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Eva che offre il porno al serpente e un caso di fantasia 0 di distrazione 0 di. ..? 6 E LA CREATIVITA? I ) Uno studio sulla fantasia puo sembrare a mold una impresa impossibile. Per certe persone la fantasia e capriccio, bizzarria, stranezza. Per altri e finzione, nel senso di non realta, voglia, estro, ubbla. Per certi contadini e il ballo popolare. Per altri e allucinazione, fisima, ghiribizzo. PUO essere intesa come fantasticheria, come fantasmagoria, come ispirazione, come vena. Per i militari e un esercizio che si fa ogni tanto, diverso dalle Regole Rigorose normali. Fantasia e anche irregolarita, fare a vanvera, a casaccio. E poi, come se non bastasse, l'invenzione non e anche fantasia? E la fantasia non e anche invenzione? E come la mettiamo con l'immaginazione? Una bugia e fantasia, invenzione 0 immaginazione? Ma l'immaginazione non e anche fantasia? E Ie immagini della fantasia possono essere anche sonoreP I musicisti parlano di immagini sonore, di oggetti sonori. Come si invent a una fandonia, un motore ad aria fredda, una nuova materia plastica? In effetti tutte queste facolta umane agiscono simultaneamente ed e difiicile cercare di distinguere Ie varie attivita e Ie relative operazioni. Pero se riusciamo a dare delle definizioni sia pure provvisorie, a scopo di indagine, ad ognuna di queste facolta, e quindi analizzarle cercando se ci sono costanti comprensibili alla Iogica, e comunicabili; avremo fatto un'opera di divulgazione e di aiuto all'uso di queste possibilita umane. Aflrontero questa studio con l'esperienza che mi viene dall'uso continua to di queste Iacolta nel mio lavoro professionale. 7

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Eva che offre il porno al serpente e un casodi fantasia 0 di distrazione 0 di. ..?

6

E LA CREATIVITA?

I

)

Uno studio sulla fantasia puo sembrare a mold una

impresa impossibile.Per certe persone la fantasia e capriccio, bizzarria,

stranezza. Per altri e finzione, nel senso di non realta,

voglia, estro, ubbla.Per certi contadini e il ballo popolare. Per altri eallucinazione, fisima, ghiribizzo. PUO essere intesa come

fantasticheria, come fantasmagoria, come ispirazione,

come vena. Per imilitari e un esercizio che si fa ogni

tanto, diverso dalle Regole Rigorose normali.

Fantasia e anche irregolarita, fare a vanvera, a casaccio.

E poi, come se non bastasse, l'invenzione non e anche

fantasia? E la fantasia non e anche invenzione? E come

la mettiamo con l'immaginazione?

Una bugia e fantasia, invenzione 0 immaginazione?Ma l'immaginazione non e anche fantasia? E Ie immagini

della fantasia possono essere anche sonoreP I musicisti

parlano di immagini sonore, di oggetti sonori. Come

si invent a una fandonia, un motore ad aria fredda, una

nuova materia plastica?

In effetti tutte queste facolta umane agiscono

simultaneamente ed e difiicile cercare di distinguere Ie

varie attivita e Ie relative operazioni. Pero se riusciamo

a dare delle definizioni sia pure provvisorie, a scopo

di indagine, ad ognuna di queste facolta, e quindianalizzarle cercando se ci sono costanti comprensibili

alla Iogica, e comunicabili; avremo fatto un'opera di

divulgazione e di aiuto all'uso di queste possibilita

umane.

Aflrontero questa studio con l'esperienza che mi viene

dall'uso continua to di queste Iacolta nel mio lavoroprofessionale.

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Tutto cia che prima non c'era rnaesclusivamente pratico e senza problemiestetici.

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12

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Tutto cio che prima non c'era rna

realizzabile in modo essenziale e globale.

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Un esempio di fantasia popolare: pesci euccelli si muovono col vento.

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LE COSTANTI

Chi non ha visto un negozio di colori con la sua insegna:

COLORIFICIO scritta a colori diversi? La scritta puo

cssere a colori sfumati come quelli dell'arcobaleno, 0

puo avere le lettere che formano la parola ognuna di un

colore diverse, In realta per un simile negoziobasterebbe una insegna fatta di soli colori, rna tutti i

colori dell'iride, tutti i colori della tavolozza 0 del

cainpionario. In questa modo l'insegna andrebbe bene

per un negozio di colori in Italia,in India, in Cina,

in Messico, in qualunque parte del mondo. Perche equesta l'immagine che ha in mente un individuo quando

cerca un colorificio, non e necessario che ci sia anche

la parola COLORIFICIO.

Ma questo esempio e qui esposto per provocare laseguente domanda: come mai, tanta gente in paesi diversi,

quando deve decidere come fare l'insegna del proprio

negozio di colori, pensa di farla a colori. Uno scrivera

COLORIFICIO a colori, un altro scrivera il suo nome

a colori, un altro fara il fondo a colori e la parola in

bianco 0 in nero. Resta comunque la costante che nasce

di fronte al problema di come fare l'insegna per un

negozio di colori: la maggior parte della gente indotta

a pensare in questo modo.

Puo essere che la gente pensi che questa idea e di

comprensione universale, ed e vero. Puo darsi che pensi

di avere avuto una idea geniale unendo la parola che

determina l'insegna ai colori diversi, ed infatti e una

idea coerente. Sta di fatto che molti proprietari di

negozi di colori si fanno fare insegne di questo tipo.

Perche questa idea nasce da una semplice re1azione

tra il prodotto e il messaggio destinato al pubblico.

E un problema di coerenza; infatti un ciclista espone

come insegna una ruota di bicic1etta, un gommista

espone un pneumatico, un ottico espone un grande paio

di occhiali ecc.

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II rneccanismo che fa decidere la scelta della soluzione

':. del problema dell'insegna, e 1 0 stesso. E una costante.~ IJ E possibile studiare le costanti della fantasia

Jtd~ll'in:,enzione e della creativita? E possibil~ cercarefU;dlcapire c~me « nasce » una idea?

In questo libro ho cercato di elencare e di analizzare

quelle che io credo che siano le costanti elementari

i casi pili semplici, di questo fenomeno. So benissimo

che non esaurisco il problema del conoscere comefunziona la fantasia, l'invenzione e la creativita. Ma mi

r~n?o cO.nto che si possa provare a corninciare un tipo

di I~daglne ch~ poss~ aprire la via ad uno studio piliampio e, vorrei quasi dire completo, per spiegare alla

t > - genre come si fa a essere creativi.

II mondo artistico, il mondo della creativita e della

f~ntasia, e sempre stato tenuto segreto, mai si deve

rivelare (amrnesso che 1 0 si sappia) come nasce un'idea

o come si costruisce un'opera d'arte, Al grande

pubblico sono mostrati solo i prodotti finiti, lasciando

la gente nello stupore. Molti artisti romantici

cont~mporanei che operano nelle avanguardie, dicono

che 11popolo deve restare fuori da questi problemi, che

l'arte e un mistero inspiegabile, che non si deve spiegaremai niente altrimenti I'arte crolla.

10 penso invece che la gente voglia capire e quindi mi

accmgo a cercare di spiegare, sperando che altri pili

competenti di me, continuino questo modesto inizio di

conos.cenza .di fenomeni che interessano a tutti, per unmaggior sviluppo della creativita e quindi della

personali til.Iniziare una esplorazione di questo tipo vuol dire

anche risalire tutto il processo fino a quelle facolta che

permettono la conoscenza e memorizzano i dati. Quindi

va almeno annunciato come opera l'intelligenza rispetto

al mondo esterno (e anche interno) all'individuo, perpoi analizzare tutto il resto. .

18

IL PENSIERO PENSA E L'IMMAGINAZIONE VEDE

II mondo esterno all'individuo viene esplorato

dall'intelligenza mediante manipolazioni e operazioni

logiche, allo scopo di cercare di cap ire le case e i

fenomeni che sono attorno a noi.

La vista, l'udito, il tatto e tutti gli altri recettori

sensoriali si mettono in azione simultaneamente e

l'intelligenza cerca di coordinare ogni tipo di sensazione

per rendersi conto di do che succede. Tutto cio che

viene capito viene poi fissato nella memoria, nei tre

settori principali e doe in quello di breve durata, in

quello di lunga durata 0 in quello con funzioni

genetiche. Nel settore di breve durata noi ricordiamo

tutto cio che ci serve al momenta e che poi non ci

serve pili: domani aIle ore otto devo andare alla

stazione. II pensiero viene ricordato fino al momentodi salire in treno e poi dimenticato. Nel secondo set tore

conserviamo tutte quelle conoscenze che ci servono per

vivere meglio, per fare, per comunicare, per progettare;

tutto cio che ci serve e che ci servira sempre. Nel

settore genetico si trovano tutti quei dati che saranno

trasmessi da individuo a. individuo, da genitori a figli,Supplementi alla memoria sono le enciclopedie, gli

elenchi, gli archivi ecc. Aiuti alla memoria sono i

grafici, i diagrammi, gli schemi, ecc.

La memoria di un bambino ha pochi dati. La memoriaJi un adulto ne ha molti.

INTELLIGENZA

PRODUZIONE

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Operazioni dell'intelligenza

Una spina in natura (osservazione visiva).

La spina· punge, dalla parte della punta (osservazionetattile ).

Tutte Ie cose appuntite pungono (deduzione, verifica).

Le cose appuntrte possono ferire (elaborazione).Un'arma appuntita (invenzione): la punta usata per ferire.

20

FANTASIA

INVENZIONE

CREATIVITA

IMMAGINAZIONE

La fantasia e la facolta pili libera delle altre, essainfatti puo anche non tener conto della realizzabilita

o del funzionamento di cio che ha pensato.E libera

di pens are qualunque cosa, anche la pili assurda,

incredibile.iimpossibile.

l.'invenzione usa la stessa tecnica della fantasia, cioe

la relazione fra cio che si conosce, ma finalizzandolaad

1111 uso pratico. Si inventa un nuovo motore, una formula

«himica, un materiale, uno strumento, ecc. L'inventore

pcro non si preoccupa del lato estetico della sua

invenzione. Cio che import a per lui e che la cos a

inventata funzioni veramente e serva a qualcosa. Qualche

volta I'inventore si preoccupa anche del lato estetico

ilia, come la famosa macchina a vapore in stile

ncoclassico, visibile al Museo della Scienza e della

'I'ccnica di Milano, mostra una preoccupazione inutile

c, oltretutto, mette assieme arte e tecnica in modo che

(lggi si considera sbagliato. In altri casi il prodotto della

iuvenzione viene «decorato» da un artista, come nel

caso delle prime macchine da cucire che avevano applicate

:;llpra delle decorazioni in oro e madreperla, nelpt'!'iodo liberty.

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Qualcosa forse va detto anche a proposito dell'invenzione

e della scoperta. Inventare vuol dire pens are a qualcosa

che prima non e'era. Scoprire vuol dire trovare qualcosa

che prima non si conosceva ma che esisteva. Si puo

dire per esempio che Galileo invento il telescopio col

quale scoprl che Giove ha dei satelliti.

La creativita e , anch'essa, un uso finalizzato della

fantasia, anzi della fantasia e dell'invenzione, in modoglobale. La creativita e usata nel campo del design,

considerando il design come modo di progettare, un

modo che, pur essendo libero come la fantasia e esattoi come l'invenzione, comprende tutti gli aspetti di un

'problema, non solo l'immagine come la fantasia, non solo

ila funzione come l'invenzione, ma anche l'aspetto

i psicologico, quello sociale, economico, umano. Si puo

.J parlare di design come progettazione di un oggetto, di

\ un simbolo, di un ambiente, di una nuova didattica,

',pi un metodo progettuale per cereare di risolverebisogni collettivi, ecc./

L'immaginazione e il mezzo per visualizzare, per rendere

visibile cio che la fantasia, l'invenzione e la creativita,

pensano. L'immaginazione in certi individui e molto

tenue, in altri e fervida, pronta, in altri va oltre il

pensato.

Alcuni individui sono privi di immaginazione, tanto evero che esistono dei professionisti per visualizzare a

queste persone, cio che Ia fantasia 0 la creativita 0

l'invenzione han no pensato. In tutte Ie agenzie di

pubblicita esistono i visualizers, disegnatori che hanno

la funzione di preparare il bozzetto 0 il modello da

mostrare al cliente in modo che anche lui 1 0 veda.

Ci sono poi i modellisti che costruiscono al vero 0 in

scala, dei modelli di oggetti 0 di grandi costruzioni

come un ponte 0 una casa, pensati dal progettista. Anche

queste persone che non hanno immaginazione possono

quindi vedere un pensiero di un progettista, frutto della

fantasia 0 dell'invenzione 0 della creativita, I mezzi

2 2

Visualizzazione di un progetto mediante

modello in scala.Il progetto si riferisce all~ sistemazione ~ella

Piazza Cavour a Como, di Bruno Munari

e Gruppo Progettisti Ass?cia~i, 1975. .11 modello in scala 1:200 e di Mauro Mauri,

realizzato in legno naturale.

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Verisrno, irnpressionisrno, futurisrno,surrealisrno, cubisrno, spiegati con Iei~rnagini. Lo stesso soggetto, un giocattolodi latta rappresentante una autopornpa, efotografato in modi diversi, cOSI da dare

per via vis iva la spiegazione del principioforrnatore dei vari stili di quell'epoca.

24

II verisrno vede l'oggetto cosi come e .L'irnpressionisrno 10 vede incornpleto,lasciando alIo spettatore il cornpito dicornpletarlo. II futurisrno ne vede ilrnovirnento. II surrealisrno 10 vede incornbinazioni strane. II cubisrno 10 sezionae 10 vede da tutte Ie parti rna disposte sudi un unico piano.

