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Fitofarmaci e patologie del sistema cutaneo La cute è l’organo più grande del corpo umano ed è costituita da un epitelio (epidermide), da un tessuto connettivo (derma) e da un tessuto adiposo (sottocutaneo o ipoderma). La cute svolge diverse funzioni ovvero, protezione meccanica, chimica, biologica e verso agenti fisici; funzione tampone legata al film idrolipidico, funzione di assorbimento e permeabilità, funzione termoregolatrice, secretoria, sensoriale e immunitaria. Acne : L’acne è un disturbo cutaneo tra i più diffusi che colpisce soprattutto i giovani a cominciare dai 12- 13 anni. E’ un tipo di dermatosi che tende a scomparire da sola dopo un pò di anni, ma se non curata può lasciare delle profonde cicatrici sulla pelle. Le ghiandole sebacee, in particolari condizioni producono un eccesso di sebo, ovvero nella pubertà e in menopausa, in quanto è proprio in questi periodi che accadono importanti modificazioni ormonali. Le persone che soffrono di questo disturbo presentano una certa sensibilità ghiandolare agli ormoni androgeni e al testosterone. Questa sensibilità è da ricercare in diversi fattori: genetici (la pelle grassa può essere ereditata), ormonali (eccesso nel sangue in alcune persone e in tutte aumento a livello cutaneo), dietetici (ingestione eccessiva di dolciumi, carboidrati, latticini, alcolici), intestinali (stitichezza), psicosomatici e stress (acnestressaumento ormoniaumento acne). La fitoterapia è utile nelle patologie cutanee e una delle piante più preziose è la bardana . La bardana o Arctium lappa L., appartiene alla famiglia delle Asteraceae-Compositae e le parti utilizzate sono foglie, rizoma, semi, frutti ma soprattutto radici. I principi attivi contenuti al suo interno sono inulina, lignani (arctigenina e arctiina), mucillagini, olio essenziale, lappatina, e fitosteroli, vitamine, polifenoli (acidi clorogenico e caffeico) e Sali minerali. La bardana ha proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative, coleretiche, antiacneiche, antiseborroiche, antisettiche, ipoglicemizzanti, cicatrizzanti e antiossidanti. Studi clinici hanno dimostrato l’azione antinfiammatoria e antiallergica della bardana nella dermatite atopica, che è una malattia cronica allergica e infiammatoria della pelle, accompagnata da un marcato aumento dei livelli di cellule infiammatorie, tra cui eosinofili, mastociti e cellule T. Inoltre è stata raccomandata come alimento sano e nutriente nelle società cinesi. A tal proposito le radici, i semi e le foglie di bardana sono stati studiati in vista dei suoi usi popolari nella medicina tradizionale cinese (TCM). I principi attivi contenuti nella radice hanno un’azione “disintossicante” e promuovono la circolazione del sangue della superficie della pelle, migliorando la qualità della “texture” della pelle e la cura delle affezioni cutanee come l'eczema. L’infiammazione cronica dei tessuti che comporta la produzione di citochine (ad esempio, l'interleuchina-6 e fattore di necrosi tumorale-alfa) potrebbe contribuire al processo di invecchiamento cutaneo. A tal proposito un altro principio attivo utile contenuto nella bardana è l’arctiina, un ingrediente attivo con efficacia anti-infiammatoria (cioè, riduzione di interleuchina-6 e

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Fitofarmaci e patologie del sistema cutaneo

La cute è l’organo più grande del corpo umano ed è costituita da un epitelio (epidermide), da un tessuto connettivo (derma) e da un tessuto adiposo (sottocutaneo o ipoderma).

La cute svolge diverse funzioni ovvero, protezione meccanica, chimica, biologica e verso agenti fisici; funzione tampone legata al film idrolipidico, funzione di assorbimento e permeabilità, funzione termoregolatrice, secretoria, sensoriale e immunitaria.

Acne:

L’acne è un disturbo cutaneo tra i più diffusi che colpisce soprattutto i giovani a cominciare dai 12-13 anni. E’ un tipo di dermatosi che tende a scomparire da sola dopo un pò di anni, ma se non curata può lasciare delle profonde cicatrici sulla pelle.

Le ghiandole sebacee, in particolari condizioni producono un eccesso di sebo, ovvero nella pubertà e in menopausa, in quanto è proprio in questi periodi che accadono importanti modificazioni ormonali. Le persone che soffrono di questo disturbo presentano una certa sensibilità ghiandolare agli ormoni androgeni e al testosterone. Questa sensibilità è da ricercare in diversi fattori: genetici (la pelle grassa può essere ereditata), ormonali (eccesso nel sangue in alcune persone e in tutte aumento a livello cutaneo), dietetici (ingestione eccessiva di dolciumi, carboidrati, latticini, alcolici), intestinali (stitichezza), psicosomatici e stress (acne→stress→aumento ormoni→aumento acne).

