FARMACOLOGIA 3

Embed Size (px)

DESCRIPTION

FARMACOLOGIA 3

Citation preview

FARMACOLOGIAPer farmaco si intende qualsiasi sostanza che introdotta nell'organismo capace di indurre cambiamenti delle funzioni biologiche tali da modificare la funzionalit delle cellule, inoltre esso deve essere inserito nella Farmacopea Ufficiale per poter essere preparato o venduto legalmente. Esso pu essere di origine minerale (solfato di bario usato in diagnostica), animale (Insulina dal fegato del maiale) e vegetale (papavero dal quale si ricava l'oppio e poi la Morfina).Un farmaco pu essere naturale (Digitale), di sintesi (Diacetilmorfina ottenuta in laboratori), di semi-sintesi (Morfina modificando il prodotto naturale) ed ottenuto con la tecnica del DNA ricombinante (si inserisce nel dna il gene che codifica per quella proteina inserendolo nel genoma dell'escherichia coli).Tra le caratteristiche principali del farmaco abbiamo la capacit di legarsi a recettori di membrana o intramembranosi e la capacit di legarsi a proteine del sangue per essere trasportao a livello del sito d'azione. Ci sono 5 branche della Farmacologia:1) FARMACOGNOSIA: conoscenza della derivazione del farmacognosia2) FARMACOTERAPIA: applicazione terapeutica del farmacognosia3) FARMACOCINETICA: ci che l'organismo fa al farmaco4) FARMACODINAMICA: c che il farmaco fa all'organismo5) TOSSICOLOGIA: effetti tossici del farmaco.

FARMACODINAMICAUna sostanza estranea introdotta nel nostro organismo o si comporta come una sostanza inerte (non ha effetti) o come un farmaco (produce effetti). L'azione farmacologica pu essere stimolante ( aum attivazione funzionale) o inibente (dim attivazione funzionale), monofasica (o stimolante o inibente) o bifasica (entrambe), locale o regionale o sistemica.Essa ha un determinato andamento temporale:1) fase di latenza (intervallo di tempo che intercorre tra la somministrazione e la comparsa effetti)2) incremento (aum azione farmacologica)3) acme (picco dell'azione farmacologica)4) decremento (inizia a scomparire)

Rapporti dose/azione farmacologicaLa dose il fattore che maggiormente pu influenzare l'intensit, la durata e la latenza dell'azione del farmaco. Esistono due leggi:1) all'aum dose, nella prima fase ottengo effetto stimolante poi uno inibente2) all'aum dose, aum intensit e durata effetto ma dim latenza.

Sul 1 grafico asse x (dose), asse y (azione farmacologica) abbiamo 3 andamenti:A) Andamento ad S italica: il pi frequente, alle prime somministrazioni pur a dosi elevate abbiamo un basso effetto, segue una seconda parte della curva dove anche incrementi minimi della dose causano grandi aumenti dell'effetto. Ai valori 1 e 2 dell'asse x pur raddoppiando i valori della dose non ottengo un effetto significativo, ma ai valori 8 e 9 otterr degli effetti farmacologici che aum significativamente (zona grilletto).B) Andamento parabolico: meno frequente della S italica, alle prime somministrazioni anche a basse dosi abbiamo grandi effetti ma nella seconda parte della curva questi effetti diventano sempre minori.C) Andamento rettilineo: ad un dato aum della dose corrisponte un proporzionale aum dell'azione del farmaco. (andamento dose-proporzionale).

Sul 2 grafico asse x (tempo) asse y (effetto famracologico):A) Sostanze usate per la frustata (come l'Adrenalina in caso di stress) sono naturalmente secrete dall'organismo in condizioni particolari, raggiungono subito l'acme del loro effetto in loro tempo e subito i loro valori dim, nel caso particolare dell'asistolia si fa un'iniezione a livello del cuore (miocardio) perch per via endovenosa l'Adrenalina rimarrebbe nel torrente ematico.B) Sostanze che hanno lunghi tempi di latenza (assorbimento veloce ma escrezione lenta), devono liberare il loro principio attivo lentamente nel corso della giornata per non far ricomparire nuovamente il disturbo dopo poche ore.

Sul 3 grafico asse x (durata azione) asse y (intensit azione):A) Via endovenosa: l'assorbimento viene saltato (immissione diretta nel sangue riducendo al minimo la latenza), si distribuisce velocemente ai tessuti grazie al sangue, poi ne segue un'eliminazione molto pi lenta.B) Via sottocutanea: tempi di assorbimento, distribuzione e di eliminazione sono pi o meno proporzionati nel tempo tra di loro.C) Via gastrica: assorbimento molto lento perch soltanto i villi intestinali hanno grandi capacit assorbenti (diverse ore), poi il farmaco dovr affrontare il "first pass" epatico che degrader significamente la sostanza per poi raggingere la vena cava inferiore che sfocia nell'atrio dx e solo ora potr essere distribuito.