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sosti,tutivi della illllllllp,iIlI11,iClII(''jill11 (I'lilldi il disegno,

I~pittura, la St'Ulilll'lI, III 1llIldellislinl, il ci1It'1ll:l, l'artecinetica ccc,

!'Jentre In Llllla~ia, l'illvl'w,iClII<' (' I I I ci'('lllivitl) producooo

9ualco~a chc prunn 111111cru, I'illllllilp,illaziolle puo

Immagmare anche qualmslI dl(' gill l'sisll' ilia che al

momento non e trn lIoi, r,'illllililgillllzioll(' 11011 eneeessariamentc crcut ivn. Ci Wlli addil'illlll':l ccrti

casi in eui l'immagillaziolll' 111111'il'S('( 'a rcndcrc visibileu~ pensiero fantnslic{), FIICci:lIIIO1111cSt'liJpio: proviamo

a Im~agmal': lI~11llIolociclt'111Id i legllu, (:i(" t' possibilepe r 1:mmag~nazl()nl', Unn lIIolonL"icllll .li vct ro si puo

pure Immagll1are: unn IlIolociclclla tut ta rrasparente

(come quei modelli dcl corpo 1II1I1IIIClove si vedono

tutti ~li or!5ani pel' tl':lspal'cl1za). Ma s(' si passa dallamateria solida a quclla liquida (' si PCIIS:Ia una

motoeicletta liquida .. , qucstu 11011appnl'l ' visiliile,

qualunque sforzo faeeia I'illlillnginaziolle per immaginarla.

Pensate quanta genre vcdc una fan·ill nella luna, Perche

solamente una faeda? Pcrchc lion 1111pavone? uncopride > Perche i1 copride non I'hn mai ViSIO,non 10

ha memonzzato e quindi non pUll riconosccrlo. Mentre

la faccia umaria e la prima cosa chc lin esscl'e umano

v~de venend? al mondo. E la prima ill1111agincche

vrene m~morlzzata, che tutti mcmorizzano, C quindi dire

che la . ~1 vede. una faccia, e una relazione tnt lc piu

semplici che Sl possono fare. Che cosa vediamo noi nelle

macchie sui muri, nell'insieme di frammenti d i marrno

che formano eerti pavimenti, in certe rocco, in certe

nuvol~? Spesso una faccia, Qualcuno vede una balenache Sl trasforma in cammello.

RELAZIONI TRA CIO CHE SI CONOSCE

Amleto: vedete voi quell a nuvola che ha quasi laforma di un cammello? .

Polonio: per la messa, assomiglia a un cammellodavvero.

Amleto: mi pare che assornigli a una donnolaPolonio: ha il dorso come una donnola. 'Amleto: 0 come una balena.Polonio: proprio come una balena.

1 1 prodotto della fantasia, come .qlJ(~llod~lIa ct(~ativitae della invenzione, nasce da relazioni che 11pensiero fa

con cio che conosce (che tipo di relazioni 10 vedremo

pili avanti), E evidente che non puo f~~ relazioni trado che non conosce, e nemmeno tra CI0 che conosce

e do che non conosce. Non si possono stabilire relazioni

tra una lastra di vetto e il pfzws. Si puo invece stabilire

relazioni tra una lastra di vetro e un foglio di gomma,

per esempio. Sempre ammesso che l'ind~viduo conosca

sia il vetro che la gemma. Che cosa puo nascere nel

pensiero da una simile relazione? si puo pensare ad, un

vetro elastico 0 a una gomma trasparente. Questo e

un pensiero fantastico, propri? perche non mi pare

che ci sia oggi un vetro elastico come la gomma. .L'immaginazione si mette in mota di conseguenza e rm

pare di vederlo questo vetro elastico ... che cosa succede

se 10 tiro? niente? sara come uno strato d'acqua

limpida? L'lmmaginazione comincia ad immaginarlo,

a vederlo. La \creativita.\ puo pensare, a qualche uso

proprio giusto per lui. L'invenzione \ puo pens are alIa

formula ehimica per produrlo.

La fantasia quindi sara piii 0 meno fervi~a ~e l'individuo

avr~ pili 0 meno possibilita di fare relazioni. Un

individuo di cultura molto limit at a non puo avere una

grande fantasia dovra sempre usare i mezzi che ha,

quello che con~sce, e se conosce poche ~ose t.utt.alpiu

potra immaginare una pecora coperta di foglie mve~e

che di pelo. E gia molto, sotto l'aspetto del.la ~uggest1one.

Ma invece che continuare a fare altre relazioni con altre

cose, si dovra ad un certo punto, fermare.

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Molta gente crede che i bambini abbiano una grande

fantasia perche vede nei Ioro disegni 0 sente nei Ioro

discorsi, delle cose fuori dalla realta, Oppure crede alla

grande fantasia dei bambini perche Ioro, gli adulti,

sono ormai talmente condizionati e bloccati che mai

potrebbero pens are a cose simili. In realta, anche in

questa caso, il bambino fa una operazione molto semplice:

proietta tutto quello che sa su tutto quello che non

conosce a fondo. II bambino mangia, piange, dorme,

parla con la mamma, fa la caeca, cammina, dorme. Per

lui, che non conosce il mondo, qualunque cosa ha le

stesse sue qualita: la palla grande sara la mamma della

palla piccola. Se Ia palla si sporca vuol dire che si efatta Ia caeca addosso. La palla avra freddo 0 caldo come

lui, e via dicendo. Questa non e fantasia, rna proiezione

del proprio mondo -no to su ogni cosa,

A questi bambini dell'eta da cinque a tredici anni, estato chiesto di descrivere l'interno del corpo. uma~o,.

del loro corpo, con un disegno e ~~n delle splegazl?n1.

I principali organi che .appalOn?_PlU.,sovente son~ II

cuore e il cervello, fra 1 ststemi II piu [reqtiente e

quello della circolazione sanguigna, 10 scheletro m,:ece

e meno frequente e pili tardivo come rapp~esentazlO~e.

Il sistema digestivo e rappre.senta.to ?a tubi collegati

con la bocca e le aperture di uscita Il_lbasso: II

bambino sa che mangia qualcosa e poi, ?OP,? un c~r~o

tempo vengono fuori dal suo corpo i rifiuti orgamci.I pol~oni sono situati spesso a caso e le os~a sono

sparse qua e H I per il corpo. Qualche bamb:n.o equalche bambina che frequentano scuole religiose

hanno rappresentato il loro corpo con dentro un

angioletto 0 un diavoletto. .L'esperimento e stato condotto da un. gruppo. di .

psicologi dell'Universita di Ginevra. ass~e~e a. msegnanti

italiani e svizzeri: Alberto Munari, GlUSIFilippini,

Mauro Regazzoni, Anne-Sylvie Yisseur.

(da Archives de Psychologie, Gmevra)

Se vogliamo che il bambino diventi una persona creativa,

dotata di fantasia sviluppata e non soffocata (come inmolti adulti) noi dobbiamo quindi fare in modo che i1bambino memorizzi pili dati possibili, nei limiti delle

sue possibilita, per permettergli di fare pili relazioni

possibili, per permettergli di risolvere i propri problemi

ogni volta che si presentano.

Anche lescimmie fanno operazioni di fantasia. Se una

scimmia deve raggiungere una banana -situata troppo

in aIto nell'ambiente dove si trova, vede una cassa di

legno, colla quale ha giocato altre voIte, stabiliscedelle relazioni di aItezze, somma l'altezza della cassa

con la propria altezza (che ha gia visto che non esufficiente per arrivare a prendere la banana), prova

a salire sulla cassa e prende la banana. Una persona

senza fantasia sarebbe morta di fame.

Un esperimento per rendersi conto della conoscenza

effettiva dei bambini di un certo problema, e stato

fatto con pili di seicento bambini delle scuole primarie

in Italia e nel Ticino.

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La fanJ~siaequella facolta umana che p~rlIl_ette di

pcnsare a. cose nuove non ~~istenJiprima. La fantasia

" Iibera dipensare a cose assolutamente inventate,

1I1Iove,mai esistenti prima, ma non si preoccupa di

controllare se cio che pensa e veramente nuovo. Non

(. suo compito.

Sc si desidera questo controllo allora occorre far

intervenire la ragione e cominciare una raccolta di

dati per verificare se cia che Ia fantasia ha pensatoesiste gia 0 e veramente nuovo, Un individuo dotato

di fantasia puo pensare a qualcosa di nuovo per lui, ma

non nuovo in assoluto, e anche puo darsi che non gli

interessi assolutamente sapere se cia che ha pensato enuovo veramente. E talmente piacevole pensare a cose

nuove che per una persona puo essere sufliciente che

Ia cosa pensata sia nuova per lui.

Ci sono dei pittori che scoprono l'astrattismo nel 1976,

essendo per loro (rimasti immersi da anni nella loro

pittura figurativa) una novita inquietante. Essi possonomettersi a dipingere in questa nuovo modo e trovarsi

senza saperlo, a ripetere le esperienze di altri pittori

precedenti. Al momenta di esporre le loro opere si

sentiranno dire che ormai l'arte astratta non e piu una

novita. Questi artisti (I'esempio vale per molti casi) non

hanno verificato, al momenta di agire, se la novita

intuita era solo una novita per loro oppure una novita

assoluta.

Esistono quindi due tipi di novita: una novita perI'individuo e una novita assoluta. Se l'individuo ignora

tutti i movimenti artistici degli ultimi cinquant'anni,

allora per lui l'astrattismo e una novita. Non 1 0 e piu

invece per un individuo culturalmente aggiornato perche

neconosce la data di nascita e gli sviluppi.

Possiamo dire quindi che la fantasia e Iibera di pensare

a qualunque tipo di novita, solo nel caso che questa

novita venga presentata in pubblico, e necessaria

un'opera di verifies per accertarsi che questa novita 1 0

sia anche per tutti e non sia sola mente una novitapersonale.

I

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Nel caso delle invenzioni, infatti, esistono ibrevetti per

cui prima di concedere un brevetto si compie la ricercadi verifica.

Per cercare di capire come funziona la fantasia, 0 la

~re~t~vita 0 l'invenzione, dovremo vedere se e possibileindividuate le operazioni che vengono fatte nella

memoria mettendo in relazione i dati noti.

Pare che il pili element are atto di fantasia sia quello di

rovesci~re .una situazione, pensare al contrario, all 'opposto,come SI dice: il mondo alla rovescia.

Come secondo caso possiamo pensare alla ripetizione,

senza mutazioni, di qualcosa. Tanti invece di uno. Tuttiuguali 0 con variazioni.

Ci sono poi relazioni tra affinita visrve 0 funzionali:gamba del tavolo =gamba di animale.

Poi c'e tutto un gruppo di relazioni che potremo

mettere assieme sotto la definizione di cambio 0

sostit,:zion~ di qualcosa: cambio di colore, di peso, dimateria, di luogo, di funzione, di dimensione, dimovimento ...

C'e poi il m~ttere in relazione pili cose diverse, farneuna cos a unica, rappresentabile nelle arti visive nel

disegno, nella pittura, nella scultura, nel cinema..; comei mostri ecc.

Alla fine c'e la relazione fra le relazioni: una cosa che eil contrario di un'altra ma e in un posto non suocambiando di materia e di colore ...

Questo e un primo elenco di casi e di relazioni, da

«ompletare, per vedere se e possibile stabilir~ de~le

rcgole, delle costanti, dei dati usabili in molti cast. .

II problema basilare quindi, pe~~_sy}l~_IJl2_~_4~lla fant~sl~,(. l'aumento -·OeITa-conOscenza~ per permettere un

maggior numero di rdazionfpossibili tra un maggior

numero di dati. Questo naturalmente non significa che,

automaticamente, una persona molto colta sia anche unapersona con molta fantasia. No di certo. Ci sono

pcrsone che hanno memorizzato una quantita enorme di

dati, e che per altre persone passano come persone molto

intelligenti, invece si tratta solo di memoria. Se queste

pcrsone non fanno relazioni 'tra quello che sanno, non

usano la fantasia, resteranno come un meraviglioso

magazzino di dati inerti. Come un dizionario che ha

tutte le parole con le quali costruire ogni poesia, ma non

ha nemmeno una poesia. Uno strumento non utilizzato.

I"ana.rgamento_~elJa conossel}~il __~.Ja,1l!~mQ_rg_zazi,9l)e_.lei datr-va-Eii:ta -naturalmente all'eta infantile, attrav~rsoil gioco.- Recent~mente molti designers --nel mondo, si -

occupano di ideare giochi creativi, strumenti stimolatori

della creativita e della fantasia. Questi nuovi giochi

pcrmettono al bambino di intervenire, di partecipare,

.Ii far agire la fantasia per risolvere dei problemi

scmplici 0 per visualizzare delle azioni sempre diverse,

() per costruire qualcosa nello spazio tridimensionale

ron elementi modulati. Un bambino che giochi con uno

.Ii questi giochi modulati.. tipo Lego e simili, avra pili

lacilita nel capire i problemi di prefabbricazione edilizia,

pCI' esempio, di un altro bambino che avra giocato solo

:II pallone.

Nci primi anni della sua vita, l'individuo si forma e

rcstera tale per tutta la sua vita. Dipende dagli educatori

St' questa persona sara poi una persona creativa 0 se

sara un semplice ripetitore di codici. Dipende da questi

primissimi anni, dall'esperienza e dalla memorizzazione.lci dati, se l'individuo sara libero 0 condizionato. Gli

adulti dovrebbero rendersi conto di questa grandissima

responsabilita dalla quale dipende il futuro della societa

urnana.

 

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Conoscer.e la sequenza delle immagini vuoldire capire Ie mutazioni.

La pera non e solo una pera rna e ancheun momento della mutazione da serne a seineatt~averso. I'albero, il fiore, il frutto.Abituare I bambini a considerare la

mutazlOne. delle cose vuol dire aiutarlia formarsj una mentaIid pili elastica evasta.

Ci sono giochi didattici ideati da designersper questo scopo adatti ai bambini daitre ai sette-otto ~nni.Foto Jacqueline Vodoz.

36

1,:\ cultura popolare e un continuo manifestarsi di

l.urtasia, di creativita e di invenzione. I valori oggettivi

,Ii queste attivita vengono accumulati in quello che si

«hiama tradizione, tecnica 0 artistica 0 come si vuole.

I':, di continuo, questi valori vengono verificati da altri

.uti di fantasia e di creativita, e quindi sostituiti quando

si dimostrano superati. Cost la tradizione e la somma

in continua mutazione dei valori oggettivi utili alIa

~',cnte. Ripetere pedestremente un valore, senza fantasia,vuol dire non continuare la tradizione ma fermarla,

[ada morire. La tradizione e la somma dei valori oggettivi

della colletti vita e la collettivita deve continuamente

rinnovarsi se non vuol deperire.

