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Offida e dintorni OTTOBRE - NOVEMBRE - DICEMBRE 2014 N° 31 Direttore Responsabile : Nicola Savini Trimestrale dell’Amministrazione Comunale Pag. 3 Auguri ai cittadini Pag. 4 Premio “Tonino Carino” Pag. 5 L’Enoteca Regionale sarà unica Pag. 6 Brevi da Offida Pag. 7 Premio biennale di narratina “Joyce Lussu” Pag. 8 -9 Argentinitalia, un legame di sangue Pag. 10 I Cappuccini ad Offida: una storia lunga 400 anni Pag. 11 Festeggiamenti per l’Arma dei Carabinieri Pag. 12 Il Dottor Talamonti: l’angelo dei bambini Pag. 13 Crisi non solo economica ma anche spirituale, sociale e morale Pag. 14 Ciù Ciù Offida Volley, un inizio da leccarsi i baffi Pag. 15 Offida Atletica: nuovi corsi per bambini e adulti distribuito gratuitamente a tutte le famiglie

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Offidae dintorni

OTTO

BRE - NO

VEMBRE - D

ICEMBRE 2014 N

° 31 Direttore Responsabile : N

icola Savini

Comune di Offida

Trimestrale dell’Amministrazione Comunale

Pag. 3 Auguri ai cittadini

Pag. 4 Premio “Tonino Carino”

Pag. 5 L’Enoteca Regionale sarà unica

Pag. 6 Brevi da Offida

Pag. 7 Premio biennale di narratina “Joyce Lussu”

Pag. 8 -9 Argentinitalia, un legame di sangue

Pag. 10 I Cappuccini ad Offida: una storia lunga 400 anni

Pag. 11 Festeggiamenti per l’Arma dei Carabinieri

Pag. 12 Il Dottor Talamonti: l’angelo dei bambini

Pag. 13 Crisi non solo economica ma anche spirituale, sociale e morale

Pag. 14 Ciù Ciù Offida Volley, un inizio da leccarsi i baffi

Pag. 15 Offida Atletica: nuovi corsi per bambini e adulti

distribuito gratuitamente a tutte le famiglie

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editoriale

redazione

di Nicola Savini

Cari lettori, è Natale, ed è sempre la Festa più bella, al di là di quelle che possano essere le traversie della vita. In questi giorni, pregni di atmosfera natalizia, numerose tradizioni vengono ad allietare le nostre case e, con la loro presenza, testimoniano vecchie piace-voli credenze, tanto da rendere particolarmente sereno l’ambien-te e l’animo. L’albero di Natale, il ceppo da far ardere sul focolare (per chi ha la fortuna di avere un caminetto) simbolo di unione familiare, il presepe, la Messa di mezzanotte, il cenone dell’ultimo dell’anno, Babbo Natale, la Befana, il rametto di vischio, ecc. E questa volta, è proprio con un simbolico rametto di vischio portafortuna che noi di “Offida e Dintorni” vogliamo dirvi “Buon Natale” con l’au-spicio di benessere economico, fisico e spirituale. Un simbolico rametto di vischio, dunque, per tutti, anche se la tradizione vuole che si tratti di una usanza nordica. La tradizione celtica narra, infatti, che dalle bacche del vischio, anche se velenose, gli antichi sacerdoti Druidi ottenessero un balsamo capace di curare qualsiasi male, sia fisico sia psicologico. Si narra, ancora, che il vischio venisse raccolto dai Druidi con una falce d’oro, e che questi, mai lo toccasse con le mani, facendolo cadere in una tela di lino appena tessuta, quindi pura. Tutto que-sto ha aumentato, nel corso dei secoli, la fama del vischio come portatore di benessere.Auguri.

DIRETTORE EDITORIALE

Valerio Lucciarini [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE

Nicola [email protected]

DIRETTORE ESECUTIVO

Alessandro [email protected]

RESPONSABILE AREA DEMOS e SPORT

Mauro [email protected]

RESPONSABILE AREA MARKETING

Paride [email protected]

RESPONSABILE RELAZIONI CON ASSOCIAZIONI

Alessandra [email protected]

COORDINATORI REDAZIONALI

Piero [email protected]

Serena [email protected]

HANNO COLLABORATOAVIS OffidaConsorzio Sportivo Offida Lorenzo Tozzi

Non si assume come propria l’opinione di quanti collaborando con “Offida e dintor-ni”, esprimono liberamente giudizi ed af-fermazioni con scritti e servizi a loro firma.E’ vietata la riproduzione totale o parziale dei testi, disegni, foto riprodotte su questo numero del giornale, senza autorizzazione.

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natale 2014

auguri ai cittadini

Valerio Lucciarini D.V. Sindaco Città di Offida

Cari Concittadini,

le festività natalizie rappresentano un importante momento di riflessione e di condivisione, per questo vi scrivo.In un tempo di crisi, come quello che tutto il mondo sta attraversando, il Natale può essere l’occasione per risco-prire una festa, lontana da sprechi ed eccessi, ma ricca di valori autentici e di contatti umani.Come Sindaco e come Amministratore di questa Comunità, mi sento vicino a tutti coloro che vivono una condizio-ne di disagio. A loro esprimo tutta la mia solidarietà, amicizia e collaborazione.Il mio impegno sarà quello di cercare soluzioni per migliorare le condizioni esistenti e guardare lontano, nella speranza che quanto è stato fino ad oggi realizzato abbia contribuito al benessere di tutti. Voglio augurare un Buon Natale a chi non ha un lavoro stabile e a chi sta attraversando un periodo di difficoltà economica, a loro va anche l’auspicio che possano, presto , ritrovare la serenità.Buon Natale alle donne ed agli uomini di Offida, motore propulsivo dell’intera collettività.Buon Natale a tutti i nostri giovani, i quali meritano la fiducia e l’opportunità di restare nel proprio Paese, senten-dosi protagonisti della crescita di questa comunità.Buon Natale ai bambini, che sono la nostra più grande ricchezza, affinché abbiano occhi attenti e cuori aperti ad accogliere solo esempi positivi e costruttivi per il loro futuro.Buon Natale agli anziani, che rappresentano le nostre radici e non fanno mai mancare il loro aiuto, per pianificare il presente ed investire meglio nel futuro.Buon Natale ed un grazie sincero alle Associazioni e al Volontariato locale, alle autorità religiose, al Comando dei Carabinieri, ai nostri Vigili urbani .Buon Natale a tutti i Consiglieri Comunali e ai Dipendenti, per aver svolto il proprio ruolo, con professionalità e senso di responsabilità.Auguro a tutti i miei concittadini , un Natale sereno ed un anno migliore.Lo faccio con la speranza che la solennità di questa festa, possa alimentare l’amore per la nostra Città e la volontà di contribuire alla costruzione del suo futuro.Una Comunità unita e partecipe, è il regalo più bello che un Sindaco possa desiderare per Natale.

Grazie a tutti Voi.

