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+ Organizzazione di Volontariato Culturale - onlus Torre di Porta Villalta - Via Micesio, 2 – 33100 UDINE – Tel/fax 043226560 Segreteria: martedì, giovedì e venerdì h. 17-19 NEWSLETTER n. 432 del 1 giugno 2015 Informativa telematica non periodica della Società Friulana di Archeologia, trasmessa ai Soci, a tutti coloro che ne fanno richiesta, nonché ad enti, scuole ed associazioni interessate. URL: http://www.archeofriuli.it E-MAIL: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected] FACEBOOK: accedi dal sito www.archeofriuli.it Seguendo le tracce degli antichi… special Seguendo le tracce degli antichi… special Incontri dedicati alle testimonianze archeologiche che ci giungono dal passato La Società Friulana di Archeologia, in occasione della Giornata mondiale del gioco , organizza un evento speciale, che si svolgerà in due giornate, dedicato al gioco e ai giocattoli nell’antichità. Sarà questa l’occasione di conoscere i passatempi dei nostri antenati e di provare a giocare come loro, immaginando di tornare indietro nel tempo… I giochi nell’antichità Venerdì 5 giugno 2015 ore 16.30, Torre Porta Villalta -Udine Chiara Zanforlini (Università degli Studi di Torino), Giochi egizi. Come ci si divertiva ai tempi dei faraoni? Benché non esistessero giochi elettronici e computer, anche all’epoca c’erano molti giochi. Gli adulti trascorrevano il loro tempo libero sulla terra (e nell’Oltretomba) con diversi “giochi da tavolo”, come la senet, il gioco del serpente o quello della palma. Purtroppo le regole non ci sono note da fonti scritte ma grazie a studi etnoarcheologici condotti nell’attuale Sudan possiamo provare anche a noi a fare una partita come Nefertari o Tutankhamon! Alessandra Fragale (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), Il gioco nel mondo romano: sulle tracce di dadi, astragali e noci. TELECONFERENZA VIA SKYPE Uno degli aspetti meno conosciuti, ma sicuramente interessante, della vita dei Romani è il loro amore per il gioco; di questa grande passione restano come testimonianza varie evidenze archeologiche, oltre ad innumerevoli fonti storiche. Esistevano molteplici tipologie di giochi diffusi sia fra i piccoli che fra gli adulti. L’unica diversità stava nel fatto che questi ultimi, molto

FACEBOOK: accedi dal sito Seguendo le ...ciesseinforma.csvfvg.it/wp-content/uploads/2015/06/...Cesarin spiegherà come molti dei giochi che hanno allietato la vita di Greci e Romani

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  • + Organizzazione di Volontariato Culturale - onlus

    Torre di Porta Villalta - Via Micesio, 2 – 33100 UDINE – Tel/fax 043226560Segreteria: martedì, giovedì e venerdì h. 17-19

    NEWSLETTER n. 432 del 1 giugno 2015Informativa telematica non periodica della Società Friulana di Archeologia, trasmessa ai Soci, a tutti

    coloro che ne fanno richiesta, nonché ad enti, scuole ed associazioni interessate.

    URL: http://www.archeofriuli.itE-MAIL: [email protected], [email protected], [email protected],

    [email protected] FACEBOOK: accedi dal sito www.archeofriuli.it

    Seguendo le tracce degli antichi… specialSeguendo le tracce degli antichi… specialIncontri dedicati alle testimonianze archeologiche che ci giungono dal passato

    La Società Friulana di Archeologia, in occasione della Giornatamondiale del gioco, organizza un evento speciale, che sisvolgerà in due giornate, dedicato al gioco e ai giocattolinell’antichità. Sarà questa l’occasione di conoscere i passatempidei nostri antenati e di provare a giocare come loro,immaginando di tornare indietro nel tempo…

    I giochi nell’antichitàVenerdì 5 giugno 2015 ore 16.30, Torre Porta Villalta -Udine

    Chiara Zanforlini (Università degli Studi di Torino), Giochi egizi.Come ci si divertiva ai tempi dei faraoni? Benché non esistesserogiochi elettronici e computer, anche all’epoca c’erano molti giochi. Gliadulti trascorrevano il loro tempo libero sulla terra (enell’Oltretomba) con diversi “giochi da tavolo”, come la senet, ilgioco del serpente o quello della palma. Purtroppo le regole non cisono note da fonti scritte ma grazie a studi etnoarcheologici condottinell’attuale Sudan possiamo provare anche a noi a fare una partitacome Nefertari o Tutankhamon!