In natura si possono incontrare molte cose strane: una

patata che assomiglia aIla zia Carolina, un pesce volante,

1111 sasso a forma di cuore, una radice a forma di Iigura

umaria, un fiore con la bocca, un vitello con due teste, ..

La gente dice che questo e la fantasia della natura; echiaro invece che si tratta di manifestazioni casu ali che

possono tuttalpiu stimolare la fantasia, ma non sono

fantasia per il fatto che esistono gia.

Cerchiamo quindi di analizzare con esempi, ognuno di

questi casi elencati.

37

 

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FUOCO FREDDO

3:.LN3:TIOH ODJVIHD

.,,__1a.F.iq~le_tp~ntare manifestazione della fantasia, nasce,forse, dal capovoIgimento di una siruazione, dall'uso dei

contrari,degli opposti, geLromplementari: lui diceverde? io dico rosso.Una antica stampa popoIare, molto

nota, intitoIata It mondo alta rouescia mostra un cavallo

che cavalca un uomo, un paesaggio sopra aIle nuvole,

alcune pecore che fanno da guardiani a un gregge di

uomini, e altre arnenita. Ibambini ridono se noi gli

diciamo che 10 zucchero e amaro e si divertono molto

se gli raccontiamo una storia di una tartaruga che corre

come un Iampo.

Noi sappiamo che I'individuo ha memorizzato, da pru

di trernila anni, delle coppie di contrari, il bene e i]

male, la Iuce e il buio, il caIdo e il freddo, e via dicendo.

E i soliti cinesi ci hanno tramandato dai tempi antichi

il famoso simbolo Yang-Yin che e una unita a forma di

disco, formata da due elementi uguali e contrari, uno

bianco e uno nero, uno in un senso e uno a rovescio

rispetto al primo. Questi elementi rappresentano

l'equilibrio instabile che e nella vita, equilibrio che ogni

individuo farebbe bene a preoccuparsi di conservare,correggendo gli squilibri man mana che si presentano

nel tempo. Un contadino, abituato a vivere in mezzo aI

verde, scegliera istintivamente (molti 10 fanno) una

tinta rosa per la sua casa. Un'altra persona fugge dal

traffico cittadino e va a cercare il suo equilibrio in un

posta tranquillo in mezzo alla natura. Una persona che

lavora tutto iI giorno con i numeri, trovera il suo

equilibrio nella pittura. Tutti questi elementi equilibratori

sono esattamente i contrari di c ia che ha causato 10

squilibrio. E naturale quindi, e spontaneo, che unapersona, pensando a una cosa, pensi anche al contratio.

Sono cose ovvie, direi; tutti sanno che un personaggio

cornico grasso fa ridere se e assieme a un suo collega

magro. Se uno e esageratamente grasso e l'altro

L'Empire des lumieres , .di Rene .~agritte 1950.

IIgiorno e la notte slffiultanel in unpaesaggio-

39 

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esageratamente magro, fanno ridere di piu. Se quello

pili grasso e anche ilpili piccolo e l'altro magro e molto

alto, faranno ridere anche senza far niente. Un fatto

semplice si puc, quindi renderlo complesso: se quello

grassissimo e piccolissimo e di colore rosso e l'altro

magrissimo e alto e verde, puc, essere un ulteriore

efletto di rinforzo sempre basato sui contrari. Se vogliamo

proprio esagerare possiamo dare a quello altissimo magro

e verde una voce molto grave, all'altro una voce sottile.

Considerando quindi questo problema dell'equilibrio

degli opposti, si puc, cap ire pili facilmente come un

arabo che vive vicino al deserto, a questo immenso

spazio uniforme dove il suo sguardo non trova un pun to

per posarsi, senta la necessita di inventare dei luoghi

molto decorati, fitti di immagini dove 1 0 sguardo puc,

vagare per molto tempo. Fiori, forme, strutture

geometriche molto elaborate con colori molto variati,

tali da riempire tutto un ambiente, per terra, Ie pareti,il soffitto.

Un altro esempio di equilibrio simultane9 di opposti,

puc, essere quello delle piramidi egizie, considerate

come una grande presenza di uno spazio razionale finito,

di fronte allo spazio infinite e ignoto. La forma

geometrica suggerisce solo pensieri razionali, umani, di

fronte all'ignoto e al mutevole.

Un esempio pili recente 1 0 troviamo nella famosa cas asulla cascata di Wright dove forme geometriche statiche

sono percepite assieme a forme organiche e dinamichecome I'acqua,

Pili vicino a noi Marcel Duchamp presento un pisciatoio

come fontana. Questo oggetto che aveva sempre

ricevuto getti liquidi, adesso Ii restituisce e diventa unafontana.

40

Fountain. Readymade di Marcel Duchamp,

1917.Pisciatoio esposto come fontana.

41 

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10 stesso, dando il nome di «macchine inutili» agli

oggetti cinetici che costruii nel 1933, obbedii a questa

regola dell'insieme dei contrari. Piu avanti invece,

ideando i «libri illeggibili » volli sperimentare tuttele possibilita di comunicazione visiva, delle tecniche

editoriali, al di fuori della parola. Li definii quindi

«libri illeggibili » perche erano libri senza parole,

ugualmente al libro pero, il lettore visuale poteva seguireun fatto visivo attraverso sequenze di colori 0 di forme

o di materie. Questi libri erano costruiti con pagine di

carte diverse, sia di colore che di peso, con interventi

di fori, per esempio, che trapassavano una 0 piu pagine,

per cui voltando la pagina cambiava la situazione visiva.Altri libri furono fatti con pagine di carte di due colori

rna tagliate in modo da poterne voltare solo una parte

della pagina componendo COS1 i due colori in modo

sempre diverso. Uno di questi libri, ideati nel 1949,aveva le pagine semitrasparenti, fatte con carta da

ingegneri, e un filo di cotone rosso Ie cuciva passando

in modo molle da un punto all'altro delle pagine.

Voltando le pagine cambiava 1a posizione del filo.

Questo libro fu pubblicato dal Museum of Modern Art

di New York nel 1967. Un altro libro con pagine bianche

e rosse alternate, tagliate in modi diversi, fu pubblicato

da Steendrukkerij de Jong & Co, in Olanda nel 1953.

Sin dall'antichira gli orientali hanno riconosciuto cheil nostro corpo e una mera parte della natura, e chel'uomo vive costantemente sotto l'influsso della natura ...In essa c'e un ordine, un principio di flusso costante,

in accordo con il principio fondamentale che i1 nostromondo e in perenne rnutamento.Naboru Muramoto

46

II mondo alta rovescia. Stampe popolarispagnole.

47

 

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II. DRAGO DALLE SETTE TESTE

Disegno di Fulvio Bianconi.

I III altroaspetto elernentare c!~!_g_J::lntasia_app_:tre_qllando

.1 moltiplicanojdelle partern un insieme, senza altre

,dlcrazioni. II drago dalle sette teste e forse l'esempio

1 ' 1 1 1 noto. Molte divinita indiane hanno tante braccia,.IIII·Ctanti occhi 0 tante teste. Recentemente sono stati

Lilli esperimenti di fantasia infantile, dallo psicologo

1 ; . • lward De Bono, e pubblicati in un suo libro edito

,LI Garzanti, dal titolo: I bambini di /ronte ai problemi.II De Bono ha dato a dei bambini alcuni problemi e ha

mvitato i bambini a risolverli con un progetso in parte

.Iisegnato e in parte scritto. Fra i vari problemi, uno

.liccva: Migliorate il corpo umano. I bambini erano

lil-cri di fare qualunque tipo di progetto; per loro

Illigliorare il corpo umanovuol dire modificarlo in modo• he si possa fare quello che non si puo fare con ilnostro corpo normale. Fra le pili frequenti risposte

Iroviamo la moltiplicazione degli elementi. Dice una

h.unbina di nove anni che ha fatto un autoritratto con

v~i braccia: «10 vorrei due altre paia di braccia cosi

"OSso usare le cose pili in fretta e toccare meglio. Ne

vorrei due davanti e due di fianco. E vorrei cinque dita

iII pili su ogni mano ». .()uesto tipo di moltiplicazione degli elementi 0 delle

parti di un insieme non modifica le funzioni note degli«lcmenti moltiplicati: tanti occhi rna sempre per guardare,

Iante mani rna sempre per prendere 0 toccare. E spesso

lion c'e, in questa aspetto elementare dells- fantasia,

ucmmeno una variazione di dimensione: gli elementi

moltiplicati sono uguali tra loro. In certi altri casi

invece, troviamo variazione dimension ale degli elementi

moltiplicati: vedi le famose bambole russe, di legno

iornito e dipinto, una dentro l'altra con dimensioni

.lcgradanti. Lo stesso si puo dire delle scatole cinesi,

una dentro l'altra come le bambole. In questo caso lafantasia ha utilizzato un altro elemento che e quello

della sorpresa e cioe, si vede un oggetto rna non si sa se

c quanti altri come lui ne contiene.

4849

 

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Un viale di alberi uguali, disposti a distanze uguali,

e un altro caso di moltiplicazione di un elemento,

considerando il viale come I'insieme. Caso di fantasiaelementare, specialmente quando il viale di alberi uguali

e situato in una strada cittadina dove gia abbiamo un

allineamento di case. I1 viale di alberi uguali sta

certamente meglio in aperta campagna dove 1 0 si puo

pet<;orrere avendo ai due lad 1a visione del paesaggiovariato della campagna con altri alberi, cespugli,

coltivazioni, orti, case, animali. In citta, casomai,

sarebbe pili giusto e pili evoluto, fare un viale di alberi

diversi, una composizione line are che si presenti non in

modo monotone come ilresto del paesaggio cittadino,ma che formi un insieme variato come un giardino lineare

con fioriture stagionali .diverse, con a1beri a foglia

perenne e non. Dice: vienimi a trovare, abito a1

numero 39 vicino alla magnolia piena di uccelli.

 

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Una ballerina PUQ essere interessante due

ballerine 1 0 . sono .di piu, tre, quattro, 'cinquetutte uguali meglio ancora. Venti ballerine

fanno effetto, trecento ballerine tutte vestite

uguali sono un'industria una catena di

montaggio, una produzione in serie marca

Broodway. Tutte fanno gli stessi gesti

mangiano gli stessi hamburgher, bevono' la

stessa bevanda. Una che voleva la birrae stata licenziata.

5 2

Nella pagina seguente:

Risveglio in citta, di Roberto Lanterio.

In questo disegno ogni individuo, nella sua

cella, compie la stessa operazione. La

moltiplicazione del soggetto ,comunica

l'azione simultanea degli individui che

lavorano in una citra, tutti svegliati alla

stessa ora per andare allo stesso lavoro.

Alla personalita di ognuno sono concessepiccole varianti.

53

 

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IlOl..A.....,.,Te 1)0'-4"."'", 1:;01.41"1",111 ISOl.4H"''''

Lsolamento, Isolato dal caldo e dal freddo

isolato dalle intemperie, isolato dai' ,

problemi pili gravi, isolato dalla natura

isolato dagli odori isolato dagli amici '

isolato dai suoi sirnili.i. 'L'unico contatto con il mondo e un

contatto ottico ad una unica direzione.

COS! , sotto l'aspetto della protezione e del

confort, ogni individuo e livellato e a

completa disposizione del consumismo.

62

UNA SCIMMIA CON I PARAFANGHI

Un altro aspetto della fantasia nasce da re1azioni per

aflinita visive, 0 di altra natura. Picasso scoprl un giorno

che la carrozzeria di una piccola automobile giocattolo,

vista di fronte, assomigliava a un muso di scimmia,ed ecco che l'artista si mette a costruire una scultura dove

la scimmia ha ancora il giocattolo automobile come

muso, rna si vede ormai solo come muso e, solo conun piccolo sforzo mentale, si puo riscoprire la carrozzeria

dell'auto giocattolo.Lo stesso autore combine, per aflinita visive, nel 1943 una

testa di toro met tendo assieme una sella da bicicletta come

cranio e un manu brio da corsa come corna. Appesa al

muro, tutti vedevano un trofeo.

 

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Famose sono le teste dell'Arcimboldi (1530-93)

combinate con Ie pili strane cose messe assierne: frutta,

pesci, rami radici e foglie, parti meccaniche; in

quest'ultima una squadra diventa un naso, una pinza

la bocca, una moll a un orecchio, un ingranaggio i

capelli... Ogni oggetto perdeva il suo significato per

assumerne un altro grazie al modo come era state usato.

Questo particolare caso della fantasia ci induce a

considerare come ogni cosa puo essere vista anche III

altri modi. Per esempio se osservate una comune

forchetta, potete anche considerarla come una piccola

mana con Ie sue dita, il palmo e I'avambraccio fino al

gomito. Da quel momento po tete prendere delle

forchette morbide (quelle che costano meno) e con

una pinza dare tutte Ie espressioni della mano a questa

strumento. Come feci io nel 1958, piegando Ie « dita »

al pun to giusto in modo da far sentire Ie ossa. C'eanche una forchetta a pugno chiuso, per la dieta.

Avete mai visto quel pennello piatto dal pelo molto

lunge usato dai verniciatori, che si chiama: la

pennellessa? Se 1 0 osservate bene potete facilmente

immaginare che ipeli lunghi (COS1 ben pettinati) siano

capelli, e farvi due treccioline chiuse con un piccolo

nastro colorato. Poi noterete che la fernminilita della

pennellessa e data dalle due Iinee sinuose che determinano

il rnanico, come due fianchi di torso femminile ... la

cintura e di latta tenuta da chiodini, Da que! momento

la pennellessa cessa di essere usa ta per verniciare e

viene attaccata al muro su di un pannello di velluto

viola (chiaro).

La pennellessa.

 

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UN PANE BLU

Un altro aspetto della fantasia e il cambio del colore.

Man Ray nel 1960 dipinse un pane di blu, uno di quei

pani lunghi un metro che si usano a Parigi, 1 0 dipinse

di blu cobalto. II pane era sempre fatto di pane rna ilcolore blu 1 0 rendeva immangiabile. Pare che non

ci sia niente in natura di colore blu cob alto che si possa

mangiare. Sono stati fatti esperimenti di vario tipo

per studiare la relazione tra colore e mangiabilita: un

risotto blu non e riuscito a mangiarlo nessuno, anche

se buonissimo.

