Grammatica elfica

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  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Grammatica descrittiva della lingua Quenya

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    Prefazione:H , , G D Q , .. C C Q H. K. F N F A E, ,

    (

    ). L Q A , ( ). T . A B, , , Q . F E. K L E,

    NQ, T ... N , , , I . (L H, N, O, . 19). IK Q T PN A M, T M, . T

    E E E, V . .C. E I S, T E Q

    . L K . Q , , , W (://..//Q), , (

    , .). I Q Q A B,

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    S

    1 Storia della Lingua Quenya 72 Termini impiegati per designare il Quenya 123 Fonologia 13

    a Le vocalib

    I dittonghic La dieresi

    d Le consonantie Le consonanti doppief I gruppi consonanticig Altri gruppi consonanticih Lunghezza delle sillabei Le regole dellaccentazione

    4 Larticolo 165 I sostantivi 16

    a Il pluraleb Il dualec Il plurale partitivod I casi

    1 Nominativo2 Genitivo3 Possessivo o Aggettivale4 Dativo5 Accusativo6 Ablativo7 Allativo8 Locativo9 Strumentale10Rispettivo

    e La flessione: i temi coincidenti col nominativo1 Temi in a2 Temi in l3 Temi in n4 Temi in r5 Temi in s6 Temi in t

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    f I temi radicali1 Temi in dentale2 Temi contratti3 Temi in doppia s4

    Temi in ll/nn5 Temi in doppia r

    6 Temi in m7 Temi in c8 Temi in e/i9 Temi in u10 Temi irregolari11 Nomi monosillabici composti da due lettere

    g Nomi derivanti da verbi6

    Gli aggettivi 63a Il plurale

    b Aggettivi declinatic Il comparativo di maggioranza relativod Il comparativo di maggioranza assolutoe Il superlativof Gli aggettivi numerali

    7 Gli avverbi 728 I pronomi 73

    a I pronomi personalib I pronomi possessivic I pronomi relativid I dimostrativie I pronomi interrogativif Gli indefinitig I pronomi riflessivi

    9 I verbi 84a Laoristo

    b Il presentec Il futurod Il passatoe Il perfettof Linfinitog Linfinito estesoh Linfinito passivoi Il participio presente

    j Il participio passatok Il gerundiol LimperativomForme negativen Verbi speciali e irregolari

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    10Affissi e formazione delle parole 10511Sintassi 117

    a La forma passivab Il costrutto ottativoc

    La proposizione ipotetica e condizionaled La proposizione temporale

    e La preposizione con in Quenyaf Le preposizionig Le postposizionih La preposizione dichiarativa ed il discorso indiretto

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    1 Storia della Lingua QuenyaIl Quenya (o Alto Elfico), nell'ambito del gruppo delle lingue elfiche, costituisce la

    lingua pi importante del ramo Amanya. In Aman esistevano, infatti, due variet dialettalidel Quenya, il Vanyarin ed il Noldorin: per ragioni di carattere storico, solo quest'ultimofu usato tra i popoli della Terra di Mezzo. Bench anche l'unica altra lingua Eldarin diffusain Aman, il Telerin, ne costituisca una semplice variet dialettale, in realt vienegeneralmente considerata una lingua distinta e non sar presa qui in considerazione.

    Confrontata con molte altre lingue elfiche, il Quenya una lingua dai tratti arcaici:conserva infatti le fondamentali caratteristiche dell'elfico originario, inventato dagli Elfiquando si ridestarono presso le sponde del lago Cuivinen una lingua con "molte ...splendide parole, e molte ingegnose figure retoriche" (WS 422). Nell'Indice del Sil Quenya viene indicato come "la lingua antica, comune a tutti gli elfi, nella forma in cui si

    svilupp a Valinor" nella terra di Aman, quasi come se il Quenya fosse cos simile all'ElficoPrimitivo da potere essere considerato un suo stadio di sviluppo successivo e non unanuova lingua; in realt, bench l'Elfico Primitivo ed il Quenya siano strettamenteimparentati, non si deve credere ad una loro effettiva identit. In Valinor l'antica linguaelfica sub notevoli cambiamenti: "le sue modificazioni [riguardarono] il conio di nuoveparole per designare realt vecchie e nuove e modificazioni fonologiche che resero ilQuenya pi musicale, armonioso e consono alla sensibilit dei Noldor" (WJ 20). Adesempio, i suoni b e d in posizione iniziale si trasformarono in v e l, le vocali lunghefinali furono abbreviate, mentre le vocali atone in corpo di parola spesso scomparvero e

    molti gruppi consonantici subirono fenomeni di metatesi o di altro tipo allo scopo difacilitarne la pronuncia. Il Quenya riprese ed adatt anche un ristretto numero di paroletratte dalla lingua dei Signori di Aman, i Valar, le Potenze deputate dal Creatore allacustodia del Mondo; per questo particolare aspetto va, poi, notato che gli stessi Valarincoraggiarono gli Elfi a "creare nuove parole secondo il loro gusto oppure ... a tradurre ilsignificato dei nomi in lessemi puramente elfici" anzich riutilizzare od adattare parole delValarin (WJ 405). E' stato detto che i Noldor: "furono creativi per quanto concerne lalingua, poich nutrivano un profondo amore per le parole e cercarono sempre di trovarenomi pi datti per tutte le cose che conoscevano o immaginavano" (S.cap. 5).

    In Aman, il Quenya era parlato non solo dai Vanyar e dai Noldor, ma anche daiValar: "sembra che i Valar abbiano adottato molto presto il Quenya" dopo l'arrivo degliElfi, e la loro lingua originaria, il Valarin, non giunse spesso alle orecchie degli Eldar:"invero, si dice che talora era possibile udire i Valar e i Maiar parlare Quenya fra di loro"(WJ 305). Pengolodh, il saggio di Gondolin, scrive: "nei racconti i Valar parlano il Quenyain tutte le occasioni, ma ci non pu essere imputato ad una eventuale traduzioneapprontata dagli Eldar, poich pochi fra loro conoscevano il Valarin. La traduzione deveessere stata compiuta dai Valar stessi o dai Maiar; d'altra parte, i Valar o i Maiar, nella loro

    opera di educazione degli Eldar, devono avere esposto in lingua quenya questi racconti eleggende che riguardavano tempi anteriori al risveglio dei Quendi, un passatoremotissimo, fatti e vicende che gli Eldar non potevano avere conosciuto". Pengolodh cita

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    come esempio l'Ainulindal: "sin dal principio deve essere stato offerto a noi ... non solo inlingua quenya, ma anche in conformit con le nostre strutture di pensiero". Invero, ancheMelkor apprese il Quenya ed anche con notevole abilit: "per nostra sventura notaPengolodh in Valinor Melkor utilizz il Quenya con tale perizia da sorprendere tutti gli

    Eldar, poich esso non poteva essere migliorato e solo difficilmente eguagliato anche daipoeti e dai maestri di sapienza" (VT 39, 27).