    Alessandra Fragale (Università degli Studi di NapoliL’Orientale), Il gioco nel mondo romano: sulle tracce didadi, astragali e noci. TELECONFERENZA VIA SKYPEUno degli aspetti meno conosciuti, ma sicuramente interessante,della vita dei Romani è il loro amore per il gioco; di questa grandepassione restano come testimonianza varie evidenzearcheologiche, oltre ad innumerevoli fonti storiche. Esistevanomolteplici tipologie di giochi diffusi sia fra i piccoli che fra gliadulti. L’unica diversità stava nel fatto che questi ultimi, molto

    http://www.archeofriuli.it/mailto:[email protected]:[email protected]:[email protected]:[email protected]://www.archeofriuli.it/

  • spesso, li utilizzavano come giochi d'azzardo, sebbene esistessero delle leggi che scoraggiavano lescommesse di denaro. Notevoli erano il gioco dei dadi e quello degli astragali. Il primo (alea) venivapraticato dall'imperatore, come anche dagli schiavi agli angoli delle strade, durante i banchetti, alleterme, nelle locande e persino nelle camere da letto, poichè era spesso usato come piacevole preludioal rapporto sessuale. Per quanto riguarda gli astragali (ossicini del piede di animali: pecore o capre),venivano usati per i giochi legati alla sorte ed, infatti, i giocatori cercavano di realizzare diverse“figure”, lanciandoli in aria e disponendoli in una determinata sequenza. Oltre a questi ludi,esistevano dei giochi fatti con le noci come il Ludus castellarum (o Nuces castellatae), praticatosolitamente dai bambini.

    Giulia Cesarin (Università degli Studi di Padova), Giochi da tavolo greci e romani.In epoca greca e romana, i giochi rappresentavano una componentefondamentale della vita privata di adulti e bambini appartenenti aiceti più bassi, così come a quelli più alti. Dei giochi atletici, tra cui iceleberrimi giochi olimpici, e dei combattimenti, di cui i ludigladiatori sono solo i più noti, ai quali il popolo partecipava daspettatore, è giunta ricca testimonianza grazie alle fonti scritte edarcheologiche. Esse tuttavia permettono di ricostruire, almeno inparte, anche il mondo meno appariscente, ma altrettantointeressante, rappresentato di giochi giocati dai greci e dai romaninella quotidianità. I termini greci e latini per "gioco" (rispettiv.

    paignion e ludus) includevano sia gli spettacoli, che i giochi da tavolo, i dadi, i giochi dei bambini...I giochi da tavola, dai più complessi di strategia fino ai più semplici, diffusi come giochi d´azzardo, eranogeneralmente appannaggio degli uomini.I giochi greci di cui è giunta notizia fino a noi sono il Pente grammai, la Cubea e la Polis (spessonominata Patteia), dal quale sembra aver tratto origine il celebre "Gioco dei soldati" romano (LudusLatruncolorum). Anche a Roma si giocava una grande varietà di giochi, oltre al già citato LudusLatruncolorum, conosciamo giochi come Duodecim scripta, Alea, "Filetto" e "Fossette".Molti dei giochi che hanno allietato la vita di greci e romani, diffusi in diverse varianti, sono statitramandati per secoli e rappresentano i precursori dei giochi moderni.

