stabile organizzazione all’estero di soggetti domiciliati o

residenti in Italia. ”Pertanto le prestazioni materialmente effettuate

dalla stabile organizzazione a favore della propria casa madre

sono soggette ad IVA, se sussistono i presupposti oggettivo e

territoriale, a mente della Risoluzione Ministeriale 29 marzo 1983

n. 331300 e della più recente Risoluzione 9 gennaio 2002 n. 4/E.

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76

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77

QUANTO COSTA E COME FUNZIONA UNA SOCIETÀ OFFSHORE DI PANAMA O DI ALTRE GIURISDIZIONI?

Il prezzo va dai 1220 Euro ai 4.000 per le società di gestione di

giochi d’azzardo e 6.000 (con licenza) per le società finanziarie,

più una tassa annuale governativa ed eventuali servizi accessori

che siano richiesti alla costituzione. In genere quando noi parliamo

di società anonime, ci riferiamo a quelle di quelle di Panama

perché fin dal 1932 il Paese offre la migliore legislazione offshore.

I nomi delle società possono terminare con i seguenti acronimi:

Corporation, Corp, Inc, AG, S.A. (Sociedad Anonima) e non può

contenere i termini: insurance, sovereign, bank, bancorp, trust.

Non esiste un pubblico registro dei soci, ne è possibile richiedere

al Registro Pubblico di identificarli, quindi per legge il beneficiario o

proprietario è anonimo.

Gran parte delle giurisdizioni offshore hanno leggi simili, la scelta

quindi dipende dai servizi accessori che l’Agente Residente

(l’avvocato che vi rappresenta nel Paese) può offrirvi. E’ inoltre

sconsigliabile rivolgersi a fiduciari o semplici venditori di società

perché aumentano i costi, ma soprattutto possono darvi consigli

sbagliati e non hanno il privilegio del segreto professionale nei

rapporti con i clienti.

La società può emettere azioni al portatore (bearer shares) o

nominative se richiesto. E’ bene risaltare che viste le ultime

normative internazionali alcune banche NON accettano azioni al

portatore, altre chiedono che siano depositate presso la banca o

un fiduciario autorizzato (in questo caso vi consigliamo di lasciarle

in deposito da noi in modo che siano sempre a vostra

disposizione. Viene rilasciato un certificato di deposito a vostra

Page 78: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

78

garanzia e che potrete presentare alla banca.) Le persone

registrate presso gli uffici governativi sono: l'amministratore -

presidente, il tesoriere e il segretario e una sola persona può

mantenere varie cariche, noi consigliamo, se il cliente desidera

apparire, di mantenere le cariche di presidente e segretario

quando si tratta di socio unico; possono essere fornite le

“nominee” (quelli che noi chiamiamo in maniera volgare

"prestanome"). Tali nominee, nella prima assemblea nominano,

con documento ufficiale non registrato presso lo Stato, un delegato

plenipotenziario, questo documento si chiama "General power of

attorney" o Delega Generale. La delega ha valore in campo

internazionale perché dotata di Apostilla che non è altro che la

Vidimazione del Ministero degli Esteri o di altro ufficio preposto in

base alla Convenzione di Vienna, adottata dalla maggior parte dei

paesi, compresa l´Italia e che può essere usata dal delegato per

acquistare immobili, aprire conti bancari e in genere per

amministrare in modo totalmente anonimo la società.

Le uniche informazioni pubbliche sono quelle concernenti

l’esistenza della società, l’Agente Residente (l’avvocato che vi

rappresenta) e i direttori.

I documenti societari, atti e le riunioni possono essere tenute in

qualunque parte del mondo e non esiste obbligo di registrarli.

Se la società non opera nel mercato di Panama (onshore), non

esiste obbligo di presentare bilanci o dichiarazione dei redditi.

Se volete informazioni su altre giurisdizioni cercatele sul sito web

www.paradisifiscali.org

Page 79: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

79

HO SENTITO PARLARE DI TRUFFE PER INTERNET Anche nel campo dell’offshore ci sono truffatori? A cosa devo fare

attenzione? Come in ogni campo ci sono persone oneste e altre

disoneste. Le precauzioni sono quelle di sempre. Prima di tutto

bisogna controllare bene cosa ci stanno vendendo e che prodotti ci

offrono. Per fortuna in internet è facile fare una piccola indagine e

sapere con chi si sta trattando. In alcuni paesi, come Panama, i

registri delle società sono pubblici e con una piccola ricerca

potrete vedere da quanto tempo sono in attività. Bisogna diffidare

di chi non si presenta con nome e cognome, di chi, in seguito alla

richiesta non fornisca copia di un documento d’identitá, di chi non

fornisce un telefono dove rintracciarlo in qualsiasi momento o al

quale, se chiamate risponde una segreteria telefonica che vi prega

di lasciare il numero e avverte che sarete richiamati al più presto;

ecc.

È anche molto importante sapere a chi si sta pagando e

specialmente in che banca ha il conto il vostro fornitore (non è la

stessa cosa avere un conto in Svizzera o Monaco o averlo in una

banca dei Caraibi dove si aprono i conti per internet). Informatevi

sulla banca con cui lavora chi vi fornisce i servizi (requisiti per

aprire un conto, deposito minimo, ecc.). Tutto questo potete farlo

per internet.

Se siete indecisi o avete dubbi, potete richiedere il servizio di

controllo del fornitore, offerto da molte agenzie di sicurezza tipo

www.opmsecurity.com.

Infine, se non parlate inglese, chiedete aiuto ad un amico e

cercate in internet scam (truffa) + ciò che vi interessa (per esempio

Anjouan o Hutt River Province) e fatevi tradurre con attenzione

Page 80: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

80

(purtroppo a volte le informazioni in italiano sono limitate). Un altro

mezzo interessante è il Who Is (Chi È) dell´internet che vi dice chi

ha registrato un sito e quando. Potete andare su un register tipo

www.register.com o direttamente su WHOIS Lookup, inserite il

nome del dominio web dove intendete acquistare e vi dirà chi lo ha

registrato, da quanto tempo ed altre informazioni utili per sapere

con chi state trattando. Diffidate se è tutto anonimo.

Evitate sistemi di pagamento tipo E-gold, Western Union e similari

se non conoscete bene il vostro fornitore.

Sono regole semplici che vi possono salvare da una truffa

grossolana.

Page 81: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

81

COME FACCIO PER COSTITUIRE UNA SOCIETÀ OFFSHORE? Devo recarmi sul posto? Devo firmare qualcosa? Che documenti

devo inviare?

È molto semplice, basta riempire il formulario Ordine Servizi su

www.paradisifiscali.org, inviarlo con i documenti allegati che

vengono richiesti ed effettuare il pagamento. La società sarà

pronta dopo 7-10 giorni lavorativi e le verrà inviata via corriere al

suo indirizzo. Non c´è nulla da firmare a parte una breve auto

certificazione dove è necessario dichiarare lo scopo della società e

fornire referenze. Questi dati non sono mantenuti in formato

cartaceo ne sono detenuti nel nostro ufficio, inoltre sono coperti

dal segreto che garantisce i rapporti tra avvocato e cliente. Non è

necessario spostarsi da casa, il nostro studio legale funge da

Agente Residente ed è abilitato per firmare tutti i documenti

necessari alla costituzione di una società.

In ottemperanza alla Legge 2/2011 siamo obbligati a conoscere il

cliente, per questo richiediamo alcuni dati personali, come

l´indirizzo, il telefono, l´attività e una referenza commerciale e

bancaria (nomi e telefoni) e la copia a colori di un suo documento.

Queste informazioni non sono pubbliche e sono custodite in server

virtuali, fuori dalla portata delle autorità. Nel sito richiediamo per

semplicità il passaporto perché è l´unico documento accettato

dalle banche, ma agli effetti della costituzione della società noi

accettiamo qualsiasi documento con foto emesso da un governo

riconosciuto da Panama.

Alcuni clienti ci chiedono se si hanno dei vantaggi acquistando una

società già costituita. Devo dire che in genere non ci sono

vantaggi. Le società già costituite ("ready made o shelf") e pronte

Page 82: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

82

ad operare servono solo in casi particolari. Alcune imprese ad

esempio non desiderano fare affari con società nuove, alcune

banche estere offrono conti correnti solo a società con almeno 2

anni di anzianità e lo stesso vale per ottenere una corporate card

di American Express, per questo è utile, in certi casi, acquistare

una società già esistente. Il costo varia secondo l’anno

d’incorporazione e a volte del nome. In genere bisogna sommare

al costo iniziale dai 500 ai 1000 Euro per ogni anno di anzianità.

Le società di questo tipo sono fornite con i nuovi direttori e con le

tasse pagate fino alla data di acquisto (richiedete un Certificato

attualizzato). In genere è consigliabile ordinare una società nuova,

specie per scegliere il nome più adatto alla vostra attività.

Page 83: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

83

IL GIOCO DEI DOPPI NOMI E LE SCATOLE CINESI

In questo momento è il miglior sistema per usare una società

offshore fatturando normalmente. Si tratta di incorporare due

società con lo stesso nome, una in un paradiso fiscale ed una in

un paese a bassa tassazione e senza grandi controlli. La prima

apre i conti in banca, in altre parole maneggia il capitale. La

seconda è quella di facciata, che fattura, questa si costituisce in un

paese, dove non ci sono grandi controlli fiscali e dove gli azionisti

non hanno ne proprietà ne conti in banca. La seconda, fattura, per

esempio ad una società italiana, ma quando vengono forniti gli

estremi del pagamento si da il numero di conto della prima società.

In caso di controlli non insospettisce una fattura di un paese che

non è nelle liste nere delle autorità fiscali e nessuno può sapere

che il conto intestato a XX Corp. di Panama non ha nulla a che

fare con l´omonima società, magari, degli Stati

Uniti. Logicamente, quando questo sistema è usato per evadere

le tasse è illegale ma è legale se è utilizzato per la protezione del

capitale. In alcuni paesi, per esempio, le imprese più forti utilizzano

la pratica di sequestri giudiziari e conservativi con cause fittizie al

solo scopo di strangolare le imprese più piccole. Un’altra

applicazione del “gioco dei doppi nomi“ è per le società USA che

oggigiorno hanno grandi difficoltà nell’aprire conti bancari offshore.

Anche in questi casi si apre una società USA per fatturare e una

con lo stesso nome per incassare.

In alcuni casi, questa struttura va rafforzata con le “Scatole Cinesi”

in modo da

rendere anonima al 100% la proprietà di un’azienda. Per

“anonima” intendiamo non riconducibile ad alcuno in via civile. Le

Page 84: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

84

scatole Cinesi possono essere tante quante ne occorrono nel

vostro sistema di titolarità. La formula più semplice è creare una

“piccola holding” che fa capo a voi (Panama, Dominica, Delaware-

USA) e con questa acquistare altre società o quote di altre società.

Anche una società italiana può essere posseduta da una piccola

holding panamense.

Page 85: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

85

HO DEI VANTAGGI AD APRIRE UNA SUCCURSALE IN ITALIA? Prima di tutto è importante rilevare che in questo caso la

succursale è soggetta ai controlli e alle leggi italiane come con una

normale società. Si può ottenre una vera S.R.L. a poco più di 2000

Euro. Vale rammentare che la succursale è soggetta a

comunicazione delle operazioni per essere controllata da una

società in black list. Fino allo scorso anno il vantaggio economico

era importante, ma ora con le nuove società a 1 euro varate dal

Governo Monti non è il fattore economico quello preponderante.

Le società di diritto estero possono essere registrate in Italia, e

offrono vantaggi, se non altro perché i proprietari possono

rimanere occulti, pensate ad esempio per acquistare una seconda

case o piú immobili che non finiranno a cumulo nel vostro reddito.

Qualunque offshore può essere registrata in Italia ed avere una

propria sede legale, telefono, fax, conto bancario, richiedere mutui

e leasing, ecc.

Vi sono due soluzioni differenti tra loro: il Representative Office e

l’identificazione della società presso i Pubblici Registri. Nel primo

caso la società estera apre unicamente un codice fiscale e

posizione IVA e si comporta da ufficio di rappresentanza della

società estera: in questo caso gli adempimenti contabili sono

davvero semplici; va unicamente presentata una comunicazione di

apertura in bollo alla camera di commercio locale sull’apertura di

tale ufficio. È necessario inoltre designare un rappresentante

fiscale in Italia (normalmente il commercialista o l'avvocato) a cui è

rilasciata una delega per amministrare la società ma senza poter

disporre dei beni (ovvero non potrá vendere la vostra casa). Nel

Page 86: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

86

secondo caso, la società di diritto estero, pur mantenendo nome

ed estensione (LTD, LLC, Corp ecc.), diviene una vera e propria

Srl con tutti gli adempimenti che comporta: contabilità ordinaria,

INPS, INAIL, bilanci e dichiarazioni mensili dell’IVA. La società

dovrà designare i propri amministratori in Italia pur rimanendo di

diritto estero in quanto a fallibilità o bancarotta. Il rappresentante

fiscale ha un ruolo limitato alla registrazione.

Vi consigliamo di non scegliere questa strada senza consultare un

avvocato o un commercialista abilitato in Italia.

Page 87: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

87

LE FONDAZIONI PRIVATE

Panama ha un vantaggioso regime di Fondazioni di Interesse

Privato (Legge Nº25 del 12 giugno 1995) soggetto a rigide norme

di segretezza e che può essere utilizzato come effettivo strumento

di pianificazione fiscale, evitando ingombranti processi di

successione ed ottenendo una effettiva separazione dei beni;

inoltre gode di una flessibilità di operazioni e controlli attraverso un

fedecommesso revocabile e privato ed un Consiglio di Fondazione

che può essere formato da una (1) persona giuridica o tre (3)

persone fisiche. L’iniziativa di creare la legge sulle fondazioni di

interesse privato nella Repubblica di Panama sorge a seguito della

popolarità acquisita in Europa, specialmente delle fondazioni

familiari create nel Principato di Liechtenstein. Tuttavia, una volta

analizzata la legge del Liechtenstein, i redattori del progetto

preliminare della legge panamense compresero che questa era

insufficiente rispetto a quello che si pretendeva nella Repubblica di

Panama: un nuovo gruppo di regole, moderne e complete, che

reggessero questa nuova istituzione giuridica. In questo senso,

vediamo che anche quando esiste una certa similitudine con la

legge del Liechtenstein, esistono sempre un certo numero di

articoli nuovi che, a nostra opinione, rendono più attraente la legge

panamense a chi sia interessato.

Una delle differenze di base è che la legge panamense non fa

distinzione tra le fondazioni familiari e le cosiddette fondazioni

miste, questo ha determinato il motivo principale del cambio di

nome della legge. Infatti, in Panama è stata utilizzata l’espressione

“Fondazioni di interesse privato” con l’idea di includere sia le

fondazioni familiari, che le miste, dato che i redattori della legge

Page 88: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

88

panamense non videro nessuna ragione di fare tale distinzione.

Altra differenza, è il valore monetario della quantità minima di attivi

che la legge esige, per costituire una fondazione, l’imposta

annuale e l’adozione espressa della figura del “protettore”, la quale

è ampliamene usata nei fedecommessi anglosassoni. A differenza

della legge del Liechtenstein, la nostra legislazione non esige la

nazionalità panamense per essere membro del Consiglio di

Fondazione, nè esige che il capitale minimo per la costituzione di

una fondazione sia apportato in precedenza alla costituzione ed

organizzazione di questa. È chiaro anche, che non c’è spazio per

gli “eredi forzati”, che cerchino di attaccare con esito la validità

della fondazione o la volontà del fondatore. In questo contesto, le

fondazioni di interesse privato serviranno principalmente a quegli

individui che necessitino un’effettiva struttura fiduciaria per

un’ordinata successione e disponibilità dei propri beni e valori agli

eredi dopo o prima della propria morte, mantenendo però, allo

stesso tempo, il totale ed effettivo controllo dei suddetti beni

mentre sia vivo.

In questo contesto, le fondazioni di interesse privato serviranno

principalmente a quegli individui che necessitino un’effettiva

struttura fiduciaria per un’ordinata sucessione e disponibilità dei

propri beni e valori agli eredi dopo o prima della propria morte,

mantenendo però, allo stesso tempo, il totale ed effettivo controllo

dei suddetti beni mentre sia vivo. Il concetto o idea di fondazione,

anche se non molto conosciuto, si può anche applicare a beneficio

di un singolo o di una famiglia, o anche per perseguire un obiettivo

sociale determinato, in una scala più modesta e limitata.

Quest’ultime sono quelle che si conoscono come fondazioni di

interesse privato o fondazioni private. Le “fondazioni d’interesse

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89

privato” si possono quindi definire come dotazione o donazione di

un patrimonio per perseguire degli obiettivi, o fini, determinati in un

documento denominato “Atto di Fondazione”. Una fondazione

d’interesse privato è una entità legale, con un proprio nome ed

organizzazione interna, principalmente di interesse privato,

secondo quanto disposto dall’atto di fondazione. Per il

raggiungimento degli scopi della fondazione si incaricano delle

persone denominate membri del “Consiglio di Fondazione” che

svolge le funzioni di una Giunta Direttiva, i cui nomi dovranno

risultare dall’atto di fondazione.

La fondazione di interesse privato ha una forma simile alla società

anonima, con una propria personalità, però con la flessibilità di

operare e perseguire i propri obiettivi attraverso un mandato o

regolamento nella forma di un fedecommesso revocabile e privato

(revocable private trust), che unicamente lo conosce e lo può dare

a conoscenza il fondatore.

Come strumento di pianificazione familiare o testamentaria, la

fondazione privata è molto simile al fedecommesso o “trust”, con la

differenza che il fondatore no dovrà trasferire il titolo di proprietà

dei beni a nome di un fiduciario o “trustee”.

A differenza di una società anonima o altra entità corporativa, la

fondazione privata non potrà avere fini commerciali, non ha soci,

partecipanti o azionisti, ma per esempio, potrà essere proprietaria

di azioni di una o più società anonime ed eventualmente distribuire

i dividendi tra i beneficiari della fondazione, secondo le istruzioni

del fondatore.

Vediamo, quindi, che la fondazione di interesse privato ha molti usi

reali e pratici per tutte quelle persone interessate in un effettivo

strumento di pianificazione fiscale e testamentaria, e, dato che è

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90

uno strumento permanente o perpetuo, offre la possibilità di fissare

e continuare per lungo tempo, anche dopo la morte del fondatore,

le idee e gli obiettivi determinati che questa persona ha in mente

rispetto al suo capitale o al suo patrimonio in modo separato ed

indipendente. Questo offre, all’interessato, possibilità e vantaggi

non ottenibili con una società anonima o con il semplice possesso

di un deposito o un conto bancario o incluso di un conto cifrato in

qualche banca, vantaggi questi che potrebbero anche essere di

beneficio alla banca stessa nei suoi servizi o amministrazione del

portafoglio degli investimenti, poiché sarebbe garantita la costanza

e la continuità dell’ investimento o del cliente, indipendentemente

dalla vita delle persone fisiche.

Inoltre gli onorari e le tasse relative alla costituzione di una

Fondazione a Panama sono indubbiamente economici e si

ripagano con la prima operazione effettuata.

Alcuni vantaggi che offrono le fondazioni 1. Separazione del patrimonio. Attraverso la fondazione privata si potrà effettuare un’effettiva

separazione di tutto o parte del patrimonio, o beni, del fondatore e

garantire una completa e totale autonomia ed indipendenza del

suddetto patrimonio o beni.

Di conseguenza, il patrimonio ed i beni apportati alla fondazione

non potranno essere sequestrati o confiscati giudizialmente o

essere oggetto di litigi che coinvolgano il fondatore, ad eccezione

che si tratti di obbligazioni relazionate con il corso normale delle

attività della propria fondazione o come conseguenza di possibili

danni e pregiudizi occasionati dalla fondazione nel perseguire i

suoi obiettivi, ma in nessun caso la fondazione sarà responsabile o

dovrà rispondere per le obbligazioni personali del fondatore o dei

Page 91: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

91

beneficiari o viceversa il fondatore o i beneficiari per le obbligazioni

della fondazione. Ad esempio, vediamo che la fondazione privata

può essere un’effettivo strumento di prevenzione della eredità

forzata1 quando il fondatore ha una ragione particolare o

personale per impedire che i suoi eredi legali beneficino della sua

eredità o patrimonio dopo la sua morte.

2. Esistenza continua o permanente. La fondazione privata offre la possibilità di garantire ed assicurare

l’esecuzione continua, per un periodo di tempo indefinito, dopo e

più in là della morte del fondatore, delle idee e degli obiettivi che il

suddetto fondatore aveva in mente in relazione al suo capitale o

patrimonio.

In questo contesto, una fondazione privata potrà fare le veci di un

testamento eseguibile al momento della morte del fondatore o un

fedecommesso di esecuzione continua e prolungata, fino al

verificarsi della condizione o condizioni, evento o eventi

predeterminati, in assoluta confidenza, senza la necessità di

passare per un lungo e costoso procedimento giudiziale

testamentario. Per esempio, nella maggioranza dei casi, mentre

viva, sarà lui stesso il beneficiario della fondazione. Al momento

della sua morte verranno date le istruzioni necessarie al Consiglio

di Fondazione, il quale potrebbe essere una banca o qualsiasi

altra entità o persona che si stimi conveniente perché distribuisca il

patrimonio apportato tra i nuovi beneficiari assoggettandoli o meno

a qualsiasi condizione o evento predeterminato disposto dal

fondatore. Quando si vuole che una fondazione privata si

costituisca per generare effetti dopo la morte del fondatore, si

considera, che la suddetta fondazione sia esistita o esista in

Page 92: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

92

precedenza alla sua morte, riguardo alle donazioni che il fondatore

abbia potuto effettuare o apportare alla fondazione.

3. Istruzioni confidenziali. I requisiti e le informazioni che l’Atto di Fondazione deve

contenere sono basici e semplici. Tutte le istruzioni impartite o che

possano essere impartite dal fondatore durante la sua vita o

appena prima della sua morte potranno essere contenute in uno o

più documenti privati conosciuti solo dalle persone involucrate e

designate dal fondatore.

Questi documenti generalmente hanno la forma del fedecommisso

con chiare e specifiche istruzioni sulla destinazione da dare ai beni

della fondazione durante la vita del fondatore o al momento della

sua morte.

4. Segretezza assoluta. Il patrimonio o i beni apportati alla fondazione sono protetti da

un’assoluta segretezza. Tutto il patrimonio ed i beni che siano stati

apportati appartengono alla fondazione e qualsiasi informazione

relativa al partrimonio o beni è segreta e riservata. I membri del

Consiglio di Fondazione e/o qualsiasi altro organo di supervisione

e tutti gli impiegati pubbblici o privati che sappiano delle attività,

transazioni ed operazioni della fondazione dovranno mentenere il

segreto in qualsiasi momento. L’inadempimento di questa

disposizione sarà sanzionata con una pena detentiva di un periodo

di sei (6) mesi e multa fino a cinquantamila dollari (USD 50.000), in

aggiunta a qualsiasi azione civile per i danni ed i pregiudizi

occasionati.

5. Non si richiederà il pagamento o il versamento del capitale.

Page 93: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

93

Il capitale o patrimonio iniziale della fondazione, o qualsiasi sua

parte, non dovrà essere pagato o versato dal fondatore al

momento della costituzione dell’Atto di Fondazione, o

successivamente alla sua creazione, perché la stessa possa

operare.

6. Identità segreta dei beneficiari. L’identità dei beneficiari non s’include nell’Atto di Fondazione, ma

dovrà essere chiaramente stabilito il modo in cui questi beneficiari

siano designati. I beneficiari potranno essere designati e

identificati in un documento separato, privato e segreto chiamato

Regolamento.

Questo regolamento governerà l’amministrazione e tutti gli affari

della fondazione, farà parte dell’Atto di Fondazione e costituirà

un’inserto segreto dello stesso. Il regolamento della fondazione

non si dovrà iscrivere nel Registro Pubblico di Panama.

7. Il fondatore potrà mantenere il controllo totale del patrimonio.

Il fondatore, essendo il principale beneficiario della fondazione

nella maggior parte dei casi, mentre viva, potrà mantenere il

controllo sul patrimonio o beni apportati alla fondazione.

8. Totale anonimato e patrimonio separato del fondatore. A differenza di una società anonima, la fondazione non ha

azionisti, cosicchè il fondatore, dopo aver organizzato la

fondazione, non rimane in nessun modo relazionato al patrimonio

apportato o alla fondazione stessa, la quale acquisisce una propria

e separata personalità giuridica.

9- Consiglio di fondazione. La fondazione dovrà avere un Consiglio di Fondazione il quale

potrà essere formato, da un minimo di tre (3) persone fisiche o una

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94

(1) persona giuridica o entità come una società anonima.

Certamente niente impedisce che in aggiunta ad una persona

giuridica o entità (società anonima) si nominino una o più persone

giuridiche o entità e/o persona(e) fisica(he) in modo combinato.

10- Facile revoca o modificazione dell’atto di fondazione. In qualsiasi momento il fondatore potrà revocare o modificare tutto

o in parte l’Atto di Fondazione o il Regolamento o sciogliere la

fondazione.

11- Le fondazioni estere potranno adottare la legislazione panamense. Quelle fondazioni private organizzate e costituite d’accordo con la

legislazione di altri paesi potranno adottare o scegliere di essere

regolate o governate dalla legislazione panamense e continuare la

loro esistenza sotto la nostra legislazione per qualsiasi periodo di

tempo que reputino conveniente.

12- Facile e illimitato aumento di capitale. Il capitale iniziale o patrimonio potrà essere aumentato a

discrezione del fondatore, o di qualsiasi altra persona designata a

tal effetto.

13- Assenza di controlli governativi. Non è necessario presentare alle autorità panamensi alcun tipo di

bilancio, rapporto o informazione finanziaria, relazionata con la

fondazione.

