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-1 Comunicazioni Multimediali II

Comunicazioni Multimediali II. -2 Comunicazioni Multimediali Lo scopo delle Comunicazioni Multimediali è quello di fornire servizi di telecomunicazione

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Comunicazioni Multimediali II

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Comunicazioni Multimediali

Lo scopo delle Comunicazioni Multimediali è quello di fornire servizi di telecomunicazione che integrano diversi flussi informativi: dati testo voce e audio immagini fisse ed in movimento Video

Applicazioni Mediche (remote diagnostics), educative (distance learning),

editoriali (virtual library), bancarie, amministrative

Paradigma: fruizione remota di applicativi multimediali

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Programma (Prima parte)

Applicazioni Aziendali (Multimediali e Web)

Tipologie e requisiti di Rete Aziendale Reti VPN IP tunneling e crittografia Indirizzi IP privati e NAT/PAT Firewall (es. IPCOP) Reti WAN MPLS

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Applicazioni Aziendali (multimediali e via web)

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Tipologie di applicativi e servizi

Applicativi di informazione per la fornitura su richiesta di informazioni strutturate e

classificate (gestione personale, anagrafiche, tipologia prodotti, etc.)

accesso a pagine dinamiche (form) e interrogazioni a basi di dati

Applicativi di comunicazione per interagire con il pubblico ovvero gruppi di individui basati su e-mail, liste di discussione, chat, form per inserimento

richieste, ..

Applicativi transazionali per acquistare prodotti o servizi on line o per trasmettere dati

Generalmente basate: o su applicazioni client-server o su WEB

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Classificazioni di applicativi/servizi on line

Business to Consumer B2C varianti: G2C (Government to Citizen) servizi operativi per clienti

Business to Business B2B varianti: G2G (Government to Government) servizi operativi tra aziende

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Applicativo WEB esempio

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Applicativo WEB

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Applicativo WEB

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Applicativo WEB

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Applicazioni WEB

Il web offre enormi potenzialità per lo sviluppo di sistemi informativi

Tuttavia ci sono alcuni limiti Il protocollo HTTP è privo di stato E' necessario produrre le risposte dinamicamente

Prime soluzioni (inefficaci e inefficienti) CGI: permette ad un server HTTP di interagire con

applicazioni Cookie: permette di gestire lo stato

Soluzione attuale (efficiente ed efficace) Application server: una piattaforma complessa per lo

sviluppo di veri e propri sistemi informativi su web

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Web Story

Inizialmente Server Web: obiettivo fornire contenuti

“statici” Documenti in formato HTML

Problemi Come offrire contenuti “dinamici” ?

Ad esempio, pagine costruite dinamicamente a partire da dati memorizzati in un database

Come offrire costruire veri e propri sistemi informativi su web? Non solo pubblicazione di dati, ma anche operazioni (es. bonifico bancario)

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Web Story

Inizialmente: contenuti statici Il Server web offre solo contenuti statici (file) Le richiesta HTTP dei browser fanno

riferimento a file memorizzati nel file system (dell'host sul quale risiede il server Web)

HTTP

serv

er

Wid

e ar

ea n

etw

ork

(In

tern

et)

File html

File server

Browser

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Web Story

Problemi: come offrire contenuti dinamici Il Server web per rispondere ad una richiesta HTTP attiva

una applicazione che "crea" la risposta (un documento HTML)

Una prima soluzione: Common Gateway Interface (CGI). Un meccanismo che permette ad un server Web di interfacciarsi con una applicazione esterna e per es. ad un database

HTTP

serv

er

Wid

e ar

ea n

etw

ork

(In

tern

et)

Pro

gra

mm

a C

GI

Browser database

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Web Story

Costruire sistemi informativi su Web Il problema principale è la gestione dello

stato(es. Autenticazione o più in generale "conversazioni")

Il protocollo HTTP è privo di stato Ogni richiesta non ha memoria delle

precedenti Per realizzare operazioni complesse serve un

meccanismo per mantenere traccia dello stato della sessione tra una richiesta e l’altra