    Quando Rmil invent l'alfabeto, il Quenya divenne la prima lingua da essereregistrata con la scrittura (S.cap. 6, LotR Appendix F); ma al di fuori del Regno Beato diAman, il Quenya non sarebbe mai stato conosciuto se non si fosse consumata la rivolta deiNoldor nella Prima Era. La maggior parte di questa etnia abbandon Aman ed fu esiliatanella Terra di Mezzo, portando con s la lingua AltoElfica: qui i Noldor erano, sul pianonumerico, assai inferiori rispetto al gruppo autoctono dei Sindar o Elfi Grigi, i quali

    parlavano una lingua ovviamente imparentata con il Quenya, e tuttavia abbastanzadissimile da esso. Il Sindarin, ad esempio, aveva da tempo eliminato le flessioni dei casiancora conservate in Quenya ed anche il sistema fonetico delle due lingue presentavanotevoli divergenze: l'Alto Elfico impiegava una maggiore quantit di vocali, mentretendeva a limitare molto la presenza delle consonanti occlusive b, d, g, assai frequentiinvece in Sindarin. Come stato detto: "i Noldor ... appresero rapidamente la lingua delBeleriand [.. il Sindarin], mentre i Sindar erano lenti nell'impadronirsi della lingua diValinor [..Quenya]"; venti anni dopo l'arrivo dei Noldor nella Terra di Mezzo: "la linguadegli Elfi Grigi era parlata anche dalla maggioranza dei Noldor" (S.cap. 13). QuandoThingol, re del Doriath, venne a sapere che i Noldor avevano ucciso un gran numero disuoi consanguinei fra i Teleri e rubato le loro navi durante la fuga da Valinor, band l'usodel Quenya entro i confini del suo regno; di conseguenza: "gli Esiliati adottarono ilSindarin per tutte le necessit della vita quotidiana e l'Alta Lingua dell'Ovest era utilizzatasolo nelle conversazioni private dei principi Noldor; tuttavia questa lingua continu avivere come lingua della sapienza, ovunque i Noldor vivessero" (S.cap. 15).

    Cos il Quenya sopravvisse anche nel buio della Prima Era: il lessico si accrebbe, inquanto i Noldor adottarono ed adattarono alcune parole tratte da altre lingue, come iltermine "nano" dal khuzdul e "runa" dal Sindarin (WJ 388, 396);

    altri termini gi in uso modificarono il loro significato o ne svilupparono di nuovi duranteil soggiorno nella Terra di Mezzo, come la parola , che nel Quenya di Valinor erautilizzata per indicare: "qualsiasi cosa che provocasse paura nell'animo degli Elfi, ogniforma od ombra di dubbio, o creatura in agguato", sopravvissuta nel ricordo degli antichiracconti sulla Marcia da Cuivinen; nel Quenya del periodo dell'esilio, tuttavia, alvocabolo urco fu riconosciuta una parentela etimologica con il termine Sindarin orch evenne quindi utilizzato per tradurlo: di conseguenza, il significato di urco fin con ilcoincidere semplicemente con quello di "orco" (WJ 390). Quando gli Edain giunsero nelBeleriand, non si limitarono ad apprendere il Sindarin, ma "in una certa misura anche il

    Quenya" (WJ 410); bench il Quenya "non sia mai stato un linguaggio parlato tra gliUomini" (Lettera a Plotz), nomi originari dell'Alto Elfico come Elendil conobbero ampiadiffusione fra gli Edain. Trin coni per se stesso un appellativo Quenya, Turambar

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    ovvero "Padrone della Sorte", mentre sua sorella Nienor grid alcune parole in Alto Elficoprima di uccidersi (S. cap. 21). Sono poi attestati numerosi altri esempi in linguaQuenya usati o rammentati dai Noldor durante l'esilio: quando Turgon fond la propriacitt nascosta, "stabil che il suo nome fosse Ondolind nella lingua degli Elfi di Valinor",

    anche se in seguito la forma in Sindarin Gondolin divenne la designazione abituale dellacitt. E proprio qui il Quenya "era divenuto la lingua dei libri" per la maggior parte dellapopolazione, che "come gli altri Noldor usava il Sindarin per le necessit della vitaquotidiana"; nondimeno, Tuor ud il Guardiano di Gondolin parlare "nell'Antica Linguadei Noldor, che egli non conosceva"; altrove si dice che "il Quenya era abitualmente usatocome lingua colloquiale nella dimora di Turgon, e fu la lingua parlata da Erendil nellasua infanzia" (UT 44, 55). PM 348 comprova che "Turgon, dopo la fondazione della cittsegreta di Gondolin, aveva ripristinato il Quenya come lingua d'uso nella sua famiglia".Quando Aredhel abbandon Gondolin, fu catturata da El e a lui gener un figlio, a cui

    "nel suo cuore diede un nome nella Lingua Proibita dei Noldor, Lmion, che significaFiglio del Crepuscolo" (S.cap. 16); in seguito, il padre lo chiam con il nome sindarin diMaeglin, ma Aredhel "insegn a Maeglin la lingua quenya, bench El lo avesse vietato"(WJ 337).