    Lorena Cannizzaro (Università degli Studi di Torino), Hnefatafl. Il "tavoliere del re".Per più di un secolo, molti esperti di archeologia scandinavarimasero affascinati da un misterioso gioco da tavolo,chiamato Tafl o Hnefatafl (traducibile come "tavoliere delre"), che di frequente veniva menzionato all'interno dellesaghe norrene. Testimonianze testuali, archeologiche e iconograficheattestano la diffusione di questo gioco non solo inScandinavia, ma anche nelle diverse regioni poste sottol'influenza vichinga: Irlanda, Galles, Inghilterra, Islanda eLapponia. Le fonti scritte in particolar modo ne sottolineanol'antico status di attività intellettuale, rimarcando come i nobili

    vichinghi amasserovantare tra le proprie doti personali quella di saper giocarea Hnefatafl.Durante il Medioevo questo nobile gioco norreno vennegradualmente abbandonato in favore degli scacchi, ciònonostante le sue regole sopravvissero grazie a rare eframmentarie fonti testuali. Tuttavia si dovetteroaspettare gli studi filologici e documentari sviluppatesi nel

    Particolare della pietra runica di Ockelbo,rappresentante uomini intenti giocare a Tafl,

    Ockelbo (GS 19), Gävleborg, Norrland, Svezia.

    Riproduzione di un Hnefatafl© Lorena Cannizzaro

  • corso del XIX secolo per far luce e riscoprire questo antico gioco da tavolo che dal 2008, nell'isola diFetlar nelle Shetland, viene commemorato attraverso dei veri e propri campionati mondiali.

    Gioca con gli antichi

    Sabato 6 giugno 2015

    dalle ore 8 alle ore 10, Scuola Primaria P. Zorutti –Udine - Classi V A – V B

    Alessandra Gargiulo (Società Friulana di Archeologia), Vuoi giocare con me? I giocattolidei bambini greci e romani.

    Attraverso varie immagini di reperti antichi, si potrà fare un’ideale viaggionel tempo per scoprire con cosa giocavano i bambini greci e romani findall’infanzia e come molti nostri giocattoli siano simili a quelli del passato.

    dalle ore 10 alle 11, Scuola Secondaria di Primo Grado P. Valussi – Udine - Classe ID

    Lorena Cannizzaro (Università degli Studi di Torino), Hnefatafl. Il "tavoliere del re".Per più di un secolo, molti esperti di archeologia scandinavarimasero affascinati da un misterioso gioco da tavolo, chiamatoTafl o Hnefatafl (traducibile come "tavoliere del re"), che difrequente veniva menzionato all'interno delle saghe norrene. Testimonianze testuali, archeologiche e iconografiche attestano ladiffusione di questo gioco non solo in Scandinavia, ma anche nellediverse regioni poste sotto l'influenza vichinga: Irlanda, Galles,Inghilterra, Islanda e Lapponia. Le fonti scritte in particolar modone sottolineano l'antico status di attività intellettuale, rimarcando

    come i nobili vichinghi amassero vantare tra le proprie doti personaliquella di saper giocare a Hnefatafl.

    Durante il Medioevo questo nobile gioco norreno venne gradualmente abbandonato in favore degliscacchi, ciò nonostante le sue regole sopravvissero grazie a rare e frammentarie fonti testuali.Tuttavia si dovettero aspettare gli studi filologici e documentari sviluppatesi nel corso del XIXsecolo per far luce e riscoprire questo antico gioco da tavolo che dal 2008, nell'isola di Fetlar nelleShetland, viene commemorato attraverso dei veri e propri campionati mondiali.

    dalle ore 12 alle ore 13, Liceo Scientifico Marinelli –Udine - Classe I M

    Chiara Zanforlini (Università degli Studi di Torino), Giochi egizi.Come ci si divertiva ai tempi dei faraoni? Benché non esistesserogiochi elettronici e computer, anche all’epoca c’erano molti giochi.Gli adulti trascorrevano il loro tempo libero sulla terra (enell’Oltretomba) con diversi “giochi da tavolo”, come la senet, ilgioco del serpente o quello della palma. Purtroppo le regole non cisono note da fonti scritte ma grazie a studi etnoarcheologicicondotti nell’attuale Sudan possiamo provare anche a noi a fareuna partita come Nefertari o Tutankhamon!

