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1 Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “MONTEMILETTO” (AV) Plessi Sedi associate: Montemiletto – Montefusco – Pietradefusi - Venticano – Torre Le Nocelle DVR - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. DM 26-08-1992 – DM 10-03-1998 – DPR 01-08-2011 n° 151 sede: scuola infanzia, primaria di MONTAPERTO fraz. Montemiletto(AV) DATORE DI LAVORO: RSPP: RLS: M.C.: D.S. Dott. VINCENZO BRUNO Arch. EMILIO MANGANIELLO Prof.ssa ROSA COLUCCIELLO Dott. FRANCESCO AQUINO Data 09/12/2020

DVR - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI · DVR - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. DM 26-08-1992 – DM 10-03-1998 – DPR 01-08-2011 n°

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Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“MONTEMILETTO” (AV)

Plessi

Sedi associate: Montemiletto – Montefusco – Pietradefusi - Venticano – Torre Le Nocelle

DVR - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. DM 26-08-1992 – DM 10-03-1998 – DPR 01-08-2011 n° 151

sede: scuola infanzia, primaria di MONTAPERTO fraz. Montemiletto(AV)

DATORE DI LAVORO:

RSPP:

RLS:

M.C.:

D.S. Dott. VINCENZO BRUNO

Arch. EMILIO MANGANIELLO

Prof.ssa ROSA COLUCCIELLO

Dott. FRANCESCO AQUINO

Data 09/12/2020

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FIRME DOCUMENTO

Il presente DOCUMENTO (art. 28, DLgs 81/08) è stato elaborato in collaborazione con il responsabile del

servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del medico

competente che ha partecipato alla valutazione del rischio per quanto previsto dall’ articolo 28, comma 2,

lettera e), DLgs 81/08.

Il Capo di Istituto:

Cognome Nome Firma

Bruno Vincenzo

Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione:

Cognome Nome Firma

Manganiello Emilio

Il Medico Competente:

Cognome Nome Firma

Aquino Francesco

Il Documento è stato elaborato previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Si curezza

Per presa visione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza :

Cognome Nome Firma

Colucciello Rosa

Data di elaborazione documento (comma 2 art. 28 DLgs 81/08) :

09/12/2020

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Indice:

PREMESSA

DESCRIZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA

IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELL’ISTITUTO

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

CARATTERISTICHE GENERALI DELL’EDIFICIO SCOLASTICO

DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO

INDIVIDUAZIONE SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI E

STUDENTI.

INDIVIDUAZIONE RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA’ SVOLTE IN AMBIENTI

SPECIFICI –

DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI –

PREMESSA

Il "Testo Unico per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei

lavoratori nei luoghi di lavoro" ha abrogato buona parte della precedente normativa antinfortunistica.

Le attuali norme insistono molto sull'importanza della valutazione dei rischi, sull'informazione e formazione,

applicando sanzioni severe per coloro che non vi ottemperano.

Le sanzioni possono anche servire come deterrente, ma non sono sufficienti; tutti coloro che sono coinvolti nel

processo produttivo devono essere consapevoli che conoscere i rischi è di fondamentale importanza per ridurre gli

infortuni.

Le valutazioni che il testo propone non devono rimanere un documento da conservare in archivio, ma

rappresentano un valido contributo per ottemperare ai disposti legislativi e per sensibilizzare sia le imprese sia i

lavoratori. Importante a tal fine le procedure di formazione, informazione e l'efficacia della comunicazione che

l'azienda andrà ad attuare.

Questo documento deve essere utilizzato come base della formazione ed organizzazione aziendale avendo

accortezza di apportare le necessarie modifiche determinate dall'evoluzione dell'azienda, in modo da rendere il

risultato finale aderente alle reali situazioni di fatto.

Ai fini della necessaria chiarezza che la complessità della materia richiede si tenga presente quanto segue:

Valutazione dei rischi generali d'impresa e programma delle misure atte a migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza. È il documento che riguarda tutte le attività che l'impresa normalmente esegue o che potrebbe

eseguire.

Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) e costi della sicurezza relativi alle

possibili interferenze.

E’ lo strumento previsto dal Testo Unico per la Sicurezza, D.Lgs. 81/08, per valutare i rischi da interferenza dovuti

dalla presenza, all'interno di un'attività lavorativa, di una o più società (o uno o più artigiani) fornitrici di prodotti o

servizi e legate all'attività lavorativa principale da un contratto d'appalto, d'opera o di somministrazione.

Possibili rischi causati dalle attività dei lavoratori autonomi che potrebbero interferire con quelle azienda. È un

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documento nel quale sono indicate le attività, i mezzi e le attrezzature usate, nonché le cautele adottate per evitare

i possibili rischi verso gli altri lavoratori.

Alcuni lavoratori autonomi potrebbero avere difficoltà a redigere tale documento, pertanto si

propongono quattro casi: per il fabbro, per il piastrellista, per l'idraulico che deve posare i sanitari e per il lattoniere.

Tutto ciò è valido se trattasi veramente di lavoratore autonomo, vale a dire persona singola, (il titolare di ditta

individuale senza dipendenti o assimilati) diversamente scatta l'obbligo di redigere il piano operativo di sicurezza.