    In ogni caso, il Quenya parlato dagli Esiliati presto sub alcuni minori cambiamenti:probabilmente l'editto di Thingol, che ne proibiva ufficialmente l'uso, inib tutti i processidi evoluzione linguistica. In una lettera a Dick Plotz, Tolkien, riportando la flessionenominale di un'antica forma di Quenya chiamata "Quenya letterario", annota che: "perquanto noto agli uomini [mortali], agli studiosi Nmenoreani e a quanti di essisopravvissero in Gondor durante [la Terza Era], queste erano le forme usate nei testiscritti"; poi, subito dopo, aggiunge: "il Quenya come lingua parlata era andato incontro adalcune trasformazioni fra i Noldor prima che cessasse di esserne la lingua madre [...] Inquesta forma d'uso continu ad essere parlata fra gli Elfi di stirpe Noldorin, ma fupreservata da ulteriori trasformazioni in quanto veniva appresa dalle nuove generazionisolo attraverso i testi scritti. In conseguenza di ci, anche questa forma colloquiale delQuenya potrebbe essere stata impiegata nei testi scritti, poi utilizzati per insegnare lalingua alle nuove generazioni: si tratterebbe, in sostanza, di testi composti dai Noldordurante il loro esilio, dopo che la loro lingua si era leggermente differenziata dal Quenya

    di Aman (in particolare nella scomparsa del caso accusativo): "le condizioni dell'esilio ...resero necessaria la trascrizione di molte opere di sapienza e canti risalenti al periodoprecedente all'Esilio e fino ad allora conservati mnemonicamente" (PM 332). Gli eruditiNmenoreani potevano disporre di una forma pi arcaica di Quenya poich erano incontatto con gli Eldar di Eressa e di Valinor, e non solo con i Noldor esiliati nella TerraDiMezzo. Oggi chi scrive non usa il Quenya Letterario, ma la variante Noldorin dell'AltoElfico diffusasi al tempo dell'Esilio, la lingua del Lamento di Galadriel" (LotR1/ II cap. 8).

    La Prima Era si concluse con la Guerra d'Ira. Al principio della Seconda Era, alcuni

    dei Noldor fecero ritorno ad Aman, ma "alcuni rimasero per molte ere nella Terra diMezzo (S.cap. 24); di conseguenza, qui continuarono a dimorare Elfi di madrelinguaQuenya. Anche il loro pi grande nemico scelse per se stesso un nome in Quenya, quando

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    fece la sua comparsa fra gli Elfi in un aspetto piacevole allo scopo di ingannarli: Annatar, ilSignore di Doni (degli Anelli del Potere nel S); pure il suo vero nome era inQuenya, ma facile capire come non gli fosse molto gradito: Sauron ovvero l'Abominato.Successivamente, i Fabbri di Eregion diedero nomi Quenya alle loro opere pi notevoli:

    Narya, Nenya e Vilnya, i pi potenti fra gli Anelli del Potere ad eccezione dell'UnicoAnello. La storia della Seconda Era interamente occupata dalla saga di Nmenor, lagrande isola donata dai Valar agli Edain. In principio, tutti gli Edain erano in buonirapporti di amicizia con gli Elfi e la maggior parte di loro conosceva il Sindarin, bench lalingua d'uso dei Nmenoreani fosse l'Adnaico, una lingua umana; sappiamo comunqueche: "i loro maestri di sapienza appresero anche l'Alto Elfico parlato nel Reame Beato, incui vennero composti molti racconti e canti dall'inizio del mondo ... Sicch divenneconsuetudine che tutti i principi Nmenoreani, oltre ai loro nomi, avessero anche un nomeelfico [in Sindarin e/o Quenya]; e la medesima cosa accadde per le citt ed i bei luoghi che

    fondarono in Nmenor e sulle spiagge della Terra di Qua" (Akallabth). Fra gli esempi dinomi Quenya usati in Nmenor si ricordano qui Meneltarma, Armenelos, Rmenna e lostesso nome di Nmenor; non va comunque dimenticato che: "il Quenya non era unalingua parlata a Nmenor, in quanto era conosciuto solo dai sapienti e dalle famiglie deipotentati, a cui era stato insegnato nella loro prima giovinezza. Questa lingua erautilizzata nei documenti ufficiali destinati ad essere conservati, come le Leggi, il Rotolo egli Annali dei Re ... e spesso in pi segrete opere di sapienza. Era anche largamenteimpiegato nella toponomastica: i nomi ufficiali di tutte le localit, regioni e sedigeografiche nell'isola erano in forma Quenya, bench spesso fossero in uso anchedenominazioni locali in Adnaico o in Sindarin con il medesimo significato. I nomiufficiali di tutti i componenti della famiglia reale ed, in genere, della discendenza di Elroserano in forma Quenya" (UT 216). I re utilizzavano queste forme poich l'Alto Elfico "era lalingua pi nobile del mondo" (UT 218). Nondimeno la situazione mut in tempi rapidi: iNmenoreani furono presi da invidia per l'immortalit degli Elfi ed i rapporti di amiciziacon Aman gradatamente si affievolirono. Quando sal al trono nell'anno 2899 dellaSeconda Era, il ventesimo re di Nmenor viol l'antica consuetudine, assumendo la coronacon il titolo in Adnaico di ArAdnakhr, il Signore dell'Occidente: durante il suo regno"le lingue elfiche non furono pi usate, ne fu proibito l'insegnamento, ma continuavano adessere custodite in segreto dai Fedeli; e da allora in poi le navi da Eressa giunsero pi rare

    e segretamente alle spiagge di Nmenor" (UT 222). Nel 3102 divenne ventitreesimo re diNmenor ArGimilzr e "proib rigidamente l'uso delle lingue Eldarin e imped a qualsiasiEldar di giungere sull'isola e pun coloro che li accoglievano" (UT 223); di conseguenza, "lelingue elfiche furono bandite dai sovrani ribelli e l'Adnaico fu la sola lingua ammessa emolti degli antichi testi in Quenya e Sindarin furono distrutti" (PM 315). Il figlio di ArGimilzr, Inziladn, diede prova di possedere un'indole affatto diversa, quando sal altrono nel 3177 (o 3175 secondo le fonti: cfr. UT 227): ricusando la linea seguita dai suoipredecessori, assunse un nome quenya in accordo con le antiche consuetudini e si fecechiamare TarPalantir, Colui che Guarda Lontano. Il nuovo re "avrebbe desiderato di

    ritornare all'antica amicizia degli Eldar e dei Signori dell'Occidente", ma era troppo tardi(UT 223): la sua unica figlia, che portava un nome quenya (Mriel) avrebbe dovutodiventare Regina nel 3255 alla morte del padre, ma fu costretta a sposare Pharazn, suo

