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ISBN 978-88-6057-134-2
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cristina stifaniccristina stifanic
diabolikpopikondiabolikpopikon
è un progetto di
Traversa dei Ceramisti, 817012 Albissola Marina (SV)Tel. + 39 019 4500659Fax + 39 019 [email protected]
ISBN 978-88-6057-134-2
Responsabile edizioni digitaliDiego Santamariacell. 347 [email protected]
Coordinamento editoriale
Progetto grafico e impaginazioneElena Borneto
copyright© Cristina Stifanic © vanillaedizioni© per i testi, gli autoriDIABOLIK © Astorina SrL
wow spazio fumettowow spazio fumetto
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wow spazio fumettowow spazio fumetto8 ottobre - 13 novembre 20118 ottobre - 13 novembre 2011
muSeo del fumetto, dell’IlluStRazIoNe e dell’ImmagINe aNImatavIale CamPaNIa, 12 - mIlaNo - 02 49524744 - [email protected]
RINgRazIameNtI
MArIO GOMBOLI – DIrETTOrE ASTOrINA
ELISABETTA PArENTE – STOrICO DELL’ArTE
LUIGI FILIPPO BONA – DIrETTOrE WOW SPAZIO FUMETTO
LO STAFF DI WOW SPAZIO FUMETTO
JOLANDA CHIArI – COOrDINAMENTO GENErALE
ELISABETTA MErO – ArT CONSULTANT
ALESSANDrO DEBICKE’ VAN DEr NOOT – FOTOGrAFO
MAUrIZIO CArrIErO – ArTISTA
a cura di Calogero Rotolo
cristina stifaniccristina stifanic
diabolikpopikondiabolikpopikon
Ho sempre pensato che per i personaggi di Diabolik, a comincia-re dal titolare di testata e dalla sua compagna, la carta stampata fosse un vincolo, un limite da superare. Così non mi sono stupito quando sono andati a popolare le sale cinematografiche, gli studi televisivi, le pagine dei romanzi... Ma devo ammettere che i dipinti di Cristina Stifanic mi hanno mostrato un contesto imprevisto – e imprevedibile – in cui anche figure secondarie, vere e proprie me-teore passate attraverso il cosmo diaboliko senza lasciare traccia, acquisiscono finalmente una loro autonoma dignità.
Mario GomboliDirettore generale Astorina
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Il piacere di operare nel “mezzo”Il piacere di operare nel “mezzo”“La pittura è in rapporto sia con l’arte che con la vita. Io tento di operare nello spazio che c’è fra le due.”
robert rauschenberg
“La pittura è in rapporto sia con l’arte che con la vita. Io tento di operare nello spazio che c’è fra le due.”
robert rauschenberg
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Nella produzione e nella lettura della serie di opere che Cristina Sti-fanic, giovane artista di nazionalità italo croata, dedica al famoso fu-metto Diabolik intervengono due elementi di forte risalto: la contami-nazione e il ribaltamento del punto di vista. Tanto l’una quanto l’altro sono talmente presenti nel secolare tessuto della storia dell’arte da rappresentarne, per molti versi, la trama e l’ordito.Nel solco della creatività artistica, muovendo dalle forme più antiche e primitive fino a raggiungere le posizioni più moderne e avanguar-diste, è possibile rintracciare la commistione e l’ibridazione di codi-ci espressivi eterogenei: nelle miniature alto medievali, i mantelli dei santi citano le preziosità dell’arte orafa, così come le sculture lignee dipinte del Trecento segnano l’incontro fra la tecnica del modellare plasticamente e il sapiente impiego della tavolozza cromatica. Molti sono stati gli artisti che, sin dal Rinascimento, hanno inserito nelle loro opere libri aperti, iscrizioni, lettere o cartigli, elaborando così una sug-gestiva integrazione fra immagine pittorica e parola scritta.Questo antesignano espediente operativo sortì una molteplicità di di-rompenti effetti nella cultura artistica del Novecento, per eccellenza il secolo della contaminazione e dell’ibridazione.In forma di gridata lacerazione o di armonica ricomposizione, all’inizio del XX secolo la tela pittorica fu invasa da note musicali, da brandelli di testi scritti, dal flusso della narrazione cinematografica, dai volti e dagli oggetti della quotidianità. Fu solo l’inizio di un percorso che vide progressivamente strutturarsi il costante dialogo fra le arti, lo sboccia-re di una creatività che, insofferente nei confronti di limiti disciplinari dati, andava liberamente a esplorare tutti i luoghi del colore, del suo-no, della parola, del movimento, dello spazio.L’opera d’arte ha percorso così molte tappe: scesa dal piedistallo, si
