115
Controlli Controlli microbiologici microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime Materie prime Prodotti intermedi Prodotti intermedi semilavorati semilavorati Prodotto pronto da Prodotto pronto da consumare consumare Prodotti stagionati Prodotti stagionati

Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime

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Controlli microbiologiciControlli microbiologici

Ambienti di lavorazioneAmbienti di lavorazionePersonalePersonaleProdotti di fornituraProdotti di fornituraMaterie primeMaterie primeProdotti intermedi semilavoratiProdotti intermedi semilavoratiProdotto pronto da consumareProdotto pronto da consumareProdotti stagionatiProdotti stagionati

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Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione (1)(1)

Parametri Tolleranza

Aria

C B T Lieviti e Muffe

Prevista dagli indici di valutazione

Acqua

Germi patogeni Germi indicatori

Assenza Prevista dagli indici di valutazione

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L’impresa è tenuta a disporre verifiche periodiche

sull’idoneità dell’impianto di distribuzione dell’acqua

all’interno dello stabilimento

L’impresa è tenuta a disporre verifiche periodiche

sull’idoneità dell’impianto di distribuzione dell’acqua

all’interno dello stabilimento

Assicurare che l’acqua utilizzata dall’impresa per il proprio processo produttivo e/o per le operazioni di

lavaggio sia esente da esente da contaminazioni indesideratecontaminazioni indesiderate

FinalitàFinalità

PROCEDURA PER IL CONTROLLO DELLA POTABILITA’ DELLE

ACQUE

PROCEDURA PER IL CONTROLLO DELLA POTABILITA’ DELLE

ACQUE

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Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione (2)(2)

FINALITA': Verificare l'efficacia delle operazioni di pulizia e disinfezione a fine lavorazione e a fine giornata

Parametri Tolleranza

Attrezzature

C B T Coliformi totali E. coli

Prevista dagli indici di valutazione

Superfici

C B T Coliformi totali E. coli

Prevista dagli indici di valutazione

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Limiti critici dei valori analiticiTamponi ambientali superfici pulite

Carica microbica totale

giudizio Coliformi totali giudizio

<5x10/cm2 Soddisfacente <5/cm2 Soddisfacente

>5x10 - <1x102/cm2

Accettabile >5 - <10/cm2 Accettabile

>1x102/cm2 Non conforme >10/cm2 Non conforme

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ATTREZZATUREATTREZZATURE (Tritacarni/affettatrici) (Tritacarni/affettatrici) (n. 141 esami)(n. 141 esami)

0

10

20

30

CMT Coliformi S. aureus Salmonella

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

Coltelli/taglieri/superfici di lavoroColtelli/taglieri/superfici di lavoro(n. 136 esami)(n. 136 esami)

0

10

20

30

CMT Coliformi

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

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ATTREZZATUREATTREZZATUREPiatti/posate/tavoliPiatti/posate/tavoli

(n. 119 esami)(n. 119 esami)

0

10

20

30

CMT Coliformi

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

SUPERFICISUPERFICIPareti interne celle/frigoriferiPareti interne celle/frigoriferi

(n. 73 esami)(n. 73 esami)

0

10

20

CMT Coliformi E.coli Listeria/Salm.

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

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PersonalePersonaleFINALITA':

Verificare una corretta acquisizione di comportamenti (formazione)

Parametri Tolleranza

Mani maniglie

Staph. Aureus

E. coli

Salmonella

Prevista dagli indici di valutazione

Assenza

Limiti critici dei valori analiticiTamponi mani personale

Staphylococcus aureus

giudizio Coliformi totali giudizio

<5/cm2 Soddisfacente

>5 - <10/cm2 Accettabile

>10/cm2 Non conforme

>10/cm2 Non conforme

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Tamponi maniTamponi mani cuochi/personale di cucinacuochi/personale di cucina

(n. 328 esami)(n. 328 esami)

0

20

40

60

CMT Coliformi E. coli S. aureus

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2000

Non conformi 2000

Tamponi maniglie/rubinettiTamponi maniglie/rubinetti(n. 78 esami)(n. 78 esami)

0

10

20

30

CMT Coliformi E. coli S. aureus Salmonella

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

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Materie prime/prodotti di Materie prime/prodotti di forniturafornitura

FINALITA': Valutazione/qualifica dei fornitori

Parametri Tolleranza

Salmonella Listeria monocytogenes C B T Coliformi totali E. coli Staph. Aureus Clostridi solfito riduttori

Assenza in 25 g Prevista dagli indici di valutazione

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Limiti di contaminazione microbica Limiti di contaminazione microbica Materie prime/prodotti di fornituraMaterie prime/prodotti di fornitura

Alimento CMT Colif. totali

E. coli Strept. fecali

S. aureus

Salmo nella

Listeria m.

Anaer. S.R.

Carni bovine suine avicole tagli freschi e congelati

8x105 1x103 5x10 1x103 5x10 ass/25g 1x102

Carni porzioni fresche e congelate

1x106 5x103 1x102 5x103 1x103 ass/25g 1x102

Carni macinate e preparazioni di carne

5x106 1x104 5x102 1x104 5x102 ass/25g 1x102

Pesce intero e porzionato Fresco o congelato

5x105 1x103 5x10 1x103 5x10 ass/25g 5x10

Prodotti a base di carne crudi

5x102 5x10 1x103 1x102 ass/25g ass/25g 1x102

Frattaglie fresche e congelate

5x105 1x104 5x102 1x104 5x103 ass/25g 1x102

Vegetali surgelati 1x106 3x103 1x102 5x102 ass/25g

Farine, pane grattugiato 1x105 1x102 1x10 1x102 ass/25g ass/25g

Spezie ed erbe aromatiche

1x105 1x10 ass/g ass/25g ass/25g

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MATERIE PRIMEMATERIE PRIMECarni bovine, suine, avicoleCarni bovine, suine, avicole

(n. 268 esami)(n. 268 esami)

0

10

20

30

40 Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

Uova Salumi FormaggiUova Salumi Formaggi

(n. 60 esami)(n. 60 esami)

0

3

6

9

CMT Coliformi E.coli Salm/List S. aureus

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

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Semilavorati/prodotti finitiSemilavorati/prodotti finiti

