dal mondo il sale, la terra - AFN OnlusFORMAZIONE UP2ME AFN > Azione per Famiglie Nuove onlus Inserto redazionale allegato a Città Nuova - Dicembre 2015 SPAZIO FAMIGLIA Il sole, il

FORMAZIONE UP2ME

AFN Azione per Famiglie Nuove onlusInserto redazionale allegato a Città Nuova - Dicembre 2015

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SPAZIOFAMIGLIAwww.afnonlus.org

Il sole, il sale, la terraLe cucine solari ad Haiti:una risposta sostenibile

Adolescenzaetà dellafamiglia

Adozioniinternazionali

L’APPELLO#OBIETTIVO15MILASOSTENIAMO ILDIRITTO ALL’INFANZIA

afnonlus

NEWSIn evidenzadall’Italia edal mondo

2 SPAZIO FAMIGLIA

SPAZIOFAMIGLIA

11Insertopromozionaleallegato a Città Nuovadicembre 2015

CoordinamentoGiovanna Pieroni

Hanno collaboratoin questo numeroPaola Iacovone, Luca Magri, Giulio Meazzini,Barbara Pandolfi,Giovanna Pieroni,Marzia Rigliani,Serena Strianese,Andrea Turatti,Barbara Zeppi

Progetto grafico e Art directionAlessandro Palmieri

IdeazioneAFNonlus

PresidenteAndrea Turatti

Sede legaleVia Isonzo, 64 00046Grottaferrata (Roma) ItalyC.F. 920 1212 0587Tel. 06.97.60.83.47Fax. [email protected]

Il numero è statochiuso il 25 ottobre2015

Banca ProssimaIT 55 K 03359 01600100000001060

BancopostaIT 47 X 07601 03200000048075873

C/C postale48075873

Pagamento onlinecon carta di credito:http://pay.afnonlus.org

L’APPELLO #obiettivo15mila

Sosteniamo il dirittoall’infanziaL’aiuto continua attraverso il contributo che ciascuno di noi può dareattivando un Sostegno a Distanza

ttraverso i programmidi SAD, le comunitàoffrono servizi sanitariai minori e alle madri

in difficoltà, istruzione,preparazione professionale,servizi sociali di base in favoredelle famiglie, azioni per attivareprocessi virtuosi di autosviluppoche siano duraturi nel tempo.Migliorare le condizioni di vita dialtri 2mila bambini e le lorofamiglie, secondo i criteri sopra

descritti, è l’obiettivo di questaCampagna. Alcuni di questibambini sono stati già raggiuntida maggio ad oggi, grazie alletante iniziative realizzate da chitra voi ha aderito alla Campagna(visibili su FB #obiettivo15mila),ma l’azione continua fino amaggio 2016 e ancora molte leoccasioni per poter contribuirecon i vostri eventi a raggiungerei 2mila bambini che aspettano ilnostro aiuto.

Adi Paola Iacovone

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3NOVEMBRE 2015 SPAZIO FAMIGLIA

Editoriale

Prossimità nell’accoglienza

Il nostro impegno

Molte sono le famiglie e i minori disagiati sul territorio nazionale

DIANDREA TURATTI

a realtà delle nuove povertàsociali ed economiche e ilfenomeno delle gigantescheondate migratorie interpellanotutta la società civile. AFNonlus e la sua rete di 12 mila

sostenitori, insieme ai membri delmovimento Famiglie Nuove, si èinterrogata su come contribuiremettendo a disposizione tutta

l’esperienza e le competenze maturate in40 anni di azioni concrete al fianco dellefamiglie e dei minori più vulnerabili, nonsolo nei Paesi svantaggiati, ma anche inItalia, intensificando le proprie iniziative.