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premio tonino carino

Tanta emozione e grande affluenza di pubblico per la 4^ edizione del Premio giornalistico “Tonino Carino”. Un evento che ha dimostrato quanto forte sia l’affet-to verso il personaggio Carino, nato in Offida e dove ha mosso i primi passi, diventando poi un grande “della carta stampata e non solo”. Soprattutto, indi-menticabile telecronista di 90° minuto. Sabato 29 no-vembre si è tenuto il prestigioso Premio nel ricordo di “un uomo dalla capacità innata di rendersi gradito agli altri”, come lo ha definito lo storico direttore del Tg1 Nuccio Fava intervenuto alla manifestazione e della quale è un po’ il padrino. La professionalità, la carica umana, l’estrosa simpatia di Tonino Carino (presenti in sala, la moglie e la sorella) sono rivissuti nel teatro Serpente aureo con la cerimonia di consegna del 4° Premio giornalistico a lui intitolato. Una serata ecce-zionale con grande soddisfazione dell’amministrazio-ne comunale e della organizzatrice Sonia Marcozzi che hanno visto calcare il palcoscenico del Serpente aureo da personaggi del calibro Michele Santoro, Toni Capuozzo, Nuccio Fava, Pino Scaccia, Giannet-to Rossetti, Fiore De Rienzo, Sandro Ruotolo e tante altre prestigiose firme del giornalismo nazionale. La serata, condotta impeccabilmente da Luca Sestili, ha avuto altri simpatici momenti come la presentazione di un servizio girato tra Offida e Ascoli “alla ricerca di testimonianze” su Tonino Carino e momenti di buo-

na musica della Free live orchestra. Hanno costituito il clou della serata, la consegna dei premi speciali, il premio al “Personaggio del Piceno”, i riconoscimen-ti “Serpente aureo” a personaggi locali distintisi in diverse e meritorie attività e, infine, la premiazione dei vincitori del Premio giornalistico. Premi speciali “Tonino Carino” sono andati a Paolo Traini direttore del Corriere Adriatico dove Carino ha lavorato per diversi anni (ha ritirato il premio il responsabile della redazione di Ascoli Piceno, direttore Mario Paci), Car-melo Lentino caporedattore della rivista “L’Arbitro”, Emilio Casalini di Report e del Corriere della Sera, Toni Capuozzo inviato di guerra, Sandra Amurri de “Il Fat-to Quotidiano” premiata come giornalista d’inchie-sta, Gabriele Manzo di Rtl giornalismo radiofonico, il 34enne Carmelo Lentino caporedattore della rivista “L’Arbitro”. Per il giornalismo sportivo-televisivo è sa-lito sul palco Maurizio Compagnoni di Sky, presentato da un video che sottolineava il suo singolare modo di dire “rete”. “Non faccio sempre così – ha sottolinea-to ridendo – mi prenderebbero per pazzo”. Compa-gnoni ha strappato, poi, un grosso applauso definen-do il Carnevale di Venezia di serie B rispetto a quello di Offida e il derby Ascoli-Samb imparagonabile anche rispetto a quello di Lazio-Roma. «Peccato – ha aggiun-to– che dubito, per come stanno andando le cose, che ci sarà un derby l’anno prossimo». Premio speciale

di Nicola Savini

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l’’enoteca regionale sara’ unica

di inchiesta” è stato consegnato a Michele Santoro. Prima del suo intervento è stato mandato in onda un video che ricordava gli inizi di “Samarcanda” fino alla contestata tra-smissione con Silvio Berlusconi quando l’ex premier spol-verò la sedia dove era seduto Travaglio. “Siamo incapaci di bollare atteggiamenti di intolleranza nei confronti del-le idee degli altri – ha detto. Quello di Berlusconi è stato un segno di spregio nei confronti di chi ti critica. La non libertà di espressione, oltre l’apatia, la noia, e l’incapacità di tornare ad appassionarsi della politica è la forma di ma-lattia più grave del nostro Paese. Non disprezzo invece chi urla contro gli immigrati, perché la causa è l’immigrazione non governata e alla fine diventa una guerra tra poveri, ma chi vive di agi deve solo ringraziare gli immigrati che gli puliscono casa o badano agli anziani. Si esce da questo pantano solo con l’energia di tante persone, grazie a uno sforzo collettivo. Un’altra colpa grave della politica è quel-la di non aver avuto considerazione per l’autonomia della cultura”. Santoro ha dedicato il premio al medico di Emer-gency malato di Ebola che definisce: «non un eroe, ma un esempio per tutti noi ché una cosa del genere la possiamo fare». E ancora, ospiti graditissimi Pier Paolo Cattozzi, ami-

co di Tonino Carino e collega della trasmissione 90° Minu-to. Nila D’Alessio segretaria di redazione del programma condotto da Paolo Valenti. Arriviamo così al prestigio-so Premio giornalistico “Tonino Carino” distinto in tre categorie. Per il miglior articolo sportivo ha vinto Gio-vanni Ruggiero di Bari. Due i vincitori ex aequo del gior-nalismo a tema territoriale: Daniele Bellocchio di Lodi e Stefano Rizzutti di Roma. Per il miglior articolo sulle eccellenze artistiche, culturali e ambientali della regio-ne Marche, il vincitore è stato Stefano Ciardi di Borgo Manero di Verona. Infine, per concludere la serata, il sindaco Lucciarini, che ha ringraziato tutti i presenti e in modo particolare Nuccio Fava per lo stimolo e il so-stegno che dà a “così prestigiosa manifestazione”, ha consegnato, con un pizzico di giusto e meritato orgo-glio, il Premio “Serpente Aureo” ai personaggi locali distintisi in attività meritorie e di sostegno alla comuni-tà. Sono: Francesco Speca, Gabriele Gabrielli, Rita An-tonacci, Gaspare Cicconi, Cantina Offida, Gino Sabatini, Ciù Ciù Offida Volley. Si è conclusa, così, un’altra edi-zione che ha raccolto applausi continui da un pubblico foltissimo e partecipativo in memoria del grande Carino.

Durante il convegno tenutosi il 5 Dicembre alla Vinea, in cui si è par-lato del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, l’assessore re-gionale all’Agricoltura Maura Mala-spina ha annunciato che l’enoteca di Offida rimarrà l’unica regionale delle Marche in quanto quella di Jesi verrà dismessa.“La strada intrapresa da Vinea ol-tre dieci anni fa – ha commentato

il presidente Ido Perozzi – è quella giusta e sta portando grandi risul-tati al territorio”. Dello stesso pa-rere è l’assessore all’Agricoltura, Roberto D’Angelo: “L’unica strate-gia per uno sviluppo territoriale è quello di promuovere e valorizzare le nostre eccellenze, l’Enoteca Re-gionale unica è un altro tassello e importante risultato rispetto ai no-stri obiettivi”.

Di certo una grande soddisfazione per il sindaco Valerio Lucciarini, che negli anni si è impegnato puntan-do proprio sull’Enoteca Regionale, ritenendola una grande possibi-lità di rilancio del territorio, e per tutte quelle realtà aziendali che vogliono continuare a supportare l’indotto economico attraverso lo sviluppo del settore primario.

di Redazione

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brevi da off idadi Nicola Savini

OFFIDA INTERNAZIONALE TRA I BORGHI PIÙ BELLIOffida, tramite “Bor-ghi più Belli d’Italia”, è entrata ufficial-mente a far parte della Federazione internazionale “Les Plus Beaux Villages de la Terre”, una rete di 500 comuni certificati, presenti in cinque Pa-esi di tre continenti diversi, che sono l’Italia, la Fran-cia, il Belgio, il Giappone e il Canada. La Federazione è stata creata nel 2012 dalle cinque associazioni – tra cui “I Borghi più belli d’Italia” - che hanno deciso di federarsi per diffondere nel mondo, con maggiore incisività, i principi e i valori che sono alla base dei propri atti costitutivi. Questa rappresenta, oggi, più di 500 Comuni certificati per le loro bellezze ed eccel-lenze che puntano a uno sviluppo sostenibile, dure-vole e solidale per salvare il loro grande patrimonio. Attualmente sono già in corso di sviluppo progetti comuni di tutela, recupero, valorizzazione e promo-zione delle specificità territoriali e azioni di promo-commercializzazione turistica di itinerari e pacchetti transnazionali affidate al tour operator Borghi Travel, che collabora con “I Borghi più Belli d’Italia”, e che avrà il compito di promuovere la federazione nei mer-cati internazionali, soprattutto in paesi quali Brasile, India, Cina e Russia, anche in vista di Expo 2015.