Se si chiede alIa prima persona che si incontra uscendo

da casa: - secondo lei di che colore sono 0 sarebbero

gli extraterrestri?, e probabile che la risposta sia:

- verde. Questo forse perche essendo gli extraterrestrinel pensiero della gente, molto diversi da noi (come

ce Ii hanno mostrati filme fumetti) anche il colore viene

pensato in modo incredibile e quindi il verde, che in

un certo senso e il complementare, doe l'opposto,

del rosa della nostra carnagione.

Alcuni pagliacci del Circo hanno infatti delle parrucche

di capelli verdi, proprio per fare una cosa strana, per

far ridere i bambini.

II bianco poi e un colore che rende falsi gli oggetti:

cercate di immaginare una bicicletta, una noce di cocco,una macchina da scrivere, un prosciutto ... dipinti di

bianco opaco. Tutto falso. Anche se vero.

68

Pane dipinto di blu. Man Ray, 1960.

69

 

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UN MARTELLO DI SUGHERO

Ritratto di Bob Dylan, di Milton Glaser.I;Io colora to i capelli a Dylan, in questantratto, .con .tanti c~lori diversi, ispirato dallapittura islamic a e ricordando un profilo diDuchamp; dice Milton Glaser. E questaun altro esempio di cambio di colore altricambi. di colore si vedono, al vero, quandouna signora bruna si colora i capelli biondi.

Un altro aspetto della fantasia e il cambio di materia.

Nel libro di Carleman Catalogue 'd 'objets introuvables

c'e un martello tutto di sughero (brevetto Chaval) per

gli operai che lavorano nell'acqua. Durante gli annicinquanta, era in vendita come scherzo, un martello

leggerissimo col manico di legno di balsa e la parte

pesante, che di solito e di ferro, costruita in

gommapiuma morbida. Questo oggetto a prima vista

sembrava un vero martello pesante e duro, ma a

prenderlo in mano e a usarlo ci si accorgeva che era

leggero e morbido e quindi ci si poteva dare delle

martell ate in testa senza farsi male. Un giorno pero un

bambino al quale era stato regalato questo martello

morbido che sembrava vero, ando a trovare un suo

amico e, per fargli uno scherzo gli picchio i1 martello in

testa e tutti risero. Poi l'altro bambino ando anche lui

a prendere il suo martello (che invece era vero) e,

sempre per ricambiare 1 0 scherzo, 1 0 batte in testa

al piccolo amico il quale invece si mise a piangere e la

festa fu sospesa.

Un farnosissimo oggetto surrealista realizzato secondo

questa principio di cambio di materia, nel 1936 da

Meret Oppenheim, e una tazzina da cafle con relativopiattino e cucchiaino, il tutto rivestito di pelliccia.

Altri oggetti famosi, sempre del periodo surrealista,

furono gli orologi molli dipinti da Salvador Dalf nel 1931.

Man Ray costrui ed espose uno specchio flessibile, nel

1944, dove il pubblico poteva specchiarsi e modificare

la propria immagine toccando con un dito la superficie

flessibile dello specchio.

Oldenburg costrui nel 1963 una macchina da scrivere

floscia, vuota, costruita con fogli di plastica opaca molle.

Tutti i modelli di torte e di gelati che sono espostinelle vetrine, realizzati in gesso, dei bar 0 delle

pasticcerie, sono un esempio di cambio di materia

70 71 

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conservando fede1mente l'aspetto della cosa.

L'ombrello molle dei clowns e un ombrello normale,

nero, al quale sono state tolte tutte le stecche e, appeso

al braccio sembra un ombrello normale; quando 1 0 si

prende in mana per aprirlo ci si accorge che e floscio.

I famosi vestiti invisibili di Re Nudo sono un altro

famoso caso di cambio di materia.

Un caso invece negativo di fantasia, tipica degliarricchiti, si rivela quando qualcuno che guadagna troppo

facilmente dei denari e vuol far rabbi a ai suoi cari

amici che sono meno ricchi di lui, pensa e decide di

mettere dei rubinetti d'oro, in casa sua, al posto di

quelli di ferro volgare. Cost gli ospiti possono, come si

dice, toccare con mano, che costui puo spendere e

spandere.

Certamente pero ci sara qualche ospite che pensera

che forse era meglio mettere un nuovo impianto dimisce1atore automatico con cellula fotoe1ettrica, ma

questo farebbe parte di una cultura, sconosciuta a chi 

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Quando i1 cambio di materia e legato alla creativita,

produce sernpre qualcosa che prima non c'era ma risolve

dei problemi sotto tutti gli aspetti compreso quello

estetico. Un esempio sono Ie cornici di gemma per Ie

opere d'arte come disegni 0 stampe 0 dipinti, prodotte

da Danese su pro get to di Munari, Queste cornici nelle

quali e stata carnbiata la materia nel sense che invece

di essere rigide sono diventate elastiche, eliminano

COS1 diversi inconvenienti. Infatti per montarle non

occorrono chiodi, l'elasticita perrnette una buona tenuta

per la polvere che non puo piu penetrare tra il vetro

e il dipinto, puo attutire i colpi in caso di trasporto

o caduta.

Una cornice di gomma del formate quadrato di 70 X 70,

puo essere adattata anche a formati pili grandi, fino a un

metro di lato, grazie alla sua elasticita.

Si monta con estrema tacilita, come un pneumatico.

74

, Un caso invece di annullamento di materia, apparve nel

film del 1933 intitolato L'uomo invisibile. Quest'uomo

che aveva perso la sua materia, 0 meglio la sua

materia non era piu visibile, a causa di una .sperimentazione scientific a con una droga, per rendersi

visibile andava in giro per la via tutto coperto con

soprabito, cappello, scarpe e oc~hiali neri, e il viso era

tutto fasciato con una benda blanca come se fosse stato

ferito. L'efletto di assenza di materia si rivela da un

abilissimo trucco cinematografico dove si vede l'uorno

invisibile che, in casa sua davanti allo specchio, s~toglie lentamente le bende e, sotto Ie bende non Sl vede

niente.

Una seen a del film Cuomo invisibile, 1933.

 

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IL LETTO IN PIAZZA

S o]t ty pe w rite r 1. Macchina da scrivere

molle, di Claes Oldenburg, 1963.

Un altro aspetto della fantasia e i1 cambio di luogo.

Una persona che dorme nel suo letto ?on == nessunacuriosita se e nella sua stanza, ma se mvece Sl trova a

dormire in piazza del duomo, col suo letto, il tavolinettocon la sveglia, i1 tappetino e le pantofole; cosi in mezzo

ai passanti, come se niente fosse, qualcuno forse 10

noterebbe.Una nave di solito sta nell'acqua del mare 0 del lago,

ma se noi la mettiamo su di una collina, allora cambia il

luogo, cambia i1 senso 0i1 nonsenso. .II signor De Chirico ci ha mostrato armadi e poltronein una valle e anche il mare in una stanza. Naturalmente

in raffigurazioni pittoriche. Ma il vogatore che noi

mettiamo in una stanza per fare ginnastica e del tutto

naturale.

Un famoso umorista dei primi del novecento, Alphonse

Allais, racconto in un suo libro ormai introvabile

If capitano Cap, come questo famoso capitano avesse

costruito un violoncello di vimini. Questo suonatore

ambulante teneva degli uccellini ammaestrati nel suo

violoncello di vimini e poi andava a suonare in aperta

campagna, nei luoghi dove passano i fili del telefonoodella luce, tra un palo e l'altro. Nel disporsi a suonare,

apriva uno sportellino che era nel fianco del suo

violoncello e, mentre lui suonava (? ) (sto raccontando

tutto a memoria perche non trovo pili il libro che avevo)

ad ogni nota usciva un uccellino e si andava a posare

sul filo che corrispondeva alIa sua nota musicale. Va

detto naturalmente che il curioso suonatore cercava quei

pali che avessero cinque fiIi, e quindi ricostruiva ilpentagramma.

In un vecchio film di Buster Keaton succedevano casi

di spostamento di luogo. Buster faceva l'operatore

cinematografico ed aveva l'incarico di proiettare i ~lm

stando nella sua cabina. Senonche ogni tanto vemva

.preso dalla suggestione del film e si trovava dentro nello

schermo con gli attori a partecipare all'azione. La co~a

comica nasceva dal fatto che ogni tanto la scena cambiava

e lui si trovava in situazioni impreviste. Tutti

ricorderanno l'altra famosa scena dell'arrivo dei pellerossa

a cavallo in un ricevimento elegante in una villa

lussuosa, nel film Helzapopping. Anche questo era u.no

spostamento di luogo giustificato dal cambio della pelhcola.

Un altro esempio di cambio di luogo si trova nel famoso

libro di H. G. Wells La m ac cbina d el te mpo. Uno

scienziato aveva inventato una macchina che invece di

viaggiare nello spazio, viaggiava nel tempo e. quindi i

viaggiatori si potevano trovare nella preistorra 0 nel

futuro, a piacere.

78 79

 

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Qualche anna fa si potevano trovare ancora nelle

cartolerie di Milano delle cartoline che mostravano

come sarebbe Milano se ci fosse il mare e si vedeva

i1 mare in piazza del duomo, naturalmente. Applicando

a questa trovata il caso di rovesciamento della situazione

potremo immaginare Venezia con le strade piene diautomobili.

La stranezza di questo aspetto della fantasia e di trovare

una cosa in un Iuogo dove di solito non ci dovrebbeessere, come un piccione nel cappello del prestigiatore.

Cambio di ambiente in un Iamoso dipintodel Giorgione.

80

Se Milano avesse iI mare. Cartolineumoristiche circolanti a Milano intorno aglianni Trenta.

Molte opere di Marcel Duchamp sono bas ate sl!Icambio di Iuogo e di funzione. Quando espone In unagalleria d'arte uno scolabottiglie 0 la pala del c~rbone,o Ia ruota da bicicletta ecc. Mette un oggetto In unposto non suo, in un altro ambiente, per cui ~'o&gettoviene ad avere un'altra funzione e un altro significate.

81

 

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UN PARALUME FATTO CON CARTA DA MUSICA

Un altro aspetto della fantasia e il cambio di funzione.

Si prende una cosa che serve per una precis a funzione e

1a si usa per una funzione diversa. Un bicchiere usato

come portafiori, una bottiglia usata come sostegno per

un paralume, una damigiana con una lampadina dentro

usata come apparecchio di illuminazione, un lampione da

carrozza usato come lamp ada da muro, un modellino di

cesso usato come portacenere, un grande cappellomessicano usato come decorazione appeso al muro,

una antica culla di legno per neonati usata come

portariviste, una vecchia cassaforte di ferro battuto usata

come bar, un'armatura usata come bar, un bar usato

come campo di battaglia, una bottiglia usata come bomba.Ognuno puo trovare altri esempi nella fervida fantasia

popolare. Charlot, in un suo film, usa una scarpa da 

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Veto 0 fantastico?

Si apre la cassaforte ed ecco il bar illuminato con lesue mille bottiglie di Whisky Bernardoni, di VodkaBuganza e altre specialita pregiate. Beviamo. Evviva.Apriamo un armadio veneziano del Settecento ed eccola televisione che si accende automaticamente. Da unsecchiello per il ghiaccio a forma di foot-ball prendiamo,con la pinzetta a forma di zampe di gallina, un cubettodi ghiaccio. S'intende che la pinzetta e (0 sembra)d'oro. Da un paralume fat to con carta da musica esostenuto da un lungo flauto nero, scende una lucedorata (Ie lampadine a forma di candela restanonascoste). Con un cavatappi a forma di porco apriamouna bottiglia di Barolo Gazzoni mentre posiamo lacenere della sigaretta in un portacenere a forma dimano femminile, di ceramica dorata. Un vaso diceramica uso tronco d'albero, sostiene un grande mazzodi fiori finti, proprio davanti a un quadro trompe-l'oeildi fieri dipinti con qualche letter a stracciata e unostraccio con delle scritte appese. La padrona di casa,

in parte vera e in parte dipinta, sorride con moltaspontaneita. SuI giradischi occultato in un mobilettodel Settecento veneziano, la figlia della signora Wpzmette un disco di Alighiero Noschese che sembraproprio di sentire tanta gente diversa e invece esempre lui. In un orologio a forma di padella vediamoche sono Ie due (sara notte 0 giorno?); vicinoall'orologio un ferro da stiro di ceramica biancadecora to con fiorellini azzurri e pieno di piccolepigne secche dorate. Un signore coi capelli tintifuma una pipa a forma di testa di toro nero; egliracconta ad una vecchia signora ringiovanita dalle

cure di estetica, di una sua villa al mare, a forma diveliero, con le librerie fatte con Ie scalette delle navi,l'orologio dentro un timone, Ie lampade a muro fattecon Ie lampllde delle barche, la botola per entrarenel soggiorno, I'impianto di allagamento delle cantinee tante altre cose veramente indovinate. La vecchiasignora non sa cosa rispondere ma la figlia (ex suora)dice che in casa loro hanno un lampadario fatto conuna stadera e suo marito architetto ha un grandecappello messicano ma non 10 mette mai, 10 tienesempre attaccato al muro del tinello assieme a unfucile portachiavi. Ormai i fanali da carrozza come

appliques non si usano pill e .nemmeno Ie ruote dicarro tagliate a meta come cancelli di ville in campagna.

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Entra il bambino con un martello da calzolaio e sidiverte a dare martell ate a tutti, tutti ridonoeducatamente.La signora Pzzb gira per il soggiorno offrendo agliospiti cioccolatini purgativi contenuti in un fintoastuccio per violino, d'argento. Nessuno si serve, lasignora Pzzb, un poco triste, po sa il finto astuccio daviolino suI pianoforte a coda di pesce, vicino a unportaritratti a forma di grande orologio da tascanel quale si vede la padrona di casa, quando erabambina, vestita da marinaio con il cappello dabersagliere. Accendiamo Ie candele a forma di statuettecinesi e Ie infiliamo nei candelieri di plexiglas usocristallo. II gatto Tux, che dormiva vicino a un grandecane di ceramica, si alza e se ne va. II bambino conle pantofoline a forma di coniglietto corre dietro algatto ma urta il portaombrelli a forma di scarpa eun ombrello-pagcda cade suI pavimento e va in millepezzi. Suona il telefono a forma di cuscino e una voceindefinibile si scusa per aver sbagliato numero. Ormaila serata e alla fine, salutiamo e ringraziamo i padronidi casa i quali si dicono rattristati perche noi ce nevogliamo proprio andare.