    Riproduzione di un Hnefatafl© Lorena Cannizzaro

  • Sabato 6 giugno 2015, dalle ore 16 alle 19, Terrapieno di Piazza Libertà –Udine

    (in caso di pioggia sulla salita del Lippomano)

    Vuoi giocare come gli antichi?

    Nel corso del pomeriggio in una delle piazze più belle di Udine si potràtornare indietro nel tempo e provare a giocare come gli antichi.La dott. Zanforlini illustrerà diversi “giochi da tavolo”egizi (Senet, il gioco della palma o del serpente) e si potràprovare a fare una partita come Nefertari oTutankhamon, la dott. Cesarin spiegherà come molti deigiochi che hanno allietato la vita di Greci e Romani sianostati tramandati per secoli e rappresentino i precursoridei giochi moderni e la dott. Cannizzaro svelerà le regoledi un misterioso gioco da tavolo, chiamato Tafl oHnefatafl, di origine vichinga.

    Inoltre, nel corso del pomeriggio saranno presentidei veri guerrieri longobardi grazie allacollaborazione dell’Associazione La Fara.

    IL 5 PER MILLE A FAVORE DELLA SFANella dichiarazione dei redditi, si può destinare il 5 per mille dell'IRPEF, alla nostraassociazione, SENZA ALCUN COSTO AGGIUNTIVO! Basta indicare il numero di codicefiscale della Società Friulana di Archeologia - onlus - 9 4 0 2 7 5 2 0 3 0 6 - nell'appositospazio del modello 730, del modello CUD e pensioni oppure del modello UNICO.Fate conoscere questa possibilità di sostegno alla Società Friulana di Archeologia – onlusanche a famigliari, ad amici ed a conoscenti. E’ un modo concreto per aiutare l’associazioneche da oltre 25 anni si occupa della salvaguardia, della promozione e della valorizzazione deibeni archeologici della nostra Regione.

    E' UN PICCOLO GESTO CHE PER L'ASSOCIAZIONE E' GRANDE !!!

    SSeguendo le tracce degli antichi……Edizione Primavera 2015

    Incontri dedicati alle testimonianze archeologiche che ci giungono dal passatocon il patrocinio di:

    La Società Friulana di Archeologia, vuole valorizzare glistudi di giovani laureati ed ha organizzato, anchequest’anno, degli incontri legati all’archeologia in tutti i suoiaspetti, per far conoscere al pubblico argomenti poco noti,ma di notevole interesse.

  • -Giovedì 11 giugno 2015, ore 17,00 SPAGNA SCONOSCIUTAJohn Tighe (Trinity College Dublin), L’interrelazione fra i sistemi agricoli e le strutture di poterepresenti nella regione del Al-Andalus (Penisola Iberica) tra il 900 e il 1300 d.C. (in inglese contraduzione).

    Questo contributo mira adindagare la relazione cheintercorre tra il sistema agricolo ele strutture di potere predominantiin al-Andalus, attraverso l´analisidei metodi di sfruttamento dellaterra e di divisione della stessa (inparticolare il modello hisn/quarya)e del ruolo svolto dallo stato nellatassazione dei prodotti agricoli. Lo studio andrà ad esaminare anche il ruolo

    dello stato nello stabilire e nel mantenere l´ambiente agricolo, attraverso sistemi di irrigazione egenerando un´atmosfera intellettuale di sperimentazione. Infine verrà studiata la morfologia dellestrutture difensive, sia locali che centrali, e come il loro ruolo nel paesaggio ha influenzato letradizioni contadine delle comunità circostanti.

    Miguel Busto-Zapico, (Università di Oviedo - Spagna), Commercio in Europa attraverso laceramica. Il caso delle Asturie.

