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mfflemido 10 brevi storie ispirate a Nuovo Progetto italiano 1 livello elementare M. Dorninici

Dieci Racconti

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Racconti semplici in Italiano

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mfflemido 10 brevi storie ispirate a Nuovo Progetto italiano 1

livello elementare

M. Dorninici

10 brevi storie ispirate a Nuovo Progetto italiano 1

livello elementare

Al■ -A2 Q0:.1ARDiFREOR ,E.UERNOToPE O

Marco Dominici è laureato in Lettere Classiche e nel 2006 ha conseguito il Master Itals (Università Ca' Foscari di Venezia) per l'insegnamento dell'italiano come LS. Ha iniziato a insegnare italiano a stranieri nel 1989 presso l'Inlingua School di Ancona, la sua città di origine. Per quattro anni è stato docente di lingua e cultura italiana presso l'Istituto Italiano di Cultura di Damasco e poi presso il Centro Linguistico dell'Università di Damasco, in Siria. Attualmente collabora con la casa editrice Edilingua.

A mia moglie e a mia figlia

Copyright edizioni Edilingua Sede legale via Paolo Emilio, 28 00192 Roma [email protected] www.edilingua.it

Deposito e Centro di distribuzione via Moroianni, 65 12133 Atene Tel. +30 210 57.33.900 Fax +30 210 57.58.903

II edizione: novembre 2009 ISBN: 978-960-6632-91-4

Redazione: L. Piccolo, A. Bidetti Impaginazione e progetto grafico: Edilingua Illustrazioni: S. Scurlis

Ringraziamo sin da ora i lettori e i colleghi che volessero farci pervenire eventuali suggerimenti, segnalazioni e commenti (da inviare a [email protected]).

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo

(compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutto il mondo.

Premessa

La piccola silloge Dieci racconti fa parte del materiale supplementare che accom-pagna Nuovo Progetto italiano 1. Si tratta infatti di 10 storie molto brevi ispirate ad alcuni dialoghi di Nuovo Progetto italiano 1 e legate dal punto di vista lessicale e grammaticale a dieci unità del corso. Il lessico di ogni novella è stato attentamen-te controllato e adattato al glossario dell'unità cui si riferisce, così come le forme sintattiche e grammaticali. Per maggiore chiarezza, nell'indice sono state riportate le unità a cui ciascun racconto fa riferimento dal punto di vista grammaticale; men-tre il riferimento al dialogo o all'attività che ha ispirato ogni singola storia è indi-cato prima del racconto.

I racconti sono molto brevi, vere e proprie istantanee di vita quotidiana, pensati per gli studenti al loro primo approccio con la lingua italiana, ma anche per coloro che non amano molto la lettura prolungata o la narrativa in generale. Brevi storie molto coinvolgenti, tanto che alcune lasciano spazio all'intervento diretto del lettore al-l'interno della narrazione, in quanto lo studente è invitato ora a completare o indo-vinare, ora a ricostruire o reinventare le trame stesse. Questo per incoraggiare lo studente a partecipare mantenendo nel contempo sempre un'alta motivazione e mettendo in atto una lettura veramente attiva.

Perché questi Dieci racconti? In primo luogo perché rappresentano un modo più allegro, ludico e originale di riproporre temi e termini già incontrati nel corso delle unità e di attuare un'azione di reimpiego, rinforzo e fissazione degli stessi, presen-tati in un contesto narrativo piacevole; in secondo luogo per fornire all'insegnante, così come allo studente, del materiale nuovo e diverso su cui lavorare, magari anche in funzione delle pause invernali o estive. Ogni racconto è infatti accompa-gnato da due attività nelle quali lo studente viene invitato a reimpiegare alcune strutture e il lessico, con l'inclusione di espressioni colloquiali e idiomatiche che raramente si trovano nei libri di testo e nei confronti delle quali gli studenti sono sempre curiosi e ben disposti.

Questi Dieci racconti sono insomma parte integrante del Progetto di Edilingua, se ci permettete il gioco di parole, con questo volumetto infatti si arricchisce ulterior-mente la proposta editoriale: accanto a Nuovo Progetto italiano 1 (Libro dello stu-dente, Quaderno degli esercizi, Cd audio, CD-ROM interattivo, Guida per l'inse-gnante) comprende anche Nuovo Progetto italiano Video 1 (videocorso di lingua e civiltà italiana) e una serie di materiali disponibili su www.edilingua.it: Attività online, Glossari in varie lingue, Test di progresso, Attività extra e ludiche.

Buon lavoro e soprattutto... buona lettura!

ed. ••ni Editing,,;

Dieci Racconti

Indice

Il posto libero (unità 2) pag. 5

Il detective privato (unità 3) pag. 8

Caro diario... (unità 4) pag. 11

I vicini di casa (unità 5) pag. 13

L'amico invadente (unità 6) pag. 16

Punti di vista (unità 7) pag. 18

Invidia? No, grazie (unità 8) pag. 21

Il ladro elegante (unità 9) pag. 23

La donna del metrò (unità 10) pag. 25

Rimpianti (unità 11) pag. 28

Chiavi delle attività pag. 31

4

IL POSTO LIBERO

(riferimento al dialogo di pag. 16)

111 Prima della lettura Quando possiamo parlare di posto libero? Fai una lista di parole.

Nell'agenzia di viaggi dove lavora Gianna entra un ragazzo con lo zaino. Il ragaz-zo vuole andare a Napoli. Nel treno del pomeriggio non c'è posto. Deve prendere un treno la mattina presto alle sette e mezzo. Il giorno dopo il ragazzo va alla sta-zione. Il treno arriva e c'è molta gente: turisti, studenti e persone che vanno a lavo-rare.

— Scusi, è libero questo posto? — chiede il ragazzo con lo zaino al signore anziano. Il signore anziano guarda il ragazzo con lo zaino. Il ragazzo ha i capelli neri e lun-ghi, gli occhi azzurri, la bocca grande. Il ragazzo con lo zaino ripete la domanda. Forse il signore anziano non sente bene.

— Scusi è libero questo posto? — e indica con la mano il posto vuoto. — No! — risponde il signore anziano, e mette il suo giornale sul posto libero.

Dopo pochi minuti, entra una signora con un bambino. — Scusi, è libero questo posto? — domanda la signora al signore anziano.

Il signore anziano guarda la signora con il bambino. È grassa' e ha i capelli rossi. Anche il suo bambino è grasso, piange e mangia un gelato, ma il gelato è tutto sulla sua mano, perché nel treno fa molto caldo. La signora con il bambino ripete la domanda, forse il signore anziano non sente bene.

— Scusi, è libero questo posto? — e indica il po-sto con la mano.

— No! — risponde il signore anziano, e mette un libro sopra il giornale sul posto libero. Poco dopo, entra un signore alto e magro.

— Scusi, è libero questo posto? — chiede il signore alto e magro al signore anziano. Il signore anziano guarda il signore alto e ma-gro. È molto elegante. Ha una borsa da viaggio nera e un giornale. Lo stesso giornale del signo-re anziano. Il signore alto e magro ha un viso aperto, gli occhi verdi e i capelli neri.

grassa: il contrario di "magra".

5

Il signore anziano guarda il signore alto e magro e sorride. Il signore elegante ripete la domanda, forse il signore anziano non sente bene.

— Scusi, è libero questo posto? — e indica il posto con la mano. — No! — risponde il signore anziano, e mette una rivista sopra il libro che è sopra

il giornale sul posto libero. Dopo cinque minuti, entra...