In conclusione

- il datore di lavoro deve redigere la valutazione generale dei rischi d'impresa che comprende, non solo le

consuete attività, ma anche quelle che potenzialmente l'impresa è in grado di eseguire;

- il committente deve redigere il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) ed i costi della

sicurezza relativi alle possibili interferenze. Questi documenti devono essere consegnati all'atto della stipulazione di

ogni contratto d'appalto;

La valutazione del rischio, così come prevista del D.Lgs 81/2008, va intesa quindi come insieme di tutte quelle

operazioni, conoscitive e operative, che devono essere attuate per arrivare ad una stima del rischio d'esposizione ai

fattori di pericolo per la sicurezza e la salute del personale, riguardo allo svolgimento delle e lavorazioni.

Considerando quanto fin qui esposto risulta che la valutazione del rischio è pertanto un'operazione complessa

che richiede, necessariamente, per ogni ambiente o posto di lavoro considerato una serie d'operazioni, successive

e conseguenti tra loro, che dovranno prevedere:

L'identificazione delle sorgenti di rischio presenti nel ciclo lavorativo;

L'individuazione dei conseguenti potenziali rischi d'esposizione riguardo allo svolgimento delle

lavorazioni e agli ambienti di lavoro;

La stima dell'entità dei rischi di esposizione connessi con le situazioni di interesse prevenzionistico

individuate.

Tale processo di valutazione può portare, per ogni ambiente o posto di lavoro considerato, ai seguenti risultati:

Assenza di rischio d'esposizione;

Presenza di esposizione controllata entro i limiti di accettabilità previsti dalla normativa;

Presenza di un rischio d'esposizione.

Nel primo caso non sussistono problemi connessi con lo svolgimento delle lavorazioni. Nel secondo caso la

situazione deve essere mantenuta sotto controllo periodico. Nel terzo caso si dovranno attuare i necessari interventi

di prevenzione e protezione secondo una opportuna scala di priorità. Per quanto detto, appare necessario che

l'espletamento dell'intervento finalizzato alla valutazione del rischio sia condotto secondo linee guida che devono

prevedere precisi criteri procedurali, tali da consentire un omogeneo svolgimento delle varie fasi operative che

costituiscono il processo di valutazione dei rischio.

Al riguardo, questa relazione prevede:

• Una preliminare e, per quanto possibile, approfondita classificazione e definizione dei rischi lavorativi;

• Le indicazioni per lo svolgimento uniforme delle fasi operative;

• Ricognizione dei rischi aziendali in tutti i suoi aspetti.

In particolare:

una scheda riepilogativa dei dati d'identificazione dell'azienda e dei criteri seguiti nella valutazione dei

rischi;

una scheda relativa ai rischi e al conseguente programma d'intervento prevenzionistico.

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Su queste basi, il Dirigente Scolastico con la collaborazione del RSPP, del servizio di prevenzione e protezione e il

coinvolgimento dei lavoratori tramite il rappresentante per la sicurezza, procede allo svolgimento delle varie fasi di

rilevazione dei rischi e quindi di compilazione delle schede dedicate e personalizzate all'azienda.

OBIETTIVI E SCOPI

Il presente documento, redatto ai sensi dei D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, ha lo scopo di effettuare la valutazione

globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione

in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e

ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

CONTENUTI

Ai sensi dell'art. 28 del D.Lgs. n. 81/08, il presente documento, redatto a conclusione della valutazione, contiene:

• una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività lavorativa, nella quale

sono stati specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;

• l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati,

a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a;

• il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;

• l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'organizzazione

aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate

competenze e poteri;

• l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del rappresentante dei

lavoratori per la sicurezza;

•l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che

richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e

addestramento.

Il contenuto del documento rispetta le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi

contenute nel D.Lgs. 81/08.

In armonia con quanto definito dalle linee guida di provenienza comunitaria, con la Circolare del

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 102 del 07/08/95, con le linee guida emesse

dall'ISPESL. con le linee guida emesse dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome si è

proceduto a:

• Individuare i lavoratori come definiti all'art. 2, comma 1. lettera a del D. Lgs. 81/08.

• Individuare le singole fasi lavorative a cui ciascun lavoratore può essere addetto.

• Individuare i rischi a cui sono soggetti i lavoratori in funzione delle fasi lavorative a cui

possono essere addetti.

• Individuare ed analizzare le metodologie operative ed i dispositivi di sicurezza già predisposti.

• Analizzare e valutare i rischi a cui è esposto ogni singolo lavoratore.

• Ricercare le metodologie operative, gli accorgimenti tecnici, le procedure di sistema che, una volta attuate,

porterebbero ad ottenere un grado di sicurezza accettabile.

• Analizzare e valutare i rischi residui comunque presenti anche dopo l'attuazione di quanto previsto per il

raggiungimento di un grado di sicurezza accettabile

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• Identificare eventuali DPI necessari a garantire un grado di sicurezza accettabile.

II presente documento non è quindi stato predisposto solamente per ottemperare alle disposizioni

di cui al D. Lgs 81/08, ma anche per essere lo strumento principale per procedere alla individuazione

delle procedure aziendali atte a mantenere nel tempo un grado di sicurezza accettabile. |

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Il Datore di Lavoro ha ottemperato a quanto disposto dall’ art. 31 del D. Lgs. 81/08 per la costituzione del Servizio di

Prevenzione e Protezione ed ha nominato, come stabilito dall’art. 17 del D. Lgs. 81/08, Responsabile del Servizio di

Prevenzione e Protezione il prof. Costanza Antonio, accertato che lo stesso è in possesso delle capacità e dei

requisiti professionali di cui all’art.32, commi 2 e 6, del D. Lgs. 81/08.

