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\ COMUNE DI CARRARA Decoralo di Medaglia d'Oro al Merito Civile Settore Marmo/Pianificazione, programmazione e controllo/Urbanistica e S.U.A.P. Carrara, 25.03.2016 Prot. 476 Procedimento per la determinazione degli importi unitari del contributo di estrazione per i derivati dei materiali da taglio di cui al comma 2 dell'art. 36 della L.R.T. n. 35/2015 e s.m.i. per l'anno 2016. Relazione istruttoria conclusiva II procedimento ha per oggetto l'adozione, conformemente alle disposizioni normative vigenti, di tutti i provvedimenti amministrativi necessari alla determinazione degli importi unitari del contributo di estrazione di cui all'art. 36, comma 2, della L.R.T. n. 35/2015 per l'anno 2016. Preliminarmente è opportuno ricordare che si tratta, come espressamente indicato nella comunicazione di avvio del procedimento del 30/10/2015, del contributo di estrazione relativo ai derivati dei materiali da taglio, cioè di quei materiali che la legge regionale toscana n. 35/2015 definisce all'art. 2, lett. e, n.2, punto 2.2 come materiali provenienti dalla coltivazione di cave di materiali per usi ornamentali, a cui sono connessi per dislocazione e contiguità, non idonei alla produzione di blocchi, lastre, listelli e affini, nonché materiali di sfrido della riquadratura e del taglio effettuati in cava, destinati ad autonoma commercializzazione e oggetto della autorizzazione per l'esercizio dell'attività estrattiva e del piano di coltivazione che ne stima la quantità e ne indica la gestione. Sostanzialmente si tratta dei materiali detritici (scaglie, massi, terre) che derivano dalla estrazione dei blocchi e che sono trattati e commercializzati autonomamente per usi diversi, cioè di quei materiali che erano disciplinati dall'ari. 15, commi 3 e 5 bis, della precedente normativa regionale (la L.R.T. n. 78/1998 e s.m.i.). Nel corso del procedimento i competenti uffici del Settore hanno innanzitutto proceduto ad individuare le diverse categorie dei materiali detritici prodotti in tutte le cave di marmo in attività nei bacini marmiferi carraresi, tenendo conto delle caratteristiche fisiche, tecnico- produttive, dimensionali e merceologiche degli stessi materiali, nonché della loro utilizzazione/destinazione. Questa attività ha consentito di definire una nuova classificazione dei materiali detritici, più rispondente alla situazione esistente e più funzionale alla applicazione degli importi del contributo di estrazione che saranno determinati, classificazione che è riportata nella Tabella A allegata alla presente relazione e che è pienamente conforme a quella contenuta nel "Regolamento per la gestione e la riscossione del contributo di estrazione di cui all'art. 36 della Legge Regionale Toscana 25 Marzo 2015 n. 35 e s.m.i." approvato con Piazza 2 Giugno 54033 Carrara (MS)

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COMUNE DI CARRARADecoralo di Medaglia d'Oro al Merito Civile

Settore Marmo/Pianificazione, programmazione e controllo/Urbanistica e S.U.A.P.

Carrara, 25.03.2016

Prot. 476

Procedimento per la determinazione degli importi unitari del contributo di estrazione per iderivati dei materiali da taglio di cui al comma 2 dell'art. 36 della L.R.T. n. 35/2015 e s.m.i.per l'anno 2016.

Relazione istruttoria conclusiva

II procedimento ha per oggetto l'adozione, conformemente alle disposizioni normativevigenti, di tutti i provvedimenti amministrativi necessari alla determinazione degli importiunitari del contributo di estrazione di cui all'art. 36, comma 2, della L.R.T. n. 35/2015 perl'anno 2016.

Preliminarmente è opportuno ricordare che si tratta, come espressamente indicato nellacomunicazione di avvio del procedimento del 30/10/2015, del contributo di estrazionerelativo ai derivati dei materiali da taglio, cioè di quei materiali che la legge regionaletoscana n. 35/2015 definisce all'art. 2, lett. e, n.2, punto 2.2 come materiali provenienti dallacoltivazione di cave di materiali per usi ornamentali, a cui sono connessi per dislocazione econtiguità, non idonei alla produzione di blocchi, lastre, listelli e affini, nonché materiali disfrido della riquadratura e del taglio effettuati in cava, destinati ad autonomacommercializzazione e oggetto della autorizzazione per l'esercizio dell'attività estrattiva edel piano di coltivazione che ne stima la quantità e ne indica la gestione.Sostanzialmente si tratta dei materiali detritici (scaglie, massi, terre) che derivano dallaestrazione dei blocchi e che sono trattati e commercializzati autonomamente per usi diversi,cioè di quei materiali che erano disciplinati dall'ari. 15, commi 3 e 5 bis, della precedentenormativa regionale (la L.R.T. n. 78/1998 e s.m.i.).