UN OFFIDANO NEL MONDO Lo chef offidano Palmiro Carlini è stato chiamato a Dubai (a sud del Golfo Persico nella penisola arabica) per partecipare al più importante evento denomina-to “Vertice mon-diale dei migliori chef italiani nel mondo”. Si tratta del più influente evento globale che promuove italiani di qualità, prodotti alimentari, bevande e stili di vita e

ristorazione creato da Food and Communication a Hong Kong nel 2008. Il summit è stato promosso con la collaborazione dei migliori ristoranti italiani di Dubai e Itchef-GVCI.com. Ha ospitato oltre 200 risto-ranti italiani con 25 stelle Michelin, oltre a decine di altri chef di talento provenienti dai migliori ristoranti. E’ stata ottima occasione per promuovere, festeggia-re ed educare la cucina italiana tradizionale con i suoi ingredienti di qualità, come bene d’Italia nel design e stile di vita. Una vera grande soddisfazione per il no-stro chef Palmiro Carlini che ha partecipato in qualità di Corporate Chef, in rappresentanza della Daft ltd, quale consulente, la Mashotel luxury di Roma e la so-cietà Ambasciatore k35 di Dubai. Carlini ha tenuto due lezioni di alta cucina, affrontando temi come la reazio-ne di Maillard, l’aroma come può diventare essenza e ha presentato il piatto unico ”Carpaccio di spigola con rape rosse, caviale, caprino e fiori eduli”. Complimenti e tanti applausi per il nostro offidano.

PREVENZIONE DEI TUMORISuccesso per la 3^ edizione di “Traguardo prevenzio-ne”, l’iniziativa volta alla prevenzione dei tumori fem-minili in particolare e organizzata dall’associazione Iom di Ascoli Piceno in collaborazione con il Comune di Offida, l’Unione dei Comuni della vallata del Tron-to, il Cai e le varie associazioni di volontariato. Tre i giorni che hanno interessato la nostra città. Domeni-ca 28 Settembre si è svolta la passeggiata alla ricerca di erbe spontanee, organizzata con la collaborazione delle associazioni “Offida Nova” e “Chi mangia la fo-glia”. Sabato 4 ottobre, in piazza del Popolo, dalle ore 9 alle 18,30, è stata la volta degli esami mammo-grafici gratuiti (grazie al Gruppo Gabrielli) in unità mo-bile appositamente attrezzata, presieduta da medici e oncologi dell’Asur Area Vasta 5 e munita di mam-mografo per tutte le donne di età compresa fra i 40 e i 50 anni (fascia di età non compresa nello screening gratuito offerto dalla Sanità). Terzo giorno, sabato 11 ottobre, ore 16, nel Circolo ricreativo culturale dopo-lavoro si è tenuta l’iniziativa “knitta la lana, scalda la vita” durante la quale alcune donne si sono cimentate nel lavoro a maglia con un gran gomitolo rosa a scopo di beneficenza. Il progetto pilota, che porta il knitting nelle sale degli ambulatori, ha l’obiettivo di cercare di alleggerire la componente d’ inquietudine che accom-pagna la donna durante l’esame diagnostico al seno.

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Premio biennale di narrativa

"Citta' di Offida - Joyce Lussu"

di Serena Antonelli

Dopo la decisione dell’Amministrazione Comunale di rendere biennale il premio di narrativa “Città di Offi-da Joyce Lussu”, decisione resa inevitabile al fine di mantenere un’iniziativa di grande spessore culturale, nonostante le difficoltà economiche, è ripartita l’otta-va edizione del premio, considerato ormai un appun-tamento fisso in campo letterario nazionale. Numerose sono state le opere inviate dalle case edi-trici che sono state tutte lette attentamente dalla Commissione Giudicatrice, una commissione di cinque esperti in campo letterario, presieduta dal Prof. Alfre-do Luzi, per molti anni docente di letteratura moder-na e contemporanea presso l’Università degli studi di Macerata, con il compito di analizzare e valutare i libri.In seguito alla votazione della Commissione Giudica-trice, le tre opere finaliste del premio sono risultate: “Niente è per sempre” di Armando Balduino (Man-ni); “Un pomeriggio quasi perfetto” di Patrizia Bartoli (Incontri editrice) e “Zoo a due” di Marino Magliani e Giacomo Sartori (Perdisa).Le tre opere sono state distribuite alla Giuria Popola-re, una giuria formata da 50 persone di età superiore ai 16 anni, di vario sesso, professione e ceto sociale, in rappresentanza dell’intera cittadinanza, che dovran-no esprimere il loro voto segreto.In occasione dello spoglio delle schede della Giuria Popolare i voti riportati saranno sommati ai voti pre-cedentemente assegnati dalla Commissione Giudica-trice e dalla somma dei voti, sintesi del giudizio della Giuria Popolare e della Commissione Giudicatrice, ri-sulterà l’opera vincitrice.La serata finale è prevista per sabato 31 gennaio alle ore 17,00 presso l’Enoteca Regionale, e si configura già come un appuntamento culturale da non perdere, dal momento che tutti gli autori finalisti, molto ono-rati del risultato ottenuto, hanno dato conferma della loro presenza. Sarà sicuramente un pomeriggio piace-vole, con momenti dedicati alla letteratura, al teatro

e alla musica di qualità, con letture tratte dalle opere finaliste ed interventi per ricordare la figura di Joyce Lussu.Nel corso della manifestazione verrà premiato anche il vincitore del miglior racconto della sezione ragazzi, riservato agli alunni della scuola secondaria di primo grado “G. Ciabattoni” e che quest’anno costituisce una novità poiché, come richiesto dal bando, anziché cimentarsi nella recensione dell’opera vincitrice dell’ edizione precedente, hanno partecipato al concorso, con la stesura di racconti, per rimanere in linea con il concorso riservato agli autori, una novità sicuramen-te gradita ai ragazzi dal momento che sono pervenuti più elaborati rispetto agli anni precedenti.Purtroppo per la prima volta il premio dovrà rinuncia-re allo storico presentatore Terenzio Montesi, scom-parso improvvisamente alcuni giorni fa e che ricordia-mo con grande affetto per essere stato “la voce del premio” fin dalla prima edizione.

NOVITA’ DALLA BIBLIOTECASono disponibili presso la Biblioteca Comunale di Offida nuovi libri. Per gli appassionati di racconti una vasta scel-ta riguarda i titoli partecipanti all’ultima edizione del Pre-mio biennale di Narrativa Joyce Lussu, tutte opere edite tra il 2011 ed il 2014 di autori italiani, emergenti ed af-fermati. Oltre alle opere dell’edizione 2014, sono sempre disponibili i testi delle precedenti edizioni, che costitui-scono una sezione ben definita e consistente, con oltre 450 titoli.Un’altra novità riguarda i libri per bambini. Sono dispo-nibili 30 nuovi titoli degli autori più affermati nella let-teratura per l’infanzia, scelti per varie fasce di età e per accontentare i gusti di tutti.La Biblioteca Comunale di Offida effettua prestiti gratuiti a tutti gli interessati ed è aperta al pubblico nei seguenti orari: dal Lunedì al Venerdì 8,30 – 13,30Martedì e Giovedì 8,30 – 13,30 15,30 – 17,30

8a edizione

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“argentinitalia di Redazione

Lo scorso mese di Novembre, una delegazione offi-dana si è recata a Corral de Bustos Ifflinger, invitata dalla città gemellata, per i festeggiamenti dell’anni-versario dei 113 anni dalla sua fondazione - avvenuta proprio nel mese di novem-bre del 1901 - e per i 25 anni della scuola di lingua e cul-tura italiana, Dante Alighieri.