La recente missione in Sicilia ci haportato a visitare comunità diaccoglienza per minori migranti nonaccompagnati. I ragazzi si portano dietrostorie impossibili per noi dacomprendere ed accettare. Eppure liabbiamo visti seduti ad un tavolo adimparare l'italiano o a sentirsi spiegare ledifficili e complicate procedure diregolarizzazione. Sognano di imparare unmestiere e poter avere dei soldi per loroo da mandare alle loro famiglie inGambia, Senegal, Egitto, Costa d'Avorio... Abbiamo toccato con mano la generositàe la passione di quanti concretamenteaccolgono chi è alla ricerca di condizionidi vita migliori. Raccolte di indumenti,cibo, denaro, esperienze di condivisionedel tempo libero con i migranti: gite,partite di calcio, inviti a pranzo atestimoniare che un’integrazione vera elibera da facili buonismi è possibile.AFNonlus intende incoraggiare,indirizzare e sostenere queste iniziativeanche con il sostegno di prossimità percontribuire alla soluzione di un problemache non può essere di questo o quelPaese, ma che ci interpella tutti comeComunità Internazionale.È nella famiglia che troviamo capacità diaccoglienza, comprensione e generosagratuità per dare una risposta a chi vivequesto disagio.

L

SOLEAL RITMO DEL

Ad Haiti l’incentivo allo svilupposostenibile passa attraverso la soluzione del problema ambientale. La nostra risposta concreta: “le cucinesolari per Mont–Organisé”

Haiti Sviluppo integrale di Giovanna Pieroni

4 NOVEMBRE 2015SPAZIO FAMIGLIA



Haiti Sviluppo integrale[ ]

e donne si alzavanopresto al mattino alla ri-cerca della legna per ilcombustibile, poi cuci-navano in una stanzapiccola, chiusa, nera difuliggine». Turatti (AFNonlus), ricor-da la permanenza nel

2012 a Mont-Organisé, distretto diHaiti, dove non c’è luce elettrica. Lagente vive secondo i ritmidel sole: mangia e lavoraquando c’è luce, quandoc’è buio si siede e dorme.Da diversi anni AFN portaavanti, in collaborazionecon l’ONG haitiana PACNE,un progetto di sostegno adistanza in questo territo-rio (vedi p.8), «ma per po-ter migliorare le condizio-ni di vita della popolazio-ne», spiega Turatti, «occor-re rispondere ad emer-genze ambientali, sanita-rie, alimentari e di approv-vigionamento energeticoe creare i presupposti perfavorire opportunità disviluppo». Per questo si èsentita la necessità di far nascerequalcosa di nuovo ed ha preso il viail progetto ‘Cucine solari per Mont-Organisé’, promosso da AFNonlus incollaborazione con PACNE (ActionContre la Pauvreté du Nord Est), EnteNazionale per il Microcredito, Dipar-timento di Agraria dell’Università de-gli Studi di Napoli “Federico II”, Tesla

I.A. srl. e patrocinato da SIOI (SocietàItaliana per l’Organizzazione Interna-zionale). «Haiti, una delle più floride coloniefrancesi, perla delle Antille, oggi è trai Paesi più poveri del pianeta e sul-l’orlo della catastrofe ecologica». Di-chiara Ronald Larêche, ex deputatodi Mont Organisé. «Non avendo ac-cesso all’elettricità, più del 90 percento della popolazione utilizza le-

gna per la cottura dei cibi. Pertanto20 milioni di alberi sono abbattutiogni anno». Inoltre, l’utilizzo di legnaverde produce fumi tossici altamen-te nocivi per la salute, in particolareper chi vi è a diretto contatto, donnee bambini. «Si tratta di un circolo vizioso −, con-tinua Larêche, − la povertà spinge la

gente ad abbattere alberi, ciò dete-riora la terra, incide negativamentesui cambiamenti climatici, causandola desertificazione e la progressivadiminuzione dell’acqua a disposizio-ne e le condizioni di vita diventanoancora più miserabili. Oggi non c’èpiù scelta: proteggere l’ambiente omorire». Wilfrid Joachin Joseph, coordinatorePACNE nell’isola caraibica, ribadisce

che «sostenere il popolodi Haiti, facendo uso dienergie rinnovabili signifi-ca salvare Haiti».«Come primo passo, lasperimentazione della cu-cina solare avverrà all’in-terno delle scuole soste-nute da AFNonlus persensibilizzare la comunitàe le nuove generazioni,circa l’utilizzo consapevo-le delle risorse ambientali,nell’ottica di uno sviluppointegrale», afferma Turatti.«Haiti vuole essere il pun-to di partenza di un lavo-ro il cui risultato è espor-tabile in altri Paesi che vi-vono le stesse criticità».

