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Giacinto Scelsi nel centenario della nascita Atti dei Convegni Internazionali Roma, 9-10 dicembre 2005 Palermo, 16 gennaio 2006 A CURA DI DANIELA M. TORTORA

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Giacinto Scelsi nel centenario della nascita

Atti dei Convegni Internazionali

Roma, 9-10 dicembre 2005Palermo, 16 gennaio 2006

A CURA DI

DANIELA M. TORTORA

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Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università di Roma “Sapienza”

Fondazione Isabella Scelsi, RomaMuseo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università di Roma “Sapienza”Archivio storico della musica contemporanea del MLACLaboratorio Musicale Universitario/Dipartimento Aglaia, Università di PalermoDiscoteca di Stato/Museo dell’AudiovisivoAmerican Academy in Rome

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Indice

- Premessa 9

- Programma del convegno (Roma, 9-10 dicembre 2005) 11- Programma della giornata internazionale di studi 15

(Palermo, 16 gennaio 2006)

Parte Prima

- Saluto di MASSIMO PISTACCHI, direttore della Discoteca di Stato 19

- Saluto di NICOLA SANI, presidente della Fondazione Isabella Scelsi 21

- MARIO BARONI 25Problemi di datazione nelle opere degli anni Trenta

- NICOLA VERZINA 37Alcune categorie del futurismo in Rotativa

- JOHANNES MENKE 55La nuova concezione della tonalità di Scelsi

- ALESSANDRA MONTALI 61Il presente sospeso:analisi della dimensione temporale nel suono scelsiano

- ANDREA DI GIACOMO 79Quattro Illustrazioni, due partiture, una registrazione

- FRANCESCO SCHWEIZER 87L’appel de l’esprit: dimensioni sonore e iniziatiche nelQuartetto per archi n. 3

- GABRIELE GARILLI 101Stati della materia: uno sguardo sul linguaggio musicale di Scelsi attraverso il Quartetto n. 2

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- ALESSANDRO MASTROPIETRO 119Action music (1955)… action painting. Su un nodo della produzione pianistica di Scelsi e su alcune ipotesi definitorie della sua tecnica compositiva

- CHRISTINE ANDERSON 145Immaginare l’Oriente. Elementi tibetani nella musica di Giacinto Scelsi degli anni Sessanta

- ANDREA OLMSTEAD 155Giacinto Scelsi: Italian-American Connections

- MARTIN BRODY 161Deep Dreams

- MARCELLO PIRAS 169Giacinto Scelsi e le culture nere

- LUCIANO MARTINIS 177Latino, scherma, scacchi, ma… quali i suoni?

- FRIEDRICH JAECKER 191Giacinto Scelsi e Walther Klein

- ELISABETTA PIRAS 203Giacinto Scelsi e i suoi interpreti

- SHARON KANACH 217La nouvelle Trilogia de Giacinto Scelsi: ses écrits (ou: L’histoire d’un projet d’edition)

- ALESSANDRA CARLOTTA PELLEGRINI 227Per una bibliografia su Giacinto Scelsi: prime ricognizioni

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Parte Seconda

- GABRIELE GARILLI, GAETANO MERCADANTE 245Suono scrittura opera

- DANIELA M.TORTORA 249Le imperfezioni della scrittura:il suono-fonema nelle opere per voce sola

- GIOVANNI GIURIATI 263Suono, improvvisazione, trascrizione, autorialità, Oriente… e Scelsi.Alcune riflessioni di un etnomusicologo

- GIANGIORGIO PASQUALOTTO 281Musica e risveglio

- JOHANNES MENKE 285Aspetti cristiani nelle opere di Scelsi

- GABRIELE GARILLI 295Improvvisazione, rito, scrittura: Scelsi e lo statuto dell’opera

- GAETANO MERCADANTE 305Stasi e processo. Lettura del quarto dei Cinque Incantesimidi Giacinto Scelsi