Tra i motivi della missione, la promozione della lingua italiana, tramite la concre-tizzazione di un progetto, nato diversi mesi fa, che prevede uno scambio cultu-rale tra le due città. La vicesindaco Isabella Bo-sano, durante le manifesta-zioni, ha sottolineato l’im-portanza dello stesso come un collegamento iscindibile tra le due realtà e veico-lo di crescita culturale e sociale. Sono partiti inoltre Alessandro Straccia, consiglie-re comunale con delega all’internazionalizzazione e Marica Cataldi, consigliere Avis sez. Offida, per il progetto “Avis e l’Argentina: un legame di sangue che si rinnova”, che unisce le due città, nato con lo

scopo di far veicolare il messaggio di solidarietà di cui l’Avis è vettore. Altro componente della delegazione è stata Valen-tina Aureli, vicepresidente Oikos che ha proposto pacchetti turistici che interesseranno Offida e altre realtà d’Italia con lo scopo di promuovere le bellezze locali e nazionali, e dai confronti con il vicesindaco di Corral de Bustos Roberto Pacheco e la resposabile dell’Agenzia turistica Municipale Cecilia Fernandez, si è appreso il grande interesse degli Argentini per il turismo religioso che sarà promosso con pacchetti comprendenti la visita di città come Roma, Loreto e Assisi. Per gli italiani in Argentina invece interessanti le città di Cordoba, Rosario, Lujan e Missiones con le rovine delle chiese Gesuite oltre alla coloratissi-ma Buenos Aires. Durante la permanenza, la dele-

gazione è stata invitata presso l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, da l’Ambasciatore Te-resa Castaldo. Presenti inoltre il General mana-ger dell’Alitalia Andrea Taddei e il director de area “Ghella spa” ori-ginario di Ascoli, Mario Cenciarini con il consi-gliere per l’emigrazio-ne Martin Lorenzini. La delegazione si com-pleta poi con la parte-cipazione di Gabriele

Listrani, cittadino onorario a Corral de Bustos e Luigi Mercolini ex ambasciatore nominato cittadino illustre della Città di Offida nel 2013. Oltre a partecipare alle manifestazioni istituziona-li dei festeggiamenti, l’obiettivo del viaggio è stato quello di portare avanti i progetti avviati sia in chia-ve turistico-culturale sia in chiave sociale.

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“Avis e l’Argentina: un legame di sangue che si rinnova”. Offida ha dato il benvenuto al rappresentante della sua città gemellata Roberto Luis Pacheco, Secretario di Go-bierno di Corral De Bustos Ifflinger.«Si rinnova così – commenta il sindaco Valerio Lucciarini – il patto di gemellaggio, con la visita di Pacheco, persona rappresentativa della comunità sorella argentina».“Avis e l’Argentina: un legame di sangue che si rinnova” è un progetto di solidarietà che fu organizzato dal 2008 dall’Avis nazionale. Questo prevedeva, per chiunque fos-se interessato, di prendere contatto con qualche comu-nità organizzata di italiani in Argentina per veicolare il messaggio di solidarietà di cui l’Avis è vettore. Fu l’Avis regionale Marche a lanciare il primo progetto nella città di Santiago del Estero nel 2009, fondando l’Avas, Asocia-ciòn Voluntariado Argentino de la Sangre. A seguire molti Comuni e Sezioni Avis marchigiani hanno creato ponti fra l’Italia e l’Argentina. Offida, che crede fortemente nell’i-dea del gemellaggio, grazie all’interessamento del sinda-co e del presidente della sezione locale dell’Avis, Mauro Moretti, si è offerta per una collaborazione per dare inizio a questo tipo di impresa anche a Corral De Bustos Ifflin-ger. – Ha commentato il rappresentante argentino – ab-biamo incontrato tanto calore, ricevuto dalle autorità e dai cittadini. Abbiamo portato avanti dei progetti futuri culturali, educativi e anche di carattere sociale attraverso le rispettive “Case del volontariato”. Lavoreremo anco-ra di più con la nostra città gemellata per concretizzare il tutto.

Durante la visita della delegazione offidana a Corral de Bustos-Ifflinger si è avuta l’opportunità di conoscere molte persone appartenenti a realtà diverse e ci si è resi conto che la distanza non può esonerare dal senso di re-sponsabilità che si ha verso il prossimo. L’ Argentina è una comunità più vicina agli italiani di quanto si possa credere. In Italia se si necessita di una sacca di sangue, ci si reca in ospedale e si usufruisce di un servizio di cure gratuito. Spesso non ci si ferma nemmeno a pensare da dove viene quella sacca, perché è scontato che sia a disposizione.A Corral de Bustos Ifflinger, come in quasi tutto il resto dell’Argentina, per ottenere “gratuitamente” una sac-ca di sangue, all’utente viene chiesto di TROVARE tre donatori. Per essere chiari: se si ha bisogno di 1 sacca per una trasfusione devi portare 3 donatori che donino sangue. Immaginate la difficoltà di uno zero negativo di trovare compatibilità. C’è una soluzione alternati-va: si può comprare una sacca di sangue. Lo stipendio mensile di un impiegato statale è di circa 900 pesos. Una pensione media è all’incirca di 500 pesos. Una sacca di sangue per una trasfusione costa 600 pesos. Quando non c’è possibilità e quando non si trovano per-

sone che possono aiutare, a Corral De Bustos chiamano i donatori con il megafono da un auto che fa il giro della città.Sembra superficiale chiedere “se fosse tuo fratello, cosa faresti?”. E allora lo scopo della delegazione offidana è stato quello di dare la possibilità a ricchi, poveri, giovani, vecchi, bambini di combattere la malattia con le stesse armi; di difendere la vita con le stesse possibilità senza distinzioni sociali di sesso o di razza.L’avis di Offida ha messo in contatto Gustavo Cristofo-lini dell’Avas di Cordoba con l’Amministrazione Comu-nale di Corral de Bustos per dare vita a questo proget-to: concetto del tutto nuovo per la comunità Argentina. I cittadini di Corral de Bustos e gli Amministratori sono rimasti entusiasti di questo progetto che in Italia ormai è parte della cultura e della quotidianità.Tale progetto avrà il patrocinio dell’ambasciata Italiana in Argentina è stato illustrato dalla delegazione all’am-basciatore Teresa Castaldo e al segretario Salvatore Napolitano che hanno dato tutta la loro disponibilità a sostenerci nelle pratiche di divulgazione e burocrazia. Entro il mese di Dicembre verrà firmato un impegno alla collaborazione al progetto tra le autorità del Comune di Corral de Bustos e L’Avas di Cordoba che aiuterà nell’or-ganizzazione. La delegazione del Comune di Offida ha lavorato tanto, ed è soddisfatta di aver piantato un semino in un terreno fertile di solidarietà. Ora si continuerà a lavorare per ve-der crescere questo albero della vita. L’Avis Ringrazia il Comune di Offida per aver unito queste due comunità lontane geograficamente e perché ha cre-duto e crede fortemente in questo progetto, ed ha aper-to tutte le strade possibili per realizzalo. La storia non la fanno i libri, ma le persone. E l’Avis Regio-ne Marche e il Comune di Offida la stanno scrivendo nel cuore della gente. Lavoreremo ancora e al massimo delle nostre potenziali-tà. Crediamo in quello che facciamo perché abbiamo vis-suto l’Argentina, abbiamo guardato negli occhi le perso-ne e abbiamo visto in quegli occhi tanta speranza.