14- L’atto di fondazione potrà essere redatto in qualsiasi lingua. L’Atto di Fondazione e qualsiasi modificazione allo stesso si potrà

redigere in qualsiasi lingua che abbia i caratteri dell’alfabeto latino

o e poi tradotto allo spagnolo.

15- Bassi costi e organizzazione rapida.

Page 95: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

95

La fondazione potrà essere organizzata in un breve periodo e a

bassi costi convertendola in un effettivo e conveniente strumento

di pianificazione fiscale e testamentaria. Il seguente esempio

costituisce uno dei multipli usi che una Fondazione Privata

panamense può avere:

- Il cliente detta le istruzioni per costituire una fondazione privata

panamense.

- La Fondazione Privata è rappresentata ed amministrata da un

Consiglio di Fondazione che è leale al cliente attraverso un

accordo di mandato o fedecommesso.

- Il Consiglio di Fondazione eserciterà l’accordo privato di

mandato o fedecommesso in assoluta segretezza ed

esclusivamente secondo le istruzioni date dal cliente.

- Il Consiglio di Fondazione quindi emetterà, in forma privata e

segreta, il regolamento della fondazione con il quale si

designerà il cliente come primo e principale beneficiario della

fondazione.

- Il Consiglio di Fondazione aprirà un conto bancario e per

mezzo di un documento privato e segreto concederà ampi

poteri al cliente nella gestione di questo conto bancario o

direttamente autorizzerà il cliente ad aprire e gestire un conto

bancario in qualsiasi parte del mondo, a seconda di quello che

si reputi conveniente.

Costituzione della fondazione privata Per costituire una fondazione privata, la persona designata come

“fondatore” dovrà sottoscrivere un documento chiamato “Atto di

Fondazione”. Quest’ Atto di Fondazione dovrà essere protocollato

in atto pubblico ed iscritto nel Registro Pubblico di Panama. La

fondazione privata potrà essere costituita in modo tale, che inizi ad

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96

entrare in vigore a partire dalla sua esistenza o data di iscrizione

nel Registro Pubblico di Panama, o che produca suoi effetti dopo

la morte del suo fondatore.

L’atto di Fondazione deve contenere come minimo, le seguenti

informazioni:

Nome Come persona giuridica, con i corrispondenti diritti e doveri che

questo comporta a livello legale, le fondazioni, come le società

anonime, devono avere un nome. Di conseguenza, la legge è

molto chiara all’Art Nº5, Numero 1, quando dice che l’Atto di

Fondazione deve contenere:

“Il nome della fondazione espresso in qualsiasi lingua con caratteri

dell’alfabeto latino, il quale non sarà uguale o simile a quello di

un’altra fondazione preesistente nella Repubblica di Panama, e

che non si presti a confusione. Il nome dovrà includere la parola

fondazione per distinguerlo da altre persone fisiche o giuridiche di

altra natura.” Come dire, il nome non potrà essere scritto in lingua

cinese o giapponese o russo, dovrà quindi essere scritto in una

lingua con caratteri dell’alfabeto latino ed includere la parola

fondazione nel suo nome, chi la registra non dovrà preoccuparsi

se il nome è già utilizzato da una società anonima, in quanto

questa deve a differenza della fondazioni, includere nel suo nome,

una parola, frase o abbreviazione indicante che si tratta di una

società anonima. Di conseguenza, le fondazioni private avranno

una sezione propria nel Registro Pubblico di Panama, con un loro

indice.

Il patrimonio iniziale della fondazione espresso in qualsiasi moneta

a corso legale, che in nessun caso sarà inferiore ad una somma

equivalente a diecimila dollari USA (USD10.000).

Page 97: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

97

È importante far notare che per motivi di discrezione e

riservatezza, in molte occasioni, i fondatori creeranno la loro

fondazione privata con il capitale minimo stabilito dalla legge, che

è di diecimila dollari (USD10.000). Una volta costituita, si potranno

apportare altri soldi e beni. In questo modo non risulterà nel

Registro Pubblico il reale capitale o patrimonio della fondazione,

dato che in alcuni casi, il fondatore preferisce che questa somma

non sia portata a conoscenza del pubblico.

In aggiunta a quanto detto in precedenza, bisogna dire che i

diecimila dollari (USD10.000) non devono essere apportati prima

della costituzione della fondazione come esigono, ad esempio, le

leggi del Principato di Liechtenstein, ma, al contrario possono

essere apportati in seguito. Comunque, la legge stabilisce che una

volta il fondatore si sia impegnato ad apportare determinati beni ad

una fondazione, questa ed i beneficiari hanno il diritto di esigere

dal fondatore l’adempimento del suo impegno. La nomina, in forma

completa e chiara includendo l’indirizzo, del membro o dei membri

del consiglio di fondazione al quale potrà appartenere il fondatore.

Il Consiglio di Fondazione è l’organo della fondazione incaricato,

tra le altre cose, di amministrare i beni della fondazione, seguendo

le regole e gli obiettivi della persona che ha creato il patrimonio,

cioè, il fondatore. Il Consiglio di Fondazione è un organo molto

simile alla Giunta Direttiva della società anonima. Il Consiglio di

Fondazione dev’essere formato da un minimo di tre (3) persone se

sono persone fisiche, o solo una (1), se è una persona giuridica,

come potrebbe esserlo una società anonima o una banca. Con il

desiderio di dar tutta la serietà possibile alla nostra legislazione, si

è espressamente sollecitato che si includa nell’atto di fondazione,

non solo il nome, ma anche gli indirizzi dei membri del Consiglio di

Page 98: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

98

Fondazione in modo tale che le autorità sappiano chi indagare nel

caso la fondazione fosse utilizzata per fini illeciti.

Per finire, è importante far notare che niente impedisce al

fondatore di essere membro del Consiglio di Fondazione e di

stabilire nell’atto di fondazione che tutte o certe decisioni del

Consiglio di Fondazione, debbano essere adottate all’unanimità,

assicurandosi così che nessuna decisione importante venga

approvata senza il suo consenso.

Domicilio della fondazione Per le agevolazioni fiscali offerte dalla nostra legislazione, in quasi

tutti i casi, il domicilio della fondazione sarà stabilito nella

Repubblica di Panama, anche qualora la fondazione svolga le sue

attività all’estero.

La fondazione privata per la pianificazione fiscale. La Fondazione Privata di Panama è un istituto poco conosciuto e

sotto utilizzato per la pianificazione fiscale. La scarsa utilizzazione

dello stesso, deriva dal fatto che si tratta di una entità legale

relativamente recente, introdotta nella normativa civilistica - fiscale

panamense solo nel 1995, con la legge n. 25, alla quale è stata

data attuazione con il decreto n. 417.

La Fondazione Privata di diritto panamense presenta

caratteristiche similari al trust di origine anglosassone, ma che

possiede, contestualmente, delle peculiarità, che lo rendono

autonomo giuridicamente e degno di una trattazione specifica. È

un ente dotato di personalità giuridica, al quale viene affidato dal

suo fondatore (founder) un patrimonio (Foundation Fund), da

amministrare secondo le modalità contenute nello Statuto della

Fondazione (Foundation Charter), con lo scopo di perseguire gli

obiettivi ivi stabiliti. La Fondazione può allora essere reputata

Page 99: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

99

come "un patrimonio munito di personalità giuridica" e tale profilo

la rende paragonabile ad una società di capitali, benché presenti

"formalmente" delle limitazioni in merito all' "oggetto sociale".

Costituire una Fondazione a Panama costa 2,500 Euro. Si

costituisce con uno Statuto , redatto in qualsiasi lingua, che

individui con chiarezza il patrimonio devoluto (di valore non

inferiore a USD 10.000), nonché i criteri di nomina dei beneficiari

della Fondazione, tra i quali può essere certamente compreso il

Fondatore. Vi è un assoluto anonimato riguardo a chi tragga

benefici dal patrimonio dell’ente; tale segretezza non viene scalfita

neppure dalla dichiarazione annuale dei redditi, che non è

richiesta. Infatti, qualora i beni compresi nel patrimonio, si trovino

al di fuori del territorio panamense, come usualmente avviene, la

legislazione tributaria qualifica la Fondazione come "società

offshore", godendo, pertanto, della totale esenzione dalle imposte

sui redditi di fonte estera. Se si valuta poi la presenza di un

segreto bancario inderogabile a favore di autorità straniere, l'

assenza di trattati sottoscriti con altri Paesi, ai fini dell' assistenza

legale, possiamo definire Panama "un paradiso fiscale e bancario".

È importante ricalcare che aprire un conto bancario a Panama non

è facile ed è necessaria la presenza del titolare del conto.

Oltre allo Statuto, deve essere redatto un Regolamento, non

soggetto però a pubblicazione e, quindi, ad esclusiva evidenza

interna, nel quale andranno inserite le disposizioni relative all'

amministrazione dei beni conferiti, nonché le modalità di

distribuzione del patrimonio ai beneficiari, che possono qui,

contrariamente allo Statuto, essere nominati. La legislazione

prevede che le disposizioni statutarie e regolamentari siano

irrevocabili; tuttavia, è possibile che il fondatore si riservi il diritto di

Page 100: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

100

modificare quanto stabilito, a patto che tale clausola compaia nello

Statuto o, rispettivamente, nel Regolamento (che può facilmente

essere retrodatato).

Lo scopo principale dell’ente non può essere (in teoria) "profit

oriented": la costituzione deve essere sorretta da un intento non

lucrativo (pianificazione successoria, scopi familiari, educativi,

assistenziali...) e, qualora l' autorità giudiziaria locale rinvenga un

motivo fraudolento, potrà essere dichiarato nullo l' atto costitutivo

dell' ente, in quanto contrario alla legge, e quindi sciolta la

Fondazione. Nella prassi applicativa, è comunque invalso l' uso di

servirsi di tale ente come "holding". Infatti, è consentito lo

svolgimento di attività collaterali a quella principale, che possono

essere di tipo commerciale (amministrazione e partecipazioni

societarie, attività immobiliari, gestione di operazioni finanziarie,

ecc.), a condizione che i profitti ricavati (che è facile non

dichiarare) siano reinvestiti per il perseguimento dello scopo

principale, che, come abbiamo visto, è sufficiente non "risulti"

essere lucrativo. La Fondazione è gestita da un Consiglio

(Foundation Council), composto da tre membri, se persone fisiche,

o, alternativamente, da una persona giuridica (società), di qualsiasi

nazionalità o residenza. Qualora siano tutti stranieri, occorre un

rappresentante domiciliato a Panama, specificato nello Statuto,

che normalmente è l’avvocato locale. Il Consiglio assume la

rappresentanza legale dell’ente ed è responsabile del

perseguimento dello scopo prefissato, dello svolgimento delle

attività elencate nello Statuto e inserite dettagliatamente nel

Regolamento. Ha, inoltre, l’incombenza di tenere informati i

beneficiari della situazione patrimoniale, corrispondere i redditi di

loro spettanza e deve adempiere a tutti gli obblighi secondo la

Page 101: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

101

clausola generale della "diligenza del buon padre di famiglia". Il

Fondatore può riservarsi nello Statuto il diritto personale, o di terzi,

alla nomina di nuovi membri nel Consiglio, quando cessino lo

svolgimento delle funzioni, o di esclusione e sostituzione di quelli

in carica. Quindi anche in questo caso è di prassi chiedere la

rinuncia del Rappresentante Legale. Il Fondatore, ha la facoltà di

nomina di un Protector (organo di sorveglianza), che agirà nei limiti

stabiliti dallo Statuto e dal Regolamento, al fine di vigilare sull'

attività del Consiglio ed evitare sviamenti dagli scopi sanciti nell'

atto costitutivo, con l' obbligo di riferirne al Fondatore. Dal

momento che la Fondazione è un ente dotato di un´ autonomia

patrimoniale perfetta, i beni conferiti divengono di proprietà della

stessa, non potendo essere confusi con quelli personali del

Fondatore o dei membri del Consiglio. Da qui alcune conseguenze

importanti: delle passività che si vengano a creare, ne risponde

verso i creditori solo la Fondazione, non il Fondatore o i membri

del Consiglio; solo i creditori della Fondazione potranno compiere

atti cautelativi riguardanti i beni dell' ente, a tutela delle

obbligazioni contrattuali o extracontrattuali scaturiti dall'

amministrazione della Fondazione stessa.

In nessun caso, tali beni possono essere aggrediti dai creditori

personali del Fondatore, dei membri del Consiglio, dei beneficiari;

solo nel caso in cui, i creditori del Fondatore, siano in grado di

dimostrare l' intento fraudolento della devoluzione dei beni mobili o

immobili all' ente, fatta al momento della costituzione o

successivamente, e il pregiudizio arrecato alle loro fondate

pretese, potranno avviare un’azione legale contro il patrimonio

della Fondazione, se si riveli insufficiente quello personale del

debitore-Fondatore. A tal fine, la legislazione panamense, impone

Page 102: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

102

l' esercizio dell' azione di escussione entro tre anni dalla data di

costituzione della Fondazione o dalla data del trasferimento di

proprietà.

I trust anglosassoni La legislazione anglosassone, per certi versi simile negli USA, UK

e le ex colonie, offre alcuni tipi di strutture societarie che

beneficiano dell’indennità fiscale concessa dalla normativa

societaria anglosassone, sempre che svolgano le loro attività al di

fuori della propria residenza sociale.

I Trust anglosassoni son in pratica delle Fondazioni ma in genere

sono soggetti ad una maggiore burocrazia, inoltre la legge italiana

(Finanziaria) li penalizza.

Page 103: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

103

SOCIETÀ USA E SOCIETÀ INGLESI Il maggiore vantaggio è che questi paesi non sono inseriti nella

black list quindi con una società USA potete fatturare in Italia o in

Europa senza nessun problema. Con una serie di sotterfugi la

società USA diventa completamente esentasse.

La legislazione anglosassone, per certi versi simile tra USA, Gran

Bretagna e le ex colonie, offre ad alcuni tipi di strutture societarie il

beneficio dell'esenzione fiscale, concesso dalla normativa

societaria anglosassone, alle società che svolgono attività al di

fuori della propria residenza sociale. Con una struttura del genere

ci si può giovare, in assoluta tranquillità, di un regime a tassazione

zero sugli utili, senza incorrere in quei problemi e limitazioni propri

delle società costituite in giurisdizioni "offshore", che offrono però

altri vantaggi, anche se sempre più soggette a controlli e

accertamenti, e a volte non benvenute presso le istituzioni

finanziarie.

Ben differente è la situazione in Gran Bretagna dove le società Llp

hanno si una configurazione tale per cui non sono soggette ad

alcuna tassa per l'attività svolta al di fuori del Regno Unito (a

condizione che i proventi vengano mantenuti all'esterno del Regno

Unito), ma non sono in pratica utilizzabili in Europa. Di fatto le Llp

godono di tutti i tipici vantaggi di una società offshore senza

essere tale, però, a meno che non vengano amministrate da una

fiduciaria (il che non le rende competitive come costo) sono

sempre a rischio in quanto sono imprese della Comunità europea

e non è certo normale che una società europea non abbia partita

Iva. Inoltre devono adempiere ad una serie di pratiche contabili

che le fanno diventare poco pratiche. Operare in Europa con una

società del Regno Unito senza avere una partita Iva è

Page 104: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

104

impensabile, rischiosissimo e temerario. Se vorrete poi aprire una

partita Iva, non solo dovrete pagare tutte le tasse, ma non

troverete nessuno che vi faccia da rappresentante fiscale. In casi

particolari però le società inglesi sono particolarmente utili, ma il

loro uso è soggetto ad uno studio approfondito delle reali

necessità del cliente.

Il nostro studio legale, non solo non raccomanda questi tipi di

società, ma neanche le costituisce, a meno che il cliente non abbia

un motivo valido per farlo.

Le società Llc (e solo queste) di alcuni stati USA, tipo il Delaware,

sono senza dubbio uno strumento efficace e permettono, per ora,

di operare totalmente offshore. Inoltre si può registrare la società

anonimamente facendola fondare da una società offshore. Lo

stato del Delaware non applica tasse statali alle società che

operano fuori dal proprio territorio ed essendo i soci non residenti

negli USA, nel solo caso delle Llc (sono quindi escluse altre forme

societarie tipo le Corporation, etc.), non devono effettuare una

dichiarazione delle imposte nel paese. Attenzione però che se

aprite un conto bancario negli USA la società diventa residente e

deve effettuare la dichiarazione dei redditi. Ricordatevi che gli Stati

Uniti sono firmatari di un trattato per lo scambio d'informazioni con

l'EU, quindi se non costituite in modo anonimo la società Llc, le

informazioni che fornite eventualmente ad un Agente Registrato

americano sono soggette a divulgazione.

Offriamo le Società Anonime LLC USA del Delaware per €

1,480.00 registrate anonimamente.

Quelle inglesi non le offriamo perché le riteniamo troppo a rischio

di indagini.

Page 105: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

105

SOCIETÀ DELLA COMUNITÁ EUROPEA

Si possono pagare meno tasse anche restando nella Comunità

europea.

Per le aziende con un basso fatturato e una base a basso costo, la

Micro Impresa lettone è un efficace veicolo a bassa tassazione,

che consente al proprietario di dedicare meno tempo alle questioni

amministrative e contabili. La Micro Impresa è una società a

responsabilità limitata standard, con tassazione speciale - il 9% del

fatturato (non profit!) Funziona in maniera ideale per "un uomo",

società di servizi con spese relativamente basse, quali: servizi di

consulenza, traduzioni, ricerche di mercato, ecc

Ogni entità può applicare per lo stato fiscale -9%- delle Micro

Imprese, a condizione che soddisfi i seguenti criteri:

• Fatturato annuale non ecceda LVL 70 000 (circa EUR 99,600).

• Il membro(i) del consiglio deve essere anche socio e deve

essere una persona privata.

• La compagnia non può avere più di 5 dipendenti con una

retribuzione massima del dipendente (compresi membri del

consiglio) che non deve superare i 500 LVL (circa EUR 711) al

mese.

• Non si può essere soci in più di una Micro-Impresa. La tassazione

• Tassazione speciale del 9% applicata al fatturato. L'imposta è

pagata ogni trimestre.

• Micro-Imprese possono essere registrate ai fini IVA.

• I membri del consiglio e i dipendenti sono autorizzati a ricevere

gli stipendi, che possono essere al massimo LVL 500 (circa

EUR 711) al mese. Tale importo è al netto. Nessun ulteriore

Page 106: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

106

imposta sociale si applica, a condizione che la Tassa Micro-

Impresa del 9% copra già tali imposte. NB: questa condizione

per il pagamento di stipendi è disponibile solo per la micro-

impresa..

• 10% di ritenuta fiscal si applica sulla distribuzione del profitto al

netto delle spese.

• La Società della Micro-Impresa può essere trasformata in ogni

momento in una compagnia standard Lettone a responsabilità

limitata con una imposta societaria del 15% sul profitto

• La Micro Impresa può ricevere un certificato di residenza

fiscale e trarre vantaggi dai trattati di doppia imposizione.

Page 107: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

107

LISTE NERE (BLACK), GRIGIE E BIANCHE (WHITE) Questa figura è scomparsa con la Finanziaria 2008 lasciando solo

una lista di Paesi accettati, a tassazione “congrua” e

collaborazionisti nello scambio informazioni. Ad aprile 2009 è stata

varata la nuova lista dei G20. È peró di uso comune la dizione

black list per identificare gli operatori economici aventi sede,

residenza o domicilio negli Stati o territori a regime fiscale

agevolato (Black List).

La domanda ricorrente è: ¨mi pare di capire che le fatture, delle societá di paesi inseriti in queste liste, non si possono scaricare?¨. Non è vero. Il problema è che in caso di controllo bisogna

dimostrare che la società esiste per davvero e che le operazioni

vanno segnalate all’Ufficio delle Entrate, per:

• cessione di beni;

• prestazione di servizi resi;

• acquisti di beni;

• prestazioni di servizi ricevuti;

Se non fosse così interi paesi non potrebbero esportare i propri

prodotti o servizi. Noi offriamo, in caso di necessità, una struttura

completa con segretarie, telefoni fax, siti d´internet che fanno della

vostra società una compagnia reale, a prova di tutti i controlli.

Il problema cruciale per la maggior parte dei clienti è come fare e

scaricare le fatture offshore?

Avere una società offshore e sentirsi rifiutare dai clienti le fatture è

come aver comprato una bella auto nuova, ma non si ha la patente

per guidarla. Si mette quindi nel box auto e ogni tanto la si va a

guardare. Il possessore della societè offshore va dal suo

Page 108: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

108

commercialista, di esperienza tradizionale, che non conoscendo la

materia, non fa altro che dire al suo cliente: ma scherzi hai fatto un

grosso errore, è illegale, vuoi andare in galera? Lascia stare tutto.

Non si fa così, se fosse onesto, dovrebbe dire al suo cliente, di

rivolgersi a uno specialista per assisterlo nella gestione. Ma lui ha

paura di perdere il cliente.

Invece, scaricare una fattura offshore è la cosa più semplice a

questo mondo (se si è esperti). Dovete sapere, che esiste una lista

bianca di nazioni che, su richiesta dell’Ufficio delle Entrate,

comunica i veri soci della società. L’esperto sa come aggirare

l’ostacolo, attraverso triangolazioni. Poi c’è una lista grigia di

nazioni dove, su richiesta dell’Ufficio delle Entrate, comunicano i

veri soci della società, ma non si sa quando, come ad esempio

Panama, alcuni stati degli Usa, e molti altri paesi; ed infine una

lista nera di nazioni, dove, su richiesta dell’ Ufficio delle Entrate, l’

autorità locale non comunicherà nessuna informazione.

Ora l’esperto ha costituito una società della lista grigia, che è

perfettamente legale. Quindi la fattura emessa da questa società

può essere inserita tranquillamente in contabilità e registrata come

una qualsiasi fattura estera di acquisto di merci e servizi.

Ovviamente per emettere delle fatture estere, deve esserci un

contratto fra la società italiana e quella offshore. Deve esserci un

“prodotto”, ad esempio l’attività di ricerca di mercato e un

movimento di denaro (il pagamento delle fatture) tra la società

italiana e la società offshore.

Per chiarire meglio la situazione è utile leggersi la circolare dell’

Ufficio delle Entrate, 2E del 28 gennaio 2011.

Risposte a quesiti concernenti l’obbligo di comunicazione delle

operazioni realizzate da soggetti passivi IVA con operatori

Page 109: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

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economici black list – Art. 1 del decreto-legge 25 marzo 2010, n.

40, convertito dalla legge 22 maggio 2010, n. 73

Come noto, l’art. 1 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40 –

convertito dalla legge 22 maggio 2010, n. 73 – rubricato

“Disposizioni in materia di contrasto alle frodi fiscali e finanziarie

internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma dei

cosiddetti ‘caroselli’ e ‘cartiere’ ”, (in seguito, “decreto-legge”) ha

introdotto, per i soggetti passivi IVA, l’obbligo di comunicare

all’Agenzia delle Entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di

servizi portati a termine e ricevute, registrate o soggette a

registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede,

residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata di cui al D.M. 4

maggio 1999 e al D.M. 21 novembre 2001 (Paesi c.d. black list).

Con la presente circolare si forniscono le risposte ad alcuni quesiti

– pervenuti all’Ufficio delle Entrate - concernenti l’applicazione di

tale nuovo adempimento.

Operazioni oggetto di comunicazione 1 Importazioni D: La base imponibile dei beni importati comprende, di regola,

oltre ai dazi doganali, anche il costo dei servizi di trasporto.

Considerato, inoltre, che il tasso di cambio doganale - adottato per

stabilire il valore doganale della merce – non coincide con quello

utilizzato per la registrazione dell’acquisto in contabilità generale,

si chiede di precisare quali dati rilevino ai fini dell’obbligo di

comunicazione.

R: In linea generale, la bolletta doganale acquisisce, ai fini IVA, la

natura di documento equipollente alla fattura. Le importazioni

devono, quindi, essere segnalate nell’ambito delle operazioni

passive – di cui ai righi A19 e seguenti del modello di

Page 110: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

110

comunicazione – tenendo conto dei dati indicati nelle bollette

doganali.

Peraltro, se la registrazione in contabilità generale dell’operazione

di importazione è antecedente rispetto all’annotazione nei registri

IVA della bolletta doganale, l’importatore deve tener conto, ai fini

dell’obbligo di segnalazione, dei dati indicati in contabilità

generale, salva la successiva integrazione dei dati eventualmente

mancanti – al momento in cui riceve la bolletta doganale e senza

applicazione di sanzioni – da inserire nei righi A28 e A29 del

modello di comunicazione.

2 Spese di trasferta dei dipendenti D: Si chiede di precisare se i documenti di spesa intestati ai

dipendenti in trasferta e inclusi nella nota spese debbano essere

indicati nel modello di comunicazione, qualora tali spese attengano

a operazioni economiche realizzate con soggetti localizzati in

Paesi a regime fiscale privilegiato.

R: In considerazione della finalità di contrasto alla frode e

all’evasione fiscale perseguita con l’introduzione dell’obbligo di

comunicazione, sono escluse dall’ambito applicativo di tale

adempimento le prestazioni di servizi (ad esempio prestazioni di

trasporto, prestazioni alberghiere, ecc.) di cui fruisce il dipendente

in occasione di trasferte in Paesi a regime fiscale privilegiato in

tutti i casi in cui dette spese – di regola, d’importo esiguo – siano

correttamente classificate nel costo del personale secondo i

principi contabili adottati dall’impresa.

3 Cessioni gratuite di beni. D: Si chiede se debbano essere segnalate le cessioni gratuite di

beni realizzate con operatori economici aventi sede, residenza o

domicilio in Paesi c.d. black list.

Page 111: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

111

R: Le cessioni gratuite di beni sono, in linea generale, operazioni

soggette ad IVA ai sensi dell’art. 2, secondo comma, n. 4), del

D.P.R. n. 633 del 1972.

Conseguentemente, le stesse formano oggetto dell’obbligo di

comunicazione se la controparte è un operatore economico situato

in un Paese c.d. black list.

