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1 LE DECISIONI DI INVESTIMENTO

Decisioni Di Investimento Vs2

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LE DECISIONI DI INVESTIMENTO

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Le decisioni di investimento rappresentano un momento fondamentale per il management aziendale, nella ricerca e selezioni di progetti il cui rendimento sia superiore al rendimento minimo accettabile, in ottica di massimizzazione del valore aziendale.

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Scelta di investimento :-ricerca della “dimensione ottima per competere”-pianificazione strategica di medio periodo al fine di evitare che i criteri di scelta enfatizzino i risultati di breve periodo a scapito di una visione di medio termine, legata alla creazione di vantaggi competitivi sostenibili.

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Dal punto di vista della dinamica finanziaria, un investimento è un’operazione di trasferimento di risorse nel tempo, caratterizzata dal prevalere di uscite monetarie nette in una prima fase e di entrate monetarie nette in una fase successiva. Si può quindi affermare che investimento in termini finanziari può essere considerato tutto ciò che è “esborso attuale nella speranza di benefici futuri”.

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Nella scelta tra determinati investimenti, le imprese sono generalmente guidate da tre aspetti principali:

la coerenza dell’investimento con una strategia aziendale;

la convenienza economica dell’investimento; la fattibilità finanziaria.

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Le decisioni di investimento sono rilevanti per varie ragioni:

l’azienda si impegna per un lungo periodo di tempo;

la decisione è difficilmente reversibile; in caso di modifica delle decisioni in genere si

subiscono perdite.

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Tipologie di investimentoEsistono quattro principali categorie strutturali

•Investimenti PIPO, Point Input – Point Output, contraddistinti da esborso e recupero istantanei, cioè l’impiego ed il recupero del capitale hanno luogo in un’unica soluzione.

•Investimenti PICO, Point Input – Continuous Output, caratterizzati da un esborso iniziale in un’unica soluzione ma il cui recupero è ripartito nel tempo.

•Investimenti CIPO, Continuous Input – Point Output, in cui l’esborso avviene gradualmente nel tempo a fronte di un recupero immediato.

•Investimenti CICO, Continuous Input – Continuous Output, distinti da un esborso e da un recupero scaglionato nel tempo.

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I RISCHI LEGATI AGLI INVESTIMENTI

Possono essere individuate cinque principali fonti di rischio.

1. Project-specific risk o rischio specifico di un progetto: ogni singolo progetto di investimento può produrre maggiori o minori flussi di cassa rispetto alle previsioni perché, ad esempio, tali previsioni erano non corrette o a causa di fattori specifici legati al progetto. Una una buona parte di tale rischio specifico viene eliminato qualora le aziende avviino molti progetti affini.2. Competitive risk o rischio-concorrenza: in questo caso i flussi di cassa generati da un progetto possono essere condizionati dalle azioni dei concorrenti, le quali risultano spesso imprevedibili. Spesso tale componente di rischio riguarda più di un progetto e, di conseguenza, risulta più difficile per l’impresa diversificarla nella sua attività ordinaria.

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I RISCHI LEGATI AGLI INVESTIMENTI

3. Industry-specific risk o rischio settore: ha origine da determinati fattori che incidono sui profitti e sui flussi di cassa di un determinato settore industriale. Un’impresa può diversificare il rischio settore diversificando le proprie attività in altri settori industriali, tramite investimenti diretti o mediante acquisizioni di aziende già operanti.

4. International risk o rischio internazionale: se la valuta nella quale sono misurati gli utili è diversa dalla valuta dei flussi di cassa del progetto di investimento, allora ci si può trovare di fronte ad un rischio internazionale. In questi casi i risultati possono differire dalle previsioni a causa di fluttuazioni nel tasso di cambio. Questo tipo di rischio può essere ridotto sia intraprendendo progetti in Paesi diversi, le cui valute non abbiano un andamento correlato, sia finanziando gli investimenti con la valuta locale.  