Nel corso del procedimento i competenti uffici del Settore hanno innanzitutto proceduto adindividuare le diverse categorie dei materiali detritici prodotti in tutte le cave di marmo inattività nei bacini marmiferi carraresi, tenendo conto delle caratteristiche fisiche, tecnico-produttive, dimensionali e merceologiche degli stessi materiali, nonché della loroutilizzazione/destinazione.Questa attività ha consentito di definire una nuova classificazione dei materiali detritici, piùrispondente alla situazione esistente e più funzionale alla applicazione degli importi delcontributo di estrazione che saranno determinati, classificazione che è riportata nellaTabella A allegata alla presente relazione e che è pienamente conforme a quella contenutanel "Regolamento per la gestione e la riscossione del contributo di estrazione di cui all'art.36 della Legge Regionale Toscana 25 Marzo 2015 n. 35 e s.m.i." approvato con

Piazza 2 Giugno 54033 Carrara (MS)

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COMUNE DI CARRARADecoralo di Medaglia d'Oro al Merito Civ i le

Settore Marmo/Pianificazione, programmazione e controllo/Urbanistica e S.U.A.P.

deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 26/02/2016 e predisposto e redatto anchein base all'attività svolta nel corso del procedimento che qui interessa.Al riguardo è necessario precisare che l'individuazione della nuova categoria denominata"polvere di marmo" ha un significato puramente nominale, in quanto il materiale da tenerein considerazione, in base alla definizione fornita dalla legge regionale ed ai fini delladeterminazione del relativo importo unitario del contributo di estrazione, è quellodeterminato "scaglia bianca". La distinzione operata in sede di classificazione è finalizzataesclusivamente a facilitare l'attribuzione delle percentuali di produzione delle diversecategorie di scaglie in rapporto all'attuale sistema di prelievo e trattamento di questimateriali derivati.Infatti, sempre in conformità a quanto indicato nella già richiamata comunicazione di avviodel procedimento, si è poi proceduto a definire cava per cava una percentuale diproduzione di alcune categorie, in particolare proprio quelle relative alle scaglie.Si è proceduto cioè a stimare la percentuale di "scaglie bianche" e "scaglie scure/colorate"prodotte in ogni singola cava tenuto conto delle qualità e tipologie produttive dei materialida taglio per usi ornamentali (blocchi) estratti ed estraibili, delle modalità e attrezzature dilavorazione impiegate e, anche in questo caso, della utilizzazione/destinazione dellediverse categorie di scaglie e, quindi, della loro idoneità o meno alla produzione dicarbonato di calcio macinato.Questa complessa attività è stata svolta attraverso specifici sopralluoghi effettuati in cava incontradditorio con i rappresentanti delle ditte interessate ed attraverso un serrato confrontocon tutti gli operatori economici coinvolti rappresentativi sia delle aziende titolaridell'autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva sia delle ditte incaricate del trattamentoe del trasporto dei materiali detritici.Nel corso dei diversi incontri appositamente tenutisi, gli operatori interessati hannosuggerito-di procedere alla attribuzione delle percentuali di produzione delle diversecategorie di scaglie in modo omogeneo tra cave dello stesso comprensorio estrattivo edhanno evidenziato le difficoltà di smaltimento dei materiali detritici a causa della pesantesituazione di crisi che ha interessato e continua ad interessare i principali comparti disbocco di tali materiali (in particolare quelli delle opere pubbliche e dell'edilizia), difficoltàderivanti anche dall'ammontare degli attuali importi del contributo di estrazione che gravanosu questi stessi materiali, richiedendo quindi una diminuzione di tali importi in particolareper quanto riguarda le categorie delle "scaglie scure" e delle "terre".