FINALITA': Verificare la qualità e l'igiene delle lavorazioni

Parametri Tolleranza Salmonella Listeria monocytogenes C B T Coliformi totali E. coli Staph. Aureus Clostridi solfito riduttori

Assenza in 25 g Prevista dagli indici di valutazione

SEMILAVORATISEMILAVORATI

(n. 195 esami)(n. 195 esami)

0

3

6

9

12

15

18

21

24

CMT Coliformi E.coli Salmonella S.aureus

Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

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SEMILAVORATISEMILAVORATIVerdura cruda lavataVerdura cruda lavata

(n. 136 esami)(n. 136 esami)

0

3

6

9

12

15

18

21Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

PRODOTTI FINITIPRODOTTI FINITIPrimi piatti Primi piatti

(n. 271 esami)(n. 271 esami)

0

5

10

15

20

25

30Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

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PRODOTTI FINITIPRODOTTI FINITISecondi piatti caldi Secondi piatti caldi

(n. 474 esami)(n. 474 esami)

0

10

20

30

40

50Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

PRODOTTI FINITIPRODOTTI FINITISecondi piatti freddiSecondi piatti freddi

(n. 52 esami)(n. 52 esami)

0

3

6Conformi 1999

Non conformi 1999

Conformi 2000

Non conformi 2000

Conformi 2001

Non conformi 2001

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PRODOTTI FINITIPRODOTTI FINITIContorni cottiContorni cotti

(n. 102 esami)(n. 102 esami)

0

3

6

9

12

15

18

21 Conformi 2001

Non conformi 2001

PRODOTTI FINITIPRODOTTI FINITIContorni crudiContorni crudi

(n. 103 esami)(n. 103 esami)

0

3

6

9

12

15

18 Conformi 2001

Non conformi 2001

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sono strumento di VERIFICA servono per valutare l’efficacia di un

piano già impostato ed attivo esiti sfavorevoli sul prodotto finito ci

dicono solo che il piano di autocontrollo non funziona o deve essere rivisto

Il piano di autocontrollo perde la funzione preventiva se:

Il numero di analisi non dice nulla sulla bontà di un

piano di autocontrollo

Il numero di analisi non dice nulla sulla bontà di un

piano di autocontrollo

in numero fisso, indipendentemente dai risultati

fatte a caso, senza programmazione

…il piano è impostato sulle analisi

Le analisi sono stabilite in base al costo, non alle necessità

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non vengono fissati i limiti che faranno scattare azioni correttive

esiti delle analisi, anche se sfavorevoli, archiviati senza alcun provvedimento

Il piano di autocontrollo perde la funzione preventiva se:

In alcune tipologie produttive, è palese l’inattendibilità delle analisi quando sono del tutto assenti esiti sfavorevoli

l’autocontrollo diventa uno strumento utile a nascondere i problemi, non a prevenirli

...gli esiti delle analisi sono tutti favorevoli

...privo di limiti critici di accettabilità e/o di azioni correttive

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IL CORRETTO CAMPIONAMENTO DEGLI

ALIMENTI

Il prelievo del campione per accertamenti microbiologici

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ISO 7218:1996

Locali

Espressione dei risultati

CampionameCampionamentonto

Apparecchiature

Terreni e reagenti

Attrezzature

Personale

Analisi

Dati analitici affidabili

Microbiologia dei prodotti alimentari e degli alimenti ad

uso zootecnico –

Regole generali per gli esami microbiologici

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FATTORI CHE INFLUENZANO IL DATO ANALITICO

• Campionamento

• Trasporto del

campione

• Preparazione e

analisi del campione

Piano MezziProcessi

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FATTORI CHE INFLUENZANO IL DATO ANALITICO

Piano di campionamento

Piano di trasporto

Piano di analisi

Processo di campiona-

mento

Trasporto del cam-

pione

Processo di analisi

Strumenti di campionamento

Mezzi di trasporto

MaterialiStrumentazione

Operatori

RISULTATO ANALITICO

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CAMPIONE PRELEVATONON SUFFICIENTEMENTE RAPPRESENTATIVODELL’INTERA PARTITA

DURANTE QUESTA FASE

SI POSSONO VERIFICARE

INQUINAMENTI

RECIPIENTI EDUTENSILI

NON STERILI

OPERATOREFONTE DI

CONTAMINAZIONE

CAMPIONAMENTO 

PRIMA FASE ESAME ANALITICO

CONDIZIONA L’ESITO DELL’ANALISI

• Piano Cosa, dove, perché, come e quanto

• Processo di campionamento Addestramento del personale

• Mezzi di campionamento Strumentazione

CAMPIONAMENTO

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Il Campione deve essere rappresentativo

Il campione è parte determinante nell’influenzare il risultato analitico

Nessuna regola standardizzata può in ogni caso prendere il posto del buon senso e dell’esperienza degli operatori

Campionamento Corretto = Corretto risultato

Un corretto campionamento eseguito sul campo e’ essenziale per ottenere risultati affidabili nelle successive fasi analitiche

Un corretto campionamento, incluso il trasporto e un’adeguata preparazione del campione determinano l’accuratezza dei risultati analitici

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E

E

E

E

Alimento (Partita - lotto)

Campione

Trasporto

Laboratorio

Preparazione

Analisi Risultato

EE

•Scopo principale di un programma di campionamento non è quello di SCARTARE

ma di PREVENIRE

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come potrà/dovrà essere valutato un risultato positivo,negativo o numerico?

quali informazioni potrà fornire l’analisi sulla situazione igienico-sanitaria del prodotto o del processo di fabbricazione?

come potrà/dovrà essere interpretato il risultato delle determinazioni richieste?

come sarà espresso il risultato in base alla richiesta: qualitativo o quantitativo?

E’ bene domandarsi:

Prima di accingersi al campionamento

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I dati ricavati dall’analisi del campione forniranno le

informazioni attese?