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I RISCHI LEGATI AGLI INVESTIMENTI

5. Market risk o rischio-mercato: concerne l’insieme delle variabili macroeconomiche che hanno un impatto, in diversa misura, su tutte le imprese e su tutti i progetti. A differenza degli altri rischi illustrati in precedenza, tale tipologia di rischio non può essere eliminato con una politica di diversificazione né dalle aziende né dagli investitori, poiché qualsiasi investimento rischioso è esposto anche solo parzialmente al market risk.  

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TIPOLOGIE DI INVESTIMENTI

investimenti di sostituzione: sono tipici di beni a bassa obsolescenza tecnologica, in quanto prevale l’elemento di semplice “replacement” del bene che abbia terminato la propria vita utile;

investimenti di ammodernamento: si tratta di investimenti in beni che, rimpiazzando beni esistenti, presentano caratteristiche tecniche e tecnologiche superiori al bene sostituito.

 

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TIPOLOGIE DI INVESTIMENTI investimenti di espansione: sono investimenti che

hanno per obiettivo l’incremento della capacità operativa aziendale.

investimenti obbligatori: si tratta di investimenti che l’impresa deve effettuare, al di là della convenienza economica, per obblighi di legge o per scelta di immagine. Per tale categoria di investimenti la scelta non potrà essere del tipo accettazione /rifiuto ma tra la selezione tra progetti che permettano di fornire l’out put desiderato

 

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Criteri decisionali per relativi agli investimenti

Criteri decisionali basati sul reddito contabile Criteri decisionali basati su flussi di cassa Criteri decisionali basati su flussi di cassa

attualizzati

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Pilotare gli utili contabili

Nell’ultimo decennio, molte società, visto cosa succede al prezzo delle loro azioni quando non riescono a ottenere utili contabili conformi alle previsioni degli analisti, hanno imparato a pilotare gli utili

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Perché utilizzare i flussi di cassa?

Quando utili e flussi di cassa sono diversi, come accade per molti progetti, bisogna capire quale dei due fornisce una misura migliore della performance.-Le misure contabili possono essere manipolate, almeno per singoli periodi, attraverso creative strategie contabili-Applicando principi contabili diversi si ottengono spesso utili diversi

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Perché utilizzare i flussi di cassa?

- Nessuna azienda accetta “utili” come pagamento di beni e servizi; le imprese chiedono liquidità. Un progetto con utili positivi e flussi di cassa negativi finirà per prosciugare la liquidità dell’azienda

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Flussi di cassa totali e flussi di cassa incrementali

I flussi di cassa da prendere in considerazione sono soltanto i flussi di cassa incrementali, cioè quelli che il nuovo progetto genera per l’azienda che lo intraprende.I flussi di cassa totale prendono in considerazione anche flussi di cassa che saranno sostenuti dall’impresa indipendentemente se il progetto viene o meno intrapreso (costi fissi)

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Flussi di cassa totali e flussi di cassa incrementali

ES: Si supponga di analizzare un progetto per conto della NovaCoop le cui spese generali ed amministrative ammontano attualmente ad euro 500.000. Al momento tali spese sono ripartite equamente su 4 negozi (euro 125.000). Il nuovo progetto consiste nell’apertura di un quinto punto vendita. Una volta aperto il quinto negozio, a ciascun punto vendita verranno assegnate spese generali e amministrative pari a euro 100.000. Bisogna includere tali spese nell’analisi del progetto?

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Flussi di cassa totali e flussi di cassa incrementali

ES. Se invece con l’apertura del quinto negozio le spese generali ed amministrative passano da euro 500.000 ad euro 600.000. A ciascun negozio verrà assegnato un costo pari a 150.000.

Quale sarà l’ammontare dei costi da considerare per l’analisi dell’investimento?

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Flussi di cassa attualizzati e flussi di cassa nominali

E’ molto raro che un progetto a lunga durata generi utili o flussi di cassa distribuiti uniformemente nel tempo.