In relazione al contradditorio con le ditte interessate, si fa anche presente che n. 6 ditteescavatrici, precisamente la Soc. Fantiscritti S.p.a. per la cava n. 88, la Figaia Cave S.p.a.per la cava n. 92, la Escavazione Marmi Venati S.r.l. per la cava n. 121, la EscavazioneMarmi Fondo Belgia S.r.l. per la cava n. 123, la Marmo Canaloni S.r.l. per la cava n. 136 ela cava Escavazione Marmi Lochi S.a.s. per la cava n. 158, hanno presentato, così comeprevisto dalla comunicazione di avvio del procedimento, una specifica analogaosservazione, rilevando la assoluta genericità ed astrattezza di quanto indicato in talecomunicazione in relazione alle basi, alle modalità ed ai criteri di calcolo utilizzati dalComune per la determinazione dei valori unitari del contributo sulla base del valore medio

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di mercato dei derivati dei materiali da taglio di cui al comma 2 dell'ari. 36 della L.R.T. n.35/2015.Tale osservazione si appalesa del tutto irrilevante in quanto il Comune si avvale dellapossibilità prevista proprio dal richiamato comma 2 dell'art. 36, di stabilire il contributo diestrazione per i materiali di cui trattasi nel limite di €. 4,20 a tonn., cioè oltre eindipendentemente da qualsiasi riferimento al valore di mercato degli stessi materiali, chequindi non è minimamente necessario determinare.Una osservazione di carattere più generale è stata poi presentata da numerose altre dittetitolari dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva (n. 27 in totale) con riferimentosia al procedimento per la determinazione del canone di concessione e del contributo diestrazione per i materiali da taglio di cui al comma 1 dell'art. 36 della L.R.T. n. 35/2015, siaal procedimento per la determinazione degli importi unitari del contributo di estrazione per iderivati dei materiali da taglio di cui al comma 2 dello stesso art. 36.Relativamente a questo secondo procedimento, che è quello oggetto della presenterelazione, nell'osservazione richiamata vengono sollevati questioni di costituzionalità erelativi profili di incostituzionalità dell'ari. 36 della L.R.T. n. 35/2015, già avanzate inspecifici ricorsi di fronte al TAR Toscana, che potrebbero comportare l'annullamento delprocedimento stesso.Anche questa osservazione si appalesa del tutto irrilevante, dato che, al di là dei rilievisollevati e dei ricorsi promossi in sede giudiziaria, l'ari. 36 della legge regionale toscana èpienamente in vigore ed il Comune è tenuto ad applicarlo integralmente.

Sulla base della situazione riscontrata nelle singole cave a seguito dei sopralluoghieffettuati e sulla base dell'andamento delle produzioni di materiali detritici rilevato negliultimi anni cava per cava, i competenti uffici del Settore hanno provveduto, tenuto contoanche di quanto emerso dal confronto con gli operatori economici interessati, ad attribuire aciascuna cava le percentuali di produzione di "scaglie bianche" e "scaglie scure/colorate"riportate nella Tabella Allegato B alla presente relazione.

Per quanto riguarda gli importi unitari del contributo di estrazione sui derivati dei materialida taglio che il Comune deve stabilire per ciascuna delle categorie individuate, nel corsodel procedimento è stata svolta un'ampia attività di analisi dei diversi fattori checontribuiscono a questa determinazione.E' stato verificato l'andamento storico della produzione dei materiali detritici derivanti dallacoltivazione delle cave, produzione che è passata da 3.855.000 tonn. nel 2008 (anno diinizio della crisi che ha colpito l'economia mondiale con particolari ripercussioni in Europa ein Italia) a 2.975.000 tonn. nel 2011 ed a 2.470.000 tonn. nello scorso anno 2015, con unadiminuzione del 36% circa.Conseguentemente si sono ridotte anche le entrate a titolo di contributo regionale suimateriali detritici, che sono passate da oltre €. 7.500.000,00 nel 2008 a €. 5.960.000,00 nel2012 per risalire a €. 6.680.000,00 nello scorso 2015.Gli importi del contributo in vigore fino a tutto il 2015 sono rimasti sostanzialmente invariatidal 2008, salvo un modesto incremento del 5% intervenuto nell'anno 2013 a seguito dispecifica previsione della legge finanziaria regionale per lo stesso anno 2013.

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COMUNE DI CARRARADecorato di Medag l ia d'Oro al Merito Civile

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Per stabilire i nuovi importi del contributo di estrazione per il 2016 è poi necessario tenerconto di quanto disposto dalla nuova legge regionale n. 35/2015 e s.m.i., in particolare agli