Per esempio su:

• locali e attrezzature

- Corretta impostazione e corretta esecuzione del programma di

sanificazione

• processo

- Igiene della lavorazione (numerazione germi indicatori d’igiene)

• prodotto

- Possibile causa di tossinfezione o intossicazione (presenza di patogeni, tossine, sostanze

tossiche)

- Stato n di conservazione (pH, ABVT)

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Campionamento - Precondizioni

Conoscenza del processo analitico generale e sua applicazione per la risoluzione dello specifico problema

Conoscenza della distribuzione della concentrazione dell’analita all’interno della derrata

Conoscenza del grado di omogeneità del materiale oggetto di studio

Conoscenza dell’errore potenziale di campionamento

Conoscenza delle strutture coinvolte nella procedura

Esistenza di procedure operative standard (POS) in cui siano dettagliatamente descritte le fasi del campionamento

Disponibilità delle POS per gli operatori addetti al campionamento

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Fattori determinanti lo sviluppo di un piano di

campionamento

• Tipo di derrata• Limiti soglia di accettabilità• Grandezza del campione

prelevato• Preparazione del campione• Disponibilità di metodi di analisi

quantitativi• Valutazione dei tempi di risposta • Scelta dei punti di

campionamento (campo, navi, ecc.)

• Valutazione dell’accettabilità del rischio del produttore

• Valutazione dell’accettabilità del rischio del consumatore

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In base alle

informazioni che si vogliono ottenere

Scelta della matrice da campionare

Determina zioni analitiche da richiedere

Può il laboratorio decidere, in autonomia, di effettuare determinazioni aggiuntive a quelle richieste dall’organo prelevatore?

DEFINIRE UN PROTOCOLLO OPERATIVO PER OGNI TIPO DI CAMPIONAMENTO TENENDO CONTO DELLA FINALITA’ DEL CAMPIONAMENTO, DELLA SITUAZIONE DI CAMPIONAMENTO (casuale, sistematica, sequenziale), DEL GRADO DI RISCHIO ALIMENTARE (campionamento a 2 o a 3 classi), DELLA MATRICE (matrici deperibili e non), DELLA TIPOLOGIA DI ANALISI DI LABORATORIO, DELLE DIMENSIONI DEL LOTTO etc.

Prima di accingersi ad effettuare un campionamento...

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Motivo del campionamento

CONTROLLO RISPONDENZAEVENTUALI STANDARDS

CONTROLLO DELLOSTATO IGIENICO

RICERCA SPECIFICA DISOSTANZE TOSSICHE,

ALLERGIZZANTIGERMI PATOGENI E/O LORO

TOSSINE

CONTROLLO STATO DICONSERVAZIONE

CONTROLLO SANITARIOCONTROLLO SANITARIO

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Campionamento matrice da esaminare = prima fase di verifica del rispetto dei

criteri di

salubrità igiene qualità

di un prodotto alimentare

destinato

all’uomo agli animali allevati per la produzione di alimenti

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Alcune definizioni …

CAMPIONE

FRAZIONE DI UN LOTTO CHE VIENE PRELEVATA E TRASPORTATA

AL LABORATORIO DI PROVA

LOTTO/PARTITA

LOTTO DI PRODUZIONE = FRAZIONE OMOGENEA DI UNA PRODUZIONE - IN QUANTITA’ DEFINITA - PROVENIENTE DA UNA LAVORAZIONE EFFETTUATA NELLE STESSE CONDIZIONI OPERATIVE SENZA INTERRUZIONE E/O SOSPENSIONI (impiegando le stesse materie prime, gli stessi operatori, gli stessi macchinari … )

– SPESSO IL LOTTO SI IDENTIFICA CON LA PRODUZIONE DI UNA GIORNATA; TALE INTERPRETAZIONE NON SEMPRE E’ CORRETTA –

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ALIQUOTA

FRAZIONE RAPPRESENTATIVA DEL FRAZIONE RAPPRESENTATIVA DEL CAMPIONECAMPIONE  CIASCUNA DELLE PARTI EQUIVALENTI CIASCUNA DELLE PARTI EQUIVALENTI IN CUI DEVE ESSERE SUDDIVISO IL IN CUI DEVE ESSERE SUDDIVISO IL CAMPIONECAMPIONE

OGNI ALIQUOTA DEVE ESSERE SIGILLATA PREFERIBILMENTE CON PIOMBI

DESTINAZIONE DELLE ALIQUOTE

DETENTORE O DETENTORE/PRODUTTORE (N.1)

LABORATORIO DI PROVA (N.3 – UNA PER LA PROVA DI LABORATORIO, UNA DA CONSERVARE PER L’EVENTUALE REVISIONE O RIPETIZIONE DI ANALISI, UNA DA CONSERVARE A DISPOSIZIONE DELL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA)   PRODUTTORE (EVENTUALE V ALIQUOTA – PUO’ ESSERE CONSEGNATA AL LABORATORIO AFFINCHE’ LA CONSERVI IN IDONEE CONDIZIONI)

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Alcune definizioni …

UNITA’ CAMPIONARIA (U.C.)

UNITA’ ELEMENTARE DEL CAMPIONEUNITA’ ELEMENTARE DEL CAMPIONE

UNA O PIU’ U.C. VANNO A COSTITUIRE UN’ALIQUOTA 

NORMATIVE DI SETTORE PREVEDONO TALVOLTA CHE LE DETERMINAZIONI ANALITICHE SIANO EFFETTUATE SU UN NUMERO MINIMO DI U.C.

(Es. PRODOTTI IN USCITA DALLO STABILIMENTO DI TRASFORMAZIONE = N.5 O N.9 U.C.)

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Campionamento microbiologico

Il campionamento deve tenere conto della peculiarità dell’analita:

A. Biovariabilità della popolazione microbicaB. Distribuzione eterogenea dell’analita

C. Incostanza del comportamento

biologico (Germi stressati)

D. La matrice alimentare è un substrato di

“esseri viventi” che entrano in competizione

tra loro

E. I germi saprofiti ostacolano lo sviluppo dei

germi patogeni

F. In un prodotto pastorizzato/sterilizzato un

microrganismo patogeno si moltiplica con

maggior facilità

o.

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Page 38: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime

Come effettuare il campionamento?

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Modalità di campionamento

Quanto più piccolo è l'errore standard, tanto più attendibile è il valore statistico calcolato

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Accuratezza

Precisione

INCERTEZZA DI INCERTEZZA DI MISURAMISURA

INCERTEZZA DI INCERTEZZA DI MISURAMISURA

Page 41: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime

, ....