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    cugino in quanto figlio dello zio paterno Gimilkhd. Egli, grazie a queste nozze forzate,usurp la corona di Nmenor e, poich non poteva consentire che sua moglie portasse unnome quenya, lo fece mutare in Zimraphel. Fiero ed arrogante, ArPharazn richiamSauron nella TerraDiMezzo: il Maia malvagio finse astutamente di arrendersi, mentre

    Pharazn "nella follia del suo orgoglio lo port come prigioniero in Nmenor. Non moltotempo dopo Sauron aveva gi irretito il re ed era divenuto il primo dei suoi consiglieri;subito egli aveva attirato il cuore di tutti i Nmenoreani, ad eccezione dei superstiti Fedeli,di nuovo verso le tenebre" (LotR Appendix A). Indotto a credere che sarebbe divenutoimmortale se avesse estromesso i Valar dal dominio di Aman, Pharazn si accinse adinvadere il Reame Beato. Come Sauron ben sapeva, i Nmenoreani non avrebbe maipotuto sconfiggere le Potenze e, come aveva previsto, l'esercito di Pharazn fucompletamente annientato. Nondimeno, Sauron non aveva saputo prevedere che i Valaravrebbero invocato l'Uno in persona, e che Egli avrebbe usato il suo potere per cambiare

    l'intero aspetto del mondo: il Reame Beato fu separato dal mondo visibile e collocato nelregno delle cose nascoste e con esso scomparvero tutti gli elfi di madrelingua quenya, adeccezione di quei Noldor che ancora dimoravano nella Terra di Mezzo. La stessa Nmenoraffond nel mare cosicch non potremo mai conoscere il numero dei testi Quenya peritiinsieme all'Isola dei Re, la quale, dopo la sua scomparsa, fu indicata con una serie di nomielfici: MarnuFalmar, la Terra sotto le Onde, e Atalant, la Caduta.

    I soli superstiti della rovina furono Elendil, Isildur, Anarion e quanti li seguironosulle navi. Come indicato dai loro stessi nomi quenya, essi erano amici degli elfi e nonebbero parte alla ribellione contro i Valar. Giunti nella Terra di Mezzo, fondarono i Regnid'Esilio, Arnor e Gondor e sostennero lo scontro con Sauron, il quale nel corso della guerrascatenata contro Gondor, fu sconfitto nella battaglia di Dagorlad e dopo sette anni diassedio venne costretto ad abbandonare la roccaforte di Baraddr, finendo prigioniero diGilgalad, Elendil e Isildur. Di costoro solo quest'ultimo, per, sopravvisse: cos siconcluse la Seconda Era, mentre i Regni d'Esilio continuarono nella Terza Era e gli eruditidi Arnor e Gondor conservarono la conoscenza e lo studio del Quenya.

    Seguendo la tradizione dei re Nmenoreani fedeli, i re di Arnor e Gondorutilizzavano nomi Quenya, ma nell'anno 861 della Terza Era Arnor fu suddivisa nei regni

    minori di Arthedain, Rhudaur e Cardolan ed i sovrani di queste terre presero adimpiegare nomi Sindarin. Anche i Sovrintendenti di Gondor utilizzarono nomi Quenyasino all'epoca di Mardil, il primo Sovrintendente Reggente, cos chiamato perch, essendoil trono di Gondor vacante negli anni 20503019 della Terza Era, i Sovrintendenti presero ipieni poteri, senza mai utilizzare per nomi elfici n assumere mai il titolo di re:probabilmente anche per questa ragione i Sovrintendenti giudicarono presuntuosoricorrere a quegli stessi nomi Quenya gi utilizzati dai sovrani legittimi. All'atto dellapropria incoronazione nel 3019, Aragorn assunse il nome di Elessar Telcontar secondol'antica tradizione; questo segn l'inizio della Quarta Era, quando anche gli ultimi Noldor

    abbandonarono la Terra di Mezzo, facendo rotta verso Aman: gli ultimi Elfi dimadrelingua Quenya lasciarono cos il nostro mondo. Tuttavia, come Gandalf fece notaread Aragorn, sarebbe stato suo compito "conservare ci che pu essere conservato (LotR3/

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    vi cap. 5), ovvero la conoscenza delle lingue Eldarin. Sappiamo che Aragorn diede unnome altoelfico al proprio figlio Eldarion, che gli successe sul trono di Gondor nell'anno120 della Quarta Era. Bench poco si conosca di questo periodo, certo che, fino a quandodur il regno di Gondor, la lingua Quenya continu ad essere conosciuta.

    2 Termini impiegati per designare il QuenyaIl vocabolo Quenya (Quendya nel dialetto Vanyarin) un aggettivo formato dalla

    medesima radice alla base del sostantivo Quendi "Elfi": il suo primo significato dunquequello di "Elfico, Quendiano"; in seconda istanza, il vocabolo Quenya fu associato con unacerta plausibilit anche alla radice quet "parlare": secondo Tolkien, "la forma pi antica diquesta radice correlata alla nozione di discorso a voce era *KWE, di cui *KWENE e*KWETE erano elaborazioni successive (WJ 392). I sapienti fra gli Elfi ritenevano cheQuendi significasse "coloro che parlano con voce" e, secondo Pengolodh, Quenya significa

    propriamente "lingua, linguaggio" (WJ 393). Nondimeno, queste osservazioni possonodipendere soprattutto dal fatto che il Quenya era l'unica lingua conosciuta quandol'aggettivo Quen(d)ya fu per la prima volta connesso al linguaggio elfico (Quenya sott.lamb "lingua"); successivamente, il vocabolo Quenya fu utilizzato solo per indicare questalingua, non come aggettivo generico indicante "elfico, quendiano". I Noldor, comunque,"non dimenticarono la parentela etimologica con l'antica parola Quendi, cosicchcontinuarono a leggere in questo vocabolo un implicito riferimento al significato di"elfico", vale a dire che questa era la lingua elfica principale, la pi nobile e quella checonservava meglio l'originario carattere del linguaggio elfico" (WJ 374).