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Mantenere lo stato delle sessioni

Cookies originariamente introdotti da Netscape meccanismo per tenere traccia dello stato

della sessione in applicazioni Web standardizzati successivamente IETF RFC 2109 – HTTP State

Attenzione il loro uso è controverso (privacy)

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Cookies

Idea fondamentale Utilizzare le intestazioni HTTP per

"nascondere" informazioni che vengono scambiate tra client e server

Vengono introdotte due nuove intestazioni Set-Cookie

nelle risposte del server per inviare un cookie

Cookie nelle richieste del client per restituire i

cookie

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Gestione della sessione

Il segreto sta nel fatto che abbiamo una informazione "nascosta" scambiata tra il server e il client il client si impegna a ritornare questa

informazione al server ad ogni richiesta il server usa questa informazione per

ricostruire ai propri fini la storia delle interazioni con il client

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CGI + Cookie: applicazioni

In linea di massima CGI e cookie permettono di realizzare applicazioni complesse

Ma questa tecnologia è rudimentale, in particolare è inefficace

Applicazioni difficili da mantenere, non scalabili

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Application Server

Per superare questi problemi (efficienza ed efficacia) sono stati sviluppati gli Application server

Application server: Fornisce servizi per lo sviluppo di

applicazioni Web complesse Offre un'infrastruttura per la

programmazione (librerie) di applicazioni Web complesse

Lavora congiuntamente al server HTTP (oppure include un server HTTP)

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Application Server

Infrastruttura di programmazione minima offerta: decodifica delle richieste del client (es:

decodifica di valori sottomessi con una form)

gestione del ciclo di vita delle applicazioni

gestione delle sessioni gestione di informazioni condivise (dataBase) supporto alla produzione della risposta HTTP (se

si usa http esterno)

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Application Server

Alcuni servizi offerti replicazione e “clustering” per:

• bilanciamento del carico• alta affidabilità (“failover”)

gestione trasparente delle sessioni sicurezza servizi Web (“Web services”)

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connection to resource mgmt layer

presentation layer

resource management layer

application logic layer

application server

Http server

wid

e a

rea n

etw

ork

(In

tern

et)

HTTPbrowse

r

Application Server

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RAID storage (NAS or SAN)

Robotic tape library

Application servers

Database servers

Archive server

Web server(s)Hub

Hub

Hub

User

UserIntranet Internet

Enterprise Architecture

Tipica struttura eBusiness

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Architettura Three Tier

Database Server

Application Server

Web Server

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Three Tier Web

HTTPRequest

HTTP Response

Client Web Browser

Internet / Intranet

Web Server(presentation)

App Server(business logic)

Database(resource)

These servers may be independent or may run on the same machine

Result Set

SQLQuery

HTTP Request /RPC Call

HTTP Response /RPC Return

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FC switch 1 FC switch 2

Raid HW

OS OS OS OS

Fiber Channel

GigabitEthernet

Databaseserver 1

Databaseserver 2

Applicationserver 1

Applicationserver 2

Ridondanza - Clustering

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Tipica struttura eBusiness

InternetRouter / Proxy

• Firewall /Security

Web Server

Firewall Cluster

Application Server

Database Server

Database

Protected area

Data flow

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Disaster Recovery Data Center

Managementstation

SAN

LAN LAN

Application Server

Database Server

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Tipologie di rete aziendale

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Reti aziendali

Quattro tipologie:

Rete non protetta Rete privata Rete ibrida Rete VPN

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Rete Sicura

Una RETE INFORMATICA si può definire sicura quando:

Consente l’accesso a sistemi, servizi e risorse solo a persone autorizzate

Protegge la sicurezza e la privacy delle transazioni da e verso Internet

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Rete non Protetta

La Sottorete 1 può comunicare con la Sottorete 2 in modo non protetto usando Internet