Page 42: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime
Page 43: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime
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Campionamento Randomizzato

Uno dei più diffusi piani di campionamento è il 105 D Military Standard USA

Tre fattori sono presi in considerazione:

1.La dimensione della partita o lotto (N)

2.Il Livello di Qualità Accettabile (AQL)

3.Il Grado di Severità del C.Q.

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Grado di Severità del C.Q.

Il Piano di Campionamento Randomizzato si divide in 3 Gruppi (I, II, III) a seconda della severità richiesta. Il Gruppo I è destinato ai

prodotti di scarsa importanza, dove è richiesto un basso livello di qualità. Il Gruppo III riguarda i prodotti

dove è richiesta un’alta qualità (Es.:infanzia, farm.)

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Livello di Qualità Accettabile (AQL)

Il valore di AQL è il numero massimo di unita’ difettose (%) che consente ancora al lotto/partita di essere accettato.

I lotti/partite saranno accettati quando la media delle unità difettose non sarà superiore al valore di AQL fissato

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Lettere codificate in base a Partita/Lotto/Severità

Partita/Lotto

da 2 ad 8

da 9 a 15

da 16 a 25

da 26 a 50

da 51 a 90

da 91 a 150

Grado di severità

I II III

A A B

A B C

B C D

C D E

C E F

D F G

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Livelli di Qualità Accettabile

Impiego Tabelle 105 D M.S.

• Se il quantitativo richiesto di campione in Tabella uguaglia o supera le dimensioni della partita/lotto, ispezionare il 100%.

• Ac: Numero accettabile

• Re: Numero non accettabile (respingere)

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Perché faccio un campionamento?

Ottengo un dato

Va spalmato sull’intera popolazione!

Deve quindi avere un

significato statistico

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QUANTITA’ DEI CAMPIONI DA

PRELEVARE

QUANTITA’ INTESA COME PESO DELL’UNITA’ CAMPIONARIA:

 IN FUNZIONE DELLE DETERMINAZIONI ANALITICHE CHE VENGONO RICHIESTE.

  SULL’ESPERIENZA

CI SI BASERA’

SULLA NORMATIVA

 

  SUI SUGGERIMENTI DEL LABORATORIO

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Quanti campioni devo prelevare?

L: intervallo di confidenza (precisione)

DS: deviazione standard =

n: numero campioni

)1( pp n

DStL

2

L

DStn

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Non posso rispondere se prima non mi chiedo:Quale è il livello di non conformi che voglio essere in grado di rilevare?

Quale è il grado di certezza (errore) che voglio?

Quale è la grandezza della popolazione?

No varianza?

Spesso è logico aspettarsi una percentuale di non conformi. Più alta è la percentuale attesa, minore è la numerosità campionaria per rilevare almeno un caso di positivi.

Grado di certezza = margine di errore. Devo stabilire prima il livello di confidenza. Generalmente è del 95%.

La numerosità campionaria va dimensionata in funzione della consistenza della popolazione.

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Il criterio nell’uso della grandezza del lotto/partita si basa su anche considerazioni economiche.

Il motivo è che questo comporta tanti più severi effetti sul fornitore per una BUONA partita che gli viene rifiutata, quanto più la partita è grande.Così pure per l’acquirente è tanto più negativo accettare una CATTIVA partita, quanto più la partita è grande.

Per queste ragioni, il numero di campioni (n) aumenterà con l’aumentare della partita/lotto (N).

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Supponiamo di avere 20 campioni e che me aspetto 5 positivi.

Se estraggo un campione a caso, la probabilità che sia positivo = 5/20 = 0.25 = p

E la probabilità che sia negativo = 15/20= 0.75 = 1-pAmmettiamo che il primo sia negativo e ne prendo un altro. la probabilità che sia negativo = 14/19 = 0.737

La probabilità di 2 soggetti negativi = 0.75 x 0.737 = 0.55

ESEMPIO

Se ne prendo un terzo, la probabilità che sia negativo = 13/18 = 0.722 e la probabilità che i 3 siano negativi = 0.75 x 0.737 x 0.722 = 0.399

Se consideriamo la successione di estrarre 8

campioni negativi, la probabilità = 15/20 x 14/19 x

13/18 x 12/17 x 11/16 x 10/15 x 9/14 x 8/13=

0.051 = 5 % e la p di avere almeno un campione

positivo = 95 %

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2

111

1 dNkn d

Numerosità campionaria per dire con un dato livello di confidenza che la popolazione è esente da positivi (o non conformi) se tutti i campioni risultano positivi

n =numerosità campionaria che vogliamo

k =livello di confidenza = 0,95

d =numero di soggetti che si suppone positivi = 5

N =consistenza della popolazione = 20

2

152095.011 5

1

n

n =8

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n = numerosità campionaria che vogliamo

k = livello di confidenza

d = numero di soggetti che si suppone positivi

N = consistenza della popolazione

2

111

1 nNkd n

nd

nN

dd

N

nk

21

11

21

11

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PER AVERE UN CAMPIONE

RAPPRESENTATIVO DELL’INTERA

PARTITA OVE NON PREVISTO DALLE

NORMATIVE

PRELEVARE UN NUMERO DI

CONFEZIONI, O PORZIONI DI ESSE,

PARI ALLA DEL NUMERO TOTALE

DI CONFEZIONI CHE COSTITUISCONO

L’INTERA PARTITA E COMUNQUE NON

MENO DI 3

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DM 23 dicembre 2000 del 9 febbraio 2001 - Recepimento Dir 98/53/CE

Metodi per il prelievo di campioni e metodi di analisi per il controllo ufficiale dei tenori

massimi di taluni contaminanti

Aflatossine

Prodotto Peso partita (t)

Peso o numero partita

Numero campioni

elementari

Peso campione

globale (kg) 15 15-30 t 100 30 Fichi secchi e

altra frutta secca

< 15 - 10 – 100 * 30

500 100 t 100 30 > 125 e <

500 5

sottopartite 100 30

15 e 125

25 t 100 30

Arachidi, pistacchi, noci del Brasile e altra frutta a guscio

< 15 - 10 – 100 * 30 1500 500 t 100 30

> 30 e < 1500

3 sottopartite

100 30

50 e 300

100 t 100 30

Cereali

< 50 - 10 – 100 * 1 – 10 * in funzione del peso della partita

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Peso della partita (t)

Numero di campioni

0.1 10 > 0.1 - 0.2 15 > 0.2 - 0.5 20 > 0.5 - 1.0 30 > 1.0 - 2.0 40 > 2.0 - 5.0 60 > 5.0 - 10.0 80 > 10.0 - 15.0 100

100

200

500

1000

2000

4000

6500

10000

Come campionare lotti in sacchi, scatole, confezioni?