Tuttavia, sono escluse dall’obbligo di comunicazione - perché

cessioni non soggette ad IVA - le cessioni gratuite di beni la cui

produzione o il cui commercio non rientra nell’attività propria

dell’impresa - semprechè il relativo costo unitario non sia superiore

a euro 25,82 - ovvero di beni per i quali, all’atto del loro acquisto o

importazione, non sia stata operata la detrazione dell’imposta ai

sensi dell’art. 19bis1 del D.P.R. n. 633 del 1972. Analogamente,

devono ritenersi escluse dall’obbligo di segnalazione le cessioni di

campioni gratuiti di modico valore appositamente contrassegnati

che, ai sensi dell’art. 2, terzo comma, lett. d), del medesimo D.P.R.

n. 633 del 1972, non sono considerate cessioni di beni.

4 Acquisti da un operatore economico non black list con rappresentante fiscale nominato in un Paese a regime fiscale privilegiato. D: Devono essere comunicati gli acquisti effettuati presso il

rappresentante fiscale - nominato in un Paese black list - di un

fornitore che non è stabilito in un Paese a regime fiscale

privilegiato?

R: La circolare n. 53 del 2010 (cfr. paragrafo 2.1) ha incluso tra le

operazioni soggette all’obbligo di comunicazione le operazioni

realizzate da un soggetto passivo IVA nei confronti del

rappresentante fiscale di un operatore economico avente sede,

residenza ovvero domicilio in un Paese a regime fiscale

Page 112: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

112

privilegiato, anche qualora il rappresentante fiscale sia nominato in

un Paese non incluso nella black list. Tale soluzione è coerente

con il ruolo del rappresentante fiscale, vale a dire quello di

mandatario del soggetto estero “rappresentato”, tramite il quale

quest’ultimo adempie gli obblighi d’imposta previsti dalla legge ed

esercita i diritti derivanti dall’applicazione del tributo.

Pertanto, in linea con tale orientamento interpretativo, sono

escluse dall’adempimento in esame le prestazioni di servizi e le

cessioni di beni realizzate presso il rappresentante fiscale,

nominato in uno degli Stati o territori inclusi nella black list, qualora

l’operatore economico “rappresentato” – che costituisce la

controparte dell’operazione - non sia localizzato in alcuno di detti

Stati o territori.

5 Acquisti di servizi territorialmente rilevanti nel Paese del prestatore. D: La fattura relativa ai servizi territorialmente rilevanti nello Stato

a regime fiscale privilegiato espone l’imposta pagata dal soggetto

passivo IVA al prestatore estero. Si chiede di precisare se nel

modello di comunicazione debba essere indicata separatamente

l’eventuale imposta pagata all’estero.

R: L’art. 3 del D.M. 5 agosto 2010 ha esteso l’obbligo di

comunicazione alle prestazioni di servizi acquistate presso

operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in un Paese

black list non soggette ad IVA in quanto prive del requisito della

territorialità. Come si evince dal modello, tali operazioni - il cui

ammontare è comprensivo dell’imposta pagata all’estero - devono

essere indicate nel rigo A27 del modello di comunicazione

(“Importo complessivo degli acquisti di servizi”) al lordo

dell’eventuale imposta assolta all’estero.

Page 113: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

113

6 Commissioni bancarie addebitate da un istituto di credito residente in un Paese a regime fiscale privilegiato. D: Si chiede di precisare se debba essere comunicata l’operazione

consistente nell’addebito di commissioni bancarie da parte di un

istituto di credito localizzato in un Paese a regime fiscale

privilegiato.

R: L’addebito di commissioni bancarie da parte dell’istituto di

credito localizzato in un Paese black list concretizza un’operazione

esente a norma dell’art.10, primo comma, n. 1), del D.P.R. n. 633

del 1972, a fronte dalla quale il soggetto passivo IVA provvede

all’autofatturazione indicando in fattura, anzichè l’IVA dovuta, gli

estremi normativi in base ai quali l’operazione risulta esente.

Come precisato nella circolare 12 marzo 2010, n. 12\E (cfr.

paragrafo

3.1), la fattura deve essere annotata nel registro delle fatture

emesse e in quello delle fatture di acquisto (cfr. artt. 23 e 25 del

D.P.R. n. 633 del 1972). Conseguentemente, l’operazione in

argomento deve essere segnalata posto che la stessa si realizza

con un operatore economico stabilito in un Paese black list ed è,

altresì, soggetta all’obbligo di registrazione.

7 Operazioni attive e passive dei tour operator. D: Si chiede di precisare come debbano essere classificate

nell’ambito del modello di comunicazione le operazioni attive e

passive dei tour operator atteso che nelle relative fatture l’IVA non

è esposta separatamente.

R: Le operazioni realizzate dai tour operator con operatori

economici stabiliti in Paesi a regime fiscale privilegiato dovrebbero,

a rigore, essere indicate nel modello di comunicazione tra le

operazioni imponibili. Peraltro, atteso che le fatture emesse a

Page 114: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

114

fronte delle suddette operazioni non evidenziano separatamente

l’imposta e, conseguentemente, stante l’impossibilità di indicare

l’importo complessivo della relativa imposta, le operazioni devono

essere indicate tra le operazioni non soggette ad IVA, al fine di

superare i problemi tecnici che si presenterebbero in sede di

trasmissione del modello di comunicazione.

8 Carte carburanti per rifornimenti effettuati dal contribuente italiano in Paese a fiscalità privilegiata. D: Sono da inserire nella black list le carte carburanti per

rifornimenti effettuati dal contribuente italiano in Paese a fiscalità

privilegiata (esempio, in Svizzera)?

R: La disciplina della c.d. scheda carburante, contenuta nel DPR

n. 444 del 1997, si applica agli acquisti di carburante effettuati nel

territorio dello Stato, non anche agli acquisti effettuati al di fuori del

territorio nazionale.

In via generale, le operazioni di acquisto di carburante e lubrificanti

per autotrazione effettuate da soggetti IVA presso distributori

stabiliti in paesi black list, in quanto operazioni non soggette

all’imposta sul valore aggiunto, non sono soggette all’obbligo di

registrazione ai fini IVA e, quindi, neppure alla comunicazione in

esame. L’obbligo di comunicazione, infatti, per quanto concerne le

operazioni non soggette a registrazione ai fini IVA, riguarda solo le

prestazioni di servizi territorialmente non rilevanti nello Stato agli

effetti dell’imposta sul valore aggiunto, in virtù di espressa

previsione contenuta nell’articolo 3 del D.M. 5 agosto 2010.

9 Vendite non documentate da fattura D. Si chiede conferma del fatto che le operazioni dei commercianti

al dettaglio e dei soggetti equiparati, effettuate senza emissione di

fattura (scontrino fiscale o ricevuta fiscale) non devono essere

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115

comunicate tra le operazioni black list, in quanto manca la

possibilità per il contribuente di identificare la controparte.

R.: Ai sensi dell’articolo 22 del dPR 26 ottobre 1972, n. 633, i

soggetti che svolgono attività di commercio al minuto e assimilate

sono esonerati dall’obbligo di emissione della fattura semprechè la

stessa non sia richiesta dal cliente non oltre il momento di

effettuazione dell’operazione. I medesimi soggetti sono, però,

tenuti, per evidenti necessità di controllo da parte dell’Erario, alla

certificazione fiscale dei corrispettivi mediante il rilascio della

ricevuta o dello scontrino fiscale.

Ne consegue che, limitatamente all’ipotesi in cui operi la

semplificazione di cui al richiamato articolo 22 e vengano emessi,

al posto della fattura, la ricevuta o lo scontrino fiscale, poichè da

tali documenti non è possibile desumere tutti gli elementi

informativi da indicare nella comunicazione delle operazioni

effettuate nei confronti di un operatore economico avente sede,

residenza o domicilio in un Paese black list, di cui all’articolo 1 del

decreto legge 25 marzo 2010, n. 40, i dettaglianti ed i soggetti agli

stessi equiparati sono esonerati dal predetto obbligo di

comunicazione.

10 Stabili organizzazioni D. La ris. n. 121/E/2010 ha precisato che rientrano negli obblighi di

comunicazione anche le operazioni svolte da una stabile

organizzazione in un paese black list di un contribuente italiano,

nei confronti di clienti e fornitori pure domiciliati in black list.

Si chiede se tale regola deve estendersi anche ad operazioni

verso contribuenti black list effettuate da stabili organizzazioni di

contribuenti italiani in paesi non black list.

Page 116: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

116

R.: Al fine di prevenire fenomeni a particolare rischio di frode

fiscale, l’articolo 3, comma 1, del decreto ministeriale 5 agosto

2010 ha esteso l’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 1 del

decreto legge 25 marzo 2010, n. 40 anche “alle prestazioni di

servizi che non si considerano effettuate nel territorio dello Stato

agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto e che sono rese o

ricevute nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza

o domicilio nei Paesi cosiddetti black list”.

La risoluzione n. 121/E del 29 novembre 2010 - da interpretare, in

accordo al richiamato decreto, limitatamente alle sole prestazioni

di servizi non soggette ad imposta per carenza del requisito

territoriale - ha chiarito che le stesse, se effettuate dalla stabile

organizzazione in un paese black list di un operatore passivo

italiano, sono soggette all’obbligo di comunicazione di cui al citato

articolo 1 del decreto legge n. 40 del 2010.

Principio desumibile dal suddetto documento di prassi è che il

rapporto che lega la stabile organizzazione e la casa madre è un

rapporto di trasparenza, nel senso che la prima costituisce

un’articolazione della seconda e non un soggetto distinto dalla

medesima.

In applicazione, quindi, del medesimo principio di “trasparenza”,

anche per le prestazioni di servizi poste in essere nei confronti di

un operatore economico stabilito in un Paese black list, dalla

stabile organizzazione, situata in un Paese a fiscalità ordinaria, di

un soggetto economico residente in Italia, andrà adempiuto

l’obbligo di comunicazione di cui al citato articolo 1 del decreto

legge n. 40 del 2010.

11 Cessioni e acquisti di beni “estero su estero”

Page 117: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

117

D. Si chiede conferma del fatto che le cessioni di beni effettuate

direttamente all’estero (fuori campo IVA art. 7-bis, DPR 633/72) e

gli acquisti di beni all’estero senza successiva importazione

(perché ivi mantenuti o consumati, come acquisti di carburanti o

simili) sono esonerati da comunicazione, non rientrando nei casi di

operazioni “non soggette” previsti dalla norma (operazioni con

obbligo di fatturazione e prestazioni di servizi con carenza del

requisito di territorialità).

Dette cessioni o acquisti estero su estero devono essere

comunicate solo se effettuate dalla stabile organizzazione del

soggetto residente (ris. 121/E/2010).

R. Con riferimento all’ipotesi di operazioni effettuate dalla stabile

organizzazione di un soggetto passivo Italiano in un paese c.d.

black list , con risoluzione n. 121 del 2010, è stato affermato il

principio secondo cui le operazioni che avvengono tra la stabile

organizzazione di un soggetto economico residente in Italia,

stabilita in un Paese black list, e soggetti economici ivi operanti, va

adempiuto l’obbligo di comunicazione di cui all’art. 1 del D.L. n. 40

del 2010.

Tale obbligo deve, tuttavia, essere interpretato conformemente a

quanto disposto dall’articolo 3, comma 1, del D.M. 5 agosto 2010 –

peraltro espressamente richiamato nel documento di prassi citato -

che ha esteso l’obbligo di comunicazione alle sole prestazioni di

servizi non soggette ad imposta per carenza del requisito

territoriale.

Pertanto, poichè le cessioni/acquisti di beni non soggetti ad

imposta sul valore aggiunto non sono soggette all’obbligo di

comunicazione in esame, si è dell’avviso che le medesime

considerazioni valgano anche quando la cessione/acquisto venga

Page 118: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

118

effettuata dalla stabile organizzazione del soggetto residente nei

confronti di un operatore economico avente sede, residenza o

domicilio in un Paese black list.

12 Dichiarazione in caso di fusione D. Applicando le istruzioni che furono previste per gli elenchi clienti

e fornitori italiani del 2007, la società incorporante deve

presentare, per il periodo in cui ha avuto effetto una operazione di

fusione, due distinte comunicazioni: una per sè stessa ed una

separata per il soggetto incorporato relativamente alle operazioni

effettuate tra l’inizio del periodo e la data di efficacia giuridica

dell’operazione.

Dovrà inoltre essere presentata, se non vi ha provveduto la società

estinta, la dichiarazione per il periodo chiuso prima della data di

effetto dell’operazione. Inentrambi i casi nel frontespizio andrà

riportato il codice carica 9.

Si chiede conferma di tale impostazione, in quanto diversi sono

invece i criteri fissati dall’Agenzia delle entrate per la

comunicazione delle operazioni superiori a 3.000 euro

(Provvedimento del 22 dicembre 2010). In questo caso, infatti,

l’incorporante dovrà trasmettere un unico elenco contenente anche

i dati del soggetto estinto.

R. Al fine di individuare le modalità di assolvimento dell’obbligo di

comunicazione delle operazioni intercorse con paesi c.d. black list

occorre osservare che tale adempimento, a differenza del

soppresso elenco clienti e fornitori e dell’attuale comunicazione

delle operazioni IVA rilevanti, ha cadenza periodica mensile

ovvero, al ricorrere dei presupposti, trimestrale.

Ciò vuol dire che, nel caso in cui nel corso dell’anno il soggetto

obbligato alla comunicazione si estingua a seguito di

Page 119: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

119

un’operazione straordinaria, il soggetto risultante è tenuto a

presentare il modello di comunicazione per il quale il termine di

presentazione non risulti ancora scaduto al momento in cui

l’operazione straordinaria ha effetto, anche se relativo ad

operazioni effettuate anteriormente dal soggetto estinto.

Nel caso in cui relativamente ad un periodo di riferimento debbano

essere comunicate operazioni in parte effettuate dal soggetto

estinto ed in parte effettuate dal nuovo soggetto risultante

dall’operazione straordinaria, quest’ultimo potrà presentare

un’unica comunicazione riepilogativa, analogamente a quanto

previsto per la comunicazione delle operazioni IVA superiori a

3.000 euro.

Le black list Le black list ad oggi esistenti sono tre. Più precisamente si

distinguono le seguenti tipologie:

1) Black list persone fisiche. Individua gli Stati e i territori con

regime fiscale privilegiato per le persone fisiche allo scopo di

contrastare la fittizia emigrazione all’estero, per finalità tributarie, di

residenti in Italia (articolo 2, comma 2-bis, del Tuir).

2) Black list imprese richiamata nell’articolo 110, comma 7, del

Tuir, in base al quale non è possibile dedurre le spese e gli altri

componenti negativi derivanti da operazioni intercorse tra imprese

residenti e società domiciliate fiscalmente negli Stati di questo

elenco.

3) Black list Cfc (controlled foreign companies) . Riguarda

l’applicazione della disciplina contenuta nell’articolo 167 del Dpr n.

917/1986 in materia di imprese estere partecipate, situate in Stati

con livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicato

in Italia e dove non è previsto un adeguato scambio di informazioni

Page 120: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

120

(Cfc, Controlled foreign companies). Tale lista viene richiamata

negli articoli del Dpr n. 917/1986 che disciplinano la tassazione dei

dividendi percepiti da persone fisiche (articoli 47 e 59) e da

persone giuridiche (articolo 89 del Tuir), nonchè dagli articoli che

dettano le regole di tassazione delle plusvalenze realizzate da

persone fisiche nell’esercizio d’impresa (articolo 58 Tuir) e da

soggetti Ires (articolo 89 Tuir).

Il decreto ministeriale del 2002

La lista dei Paesi o territori aventi regimi fiscali privilegiati è

contenuta nel decreto ministeriale del 23 gennaio 2002 e si articola

su tre livelli:

• una serie di Stati e territori cui si applica, sempre e comunque,

il regime di indeducibilità di cui all’articolo 110 del Tuir,

individuata all’articolo 1 del decreto in commento;

• quattro Stati, elencati nell’articolo 2, cui si applica

l’indeducibilità per le operazioni intercorse con tutte le tipologie

di società fatta eccezione per alcune espressamente previste

(tra questi, per il solo Principato di Monaco è stato adottato un

criterio percentuale escludendo le società che realizzano

almeno il 25 per cento del fatturato fuori da detto Stato);

• un’ultima serie di Stati e territori individuati nell’articolo 3 cui

invece il regime in questione trova applicazione soltanto ed

esclusivamente per determinate tipologie.

L’elenco degli Stati e territori Sono stati individuati dal fisco i seguenti Stati e territori con regime

fiscale privilegiato per le persone fisiche:

• Alderney (Aurigny)

• Andorra (Principat d’Andorra)

• Anguilla

Page 121: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

121

• Antigua e Barbuda (Antigua and Barbuda)

• Antille Olandesi (Nederlandse Antillen)

• Aruba

• Bahama (Bahamas)

• Bahrein (Dawlat al-Bahrain)

• Barbados

• Belize

• Bermuda

• Brunei (Negara Brunei Darussalam)

• Cipro (Kypros)

• Costa Rica (Republica de Costa Rica)

• Dominica

• Emirati Arabi Uniti (Al-Imarat al-‘Arabiya al Muttahida)

• Ecuador (Republica del Ecuador)

• Filippine (Pilipinas)

• Gibilterra (Dominion of Gibraltar)

• Gibuti (Djibouti)

• Grenada

• Guernsey (Bailiwick of Guernsey)

• Hong Kong (Xianggang)

• Isola di Man (Isle of Man)

• Isole Cayman (The Cayman Islands)

• Isole Cook

• Isole Marshall (Republic of the Marshall Islands)

• Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands)

• Jersey

• Libano (Al-Jumhuriya al Lubnaniya)

• Liberia (Republic of Liberia)

Page 122: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

122

• Liechtenstein (Furstentum Liechtenstein)

• Macao (Macau)

• Malaysia (Persekutuan Tanah Malaysia)

• Maldive (Divehi)

• Malta (Republic of Malta)

• Maurizio (Republic of Mauritius)

• Monserrat

• Nauru (Republic of Nauru)

• Niue

• Oman (Saltanat ‘Oman)

• Panama (Republica de Panamà);

• Polinesia Francese (Polynesie Francaise)

• Monaco (Principaute de Monaco)

• San Marino (Repubblica di San Marino)

• Sark (Sercq)

• Seicelle (Republic of Seychelles)

• Singapore (Republic of Singapore)

• Saint Kitts e Nevis (Federation of Saint Kitts and Nevis)

• Saint Lucia

• Saint Vincent e Grenadine (Saint Vincent and the Grenadines)

• Svizzera (Confederazione Svizzera)

• Taiwan (Chunghua MinKuo)

• Tonga (Pule’anga Tonga)

• Turks e Caicos (The Turks and Caicos Islands)

• Tuvalu (The Tuvalu Islands)

• Uruguay (Republica Oriental del Uruguay)

• Vanuatu (Republic of Vanuatu)

• Samoa (Indipendent State of Samoa)

Page 123: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

123

La lista grigia L’ultima invenzione è la Lista Grigia. Questa è stata varata in

occasione del Summit Economico del G20 della primavera

2009 e si riferisce ai centri finanziari e all’uso di conti bancari o

posizioni finanziarie di una serie di paesi e non all’ uso di

società di questi paesi. La white list, questa lista verrà sostituita con un elenco di Stati individuati sulla base dello scambio di informazioni e del livello di tassazione di cui al decreto ministeriale emanato ai sensi dell’articolo 168-bis. «Articolo 168-bis. - (Paesi e territori che consentono un

adeguato scambio di informazioni)

- 1.Con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze

sono individuati gli Stati e territori che consentono un adeguato

scambio di informazioni, ai fini dell’applicazione delle

disposizioni contenute negli articoli 10,comma1, lettera e-bis),

73, comma 3, e 110, commi 10 e 12-bis, del presente Testo

unico, nell’articolo 26, commi 1 e 5, nonchè nell’articolo

27,comma3-ter, del decreto del presidente della Repubblica 29

settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni,

nell’articolo10-ter,commi1e9,della legge 23 marzo 1983, n. 77,

e successive modificazioni, negli articoli 1, comma1, e 6,

comma1, del decreto legislativo 1°aprile 1996, n. 239, e

successive modificazioni, nell’articolo 2, comma 5, del decreto

legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito,con modificazioni,

dalla legge 23novembre2001, n. 410.

2. Con lo stesso decreto di cui al comma 1 sono individuati gli

Stati e territori che consentono un adeguato scambio di

informazioni e nei quali il livello di tassazione non è

Page 124: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

124

sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia, ai fini

dell’applicazione delle disposizioni contenute negli articoli 47,

comma 4, 68, comma 4, 87, comma 1, 89,comma 3,

132,comma4, 167, commi 1 e 5, e 168, comma 1, del presente

Testo unico, nonchè negli articoli 27, comma 4, e 37-

bis,comm3, del decreto del Presidente della Repubblica 29

settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni».

La normativa di riferimento alla White List Il decreto legislativo 239/96, che ha modificato il regime fiscale

degli interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari,

pubblici e privati, all’articolo 6 stabilisce che non sono soggetti ad

imposizione gli interessi, premi ed altri frutti delle obbligazioni e

titoli similari, percepiti da soggetti residenti in Paesi che

consentono un adeguato scambio di informazioni.

L’elenco completo degli Stati Con decreto del ministero delle Finanze del 4 settembre 1996,

ripetutamente modificato, è stato approvato l’elenco dei seguenti

Stati con cui è attuabile lo scambio di informazioni:

• Algeria

• Argentina

• Australia

• Austria

• Belgio

• Bielorussia

• Brasile

• Bulgaria

• Canada

• Cina

• Corea del Sud

Page 125: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

125

• Costa d'Avorio

• Croazia

• Danimarca

• Ecuador

• Egitto

• Emirati Arabi Uniti

• Federazione Russa

• Filippine

• Finlandia

• Francia

• Germania

• Giappone

• Grecia

• India

• Indonesia

• Irlanda

• Israele

• Jugoslavia

• Kazakistan

• Kuwait

• Lituania

• Lussemburgo

• Macedonia

• Malta

• Marocco

• Mauritius

• Messico

• Norvegia

Page 126: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

126

• Nuova Zelanda

• Paesi Bassi

• Pakistan

• Polonia

• Portogallo

• Regno Unito

• Repubblica Ceca

• Repubblica Slovacca

• Romania

• Singapore

• Slovenia

• Spagna

• Sri Lanka

• Stati Uniti

• Sud Africa

• Svezia

• Tanzania

• Thailandia

• Trinidad e Tobago

• Tunisia

• Turchia

• Ucraina

• Ungheria

• Venezuela

• Vietnam

• Zambia

• Vedere sempre gli aggiornamenti sul sito web dell’ufficio delle

Entrate www.agenziaentrate.gov.it

Page 127: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

127

Scambio d´informazioni Sono accordi di carattere amministrativo stipulati dalle autorità

competenti degli Stati contraenti sulla base dell’articolo 26 del

modello OCSE di Convenzione per evitare le doppie imposizioni e,

per gli Stati dell’Unione Europea, della direttiva CEE 77/799. Si

distinguono in spontanei o automatici. Lo scambio spontaneo si

rende concreto nella trasmissione da parte di uno Stato a un altro

di informazioni utili per il corretto accertamento delle imposte. Lo

scambio automatico, invece, prevede la trasmissione regolare e

sistematica di informazioni ad un altro Stato e fa riferimento alla

pluralità dei dati raccolti in un determinato periodo che in genere è

l’anno fiscale.

1) Albania

2) Algeria

3) Argentina

4) Australia

5) Austria

6) Bangladesh

7) Belgio

8) Bielorussia

9) Brasile

10) Bulgaria

11) Canada

12) Cina

13) Corea del Sud

14) Costa d'Avorio

15) Croazia

16) Danimarca

17) Ecuador

Page 128: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

128

18) Egitto

19) Emirati Arabi Uniti

20) Estonia

21) Federazione Russa

22) Filippine

23) Finlandia

24) Francia

25) Germania

26) Giappone

27) Grecia

28) India

29) Indonesia

30) Irlanda

31) Israele

32) Jugoslavia

33) Kazakistan

34) (Eliminato)

35) Kuwait

36) Lituania

37) Lussemburgo

38) Macedonia

39) Malta

40) Marocco

41) Mauritius

42) Messico

43) Norvegia

44) Nuova Zelanda

45) Paesi Bassi

46) Pakistan

Page 129: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

129

47) Polonia

48) Portogallo

49) Regno Unito

50) Repubblica Ceca

51) Repubblica Slovacca

52) Romania

53) Singapore

54) Slovenia

55) Spagna

56) Sri Lanka

57) Stati Uniti

58) Sud Africa

59) Svezia

60) (Eliminato)

61) Tanzania

62) Thailandia

63) Trinidad e Tobago

64) Tunisia

65) Turchia

66) (Eliminato)

67) Ucraina

68) Ungheria

69) (Eliminato)

70) Venezuela

71) Vietnam

Page 130: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

130

PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 131: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

131

LA DOPPIA FACCIA DELLA GUERRA AI PARADISI FISCALI

“L'attrazione degli investimenti esteri è un fattore indispensabile

per lo sviluppo economico e sociale di un paese, oltre ad essere

una delle priorità della programmazione economica ed industriale.

Gli interventi e le agevolazioni a favore delle imprese possono

raggrupparsi in due principali categorie: le agevolazioni finanziarie

e le agevolazioni fiscali e contributive.”

Il testo qui sopra sembra tratto dalla pubblicità di un paradiso

fiscale, invece è ripreso dal link Investire in Italia del sito del

Ministero degli Esteri italiano.

Quindi anche l'Italia è un paradiso fiscale?