- ANTONIO DORO 321Oralità e scrittura in rapporto a modelli non lineari di composizione

- Indice dei nomi 341

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Premessa

Incastonato nel cuore del festival Scelsi 2005 - l’imponente manifestazioneche nell’autunno-inverno romano di qualche anno fa valse a celebrare congrande dispiegamento di idee e di risorse il primo centenario della nascita diGiacinto Scelsi (1905-1988) -, il convegno internazionale di studi, per l’appuntoa quel centenario intitolato, ha inteso porre alla comunità scientifica colà riuni-tasi una serie di quesiti circa l’identità dell’artista, del pensatore Scelsi, nonchédelle sue opere, per poi argomentarne un’analoga serie di risposte convincen-ti sia sul piano della ricerca storico-critica, sia sul versante analitico-musicale.

Nato sull’onda di un consimile slancio partecipativo e grandioso – ci si riferi-sce ancora al festival romano del 2005, il convegno ha visto allineate per la cir-costanza tre prestigiose istituzioni cittadine, con il sostegno generoso offertodall’American Academy in Rome: la Fondazione Isabella Scelsi, patrocinatricedell’intero ciclo di eventi legati alle celebrazioni del centenario, l’Archivio stori-co della musica contemporanea del MLAC (Museo Laboratorio di ArteContemporanea dell’Università di Roma “Sapienza”), la Discoteca di Stato /Museo dell’Audiovisivo, sede effettiva di svolgimento dell’intero corso dei lavo-ri. La buona riuscita del sodalizio, con il conseguimento del duplice obiettivoauspicato (legittimazione della figura e dell’opera di Scelsi in ambito scientificoe accademico e sua storicizzazione grazie al superamento del pregiudizio ‘grafo-centrico’ corrente in musicologia), si è dovuta alla congiuntura favorevole cheha accostato le tre istituzioni in un momento di particolare e significativa emer-genza dei rispettivi investimenti in corso: la Fondazione Isabella Scelsi, con il piùgenerale rilancio delle attività scientifiche, oltre che artistiche, legate alla perso-na del nuovo presidente in carica, Nicola Sani; l’Archivio del MLAC della“Sapienza”, organo decisivo per la messa a punto delle strategie della ricercastorico-artistica e musicologica in ambito romano; la Discoteca di Stato, ovve-ro l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, organo del Ministero per iBeni e le Attività Culturali nel settore cruciale della conservazione e della valo-rizzazione del patrimonio musicale.

Il convegno ha avuto il merito di raccogliere le fila un po’ incerte (alle volte)e intermittenti della ricerca attorno all’universo scelsiano, ormai in atto da circaun ventennio, contribuendo alla messa a fuoco di alcuni percorsi prioritari diindagine: la biografia dell’artista, la produzione degli anni Trenta (pianistica, manon solo), l’orientalismo e la concezione del tempo in divenire nelle sue parti-ture del secondo dopoguerra, le ipotesi analitiche a carico delle partiture di

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maggiore notorietà (i Quattro pezzi per orchestra, i Quartetti, etc.), le relazioniinternazionali (quelle giovanili con l’ambiente francese e con quello di marcamitteleuropea; gli incontri della maturità con il mondo degli artisti americani).

Con occhio vigile all’andamento delle due giornate dei lavori (delle qualirimane memoria nella pubblicazione qui di seguito del programma), nonché agliesiti effettivi dei contributi pronunciati in forma provvisoria nel 2005 e agli indi-rizzi più generali della ricerca scelsiana, si è optato per una distribuzione deisaggi in questa sede che tenesse conto innanzitutto della proposta analitica (tral’altro, la più numerosa), ivi inclusi i contributi sul nuovo concetto di tonalità esull’orientalismo di marca tibetana della produzione degli anni Sessanta, per poidare spazio agli studi sulle relazioni italo-americane, ivi inclusa la poco indagataliaison con la musica di estrazione afroamericana, agli scritti di carattere più pro-priamente storico-biografico (ove figurano, tra l’altro, la ricostruzione del back-ground musicale familiare del Nostro e i contributi su Scelsi e Walther Klein esu Scelsi e i suoi interpreti), infine ai due saggi bibliografici, l’uno a firma di SharonKanach (curatrice degli scritti di Scelsi editi nel 2006 per i tipi degli Actes Suddi Arles) e l’altro a cura di Alessandra Carlotta Pellegrini, che riassume gli oltrevent’anni di studi scelsiani in un compendio prezioso per le indagini future.

