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COOPERATIVA SOCIALE ZORBA
La gestione della classe con alunno autistico
Roberta Sala Psicopedagogista Cooperativa Zorba
Docente a contratto Università Cattolica di MIlano
COOPERATIVA SOCIALE ZORBA
L’autismo cambia lo scenario delle domande e delle risposte … Quando affrontiamo la tematica dell’autismo in rapporto alla gestione della classe abbiamo bisogno di Problem solving ma anche di … Problem finding
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CONTESTO -Bisogno di strutturazione -Ipersensibilità alle variazioni contestuali -Bisogno di regolazione dei fattori ambientali che più impattano con la sensorialità
- Necessità di individuare dei marcatori visivi
CONTESTO
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Bisogno di strutturazione e ipersensibilità alle variazioni contestuali
Necessità di rendere i contesti stabili e prevedibili, limitandone o anticipando le possibili variazioni
STRUTTURAZIONE TEMPORALE E SPAZIALE
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STRUTTURAZIONE SPAZIALE Esempi: - Definire lo spazio personale-
banco - Apporre simboli visivi o scritte
sulle porte per indicare i diversi ambienti
- Apporre simboli visivi o scritte sulle ante o sui cassetti
- Mettere a disposizione delle mappe orientative
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Bisogno di regolazione dei fattori ambientali che
più impattano con la sensorialità
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LA MAPPA DELLA SENSORIALITA’ -Il mio alunno è ipo o iper? -La mia aula è ipo o iper?
E’ opportuno conoscere l’alunno e l’ecosistema nelle loro dimensioni sensoriali per capire: -cosa si può cambiare nell’ambiente -quali strumenti possiamo dare allo studente - Le ragioni dell’eventuale inorgenza di reazioni d’ansia o di comportamenti-problema
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Stimoli visivi
Stimoli uditivi
Stimoli tattili
Stimoli gustativi e olfattivi
Stimoli propriocettivi
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Aula Studente
• Numerosità stimoli visivi alle pareti
• Livello di organizzazione degli stessi
• Livelli di complessità degli stimoli visivi
• Livelli di chiarezza degli stimoli visivi
• Livelli di saturazione delle immagini
• Numerosità di stimoli visivi sul banco
• Quantità di stimoli usati con lo studente e riposti in un suo eventuale casellario
• Luminosità dell’ambiente aula
- Che tipo di stimoli visivi cerca/evita
STIMOLI VISIVI
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Aula
Studente
• Numerosità stimoli uditivi • Volume • Timbro • Acustica della classe
- Che tipo di stimoli uditivi
cerca/evita
STIMOLI UDITIVI
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Aula Studente
• Tipologia delle superfici • Aspetti legati alla
termoregolazione
- Che tipo di stimoli tattili cerca/evita
STIMOLI TATTILI
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Gli ausili visivi: ü sono stimoli non transitori ü sfruttano le abilità di discriminazione visiva ü utilizzano un canale per trasmettere il messaggio meno esposto di altri ad interferenze
Necessità di individuare dei marcatori visivi
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L’uso degli ausili visivi e’ importante per: • Fornire informazioni chiare sull’ambiente ed
organizzarlo (chiarificare lo spazio) • Dare indicazioni (per esempio capire cosa chiede
di fare il programma del giorno) • Anticipare/accettare cambiamenti • Insegnare abilità • Favorire l’autonomia e l’auto-organizzazione del
lavoro e del tempo libero
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La persona con autismo può vivere meglio in un mondo:
• Più visivo e meno parlato
• Più concreto e meno simbolico
• Più prevedibile e meno cao?co
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PRIMA DOMANDA “TERRIBILMENTE” INCLUSIVA
IN RELAZIONE ALLA GESTIONE DELLA CLASSE, SIAMO SICURI CHE QUESTE STRATEGIE NON SIANO FUNZIONALI ANCHE ALLO: - Studente ADHD - Studente con un funzionamento intellettivo non proprio
all’altezza, se non limite - Studente ipoacusico - Studente ansioso - Studente straniero - Studente con stile di apprendimento visivo - Studente mediamente distratto
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Perché usare aiuti visivi in relazione all’apprendimento?