La fitoterapia è utile nelle patologie cutanee e una delle piante più preziose è la bardana.

La bardana o Arctium lappa L., appartiene alla famiglia delle Asteraceae-Compositae e le parti utilizzate sono foglie, rizoma, semi, frutti ma soprattutto radici. I principi attivi contenuti al suo interno sono inulina, lignani (arctigenina e arctiina), mucillagini, olio essenziale, lappatina, e fitosteroli, vitamine, polifenoli (acidi clorogenico e caffeico) e Sali minerali. La bardana ha proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative, coleretiche, antiacneiche, antiseborroiche, antisettiche, ipoglicemizzanti, cicatrizzanti e antiossidanti.

Studi clinici hanno dimostrato l’azione antinfiammatoria e antiallergica della bardana nella dermatite atopica, che è una malattia cronica allergica e infiammatoria della pelle, accompagnata da un marcato aumento dei livelli di cellule infiammatorie, tra cui eosinofili, mastociti e cellule T.

Inoltre è stata raccomandata come alimento sano e nutriente nelle società cinesi. A tal proposito le radici, i semi e le foglie di bardana sono stati studiati in vista dei suoi usi popolari nella medicina tradizionale cinese (TCM). I principi attivi contenuti nella radice hanno un’azione “disintossicante” e promuovono la circolazione del sangue della superficie della pelle, migliorando la qualità della “texture” della pelle e la cura delle affezioni cutanee come l'eczema.

L’infiammazione cronica dei tessuti che comporta la produzione di citochine (ad esempio, l'interleuchina-6 e fattore di necrosi tumorale-alfa) potrebbe contribuire al processo di invecchiamento cutaneo. A tal proposito un altro principio attivo utile contenuto nella bardana è l’arctiina, un ingrediente attivo con efficacia anti-infiammatoria (cioè, riduzione di interleuchina-6 e

fattore di necrosi tumorale-alfa) e matrice-stimolante che migliora i sintomi clinici in vivo dell’invecchiamento della pelle. Studi in vitro con arctiina pura sono stati eseguiti esaminando l’inibizione di induzione di citochine e la stimolazione della neo-sintesi di collagene.

Studi effettuati in vivo utilizzano invece, il frutto della bardana, contenente un estratto che determina la sintesi di procollagene e di acido ialuronico, e di conseguenza riduce dopo il trattamento il volume delle rughe dopo il trattamento. I dati mostrano che il trattamento topico con un estratto naturale di frutta della bardana migliora significativamente il metabolismo della matrice extracellulare dermica e porta ad una riduzione delle rughe visibili in vivo, ciò rappresenta un mezzo mirato per rigenerare le strutture dermiche e, offre la possibilità di un trattamento efficace per la pelle matura.

Composti antiossidanti e antidiabetici sono stati trovati anche nella radice. Nei semi, alcuni composti attivi possiedono effetti anti-infiammatori e potenti effetti inibitori sulla crescita di tumori come il carcinoma pancreatico.

Nell’ estratto di foglie, i composti attivi isolati possono inibire la crescita di microrganismi nella cavità orale. Sono stati inoltre segnalati usi medicinali di bardana nel trattamento di malattie croniche come il cancro, il diabete e l'AIDS. Tuttavia, è anche essenziale essere consapevoli degli effetti collaterali di bardana tra cui la dermatite da contatto e altre reazioni allergiche / infiammatorie.

L'efficacia della chemioterapia del cancro è spesso limitata dalla tossicità ad altri tessuti del corpo. Pertanto, l'identificazione di chemioterapici non-tossici di erbe medicinali rimane un obiettivo attraente per avanzare trattamenti per il cancro. Uno studio clinico ha valutato i profili di citotossicità di 364 estratti vegetali a base di erbe, con il cancro e varie linee di cellule normali. Inoltre, la purificazione della citotossicità selettiva nell'estratto di Bardana ha condotto all'individuazione di arctigenina come agente tumore specifico che ha mostrato citotossicità al cancro del polmone (A549), cancro del fegato (HepG2) e cancro dello stomaco (KATO III), mentre nessuna citotossicità in diverse linee cellulari normali. L’arctigenina ha specificamente inibito la proliferazione delle cellule tumorali, portando alla induzione dell’apoptosi. In conclusione, questo studio ha trovato che l’arctigenina è uno dei fitochimici tumorali specifici, e in parte responsabile della citotossicità selettiva del tumore della medicina erboristica.

