Discours de clôture du synode

  • Upload
    alosya

  • View
    138

  • Download
    0

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Le pape François appelle à une meilleure intégration dans l'Eglise des divorcés remariés.

Citation preview

  • Synod15 Sabato, 24.10.2015

    N. 0817 Pubblicazione: Immediata Sommario: Synod15 18ma Congregazione generale: Discorso del Santo Padre a conclusione dei

    lavori della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi Synod15 18ma Congregazione generale: Discorso del Santo

    Padre a conclusione dei lavori della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi

    Discorso del Santo Padre Testo in lingua francese Testo in lingua inglese Testo in lingua spagnola Testo in lingua portoghese

    Questo pomeriggio, nel corso della 18ma e ultima Congregazione generale del Sinodo ordinario dei Vescovi sulla Famiglia, il Santo Padre Francesco ha rivolto ai Padri Sinodali e a tutti i partecipanti in Aula il discorso che riportiamo di seguito: Discorso del Santo Padre Care Beatitudini, Eminenze, Eccellenze, cari fratelli e sorelle, vorrei innanzitutto ringraziare il Signore che ha guidato il nostro cammino sinodale in questi anni con lo Spirito Santo, che non fa mai mancare alla Chiesa il suo sostegno. Ringrazio davvero di cuore S. Em. il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo, S. Ecc. Mons. Fabio Fabene, Sotto-segretario, e con loro ringrazio il Relatore S. Em. il Cardinale Peter Erd e il Segretario Speciale S. Ecc. Mons. Bruno Forte, i Presidenti delegati, gli scrittori, i consultori, i traduttori e tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente e con totale dedizione alla Chiesa: grazie di cuore!

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    2

    Ringrazio tutti voi, cari Padri Sinodali, Delegati Fraterni, Uditori, Uditrici e Assessori, Parroci e famiglie, per la vostra partecipazione attiva e fruttuosa. Ringrazio anche gli anonimi e tutte le persone che hanno lavorato in silenzio contribuendo generosamente ai lavori di questo Sinodo. Siate sicuri tutti della mia preghiera, affinch il Signore vi ricompensi con labbondanza dei suoi doni di grazia! Mentre seguivo i lavori del Sinodo, mi sono chiesto: che cosa significher per la Chiesa concludere questo Sinodo dedicato alla famiglia? Certamente non significa aver concluso tutti i temi inerenti la famiglia, ma aver cercato di illuminarli con la luce del Vangelo, della tradizione e della storia bimillenaria della Chiesa, infondendo in essi la gioia della speranza senza cadere nella facile ripetizione di ci che indiscutibile o gi detto. Sicuramente non significa aver trovato soluzioni esaurienti a tutte le difficolt e ai dubbi che sfidano e minacciano la famiglia, ma aver messo tali difficolt e dubbi sotto la luce della Fede, averli esaminati attentamente, averli affrontati senza paura e senza nascondere la testa sotto la sabbia. Significa aver sollecitato tutti a comprendere limportanza dellistituzione della famiglia e del Matrimonio tra uomo e donna, fondato sullunit e sullindissolubilit, e ad apprezzarla come base fondamentale della societ e della vita umana. Significa aver ascoltato e fatto ascoltare le voci delle famiglie e dei pastori della Chiesa che sono venuti a Roma portando sulle loro spalle i pesi e le speranze, le ricchezze e le sfide delle famiglie di ogni parte del mondo. Significa aver dato prova della vivacit della Chiesa Cattolica, che non ha paura di scuotere le coscienze anestetizzate o di sporcarsi le mani discutendo animatamente e francamente sulla famiglia. Significa aver cercato di guardare e di leggere la realt, anzi le realt, di oggi con gli occhi di Dio, per accendere e illuminare con la fiamma della fede i cuori degli uomini, in un momento storico di scoraggiamento e di crisi sociale, economica, morale e di prevalente negativit. Significa aver testimoniato a tutti che il Vangelo rimane per la Chiesa la fonte viva di eterna novit, contro chi vuole indottrinarlo in pietre morte da scagliare contro gli altri. Significa anche aver spogliato i cuori chiusi che spesso si nascondono perfino dietro gli insegnamenti della Chiesa, o dietro le buone intenzioni, per sedersi sulla cattedra di Mos e giudicare, qualche volta con superiorit e superficialit, i casi difficili e le famiglie ferite. Significa aver affermato che la Chiesa Chiesa dei poveri in spirito e dei peccatori in ricerca del perdono e non solo dei giusti e dei santi, anzi dei giusti e dei santi quando si sentono poveri e peccatori. Significa aver cercato di aprire gli orizzonti per superare ogni ermeneutica cospirativa o chiusura di prospettive, per difendere e per diffondere la libert dei figli di Dio, per trasmettere la bellezza della Novit cristiana, qualche volta coperta dalla ruggine di un linguaggio arcaico o semplicemente non comprensibile. Nel cammino di questo Sinodo le opinioni diverse che si sono espresse liberamente e purtroppo talvolta con metodi non del tutto benevoli hanno certamente arricchito e animato il dialogo, offrendo unimmagine viva di una Chiesa che non usa moduli preconfezionati, ma che attinge dalla fonte inesauribile della sua fede acqua viva per dissetare i cuori inariditi1. E aldil delle questioni dogmatiche ben definite dal Magistero della Chiesa abbiamo visto anche che quanto sembra normale per un vescovo di un continente, pu risultare strano, quasi come uno scandalo, per il vescovo di un altro continente; ci che viene considerato violazione di un diritto in una societ, pu essere precetto ovvio e intangibile in unaltra; ci che per alcuni libert di coscienza, per altri pu essere solo confusione. In realt, le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato2. Il

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    3

    Sinodo del 1985, che celebrava il 20 anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, ha parlato dellinculturazione come dellintima trasformazione degli autentici valori culturali mediante lintegrazione nel cristianesimo, e il radicamento del cristianesimo nelle varie culture umane3. Linculturazione non indebolisce i valori veri, ma dimostra la loro vera forza e la loro autenticit, poich essi si adattano senza mutarsi, anzi essi trasformano pacificamente e gradualmente le varie culture4. Abbiamo visto, anche attraverso la ricchezza della nostra diversit, che la sfida che abbiamo davanti sempre la stessa: annunciare il Vangelo alluomo di oggi, difendendo la famiglia da tutti gli attacchi ideologici e individualistici. E, senza mai cadere nel pericolo del relativismo oppure di demonizzare gli altri, abbiamo cercato di abbracciare pienamente e coraggiosamente la bont e la misericordia di Dio che supera i nostri calcoli umani e che non desidera altro che TUTTI GLI UOMINI SIANO SALVATI (1 Tm 2,4), per inserire e per vivere questo Sinodo nel contesto dellAnno Straordinario della Misericordia che la Chiesa chiamata a vivere. Cari Confratelli, lesperienza del Sinodo ci ha fatto anche capire meglio che i veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito; non le idee ma luomo; non le formule ma la gratuit dellamore di Dio e del suo perdono. Ci non significa in alcun modo diminuire limportanza delle formule, delle leggi e dei comandamenti divini, ma esaltare la grandezza del vero Dio, che non ci tratta secondo i nostri meriti e nemmeno secondo le nostre opere, ma unicamente secondo la generosit illimitata della sua Misericordia (cfr Rm 3,21-30; Sal 129; Lc 11,37-54). Significa superare le costanti tentazioni del fratello maggiore (cfr Lc 15,25-32) e degli operai gelosi (cfr Mt 20,1-16). Anzi significa valorizzare di pi le leggi e i comandamenti creati per luomo e non viceversa (cfr Mc 2,27). In questo senso il doveroso pentimento, le opere e gli sforzi umani assumono un significato pi profondo, non come prezzo dellinacquistabile Salvezza, compiuta da Cristo gratuitamente sulla Croce, ma come risposta a Colui che ci ha amato per primo e ci ha salvato a prezzo del suo sangue innocente, mentre eravamo ancora peccatori (cfr Rm 5,6). Il primo dovere della Chiesa non quello di distribuire condanne o anatemi, ma quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore (cfr Gv 12,44-50). Il beato Paolo VI, con parole stupende, diceva: Possiamo quindi pensare che ogni nostro peccato o fuga da Dio accende in Lui una fiamma di pi intenso amore, un desiderio di riaverci e reinserirci nel suo piano di salvezza [...]. Dio, in Cristo, si rivela infinitamente buono [...]. Dio buono. E non soltanto in s stesso; Dio diciamolo piangendo buono per noi. Egli ci ama, cerca, pensa, conosce, ispira ed aspetta: Egli sar se cos pu dirsi felice il giorno in cui noi ci volgiamo indietro e diciamo: Signore, nella tua bont, perdonami. Ecco, dunque, il nostro pentimento diventare la gioia di Dio5. Anche san Giovanni Paolo II affermava che la Chiesa vive una vita autentica quando professa e proclama la misericordia [] e quando accosta gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore, di cui essa depositaria e dispensatrice6. Anche Papa Benedetto XVI disse: La misericordia in realt il nucleo centrale del messaggio evangelico, il nome stesso di Dio [...] Tutto ci che la Chiesa dice e compie, manifesta la misericordia che Dio nutre per luomo. Quando la Chiesa deve richiamare una verit misconosciuta, o un bene tradito, lo fa sempre spinta dallamore misericordioso, perch gli uomini abbiano vita e labbiano in abbondanza (cfr Gv 10,10)7. Sotto questa luce e grazie a questo tempo di grazia che la Chiesa ha vissuto, parlando e discutendo della famiglia, ci sentiamo arricchiti a vicenda; e tanti di noi hanno sperimentato lazione dello Spirito Santo, che il vero protagonista e artefice del Sinodo. Per tutti noi la parola