Alla generosa iniziativa del Laboratorio Musicale Universitario delDipartimento Aglaia dell’Università di Palermo, ancora con il patrocinio dellaFondazione Isabella Scelsi di Roma e grazie alla partecipazione ideativa e pro-positiva di Amalia Collisani e Paolo Emilio Carapezza, dobbiamo la sostanziosagiornata di studi svoltasi in Sicilia a breve distanza dal compimento del conve-gno in sede romana, stavolta con un indirizzo di indagine più mirato e circo-scritto, rivolto alle questioni del rapporto suono/segno nella parabola compo-sitiva di Scelsi (anche a confronto con altre esperienze compositive, ad esem-pio con quella dell’ultimo Nono), e con squisite riflessioni inerenti all’ambitodelle tradizioni orali, del pensiero Zen, del rapporto col sacro (il programmadella giornata è qui trascritto alla p. 15).

Ci si fa vanto di aver accolto in questa sede i contributi prodotti in ambitopalermitano (ai quali viene riservata per intero la seconda parte del volume),senz’altro degni di figurare in questa silloge di scritti così ampia e rappresenta-tiva, destinata a suggellare la definitiva acquisizione in sede musicologica dellacomplessa esperienza di vita e d’arte di Giacinto Scelsi, il musicista italiano piùdi ogni altro in cammino lungo l’intero arco di svolgimento del XX secolo.

Daniela M.Tortora

DANIELA M. TORTORA

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PROGRAMMA DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDIRoma, 9-10 dicembre 2005

Venerdì 9 dicembre 2005, ore 9.30

Saluto di MASSIMO PISTACCHI, Direttore della Discoteca di Stato – Museodell’Audiovisivo

Saluto di LUCIANO SCALA, Direttore Generale per i Beni Librari e gli IstitutiCulturali/ Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari/ Ministero per i Beni e leAttività Culturali

Saluto di NICOLA SANI, presidente della Fondazione Isabella Scelsi

PresiedeHEINZ-KLAUS METZGER

MARIO BARONI (Università di Bologna)Uno sguardo introduttivo alle opere del primo Scelsi

GIANMARIO BORIO (Università di Pavia-Cremona)Scrittura e oralità alla fine del XX secolo: alcuni ragionamenti

FREDERIC RZEWSKI (Bruxelles)Una testimonianza

SHARON KANACH (Parigi)Gli angeli sono altrove: storia di un progetto di edizione

HARRY HALBREICH (Liegi)Scelsi, un radicale al di là della modernità

Venerdì 9 dicembre 2005, ore 15,00

PresiedeGIANMARIO BORIO

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FRIEDRICH JAECKER (Colonia)Giacinto Scelsi e Walther Klein

CHRISTINE ANDERSON (Berlino)Immaginare l’Oriente. Elementi asiatici nella musica di Giacinto Scelsi deglianni Sessanta

ANDREA OLMSTEAD (Händel and Haydn Society Orchestra, Boston)Giacinto Scelsi: Italian-American Connections

ALESSANDRO MASTROPIETRO (L’Aquila)Action music (1955)… “action painting”? Su un nodo della produzione piani-stica scelsiana

MARTIN BRODY (Catherine Mills Davis Professor Wellesley College, Boston)Deep Dreams: Scelsi,Wolpe, Feldman

JOHANNES MENKE (Musikhochschule, Friburgo)Il nuovo concetto tonale di Scelsi

Sabato 10 dicembre 2005 ore 9,30

PresiedeMARIO BARONI

LUCIANO MARTINIS (Aquileia)Latino, scherma, scacchi, ma… quali i suoni?