Ognuno prende il suo cappotto da un attaccapannifatto con corna di cervo, il cameriere (noleggiato) apreuna porta a muro tappezzata come le pareti e ci

troviamo in plena Broodway. Chiamiamo un taxi ediciamo all' autista di portarci a SSkml. Va ben sior,dice I' autista e parte per Mllrnh.

l 8

85

 

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ALLA RIDOLINI

Un altro aspetto della fantasia e il cambio di moto. Per

definire il movirnenro accelerato di· qualcosa ch enormalmente si muove pili lentamente diciamo che

« si muove alIa Ridolini ». Fu infatti questo comico delfilm muto che usa le possibilita della cinepresa come

~ezzo di espressione visiva. II mezzo cinematografico

e ancora oggi poco usato per tutte le sue possibilita di

comunicazione visiva, oltre allo Zoom e a qualche altro

effetto elementare, il modo d i comunicare un fatto

viene sempre elaborato verbalmente in modo letterario

dopo di che 1 0 si traduce in film. Quanti film sono tratti'

da romanzi! Solo l'indagine scientific a ci mostra ogni

tanto, ~ttra:,erso l'uso giusto della cinepresa, dei fenomeni

che spiegati a parole non sarebbero capiti se non congrande difficolta.

86

Le possibilita tecniche del mezzo cinematografico sono

quindi ancora da esplorare. Ogni tanto qualche autore

Ie usa come linguaggio: pensate a Alain Robbe Grillet,

alle sue descrizioni visive d i ambienti, ai film a mille

o tremila fotogrammi al secondo, oppure, al contrario,

acerti film ripresi a un fotogramma ogni due minuti,

o ogni died minuti. E proprio il cinema che ci permette

di vedere queste alterazioni temporali e quindi anche i1

cambio di mota di un fenomeno e capire certi fatti checon altri mezzi non potremmo capire.

Nel 1964 esisteva a Monte Olimpino, vicino a Como,

un laboratorio di ricerca sul linguaggio cinematografico,

e fu proprio in quelI'anno che, assieme a Marcello

Piccardo e ad altri amici, realizzammo un breve film a

16 mm. della durata di tre minuti primi sulla dilatazione

del tempo. II film fu realizzato con un apparecchio

speciale esistente al Laboratorio di Scienze dell'Universita

di Milano, denominato Microscopio Temporale.

Normalmente questo apparecchio veniva usato perrallen tare molto dei movimenti che a occhio nudo non

Disegno di Ronald Searle.

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potevano essere percepitr, come per esempio 1 0 scoppio

di una lampadina colpita da un proiettile, oppure la

caduta di una goccia di latte sulla superficie del latte

in un recipiente, con quel che segue. Molte personeavranno poi visto alla televisione questi « efletti speciali ».

La ripresa necessaria per ottenere questi efletti, che

avvengono logicamente nel cosiddetto tempo reale, era

di circa rnillecinquecento fotogrammi al secondo invece

dei ventiquattro che si usano norrnalmente. Risulta chiaro

che riproiettando una ripresa COS1 accelerata, nel tempo

normale di proiezione, la visione viene ralIentata pili

o meno secondo il tempo di ripresa rapida.

Il film che realizzarnmo nel 1964 ebbe come titolo:Tempo nel T empo, e venne ripreso a tremila fotograrnmi

al secondo. Questa particolare ripresa costrinse gli

opera tori a trovare soluzioni di illuminazione del

soggetto che occupava uno spazio di circa nove metri

quadrati. Il soggetto di questa film fu un acrobata chefaceva un salto mortale. Era stato scelto questa soggetto

perche dava una dimensione esatta di un tempo reale: 

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1L F1AMM1FERO POP

Un altro aspetto della fantasia e il _cambiod.i

dimensione.

N e g l r a n n i '60 e esplosa la - r . Q 2 _ _ ~ : r : ! . La gente si

meravigliava di vedere esposti nelle pili famose galleried'arte visiva, quegli enormi oggetti che era abituata a

vedere da anni alle Here Campionarie di tutti i paesi.

In questi luoghi dove masse di pubblico vanno a vedere

le novita industriali, gli agenti pubblicitari di tutto il

mondo applicavano la formula del cambio di dimensione,nel senso del gigantesco, per richiamare l'attenzione del

pubblico. Tutti ricordano di aver visto enormi tubi di

dentifricio 0 giganteschi barattoli di olio lubrificante

o altre cose, galleggianti nel basso cielo della fiera.

Questi oggetti costruiti in gomma e pieni di gas potevanoessere trattenuti da fili ancorati a terra. Nelle Here

Campionarie c'e sempre stata quella che e stata definita

 

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Ci sono dei piccoli sassi che sembranomontagne. Basta guardarli come tali ecambiano subito dimensione.

Ombra della sera. Statuetta di bronzo del

periodo ellenistico. Museo etrusco, Volterra.

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Tromba della pace. Munari 1950. Trombamilitare ridotta a due dimensioni.

Nella produzione cinematografica il cambio di dimensione

viene spesso usato nei film di fantascienza per ottenere

effetti straordinari e impressionanti. II primo film che

viene in mente e King Kong, 1 0 scimmione gigantesco,

arrampicato sul piu alto grattacielo della citta di

New York, con in mana una giovane donna (naturalmente

bellissima per ragioni di maggior contrasto) e assalito da

uno stormo di aerei da caccia che gli turbinavano attorno

per ucciderlo.E interessante conoscere come sono stati realizzati

questi effetti.King Kong era, naturalmente, un grande modello

articolato, sullo scheletro di acciaio furono applicati

dei muscoli di gomma che funzionavano, nei movimenti,

come veri muscoli animali. Ci vollero quaranta pelli

di orso per ricoprirlo e, al suo interno, occorrevano sei

uomini per animarlo. La voce dello scimmione f11

ottenuta registrando un ruggito di leone e poi

abbassandolo di una ottava, rallentato ed emesso al

rovescio.

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A questo film del 1933 ne seguirono altri sempre

sfruttando l'efletto di cambio di dimensione nel senso

del gigantesco. Uno di questi film fu: Assalto alta Terra,

del 1954, dove insetti giganti invadevano til nostro

pianeta ma venivano sterminati con lanciafiamme.

L'anno seguente usc! un altro film intitolato Tarantola,

dove a fare la parte del mostro gigantesco era un

orribile ragno.

Tutti questi effetti di cambio di dimensione ponevano

di fronte al pubblico il fatto compiuto: il mostro era

gia di dimensioni enormi, impressionanti. Un altro film

invece, basandosi su di un romanzo di Richard Matheson

del 1956, mostro un caso di cambio di dimensione

graduale, quasi inavvertibile, dove un uomo che stava

prendendo il sole in barca, viene avvolto all'improvviso

da una nebbia insolita. L'uomo non fa caso a questo

fenomeno ma dopo qualche giorno si accorge che i suoi

vestiti gli stanno molto larghi. Si pesa e si accorge chee diminuito anche di peso, pur essendo in buona salute.

Va da un medico il quale non capisce che cos a gli sta

succedendo. Intanto l'uomo continua a diminuire, si fa

visitare da altri medici ed e tenuto in osservazione in

cliniche speciali ma non si capisce niente. Sua moglie,

che e rimasta di dimensioni normali, 1 0 segue e cerca

di aiutarlo con molto affetto ma il fenomeno continua.

L'uomo diventa sempre piu piccolo, comincia ad avere

difiicolta ad usare gli arnesi pili semplici, diventa

microscopico e ana fine scompare in una bella nottestellata.

In un altro film pili recente i1 cambio di dimensione era

usato alla rovescia. Alcuni scienziati vennero

miniaturizzati assieme al loro contenitore che era una

specie di sommergibile, al punto di poter essere introdotti

con una operazione chirurgica, all'interno del corpo

umano dove viaggiavano in cerca di un punto del corpo'

colpito da un cancro per poterlo neutralizzare.

98

Al tempo in cui le navr impiegavano molto tempo per

attravers are i mari, i marinai usavano costruire una

miniaturizzazione della propria nave, 0 di altri vascelli,

e le costruivano dentro le bottiglie che avevano ormai

vuotato. Le costruivano prima tutte intere fuori dalla

bottiglia con gli alberi e le vele piegate, poi Ie

introducevano nella bottiglia lasciando fuori i fili che

servivano per alzare gli alberi. I modellini di navi

restavano fissati a uno strato di stucco messo prima alposto giusto nella bottiglia e poi, tirando i fiIi, gli

alberi si alzavano e le vele si aprivano: come aprire un

ombrello; poi si tagliavano i fiIi. Oggi che si ~ttraversano

imari in poche ore, le hostess fanno appena 11 1 tempo

a vuotare le bottiglie ed e per questa che non si

trovano piccoli modelli di Jumbo Jet nelle bottiglie di

Coca-Cola.

Veliero in bottiglia, vicino a nva.

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Una scena del film Assalto alia Terra, 1954 

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radici e li mettono in vasi 0 bacinelle di

ceramica dove vengono coltivati con cura.

Ho visto in Giappone un bonsai di novecento

anni. La salute della pianta si vede dal

colore delle foglie.Sono alberi come gli altri e vanno coltivati

all'aperto e non in casa.

Da noi si puo andare nei vivai quando

arrivano piante di un anno da qualche

paese estero, e scegliere quelle che dal

vivaista sono considerate le pili brutte perche

storte. La gente che non sa vuole le piante

belle dritte. Invece quelle mosse sono pill

interessanti.

Molti artisti con poche idee, per continuare a produrre

nel loro stile, usano il cambio di dimensione. Per

esempio se un artista e famoso per aver verniciato di

bianco un martello (supponiamo), nella sua prossima

mostra vernicera di bianco un violino, nella prossima

una motocicletta, poi un monumento pubblico, poi una

casa a un arco di trionfo, poi, per stupire sempre di pili 

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C'era un vecchio di Cosenza

La lunghezza delle cui gambe era immensa;

Andavacon un passo

Dana Turchia al Gran Sasso,

Que! sorprendente vecchio di Cosenza.

 

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La (iera maloagia. Stampa popolare spagnola.

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L'ORRIBILE MaSTRO

Un altro aspetto della fantasia appare dalla fusione

4 1 elementi diversi in un unico corpo. Possono essere

tutti elementi animali, per esempio, ma di diversi

animaliper cui, messi assieme con una certa abilitacompositiva, vengono fuori i Mostri. Ce ne sono di

infiniti tipi; il mostro dipinto da Paolo Uccello nella

sua opera San Giorgio e it drago ha testa che pare di

cane ma con denti strani, corpo tozzo e magro nel quale

si vedono le costole e la spina dorsale, due gambe sole

ma molto muscolose con zampe a tre dita e unghie

possenti, due ali che potrebbero essere di pipistrello ma

sono decorate a grandi dischi e una lunga coda arricciata

e nervata. Gerolamo Bosch puo considerarsi il maestro

di questa tipo di fantasia, nelle sue opere se ne vedono

di tutti i tipi.

Insomma moltissimi artisti, specialmente pittori, hanno

rappresentato mostri di questa tipo in varie occasioni

e per vari scapi.

C'e poi un altro modo di mettere assieme parti animali

e altre parti di natura divers a e allora possiamo

considerare in questa sezione, per esempio, [e figure

femminili di Dalf con cassetti che si estraggono dal

loro corpo, oppure puo venire in mente i1 famoso

Frankenstein, mostro semiartificiale, i1 quale aveva unrubinetto metallico attaccato al collo, facente parte del

suo corpo.

In un film di fantascienza del 1957, intitolato

L' esperimento del dottor K, si puo assistere alIa

trasformazione di uno scienziato che per un errore di

esperimento sul trasporto della materia, viene ad avere

la testa di una mosca che per caso era presente nel

laboratorio. La mosca assume COS1 la testa di uomo e

grida: aiuto l, mentre sta per essere divorata dal ragno.

107

 

UN FORMIDABILE SOL LEV ATORE DI PESI

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Animali umanizzati ovvero uomini e donnecon teste di animali.Disegno di J . ] . Grandville.

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Un altro aspetto della fantasia e quando si cambia ilpeso di un oggetto.

Siamo al circo equestre, si accende la luce e si vede

al centro della pista il pili famoso sollevatore di pesidel mondo. Vestito con una calzamaglia nera e scarpette

da ginnastica nere, il sollevatore di pesi e in piedi

vicino al peso da sollevare. Questo e appoggiato sul

tappeto rosso, ed e un manubrio fatto con un bastone

di ferro a sezione rotonda, avente alle due estrernita

due sfere di ferro grosse come angurie.

L'acrobata sorride al pubblico, saluta con le mani e poi

si china ad afferrare il peso da sollevare. Si sente un

lungo rullo di tamburo e il sollevatore, di colpo, in un

attimo, solleva il peso all'altezza del suo petto dove1 0 appoggia. Nel silenzio che segue, il sollevatore si

sforza di alzare i1 peso, diventa paonazzo, i muscoli

vibrano, il peso si alza, e quasi all'altezza del suo naso,

lentamente e con grande fatica 1 0 sorpassa, il peso esopra la sua testa! Per un attimo il sollevatore di pesi

e immobile, le braccia tese in alto, 1 0 sguardo allo zenith.

II pubblico sente anche lui 1 0 sforzo, ma, che succede?

ipiedi dell'acrobata non toccano pili per terra, lentamente

si alzano, tutto l'acrobata col suo peso sopra la testa

sale lentamente e scompare nel buio della cupola del circo.

113

 

RELAZIONI TRA RELAZIONI

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Uno strano scultore, disegno di J. J.Grandville, circa 1830.