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    4

    famiglia non suona pi come prima, al punto che in essa troviamo gi il riassunto della sua vocazione e il significato di tutto il cammino sinodale8. In realt, per la Chiesa concludere il Sinodo significa tornare a camminare insieme realmente per portare in ogni parte del mondo, in ogni Diocesi, in ogni comunit e in ogni situazione la luce del Vangelo, labbraccio della Chiesa e il sostegno della misericordia di Dio! Grazie! _____________________________ 1 Cfr Lettera al Gran Cancelliere della Pontificia Universidad Catlica Argentina nel centesimo anniversario della

    Facolt di Teologia, 3 marzo 2015. 2 Cfr PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Fede e cultura alla luce della Bibbia. Atti della Sessione plenaria 1979 della

    Pontificia Commissione Biblica, LDC, Leumann 1981; CONC. ECUM. VAT. II, Cost. Gaudium et spes, 44. 3 Relazione finale (7 dicembre 1985): LOsservatore Romano, 10 dicembre 1985, 7. 4 In forza della sua missione pastorale, la Chiesa deve mantenersi sempre attenta ai mutamenti storici e allevoluzione

    delle mentalit. Non certamente per sottomettervisi, ma per superare gli ostacoli che si possono opporre allaccoglienza dei suoi consigli e delle sue direttive (Intervista al Card. Georges Cottier ne La Civilt Cattolica, 3963-3964, 8 agosto 2015, p. 272).

    5 Omelia, 23 giugno 1968: Insegnamenti VI (1968), 1177-1178. 6 Enc. Dives in misericordia, 13. Disse anche: Nel mistero pasquale Dio ci appare per quello che : un Padre dal

    cuore tenero, che non si arrende dinanzi allingratitudine dei suoi figli ed sempre disposto al perdono (GIOVANNI PAOLO II, Regina Coeli, 23 aprile 1995: Insegnamenti XVIII, 1 [1995], 1035). E cos descriveva la resistenza alla misericordia: La mentalit contemporanea, forse pi di quella delluomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende, altres, ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano lidea stessa della misericordia. La parola e il concetto di misericordia sembrano porre a disagio luomo (Lett. Enc. Dives in misericordia [30 novembre 1980], 2).

    7 Regina Coeli, 30 marzo 2008: Insegnamenti IV, 1 (2008), 489-490; e parlando del potere della misericordia afferma: la misericordia che pone un limite al male. In essa si esprime la natura tutta peculiare di Dio - la sua santit, il potere della verit e dellamore (Omelia nella Domenica della Divina Misericordia, 15 aprile 2007: Insegnamenti III, 1 [2007], 667).

    8 Unanalisi acrostica della parola famiglia ci aiuta a riassumere la missione della Chiesa nel compito di: Formare le nuove generazioni a vivere seriamente lamore non come pretesa individualistica basata solo sul piacere e sullusa e getta, ma per credere nuovamente allamore autentico, fecondo e perpetuo, come lunica via per uscire da s, per aprirsi allaltro, per togliersi dalla solitudine, per vivere la volont di Dio, per realizzarsi pianamente, per capire che il matrimonio lo spazio in cui si manifesta lamore divino; per difendere la sacralit della vita, di ogni vita; per difendere lunit e lindissolubilit del vincolo coniugale come segno della grazia di Dio e della capacit delluomo di amare seriamente (Omelia nella Messa di apertura del Sinodo, 4 ottobre 2015: LOsservatore Romano, 5-6 ottobre 2015, p. 7) e per valorizzare i corsi prematrimoniali come opportunit di approfondire il senso cristiano del Sacramento del matrimonio; Andare verso gli altri perch una Chiesa chiusa in s stessa una Chiesa morta; una Chiesa che non esce dal proprio recinto per cercare, per accogliere e per condurre tutti verso Cristo una Chiesa che tradisce la sua missione e la sua vocazione; Manifestare e diffondere la misericordia di Dio alle famiglie bisognose, alle persone abbandonate, agli anziani trascurati, ai figli feriti dalla separazione dei genitori, alle famiglie povere che lottano per sopravvivere, ai peccatori che bussano alle nostre porte e a quelli lontani, ai diversamente abili e a tutti coloro che si sentono feriti nellanima e nel corpo e alle coppie lacerate dal dolore, dalla malattia, dalla morte o dalla persecuzione; Illuminare le coscienze, spesso accerchiate da dinamiche dannose e sottili, che cercano perfino di mettersi al posto di Dio creatore: tali dinamiche devono essere smascherate e combattute nel pieno rispetto della dignit di ogni persona; Guadagnare e ricostruire con umilt la fiducia nella Chiesa, seriamente diminuita a causa dei comportamenti e dei peccati dei propri figli; purtroppo la contro-testimonianza e gli scandali commessi allinterno della Chiesa da alcuni chierici hanno colpito la sua credibilit e hanno oscurato il fulgore del suo messaggio salvifico; Lavorare intensamente per sostenere e incoraggiare le famiglie sane, le famiglie fedeli, le famiglie numerose che nonostante le fatiche quotidiane continuano a dare una grande testimonianza di fedelt agli insegnamenti della Chiesa e ai comandamenti del Signore; Ideare una rinnovata pastorale famigliare che si basi sul Vangelo e rispetti le diversit culturali; una pastorale capace di trasmettere la Buona Novella con linguaggio attraente e gioioso e di togliere dai cuori dei giovani la paura di assumere impegni definitivi; una pastorale che presti una attenzione particolare ai figli che sono le vere vittime delle lacerazioni famigliari; una pastorale innovativa che attui una preparazione adeguata al Sacramento matrimoniale e sospenda le pratiche vigenti che spesso curano pi lapparenza di una formalit che uneducazione a un impegno che duri per tutta la vita; Amare incondizionatamente tutte le famiglie e in particolare quelle che attraversano un momento di difficolt: nessuna famiglia deve sentirsi sola o esclusa dallamore o dallabbraccio della Chiesa; il vero scandalo la paura di amare e di manifestare concretamente questo amore.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    5

    [01826-IT.01] [Testo originale: Italiano] Testo in lingua francese Chres Batitudes, minences, Excellences, Chers frres et surs, Je voudrais tout dabord remercier le Seigneur qui a guid notre chemin synodal au cours de ces annes avec lEsprit Saint dont le soutien ne manque jamais lglise. Je remercie vraiment de tout cur Son Eminence le Cardinal Lorenzo Baldisseri, Secrtaire gnral du Synode, S.E. Mgr Fabio Fabene, Sous-secrtaire, et avec eux je remercie le Relateur Son Eminence le Cardinal Peter Erd et le Secrtaire spcial S.E. Mgr Bruno Forte, les Prsidents dlgus, les secrtaires, les consulteurs, les traducteurs et tous ceux qui ont travaill infatigablement et avec un total dvouement lEglise : merci de tout cur ! Je vous remercie tous, chers Pres synodaux, Dlgus fraternels, Auditeurs, Auditrices et Assesseurs, curs et familles pour votre participation active et fructueuse. Je remercie aussi les anonymes et toutes les personnes qui ont travaill en silence contribuant gnreusement aux travaux de ce Synode. Soyez tous srs de ma prire afin que le Seigneur vous rcompense de labondance des dons de sa grce ! Alors que je suivais les travaux du Synode, je me suis demand : que signifiera pour lglise de conclure ce Synode consacr la famille ? Il ne signifie certainement pas avoir achev tous les thmes inhrents la famille, mais avoir cherch les clairer par la lumire de lvangile, de la tradition et de lhistoire bimillnaire de lglise, infusant en eux la joie de lesprance sans tomber dans la facile rptition de ce qui est indiscutable ou le dj dit. Il ne signifie srement pas avoir trouv des solutions exhaustives toutes les difficults et aux doutes qui dfient et menacent la famille, mais avoir mis ces difficults et ces doutes sous la lumire de la Foi, les avoir examins attentivement, les avoir affronts sans peur et sans se cacher la tte dans le sable. Il signifie avoir incit tout le monde comprendre limportance de linstitution de la famille et du mariage entre un homme et une femme, fonde sur lunit et sur lindissolubilit et lapprcier comme base fondamentale de la socit et de la vie humaine. Il signifie avoir cout et fait couter les voix des familles et des pasteurs de lglise qui sont venus Rome en portant sur leurs paules les poids et les esprances, les richesses et les dfis des familles de toutes les parties du monde. Il signifie avoir donn la preuve de la vivacit de lEglise catholique qui na pas peur de secouer les consciences anesthsies ou de se salir les mains en discutant de la famille dune faon anime et franche. Il signifie avoir cherch regarder et lire la ralit, ou plutt les ralits, daujourdhui avec les yeux de Dieu, pour allumer et pour clairer avec la flamme de la foi les curs des hommes, en un moment historique de dcouragement et de crise sociale, conomique, morale et de ngativit dominante. Il signifie avoir tmoign tous que lvangile demeure pour lglise la source vive dternelle nouveaut, contre qui veut lendoctriner en pierres mortes lancer contre les autres. Il signifie encore avoir mis nu les curs ferms qui souvent se cachent jusque derrire les enseignements de lglise ou derrire les bonnes intentions pour sasseoir sur la cathdre de Mose et juger, quelquefois avec supriorit et superficialit, les cas difficiles et les familles blesses.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    6