L’urgenza di sistemi di cottura pulitiinfatti interessa molti Paesi in via disviluppo. Secondo l’Organizzazionemondiale della Sanità, l’inquinamen-to dell’aria in ambiente familiare è ilquarto fattore di rischio di morteprematura al mondo, il primo nel-l’Asia meridionale e il secondo nel-l’Africa subsahariana. Oltre ai danni

“CHE TIPO DI MONDO DESIDERIAMO TRASMETTEREA COLORO CHE VERRANNO DOPO DI NOI, AI BAMBINI

CHE STANNO CRESCENDO?”PAPA FRANCESCO, LAUDATO SÌ

L«


Grazie al fondo messo a disposizione perHaiti, AFNonlus ha già finanziato la ricercascientifica, lo sviluppo del prototipo e lapreparazione del master, ma i passi da fareper la realizzazione del progetto sonoancora tanti… perché non farli insieme? Contribuisci anche tu: “Azione per Famiglie Nuove onlus”Via Isonzo 64 - 00046 Grottaferrata (RM)Conto corrente postale n. 48075873Banca prossimaCod. IBAN: IT55K0335901600100000001060 Causale: “Cucine solari Haiti”Ricordiamo a tutti i sostenitori che ledonazioni sono deducibili o detraibili inbase alla normativa vigente.Contatti: [email protected] tel 0697608347

Come sostenere il progetto?


Haiti Sviluppo integrale[ ]

L’unione fa la forzaA Mont-Organisé, con spirito di condivisione, AFN porta avanti da anniun programma di Sostegno a DistanzadiBarbara Pandolfi

Situata nel Mar dei Caraibi, Haiti copre la parteoccidentale dell'isola Hispaniola. È il paese piùpovero delle Americhe e tra i più poveri delpianeta con circa l’80% della popolazione chevive sotto la soglia di povertà. Colpito nel 2004dall'uragano Jeanne e nel gennaio 2010 da undisastroso terremoto, il Paese vive tuttora inuno stato di emergenza umanitaria. A Mont-Organisé, nel Nord-Est, la maggioranza dellepersone a volte non hanno da mangiare e nonsempre i bambini frequentano la scuola. WilfridJoachin, attuale referente Sostegno a Distanza(SAD), insieme ad altre persone del posto, haavviato nel 1996 lezioni gratuite dialfabetizzazione per bambini di strada che oggisono inseriti nel programma SAD di AFNonlus.Le scuole che li accolgono − 20 tra infanzia,

elementari e centri professionali −,sono localizzate a Zilma, Mont-Organisé, Lacouève, Comba, Lacroix eSavanette. Nel 2008 è stata costituita PACNE,ONG locale che svolge attività di supporto allefamiglie più disagiate, coordinando i programmidi sostegno a distanza in partnership conAFNonlus. I membri di PACNE conoscono bene lapopolazione e indirizzano l’aiuto del SAD,rispettando la cultura del posto. I ragazzi checompletano gli studi e trovano lavorocontribuiscono personalmente alla continuitàdel progetto, nella prospettiva di renderlo infuturo economicamente autonomo. Il SAD e altreiniziative promosse da PACNE e AFNonlus hannoinfluenza positiva sull’intera comunità, dando atutti nuovo coraggio e voglia di vivere.

“L’unione fa la forza” è il motto della bandiera

haitiana

LO STEMMA

Port-au-Prince

Mont-Organisé

Savanette

Zilma

REPUBBLICADOMINICANA

ISOLA HISPANIOLA


tipo di cucina solare, rispetto a quellealimentate da parabole, che si basasulla fusione di sali detta “a concen-trazione”, in grado di accumulareenergia solare e rilasciare energiatermica che nel tempo assicuraun’autonomia di diverse ore (vedibox p.9).«Con una sorgente di calore gover-nabile si possono stabilire parametri