E' importante quindi saper dosare il farmaco avendo a disposizione la dose utilizzabile (Du) tra la minima e la massima dove tra esse troviamo vicino la max la dose letale, la dose tossica e vicino la minima abbiamo la dose non dannosa ma utile e la dose insufficiente.Per zona maneggevole indichiamo l'intervallo di dose max e min utile alla produzione di effetti senza che insorgano effetti collaterali. Per quoziente terapeutico si intende il rapporto tra dose tossica/dose medicamentosa allo scopo di scoprire quanto bisogna aum il denominatore per ottenere gli effetti desiderati.I fattori che influenzano l'azione farmacologica sono: i fattori del farmaco (dose propriet fisico-chimiche), associazione con altri farmaci, preparazione farmaceutica (influenza biodisponibilit principio attivo) e soggetto.- Leffetto collaterale sempre non intenzionale e viene evidenziato a dosi normalmente impiegate, quindi non a causa di un sovradosaggio. Tutti i farmaci presentano effetti collaterali a cui molte volte bisogna abituarsi perch la patologia principale che deve essere combattuta. Gli effetti collaterali sono connessi alle propriet del farmaco: per esempio, gli antinfiammatori bloccano le COX 1 e 2 (COX = cicloossigenasi) riducendo le prostaglandine; ci aumenta la possibilit di irritazione gastrica per diminuzione del muco, quindi possono causare gastrite; anche la xerostomia da anticolinergici un effetto collaterale.- La reazione avversa (ADR = adverse drug reaction) una qualsiasi reazione nociva non intenzionale che si verifica a dosi normalmente usate in terapia o che si pu verificare a seguito di particolari modifiche fisiologiche come la gravidanza, lallattamento, la senescenza o alcune patologie che determinano una modificazione della fisiologia dellorganismo e le sue modalit di metabolizzazione. La reazione avversa coinvolge meccanismi sia di tipo farmacologico (inerenti il farmaco), sia immunologico (perch il farmaco si comporta da antigene), sia metabolico (perch i farmaci possono interferire col metabolismo), che possono causare una nuova patologia definita iatrogena (cio mediata da farmaci) che potrebbe anche determinare la morte del paziente stessoFARMACOCINETICAEssa fornisce le basi per stabilire dosaggi e via di somministrazione. Le 4 fasi fondamentali della Farmacocinetica sono:

1) Assorbimento2) Distribuzione3) Metabolismo4) Escrezione

Il passaggio attraverso la membrana plasmatica di una cellula eucariota pu avvenire:A) Diffusione passiva: sfruttato dalle molecole liposolubili che possono attraversare la membranaB) Filtrazione: per le molecole idrosolubili di piccole dimensioniC) Trasporto mediato da carriers: per le molecole idrosolubili di maggiori dimensioni attraverso trasporto facilitato (secondo gradiente), trasporto attivo (contro gradiente con ATP)D) Pinocitosi: per le macromolecole.1) AssorbimentoLa fase che caratterizza il passaggio del farmaco dalla sede di somministrazione al torrente ematico (fase non presente per via endovenosa), per poter essere assorbito il farmaco deve attraversare le cellule della superficie assorbente (es mucosa intestinale). La velocit di assorbimento dipende dalla via di somministrazione, dal tempo di contatto farmaco-superficie assorbente e dall'ampiezza della superficie assorbente. Si parla di Assorbimento esterno il passaggio del farmaco dall'esterno al sangue, di Assorbimento interno il passaggio dal sangue all'organo bersaglio.Vie di somministrazione:Naturali- Via orale: la pi utilizzata perch comoda e sicura, non adatta per antibiotici perch idrofili e poco assorbibili dalla mucosa gastro-intestinale, influenzata dalla presenza di cibo nello stomaco, risente dell'effetto di primo passaggio epatico ossia viene metabolizzato in gran parte a livello del fegato (grazie alla vena porta) e da esso raggiunger la vena cava inferiore raggiungendo l'atrio dx. I tempi di latenza sono lunghi e nn quindi adatta per le emergenze.- Via sublinguale: adatta per le situazioni di emergenza a causa della bassa latenza infatti i capillari sublinguali sono tributari della vena cava superiore che sbocca nell'atrio dx garantendo un veloce innesto nel torrente ematico evitando la metabolizzazione epatica, per questa via vengono somministrati i nitrati per ovviare all'angina pectoris (ma si utilizza anche Morfina per sedare il simpatico che iperattivo per colpa dell'ansia ed il cuore consumerebbe pi ossigeno e questa risulta solo una terapia sintomatica). Tra gli svantaggi abbiamo la non idoneit per tutte le emergenze poich i suoi dosaggi sono incerti.- Via rettale: per i farmaci sintomatici (fans) poich la mucosa rettale attraverso la vena emorroidale inferiore tributaria della vena cava inferiore evitando il passaggio epatico.- Via inalatoria: areosol (gassosi), nebulizzazioni (liquidi), micronizzazione (polvere) sfruttando l'elevata capacit assorbente dell'epitelio polmonare riccamente vascolarizzato, utilizzata per l'anestesia generale e per le emergenze.- Vie mucose: nasofaringea, orecchio esterno, congiuntivale, uretrale, vescicale, vaginale- Via cutanea: applicazione di creme e pomate per azione topica dove la Biodisponibilit uguale 0.Artificiali (per i farmaci che non attraversano lo mucose (idrofili) o che vengono inattivati da processi digestivi).- Via endovenosa: consente di evitare la latenza e la variabilit degli effetti per mano dell'assorbimento, via d'elezione per le emergenze e modulazione dell'effetto terapeutico somministrando grandi volumi di liquidi per lunghi periodi, inadatta per soluzioni oleose inoltre bisogna stare attenti ai tempi di infusione poich si potrebbe turbare l'omeotasi del soggetto causando shock anafilattico.- Via intramuscolare: offre maggiore rapidit di assorbimento rispetto alla via orale, adatta per volumi moderati, veicoli oleosi e sostanze irritanti, per accelerare l'assorbimento si pu utilizzare acido ialuronico il quale distrugge parte del collagene aum la superficie assorbente ma controindicata con l'accoppiamento agli anti-coagulanti e bisogna ricordare che ogni farmaco ha un pH: a pH 4 la via intramuscolare dannosa mentre la via endovenosa no, infatti se inetto nel sangue una soluzione acida il sangue la neutralizza con l'acido carbonico permettendo un range di somministrazione da 3,5 a 8,5.- Via sottocutanea: adatta per sospensioni insolubili ed impianto di pellet solidi ed offre una buona velocit di assorbimento e se associato ad un vasocostrittore si ha un aum dell'effetto localizzzato ma inadatta per grandi volumi e causa dolori.- Via endoarteriosa, ano-rettale, paravertebrale, emorroidea, endermica, intrarachidea, intracardiaca, peritoneale, pleurica. (la via emorroidale permette di saltare il metabolismo epatico).2) DistribuzioneE' la fase che va dal passaggio del farmaco da torrente circolatorio agli organi e tessuti bersaglio. Dipende da:- Liposolubilit: infatti le molecole lipofile attraversando la membrana hanno una distribuzione pi estesa dei farmaci idrofili che rimarranno confinati nei liquidi interstiziali (molte molecole lipofile possono attraversare la barriera emato-encefalica determinando effetti significativi a livello del SNC).- Peso molecolare: pi grande una molecola e minore sar la sua velocit di distribuzione.- Legame con proteine plasmatiche: la maggior parte dei farmaci si lega all'albumina ma bisogna ricordare che solo la quota libera di farmaco ha effetti.-Vascolarizzazione: pi un tessuto vascolarizzato (cuore, cervello, fegato, rene) pi velocemente quel farmaco raggiunger il sito d'azione.3) MetabolismoSi intende una serie di trasformazioni enzimatiche il cui obiettivo trasformare una sostanza da lipofila ad idrofila per poter essere escreta per via renale perch essi ricircolerebbero per tempi lunghi. Il fegato attraverso reazioni di ossido-riduzione, idrolisi, deaminazione ossidativa.4) EliminazioneRappresentata dalla via renale ci sono 3 meccanismi principali:A) Filtrazione glomerulare: solo la quota libera di farmaco (fino a 60 kDa) viene flitrata attraverso i glomeruli mentre quella legata a proteine rimane nel torrente ematico.B) Riassorbimento tubulare: successivamente la molecola viene assorbita a livello tubulare dove se essa lipofila ritorner inalterata nel torrente ematico, se idrofila concorrer alla formazionedi urine. Il pH influenza questo parametro infatti se vi acidificazione delle urini saranno facilmente escrete sostanze basiche (amfetamine).C) Secrezione tubulare attiva: avviene contro gradiente con 2 trasportatori, uno per gli acidi ed uno per le basi.Altre vie di eliminazione sono la via biliare e polmonare (ma anche lacrime e sudore)Parametri farmacocinetici- Volume di distribuzione (Vd): capacit di diffusione e penetrazione farmaco nei vari organi e tessuti. Il nostro corpo suddiviso in compartimenti fluidi: plasma (3 litri), liquido interstiziale (11litri), liquidi intracellulari (25 litri), se un farmaco ha un volume di distribuzione inferiore a 3 litri esso diffonder solo nel plasma, maggiore sar e si diffonder anche a livello intracellulare. Ma un valore troppo elevato ne determina un accumulo nelle cellule come la digossina.La sua cinetica pu essere monocomportamentale quando consideriamo che la sua distribuzione avvenga contemporaneamente in tutti i tessuti, bicompartimentale quando la distribuzione avvenendo in un tempo maggiore non ci permette di dire che essa avvenga in maniera uniforme in tutto l'organismo quindi la dobbiamo scindere dalla fase di elimnazione.- Clearance plasmatica (Cl): volume di plasma depurato dal farmaco nell'unit di tempo (ml/min), risultante dalla somma della clearance epatica e renale. La Cl renale varia tra 130-650 ml ed indica che al di sotto di questo valore significa che troppo liposolubile e non pu essere ancora escreto.- Emivita plasmatica di eliminazione (t1/2): indica il tempo necessario affinch la concentrazione plasmatica di farmaco si dimezzi (ridotta del 50%), direttamente proporzionale al Vd ed inversamente proporzionale alla Cl. L'emivit aum per un versamento pleurico (>Vd) o insufficienza renale (