NICOLA VERZINA (Università di Bologna)Rotative: l’esordio ‘futurista’ di Scelsi

ANDREA DI GIACOMO (Università di Bologna)Quattro Illustrazioni, due partiture, una registrazione

IVAN VANDOR (Roma)Una testimonianza

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

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ALESSANDRA MONTALI (Università di Bologna)Il presente sospeso: analisi della dimensione temporale del suono scelsiano

ELISABETTA PIRAS (Università di Bologna)Giacinto Scelsi e i suoi interpreti

Sabato 10 dicembre, ore 15,00

PresiedeDANIELA M.TORTORA

FRANCESCO SCHWEIZER (Conservatorio “C. Pollini” di Padova)L’appel de l’esprit: dimensioni sonore e iniziatiche nel Quartetto per archi n. 3

GABRIELE GARILLI (Università di Palermo)Stati della materia: forma e organizzazione dei suoni nel secondo e quartoquartetto di Giacinto Scelsi

ALESSANDRA CARLOTTA PELLEGRINI (Roma)Per una bibliografia su Giacinto Scelsi: prime ricognizioni

PAOLO COTENI (Accademia di Belle Arti, Frosinone)Giacinto Scelsi e le cantine romane

MARCELLO PIRAS (Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila)Giacinto Scelsi e le culture nere

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

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PROGRAMMA DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DI STUDIPalermo, 16 gennaio 2006

I SESSIONE, ORE 9,30

PresiedeAMALIA COLLISANI

DANIELA M.TORTORA (Fondazione Isabella Scelsi – Conservatorio di Napoli)Le imperfezioni della scrittura: il suono-fonema nelle opere per voce sola

GIOVANNI GIURATi (Università di Roma “Sapienza”)Suono, improvvisazione, trascrizione, autorialità, Oriente… e Scelsi.Alcune riflessioni di un etnomusicologo

Discussant: GIANMARIO BORIO (Università di Pavia-Cremona)

GIANGIORGIO PASQUALOTTo (Università di Padova)Musica e risveglio

Discussant: GABRILELE GARILLI (Laboratorio Musicale Universitario, Palermo)

II sessione, ore 15,30

PresiedePAOLO EMILIO CARAPEZZA

ANTONIO DORO (Conservatorio di Sassari)Oralità e scrittura in rapporto a modelli non lineari di composizione

JOHANNES MENKE (Musikhochschule, Friburgo)Aspetti cristiani nelle opere di Scelsi

Discussant: ALESSANDRO MASTROPIETRO (L’Aquila)

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PARTE PRIMA

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Saluto del Direttore della Discoteca di Stato/ Museo dell’Audiovisivo

Massimo Pistacchi

Ho il piacere di dare avvio alla prima sessione delle due giornate interna-zionali di studi dedicate a Giacinto Scelsi che la Fondazione Isabella Scelsi, nelcentenario della nascita del compositore, ha promosso nel vasto programmacelebrativo e che la Discoteca di Stato - Museo dell’Audiovisivo ha l’onore diospitare nella sua storica sede.

Prima di dare il mio personale segno di benvenuto, porgo il saluto delDirettore Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali (Dipartimento peri Beni Archivistici e Librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), dott.Luciano Scala, che per concomitanti motivi istituzionali non è potuto esserepresente, ma mi ha pregato di rivolgere a voi tutti l’espressione dell’attenzio-ne con la quale segue l’attività della Fondazione Scelsi in tutte le sue comples-se e importanti iniziative.

In particolare egli teneva al convegno per poter segnalare le linee-guidaculturali della Direzione Generale nel campo della musica.