    Il Quenya viene anche indicato con il termine Parmalamb ("lingua letteraria") eTarquesta ("lingua arcaica" in LR 172; cfr. la definizione di "Alta Lingua dei Noldor" in UT44); poich il Quenya comparve a Valinor, pu essere chiamato Valinoreano (LotR3/ V cap.8) oppure "il linguaggio degli Elfi di Valinor" (S.cap. 15). Inoltre, dal momento che allafine della Prima Era molti Noldor emigrarono nell'isola di Tol Eressa presso la costa diAman, il Quenya conosciuto anche come Eressano o Avalloniano, dal nome della cittdi Avallon (LR 41, SD 241). Ai Teleri che dimoravano in Aman il Quenya era noto comeGoldrin o Goldolambe, ovvero era identificato come lingua noldica o linguanoldor (WJ

    375). L'elfo Glorinfindel defin il Quenya "la Lingua Antica" (LotR1/ I cap. 3) ed,costituendo la lingua pi nobile del mondo, fu chiamata anche "l'Alto Linguaggiodell'Ovest", "la Lingua Altoelfica" (S.cap. 15, Akallabth) o "Antico Alto Elfico" (WR160). I Nmenoreani lo chiamavano Nimriy o Lingua Nimriana, poich i Dnedaindefinivano gli Elfi Nimr, ossia i Belli (SD 414; cfr. WJ 386); successivamente, Frodomenziona il Quenya come "l'antica lingua degli Elfi al di l del mare" e "la lingua [...] deicanti elfici" (LotR1/ II cap. 8). Tolkien invece ha utilizzato anche i termini di "Alto Elfico" e"latino elfico" (Lettere p. 176): nella Terra di Mezzo, infatti, il Quenya divenne la linguadelle cerimonie e della sapienza, tanto che Tolkien si sent autorizzato a paragonarloall'uso del Latino in Europa.

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    3 Fonologia

    a Le vocaliIl Quenya possiede cinque vocali:

    [] come in csa

    [] come in bllo [] come in ra

    [] come in nnno

    [u] come in vaCiascuna di ess presenta una sua versione allungata, segnata convenzionalmente con unaccento acuto.

    [:] come nellinglese fther

    [e:] come nel tedesco Mr

    [:] come nellinglese machne

    [o:] come in Rma

    [u:] come nellinglese btSi pu notare come allungandosi le vocali tendano a chiudersi.Una vocale non pu mai essere lunga quando precede due o pi consonanti (ci non siapplica nel caso in cui la vocale sia seguita da , , ).

    b I dittonghiI dittonghi in Quenya sono sette: [a], [], [u] , [e], [au], [eu], [u].Laccento cade sempre sul primo membro del dittongo. Gli ultimi tre dittonghi sonoabbastanza rari. Quando si incontrano altri gruppi vocalici, essi non formano mai dittongoe nella divisione in sillabe le vocali vanno separate:"lontano""via""ombra"

    c La dieresiLa dieresi viene impiegata sopra la vocale e per facilitare la lettura da parte di unpubblico anglofono, indicando che la vocale debba essere pronunciata. Essa quindi nonaltera la natura della vocale. Luso della dieresi non quindi obbligatorio. Quando presente, compare sempre (es. lass, foglia), nei gruppi ed (se ilprimo membro maiuscolo la dieresi si sposta sul secondo, es. Erendil) e nel gruppo nella parola L(il giorno di met anno nel calendario elfico).

    d Le consonantiIn Quenya si trovano 13 consonanti singole:

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    [t], [p], [k], [s], [f], [h], [n], [m], [r], [v], [j], [l].Il morfema si pronuncia sempre come // e mai come // o //.

    In Quenya arcaico esistevano anche le consonanti [] (come nellitaliano vego) e [](come nellinglese in). Nel Quenya parlato nel corso della Terza Era ess sono scomparse

    in favore di e .

    e Le consonanti doppieSono presenti in Quenya le doppie , , , , , , , . Le doppie sono, come inItaliano, germinate, ossia pronunciate con maggiore lunghezza rispetto alle lorocontroparti singole.

    f I gruppi consonanticiI gruppi seguenti sono considerati come ununica consonante, tranne quando si trovinodopo una vocale, della quale impediscono lallungamento:

    /nd/, /rd/, /ld/

    Si noti come in Quenya la d debba essere per forza preceduta da d.

    /mb/

    La b deve per forza essere preceduta da m o da l.

    //Anche g non pu mai apparire da sola. Il gruppo si pronuncia come nellitaliano agelo.

    /kw/Si pronuncia come nellitaliano ando. Sostituisce la grafia .

    /ks/

    Sostituisce la grafia .

    /xt/Si pronuncia come la ch del tedesco Bach seguita da /t/.

    I gruppi seguenti sono presenti solo allinizio di parola:

    /w/

    Pronuncia approssimativamente simile a quella dellinglese o. /l/, /r/

    Inizialmente rappresentavano le varianti afone dei suoni /l/ ed /r/. In Quenya modernohanno perso la differente pronuncia.

    //Si pronuncia come nel tedesco ILaut.

    Infine il gruppo delle palatalizzate. Tale gruppo consente alla vocale che lo precede di

    allungarsi. /rj/, //, //, /c/

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    si pronuncia come nellitaliano aa, come in omo e come in i, ha un suonodi palatalizzata, simile a quello comunemente impiegato in inglese come pronuncia delmorfema t. A met tra la di ravel e la dellitaliano i.

    g Altri gruppi consonanticiI seguenti gruppi sono permessi ma non sono considerati come ununica consonante evanno pertanto separati nella divisione in sillabe:, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,, , , , , , , , , , .

    Non sono concessi altri gruppi e se nel corso della flessione nominale o verbale si vengonoa creare combinazioni differenti, sono costrette a mutare, es. deve per forza esserecambiato in .

    Le consonanti in fine di parola possono essere solo: , , , , .

    Il dativo duale termina con il gruppo .

    h Lunghezza delle sillabeUna sillaba considerata lunga quando contiene:

    considerata breve in tutti gli altri casi.

    i Le regole dellaccentazioneI bisillabi sono sempre accentati sulla penultima sillaba, ad eccezione di (non), ilquale accentato sullultima sillaba.