116

Nei capitoli precedenti ho cercato di mettere a fuoco

quelli che possono essere alcuni casi elementari delle

combinazioni della fantasia, dell'invenzione e della

creativita. Non so se ce ne sono altri e se quelli indicati

sono giusti, il mio e un tentativo per vedere se si puocapire (e quindi spiegare) come funzionano queste

facolta umane. Se qualcuno ci pensa e mi corregge mi

fa un grande favore. Grazie, COS! mi aiuta e aiuta tutti

a capire meglio queste cose.

Un altro caso pili complesso, dunque, del funzionamento

della fantasia, dell'invenzione e della creativita, puo

essere quello delle relazioni fra relazioni.

Abbiamo visto prima che i casi elementari sono: il

cambio 0 la sostituzione di un elemento reale con unaltro non reale; esempio: un gatto blu, una tartaruga

veloce, una farfalla molto pesante, un divano suI fondo

di una piscina, e via di seguito. Se noi combiniamo anche

questi casi gia combinati, otterremo un risultato pili

complesso. Esempio: un gatto blu (in questo caso

cambia solo il colore) talmente leggero che ha bisogno

di essere ancorato altrimenti vola (cambio di peso) alto

venti metri (cambio di dimensione) che si muove nel

fuoco tra Ie fiamme (cambio di luogo) eccetera, io posso

arrivare a situazioni molto complesse, tali da provocarestrane sensazioni.

Ma ancora queste non sono tutte le combinazioni che

posso fare, non ho applicato altri tipi di variazioni 0

combinazioni relative ai recettori sensoriali, e allora

ecco che questa famoso gatto blu, leggerissimo e alto

venti metri, che cammina nel fuoco, abbaia, ecompletamente gelato ed emana un odore dolciastro

di paciuli,

Potrebbe essere il protagonista di un nuovo film di

fantascienza.Vi sono poi ancora altre componenti di tipo culturale,

se si vuole complicate la cosa. Per esempio, come si

117

 

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vede nella riproduzione della foto elaborata da Man Ray

intitolata: Le uiolon d'Lngres, l'immagine non nasce

soltanto dal parallelo formale tra un dorso di donna

e un violino, che appare vedendo i due fori neri a

forma di F applicati sulla schiena, ma dal fatto di

sapere che Ingres suonava il violino.

Tutti questi casi della fantasia quindi non sono la

ricetta per diventare di colpo dei fantastici inventori

creativi. Come i colori ad olio non fanno 1a pittura 0,

come diceva Duchamp, «non e 1a colla che fa il

collage ».

L'analisi dei casi e1ementari e di quelli comp1essi

dell'attivita fantastica, dovrebbe servire a capirne ilmeccanismo, 10 strumento, il modo di fare, poi

l'operazione comp1eta richiede che il Iavoro sia svolto

con cura e con cultura, che abbia una regoia anch'essa

inventata ma comunicabile, altrimenti resta puro

esercizio persona1e, non comunicabile, utile forse comesperimentazione 0 ricerca.

Non e rubando il pennello a Raffaello che si PUQ 

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STIMOLAZIONE ALLA CREATIVITA

La creativita, come usa finalizzato della fantasia e

Je1f'invenzione, si forma e si trasforma continuamerite.

Essa esige una intelligenza pronta ed elastica, una mente

libera da preconcetti di alcun genere, pronta a impararecio che gli serve in ogni occasione e a modificare le proprie

opinioni quando se ne presenta una pili giusta.

L'individuo creativo e quindi in continua evoluzione

e le sue possibilita creative nascono dal continuo

aggiornamento e dall'allargamento della conoscenza inogni campo.

Una persona senza creativita e una persona incompleta,

il suo pensiero non riesce ad affrontare i problerni che

gli si presentano, egli dovra sernpre farsi aiutare da

qualche altra persona di tipo creativo.Le tecniche della sperimentazione e della rice rca non

finalizzate, aiutano 10 sviluppo della creativita. Queste 

possiamo pensare a una sod eta futura pili 0 meno Iibera

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e creativa. Dobbiamo quindi liberare ibambini da tutti

i condizionamenti e aiutarli a formarsi. Sviluppare

ogni personalita perche questa possa aiutare la crescita

collettiva.

La creativita va quindi stimolata, ma come? Si tratta

di inventare dei giochi attray~rs9.jqllalii bambinL

possano .imparare seDlpre qualcosa di .nuovo, _possano

impadronirsidi tecnichenuove, e possano caplre le

regole de11inguaggio visivo.- Ogni disegno contiene un

messagglo, ma se questonon e costruito .con l~ regole

del linguaggio visivo, i1 messaggio non viene ricevuto

e COS1 non si ha comunicazione visiva, non si

ha comunicazione.Per far capire ai bambini che cosa e una regola e come

funziona, basta farsi spiegare da uno di loro, una

qualunque delle regole che loro stessi hanno inve~Jtato

e che usano nei loro giochi. Chiedere, per esempio,

come si chiama quel gioco che si fa per terra,

disegnando col gesso una specie di campana divisa in

un numero dispari di settori e buttando un sasso sul

disegno. Subito i bambini risponderanno e spiegheranno

a noi la regola di questa gioco: - si butta il sasso

e poi si salta dentro il disegno cercando di non toccarei segni ... Questa dunque e la regola per il gioco

della campana (0 del mondo). Adesso vediamo quale

e una delle regole della crescita di una pianta. Vediarnocome cresce un albero.

L'individuo in eta infantile non deve essere soffocato

da imposizioni, costretto in schemi non suoi, spinto a

copiare dei modelli. Uno dei modi pili diflusi per

annullare ogni possibile atto di creativita, sta nel far

fare, a questi individui e a questa eta, per esempio un

disegno su tema, uguale per tutti, da realizzare con

strumenti uguali per tutti, pennarelli 0 coloti a tempera.

Negli asili e nelle scuole elementari, anche in altri paesi,

pare che, per esprimersi con le arti visive, una persona

non abbia altro mezzo che la pittura 0 la scultura.

E COS1 vien dato a bambini e barnbine pennelli e colori

a tempera 0 creta e altro materiale plastico per i lavori

a tre dimensioni. Spes so non si da nessuna spiegazione

tecnica lasciando i bambini abbandonati a loro stessi

senza aleun aiuto. Molti insegnanti e maestre d'asilo

dicono: - noi lasciarno ibambini completamente liberi

di fare do che vogliono, diamo loro i colori e la creta

e loro si esprimeranno liberamente. Ma se a questi

'bambini non viene allargata la conoscenza con giochi

creativi, essi non potranno fare quelle relazioni tra Ie

cose conosciute, 0 ne potranno fare in modo molto

: limitato, COS1 che la loro fantasia non si sviluppera.

Quasi tutti i bambini di quasi tutto il mondo dipingono

le stesse cose. In tutto il mondo essi dipingono quello

che vedono, quello che sanno, quello che conoscono

e doe un prato, una casa, montagne, un albero e il sole.

Cambiera la forma della cas a 0 dell'albero, ma isoggetti

sono pili 0 meno questi. E se non saranno aiutati a

crescere, dipingeranno da adulti, come hobby, Ie stesse

cose, nello stesso modo.

Cia che specificatamente occorre non e pili un estesoinsegnamento estetico, 0 un numero maggiore eli

manuali esoterici sull'educazione artistica, ma unabattaglia convincente in favore del pensiero visuale,

svolta su base del tutto generale. Se l'avremo compresain teoria potremo cercare di curare in pratica lalacuna morbosa che storpia l'educazione della capacitaragionativa.Rudolf Arnheim, II pensiero visivo, Einaudi, Torino 1974.

Si puo anche provare a mettere a disposizione dei

bambini, sempre come gioco, dei fogli di carta di misure

e di forme molto variate: rettangoli di 10 cm. per un

metro e quaranta (ricavati da fogli di carta da pacchidella misura di un metro per uno e quaranta). Fogli

122 123

 

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quadrati, triangolari, ovali, irregolari, romboidali

e di ogni forma strana che si possa ottenere tagliandoo strappando la carta. Fogli grandi, grandissimi e

piccoli piccolissimi. Tutti questi fogli diversi saranno

tagliati al momento, alIa presenza dei bambini. Non

occorre spiegare nulla. Basta dire ai bambini di scegliersi

il foglio preferito e di disegnare 0 dipingere con

qual un que mezzo, quello che la forma del foglio suggerisce

a loro. Da esperimenti fatti in Italia e in altri paesi,

pare che questa esercizio stimoli molto la produzione

di immagini diverse dal solito. Molti insegnanti sono

rimasti meravigliati dai risultati, alcuni bambiniche non avevano mai disegnato sono stati invogliati a

disegnare, visto l'entusiasmo degli altri compagni.

124

Disegni di bambini di sei, sette anni. .I soggetti sono stati provocati dall 'osservazlOnedel fogliodi carta che il bambino avevaspontaneamente scelto tra molti fogli didiversissime misure e formati vari.Foto Bruno Nencioni.

Effettivamente puo essere comprensibile come un foglio

stretto e lungo, visto orizzontalmente, possa far venire

in mente tutto cio che ha quella forma come: un

serpente, una corsa di auto, un treno, un viale alberato,un sommergibile nel mare... Mentre se 1 0 stesso

foglio stretto e lungo viene considerate dal bambino,in senso verticale, allora l'immagine che ne con segue

puo essere: un missile, una torre, un grattacielo ...

Si puo dire can certezza che osservando il bambino

mentre pensa che cosa disegnera sul foglio scelto, pare

di veder nascere la creativita 0 la fantasia, dall'espressione

del suo viso.Bambini e bambine di quattro, cinque, sei anni, hanno

disegnato cose che mai avrebbero disegnato sul solitofoglio normale come viene dato in quasi tutte le

scuole.

125

 

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Quegli insegnanti che vorranno quindi occuparsi di

questi problemi, e spero che aumentino sempre,

dovranno presentare ai bambini, sempre sotto forma

di gioco, sempre nuove tecniche, antiche e moderne,

dalla tempera all'acquerello, alla stampa, aIle incisioni,

ai colori a spruzzo, alle pitture su carta bagnata, ai

collages con carte veline, a quelli con cartoni, a quellicon le figure dei giornali, agli efletti dei colori con

l'amido, con le colle, con le spugne, con i timbri, al

monotipo, ai colori galleggianti, alle proiezioni di

materie, al mosaico di carta, alle pol veri colorate, alle

composizioni materiche.

Nel campo delle tre dimensioni, delle costruzioni, si puo

cominciare a trasformare un foglio bidimensionale in

qualcosa a tre dimensioni. In Giappone insegnano ai

bambini a costruire gli origami, che sono quegli oggetti

o figure di animali 0 di fiori, che si fanno piegandoripetutamente un foglietto di carta. Questo esercizio,

per esempio, aiuta il bambino alla precisione. Si possono

126

fare costruzioni con fili di ferro, con tubi di cartone,

con oggetti di plastica, con scatole, con i vassoi delleuova, con centomila cose che normalmente ci passano

per casa sotto forma di imballaggi e che noi buttiamo via.

Molti insegnanti gia conoscono queste tecniche, rna

bisogna darle ai bambini una alIa volta, spiegandone le

caratteristiche materiche e tecniche, il modo di uso,

con che cosa si attaccano, insegnare le regole, spiegare

le difficolta e poi lasciar fare ai bambini. Mai dare

un soggetto.Nel caso che non si conoscano queste tecniche si puo

chiamare un amico decoratore 0 vetrinista, che vengaa spiegare ai bambini e a noi, queste possibilita di

educazione visiva e progettuale.

127

 

LE PROIEZIONI DIRETTE

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Disegno matto, di una bambina di Camaiore.II disegno matto e una tecnica operativa permantenere il pensiero elastico in modo chenon si fissi su formule statiche. Mentre ilbambino disegna, il signif icato cambiacontinuamente.

128

Una delle tecniche pili nuove che puo interessare i

bambini e quella delle proiezioni dirette di materie.

Occorre solamente un proiettore fisso da diapositive

e dei telaietti per diapositive, di quelli che costano meno.Questa tecnica interessa subito e molto perche va alIa

velocita del pensiero. Mentre con Ie matite colorate

o i pennarelli ci vuole tanto tempo per finire un disegno

colorato, con questa tecnica si vede subito, grandissimo

e luminoso, il lavoro del bambino. Se non pi ace si

apre il telaietto e si cambia e subito si vede il

cambiamento. II bambino sa che ha messo nel vetrino

una piccola piuma e vede proiettato un enorme albero!

La pelle della cipolla dit degli effetti molto curiosi, un

pezzettino di garza sembra, in proiezione, una rete dapesca, ogni materiale dit suggerimenti alla fantasia e

produce immagini nuove. Iprimi risultati sono casuali,

ibambini devono essere invitati a scegJiere un materiale

Alcuni bambini giocano a proiettare leimmagini da loro stessi composte conmaterie colorate trasparenti.

129

 

qualunque, a 'rnetter]o nel vetrino senza pensar: ache secondo il tempo. Si parla con i bambini, provocando

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cosa verra fuori, e dopo si proietta, sul muro blanco

della sala 0 sul soffitto 0 sullo schermo se c'e. Questo

fatto permette a tutti di partecipare, anche a quei

bambini 0 bambine che hanno paura di sbagliare quando

disegnano. : E : un gioco, si dice,' e ogni complesso di .

inferiorita sparisce. Poi si esaminano tutti assieme 1

vetrini fatti, si proiettano pili grandi possibile, nella

penombra della sala, e ognuno e invitato a direliberamente quello che gli viene in mente di fronte a

queste immagini. Dopo questo esercizio cominceraTuso

intenzionale degli effetti ottenuti con questa tecnica.

domande, dando risposte tecniche.

Come si presenta questo esperimento.

Questo esempio puo valere per ogni altra tecnica, con

i relativi adattamenti, naturalmente.Un giorno l'insegnante entra in classe con il proiettore.

Apre la scatola, apre il proiettore, fa vedere come

e fatto dentro, fin dove e possibile. Spiega il

funzionamento. Rimette assieme il coperchio e gli altripezzi che ha mostrato, posa il proiettore su di un tavolo,

mette la spina nella presa e il fascio di luce si pr?ietta

su11a parete bianca. Se il proiettore e manovrablle

facilmente, se e un piccolo proiettore, l'insegnante1 0 prende in mana e sposta il raggio di luce co~e se.fosse un riflettore, sul soffitto, sulle altre pareti. POl

apre una scatoletta e ne estrae un te.laietto per

diapositive, di quelli che si aprono a libro e che hannoi due vetrini gia fissati sui due lati, Estrae da11a tasca

una diapositiva fotografica (ne avra portate alcune,

un paesaggio 0 altro ), la mette nel telaietto. Chiude

il telaietto a scatto facendo vedere bene dove si deve

premere con le dita, mette il telaietto nel proiettore.