    Il signifie avoir affirm que lglise est glise des pauvres en esprit et des pcheurs en recherche du pardon et pas seulement des justes et des saints, ou plutt des justes et des saints quand ils se sentent pauvres et pcheurs. Il signifie avoir cherch ouvrir les horizons pour dpasser toute hermneutique de conspiration ou fermeture de perspective pour dfendre et pour rpandre la libert des enfants de Dieu, pour transmettre la beaut de la Nouveaut chrtienne, quelquefois recouverte par la rouille dun langage archaque ou simplement incomprhensible. Sur le chemin de ce Synode les diverses opinions qui se sont exprimes librement et malheureusement parfois avec des mthodes pas du tout bienveillantes ont certainement enrichi et anim le dialogue, offrant une image vivante dune Eglise qui nutilise pas des formulaires prpars davance, mais qui puise la source inpuisable de sa foi une eau vive pour dsaltrer les curs desschs1. Et au-del des questions dogmatiques bien dfinies par le Magistre de lglise nous avons vu aussi que ce qui semble normal pour un vque dun continent, peut se rvler trange, presque comme un scandale, pour lvque dun autre continent ; ce qui est considr violation dun droit dans une socit, peut tre requis vident et intangible dans une autre ; ce qui pour certains est libert de conscience, pour dautres peut tre seulement confusion. En ralit, les cultures sont trs diverses entre elles et chaque principe gnral a besoin dtre incultur, sil veut tre observ et appliqu2. Le Synode de 1985, qui clbrait le vingtime anniversaire de la conclusion du Concile Vatican II, a parl de linculturation comme de l intime transformation des authentiques valeurs culturelles par leur intgration dans le christianisme, et lenracinement du christianisme dans les diverses cultures humaines 3. Linculturation naffaiblit par les vraies valeurs mais dmontre leur vritable force et leur authenticit, puisquelles sadaptent sans se transformer, mais au contraire elles transforment pacifiquement et graduellement les diffrentes cultures4. Nous avons vu, galement travers la richesse de notre diversit, que le dfi que nous avons devant nous est toujours le mme : annoncer lvangile lhomme daujourdhui, en dfendant la famille de toutes les attaques idologiques et individualistes. Et sans jamais tomber dans le danger du relativisme ou du fait de diaboliser les autres, nous avons cherch embrasser pleinement et courageusement la bont et la misricorde de Dieu qui surpasse nos calculs humains et qui ne dsire rien dautre que tous les hommes soient sauvs (1 Tm 2, 4), pour insrer et pour vivre ce Synode dans le contexte de lAnne extraordinaire de la Misricorde que lglise est appele vivre. Chers confrres, Lexprience du Synode nous a fait aussi mieux comprendre que les vrais dfenseurs de la doctrine ne sont pas ceux qui dfendent la lettre mais lesprit ; non les ides mais lhomme ; non les formules mais la gratuit de lamour de Dieu et de son pardon. Cela ne signifie en aucune faon diminuer limportance des formules, des lois et des commandements divins, mais exalter la grandeur du vrai Dieu qui ne nous traite pas selon nos mrites et pas mme selon nos uvres mais uniquement selon la gnrosit illimite de sa misricorde (cf. Rm 3, 21-30 ; Ps 129 ; Lc 11, 37-54). Cela signifie dpasser les tentations constantes du frre an (cf. Lc 15, 25-32) et des ouvriers jaloux (cf. Mt 20, 1-16). Au contraire, cela signifie valoriser davantage les lois et les commandements crs pour lhomme et non vice-versa (cf. Mc 2, 27). En ce sens, le juste repentir, les uvres et les efforts humains prennent un sens plus profond, non comme prix du Salut quon ne peut pas acqurir, accompli gratuitement par le Christ sur la Croix, mais comme rponse Celui qui nous a aims le premier et nous a sauvs au prix de son sang innocent, tandis que nous tions encore pcheurs (cf. Rm 5, 6).

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    7

    Le premier devoir de lglise nest pas celui de distribuer des condamnations ou des anathmes mais il est celui de proclamer la misricorde de Dieu, dappeler la conversion et de conduire tous les hommes au salut du Seigneur (cf. Jn 12, 44-50). Le Bienheureux Paul VI, avec des paroles magnifiques, disait : Nous pouvons donc penser que chacun de nos pchs ou fuite de Dieu allume en lui une flamme dun plus intense amour, un dsir de nous reprendre et de nous rinsrer dans son plan de salut []. Dieu, dans le Christ, se rvle infiniment bon []. Dieu est bon. Et non seulement en lui-mme ; Dieu est nous le disons en pleurant bon pour nous. Il nous aime, nous cherche, pense nous, nous connat, nous inspire et nous attend : Il sera si lon peut dire ainsi heureux le jour o nous nous retournons et disons : Seigneur, dans ta bont, pardonne-moi. Voici, donc, notre repentir devenir la joie de Dieu 5 Saint Jean-Paul II affirmait galement que : Lglise vit dune vie authentique lorsquelle professe et proclame la misricorde [] et lorsquelle conduit les hommes aux sources de la misricorde du Sauveur, dont elle est la dpositaire et la dispensatrice6. De mme le Pape Benoit XVI disait : La misricorde est en ralit le noyau central du message vanglique, cest le nom mme de DieuTout ce que lglise dit et fait, manifeste la misricorde que Dieu nourrit pour les hommes, donc pour nous. Lorsque lglise doit rappeler une vrit mconnue, ou un bien trahi, elle le fait toujours pousse par lamour misricordieux, afin que les hommes aient la vie et laient en abondance (cf. Jn 10, 10)7. Sous cet clairage, et grce ce temps de grce que lglise a vcu, en parlant et discutant de la famille, nous nous sentons enrichis mutuellement ; et beaucoup dentre nous ont expriment laction de lEsprit Saint, qui est le vritable protagoniste et artisan du Synode. Pour nous tous, le mot famille ne rsonne plus comme avant, au point quen elle nous trouvons dj le rsum de sa vocation et la signification de tout le chemin synodal8. En ralit, pour lglise, conclure le Synode signifie retourner marcher ensemble , rellement, pour porter partout dans le monde, dans chaque diocse, dans chaque communaut et dans chaque situation, la lumire de lvangile, laccolade de lglise et le soutien de la misricorde de Dieu ! Merci ! _____________________________ 1 Cf. Lettre au Grand Chancelier de lUniversit pontificale catholique argentine , pour le centime anniversaire de la facult de thologie, 3 mars 2015. 2 Cf. COMMISSION BIBLIQUE PONTIFICALE, Foi et culture la lumire de la Bible. Actes de la Session plnire 1979 de la Commission biblique pontificale, LDC, Leumann 1981, CONC. OECUM. VAT. II, Const. Gaudium et spes, n. 44. 3 Relation finale (7 dcembre 1985) : LOsservatore Romano, 10 dcembre 1985, p. 7 ; Documentation catholique 1909, 5 janvier 1986, p. 41. 4 En vertu de sa mission pastorale, lglise doit se maintenir toujours attentive aux mutations historiques et aux volutions des mentalits. Certainement pas pour sy soumettre, mais pour surmonter les obstacles qui peuvent sopposer laccueil de ses conseils et de ses directives (Interview du Cardinal Georges Cottier, La Civilt Cattolic, 3963-3964, 8 aot 2015, p. 272). 5 Homlie, 23 juin 1968 : Insegnamenti VI (1968), 1176-1178. 6 Lett. enc. Dives in misericordia, n. 13. Il disait aussi : Dans le mystre pascal Dieu nous apparat tel quil est : un Pre au cur tendre qui ne se rend pas devant lingratitude de ses enfants et qui est toujours dispos au pardon (JEAN-PAUL II, Regina caeli, 23 avril 1995 : Insegnamenti XVIII, 1 [1995], 1035). Et il dcrivait ainsi la rsistance la misricorde : Plus peut-tre que celle de lhomme dautrefois, la mentalit contemporaine semble sopposer au Dieu de misricorde, et elle tend liminer de la vie et ter du cur humain la notion mme de misricorde. Le mot et lide de misricorde semblent mettre mal laise lhomme (Lett. enc. Dives in Misericordia, [30 novembre 1980] n. 2). 7 Regina Coeli, 30 mars 2008 : Insegnamenti IV, 1 (2008), 489-490 ; et parlant du pouvoir de la misricorde il affirme : Cest la misricorde qui met une limite au mal. En elle sexprime la nature toute particulire de Dieu sa saintet, le pouvoir de la vrit et de lamour. (Homlie du dimanche de la Divine Misricorde, 15 avril 2007 : Insegnamenti III, 1 [2007], 667). 8 Une analyse acrostiche du mot famiglia nous aide rsumer la mission de lglise en vue de : Former les nouvelles gnrations vivre srieusement lamour, non avec une vise individualiste base seulement sur le plaisir et sur