“italia e argentina un legame di sangue che si rinnova

di AVIS Offida

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cappuccini ad off ida: una storia lunga quattrocento anni

(1614-2014) di Mauro Marselletti

Da quattrocento anni il santuario del Beato Bernar-do è per gli Offidani un simbolo di fede e preghiera. Molti cittadini sono stati battezzati, comunicati o si sono sposati in questa chiesa. Momenti felici e tristi si sono svolti proprio nel santuario, dove tanto tem-po fa è vissuto il Beato Bernardo, nato qualche anno prima della costruzione della chiesa stessa. Infatti, i Cappuccini arrivarono ad Offida solo nel 1614, anno in cui nelle Marche erano già presenti una cinquantina di conventi. Le Marche furono da sempre vicine all’Ordine dei Cappuccini: la riforma di quest’ordine ebbe origine proprio nella nostra regione, quando l’esempio di vita di P. Matteo da Bascio, adottato da P. Ludovico da Fossombrone, nel 1528, riuscì ad avere l’avallo del-la Duchessa di Camerino Caterina Cibo, che promos-se il riconoscimento dell’Ordine da parte del Papa Clemente VII. I cappuccini volevano ritornare all’an-tica povertà di San Francesco. I principi del nuovo ordine erano vita contemplativa, austerità, povertà radicale, spontaneità fraterna, ascolto, aiuto verso i bisognosi. Molti giovani Offidani lasciarono le pro-prie famiglie per seguire i primi frati cappuccini, tra cui un certo fratello laico chiamato Bernardo da Of-fida, da non confondere con l’omonimo Beato, che fu uno dei primissimi compagni di Matteo da Bascio. Si dovettero aspettare i primi del Seicento per avere una svolta sulla posa della prima pietra del convento dei Cappuccini ad Offida. Abbiamo notizie dal Rosini, storico locale anch’esso Cappuccino, che fu Migliore Migliori, notaio Offidano e ricco proprietario terriero, a proporsi al Comune per la costruzione di un con-vento cappuccino. Il Consiglio comunale approvò tale richiesta ed inviò al capitolo provinciale dei Cappuc-cini, presieduto in quell’occasione da P. Girolamo da Castelferetti, due delegati della città: i dottori Curio Rosini e Camillo Vitali. Era il 26 Aprile 1614 e fu il gior-

no in cui venne approvata la costruzione della chiesa. Alcuni giorni dopo arrivarono ad Offida 6 frati, di cui 5 costruttori, che concordarono con il Comune il luo-go dove sarebbe dovuto sorgere questo convento. Si pensò a Santa Maria della Rocca, dove si doveva co-struire una nuova piazza e la collegiata, scelta rifiuta-ta dalla maggioranza dei frati poiché non corrispon-deva agli ideali di povertà dell’Ordine. Furono poi scartate altre tre possibili locazioni del nuovo con-vento. Infine si arrivò alla scelta del Colle in cui oggi si trova il santuario. All’epoca c’era una piccola chiesa rurale denominata di San Pantaleone con accanto al-cuni terreni del notaio Migliori. In questo contesto si iniziò a progettare la chiesa da parte di P. Cesario da San Ginesio che era tra i frati costruttori presenti alla scelta del luogo dove far nascere il convento.

Il 10 Settembre 1614, il vescovo di Ascoli Sigismondi Donati promulgò un decreto per erigere il convento dei Cappuccini. Lo storico Rosini racconta che i cit-tadini Offidani si disposero in fila dalle cinte orientali delle mura fino alla chiesina rurale di San Pantaleone passandosi l’un l’altro i materiali di un’altra chiesa in disuso detta di S. Bernardo. La chiesa rurale di San Pantaleone fu quindi distrutta e fu messa la prima pietra nella parte settentrionale. Il nome del nuovo convento rimaneva S. Pantaleone, con dedicazione a S. Bernardino e ai SS. Innocenti, santi le cui feste era-no celebrate nella chiesa di S. Bernardo, da cui pro-venivano i materiali edili utilizzati per la costruzione della nuova chiesa. Siamo certi che già nel 1620 la chiesa era stata com-pletata, poiché il giovane Rosini, storico già citato in precedenza, celebrò nel giorno dell’Epifania la sua messa novella proprio in questa chiesa. Il Beato Bernardo aveva 10 anni nel giorno in cui ven-ne messa la croce sul luogo in cui la chiesa sarebbe

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festeggiamenti per l’arma dei carabinieridi Alessandra Premici

Domenica 23 novembre 2014, il Corpo Bandistico “Città di Offida”, nell’ambito dei tradizionali festeggiamenti in ono-re di Santa Cecilia, protettrice della musica, di strumentisti e cantanti, ha eseguito un applaudito concerto nel Teatro Serpente Aureo diretto dal M° Ciro Ciabattoni. In tale circostanza l’Amministrazione Comunale di Offida e l’associazione musicale, hanno voluto ricordare e festeg-giare l’Arma dei Carabinieri, in occasione del bicentena-rio della sua fondazione. Per farlo, il complesso bandistico ha inserito nel suo reperto-rio “La Fedelissima”, marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, scritta nel 1929 dal maestro Luigi Cirenei, primo direttore della banda musicale dell’Arma. A ciò è seguita l’effettiva consegna dei riconoscimenti ai carabinieri a riposo, che hanno pre-stato servizio in Offida: Vittorio Galasso, Pantaleo Mar-ti, Servilio Fenu, Aurelio Pochini ed Alfredo Cantagallo. L’Arma dei Carabinieri è stata fondata il 13 luglio 1814, a To-rino, con la promulgazione delle “Regie Patenti” da parte dell’allora sovrano d’Italia, Re Vittorio Emanuele I di Savoia. I Carabinieri, inoltre, come si legge nel documento costitu-tivo, nascono come “…Corpo di militari, distinti per buona

condotta e saggezza…. Essi avranno le speciali prerogative, attribuzioni, ed incombenze finalizzate allo scopo di contri-buire sempre più alla maggiore prosperità dello Stato, che non può essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buo-ni e fedeli Sudditi nostri, e dalla punizione dei colpevoli.” E’ questa la sintesi dei principi fondamentali che hanno guidato, nel corso dei suoi primi due secoli di vita, l’attivi-

tà insostituibile dei Carabinieri che oggi operano a tutto campo nei più svariati ambiti sociali. Oltre alla sicurezza pubbli-ca ed all’antiterrorismo, infatti, si occupa

di sicurezza in materia di sanità, igiene, alimenti, ambiente, patrimonio culturale e tutela del lavoro.