Il suddetto, accettato l’incarico, ha composto, d’accordo con il datore di lavoro il presente documento di valutazione

dei rischi.

Il datore di lavoro ha fornito al servizio di prevenzione e protezione informazioni in merito a:

a) la natura dei rischi;

b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive;

c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;

d) i dati relativi alle malattie professionali;

e) eventuali provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.

Inoltre sono stati approntati i documenti contenenti i PIANI DI EMERGENZA relativi ad ogni SEDE OPERATIVA ed

al quale si fa riferimento ai sensi del D. L. 81/2008 (art. n° 43- 44 – 45 -46 ) Gestione delle Emergenze

DEFINIZIONI RICORRENTI

Si adottano, nel presente documento, le seguenti definizioni, secondo l’art. 2 D. Lgs. 81/08:

Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni;

Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad

un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione. Il rischio (R) è funzione della magnitudo (M) del

danno provocato e della probabilità (P) o frequenza del verificarsi del danno;

Valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori

presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate

misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel

tempo dei livelli di salute e sicurezza;

Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito

dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di

apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore

così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per

conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice

civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24

giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di

alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del

lavoro; l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei qua li

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si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le

apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla

strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1 agosto 1991, n. 266; i volontari

del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il

lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni;

Azienda: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato;

Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il

tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità

dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche

amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si

intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei

soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice

delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene

svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di

individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo;

Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla

natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su

di essa;

Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali

adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle

direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere

di iniziativa;

Servizio di prevenzione e protezione dei rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni

all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori;

Medico competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38

D. Lgs. 81/08, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1 del decreto suddetto, con il datore di

lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti

gli altri compiti di cui al presente decreto;

Sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei

lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento

dell'attività lavorativa;

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti

professionali di cui all'articolo 32 D. lgs. 81/08 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il

servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro;

Addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali

di cui all'articolo 32 D. lgs. 81/08, facente parte del servizio di prevenzione e protezione.

Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro,

l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e

dell'integrità dell'ambiente esterno;

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Salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o

d'infermità;

Unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all'erogazione di servizi, dotati di

autonomia finanziaria e tecnico funzionale;

Sistema di promozione della salute e sicurezza : complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la

partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni

di salute e sicurezza dei lavoratori;

Agente L’agente chimico, fisico o biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute.

Norma tecnica: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un’organizzazione internazionale, da un organismo

europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria;

Buone prassi: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona

tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la

riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall’Istituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli

infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51 del D.Lgs. 81/08, validate dalla

Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6 del D.Lgs. 81/08, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che

provvede a assicurarne la più ampia diffusione;

Linee Guida: atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza

predisposti dai ministeri, dalle regioni, dall’ISPESL e dall’INAIL e approvati in sede d i Conferenza permanente per i

rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

Formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di

prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo

svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei

rischi;

Informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla

gestione dei rischi in ambiente di lavoro.

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DESCRIZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA

Descrizione dell’Unità Operativa (Piazza Regina Elena - Montaperto fraz. Montemiletto)

Denominazione Istituto Comprensivo Statale Montemiletto

Sede Legale Via F. Di Benedetto

83038 Montemiletto (AV)

Tel./fax 0825 963015 di via F. Di Benedetto

Partita IVA/codice fiscale 92057660646

Legale Rappresentante Dirigente Scolastico

Prof. Vincenzo Bruno

Unità Operativa Istituto Comprensivo Statale Montemiletto Sede di Montaperto

Tipo di attività Scuola Primaria

Responsabile del Servizio di prevenzione e di protezione

Arch. Emilio Manganiello

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof.ssa Rosa Colucciello

Medico Competente Dott. Francesco Aquino

N° dipendenti dell’Unità produttiva 75

Orario di lavoro Antimeridiano (ore 8.00/15.00)

Pomeridiano - orario variabile in caso di riunioni ed

assemblee

Giorno di chiusura Domenica e giorni festivi

USL di Competenza ASL - Avellino (AV)

IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELL’ISTITUTO - scuola primaria

Scuola / Istituto: Istituto Comprensivo Statale “Montemiletto” sede di Montaperto

Indirizzo: Piazza Regina Elena – 83038 Montaperto (AV)

Dirigente Scolastico: /

Numero medio giornaliero docenti: 9

Direttore Amministrativo: /

Personale Segreteria: /

Personale ATA: 2

Numero medio di studenti: 64

Ente Proprietario dell’edificio: Amm. Comunale di Montemiletto (AV)

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DESCRIZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA

Descrizione dell’Unità Operativa (Piazza Regina Elena - Montaperto fraz. Montemiletto)

Denominazione Istituto Comprensivo Statale Montemiletto

Sede Legale Via F. Di Benedetto

83038 Montemiletto (AV)

Tel./fax 0825 963015 di via F. Di Benedetto

Partita IVA/codice fiscale 92057660646

Legale Rappresentante Dirigente Scolastico

Prof.ssa Passaro Adele

Unità Operativa Istituto Comprensivo Statale Montemiletto Sede di Montaperto

Tipo di attività Scuola Infanzia

Responsabile del Servizio di prevenzione e di protezione

Arch. Emilio Manganiello

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof.ssa Rosa Colucciello

Medico Competente Dott. Francesco Aquino

N° dipendenti dell’Unità produttiva 34

Orario di lavoro Antimeridiano (ore 8.00/15.00)