Qualunque sia la mancanza di tale uniformità nella serie dei flussi di cassa, ciò che conta nel contesto della misurazione dei rendimenti è capire se di questa distribuzione temporale debba o meno tenersi conto.

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Flussi di cassa attualizzati e flussi di cassa nominali

Ci sono 3 motivi per cui i flussi di cassa relativi a periodi diversi non possono essere confrontati e pertanto un flusso di cassa futuro vale meno di un flusso di cassa attuale di pari ammontare:

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Flussi di cassa attualizzati e flussi di cassa nominali

1.In presenza di inflazione monetaria, il valore della moneta diminuisce con il tempo

2.Gli individui preferiscono consumare oggi piuttosto che domani

3.Ogni forma di incertezza relativa ai flussi di cassa futuri ne riduce il valore

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Perché utilizzare misure di rendimento attualizzate?

Flussi di cassa nominali relativi a diversi periodi non sono comparabili e non possono essere sommati per stimare i rendimenti

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Criteri di decisione basati sul reddito contabile

ROC (return on capital/ redditività del capitale)

ROE (return on equity/Redditività del capitale netto)

EVA (economic value added)

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ROC (return on capital/ redditività del capitale)

Il ROC atteso da un progetto è una funzione dell’investimento totale da esso richiesto e della sua capacità di produrre reddito operativo.

progettoneltotaletoinvestimendellmediocontabileValore

EbitoperativodditoimpostadlordoalROC

'

)(Re)'(

progettoneltotaletoinvestimendellmediocontabileValore

impostadaliquotaEbitimpostadnettoalROC

'

)'1()'(

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ROC (return on capital/ redditività del capitale)

Per decidere se intraprendere o meno un progetto, il ROC da esso atteso deve essere confrontato a una soglia minima di rendimento appropriata.

Molte imprese utilizzano come soglia minima di rendimento il costo del capitale.

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ROC (return on capital/ redditività del capitale)

Criterio decisionale per progetti indipendenti basato sul ROC

Se ROC al netto d’imposta > costo del capitale->accetto

Se ROC al netto d’imposta < costo del capitale->rifiuto

COMUNQUE SI SCEGLIE L’INVESTIMENTO CON IL ROC più elevato

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Avvertenze sul ROC

Problematiche:

1. Funziona per progetti tradizionali (ossia quelli caratterizzati da un cospicuo investimento iniziale, seguito da profitti positivi). Per i progetti che non richiedono un investimento iniziale cospicuo il Roc è meno indicativo

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Avvertenze sul ROC

Problematiche:

2. Basandosi sul reddito operativo piuttosto che sui flussi di cassa, il ROC non è molto indicativo quando non rispecchia o è molto diverso dai flussi di cassa. Infatti potrebbe essere influenzato dai metodi di ammortamento utilizzati.

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Avvertenze sul ROC

3. Il valore contabile dell’investimento potrebbe non essere una buona misura, specialmente con il passare del tempo. Infatti con il passare del tempo, dal momento che l’ammortamento riduce il valore contabile degli investimenti, il Roc tenderà ad aumentare.

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Avvertenze sul ROC

4 . Infine il Roc medio non distingue tra profitti realizzati nei primi anni di vita e quelli realizzati in seguito. Euro 100 di reddito operativi conseguiti all’anno 1 vengono trattati come euro 100 conseguiti all’anno 4.

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Redditività del capitale netto (ROE)

Il ROE misura il rendimento dal punto di vista dell’azionista, e si basa perciò sull’utile contabile netto:

progettonelazionariotoinvestimendellmediocontabileValore

nettoUtileROE

'

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Redditività del capitale netto (ROE)

Come il ROC anche il ROE tende ad aumentare nel corso della vita del progetto, come conseguenza dell’ammortamento del valore del capitale netto.