sorta; non sappiamo se fosse presente in questo gior-no di festa della città, ma sappiamo che la sua madri-na di battesimo era moglie di Curio Rosini, che abbia-mo visto impegnarsi in prima persona per portare i Cappuccini ad Offida. Solo nel 1650 il Beato Bernardo tornerà ad Offida dove visse fino al 22 Agosto 1694.Il luogo divenne un sacrario della vita del santo e un luogo molto caro e sentito da tutti gli Offidani e da fedeli di tutta la provincia che ancora oggi ne richie-dono le grazie. La chiesa e il convento del 1614 in cui visse il Beato Bernardo furono distrutti nel 1893 per essere sostitui-ti dal convento e dalla chiesa attuale. Il nuovo proget-to venne disegnato da Angelo da Cassano d’Adda in vista della beatificazione del nostro concittadino.

di Padre Mario

I FRATI OGGI Son passati 400 anni ed i frati sono ancora, come ieri, presenti in Offida, in un modo molto significativo. La loro presenza li caratterizza per due missioni molto importan-

ti: vita di preghiera e di apostolato. La giornata del frate è scandita dalla preghiera: la fraternità, composta da cinque frati, ogni giorno, si riunisce più volte in coro per lodare il Signore e implorare pace e bene per tutti.La vita di apostolato li impegna in modo particolare nei due santuari del B.Bernardo e di S.Bernardino (Castignano) con celebrazioni, accoglienza dei pellegrini, confessioni… Ai frati poi, il Vescovo ha, da circa 45 anni, affidato loro, la Parrocchia di S. Lazzaro e la custodia spirituale del Super-Carcere di Marino del Tronto. Un frate ha avuto l’incarico di Esorcista della Diocesi di Ascoli Piceno e svolge il suo mini-stero ogni qualvolta ne viene richiesto e…non sono pochi gli incontri giornalieri!! Un altro frate, per circa dieci mesi all’anno, svolge invece il suo ministero, nella missione del Benin come maestro di teologia per i seminaristi del luogo.Come vedete, un’attività spirituale-pastorale molto inten-sa anche oggi senza contare le varie richieste dei parroci vicini e l’assistenza spirituale alle Monache Benedettine…all’O.F.S….Ma fino a quando!?Il B.Bernardo, in questo tempo in cui la Provincia Picena dei Frati Cappuccini delle Marche, sta tirando a riva le reti per mancanza di vocazioni, protegga il convento e la presenza dei frati.

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“il dottor talamonti,

l’angelo dei bambini”Non crede di essere un luminare della medicina come molti lo definiscono, ma nella sua umiltà e calcolata modestia si considera “solo un grande lavoratore che si impegna al massimo senza mai guardare l’o-rario”. E’ il dottor Giuseppe Talamonti, responsabile della neurochirurgia pediatrica e della neuroendosco-pia presso la Struttura complessa di neurochirurgia, ospedale Niguarda di Milano. Conosciutissimo in Ita-lia e, soprattutto, all’estero dove si reca spesso per ricerche e convegni. Autore e/o coautore di numerose pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste inter-nazionali (Neurosurgery, JNS). Coautore di capitoli di libri di argomento neuro-chirurgico. Da pochi giorni è stato eletto coordinato-re del “Gruppo di Neuro-chirurgia pediatrica della società italiana di neuro-chirurgia”. Vive a Milano, ma “quando vado in giro per lavoro – ci dice, dopo averlo raggiunto telefoni-camente – cerco sempre di dare risalto alle mie origini. non solo ad Offida, ma a tutto il Piceno”. Si, perché il dott. Talamonti è un offi-dano. E’ cresciuto in Offi-da, dove ha frequentato le scuole elementari e medie e conseguito la maturità classica a San Benedetto del Tronto nell’anno scola-stico 1978/79. Laureato in medicina e chirurgia all’u-niversità cattolica di Roma nel 1985, si specializza in neurochirurgia nel 1990 e poi European Board neurosurgery-Eans- Bruxelles.

Dottore, la sua infanzia, i suoi anni giovanili in Offida sono ancora nei suoi ricordi?“Offida è nel mio cuore. Ci torno sempre volentieri. Lì c’è mia madre, cui sono tanto affezionato, e ancora tanti parenti e amici. Sopra la mia scrivania, in ospe-dale, ci sono le foto di Santa Maria della Rocca e del Comune e lo screensaver del mio computer è una vi-sione della Piazza del Popolo. Ricordo con affetto e

nostalgia le scuole elementari e medie ( dice con un po’ di emozione il nostro dottore). In particolare tre persone che per me hanno significato e significano tanto: il primo è il maestro Libero De Santis che una volta ci chiese a noi scolari “Chissà se un giorno vi ri-corderete di me che vi ho per primo spezzato il pane della scienza. Il secondo è il Prof. Casarotti, con la sua fama di burbero: all’inizio un vero terrore per me, ma un giorno in cui avevo preso un brutto voto, invece di rimproverarmi, mi prese da parte e con dolcezza inso-spettata seppe incoraggiarmi e stimolarmi. Il terzo è ovviamente mio padre, Fides Talamonti. Per uno stra-

no scherzo del destino, in 2° e 3° media me lo trovai come insegnante. Non lo avrebbe voluto lui e non lo volevo io. Il nostro imba-razzo era palese, però riu-scimmo ad andare avanti. Lui è stato veramente il mio maestro di vita. Non posso dire che mi manca perché è sempre qui con me, ogni volta che ho un dubbio su cosa fare mi basta chiedermi “lui che farebbe?” ed ho immedia-tamente la soluzione”.

E dopo lo studio, natural-mente, il giusto diverti-mento. Come trascorreva il suo tempo? “Altri ricordi sono legati al campo sportivo e all’ora-torio dei frati cappuccini,

il mitico salone. C’erano due giovani frati, che signi-ficavano molto per noi ragazzi, Padre Ilarino e padre Renato. Giocavano persino a bigliardino e a calcio con noi. Posso dirlo con l’affetto che meritano: erano due ratchì! Volevano vincere sempre loro. Passavo tutti i pomeriggi a giocare a pallone, ma in realtà ero piut-tosto scarso, però ci mettevo tanto impegno e grinta. Ricordo le partite dell’Offida calcio, sempre insieme a mio padre, fondatore, cassiere e dirigente della Po-lisportiva: la storica prima promozione in prima ca-tegoria (il maestro Libero e mio zio Ugo allenatori),

di Nicola Savini

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le sfide con la Cherubini per andare in Promozione, i derby col Castignano, le trasferte in tutta la provincia, soprattutto nel fermano. Infine, da offidano, come pos-so dimenticare il carnevale. Finché sono stato lì, non perdevo né un Bove Finto né i Velurd. Mia madre mi rinfaccia ancora oggi (sorride) di quando col guazzarò, finii in prima pagina su una rivista (Venerdì di Repubbli-ca?) con sotto la scritta toro scatenato”.

Insomma, Offida le sta continuamente nel cuore. “Si. Quando vado in giro per lavoro, cerco sempre di dar risalto alle mie origini. In verità, non solo ad Offida ma a tutto il Piceno. Di recente ho pubblicato su una rivista americana la storia del dr Marchi, conosciutissi-mo all’estero, quasi ignoto in patria. Questo collega, nell’800, fece la storia della medicina, eseguendo a San Benedetto uno dei primi interventi al mondo al cervel-letto. Attualmente sto raccogliendo materiale per un articolo su un serpente d’oro (Aureo), che veniva usa-to per cauterizzare dagli antichi chirurghi longobardi i quali, chissà, forse l’avevano ereditato dai Piceni quan-do si stabilirono nelle nostre terre”.