Pomeridiano - orario variabile in caso di riunioni ed

assemblee

Giorno di chiusura Domenica e giorni festivi

USL di Competenza ASL - Avellino (AV)

IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELL’ISTITUTO - scuola infanzia

Scuola / Istituto: Istituto Comprensivo Statale “Montemiletto” sede di Montaperto

Indirizzo: Piazza Regina Elena – 83038 Montaperto (AV)

Dirigente Scolastico: /

Numero medio giornaliero docenti: 6

Direttore Amministrativo: /

Personale Segreteria: /

Personale ATA: 2

Numero medio di studenti: 26

Ente Proprietario dell’edificio: Amm. Comunale di Montemiletto (AV)

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A.1.5 – SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - scuola primaria, infanzia (piazza XXXIII Novembre,

Montaperto fraz. Montemiletto)

Il Datore di Lavoro ha ottemperato a quanto disposto dall’art.31 del D.Lgs. 81/08 per la costituzione

del servizio di Prevenzione e Protezione

Le modalità seguite dal datore di lavoro per l’organizzazione e la composizione del servizio sono le

seguenti:

Affidamento dell’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione a:

Arch. Emilio Manganiello

Affidamento dell’incarico di Rappresentante dei Lavoratori a:

Prof.ssa Rosa Colucciello

Affidamento dell’incarico di Medico Competente a:

Dott.re Francesco Aquino

Le suddette figure, accettato l’incarico, hanno composto, d’accordo con il datore di lavoro, il presente

documento di valutazione dei rischi.

Il datore di lavoro ha fornito al servizio di prevenzione e protezione informazioni in merito a:

1) la natura dei rischi;

2) l’organizzazione del lavoro; la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive;

3) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;

4) i dati di cui al comma 1; lettera r del D. Lgs. 81/08 e quelli relativi alle malatt ie professionali;

5) eventuali provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.

A.2 – CARATTERISTICHE GENERALI DELL’EDIFICIO SCOLASTICO

Per l’analisi della consistenza dell’insediamento in oggetto si è potuto fare riferimento alla planimetria dei

locali, in quanto disponibile presso la sede dell’istituto.

Al riguardo si segnala che la disponibilità di disegni planimetrici sempre aggiornati dell’edificio scolastico

comporta vantaggi sia in previsione di adeguamento impiantistici o strutturali sia perché i diversi Enti, per le loro

competenze specifiche ed incarichi istituzionali, ne fanno regolare richiesta per le attività di controllo o di rilascio

autorizzazioni.

Il sopralluogo è stato effettuato al fine di rilevare la situazione di fatto, verificando le caratteristiche delle

apparecchiature e delle attrezzature, gli aspetti strumentali e le condizioni ambientali.

L’ispezione, unitamente alle necessarie verifiche, è stata condotta locale per locale sulla base delle

destinazioni d’uso e delle attività presenti.

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Descrizione dell’insediamento e delle attività.

La Scuola Primaria è ospitata in un edificio che si sviluppa su tre livelli: piano terra, piano primo, piano

secondo. Al piano terra e primo si svolgono le normali attività scolastiche con annessi servizi igienici, mentre al

piano secondo non esiste nessuna attività didattica.

Ai fini del procedimento adottato di Valutazione dei Rischi lavorativi (Capitolo B) le aree operative

dell’Istituto in esame sono state considerate in maniera omogenea per rischio.

1. Area didattica normale

( si considerino le aule dove non sono presenti particolari attrezzature)

2. Area tecnica

(si considerino i laboratori scientifici, i locali tecnici, i luoghi attrezzati con macchine e apparecchiature, laboratori

informatici, stanza fotocopiatrici o stampanti, ecc.)

3. Area attività collettive

(si considerino le aule per attività particolari che comportino la presenza di più classi contemporaneamente, aula

magna, biblioteca e simili)

4. Area attività sportive.

(si considerino le palestre e gli spazi attrezzati esterni)

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A. 3 – DOCUMENTAZIONE TECNICA DI SUPPORTO

A. 3.1 – DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA GENERALE

(di pertinenza dell’Istituto Scolastico) esistente reperibile presso

si no Ente nome persona referente

Documento sulla valutazione dei RISCHI

D.lgs. 81/2008

X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Nomina del Responsabile R.S.P.P. X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Nomina Lavoratori designati (gestione emergenza-

primo soccorso)

X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Documentazione attività Formativa - Informativa –

Addestramento

X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Registro Infortuni X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

(di pertinenza dell’Ente proprietario dell’edificio) esistente reperibile presso

si no Ente nome persona referente

Certificato di agibilità X Comune Ufficio tecnico

Comunale

Certificato igienico -sanitario X Comune Ufficio tecnico

Comunale

Certificato Prevenzione incendi

X Comune Ufficio tecnico

Comunale

Copia denuncia impianto messa a terra (mod.B)

vidimato

X Comune Ufficio tecnico

Comunale

Copia denuncia di protezione dalle scariche

atmosferiche (mod.A) vidimato ovvero dichiarazione

– calcolo struttura autoprotetta

X Comune Ufficio tecnico

Comunale

Dichiarazione conformità impianti elettrici X Comune Ufficio tecnico

Comunale

Documentazione impianto riscaldamento X Comune Ufficio tecnico

Comunale

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A. 3.2 (tris) – DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA SPECIFICA