Certamente si, e il Ministero degli Esteri spiega: “Ma l'attrazione di

capitali esteri è frutto di un complesso insieme di fattori di natura

politica, normativa, legislativa e di risorse sociali, culturali e

strumentali. Le imprese straniere possono trovare nel nostro

paese, un sistema di condizioni assolutamente favorevoli per

investire. Moltissime sono le opportunità e le possibilità offerte dal

panorama agevolativo italiano: si va dai finanziamenti per

l'acquisto dei macchinari ed impianti, fino a giungere alle norme

che agevolano l'avvio di una nuova attività imprenditoriale, e in

questo ambito trova spazio anche una normativa specifica per le

imprese femminili. La "legge" segue inoltre l'andamento e gli

sviluppi dell'economia e della società in generale. Ecco quindi una

serie di strumenti, fino a pochi anni fa impensabili, che consentono

investimenti tecnologici, oppure interventi per la tutela e

l'innovazione ambientale, che mirano al potenziamento dei sistemi

telematici di comunicazione e marketing, quindi finanziamenti per il

commercio elettronico, o leggi che agevolano l'incremento

Page 132: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

132

occupazionale, o che consentono l'avvio del processo d’

internazionalizzazione delle imprese.

La normativa che disciplina le agevolazioni si basa attualmente

sulla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato alle imprese. Gli

incentivi disponibili derivano da: leggi regionali, leggi nazionali o

dalla programmazione comunitaria (fondi strutturali, programmi

comunitari, ecc., messi a disposizione dalla Ue ai paesi membri).

Le agevolazioni di tipo fiscale sono considerate delle agevolazioni

di tipo indiretto, in quanto non si concretizzano in un contributo

diretto, ma attraverso esenzioni o riduzioni del carico fiscale. La

riduzione dell'imposta può presentarsi sotto diverse forme:

• riduzione diretta della base imponibile;

• credito o bonus fiscale che può essere utilizzato per

compensare le imposte

Per il nostro governo quindi dare agevolazioni fiscali alle

multinazionali o alle industrie straniere (e Italiane) è politicamente

giusto. Sbagliato è che il cittadino che paga le tasse e quindi copre

gli sconti fiscali agli industriali, cerchi a sua volta alternative per

ridurre il carico fiscale. La disciplina Ue parla infatti di agevolazioni

alle imprese e non ai consumatori. “Bisogna aiutare le industrie

schiacciate dai colossi asiatici” dicono i nostri politici. Ma in fondo,

al cittadino va bene di pagare meno un prodotto cinese o coreano.

Ma no, non solo paghiamo più cari i prodotti, non solo paghiamo

gli sconti fiscali agli industriali, ma non possiamo neanche cercare

il nostro paradiso.

L’Europa fa la guerra ai paradisi fiscali e per la prima volta in casa.

Ma alla fine che cambia? Nulla visto che la maggior parte dei paesi

dell Ue offrono vantaggi fiscali. L’imprenditore (purtroppo

l'impiegato non lo può fare) cercherà sempre un isola, un paradiso

Page 133: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

133

o almeno un po di respiro. D'altra parte i paradisi fiscali

continueranno ad esistere finchè esisteranno i paesi ad alta

tassazione.

I paradisi fiscali sono da sempre una croce ed una delizia

dell’economia mondiale; secondo alcuni sono il lato oscuro della

finanza internazionale, ma una necessità del sistema economico.

Sono infatti utilizzati oltre che da migliaia di contribuenti,

principalmente, dalle grandi imprese, spesso anche quelle a

partecipazione statale o controllate dagli stati. Nell’Unione

Europea si stima che la frode fiscale tocca una media del 2.5 %

del Pil.

In fondo fino a oggi, i paradisi fiscali sono stati dei pilastri

essenziali della globalizzazione economica, con un’incidenza

considerevole nel sistema finanziario. Tenendo conto del ruolo

fondamentale di questi paesi nel meccanismo della

globalizzazione, l’eliminazione provocherebbe delle grandi

disfunzioni economiche e finanziarie.

A mio parere anche quest’ultima crociata iniziata dai G20 non è

altro che uno spauracchio per dissuadere i “piccoli”, ossia quei

contribuenti che grazie all’internet e al calo dei prezzi dei servizi

offshore, hanno avuto recentemente accesso a questo mondo che

fino allo scorso decennio era prerogativa dei grandi capitali. I

potenti della Terra (G20) vogliono erogarsi il diritto di ingerenza, al

di sopra della sovranità nazionale e questa è la tesi del nuovo

ordine mondiale. In tempi di crisi però bisogna andare con i piedi di

piombo e una eventuale soppressione dei paradisi fiscali

rischierebbe di provocare un collasso finanziario internazionale. In

epoca di recessione, quale Stato se lo può permettere?

Page 134: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

134

Chi fa oggi la morale dovrebbe prima far pulizia in casa propria,

iniziando dalle decine di società controllate o partecipate da Eni e

Enel nel Delaware, alle Bahamas, alle Isole Cayman, in

Lussemburgo e in molti altri paesi. Senza poi parlare delle regioni

o aree a statuto speciale che in molti paesi dei G20 godono di

defiscalizzazione. I capitali cercheranno sempre le piazze più

redditizie e i sistemi tributari più favorevoli. Questa è la logica del

capitalismo e la globalizzazione la favorisce. Questa battaglia

contro i paradisi fiscali è appena iniziata e probabilmente otterrà

uno dei risultati voluti: l’aumento dei costi dei servizi offshore e la

riduzione all’accessibilità degli stessi. In pratica chi paga è sempre

il piccolo. Quelli che hanno rubato per decenni e ridotto sul lastrico

il sistema finanziario internazionale vogliono che i cittadini abbiano

solo il diritto di lavorare e pagare le tasse. Pagare per sanare gli

errori degli altri. È la logica del più forte, è un mondo controllato e

pieno di cittadini robot, come in quei film futuristi che presentavano

una società manipolata da un’entità al di sopra delle leggi e degli

individui. Sono sicuro che ancora esiste il modo di ribellarsi e di

vivere una vita come uomini e non come pecore. Per ora i paradisi

fiscali non sono finiti, la loro forza dipenderà anche dal numero di

persone e dalla quantità di capitali che non sono disposti a

sommettersi al nuovo ordine mondiale.

Negli Stati Uniti, dove i cittadini hanno una tradizione di difesa dei

propri diritti, la Corte Suprema ha riconosciuto, nel caso di Gregory

contro Helvering (1935) 293 US 465, che i contribuenti hanno il

diritto di organizzare i propri affari in modo tale da pagare meno

tasse. Nel paese dello “zio Sam” l’elusione fiscale non è reato e la

pianificazione fiscale viene propagandata, da imprese come la

Ocra (www.ocra.com), nella CNN e a prezzi ben più alti dei nostri.

Page 135: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

135

Tornando in Europa, pare che alcuni paesi siano sulla buona

strada ed abbiano capito che la soluzione non è strangolare il

contribuente. L'Olanda per esempio ha puntato sulla riduzione

delle tasse per attrarre investimenti.

In Italia invece le aliquote aumentano continuamente e poi i

governi si lamentano che gli italiani cercano i paradisi fiscali!

Ma nell’Unione Europea i paradisi fiscali non sono finiti, Austria,

Olanda e Regno Unito in testa hanno società holding a bassa

tassazione. Nel Regno Unito poi la cosa è ancora più sfacciata in

quanto permettono alle societa holding di scaricare costi

provenienti da ex-colonie che sono dei veri e propri tax haven.

Ovviamente questi schemi di pianificazione fiscale non sono

permessi alle società britanniche. In Francia sono offerti vantaggi

fiscali a chi investe nelle ex-colonie e territori d'oltremare come

Martinica, Guadalupe, Guyana e cosí mentre si parlava della

possibile abrogazione della legge Girardin, che favorisce gli

investimenti nelle aree “Dom Tom”, sono state approvate le leggi

Borloo per il rinnovo dell'urbanistica, De Robien per favorire gli

investimenti immobiliari per affitto e la legge Demessine per

favorire lo sviluppo di aree rurali e d'interesse turistico. La Francia

e le ex colonie sono oggi paradisi fiscali immobiliari.

La lista dei vantaggi fiscali offerti individualmente dai paesi della

Ue potrebbero riempire le pagine di un libro.

Ovviamente gli aiuti fiscali, per sviluppare un settore determinato

dell’economia di un paese, sono ottime iniziative dei governi. Però

se l’industria o la costruzione o l’agricoltura hanno bisogno di aiuti,

perché non dovrebbero averne necessitá gli altri settori

economici? Perché ció che è giusto e legittimo per uno non lo è

per l’altro? Perché se l’Italia offre vantaggi fiscali alle industrie, la

Page 136: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

136

Francia ai costruttori, il Regno Unito fa da ponte per i paradisi

fiscali che appartengono al Commonwealth, il Lussemburgo o

Panama non dovrebbero offrire vantaggi fiscali alle società non

residenti?

La guerra ai paradisi fiscali è una partita a scacchi. Con la nuova

stretta sui 'paradisi fiscali' del Governo, sarà (in teoria) impedita la

'triangolazione'. Attraverso il controllo dei conti bancari si cerca di

risalire all'origine di provenienza delle somme di denaro che

arrivano in Italia. Spesso gli introiti delle attività offshore, prima di

tornare in Italia da un paradiso fiscale, venivano fatte passare per

un altro Paese. Manovra che permetteva di aggirare i controlli che

si fermavano all'ultimo passaggio di denaro. Adesso invece sarà

possibile risalire all'origine di provenienza delle somme di denaro

che arrivano in Italia. Il governo non tiene conto però che tali

somme possono entrare attraverso carte di debito internazionali

(bancomat), carte di credito ed altri mille sistemi.

I governi europei, cercano di criminalizzare le attività offshore per

lasciarle in mano, come lo era fino a un decennio fa, alle

multinazionali. Il libero professionista, il piccolo commerciante e le

micro imprese dovrebbero soccombere alla stretta fiscale.

Nonostante l' Ue abbia vinto alcune battaglie la guerra è ancora in

atto e non tutte le cartucce sono state sparate. I paradisi fiscali e

gli operatori di pianificazione fiscale tornano all'attacco e

disegnano schemi sempre più sofisticati. La lotta è nel mantenere i

prezzi bassi in modo tale che i servizi offshore siano accessibili a

tutti.

Una recente ricerca a livello europeo (Euroshore) coordinata dal

prof. V. Uckmar ha diviso i 48 paesi analizzati in tre gruppi di

Page 137: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

137

"centri finanziari" in base al loro livello di prossimità agli Stati

membri dell'Unione Europea:

1. Paesi che hanno particolari contatti di ordine geografico,

politico ed economico con l'Unione Europea (Andorra, Monaco,

Bermuda, Malta, San Marino, ecc.)

2. Economie in transizione, cioè giurisdizioni appartenenti all'ex

blocco sovietico (Romania, Moldavia, Albania ecc.)

3. Giurisdizioni offshore esterne all'Unione Europea (Bahamas,

Barbados, Macao, Malesia ecc.)

Sette paradisi, tra i quali il Principato di Monaco, Andorra e

Liechtenstein hanno apertamente dichiarato di non volersi

adeguare alle disposizioni internazionali in materia di trasparenza.

Ma l'Inghilterra e sopratutto la City di Londra è considerata da

molti come "la madre di tutti i paradisi fiscali." Arnaud Montebourg,

parlamentare francese a capo di una commissione sul riciclaggio,

ha reso pubblico un dossier in cui si attaccava apertamente Tony

Blair per aver "predicato" al mondo la lotta - anche finanziaria- al

terrorismo, salvo aver razzolato male per non aver finora ripulito

uno dei principali centri del riciclaggio internazionale: la City di

Londra. Il Regno Unito è alleato storico di paradisi come le Isole

Cayman, le Bahamas, la vicina Isola di Man o le isole del Canale,

dove tra l'altro hanno approvato una legislazione per "ospitare"

una ventina di nuovi casinò virtuali ,che operano su Internet in

completa esenzione fiscale e sotto controlli irrilevanti. Proprio per

via di questa doppia faccia i paradisi fiscali anglosassoni sono

ritenuti dagli operatori offshore ad alto rischio per l´operatore.

Il problema paradisi fiscali è totalmente falso, l’economia mondiale

e gli stessi governi ne hanno bisogno. Se si volessero eliminare

Page 138: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

138

realmente i rifugi fiscali basterebbe applicare tasse più eque che

tutti sarebbero disposti a pagare.

Page 139: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

139

I PARADISI FISCALI SONO FINITI?

Sono paradisi fiscali quegli Stati che, per vari motivi, ma

principalmente per attrarre capitali stranieri, incoraggiare gli

investimenti e promuovere così lo sviluppo economico, pongono in

essere regimi tributari caratterizzati da una pressione impositiva

molto bassa, talvolta addirittura inesistente. Non solo: tali Stati

generalmente presentano altre due importanti attrattive: la loro

struttura politica ed economica è stabile, e sono dotati di una

legislazione finanziaria e commerciale particolarmente agevolativa,

che "protegge" gli affari, permettendo agli operatori economici di

agire in condizioni di diffuso liberalismo, senza grosse e costose

formalità, e con l'appoggio di una rete bancaria ben sviluppata e

affidabile.

È indiscutibile l'attrazione che simili Paesi esercitano sui soggetti

che operano in Stati ad alta fiscalità, i quali, al fine di minimizzare i

costi aziendali, e non ultimi quelli fiscali, sono perennemente alla

ricerca delle migliori opportunità da sfruttare.

Se è vero che tutti i paradisi fiscali sono in genere caratterizzati da

un regime tributario particolarmente favorevole, è tuttavia

necessario fare le opportune distinzioni. Nella realtà, infatti, gli

Stati a bassa fiscalità si differenziano molto tra loro proprio in

relazione al tipo di agevolazioni tributarie che accordano: esistono

i cosiddetti zero-heaven, e cioè quegli Stati a imposte zero (come

Panama, le isole Cayman, o le isole Vergini britanniche)

caratterizzati dalla quasi totale assenza di imposizione diretta e di

ritenute a titolo d'imposta sui redditi, ma nella maggior parte dei

paradisi fiscali l'imposizione fiscale, piuttosto che inesistente, è da

considerarsi moderata. Tali sono, ad esempio, quegli Stati nei

Page 140: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

140

quali le agevolazioni sono stabilite su base territoriale circoscritta,

magari con riferimento alle cosiddette zone off-shore, o quegli Stati

che accordano vantaggi fiscali solamente a società appartenenti a

determinati settori economici, come quello assicurativo, quello

bancario o quello marittimo. Per quanto riguarda l'Italia, che di

sicuro non può essere considerata esattamente un paradiso

fiscale, è tuttavia da segnalare la recente approvazione del

progetto per la realizzazione di un centro finanziario e assicurativo

off-shore nella città di Trieste. Alle società che opereranno

all'interno di tale centro, e in riferimento alle operazioni da queste

effettuate con Stati dell'Europa dell'Est, sarà accordato un regime

fiscale particolarmente favorevole, caratterizzato dall'esenzione

totale ai fini dell'imposta sui redditi, e dall'esenzione, in misura del

50%, dall'imposta locale.

Esistono, infine, le zone franche (le più importanti sono quelle di

Miami e di Madeira) caratterizzate, ormai, non solo da esoneri

doganali, ma anche da incentivi fiscali e finanziari.

In un simile quadro di riferimento, è comprensibile quale possa

essere la preoccupazione di quegli Stati che, procurandosi la

maggior parte delle entrate di bilancio per mezzo della tassazione,

si vedono sottrarre materia imponibile, talvolta anche in misura

consistente, tutte le volte che i soggetti passivi d'imposta,

instaurando rapporti economici con soggetti residenti nei paradisi

fiscali, li trasferiscono, in maniera artificiosa, buona parte dei loro

redditi. Per scoraggiare questo tipo di comportamenti elusivi (si

veda anche sull'argomento R. Cordeiro Guerra Prime osservazioni

sul regime fiscale delle operazioni concluse con società domiciliate

in paesi o territori a bassa fiscalità, in Rivista di diritto tributario

1992, I, pagina 307), le misure approntate dalle amministrazioni

Page 141: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

141

fiscali di vari Stati si può dire che siano state pressappoco

equivalenti: in Francia, ad esempio, viene presunta l'indeducibilità

dei componenti negativi di reddito derivanti da operazioni

intercorse tra imprese francesi e imprese situate in paradisi fiscali,

mentre in Belgio, i contribuenti che desiderano portare in

deduzione tali costi, hanno l'onere di provare che siano inerenti a

operazioni realmente poste in essere.

Page 142: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

142

PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 143: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

143

RESIDENZA ALL´ESTERO

Sono indubbi i vantaggi di avere una residenza fiscale all´estero,

ma spesso è difficile prendere questa strada specialmente se si ha

un´attività già costituita, famiglia, proprietà, ecc.

Ottenere la residenza in un paradiso fiscale non è molto difficile e il

costo è moderato: sui 1500 Euro tra onorari e spese + spese di

viaggio e soggiorno (normalmente bisogna recarsi sul posto

almeno 2 volte e ritornarvi ogni due anni per non perdere la

residenza, ci sono opzioni senza viaggiare e costano sui 7500

euro, a partire da 20.000 EU la seconda cittadinanza istantanea.

Ai fini delle imposte sul reddito sono considerati non residenti chi

non è iscritto nell’anagrafe comunale dei residenti per la maggior

parte del periodo d’imposta, cioè per almeno 183 giorni (184 per

gli anni bisestili), e non hanno, nel territorio dello Stato italiano, nè

il domicilio (sede principale di affari e interessi) nè la residenza

(dimora abituale). Se manca anche una sola di queste condizioni, i

contribuenti interessati sono considerati residenti.

I non residenti che hanno prodotto redditi o possiedono beni in

Italia sono tenuti a versare le imposte allo Stato italiano, salvo

eccezioni previste da eventuali Convenzioni per evitare le doppie

imposizioni stipulate tra lo Stato italiano e quello di residenza.

Tuttavia, si considerano residenti, salvo prova contraria, i cittadini

italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed

emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato,

individuati con decreto del Ministro delle finanze 4 maggio 1999 .

I cittadini che hanno trasferito la propria residenza in uno dei Paesi

indicati in tal elenco, nel caso in cui siano effettivamente ivi

residenti, devono essere pronti a fornire la prova del reale

Page 144: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

144

trasferimento all’estero, e quindi dimostrare che non hanno in Italia

la dimora abituale oppure il complesso dei rapporti riguardanti gli

affari e gli interessi (allargati, oltre che agli aspetti economici, a

quelli familiari, sociali e morali).

Sarà quindi possibile utilizzare qualsiasi mezzo di prova di natura

documentale, ad esempio la sussistenza della dimora abituale nel

Paese fiscalmente privilegiato, sia personale che dell’eventuale

nucleo familiare, l’iscrizione ed effettiva frequenza dei figli presso

istituti scolastici o di formazione del Paese estero, lo svolgimento

di un rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato nello

stesso paese estero, ovvero l’esercizio di una qualsiasi attività

economica con carattere di stabilità.

Ottenere una residenza all’estero è ancora più vantaggioso oggi,

visto che in paesi come la Svizzera, le banche, non aprono più

conti bancari a società offshore se il beneficiario o proprietario è

residente Eu.

I non residenti titolari di redditi imponibili in Italia sono soggetti ai seguenti obblighi fiscali:

• presentazione della dichiarazione annuale dei redditi ai fini

Irpef - ad eccezione dei casi di esonero - e versamento delle

relative imposte (saldo per l’anno precedente e acconti per

l’anno in corso)

• se possiedono immobili, oltre all’Irpef devono pagare l’Ici e, se

l’immobile non è concesso in locazione, la tassa sui rifiuti solidi

urbani. La dichiarazione Ici, al contrario di quanto avviene per

quella relativa all’Irpef, non si presenta ogni anno, ma solo in

caso di variazioni

• in caso di successione, per gli immobili e per i diritti immobiliari

rimane l’obbligo di presentazione della relativa dichiarazione.

Page 145: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

145

L’imposta sulle successioni è stata invece soppressa con la

legge n. 383 del 2001, con effetto dalle successioni aperte al

25 ottobre 2001.

Risiedere a panama

Panama, descritta dai panamensi come “centro del mondo e cuore

dell'universo” è un paese ingiustamente dimenticato dal turismo di

massa visto che qui, in un territorio di poco più di 75 mila

chilometri quadrati si può trovare la stessa varietà di climi e

paesaggi del Brasile che ha un'estensione 1000 volte maggiore.

Ma questo è anche una fortuna perché possiamo definire Panama

come il miglior segreto da scoprire. La Repubblica di Panama, pur

essendo relativamente giovane - risale infatti al 1903 la

dichiarazione di indipendenza - occupa una posizione

geograficamente e politicamente molto importante grazie anche al

fatto che rappresenta il ponte di collegamento tra i Paesi

dell'America centrale e quelli del sud.

Il paese offre grandi vantaggi a chi desidera vivere qui. Panama

non è colpita da: terremoti, uragani o cicloni e terrorismo.

Il Governo è stabile e il processo democratico è consolidato.

La localizzazione tra il continente nord americano e il

sudamericano, di fronte ai Caraibi offre la possibilità di spostarsi a

basso costo. Le società anonime e le fondazioni d'interesse

privato, supportate dalla legislazione offshore, in pratica invariata

dal 1932, sono le migliori chiavi per la protezione dei capitali a

livello internazionale. Il Governo offre il miglior programma per

“pensionados” che si possa incontrare, l'unico a cui si può aderire

con soli 18 anni. Il Paese facilità inoltre la residenza anche per

investitori o per semplice solvenza economica ed offre

la possibilità di ottenere un passaporto in poco più di 30 giorni

Page 146: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

146

Il costo della vita a Panama è definitivamente basso, anche se

ovviamente dipende dallo stile di vita.

Inoltre ricordatevi che qualsiasi attività o investimento fuori dal

territorio nazionale non è tassato. La struttura sanitaria, bancaria e

di telecomunicazioni fa invidia ai paesi più sviluppati. Panama è

per lo più conosciuta per il canale che unisce l'oceano Atlantico

con il Pacifico e per il centro offshore, ma offre un’incredibile

varietà di attrazioni: foreste tropicali, bananeti che si perdono a

vista d’occhio, piantagioni di caffè, vulcani, sentieri per il trekking e

isole da sogno e spiagge bianche che non hanno nulla da invidiare

ai migliori destini turistici nei Caraibi, e poi ancora natura, folclore,

cultura. La popolazione è mite e amichevole. La lingua è lo

spagnolo, ma in molti uffici parlano anche inglese. La

conformazione geografica offre microclimi per tutti i gusti. Panama

city è una città americanizzata, con una parte nuova piena di

grattacieli, shopping, supermercati aperti 24 ore e hotels ed una

Coloniale. Basta fare pochi chilometri per ritrovarsi al mare, in

montagna o nella foresta tropicale.

Rischio paese: Panama è collocato dalla Sace nella 4° categoria

(su una scala che va da 1, minor rischio, a 7, maggior rischio) e

nella classe B. Per quel che riguarda le condizioni di assicurabilità:

nessuna restrizione specifica. Gli immobili a Panama costano il

50% meno che in Europa. Si possono trovare buoni affari tra i beni

recuperati dalle banche (appartamenti, case e terreni non nuovi).

Se vi interessa questo tipo di investimento offriamo il servizio

d'invio offerte mensili delle maggiori banche. Per maggiori

informazioni visitate www.italianiapanama.com.

Page 147: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

147

COME OPERARE OFFSHORE?

Questo dipende dal tipo di attività che volete intraprendere. La

struttura, come abbiamo ripetuto è differente per ogni tipo di

attività.

Diciamo che per analizzare la possibilità di operare offshore

possiamo dividere le attività in quattro tipi:

1. Attività di commercio al dettaglio (negoziante, artigiano,

trasportatore, ecc.) dove purtroppo la scelta offshore è limitata

anche se in certi casi può avvalersi dello scarico di spese di

servizi riuscendo a ridurre il carico fiscale. In ogni caso, per

queste attività è possibile operare con una offshore registrando

una succursale ed ottenendo l'occultamento del vero

proprietario (vantaggi in caso di tetto impositivo alto, sequestri,

divorzi, ecc.).

2. Attività industriale, dove l´opzione offshore è limitata, anche se

in certi casi può avvalersi dello scarico di spese di servizi e

pubblicità riuscendo a diminuire il carico fiscale. Anche per

queste attività è possibile operare con una offshore registrando

una succursale ed ottenendo l'occultamento del vero

proprietario (vantaggi in caso di tetto impositivo alto, sequestri,

divorzi, ecc.)

3. Attività d’import – export, dove la scelta offshore è possibile ma

deve essere fatta una pianificazione attenta e una

triangolazione attraverso, per esempio, un’impresa di Cipro

controllata da una offshore.

4. Attività professionale, dove di solito l´opzione offshore è

fattibile. Le attività più facili da operare offshore sono:

progettazione; sviluppo web (internet); programmi di computer;

Page 148: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

148

consulenza; pubblicità in internet; vendita di libri, guide, dischi

e prodotti elettronici con poco peso; vendita di medicinali e/o

similari; e ogni sorta di servizio che può esser inviato via email

o per posta con poca spesa.

Ricordiamoci però che è importante creare una vera e propria

presenza offshore, con telefoni virtuali (vedere

www.opmvoip.com), uffici virtuali, presenza web (vedere

www.optimizacionseo.com), ecc.

Page 149: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

149

LA BANCA OFFSHORE

La banca offshore è in pratica una comune banca che

paradossalmente, per non pagare le tasse, si è rifugiata in un

paradiso fiscale e opera offshore (extra territorialmente) per non

dover dar conto dei guadagni e delle operazioni nello stato in cui è

stata costituita. Sono almeno 42 le banche italiane con sedi nei

Paradisi fiscali, sparse in vari paesi. Se fosse illegale cosa ci

starebbero a fare?