PRIMA DI FINIRE...

Secondo te, il posto è davvero occupato? E da chi? Immagina un'altra persona che arriva e domanda al signore anziano se il posto è libero. Com'è questa persona? Cosa risponde il signore anziano? Scrivi qui sotto la tua storia.

Dopo cinque minuti, entra...

E ADESSO... FINIAMO DI LEGGERE IL RACCONTO

Dopo cinque minuti, entra una bella signora. — Scusi, è libero questo posto? — chiede la signora al

signore anziano. Il signore anziano guarda la bella signora: ha forse 50 anni, i capelli bianchi, gli occhi verdi. Ha in mano una grande borsa rossa. La signora ripete la domanda, forse il signore anziano non sente bene.

— Scusi, è libero questo posto? — e fa anche un gesto con la mano.

— Sì! — risponde subito il signore anziano, e toglie la rivista, il libro e il giornale.

6

1. Buongiorno, Lei dove va?

2. Anche io!

3. Sì, abito in viale Garibaldi, e Lei?

4. Allora abitiamo vicino! Come si chiama?

5. Io mi chiamo Flora. Piacere.

T a. Ah! Lei è di Napoli?

b. Io vado a Napoli.

c. Piacere mio, signo-ra Flora!

d. Io abito in via Cavour.

filr- e. Otello. Otello Esposito.

i

a a • • • • • •

a. capelli lunghi b. gelato c. zaino d. borsa rossa e. alto f. capelli bianchi g. magro h. capelli rossi

1. 11 ragazzo 2. La signora e il bambino 3. Il signore elegante 4. La bella signora

ATTIVITÀ

4:0139.5-tik,n

I t posto libero

1 Immagina...

La bella signora inizia a parlare con il signore anziano. Metti in ordine il dialo- go tra loro: le frasi della signora sono in ordine, quelle del signore anziano no.

2 Abbina le parole a destra ai personaggi del racconto.

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IL DETECTIVE PRIVATO

(riferimento al dialogo di pag. 50)

I Prima della lettura Nel dialogo, a pagina 50 del Libro dello studente, abbiamo visto che Mario ama il calcio. Tutte le domeniche va allo stadio, o forse no... Dove può andare, secondo te?

— Signor Tom Polli, Lei deve seguire mio marito Mario. Sono sicura che ha un'al-tra donna e devo sapere chi è! Il detective Tom Polli ha 60 anni e lavora da molto tempo come investigatore pri-vato: in questo momento nel suo ufficio c'è la signora Luciana Berardi, una bella donna di 40 anni.

— Signora, sono sicuro che suo marito ha solo molti impegni di lavoro. — Ma come, anche la domenica? — grida la signora Luciana.

Tom Polli guarda bene la signora Berardi: è davvero molto bella. "Se suo marito ha davvero un'altra", pensa Tom, "voglio proprio vedere com'è questa seconda don-na...!"

— D'accordo, signora Berardi, accetto il caso — dice Tom Polli e chiede informa-zioni su Mario:

— A che ora finisce di lavorare di solito? — Alle 5 di pomeriggio. — E non torna subito a casa?

— Quasi mai! Dice che deve andare in palestra, o al club degli scacchi, o al ten-nis, o in piscina!

— È vero? — È Lei che deve scoprire se è vero o no! Io so solo che vedo mio marito solo il

sabato. — Perché, la domenica dove va? — Dice che c'è la partita. Qualche volta dice che esce con il suo amico Gianni.

Ma io so che non è vero! — Come fa a dire questo? — Istinto femminile! Lei non può capire! — Uhm Va bene — dice Tom Polli.

Dopo una settimana, Tom Polli telefona alla signora Berardi. — Signora, è come dice lei: suo marito ha una seconda vita. — Ah! — Dopo il lavoro, il lunedì e il mercoledì va dalla signora Elsa Martini, dalle 18

alle 20. La signora abita nella periferia nord della città. — Ecco perché non torna a casa subito! — Il martedì e il giovedì, invece, alla stessa ora, è dalla signora Elide Scarpa, che

abita vicino alla stazione. — Non solo una donna, addirittura due! — Non è finita: il venerdì dalle 19 alle 20.30 e la domenica dalle 15 alle 17, è

dalla signora Augusta Strada, in Via Vitruvio. — Tre donne? Oddio, signor Polli, sto male... — Non deve essere triste, signora Berardi: vede, queste si-

gnore hanno tutte dai 75 ai 90 anni! — ...Cosa? Non capisco... — È così: suo marito fa il volontario

per un'associazione che aiuta gli anziani! Non vuole far sapere niente a nessuno: sa, i volon-tari sono spesso perso-ne così, che preferisco-no rimanere nell'om-brar...

1 rimanere nell'ombra: non dire agli altri cosa facciamo.

9

4 /4„,,„ Giorno cosa. .Po. a cine Or-o,

F,115c_e_ Gi le-v-Orcsre_

PC3'120 r C):

Dieci Racconti

ATTIVITÀ

1 Ecco il taccuino dell'investigatore Tom Polli. A sinistra ha scritto le prime informazioni che la signora Berardi ha dato. A destra ha scritto quello che ha scoperto dopo una settimana. Completa i due taccuini.

2 Riscrivi le frasi con le preposizioni giuste.

— Dopo il lavoro, il lunedì e il mercoledì va (1) signora Elsa Marti- ni, (2) 18 (3) 20. La signora abita (4) periferia nord

(5) città. — Ecco perché non torna (6) casa subito! — Il martedì e il giovedì, invece, (7) stessa ora, è (8) signora

Elide Scarpa, che abita vicino (9) stazione. — Non solo una donna, addirittura due! — Non è finita: il venerdì pomeriggio e la domenica è (10) signora

Augusta Strada, (11) Via Vitruvio. Queste signore hanno tutte (12) 75 (13) 90 anni!

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Caro diario...

CARO DIARIO...

(riferimento al dialogo di pag. 21)

Prima della lettura Saverio ha incontrato Jennifer e scrive nel suo diario cosa è successo. Tu hai un diario? Perché?

Saverio, studente in Medicina, scrive un diario e parla delle cose che succedono nella sua vita. Ma il computer ha avuto un problema e adesso il testo è in file diver-si! Prova a rimettere ordine!

File A

Oggi ho incontrato di nuovo Jennifer sotto casa mia: io ho detto che il motorino ha un problema e abbiamo fatto una passeggiata: questa volta ho chiesto il suo nume-ro di telefono e forse domani usciamo insieme! Prende sempre l'autobus alle 11 per andare ad un corso di italiano e oggi sono andato con lei fino in centro. Dopo la sua lezione, abbiamo preso un aperitivo insie- me. [ ] Adesso sono le 7 di pomeriggio e ho voglia di parlare ancora con lei, ma forse devo aspettare... Devo aspettare? O devo telefonare oggi?

File B

Oggi ho conosciuto una ragazza bellissima! Si chiama Jennifer, è americana, di Chicago ed è qui a Milano da appena due giorni per studiare italiano. È una ragaz- za molto bella e simpatica [ ] E abita vicino a casa mia! Non ho chiesto il suo numero di telefono, sono troppo timido e ho paura di sembrare il tipico italia-no che vuole subito un appuntamento; però ho capito che esce sempre di casa verso quest'ora (le 11) e ho già organizzato un piano per poter parlare con lei anche do-mani...! Non vedo l'ora!!