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    8

    l utilise et jette , mais pour croire de nouveau lamour authentique, fcond et perptuel, comme lunique voie pour sortir de soi ; pour souvrir lautre ; pour sarracher de la solitude ; pour vivre la volont de Dieu ; pour se raliser pleinement ; pour comprendre que le mariage est l espace o se manifeste lamour divin ; pour dfendre la sacralit de la vie, de toute vie ; pour dfendre lunit et lindissolubilit du lien conjugal comme signe de la grce de Dieu et de la capacit de lhomme daimer srieusement (Homlie de la Messe douverture du Synode, 4 octobre 2015 : LOsservatore romano, 5-6 octobre 2015, p. 7) ; et pour valoriser les cours pr-matrimoniaux comme opportunit dapprofondir le sens chrtien du Sacrement de mariage. Aller vers les autres parce quune glise ferme sur elle-mme est une glise morte ; une glise qui ne sort pas de son propre enclos pour chercher, pour accueillir et pour conduire chacun vers le Christ est une glise qui trahit sa mission et sa vocation. Manifester et rpandre la misricorde de Dieu aux familles qui sont dans le besoin ; aux personnes abandonnes, aux personne ges dlaisses ; aux enfants blesss par la sparation des parents ; aux familles pauvres qui luttent pour survivre ; aux pcheurs qui frappent nos portes et ceux qui sont loin ; ceux qui sont plus ou moins habiles et tous ceux qui se sentent blesss dans leur me et dans leur corps et aux couples dchirs par la douleur, la maladie, la mort ou la perscution. Illuminer les consciences, souvent environnes par des dynamiques nocives et subtiles, qui cherchent mme se mettre la place de Dieu crateur. Ces dynamiques doivent tre dmasques et combattues dans le plein respect de la dignit de toute personne. Gagner et reconstruire avec humilit la confiance en lglise, srieusement diminue cause des comportements et des pchs de ses propres enfants. Malheureusement, le contre-tmoignage et les scandales commis lintrieur de lglise par quelques clercs ont atteint sa crdibilit et ont obscurci lclat de son message salvifique. Travailler [Lavorare] intensment pour soutenir et encourager les familles en bonne sant, les familles fidles, les familles nombreuses qui malgr les fatigues quotidiennes continuent donner un grand tmoignage de fidlit aux enseignements de lglise et aux commandements du Seigneur. Imaginer une pastorale familiale renouvele qui se base sur lvangile et respecte les diversits culturelles. Une pastorale capable de transmettre la Bonne Nouvelle dans un langage attrayant et joyeux et denlever des curs des jeunes la peur dassumer des engagements dfinitifs. Une pastorale qui prte une attention particulire aux enfants qui sont les vraies victimes des dchirures familiales. Une pastorale innovante qui mette en uvre une prparation adapte au Sacrement du mariage et qui arrte les pratiques en vigueur qui souvent soignent plus lapparence dune formalit quune ducation un engagement qui dure toute la vie. Aimer sans condition toutes les familles et en particulier celles qui traversent un moment de difficult. Aucune famille ne doit se sentir seule ou exclue de lamour et de laccolade de lglise. Le vrai scandale cest la peur daimer et de manifester concrtement cet amour. [01826-FR.01] [Texte original: Italien] Testo in lingua inglese Dear Beatitudes, Eminences and Excellencies, Dear Brothers and Sisters, I would like first of all to thank the Lord, who has guided our synodal process in these years by his Holy Spirit, whose support is never lacking to the Church. My heartfelt thanks go to Cardinal Lorenzo Baldisseri, Secretary General of the Synod, Bishop Fabio Fabene, its Under-Secretary, and, together with them, the Relator, Cardinal Peter Erd, and the Special Secretary, Archbishop Bruno Forte, the Delegate Presidents, the writers, consultors and translators, and all those who have worked tirelessly and with total dedication to the Church: My deepest thanks! I likewise thank all of you, dear Synod Fathers, Fraternal Delegates, Auditors and Assessors, parish priests and families, for your active and fruitful participation. And I thank all those unnamed men and women who contributed generously to the labours of this Synod by quietly working behind the scenes. Be assured of my prayers, that the Lord will reward all of you with his abundant gifts of grace! As I followed the labours of the Synod, I asked myself: What will it mean for the Church to conclude this Synod devoted to the family? Certainly, the Synod was not about settling all the issues having to do with the family, but rather attempting to see them in the light of the Gospel and the Churchs tradition and two-thousand-year history, bringing the joy of hope without falling into a facile repetition of what is obvious or has already been said.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    9

    Surely it was not about finding exhaustive solutions for all the difficulties and uncertainties which challenge and threaten the family, but rather about seeing these difficulties and uncertainties in the light of the Faith, carefully studying them and confronting them fearlessly, without burying our heads in the sand. It was about urging everyone to appreciate the importance of the institution of the family and of marriage between a man and a woman, based on unity and indissolubility, and valuing it as the fundamental basis of society and human life. It was about listening to and making heard the voices of the families and the Churchs pastors, who came to Rome bearing on their shoulders the burdens and the hopes, the riches and the challenges of families throughout the world. It was about showing the vitality of the Catholic Church, which is not afraid to stir dulled consciences or to soil her hands with lively and frank discussions about the family. It was about trying to view and interpret realities, todays realities, through Gods eyes, so as to kindle the flame of faith and enlighten peoples hearts in times marked by discouragement, social, economic and moral crisis, and growing pessimism. It was about bearing witness to everyone that, for the Church, the Gospel continues to be a vital source of eternal newness, against all those who would indoctrinate it in dead stones to be hurled at others. It was also about laying bare the closed hearts which frequently hide even behind the Churchs teachings or good intentions, in order to sit in the chair of Moses and judge, sometimes with superiority and superficiality, difficult cases and wounded families. It was about making clear that the Church is a Church of the poor in spirit and of sinners seeking forgiveness, not simply of the righteous and the holy, but rather of those who are righteous and holy precisely when they feel themselves poor sinners. It was about trying to open up broader horizons, rising above conspiracy theories and blinkered viewpoints, so as to defend and spread the freedom of the children of God, and to transmit the beauty of Christian Newness, at times encrusted in a language which is archaic or simply incomprehensible. In the course of this Synod, the different opinions which were freely expressed and at times, unfortunately, not in entirely well-meaning ways certainly led to a rich and lively dialogue; they offered a vivid image of a Church which does not simply rubberstamp, but draws from the sources of her faith living waters to refresh parched hearts.1 And apart from dogmatic questions clearly defined by the Churchs Magisterium we have also seen that what seems normal for a bishop on one continent, is considered strange and almost scandalous for a bishop from another; what is considered a violation of a right in one society is an evident and inviolable rule in another; what for some is freedom of conscience is for others simply confusion. Cultures are in fact quite diverse, and each general principle needs to be inculturated, if it is to be respected and applied.2 The 1985 Synod, which celebrated the twentieth anniversary of the conclusion of the Second Vatican Council, spoke of inculturation as the intimate transformation of authentic cultural values through their integration in Christianity, and the taking root of Christianity in the various human cultures.3 Inculturation does not weaken true values, but demonstrates their true strength and authenticity, since they adapt without changing; indeed they quietly and gradually transform the different cultures.4 We have seen, also by the richness of our diversity, that the same challenge is ever before us: that of proclaiming the Gospel to the men and women of today, and defending the family from all ideological and individualistic assaults. And without ever falling into the danger of relativism or of demonizing others, we sought to embrace, fully and courageously, the goodness and mercy of God who transcends our every human reckoning and desires only that all be saved (cf. 1 Tm 2:4). In this way we wished to experience