Tenterò allora, come Direttore della Discoteca di Stato - Museodell’Audiovisivo, di delineare alcune di tali linee e più specificatamente di illu-strare i termini della collaborazione tra questo Istituto e la FondazioneIsabella Scelsi, al cui Presidente, M° Nicola Sani, rivolgo un caloroso saluto eun sentito ringraziamento.

La Direzione Generale persegue un duplice interesse: il primo, di ordineistituzionale, è relativo al sostegno delle attività delle Istituzioni culturali, sianoessi Istituti culturali, Fondazioni, Associazioni, che sono elementi fondamenta-li per lo sviluppo e la produzione di cultura nel nostro Paese.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, proprio attraverso la DirezioneGenerale per i beni librari e gli istituti culturali, partecipa con attività di soste-gno e di promozione ai progetti culturali realizzati dalle Istituzioni, tra le qualila Fondazione Isabella Scelsi credo sia di primaria importanza, per i contenu-ti delle sue iniziative e per la ricchezza delle proposte in un settore, qualequello della musica contemporanea, che necessita oggi di una grande spintapropositiva e promozionale.

Il secondo motivo riguarda i progetti che la Direzione Generale ha avvia-to nel settore della musica: un vasto programma di valorizzazione che si tra-

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duce in termini molto concreti nell’avvio di campagne di digitalizzazione dipatrimoni musicali di straordinaria importanza, nonché di raccolte di audiovi-sivi possedute da archivi, biblioteche e, appunto, da istituzioni culturali.

In questo ambito si inserisce l’opera di trascrizione digitale dell’intero patri-monio storico della Discoteca di Stato che permetterà un nuovo modello digestione e di fruizione.

Per verificare la portata di tali attività, mi è gradito annunciare che il 20dicembre p.v., a Roma, presso l’ Auditorium - Parco della Musica, si svolgeràl’inaugurazione della mostra “Tema con variazioni: musica e innovazione tec-nologica”, ove verranno allestite tre specifiche sezioni: la prima, nella salaRisonanze, riguarda la testimonianza della ricchezza del patrimonio musicaleitaliano, con raccolte di autografi, partiture, spartiti, bozzetti, etc. Sarannoesposti oltre 80 tra i più importanti autografi che vanno dal Medio Evo finoai nostri giorni, secondo un criterio al tempo stesso di tipo filologico, masoprattutto spettacolare, volto a documentare al grande pubblico, anche deinon esperti, la preziosità e l’ampiezza delle nostre collezioni.

La seconda sezione, curata dalla Discoteca di Stato, riguarda la storia dellafonografia, per illustrare il passaggio dall’esecuzione dal vivo a quella registrataattraverso la successione delle tecnologie e dei supporti, dall’analogico al digitale.

La terza sezione prevede l’allestimento di numerose postazioni informatiche,ove il pubblico potrà accedere alla documentazione dei patrimoni digitalizzati.

In questo contesto ricco di prospettive si inseriscono le attività dellaFondazione Isabella Scelsi, sia in ambito nazionale che internazionale, testimo-niate dall’odierno convegno, ma anche le innumerevoli iniziative di studio econcertistiche promosse nel corso dell’anno.

Non ultimo vorrei ricordare il progetto finalizzato alla collaborazione conla Discoteca di Stato per la digitalizzazione dei nastri storici delle opere diScelsi, lavoro delicatissimo e di grande interesse condotto con il supporto deitecnici dell’Istituto e con il coordinamento scientifico della Fondazione.

L’impegno per la digitalizzazione dei patrimoni deve necessariamente porta-re alla creazione di più ampi e nuovi strumenti di diffusione, di consultazione peril pubblico per tradurre le attività in strumenti di accesso e di informazione.

Gli attuali indirizzi operativi devono infatti privilegiare la diffusione della cul-tura, e della musica in particolare, e favorire una più ampia disponibilità all’ascol-to e alla documentazione, soprattutto per i giovani che mai come oggi sonodisponibili ad esperienze musicali anche fuori dagli schemi convenzionali.