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è avviata fuori dalle sale del museo, incontrando la realtà e diventan-done, di volta in volta, icastica cassa di risonanza. Inevitabile quindi, soprattutto dopo la fortunata stagione della Pop Art, che l’arte cercas-se l’incontro con un pubblico più vasto, muovendosi verso linguaggi capaci di comunicare con il più ampio numero possibile di persone. Ecco allora il liquido confluire delle tecniche tradizionali del fare arte, pittura e scultura in primis, nel variegato mondo della ricerca musica-le, della computer grafica, dei cartoni animati, del fumetto.Proprio il fumetto, per l’avvincente commistione di parola, forma e co-lore, nonché per la forte carica comunicativa che lo denota, si presta a un gioco di relazioni intriganti, che Cristina Stifanic ha saputo cogliere ed elaborare in maniera originale.Dopo aver lavorato a un’ampia serie di opere intitolata Synoptikon, dedicata al ruolo e al destino del volto-icona nel contemporaneo, Cri-stina ha iniziato un percorso progettuale, oggi al suo secondo anno di vita, imperniato sul celeberrimo personaggio creato dalla fantasia delle sorelle Giussani.È qui che entra in scena il secondo elemento al quale si accennava all’inizio, ovvero il ribaltamento del punto di vista.Non una delle tavole dell’artista ha per soggetto il “re del terrore” o la sua affascinante compagna. Le vicende del terribile Diabolik e della bionda Eva Kant stanno dietro le quinte, come un’eco lontana, men-tre a occupare interamente la ribalta della tela ci sono i personaggi secondari, quei coprotagonisti ai quali nel fumetto era stato concesso l’onore della quarta di copertina. Mascia, Jonas, Olga, Anders, Ursula, Irma e molti altri personaggi sfilano davanti agli occhi dello spettatore e ne catturano lo sguardo con la determinata perentorietà del colore e della posa.
Accompagnati dal tradizionale “cartiglio” che ne scandisce il nome, questi ritratti a mezzo busto sono affiancati da poche vignette che, estrapolate dal fumetto originale, gettano luce sul carattere del per-sonaggio: la giovane timida e fiera, la donna seduttrice e pericolosa, l’uomo affascinante e onesto.L’operazione compiuta da Cristina Stifanic però non si risolve in una semplice riproposizione su tela dello storico fumetto, ma va oltre in-tervenendo con sottile e accurata creatività nella scelta di uno sfondo che definirei “parlante”.Sempre nell’ottica del ribaltamento delle posizioni, gli sfondi di questa serie di opere non possono dirsi tali, perché non stanno “dietro”, non sono area secondaria dell’opera, ma parte assolutamente integrante del contesto, coordinati a quei volti, a quelle immagini, al senso stesso delle parole contenute nelle nuvole del fumetto.Sono stoffe preziose, pannelli di tappezzeria, rotoli di carta da parati che Cristina ha tenuto tra le mani e ha fatto scorrere fino a incontrare la trama che, per colore e forma, potesse sposare un particolare volto, esaltandone i caratteri.Ecco allora l’esotica voluttuosità di fiori e uccelli che accompagnano la procace Lory-Dey; la sfavillante multicromaticità di Aloha, “fiore” del citato paradiso terrestre; le eleganti sinuosità, di sapore gotico inter-nazionale, che accompagnano la bruna Mascia, sconfinando anche sui suoi capelli; il segno deciso e l’insistito tratteggio dei fiori, tra i quali trova posto l’inquietante Mancino. Proprio avvicinandosi a questo personaggio maschile, che ha sguar-do intenso e mascella forte da vero “duro”, lo spettatore può fare un’ulteriore scoperta che caratterizza lo stile modernamente pop della Stifanic: l’artista ha impreziosito alcuni dettagli della figura con piccoli
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cristalli, originali Swarovski.Tutte queste tele “diaboliche” che, in prima battuta nascono da un processo di elaborazione digitale a computer, vengono infatti suc-cessivamente manipolate dall’artista che interviene con polveri fluore-scenti, smalti, glitter, concrezioni cristalline, pastelli, colori acrilici.Il progetto creativo e la tecnica di Cristina incrociano molteplici ten-denze e correnti storiche del XX secolo: se il volto-icona rimanda alle elaborazioni di Warhol e l’accostamento al mondo del fumetto richia-ma alla mente l’universo dei comics anni ’50 a cui si rifà l’opera di Lichtenstein, è indubbio che il gusto d’illuminare e increspare la su-perficie pittorica con una miscellanea di corpuscoli materici deriva dalle sperimentazioni futuriste e cubiste di primo Novecento.Queste sono indubbiamente le lontane radici della cultura new pop alla quale l’artista appartiene, ma nel presente quello che si offre al curioso lettore di queste opere è l’incontro fra il mondo dell’arte e il lin-guaggio del fumetto, l’ibridazione fra la meccanica del computer e la manualità dell’artista, l’intrigante contaminazione fra pixel e pennelli, seguendo un tracciato di armoniosa originalità che è la cifra forse più intima dello stile di Cristina Stifanic.