Come è ben noto, le leggi dei centri finanziari offshore difendono

gli interessi degli investitori nelle banche con sede nei paradisi

fiscali. Nessuno Stato estero può ricevere informazioni sul cliente

della banca senza avere preventivamente aver ottenuto

un’autorizzazione dal giudice. Purtroppo alcuni paesi, sotto le

pressioni internazionali, e specialmente alcuni giudici hanno

abusato di questa facoltà e oggi giorno è sempre più difficile

trovare una banca offshore veramente “sicura”. In teoria

l’autorizzazione giudiziaria può essere rilasciata solo nei rari casi

in cui le azioni del cliente sono considerate penalmente rilevanti

secondo la legislazione locale (in genere commercio di droga e

similari), ma ovviamente per i giudici dei paradisi fiscali è difficile

stabilire la veridicità dell´accusa e se nella rogatoria vendono

inseriti reati come riciclaggio o altri similari, il magistrato puó

essere indotto in errore. Se si tratta di violazioni economiche

(mancato pagamento delle tasse nel paese di domicilio, bancarotta

semplice, contrabbando, evasione fiscale, e simili), siccome tali

infrazioni non sono punibili nella maggior parte dei paradisi fiscali,

l´identità del cliente straniero della banca deve essere

Page 150: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

150

salvaguardato e non può essere rilasciata nessuna informazione

bancaria.

Purtroppo mentre fino al 2010 la lotta ai paradisi fiscali era su tutti i

fronti (inserimento nella black list), dal 2010 sia i governi europei

che quello USA hanno cambiato rotta ed hanno capito che per

combattere i paradisi fiscali era necessario bloccare o limitare la

circolazione dei fondi offshore. Per minare il sistema finanziario

offshore, i governi, hanno comprato liste di clienti di banche e

hanno fatto pressioni sulle banche offshore che per evitare

ritorsioni tipo la chiusura dei conti di corrispondenza, hanno

accettato di sottoscrivere regolamenti che le obbligano a rifiutare i

clienti residenti nei paesi con cui hanno sottoscritto un accordo o a

fornire certe determinate informazioni alle autorità.

Come scegliere la propria banca

Oggi aprire un conto offshore è un’operazione lunga e tediosa,

spesso il problema non è quello di scegliere una banca, ma quello

di trovarne una disposta ad aprirvi il conto. Altri fattori da

considerare sono i tipi di movimentazione che farete sul conto, il

tipo di attività che svolgete e quanto ritirerete dal conto.

L’altro fattore importante è quello dei fondi a disposizione: meno

ne avete e più difficile è aprire il conto. La scelta va fatta, in primo

luogo, secondo le proprie disponibilità economiche, infatti, la

maggior parte di banche offshore richiede minimi consistenti per

aprire un conto. Oggigiorno le banche offshore sono obbligate a

eseguire una serie di controlli sui clienti e sulle operazioni da loro

realizzate che rendono l’attivazione ed il mantenimento di un conto

piuttosto costosi. Purtroppo sono finiti i tempi in cui un funzionario

poteva permettersi di curare un cliente in forma personale. Ora

tutto e tutti si devono adeguare al Sistema, ossia vi sono

Page 151: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

151

procedure fisse che bisogna rispettare e che prendono tempo. Le

banche facenti parte del Sistema bancario occidentalizzato (ossia

osservanti i trattati facenti capo alle organizzazioni

internazionali di New York, Washington, Londra ecc.) devono

integrarsi alle regole o rischiano l’emarginazione ed eventualmente

sanzioni, compresa la chiusura dei conti di corrispondenza

essenziali al funzionamento della banca.

C´è chi da sempre e per vicinanza ha scelto la Svizzera, San

Marino o il Principato di Monaco, altri preferiscono i centri bancari

dei Caraibi. Io personalmente non ho mai amato le banche

Svizzere che erano discrete fino agli anni ’80, prima della nascita

dei vari “Di Pietro” a livello internazionale. Sono ottime le banche

monegasche ma per l´apertura di conti richiedono cifre da

capogiro. Tenete conto che potete aprire un conto bancario - non

residente - per la società offshore in qualsiasi paese europeo, ma

non sarà coperto dal segreto bancario.

Aprire oggi un conto offshore può essere più costoso che aprire la

stessa società e, spesso, senza l’aiuto di un intermediatore diventa

un’impresa impossibile.

Alcuni esperti sono convinti che la banca offshore, come ai tempi

dei nostri padri, non esista più, come il professor Barry Rider, noto

criminologo e direttore dell'Institute for Advanced Legal Studies

dell'Università di Londra, che dichiara: «A mio avviso quello della

banca offshore è un falso problema, perché ormai l'Intelligence

riesce a penetrare abbastanza facilmente gran parte delle loro

barriere segrete». Ma sarà poi vero? Certamente no, Anche se è

vero che per le autorità fiscali, come per qualsiasi autorità, è

possibile, anche se non facile, penetrare nei computer o nelle linee

d´internet. Questo non significa però che lo facciano e in ogni caso

Page 152: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

152

ci sono molti mezzi per difendersi che vedremo più avanti e che le

banche usano.

Dunque per la scelta della banca vi consiglio:

1. rivolgetevi a professionisti o amici per la presentazione.

2. usate banche lontane da casa e di lingua differente. Questo

complica la vita a voi ma anche a chi eventualmente cerca di

carpire informazioni.

3. usate vari conti bancari. Nessuna banca ama i conti di transito

per cui è bene usare un po’ un conto e un po’ un altro.

4. Se avete cifre considerevoli usate banche AAA (le grandi

banche) e investite parte dei capitali in titoli o depositi a termine.

5. Usate sistemi alternativi di pagamento e d´incasso, come

società di e-commerce tipo 2 Check Out, Pay Pal (anche se non la

amo perché ha un contratto capestro che gli permette di congelare

i vostri fondi per sei mesi o addirittura per sempre), con Western

Union, Money Gram (può essere fatto l´invio a nome di persone

differenti ogni volta) ed altri. Su questi incassi vi conviene

aggiungere un cinque per cento al prezzo del prodotto per coprire

le spese d’incasso.

Tenete conto che le banche offshore sono nate per i grandi capitali

e non amano i piccoli investitori. Quindi se siete piccoli, cercate di

non infastidire con mille domande o operazioni tipo “metti e togli”.

I tempi del tappetino rosso quando si depositavano “dieci milioni di

vecchie lire” sono ormai passati, oggi, il problema è trovare una

banca che vi apra il conto e non in quale voi preferite aprirlo

(sempre escludendo i grandi capitali).

In genere una banca offshore fa pagare i servizi da un dieci a un

trenta per cento in più della banca dietro l´angolo, ma non pagate

tasse e i vostri capitali sono sicuri da occhi indiscreti, quindi se non

Page 153: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

153

fate molte operazioni, i costi di manutenzione del conto sono

irrisori.

Potete ritirare i vostri depositi in qualsiasi momento (anche se in

genere le banche offshore richiedono un saldo minimo che varia

considerevolmente da banca a banca) con un bancomat che in

genere è fornito all´apertura del conto o tramite bonifico su un altro

conto. Meglio ancora se usate bancomat o carte di credito

ricaricabili non legati al vostro conto.

Tenete conto che i professionisti che tramitano l’apertura di conti

bancari offshore non sono proprietari di una banca. Vi aiutano

esclusivamente a scegliere tra le migliori banche offshore secondo

le vostre esigenze e delle vostre possibilitá economiche. È un

servizio di tramiti, il rapporto lo gestite voi con la vostra banca. Non

fidatevi di chi vi offre la gestione del vostro conto.

Ogni banca può richiedere documenti e informazioni differenti per

l´apertura di un conto. Le informazioni sono riservate e sono

richieste al solo scopo di conoscere il cliente ed evitare quelli

invischiati in attività illecite.

Le banche che fanno poche domande e sono meno burocratiche

sono le meno solide, quindi non pretendete di avere la botte piena

e la moglie ubriaca.

In genere per l´apertura di un conto bancario offshore si richiede: - Copia del passaporto

- Lettera di referenze bancarie (non sempre è richiesta)

- Lettera di referenze commerciali (normalmente lo studio legale la

fornisce)

- Copia di una bolletta del telefono, acqua o luce a nome

dell´intestatario del conto per provare la residenza.

Page 154: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

154

- Se il conto è societario, copia dei documenti della società e

certificato di vigenza (in genere non è richiesto per società nuove),

il tutto “apostillato”.

- Possono essere richiesti documenti riguardanti la provenienza

dei fondi.

Noi richiediamo per la tramitazione e rimborso costi, Euro 700 per

l´apertura di un conto in dollari o euro, le spese notarili e di

corriere, quando necessario, sono a carico del cliente.

Carte di debito e credito Normalmente una volta aperto il vostro conto bancario offshore

potete richiedere da una carta di debito (carte ricaricabili) che

potete richiedere all'apertura o subito dopo, con cui potete ritirare i

fondi 24 ore su 24 in qualsiasi sportello ATM (Bancomat) al

mondo, con i massimali stabiliti dal paese o dalla banca dove state

ritirando. Tenete conto che spesso si può driblare il controllo sul

massimale cambiando sportello e di banca.

Noi possiamo fornire anche carte di debito slegate dal vostro conto

bancario in modo che non possano tracciare le vostre spese.

Queste sono ricaricabili con bonifico bancario, Western Union,

Money Gram (ci vogliono 3-5 giorni per l´accredito). Il costo è di

275 Euro a carta e se le volete con un altro nome vi il presta nome

prende 300 euro/anno.

Le carte di credito legate al vostro conto dovete richiederle alla

banca dopo aperto il conto.

Per chi cerca nuove opzioni di carte di credito o di rivendere carte

di debito consigliamo la lettura del libretto: http://expatsebooks.com/index.php/titoli-it/i-segreti-delle-carte-di-credito-

offshore-detail.html

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155

DOMANDE FREQUENTI SULLA BANCA OFFSHORE Vorrei aprire un conto 100% anonimo, è possibile?

Attualmente è impossibile. L’unico sistema sarebbe usare un

prestanome con tutti i rischi relativi. Se qualcuno le sta offrendo un

conto cifrato o anonimo dove il suo nome non è fornito alla banca,

può essere sicuro che si tratta di una truffa.

In ottemperanza alle leggi e regolamenti internazionali il

beneficiario deve sempre essere identificato, questo le assicura

anche che nessuno può impossessarsi dei suoi soldi.

Le banche offshore operano in paesi, dove la legislazione

protegge i correntisti con il segreto bancario. Il segreto può essere

rimosso solo in caso di reati gravi che non comprendono

l’evasione delle imposte.

Bisogna tenere presente però che un conto personale è sempre

identificabile, quindi altamente sconsigliato per operare offshore.

I conti societari invece possono considerarsi anonimi perché il

nome del beneficiario non appare in nessuna lista pubblica della

banca, nè nei formulari delle operazioni effettuate. Possiamo

affermare quindi che i conti societari sono anonimi perché coperti

dal segreto bancario che è la protezione della sfera privata dei

clienti delle banche da interventi ingiustificati da parte dello Stato.

Noi, in genere, non gestiamo conti per i clienti ne offriamo

prestanomi, fate attenzione alla scelta di chi vi offre questo tipo di

servizi. In casi particolari e dopo aver ponderato i motivi, possiamo

offrire la gestione fiduciaria regolamentata attraverso un contratto.

Il costo è di 2000 euro il primo anno e 1000 i seguenti + 15 euro

per operazione (comprese le consulte di saldo). Quest’ opzione

Page 156: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

156

non è consigliata per normali operazioni perché il beneficiario reale

non ha il controllo del conto

Che differenza c’è tra la banca onshore (quella di casa sua) e banca offshore? Le banche offshore sono in genere banche che preferiscono

lavorare con clienti VIP, con Banaca Privata e promuovono

investimenti. Non amano aprire conti di passaggio ossia dove

entrano 1000 euro e ne escono 999. Se non si ha un grosso giro

d’affari conviene alternare due banche in modo che il sistema della

banca non segnali l’ entrata e l’ immediata uscita dei fondi.

Che banca scegliere e in che paese? Dipende dalle vostre disponibilità economiche, dal grado di

sicurezza che desiderate, dalla vostra attività e da altri fattori. Le

banche hanno una classificazione A, tipo le stelle degli hotels, le

migliori sono le grandi banche AAA che ovviamente sono più

intransigenti. In pratica non vogliono avere a che fare con clienti

poveri. Segnalateci il vostro giro d’affari stimato e l’ammontare che

potete lasciare a deposito o investito con la banca, vi

consiglieremo la migliore opzione.

In pratica quanto devo depositare e mantenere sul conto? Non esiste una tabella fissa. Ovviamente se voi avete già contatti

con una banca o un amico miliardario che vi presenta potete

ottenere condizioni migliori. Potete anche andare di banca in

banca a e negoziare le condizioni. Per esempio, una piccola banca

Svizzera o una dei Caraibi può avere esigenze minime. In genere

potete aprire il conto per corrispondenza.

Per il deposito iniziale, in genere si applicano i seguenti parametri:

Principato di Monaco: Euro 500 mila

Svizzera 10 mila

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157

Andorra: 10 mila

Austria: 10 mila, da incrementare a 100 mila nel primo anno

Belize 1100

Lettonia 1100

Caraibi: 1-2 mila

Bielorussia 5 mila

Europa non residente: 1-3 mila

Panama 1100

Il deposito va eseguito direttamente sul vostro conto una volta che

la banca conferma l’apertura e v’invia tutti i dati. Non eseguite

depositi o ritiri tramite il vostro conto bancario per non lasciare

tracce. Ricordatevi che state aprendo un conto offshore per evitare

di essere tassati.

Noi possiamo fare il deposito per voi al costo dello Swift (60 Euro)

+ 2% o potete farlo attraverso un amico o un parente.

Posso aprire un conto offshore nel paese dove faccio gli affari? No, altrimenti diventa onshore e quindi tassabile.

Posso aprire un conto offshore negli USA? Sì, uno personale ma è consigliato solo per muovere piccole cifre

o aprire un conto con Pay Pal (ma attenzione che sono richiesti

altri documenti). Gli USA sono un paese ad alta tassazione e non

consigliamo aprire li, ne conti societari nè personali. Se avete una

società USA e questa riceve soldi negli Stati Uniti, diventa

residente e deve pagare le tasse federali.

Che spese si pagano in una banca offshore? In genere sono un 30% più care che in una banca dietro l’ angolo

di casa. Solo attraverso le banche offshore potete evitare di essere

tassati quindi non è il caso di guardare i 10 Euro di differenza. In

Page 158: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

158

genere i bonifici in arrivo (pagamenti dei vostri clienti) non pagano

commissioni, per ritirare piccole somme usate il bancomat (carta

ATM)

Come ritiro i soldi dal mio conto? Potete ritirarli attraverso bonifici su conti che non siano il vostro o

tramite bancomat (carta ATM) che funziona in tutto il mondo.

In che moneta e il mio conto? Le grandi banche offrono il servizio del conto multy currency. Gli

altri conti offshore sono in dollari americani o euro.

Che vantaggi ho con un conto multy currency? Il vantaggio è che i vostri clienti possono pagarvi in differenti

monete e non perdete soldi in commissioni sul cambio moneta. Voi

potete spendere in qualsiasi moneta, i fondi sono detratti dal saldo

in quella moneta e se non avete fondi in quella specifica moneta,

sono detratti dal saldo in altra moneta o secondo le vostre

istruzioni. Questi conti vi permettono inoltre di differenziare i vostri

risparmi mantenedo conti in varie monete.

Il segreto bancario è garantito? Si. Tutti i paesi che offrono legislazioni bancarie offshore

garantiscono il segreto assoluto. Negli ultimi anni stanno aprendo

eccezioni solo ed esclusivamente per clienti indiziati per traffico di

droga e armi. Ma sicuramente questo non deve preoccuparvi. Se

vi preoccupa, vi preghiamo di non fare altre domande e rivolgetevi

direttamente a un’altro studio legale.

Alla fine che paese, che banca e che tipo di conto devo scegliere? Noi non siamo proprietari di una banca e non possiamo garantirvi il

servizio di apertura in una banca determinata. Pagando il nostro

servizio d’introduzione per l’ apertura di un conto bancario ci

Page 159: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

159

compromettiamo esclusivamente a farvi aprire un conto bancario

in una banca e paese che sceglieremo insieme. Se avete

preferenze, proviamo con il paese o con la banca di vostra

preferenza, senza però potervi dare garanzie. In caso non

riusciamo a farv aprire un conto bancario nella banca di vostra

preferenza eseguiremo il servizio con una banca scelta da noi.

Ma perché tante difficoltà? Purtroppo le pressioni dei paesi industrializzati sono forti e sempre

più banche preferiscono evitare rischi. Se una banca offshore è

segnalata come fiancheggiatrice del riciclaggio o altro può perdere

la licenza o le possono chiudere i conti di corrispondenza in modo

tale che in pratica trova difficoltà per operare. Se voi foste i

proprietari di una banca offshore fareste lo stesso: eliminereste i

piccoli clienti che danno poco guadagno e lo stesso rischio di uno

grande. Dopo gli attentati dell’ 11 di Settembre, gli USA hanno

iniziato a fare pressioni maggiori, tali che oggi non è più possibile

aprire conti offshore negli USA, in Lettonia e in molti altri paesi. E’

chiaro che se siete un Agnelli questo non vale per voi. Se invece

siete comuni mortali, lasciatevi guidare da noi che ogni giorno

testiamo il polso del mercato e cerchiamo nuove e migliori opzioni

per i nostri clienti.

Perché devo pagare per aprire un conto? Non dovete pagare, anzi vi invitiamo a provare ad aprire un conto

bancario da soli prima di ordinarci il servizio. L'apertura di un conto

offshore è una procedura più complessa di quanto non possa

esserlo nel suo paese, dove normalmente basta entrare nella

prima banca in fondo alla strada con la carta d'identità e 10 Euro.

Le banche offshore sono molto caute nel trattare con nuovi clienti

che non siano stati presentati da persone già conosciute.

Page 160: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

160

Ricorrendo al nostro servizio di presentazione, potrà sfruttare le

profonde conoscenze di professionisti offshore. Siamo in grado di

offrirle consigli neutri e obiettivi su quali servizi e quale banca

rispondano meglio alle sue esigenze. Con noi potrà parlare in tutta

libertà e franchezza sui motivi che la inducono ad aprire un conto

offshore e su come intende usarlo. Non siamo e non possediamo

una banca, offriamo consigli obiettivi per aiutarla ad aprire il conto

giusto per le sue esigenze, nella banca più adatta al suo profilo

cliente. La assistimo durante il processo di apertura del conto, sia

che lo faccia via online, che di persona, guidandola passo per

passo finchè il conto non sarà aperto, anche se sará lei ha dovere

riempire i formulari e fornire le informazioni richieste. Fare banca

offshore sta diventando sempre più difficile a cusa delle numerose

restrizioni internazionali imposte dai governi alle banche con la

scusa di combattere il terrorismo e il riciclaggio dei soldi prodotti

da traffici illeciti. In fondo l’unica cosa che i governi vogliono è il

controllo dei nostri soldi.

La maggiore stretta è avvenuta negli ultimi anni a causa delle

accuse ai paradisi fiscali di facilitare lo spostamento dei soldi

prodotto di traffici illeciti, anche se non c’è nulla di più falso perché

la criminalità organizzata ha un proprio sistema finanziario, banche

clandestine che assumono denominazioni diverse in base all’area

geografica di provenienza, per esempio Chop Shop in Cina, Chiti o

Hundi nel sub continente indiano e lo Stash House in America

Latina che finanziano traffici illeciti.

Posso usare servizi fiduciari? Potete utilizzare i servizi di fiduciarie di centri finanziari offshore,

ma chiedete in dettaglio quali restriazioni comporta alla vostra

attività.

Page 161: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

161

La legge panamense permette agli avvocati di operare come

fiduciari. Il rapporto è regolato, secondo il caso, con un contratto

fiduciario. Il servizio fiduciario può essere per l’amministrazione di

beni, conti bancari, carte di credito o debito, conti e-commerce,

conti di gioco d’azzardo, domini web, web hosting, numeri

telefonici di qualsiasi paese, ecc.

Lo studio legale Caporaso & Partners offre questo servizio, ma ci

riserviamo il diritto di rifiutarlo quando l’attività del cliente non

appaia chiara o quando questi non ci proporzioni tutte le

informazioni necessarie per valutare il servizio fiduciario richiesto.

Non amministriamo per nessuna ragione le attività dei clienti.

Questi devono provvedere informazioni sufficienti per identificare il

beneficiario finale del servizio fiduciario o dei servizi fiduciari

richiesti e documentare la provenienza di eventuali fondi.

Attività di banca privata, finanziarie e trading Questi tipi di attività sono molto controllati per ovvie ragioni: si

maneggiano i soldi dei risparmiatori e possono essere mezzi per il

riciclaggio o sovvenzionamento del terrorismo. Per questo motivo

ormai in nessuna parte del mondo si può operare senza stretti

controlli.

Licenze di banca Il problema non è solo ottenere la licenza ma trovare partner

commerciali. SI possono ottenere a circa 30-35 mila Euro licenze

delle Isole Comoros. Con queste licenze è molto difficile poter

ottenere dei conti di corrispondenza. Ancora più difficile è fare

accordi con le imprese che emettono le carte di credito (Visa,

Master Card, Diners, American Express) ed ottenere un numero

Page 162: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

162

Swift, www.swift.com (Society for Worldwide Interbank Financial

Telecommunication) indispensabile per effettuare transazioni

monetarie internazionali (anche per poter ricevere soldi).

Per ottenere licenze di banca in paesi dei Caraibi o Centro

America e Isole del Pacifico, è necessario avere un capitale reale

di almeno 2 milioni di dollari, ma spesso poi le autorità locali

chiedono un aumento di capitale minacciando la chiusura. I paesi

che sono aperti a licenze di banca sono Panama, Belize, Antigua,

Nauru ed altri. In genere, minore è il capitale richiesto e maggiore

è la tassa della licenza. Bisogna anche tener conto che queste

banche con poco capitale sono nell’occhio del ciclone e super

controllate dai servizi segreti e task force anti-droga delle nazione

industrializzate. I costi per operare una banca sono alti e se non

avete una struttura economica più che solida è meglio non

pensarci. Anche qui attenzione a licenze che non hanno nessun

valore giuridico e che poi non potrete usare, come quella di Hutt

River Principality (paese inesistente).

In conclusione, il problema principale non è avere una licenza di

banca, salvo che non vogliate pagare solo per mettere “banchiere”

sui vostri biglietti da visita. Per costituire una banca offshore è

necessario avere un certo capitale, molti contatti a livello di banca

tradizionale e una struttura reale ed efficiente. Anche perché se

non dimostrate di essere solidi, nessuno vi depositerà i propri

capitali.

Le Credit Union Svedesi Queste sono societá finanziarie o cooperative di risparmio.

Esistono anche in altri paesi. Possono eseguire operazioni di

banca solo tra gli associati che non possono essere più di 1000.

Page 163: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

163

Anche qui, ottenere la licenza è facile, operare un po di meno.

Siete dentro l´Europa e sotto gli occhi di tutti. È il sistema più facile

per essere indagati e finire nei guai. Non significa che se siete

disposti a pagare il 30% di tasse e fare tutto in regola non possiate

operare. Le licenze costano 15.000 Euro.

Le Società di Banca della Repubblica Dominicana Sono le più facili da utilizzare tra questi prodotti.

Anche qui dovreste pagare un 30% di tasse, ma i controlli in RD

non sono gli stessi che in Svezia. Potete offrire prestiti, tramitare

servizi di banca, vendere azioni al prezzo che voi stabilite e pagare

interessi da voi determinati. NON potete aprire veri e propri conti

perché non siete una banca, ma in prativa potete aprire un conto

investimento e fare molte operazioni para bancarie. Il grande

vantaggio è il nome Banca (non è permesso bank, credit o

similari), ma è anche uno svantaggio perché è quasi impossibile

aprire conti in banche offshore. Alcuni miei clienti ci sono riusciti,

ma perché avevano ottimi contatti e un nome da far valere. Potrete

aprire un conto corrente in pesos dominicani e uno in dollari a

nome della società con il nome di banca, in Repubblica

Dominicana, ma i costi di cambio non vi permetterebbero di

operare internazionalmente. Costano 6,250 euro e possiamo

fornirvi un ufficio virtuale o reale in Repubblica Dominicana. Possiamo anche formarle nel Regno Unito per 12,500 Euro, ma

non avendo la licenza di banca possono chiudervi la società in un

eventuale controllo (e normalmente lo fanno in un paio di mesi).

Le Fiduciarie di Panama Sono delle strutture para-bancarie.

Page 164: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

164

Hanno una licenza della commissione bancaria (ma non di banca)

e possono gestire i capitali altrui.

I costi:

USD 1,000 Tassa alla super intendenza di banca di Panama

USD 10,000 relativi al 4% per un assicurazione di USD 250 mila

Costi mensili:

USD 1,000 Salario di un funzionario qualificato con 5 anni di

esperienza in banca

USD 250 Bilancio quadrimestrale redatto da un commercialista

abilitato

USD 200 Tasse mensili sulla licenza

USD 500 Pubblicità

USD 500 – 1000 Affitto di un ufficio

Depositi richiesti:

USD 100 mila Capitale pagato

USD 25 mila deposito da mantenere al Banco Nacional de

Panamá

Onorari:

USD 17,500

Page 165: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

165

LO SCHEMA OFFSHORE

Il business offshore è normalmente gestito da qualcuno residente

in un paese ad alta tassazione e che desidera, almeno in parte

eludere le tasse. L’attività deve apparire come residente all’estero,

le fatture vengono emesse dall’ estero (almeno in teoria) e all’

estero devono essere pagate (almeno che il vostro cliente non vi

paghi in contanti). Dal conto offshore potete ritirare i soldi come

volete, ma non devono mai essere inviati sul vostro conto. Potete

usare il bancomat o triangolazioni su altri conti. Con questo

schema e una buona consulenza siete al sicuro dai rischi di

controlli fiscali. Tenete conto che lo schema offshore è differente

da caso a caso. La nostra consulenza è gratis per i clienti che

acquistano i nostri servizi.

No se puede mostrar la imagen en este momento.

Page 166: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

166

Lo schema offshore può essere ripetuto varie volte in modo da

aumentare la sicurezza.