Nel rinnovare il segno del mio saluto e l’augurio di buon lavoro, consenti-temi di ringraziare il M° Nicola Sani per la disponibilità, l’attenzione e la con-siderazione con la quale ha inteso coinvolgere la Discoteca di Stato all’inter-no di iniziative di così rilevante interesse.

MASSIMO PISTACCHI

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Saluto del Presidente della Fondazione Isabella Scelsi, Roma

Nicola Sani

Ringrazio il Dott. Massimo Pistacchi e il Direttore Generale Dott. LucianoScala che purtroppo non è potuto essere presente.

Mi fa molto piacere che Massimo Pistacchi abbia detto che la FondazioneIsabella Scelsi è oggi inserita nel novero delle grandi Fondazioni attive nelnostro Paese. Prima di tutto è il segnale di un rinnovato interesse da partedelle istituzioni culturali italiane nei confronti dell’opera di Giacinto Scelsi. Cisono voluti molti anni perché in Italia si raggiungesse la consapevolezza del-l’importanza della figura di questo straordinario compositore.

La storia dell’arte, della cultura, è fatta anche di fiumi sotterranei, hiddenrivers come li chiamano i colleghi anglosassoni. È importante che a un certopunto questi fiumi sotterranei affiorino in superficie. Quella del secondoNovecento musicale, in Italia, è stata un’esperienza straordinaria. Il nostro èun Paese che ha dato alla musica del XX secolo un contributo determinan-te di innovazione e sperimentazioni. La figura di Giacinto Scelsi, come quelladi altri compositori attivi a Roma nella seconda metà del Novecento, oggifinalmente viene riconosciuta (mi riferisco anche a nomi come FrancoEvangelisti, Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Mauro Bortolotti).

Sono tanti i compositori che hanno dato un grande contributo e chemagari non hanno goduto del riconoscimento riservato ad altri. Oggi questefigure sono oggetto di interesse e Scelsi - che è notissimo in tutto il mondo- ritorna finalmente al centro dell’attenzione anche nel nostro Paese grazie allavoro sviluppato dalla Fondazione Isabella Scelsi in occasione del centenariodella nascita del compositore.A mio avviso non si deve però guardare a Scelsicome a una figura esclusivamente legata al secondo Novecento italiano einternazionale. Se il compositore fosse scomparso - come Webern - nel1945, oggi avremmo il compito di riportare Scelsi al centro dell’attenzionedella musica italiana della prima metà del ventesimo secolo. Lo Scelsi che hascritto fino al 1945 è un compositore estremamente interessante e non sonopochi i lavori che risalgono a quel periodo.

Quando parliamo della musica italiana di quegli anni, il riferimento è sem-pre ai Casella, Petrassi, Dallapiccola, Malipiero, Ghedini, figure contemporanee

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alle esperienze musicali dell’ultimo Puccini, di Respighi, di Pizzetti. Ma in que-gli anni Scelsi scriveva lavori di estremo interesse che costituiscono un con-tributo notevole alla musica italiana di quel periodo.

Pensiamo a Rotativa, composizione di cui Scelsi realizza ben quattro ver-sioni, tra le altre una per tre pianoforti, organo e orchestra, che viene ese-guita a Parigi nella Sala Pleyel con la direzione di Pierre Monteux (non certouno sconosciuto), una per due pianoforti e quattordici percussioni, una perdue pianoforti e una per pianoforte solo. Rotativa può essere assegnata aquel meccanicismo post-futurista da cui derivano composizioni come Le bal-let mechanique di George Antheil o lavori di Honegger e di Mossolov. Si trat-ta di una composizione assai particolare per un compositore italiano di que-gli anni e di cui manca completamente la percezione nella storiografia musi-cale di quel periodo. Poi ci sono altri lavori da camera e per pianoforte. LoScelsi di quegli anni è già una figura originale e interessante. Il Festival Scelsiospita un concerto dedicato ai Preludi di Scelsi, composti negli anni Trenta eQuaranta. Ma chi è “quello” Scelsi? Un compositore itinerante, che vivemolto all’estero, assorbe l’influenza dei movimenti culturali europei, francesiin particolare, ma non solo, e di per sé diventa un caso unico. Confluiscononella sua poetica la lezione di Skrjabin, conosciuta attraverso l’insegnamentodi Egon Köhler, la lezione di Casella e del neoclassicismo recepita attraversol’insegnamento di Giacinto Sallustio – il suo primo maestro –, nonché l’in-fluenza dell’ambiente parigino di quegli anni. Scelsi si lega a Cocteau e adiverse figure cruciali della cultura europea, vivendo quell’esperienza fino infondo. La vive da artista perfettamente inserito nella temperie dei linguaggidel suo tempo, che non sono soltanto musicali e sonori, ma anche visivi, arti-stici, poetici, letterari.