Ieri sera ho deciso di telefonare a Jennifer e abbiamo parlato quasi un'ora! Poi lei ha detto: — Ma scusa, Saverio, abitiamo a pochi metri di distanza, perché par-liamo al telefono? Vieni a casa mia, beviamo qualcosa e chiacchieriamo! - Un invito! [ ] Alla fine sono uscito di casa e sono andato da lei: abbiamo parlato per più di due ore, abbiamo mangiato pop corn e bevu- to qualcosa e poi... poi sono tornato a casa. Un bacio? Forse la prossima volta...

L'ordine giusto delle pagine è:

1 non vedo l'ora: non posso aspettare, è una cosa troppo bella!

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Dieci Racconti

AIE ATTIVITÀ

1 Non è finita! Qui sotto trovi delle frasi "scappate" dal diario. Devi metterle nel file giusto.

1 Mi ha invitato a casa sua! Non ho capito più niente: ho fatto la doccia, poi ho messo molto profumo, troppo profumo... Ho dovuto fare di nuovo la doc-cia!

2

(— Che cos'è un aperitivo? — ha domandato lei, e io ho spiegato volentieri questa abitudine molto italiana) e poi sono dovuto andare in università.

3 ed è anche molto intelligente: ha studiato italiano negli Stati Uniti per due anni e parla molto bene. Ama molto l'Italia e ha letto molti libri di autori ita-liani. Insomma, una ragazza perfetta!

File Frase 1 File Frase 2 File Frase 3

2 Come finisce la storia?

Come Saverio nel suo diario, prova a scrivere la fine della storia tra Saverio e Jennifer. (max. 25-30 parole)

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I VICINI DI CASA

(riferimento al dialogo di pag. 74)

Prima della lettura Pettegolezzo: conosci questa parola? Cerca nel dizionario o chiedi all'insegnante cosa significa. Nel dialogo, a pagina 74 del Libro dello studente, abbiamo visto che Ugo ha prepa-rato una sorpresa per Angela, ma lei non è molto contenta... dicono i pettegolezzi.

Tutti hanno dei vicini di casa. Tutti? Quasi tutti. Chi non ha vicini di casa... è for-tunato! Io, per esempio, ho un vicino di casa. Tutti i giorni, quando vado a lavorare, dice "Buongiorno! Come va!?" e quando torno a casa, la sera, dice "Buonasera! Tutto bene?". Si chiama Aldo, è un dentista, un uomo simpatico e sempre allegro, discre-to e gentile. Il problema è sua madre. Una vecchia antipatica, sempre triste, impic-ciona) e scortese, che vuole sempre sapere tutto di tutti, sta sempre alla finestra a guardare cosa succede, ad ascoltare cosa dicono le persone, cosa fanno, dove vanno, come e perché. Se non capisce qualcosa, domanda alle vicine. Tutte come lei: vecchie, impiccione e senza niente da fare tutto il giorno. Tutto il gior-no salgono e scendono le scale, sempre pronte a parlare male di tutti, a cercare informazioni, a chiedere, investigare, con gli occhi e le orecchie bene aperti per non perdere l'ultima notizia, l'ultimo pettegolezzo2. In questi giorni, per esempio, hanno saputo che Angela, la ragazza del primo piano, vuole lasciare il suo fidanzato Ugo perché ha deciso le vacanze da solo: subito la vecchia del secondo piano scende dalla sua amica del primo piano per avere più informazioni.

Continuano così per ore, queste vecchie, bevono tè con troppo zucchero e mangiano vecchi biscotti che com-prano in vecchi negozi. Per fortuna, io ho una vita molto normale, e sono si-

curo che le vicine curiose non possono avere argomen-ti interessanti sul mio conto3. Non porto ragazze a casa,

non fumo, non bevo e non faccio rumore quando sono in casa. Cosa possono dire di me? È impossibile critica-re la mia vita. E invece no: sono "troppo" normale. Forse

ho una seconda vita, una seconda casa dove vado a fare tutto quello che voglio? — Sì! — dice la vecchia del terzo

impicciona: una persona troppo curiosa... "che mette il naso dappertutto". 2 pettegolezzo: notizie e informazioni (non sempre vere) sulla vita privata degli altri. 3 sul mio conto: sulla mia vita e sul mio carattere.

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piano — di certo è così: ha un piccolo appartamento con un grande soggiorno dove fa feste con ragazze, alcool e musica a tutto volume. La vecchia del secondo piano non è sicura: — Ma non torna mai a casa tardi!

— Sì — dice la vecchia del primo piano — però qualche volta passa i weekend fuori!

— Ma va dalla madre che vive lontano da qui! — dice ancora la vecchia del secon-do piano.

— Cosa significa? — replica quella del primo — Lui dice così, ma forse non è vero. Forse va in questa seconda casa fuori città. Dobbiamo capire dov'è questa seconda casa! Naturalmente, non ho nessuna seconda casa e mia madre abita veramente lontano dalla mia città, e quando posso vado da lei, perché vive sola in un appartamento troppo grande. Ma le mie vicine di casa sono come l'FBI e il KGB insieme: cercano dappertutto, investigano, domandano. Per esempio, ieri cosa vedo? Una di loro davanti alla cas-setta per le lettere che guarda la mia posta.

— Buongiorno! — dico io, a voce alta. Lei fa un salto per la paura, le lettere cadono a terra. — Buongiorno! — dice a voce bassa, e ritorna in fretta nel suo appartamento. Vecchia impicciona. Ma oggi ho trovato una soluzione. [...]

Dopo una settimana, incontro una delle vecchie. È felicissima, e finalmente dice -Buongiorno! — soddisfatta: finalmente sono anch'io un buon vicino di casa.

SECONDO TE...

tx.

Perché la situazione è cambiata? Cosa ha fatto il protagonista di questa storia? Qual è stata la sua "soluzione"? Scrivi in breve quello che è successo secondo te.

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Al ECCO LA PARTE MANCANTE DELLA STORIA

Ma oggi ho trovato una soluzione. Da domani comincerò una nuova vita. Prima di tutto, uscirò la sera e tornerò tardi, molto tardi. Poi, telefonerò a qualche amica, a Claudia, per esempio, che è carina e sempre gentile con me. Ho deciso di invitare Claudia a cena. Una ragazza a cena è sempre un argomento interessante per i vici-ni di casa. Ah, dovrò pensare a cucinare qualcosa di buono... E devo comprare un dolce, le ragazze amano sempre i dolci. Martedì inviterò anche Giulia e Sara, insieme, così alle vecchie viene un infarto'''. Mercoledì devo trovare qualcosa da fare per tornare a casa dopo le 2 di notte. E così tutta la settimana. Ragazze, cene, casa in disordine. Dopo una settimana, ho scoperto che la nuova vita non è per niente brutta, e anche le vecchie sono felici e non fanno che parlare di me, tutto il giorno, tutti i giorni. Finalmente.

1 Completa il testo con le parole date nel riquadro.

gentile scale impicciona pettegolezzo biscotti

Il mio vicino di casa, Sergio, è una persona (1) , ma sua madre è una vecchia antipatica e (2) : passa tutto il giorno a chiacchie- rare con le altre vecchie del palazzo, impiccione come lei. Salgono e scendono le

(3) , qualche volta vanno da una di loro per guardare la tv, altre volte per bere tè e mangiare (4) Sanno tutto di tutti, e non si perdono mai l'ultimo (5)

2 Qual è il contrario di...?

1. salire 2. domandare 3. rumore 4. discreto 5. sempre 6. scortese

a. mai b. silenzio c. scendere d. gentile e. rispondere f. impiccione

4 infarto: attacco di cuore. 15

Dieci Racconti

L'AMICO INVADENTE

(riferimento al dialogo di pag. 88)

Prima della lettura Una persona invadente è una persona che entra in casa di altri e fa come a casa sua. Conosci persone così? Franco, che abbiamo conosciuto a pagina 88, sì!