IL PROGETTO È ESPORTABILEIN ALTRI PAESI CON LE STESSECRITICITÀ

di tempo, temperatura ed avviare at-tività di microindustria», spiega ilprofessor Paolo Masi, direttore Dipar-timento Agraria Università degli Stu-di di Napoli Federico II, che collaboraal progetto per l’implementazionedei processi di trasformazione e con-servazione degli alimenti.«In prospettiva lo strumento microfi-nanziario può essere un volano dautilizzare per lo sviluppo delle attivi-tà di impresa per una vera e propriaripresa della crescita economica diHaiti e di altre zone con criticità simi-li», afferma Mario Baccini, presidentedell’Ente Nazionale per il Microcredi-to, partner del progetto. Per Maria Emmaus Voce, presidentedei Focolari, «il progetto “Cucine so-lari” è in piena sintonia con l’insegna-mento di papa Francesco», che nellaLaudato sì evidenzia il legame inscin-dibile tra custodia del creato e pro-mozione della giustizia sociale ed«offre opportunità di sviluppo e in-clusione sociale delle categorie svan-taggiate». Luigino Bruni, professore ordinario diScienze economiche all’Università diRoma LUMSA, vede l’utilizzo di tec-nologie verdi come strumento persconfiggere la miseria e sottolinea lavalidità del coinvolgimento direttodelle persone di Haiti, in quanto l’ini-ziativa è rispettosa della cultura loca-le. «Anche dal punto di vista simboli-co le cucine solari sono apprezzabili:la cucina è il luogo dove il cibo siprepara, dove le 'cose' diventano pa-sti (…). Sarà ripartendo dalle famiglie(…), dall'economia domestica, cheHaiti potrà amare, sperare e crederein un presente e futuro migliore, so-prattutto per i bambini e per le don-ne, che sono i primi abitanti di tuttele cucine buone del mondo». J

Il prototipo della cucinasolare e un particolare della

vita quotidiana ad Haiti

ambientali, vi sono i costi econo-mici. E poi c’è il tempo perduto perla raccolta dei combustibili, sottrattoa famiglia, istruzione e lavoro. Il prototipo funzionante della cucinasolare è stato presentato in settem-bre ad EXPO Milano, frutto di un la-voro di ricerca e di studio in cui ècoinvolta TESLA IA, specializzata nel-lo sviluppo delle tecnologie indu-striali e automazione, con il supportoper la sperimentazione dell’Universi-tà Tor Vergata di Roma. È un nuovo

Attraverso un’apposita lente (Fresnel) l'energia solare sitramuta in energia termica e viene immagazzinata in una‘batteria termica’. Come materiale termoconvettorevengono utilizzati dei "Sali Fusi", una miscela di Nitrato diPotassio e Nitrato di Sodio, componenti normalmenteutilizzati come fertilizzanti in agricoltura e quindi facilmentereperibili a basso costo. Tale miscela non è infiammabile enon è tossica. Questo sistema ha caratteristiche fisico-chimiche che lo rendono ideale per la cucina solare. Sicomporta infatti come accumulatore e conservatore dienergia termica, in grado di mantenere il calore per diverseore, dopo l’interruzione dell’irraggiamento. Questopermette di cucinare durante le ore notturne o in assenza diluce solare.

La cucina solare a concentrazione


ADOLESCENZA: ETA’ DELLA FAMIGLIA

C’è differenza tra adolescenzaadottiva e biologica? Intervista a Daniela Lonano, psicologoformatore genitoriale

L’esperto Adozioni internazionali a cura di Marzia Rigliani


a quando AFNon-lus opera come en-te per l’adozione in-ternazionale, diver-si ragazzi sono statiaccolti nelle fami-glie, alcuni adottatida piccoli e poi cre-sciuti nelle famiglie

adottive, altri adottati già grandi-celli. Ne parliamo con Daniela Lo-nano, psicologo formatore genito-riale dell’ente. Come è vissuta l’adolescenza in unafamiglia adottiva? Innanzitutto direi che l’adolescenzaè una fase della vita della famiglia,non dell’adolescente e, in quantotale, richiede le energie di tutto il si-stema familiare. Da parte dei geni-tori a volte è vissuta come un bilan-cio, invece dovrebbero intenderlacome un accompagnamento, senzaspaventarsi dei problemi che po-trebbero venire in evidenza. Traquesti, ci potrebbe essere ad esem-pio il timore da parte dei ragazzi diessere rifiutati, la mancanza del sen-so di appartenenza e il bisogno diconoscere il proprio passato. L’esse-re adottato rende più difficoltoso ilprocesso di autonomia dai genitoriadottivi e dalla famiglia di origine eriattiva il desiderio di conoscere leproprie origini. Per l’adolescenteadottato è complesso integrare ledue discendenze e ciò lo porta afarsi domande profonde riguardan-ti la propria identità. In genere il ra-gazzo assume un atteggiamentoprovocatorio e un forte desiderio dinegare i genitori adottivi. Questo èun passaggio obbligatorio per lacrescita. Attraverso la negazione in-fatti avviene anche il riconoscimen-to dell’amore genitoriale.