Come il ROC va confrontato con il costo del capitale, così il ROE va confrontato con il costo del capitale netto, che rappresenta il tasso di rendimento richiesto dagli azionisti

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Redditività del capitale netto (ROE)

Criterio decisionale per progetti indipendenti basato sul ROE

Se ROE > costo del capitale netto -> Accettare il progetto

Se ROE < costo del capitale netto -> Rifiutare il progetto Il costo del capitale netto dovrebbe riflettere la rischiosità del progetto in esame Nel caso di progetti alternativi di pari rischiosità sarà considerato migliore il progetto con un ROE più elevato.

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Avvertenze sul ROE

Il ROE soffre di molti problemi già analizzati per il ROC:

1) Dipende troppo dalle misure contabili di rendimento e, di conseguenza, varia a seconda dei metodi contabili

2) Tende a crescere nel corso del tempo, come conseguenza dell’ammortamento del valore contabile

3) Tende a fornire stime artificialmente elevate per progetti che non richiedono un cospicuo investimento iniziale

4) Come il ROC medio, anche il ROE medio non distingue fra utile netto realizzato nei primi anni e quello realizzato in seguito

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Economic Value Added (EVA)

EVA è un modello di gestione secondo la logica del valore che ha tratto notevole attenzione sia da parte di imprese interessate a incrementare il loro valore che da parte di gestori di fondi alla ricerca di validi investimenti. L’EVA è una misura del surplus di valore creato da un’impresa o da un progetto.

Viene così calcolato:

EVA= (ROC – costo del capitale)x (capitale investito)

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Economic Value Added (EVA)

In cui il ROC viene calcolato stimando il reddito operativo contabile “rettificato” (per eliminare voci che non si riferiscono all’investimento in essere) e il capitale investito, pur basandosi sul valore contabile del capitale cerca di misurare il capitale veramente investito nell’attività in essere.

Le imprese che hanno un EVA positivo sono le imprese che stanno creando valore, mentre quelle con EVA negativo sono quelle che lo stanno distruggendo.

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Economic Value Added (EVA)

EVA può essere utilizzato anche per calcolare il surplus di valore sul capitale netto.

EVA sul capitale netto=

(ROE – costo del capitale netto)x (capitale netto investito)

Anche in questo caso un impresa con EVA sul capitale netto positivo sta creando valore per i suoi azionisti, mentre una con EVA negativo lo sta distruggendo.

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Criteri decisionali basati sui flussi di cassa

Metodi:

Tempo di Recupero

Tempo di Recupero Attualizzato

VAN

TIR

Indice di redditività

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Payback (tempo di recupero)

Il payback di un progetto misura quanto velocemente i flussi di cassa da esso generati coprono l’investimento iniziale

Il tempo di recupero di un progetto permette all’investitore di capire in quanto tempo l’investimento viene recuperato.

Il tempo di recupero di un progetto si ottiene calcolando il n° degli anni affinché i flussi previsti eguaglino l’investimento iniziale.

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Payback (tempo di recupero)

Esempio:

Si consideri un progetto il cui investimento iniziale ammonta ad euro 1.500.000. I flussi generati dall’investimento ammontano ad:

Flussi di cassa

Anno 0 -1.500

Anno 1 500

Anno 2 500 1500

Anno 3 500

Anno 4 500

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Payback (tempo di recupero)

Alcune imprese utilizzano il payback come principale criterio decisionale. In tali casi, deve essere stabilito un periodo payback “massimo” accettabile. Il criterio consisterà dunque nell’accettare solo i progetti il cui payback atteso è inferiore a quello massimo accettabile

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Avvertenze sul Payback

Quello del payback è un criterio semplice ed intuitivo, ma trascura molte informazioni relative a un progetto

1. Limitandosi a rispondere alla domanda:”quanto ci vorrà a recuperare l’investimento iniziale?”, il criterio non tiene conto di ciò che avverrà dopo che l’investimento iniziale è stato recuperato. Questo rappresenta una grossa carenza quando si tratta di dover scegliere tra più progetti.