(di pertinenza dell’Istituto scolastico) assistente reperibile presso

si no Ente nome persona referente

Nomina medico competente X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Elenco lavoratori soggetti ad accertamento sanitari X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Documentazione vaccinazioni X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

(di pertinenza dell’Ente proprietario dell’edificio) esistente reperibile presso

si no Ente nome persona referente

Prescrizioni e/o disposizioni organi vigilanza X Comune Ufficio tecnico

Provinciale

Libretto / ascensore/o montacarichi X Comune Ufficio tecnico

Provinciale

A.4 (tris) –DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

(di pertinenza dell’istituto scolastico) esistente reperibile presso

si no ente nome persona referente

Planimetria dell’Istituto con destinazione d’uso dei

locali

X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Elenco dei presidi sanitari e loro ubicazione X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Elenco del contenuto dei presidi sanitari X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

Documentazione dei verbali di esercitazioni

(evacuazione ecc.)

X Istituto

Comprensivo

Prof. Vincenzo Bruno

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B. 3.3. (tris) - INDIVIDUAZIONE SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI E STUDENTI. scuola primaria

(Piazza XXXIII Novembre Montaperto fraz. Montemiletto)

Il monitoraggio della struttura operativa ha consentito di trarre le conclusioni di seguito riportate; in CORSIVO ED IN

GRASSETTO sono evidenziate le difformità riscontrate.

1. IMPIANTO ELETTRICO.

L’impianto elettrico interno ai locali è conforme alla normativa (per tutto il complesso scolastico). E’ disponibile il certificato

di conformità alla L. 46/90 rilasciato dall’installatore e la denuncia dell’impianto di messa a terra. In ogni caso da parte del Dirigente

Scolastico è stata fatta esplicita richiesta per l’acquisizione di tali documentazioni.

2. ANTINCENDIO/VIE ED USCITE D’EMERGENZA

L’edificio, classificato del tipo 0 (ovvero con capienza tra 0 presenze fino a 100) non necessita di certificato di Prevenzione

incendi, rilasciato dal Comando Provinciale dei vigili del Fuoco ai sensi del D.M.26-8-92 (norme di prevenzione incendi per l’edilizia

scolastica - G.U. n.218 del 16.9.92 e successive modifiche).

Non è presente in modo completo la segnalazione di sicurezza.

Le scale interne dell’edificio sono dotate di strisce antiscivolo.

Per ciò che riguarda le porte principali di entrata si segnala che una è del tipo antipanico, ma non presenta i requisiti di

sicurezza, in quanto i vetri della stessa non sono del tipo antisfondamento.

E’ presente nell’intero complesso l’illuminazione d’emergenza.

13. RUMORE E CONFORT ACUSTICO

Non si ritiene, al momento, necessario effettuare la Valutazione del rumore ai sensi del D.lgs. 81/08 art. 190, in quanto non

ci sono locali o spazi in cui il riverbero è particolarmente fastidioso o sorgenti rumorose comunemente ritenute dannose o

particolarmente fastidiose. Tuttavia si ritiene che il livello di rumore sia comunque inferiore a 80 dB(A) per cui il rischio di

esposizione è irrilevante.

14. CARICO LAVORO FISICO (movimentazione manuale carichi)

L’organizzazione del lavoro permette a tutto il personale di intervallare periodi di lavoro in piedi e periodi di lavoro seduti.

Sono state adottate misure, tecniche organizzative, procedurali, informazione/formazione dei lavoratori. Per la quantificazione del

rischio movimentazione manuale dei carichi si è fatto ricorso alla metodologia NIOSH dalla quale risulta che l’indice di

sollevamento è inferiore a 0.75 (area di sicurezza).

15. MICROCLIMA

RISCALDAMENTO

La temperatura degli ambienti adibiti ad usi scolastici è accettabile, in condizioni invernali attraverso adeguati elementi

radianti e sia nel periodo estivo vengono aerati naturalmente da ampie finestre apribili. Tutti gli ambienti sono provvisti di impianto

di riscaldamento a norma. Tutte le chiusure esterne verticali e orizzontali sono tali da impedire qualsiasi infiltrazione di acqua/di

pioggia.

16. ILLUMINAZIONE

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Tutti i locali hanno un livello di illuminazione artificiale sufficiente ad assicurare un minimo di 300 lux (UNI 10380).

La luce naturale in generale può definirsi buona per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori.

17. ARREDI

L’arredamento in generale non rispetta le disposizioni di legge e le norme di buona tecnica (UNI 7713/77).

Le superfici di lavoro almeno in parte non sono di materiale idoneo con bordi arrotondati e spaziose. (D.M.18-

12.75).

18. ATTREZZATURE

SCALE

Scale semplici portatili

Le scale semplici portatili (a mano) sono sufficientemente resistenti nell’insieme e nei singoli elementi e hanno dimensioni

appropriate al tipo di uso.

Sono provviste di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti, ganci di trattenuta o appoggi

antisdrucciolevoli alle estremità superiori.

Macchine

Non si utilizzano macchine.