Esempio: D: Volendo avviare un'attività di vendita di Film in DVD provenienti

dall'America in tutta Italia, quale sarebbe l'assetto amministrativo

migliore per evitare il carico fiscale Italiano? Una ditta individuale?

R: Dipende se ha intenzione di distribuire direttamente al

consumatore o se creerà uno stock in Italia per poi rivendere.

Nella prima opzione può tranquillamente operare dall´estero con

una società offshore, senza pagare tasse in Italia ed inviare

dall´estero i prodotti. Nella seconda opzione può operare con una

società offshore registrando una succursale in Italia e pagando le

tasse in Italia. In quest’ultimo caso i vantaggi sono: costo ridotto

della formazione della società e scarico delle responsabilità. Non

le consiglio in nessun caso una ditta individuale perché il suo

patrimonio è mischiato a quello della società, con tutti i rischi che

comporta.

Page 167: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

167

REGOLE BASE PER NON FINIRE NELLA MAGLIA DEL FISCO

Il governo italiano ha promesso che la lotta all'evasione fiscale

finanzierà la riduzione delle tasse sulle famiglie e le agevolazioni

alle imprese che faranno nuovi investimenti. Ma chi ci crede? La

pazienza del cittadino italiano, tassato e tartassato, durante il

fascismo e la prima e la seconda Repubblica, è ormai agli

sgoccioli.

Il governo ha dichiarato la "fine" dei paradisi fiscali con una legge

che obbliga il cittadino residente all'estero a dimostrare la

residenza e di non avere più legami commerciali con l'Italia. Inoltre

scatenano una guerra telematica che farà perseguire i contribuenti

da 007 muniti di computer portatili (è già stato approvato l'acquisto

di 1,200 portatili e l'addestramento telematico di 15,000 impiegati

da utilizzare per i controlli). Nei cosiddetti "paradisi fiscali sono

intanto stati sguinzagliati gli 007 della vecchia generazione: a

Santo Domingo ne abbiamo contati 27, a Panama 3 (attenzione ai

nuovi amici). Ma realmente questa guerra agli evasori ridurrà il

carico fiscale degli italiani? Certamente no. Come sempre colpisce

la classe media, quella che si è cercata una piccola alternativa

economica, quel piccolo extra che prima (ed oggi) era

rappresentato dal lavoro nero. Ma è la solita propaganda politica.

Per operare in sicurezza la regola # 1 è non lasciare tracce.

Ricordatevi che non conoscete veramente una persona fino a che

non la incontrate in Tribunale!

Quindi dimenticatevi del coniuge, dell'amico, della segretaria di

fiducia ... in futuro i rapporti possono cambiare e potreste

rimpiangere amaramente di esservi fidati. Amicizia, stima, amore,

non hanno nulla a che fare con gli affari.

Page 168: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

168

Se siete arrivati a questa pagina è perché volete proteggere i

vostri soldi.

Nelle operazioni offshore rimanere anonimi è il fattore più

importante. Per questo bisogna rispettare alcune regole

fondamentali:

1. Per mantenere l’anonimato non dovete fare direttamente

(personalmente) nessuna operazione che possa lasciare tracce e

ricondurre a voi. Tra queste è bene ricordare che NON dovete

mantenere la Delega Generale a vostro nome, della vostra società

offshore, ne la rinuncia dei direttori, in un luogo dove possano

essere trovati in caso di controlli. Mantenete i documenti presso un

notaio, allegati a un testamento o presso un ufficio estero o un

amico pensionato o in un posto dove sicuramente nessuno che vi

possa nuocere andrà a cercare.

2. Non dovete avere uffici nel vostro paese di residenza (vedere

Ufficio Virtuale sul sito web www.paradisifiscali.org)

3. Il vostro sito Internet deve essere registrato offshore, e a nome

della vostra società, quindi anonimo, www.optimizacionseo.com.

4. Non pubblicate su Internet telefoni o indirizzi del vostro paese di

residenza.

5. Non inviate mai le fatture attraverso la posta italiana (usate o l’e-

mail o i servizi di un ufficio virtuale).

6. Se volete o dovete mantenere documenti depositateli da un

notaio: non usate cassette di sicurezza a vostro nome o il

nascondiglio preferito a casa vostra.

7. I pagamenti dei vostri clienti devono essere compiuti tutti

all’estero, su un conto offshore della società e voi potrete ritirare

solo attraverso bancomat o carta di credito (vedere Banca

Offshore).

Page 169: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

169

8. Non trasferite mai i soldi dalla società offshore al conto della

vostra azienda on-shore (del vostro paese) o sul conto personale.

Se avete un alto tenore di spesa usate carte di credito ricaricabili

estere.

9. Mantenete la contabilità e la corrispondenza in un server sicuro.

Cancellate periodicamente (tutti i giorni perché il giorno che non lo

fate può essere il fatale) gli archivi e le memorie nascoste.

10. Per maggiore sicurezza, non mantenete nessun tipo di archivio

nel vostro computer, usate un disco virtuale per immagazzinare le

informazioni, contabilità o simili. Ogni giorno scaricate le

informazioni che vi servono, salvate le nuove informazioni

virtualmente e cancellate tutto ciò che avete scaricato. Ricordatevi

di non fare domani quest’operazione: potrebbe essere troppo tardi.

Inviate messaggi sensibili con www.007emails.com, un servizio

gratuito del nostro gruppo e navigate anonimamente in internet

attraverso un VPN (a pagamento, in modo da mantenere una

buona velocità dell’internet).

Page 170: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

170

PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 171: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

171

SOCIETÀ DI GIOCO D' AZZARDO

Il gioco d’ azzardo è uno dei settori più proficui e di maggiore

interesse nel mondo offshore. Le società per operare con il gioco

d'azzardo per internet che proponiamo, offrono l´anonimato dei

soci. Operando da un territorio offshore si riesce a limitare la

responsabilità degli azionisti riducendo o annullando, in molti casi,

il carico fiscale. Nello statuto appaiono solamente i 3 direttori e le

azioni sono al portatore. Se il cliente non desidera apparire i 3

direttori vengono forniti dal nostro studio legale e viene fornita una

delega generale notarile e apostillata (riconosciuta dal Ministero

degli Esteri) al proprietario/azionista per potere amministrare la

società, comprare, vendere, aprire conti bancari, aprire succursali,

ecc.

Queste strutture garantiscono l’anonimato e attraverso certi

meccanismi contabili, l’esenzione dalle imposte. La licenza on

shore garantisce che l’attività non sarà soggetta a restrizioni o

almeno non lo sarà in molti paesi. Bisogna segnalare che alcuni

paesi, tra cui l’Italia oscurano i siti web di queste imprese, ma

attraverso il collegamento a VPN i giocatori possono collegarsi

ugualmente. Allo stesso modo offriamo un servizio fiduciario per

giocatori che a causa della loro nazionalità o residenza non

possono aprire conti in alcuni siti internazionali.

Le società per operare con il gioco d'azzardo tipo video pocker per

internet che proponiamo, offrono l´anonimato dei soci e una

licenza di gioco d'azzardo. Operando da un territorio offshore si

riesce a limitare la responsabilità degli azionisti riducendo o

annullando, in molti casi, il carico fiscale. Nello statuto appaiono

solamente 3 direttori e le azioni sono al portatore. Se il cliente non

Page 172: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

172

desidera apparire i 3 direttori vengono forniti dal nostro studio

legale (il costo è di Euro 150 all´anno) e viene fornita una delega

generale notarile e apostillata (riconosciuta dal Ministero degli

Esteri) al proprietario/azionista per potere amministrare la società,

comprare, vendere, aprire conti bancari, aprire succursali, ecc.

La licenza di gioco d’azzardo viene invece ottenuta onshore.

Questa si ottiene registrando una succursale nella Repubblica

Dominicana ed inscrivendo la società alla Camera di Commercio.

In teoria sui proventi bisognerebbe pagare il 30% di tasse, ma

siccome il conto bancario sarà intestato alla società madre e la

succursale non apparirà operativa, la dichiarazione dei redditi in

dominicana potrà essere fatta come “senza operazioni”. Le entrate

nel conto della società madre saranno 100% esentasse.

Il costo di costituzione è di 6.000.00 euro Queste società hanno

come oggetto sociale il gioco d'azzardo ma devono mettere un

avviso nel sito proibendo il gioco ai residenti del paese in cui sono

costituite.

Con la licenza di gioco d'azzardo si può operare con calcio

scommesse, scommesse sportive, pocker, lotto e similari, casinò

online, ecc.

Per la costituzione ed il rilascio della licenza ci vogliono circa 30

giorni lavorativi.

In totale ci sono 3 fasi:

1. Primi 7 giorni: costituzione di una società di Panama (a questo

punto si può procedere con l’ apertura conti bancari).

2. Secondi 7 giorni: registro di un atto per il cambio dell’oggetto

sociale e per là apertura di una succursale in Repubblica

Dominicana.

Page 173: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

173

3. Dopo i primi 15 giorni: registro della succursale in Repubblica

Dominicana, iscrizione fiscale e rilascio della Licenza.

I nostri clientidel settore gioco d’ azzardo, sono di due tipi: gli

imprenditori del settore che cercano di aggirare le restrizioni di

uno o dell’ altro paese e giovani alla ricerca del nuovo Eldorado.

L’Italia assorbe il 23 per cento dell’intero consumo planetario di

gioco d’azzardo. In cifre assolute: 86 miliardi di dollari su 368, e

questi sono solo i dati ufficiali. Quella del gioco d'azzardo è la

quinta industria in Italia dopo Fiat, Telecom, Enel, Ifim e

continuiamo a parlare solo del gioco d’azzardo legale. Si stima che

la spesa pro-capite in Italia per il gioco d’azzardo è superiore ai

500 euro a persona. Due terzi della popolazione mondiale ha

giocato d’ azzardo almeno una volta nella loro vita. Ovviamente

per i nostri clienti questo è un mercato molto florido e in generale,

gli italiani puntano a questo mercato, anche perché negli Stati Uniti

che è il – grande mercato – con un 83% della popolazione che ha

giocato d’azzardo almeno una volta, è quasi impossibile operare

visti i severi controlli.

In Italia esiste una antica cultura del gioco d’azzardo. La parola

'azzardo', deriva dal francese hasard, ed anticamente dall’ arabo,

dove con il termine zahr si designava l'oggetto ludico a noi

comunemente noto come - dado -. Non è infatti, di una pratica

moderna e come è emerso in numerose ricerche archeologiche e

antropologiche esistono testimonianze in ogni epoca, cultura,

società e, specialmente, in ogni strato sociale. Pensiamo ad

esempio al ritrovamento, presso siti archeologici sumeri e assiro-

babilonesi, di numerosi astragali, piccole ossa animali alle quali gli

studiosi hanno attribuito una funzione ludica paragonabile a quella

dei nostri dadi. Le radici del gioco dà azzardo in Italia riconducono

Page 174: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

174

invece al lotto. Questo era già diffuso a Genova nel XVI secolo e al

1638 risale l'apertura della prima casa da gioco istituita e gestita

dallo Stato: il Ridotto di Venezia. Quindi come possiamo vedere la

cultura del gioco d’ azzardo fa parte delle nostre memorie storiche.

In tempi di crisi poi, non rimane che tentare la fortuna!

Page 175: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

175

COSA RICEVETE QUANDO ORDINATE UNA SOCIETÀ DI PANAMA

1. Escritura Pùblica, lo statuto della società (Escritura por la

cual se protocoliza el Certificado de Constitución de la

sociedad denominada nome della vostra societá) è il

documento costitutivo della SOCIETÁ. Alcune banche

richiedono anche il Certificato di Costituzione e Vigenza, ma

realmente non c’è motivo di richiederlo se la società è nuova,

noi lo alleghiamo solo se richiesto.

2. Suscribtion Transfer (trasferimento dei Sottoscrittori) questo

documento non va mostrato alle banche o ad altri, è un

documento che garantisce la vostra proprietà al 100%

3. Poder General o Power of Attorney, è la delega che vi

permette di operare a nome della società in modo anonimo.

Bisogna però tenere presente che la GdF ha ufficiali preparati

e non crederanno che qualcuno che non ha vincoli con una

società abbia una delega plenipotenziaria. Non è quindi

raccomandabile utilizzarla nel paese di vostra residenza.

Questa delega va presentata alla banca offshore dove aprirete

il conto, tenendo conto che se la banca è domiciliata in un

paradiso fiscale sarete coperti dal segreto bancario. Per la

firma di contratti potrete usare nomi di fantasia (o i nostri

direttori) poiché in caso di contenzioso sarà la società a

reclamare o rispondere e non la persona fisica. Per acquisto o

vendita di proprietà si consiglia (nel paese in cui siete

residenti) nominare un commercialista o avvocato di fiducia

come rappresentante con poteri limitati all’acquisto, mentre per

Page 176: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

176

le vendite potrete fare una delega specifica di volta in volta (è

un poco più costoso ma più sicuro). Se aprirete una succursale

vi prepareremo una delega separata per il rappresentante

fiscale. Ricordatevi che gli avvocati hanno il privilegio del

segreto d’ufficio, i commercialisti no. Se usate una terza

persona attenzione alla scelta.

4. Tassa Unica, è la tassa annuale che si paga al governo di

Panama, l’unica tassa che dovrete pagare.

5. Azioni al Portatore o nominative, garantiscono la proprietà

della società. Dovete mantenerle in un posto sicuro )noi

offriamo il servizio di custodia). Una cassetta di sicurezza a

vostro nome o di un familiare Non è ovviamente un posto

sicuro.

Nota: Lo statuto e la delega sono apostillati. L' apostilla consiste

nell'attestazione dell'autenticità della firma e della legale qualità del

funzionario che ha sottoscritto atti, certificati, formati nello Stato

italiano e da valere all'estero, da produrre nei Paesi che hanno

aderito alla Convenzione dell'Aja.

Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961

Legge 20 dicembre 1966, n. 1253

I paesi che non hanno aderito alla Convenzione di Vienna

richiedono che I documenti siano vidimati dalla propria ambasciata

o consolato o da quella di un paese amico. L’Eu ha aderito alla

convenzione.

Page 177: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

177

WIKIPEDIA OFFSHORE, WIKIPEDIA PARADISI FISCALI Un wiki o una wiki (dall’ hawaiano wiki, ‘rápido’) è un sito web o

una collezione di documenti che viene aggiornato dai suoi

utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti

coloro che vi hanno accesso, mentre il surfisso "pedia" deriva dalla

parola greca che significa formazione.

Questo wikipedia offshore o wikpediai paradisi fiscali è stato creato

come wiki offshore o wiki paradisi fiscali, in modo da rendere più

comprensibili i termini tecnici dell’ offshore e dei paradisi fiscali.

Il wikipedia offshore o wikipedia paradisi fiscali, comprende i

termini relazionati a paradisi fiscali, banca offshore, offshore,

banca, pianificazione fiscale.

Aiutateci segnalando per il wikipedia offshore o wikipedia paradisi

fiscali i termini, parole o concetti sull’ argomento che non avete

trovato o inserite un commento nelle parole di wikipedia offshore,

wikipedia paradisi fiscali, wikipedia banca offshore, wikipedia

pianificazione fiscale che sono elencate in ordine alfabetico.

Abstract Segnalazione sintetica delle informazioni rilevanti contenute in un

documento (oggetto e scopo, ottica con la quale è affrontata la

materia e principali conclusioni), che offre al lettore elementi

sufficienti per valutare se risponde alle sue esigenze informative.

Accordo di qualificazione Il documento mediante il quale il registratore modellerà il risultato

dello studio e qualificazione realizzato del titolo di proprietà

presentato per il suo registro e che dovrà contenere l’informazione

sufficiente d’accordo alle disposizioni vigenti che lo regolano.

Page 178: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

178

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Acuerdo de Calificaciòn

EN: Qualification

Acquis communautaire Il complesso delle norme comunitarie che deve essere recepito dai

paesi candidati.

Addizione Scrittura pubblica o privata che integra una scrittura già esistente o

in corso di iscrizione.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Adiciòn

EN: Addendum

Agenzia Debiti È un tipo di attività che sta prendendo piede in Italia solo ora, forse

a causa della crisi e dei sistemi di incasso forzoso dei debiti da

parte del fisco e delle banche. Nel mercato anglosassone questa

attività esiste dagli inizi degli anni '50 e si occupa di aiutare le

famiglie, le persone e le società indebitate a trovare sistemi legali

per negoziare il debito od opporsi ad esso.

Aggiornamento di proprietà immobiliare Incorporare al sistema di registrazione automatizzato del Catasto o

di un Registro Pubblico, le proprietà. Si realizza quando il

qualificatore estrae con un formulario destinato a tale scopo, tutta

l’informazione che appare nei registri principali e secondari e il

registratore lo inserisce nel sistema di registrazione.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

Page 179: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

179

ES: Actualizaciòn de finca

EN: Property Update

Agibilità sindacali Espressione che indica il complesso dei diritti e delle prerogative

collegate all'esercizio dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro

(permessi per i dirigenti sindacali, costituzione di rappresentanze

sindacali aziendali ecc).

Ago Assicurazione generale obbligatoria. Regime generale nel quale

sono assicurati tutti i lavoratori dipendenti del settore privato con

esclusione di quelli iscritti presso le gestioni sostitutive (Inpdai per i

dirigenti delle imprese industriali, Enpals per i lavoratori dello

spettacolo, Inpgi per i giornalisti, ecc.).

Alerting Servizio informativo che consiste nella segnalazione tempestiva e

puntuale di documenti e informazioni rispondenti a precisi profili di

interesse espressi dagli utenti.

Alterazione del turno Richiesta dell’interessato al Direttore Generale del Registro

Pubblico per velocizzare l’inoltro di un documento presentato

previo pagamento di una somma di $ 250 in diritti (Panama).

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Alteraciòn del turno

EN: Altered turn

Anzianità assicurativa Numero degli anni intercorrenti tra il primo contributo versato o

accreditato e la fine del mese antecedente la decorrenza della

prestazione pensionistica.

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180

Anzianità contributiva Numero complessivo dei contributi (obbligatori, figurativi, da

ricongiunzione, da riscatto) versati o accreditati in favore

dell'assicurato.

Apostilla o Apostille Un' Apostille è un timbro speciale apposto da un'autorità che

certifica che un documento è una copia conforme dell'originale. Le

Apostille sono disponibili nei paesi firmatari della Convenzione dell'

Aja riguardante l'abolizione della legalizzazione di atti pubblici

stranieri, meglio nota come Convenzione dell' Aia.

La Cnvenzione dell- Aia, firmata nel 1961, sostituisce la lunga e

laboriosa procedura della legalizzazione di documenti in vigore

fino ad allora, secondo la quale ci si doveva recare presso quattro

autorità diverse per far certificare un documento. Se apre un

conto bancario offshore per posta, la banca non vedrà l'originale

del suo passaporto. Gli impiegati che lavoreranno alla sua

domanda dovranno essere sicuri che la copia sia conforme

all'originale. Ogni banca ha definito il proprio modo di stabilire se la

copia del passaporto sia accettabile ai fini dell'apertura di un

conto. Alcune banche accettano una copia del passaporto

autenticata (legalizzata, certificata) da un notaio pubblico, ma la

maggior parte richiederà l'apposizione sul documento di una

Apostille. Ogni paese firmatario della Convenzione dell' Aja ha

designato un'autorità all'interno del proprio territorio che possa

apporre Apostille. Negli Stati Uniti, per esempio, è l'ufficio del

segretario di stato. In pratica, dovrà contattare un notaio per

ottenere una Apostille. Ci sono però dei notai che potrebbero non

conoscere bene la procedura - potrebbero quindi proporre una

forma sostitutiva che conoscono meglio.

Page 181: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

181

Se il documento non riporta in caratteri maiuscoli il termine

"apostille", non si tratta della procedura giusta. Ricordi inoltre che

non è obbligato a spiegare al notaio il motivo per cui richiede una

Apostille - dovrà solo dire che ne ha bisogno. Tenga infine

presente che alcuni paesi non hanno firmato questo trattato e

quindi non offrono la possibilità di ottenere l'Apostille. In genere gli

studi legali forniscono la documentazione già Apostillata. Una

Apostille può servire quando viene richiesta la copia di un

documento ufficiale straniero. Per es. per matrimoni, adozioni,

successioni ereditarie, ma anche per semplici contratti

internazionali. L'Apostille è una legalizzazione ufficiale del fatto

che il documento è una copia conforme all'originale. Non certifica

tuttavia la correttezza del contenuto del documento originale. Se

le è stata richiesta l' apostille per autenticare la copia del suo

passaporto, la banca non accetterà alcuna forma sostitutiva. Se

non riesce ad ottenerla, si metta in contatto con lo studio legale

che le ha registrato la società, per vedere se ci sono altri modi per

la legalizzazione di documenti. Non perda tempo cercando di

ottenere un qualunque altro tipo di timbro ufficiale - non andrà

bene e la banca non le aprirà il conto.

La gamma di documenti per i quali si può superare l’esigenza della

legalizzazione di documenti mediante la apposizione dell’apostilla

è amplissima è comprende i documenti rilasciati da autorità o da

un funzionario dipendente da una amministrazione dello stato,

compresi quelli dei tribunali, comuni, registri pubblici, anagrafe,

ecc.

Ogni Paese aderente indica quali sono le autorità competenti a

rilasciare l’apostilla. Per quanto riguarda l’Italia: gli atti notarili,

giudiziari e dello stato civile, competente è il Procuratore della

Page 182: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

182

repubblica presso i Tribunali nella cui circoscrizione gli atti sono

formati.

Per gli atti amministrativi (firma del Sindaco etc.), invece,

competente è il Prefetto del luogo in cui l’atto è emesso (fanno

eccezione la Val d’Aosta, in cui è competente il Presidente della

Regione, e le Provincie di Trento e Bolzano, per cui è competente

il Commissario di Governo).

L’apostilla non è necessaria quando il Paese da cui proviene l’atto

straniero ha aderito ad una convenzione internazionale, bi- o pluri-

laterale che la esclude.

I paesi che hanno aderito alla convezione dell’Aia sono:

Andorra, Antigua, Argentina, Armenia, Australia, Austria,

Azerbaijan,

Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Bielorussia, Bosnia-

Erzegovina, Botswana, Brunei, Bulgaria, Cipro, Colombia, Croazia

Dominica, El Salvador, Estonia, Federazione Russa, Fiji, Finlandia

Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Grenada, Honduras,

Hong Kong, Isole Marshall, Israele, Kazakhstan, Lesotho, Lettonia,

Liberia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macao, Macedonia,

Malawi, Malta, Mauritius, Messico, Monaco, Namibia, Niue,

Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda. Panama, Portogallo,

Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Romania, Saint Kitts e

Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, San Marino, Santa

Lucia, Seychelles, Serbia e Montenegro, Slovacchia, Slovenia,

Spagna, Suriname, Svezia, Svizzera, Swaziland, Stati Uniti

d’America, Sud Africa, Tonga, Turchia, Trinidad e Tobago,Ucraina,

Ungheria, Venezuela.

Assetti contrattuali

Page 183: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

183

Espressione che indica il sistema della contrattazione collettiva,

rilevante soprattutto sotto il profilo del rapporto tra le fonti

contrattuali (nazionale e aziendale).

Atm (Automated teller machine). Apparecchiatura automatica per l'effettuazione da parte della

clientela di operazioni bancarie (prelievi di contante, depositi,

richiesta di informazioni, ecc.). Il cliente attiva l'apparecchiatura

mediante l'introduzione di una carta e la digitazione di un codice

personale di identificazione detto anche Pin (Personal

identification number).

Attività finanziarie del settore privato Attività liquide, titoli a medio e lungo termine (incluse vendite pronti

contro termine), quote dei fondi comuni di investimento mobiliare

di diritto italiano e altre attività finanziarie (conti correnti di enti

ammassatori presso banche, crediti verso banche di istituti di

previdenza, assicurazioni, enti territoriali e privati, conti correnti dei

consorzi agrari presso banche, depositi cauzionali di imprese sui

pagamenti all'estero, prestiti della Repubblica, titoli atipici). Non

comprendono le azioni.

B2b. Business to business Commercio inter industriale e professionale che si caratterizza per

il fatto che acquirente e venditore perseguono gli stessi obiettivi e

hanno simili configurazioni organizzativo-decisionali.

B2c. Business to consumer Insieme delle transazioni commerciali di beni e servizi tra imprese

e consumatori finali.

Back-up per disaster recovery Insieme degli interventi atti a salvaguardare e ripristinare le

elaborazioni vitali dell'azienda.

Page 184: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

184

Banca offshore Ë una banca che opera da un paradiso fiscale ed in genere non

tassa gli interessi bancari nei i redditi di capitale o del mercato

valori.

Banca privata La banca privata si specializza in gestione di capitali e di norma

non effettua operazioni tipo prestiti ed in genere operazioni di

sportello. Ë la banca per i grandi capitali.

Banche dati esterne Archivi automatizzati di dati, numerici o testuali, gestiti dagli

elaboratori del fornitore del servizio. Nella rilevazione le banche

dati vengono distinte secondo la tipologia delle informazioni

trattate: economiche, statistiche, legislative, normative e di altro

genere.

Bban. Basic bank account Standard delle coordinate nazionali utilizzato per i pagamenti

interni.

Bce Banca centrale europea.

Bei Banca europea per gli investimenti.

Bers Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo

Biblioteca digitale Biblioteca nella quale una proporzione significativa di risorse è

disponibile in formato digitale e consultabile online.

Bilancio sociale Il Bilancio sociale è lo strumento per la strategia di gestione e di

comunicazione d'impresa pensata per fare fronte alle esigenze

Page 185: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

185

sopra descritte. Esso ha come obiettivo primario la

rappresentazione dei valori e degli effetti che l'attività aziendale,

nelle varie eccezioni del termine, produce sull'ambiente e su tutte

le categorie di stakeholder.

Bis Bank for international settlements (vedere Bri)

Black list È la lista nera di paesi, in genere paradisi fiscali, con cui le attività

commerciali sono soggette a controlli fiscali o hanno restrizioni.