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    10

    this Synod in the context of the Extraordinary Year of Mercy which the Church is called to celebrated. Dear Brothers, The Synod experience also made us better realize that the true defenders of doctrine are not those who uphold its letter, but its spirit; not ideas but people; not formulae but the gratuitousness of Gods love and forgiveness. This is in no way to detract from the importance of formulae, laws and divine commandments, but raather to exalt the greatness of the true God, who does not treat us according to our merits or even according to our works but solely according to the boundless generosity of his Mercy (cf. Rom 3:21-30; Ps 129; Lk 11:37-54). It does have to do with overcoming the recurring temptations of the elder brother (cf. Lk 15:25-32) and the jealous labourers (cf. Mt 20:1-16). Indeed, it means upholding all the more the laws and commandments which were made for man and not vice versa (cf. Mk 2:27). In this sense, the necessary human repentance, works and efforts take on a deeper meaning, not as the price of that salvation freely won for us by Christ on the cross, but as a response to the One who loved us first and saved us at the cost of his innocent blood, while we were still sinners (cf. Rom 5:6). The Churchs first duty is not to hand down condemnations or anathemas, but to proclaim Gods mercy, to call to conversion, and to lead all men and women to salvation in the Lord (cf. Jn 12:44-50). Blessed Paul VI expressed this eloquently: We can imagine, then, that each of our sins, our attempts to turn our back on God, kindles in him a more intense flame of love, a desire to bring us back to himself and to his saving plan God, in Christ, shows himself to be infinitely good God is good. Not only in himself; God is let us say it with tears good for us. He loves us, he seeks us out, he thinks of us, he knows us, he touches our hearts us and he waits for us. He will be so to say delighted on the day when we return and say: Lord, in your goodness, forgive me. Thus our repentance becomes Gods joy.5 Saint John Paul II also stated that: the Church lives an authentic life when she professes and proclaims mercy and when she brings people close to the sources of the Saviours mercy, of which she is the trustee and dispenser.6 Benedict XVI, too, said: Mercy is indeed the central nucleus of the Gospel message; it is the very name of God May all that the Church says and does manifest the mercy God feels for mankind. When the Church has to recall an unrecognized truth, or a betrayed good, she always does so impelled by merciful love, so that men may have life and have it abundantly (cf. Jn 10:10).7 In light of all this, and thanks to this time of grace which the Church has experienced in discussing the family, we feel mutually enriched. Many of us have felt the working of the Holy Spirit who is the real protagonist and guide of the Synod. For all of us, the word family has a new resonance, so much so that the word itself already evokes the richness of the familys vocation and the significance of the labours of the Synod.8 In effect, for the Church to conclude the Synod means to return to our true journeying together in bringing to every part of the world, to every diocese, to every community and every situation, the light of the Gospel, the embrace of the Church and the support of Gods mercy! Thank you! _____________________________ 1 Cf. Letter of His Holiness Pope Francis to the Grand Chancellor of the Pontifical Catholic University of Argentina on the Centenary of its Faculty of Theology, 3 March 2015. 2 Cf. Pontifical Biblical Commission, Fede e cultura alla luce della Bibbia. Atti della Sessione plenaria 1979 della Pontificia Commissione Biblica, LDC, Leumann, 1981; SECOND VATICAN ECUMENICAL COUNCIL, Gaudium et Spes, 44.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    11

    3 Final Relatio (7 December 1985), LOsservatore Romano, 10 December 1985, 7. 4 In virtue of her pastoral mission, the Church must remain ever attentive to historical changes and to the development of new ways of thinking. Not, of course, to submit to them, but rather to surmount obstacles standing in the way of accepting her counsels and directives (Interview with Cardinal Georges Cottier, in La Civilt Cattolica 3963-3964, 8 August 2015, p. 272). 5 Homily, 23 June 1968: Insegnamenti VI (1968), 1177-1178. 6 Dives in Misericordia, 13. He also said: In the paschal mystery God appears to us as he is: a tender-hearted Father, who does not give up in the face of his childrens ingratitude and is always ready to forgive (JOHN PAUL II, Regina Coeli, 23 April 1995: Insegnamenti XVIII, 1 [1995], 1035). So too he described resistance to mercy: The present-day mentality, more perhaps than that of people in the past, seems opposed to a God of mercy, and in fact tends to exclude from life and to remove from the human heart the very idea of mercy. The word and the concept of mercy seem to cause uneasiness (Dives in Misericordia [30 November 1980] 2). 7 Regina Coeli, 30 March 2008: Insegnamenti IV, 1 (2008), 489-490. Speaking of the power of mercy, he stated: it is mercy that sets a limit to evil. In it is expressed Gods special nature his holiness, the power of truth and of love (Homily on Divine Mercy Sunday, 15 April 2007: Insegnamenti III, 1 [2007], 667). 8 An acrostic look at the word family [Italian: famiglia] can help us summarize the Churchs mission as the task of: Forming new generations to experience love seriously, not as an individualistic search for a pleasure then to be discarded, and to believe once again in true, fruitful and lasting love as the sole way of emerging from ourselves and being open to others, leaving loneliness behind, living according to Gods will, finding fulfilment, realizing that marriage is an experience which reveals Gods love, defending the sacredness of life, every life, defending the unity and indissolubility of the conjugal bond as a sign of Gods grace and of the human persons ability to love seriously (Homily for the Opening Mass of the Synod, 4 October 2015: LOsservatore Romano, 5-6 October 2015, p. 7) and, furthermore, enhancing marriage preparation as a means of providing a deeper understanding of the Christian meaning of the sacrament of Matrimony; Approaching others, since a Church closed in on herself is a dead Church, while a Church which does leave her own precincts behind in order to seek, embrace and lead others to Christ is a Church which betrays her very mission and calling; Manifesting and bringing Gods mercy to families in need; to the abandoned, to the neglected elderly, to children pained by the separation of their parents, to poor families struggling to survive, to sinners knocking on our doors and those who are far away, to the differently able, to all those hurting in soul and body, and to couples torn by grief, sickness, death or persecution; Illuminating consciences often assailed by harmful and subtle dynamics which even attempt to replace God the Creator, dynamics which must be unmasked and resisted in full respect for the dignity of each person; Gaining and humbly rebuilding trust in the Church, which has been gravely weakened as a result of the conduct and sins of her children sadly, the counter-witness of scandals committed in the Church by some clerics have damaged her credibility and obscured the brightness of her saving message; Labouring intensely to sustain and encourage those many strong and faithful families which, in the midst of their daily struggles, continue to give a great witness of fidelity to the Churchs teachings and the Lords commandments; Inventing renewed programmes of pastoral care for the family based on the Gospel and respectful of cultural differences, pastoral care which is capable of communicating the Good News in an attractive and positive manner and helping banish from young hearts the fear of making definitive commitments, pastoral care which is particularly attentive to children, who are the real victims of broken families, pastoral care which is innovative and provides a suitable preparation for the sacrament of Matrimony, rather than so many programmes which seem more of a formality than training for a lifelong commitment; Aiming to love unconditionally all families, particularly those experiencing difficulties, since no family should feel alone or excluded from the Churchs loving embrace, and the real scandal is a fear of love and of showing that love concretely. [01826-EN.01] [Original text: Italian] Testo in lingua spagnola Queridas Beatitudes, eminencias, excelencias, Queridos hermanos y hermanas: Quisiera ante todo agradecer al Seor que ha guiado nuestro camino sinodal en estos aos con el Espritu Santo, que nunca deja a la Iglesia sin su apoyo.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    12

    Agradezco de corazn al Cardenal Lorenzo Baldisseri, Secretario General del Snodo, a Monseor Fabio Fabene, Subsecretario, y tambin al Relator, el Cardenal Peter Erd, y al Secretario especial, Monseor Bruno Forte, a los Presidentes delegados, a los escritores, consultores, traductores y a todos los que han trabajado incansablemente y con total dedicacin a la Iglesia: gracias de corazn. Agradezco a todos ustedes, queridos Padres Sinodales, delegados fraternos, auditores y auditoras, asesores, prrocos y familias por su participacin activa y fructuosa. Doy las gracias igualmente a los que han trabajado de manera annima y en silencio, contribuyendo generosamente a los trabajos de este Snodo. Les aseguro mi plegaria para que el Seor los recompense con la abundancia de sus dones de gracia. Mientras segua los trabajos del Snodo, me he preguntado: Qu significar para la Iglesia concluir este Snodo dedicado a la familia? Ciertamente no significa haber concluido con todos los temas inherentes a la familia, sino que ha tratado de iluminarlos con la luz del Evangelio, de la Tradicin y de la historia milenaria de la Iglesia, infundiendo en ellos el gozo de la esperanza sin caer en la cmoda repeticin de lo que es indiscutible o ya se ha dicho. Seguramente no significa que se hayan encontrado soluciones exhaustivas a todas las dificultades y dudas que desafan y amenazan a la familia, sino que se han puesto dichas dificultades y dudas a la luz de la fe, se han examinado atentamente, se han afrontado sin miedo y sin esconder la cabeza bajo tierra. Significa haber instado a todos a comprender la importancia de la institucin de la familia y del matrimonio entre un hombre y una mujer, fundado sobre la unidad y la indisolubilidad, y apreciarla como la base fundamental de la sociedad y de la vida humana. Significa haber escuchado y hecho escuchar las voces de las familias y de los pastores de la Iglesia que han venido a Roma de todas partes del mundo trayendo sobre sus hombros las cargas y las esperanzas, la riqueza y los desafos de las familias. Significa haber dado prueba de la vivacidad de la Iglesia catlica, que no tiene miedo de sacudir las conciencias anestesiadas o de ensuciarse las manos discutiendo animadamente y con franqueza sobre la familia. Significa haber tratado de ver y leer la realidad o, mejor dicho, las realidades de hoy con los ojos de Dios, para encender e iluminar con la llama de la fe los corazones de los hombres, en un momento histrico de desaliento y de crisis social, econmica, moral y de predominio de la negatividad. Significa haber dado testimonio a todos de que el Evangelio sigue siendo para la Iglesia una fuente viva de eterna novedad, contra quien quiere adoctrinarlo en piedras muertas para lanzarlas contra los dems. Significa haber puesto al descubierto a los corazones cerrados, que a menudo se esconden incluso dentro de las enseanzas de la Iglesia o detrs de las buenas intenciones para sentarse en la ctedra de Moiss y juzgar, a veces con superioridad y superficialidad, los casos difciles y las familias heridas. Significa haber afirmado que la Iglesia es Iglesia de los pobres de espritu y de los pecadores en busca de perdn, y no slo de los justos y de los santos, o mejor dicho, de los justos y de los santos cuando se sienten pobres y pecadores. Significa haber intentado abrir los horizontes para superar toda hermenutica conspiradora o un cierre de perspectivas para defender y difundir la libertad de los hijos de Dios, para transmitir la belleza de la novedad cristiana, a veces cubierta por la herrumbre de un lenguaje arcaico o simplemente incomprensible. En el curso de este Snodo, las distintas opiniones que se han expresado libremente y por desgracia a veces con mtodos no del todo benvolos han enriquecido y animado sin duda el