. arti. 27 e 36.Ai sensi del combinato disposto dell'ari 27, commi 2 e 3, e dell'ari 36, comma 2, di talelegge il contributo di estrazione è destinato:- per il' 90,50% al Comune per gli interventi infrastrutturali, opere di tutela ambientale e pergli altri interventi per la riqualificazione territoriale, nonché per la razionalizzazione degliadempimenti comunali relativi all'istruttoria delle domande di autorizzazione e al controllodelle attività di cava, compresa la relativa vigilanza;- per il 5% alla Azienda Unitaria Sanitaria Locale, per la copertura delle spese per ilsoccorso interno all'attività estrattiva e il suo raccordo con il sistema di emergenzasanitaria;- per il 4,50% alla regione, per gli adempimenti di competenza in materia di attivitàestrattiva;- della quota spettante al Comune, I' 1% è destinato all'Ente Parco delle Alpi Apuane per gliadempimenti di pianificazione, per gli adempimenti istruttori connessi al procedimentoautorizzatorio e per gli interventi di promozione e valorizzazione del Parco e lo 0,50% ditale contributo è destinato ad interventi di formazione per la lavorazione sostenibile delmarmo.Rispetto alla procedente normativa dettata dalla legge regionale n. 78/1998 e s.m.i. ladestinazione del contributo è stata quindi modificata sia per quanto riguarda le quote partispettanti ai diversi enti interessati, sia per quanto riguarda gli interventi e gli adempimenticui il contributo stesso è finalizzato.Al Comune spetta infatti l'89,595% del gettito complessivo acquisito con l'applicazione delcontributo rispetto al 94% previsto dalla precedente normativa. Inoltre gli interventiinfrastrutturali, di tutela ambientale e di riqualificazione territoriale non devono più essere 'correlati alle attività estrattive, ma riguardano l'intero territorio comunale.

Lo stesso comma 2 dell'art. 36 dispone che il contributo di estrazione sui derivati deimateriali da taglio può essere stabilito oltre il limite del 10,50% del valore di mercato di talimateriali previsto dal comma 5 delFart. 27, ma comunque in misura non superiore a €, 4,20a tonn.. Questa possibilità, che il Comune di Carrara utilizzava già in base alla precedentenormativa regionale (art. 15, comma 5 bis, della L.R.T. n. 78/1998) è stata espressamenteprevista dall'ari. 3, comma 5, del "Regolamento per la gestione e la riscossione delcontributo di estrazione di cui all'ari. 36 della Legge Regionale toscana 25 Marzo 2015 n.35 e s.m.i.", approvato con la già richiamata deliberazione del Consiglio comunale n. 13 del26/02/2016.Ciò significa che gli importi del contributo di estrazione su tali materiali sono stabilitiindipendentemente dal valore di mercato degli stessi, che quindi non è minimamentenecessario calcolare.

Ai sensi del comma 3 dell'art. 36 della L.R.T. n. 35/2015, così come modificato dall'art. 3della L.R.T. n. 75/2015, nello stabilire gli importi unitari del contributo di estrazione sui

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Settore Marmo/Pianificazione, programmazione e controllo/Urbanistica e S.U.A.P.

derivati dei materiali da taglio di cui al comma 2 dello stesso art. 36, il Comune deve tenerconto dei criteri di tutela nelle aree a vincolo paesaggistico, dell'adesione delle imprese aschemi di certificazione ambientale e/o sicurezza sul lavoro e dell'ammontare medioannuale delle spese finalizzate agli interventi ed agli adempimenti a cui il contributo .èdestinato.In relazione alle prime due fattispecie previste da tale comma 3 è intervenuto il più volterichiamato "Regolamento per la gestione e la riscossione del contributo di estrazione di cuiall'art. 36 della legge regionale toscana 25 Marzo 2015 n. 35 e s.m.i.", che ai commi 6, 7, 8e 9 dell'ari. 3 ha disciplinato quanto previsto dallo stesso comma 3 disponendo da un lato,una riduzione del 5% di tutti gli importi unitari del contributo di estrazione sui materiali di cuitrattasi in caso di comprovata adesione delle ditte titolari della autorizzazione all'eserciziodell'attività estrattiva a schemi di certificazione ambientale e/o sicurezza sul lavoro; e,dall'altro lato, una maggiorazione in misura comunque non superiore al 5% degli stessiimporti del contributo per quelle cave che si trovano in aree a vincolo paesaggistico e la cuicoltivazione renda opportune e necessarie specifiche azioni di tutela e salvaguardia delterritorio.In relazione all'ammontare medio annuale delle spese per far fronte agli interventi e agliadempimenti cui il contributo di estrazione è destinato, si è provveduto a verificare che talispese ammontano mediamente a €. 11.000.000,00 circa, come risulta dagli ultimi bilanciconsuntivi approvati per il 2012, 2013 e 2014 e dall'assestamento generale di bilancio per il2015, a fronte di un gettito a titolo di contributo di estrazione sui derivati dei materiali dataglio accertato per il 2015 pari a circa €. 6.685.000,00.