Per imparare a fare il nodo alla cravatta preferireste…
MODALITA’ DI LAVORO
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- Le persone con autismo sviluppano una capacità di archiviare, in modo intenso ed esteso, differenti tipologie di immagini - Le persone con autismo notano dettagli difficilmente
identificabili ai più - Le persone con autismo sono capaci di cogliere delle
regolarità e delle ciclicità - Tutto questo avviene con tempi di codifica e di
elaborazione molto, molto rapidi
AUTISMO E PENSIERO VISIVO
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Le persone con autismo sviluppano una capacità di archiviare, in modo intenso ed esteso, differenti tipologie di immaigni
“La mia mente funziona come Google per le immagini” (Temple Grandin, TED Conference, 2010)
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- Le persone con autismo notano dettagli difficilmente identificabili dalla maggior parte delle persone
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- Le persone con autismo sono capaci di cogliere delle regolarità e delle ciclicità
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Pensiero visivo, tra dolori e gioie …
- Se la mente si riempie di dettagli, il rischio è che si crei una condizione di sovraccarico
- A volte, vedere gli alberi ma non la foresta può creare dei problemi
- Tuttavia, la capacità di analisi visiva delle persone con autismo rappresenta un valore aggiunto in certi contesti e in certe realtà
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Questo suggerisce, come modalità di lavoro, di: - Strutturare il compito in sotto fasi specifiche, che fungano da guida per lo studente (task analisys)
La modalità di funzionamento delle persone con autismo, oltre ad essere di tipo visivo, è anche prevalentemente di tipo seriale (step by step).
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Descrizione dettagliata delle sequenze di azioni necessarie per il raggiungimento di un obiettivo comportamentale o di compito
Task Analysis
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Area di lavoro
1 2 3 4
Bacinelle con oggeE
Immagini a parete delle azioni
Task Analysis
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Più semplicemente, si può supportare lo studente con cartoncini-guida posti in sequenza Occorre tenere presente che questi strumenti possono essere utili anche perchè negli studenti con Disturbo dello Spettro Autistico possono essere presenti alcuni deficit nelle Funzioni Esecutive: - Difficoltà nella pianificazione
- Difficoltà di attenzione
- Difficoltà nell’inibizione delle risposte
- Difficoltà nella Memoria a Breve Termine
- Difficoltà nella flessibilità cognitiva
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Tutto questo deve essere chiaro a noi, agli studenti con autismo ma anche ai compagni di classe … Occorre quindi lavorare su questo aspetto, per migliorare le relazioni e per favorire i processi di inclusione, tenendo presente che i deficit di interazione sociale rappresentano il primo elemento della triade sintomatologica
CLASSE
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- Mancanza di reciprocità emotiva - Mancanza di attenzione condivisa - Difficoltà nel riconoscimento delle emozioni e delle intenzioni proprie e altrui (Teoria della Mente) - Scarsa partecipazione e coinvolgimento nella relazione - deficit nella comunicazione non verbale (sguardo, postura, mimica, gestualità …) - Ritardo del linguaggio o iperverbalismo - Difficoltà/impossibilità ad avviare e a sostenere una conversazione - Linguaggio ripetitivo e stereotipato (ecolalie …) - Deficit relativo agli aspetti pragmatici della comunicazione (quando dire e come dire) - Incapacità di comprendere doppi sensi, messaggi ironici, metafore - Intonazioni anomale
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Per contro … - Sono ragazzi leali - Non fingono e non imbrogliano - Sono estremamente corretti
- Sono rispettosi delle regole
- Sono rispettosi dei rituali e dei copioni
- Sono paladini della giustizia
- Credono nell’amicizia
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Occorre lavorare con loro su: - Consapevolezza
- Prosocialità e reti amicali