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Payback (tempo di recupero)

Esempio

Progetto 1 Progetto 2

Flussi di cassa

Flussi di cassa

Anno 0 -1.500 Anno 0 -1500

Anno 1 500 Anno 1 750

Anno 2 500 Anno 2 750

Anno 3 500 Anno 3 100

Anno 4 10.000 Anno 4 100

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Avvertenze sul Payback

2. Il criterio del payback è stato concepito per un tipo di progetto tradizionale, caratterizzato da un cospicuo investimento iniziale seguito da flussi di cassa positivi. Non ha invece senso quando l’investimento viene effettuato a più riprese nel corso del tempo o quando non esiste un investimento iniziale

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Avvertenze sul Payback

3. Il criterio del payback utilizza flussi di cassa nominali e tratta allo stesso modo i flussi di cassa che si producono nei primi anni e quelli che si producono in seguito. Dato il valore temporale del denaro, recuperare l’investimento nominale iniziale non è un gran risultato, poiché tale somma avrebbe potuto essere investita in altro modo e produrre un rendimento significativo.

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Tempo di recupero attualizzato

Il tempo di recupero attualizzato di un progetto, come il criterio del tempo di recupero, permette all’investitore di capire in quanto tempo l’investimento viene recuperato.

Il tempo di recupero attualizzato di un progetto si ottiene calcolando il n° degli anni affinché i flussi attualizzati previsti eguaglino l’investimento iniziale.

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Valore Attuale Netto

VAN di ogni investimento, sia tecnico che finanziario, è pari al valore attuale di tutti i flussi di cassa in entrata/uscita ad esso relativi.

PARAMETRI:

Ft= flussso di cassa

i=costo del capitale

C= esborso iniziale

CifNAVtn

tt

1

1..

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La logica dell’utilizzo del VAN

Esso prevede che l’investimento sia da prendere in considerazione ogni volta che il VAN nell’orizzonte temporale analizzato, sia positivo.

In presenza di alternative si dovrebbe scegliere quella che consente il VAN più elevato.

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La logica dell’utilizzo del VANSi supponga di analizzare un progetto che richiede un investimento iniziale di euro 100 milioni, utilizzando un costo del capitale del 15% ed abbia calcolato che il valore attuale è pari ad euro 1 milione. Il manager che deve prendere la decisione finale sostiene che si tratta di un VAN troppo esiguo e conclude perciò che si tratta di un progetto mediocre. Siete d’accordo? Si. Il van rappresenta solo 1% dell’investimento iniziale No. Un Van positivo indica comunque un buon investimento

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VAN: Vantaggi

Il VAN ha diverse proprietà che lo rendono un attraente criterio decisionale.

1. I valore attuali netti possono essere sommati

I van di singoli progetti possono essere sommati per giungere a un Van cumulativo di un’azienda. Nessun altro criterio decisionale di investimento ha questa proprietà la quale ha inoltre una serie di implicazioni:

a. Il valore di un impresa può essere rappresentato come la somma del valore attuale dei progetti già intrapresi e dei valori attuali netti dei progetti futuri

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VAN: Vantaggi

Valore di un’impresa= ∑valore attuale dei progetti in essere + ∑valore attuale dei progetti futuri

Il primo termine mostra il valore dell’attività in essere (assets in place), mentre il secondo termine misura il valore della crescita futura attesa (expected future growth)

b. Quando un impresa decide di abbandonare un progetto che, sulla base dei flussi di cassa previsti, ha un valore attuale negativo, il valore dell’impresa aumenterà di un ammontare corrispondente a tale importo