Franco è un ragazzo abbastanza timido, e finora non è mai voluto andare a casa di Elena, la sua fidanzata, perché ancora è presto: lui ed Elena stanno insieme da po-co tempo. Certo il suo amico del cuore, Federico, è tutto il contrario: aperto, parla con tutti quelli che incontra. Quando va in vacanza, mangia e dorme sempre a casa di amici, dove entra ed esce come e quando vuole. È un bravo ragazzo, ma molto invaden-te: anche quando va a casa di Franco, entra nella sua camera, apre i cassetti, guar-da cosa c'è dentro il suo zaino, tocca i suoi libri sulla scrivania e legge i titoli (e fa anche critiche: "Ma come, leggi ancora queste cose?" o: "Ho letto anch'io questo romanzo, è molto brutto, no!?"). L'ultima volta che è venuto, è andato subito in cucina:

— Che fame, Franco, tu hai già mangiato? — Beh, veramente sì, di solito...

Ma Federico, senza ascoltare, ha aperto il frigorifero: — Quanta roba buona! Questo cos'è? — È un formaggio tipico della zona dove vive mia non-

na, si chiama... Ma Federico ha già preso un coltello e ha tagliato un pez-zo (non piccolo) di formaggio:

— Uhmm, che buono! Ma qui ci vuole del pane! — e ha preso il pane. Poi ha messo il formaggio nel pane e ha iniziato a man-giare. Senza però smettere di cercare altre cose da man-giare.

— Mmmh, e questi, cosa sono? — Sono pomodori ripieni, mia madre... — Ah, eccezionali! Ho mangiato qualcosa di simile l'anno scorso a Ischia!

Infatti Federico è andato a Ischia due settimane la scorsa estate; a casa di un amico, naturalmente. Ma eccolo che mangia anche i pomodori, uno, due, tre...

— Mamma mia che buoni! — dice con la bocca piena, felice. Quando ha finito con il formaggio e i pomodori, non è ancora soddisfatto:

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— Adesso un dolce! Vedo che hai del miele, buono! E le fette biscottate? Ah, eccole! Mmh, fresche! Franco vuole dire qualcosa, ma già Federico è tornato al frigorifero:

— Ma questo cos'è? Non mi dire che è il tiramisù di tua madre! — Sì, è... — Wow, il tiramisù della madre di Franco! — e senza aspettare l'invito ha già

preso un grosso cucchiaio e iniziato a mangiare il dolce. Finalmente ha finito, ma non è ancora abbastanza:

— Hai qualcosa di dolce da bere, non so, aranciata, coca? — Sì, c'è del succo d'arancia... — Perfetto! Dove sono i bicchieri? Ah sì, adesso ricordo...

Ecco, Federico è così: un buon amico, certo, solo... un po' invadente. Ma è anche generoso e buono, e dà almeno quanto prende. Se avete bisogno di qualcosa, chie-dete a lui e sicuramente avrete il suo aiuto. Solo, un consiglio: quando Federico viene a casa vostra, chiudete a chiave la cucina!

ATTIVITÀ III.

1 Fate la lista di tutte le cose che Federico ha mangiato e bevuto a casa di Fran-co senza quasi chiedere il permesso!

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

2 Federico è entrato anche in casa vostra! E non è solo, c'è anche un amico con lui, Giorgio. Non fate come Franco: parlate a Federico come nell'esempio:

(Federico — pizza) Federico, tieni giù le tue mani dalla mia pizza!

(Giorgio — aranciata): (ragazzi — panini): (Federico — caramelle): (ragazzi — gelati): (Giorgio — prosciutto): (ragazzi — frigorifero):

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PUNTI DI VISTA

(riferimento al dialogo di pag. 108)

Prima della lettura Luca, un amico di Gennaro, racconta di un incontro romantico con una ragazza. Anche lei parla di Luca ad un'amica, ma non proprio allo stesso modo... È capita-to anche a te qualcosa di simile?

— Ciao ragazzi, come va? — chiede Luca. — Noi bene. E anche tu, vedo, hai un sorriso che ti arriva alle orecchie! — dice

Paolo. — Eh eh, il fatto è che... Ho incontrato una ragazza fantastica e... — Ancora!? — dice Gennaro — Ma tu incontri una ragazza fantastica ogni gior-

no!!! Avanti, chi è questa di oggi? — Si chiama Alessandra, l'ho conosciuta in università. Eravamo a vedere gli

esami e come sempre ho usato la solita scusa degli appunti, che funziona sempre... — E lei c'è cascatai? — chiede Gennaro. — Ma certo! Lei parlava con un'amica, ma subito ha smesso per parlare con me,

e ho capito che avevo fatto colpo! — E poi, cosa è successo? — domanda Paolo divertito. Sa bene che le storie di

Luca finiscono sempre male. — Poi siamo andati a fare una passeggiata, abbiamo preso un caffè

insieme, abbiamo parlato... Ah..., ragazzi, mentre parlavamo io guar-davo i suoi occhi ed era come volare...

— Che poeta! — scherza Gennaro. — Insomma, dopo quasi un'ora lei è dovuta andare a

casa, ma ho il suo numero di cellulare e ho subito mandato un messaggino: "Sei andata via da un mi-nuto ma per me è come un secolo!"

— Secondo me — dice Paolo — la risposta sarà: "So-no andata via da un minuto e spero di non vederti più per un secolo"... ahahahah!

S2

i c'è cascata?: espressione colloquiale per dire: "ha creduto a quello che hai detto?".

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Dall'altra parte della città, Alessandra parla con le sue amiche.

— Sapete oggi che cosa mi doveva succedere, oltre a tutti i casini2 che ho? — Che è successo? — chiede Giorgia. — Allora, sono andata all'università per vedere gli esami, no? Beh, mentre ero lì,

arriva una ragazza mai vista prima che inizia a dire: "ho paura, mamma mia, non ho studiato, oddio cosa chiederanno..."

— Beh, e allora? Succede sempre, agli esami — dice Francesca. — Aspetta! Insomma, ero con questa noiosa e viene un ragazzo che inizia a par-

lare con la solita scusa degli appunti. Io però ero tanto felice di andare via da quel-la ragazza che ho subito accettato di parlare con lui, accidenti a me3!

— Perché? — domanda Giorgia, curiosa. — Perché era ancora più noioso! Parlava come in una canzone di Gigi D'Ales-

sio4! — Ahahah! E cosa hai fatto con il 'tuo' Gigi D'Alessio? — Uff, ha voluto fare una passeggiata, poi abbiamo preso un caffè, il tempo non

passava mai... Saremo stati insieme, non so, poco più di un'ora, ma per me è stato un secolo! E pensate che adesso lui mi ha mandato un sms!

— Ma come, Gigi D'Alessio ha il tuo numero di cellulare? — domanda Giorgia. — Purtroppo sì, perché io sono una stupida! Ma sentite cosa ha scritto: "Sei anda-

ta via da un minuto ma per me è come un secolo!" — Che dolce! — dice Giorgia. — Dolce? Appiccicoso! Nemmeno ho girato l'angolo che già mi scrive un mes-

saggino! — Cosa risponderai? — chiede Francesca. — Niente! Se richiama,

farò rispondere mio fra-tello, così non disturberà più!