Passiamo al lavoro.“Gli aspetti piacevoli del mio lavoro credo che si possa-no riassumere nella gioia di ridare il sorriso ad una mam-

ma preoccupata per la vita del figlio. più spiacevole è il non riuscirci. Quando accade ci vogliono nervi saldi e molta fede. Ciò che detesto di più nel mio lavoro però è l’eccessiva burocratizzazione. Metà del tempo i me-dici la passano, oggi, a riempire scartoffie ed a lottare contro amministratori che vorrebbero solo tagliare le spese e aumentare il fatturato. Ecco, io non credo che in medicina si debba pensare solo al fatturato. Sicura-mente si debbono evitare gli sprechi, ma detesto che un economista bocconiano debba venire ad insegnarmi come fare ad essere più produttivo e più economizza-tore. Per quanto riguarda l’incarico a Responsabile del Gruppo di Neurochirurgia Pediatrica della Società Ita-liana di Neurochirurgia mi riempie sicuramente di orgo-glio in quanto sono stato eletto da colleghi italiani che fanno il mio stesso lavoro. Quindi è un riconoscimento che proviene dai colleghi e non una scelta imposta dai politici o gruppi di potere. La mia prima reazione, quan-do mi proposero di candidarmi, fu “No, non ho tempo, non sono in grado”, poi ci ho ripensato ed ora mi chiedo se sarò all’altezza. Non è un incarico amministrativo ma solo scientifico, di coordinamento e di indirizzo. Ci sa-rebbe tanto da fare in Italia per uniformare e migliorare gli standard di cura in Neurochirurgia Pediatrica, ma so già che sarà difficilissimo e troverò molte resistenze. Comunque ci proverò!”.

crisi non solo economica; ma anche spirituale, sociale e morale

Ogni giorno assistiamo allo spet-tacolo di un enorme “casinò” dei Mercati finanziari in mano a specu-latori in grado di decidere il destino di interi popolo. E’ in atto, ormai, da 7 anni, da quando nel 2007 ini-ziò negli Stati Uniti d’America lo scoppio speculativo dei “derivati”, ossia titoli senza controlli, senza garanzie, senza tasse, basati solo su “promesse di promesse” e non su beni reali, causando nel mondo occidentale, dopo la grande depres-sione del 1929, un devastante pro-cesso occupazionale con la chiusura di numerose aziende e la perdita di reddito di molti strati della popola-zione. Negli ultimi decenni, il lavoro umano è stato emarginato da un modello economico centrato sulla finanza speculativa che prometteva

ricchezza senza lavoro e lavoratori. Non si uscirà mai da questa crisi sen-za una resurrezione del mondo del lavoro. L’economia la muove, ben prima dei governi o degli organismi monetari, le passioni idealistiche dei cittadini. La crisi ha anche una radice più profonda. E’ di natura “spiritua-le, sociale e morale” di cui si parla poco, “troppo poco” dai palazzi della politica, tranne le esternazio-ni “evangeliche luminose” di Papa Francesco. Nella società odierna si è creato uno scollamento di rapporti tra istituzioni e popolazione, dovu-to al fatto che una larga parte della politica è degenerata sul lato corret-to dell’etica assegnatole. Bisogna recuperare subito questo divario, perché mette a rischio la nostra con-vivenza civile. Occorre, perciò, un

grosso sforzo spirituale, un grande ripensamento morale, un grande ri-sveglio. E’ una costante della storia umana voler sapere cosa ci stiamo a fare nel mondo. Oggi, la voce del-la “speranza” si è molto affievoli-ta. Bisogna ridare energia a questa parola per sostenere le aspettative immediate e future delle nuove ge-nerazioni.

di Lorenzo Tozzi

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CIU’ CIU’ OFFIDA VOLLEY, UN INIZIO DA LECCARSI I BAFFI

un inizio di stagione decisamente importante per tutte le formazio-ni della ciu ciu offida volley, che si sono contraddistinte nel panorama regionale e nazionale grazie a degli ottimi risultati conseguiti, ed anche fuori dal campo di gioco, grazie ad un aumento esponenziale del numero di iscritti, che ha portato i tesserati a quota 110, con ben tre formazioni under 13, di cui due fem-minili ed una maschile, ed un setto-re di minivolley con oltre trenta ra-gazzi che sono sicuramente la base piu importante per il prosieguo del-la ciu ciu offidaAndando a vedere i campionati, sicuramente uno dei risultati piu importanti viene dalla formazione della serie B maschile, inserita in un girone con 13 sqaudre, di cui 6 lazia-li, 3 umbre, 1 abruzzese e tre mar-chigiane, si sta disimpegnando age-volmente, con già ben undici punti all’ attivo in classifica, tutto cio in un campionato di grande difficiotà, dove la ciu ciu offida non è sicura-mente stata aiutata dalla fortuna dato che ha dovuto rinunciare nelle

prime sette gare a tre giocatori im-portanti come Cacchiarelli. Feriozzi e Salvucci, oltre a dover rinunciare all’ apporto di Caciorgna per proble-mi fisici prontamente rimpiazzato dal campione cubano Alexis batte, un giocatore con diverse esperien-ze con la nazionale cubana, e oltre dieci anni di campionati di serie A alle spaqlle, come dicevamo l’ ini-zio è stato positivo, sia in campo che sugli spalti dove ad ogni gara della formazione rossoazzurra si registrano ben piu di trecento spet-tatori, segno dell’ attaccamento e della passione della città di offida verso la sqaudra di volley, l’ obietti-vo rimane quello della salvezza, ed essendo alla portata dei ragazzi di mister petrelli,non escludiamo che nel corso della stagione si possa dicedere di puntare su qualcosa di piu ambizioso.

Un ottimo inizio anche per la serie c femminile, il coach Ciabattoni ha potuto contare sull importante ap-porto di Maria Romanò, giocatrice argentina con oltre 15 anni di serie

a alle spallew, arrivata alla corte del presidente Stracci per dare una mano alle rossoazzurre, ed i risulta-ti si sono visti con ben sei vittorie nelle prime sei gare della stagione, segno che sicuramente la serie c femminile puo gia puntare di diritto ai play off e sperare di disputare un campionato di sicuro spessore, ot-timi risultati anche nel settore gio-vanile dove l under 16 femminile è al primo posto della classifica senza nesusna sconfitta, le varie forma-zioni under 13 ed under 14 si stanno ben disimpegnando, oltre alla gio-vanissima formazione di atlete clas-se 97,98 e 99 che si trova al quarto posto in classifica nel campionato di prima divisione femminile

Una stagione che nel mese di di-cembre vivrà il suo classico clou con l’ ottava edizione del MARCHE INTERNATIONAL VOLLEY CUP, che vedrà coinvolte oltre 70 formazioni giovanili provenienti da tutta ita-lia, e vivrà il suo atto conclusivo al Pala Savelli di Porto San giorgio, un manifestaizone ormai diventata un fiore all’ occhiello della comunità offidana che si appresta a crescere di anno in anno e diventare uno de-gli eventi di volley giovanili italiani di maggior prestigio

Un inizio importante, con l’ obiet-tivo di raggiungere tutti i risultati prefissati ad inizio stagione, e con la certezza che ad offida il volley si sta sempre piu radicando e gli offi-dani iniziano finalmente ad appas-sionarsi, tutto cià grazie in primis agli sponsor ed all’ azienda agricola CIU CIU, al presidente stracci ed ai suoi oltre venticinque dirigenti che seguono la causa giorno e notte per far si che la macchina Ciu ciu offida volley vada avanti senza intoppi.

del Consorzio Sportivo Offida

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off ida atletica nuova dirigenza e nuovi corsi per bambini e adulti