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VAN: Vantaggi

c. Quando un’impresa cede un’attività in essere, la somma ricevuta con tale cessione avrà un impatto sul valore dell’impresa. In particolare, se la somma ricevuta supera il valore attuale dei flussi di cassa attesi da tale attività, il valore dell’impresa aumenterà in seguito alla cessione; in caso contrario diminuirà

d. Quando un’impresa acquista un’altra impresa, pagando un prezzo superiore al valore attuale dei flussi di cassa attesi dall’impresa acquistata, ciò equivale a intraprendere un progetto con VAN negativo e comporterà una diminuzione del valore dell’impresa

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VAN: Vantaggi

2. I flussi di cassa intermedi vengono investiti alla soglia minima di rendimento

Si assume che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti alla soglia minima di rendimento che corrisponde al costo del capitale.

3. I Calcoli del VAN tengono conto della struttura per scadenza dei tassi di interesse attesa e delle variazioni dei tassi di interesse

I tassi di attualizzazione possono variare nel tempo per 3 motivi:

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VAN: Vantaggi

1. Si prevede che il livello dei tassi di interesse cambierà nel tempo e la struttura e la scadenza dei tassi di interesse potrebbe fornire alcune indicazioni sui tassi attesi futuri

2. Le caratteristiche del rischio di un progetto potrebbero cambiare in modo prevedibile nel corso del tempo, con conseguente variazione del tasso di attualizzazione

3. La combinazione delle fonti di finanziamento del progetto può variare nel tempo, con conseguenti variazioni sul costo del capitale

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VAN: Esempio

Esempio:

Si supponga di analizzare un progetto della durata di 4 anni che consiste nello sviluppare un software. Si supponga inoltre che l’incertezza della tecnologia che caratterizza questo settore industriale suggerisce di utilizzare tassi di attualizzazione crescenti nel tempo

Anno 0 Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4

Flussi di cassa 300 400 500 600

Tasso attualizzazione 10% 11% 12% 13%

Investimento -1.000

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VAN: esempio

Il valore di ciascun flusso di cassa può essere così calcolato:

-1 anno VA del Flusso di cassa: 300/1,10= 272,72

-2 anno VA del Flusso di cassa: 400/(1,10*1,11)= 327,6

-3 anno VA del Flusso di cassa: 500/(1,10*1,11*1,12)= 365,63

-4 anno VA del Flusso di cassa: 600/(1,10*1,11*1,12*1,13)= 388,27

VAN del progetto=272,72+327,6+365,63+388,27-1000= 354,22

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VAN: Avvertenze

Il VAN viene espresso in termini assoluti piuttosto che relativi e, di conseguenza non tiene conto della diversa dimensione dei progetti

Il criterio del VAN non tiene conto della durata del progetto, sicché fra progetti alternativi di diversa durata, il VAN tende a favorire quelli di durata maggiore

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Indice di redditività (profitability index)

Un modo per tener conto della dimensione del progetto nell’ambito del criterio del VAN, è dividere la sommatoria dei flussi di cassa attualizzati per l’investimento iniziale del progetto.

In tal modo otteniamo l’indice di redditività, che rappresenta un’altra misura del rendimenti dei progetti.

IP = VA

Co

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TIR (tasso interno di rendimento)

Il TIR, come il VAN, si basa sui flussi di cassa attualizzati. A differenza del VAN si tratta di un tasso di rendimento espresso in percentuale.

Il TIR può essere definito come il tasso di attualizzazione in corrispondenza del quale il VAN di un progetto è zero.

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TIR (tasso interno di rendimento)Uno dei vantaggi del TIR è che esso può essere utilizzato anche se non si conosce il tasso di attualizzazione. In realtà, senza conoscere il tasso di attualizzazione, è possibile calcolare il TIR, ma non lo si può utilizzare come criterio decisionale.