19. SISTEMI DI ALLARME (D.M. 26/8/92)

Il sistema di allarme può essere costituito, per le scuole di tipo 0-1-2, dallo stesso impianto a campanelli usato

normalmente per la scuola, purchè venga convenuto un particolare suono (D.M. 26/08/1992). Pertanto il sistema di allarme ha

caratteristiche soddisfacenti atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti del complesso scolastico.

B. 3.4 - INDIVIDUAZIONE RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA’ SVOLTE IN AMBIENTI SPECIFICI – scuola primaria

(Piazza Regina Elena Montaperto)

20. AULE NORMALI

La maggior parte delle aule per le attività didattiche normali hanno caratteristiche tecniche dimensionali conformi alla

normativa. L’altezza netta dell’aula non è inferiore a 300 cm nel caso di soffitto piano. Le dimensioni e la disposizione del le finestre

è tale da garantire una sufficiente illuminazione e areazione naturale. Le aule per le att ività didattiche normali non sono ubicate in

locali interrati o seminterrati.

Le porte di accesso alle aule sono del tipo antipanico. Le pareti degli ambienti hanno avuto di recente una

tinteggiatura e manutenzione ordinaria.

All’interno dell’aula non vengono depositati attrezzature che possono creare condizioni di pericolo da parte degli studenti

professori o che possono impedire la funzione dello spazio in tutte le sue parti.

All’interno degli armadi presenti non vengono conservati materiali infiammabili o altri materiali a rischio chimico, biologico o

di qualsiasi natura non attinente all’attività didattica.

L’aula è dotata di tutti gli impianti ed attrezzature necessarie per la normale sua fruizione (Impianto elettrico, riscaldamento,

illuminazione).

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L’impianto elettrico ha un numero sufficiente di punti luce, prese, interruttori da rendere agevole l’utilizzo di attrezzature

elettriche.

22. SERVIZI

Nei locali per i servizi igienici, il numero di WC per gli studenti è di 1 per ogni classe.

I bagni sono separati per sesso, le pareti divisorie sono alte non meno di 2,10 m.

E’ presente un locale igienico per ogni piano agibile al disabile in carrozzina (180x180 e opportunamente

attrezzato). (art. 33 D.Lgs. 626/94, D.M. 18-12-75) ma non è opportunamente attrezzato.

23. BARRIERE ARCHITETTONICHE

CARATTERISTICHE ESTERNE E INTERNE.

I marciapiedi sono mantenuti liberi da ostacoli (auto, moto, biciclette in sosta, sacchi spazzatura, ecc.), la fruibilità dei

marciapiedi non è ridotta dalla presenza mal localizzata di paletti, pali segnaletici.

Nei percorsi aventi caratteristica di continuità, i pavimenti sono realizzati con materiali antisdruciolo.

24. EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO.

E’ presente una adeguata segnaletica di sicurezza.

Allo stato attuale sono presenti le cassette di pronto soccorso, come previsto dalla normativa vigente, ubicate una per ogni

piano.

26. ATTIVITA’ SPORTIVE (PALESTRA E SPAZI ESTERNI ATTREZZATI).

Non esiste una palestra e non esiste uno spazio attrezzato esterno utilizzabile per l’attività sportiva.

29. RISCHIO BIOLOGICO e CHIMICO (art. 271 e art. 223 del D.Lgs. 81/08)

RISCHIO BIOLOGICO

Vi potrebbe essere una potenziale esposizione agli agenti biologici (uso non deliberato) durante i lavori di corsia delle aule

ed in particolare dei servizi igienici. Tale rischio è in pratica annullato grazie all’utilizzo dei lavoratori di camici, guant i e

mascherina.

RISCHIO CHIMICO

Nella scuola tra le mansioni affidate ai Collaboratori Scolastici vi è la pulizia dei locali per la quale i collaboratori scolastici

utilizzano detersivi di uso comune.

I detersivi utilizzati sono pronti all’uso e sono conservati in locali chiusi e la chiave è a disposizione di un addetto preposto.

All’interno del locale-deposito sono custodite copie delle schede di sicurezza, lasciate a disposizione dei collaboratori scolastici.

Inoltre il datore di lavoro, in collaborazione con il gruppo sicurezza ha dato ai lavoratori le necessarie indicazioni per

l’utilizzo di tali prodotti, la documentazione per il loro uso e i D.P.I. correlati. Infine sono stati eliminati quei detersivi che potessero

rappresentare un pericolo per i lavoratori per eventuali cause accidentali.

Considerato il carico di lavoro medio (ogni collaboratore scolastico è addetto alla pulizia di quattro aule con operazioni di

lavaggio che vengono effettuate ogni due giorni), il tempo medio di esposizione (circa 60 minuti ogni due giorni), tenuto conto che

un misurino da 10 ml di sostanza viene diluito in 10 litri d’acqua, tenuto conto che il personale preposto utilizza i D.P.I., quali guanti

e mascherina, possiamo affermare che il rischio chimico è basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute ai sensi del D.Lgs.

81/08.

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B.4.3 - DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI – scuola primaria (piazza Regina Elena, Montaperto)

L’ordine di priorità delle misure da attuare in base al risultato della classificazione dei rischi e della loro quantificazione è

così stabilito: grado di priorità lieve (azioni migliorative da valutare in fase di programmazione); grado di priorità medio

(azioni correttive da programmare a medio termine); grado di priorità alto (azioni correttive da programmare con urgenza);

grado di priorità molto alto (azioni correttive immediate).