Una pianta che riveste una certa importanza, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, vasoprotettive, cheratolitiche ed eudermiche è la viola del pensiero.

La Viola del pensiero o Viola tricolor, appartenente alla famiglia delle Violaceae, è composta da salicilati, flavonoidi (rutina, vitexina, volantina), antocianosidi (mirtillina A, violanina), vit. C, mucillagini, tannini, saponine, carotenoidi, triterpeni e un principio amaro (violina).

Nel farmaco vegetale fresco sono contenuti 8 carotenoidi (viola xantina, antera xantina, luteina, zeaxantina, alfa-criptoxantina, beta-carotene, beta-carotene 5,6-epossido, 9Z-beta-carotene.

Dalle sommità fiorite viene prodotto l’infuso utilizzato per uso esterno, la TM per impacchi e toccature e l’estratto secco. Inoltre entra nella composizione di numerose tisane.

Dermatite eczematosa e eczema da contatto:

Molto utile risulta essere l’associazione della Viola del pensiero con la Bardana, il Ribes nigrum e il Juglans regia nella dermatite eczematosa e l’eczema da contatto.

La dermatite eczematosa è una dermopatia reattiva cutanea a sostanze irritanti o capaci di provocare manifestazioni allergiche. Nel primo caso l’insorgenza dell’eczema si ha anche solo dopo un contatto cutaneo, mentre nel secondo caso occorrono 6-10 giorni perché possano comparire i sintomi, spesso dopo un nuovo contatto con la sostanza allergizzante.

L’eczema è costituito da flogosi della pelle, caratterizzata dalla comparsa di rossore, vescicole, gonfiore e fuoriuscita di liquido acquoso, associato a bruciore e prurito.

L’eczema esiste in diverse forme, le più diffuse sono l’eczema da contatto e l’eczema atopico.

Un fitoterapico utile come rimedio antistaminico di nuova generazione è il cappero.

La Capparis spinosa appartenente alla famiglia delle Capparaeae presenta interessanti proprietà antiallergiche, antinfiammatorie e detossificanti epatiche. Inoltre studi clinici hanno dimostrato un effetto antiossidante e un’azione protettiva per la pelle.

Uno studio clinico ha esaminato le proprietà antiallergiche di due estratti liofilizzati ottenuti dalle gemme dei fiori di Capparis spinosa (capperi) per estrazione con metanolo, effettuate a temperatura ambiente (CAP-C) o con riscaldamento a 60 ° C (CAP-H). Gli effetti protettivi di CAP-H e CAP-C, somministrati per via orale (14.28 mg [sol] kg), sono stati valutati contro l'antigene-indotto da Oleaceae e quella indotta da istamina nel broncospasmo di cavie. Inoltre, l'istamina prick test è stato eseguito su esseri umani, applicando una formulazione di gel contenente il 2% CAP-C (solo l'estratto in grado di proteggere contro il broncospasmo istamina-indotto) sulla pelle 1 h prima dell'applicazione di istamina e si è controllato l’eritema. La CAP-H ha mostrato un buon effetto protettivo contro il broncospasmo indotto da antigene in cavie sensibilizzate, al contrario, una significativa diminuzione della reattività all'istamina è stato visto solo in animali pretrattati con CAP-C. Infine, il CAP-C in formulazione gel possedeva un marcato effetto inibitorio (46,07%) contro l’eritema cutaneo indotto da istamina. Si tratta due estratti di capperi che hanno dato un’efficacia antiallergica, tuttavia, l'effetto protettivo della CAP-H molto probabilmente è dovuta ad un meccanismo indiretto (per esempio, l'inibizione del rilascio di mediatori dai mastociti o la produzione di metaboliti dell'acido arachidonico), mentre CAP-C è dotato di proprietà antistaminiche dirette. I diversi meccanismi di azione di CAP-H e CAP-C possono essere correlate a una differenza nella procedura di estrazione e, quindi, a differenze nel loro profilo chimico qualitativo- quantitativo.

Eczema atopico:

L’atopia è una forte reattività verso agenti normalmente innocui. In essa vi è un’alterazione genetica che porta alla produzione di anticorpi citofili (IgE) che si legano a recettori presenti sulla superficie dei mastociti. Questa attivazione, insieme a quella dei basofili, può portare alla allo shock anafilattico o a fenomeni locali di tipo allergico che portano alla liberazione successiva di sostanze farmacologicamente attive, quali istamina, serotonina e bradichinina.