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TIR (tasso interno di rendimento)

Una volta calcolato il TIR, per decidere se intraprendere il progetto, è necessario confrontarlo al tasso di attualizzazione: se il TIR è maggiore del tasso di attualizzazione il progetto è valido; al contrario, sarà opportuno non intraprenderlo

CRITERIO DECISIONALE:

Se TIR > costo del capitale -> accettare il progetto

Se TIR < costo del capitale -> rifiutare il progetto

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TIR : Avvertenze

Fra i criteri decisionali basati sui flussi di cassa attualizzati, il TIR è il più utilizzato nelle analisi di investimento. Tuttavia presenta alcuni limiti.

dal momento che il TIR è una misura percentuale di rendimento, favorisce la scelta di progetti di dimensione minore, sui quali è più probabile ottenere rendimenti percentuali elevati

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TIR : Avvertenze

ci sono delle situazioni in cui il TIR non può essere calcolato o non può essere utilizzato come criterio decisionale.

Il primo caso è quando non c’è un investimento iniziale o è molto limitato e l’investimento viene invece effettuato a più riprese durante la vita del progetto. In tali casi non è possibile calcolare il TIR.

Il secondo caso è quando esiste più di un TIR

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TIR : Progetti con molteplici TIR

Si consideri un progetto che consista nella produzione e vendita d un prodotto di consumo, con soglia minima di rendimento pari al 12% e durata di quattro anni, durante i quali si prevedono i seguenti flussi di cassa (il progetto richiede di prendere in licenza un marchio, con elevato pagamento alla fine dei quattro anni):

Anno 0 Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4

Flussi di cassa 800 1.000 1.300 (2.200)

Investimento (1.000)

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TIR : Progetti con molteplici TIR

Graficamente può essere così rappresentato:

0

0% Tasso di attaulizzazione

Valore attuale netto

36,55%

6,6%

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TIR : Progetti con molteplici TIR

Come si può notare, questo progetto risulta avere due TIR: 6,60% e 36,55%.

Dal momento che il valore della soglia minima di rendimento (12%) è compreso tra i due TIR, la decisione di accettare o meno il progetto dipenderà dal TIR scelto. Per operare la scelta giusta, bisognerà osservare il profilo del VAN. Il progetto andrà intrapreso solo se, come in questo caso il VAN è positivo in corrispondenza della soglia minima.

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TIR : Progetti con molteplici TIR

Tir 36,55%

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4Investimento Inviale VAN

VAN= 586 536 511 633- 1.000- 0

Tir 6,60%

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4Investimento Inviale VAN

VAN= 750 880 1.073 1.704- 1.000- 0

Tir 12,00%

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4Investimento Inviale VAN

VAN= 714 797 925 1.398- 1.000- 39

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Molteplici TIR: perché esistono

Nei progetti di tipo tradizionale, in cui c’è un investimento iniziale seguito da una serie di flussi di cassa positivi, c’è soltanto un cambiamento di segno e quindi un solo TIR.Se c’è più di un cambiamento di segno nei flussi di cassa ci saranno più TIR.

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Confronto tra VAN e TIR

Nonostante che il VAN ed il TIR siano visti come progetti alternativi, nella maggior parte dei casi portano a risultati simili. Le differenze emergono quando bisogna scegliere fra progetti alternativi.

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Confronto tra VAN e TIR

Il VAN di un progetto viene calcolato in termini assoluti e non tiene conto delle dimensioni del progetto. Il TIR è un tasso di rendimento espresso in percentuale, e quindi standardizzato per la dimensione del progetto.

Dovendo scegliere fra progetti alternativi di diversa dimensione, questa differenza fra VAN e TIR può portare a risultati molto diversi.

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ANALISI DI SENSIBILITA’

L’obiettivo dell’Analisi di sensibilità ( Sensitivity Analysis) è di individuare quale delle determinanti del flusso di cassa possano influenzare il VAN del progetto in misura più significativa. Valuta quindi l’impatto che ipotizzati cambiamenti delle variabili che determinano costi e benefici, possano avere sul VAN. Consiste nell’effettuare differenti simulazioni circa una singola variabile del progetto di investimento mantenendo invariate le altre variabili .