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ESEMPIO: PRELIEVO DI FORMAGGIO AI SENSI DPR 54/97 ALL’USCITA DALLO STABILIMENTO n = 5

 DEVONO ESSERE ALLESTITE ALIQUOTE EQUIVALENTI DALLO STESSO LOTTO

 

ALIQUOTA

FORMA

U. C.

CAMPIONARE UNA FORMA PER OGNI U.C. DA ALLESTIRE

PER OGNI U.C. VA UTILIZZATO UN INVOLUCRO STERILE

A4  

A3  

A2  

A1  

1 5432

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ESEMPIO ANALOGO POTREBBE ESSERE CONSIDERATO IL CAMPIONAMENTO DI LATTE IN POLVERE PER RICERCA SALMONELLA IN CONFEZIONI DELLO STESSO LOTTO ALL’USCITA DALLO STABILIMENTO (5 U.C. DPR 54/97)

ATTENZIONE! IN QUESTO CASO NON SI PUO’ PROCEDERE ALL’APERTURA DELLE CONFEZIONI PERCHE’ SI PROVOCHEREBBE UNA REIDRATAZIONE DEL PRODOTTO CON CONSEGUENZE SULLE RICERCHE MICROBIOLOGICHE

…..QUINDI SI PROCEDE AL CAMPIONAMENTO DI CONFEZIONI INTEGRE: 5 CONFEZIONI DELLO STESSO LOTTO PER OGNI ALIQUOTA … MA ATTENZIONE: ALIQUOTE EQUIVALENTI? … IDEM PER RICERCA DI ISTAMINA DA SCATOLAME (9 u.c. per aliquota)

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Come campionare lotti in sacchi, scatole, confezioni

Frequenza di campionamento (FC):

Esempio: tipo di campione = sacchetti di pistacchi

205.03

3.0100

FC

100 0.3

3 0.5

FC: N. di imballaggi singoli che separano il prelievo di 2

campioni elementari

FC=Peso del lotto (kg) x Peso del campione incrementale (kg)

Peso del campione aggregato (kg) x Peso della singola unità (kg)

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DM 23 luglio 2003 - GU 240 15.10.2003 - Recepimento Dir 2002/69/CE

Metodi di campionamento e d’analisi per il controllo ufficiale di diossine e la determinazione

di PCB diossina simili nei prodotti alimentari

•Latte e oli (omogenei): bastano 3 campioni elementari per partita

•uova: 12 uova. Se partite sfuse o formate da confezioni singole, vedi tabella

Peso partita (kg) N. minimo di campioni elementari

< 60 3 Da 60 a 500 5 > 500 10

N. confezioni o unità della partita

N. minimo di confezioni o unità da prelevare per aliquota

Da 1 a 25 1 Da 26 a 100 5% con min 2 > 100 5% fino a max 10

Page 65: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime

DM 23 luglio 2003- GU 23.09.2003 - Attuazione Dir

2002/63/CE

Campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari di

origine vegetale e animale

Incidenza di residui conformi nella partita

Numero minimo di campioni (N0) richiesto per rilevare nella partita un residuo non

conforme con una probabilità del:

% 90 % 95 % 99 % 90 1 - 2 80 - 2 3 70 2 3 4 60 3 4 5 50 4 5 7 40 5 6 9 35 6 7 11 30 7 9 13 25 9 11 17 20 11 14 21 15 15 19 29 10 22 29 44 5 45 59 90 1 231 299 459 0.5 460 598 919 0.1 2301 2995 4603

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La tabella presuppone un campionamento casuale

Se il N. di campioni elementari è superiore al 10% circa delle unità di cui si compone

l’intera partita, usare la formula:

N: numero di campioni elementari da prelevare

n0: numero dei campioni elementari indicati nella tabella

N: numero di unità della partita atto a formare un campione elementare

Per probabilità esatte o alternative, o un’incidenza di non conformi nella partita, usare:

Nnn

n1

1 0

0

nip 11

p: probabilità; i: incidenza di non conformi; n: n. campioni

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Numero/grandezza del campione

1

3

5

310

20

5

1

4

3

Aflatossine BG in pistacchi

100 kg

5,8

Pasta di salsiccia (di origine diversa) in cui sospetto la presenza di salmonella del 25% ad

un livello di confidenza pari al 95%.

Faccio 6 prelievi

Sono tutti negativi. Posso essere tranquillo??

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d

dN

nk

21

11

86.0

215

20

611

5

k

Se faccio 7 prelievi?

91.0

215

20

611

5

k

Non è un campionamento corretto!!

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Con 7 prelievi, k = 0.91 < 0.95

8

2

111

1

dNkn d

E se proprio questo fosse

positivo?

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E le modalità di prelievo?

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Prelievo del campione

Voglio fare un prelievo da una forma di formaggio per la ricerca di Aw e Listeria

monocytoges

Dove faccio il prelievo?

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Aw = 0.93

Aw = 0.85

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Microrganismo Temperatura pH Aw Min. Opt. Max. Min. Opt. Max. Min. Opt. Max.

Salmonella spp.

5.2 35-43 46.2 3.8 7.0-7.5 9.5 0.94 0.99 >0.99

Clostridium botulinum A e B

10 – 50 4.7 - 9 >0.93

Non proteolytic B

5 ? - - NRc

E

3.3 15-30 - - >0.965

F

4 ? - - NRc

Staphylococcus aureus 7 37 48 4.0 6.0-7.0 10 0.83 (0.9)

0.98 >0.99

Campylobacter jejuni

32 42-43 45 4.9 6.5-7.5 ca9 >0.987 0.997 -

Yersinia enterocolitica -1.3 25-37 42 4.2 7.2 9.6 - - 5% NaCl

Listeria monocytogenes

-0.4 37 45 4.39 7.0 9.4 0.92 - -

Vibrio cholerae O1

10 37 43 5.0 7.6 9.6 0.970 0.984 0.998

Vibrio parahaemolyticus

5 37 43 4.8 7.8-8.6 11 0.940 0.981 0.996

Clostridium perfringens 4 43-47 50 5.5-5.8 7.2 8.0-9.0 0.97 0.95-0.96

0.93

Bacillus cereus

4 30-40 55 5.0 6.0-7.0 8.8 0.93 - -

Escherichia coli

ca 7-8 35-40 ca 44-46

4.4 6-7 9.0 0.95 0.995 -

Growth Factors For Selected Bacteria

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Voglio fare un prelievo da un salame per la ricerca di

rancidità, Aw e pH

Dove faccio il prelievo?