2 casino: termine colloquiale per dire "confusione", ma anche, come in questo caso "problema" 3 accidenti a me!: per dire: "non dovevo fare questo errore!". 4 Gigi D 'Alessio: cantante napoletano che canta soprattutto canzoni d'amore molto romantiche.

19

ATTIVITÀ

tAt,t.ritoltibtat4kr

1 Cosa significa secondo te?

1. Avere un sorriso che arriva alle orecchie ▪ a. Avere la bocca grande

b. Essere molto felici ▪ c. Avere le orecchie piccole

2. Colpo di fulmine

3. Ho fatto colpo

4. Appiccicoso

III a. Essere nel mezzo di un temporale b. Un grande rumore c. Un amore a prima vista

• a. Ho litigato con qualcuno b. Qualcuno è interessato a me

▪ c. Ho bussato alla porta

a. Una persona "troppo" vicina b. Un vero amico che chiama spesso c. Un ragazzo simpatico che parla molto

2 Rileggi il testo e completa lo schema come negli esempi dati: in cosa sono di-verse le storie di Luca e Alessandra? Osserva le parole che usano per descrive-re la stessa situazione.

LUCA ALESSANDRA Ho usato la solita scusa degli appunti, che fun-

ziona sempre... ... viene un ragazzo che inizia a parlare con la

solita scusa degli appunti...

Lei parlava con un'amica, ma subito ha smesso

per parlare con me, e ho capito che avevo fatto colpo!

Io però ero tanto felice di andare via da quella ragazza che ho subito accettato di parlare con lui, accidenti a me!

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INVIDIA? NO, GRAZIE

(riferimento al dialogo di pag. 118) Prima della lettura Sergio, il marito di Ilaria, è una persona invidiosa: ha molto, ma secondo lui gli al-tri hanno sempre di più e vuole essere come loro. E tu, sei invidioso? Conosci per-sone invidiose?

Questa è la storia di due ragazzi, Sergio e Gianni. Sergio conosce Gianni da quando sono bambini e già da allora, Sergio lo invidia-va. Perché? Perché Gianni a scuola era bravo senza studiare, era fortunato con le ragazze, bravo negli sport, simpatico a tutti gli amici. Sergio era molto ricco, ma quando ha usato questo vantaggio, le cose non sono mai andate come aveva spera-to all'inizio. Per esempio, una volta Gianni aveva comprato una bicicletta nuova, molto bella. Ma Sergio, per invidia, ne ha subito comprata una più bella. Poi però hanno fatto una gara, e Gianni ha vinto. Gianni vinceva sempre. Un giorno Gianni è arrivato a casa con un piccolo cane e tutte le ragazze si ferma-vano per guardarlo e accarezzarlo. Sergio, il giorno dopo, camminava per la città con TRE cani; uno di loro, però, lo ha morso alla gamba dopo poche ore, e i suoi genitori non hanno più voluto avere cani in casa. Ora Sergio e Gianni sono adulti, e continuano a essere amici. E Sergio continua a invidiare Gianni: qualche mese fa Gianni ha comprato una macchina molto bella e costosa, dopo tanti anni di lavoro. Una settimana dopo, Sergio guidava una Ferrari "testa rossa", ma dopo una settimana ha fatto un brutto incidente e l'ha distrutta.

Pochi giorni fa, Gianni ha preso un cellulare dell'ultima genera- zione, molto piccolo, molto leggero, comprato direttamen-te negli Stati Uniti; beh, Sergio è subito volato in Giap-pone e ha preso un modello che ancora non era nemme-no in commercio. Peccato però che il cellulare era tanto piccolo che, durante il viaggio da Tokyo a Roma, lo ha perso mentre mangiava il pranzo. Forse lo ha mangiato

per sbaglio, come un sushi un po' duro. Avrete capito che Sergio, oltre che invidioso, è anche un po' sfortunato. Però ha una bella fa-miglia, una moglie, Ilaria, che lo ama e lo viziai sempre: compra per lui il caffè più buono, il parmigiano più caro, le mele rosse come piacciono a lui.

i viziare: fare tutto quello che vuole una persona (per esempio: viziare un bambino).

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...e allora Sergio... Cosa ha fatto Gianni

1. (Bicicletta)

..., ma...

2. (Cane)

Gianni, al contrario, non è sposato, spesso lavora anche nei weekend e non si diver-te molto nella vita. Lavora tanto che non ha tempo nemmeno di invidiare Sergio. Eppure, Sergio continua a pensare di non essere bravo, fortunato e felice come Gianni!

ATTIVITÀ

1 Ricapitoliamo... Riassumi oralmente la relazione tra Gianni e Sergio secondo lo schema dato.

3. (Macchina nuova)

2 Completa gli spazi bianchi.

L'invidia, motore del mondo? Ci sono persone che non sono mai soddisfatte: per esempio Sergio. Ha un buon lavoro, una moglie che lo ama e lo (1) ; insomma, è felice, ma ancora invidia il suo vecchio amico Gianni, che non è (2) , la- vora molto e (3) poco, perché anche nei weekend è occupato in ufficio. L'invidia è proprio una brutta cosa! Penso però che tutti prima o poi (4) qualcuno: chi è povero invidia chi è (5) e chi ha soldi invidia chi (6) ha di più! Chi ha una moglie invi- dia chi non è sposato, e chi non è sposato invidia quelli che hanno una

(7) Chi non ha lavoro invidia chi (8) ha uno, e chi ne ha uno troppo faticoso invidia chi non lavora. Ma è tanto difficile essere felici con quello che abbiamo?

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IL LADRO ELEGANTE

(riferimento ai dialoghi di pag. 138)

Prima della lettura ir = Ti piace vestire elegante? In quali occasioni ci si veste bene?

Hai comprato recentemente un vestito elegante? Descrivilo.

Tutti i negozi di abbigliamento del centro sono nel panico: da qualche settimana un ladro ruba capi firmati nei negozi del centro e la polizia non sa come prenderlo. Il commissario Montepino indaga su questi strani furti e in-terroga i proprietari dei negozi, le commesse, i clienti. In un nego- zio di calzature, che il ladro ha "visitato" durante la pausa pranzo, c'è una ragazza che ha appena comprato un paio di scarpe di pelle.

— Belle! — commenta il commissario — Quanto le ha pagate? — 98 euro, signor commissario — risponde la ragazza, che si chiama Gio-

vanna. — Signor commissario — interviene arrabbiato il padrone del negozio — è venuto

per parlare di scarpe? — Ah sì, mi scusi, ha ragione. A che ora si è accorto del furto, signor...? — De Fendi, mi chiamo Walter De Fendi. Alle tre di pomeriggio, quando come

al solito ritorno in negozio. — E cosa ha rubato il ladro? — Solo un paio di scarpe, ma molto belle, di pelle marrone chiaro. Devo dire che

ha buon gusto, questo criminale. — Uhm. E quanto costano, queste scarpe, per chi non le ruba? — Queste vengono 265 euro. — Cosa? Duecentosessanta? — Sì, commissario, sono firmate, fatte a mano, in pelle molto pregiata... — Ho capito, ho capito — taglia cortol il commissario, che non ha mai capito per-

ché la gente spende tanti soldi per i vestiti. Alla centrale di Polizia, il commissario parla con i suoi due collaboratori:

— Allora, abbiamo un ladro che in 25 giorni ha rubato un giaccone di pelle da 1.220 euro, un completo da uomo da 960 euro, una camicia da 340 euro — avete capito bene, 340 euro una camicia... — poi scarpe di pelle da 265 euro, in un'altra camiceria una cravatta blu da 95 euro. Ah, dimenticavo un paio di guanti da uomo da 230 euro. A quanto siamo, Cacace? — chiede ad uno dei due collaboratori.

tagliare corto: interrompere chi parla per non perdere tempo.