Ogni paese ha la sua che viene preparata dal Ministero delle

Finanze o dall’Ufficio delle Entrate. In Italia le black list ad oggi

esistenti sono tre. Più precisamente si distinguono le seguenti

tipologie:

Bri Banca per i regolamenti internazionali. Cai Centrale di allarme interbancaria - Archivio informatizzato che

verrà istituito presso la Banca d'iItalia per la registrazione sia dei

nominativi dei soggetti interdetti all'emissione di assegni bancari o

postali e dei titolari di carte di pagamento revocate, sia dei dati

relativi agli strumenti (assegni/carte) smarriti o sottratti.

Call center Struttura aziendale che prevede l'integrazione di tecnologie

telefoniche e informatiche, ed eventualmente di risorse umane,

destinata alla gestione efficiente delle comunicazioni tra azienda e

clienti; le informazioni vengono trattate mediante appositi

dispositivi tecnologici, spesso integrati con il sistema informativo

aziendale, che permettono di ottimizzare e ampliare i contatti.

Cambio

Page 186: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

186

Entità finanziaria (Agenzia di Cambio) che in alcuni paesi,con una

specifica licenza, si dedica al cambio valute.

Cambista Operatore di un’agenzia di cambio.

Capital gain Termine che identifica i guadagni realizzati dalla negoziazione di

attività finanziarie. La tassazione dei capital gains è regolata dal

dlgs 21 novembre 1997, n. 461 e successive modifiche.

Cash dispenser Apparecchiatura bancaria automatica abilitata unicamente alla

funzione di erogazione di contante (ATM)

Ccnl Contratto collettivo nazionale di lavoro.

Ce Commissione europea.

Cedole sindacali Permessi orari retribuiti riconosciuti dal relativo accordo di settore

ai dirigenti sindacali nazionali e di strutture periferiche territoriali,

per l'espletamento del loro mandato e di ogni altra attività

connessa.

Cei Comitato elettrotecnico italiano. Ente istituzionale riconosciuto

dallo Stato italiano e dall'Unione europea per quanto attiene alla

normazione tecnica in materia elettronica, elettrotecnica e delle

telecomunicazioni.

Cen Comitato europeo di normazione. Ente europeo con competenze

generali nel definire le norme di buona tecnica, con esclusione di

quelle riguardanti la materia elettrotecnica riservate al Cenelec.

Page 187: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

187

Cenelec Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica. Ente europeo

competente ad emanare normative tecniche in campo

elettrotecnico, di riferimento in ambito Ue.

Centro elaborazione dati Struttura costituita da elaboratori, periferiche, apparecchiature

ausiliarie, personale e uffici, destinata a fornire servizi connessi

con l'Ead.

Ces Confederazione europea dei sindacati.

Check truncation Procedura di troncamento degli assegni - Tale procedura prevede

che i titoli non vengano scambiati materialmente ma trattenuti

presso la banca negoziatrice; ad essere scambiati - per via

telematica - sono soltanto i messaggi elettronici contenenti le

informazioni necessarie per l'addebito del conto del traente.

Cia Contratto o contrattazione integrativo/a aziendale.

Cicr Comitato interministeriale per il credito e il risparmio.

Comitato bancario europeo per gli affari sociali

Comitato di sorveglianza Struttura che svolge funzioni: a) di coordinamento degli interventi

strutturali promossi dalle autorità centrali e regionali per il

conseguimento degli obiettivi strategici del Qcs; b) di sorveglianza

e di controllo delle azioni intraprese sulla base degli indicatori

finanziari e di realizzazione definiti nel Qcs. Il Cs è composto da

rappresentanti della Commissione europea, dello Stato membro,

Page 188: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

188

nonchè delle autorità e degli organismi competenti, incluse le parti

sociali.

Comitè de Liaison Organismo informale delle associazioni bancarie con competenza

sociale e sindacale.

Commissione Bancaria Organo di controllo centrale delle banche e del sistema finanziario

che in alcuni paesi sostituisce il controllo della Banca Centrale.

Consob Commissione nazionale per le società e la borsa.

Conto anonimo o numerato Le banche offshore conoscono sempre l'identità dei titolari dei loro

conti. Nel caso di conti numerati, sono solo pochi impiegati della

banca a conoscere la sua identità. Il resto del personale vede solo

un numero. Tutti i conti, numerati e nominali, sono soggetti ai

regolamenti della segretezza bancaria.

Conto merchant Se vuole essere in grado di ricevere pagamenti con carta di credito

sul suo conto o attraverso il suo sito web, le occorre un cosiddetto

conto merchant. Per questo tipo di conto deve stipulare un

contratto con una società di carte di credito o con una società che

offra questo servizio tipo 2checkout o Alert Pay.

Conto personale È un conto a suo nome. Nelle transazioni interbancarie apparirà il

suo nome per cui ogni operazione (bonifico, pagamento, ecc.)

riconduce a chi l’ha eseguita.

Conto societario È un conto a nome di una società. Nelle transazioni interbancarie

apparirà solo il nome della società, la banca però deve conoscere

Page 189: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

189

la persona che ha i poteri di firmare, approvare e richiedere le

operazioni.

Costo del lavoro È composto da retribuzione lorda, trattamento di fine rapporto,

oneri sociali, previdenza complementare, assistenza sanitaria e

altre forme assicurative e rappresenta pertanto il costo del

personale al netto degli oneri aziendali per trattamento di

quiescenza e simili e di tutte le altre spese, non ricomprese in

quelle specificate, sostenute dalle aziende stesse.

Costo del personale (ovvero spese per il personale) Spese a carico delle aziende per il proprio personale. È composto

da retribuzione lorda, trattamento di fine rapporto, oneri sociali,

previdenza complementare, assistenza sanitaria, altre forme

assicurative, altre spese per il personale sostenute in ciascun

anno e trattamento di quiescenza e simili.

Covip Commissione di vigilanza sui fondi pensione. Autorità di vigilanza

e controllo sulla gestione dei fondi pensione.

Cpu (Central processing unit) Unità di controllo all'interno di un computer che gestisce le funzioni

di elaborazione del sistema. Identifica il microprocessore che

costituisce il cuore della capacità elaborativa di un computer.

Creditore ipotecario Colui che possiede un credito garantito con il diritto reale di

ipoteca costituito a suo favore da un immobile di proprietà del

debitore.

ES: Acreedor Hipotecario

EN: Mortgage Creditor

Crm

Page 190: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

190

(Customer relationship management). Metodi e prodotti software

che ottimizzano la gestione dei rapporti con i clienti.

Cs Comitato di sorveglianza.

Cuaf Cassa unica per gli assegni familiari. La gestione Inps che eroga

l'assegno per il nucleo familiare.

CVC2 o CVV2 Il CVV2/CVC2 è un codice di sicurezza a tre cifre stampato sul

retro della carta di credito. Tale codice ci permette di verificare che

lei sia effettivamente in possesso della carta usata per il

pagamento. Tutte le carte MasterCard, sia di credito che di debito,

sono sottoposte all'obbligo di riportare il CVC2 dal 1. Gennaio

1997. Le carte Visa riportano il CVV2 dal 1. Gennaio 2001. Il

codice CVV2 a tre cifre è stampato in corsivo immediatamente al

di sopra del riquadro della firma, sul retro della carta. Normalmente

è preceduto dal numero della carta. Fare clic sulle illustrazioni che

mostrano dove si trova il codice su una carta Mastercard e su una

carta Visa. Occorrono solo le ultime tre cifre di quel numero (le

altre sono solo la ripetizione del suo numero di carta).

Dati statistici di settore Caratteristiche del personale del credito per qualifica, sesso, età,

età ed anzianità di servizio, titolo di studio, tipologia contrattuale.

Dd - Document delivery Fornitura di documenti tramite l'invio di riproduzioni di articoli

provenienti da periodici od opere miscellanee non disponibili

singolarmente per il prestito, che vengono preparate e trasmesse

in analogico o digitale a pagamento.

Debt Agency

Page 191: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

191

Debt Agency è il termine inglese per Agenzia Debiti, un tipo di

attività che sta prendendo piede in Italia solo ora, specie a causa

della crisi e dei sistemi di incasso forzoso dei debiti da parte del

fisco e delle banche. Nel mercato anglosassone questa attività

esiste dagli inizi degli anni '50 ed è molto consolidata aiutando le

famiglie, le persone e le società indebitate a trovare sistemi legali

per negoziare il debito od opporsi ad esso.

Decreto Ciampi Disciplina delle fondazioni bancarie e le agevolazioni fiscali per

favorire processi di ristrutturazione del sistema bancario (dlgs 17

maggio 1999, n. 153).

Depositi Conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito della

clientela residente in Italia, in lire, in euro e nelle altre valute

dell'Ue-11 (euro e valute Ue-11) detenuti dalle banche.

Dialogo sociale Formula che comprende tutte le forme di confronto tra le parti

sociali a livello europeo, sia interprofessionale che settoriale.

Direttiva Strumento legislativo impiegato in materia sociale che offre ai

governi nazionali la discrezionalità sui mezzi e le modalità di

attuazione.

Disaster recovery Insieme degli interventi atti a salvaguardare e ripristinare le

elaborazioni vitali dell'azienda, qualora il centro elettronico sia

interessato da un evento catastrofico.

Dit (Dual income tax) Sistema di tassazione basato sull'applicazione di una aliquota

(Irpeg) differenziata su un imponibile fiscale a sua volta diviso in

Page 192: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

192

due componenti. La distinzione in due parti del reddito imponibile

sta a fondamento dell'espressione inglese "dual income tax",

abbreviato Dit. La materia è regolata dal dlgs 18 dicembre 1997, n.

466 e si propone di realizzare una progressiva diminuzione del

carico fiscale (Irpeg) correlato all'incremento della capitalizzazione

dell'impresa.

Domiciliazione Servizio di incasso in cui l'operazione di addebito viene eseguita

sulla base di una pre-autorizzazione permanente all'addebito in

conto corrente rilasciata dal debitore alla propria banca.

Dumping sociale Fenomeno concorrenziale che si basa sul divario in termini di

costo del lavoro nei paesi europei.

Ead (Elaborazione automatica dei dati) Complesso delle operazioni (aritmetiche, logiche, di

memorizzazione, di trasmissione, di recupero, ecc.) eseguite da

una macchina, tipicamente un elaboratore elettronico, su

informazioni opportunamente strutturate e codificate.

Ebf Banking federation of the European Union (vedere Fbe).

Ebrd European bank for reconstruction and development (vedere Bers).

Ecb European central bank (vedere Bce).

Ecbs European committee for banking standards - Comitato europeo

per gli standard bancari (Fbe).

Ecsas

Page 193: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

193

European credit sector associations - Associazioni europee del

settore creditizio.

Edi (Electronic data interchange) Vedere Edifact.

Edifact (Electronic data Interchange for administration, commerce and transport) Progetto lanciato nel 1985 dall'Onu, con lo scopo di facilitare su

scala mondiale lo scambio di informazioni tra gli operatori,

attraverso la predisposizione di messaggi predefiniti e

standardizzati che coprano tutte le fattispecie (ordini di acquisto e

vendita, fatturazione, ordini di pagamento, note di addebito e

accredito, segnalazioni doganali, ecc.).

Efta European free trade agreement.

Eib European investment bank (vedere Bei).

Electronic banking Termine con cui vengono individuati i servizi bancari forniti alla

clientela con strutture telematiche come ad esempio Cash

management, Pos, self service, servizi telematici (vedere anche

virtual banking).

Ema European master agreement - Master agreement for financial

transactions - Contratto quadro per le operazioni finanziarie (Fbe).

Emac Economic & monetary affairs committee - Comitato per gli affari

economici e monetari (Fbe).

Emf European mortgage federation - Federazione ipotecaria europea.

Page 194: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

194

End user computing Elaborazioni eseguite direttamente dall'utente finale, quale

utilizzatore effettivo dei servizi e delle informazioni forniti dal

sistema informatico.

Enpi Ente nazionale per la prevenzione degli infortuni.

Euro-zone Vedere eurolandia.

Eurolandia Insieme dei paesi Ue che hanno adottato l'euro come moneta

unica.

Ex festività Giornate festive non piú riconosciute come tali per successive

disposizioni di legge, contrattualmente previste sotto forma di

giornate di permesso, per quelle cadenti dal lunedì al venerdì.

Fabi Federazione autonoma bancari italiani.

Facility management Affidamento a terzi dei servizi di elaborazione dati con

apparecchiature non di proprietà della banca, ma con software

applicativo proprio.

Falcri Federazione autonoma lavoratori del credito e del risparmio

italiani.

Fasib Federazione autonoma sindacati italiani bancari.

Fbe Federazione bancaria dell'unione europea.

Feaog

Page 195: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

195

Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia.

Federdirigenticredito Federazione nazionale del personale dell'area direttiva del credito.

Fesco Forum of European securities commission, forum della

commissione europea di valori.

Fesr Fondo europeo per lo sviluppo regionale.

Fiba-Cisl Federazione italiana bancari e assicurativi.

Fiduciaria Il rapporto fiduciario sottindende un contratto di mandato in virtù

del quale il proprietario dei beni o capitali, chiamato Fiduciante,

incarica la società Fiduciaria di amministrare i propri beni.

Firma per adesione Si intende per tale la sottoscrizione di un contratto collettivo

avvenuta, appunto, per adesione ovvero senza che sia stata

preceduta da una effettiva partecipazione della sottoscrivente

associazione sindacale al processo negoziale. In base al nuovo

testo dell'art. 19 della L. 20 maggio 1970, n.300 la firma per

adesione non da titolo ai diritti sindacali previsti dal Titolo III della

richiamata legge ed in particolare alla costituzione delle Rsa.

Firma piena Si intende per tale la sottoscrizione di un contratto collettivo

avvenuta a seguito della effettiva partecipazione al processo

negoziale. La firma piena consente all'associazione sindacale

sottoscrivente di "gestire" il contratto collettivo e soprattutto di

godere di tutti i diritti sindacali previsti dal Titolo III della L. 20

maggio 1970, n.300.

Page 196: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

196

Fisac-Cgil Federazione italiana sindacale lavoratori assicurazioni e credito.

Fondi strutturali Rappresentano gli strumenti finanziari utilizzati dall'Unione

europea per favorire la politica di coesione economica e sociale

degli stati membri. Fondi strutturali sono: il Fse, il Fesr e il Feaog;

dal 1993 si è aggiunto lo Sfop.

Fondo pensione Fondo pensione complementari sono: forme/gestioni (dotate in

alcuni casi di personalità giuridica) cui fa capo l'erogazione delle

prestazioni pensionistiche complementari.

Fondo sociale europeo Strumento finanziario dedicato allo sviluppo delle risorse umane e

a prevenire e combattere la disoccupazione. In particolare,

sostiene la formazione, l'integrazione tra il mondo del lavoro,

l'istruzione, la ricerca e le nuove tecnologie, per accrescere

l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese al cambiamento,

sviluppare l'imprenditorialità, promuovere pari opportunità tra

uomini e donne, nonchè altre analoghe finalità.

Formazione continua Attività formativa rivolta agli adulti (occupati e non) e ai giovani per

l'acquisizione di nuove competenze nel corso della vita lavorativa.

Formazione iniziale Attività formativa di vario livello impartita a chi non è mai stato

occupato.

Formazione professionale Attività di apprendimento di conoscenze teoriche e pratiche e di

competenze necessarie per l'effettuazione di prestazioni

professionali.

Page 197: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

197

Foro In caso di processi il foro di competenza è il Tribunale che per

giurisdizione o attribuzioni è competente per giudicare. In molti

casi, specie nei contratti, lascelta del foro è stabilita dalle parti

come parte del contratto ed è un accordo tra due o più parti per

designare, ai fini della competenza a conoscere delle controversie

presenti o future nate da un determinato rapporto giuridico, i

giudici di uno Stato contraente o uno o più giudici specifici di uno

Stato contraente, escludendo la competenza di qualunque altro

giudice. L' elezione del foro dalle parti è contemplato da quasi tutti

i codici del commercio. Per approfondire il tema sulla scelta del

foro leggete l'articolo qui pubblicato.

Fpld Fondo pensione lavoratori dipendenti. Il Fondo Inps, che eroga le

pensioni in favore dei lavoratori dipendenti del settore privato.

Gafi Gruppo di azione finanziaria contro il riciclaggio di denaro. La

riunione Plenaria del GAFI, Gruppo di azione finanziaria contro il

riciclaggio di denaro, tenutasi a Berlino dal 18 al 20 giugno 2003

nel corso, ha approvato la revisione della 40 Raccomandazioni per

combattere il riciclaggio di denaro.

L’aggiornamento degli standard internazionali renderà più efficace

l’azione di prevenzione del riciclaggio di denaro a fronte delle

nuove strategie e tipologie di reato sviluppate dalla criminalità

internazionale. Le principali novità che emergono dal nuovo

documento riguardano l’ampliamento della nozione di reato

presupposto, dell’ambito di applicazione per la customer due

diligence e della segnalazione di operazioni sospette. Gli obblighi

antiriciclaggio sono estesi ad alcune categorie non finanziarie, tra

Page 198: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

198

le quali avvocati e notai. Sono inoltre fissate delle regole per

evitare che le strutture societarie – in particolare i trust – e

strumenti quali le obbligazioni al portatore siano utilizzati a fini di

riciclaggio. Le nuove Raccomandazioni, integrate dalla 8

Raccomandazioni Speciali per la lotta del finanziamento del

terrorismo (emanate nell’ottobre 2001), costituiscono ora una base

solida e completa per la lotta internazionale contro tali fenomeni

criminali. Gli standard fissati dal GAFI sono obbligatori per tutti i

Paesi membri, chiamati a predisporre immediatamente un

programma di lavoro per applicare questi standard. I nuovi

orientamenti sono peraltro in linea con quelli della seconda

Direttiva europea in materia di antiriciclaggio e la norma italiana di

prossima emanazione per il recepimento della Direttiva europea

porterà l’Italia perfettamente in linea con le Raccomandazioni del

GAFI. Maggiori dettagli del documento protranno aversi nel sito

ufficiale del GAFI www.fatf-gafi.org

Gazzetta Ufficiale Giornale ufficiale di un governo dove vengono pubblicate el leggi e

i decreti.

Guce Gazzetta ufficiale delle comunità europee.

Help desk Struttura, costituita da personale e apparecchiature, destinata a

supportare l'utenza finale (dipendenti o clienti) nell'utilizzo dei

prodotti informatici

Iasc. (International accounting standards committee) Comitato internazionale che fissa gli standards per i conti.

Iban

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199

International bank account number - Coordinata bancaria standard

internazionale (serie di caratteri alfa numerici) che identifica, in

modo univoco, il conto di un cliente in qualsiasi parte del mondo.

Ict (Information Communication Technology) Acronimo di "Tecnologie delle informazioni e della comunicazione"

Iml Ente competente a svolgere ricerche di medicina legale e delle

assicurazioni, di tossicologia forense, di antropologia criminale.

Impieghi Impieghi della clientela residente in Italia; non includono le

sofferenze ed i finanziamenti pronti contro termine.

Impieghi in euro Impieghi in euro e nelle altre valute dell'Ue (euro e valute Ue),

della clientela residente in Italia. Non includono le sofferenze e i

finanziamenti pronti contro termine.

Impieghi in valuta Impieghi in valute diverse da quelle dell'Ue (valute non Ue) della

clientela residente in Italia. Non includono le sofferenze e i

finanziamenti pronti contro termine.

Imq Istituto per il marchio di qualità. Ente italiano competente a

certificare i prodotti e i sistemi qualità aziendali. Rilascia certificati

e marchi che attestano la rispondenza di apparecchiature e sistemi

ai requisiti nazionali e internazionali di sicurezza e qualità nei

settori elettrico e del gas.

Inail Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Ente pubblico gestore dell'assicurazione obbligatoria contro gli

infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Page 200: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

200

Incasso Operazione bancaria o finanziaria di trasferimento fondi in cui

l'iniziativa della stessa è in capo al soggetto creditore nell'ambito

del rapporto commerciale sottostante e in capo alla banca da

questo ultimo all'uopo utilizzata.

Incorporare o iscrivere Registrare una proprietà immobiliare o società con le note che

sono introdotte nel Registro Pubblico.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Afectar .

EN: Inscription

Indice di rivalutazione dei crediti da lavoro Tassi di rivalutazione e interessi maturati da corrispondere al

lavoratore nel caso di mancata corresponsione di importi monetari

pregressi di effettiva spettanza.

Inflazione Variazione annua e mensile dell'indice dei prezzi al consumo per

le famiglie di operai e impiegati diramato dall'Istituto nazionale di

statistica (Istat).

Infocenter Ambiente elaborativo finalizzato allo sfruttamento dei dati;

permette all'utente finale, tramite appositi strumenti (linguaggi di

"quarta generazione"), di eseguire autonomamente elaborazioni

sulle basi dati aziendali o di stralci di esse rese disponibili allo

scopo.

Inpdai

Page 201: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

201

Istituto nazionale della previdenza dei dirigenti di aziende

industriali. Gestisce l'assicurazione generale obbligatoria per i

dirigenti delle imprese industriali.

Inps Istituto nazionale della previdenza sociale. Ente pubblico che

gestisce le forme di assicurazione sociale (invalidità, vecchiaia,

superstiti, assicurazione contro la disoccupazione involontaria,

Cassa unica assegni familiari) dei lavoratori dipendenti del settore

privato.

Interchange fee Commissione scambiata tra due banche entrambe operative

nell'ambito di un sistema di pagamento/incasso effettuato in

circolarità.

Interlibrary loan Prestito interbibliotecario che viene fornito alle biblioteche solo da

altre biblioteche che hanno piú o meno tacitamente sottoscritto un

accordo di reciprocità.

Internet Sistema mondiale di reti interconnesse che collega fra loro

computer appartenenti a istituzioni, banche, operatori finanziari,

università, istituti di ricerca, organizzazioni commerciali, altri

organismi e utenti privati. Intranet ambiente Utilizzo di prodotti e strumenti tipici di Internet limitatamente alla

rete interna aziendale.

Iosco International organization of securities commissions.

Irap

Page 202: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

202

Imposta regionale sulle attività produttive. Disciplina introdotta dal

dlgs 15 dicembre 1997, n. 446.

Isda International swaps and derivatives association.

Isfol Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei

lavoratori.

Isma International securities market association.

Iso International organization for standardization. Federazione

mondiale tra organismi di normazione tecnica nazionale, con

compiti di definizione a livello mondiale delle norme di buona

tecnica (norme Iso).

Ispesl Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro.

Organo scientifico-tecnico del servizio sanitario nazionale che

dipende dal ministero della Sanità. Svolge sia attività di studio e

ricerca nella prevenzione infortuni e malattie professionali sia

funzioni di omologazione di prodotti industriali di serie. Si occupa

inoltre della standardizzazione tecnico-scientifica delle metodiche

e delle procedure di valutazione dei rischi per la salute e sicurezza

dei lavoratori.

Isvap Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse

collettivo.

Ivc (Indennità di vacanza contrattuale) Elemento provvisorio della retribuzione, corrisposto ai lavoratori

nel caso in cui, decorsi tre mesi dalla scadenza del contratto

Page 203: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

203

collettivo di lavoro, manchi un accordo di rinnovo e, comunque,

dopo tre mesi dalla data di presentazione della piattaforma di

rinnovo, se successiva alla scadenza del contratto collettivo

stesso. Tale emolumento è stato introdotto con il Protocollo 23

luglio 1993 tra Governo e parti sociali ed è stato recepito nei

contratti collettivi di lavoro del settore bancario.

Keywords Termini predefiniti che vengono utilizzati per identificare i concetti

salienti di un documento e consentirne il reperimento; nel loro

insieme costituiscono un vocabolario controllato.

Lan (Local area network) Classe particolare di reti per il collegamento - mediante un canale

con accesso multiplo - di apparati elaborativi dislocati su un'area

privata e geograficamente limitata.

Lettera di referenze bancarie È una lettera di una banca che dichiara da quanto tempo siete

clienti, che tipo di conto avete, il saldo pro medio e che tipo di

maneggio avete del conto. Questa viene richiesta da alcune

banche estere, specie in America Latina e Caraibi, se non volete

farla intestare ad una banca offshore, in genere, potete farla

intestare al vostro avvocato.

Lettera di referenze commerciali o professionali È una lettera di un imprenditore o professionista che dichiara di

conoscervi e di avere avuto rapporti d’affari soddisfacenti con voi o

la vostra impresa.

Letteratura grigia Insieme eterogeneo di documenti (quali rapporti, working papers,

tesi di laurea, relazioni a convegni e seminari..) che sono

Page 204: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

204

accomunati dalla caratteristica di non essere disponibili sui

tradizionali canali commerciali.

Leverage by out Operazione di acquisizione di una azienda effettuata da parte

dell'impresa acquirente prevalentemente tramite il ricorso a mezzi

finanziari esterni.

Mark-down Differenziale fra il tasso medio sui depositi e il rendimento medio

lordo dei Bot in circolazione.

Mark-up Differenziale fra il tasso medio sugli impieghi e il rendimento medio

lordo dei Bot in circolazione.

Marketplace "Fiere virtuali permanenti" nelle quali l'incontro tra fornitori e

produttori è immediato e la conclusione di accordi di

approvvigionamento, al pari delle forniture, è rapidissima.

Merchant banking Comprende una serie di servizi alle imprese quali: investimenti in

capitali di rischio, consulenza su operazioni di finanza

straordinaria, ecc.

Merchant fee Commissione riconosciuta dall'esercente alla propria banca

(banca acquirer) a fronte di una transazione regolata in suo favore

attraverso una carta di pagamento.

Metamotore di ricerca Servizio di ricerca che non possiede un proprio database ma che

sottopone la ricerca formulata dall'utente contemporaneamente a

piú motori di ricerca dando come risultato una lista di documenti

normalmente depurata dai doppioni.

Page 205: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

205

Mips Acronimo di milioni di istruzioni per secondo; unità di misura

convenzionale per indicare la potenza di un elaboratore.