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Faccio un prelievo per verificare che il mio miscelatore (produzione di

mangime per auto consumo aziendale) funzioni bene (miscela bene)

Come faccio il prelievo?

Page 76: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime

OK!

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Occorre usare strumenti idonei (esempio: cucchiai, ramaioli,

forchette, coltelli, sonde)

ISO 950 (cereali - campionamento in grani)

ISO 951 (leguminose in sacchi - campionamento)

ISO 1839 (tè - campionamento)

FIL 50C (latte e prodotti lattiero caseari, metodi di campionamento)

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Mezzi di campionamento

- LOCALI ADATTI (NON VENTILATI,CON SUPERFICI LAVABILI ETC.)

- UTENSILI STERILI (CUCCHIAI, PINZE, SONDE STERILI USA E GETTA O IN ACCIAIO DA RISTERILIZZARE TRA UN’OPERAZIONE E L’ALTRA IN AUTOCLAVE O ALLA FIAMMA)

- CONTENITORI STERILI (DI VETRO O DI PLASTICA PER ALIMENTI)

 IL CAMPIONE VA CONFEZIONATO E SIGILLATOAL FINE DI GARANTIRE CHE NON SI VERIFICHINO MANOMISSIONI  

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Confezionamento del campione

La non corretta manipolazione può alterare l’esito analitico

Inquinamento massivo (strumenti, operatori, …)

Cross contaminazioni (es. piombo)

Corpi estranei

Esempi

Operatore

Contenitori inadeguati

Contenitori pervi

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Il trasporto rappresenta una notevole fonte di incertezza

Esempi Esami microbiologici

Latte

Shelf life (ABVT, N. perossidi)

Il campione deve essere conservato nelle stesse condizioni in cui era al momento del

prelievo

Velocità di trasporto

Trasporto

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PIANO DI TRASPORTO Approntare una procedura operativa standard (POS) per

tutte le fasi che vanno dal prelievo del campione al suo

arrivo in laboratorio

E’ la contestazione più frequente da parte dei periti

TRASPORTO ISO 7218:1996

Il campione non deve essere danneggiato o modificato

Confezionamento:Contenitori steriliImballaggi chiusi Temperatura:

Prodotti stabili: t.a.Prodotti congelati e surgelati:

<18°CProdotti freschi, refrigerati,

stabilialterati: 0 – 4°CProdotti della pesca: 0 – 2°C

Tempo:+ rapidamente

possibile

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ISO 7218:1996

RICEVIMENTO

Verificare • l’idoneità del campione (condizioni e quantità)• la congruenza con la descrizione fatta nel Verbale di prelievo• la temperatura di arrivo

RIFIUTARE I RIFIUTARE I campionamento campionamento

CHE NON RISPETTANO CHE NON RISPETTANO

QUESTI REQUISITI!!!QUESTI REQUISITI!!!

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Accettazione

Conservazione

Omogeneizzazione

Analisi

E

Incertezza estesa

√12+22+32+42+52

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Campionamento e preparazione del campione

Il campionamento e la preparazione del campione determinano la accuratezza dei risultati analitici in quanto gli errori analitici possono essere notevolmente ridotti durante il prelievo del campione e la preparazione del campione piuttosto che durante le fasi successive

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Preparazione del campione: fonti di errore

RAPPRESENTATIVITA’

• Omogeneità della granulometria

• Dimensioni delle parti

(La varianza può essere ridotta o aumentando la grandezza dell’aliquota o aumentando il grado di macinazione con un conseguente aumento del numero di particelle per unità di massa)

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LOTTO CAMPIONE SOTTOCAMPIONE ANALISI

Errore dicampionamento

Errore disottocampionamento

Errore dianalisi

ERRORE TOTALE

TIPI DI ERRORI CONNESSI CON LA FILIERA ANALITICA

100

90

80

70

60

50

40

30

20

100 10 20 30 40 50 60 70 80

Campionamento (kg 21,8)

Sottocampionamento (g 1100)

Analisi (2 aliquote)

Concentrazione di aflatossine nella partita (p.p.b.)

Coe

ffici

ente

di v

aria

bilit

à (%

)

Coefficiente di variabilità connesso alle fasi dicampionamento, sottocampionamento ed analisi delprogramma di indagine sul contenuto in aflatossine

dei semi di arachide.

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Variabilità totale (caso arachidi sgusciate non tostate

Livello guida di AFL = 5 ppb)

Totale

203.8103.85 kg

Analisi43.64.8TLC

125.4

72.2

92.7

185.5

CV %

39.320 kg

Preparazione del

campione

13100 g

2120 kgCampionamento

86.05 kg

FaseVarianzaGrandezza del

campione

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ERRORI PIU’ FREQUENTI NELLE FASI DI CAMPIONAMENTO E

TRASPORTO

• VERBALE SIGILLATO TRA IL CONTENITORE DELL’UNITA’ CAMPIONARIA E L’INVOLUCRO ESTERNO DELL’ALIQUOTA PIOMBATA

•  ASSENZA DELL’ESATTA INDICAZIONE DELLA NATURA DELLA MERCE

•  CONFUSIONE TRA ALIQUOTA E UNITA’ CAMPIONARIA

•  NON C’E’ CORRISPONDENZA TRA N. DI CARTELLINO E N. DI VERBALE

•   RICHIESTA DI ESAMI ANALITICI INADEGUATI (ES. IDENTIFICAZIONE DI SPECIE ZOOLOGICA IN UN FORMAGGIO “PECORINO” IN CUI NON SI DICHIARA IL TIPO DI LATTE IMPIEGATO”