    Per le parole con pi di due sillabe vige la : se la penultima sillaba lunga laccento cade su di essa, se breve, cade sulla terzultima.

    Esempi:"matrimonio""dorato""settembre"E"Regina delle Stelle"E"rovinato, corrotto""Balrog"E"Elendil"E

    Le consonanti e contano come gruppo consonantico, in quanto fusione di e :H"Helcarax"H

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    "marinaio"

    Il gruppo delle palatalizzate, bench consenta lallungamento della vocale che lo precede,come tutti gli altri gruppi allunga la sillaba nella quale si trova:

    E"Domenica"

    E

    Queste regole non implicano che la sillaba accentata sia sempre quella contenente unavocale lunga:"Nazgl""pietra veggente"

    4 LarticoloIl Quenya possiede un articolo determinativo unico ed indeclinabile: . Larticolo

    indeterminativo non esiste: generalmente una parola priva di articolo si traduce in italianocon larticolo indeterminativo:"una stella"; "la stella""delle stelle"; "le stelle"

    Se il nome a cui riferito al duale, larticolo ha valore di entrambi: un paio di scarpe entrambe le scarpe

    Larticolo non si usa nei seguenti casi:

    Nomi con una terminazione pronominale: la mia casaNomi al partitivo plurale: degli alberiNomi accompagnati da un pronome dimostrativo: questa spadaNomi propriAil SoleNomi di popoliE gli Elfi(si pu usare i Eldar per indicare un determinato gruppo di Elfi, ma non per gli Elfi nelloro insieme).Nomi accompagnati da genitivi o possessivi.

    Larticolo pu anche fungere da pronome relativo.

    5 I sostantiviI sostantivi Quenya declinano in dieci casi (nominativo, genitivo, dativo, possessivo,

    accusativo, ablativo, allativo, locativo, strumentale e rispettivo) ed in quattro numeri(singolare, plurale, duale e partitivo plurale).

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    a Il pluraleVi sono due terminazioni per il plurale: e .

    Le parole terminanti in , , , formano il plurale in .

    (albero)(regina)(pietra)(signore)(via)

    Le parole terminanti in consonante hanno plurale in (re)(spada)

    Le parole terminanti in non preceduta da i mutano la in .(giorno)(foglia)

    Le seguenti parole sono irregolari:in :(strada, cammino)(condotto)

    (gusto, sapore)(grado, pendenza, inclinazione)in (figlio)(gemello)

    b Il dualeIl duale in Quenya impiegato per denotare una coppia di oggetti tale per natura e nonper indicare semplicemente il fatto che gli oggetti in questione siano due:"labbro""le [due] labbra" [di una stessa persona]"albero""i due alberi, una coppia di alberi"ma: "due labbra [qualsiasi]" "due alberi [qualsiasi]"

    Se preceduto dallarticolo si rende con entrambi: "entrambe le labbra" "entrambi gli alberi"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    F:Il duale ha la terminazione in nei sostantivi terminanti in dentale ( e ) o chedeterminano parti del corpo oppure oggetti in coppia per antonomasia (es. i Due Alberi,riferendosi a Telperion e Laurelin: ):

    "segno"

    "i due segni, un paio di segni""orecchio""le [due] orecchie"

    Se i nomi di parti del corpo o di oggetti in coppia per antonomasia terminano in o in la desinenza sostituisce tali vocali:"albero""i Due Alberi" (ma , una [qualsiasi] coppia di alberi)"coscia""le [due] cosce"

    Se il nome termina in o in (avente plurale in ) luscita del duale costituita da un

    dittongo:"regina""le due regine, una coppia di regine""espediente""i due espedienti, una coppia di espedienti"

    Tutte le altre parole hanno terminazione in :"nave""le due navi, un paio di navi""foglia""le due foglie, un paio di foglie"

    Se il nome termina per consonante, la desinenza :"re""i due re, un paio di re"

    Determinati sostantivi non possono prendere mai luscita in e pertanto escono semprein :Le parole che terminano in :"principe""i due principi, un paio di principi"Le parole che terminano in :"via""le due vie, un paio di vie"Le parole in che formano il plurale in :"condotto""i due condotti, un paio di condotti"

    La parola gli sposi sempre duale.

    c Il partitivo pluraleIl partitivo plurale indica una parte dellinsieme di cui si sta parlando, a differenza delplurale, che ne indica sempre la totalit:Plurale: "le navi sono bianche"Partitivo plurale: "alcune navi sono bianche"

    Indica anche una quantit indefinita di oggetti al plurale: "la nave si ruppe su degli scogli"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Quando il partitvo plurale accompagnato da un aggettivo, questultimo compare allaforma plurale: "alcune foglie verdi, delle foglie verdi"

    Nel partitivo plurale per la quale . Per questomotivo la desinenza del caso sempre attaccata al sostantivo, anche se seguito daaggettivi. "su delle alte mura"

    F:Per formare il plurale generale si aggiunge la desinenza ai nomi terminanti per vocale:

    "foglia"

    "nave"

    Quando un sostantivo termina in si aggiunge la medesima desinenza, con conseguenteraddoppiamento della consonante:"spada"

    Nei sostantivi terminanti in , ed tali terminazioni mutano in :"padre""stella""lite"

    I nomi terminanti in aggiungono prima desinenza una :"segno"

    d I casiIl Quenya, analogalmente a molte lingue flessive quali il Greco, il Latino, il Tedesco ed ilRusso, presenta un sistema di declinazione dei sostantivi nei vari casi. A ciascun casocorrisponde una determinata funzione grammaticale. In Quenya abbiamo dieci casi, quiviesposti sommariamente, il loro utilizzo sar approfondito in seguito:Nominativo: corrisponde al soggettoGenitivo: complemento di specificazione e di originePossessivo: complemento di specificazione e di materiaDativo: complemento di termine e di vantaggio/svantaggioAccusativo: complemento oggettoAblativo: complemento di moto da luogoAllativo: complemento di moto a luogoLocativo: complemento di stato in luogo

    Strumentale: complemento di mezzo, modo, strumento, agente e causa efficienteRispettivo: complemento di stato in luogo

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    1 I Il nominativo il caso impiegato per esprimere il soggetto ed il suo predicativo.Viene inoltre impiegato nel Quenya della Terza Era dopo le preposizioni (con leccezione

    di , , e ) e per reggere il complemento oggetto (soppiantando cos le funzionidellormai scomparso accusativo). il caso nel quale i lemmi compaiono sul dizionario.

