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Per nastro autoadesivo si intende una striscia di materialeche può aderire con la semplice pressione su varie superficisenza la necessità di calore, umettatura od altro.

Due tipologieNastri monoadesivi e nastri biadesivi

Nastri monoadesivi: prodotti con adesivo applicato solosu un lato.Nastri biadesivi: prodotti con adesivo applicato su entram-bi i lati.

Nella figura esemplificativa sono riportate le strutture deidue tipi di prodotto:

I nastri monoadesivi necessitano di componenti per larealizzazione e l’utilizzo del nastro stesso.Il release (antiadesivo) è un prodotto che facilita losrotolamento del nastro prevenendo rotture del supportoe trasferimento di adesivo sul dorso.Il primer (ancorante) è un pre-trattamento che consenteun bloccaggio sicuro dell’adesivo al supporto. Non sempreprimer e release si trovano però contemporaneamentenel nastro. Infatti abbiamo nastri con solo primer (peresempio PVC a solvente), nastri con solo release(ad esempio polipropilene hot-melt), nastri dove non c’èné release e nè primer (ad esempio polipropilene acrilico)e nastri nei quali sono presenti entrambi (ad esempiopolipropilene a solvente).La necessità di utilizzare primer e release dipende daltipo di adesivo spalmato e naturalmente dal supportoutilizzato.

Materiali di supportoI materiali utilizzati come supporto sono relativamente sottilie flessibili, idonei quindi per essere spalmati con adesivo.

CartaCon superficie liscia o crespata e con diverso grado diallungamento.

FilmPolivinilcloruro (comunemente abbreviato in PVC) stabiledimensionalmente, resistente all’umidità e agli U.V.,stampabile.PVC plastificato flessibile, duttile e con buone proprietàisolanti.Poliestere resistente allo strappo, all’abrasione, all’invec-chiamento e all’usura.Polipropilene (nei tre tipi cast, mono-orientato e biorientato)elastico, resistente allo strappo e all’umidità.Polietilene idoneo per le basse temperature.

TessutoIn fibra di cotone o fibra di vetro.

SchiumaSi tratta di una struttura cellulare con basso peso specifico.Le celle possono essere di diversa misura, aperte o chiuse.In poliuretano morbido ed elastico o in polietilene resistenteai solventi.

Tessuto non tessutoResistente alla temperatura, molto sottile, adatto a superficiirregolari.

LaminatoCombinazione di due o più materiali, es. schiuma + filmdi PE; serve per migliorare le caratteristiche del prodotto.

Tipologie di adesivo

Adesivo hot-meltSi tratta di adesivo ottenuto dalla fusione di resinesintetiche e gomme termoplastiche, possiede buoneproprietà adesive fino a 50-60°C. é esente da solventiquindi compatibile con l’ambiente. Ha elevataadesività, non risente dell’umidità ma ha limitata resistenzaalla temperatura, all’invecchiamento e scarsa resistenzaai solventi.

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Adesivo solvente base gomma naturaleAdesivo composto da gomma naturale e resine discioltein solvente (esano). In fase di spalmatura il solvente vienefatto evaporare per ottenere l’adesivo “consistente”. Buontack, adesività media, non risente del calore. Resistenzamoderata ai solventi. Facilità di rimozione e discretaadesività anche su superfici difficili.

Adesivo acrilico base acquaAdesivo composto da resine acriliche in dispersioneacquosa. In fase di spalmatura l’acqua viene fatta evaporare.Buona resistenza al calore, adesività media, buonaresistenza ai solventi e all’invecchiamento. Scarsa resistenzaall’umidità.

Adesivo acrilico base solventeAdesivo composto da resine acriliche in soluzione solvente.In fase di spalmatura il solvente viene fatto evaporare.Ottima resistenza al calore, adesività buona, ottimaresistenza all’invecchiamento e all’umidità. Indicato perapplicazioni esterne.

Adesivo siliconicoEstremamente resistente alle alte temperature e all’invec-chiamento. Consigliato per applicazioni su superfici anti-adesive come ad esempio le carte siliconate e perapplicazioni dove è importante la rimozione pulita e unaadesività costante nel tempo.

Criteri di sceltadi un nastro adesivoSebbene un nastro autoadesivo possa essere applicato suquasi tutti i materiali è bene, prima della scelta del nastro,valutare parametri e condizioni di applicazione.

Superficie di applicazioneE’ importante ricordare che alcuni materiali hannoproprietà antiadesive (es. teflon, materiali contenentisilicone, polietilene ecc.) ed in questi casi l’adesione risultacritica. Per ovviare a questo inconveniente ed aumentarela forza di adesione si utilizza un pre-trattamento dellasuperficie che può essere meccanico, fisico o chimico.Esistono materiali che normalmente creano problemi diadesione, come ad esempio le materie plastiche o lesuperfici verniciate; in alcuni casi il legame adesivopuò essere compromesso dall’interazione tra adesivo esuperficie (ad esempio attraverso la migrazione diplastificanti o lo scolorimento delle superfici) ed èperciò sempre raccomandabile eseguire un test dicompatibilità.