11. IMPIANTO ELETTRICO (grado di priorità alto)

Acquisizione da parte del Dirigente scolastico sia del certificato di conformità che quello della messa a terra dell’impianto

elettrico ai sensi della legge 46/90.

12. ANTINCENDIO/VIE ED USCITE D’EMERGENZA (grado di priorità elevato)

Non è presente in modo completo la segnalazione di sicurezza.

Sono presenti idranti a muro ed estintori in numero adeguato.

17. ARREDI (grado di priorità medio)

Sostituire le superfici trasparenti o traslucide con equivalenti di tipo antisfondamento.

19. SISTEMI DI ALLARME (D.M. 26/8/92 e successive modifiche) (grado di priorità elevato)

Rendere omogeneo il sistema di allarme in modo tale da essere avvertito in tutto il plesso scolastico e posizionare ad ogni

piano un interruttore di segnalazione.

24. EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO (grado di priorità medio)

Creare una sala medica che sia usufruibile in caso di necessità.

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B. 3.3. - INDIVIDUAZIONE SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI E STUDENTI. scuola infanzia (piazza Regina Elena,

Montaperto)

Il monitoraggio della struttura operativa ha consentito di trarre le conclusioni di seguito riportate; in CORSIVO ED IN

GRASSETTO sono evidenziate le difformità riscontrate.

3. IMPIANTO ELETTRICO.

L’impianto elettrico interno ai locali è conforme alla normativa (per tutto il complesso scolastico). Esistente certificato di

conformità alla L. 46/90 rilasciato dall’installatore e la denuncia dell’impianto di messa a terra. In ogni caso da parte del

Dirigente Scolastico è stata fatta esplicita richiesta per l’acquisizione di tali documentazioni.

4. ANTINCENDIO/VIE ED USCITE D’EMERGENZA

Non è presente in modo completo la segnalazione di sicurezza.

Sono presenti idranti a muro.

Per ciò che riguarda le porte principali di entrata si segnala che una è del tipo antipanico, ma non presenta i requisiti di

sicurezza, in quanto i vetri della stessa non sono del tipo antisfondamento.

E’ presente nell’intero complesso l’illuminazione d’emergenza.

13. RUMORE E CONFORT ACUSTICO

Non si ritiene, al momento, necessario effettuare la Valutazione del rumore ai sensi del D.lgs. 81/08 art. 190, in quanto non

ci sono locali o spazi in cui il riverbero è particolarmente fastidioso o sorgenti rumorose comunemente ritenute dannose o

particolarmente fastidiose. Tuttavia si ritiene che il livello di rumore sia comunque inferiore a 80 dB(A) per cui il rischio di

esposizione è irrilevante.

14. CARICO LAVORO FISICO (movimentazione manuale carichi)

L’organizzazione del lavoro permette a tutto il personale di intervallare periodi di lavoro in piedi e periodi di lavoro seduti.

Sono state adottate misure, tecniche organizzative, procedurali, informazione/formazione dei lavoratori. Per la quantificazione del

rischio movimentazione manuale dei carichi si è fatto ricorso alla metodologia NIOSH dalla quale risulta che l’indice di

sollevamento è inferiore a 0.75 (area di sicurezza).

15. MICROCLIMA

RISCALDAMENTO

La temperatura degli ambienti adibiti ad usi scolastici è accettabile, in condizioni invernali attraverso adeguati elementi

radianti e sia nel periodo estivo vengono aerati naturalmente da ampie finestre apribili. Tutti gli ambienti sono provvisti di impianto

di riscaldamento a norma. Tutte le chiusure esterne verticali e orizzontali sono tali da impedire qualsiasi infiltrazione di acqua/di

pioggia.

16. ILLUMINAZIONE

Tutti i locali hanno un livello di illuminazione artificiale sufficiente ad assicurare un minimo di 300 lux (UNI 10380).

La luce naturale in generale può definirsi buona per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori.

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17. ARREDI

L’arredamento in generale non rispetta le disposizioni di legge e le norme di buona tecnica (UNI 7713/77).

Le superfici di lavoro almeno in parte non sono di materiale idoneo con bordi arrotondati e spaziose. (D.M.18-

12.75).

18. ATTREZZATURE

SCALE

Scale semplici portatili

Le scale semplici portatili (a mano) sono sufficientemente resistenti nell’insieme e nei singoli elementi e hanno dimensioni

appropriate al tipo di uso.

Sono provviste di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti, ganci di trattenuta o appoggi

antisdrucciolevoli alle estremità superiori.

Macchine

Non si utilizzano macchine.

19. SISTEMI DI ALLARME (D.M. 26/8/92)

Il sistema di allarme può essere costituito, per le scuole di tipo 0-1-2, dallo stesso impianto a campanelli usato

normalmente per la scuola, purchè venga convenuto un particolare suono (D.M. 26/08/1992). Pertanto il sistema di allarme ha

caratteristiche soddisfacenti atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti del complesso scolastico.

B. 3.4 - INDIVIDUAZIONE RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA’ SVOLTE IN AMBIENTI SPECIFICI – scuola infanzia

20. AULE NORMALI

La maggior parte delle aule per le attività didattiche normali hanno caratteristiche tecniche dimensionali conformi alla

normativa. L’altezza netta dell’aula non è inferiore a 300 cm nel caso di soffitto piano. Le dimensioni e la disposizione del le finestre

è tale da garantire una sufficiente illuminazione e areazione naturale. Le aule per le attività didattiche normali non sono ubicate in

locali interrati o seminterrati.