Modus operandi Modo di procedere nello svolgimento di un determinato lavoro, di

una certa attività.

Motore di ricerca (search engine) Programma che ricerca documenti a partire da specifiche parole

chiave e che dà come risultato un lista di documenti in cui sono

state ritrovate le parole chiave oggetto della ricerca. Tipicamente,

un motore utilizza: lo "spider", programma che cattura

automaticamente pagine Web e l'"indexer", che legge i documenti

e crea un indice basato sulle parole contenute in ciascun

documento; ogni motore di ricerca utilizza un proprio algoritmo per

creare tali indici.

Nota pendente Lista delle note di registrazione alle quali si è negata o sospesa la

loro iscrizione per motivi legali.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento Pendiente.

EN: Pending Entries

Nota Concretizzazione delle registrazioni mediante brevi note nella

forma e nel modo definito dalla legge.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento

EN: Note

Page 206: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

206

Nota di Presentazione Nota di registrazione mediante la quale si fa constatare la

ricezione dei titoli e documenti che si tratti di registrare o inscrivere

e di tutte le richieste dirette al Registro Pubblico, bollandole con un

evidenziatore, la quale deve contenere un numero sequenziale e

unico di identificazione come nota e il numero del volume che

dipenderà dall’anno secondo l’ordine in cui sono presentate.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento de presentaciòn

EN: Entry of Presentation

Nota di Registrazione È la costanza scritta nel Registro Pubblico consequenziale a un

titolo di una proprietà o alla registrazione di una società.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento Registral

EN: Registry Entry

Nota d’ iscrizione Registro di un documento nel sistema informatico di trattamento

dei dati e del sistema di immagini.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento de inscripciòn

EN: Emulation

Nota Pagata (PG) Stato in sospeso che il sistema informatico di registrazione

assegnata alle note alle quali è stata negata o sospesa la loro

registrazione.

Page 207: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

207

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento Pagado (PG).

EN: Paid Entry

Nota Registrata (RG) Stato di inscrizione che il sistema informatico di registrazione

assegna alle note che sono state ricevute.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento Registrado (RG)

EN: Registered Entry

Nota ritirata senza inscrizione (RI) Stato di una nota difettosa che è stata ritirata dal Registro Pubblico

dal titolare o dalla persona che ha presentato il documento per

modificarla prima della registrazione.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento Retirado sin inscribir (RI)

EN: Retired Entry Unregistered

Nota Secondaria Iscrizione degli oneri degli aggravi e delle limitazioni che pesano

sulla proprietà in cui si fa una relazione degli oneri degli aggravi e

delle limitazioni con referenza ai dati di inscrizione della nota

principale.

Termine usato nel Registro Pubblico di Panama e di altri paesi

offshore

ES: Asiento Secundario.

EN: Secondary Entry

Nuvola informatica

Page 208: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

208

Il futuro d’ internet è sulle nuvole e anche la sicurezza. Ormai ne

parlano tutti della nuvola informatica: il termine inglese “cloud

computing” che esprime il concetto di - un’ insieme di risorse

informatiche come archivi, programmi, applicazioni e servizi, fruibili

direttamente online -.Infatti, Google ha lanciato Chrome pensato

proprio alle nuvole d’ internet, e ha lanciato i suoi Docs che fanno

concorrenza alla suite Office della Microsoft. Tutti gli esperti non

hanno dubbi: le applicazioni migreranno online. Il professor

Michael R. Nelson dell’ Università Georgetown di Washington si

spinge più in la ed afferma che, entro 5 anni l’80 per cento dei

programmi verranno usati online in una nuvola informatica. Ma la

nuvola ci offre anche modo di tenere al sicuro i nostri documenti

più sensibili, quelli che per noi è un rischio mantenere nel

computer. Apra una nuvola gratuitamente e legga come

mantenere al sicuro e gratuitamente gli archivi sensibili che non

desidera mantenere nel suo computer.

Obbligazioni bancarie Titolo di debito che impegnano la banca emittente al rimborso del

capitale oltre che degli interessi, di ammontare fisso e variabile

nell'arco della durata prestabilità. Non includono le obbligazioni

aventi natura di prestito subordinato.

Offshore banking Banca que opera fuori da un territorio specifico e per estenso

banca che opera da un paradiso fiscale con operazioni esentasse.

Offshore o Off-shore Offshore significa letteralmente fuori dalle acque territoriali o in

caso di una operazione finanziaria realizzata fuori dal Paese di

residenza (operazione extraterritoriale). Ovvero, per operare

offshore è necessario poter dimostrare che l'attività è svolta al

Page 209: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

209

100% fuori dal paese di residenza. Noi vi aiutiamo in questo se la

vostra attività è compatibile. Se la vostra attività è svolta nel vostro

paese di residenza, avete uffici, negozi, depositi merci, ecc., non

potete operare offshore. L´ industria offshore è piccola e

misteriosa, nonostante secondo le ultime stime oltre il 60% dei

capitali mondiali vengono gestiti attraverso questa industria.

On-shore Si riferisce a società banche, attività residenti e quindi non

avvantaggiate da sistemi fiscali privilegiati.

Opac - Online public access catalog Catalogo bibliotecario consultabile in rete.

Operatori booleani Operatori della logica booleana che consentono la combinazione

dei termini per formulare le ricerche sui record delle basi dati. Il

prodotto logico, And, richiede la presenza contemporanea di due o

piú elementi nei record; la somma logica, Or, richiede la presenza

di almeno uno dei termini impiegati nella ricerca ed è spesso

utilizzato per combinare fra loro concetti simili; la differenza logica,

Not, richiede l'assenza nel record dell'elemento che segue

l'operatore e la presenza di quello che precede.

Organismo rappresentativo delle Associazioni con competenza sociale e

sindacale in Europa, nonchè partner sociale riconosciuto dalla

Commissione e dal sindacato europeo.

Organismi/commissioni paritetiche Organismi e commissioni di cui fanno parte, in misura paritaria, i

rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali o delle aziende

e dei sindacati.

Organo di vigilanza italiano

Page 210: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

210

Banca d'Italia.

Origine economica del denaro Per aprire un conto bancario offshore, dipendendo dalla banca,

occorre spiegare l'origine economica dei propri fondi. Ciò significa

spiegare come si è entrati in possesso del denaro che si intende

versare sul conto. Queste informazioni sono necessarie per

ottemperare alle leggi internazionali sulla diligenza dovuta. Lo

scopo è quello di controllare che il suo denaro provenga da

un'attività legale e non dal commercio di droga, dall'estorsione o

da altre violazioni del codice criminale. I soldi provenienti dalla

mancata dichiarazione delle imposte nel suo paese sono legali,

ma deve poter dettagliare la provenienza esatta (vendita in nero di

una casa, commissione pagata in nero, ecc.) Tali informazioni

saranno trattate con la massima riservatezza anche nel caso in cui

il conto non venga poi aperto. A seconda della provenienza del

denaro, la banca puó richiedere documenti specifici relativi

all'origine dei fondi. Attenzione: origine economica NON significa

origine geografica!

Osl Organizzazione sindacale dei lavoratori.

Outsourcing Affidamento a terzi di larghe porzioni di attività, precedentemente

svolte all'interno, che riguardano lo sviluppo oppure l'esercizio e la

manutenzione del sistema informativo automatizzato (hardware e

software applicativo).

Paradisi Fiscali I paradisi fiscali sono paesi o territori che per motivi economici

offrono facilitazioni fiscali ad investitori esteri che operano

offshore, le cui legislazioni fiscali sono volutamente lassiste o

Page 211: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

211

inesistenti. Si può parlare di stati che commercializzano la propria

sovranità offrendo un regime favorevole, una totale deregulation ai

detentori di capitali, indipendentemente dall’origine di questi ultimi,

anche negli ultimi anni quasi tutti i paradisi fiscali hanno varato

leggi per proteggere le proprie entità finanziarie dai capitali

prodotto del traffico di droga o del terrorismo. Altri paesi hanno

adottato legislazioni piú severe che comprendono in generale i

traffici illeciti (armi, droga, donne, bambini, organi, ecc.), le truffe,

ma escludono l´evasione fiscale (sempre che prodotta all´estero).

Ci sono attualmente oltre 200 giurisdizioni che offrono

agevolazioni fiscali ed alcuni di essi sono paesi ad alta

imposizione (tipo gli Stati Uniti), per cui è importante conoscere i

vantaggi di ogni paese per poter decidere dove e come è meglio

operare per trarre vantaggio da uno o piú incentivi agli investitori

non residenti. Alcuni di questi paesi sono anche dei veri e propri

paradisi per le vacanze. È importante peró ricalcare che il

Paradiso, in senso assoluto, non esiste. Perlomeno

economicamente parlando.

Pensione complementare Assicura ai lavoratori una prestazione pensionistica integrativa o

aggiuntiva alla prestazione del regime di base.

Pensione di anzianità Il trattamento pensionistico che si consegue prima del compimento

dell'età per il pensionamento di vecchiaia, con 35 anni di anzianità

contributiva e assicurativa e almeno 56 anni (per il 2001); in

alternativa, con un'anzianità contributiva e assicurativa (sempre

per il 2001) di 37 anni a prescindere dall'età anagrafica.

Pensione di vecchiaia

Page 212: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

212

Il trattamento pensionistico che si consegue al compimento di 65

anni per gli uomini e di 60 anni per le donne con almeno 20 anni di

anzianità assicurativa e 20 anni di anzianità contributiva.

Periodo di raffreddamento Periodo, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro,

durante il quale le parti sociali si impegnano a non assumere

iniziative unilaterali nè a procedere ad azioni dirette, cosi

sospendendo ogni "conflitto" sindacale, in vista del regolare

svolgimento di particolari attività, quali il rinnovo del contratto

collettivo nazionale di lavoro, la ristrutturazione e/o

riorganizzazione aziendale o il trasferimento di azienda.

Pfanbrief Obbligazioni garantite da attivi creditizi.

Pmi Piccole e medie imprese.

Pon Programma operativo nazionale.

Por Programma operativo regionale.

Portale Sito Web o servizio che mette a disposizione degli utenti una

varietà di risorse informative e di servizi sia di tipo commerciali che

editoriali. Un portale contiene, oltre un motore di ricerca e/o una

directory, informazioni editoriali (news, quotazioni finanziarie,

mappe tematiche...) servizi all'utente (e-mail gratuita, interfaccia

personalizzata, forum di discussion...) e servizi commerciali. I primi

portali sono stati i servizi online, che offrivano l'acceso a Internet.

Premio aziendale

Page 213: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

213

Parte variabile della retribuzione, fissata aziendalmente in funzione

di indicatori di produttività, redditività, efficienza, qualità, rischiosità

e struttura.

Procedura F24 Procedura utilizzata dalle banche nei rapporti con

l'amministrazione finanziaria per l'esecuzione del servizio di

accoglimento delle deleghe di pagamento (mod. F24) relative ai

versamenti unitari da parte delle banche.

Procedura I24 Procedura utilizzata dalle banche nei rapporti con

l'amministrazione finanziaria per l'esecuzione del servizio di

pagamento delle imposte tramite Internet.

Project financing Comprende una serie di servizi alle imprese (consulenza,

strutturazione e sottoscrizione di un finanziamento, ecc.) in

relazione ad uno specifico progetto.

Provvista bancaria Depositi, obbligazioni e pronti contro termine di clientela delle

banche.

Pssg. Payment systems steering group

Comitato di coordinamento per i sistemi di pagamento (Fbe).

Qcs. Quadro comunitario di sostegno Quadro comunitario di sostegno. Documento di programmazione

dei fondi strutturali in uno Stato membro, attraverso il quale

vengono definite la strategia e le priorità di azione, gli obiettivi

specifici e le risorse messe a disposizione. Il Qcs è approvato dalla

Commissione europea d'intesa con lo Stato.

Raccolta bancaria

Page 214: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

214

Depositi e obbligazioni delle banche, comprensivi delle

obbligazioni in euro collocate sul mercato europeo.

Rating interni Strumenti di analisi e classificazione del rischio di credito.

Redditometro o redditest ReddiTest - Comunicazioni di dati per la stima dei reddito

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/agenzia/ag

enzia+comunica/eventi+e+convegni+2col/presentazione+del+nuov

o+redditometro

Il software consente di inserire i dati necessari per la stima del

reddito familiare con riguardo ad esempi concreti che restano

comunque anonimi. I dati inseriti, quindi, non possono in alcun

modo essere utilizzati ai fini dell’attività di controllo dell’Agenzia

delle Entrate.

L’applicazione non effettua alcun calcolo e/o stima.

Il software consentirà la trasmissione dei dati inseriti alla Sose

(http://www.sose.it) la quale fornirà la stima del reddito

complessivo del nucleo familiare basata sui dati inviati. Per la

trasmissione è necessario essere registrati al portale www.sose.it .

Esempio

Nucleo familiare composto dai coniugi e due figli a carico

(produttori di reddito i soli coniugi)

Le voci indicative di capacità di spesa, valorizzate dal

redditometro, portano alla stima di una “soglia di coerenza” dei

redditi complessivamente posseduti dalla famiglia pari a €

107.000

I coniugi intendono dichiarare rispettivamente un reddito

complessivo di:

• Coniuge A……………. € 32.000

Page 215: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

215

• Coniuge B……………. € 26.000

Emerge quindi una situazione di “non coerenza”

Rendibot Rendimento composto medio ponderato riferito all'anno

commerciale dei Bot a sei e a dodici mesi.

Rendiob Rendimento delle obbligazioni bancarie quotate al Mot.

Rendistato Media mensile dei rendimenti lordi dei titoli pubblici soggetti a

tassazione o dato relativo al campione dei titoli con vita residua

superiore all'anno scambiati alla Borsa valori italiana (Mot).

Rete a valore aggiunto Struttura comunicativa che consente a un utente finale di

utilizzare, oltre alla struttura, anche i servizi telematici (posta

elettronica, Home Banking, banche dati, prenotazioni, ecc.).

Rete nazionale interbancaria (Rni) Infrastruttura di trasmissione del sistema creditizio e finanziario; si

avvalgono della rete le procedure informatiche riguardanti il

sistema dei pagamenti.

Retribuzione lorda Retribuzione tabellare a carico delle aziende comprensiva di tutti

gli emolumenti corrisposti ai singoli dipendenti. Le altre

componenti della retribuzione lorda sono: lavoro straordinario per

le aree professionali, maggiorazione per laurea per le aziende

destinatarie del Ccnl Acri, buoni pasto, indennità contrattuali,

premio aziendale, provvidenze per motivi di studio, indennità

sostitutiva del preavviso, incentivazione all'esodo, ad personam e

ogni altra erogazione aziendale.

Retribuzione netta

Page 216: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

216

Retribuzione lorda al netto delle trattenute fiscali a carico dei

dipendenti.

Riba. Ricevute bancarie elettroniche Incasso di crediti mediante invio di ricevuta bancaria elettronica

emessa dal creditore.

Rid. Rapporti interbancari diretti Incasso di crediti effettuato sulla base di un ordine permanente di

addebito in conto corrente conferito dal debitore.

Rls. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza La persona, ovvero le persone, elette o designate per

rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della

salute e sicurezza durante il lavoro (nozione tratta dall'art. 2, lett. f,

del dlgs n. 626/1994).

Rsa (Rappresentanza sindacale aziendale) Organo di rappresentanza dei sindacati presenti nel luogo di

lavoro, piú precisamente nell'unità produttiva, aderenti alle

organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi di lavoro

applicati nell'unità produttiva stessa. La relativa costituzione e

disciplinata dall'art. 19 della L.20 maggio 1970, n.300, dagli

accordi di settore e dalle Convenzioni ABI e Acri.

Rspp. Responsabile del servizio di prevenzione e protezione Persona designata dal datore di lavoro in possesso di attitudini e

capacità adeguate per l'espletamento dei compiti aziendali in

materia di prevenzione, igiene e sicurezza del lavoro (nozione

tratta dall'art. 2, lett. e, dlgs n. 626/1994).

Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) Organo di rappresentanza sindacale aziendale unitario, previsto

dal "Protocollo 23 luglio 1993 tra Governo e parti sociali sulla

politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali,

Page 217: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

217

sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo". Si

distingue dalla Rsa, in quanto composto su base elettiva.

Scatole cinesi Le cosiddette “Scatole Cinesi” servono solamente nel caso in cui

sia necessario rendere anonima al 100% la proprietà di un’azienda

di un paese ad alta transazione. Per “anonima” intendiamo non

riconducibile al beneficiario. Le scatole Cinesi possono essere

tante quante ne occorrono nel vostro sistema di titolarità. La

formula più semplice è creare una “piccola holding” che fa capo a

voi (Panama, Dominica, Delaware-USA) e con questa acquistare

altre società o quote di altre società. Anche una società italiana

può essere posseduta da una piccola holding panamense.

Search engine Vedere motore di ricerca

Securitization Tecnica finanziaria consistente nella "trasformazione" di crediti in

titoli da destinare alla circolazione. In Italia assume il nome di

"cartolarizzazione dei crediti" disciplinata dalla legge 30 aprile

1999, n.130.

Segreto bancario È una legge in vigore in alcuni paesi e che permette alle banche di

non dover fornire informazioni sui propri clienti e sulle loro

operazioni finanziarie. In genere esistono delle deroghe per gravi

reati ed in genere tra questi non è compresa l’evasione fiscale. Se

lei non dichiara i suoi redditi o il suo patrimonio alle autorità fiscali

del suo paese, nei Paradisi Fiscali ciò non è ritenuto reato. Per la

legge di questi paesi questa si chiama evasione fiscale, e non

frode fiscaleche implica la falsificazione di documenti, e non

Page 218: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

218

costituisce sufficiente motivo per far decadere l'obbligo di

segretezza bancaria, neppure su richiesta di un governo straniero.

Servente o server Apparecchiatura che in una rete locale (Lan) fornisce servizi (di

comunicazione, di archiviazione, di stampa) a tutte le altre stazioni

di lavoro collegate alla rete locale.

Sfop Strumento finanziario di orientamento per la pesca.

Silcea-Cisal Sindacato italiano lavoratori credito enti assimilati.

Sinfub Sindacato autonomo personale di credito, finanza e assicurazioni.

Sistema informativo Complesso di macchine, personale e procedure destinato alla

gestione delle informazioni rilevanti per l'azienda; la parte di esso

gestita mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche viene in

genere chiamata sistema informatico.

Sistema operativo Software destinato alla gestione interna degli elaboratori, con

riguardo ai processori, alla memoria, ai canali trasmissivi interni e

alle unità di input/output.

Smes. Small & medium-sized enterprises Piccole e medie imprese (Smes contact).

Sofferenze Crediti al valore nominale nei confronti dei soggetti in stato

d'insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni

sostanzialmente equiparabili.

Sofferenze nette Sofferenze al netto delle svalutazioni.

Page 219: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

219

Spider Programma utilizzato dai motori di ricerca per catturare

automaticamente pagine Web.

Sportello automatico Apparecchiatura posta a disposizione della clientela, abilitata al

prelievo di banconote (cash dispenser, ATM) e/o all'effettuazione

di altre operazioni (self service, ecc.).

Spread o commissione onnicomprensiva Maggiorazione forfettaria riconosciuta alle banche per le

operazioni di credito.

Stp. Straight through processing Trattamento automatico (senza interventi manuali) dei pagamenti

elettronici.

Sussidiarietà Principio secondo il quale la fonte comunitaria regola

esclusivamente cio' che non è regolato dalle norme nazionali.

Swift (Society for worldwide interbank financial telecommunication) Rete interbancaria per il trattamento di operazioni finanziarie

internazionali; creata e gestita da banche, la rete è accessibile

anche a numerose categorie di operatori non bancari,

www.swift.com.

Table of contents (Toc) Servizio informativo periodici che consiste nella diffusione dei

sommari degli ultimi fascicoli delle pubblicazioni periodiche al fine

di consentire agli utenti di essere regolarmente aggiornati sulle

novità della letteratura del proprio settore di taglio gerarchico; a

differenza dei motori di ricerca le fonti segnalate non sono inserite

in maniera automatica ma sono il frutto della selezione umana.

Page 220: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

220

Tassi benchmark Rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni, trattati sul mercato

secondario.

Tasso medio dell'attivo fruttifero Tasso medio ponderato dei tassi applicati alla riserva obbligatoria,

agli impieghi in lire o in valute dell'area dell'euro e ai titoli.

Tasso medio della raccolta da clientela Tasso medio ponderato dei rendimenti dei depositi, delle

obbligazioni e delle operazioni pronti contro termine con clientela.

Tasso medio sugli impieghi Tasso medio degli impieghi a breve termine.

Tasso medio sui depositi Tasso medio applicato ai depositi bancari in conto corrente, a

risparmio e ai certificati di deposito (al lordo della ritenuta fiscale).

Tasso sui certificati fino a 6 mesi Rendimento all'emissione al lordo della ritenuta fiscale.

Tcp/Ip (Transmission control protocol/internet protocol) Insieme di protocolli che consente il colloquio tra elaboratori.

Sviluppato originariamente da Darpa (Defence advanced research

projects agency) verso la fine degli anni `70, costituisce la base di

Internet. La suite di protocolli Tcp/Ip è di tipo "aperto" in quanto è

utilizzabile con apparati hardware di tipo diverso.

Testo unico bancario Dlgs 1 settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia

bancaria e creditizia).

Testo unico imposte sui redditi (Tuir) Dpr 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modifiche. Raccolta di

disposizioni in tema di imposte sui redditi (Irpef e Irpeg).

Tfr

Page 221: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

221

Trattamento di fine rapporto.

Thesaurus Vocabolario controllato e dinamico di termini correlati tra loro

semanticamente e gerarchicamente che copre un campo

disciplinare specifico. La funzione del thesaurus è quella di

tradurre in un linguaggio documentario controllato il linguaggio

naturale dei documenti e degli utenti.

Thin client (client leggeri) Computer dotati di risorse hardware piú limitate rispetto ai

personal computer standard, ma con la possibilità di connettersi

tramite rete a server per l'esecuzione delle elaborazioni. Tali

apparecchiature permettono una riduzione dei costi grazie anche

alla possibilità di gestire il software in maniera centralizzata.

Trattamento di fine rapporto Importo monetario corrisposto dal datore di lavoro al dipendente al

momento della cessazione del rapporto di lavoro, ovvero nel caso

di anticipazione qualora la causale medesima sia compresa nelle

previsioni di legge. L'indice di rivalutazione serve per la

monetizzazione dell'importo del trattamento di fine rapporto

maturato, nel caso di cessazione in un determinato mese.

Trattamento retributivo tabellare Retribuzione base per i diversi inquadramenti, fissata dal contratto

collettivo nazionale di lavoro.

Trattato di Maastricht Stipulato nel 1992 dai paesi membri dell'Unione europea detta le

disposizioni in materia di integrazione economica europea e di

adozione della moneta unica.

Trattato di Roma Trattato istutivo delle Comunità europee del 1957.

Page 222: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

222

Travel check Assegno del viaggiatore emesso da una banca o da un’istituzione

finanziaria abilitata.. La banca emittente può vedere dove è stato

cambiato il traveler's check. Si deve infatti rivelare sempre la

propria identità quando si utilizza tale forma di pagamento. Poichè

ogni assegno è identificato da un numero univoco, teoricamente è

possibile rintracciarlo. In pratica però, questo tipo di ricerca viene

effettuata raramente, o almeno non sistematicamente.

Ue Unione europea.

Ugl credito Unione generale del lavoro-credito.

Uic Ufficio italiano dei cambi.

Uilca Uil credito e assicurazioni.

Uni Ente nazionale italiano di unificazione. Ente riconosciuto nel nostro

Paese avente il compito di elaborare e pubblicare norme di buona

tecnica in tutti i settori industriali, tranne che in campo elettrico (di

cui si occupa il Cei), nonché di rappresentare l'Italia alle riunioni

dei comitati tecnici dell'Iso e del Cen.

Uni-Europa Sindacato europeo dei bancari europei.

Unice Confederazione europea degli imprenditori.

Utility L’ Utility è una ricevuta di un’ utenza fissa (acqua, luce, gas,

telefono, canone TV) dove appaia l’ indirizzo della residenza o

Page 223: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

223

ufficio. Questo documento è richiesto sempre più spesso da

banche, e-commerce, traders, ecc. Per stabilire dove vive un

cliente. In Italiano la traduzione sarebbe ° prova d’ indirizzo°. Non

vengono accettate le utenze tipo telefono cellulare o altre di servizi

che vengono prestati all’ esterno della residenza o ufficio. Il

documento non deve essere più vecchio di tre (3) mesi. Se non

sapete come procurarvelo, contattateci [email protected]

Virtual banking Termine con il quale vengono individuati i servizi bancari forniti

tramite strutture che permettono alla clientela di non avere un

contatto diretto con il personale bancario.

Page 224: Come Pagare Zero Tase 2013 Lulu

224

L’AUTORE

Giovanni Caporaso Gottlieb è

considerato il guru italiano dell’

offshore. È fondatore dello

studio legale Caporaso &

Partners Law Office di Panama,

Presidente della società di

pianificazione fiscale offshore,

OPM Corporation, i cui servizi

sono visibili in italiano sul sito

web www.paradisifiscali.org. La società è stata fondata nel 1992

ed è oggi una delle imprese leader del settore. Caporaso è inoltre

Segretario Generale dell’Associazione dei Residenti ed Investitori

Stranieri della Repubblica Dominicana e Segretario Generale delle

Nazioni Unite non Rappresentate, www.uun.ch.

Avvocato e giornalista, ha scritto per le più importanti riviste

europee ed ha collaborato a numerose trasmissioni della RAI e

diretto i mensili Italia Italia, Europa Europa e Narcomafias

Internacional, rivista specializzata nella denuncia di traffici di

droga, armi e mafie.

È membro del Collegio degli Avvocati di Panama, dell’

International Bar Association e della International Lawyers

Association.

È autore di numerose pubblicazioni edite da Expats Ebooks,

www.expatsebooks.com.