L’accesso a Internet avviene attraverso i router R1 e R2 Tutti gli host delle 2 sottoreti devono avere indirizzi IP

globali

Internet

Sottorete 1Sottorete 2

R1 R2

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Rete privata

Rete (server, host router) inaccessibile al traffico di altre reti

Implementazione tipica: affitto di linee tra i nodi della rete privata

Vantaggi potenziali Riuso degli indirizzi Riservatezza e protezione

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Rete privata

In questo caso la rete è completamente inaccessibile dall’esterno

Linea dedicata

Rete privata

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Rete privata: vantaggi

Per “l’impresa”:- sicurezza- flessibilità nella gestione dell’indirizzamento: ampia disponibilità di indirizzi gestione privata dell’univocità

Per la comunità: risparmio di indirizzi

Svantaggio: non fruibilità all’esterno

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Rete ibrida

Linee dedicate connettono i diversi gruppi di nodi che formano la rete privata

Alcuni o tutti i gruppi sono connessi al resto di Internet indirizzi IP pubblici (globali)

Possibilità di riservatezza e protezione con collegamento verso l’esterno: Traffico privato su linee dedicate Traffico da/verso il resto di Internet su linee

condivise

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Rete ibrida

La Sottorete 1 può comunicare con la Sottorete 2 in modo riservato usando la linea dedicata

L’accesso a Internet avviene attraverso i router R1 e R2 Gli host che accedono all’esterno usano indirizzi IP globali

Internet

Linea privata dedicata

Sottorete 1Sottorete 2

R1 R2

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Rete virtuale privata (VPN)

Cerca di limitare gli svantaggi delle soluzioni precedenti:

-Reti non protette l’uso di Internet per la connessione tra sottoreti non offre riservatezza e protezione

-Reti completamente private o ibride sono costose affitto o installazione linee dedicate

Rete virtuale privata (VPN) Non usa linee dedicate Traffico da/verso nodi della rete privata autenticato,

criptato e incapsulato (tunneling)

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Rete VPN

La Sottorete 1 può comunicare con la Sottorete 2 in modo riservato usando il tunnel sicuro su Internet

L’accesso a Internet avviene attraverso i router R1 e R2 R1 ed R2 devono avere indirizzi IP globali Le 2 sottoreti usano indirizzi IP privati (per facilità di riuso)

Internet

TUNNEL CRITTOGRAFATOSottorete 1

Sottorete 2

R1 R2

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Tecniche per il VPN Tunneling

pacchetti incapsulati in pacchetti IP standard come parte dati

Crittografia (cifratura) pacchetti cifrati alla sorgente e decifrati a destinazione

Autenticazione Solo gli utenti autorizzati accedono alla rete

Unica parte visibile: intestazione del pacchetto esterno Incapsulamento o tunneling: la parte dati contiene il

pacchetto originario cifrato Indirizzi IP sorgente e destinazione originali cifrati

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VPN - Esempio

Pacchetto D1 da Host1 a Host2 D1 cifrato da R1 D2 D2 giunge a R2 e viene decifrato D1 D1 è consegnato a Host2

Internet

Sottorete 1

R1 R2

Host1

Host2

Sottorete 2

Cifratura Decifratura

D1

D2 D2 D1

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Tabella di routing di R1

La entry di default indica che il pacchetto è inviato a Internet senza cifratura e tunneling

Internet

R1

Rete192.5.48.0

R2R4

Rete128.10.2.0

R3

128.10.2.0 R2

192.5.48.0 Tunnel verso R3

default Router di ISP

Destinazione Next hop

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VPN Due tipologie

Client-to-LAN LAN-to-LAN

Tre categorie Remote Access VPN Intranet VPN Extranet VPN

LAN-to-LAN

Client-to LAN

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VPN LAN-to-LAN:

VPN Tunnel

VPN ServerComputer

Remote NetworkRemote Network

InternetInternet

Local NetworkLocal Network

VPN ServerComputer

Connecting Remote Networks to a Local Network

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VPN Client-to-LAN:

VPN Tunnel

VPN ServerComputer

Remote UserRemote User

InternetInternet

Corporate NetworkCorporate Network

Connecting Remote Users to a Corporate Network

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VPN a confronto: LAN-to-LAN

Prevede l’utilizzo di apparati/server che gestiscono la comunicazione VPN e fanno da gateway tra le due reti

La crittografia è applicata solo nelle comunicazioni tra i gateway (tunnel-endpoint)

Si usa soprattutto crittografia simmetrica (Symmetric Encryption) di tipo “Shared-Key”

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VPN a confronto: Client-to-LAN

E’ una tipica connessione uno (gateway/Access Point) a molti (Client)

La crittografia è applicata alle comunicazioni tra il gateway ed N client

La crittografia sietrica (di tipo “Shared-Key”) non è adeguata (distribuzione della chiave in N posti!)

Si usano perciò soprattutto tecniche di crittografia asimmetrica (Asymmetric Encryption)

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Tre Categorie di VPN

RemoteOffice

MainOffice

WAN VPN

POP

HomeOffice

POP

MobileWorker

Remote Access VPNRemote Access VPN

Secure, scalable, Secure, scalable, encrypted tunnels encrypted tunnels across a public across a public network, client network, client softwaresoftware

Remote Access VPNRemote Access VPN

Secure, scalable, Secure, scalable, encrypted tunnels encrypted tunnels across a public across a public network, client network, client softwaresoftwareBusiness

Partner

Extranet VPNExtranet VPN

Extends WANs to Extends WANs to business business partnerspartners

Extranet VPNExtranet VPN

Extends WANs to Extends WANs to business business partnerspartners

Intranet VPNIntranet VPN

Low cost, tunneled Low cost, tunneled connections with connections with rich VPN services, rich VPN services, like IPSec like IPSec encryption and encryption and QoS to ensure QoS to ensure reliable throughputreliable throughput

Intranet VPNIntranet VPN

Low cost, tunneled Low cost, tunneled connections with connections with rich VPN services, rich VPN services, like IPSec like IPSec encryption and encryption and QoS to ensure QoS to ensure reliable throughputreliable throughput

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Principali problemi delle VPN

Quality of service L’incapsulamento (tunneling) puo’

nascondere dei markers per la gestione della QoS

Sicurezza Indirizzamento e raggiungibilità

Visibilità esterna di servizi interni alla rete Gestione di reti con indirizzi privati: se si

vuole collegare insieme 2 reti con lo stesso spazio di indirizzamento bisogna usare un NAT translator (che agisca facendo un pre-routing e un post-routing)

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Tecnologie di VPN PPTP- point-to-point tunneling protocol

L2F- layer-2 forwarding

L2TP- layer-2 tunneling protocol

IPSec- IP security protocol

GRE- generic routing encapsulation

MPLS- multiprotocol label switching

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Tunneling IP

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Tunneling IP

Tecnica per l’attraversamento di una rete IP da parte di traffico non IP o IP con caratteristiche particolari.

Strumento principale: incapsulamento pacchetti non IP all’interno di un pacchetto IP

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Perchè il Tunneling IP

Sicurezza - Tunneling + cifratura permettono di ottenere collegamenti sicuri su reti pubbliche (VPN)

Collegamento di router con capacità non disponibili nel resto della rete- Es. Multicast

Attraversamento di segmenti IP da parte di pacchetti di protocolli diversi- Es. IPv6

Mobile IP

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Crittografia (Cifratura)

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Crittografia

Encrypted IP Packet

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Tipi di chiave (KEY)Key type Description

Symmetric

La stessa chiave è usata per cifrare e decifrare i datiProtegge i dati dall’intercettazione

Asymmetric

Consiste in una chiave pubblica e una privataLa chiave privata è protetta e confidenziale, la chiave pubblica è liberamente distribuibileSe viene usata la chiave privata per cifrare dei dati, gli stessi possono essere decifrati esclusivamente con la corrispondente chiave pubblica, e vice versa

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Symmetric (Private Key) Encryption