L’eczema atopico è una malattia cronico-recidivante che si manifesta maggiormente nei soggetti portatori essi stessi o consanguinei di portatori di asma bronchiale, rinite allergica o orticaria. Altre cause sono allergologiche, irritative ed emozionali. Compare nel 2° mese di vita per poi regredire spontaneamente entro il 2° anno di vita. In alcuni soggetti è possibile una riacutizzazione nella pubertà, nell’adolescenza e nell’età adulta.

La fitoterapia assume un modesto aiuto nella fase acuta, ma resta un approccio utile e sicuro nella terapia di supporto e di prevenzione nelle recidive. Vengono infatti prescritte miscele di estratti di Arctium lappa, Viola tricolor e Nigella sativa, ed inoltre olio di semi di Oenothera Biennis e Borrago.

L’enotera o Oenothera biennis appartente alla famiglia delle Oenotheraceae è un fitocomplesso attivo contro la dermatite atopica e contro gli eczemi. L’olio contiene abbondanti acidi grassi polinsaturi della serie ω-6 (acido gamma-linolenico, acido linolenico, acido oleico, acido palmitico). Studi clinici hanno dimostrato che pazienti affetti da dermatite atopica hanno una ridotta attività dell’enzima δ-6-desaturasi, che converte l’acido linoleico in acido-γ-linolenico e presentano livelli elevati di acido cis-linoleico nel plasma.

In un modello sperimentale un gruppo di ratti è stato nutrito con olio di Enotera ed esposto a radiazioni per poi valutarne l’effetto protettivo sui danni cutanei prodotti. Nella successiva misurazione dei livelli plasmatici di acidi grassi liberi negli eritrociti e nel plasma è stato evidenziato come l’olio riduceva la sensibilità della pelle e dei vasi agli effetti infiammatori indotti dalle radiazioni.

Generalmente l’olio risulta essere ben tollerato, infatti, sono stati segnalati effetti avversi minori, tra cui disturbi gastrointestinali e mal di testa.

Un ruolo importante in questa patologia è rivestito dalla borragine o Borago officinalis appartenente alla famiglia Boraginaceae. Tra i costituenti troviamo resine, tannini, acido palmitico, nitrato di potassio, calcio e saponine. Inoltre i semi sono ricchi di acido- γ-linolenico (omega-3) e acido linoleico (omega-6). Diversi studi quindi, sottolineano l’importanza nutrizionale degli acidi grassi omega-6, visto il ruolo fondamentale svolto nella struttura della pelle e nella sua fisiologia. Si è visto come anche l'olio di borragine abbia un ruolo interessante in quanto contiene due a tre volte più acido γ-linolenico (GLA) rispetto all’olio di enotera. Nel complesso, i dati suggeriscono che la supplementazione nutrizionale con l'olio di borragine è improbabile che abbia un importante effetto clinico, ma può essere utile in alcuni pazienti con una forma meno grave di dermatite atopica e che sono alla ricerca di un trattamento alternativo.

E’ opportuno tenere presente che l’olio di borragine causa danni epatici cronici e presenta un’importante tossicità per feto e embrione (Farmacovigilanza news 12/13 giugno 2005).

TABELLE

FITOFARMACI-APPARATO CUTANEO FITOFARMACI PATOLOGIA

Arctium lappa L., Viola tricolor ACNE Capparis spinosa DERMATITE ECZEMATOSA E

ECZEMA DA CONTATTO Oenothera biennis, Borago officinalis ECZEMA ATOPICO

PIANTA-FARMACO RISULTATI INTERAZIONE

COMMENTO

Arctium lappa L. Ipoglicemizzanti

Potenzia l’effetto

Oenothera biennis Fenotiazine Composti pro convulsivanti Anticoagulanti Antiaggreganti piastrinici Piante con proprietà antiaggregante piastrinica e anticoagulante (angelica, aglio, ginkgo e curcuma) Anestetici

Rischio di sanguinamento Convulsioni

Evitare l’associazione in pz schizofrenici Evitare l’associazione in pz con disordini della coagulazione

Borago officinalis Anticoagulanti Antiaggreganti piastrinici Anestetici

Rischio di sanguinamento

L’acido-γ-linoleico aumenta il tempo di coagulazione Sospendere l’uso almeno due settimane prima dell’intervento

Bibliografia:

Testi:

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Maugini E. - Manuale di Botanica farmaceutica. Edizione Piccin, Padova

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Articoli scientifici:

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