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    13

    dilogo, ofreciendo una imagen viva de una Iglesia que no utiliza mdulos impresos, sino que toma de la fuente inagotable de su fe agua viva para refrescar los corazones resecos.1 Y ms all de las cuestiones dogmticas claramente definidas por el Magisterio de la Iglesia hemos visto tambin que lo que parece normal para un obispo de un continente, puede resultar extrao, casi como un escndalo, para el obispo de otro continente; lo que se considera violacin de un derecho en una sociedad, puede ser un precepto obvio e intangible en otra; lo que para algunos es libertad de conciencia, para otros puede parecer simplemente confusin. En realidad, las culturas son muy diferentes entre s y todo principio general necesita ser inculturado si quiere ser observado y aplicado.2 El Snodo de 1985, que celebraba el vigsimo aniversario de la clausura del Concilio Vaticano II, habl de la inculturacin como una ntima transformacin de los autnticos valores culturales por su integracin en el cristianismo y la radicacin del cristianismo en todas las culturas humanas.3 La inculturacin no debilita los valores verdaderos, sino que muestra su verdadera fuerza y su autenticidad, porque se adaptan sin mutarse, es ms, trasforman pacficamente y gradualmente las diversas culturas.4 Hemos visto, tambin a travs de la riqueza de nuestra diversidad, que el desafo que tenemos ante nosotros es siempre el mismo: anunciar el Evangelio al hombre de hoy, defendiendo a la familia de todos los ataques ideolgicos e individualistas. Y, sin caer nunca en el peligro del relativismo o de demonizar a los otros, hemos tratado de abrazar plena y valientemente la bondad y la misericordia de Dios, que sobrepasa nuestros clculos humanos y que no quiere ms que todos los hombres se salven (1 Tm 2,4), para introducir y vivir este Snodo en el contexto del Ao Extraordinario de la Misericordia que la Iglesia est llamada a vivir. Queridos Hermanos: La experiencia del Snodo tambin nos ha hecho comprender mejor que los verdaderos defensores de la doctrina no son los que defienden la letra sino el espritu; no las ideas, sino el hombre; no las frmulas sino la gratuidad del amor de Dios y de su perdn. Esto no significa en modo alguno disminuir la importancia de las frmulas, de las leyes y de los mandamientos divinos, sino exaltar la grandeza del verdadero Dios que no nos trata segn nuestros mritos, ni tampoco conforme a nuestras obras, sino nicamente segn la generosidad sin lmites de su misericordia (cf. Rm 3,21-30; Sal 129; Lc 11,37-54). Significa superar las tentaciones constantes del hermano mayor (cf. Lc 15,25-32) y de los obreros celosos (cf. Mt 20,1-16). Ms an, significa valorar ms las leyes y los mandamientos, creados para el hombre y no al contrario (cf. Mc 2,27). En este sentido, el arrepentimiento debido, las obras y los esfuerzos humanos adquieren un sentido ms profundo, no como precio de la invendible salvacin, realizada por Cristo en la cruz gratuitamente, sino como respuesta a Aquel que nos am primero y nos salv con el precio de su sangre inocente, cuando an estbamos sin fuerzas (cf. Rm 5,6). El primer deber de la Iglesia no es distribuir condenas o anatemas sino proclamar la misericordia de Dios, de llamar a la conversin y de conducir a todos los hombres a la salvacin del Seor (cf. Jn 12,44-50). El beato Pablo VI deca con esplndidas palabras: Podemos pensar que nuestro pecado o alejamiento de Dios enciende en l una llama de amor ms intenso, un deseo de devolvernos y reinsertarnos en su plan de salvacin [...]. En Cristo, Dios se revela infinitamente bueno [...]. Dios es bueno. Y no slo en s mismo; Dios es digmoslo llorando- bueno con nosotros. l nos ama, busca, piensa, conoce, inspira y espera. l ser feliz si puede decirse asel da en que nosotros queramos regresar y decir: Seor, en tu bondad, perdname. He aqu, pues, que nuestro arrepentimiento se convierte en la alegra de Dios.5

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    14

    Tambin san Juan Pablo II dijo que la Iglesia vive una vida autntica, cuando profesa y proclama la misericordia [...] y cuando acerca a los hombres a las fuentes de la misericordia del Salvador, de las que es depositaria y dispensadora.6 Y el Papa Benedicto XVI deca: La misericordia es el ncleo central del mensaje evanglico, es el nombre mismo de Dios [...] Todo lo que la Iglesia dice y realiza, manifiesta la misericordia que Dios tiene para con el hombre. Cuando la Iglesia debe recordar una verdad olvidada, o un bien traicionado, lo hace siempre impulsada por el amor misericordioso, para que los hombres tengan vida y la tengan en abundancia (cf. Jn 10,10).7 En este sentido, y mediante este tiempo de gracia que la Iglesia ha vivido, hablado y discutido sobre la familia, nos sentimos enriquecidos mutuamente; y muchos de nosotros hemos experimentado la accin del Espritu Santo, que es el verdadero protagonista y artfice del Snodo. Para todos nosotros, la palabra familia no suena lo mismo que antes, hasta el punto que en ella encontramos la sntesis de su vocacin y el significado de todo el camino sinodal.8 Para la Iglesia, en realidad, concluir el Snodo significa volver verdaderamente a caminar juntos para llevar a todas las partes del mundo, a cada Dicesis, a cada comunidad y a cada situacin la luz del Evangelio, el abrazo de la Iglesia y el amparo de la misericordia de Dios. _____________________________ 1Cf. Carta al Gran Canciller de la Pontificia Universidad Catlica Argentina en el centenario de la Facultad de Teologa (3 marzo 2015): LOsservatore Romano, ed. semanal en lengua espaola, 13 marzo 2015, p. 13.. 2 Cf. PONTIFICIA COMISIN BBLICA, Fe y cultura a la luz de la biblia. Actas de la Sesin plenaria 1979 de la Pontificia Comisin Bb lica; CONC. ECUM. VAT. II, Cost. Past. Gaudium et spes, sobre la Iglesia en el mundo actual, 44. 3 Relacin final (7 diciembre 1985): LOsservatore Romano, ed. semanal en lengua espaola, 22 diciembre 1985, p. 14. 4 En virtud de su misin pastoral, la Iglesia debe mantenerse siempre atenta a los cambios histricos y a la evolucin de la mentalidad. Claro, no para someterse a ellos, sino para superar los obstculos que se pueden oponer a la acogida de sus consejos y sus directrices: Entrevista al Card. Georges Cottier, Civilt Cattolica, 8 agosto 2015, p. 272. 5 Homila (23 junio 1968): Insegnamenti, VI (1968), 1176-1178. 6 Cart. Enc. Dives in misericordia (30 noviembre 1980), 13. Dijo tambin: En el misterio Pascual [...] Dios se muestra como es: un Padre de infinita ternura, que no se rinde frente a la ingratitud de sus hijos, y que siempre est dispuesto a perdonar, Regina coeli (23 abril 1995): LOsservatore Romano, ed. semanal en lengua espaola, 28 abril 1995, p. 1; y describe la resistencia a la misericordia diciendo: La mentalidad contempornea, quizs en mayor medida que la del hombre del pasado, parece oponerse al Dios de la misericordia y tiende adems a orillar de la vida y arrancar del corazn humano la idea misma de la misericordia. La palabra y el concepto de misericordia parecen producir una cierta desazn en el hombre, Cart. Enc. Dives in misericordia (30 noviembre 1980), 2. 7 Regina coeli (30 marzo 2008): LOsservatore Romano, ed. semanal en lengua espaola, 4 abril 2008, p. 1. Y hablando del poder de la misericordia afirma: Es la misericordia la que pone un lmite al mal. En ella se expresa la naturaleza del todo peculiar de Dios: su santidad, el poder de la verdad y del amor, Homila durante la santa misa en el Domingo de la divina Misericordia (15 abril 2007): LOsservatore Romano, ed. semanal en lengua espaola, 20 abril 2007, p. 3. 8 Un anlisis acrstico de la palabra familia [en italiano f-a-m-i-g-l-i-a] nos ayuda a resumir la misin de la Iglesia en la tarea de: Formar a las nuevas generaciones para que vivan seriamente el amor, no con la pretensin individualista basada slo en el placer y en el usar y tirar, sino para que crean nuevamente en el amor autntico, frtil y perpetuo, como la nica manera de salir de s mismos; para abrirse al otro, para ahuyentar la soledad, para vivir la voluntad de Dios; para realizarse plenamente, para comprender que el matrimonio es el espacio en el cual se manifiestan el amor divino; para defender la sacralidad de la vida, de toda vida; para defender la unidad y la indisolubilidad del vnculo conyugal como signo de la gracia de Dios y de la capacidad del hombre de amar en serio (Homila en la Santa Misa de apertura de la XIV Asamblea general ordinaria del Snodo de los Obispos, XXVII Domingo del Tiempo Ordinario, 4 octubre 2015: LOsservatore Romano, ed. semanal en lengua espaola, 9 octubre 2015, p. 4; y para valorar los cursos prematrimoniales como oportunidad para profundizar el sentido cristiano del sacramento del matrimonio. Andar hacia los dems, porque una Iglesia cerrada en s misma es una Iglesia muerta. Una Iglesia que no sale de su propio recinto para buscar, para acoger y guiar a todos haca Cristo es una Iglesia que traiciona su misin y su vocacin. Manifestar y difundir la misericordia de Dios a las familias necesitadas, a las personas abandonadas; a los ancianos olvidados; a los hijos heridos por la separacin de sus padres, a las familias pobres que luchan por sobrevivir, a los pecadores que llaman a nuestra puerta y a los alejados, a los diversamente capacitados, a todos los que se sienten lacerados en el alma y en el cuerpo, a las parejas desgarradas por el dolor, la enfermedad, la muerte o la persecucin.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    15