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a puntino fra sé e sé avere buon gusto

1. Articoli rubati un paio di scarpe

completo da uomo camicia

,itAN725t Valore euro

1.220 euro euro

340 euro 95 euro

230 euro

2 Adesso prova a fare delle frasi con questi termini:

— 3.070 euro, signor commissario! — risponde pronto Cacace. — Una bella sommetta, per vestirsi a puntino2 da capo a piedi — dice il commissa-

rio, mentre fra sé e sé pensa chi è veramente il ladro, quello che ruba questi capi firmati o... —Abbiamo trovato qualcosa che ci può essere d'aiuto? — domanda al suo secondo aiutante, Salieri.

— No, commissario. O forse... — Forse cosa? — insiste il commissario. — Ecco, vede, abbiamo trovato vicino alla vetrina dove c'era il giaccone, questo

pezzo di carta — dice Salieri, e dà al commissario un piccolo pezzo di carta. — Uhm, vediamo: un pezzo di cartoncino... forse un biglietto d'invito... sì, ci so-

no anche delle lettere INV... e poi niente. Ma dall'altra parte c'è anche scritto S. Ant... e anche qui niente di più — Pensa un po', prende una sigaretta ma poi non la accende perché ha smesso di fumare da una settimana.

— Ma certo! — esclama poi — Presto, Cacace, Salieri, andiamo subito alla chiesa di S. Antonio!

— Quale, capo, quella dove oggi c'è il matrimonio di quel cantante famoso... co-me si chiama...?

— Sì, proprio lì! Con le descrizioni degli abiti rubati sarà facile trovare il nostro ladro tra gli invitati! Cacace e Salieri non hanno capito niente, ma seguono il commissario.

E tu, hai capito perché il commissario vuole andare ad un matrimonio?

.1TTIVITÀ

1 Se sei un buon detective, devi prendere nota di tutto. Completa questa ta-bella.

2 a puntino: in modo perfetto.

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LA DONNA DEL METRÒ

(riferimento al dialogo di pag. 151)

Prima della lettura A Eugenio, l'amico di Simone, piace guardare la tv e soprattutto la pubblicità. E a te? Ci sono delle pubblicità che ti piacciono particolarmente? Prova a spiegare perché.

Eugenio è un ragazzo solo, molto solo. Non ha molti amici, soltanto Simone, che però è sposato da 7 anni con Daniela e non esce spesso; le vuole molto bene, anche se a volte litigano. Eugenio invece vive solo, non ha una ragazza, non ha persone che può chiamare per parlare un po'. Non soltanto è solo, ma si sente anche molto solo. Tutti i giorni a lavorare, tutti i giorni la stessa strada, da casa all'ufficio: esce di ca-sa, prende la prima strada a destra e c'è la fermata dell'autobus. Prende l'autobus, alla quinta fermata scende e prende il metrò, fermata Marconi. Sei fermate ancora ed è arrivato, a Cavour scende e va in ufficio. Ma da qualche tempo è diventato più piacevole andare in metrò. Perché è nel metrò che ha visto per la prima volta LEI. Lei è bellissima, ed elegantissima. È sempre lì, alla stessa fermata, ogni giorno. Seduta, le gambe lunghe sotto una gonna rosso acceso. Ovviamente Eugenio non sa come si chiama. Lei guarda tutti con i suoi occhi neri, i capelli che le cadono sulle spalle, neri e profumati (Eugenio non sente il profumo, ma sa che sono profumati. Tutto in lei è profumato e meraviglioso). Guarda tutti, ma non vede nessuno, lei. Lei non è di questo mondo, pensa Eugenio, è una creatura perfetta, inarrivabile. Ogni giorno lui si ferma ad aspettare il metrò vicino a lei, e qualche volta le parla. Na-turalmente a bassa voce, tra sé e sé. "Buongiorno, come va oggi...? Lo sa che è bellissima, vero? Ma questo già l'ho detto tante volte... lo saprà a me-moria. Oggi pioverà, ha visto che tem-po? Beh, fortuna che ho portato l'om-brello..." Eugenio le racconta di lui, della sua vi-ta, anche se c'è poco da raccontare. Inve-ce lei, chissà quanti viaggi, quante avven-ture. Una ragazza così deve per forza avere

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una vita interessante, sempre in una parte diversa del mondo, sempre insieme ad amici, a persone che le vogliono bene, che le sorridono e la invitano a ogni festa. Una vita bellissima e perfetta, come lei. E, come lei, impossibile per uno come Eugenio. Poi arriva il metrò e lui deve salire, mentre la ragazza rimane seduta. Ma al ritorno la trova sempre lì, e qualche volta Eugenio le fa anche un timido salu-to, quando non lo vede nessuno. Tanto lei non vede niente, chiusa nella sua perfe-zione. "È bellissima, e non sarà mai mia", pensa Eugenio. "Mai". "Eppure è stra-no", pensa ancora: "soffro perché non la avrò mai, ma sono felice di poterla trova-re sempre qui, di sapere che lei esiste, ed ora è accanto a me. E anche domani, e dopodomani". Ma un giorno...

CONTINUA TU...

Continua tu, ora: cosa pensi succederà? Che cosa farà Eugenio? E la ragazza? Scrivi un finale per questa storia.

ORA LEGGI IL "VERO" FINALE DELLA STORIA

Ma un giorno, tutto finisce. Come tutti i bei sogni, anche questo ha una fine. Un lunedì come tanti, Eugenio scen-

de nel metrò, si era anche vestito bene, quel giorno, voleva far colpo su di leil, ma... Non la trova più. Al solito posto non c'è. Si guarda intorno, niente: la pubblicità di un succo di frutta, di uno yogurt, di una nuova compagnia di cellulari. Ma lei non c'è. Dove di solito c'era la sua immagine, ades-so hanno messo un bambino che piange perché i genitori non usano la giusta marca di biberon. "Non la rivedrò più", pensa Eugenio. E questo pensiero gli fa venire una tristezza incredibile.

[ fin- colpo su di lei: attirare la sua attenzione, farè una buona impressione.

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credere

Hai capito cosa significano? IMPOSSIBILE non capirlo!

Conosci altre parole simili? Ti aiutiamo a trovarle...:

illeggibile da: bere guardare

"Non la rivedrò più", continua a pensare lungo la strada fino all'ufficio. Di lei, non ha saputo mai niente. L'ha solo rivista, una o due volte, in una pubblicità alla tv: lì aveva un gatto bianco molto viziato che voleva mangiare solo una marca di cibo e quella soltanto. Ma non era un prodotto importante e presto hanno tolto anche quello spot.

1 Segna le frasi che secondo te hanno relazione con la storia.

1. Eugenio ha una vita molto monotona. ■ 2. Eugenio si interessa di pubblicità. a 3. Il metrò arriva sempre in ritardo. a 4. La ragazza del metrò è una modella. a 5. Gli amici di Eugenio fanno molte feste. a 6. Eugenio vorrebbe fare pubblicità.