Condizioni di utilizzoLa temperatura ottimale per l’applicazione si aggira tra i15 e i 25°C in ambiente asciutto, è comunque sconsigliatoapplicare il nastro a temperature inferiori ai 15°C.

Nel caso le temperature di applicazione fossero sostan-zialmente diverse da quelle indicate, è bene ricordare chele tipologie di adesivo si comportano in modo differentetra loro.• Per le basse temperature la scala è la seguente:adesivo hot-melt (negativo sconsigliabile) - acrilico -solvente base gomma.• Per le alte temperature la scala è la seguente:adesivo hot-melt (negativo sconsigliabile) - solvente basegomma - acrilico.• Per l’esposizione alla luce la scala è la seguente:adesivo hot-melt (negativo sconsigliabile) - solvente basegomma - acrilico.• Per la presenza di umidità la scala è la seguente:adesivo acrilico (sconsigliabile) - solvente base gomma ehot-melt.

Nonostante la conoscenza delle condizioni ambientali anchel’utilizzo del nastro migliore può essere messo in discussionese non vengono osservati piccoli accorgimenti pratici.Ad esempio:• Non applicare su superfici contaminate da silicone,paraffina o cera.• Non usare vernici contenenti additivi come paraffina oaltri componenti che riducono le proprietà adesive.• La superficie di applicazione deve essere asciutta e nonpolverosa.• La superficie di contatto non deve contenere plastificanti• La superficie liscia favorisce l’adesione.• Nel caso di superficie ruvida o irregolare è preferibilel’utilizzo di nastri a maggiore spessore di adesivo.• La temperatura di stoccaggio consigliata è tra i 15°Ce i 25 °C con umidità relativa non superiore al 65%.La funzionalità di un nastro adesivo non è eterna. Laresistenza all’invecchiamento (ovvero il periodo per il qualeun nastro conserva un livello di adesività funzionale) èstimato in un anno se vengano rispettate le condizioni distoccaggio indicate. Luce, temperatura e umidità sonoagenti che favoriscono l’invecchiamento precoce del nastro.

Flusso di produzionedel nastro adesivo SICADLa produzione di nastro adesivo si compone sostanzialmentedi due parti:• Spalmatura• Taglio e confezionamento

SpalmaturaE’ propriamente la fase nella quale l’adesivo viene applicatosul supporto.Sicad dispone delle seguenti linee di spalmatura:• Spalmatura hot-melt• Spalmatura solvente base gomma• Spalmatura acrilica• Spalmatura nastri speciali• Impregnazione

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L’impregnazione è il processo mediante il quale le bobinedi carta vengono “preparate” alla successiva fase dispalmatura per ottenere il nastro per mascheratura(masking tape).

TaglioI procedimenti di taglio normalmente utilizzati sono iseguenti:• a lametta• a pressione• a forbice• al tornio

Taglio a lamettaE’ il sistema di taglio più comune, nel quale la bobina disemilavorato viene svolta e il film adesivizzato passaattraverso la zona taglio dove si trovano le lamette,posizionate su un porta lame e distanziate tra loro conpasso fisso.

Taglio a pressioneIl nastro ottenuto attraverso questo tipo di taglio, conosciutoanche come “crush cut”, ha la caratteristica di esserefacilmente lacerabile manualmente, in quanto il bordo deirotoli dopo il taglio risulta leggermente seghettato.

Taglio a forbiceTipo di taglio utilizzato per lavorazioni di semilavorati digrossa consistenza (per spessore e resistenza) nei qualinon può essere utilizzato il taglio a lametta classico.

Taglio al tornioProcesso a doppia fase di lavorazione. Nella prima fasesi svolge la bobina di semilavorato fino ad ottenere rotolinella lunghezza desiderata (ad es. 50 mt ) e tutta altezza,che vengono chiamate “barre”. Nella seconda fase labarra, mediante una lama rotante, viene tagliata nellalarghezza richiesta.

Nastri stampatie prestampati

Nastri stampatiIl processo produttivo dei nastri stampati si sviluppain 3 fasi:• produzione dello spalmato• taglio del semilavorato in bobine da 150 mm dilarghezza• stampa e taglio delle bobine in rotoli definitiIl procedimento di stampa consiste nello svolgere la bobinae stampare, attraverso la pressione del clichè di stampa,il dorso del nastro (il lato non adesivo).Questa schematizzazione vale per tutti i nastri stampatima a seconda della tipologia del nastro da stampareesistono differenti procedimenti di stampa.

Nastri prestampatiIl concetto utilizzato per la realizzazione di questa tipologiadi nastri è il contrario rispetto ai nastri stampati tradizionali,ovvero prima si stampa il film, poi lo si spalma e lo sitaglia.La realizzazione dei nastri stampati si svolge in tre fasi:• Prestampa del supporto in polipropilene• Spalmatura delle bobine di prestampato• Taglio dello spalmato in rotoli.

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