    Iluminar las conciencias, a menudo asediadas por dinmicas nocivas y sutiles, que pretenden incluso ocupar el lugar de Dios creador. Estas dinmicas deben de ser desenmascaradas y combatidas en el pleno respeto de la dignidad de toda persona humana. Ganar y reconstruir con humildad la confianza en la Iglesia, seriamente disminuida a causa de las conductas y los pecados de sus propios hijos. Por desgracia, el antitestimonio y los escndalos en la Iglesia cometidos por algunos clrigos han afectado a su credibilidad y han oscurecido el fulgor de su mensaje de salvacin. Laborar para apoyar y animar a las familias sanas, las familias fieles, las familias numerosas que, no obstante las dificultades de cada da, dan cotidianamente un gran testimonio de fidelidad a los mandamientos del Seor y a las enseanzas de la Iglesia. Idear una pastoral familiar renovada que se base en el Evangelio y respete las diferencias culturales. Una pastoral capaz de transmitir la Buena Noticia con un lenguaje atractivo y alegre, y que quite el miedo del corazn de los jvenes para que asuman compromisos definitivos. Una pastoral que preste particular atencin a los hijos, que son las verdaderas vctimas de las laceraciones familiares. Una pastoral innovadora que consiga una preparacin adecuada para el sacramento del matrimonio y abandone la prctica actual que a menudo se preocupa ms por las apariencias y las formalidades que por educar a un compromiso que dure toda la vida. Amar incondicionalmente a todas las familias y, en particular, a las pasan dificultades. Ninguna familia debe sentirse sola o excluida del amor o del amparo de la Iglesia. El verdadero escndalo es el miedo a amar y manifestar concretamente este amor. [01826-ES.02] [Texto original: Italiano] Testo in lingua portoghese Amadas Beatitudes, Eminncias, Excelncias, Queridos irmos e irms! Quero, antes de mais, agradecer ao Senhor por ter guiado o nosso caminho sinodal nestes anos atravs do Esprito Santo, que nunca deixa faltar Igreja o seu apoio. Agradeo de todo o corao ao Cardeal Lorenzo Baldisseri, Secretrio-Geral do Snodo, a D. Fabio Fabene, Subsecretrio e, juntamente com eles, agradeo ao Relator, o Cardeal Peter Erd, e ao Secretrio Especial, D. Bruno Forte, aos presidentes delegados, aos secretrios, consultores, tradutores e todos aqueles que trabalharam de forma incansvel e com total dedicao Igreja: um cordial obrigado! Agradeo a todos vs, amados padres sinodais, delegados fraternos, auditores, auditoras e conselheiros, procos e famlias pela vossa activa e frutuosa participao. Agradeo ainda a todas as pessoas que se empenharam, de forma annima e em silncio, prestando a sua generosa contribuio para os trabalhos deste Snodo. Estai certos de que a todos recordo na minha orao ao Senhor para que vos recompense com a abundncia dos seus dons e graas! Enquanto acompanhava os trabalhos do Snodo, pus-me esta pergunta: Que h-de significar, para a Igreja, encerrar este Snodo dedicado famlia? Certamente no significa que esgotmos todos os temas inerentes famlia, mas que procurmos ilumin-los com a luz do Evangelho, da tradio e da histria bimilenria da Igreja, infundindo neles a alegria da esperana, sem cair na fcil repetio do que indiscutvel ou j se disse. Seguramente no significa que encontrmos solues exaustivas para todas as dificuldades e dvidas que desafiam e ameaam a famlia, mas que colocmos tais dificuldades e dvidas sob a luz da F, examinmo-las cuidadosamente, abordmo-las sem medo e sem esconder a cabea na areia. Significa que solicitmos todos a compreender a importncia da instituio da famlia e do Matrimnio entre homem e mulher, fundado sobre a unidade e a indissolubilidade e a apreci-la como base fundamental da sociedade e da vida humana.

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    16

    Significa que escutmos e fizemos escutar as vozes das famlias e dos pastores da Igreja que vieram a Roma carregando sobre os ombros os fardos e as esperanas, as riquezas e os desafios das famlias do mundo inteiro. Significa que demos provas da vitalidade da Igreja Catlica, que no tem medo de abalar as conscincias anestesiadas ou sujar as mos discutindo, animada e francamente, sobre a famlia. Significa que procurmos olhar e ler a realidade, melhor dito as realidades, de hoje com os olhos de Deus, para acender e iluminar, com a chama da f, os coraes dos homens, num perodo histrico de desnimo e de crise social, econmica, moral e de prevalecente negatividade. Significa que testemunhmos a todos que o Evangelho continua a ser, para a Igreja, a fonte viva de novidade eterna, contra aqueles que querem endoutrin-lo como pedras mortas para as jogar contra os outros. Significa tambm que espolimos os coraes fechados que, frequentemente, se escondem mesmo por detrs dos ensinamentos da Igreja ou das boas intenes para se sentar na ctedra de Moiss e julgar, s vezes com superioridade e superficialidade, os casos difceis e as famlias feridas. Significa que afirmmos que a Igreja Igreja dos pobres em esprito e dos pecadores procura do perdo e no apenas dos justos e dos santos, ou melhor dos justos e dos santos quando se sentem pobres e pecadores. Significa que procurmos abrir os horizontes para superar toda a hermenutica conspiradora ou perspectiva fechada, para defender e difundir a liberdade dos filhos de Deus, para transmitir a beleza da Novidade crist, por vezes coberta pela ferrugem duma linguagem arcaica ou simplesmente incompreensvel. No caminho deste Snodo, as diferentes opinies que se expressaram livremente e s vezes, infelizmente, com mtodos no inteiramente benvolos enriqueceram e animaram certamente o dilogo, proporcionando a imagem viva duma Igreja que no usa impressos prontos, mas que, da fonte inexaurvel da sua f, tira gua viva para saciar os coraes ressequidos.1 E vimos tambm sem entrar nas questes dogmticas, bem definidas pelo Magistrio da Igreja que aquilo que parece normal para um bispo de um continente, pode resultar estranho, quase um escndalo, para o bispo doutro continente; aquilo que se considera violao de um direito numa sociedade, pode ser preceito bvio e intocvel noutra; aquilo que para alguns liberdade de conscincia, para outros pode ser s confuso. Na realidade, as culturas so muito diferentes entre si e cada princpio geral, se quiser ser observado e aplicado, precisa de ser inculturado.2 O Snodo de 1985, que comemorava o vigsimo aniversrio do encerramento do Conclio Vaticano II, falou da inculturao como da ntima transformao dos autnticos valores culturais mediante a integrao no cristianismo e a encarnao do cristianismo nas vrias culturas humanas.3 A inculturao no debilita os valores verdadeiros, mas demonstra a sua verdadeira fora e a sua autenticidade, j que eles adaptam-se sem se alterar, antes transformam pacfica e gradualmente as vrias culturas.4 Vimos, inclusive atravs da riqueza da nossa diversidade, que o desafio que temos pela frente sempre o mesmo: anunciar o Evangelho ao homem de hoje, defendendo a famlia de todos os ataques ideolgicos e individualistas. E, sem nunca cair no perigo do relativismo ou de demonizar os outros, procurmos abraar plena e corajosamente a bondade e a misericrdia de Deus, que ultrapassa os nossos clculos humanos e nada mais quer seno que todos os homens sejam salvos (1 Tim 2, 4), para integrar e viver este Snodo no contexto do Ano Extraordinrio da Misericrdia que a Igreja est chamada a viver. Amados irmos! A experincia do Snodo fez-nos compreender melhor tambm que os verdadeiros defensores da doutrina no so os que defendem a letra, mas o esprito; no as ideias, mas o