Original DataOriginal Data Cipher TextCipher Text Original DataOriginal Data

Symmetric encryption:Symmetric encryption:

Usa la stessa chiave per cifrare e decifrare

E’ spesso referenziata come bulk encryption

E’ intrinsicamente vulnerabile per il concetto di “Shared secret”: la chiave è condivisa

Usa la stessa chiave per cifrare e decifrare

E’ spesso referenziata come bulk encryption

E’ intrinsicamente vulnerabile per il concetto di “Shared secret”: la chiave è condivisa

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Asymmetric (Public Key) Encryption

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Public Key Encryption

Encrypted Message is Sent Over NetworkEncrypted Message is Sent Over Network

2222

3A783A78Alice Encrypts Message with Bob’s Public Key.

Alice Encrypts Message with Bob’s Public Key.

1111DataData

3A783A78

Bob Decrypts Message with Bob’s Private Key.Bob Decrypts Message with Bob’s Private Key.

3333

Data

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Public Key Authentication

Message is Sent Over NetworkMessage is Sent Over Network

2222

~*~*~*~~*~*~*~Alice Signs Message with Her Private Key.Alice Signs Message with Her Private Key.

1111

~*~*~*~

~*~*~*~~*~*~*~

Bob Validates Message is From Alice with Alice’s Public Key.Bob Validates Message is From Alice with Alice’s Public Key.

3333

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Cifratura del pacchetto IP

H2 non è cifrato Indirizzi IP in H2 sono quelli di degli end-point

(router o firewall che cifrano l’informazione) sorgente e destinazione (R1 ed R2) rispettivamente

Indirizzi di Host1 e Host2 contenuti in H1 e perciò cifrati

Parte dati di D1H1

Cifratura

D1 cifratoH2

D2

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Metodi di Cifratura

Livello 2: apparecchiature dedicate PPTP

Livello 3: cifratura dei pacchetti IP: SKIP, IPSEC

Livello 4: cifratura della connessione TCP SSL, SSH

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IPSEC

Prevede: due tipologie di security header: AH (Autentication

Header) e ESP (Encapsulation Security Payload) con alcune funzionalità (es. autenticazione) ridondanti

due tipologie di sistemi: hosts e gateway due modalità di “incapsulamento”: transport e tunnel

È trasparente alle applicazioni Richiede una modifica dello stack TCP/IP Permette l’associazione delle chiavi a sistemi o

utenti Separa la cifratura del traffico dal meccanismo

di gestione delle chiavi (IKE)

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IPSec Security Headers

Encapsulating security payload (ESP) Authentication header (AH)

>> IP datagram security <<

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ESP Header

IP Packet Protected by ESP

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ESPTransport Mode

Tunnel Mode

Il pacchetto è cifrato a livello di Trasporto

Il pacchetto è cifrato a livello IP

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AH Header

IP Packet Protected by AH

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AHTransport Mode

Tunnel Mode

Il pacchetto è cifrato a livello di Trasporto

Il pacchetto è cifrato a livello IP

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Tunnel IPSEC

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Indirizzi IP privati

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Indirizzi privati

Alcuni blocchi di indirizzi sono riservati all’uso su inter-reti private non direttamente connesse a Internet

Gli stessi indirizzi privati possono essere riusati da più organizzazioni

Indirizzi non instradabili Un pacchetto destinato a un indirizzo

privato viene riconosciuto da un router di Internet

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Indirizzi privati

Blocchi di indirizzi privati 10.0.0.0/8 172.16.0.0/12 192.168.0.0/16

Più sottoreti di Internet possono usare questi blocchi di indirizzi, purchè non siano accessibili dall’esterno

Una VPN generalmente usa indirizzi privati per i nodi interni

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Terminologia

Stub domain: Una rete interna stub domain può essere per esempio una LAN aziendale che utilizza indirizzi IP privati, validi solo all'interno della rete locale. All'occorrenza gli host con indirizzo IP privato possono comunicare con Internet attraverso router con funzionalità NAT e PAT.