•  RICHIESTA DI ESAMI APPROSSIMATIVA: SE CONFORME, QUANDO MANCA L’ETICHETTA - SE REGOLAMENTARE, QUNDO NON CI SONO NORME

•  RICHIESTA DI ANALISI IRRIPETIBILE QUANDO NON SUSSISTANO LE CONDIZIONI

• CONFUSIONE TRA RIPETIZIONE DI ANALISI E REVISIONE

•  ERRORI SUL N. DI ALIQUOTE CAMPIONATE O DA LASCIARE IN LABORATORIO

• CONFUSIONE SUL CORRETTO UTILIZZO DEI CAMPIONI IN CONTRADDITTORIO

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ISO 7218:1996

STOCCAGGIO

Entro il tempo max di conservazione

Prodotti stabili

Prodotti congelati e

surgelati

Prodotti freschi,

refrigerati,

stabili alterati

Prodotti della

pesca

ANALISI

t.a.

<18°C

0 – 4°C

0 – 2°C

Entro 24 h(è possibile il congelamento ma va dichiarato sul Rapporto di prova)

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ISO 7218:1996

ALIQUOTA PER LA PROVA

Proteggere il campione:

• Cappa a flusso laminare

• Disinfezione del contenitore

• Strumenti sterili• Identificazione

univoca

Proteggere l’operatore:

• Cappe di sicurezza

• DPI

ALIENARE IL CAMPIONE DOPO L’ESITO ANALITICO

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CALCOLO RISULTATOCALCOLO RISULTATO ((ISO 7218:1996 – Amd 1:2001ISO 7218:1996 – Amd 1:2001))

V(n1 + 0.1 n2) d

CN =

C = somma delle colonie nelle piastre considerate (almeno 1 con 15 colonie)

V = volume dell’inoculo in ml seminato in ogni piastra

n1 = n° delle piastre considerate per la prima diluizione presa in esame

n2 = n° delle piastre considerate per la seconda diluizione presa in esame

d = fattore di diluizione corrispondente alla prima diluizione

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EsempioEsempio

1 (2 + 0,1 · 2) 10-2

422N =

2,2 · 10-2

422

215168 25 14

10-2 10-3

= 19182=

N = 19.000 oppure 1,9 x 104

V(n1 + 0.1 n2) d

C =

LIMITI DI CONFIDENZACaso generale

B1.92B

+1.96V

CB+ 1

d

Dove B =

Page 93: Controlli microbiologici Ambienti di lavorazione Ambienti di lavorazione Personale Personale Prodotti di fornitura Prodotti di fornitura Materie prime

EsempioEsempio

215168 25 14

10-2 10-3

V(n1 + 0.1 n2) d

422

=2.2

1.92

2.2

+1.96V42

2

2.2

±1

10-2

2.2 =

21.000 UFC

17.000 UFC

N = 19.000 UFC

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APPLICAZIONE  

AL FINE DELLA VALIDITA’ 

DI TUTTA LA PROCEDURA 

DI CONTROLLO ANALITICO SUCCESSIVA

BUONE PRATICHE DI

CAMPIONAMENTO 

INDISPENSABILI

         

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Personale dotato di idonei mezzi di protezione individualeAttrezzature idonee per evitare contaminazione dei campioni

Singole aliquote di almeno 500 g o mL

Indicare sul verbale le modalità di prelievo per evitare contaminazioni

Mangimi liquidi in contenitori con doppio tappo o chiusura ermetica

Mangimi solidi in idonee buste di cartone rinforzato

Non idonei campionamenti in sacchetti di plastica

Sigilli inviolabili con contrassegno ASL o organismo di prelievo

Campioni confezionati ai sensi di legge

Omogeneità tra le aliquote e perfetta conservazione del campione

BUONE PRATICHE DI CAMPIONAMENTO

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Addestramento del Personale

Il responsabile delle operazioni di campionamento deve prevedere un piano di

addestramento del personale coinvolto

Cosa occorre:

La volontà di farloPreparazione, pazienza,

perseveranzaAudiovisivi di introduzione

alla microbiologiaMateriale dimostrativo per

igiene ambientaleSerie di mezzi di prelievo

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Addestramento del Personale

Cosa fare:

o Fornire conoscenze di base di

microbiologia

o Chiarire i motivi del campionamento in

generale e dei casi specifici in

particolare

o Dimostrare praticamente l’influenza

del campionamento sul risultato

analitico

o Dimostrare come eliminare la

variabilità dell’operatore

o Far comprendere l’importanza di un

corretto trasporto

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Addestramento del Personale

Cosa fare:

o Eseguire praticamente il

campionamento con metodi

standardizzati.

o Far comprendere e compilare i

moduli di prelievo.

o Addestrare sul campo.

o Verificare periodicamente

l’attività degli operatori.

o Apportare eventuali correttivi.

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Chi è interessato al corretto campionamento ?

Settore Agro-alimentare Comparto lattiero-caseario Comparto mangimistico Comparto bevande Settore Farmaceutico, Cosmetico Acque, acque di scarico Settore Chimico, Petrol-chimico Università, Scuole Forze Armate Enti di Controllo

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IL CAMPIONAMENTO DA PARTE DI UN ORGANO UFFICIALE DOVREBBE

SEMPRE EFFETTUARSI ALL’INTERNO DI UNA VISITA ISPETTIVA

 

         

IMPORTANZA DELLE

CHECK LISTIMPORTANZA DELLE

CHECK LIST

fanno seguire un ordine logico

consentono di non dimenticare nulla

vanno modulate sulla tipologia di ispezione

possono essere personalizzate e riadeguate

PRO MEMORIA

•Ispezioni ufficiali

•Ispezioni interne

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Un piano di campionamento alimenti è fondato su:

grado di rischio alimentare

rigorosità del campionamento

Piano di campionamento a 2 classi Piano di campionamento a 2 classi rischio rischio elevato elevato

• Piano di campionamento a 3 Piano di campionamento a 3 classi classi rischio non elevatorischio non elevato

•Piano di campionamento a 2 classi Piano di campionamento a 2 classi accettabile - inaccettabileaccettabile - inaccettabilec sempre uguale a 0c sempre uguale a 0Per avere un risultato accettabile tutte Per avere un risultato accettabile tutte le u.c. devono rientrare nel limite le u.c. devono rientrare nel limite prestabilito prestabilito