Il Festival Scelsi, ideato per il centenario della nascita del Maestro, rispec-chia questo insieme di cose. Per quanto riguarda il rapporto tra Scelsi e learti figurative, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) espone duran-te il periodo del Festival – nell’ambito della mostra dedicata al Surrealismoitaliano - la scultura realizzata da Giacinto Scelsi che fa parte della collezionedella stessa GNAM. Per l’occasione viene eseguita dal pianista Oscar Pizzo lacomposizone per pianoforte Action Music di Scelsi (ne discuterà nel corso diquesto incontro di studi Alessandro Mastropietro).

Per quanto riguarda il rapporto con la letteratura, nelle prossime settima-ne la Fondazione Isabella Scelsi, in collaborazione con l’editore francese ActesSud, si appresta a pubblicare l’opera letteraria di Scelsi in tre volumi. L’operapoetica, gli scritti sulla musica e l’arte e il Sogno 101 (autobiografia di Scelsi)

NICOLA SANI

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che contemporaneamente all’edizione francese uscirà finalmente in versioneintegrale italiana, a cura di Luciano Martinis e Alessandra Carlotta Pellegrini(era stata pubblicata in precedenza solo la seconda parte del Sogno 101 perle edizioni le parole gelate di Luciano Martinis).

Con la Discoteca di Stato abbiamo avviato da diversi mesi un proficuo rap-porto di collaborazione e lo svolgimento di questo convegno ne è il segnotangibile. I quaranta concerti del Festival Scelsi verranno integralmente regi-strati dalla Fondazione Isabella Scelsi e la copia delle registrazioni verrà offer-ta alla Discoteca di Stato, cosicché questo Festival continuerà a vivere per lacollettività grazie alle strutture aperte al pubblico della Discoteca medesima.Dalla serie introduttiva dei concerti nelle Accademie, ungherese e america-na, con solisti di primo ordine, all’inaugurazione del Festival con il QuartettoArditti, ai concerti dell’Ensemble Recherche, dei più grandi interpreti scelsia-ni come Michiko Hirayama, Joëlle Léandre, Frances Marie Uitti, CarolRobinson, a quelli con l’Ensemble 2e2m,Tristan Murail, Freon Ensemble, a unsusseguirsi di eventi di portata straordinaria… tutto questo insieme di regi-strazioni sarà disponibile al pubblico degli studiosi e di tutti gli interessati gra-zie alla Discoteca di Stato.

Ma il rapporto con la Discoteca di Stato va anche, naturalmente, al di làdel Festival Scelsi perché è molto importante, centrale nella poetica diGiacinto Scelsi, il rapporto con il suono e la Discoteca di Stato è l’Istituzioneprincipale nel nostro Paese per la ricerca e la divulgazione dei documentisonori. Questo fatto senz’altro ci accomuna: il lavoro di Scelsi si è sviluppatofondamentalmente attorno al suono; Scelsi ha lavorato, scavato intorno aquesta problematica e, dunque, va da sé che il rapporto fra le nostreIstituzioni debba essere centrale per lo sviluppo delle attività della nostraFondazione.