Public/Global/External network: idirizzi ottenuti da IANA

Private/Local network: indirizzi non ottenuti da IANA

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Le due sottoreti della VPN usano blocchi di indirizzi privati

R1 ed R2 hanno bisogno di due indirizzi globalmente validi per il tunneling

VPN con indirizzi privati

Internet

R2 R3

Internet

10.1.0.0/16

10.2.0.0/16

10.2.0.110.1.0.1223.190.16.1 220.128.3.2

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Indirizzi privati: vantaggi/svantaggi

Servono meno indirizzi globali Problema: gli host delle sottoreti locali

non hanno accesso a Internet Per avere accesso a Internet serve un

indirizzo IP globale Soluzione

NAT: Network Address Translation - traduzione degli indirizzi di rete

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Network Address Translation (NAT)

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NAT - Network Address Translation Associazione (mappatura) di indirizzi pubblici a

indirizzi privati Requisiti

- Singola connessione a Internet- Almeno un indirizzo IP valido

Proposto per la prima volta nel 1994 in risposta alla penuria di indirizzi IP: ad ogni istante, soltanto un sottoinsieme dei nodi della rete interna comunica verso l’esterno

Il NAT è ormai usato con molte finalità- Realizzazione di reti non visibili all’esterno- Sicurezza

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NAT

Gateway

10.0.0.1

10.0.0.2 10.0.0.3 10.0.0.4

Host A

BMRCServer

24.1.70.210

128.32.32.68

Private Network

Public Internet

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NAT statico

Associazione statica tra un indirizzo globale e uno privato

Usato quando un dispositivo deve essere accessibile dall’esterno

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NAT dinamico Associazione dinamica tra un indirizzo globale e uno

privato Il NAT ha a disposizione un pool di indirizzi globali Allo stesso indirizzo privato possono essere associati

indirizzi pubblici diversi nel tempo Scadenza binding determinata da timer Accessibilità di host interno solo se ha iniziato per

primo la comunicazione.

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NAT dinamico/1 indirizzo globale

Traduzione per i pacchetti da/verso 10.1.0.2 IP sorgente di D1: 10.1.0.2 223.190.16.1 IP destinazione di D2: 223.190.16.1 10.1.0.2 Come fa R a capire che D2 è diretto a 10.1.0.2?

Internet

R

Internet

10.1.0.2

10.1.0.1 223.190.16.1

Router NAT

D1

D2

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Percorso inverso

• Uscire dallo spazio di indirizzamento privato non è un problema• Il problema è il percorso inverso

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Problemi implementativi Tutti i pacchetti in arrivo ad R da Internet

hanno lo stesso indirizzo di destinazione (es.: 223.190.16.1)

Come distinguere la destinazione all’interno della rete locale?

D2 è la risposta a D1, quindi la destinazione reale di D2 è 10.1.0.2

Soluzione: si creano tabelle di traduzione NAT-Esistono diversi casi (le tabelle di traduzione cambiano nei seguenti casi): NAT semplice NAT multi-indirizzo NAT con mappatura delle porte (PAT) o NAT

Masquerade

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NAT semplice

Tutti i pacchetti in arrivo al router NAT hanno lo stesso IP di destinazione (un solo IP pubblico disponibile)

Le tabelle di traduzione NAT si basano sulla seguente assunzione: Se l’host interno H invia un pacchetto all’host di

Internet A allora i pacchetti provenienti da A sono diretti a H

Funziona se al più 1 host interno vuole inviare pacchetti allo stesso host globale al massimo 1 macchina locale può accedere a una stessa macchina su Internet

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Tabella NAT semplice

10.1.0.2 comunica con 225.12.3.28 10.1.0.3 comunica con 225.12.3.25

Internet

RInternet

10.1.0.2

Router NAT

225.12.3.25

225.12.3.2810.1.0.3

225.12.3.28 10.1.0.2

225.12.3.25 10.1.0.3

Provenienza Dest. host

Tabella di traduzione di R

la prima volta che R riceve un pacchetto da 10.1.0.2 per 225.12.3.28 crea l’entry (225.12.3.28, 10.1.0.2 ) nella tabella NAT Non permette l’inizio della comunicazione da parte di un Host esterno