D


La storia Adozioni internazionali[ ]

Quali strumenti possono aiuta-re il genitore adottivo in que-sto delicato periodo?Di fronte al cambiamento delfiglio che cresce è l’adulto chedeve ‘cambiare’ il suo modo diessere genitore, considerando icambiamenti del figlio comesegnali di conquista della suaautonomia, perché attraversotali cambiamenti l’adolescentetrova la sua identità. Il genitoredeve sottolineare sempre gliaspetti positivi e i buoni risulta-ti, non rispondere subito alleprovocazioni, ma lasciar passa-re del tempo, assumendo unatteggiamento di empatia neiconfronti del figlio. Alle famiglie dico di pensare al-l’idea di porsi ‘davanti’, ‘di fian-co’ e ‘dietro’ al proprio figlio.Questo vale per tutti i genitori,ma molto di più per quelliadottivi. ‘Davanti’ per proteg-gere il figlio dai pericoli: il geni-tore rappresenta la bussola peril ragazzo a cui segna il percor-so. ‘A fianco’: con un approccioamichevole che di tanto in tan-

to è efficace. Altre volte biso-gna stare ‘dietro’ di loro, nasco-sti, perché hanno necessità diessere sostenuti se non si sen-tono all’altezza o non voglionoesplorare, ancor più dei lorocoetanei biologici.C’è una differenza fra adole-scenza adottiva e biologica?

Ragazzi in viaggioEsperienza unica di navigazione per 14 ragazzi adottati

I progetti innovativi a favore della famiglia adottiva che AFNonlusporta avanti nella fase del post-adozione sono diversi. Oltre a“Famigliedicuore” (Città Nuova - dicembre 2015), l’ultimo è quelloavviatosi in collaborazione con la Fondazione “Tender to NaveItalia” onlus ed EOS, per promuovere lo sviluppo umano attraversola vita di mare e la navigazione. Possono infatti essere strumentiper realizzare una metodologia educativa straordinaria perefficacia, capacità di incidere sui processi formativi, riabilitativi,dedicati a bambini, ragazzi, adulti e anziani in situazioni diverse didisagio fisico, psichico, familiare o sociale. www.naveitalia.org

I segnali nell’adottato sono piùforti, ciò che cambia sono lereazioni. Rispetto ai loro coeta-nei, vivono una crisi che si ag-giunge alla crisi normale dellacrescita. Comportamenti edeventi forti spesso vengonoassunti dagli adolescenti adot-tati per controllare e verificarela stabilità dell’ambiente fami-liare.È molto importante che i geni-tori fin da subito li ascoltino,lavorino sul tema delle origininella verità, perché con l’ado-lescenza i figli metteranno indiscussione ciò che gli è statoraccontato. Il ragazzo accoltogià grande lo si deve accom-pagnare. L’unica medicina èl’amore donato gratuitamentee con intelligenza dai genitori:sentirsi amato lo aiuterà a tro-vare sicurezza in se stesso edare il meglio di sé. J

I cambiamenti del figlio checresce sono segnali di conquista

della sua autonomia

Una famigliaadottiva dellasede di Cognola(TN)

I PROGETTI

NOVEMBRE 2015 13SPAZIO FAMIGLIA

FORMAZIONE

I NOSTRI PERCHÉUn percorso alla scoperta del significatoprofondo di sessualità e affettività

olte le sfide sul piano educati-vo nelle quali sono coinvoltiadolescenti e preadolescentinella società di oggi.

Il progetto Up2me (CN - n.19/20 - 2015) èun percorso di alcuni mesi, con ampio coin-volgimento dei genitori,rivolto alla formazioneintegrale e alla crescitaarmonica della personain età evolutiva. I ragazzi(9-17 anni) attraverso unmetodo induttivo sono

aiutati a scoprire gli aspetti della sessualitàcome strumento di dono per l’altro, per es-sere più capaci di valutare i vari stili di vita efare le proprie scelte. Portato avanti in sinergia da AFNonlus, Mo-vimento gen3-Ragazzi per l’Unità, Movi-

mento Famiglie Nuove,Istituto Universitario So-phia, è realizzato da ungruppo interdisciplinareinternazionale e un’equi-pe locale guidata da tu-tor preparati.