Prima di concludere, vorrei brevemente soffermarmi su quello che riguar-da il futuro della Fondazione Isabella Scelsi. Con il Festival Scelsi abbiamo sicu-ramente lanciato una sfida importante: quella di riportare Scelsi al centrodella cultura italiana, perché essa possa riappropriarsi di questa figura straor-dinaria, nota in tutto il mondo e al centro delle riflessioni sul Novecento musi-cale. Inoltre, con questo Festival, Giacinto Scelsi è tornato nella sua città e losi può ascoltare ovunque. Gli eventi del Festival Scelsi si svolgono in tanti luo-ghi della Capitale, dall’Auditorium-Parco della Musica al Teatro Palladium,dall’Università di Roma “Sapienza” al Goethe Institut, dal Conservatorio diSanta Cecilia alle Accademie e agli Istituti di cultura stranieri, dalle librerie allaGalleria Nazionale d’Arte Moderna e a molti altri spazi. È davvero una mani-

SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE ISABELLA SCELSI, ROMA

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festazione che unisce la città nei luoghi-simbolo della musica e della cultura.Abbiamo voluto ricreare un rapporto forte fra questa figura di artista e lacittà che lo circonda: una sorta di circolarità scelsiana, un cerchio che loabbraccia e che oggi finalmente lo colloca al centro dell’esperienza musicale.

Personalmente trovo molto interessante ascoltare nuovamente la musicadi Scelsi, condividendola assieme a tanti altri fruitori, per poter riflettere anco-ra su quei suoni che assumono un significato diverso rispetto al recente pas-sato. Oggi siamo in grado di ripercorrere le grandi traiettorie del Novecento,comprendendo molte cose in più rispetto al tempo in cui Scelsi viveva ecomponeva. Risulta evidente, ad esempio, la congiunzione che esiste tra la suamusica e quella di Varèse, di Ligeti, di Xenakis. È ormai chiaro come Scelsiabbia impresso la sua impronta nei percorsi-chiave del Novecento. Se in Italiaè esistita una figura assimilabile a quella di John Cage, si chiama Giacinto Scelsi(senza dimenticare l’espressione di Morton Feldman, secondo il quale Scelsiè l’Ives italiano).

L’obiettivo più importante per la Fondazione Isabella Scelsi è comunquequello di aprire il proprio Archivio storico alla consultazione da parte delpubblico. È un lavoro assai impegnativo quello che ci attende, poichél’Archivio Scelsi è complesso e composito, fatto di documenti cartacei esonori; questi ultimi sono di estremo interesse e il loro recupero dovrà esse-re effettuato utilizzando le tecnologie più avanzate che abbiamo oggi a dispo-sizione. Il nostro impegno è quello di aprire agli studiosi e al pubblicol’Archivio storico della nostra Fondazione entro il 2009.

Prima di dare inizio ai lavori del convegno, desidero ringraziare in modoparticolare il Dott. Massimo Pistacchi, Direttore della Discoteca di Stato, perla calorosissima accoglienza e la sua partecipazione a tutte le iniziative chestiamo portando avanti. Ringrazio inoltre l’Archivio storico della musica con-temporanea del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Universitàdi Roma “Sapienza” per avere ideato questo convegno e soprattutto la prof.Daniela Tortora, responsabile di detto Archivio e membro del ConsiglioDirettivo della Fondazione Isabella Scelsi, per l’attenzione che ha riservato allarealizzazione di questo Convegno, nonché per la collaborazione e la consu-lenza scientifica, determinanti per la piena riuscita di questa manifestazione.Ringrazio infine il Comitato Progetto Musica, partner della FondazioneIsabella Scelsi nell’organizzazione di tutto il Festival assieme all’AssociazioneNuova Consonanza; l’American Academy di Roma, per la collaborazione cheha dato all’iniziativa e il Goethe-Institut Rom, impareggiabile sostenitore ditante iniziative che hanno riguardato la nuova musica a Roma.

NICOLA SANI

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