- Tutoring
- Cooperative Learning
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CONSAPEVOLEZZA
-Costruire la carta di identità del nostro compagno, facendo emergere i punti di forza e le criticità -Rapportare i tratti emergenti alle caratteristiche dell’autismo -Spiegare cos’è l’autismo avvalendosi di filmati e brani della letteratura -Proporre percorsi di simulazione (con filmati e con il gioco dei bigliettini) -Far emergere il sottofondo emotivo legato ai comportamenti bizzarri o ai comportamenti-problema del compagno
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Pensiero visivo Difficoltà a leggere correttamente
situazioni sociali ambigue
Rifiuto al cambiamento
Difficoltà a tollerare il caos e il
disordine
Capacità di cogliere le regole e di rispettarle
Lealtà e fedeltà
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John andò in America a tagliarsi i denti, voleva diventare un modello famoso
traduzione letterale di “cut your theeth”, che vuol dire farsi le ossa
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L’uomo in giacca e cravatta uscì molto presto dal suo ufficio, dopo aver preso il sacco
interpretazione letterale di “get the sack”, che significa essere licenziato
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PROSOCIALITA’ E RETI AMICALI
-Ripresa dei contenuti della simulazione e circle time sulle emozioni emerse -Riflessione su cosa ostacola l’amicizia -Riflessione su quali sono i principali problemi di relazione con il compagno e brainstorming sulle possibili modalità per affrontarli -Sistematizzazione delle riflessioni e messa a punto condivisa di un percorso di aiuto del compagno
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TUTORING
-Ripresa dei contenuti emersi nella sessione precedente e pianificazione delle azioni tutoriali -Ripresa dell’analisi dei punti di forza del compagno e riflessione su come lui potrebbe essere di aiuto a noi - Messa a punto, da parte dei docenti, di percorsi scolastici tutoriali dove la persona con autismo sia anche tutor degli altri
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COOPERATIVE LEARNING
- Attribuire dei ruoli che facciano leva sui punti di forza dell’alunno (archiviatore, controllore della qualità, ecc.)
- Motivare allo studente la scelta e costruire insieme a lui una T-chart visiva
- Strutturare l’interdipendenza, assengando parti e compiti corerenti con i talenti dello studente
- Strutturare relazioni tutoriali all’interno del gruppo
- Creare delle mappe di gruppo dove siano ben visibili gli sforzi propri e degli altri
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Ruolo del “Verbalizzatore/Sintetizzatore”
Chi è Verb/Sint
Come lo deve fare
Cosa dice Come agisce
Sintetizza e trascrive i contenuti del lavoro di gruppo
-“Mi sembra di aver capito che le cose principali che abbiamo detto e fatto sono queste” -“Penso sia meglio aggiungere questo e togliere quello” -La tabella e il riassunto vanno bene per questo”
-Chiede parere al gruppo su ciò che è meglio inserire -Decide quale strumento utilizzare -Si confronta con il gruppo a lavoro ultimato -Corregge e modiCica -Arricchisce il prodotto
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RUOLO DOCENTE.
DOCENTE COME
MEDIATORE
OSSERVARE
STRUTTURARE
VALORIZZARE
COMUNICARE
MOTIVARE
STIMOLARE RELAZIONI
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RUOLO DEL DOCENTE -Individuare i facilitatori ambientali (ambiente strutturato e non caotico) e personali (motivatori e rinforzi) -Tradurre gli stimoli in format visivi (operazione di re-editing della didattica e dell’ambiente) -Fornire un’impalcatura di sostegno all’apprendimento, in termini di organizzazione de lavoro (compiti definiti e non vaghi) e di autoconsapevolezza (“io funziono meglio così”) -Promuovere una consapevolezza diffusa sull’autismo -Supportare gli studenti nei momenti di frustrazione per insuccessi relazionali -Affrontare i comportamenti problema nel momento in cui hanno luogo
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ZORBA SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE www.coopzorba.org [email protected]
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!