Elisabetta ParenteStorico dell’Arte
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alICIa2011DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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aloHa2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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aNdeRS2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 100x100
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aNNa KaReNa2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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BettINa2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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dollY2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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elvIRa2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 50x50
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gRazIaNo2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 50x50
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Il CoNte2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 50x50
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Il maNCINo2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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IRma2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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JoNaS2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrL TECNICA MISTA SU TELACM 50x50
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JoNaS tHe old2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 50x50
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KINg2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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lola maRteN2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 80x80
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loRY-deY2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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maRzIa2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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maSCIa2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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NoRma2010 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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Paola2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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RoSSaNa2009 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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RudI2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 90x90
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uRSula2011 DIABOLIK © ASTOrINA SrLTECNICA MISTA SU TELACM 50x50
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“Bisognerebbe avere
sempre qualcosa di
sensazionale
da leggere in treno”
Oscar Wilde
“Bisognerebbe avere
sempre qualcosa di
sensazionale
da leggere in treno”
Oscar Wilde
FOTO: ALESSANDrO DEBICKè VAN DEr NOOT
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cristina stifaniccristina stifanicSTИF (STIF) è il nome con cui firma i suoi quadri. Nasce a Torino ed ha doppia nazionalità italiana e croata. Si laurea in Informatica e fre-quenta i corsi di tecniche pittoriche presso l’Istituto di Arte Applicata del Castello Sforzesco. Vive e lavora a Milano.
moStRe PeRSoNalI ReCeNtI
“diabolik Pop Ikon”, Ottobre 2011
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata - Milano (Italy)
“diabolika!”, 2009
Galleria dell’Ombra - Brescia (Italy)
“Synoptikon”, 2007
Wannabee Gallery - Milano (Italy)
“Power Pop and glitter decadence”, 2007
Art@University gallery - Milano (Italy)
moStRe CollettIve ReCeNtI
“dadaumpop” - Italian Edition, 2011 - curata da Igor Zanti
Galleria Rinascimento Contemporaneo - Genova (Italy)
“dadaumpop” - the Italian New Pop, 2011 - curata da Igor Zanti
Ambasciata italiana in India
Consolato Generale Italiano a Mumbai
Consolato Generale Italiano a Calcutta
Consolato Generale Italiano a New Delhi
Mumbai, Gennaio 2011
BMB Gallery
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Calcutta, Febbraio 2011
Rabindranath Tagore Centre
New Delhi, Marzo 2011
Italian Cultural Centre
“femme”, 2009
Presso l’Istituto italiano di Cultura in Bruxelles
Presso l’Istituto italiano di Cultura in Lussemburgo
“New art, New Pop – per aspera ad aspra” 2008, curata da Igor Zanti
Galleria dell’Ombra - Brescia (Italy)
“male di miele”, 2008
Spazio Revel - Milano (Italy)
“the Body, from pop to shock”, 2008
IT’S My gallery - Milano (Italy)
“New art, New Pop 2, the evolution”, 2008 - curata da Igor Zanti
SpazioStudio gallery - Milano (Italy)
“Skull”, 2008
Zaion gallery - Biella (Italy)
“Skull return to sender”, 2008
Wannabee gallery - Milano (Italy)
“New art, New Pop”, 2008 - curata da Igor Zanti
Museo d’Arte Contemporanea di Mogliano Veneto (Venezia - Italy)
“arte lombarda contemporanea”, 2007 - con la partecipazione di
Philippe Daverio
Presso Palazzo Cusani - Milano (Italy)
“Painting vs Photography”, 2007
Wannabee gallery - Milano (Italy)
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