Sulla base di tutto quanto sopra esposto si ritiene che per il corrente anno 2016 possonoessere riconfermati gli importi del contributo di estrazione previsto dal comma 2 dell'art. 36della L.R.T. n. 35/2015 e s.m.i. per i derivati dei materiali da taglio nella stessa misuradeliberata dalla giunta Comunale per il 2015 con atto n. 276 del 29/05/2015, ovviamentetenendo conto della nuova classificazione di cui alla Tabella A già allegata; il tutto comeriportato nel prospetto Allegato C alla presente relazione.

Prima di concludere questa relazione si ritiene opportuno sottolineare che la complessivagestione dei materiali detritici derivanti dalla coltivazione delle cave necessita di esserecostantemente monitorata non solo e non tanto per gli aspetti economici legati allaapplicazione ed alla riscossione del contributo di estrazione, quanto soprattutto in rapportoall'incidenza che essi hanno sullo sviluppo sostenibile della attività estrattiva, sulleproblematiche di natura ambientale e paesaggistica e sulla situazione idrogeologica edidraulica dei bacini marmiferi.Una più corretta produzione di tali materiali ed un loro più puntuale smaltimentorappresentano un obiettivo imprescindibile per tutti e in questa ottica sarà cura delloscrivente Settore assicurare l'assoluto rispetto delle normative vigenti in materia e verificareanche le prospettive che alcune specifiche azioni annunciate da parte del mondoimprenditoriale potranno assumere al riguardo.

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La presente relazione viene sottoposta all'attenzione dei competenti organi comunali perl'adozione dei provvedimenti di loro competenza.

Il Responsabile/M Procedimento

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TABELLA A

CALSSIFICAZIONE CATEGORIE DERIVATI DEI MATERIALI DA TAGLIO (DETRITI)

a) polvere di marmo ricavata dalla prima lavorazione di scaglie di marmo bianco idonee allaproduzione di carbonato di calcio macinato ("polveri di marmo");

b) scaglie di marmo bianco, di dimensione varie e di peso non superiore a 270 Kg., idonee allaproduzione di carbonato di calcio premacinato e/o macinato e alla produzione di granulati esimilari ("scaglie bianche");

e) massi informi per scogliere di qualsiasi qualità di marmi, di dimensioni varie e di peso noninferiore a 270 Kg., e non superiore a 5.400. Kg., ("scogliere");

d) scaglie di marmi scuri e/o colorati, di dimensioni varie e di peso non superiore a 270 Kg.,destinate per opere civili, per riempimenti, per cementerie e per usi similari (scagliescure/colorate");

e) pietrisco, di dimensioni comprese tra 25 e 70 mm. di diametro, ricavato da vagliatura dimateriali detritici con contenuto di terre inferiore al 40% ("pietrisco");

f) terre di dimensione inferiore a 25 mm. di diametro, anche frammiste ad altro materialedetritico di dimensione massima di 100 mm. presente in percentuale inferiore al 60% ("terre").

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TABELLA BATTRIBUZIONE PERCENTUALI DI PRODUZIONE DI SCAGLIE

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Prospetto C

Proposta di determinazione degli Importi unitari del contributo di estrazioneper i derivati dei materiali da taglio di cui al comma 2 dell'art. 36 della L.R.T.n. 35/2015 e s.m.i. da applicare per l'anno 2016 alle diverse categorie dimateriali individuate

a) €. 3,78 a tonn. - per scaglie di marmo bianco, di dimensioni varie e di pesonon superiore a 270 kg., idonee alla produzione dicarbonato di calcio premacinato e/o macinato e allaproduzione di granulati e similari ("scaglie bianche")

- per polveri di marmo ricavate dalla prima lavorazione discaglie di marmo bianco idonee alla produzione dicarbonato di calcio macinato ("polveri di marmo")

b) €. 3,78 a tonn. - per massi informi per scogliere di qualsiasi qualità di marmo,di dimensioni varie e di peso non inferiore a 270 kg. e nonsuperiore a 5.400 kg. ("scogliere")

e) €. 1,26 a tonn. - per scaglie di marmi scuri e/o colorati, di dimensioni varie edi peso non superiore a 270 kg. destinate per opere civili,per riempimenti, per cementerie e per usi diversi e similari,comunque non idonee alla produzione di carbonato di calciopremacinato e/o macinato ("scaglie scure/colorate")

- per pietrisco di dimensioni comprese tra 25 e 70 mm. didiametro, ricavato da vagliatura di materiali detritici concontenuto dì terre inferiore al 40% ("pietrisco")

d) €. 0,63 a tonn. - per terre di dimensione inferiore ai 25 mm. di diametro,anche frammiste ad altro materiale detritico di dimensionemassima di 100 mm. presente in misura inferiore al 60%("terre").