Le porte di accesso alle aule sono del tipo antipanico. Le pareti degli ambienti hanno avuto di recente una

tinteggiatura e manutenzione ordinaria.

All’interno dell’aula non vengono depositati attrezzature che possono creare condizioni di pericolo da parte degli studenti

professori o che possono impedire la funzione dello spazio in tutte le sue parti.

All’interno degli armadi presenti non vengono conservati materiali infiammabili o altri materiali a rischio chimico, biologico o

di qualsiasi natura non attinente all’attività didattica.

L’aula è dotata di tutti gli impianti ed attrezzature necessarie per la normale sua fruizione (Impianto elettrico, riscaldamento,

illuminazione).

L’impianto elettrico ha un numero sufficiente di punti luce, prese, interruttori da rendere agevole l’utilizzo di attrezzature

elettriche.

22. SERVIZI

Nei locali per i servizi igienici, il numero di WC per gli studenti è di 1 per ogni classe.

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I locali che contengono i WC sono illuminati e aerati direttamente; i bagni sono separati per sesso, le pareti divisorie sono

alte non meno di 2,10 m.

23. BARRIERE ARCHITETTONICHE

CARATTERISTICHE ESTERNE E INTERNE.

I marciapiedi sono mantenuti liberi da ostacoli (auto, moto, biciclette in sosta, sacchi spazzatura, ecc.), la fruibilità dei

marciapiedi non è ridotta dalla presenza mal localizzata di paletti, pali segnaletici.

Nei percorsi aventi caratteristica di continuità, i pavimenti sono realizzati con materiali antisdruciolo.

24. EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO.

E’ presente una adeguata segnaletica di sicurezza.

Allo stato attuale sono presenti le cassette di pronto soccorso, come previsto dalla normativa vigente, ubicate una per ogni

piano.

26. ATTIVITA’ SPORTIVE (PALESTRA E SPAZI ESTERNI ATTREZZATI).

Non esiste una palestra e non esiste uno spazio attrezzato esterno utilizzabile per l’attività sportiva.

29. RISCHIO BIOLOGICO e CHIMICO (art. 271 e art. 223 del D.Lgs. 81/08)

RISCHIO BIOLOGICO

Vi potrebbe essere una potenziale esposizione agli agenti biologici (uso non deliberato) durante i lavori di corsia delle aule

ed in particolare dei servizi igienici. Tale rischio è in pratica annullato grazie all’utilizzo dei lavoratori di camici, guanti e

mascherina.

RISCHIO CHIMICO

Nella scuola tra le mansioni affidate ai Collaboratori Scolastici vi è la pulizia dei locali per la quale i collaboratori sco lastici

utilizzano detersivi di uso comune.

I detersivi utilizzati sono pronti all’uso e sono conservati in locali chiusi e la chiave è a disposizione di un addetto preposto.

All’interno del locale-deposito sono custodite copie delle schede di sicurezza, lasciate a disposizione dei collaboratori scolastici.

Inoltre il datore di lavoro, in collaborazione con il gruppo sicurezza ha dato ai lavoratori le necessarie indicazioni per

l’utilizzo di tali prodotti, la documentazione per il loro uso e i D.P.I. correlati. Infine sono stati eliminati quei detersivi che potessero

rappresentare un pericolo per i lavoratori per eventuali cause accidentali.

Considerato il carico di lavoro medio (ogni collaboratore scolastico è addetto alla pulizia di quattro aule con operazioni di

lavaggio che vengono effettuate ogni due giorni), il tempo medio di esposizione (circa 60 minuti ogni due giorni), tenuto conto che

un misurino da 10 ml di sostanza viene diluito in 10 litri d’acqua, tenuto conto che il personale preposto utilizza i D.P.I., quali guanti

e mascherina, possiamo affermare che il rischio chimico è basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute ai sensi del D.Lgs.

81/08.

Si riportano in allegato le schede tecniche a sedici punti delle sostanze.

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B.4.3 - DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI – scuola infanzia (Montaperto)

L’ordine di priorità delle misure da attuare in base al risultato della classificazione dei rischi e della loro quantificazione è

così stabilito: grado di priorità lieve (azioni migliorative da valutare in fase di programmazione); grado di priorità medio

(azioni correttive da programmare a medio termine); grado di priorità alto (azioni correttive da programmare con urgenza);

grado di priorità molto alto (azioni correttive immediate).

11. IMPIANTO ELETTRICO (grado di priorità alto)

Acquisizione da parte del Dirigente scolastico sia del certificato di conformità che quello della messa a terra dell’impianto

elettrico ai sensi della legge 46/90.

12. ANTINCENDIO/VIE ED USCITE D’EMERGENZA (grado di priorità elevato)

L’edificio va adeguato alla normativa antincendio per l’edilizia scolastica (D.M.26/8/92 e successive modifiche), e, in

particolare, bisogna:

le porte principali d’ingresso dell’edificio scolastico e le porte di uscita sul cortile, vanno riconfigurate come uscite

d’emergenza;

17. ARREDI (grado di priorità medio)

Sostituire le superfici trasparenti o traslucide con equivalenti di tipo antisfondamento.

24. EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO (grado di priorità medio)

Creare una sala medica che sia usufruibile in caso di necessità.