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NAT multi-indirizzo

L’interfaccia esterna del router NAT ha più indirizzi globali associati

Gli indirizzi globali sono assegnati a rotazione come indirizzi sorgente dei pacchetti uscenti

K indirizzi globali permettono fino a K connessioni di host interni con la stessa macchina su Internet

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NAT multi-indirizzo (K=2)

10.1.0.2 e 10.1.0.4 comunicano con 225.12.3.28

10.1.0.3 comunica con 225.12.3.25

Internet

RInternet

10.1.0.2Router NAT

225.12.3.25

225.12.3.2810.1.0.3

10.1.0.4

10.1.0.1 223.190.16.1223.190.16.2

225.12.3.28 10.1.0.2

225.12.3.28 10.1.0.4

Provenienza Dest. host

Tabella di traduzione di R

IP global dest.

223.190.16.1

223.190.16.2

225.12.3.25 223.190.16.1 10.1.0.3

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NAT semplice con mappatura delle porte (PAT o NAT Masquerade) Il router NAT individua le destinazioni

(interne) dei pacchetti provenienti da Internet anche in base al protocollo di trasporto (TCP o UDP) e alle relative porte (SAP e DAP)

Usa quindi anche i numeri di porta Necessità di estendere le entry della

tabella di traduzione NAT con nuovi campi (fields)

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Mappatura delle porte

10.1.0.1 e 10.1.0.5 hanno ciascuno una connessione HTTP verso 128.10.19.20

Gli altri host hanno connessioni TCP verso altre macchine non mostrate in figura

Internet

RInternet

10.1.0.5Router NAT

128.10.19.2010.1.0.1

10.1.0.3

10.1.0.6

223.190.16.110.1.0.2

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Tabella NAT/PAT

Tabella NAT Le prime due righe corrispondono alla figura precedente Manca colonna protocollo di trasporto (TCP in tutti i

casi)

Indirizzo privato

Porta privata

Indirizzo esterno Porta esterna

Porta NAT

10.1.0.5 21023 128.10.19.20 80 14003

10.1.0.1 386 128.10.19.20 80 14010

10.1.0.6 26600 207.200.75.12 21 14012

10.1.0.3 1274 128.210.1.5 80 14007

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Tabella NAT/PAT

Il router NAT mantiene un numero di porta NAT distinto per ciascuna connessione Due host locali potrebbero scegliere lo stesso

numero di porta privata La macchina 128.10.19.20 individua le

due connessioni corrispondenti alle prime due righe della tabella precedente così:(223.190.16.1, 14003, 128.10.19.20, 80)(223.190.16.1, 14010, 128.10.19.20, 80)

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Discussione su NAT

Il NAT interagisce con i protocolli di strati superiori (TCP-UDP-ICMP)

Il NAT deve: Modificare gli header IP Modificare i numeri di porta TCP e UDP Ricalcolare i checksum (perchè gli header

cambiano) Gestire esplicitamente messaggi ICMP (es.

ping) Traduzione di numeri di porta per es. in

sessioni FTP

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Discussione su NAT

NAT altera il principio di comunicazione End-to-End Principle perchè modifica i pacchetti.

La sostituzione degli indirizzi IP/porte implica il ricalcolo del checksum

Viene usata la tabella di traduzione NAT per risalire a sorgente e destinatario

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TCP Protocol Diagram

Client Server

SYN, ACK

Packet 0:50

ACK 0:50

FIN

FIN, ACK

Source IP Address

Destination IP Address

Checksum

Sequence Number

Dest Port NumberSource Port Number

TCP Header

. . . . .

. . . . .

IP Header

. . . . .