•Piano di campionamento a 3 classiPiano di campionamento a 3 classisoddisfacente - accettabile – soddisfacente - accettabile – inaccettabileinaccettabilec = tanto più elevato quanto più basso c = tanto più elevato quanto più basso sarà il rischio sarà il rischio

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CAMPIONE CONOSCITIVO = piani di monitoraggio che prevedono una sola aliquota

CAMPIONE UFFICIALE = SEMPRE

L’Organo di controllo effettua esclusivamente prelievi ufficiali

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     Nell’espletamento delle normali funzioni ispettive di controllo e di vigilanza, il

campionamento è sempre

UN PRELIEVO UFFICIALE 

    Il diritto alla difesa deve essere rispettato:

CCampionare in 4/5 aliquote

CCampionare 1 aliquota “analisi unica irripetibile garantita”

1.       Analisi microbiologiche per alimenti deperibili (15 gg DGR 5310

Regione Umbria) 2.       Quantità del prodotto da prelevare

insufficiente per costituire 4/5 aliquote  

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IL CAMPIONAMENTO NELLA VERIFICA DELL’AUTOCONTROLLO DEVE ESSERE ESEGUITO ALLO STESSO MODO :

E’ UN PRELIEVO UFFICIALE?Campionamento in autocontrollo del produttore = massima libertà

DPR 54/97 = linee guida per l’autocontrollo. i limiti critici valgono per il prodotto finito all’uscita dallo stabilimento di produzione

DPR 309/98

Decisione 2001/471/CE

Dettano limiti e tempi anche per il produttore

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IL CORRETTO CAMPIONAMENTO DEGLI

ALIMENTI

“Problemi nell'accettazione del campione

legati alla compilazione del verbale di prelievo”

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L’art. 15 del DPR 26 marzo 1980 N°327

esamina le informazioni che un verbale di prelievo deve contenere e le distingue

in:

OBBLIGATORIE

EVENTUALMENTE NECESSARIE

• Tutte le informazioni necessarie a rendere valido un prelievo

• Tutte le informazioni significative per lo specifico prelievo a cui si riferiscono

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INFORMAZIONI OBBLIGATORIE

• N° d’ordine

• Data, ora e luogo del prelievo

• Generalità e qualifica delle persone che eseguono il prelievo

• Nome o ragione sociale e ubicazione del luogo del prelievo nonché le generalità di colui che ha assistito al prelievo

• Indicazioni sulla natura della merce

• Indicazione sulle condizioni ambientali di conservazione

• Modalità di prelievo

• Dichiarazione che il titolare dell’impresa o un suo rappresentante o il detentore ha trattenuto una copia del verbale ed un campione

• Dichiarazione che il verbale è stato letto alla presenza dell’interessato e che è stato sottoscritto dal medesimo o la dichiarazione di non sottoscrizione• Firma dei verbalizzanti, firma del titolare dell’impresa o detentore della merce

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• Eventuali dichiarazioni del titolare dell’impresa o del rappresentante o del detentore sul

– nome e residenza del fornitore della merce medesima e data di consegna

– aggiunte o manipolazioni subite dalla merce dopo il ricevimento della stessa

INFORMAZIONI EVENTUALMENTE NECESSARIE

• Eventuale sequestro della merce oggetto di prelievo e specifica indicazione della merce eventualmente sequestrata

• Informazioni aggiuntive necessarie per la rendicontazione al Ministero, alla Regione e ai Centri di Referenza (Es: scheda A per OGM...)

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INFORMAZIONI OBBLIGATORIE

• Indicazioni sulla natura della merce

• Indicazione sulle condizioni ambientali di conservazione

• Modalità di prelievo

• Dichiarazione che il titolare dell’impresa o un suo rappresentante o il detentore ha trattenuto una copia del verbale ed un campione

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NATURA DELLA MERCE:

• Matrice non idonea:

– Ricerca di estradiolo sul sangue al posto del siero

Ricerca analitica non compatibile con la matrice in esame

– Errore nel n° di unità campionarie– Errore nel n° di campioni

Es:

– Identificazione zoologica di specie da matrici cotte

– Ricerca OGM su matrici in cui non sono dichiarate mais e soia Errore nel numero

Es:

– Sorbati da prodotti freschi non confezionati o farciti

– Errore nella rappresentatività del campione

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– Non si identifica il nome e i dati del produttore

Es:

– Non si specifica se il campione al momento del prelievo era confezionato o sfuso

– Non viene specificata la specie (carni miste…)

• Identificazione della tipologia e origine della merce:

NATURA DELLA MERCE:

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– Mancanza di indicazioni sulla temperatura durante il trasporto

Es:

– Mancanza di indicazioni sulla temperatura nel luogo di prelievo (?)

INDICAZIONE SULLE CONDIZIONI

AMBIENTALI DI CONSERVAZIONE

– Luogo di campionamento errato o non specificato (banco frigo, cella di stagionatura...)

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Es: – Omissione di una descrizione dettagliata delle modalità di campionatura

MODALITA’ DI PRELIEVO

• Omissione parziale o totale della descrizione della modalità di prelievo:

– Omissione della descrizione delle attrezzature utilizzate per il prelievo

– Utilizzo di contenitori inadeguati per gli accertamenti richiesti (buste non sterili…)

• Omissione parziale o totale della descrizione della modalità di prelievo:

Es:

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L’analisi di tutte le voci può essere utilizzata come una check-list di controllo per l’individuazione precoce di errori ed evitare la generazione e gestione di

IN ACCETTAZIONE

ERRORI PRE-ANALITICI

ERRORI POST-ANALITICI

Una volta individuato in sede pre-analitica un errore...

Comunicazione con l’Organo prelevatore

CAMPIONE SEGREGATO

Risoluzione

Inoltro in laboratorio

Annullamento del prelievo

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Una volta che un errore non è stato individuato in sede di

accettazione...

CAMPIONE VIENE PROCESSATOIN LABORATORIO

Risultato conforme

Risultato non conforme

Contestazioni peritali

Annullamento

Problemi di gestione dei dati a scopo epidemiologico

!

Revisionidi analisi

ERRORI POST-ANALITICI