    2 I Il genitivo corrisponde allincirca al nostro complemento di specificazione. Vieneimpiegato per denotare:

    Lorigine: il luogo nel quale un oggetto stato prodotto oppure in cui si nati: T

    "la nave di Tirion" A"il ragazzo di Portocigno"Come complemento di origine non ha per alcuna implicazione di modo. Nei casi in cuilorigine abbia una sfumatura di moto da luogo si impiega lablativo.

    Il precedente possessore "il cavallo di un re"La frase indica che il cavallo in precedenza apparteneva ad un re, mentre ora dipropriet di qualcun altro.

    Genitivo partitivo: per denotare qualcuno in un insieme o come parte di qualcosa: "il pi brillante fra gli astri" "le braccia del re [che fanno parte del corpo del re]"

    Le relazioni familiari: "i figli del re" "la sposa di un soldato"

    Il dominio:

    S"il re dei Sindar" "il signore degli anelli"

    Largomento: "i nani parlano di grandi tesori" S"la storia dei Silmaril" N"la storia dei Noldor" "i detti sul re"

    I nomi composti di piante e animali: "lerba del re"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Le parole che seguono (pieno): "pieno di pane"

    La preposizione (senza) e laggettivo con, che ha

    "senza luce" "un re con soldati / possessore di soldati"Laggettivo ha come plurale, il quale indica che i possessori siano pi di uno: "uomini con un mantello"

    P:Il genitivo pu essere posto prima o dopo il nome a cui riferito: "alberi della terra" "alberi della terra"

    In due situazioni il genitivo deve per forza precedere il nome a cui si riferisce:Quando il nome preceduto da una preposizione: "come il re di una citt" "sotto il tetto di una torre"

    Quando al nome si riferiscono sia un termine in caso aggettivale che in genitivo: "la spada elfica [proveniente dagli Elfi] di mio padre"

    Il genitivo pu essere usato anche in posizione predicativa: S"lanello di Sauron / apparteneva a Sauron"

    Un nome accompagnato dal genitivo solitamente non usa larticolo, eccetto che talvolta inpoesia. Perci tale nome pu essere tradotto sia come determinato che comeindeterminato: "una moglie di un soldato"/"la moglie di un soldato" "una moglie di un soldato"/"la moglie di un soldato" "una moglie del soldato"/"la moglie del soldato"

    "una moglie del soldato"/"la moglie del soldato"

    FS:La desinenza del singolare . La maggior parte delle parole aggiunge tale desinenza alnominativo, se questi coincide col tema:"re""regina""ragazza"

    Le parole il cui tema non coincide col nominativo attaccano la desinenza al tema:"donna"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    "espediente""notte"

    I sostantivi in hanno il genitivo uguale al nominativo:

    "cavallo"

    Nelle parole che terminano in tale terminazione sostituita dalla :"pecora"

    I nomi in allungano la prima della desinenza:"oscurit""popolo"

    P:Il plurale applica la desinenza al nominativo plurale (particolarit unica del genitivo):"alberi"(nom. sing.: alda)"stelle"(nom. sing.: elen)"leoni"(nom. sing.: r)"donne"(nom. sing.: ns)

    I nomi in allungano la prima della desinenza:"oscurit""popolo"

    D:La desinenza del duale anchessa e si aggiunge al nominativo duale:"le due navi"(nom. sing.: cirya)"i due Alberi"(nom. sing.: alda)"una coppia di leoni"(nom.sing.: r)

    Se il sostantivo ha luscita del duale in seguita da consonante (, , , ), la delnominativo duale scompare nel genitivo:

    "i due re"(nom. sing.: aran)"un paio di spade"(nom. sing.: macil)"i due mari"(nom. sing.: ar)

    I nomi in allungano la prima della desinenza:"oscurit""popolo"

    P P:

    Si aggiunge sempre alluscita del nominativo partitivo plurale:"alcune navi"(nom. sing.: cirya)

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    3 I Pu esprimere quattro funzioni: Il possesso attuale: "il cavallo del re"

    Il cavallo in questo caso appartiene al re nel momento in cui si svolge lazione, senza alcunvincolo di origine o di precedente possesso.La propriet espressa dal possessivo ovviamente connessa al tempo del verbo impiegato: " la casa dellElfo"ma anche: "era il libro della ragazza"Il libro infatti apparteneva alla ragazza nel tempo in cui lazione si verifica.

    Le propriet, le caratteristiche e le qualit:

    "il buio della foresta" "laltezza delluomo"

    La sostanza e la materia: specifica la materia con la quale loggetto in questione fatto: "una corona dargento / argentea"La materia si pu anche esprimere con unaggettivo: "la corona dargento/ argentea"Con il caso possessivo tuttavia si pone in particolare enfasi il complemento rispetto alsostantivo reggente. In virt di questa funzione il caso possessivo stato definito anche.

    La provenienza di detti, storie, sentenze: mentre il genitivo esprime largomento diqualcosa, il possessivo ne esprime lautore "la storia del padre (la storia detta dal padre)" "i detti dei nani/i detti nanici (i detti che si tramandano presso i nani)"

    P:Il possessivo segue sempre il nome a cui riferito: "i gioielli del nano"

    "la regina degli elfi (la regina elfica)"

    Pu essere anche impiegato in posizione predicativa: S"lanello di Sauron"

    Un nome accompagnato dal genitivo solitamente non usa larticolo, eccetto che talvolta inpoesia. Perci tale nome pu essere tradotto sia come determinato che comeindeterminato:

    "una casa di un soldato"/"la casa di un soldato" "una casa del soldato"/"la casa del soldato"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    FS:In generale la desinenza del possessivo per i nomi terminanti in vocale e per inomi terminanti in consonante.