Spiega tutte le operazioni. Proietta. Spiega Ja mess a a

fuoco dell'irnmagine. Mostra come Sl cambia ladiapositiva. Si possono proiettare una 0 pili immagini

II giorno dopo l'insegnante avra a disposizione una

qualunque macchina fotografica, sua 0 prestata da qualche

genitore , che abbia i 1 formato delle diapositive

corrispondente al formato del proiettore. Si inviteranno

i bambini a fotografare, a fuoco fisso, qualcosa 0

qua1cuno 0 un animale 0 un paesaggio 0 altro a scelta,

con questa macchina. Sarebbe bene che ogni bambino

facesse almeno una foto a colori.

Un altro giorno verranno proiettate le foto a colori fatte

dai bambini, ogni bambino vedra che cos a e come

a~ranno fotografato gli altri, che cosa ne e venuto fuori,

Sl discutera sui dati tecnici. Non si daranno mai giudizi

di valore per non creare competitivita 0 imitazione.

Si analizzeranno le inquadrature, si vedra quello che

c'era dietro il soggetto sullo sfondo de11a foto, si potra

parlare de11a luce e del controluce. Ognuno si saraimpegnato e sara aiutato a migliorare.

II giorno dopo c'e ancora il proiettore rna non ci sono

pili diapositive da proiettare. Ci si domanda che cosa

si puo fare con un proiettore senza Ie diapositive. Si

accende i1 proiettore e si interrompe il raggio di luce

mettendo Ie mani in posizioni diverse, si faranno delle

ombre curiose. Si puo provare a mettere un oggetto

trasparente, un bicchiere 0 un portacenere di vetro

stampato, interrompendo il raggio di luce e girandol'oggetto trasparente in vari modi per cui si vedra una

certa ombra con anche segni di luce.

Si manda un bambino dal bidello a chiedere in prestito

il piumino della polvere. II piumino arriva, l'insegnante

prende un pezzettino di piuma e la mette in un telaietto.

Mette il telaietto nel proiettore e, sul muro si vede

tutto, come e fatta una piuma. Sembra un albero 0

qua1cosa d'altro. Si mette in un altro telaietto un

pezzettino di carta colorata e si proietta e si vede che

il colore non viene fuori. Si fanno delle prove e si scopreche tutto cia che e trasparente fa vedere anche icolori

se Ii ha; tutto cia che e opaco proietta sempre e solo

130 131

 

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La nervatura di una foglia.

la sua ombra nera.

Si discute e ci si impegna tutti a portare per il giorno

dopo alcuni pezzettini di materiale da proiettare per

vedere che cosa succedera.

Si compila assieme un piccolo elenco: pelle di cipolla

o di aglio, petali di fiori, ovatta, garza, cera, fiIi di lana

e di cotone, cello fan colorate trasparenti, vecchiepellicole fotografiche nere 0 sbagliate ...

132

· t '

'"

La pelle della cipolla.

II giorno dopo si raccoglie e si esamina il materiale

che ogni bambino avra porta to a scuola. Bastano piccoli

pezzettini di materiale. Naturalmente anche l'insegnante

avra portato qualcosa: della cellofan colorata che si

trova in cartoleria, una nervatura di foglia secca, un

velo, un pezzo di carta cerata, ecc. Tutto ilmateriale

va esaminato per vedere c ia che va bene e c ia che nonserve, l'insegnante fara delle prove met tendo un

133

 

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Ogni materia rnostra la sua struttura.

pezzettino di ogni cosa in un telaietto e proiettando

a puro scopo di verifica. In base a quello che e stato

raccolto si puo eventualmente completare l'elenco del

materiale da procurare.

11 giorno seguente ci si diverte a comporre e proiettare

tutto cia che e stato portato a scuola, i materiali

possono essere usati da soli 0 anche assieme ad altri,non e bene mettere troppa roba nel vetrino altrimenti

si vede una confusione e poi quando il telaietto e troppo

pieno diventa gonfio e non passa pili nel proiettore

con rischio di bloccarlo. Quindi ognuno e libero di fare

quello che vuole purche non guasti 10 strumento che edi tutti. Ogni bambino fara Ie sue prove, i suoi vetrini,

scartera quelli che non gli piacciono, potra rifare nello

stesso telaio fino a che sara soddisfatto. L'insegnante

raccogliera tutti i vetrini riusciti almeno uno per ogni

bambino, e, alla fine tara una unica proiezione. A ogniimmagine proiettata l'autore dovra dire con che cosa

134

I'ha ottenuta e se vede qualcosa di particolare, di nuovo

o di strano. Ogni bambina all'apparire del suo lavoro

in proiezione Jara quindi una voce all'immagine che

ha composto.

AlIa fine si discute e si pone il problema, in modo

vago, di che cos a se ne puo fare di queste .immagini,

del come si possono utilizzare queste proiezioni. Come?

Si vedra.

Un altro giorno I'insegnante propone di provare gli

effetti delle schiume e degli inchiostri colorati, nel

proiettore. Si mette una goccia di inchiostro colorato

sul sapone, si provoca una schiuma colorata col dito,

si mette la schiuma sul vetrino e si proietta. Ogni

bambino sceglie un colore 0 pili colori di inchiostri di

china colorati (in realta bastano i tre colori primari:

blu freddo, giallo limone e rosso magenta, con i quali

si combinano tutti i colori). Fa la sua goccia di schiuma,la mette nel vettino e proietta. Questi effetti si possono

135

 

anche ingrandire moltissimo perche tutte le strutture di boschi, oppure di carte geografiche 0 di paesi visti

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naturali sono belle a qualunque dimensione. Mentre un

disegno fatto col pennarello sul vetrino viene male in

proiezione (infatti per il disegno c'e gia il foglio di

carta), le forme naturali, tagliate 0 strappate, sipresentano nelle loro caratteristiche strutturali, come

una nervatura di foglia 0 una fettina sottilissima di

polistirolo espanso, 0 un pezzettino strappato di carta

cerata, 0 una reticella ".

Nella pagina ptecedente si vedono gli effettidella proiezione ingrandita di un vetrinopreparato con inchiostri colorati.Vettino preparato da Mario De Biasi, ilquale01 tre ad essere un famoso fotogtafo e ancheuno sperimentatore di nuove possibilita dicteazione di immagini con procedimenti

semplici.

Un altro giorno si possono mescolare tutti gli effetti:

le schiume colorate con Ie garze 0 Ie polveri 0 i veli

o le cellofan 0 con la cera. Si puo prendere un pezzo

di candela e fare un segno, una lettera dell'alfabeto,

qualcosa sul vetrino; poi si mette una goccia di colore

e si proietta. AlIa fine a,:remo una quantita di diapositive

che l'insegnante avra selezionato e raccolto.

Un altro giorno l'insegnante pone un problema:_ abbiamo fatto tanti vetrini per le proiezioni, che uso

possiamo fame? come utilizzarli? ~i prova a metterli

in ordine secondo una sequenza per immagini 0 per

colore 0 per materia 0 per significato possibile. Si vede

se si puo costruire una storia per fame uno spettacolino

per una festa del... Dopo vari tentativi si decide di

fare questo spettacolino. Ma come si fa? Ci sono dei

vetrini che possono dare l'idea di fondi marini oppure

138

dall'alto 0 altro. Si cerca di programmare il lavoro.

Per fare uno spettacolino bisognera proiettare i vetrini

su di un fondale e davanti al fondale fare l'azione?

Piccoli semi di piante.

139

 

La proiezione verra fatta dal dietro su carta da lucidi

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(quella degli architetti e degli ingegneri).

Si organizza un gruppo di lavoro, si fa un progetto.

II fondale sara quindi un foglio di carta da lucidi, alto

un metro e mezzo circa, largo due e mezzo. Tenuto in

alto incollato a un listello di legno, in basso pure,

ben teso. Sara appeso a mezz'aria, a died centimetri

da terra, a un filo orizzontale che attraversa la sala.

Da dietro si proietta, sul davanti si vede benissimo

l'immagine, davanti al fondale si fa l'azione. Come davantia un lenzuolo steso ad asciugare, con tutte Ie immagini

che cambiano come si vuole.Qualche bambino avra preparato il filo, altri trovato i

due listelli, altri li avranno incollati, altri avranno

aiutato. Un vero lavoro di gruppo. tutti assieme hanno

scritto il testa 0 predisposto l'avvenimento come

un happening improvvisando davanti alle immagini. Tutti

sono stati bravi.

140

II I

Bambini mostrano ai loro geniton 1 vetriniche hanno preparato per la proiezione. Gli

stessi bambini manovrano il proiettore.

II materiale da usare per questa tecnica non ha prezzo,

nel senso che non costa niente: una piuma un file

una goccia di colla liquida, una pelle di cipolla, un '

pizzi co di ovatta, un grammo di cera, dei piccoli semi

secchi di fiori, un pezzettino di velo grande quanto un

francobollo, della garza, dei pezzettini di cellofancolora to trasparente .. .

141

 

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Da questa proposta si puo trarre una regola che pUO

essere valida anche per la presentazione di altre tecniche

di comunicazione visiva.

Primo: far conoscere bene 1 0 strumento che si usa

in modo che l'uso sia appropriato e che ogni possibilita

strumentale sia nota.

Secondo: far cap ire la tecnica pili giusta per quellostrumento.

Terzo: lasciare che ognuno scelga e decida che cosa

fare con cio che ha imparato.

Quarto: analizzaree discutere assierne i risultati dei

lavori, non per decidere chi e il pili bravo ma perdare una ragione a ognuno secondo il lavoro fatto.

Quinto: provocare e coordinare il lavoro di gruppo

per uno scopo spettacolare.

Sesto: distruggere tutto e rifare per aggiornarecontinuamente e per non mitizzare il lavoro.

 

dire la sua su qualunque argomento, usando pero solo

1a pittura anche dove questa non arriva a comunicare.

conoscano tutti i risultati. Dopo possono essere finalizzati

questi risultati, ma non prima. La soluzione inedita di

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Lo stesso dinamismo dei dip inti futuristi diventa

statico quando 10 si ferma in un quadro e quindi

comunica invece una confusione dalla qua1e il pubblico

non riesce a ricavarne il messaggio. II movimento, 1a

velocita e tutti i casi della dimensione temp orale

non sono esprimibili con tecniche statiche, meglio usare

tecniche cinetiche come il film 0 l'arte cinetica.

La discussione collettiva delle opere personali chiariscea tutti molti problemi. Verifies se ilmessaggio emesso

viene ricevuto 0 no. Esamina come viene ricevuto

un messaggio e perche in quel modo. Le osservazioni

sono utili a tutti, ognuno allarga le sue conoscenze,

perfeziona i suoi mezzi di comunicazione visiva, chiarisce

le sue decisioni.

II lavoro di gruppo e poi l'insieme di tutti questi

valori, la somma delle personalita pili diverse, dove

ognuno da il meglio di se allo scopo di produrre

qualcosa di veramente funzionante, di utile alIacollettivita sia pure nel senso dell'allargamento della

conoscenza.

La distruzione dell'opera collettiva, in questo particolare

caso e periodo dell'infanzia, va intesa come modo di

non creare modelli da imitare, una non museificazione

dell'opera, un non divismo dell'autore.Non e l'oggetto

che va conservato ma il modo, il metodo progettuale,

I'esperienza modificabile pronta a produrre ancora

secondo i problemi che si presentano. La mentedeve essere pronta, libera ed elastica, non deve conservare

nessun modello se non a scopo culturale e di studio.

La creativita e con essa la fantasia e I'invenzione,

devono essere sempre disponibili e funzionare in

perfetta armonia. Non si devono avere preconcetti,

idee fisse, modelli preferiti, stili da perpetuare. Tutte

queste cose frenano la libera manifestazione della

creativita, Come per la ricerca e la sperimentazione che

non devono essere finalizzate fino a che non si

144

un problema di comunicazione visiva (una volta si

diceva di educazione artistica) deve sorgere naturalmente

dal buon uso della fantasia, dell'invenzione e della

creativita, coordinate da una giusta metodologia

operativa.

Infatti non si puo stabilire un confine preciso tra

fantasia, invenzione e creativita. Le definizioni fatte

nei precedenti capitoli sono state fatte al solo scopodi vedere se e possibile stabilire dei modi operativi

singoli per farne buon uso nell'insieme. In realta si

puo dire che l'attivita Iantastica, inventiva e creativa

siano spesso simultanee assieme all'immaginazione, Si

potrebbe forse dire che non esiste dimensione

temporale nell'uso di queste facolta. .

La creativita quindi risulterebbe come l'uso finalizzato

delle facolta umane nel senso pili completo possibile.

Ecco che, quello che avevamo smontato e cercato di

analizzare nella prima parte del libro torna ora ariunirsi, ma da ora sappiamo che useremo queste

facolta con maggior chiarezza e funzionalita.

145

 

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ROSE NELL'INSALATA

Impronte di sezioni di vegetali, usati come 

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Un origami colora to a doppio foglio, diSori Yanaghi.

Alcuni schemi di piegatura di origami diSori Yanaghi.

168

ORIGAMI

Origami e un antico passatempo familiaregiapponese che consiste nel ere are dellefigure di animali 0di fieri 0 figuresemplicemente geometriche, piegando eripiegando, senza tagli, dei foglietti dicarte colorate. II pili grande maestro diorigami, il giapponese Uciyama, morto nel1969, passo pili della meta della sua vitaa inventare e costruire origamisperimentando e applicando geometria etopologia. Ora il giovane Sori Yanaghicontinua la sua opera poiche nelle regole

degli origami ci sono delle possibilitaapplicabili al design.

169

 

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170

C D

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Nelle scuole elementari giapponesi siinsegna ai bambini a giocare a invent are ecostruire origami. I bambini cos1 educatiavranno un maggior senso della precisione,e sapranno con facili til trasformare un fogiiobidimensionale in un oggetto tridimensionale.