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    17

    homem; no as frmulas, mas a gratuidade do amor de Deus e do seu perdo. Isto no significa de forma alguma diminuir a importncia das frmulas, das leis e dos mandamentos divinos, mas exaltar a grandeza do verdadeiro Deus, que no nos trata segundo os nossos mritos nem segundo as nossas obras, mas unicamente segundo a generosidade sem limites da sua Misericrdia (cf. Rm 3, 21-30; Sal 129/130; Lc 11, 37-54). Significa vencer as tentaes constantes do irmo mais velho (cf. Lc 15, 25-32) e dos trabalhadores invejosos (cf. Mt 20, 1-16). Antes, significa valorizar ainda mais as leis e os mandamentos, criados para o homem e no vice-versa (cf. Mc 2, 27). Neste sentido, o necessrio arrependimento, as obras e os esforos humanos ganham um sentido mais profundo, no como preo da Salvao que no se pode adquirir realizada por Cristo gratuitamente na Cruz, mas como resposta quele que nos amou primeiro e salvou com o preo do seu sangue inocente, quando ainda ramos pecadores (cf. Rm 5, 6). O primeiro dever da Igreja no aplicar condenaes ou antemas, mas proclamar a misericrdia de Deus, chamar converso e conduzir todos os homens salvao do Senhor (cf. Jo 12, 44-50). Do Beato Paulo VI temos estas palavras estupendas: Por conseguinte podemos pensar que cada um dos nossos pecados ou fugas de Deus acende nEle uma chama de amor mais intenso, um desejo de nos reaver e inserir de novo no seu plano de salvao (...). Deus, em Cristo, revela-Se infinitamente bom (...). Deus bom. E no apenas em Si mesmo; Deus dizemo-lo chorando bom para ns. Ele nos ama, procura, pensa, conhece, inspira e espera Ele se tal se pode dizer ser feliz no dia em que regressarmos e Lhe dissermos: Senhor, na vossa bondade, perdoai-me. Vemos, assim, o nosso arrependimento tornar-se a alegria de Deus.5 Por sua vez So Joo Paulo II afirmava que a Igreja vive uma vida autntica, quando professa e proclama a misericrdia, (...) e quando aproxima os homens das fontes da misericrdia do Salvador das quais ela depositria e dispensadora.6 Tambm o Papa Bento XVI disse: Na realidade, a misericrdia o ncleo da mensagem evanglica, o prprio nome de Deus (...). Tudo o que a Igreja diz e realiza, manifesta a misericrdia que Deus sente pelo homem, portanto, por ns. Quando a Igreja deve reafirmar uma verdade menosprezada, ou um bem trado, f-lo sempre estimulada pelo amor misericordioso, para que os homens tenham vida e a tenham em abundncia (cf. Jo 10, 10).7 Sob esta luz e graa, neste tempo de graa que a Igreja viveu dialogando e discutindo sobre a famlia, sentimo-nos enriquecidos mutuamente; e muitos de ns experimentaram a aco do Esprito Santo, que o verdadeiro protagonista e artfice do Snodo. Para todos ns, a palavra famlia j no soa como antes, a ponto de encontrarmos nela o resumo da sua vocao e o significado de todo o caminho sinodal.8 Na verdade, para a Igreja, encerrar o Snodo significa voltar realmente a caminhar juntos para levar a toda a parte do mundo, a cada diocese, a cada comunidade e a cada situao a luz do Evangelho, o abrao da Igreja e o apoio da misericrdia Deus! Obrigado! _____________________________ 1 Cf. PAPA FRANCISCO, Carta ao Magno Chanceler da "Pontificia Universidad Catlica Argentina", no centenrio da Faculdade de Teologia, 3 de Maro de 2015. 2 Cf. PONTIFCIA COMISSO BBLICA, F e cultura luz da Bblia. Actas da Sesso Plenria de 1979 da Pontifcia Comisso Bblica, LDC, Leumann 1981; CONC. ECUM. VAT. II, Gaudium et spes, 44. 3 Relao final (7 de Dezembro de 1985), II/D.4: LOsservatore Romano (ed. portuguesa de 22/XII/1985), 652. 4 Em virtude da sua misso pastoral, a Igreja deve manter-se sempre atenta s mudanas histricas e evoluo das mentalidades. Certamente no para se submeter a elas, mas para superar os obstculos que possam opor-se recepo das suas recomendaes e das suas directrizes (Entrevista ao Cardeal Georges Cottier, La Civilt Cattolica, 3963-3964, 8 de Agosto de 2015, p. 272). 5 Homilia, 23 de Junho de 1968: Insegnamenti 6, 1968, 1177-1178. 6 Carta. enc. Dives in misericordia, 30 de Novembro de 1980, 13. Disse tambm: No mistrio pascal, () Deus mostra-Se-nos por aquilo que : um Pai de corao terno, que no se rende diante da ingratido dos seus filhos, e est

  • BOLLETTINO N. 0817 - 24.10.2015

    18

    sempre disposto ao perdo (JOO PAULO II, Alocuo do Regina Caeli, 23 de Abril de 1995: Insegnamenti 18/1, 1995, 1035). E descrevia a resistncia misericrdia com estas palavras: A mentalidade contempornea, talvez mais do que a do homem do passado, parece opor-se ao Deus de misericrdia e, alm disso, tende a separar da vida e a tirar do corao humano a prpria ideia da misericrdia. A palavra e o conceito de misericrdia parecem causar mal-estar ao homem (Carta enc. Dives in misericordia, 2). 7 Alocuo do Regina Caeli, 30 de Maro de 2008: Insegnamenti 4/1, 2008, 489-490. E, referindo-se ao poder da misericrdia, afirma: a misericrdia que pe um limite ao mal. Nela expressa-se a natureza muito peculiar de Deus - a sua santidade, o poder da verdade e do amor (Homilia no Domingo da Divina Misericrdia, 15 de Abril de 2017: Insegnamenti 3/1, 2007, 667). 8 Uma anlise, em acrstico, da palavra famlia ajuda-nos a resumir a misso da Igreja na sua tarefa de: Formar as novas geraes para viverem seriamente o amor, no como pretenso individualista baseada apenas no prazer e no usa e joga fora, mas para acreditarem novamente no amor autntico, fecundo e perptuo, como o nico caminho para sair de si mesmo, para se abrir ao outro, para sair da solido, para viver a vontade de Deus, para se realizar plenamente, para compreender que o matrimnio o espao onde se manifesta o amor divino, para defender a sacralidade da vida, de toda a vida, para defender a unidade e a indissolubilidade do vnculo conjugal como sinal da graa de Deus e da capacidade que o homem tem de amar seriamente (Homilia na Missa de Abertura do Snodo, 4 de Outubro de 2015) e para valorizar os cursos pr-matrimoniais como oportunidade de aprofundar o sentido cristo do sacramento do Matrimnio; Aviar-se ao encontro dos outros, porque uma Igreja fechada em si mesma uma Igreja morta; uma Igreja que no sai do seu aprisco para procurar, acolher e conduzir todos a Cristo uma Igreja que atraioa a sua misso e vocao; Manifestar e estender a misericrdia de Deus s famlias necessitadas, s pessoas abandonadas, aos idosos negligenciados, aos filhos feridos pela separao dos pais, s famlias pobres que lutam para sobreviver, aos pecadores que batem s nossas portas e queles que se mantm longe, aos deficientes e a todos aqueles que se sentem feridos na alma e no corpo e aos casais dilacerados pela dor, a doena, a morte ou a perseguio; Iluminar as conscincias, frequentemente rodeadas por dinmicas nocivas e subtis que procuram at pr-se no lugar de Deus criador: tais dinmicas devem ser desmascaradas e combatidas no pleno respeito pela dignidade de cada pessoa; ganhar e reconstruir com humildade a confiana na Igreja, seriamente diminuda por causa da conduta e dos pecados dos seus prprios filhos; infelizmente, o contratestemunho e os escndalos cometidos dentro da Igreja por alguns clrigos afectaram a sua credibilidade e obscureceram o fulgor da sua mensagem salvfica; Labutar intensamente por apoiar e incentivar as famlias ss, as famlias fiis, as famlias numerosas que continuam, no obstante as suas fadigas dirias, a dar um grande testemunho de fidelidade aos ensinamentos da Igreja e aos mandamentos do Senhor; Idear uma pastoral familiar renovada, que esteja baseada no Evangelho e respeite as diferenas culturais; uma pastoral capaz de transmitir a Boa Nova com linguagem atraente e jubilosa e tirar do corao dos jovens o medo de assumir compromissos definitivos; uma pastoral que preste uma ateno particular aos filhos que so as verdadeiras vtimas das laceraes familiares; uma pastoral inovadora que implemente uma preparao adequada para o sacramento do Matrimnio e ponha termo a costumes vigentes que muitas vezes se preocupam mais com a aparncia duma formalidade do que com a educao para um compromisso que dure a vida inteira; Amar incondicionalmente todas as famlias e, de modo particular, aquelas que atravessam um perodo de dificuldade: nenhuma famlia deve sentir-se sozinha ou excluda do amor e do abrao da Igreja; o verdadeiro escndalo o medo de amar e de manifestar concretamente este amor. [01826-PO.01] [Texto original: Italiano] [B0817-XX.01]