    La presentazione illustra lo studio della ceramicaproveniente da altre regioni della penisola iberica e daaltre parti del mondo, nel Principato delle Asturie tra tardoMedioevo e prima età moderna. A cavallo tra il Medioevoe la modernità, Oviedo nei secoli XIV-XVII fu al centrodell'intera rete urbana della Corona di Castiglia che unival'importante città di Avilés e il porto di Gijon, con la città diLeón e altri centri transpirenaici.

    Queste ceramiche sono una fonte importante per testimoniare un notevole flusso commerciale eriflettono anche l'esistenza di un’aristocrazia con una ricca vita, sensibile ai gusti e alla moda delsuo tempo, con una mentalità europea e risorse sufficienti per chiedere beni di lusso. Insieme adaltri fattori determinanti arriveranno influenze culturali e sociali utili per capire le origini dellamodernità delle Asturie.

    =====

    SAXA LOQUUNTURMONUMENTI ISCRITTI ROMANI DAL FRIULI

    II Corso estivo di epigrafia

    Facendo seguito al primo corso estivo di epigrafia svoltosi nell'agosto del 2014, la Società Friulanadi Archeologia onlus, in accordo non la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli VeneziaGiulia, con il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Udine econ l'Institut für Alte Geschichte und Altertumskunde dell'Università di Graz organizza dal 17 al 22agosto 2015, ad Aquileia, il secondo corso estivo di epigrafia rivolto agli appassionati del mondoantico di ogni età.

    Per presentazione e programma, vai a >>>

    http://www.archeofriuli.it/agenda.asp?id=1254#1254

  • USCITE CULTURALI

    UNA GIORNATA IN VAL CANALEALLA SCOPERDA DEI LONGOBARDI E DI MECLARIA

    Domenica 7 giugno 2015 La giornata è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Landscapes, che opera in ValCanale ed ha sede a Gemona del Friuli e con EMAiA, Early Middle Ages in Action, e con il pa-trocinio di:

    Communità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale

    Il paesaggio della Val Canale ècome un libro che deve esseresfogliato delicatamente. Ognipagina racconta una storia di gentiin movimento che hannoattraversato il “Canale” verso ilSud o verso il Nord. Il movimentoè una forma di conoscenzapercettiva che fa scoprire unpaesaggio attraverso l’uso deisensi. Le montagne i boschi, lestrade che oggi vediamonascondono storie e fannointravedere paesaggi antichi chenoi abbiamo intenzione di farviriscoprire con una passeggiata alla

    scoperta dei Longobardi.Linea del tempo: - IX-I a. C. Presenza insediativa pre-romana a Gurina (valle del Gail) sulsito di Dreulach, Fork, Warmbad a Maglern (Strasfried);- I sec. d. C - Mansio Meclaria, sulla strada verso Virunum;- VI sec. Castra tardo antico sul Hoischhuegel – prima chiesa paleocristiana in Val Canale.- 568 arrivo dei Longobardi in Friuli;- Meclaria – Mediaria - Nome che appare nella “Historia Langobardorum” di Paolo Diaconocome il presidio più settentrionale del ducato longobardo del Friuli! - 580-590 - arrivo di popolazioni slave in Val Canale.Programma: Per arrivare si esce dall’autostrada a Tarvisio, si percorre la Statale 13 per Coccau, siparcheggia nei pressi della chiesetta di San Niccolò e avviarsi a piedi al luogo d’incontro in viaSavorgnana presso la casa n. 17.

    - ore 9,00: VIA SAVORGNANA n. 17 -“La strada romana; il viaggio neltempo verso il Norico e il nord est” -INTRODUZIONE (Anita Pinagli),- “La fine dell’impero romano el’arrivo dei Longobardi” (MirtaFaleschini)....Mortuo, ut diximus, Gisulfo duceForoiulensi, Taso et Cacco, filii eius,

    eundem ducatum regendum susceperunt. Hi suo tempore Sclavorum regionem quae Zellia

  • appellatur usque ad locum qui Medaria dicitur possiderunt...(Historia Langobardorum, LiberIV).- ore 9.30 - L’INCONTRO CON I LONGOBARDI “Gli Slavi in Val canale” presso la Chiesa di

    San Niccolò a COCCAU. Visita alla Chiesa.- ore 10.15 – Trasferimento al parcheggio dove inizia la pista

    ciclabile.- ore 10.40 “I toponimi in VAL CANALE – CANAL EL

    FERRO” (Dott. Tributsch) presso il bar “Ex Posta” e pausa conacqua e sambuco.