2 Hai notato in questo racconto alcune parole che finiscono in -bile? Cercale e scrivile qui sotto e cerca di trovare il verbo da cui derivano.

RIMPIANTI

(riferimento al dialogo di pag. 170)

Prima della lettura C'è qualcosa che non hai fatto ma avresti voluto fare? Questo significa avere un rimpianto. Ne hai? Cosa pensi dei rimpianti?

Angela è sul suo letto e ascolta un cd di Ligabue: pensa all'ultima discussione con Simone e ha deciso di lasciarlo. Ha capito che sono troppo diversi: a lei piace diver--tirsi, andare alle feste, ballare ai concerti, lui invece è sempre serio, troppo tranquil-lo. "Avrei dovuto capirlo prima", pensa Angela, mentre Ligabue canta Certe notti, proprio la canzone che piace a Simone. Lo sapeva che non avrebbe dovuto iniziare una relazione con un ragazzo come lui, e ora i fatti parlano chiaro. Eppure Simone sembrava diverso all'inizio. "Beh, al-l'inizio sembrano tutti diversi" pensa Angela. Anche Andrea, il ragazzo prima di Simone, era diverso, prima. Angela aveva pensato subito: "ecco il ragazzo perfet-to per me". Ma anche quella volta avrebbe dovuto aspettare prima di mettersi con lui: dopo pochi mesi aveva chiuso anche con Andrea, e dopo poche settimane aveva incontrato Simone. Ancora prima di Andrea, c'era stato Carlo. Carlo studiava Lettere e avrebbe dovu-to capirlo subito, Angela, che non erano fatti l'uno per l'altra: lei, che ama la logi-ca e la matematica, non poteva andare d'accordo con una persona sempre tra le nuvole come Carlo, sempre in ritardo, con mille idee in testa che rimanevano solo tanti "vorrei..." senza risultato. Però era simpatico, suonava la chitarra, aveva una bella voce e l'aveva conquistata con un weekend in montagna bellissimo. Il cd di Ligabue è finito, ora Angela si alza per metterne un altro. Quale? Cerca tra la sua ricca collezione: i Nomadi no, la Nannini nemmeno... sì, ecco, Jovanotti. Quel cd era un regalo di Giorgio... Erano passati solo due anni, eppure sembrano molti di più... Lui, Giorgio, era un ragazzo nemmeno tanto bello, ma faceva un sacco di sport che lei non conosceva e l'aveva portata a fare le cose più strane: rafting in Trentino, snowboard sul Gran Sasso con 10 gradi sotto zero... Insomma, era un mezzo matto, e infatti la loro relazione era continuamente interrotta: un giorno si lasciavano e il giorno dopo tornavano insieme. Un giorno litigavano e l'altro facevano pace. Co-me avrebbero potuto continuare a lungo così? Anche con le amiche, Angela non è molto fortunata: per esempio non avrebbe mai dovuto fidarsi di Monica e invece le ha raccontato alcuni suoi segreti e lei ha detto tutto ai suoi amici, quella pettegola. "E tu saresti un'amica?" le aveva chiesto An-gela, e da quella volta non le aveva più parlato.

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Mentre Angela è assorta in questi pensieri, il telefonino squilla: sicuramente è Si-mone e sicuramente insisterà per andare a quel concerto insieme a lei, che invece vorrebbe andarci con Silvia, la sua amica del cuore (un'amica vera, lei, non certo come Monica). Angela risponde e... sorpresa! È Carlo!

— Ciao Angela — dice con la sua voce sempre allegra: Carlo non parla come tutti gli altri, sembra sempre cantare.

— Ciao Carlo, da quanto tempo... — dice Angela, sulla difensiva'. Sa che, con quella voce, lui potrebbe fare tutto quello che vuole.

— Senti, avrei due biglietti per quel concerto, sai... Il Concerto delle stelle... Ti andrebbe di andarci insieme? Come ai vecchi tempi... — e sente la sua dolce risata che l'aveva conquistata. Angela per un po' non dice niente, pensa soltanto: "certo la vita è strana... lo stes-so concerto, e proprio in questo momento...". Sente Carlo che chiede:

— Allora, non vuoi venire? — Perché no, Carlo? Certo che vengo — risponde Angela.

E Silvia, e Simone? Beh, saranno felici, in fondo: nessuno dei due dovrà rinuncia-re al concerto!

I sulla difensiva: con un atteggiamento un po' chiuso, di attesa, per vedere cosa succede dopo. 29

ATTIVITÀ

1 Segna le affermazioni che hanno relazione con il testo.

1. Angela vorrebbe lasciare Simone. 2. Il tempo oggi non è buono. 3. Carlo era il ragazzo ideale per lei. 4. Ad Angela piace ascoltare cd italiani. 5. Con Giorgio è stata molto bene. 6. Angela può raccontare i suoi segreti a Monica. 7. Simone ha una sorella pettegola. 8. Carlo invita Angela al Concerto delle stelle.

2 Leggi la lista di alcuni verbi al condizionale tratti dal testo e indica la loro fun-zione tra queste date:

1. Esprimere un desiderio 2. Chiedere qualcosa in modo gentile 3. Esprimere un rimpianto 4. Fare una domanda retorica (conosco già la risposta)

a. non avrebbe dovuto iniziare una relazione b. Come avrebbero potuto continuare...? c. non avrebbe mai dovuto fidarsi di Monica d. E tu saresti un'amica? e. vorrebbe andarci con Silvia f. Ti andrebbe di andarci insieme?

30

1 - IL POSTO LIBERO 1. 1. b, 2. a, 3. d, 4. e, 5. c 2. 1. a, c; 2. b, h; 3. e, g; 4. d, f

2 - IL DETECTIVE PRIVATO 1. Mario Berardi Finisce di lavorare alle 5 di pomeriggio Dopo il lavoro: va in palestra (?), al club degli scacchi (?), al tennis (?), in piscina (?) La domenica: alla partita (?) con Gianni (?) Giorno cosa fa a che ora Il lunedì dalla signora E. Martini 18-20 Il martedì dalla signora E. Scarpa 18-20 Il mercoledì dalla signora E. Martini 18-20 Il giovedì dalla signora E. Scarpa 18-20 Il venerdì dalla signora A. Strada 19-20,30 Il sabato a casa La domenica dalla signora A. Strada 15-17

2. 1. dalla, 2. dalle, 3. alle, 4. nella, 5. della, 6. a, 7. alla, 8. dalla, 9. alla, 10. dalla, 11. in, 12. dai, 13. ai

3 - CARO DIARIO... File B - file A - file C 1. File C - fr. 1, File A - fr. 2, File B - fr. 3 2. Risposta libera.

4 - I VICINI DI CASA 1. 1. gentile, 2. impicciona, 3. scale, 4. biscotti, 5. pettegolezzo 2. 1. c, 2. e, 3. b, 4. f, 5. a, 6. d

5 - L'AMICO INVADENTE 1. 1. formaggio tipico, 2. pane, 3. pomodori ripieni, 4. miele, 5. fette biscottate, 6. tirami-sù, 7. succo d'arancia 2. 1. tue/mia, 2. vostre/miei, 3. tue/mie, 4. vostre/miei, 5. tue/mio, 6. vostre/mio

6 - PUNTI DI VISTA 1. 1. b, 2. c, 3. b, 4. a 2. Luca ...mentre parlavamo io guardavo i suoi occhi ed era come volare... Sei andata via da un minuto ma per me è come un secolo!

