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Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano “Composizione musicale informatica Maestro Giovanni Cospito Matteo Castiglioni Matricola n. 5635 Anno Accademico 2013-2014 1

composizione informatica

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Composizione informatica

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Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano!!!!!!!“Composizione musicale informatica ”!!Maestro Giovanni Cospito !!!!!!!Matteo Castiglioni!Matricola n. 5635!Anno Accademico 2013-2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Indice!!!!!- 3 Introduzione!

- 4 L’arrivo di K. al villaggio!

- 9 Klamm!

- 11 Tortini!

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- Introduzione!

Il progetto che ho deciso di sviluppare per questo esame si basa sull’idea di creare una composizione basata sul libro “Il Castello” di Kafka.!Le parti che mi hanno colpito in particolare e che quindi ho deciso di sviluppare sono l’arrivo di K. al castello, la duplice figura di Klamm e il personaggio di Tortini.!!Il mio progetto è quindi è composto da tre brani diversi che però sono stati uniti in un’unica patch di max/msp.!!Il lavoro utilizza sia tecniche di sintesi che di campionamento, parte in alcuni casi da una base analogica per poi passare in digitale.!!I programmi che ho utilizzato per questo lavoro sono Max/msp e Ableton Live, mentre come attrezzature esterne ai software ho utilizzato un microfono Oktava Mk 0-12, un giradischi, un mixer analogico, un sintetizzatore Moog Sub Phatty, un registratore portatile Sony, una scheda audio Focusrite oltre a diversi dischi in vinile che ho usato come fonti audio per la prima parte del lavoro.!!Il mio intento, in particolare per il primo brano, era quello di creare un soundscape di un non-luogo, un luogo surreale, un ambiente sonoro che potesse almeno in parte rappresentare un labirinto Kafkiano.!

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!!- L’arrivo di K. al villaggio.!!La prima parte della mia composizione, come detto, si basa sull’arrivo del personaggio di K. al villaggio dove si trova il castello. !K. si trovava in quel luogo poichè gli era stato chiesto di svolgere dei lavori come agrimensore per conto del castello.!Il suo arrivo al villagio mi ha molto colpito in particolare per la sensazione che ho immaginato potesse provare K. a trovarsi nei vicoli del villaggio in mezzo alla neve, senza sapere dove si trovava di preciso e soprattutto senza riuscire ad arrivare al castello.!E’ proprio il senso di straniamento del personaggio che mi ha colpito, il trovarsi in quel luogo sconosciuto, un luogo surreale e quasi fuori dal mondo, la sua figura è persa in quel luogo e il suo non riuscire ad arrivare al castello gli fa perdere i sensi col mondo.!!Un senso di straniamento simile penso di averlo trovato nel disco di Tim Hecker “In the fog” ed è stato soprattutto questo disco a farmi pensare di fare un lavoro sul castello di Kafka.!In questo disco infatti, mi sono sentito come se mi trovassi in un luogo simile al villaggio dove K. ha perso la strada, è come un soundscape di un luogo che non esiste, un non-luogo Kafkiano.!!Ritornando alla mia composizione, l’idea principale da cui sono partito è quindi stata proprio quella di cercare di ricreare quello che poteva aver emotivamente sentito K. trovandosi lì, o meglio, ho cercato di ricreare quello che ho immaginato pensando di trovarmi nella sua stessa situazione.!Il tipo di suono che volevo creare era ben preciso, una texture sonora graffiante, concreta ma anche delicata, cercavo un suono per certi versi simile a quello di Tim Hecker in “In the fog”, cercando però di spingere ancora di più sulla superficie noise del suono, lasciando passare solo a volte quello che c’era sotto a questa corteccia di rumore, di suono distorto, che ricopriva il suono ma che non lo aggrediva.!!A questo scopo ho deciso di utilizzare il giradischi e i dischi come fonte sonora da registrare e campionare, mi piaceva in particolare il suono distorto dei dischi fatti girare a bassi rpm, all’incirca 10 nella maggior parte dei casi, scalfendo in questo modo le forme d’onda racchiuse nei microsolchi e distorcendole filtrandole successivamente prima di registrarle in digitale.!I dischi che si sono prestati maggiormente a questo tipo di procedimento sono quelli di musica elettroacustica-acusmatica, ma ho trovato molto interessante anche l’uso di dischi rock-jazz.!!Un altro metodo di registrazione è stato quello di registrare direttamente il suono che viene prodotto dalla testina del giradischi con un microfono posizionato molto vicino alla puntina.!Il suono che viene prodotto è molto interessante, molto pieno di alte frequenze ma delicato, non molto ricco di sfumature ma davvero molto interessante soprattuto potendolo processare poi in molti modi digitalmente.!!Queste registrazioni sono state fatte in digitale utilizzando Ableton Live, una volta raggiunta una quantità di materiale che mi poteva soddisfare sono passato alla seconda parte del lavoro, cioè a quella di scelta delle registrazioni migliori, divisione dei campioni e processamento dei suoni in digitale.!!