    - ore 11.20 - “I CONFINI: dai confini romani (MaurizioBuora) ai confini moderni – Il Vallo Alpino” (Paolo Blasoni– Rudi Lizzi) lungo la pista ciclabile.

    - ore 12.30 - Dall’ex confine si prosegue a piedi verso il ristorante.- ore 13-15 PRANZO LONGOBARDO presso la Trattoria Hallo Bar e

    INTRATTENIMENTO LONGOBARDO acura dell’Associazione “La Fara”;

    - ore 15.15 - Arrivo a St. Andra’ -HOISCHHUGEL – dove si trovavaMeclaria. Gli ultimi scavi a i piedi diStrassfried (Helmo Dolenz)

    - ore 15.45 - I CAVALLI LONGOBARDI(Lorena Cannizzaro)

    - ore 16.30 MAGLERN - ore 16.45 pausa con acqua e sambuco.

    - Ore 17.00 pausa con acqua e sambuco e “Festa con iLongobardi”.

    RITORNO A PIEDI A COCCAU: alle ore 18, arrivo al parcheggio dipartenza per il rientro.Info a prenotazioni: [email protected] o tel. 043226560 [email protected] o tel. 00393315093826, entro il31 maggio 2015.Costo: € 30,00, comprendente pranzo longobardo, bevande lungo il per-corso, documentazione, accompagnamento. Per chi non volesse partecipare al pranzo, si richiedeun contributo di 5 euro e si invita a portare il pranzo al sacco.

    Il ristorante avrà a disposizione un menu alternativo e un chiosco della birra nel giardino !!!Iscriversi presso la Segreteria (max 60 posti)

    Note: Equipaggiarsi di scarpe comode da trekking, ombrello, abbigliamento impermeabile, cremasolare e copricapo. Tracciato pedonale di circa 6,5 km, lungo la pista ciclabile AlpeAdria. Il percorso

    non presenta nessun grado di difficoltà.

    Visita culturale alla città di Idrija (Slo)e all'ospedale partigiano di Bolnica Franja

    Domenica 28 giugno 2015 – II turnoDomenica 21 giugno 2015 (turno completo)

    - Ore 7:00: Partenza dal parcheggio di Via Trieste a San Can-zian d’Isonzo.

    - Ore 08,30-9,00: Arrivo a Idria e visita alla Kamst (ruotaidraulica e annessi), alla Miniera di mercurio “AntonijevRov”, al Gewerkenegg (Castello e Musei di Idria) e alla Chie-setta della SS. Trinità. La risalita dalla miniera prevede unaserie di gradini un po' faticosa.

    - Ore 13:30: pranzo presso una Gostilna del centro per gusta-re i famosi “idrijski žlikrofi”.

    mailto:[email protected]:[email protected]

  • - Ore 15:30: escursione all’Ospedale partigiano di Franja, monumento all’umanità costruito du-rante la II guerra mondiale per accogliere e curare i partigiani feriti. Sarà necessario dotarsi discarpe comode per la breve camminata (circa 30 min).

    - Ore 17:15: partenza per il rientro con arrivo a destinazione alle ore 19:30 circa.Costo: 60,00 € comprensivo di viaggio in pullman, biglietti di entrata ai vari siti.Iscrizioni: il 23 aprile ed il 7 maggio ore 18:15-19:45 // Caparra € 20,00 // Saldo in pullman.PRENOTAZIONI: scrivere una e-mail a [email protected] con cognome e nome e numero dei par-tecipanti. Tutti gli ISCRITTI SFA 2015 potranno partecipare alla visita culturale.