 

MODULI COMBINABILI IN CAMPI STRUTTURATI

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Un esempio di moduli bidimensionalicombinati in simmetria rotatoria.

176

Ecco un altro esercizio per stimolare la creativita. Siusano a questo scopo dei fogli strutturati a reticoloquadrato 0 tetraedrico. Su queste superfici si disegnanoi moduli che sono delle forme chiuse il cui perimetrosegue la struttura del reticolo. Queste forme possono

essere costruite con linee rette e con curve dicompasso, purche ogni angolo 0 spigolo tocchi conil vertice un punto dell'incrocio del reticolo, e lecurve abbiano tutte un centro in relazione al reticolo.Secondo la personalita dell' autore nascono dei modulicon forme diverse. Ogni autore ritagliera quattromoduli se ha operato sui reticolo quadrato, 0 tre modulise ha opera to sui reticolo triangolare. Questi modulisi combinano tra loro, stando a contatto in simmetriarotatoria, senza sovrapporsi. Cambiando il pun to dicontatto, la forma glob ale dei quattro 0 t re moduli,cambia.Questa sperimentazione puo essere portata a tre

dimensioni piegando parte del modulo secondo I'angolodella struttura nella quale e nato. Si ottengono COSl

composizioni modulate capaci di molte variazioni.Questo esercizio permette di capite i problemi dellamodulazione dello spazio, della prefabbricazione dielementi componibili per uso decorativo, di allestimentoo di architettura. Nei padiglioni delle grandi esposizioniinternazionali, si trovano frequentemente molti edificiespositivi costruiti con questa sistema, appuntoperche e un modo pili economico per costruire e, nellostesso tempo, permette di combinare molte varianti.L'autore procedera secondo un metodo logico,

invent ando una forma e una regola compositiva. Gliesempi pili antichi di questa procedimento si trovanonelle decorazioni cinesi, arabe e persiane.

177

 

LE SCRITTURE

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~t ff i~M !*~~g3 t fllf1 i (4 tiq' s f R \ tq" f 1 ; 1 ' l C f

"B C D E I" u- ni+ J '" :- x l . . . . . . . , . .

I L ].I IT 0 P Q H

+ rv . c::J ~ D

~ , , , . . t l J J I . .l:/-t;'P. I'Im1-~..

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. . .J.. +- V ~

ABr~EZHeIKI\MN-OnpLTY<DXllJO

1 l 1nUn l TUU U i ~ 1i l .U10d

~ ~ , r-~ ~ t~ JJ J:;" M U ~ •

B*l: '~J:<1¥*ffiQ,l'~a z ; ~ rq;::r! r Q t : , '

Alcune scritture di popoli diversi. DaII 'altoal basso: cinese antico, sanscrito, amarico,greco, bengali, ebraico, persiano antico,

tailandese, arabo, giapponese, tibetano.

178

j_O-H-n·: j_·

00 .0-H -l:1-1+++i+ 0·00

:xt '\-X+.jn- - t+i f -V-t+

it~_:;"tiD •

LL- tI a :. H V •)C _. + t+ r"r

-:'*:J...g..lft

Per studiare il linguaggio delI 'uomo equindi la scrittura, Mario Lodi, nella scuoladi Vho, trasforma il problema in un giocoe fa inventare ai bambini dei segni, liaiuta a costruirsi un loro alfabeto diverso.Con questo alfabeto i bambini hanno scrittodei testi. Ecco una poesia scritta da Elena.Dai giornalini «Insieme» della classe

quinta di Vho.

179

 

~

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~e~~o~e~tJfh~~

~JW~~~~\ff}

Le caillou mort d'amour, scrittura lunare diCharles Cros, 1886. Da Bizarre 1964, Parigi.

180

Alcuni alfabeti di fantasia, antichi e nuovi.

181

 

~:::.D\PA \ 1111\llll:.[ l[t[I.\

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Fantasia: maiuscola gotica del diciassettesimosecolo.

182

? A C ,Illl\lllLi: IE :I e: tE IID\ fDA \ II.~ 4 . 1 . 1 l . 1 1 ~ 1 ! · I:" •......I I I : " I I I 1 I : " B ! " ' ! ' " ~ . ' . ' .· · . ' 1 \ 1 1 ' " . p . A .· 4 . 1 1 l ' 1 : , I '" " 1 1 4 . 1 1 ' 1 1 1 1 1 1 1 1 1

-.r l~""J * " " . . ~lli!~!I_"_ ~L:I!H:IP~ ,'_~ , ' ~ .'L..\;: La:t:::ID\ PA \ Illl\llla: Ii: ILl:~ ! ~ . I " I " ~ t . . I D A . ' 4 . I l ' I I I I I I I I I · I a . 1 8 , : · ' 1 1 '1 1 1" ~ I ! i " : " I I I ! I , , 1 ii f ' P I ' · · ' I ' i ' ~ 4 .~ . _ II~ ') I til ~ , ~ II. ~ _ : ; : : 1 : 1 1 11._ ~ _~I!!:!IIP ....

?A\ 1.1L1\181=:E Ill:tl:ID\ PA \ III~ J \ I I B " ' l l l l e : 1 3 : 1 L a : : : N 9 \ f D A \ I I I . I L I \ I 18.[, . . l i i ! i i ' l. . . B!'I!!\'"IIIiIII\a. !lDAa. I I I ' ! I ! ' I , 1 ' , 1 : : 1 1 1 1 1 1 4 . 1 1 'I , l l ! ! ! ! ' " . 1 ' · 1 ' , , 1 1 1,~:'I I : ' : : : . ~ = 'I I I : I I ! I ~ ~ r , , - , ~ . , I.. ....:" L: : : i m ,LI:,II .

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Carattere tipografico Bifur, disegnato daCassandre per Ie Fonderie Deberny ePeignot nel 1929.

183

 

ROC-A

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Copertina per la rivista « Craphis », diPino Tovaglia, 1960.L'autore propone una lettura in profonditadella parola Graphis, sovrapponendo Ielettere che compongono la parola, ritagliatesu carta semitrasparente. Le lettere sono

in ordine di lettura nella direzione dellaprofondita.

186

0123456789·1428

7 B

0 1 2 3 L f 5 b l 8 9NOF

0 1 2 J Y S b 7 8 9Numeri progettati dalla IB M per esserc lcuidai calcolatori elettronici.

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VARIAZIONE NELLA RIPETIZIONE

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"OYiiLCI~ ,,\ccor'-iJJ IOJi'lili'-~

Una ricerca di Brian Coe, per determinare checosa si puo togliere, ad ogni lettera di un

alfabeto minuscolo lineare, ai limiti dellaleggibilira.

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Variazioni grafiche sulla Gioconda, diPino Tovaglia 1962. In questa composizionesono most rate Ie varie combinazioni dellastarnpa in quadricromia, in ogni riproduzionedel celebre ritratto, i colori sono variatiottenendo cosi effetti molto diversi,

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QUINDICI PIETRE

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II Iarnoso giardino di Ryoanji a Kyoto inGiappone. E il piu famoso giardino Zen,costruito verso la fine del Quartrocento, el'ultima opera di un vecchio giardiniere.Normaimente i giardini sono da percorrereC 50no formati con aiuole, piante e fieri.Questo e da contemplate solamente ed e fattodi ghiaia piccola e di quindici pietredisposte a gruppi di due, tre, cinque ecinque. Ouesri gruppi di pietre sono dispostiin modo che, da qualunque parte si osservi

il giardino, c'e sempre una pietra che ne

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nasconde un'altra. L'idea consiste quindi nelsapere che Ie pietre sono quindici rna nelnon poterle vedere tutte assieme. Questofa pensare a tutto cia che si sa che c'e rnache non si riesce a vedere assieme in unavolta. Questo giardino e esattamente ilcontra r io dei famosi giardini all'italianadove Ie piante vengono tagliate a forma divolumi geometrici: cubi, sfere, coni, 0 aforme di animali. Idea infantile questa,che proietta cia che uno sa su cia che nonconosce e 10 costringe in quella forma scnz«

cereare di capirlo.

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ri

I I

Tagliare le piante in questo modo,

sagomarle a forma geometrica, vuol direnon aver capito la forma naturale delle

piante. Non e quindi un atto di fantasia

rna di stupidita e di ignoranza.

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CREATIVITA E FORMA

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Boccetta per l'inchiostro progettata al tempodella prima Bauhaus. La forma di questaboccetta e determinata dall'analisi dellafunzione ed e accettata come forma logica,A quel tempo si scriveva ancora col penninoe quando 1 0 si intingeva nelle norm aliboccette verticali, l 'inchiostro sporcava anchela parte della penna che si teneva tra ledita. Questa boccetta cost fatta, non puosporcare la penna perche, data la sua forma

appositamente studiata, offre al penninosempre la stessa quantita di inchiostro equindi i1 pennino non puo aflondare pili del

necessario nell'inchiostro.Inoltre una boccetta cosi «rovesciata» si fanotare in mezzo alle altre per cui viene adassumere anche una funzione di richiamoin vetrina. La forma, quindi, in questo caso,non e un capriccio della fantasia per fareuna cosa diversa e in solita rna e la logicasoluzione della funzione e come tale vieneaccettata. In quel tempo erano in commerciobottiglie di fantasia, a forma di mano, dirivoltella, di donna, di Garibaldi, di pesce,visibili ancora oggi dagli antiquari.

1 9 6

'.UN MUSEO INVENTATO

Alcu,ne macchie ?ul mut.o. sernbravano un arcipelago,basto mettere del cartellini con inomi delle isole e la

parete della piccola casa contadina di Panarea sembro

dipinta apposta come carta dell'arcipelago. I ~omi

delle isole erano in parte veri e in parte inventati.

<era Vulcano, Lipari, Dattilo, Basiluzzo , Panarea rna,

siccome le macchie erano di pili delle isole vere, cosi

mettemmo anche Panaruzzo, Liparea, Salinea,

Stromboluzzo, e via dicendo. Alberto ed io ci

divertimrno molto, poi, spinti dall'interesse al gioco

1 9 7

 

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delle re1azioni visrve, osservammo gli oggetti. che eranoin questa piccola e quasi vuota casa, e scoprrmmo che

1 0 sportello quadrato di ferro del forno poteva ~embrare

uno scudo, e il frattazzo una paletta da com~a~t1~ento,

Ii esponemmo in questo modo. Pensavamo. di 1l1vlt~re

gli amici che in quel periodo erano venu,~l con no~a passare le vacanze estive a Panarea, all1l1augurazlone

di un Museo Inventato SuI Luogo. Trovammo .un

sasso ligneo, usato dagli indigeni c~nie gallegglante,

prima della scoperta della pietra pomice. Trovammo .

una presunta statuetta della mogli~ del l?escator~ ( 1 1 1

realta era una radice secca di una pianta di capperi );

trovammo una cintura di castita eoliana, di ferro, con

due fori, tutta arrugginita. Trovammo una scultura

lignea raffigurante probabilmente un delfino. Trovammo

una scheggia di gamba di legno da pirata, grande come

una matita, dalla quale ricostruirnmo un intero pirata,

a disegno su di un foglio bianco con la scheggia al

posto giusto nella gamba di legno (fu in questa occasione

che nacquero [e Ricostruzioni Teoriche di Oggetti

Immaginari). Trovammo infine un Frammento di

Residuo, di origine incerta e di uso ignoto, sulla spiaggia

verso Stromboluzzo e 1 0 presentammo come dono del

Prof. Filicudo Filicudi, patrocinatore del Museo

Inventato.La sera dell'inaugurazione, quando il cielo era ancora

chiaro, poiche a Panarea in quei tempi non c'era luee

elettrica, invitammo gli amici a vedere il Museo, II

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t)S4it) j').tJ,l';cj !f\/I">fC(c/IJf

(().It.1.C' C·,4i-i.$"L;'1 (Atv'IE

J'f'-If-It> DC'LI-{\ S',o PiCRr"

j)ELl-I" P0A11CE_

Prof. Filicudo Filicudi mando un messaggio scritto

su una foglia di ficodindia, dicendo che non poteva

assistere alla inaugurazione rna che avrebbe mandato

Ie sue forbici personali per tagliare il nastro.

Gli amici ammirarono il museo, Piero di Blasi fece delle

fotografie, si bevve il vino locale e si mangiarono le

mandorle dell'albero che stava davanti alIa porta del

Museo. Venne buio e tutti accesero le loro pile e

si resto a conversare fino a tardio

I fiori dei capperi si aprono al buio e l'aria ne era

tutta profumata.

II giorno dopo dovemmo distruggere il Museo perche

cominciavano ad arrivare i turisti che 1 0 credevano vero.

202

II conoscere che una cosa puo essere ancheun'altra cosa, e un tipo di conoscenza legataalIa mutazione. La mutazione e l'unicacostante della realta: tutto cambia (e statodetto da molti ). Per abituare i bambini aquesta realta, e molto diffuso in Cina questaantichissimo gioco detto Tangram: e unatavoletta quadrata divisa in sette parti Iequali si possono comporre· tra loro in infinitimodi e in infinite raffigurazioni. L'oggetto

esempre quello (un quadrato diviso in setteparti) Ie immagini combinabili sono infinite.

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DA COSA NASCE COSA

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Una foglia puo essere anche oggetto di esplorazione

per rendere visibili relazioni nascoste. Supponiamo

di fare un calco di una foglia di quercia come questa,

sul calco appoggiamo un foglio di carta semitrasparente

e segnamo il contorno. Su un altro foglio segnamo solole nervature principali. Su un altro foglio solo i punti

esterni. Su un altro foglio i punti interni del contorno.

Su un altro foglio possiamo tracciare delle linee di

relazione tra ipunti esterni e ... Su un altro foglio ...

Poi possiamo provare a sovrapporre alcuni, due 0 pili

di questi tracciati e vedremo tanti disegni diversi, nati

tutti dalla stessa foglia.

Ecco che cosa si puo vedere in una foglia. Ognuno

trovera forme sue ma sempre in relazione alla foglia.

II cako di una foglia di quercia.

II contorno della foglia di quercia.

La nervatura della fogli_a di quercia.