ACK

SYN

SYN flag indicates a new TCP connection

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TCP con NAT

ServerInternet

10.0.0.3 24.1.70.210128.32.32.68

NATGateway

PROTOSADDRDADDRSPORTDPORTFLAGSCKSUM

TCP24.1.70.210128.32.32.684096080SYN0x2436

2

2. NAT gateway sees SYN flag set, adds new entry to its translation table. It then rewrites the packet using gateway’s external IP address, 24.1.70.210. Updates the packet checksum.

10.0.0.1

PROTOSADDRDADDRSPORTDPORTFLAGSCKSUM

TCP128.32.32.68 24.1.70.2108040960SYN, ACK0x8041

3

3. Server responds to SYN packet with a SYN,ACK packet. The packet is sent to the NAT gateway’s IP address.

Client Server IPAddr Port IPAddr Port NATPort 10.0.0.3 1049 128.32.32.68 80 40960 . . . .. . . . .. . .

NAT Translation Table

PROTOSADDRDADDRSPORTDPORTFLAGSCKSUM

TCP10.0.0.3128.32.32.68104980SYN0x1636

1

1. Host tries to connect to web server at 128.32.32.68. It sends out a SYN packet using its internal IP address, 10.0.0.3.

PROTOSADDRDADDRSPORTDPORTFLAGSCKSUM

TCP128.32.32.68 10.0.0.3801049SYN, ACK0x7841

4

4. NAT gateway looks in its translation table, finds a match for the source and destination addresses and ports, and rewrites the packet using the internal IP address.

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Interazione tra dispositivi NAT

R1

10.1.0.5Router NAT

10.1.0.1

10.1.0.3

10.1.0.6

192.168.1.1

192.168.1.3

Internet

Router NAT

R2

Due dispositivi NAT semplice

223.190.16.1 223.190.16.10

192.168.1.2

10.1.0.2

Rete 1Rete 2NAT semplice

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Tabelle NAT semplice R1 sostituisce il suo indirizzo 223.190.16.1 ai

pacchetti diretti verso l’esterno.

R2 sostituisce il suo indirizzo 223.192.16.10 ai pacchetti diretti verso l’esterno.

I pacchetti hanno come indirizzi sorgente e destinazione R1 ed R2

Non vi è modo di distinguere due comunicazioni tra host di Rete 1 e Host di Rete 2e quindi di comunicazione tra le 2 reti

192.168.1.1 10.1.0.??

192.168.1.1 10.1.0.??

Provenienza Internal Dest. host

Tabella di traduzione di R

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NAT multi-indirizzo

R1

10.1.0.5Router NAT

10.1.0.1

10.1.0.3

10.1.0.6

223.190.16.1223.190.16.2223.190.16.3

10.1.0.2

Rete 1

Internet

R2

223.190.16.10223.190.16.11223.190.16.12

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Tabelle di NAT multi-indirizzo

223.190.16.10 10.1.0.2

223.190.16.10 10.1.0.4

Provenienza Dest. host

Tabella di traduzione di R1

IP global dest.

223.190.16.1

223.190.16.2

223.190.16.10 223.190.16.3 10.1.0.3

223.190.16.1 192.168.1.1

223.190.16.2 192.168.1.2

Provenienza Dest. host

Tabella di traduzione di R2

IP global dest.

223.190.16.3 192.168.1.1

223.190.16.10

223.190.16.10

223.190.16.10

•Sono Possibili tutte le comunicazioni da host su Rete 1 ad Host su Rete 2

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Server Load Balancing con NAT

Un solo indirizzo IP per il server WEB NAT fa il redirect delle richieste su più server

interni distribuendo il carico (workload balancing clustering)

Offre il vantaggio di alta affidabilità

Server

Server

Server

Server

NAT

Gateway

(Virtual

Server)

Private

Intranet

Public

Internet

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Reti Load Balancing con NAT

NATGateway

Le connessioni dalla rete privata sono indirizzate selettivamente (split) a 2 diversi Service Providers

Bilanciamento di carico a livello di connessione

Private

Intranet

Service Provider 1

Service Provider 2

Network X