    CAMPI ESTIVIPAESTUM (Sa). CAMPUS ARCHEOLOGICO – Settembre/Ottobre 2015La Società Friulana di Archeologia scenderà di nuovo a lavorare all'interno dell'areaarcheologica di Paestum. Sarà il quattordicesimo anno consecutivo di lavoro ed è riservato aglistudenti degli istituti scolastici superiori che hanno accettato di aderire al "progetto Paestum"(dal 11 al 19 settembre, dal 19 al 26 settembre e dal 26 settembre al 3 ottobre).In accordo, come di consueto, con la locale Soprintendenza e con la direzione del MuseoArcheologico Nazionale di Paestum, i lavori avranno per obiettivo la rimessa in luce delleinsulae circostanti ai famosi templi.Info: [email protected]

    MORUZZO – Villa rustica romana di Muris – dal 29 giugno al 24 luglio 2015,ATTIMIS – Castello Superiore – dal 3 al 13 agosto 2015;VERZEGNIS – Colle Mazéit – seconda metà di agosto.

    QUADERNI FRIULANI DI ARCHEOLOGIA n. XXII – XXIII – Dicembre 2013

    E’ on line sul sito internet http://www.archeofriuli.it alla pagina “Quaderni” con indirizzo suwww.quaderni.archeofriuli.net, oppure direttamente suhttp://www.quaderni.archeofriuli.net/projects/anno-xxiixxiii-dicembre-2013/ I Soci che intendono averne copia cartacea lo richiedano telefonicamente o via mail allaSegreteria, che inoltrerà la richiesta all’Editore, il quale provvederà al recapito a domiciliodietro pagamento di spese di stampa e spedizione.

    ARCHEOCARTAFVGCarta Archeologica del Friuli Venezia Giulia on line

    http://www.archeocartafvg.itItinerari per visitare il Friuli Venezia Giulia e schede di descrizione dei siti, deiritrovamenti archeologici e dei musei archeologici esistenti in Friuli Venezia Giulia.

    Ogni socio SFA può partecipare alla realizzazione del progetto: [email protected]

    I gioielli italianiLa Società Friulana di Archeologia onlus, da sempre sensibile ai temi della valorizzazione dei beniculturali, ha deciso di condividere con gli amanti delle bellezze del nostro paese una sezione sulla propriapagina facebook in cui tutti possono mettere le fotografie delle proprie città o dei siti archeologici italiani.

    Leggi tutto, vai a >>>

    BILANCIO DI MISSIONE SFA 2014Il Bilancio di Missione 2014 della Società Friulana di Archeologia onlus si trova al seguenteindirizzo: http://www.archeofriuli.it/bacheca.asp?id=1229#1229

    ISCRIZIONI 2015Socio ordinario: € 25; - socio famigliare: € 10; - socio studente (fino al compimento del25° anno di età): € 16. Le iscrizioni si possono fare:

    1) in Segreteria ad Udine (martedì, giovedì e venerdì – ore 17-19) oppure presso le

    http://www.archeofriuli.it/bacheca.asp?id=1229#1229http://www.archeofriuli.it/agenda.aspmailto:[email protected]://www.archeocartafvg.it/http://www.quaderni.archeofriuli.net/projects/anno-xxiixxiii-dicembre-2013/http://www.quaderni.archeofriuli.net/http://www.archeofriuli.it/mailto:[email protected]:[email protected]

  • Sezioni Carnica, Friuli Collinare, Destra Tagliamento, Isontina e Medio Friuli;2) mediante versamento su c/c/postale n. 15176332 intestato alla SFA – onlus;3) oppure mediante bonifico bancario su Banca Prossima Cod. IBAN

    IT33J0335901600100000004876 intestato alla SFA – onlus.