La città di Offida ha un nuovo sport: L’Atletica. In un anno di attività la giovane società raddoppia gli iscrit-ti arrivando a 50 tesserati. Questo è il frutto della nuova dirigenza, dell’appoggio del C.S.O. e del Pre-sidente Giovanni Stracci della S.P. Offida. Il nuovo organico è costi-tuito dal Direttore Generale Sergio Sergiacomi, dal segretario Massi-mo Traini, dal tecnico Mauro Mar-selletti e dai dirigenti Piter Plebani, Marcello Cocci, Tonino Grilli, Tiziano Stracci e Stefano Costantini; Quest’anno la società si è partico-larmente distinta per la capacità organizzativa grazie a due mani-festazioni che ha saputo reinven-tare. Il primo evento, organizzato lo scorso 1 Maggio, è stato il Tro-feo della Croce Santa, dove hanno partecipato i migliori giovani delle categorie Under 12 e Under 14 di Marche, Abruzzo e Lazio, portando ad Offida più di 150 partecipanti. La seconda manifestazione è stata la Martonina del 12 Luglio denomina-ta “Corsa del Serpente Aureo”, suc-cesso assoluto con oltre 600 par-tecipanti. Record assoluti per una società agli esordi. Durante l’estate la società ha orga-nizzato i Centri Estivi negli Impianti sportivi insieme all’Offida Volley e all’Offida Calcio, raggiungendo una collaborazione unica nel territorio tra sport diversi e realtà disomoge-nee legate solo dai colori della ma-glia e da una voglia di associazioni-smo gratuito e spontaneo che fa di Offida una perla nel territorio.A Settembre sono partiti i primi corsi di atletica per ragazzi/e che si stanno svolgendo tutte le settima-ne nei giorni di lunedì e giovedì nel-la palestra della Scuola Primaria di Via Repubblica dalle 16:30 fino alle 19:15. Da Ottobre, la società ha dato il via

ad un corso di podismo per adulti, che si tiene ogni mercoledì alle ore 18 presso il campo “A. Piccioni” di Offida. Entrambi i corsi sono stati organizzati dal Prof. Mauro Marsel-letti. Per informazioni contattare il numero 3285718675.

Dal punto di vista agonistico la so-cietà presenta una squadra ama-toriale che si è distinta per i buoni risultati e per i piazzamenti nei due circuiti in cui si è iscritta. In occasio-ne del “Criterium Piceni e Pretuzi”, un circuito di gare podistiche che prevede la partecipazione delle provincie di Teramo e Ascoli P., la squadra si è piazzata 17esima tra le società in gara e a livello individuale si è distinta con il 5° posto assoluto di Marcello Cocci . Lo stesso atleta si è piazzato al primo posto negli M40; nono posto per Fortunato Vallorani nella categoria M60 e 4° posto di Rosita Coccia nella catego-ria F18-34. Sono da segnalare anche i podi as-soluti di Daniele D’Angelo, Stefano Costantini e Sergio Mozzoni in diver-se manifestazioni della provincia.Inoltre, la dirigenza sta organizzan-

dosi per predisporre una corsia di pista per 300 metri in erba e 100 metri su tartan intorno al campo di calcio comunale su cui correre e avere la possibilità di allenarsi sen-za pensare al traffico, su un terreno morbido e soffice. Per tutti gli inte-ressati, ogni domenica sarà possibi-le partecipare alle gare podistiche e alle camminate usufruendo dei pulmini della società. Nulla sarà la-sciato al caso. La dirigenza sta cer-cando di migliorare la sua visibilità su internet attraverso l’utilizzo del sito www.offidatletica.it e della pa-gina Facebook dell’Offida Atletica a cui tutti sono invitati a registrarsi per ricevere le newsletters.

La squadra è pronta per nuove sfide a partire da dicembre, mese in cui la dirigenza sta già organizzando una Passeggiata Natalizia per promuo-vere l’attività. Dal prossimo anno si attiverà il corso di “Camminata”.L’obiettivo della società non è solo vincere, ma partecipare per far vin-cere l’attività fisica e l’amicizia: Offi-da Atletica è soprattutto amicizia, lealtà e gioco di squadra.

di Mauro Marselletti

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IngredientiPancarrè 10 fetteAsparagi 6 Mazzancolle o gamberi (code) 150 g Per la crema Salmone affumicato 200 g Robiola 300 g Panna fresca liquida 250 g Erba cipollina 10 g Sale 4 g Pepe 3 g Per decorare Mazzancolle 4 Asparagi le punte 4 Erba cipollina q.b

Per preparare il tronchetto salato con mous-se di salmone, asparagi e mazzancolle iniziate dalla pulizia degli asparagi: pareggiate il gam-bo e pelateli con un pelaverdure per eliminare la parte più esterna e filamentosa; quindi lega-teli con spago da cucina e fateli bollire qualche minuti in un’asparagera (potete anche lessarli in un tegame capiente senza legarli). Una vol-ta sbollentati, scolateli e fateli raffreddare su un tagliere oppure immergeteli in una ciotola con ghiaccio: questo farà in modo che man-tengano tutta la brillantezza . Tagliateli a metà per il senso della lunghezza , lasciando 4 pun-te intere per la decorazione; quindi tenete da parte. Passate a pulire le mazzancolle toglien-do il carapace ed eliminando delicatamente

l’intestino. Fate bollire le code di mazzancolle e poi scolatele dopo 3-4 minuti; tenete da par-te. Intanto preparate la mousse al salmone: tritate grossolanamente le fette di salmone affumicato tritate anche l’erba cipollina, poi nella tazza di un frullatore versate il salmone e la robiola, quindi tritate il tutto e unite l’erba cipollina: dovrete ottenere un composto cre-moso e omogeneo. trasferitelo in una ciotola capiente ; nella tazza di una planetaria versa-te la panna fresca liquida e montatela, quindi unitela alla crema di salmone mescolando con una spatola dall’alto verso il basso per non smontarla. Con un mattarello, appiattite e al-lungate leggermente 10 fette di cuore di pane ; poi foderate uno stampo da tronchetto so-vrapponendo leggermente le fette all’interno. Rifilate quindi l’eccesso con un coltello; tene-te da parte l’eccesso che vi servirà come strati alternati al resto del ripieno. Con l’aiuto di un sac-à-poche, versate 1/4 di mousse di salmone nello stampo. Disponete gli asparagi lungo il perimetro interno, cercando di sovrapporli il meno possibile e le mazzancolle, tagliate a metà per il senso della lunghezza, in fila al cen-tro (lasciatene 4 intere per la decorazione). Ponete i ritagli di pane per creare uno strato di mezzo e poi ripetete nuovamente lo strato di mousse, asparagi e mazzancolle. Quindi copri-te con altra mousse, distribuita uniformemen-

te con il dorso di un cucchiaino, lasciando non più di 5 mm dal bordo dello stampo. Mette in frigorifero a solidificare per almeno 30 minuti. Passato il tempo necessario, con la lama di un coltellino staccate il tronchetto dalle pareti e capovolgetelo su un piatto da portata; quindi spalmate la superficie con parte della mousse al salmone rimasta, mentre l’altra potete ver-sarla in una sac-à-poche con bocchetta a stella e decorare tutto intorno con piccoli ciuffetti createne altri 4 più grandi in superficie e de-corate con punte 4 punte di asparagi intere e 4 mazzancolle. Il vostro troncehtto salato con mousse di salmone, asparagi e mazzancolle è pronto per essere servito!

Tronchetto salato con mousse di salmone, asparagi e mazzancolle