Alessandra ...era ancora più noioso! Parlava come in una canzone di Gigi D'Alessio! ...il tempo non passava mai... Saremo stati in-sieme non so, poco più di un'ora, ma per me è stato un secolo!

7 - INVIDIA? NO GRAZIE 1. 1. Gianni aveva comprato una bicicletta nuova e allora Sergio ne ha subito comprata una più bella, ma Gianni ha vinto la gara; 2. Gianni è arrivato a casa con un piccolo cane e allora Sergio ha preso tre cani, ma uno di loro lo ha morso alla gamba; 3. Gianni ha compra-to una macchina molto bella e costosa e allo-ra Sergio ha comprato una Ferrari "testa ros-sa", ma dopo una settimana ha avuto un brut-to incidente; 4. Gianni ha preso un cellulare molto piccolo e allora Sergio ha preso un mo-dello che ancora non era nemmeno in com-mercio, ma lo ha perso in aereo, lo ha forse mangiato per sbaglio. 2. 1. vizia, 2. sposato, 3. si diverte, 4. invidia-no, 5. ricco, 6. ne, 7. famiglia/moglie, 8. ne

8 - IL LADRO ELEGANTE

1. Articoli rubati un paio di scarpe giaccone di pelle completo da uomo camicia cravatta blu un paio di guanti da uomo Altri elementi Un pezzo di cartoncino dove da una parte ci so-no delle lettere: INV.. e dall'altra c'è scritto: S. Ant...

2. Risposta libera.

9 - LA DONNA DEL METRÒ 1. 1, 2, 4 2. inarrivabile (arrivare), impossibile (potere), incredibile (credere); illeggibile (leggere), im-bevibile (bere), inguardabile (guardare)

10 - RIMPIANTI 1. 1, 4, 8 2. a. 3, b. 4, c. 3, d. 4, e. 1, f .2

Valore 265 euro

1.220 curo 960 euro 340 euro

95 euro 230 euro

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edizioni

Nuovo Progetto italiano 1 T. Marin - S. Magnelli Corso multimediale di lingua e civiltà italiana Livello elementare Nuovo Progetto italiano 2 T. Marin - S. Magnelli Corso multimediale di lingua e civiltà italiana Livello intermedio Nuovo Progetto italiano 3 T. Marin Corso multimediale di lingua e civiltà italiana Livello intermedio - avanzato Nuovo Progetto italiano Video 1, 2 T. Marin - M. Dominici Videocorso di lingua e civiltà italiana Livello elementare - intermedio Progetto italiano Junior 1 T. Marin - A. Albano Corso multimediale di lingua e civiltà italiana Livello elementare (Al) Allegro 1 L. Toffolo - N. Nuti Corso multimediale d'italiano. Livello elementare That's Allegro 1 L. Toffolo - N. Nuti An Italian course for English speakers Elementary level Allegro 1 A. Mandelli - N. Nuti Esercizi supplementari e test di autocontrollo Livello elementare Allegro 2 L. Toffolo - M. G. Tommasini Corso multimediale d'italiano Livello preintermedio Allegro 3 L. Toffolo - R. Merklinghaus Corso multimediale d'italiano. Livello intermedio La Prova orale 1 e 2 T. Marin Manuale di conversazione Livello elementare - intermedio - avanzato Vocabolario Visuale T. Marin Livello elementare - preintermedio Vocabolario Visuale - Quaderno degli esercizi Attività sul lessico T. Marin Livello elementare - preintermedio Primo Ascolto T. Marin Materiale per lo sviluppo della comprensione orale Livello elementare Ascolto Medio T. Marin Materiale per lo sviluppo della comprensione orale Livello medio Ascolto Avanzato T. Marin Materiale per lo sviluppo della comprensione orale Livello superiore Al circo! B. Beutelspacher Italiano per bambini. Livello elementare

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Forte! L. Maddii - M. C. Borgogni Corso di lingua italiana per bambini (6-11 anni) Livello elementare Collana Raccontimmagini S. Servetti Prime letture in italiano. Livello elementare Diploma di lingua italiana A. Moni - M. A. Rapacciuolo - Preparazione alle prove d'esame Sapore d'Italia M. Zurula Antologia di testi. Livello medio Scriviamo! A. Moni Attività per lo sviluppo dell'abilità di scrittura Livello elementare - intermedio l'Intermedio in tasca T. Marin Antologia di testi. Livello preintermedio Una grammatica italiana per tutti 1 A. Latino - M. Muscolino. Livello elementare Una grammatica italiana per tutti 2 A. Latino - M. Muscolino. Livello intermedio I verbi italiani per tutti R. Ryder Livello elementare - intermedio - avanzato Raccontare il Novecento P. Brogini - A. Filippone - A. Muzzi Percorsi didattici nella letteratura italiana Livello intermedio - avanzato Invito a teatro L. Alessio - A. Sgaglione Testi teatrali per l'insegnamento dell'italiano a stranieri. Livello intermedio - avanzato Mosaico Italia M. De Biasio - P. Garofalo Percorsi nella cultura e nella civiltà italiana Livello intermedio - avanzato Collana L'Italia è cultura M.A. Cernigliaro Collana in 5 fascicoli: Storia, Letteratura, Geogra- fia, Arte, Musica, cinema e teatro. Livello B2-C1 Collana Primiracconti Letture graduate per stranieri Traffico in centro (A1-A2) M. Dominici Un giorno diverso (A2 - B1) M. Dominici Il sosia (C1-C2) M. Dominici Il manoscritto di Giotto (A2 - B1) F. Oddo Mistero in Via dei Tulipani (Al - A2) C. Medaglia Collana Cinema Italia A. Serio - E. Meloni Attività didattiche per stranieri Caro diario (A2-B 1) Io non ho paura - Il ladro di bambini (B2-C1) Collana Formazione italiano a stranieri Rivista quadrimestrale per l'insegnamento dell'italiano come lingua straniera/seconda

ISBN 978 960-6632-91-4

911 78 06 632914 www.edilingua.it

Una moglie gelosa, dei vicini di casa troppo curiosi, un amico che entra nella vostra cucina e mangia di tutto, un ladro elegante, una donna bella e misteriosa nel metrò. Questi e altri personaggi sono i protagonisti delle dieci brevi storie di questo libro, dove scopriamo che la vita di tutti i giorni può avere i suoi lati interessanti...

Dieci racconti è una raccolta di 10 brevi storie ispirate ad alcuni dia-loghi di Nuovo Progetto italiano 1 e legate dal punto di vista lessicale e grammaticale alle unità del corso.

Molti di questi racconti sono, per così dire, "interattivi", lasciano cioè spazio all'intervento diretto dello studente, il quale è invitato ora a com-pletarli o a indovinarne il finale, ora a ricostruire o reinventare la trama.

Da leggere a casa o in classe, Dieci racconti può anche essere usato du-rante le pause invernali o estive. Ogni racconto è infatti accompagnato da brevi e semplici attività che aiutano lo studente a comprendere me-glio il testo e a conoscere alcune espressioni colloquiali presenti.

Questa raccolta fa parte del materiale supplementare che accompagna Nuovo Progetto italiano 1 e che comprende Nuovo Progetto italiano Video 1 (videocorso di lingua e civiltà italiana) e una serie di materiali disponibili su 34,WW. edilinguadt: Attività online, Glossari in varie lin-gue, Test di progresso, Attività extra e ludiche.

O~PC; , 450

ec>‹.s. Questo libro, sprovvisto del presente talloncino, è da considerarsi "Copia Omaggio" fuori commercio.