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La parte successiva è stata quella di aggiunta di registrazioni come quelle delle porte, delle chiavi, alcune registrazioni di synth Moog e altri campioni minori.!Ho processato i campioni su Live con riverberi a convoluzione, delay, filtri, harmonizer e distorsori oltre ad altri effetti.!!In seguito ho fatto un primo montaggio su Live di una trentina di minuti, andando poi a fare un secondo e un terzo montaggio del lavoro arrivando a un totale di 15 minuti di lavoro montato.!!La parte ancora successiva è stata quella di analisi del montaggio del brano e quindi di smontaggio dello stesso con esportazioni singole delle varie registrazioni.!!Ho individuato che le parti di suono maggiormente caratterizzate da un suono leggero e più delicato erano circa il 60% del totale del montaggio, mentre il resto erano parti di noise più aggressivo e di saturazione.!!Ho quindi esportato 13 campioni diversi di varia lunghezza (partendo in ogni caso da esportazioni da 2 minuti minimo l’una) per ognuna delle due parti, avendo così un totale di 26 campioni da poter riutilizzare per ricostruire il brano in Max/msp.!Ho inoltre esportato le parti di suoni di chiavi e di porte che si sentivano in varie parti del brano.!!La ricostruzione del brano su Max è quindi partita proprio dalla divisione dei 26 campioni, che vengono però suonati da 13 player che si basano su altri 13 buffer.!!Ho deciso di far decidere al programma attraverso una percentuale, la scelta di suonare una parte “tranquilla” oppure una parte di “noise”.!La percentuale iniziale di scelta è del 50% per la prima e del 50% per l’altra.!Ogni parte dura 2 minuti e ogni volta che viene scelta una parte l’altra ha nella scelta successiva il 20% in più di possibilità, nella scelta ancora successiva avrà circa il 35% in più di possibilità, mentre dopo 3 scelte, se una delle due non è ancora stata scelta viene obbligatoriamente fatta suonare dal programma.!!Ogni singolo player ha controlli di volume sul suono pulito, sulla mandata al riverbero, sulla mandata al delay e sulla mandata all’harmonizer.!Il controllo dei volumi di ogni player può essere fatto manualmente con un multislider oppure ogni multislider può essere automatizzato tramite una patch che si basa sull’oggetto “drunk”. !Inoltre ogni player ha la possibilità di mettere in loop una singola sezione del campione, di suonare il campione a diverse velocità sia diretto che in reverse, oltre alla possibilità di cambiare il punto di inizio di play del campione.!!C’è inoltre la possibilità di controllo sul volume del gruppo dei 13 player.!!Ho creato altri tre player per suonare le registrazioni delle porte e delle chiavi, anche queste hanno i controlli sul volume, sulle mandate e sul tipo di play del campione, oltre ad avere diversi inviluppi di volume controlallati da alcuni preset e da 3 “metro” diversi.!Anche questi tre player hanno un controllo di gruppo sui volumi e sulle mandate. !!!!!

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!!!- Klamm!!La seconda parte della composizione si basa sulla figura di Klamm.!!Klamm, nel libro, è un personaggio che non viene quasi mai visto in faccia da K. e neanche dalle altre persone del villaggio. E’ un personaggio che ha una duplice o anche pù di due personalità da quanto viene raccontato da alcuni personaggi nel libro che lo hanno visto o incontrato.!!La mia idea per questa parte era quindi quella di creare un dualismo nel brano, un contrasto forte tra due parti, una prima parte noise distorta e quasi completamente saturata, dove solo a volte passano dei suoni percepibili correttamente, mentre per il resto si sente un rumore molto forte che cerca di prevaricare qualsiasi altro suono, e una

seconda parte, che invece è composta da suoni a bassa intensità, suoni lievi spesso difficilmente decodificabili e riconoscibili, la voce in questa parte fa da padrona.!!Le linee di voci sono molteplici ma sono irriconoscibili e soprattutto non codificabili, soprattutto dopo aver sentito 4 minuti di rumore e saturazione, che non permettono più una facile decodifica del suono a bassa intensità.!E’ quindi la voce che ritorna che si era già sentita nella prima parte del brano e che anche in quella parte era irriconoscibile ma per un motivo diverso, il completo opposto di quello in questo caso.!!Oltre alle voci in questa parte ci sono due suoni sintetizzati, molto semplici e riconoscibili, che si spostano tra le frequenze sia in modo randomico che in modo preciso.!In particolare, un suono produce le armoniche dei numeri primi di alcune frequenze, mentre l’altro sintetizzatore produce frequenze di note scelte aleatoriamente.!

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Questo sintetizzatore è un semplice sintetizzatore monofonico a due oscillatori più noise generator e molti altri controlli, è un clone di un Moog Little Phatty, è stato infatti utilizzato un filtro che emula il ladder filter della Moog (creato con Gen all’interno di Max).!!Le parti di noise e saturazione inoltre vengono processate con dei sequencer che sono controllati da dei metro ognuno con un tempo diverso, in modo da creare nuove ritmiche partendo da quei campioni.!!!!!!!

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-Tortini!!La figura di Tortini è, come nel caso della figura di Klamm, è quella di un personaggio che ha una personalità quasi duplice.!E’ infatti un funzionario del castello, è un personaggio che non si fa mai vedere in giro ed è la persona di riferimento per la burocrazia del castello ed è quindi molto preciso in quello che fa, dall’altro lato però è un personaggio molto disordinato, che si districa in mezzo a migliaia di carte che fanno parte dell’amministrazione del castello.!!Ho quindi pensato di creare una composizione semplice, formata dal solo suono di pianoforte, che però si basa su una struttura di frequenze seriale (sono le frequenze dello studio 1 di Stockhausen) che vengono suonate da 6 pianoforti virtuali. !Alcuni di questi hanno un metrono fisso, altri un metronomo irrazionale, alcuni di questi scelgono le frequenze in sequenza, mentre altri in modo aleatorio, anche le durate e le velocity sono sia ordinate che aleatorie. !Il mio intento per questa parte era quello di creare una composizione algoritmica molto semplice ma comunque piacevole all’ascolto, che potesse avvicinarsi in qualche modo alla figura di questo personaggio del castello.!!!

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