M

Up2me Project

Il progetto è rivolto a ragazzi trai 9 e i 17 anni con ilcoinvolgimento deigenitori


I SOSTENITORI #obiettivo15milaa cura di Barbara Zeppi

La campagna continuaComunicateci le vostre esperienze alla casella [email protected]

Molte le iniziative solidali per garantire un futuro dignitoso

a tanti bambini che attualmente vivono in condizioni disagiate

LO SPETTACOLO TEATRALE

Giuseppina e Massimo Rosolini SR

Arte, solidarietà, cultura e divertimentocon la 16ma edizione di una serata per il Sostegno a Distanza

La compagnia teatrale“Gli amici del teatro”ha messo in scena lacommedia “T’aspettu‘n paradisu!” di AlfiaLeotta. L’iniziativa havisto aumentare fino a10 il numero deibambini sostenuti adistanza in quindicianni.

IN PIAZZA

1.GabriellaMarcignago PV“Un anno fa unabambina a mecara ha avuto ungravissimoproblema disalute che si èrisolto. Lei haavuto lapossibilità dellecure mediche chealtri bambini nelmondo nonhanno. Mi sonomessa in gioco ecoinvolgendo leistituzioni, hoorganizzato una

bancarella conl’aiuto di altrisostenitori”

2.SabrinaMaranoLagunare UD“Sono mammaadottiva duevolte e ritengoche il Sostegno aDistanza sia unostrumento valido persconfiggere lalotta control'abbandono diminori conproblemi di

povertà esolitudine!”.Coinvolgentel’esperienza dioffrire dolci epiantine

3.PieraVentimiglia IMLe “titolari di unbanchetto dibrocante” hannoorganizzato una48 ore i cui fruttihannoconsentito disostenere adistanza duenuovi bimbi

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Roberto e RobertaSanto Stefano diMagra SPUna cena solidalecon tombola: “ilmondo puòcambiare se noidiamo speranza"

Altre iniziative

PaolaFirenzeDue famiglie adottivenella splendidapiazza di Santa Croceper “vivere lasolidarietà”

LiubaCastelnovo LCUna cena preparatadagli alunni dellaFumagalli “Buoncibo per un’ ottimacausa! ”

Giuliano e MarisaMacerata“La pioggiaabbondante non haimpedito di andareincontro a tantepersone”

Giulio e VivianaTollegno BIUn pranzo presso lasede degli alpini“Un’esperienza difamiglia dove tutto èpossibile”


La scuola Fiore e il Centro di accoglienza

"Ho sempre avutotanti problemi a casa,ma quello che mi haaiutato è aversperimentato l'affettodelle persone delprogetto e così comehanno fatto con me,ora io provo a farecon gli altri."Racconta Dani, 24anni, attualmenteinsegnante del corsodi manicure presso ilCentro diaccoglienza, tra leprime bimbe inserite

nella scuola Fiore delProgetto diBenevides, nellaforesta amazzonica.

"Anche noidesideriamocontribuire allasolidarietà, diceYouan Vera, alunnadella seconda mediadel Collegio GuePascal. Abbiamoavuto l’idea di fare

un orto e coltivareinsalata e spinaci. In questo modoabbiamo potutoaiutare quattrocompagni di classe

che sono ammalatied hanno bisogno dicure. Siamo statifelici d’aver fattoquesta attività che ciha dato gioia e pace.Un caro saluto da noitutti qua e auguri per#�obiettivo15mila�!"

NEWS

BENEVIDES - BRASILE

Tagaytay –Filippine Successo del concerto“A song of hope”,svoltosi presso la saladel Centro di Tagaytay,con 300 partecipantiprovenienti danumerose città delleFilippine. “La nostraaziendina Favola harealizzato delle T-shirt,personalizzate con illogo della campagna#�obiettivo15mila - diceHeroo -. Il concerto èstato il primo realizzatoqui, ma ciò che rendememorabile l’evento èl'impegno concreto ditutti e di ciascuno”

a cura di Barbara Zeppi

In occasione dellancio dellacampagna#obiettivo15mila,alcune comunitànate attorno aiprogrammi di SAD,hanno presentato leloro attività eorganizzato diverseiniziative per dareun contributovisibile di reciprocitàche va al di là di chidona e chi riceve.

Man - Costa d'Avorio

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