    SEGNALAZIONI

    Salviamo PALMIRASave Palmyra&Protect World Sites Heritage at war risk with United Nations

    Military Forces.

    https://www.change.org/p/unesco-united-nations-save-palmyra-protect-world-sites-heritage-at-war-risk-with-united-nations-military-forces?recruiter=298714401&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_facebook_responsive&utm_term=des-lg-new_account-no_msg&fb_ref=Default

    CIVIDALE DEL FRIULI (Ud). Preziosi ritorni - tesori restituiti dai musei e…dalla terraIn relazione alle attività di valorizzazione del Monastero di Santa Maria in Valle derivanti dal suoriconoscimento come patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO, l’Amministrazione Comunaledi Cividale del Friuli ha realizzato una mostra incentrata sul prezioso patrimonio pertinente alMonastero in stretta collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Cividale, laSoprintendenza ai Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia e la Soprintendenza ai Beni storico

    Artistici ed Entroantropologici del Friuli VeneziaGiulia e con un comitato scientifico costituito da:Soprintendente ai Beni Storico Artistici edEtnoantropologici, Soprintendente ai BeniArcheologici del Friuli Venezia Giulia, Direttore delMuseo Archeologico Nazionale di Cividale del Friulisotto la curatela di Luca Villa, direttore delle ricerchearcheologiche nel Monastero stesso. La mostra, oltre a permettere la visione di oggetti di

    particolare valore artistico o storico, presentati per la prima volta o resi fruibili in un’ottica nuova,ha un carattere didattico e divulgativo in quanto è rivolta al grande pubblico, al fine di accrescerel’offerta culturale e turistica collegata alla visita al Monastero e al Tempietto. L’esposizione, infatti,ha un duplice oggetto: proporre al pubblico preziosi manufatti provenienti dal monastero ed oraconservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale, alcuni dei quali non esposti;presentare nuovi reperti restituiti alla nostra conoscenza dal terreno grazie alle ricerche compiutenegli ultimi anni nello stesso monastero. Le opere esposte evidenziano in modo eloquente lagrande importanza che questa istituzione ebbe in passato, in particolar modo in età medievale. Sitratta infatti di manufatti di grande valore storico e artistico che rappresentano in modo unico laqualità della produzione del periodo.Eccezionale è la Croce di Santa Maria in Valle, un manufatto di età altomedievale in laminad’argento, con dorature, sbalzata, su anima di legno: rappresenta il corrispondente cividalese della“Croce di Desiderio” del Monastero di Santa Giulia a Brescia. Di altrettanto pregio sono le statuelignee di dolenti, Santa Maria e San Giovanni, opere dell’inizio del XIII secolo probabilmenteeseguite da un maestro collegato allo scultore del famoso crocefisso ligneo del Duomo di Cividale. La mostra ha sede nella piccola Cappella dell’Eucarestia delle monache, presso la chiesa di SanGiovanni in Valle nel Monastero di Santa Maria in Valle. Si tratta di un ambito che è già statoutilizzato in precedenza per altre occasioni espositive, con opere di importante valore artistico. L’inaugurazione è prevista per lunedì 30 marzo alle ore 11.00; l’esposizione sarà aperta al pubblico

  • per un anno negli orari di accesso al Monastero di Santa Maria in Valle/Tempietto Longobardo, coningresso a pagamento.Per informazioni: biglietteria Monastero tel. 0432/700867, Informacittà tel. 0432/710460,www.tempiettolongobardo.it - [email protected] Info: La visita alla mostra è consentita negli orari di apertura del Monastero di Santa Maria inValle /Tempietto Longobardo e previo l'acquisto del biglietto d'ingresso al Monastero.La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2016.

    NB: La diffusione di questa NewsLetter avviene anche in accordo con i Civici Musei di Udine ,il MAN di Cividale del Friuli, il MAN di Aquileia, l’ AUSERFRIULI – Aquileia,TrostGiocarta - Udine.

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    mailto:[email protected]://www.trostufficio.it/http://www.auserfriuli.it/aquileiahttp://www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/http://www.cividale.com/citta/museo.asphttp://www.archeofriuli.it/agenda.asp?id=1038#1038mailto:[email protected]://www.tempiettolongobardo.it/

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