    La maggior parte dei sostantivi aggiunge semplicemente le desinenze al nominativosingolare:"Elfo""re"

    Le parole terminanti in vocale aventi la penultima sillaba breve allungano lultima vocaleprima della desinenza:"gioco""suonatore di corno (nome con il quale noto agli Elfi uno dei Vala)"

    "artigiano"

    I nomi bisillabici che contengono il dittongo nella prima sillaba e terminano in vocale,allungano questultima prima di ricevere la desinenza:"oscurit, buio""germoglio"

    I nomi che hanno un tema diverso dal nominativo ed in vocale aggiungono la desinenza altema:"espediente""notte"

    I nomi che hanno un tema diverso dal nominativo ed in consonante aggiungono ladesinenza al nominativo singolare:"falco"(tema fiond)"fortezza"(tema tiriost)"madre"(tema amill)"fratello"(tema torn)"sorella"(tema sell)

    "finestra"(tema henets)"pavimento"(tema talam)

    Eccezioni:parole col tema in :"finestra"(tema niss)"miele"(tema liss)

    parole col tema in :

    "uccellino"(tema filic)"dente"(tema nelc)"cuscino"(tema quessec)

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    parole con una :"foot"(tema tal)"man"(tema ner)

    P:La desinenza :"spada""Elfo"

    Tale desinenza forma un dittongo nel caso in cui il sostantivo termini in , o .

    Eccezioni:

    i nomi terminanti in

    perdono tale terminazione aggiungendo come desinenza:

    "foglia"

    i nomi terminanti in perdono tale terminazione aggiungendo come desinenza :"oscurita"

    i nomi terminanti in o il cui tema termina in prendono come desinenza,allungando la propria vocale:"regina""notte"

    D:Il duale ha una formazione integralmente regolare: i sostantivi con il duale in prendono, quelli in prendono :"le due navi"(nom. sing.: cirya)"i Due Alberi"(nom. sing.: alda)

    P P:Quando il partitivo plurale termina in il possessivo esce in :

    "fratello""spada"

    Quando il partitivo plurale termina in (una sola l) la desinenza del possessivo :"nave""segno"

    4 I Il dativo corrisponde al complemento di termine.

    "luomo d il libro allelfo"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Il dativo pu essere messo in un qualsiasi punto della frase, in quanto riconoscibile dallasua desinenza:

    Il dativo pu avere anche un valore di complemento di vantaggio o di interesse, indicandoper chi o in favore di che cosa lazione viene compiuta: "le ragazze danzano per il re"

    Il verbo perdonare regge il dativo: "il re perdona luomo"

    La preposizione

    in favore di, dalla parte di, per conto di regge il dativo: S"lorco venne per conto di Sauron"

    Il dativo anche usato come soggetto di certi verbi impersonali: "il ragazzo sogna degli uccelli"

    F:S:La desinenza di base davanti alle vocali e davanti alle consonanti.Per numerosi sostantivi sufficiente aggiungere tali desinenze al nominativo singolare:"re""regina""ragazza"

    Le parole il cui tema differisce dal nominativo attaccano la desinenza al tema:"donna""espediente""notte"

    P:La desinenza :"spada""Elfo"

    Tale desinenza forma un dittongo nel caso in cui il sostantivo termini in , o .

    Eccezioni:i nomi terminanti in perdono tale terminazione aggiungendo come desinenza :

    "foglia"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    27

    i nomi terminanti in perdono tale terminazione aggiungendo come desinenza :"oscurit"

    i nomi terminanti in o il cui tema termina in prendono come desinenza,

    allungando la propria vocale:"regina""notte"

    D:Il duale regolare: I nomi col duale in prendono :"i Due Alberi"(nom. sing.: alda)

    Nei nomi col duale in

    tale desinenza rimpiazzata da

    :"le due navi"(nom. sing.: cirya)"i due re"(nom. sing.: aran)Sono le uniche parole Quenya a terminare in doppia consonante.

    P :Si aggiunge sempre al nominativo partitivo plurale:"alcune navi"(nom. sing.: cirya)

    5 LLaccusativo il caso del complemento oggetto. Inoltre viene impiegato nei nomi retti dapreposizioni (ad eccezione di , , e ). Durante la Terza Era praticamentescomparso, rimpiazzato dal nominativo.

    FS:Quando un nome termina in consonante al nominativo singolare, laccusativo uguale alnominativo.

    Quando il sostantivo termina in vocale al nominativo singolare, questa allaccusativosubisce un allungamento:nave

    P:I nomi con il nominativo singolare terminante in consonante hanno come desinenzadellaccusativo plurale :"spada"

    I nomi uscenti in vocale al nominativo singolare hanno come desinenza :nave

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    I sostantivi in o in sostituiscono tali uscite con : popolo

    D:

    I sostantivi con il duale in allungano la vocale:i Due Alberi

    I sostantivi con il duale in hanno laccusativo uguale al nominativo.

    P P: Il partitivo plurale esce sempre in :nave"spada"

    popolo

    6 LLablativo il caso che indica il moto da luogo: "verr dalla nave"

    In senso figurato indica anche ci da cui si riceve qualcosa: "egli ricevette loro dal principe"

    Lablativo si usa anche:Con il verbo temere, aver paura di per indicare ci che si teme: "il bambino aveva paura dellombra"

    Con la preposizione fuori da: "lo spirito venne fuori dalla bottiglia" dal mare [lett. fuori dal mare] alla Terra di Mezzo iogiunsi

    F:

    S:La desinenza generalmente dopo le vocali e dopo le consonanti.Generalmente sufficiente aggiungere tale desinenza al nominativo:"segno""regina""ragazza"

    I nomi con tema differente dal nominativo applicano le desinenze al tema:"donna"

    "espediente""notte"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Eccezioni:I sostantivi terminanti in fondono tale uscita con la desinenza:"cielo"

    I nomi che terminano in , , perdono tale consonante finale prima di aggiungere "re""padre""terreno boscoso"

    Tali regole riguardano sempre e non quella del nominativo:"pavimento"(tema )"acqua"(tema )

    Lablativo dei sostantivi con temi contratti non aggiunge la desinenza al tema bensi alnominativo singolare:"fratello"(tema )

    I temi in doppia l parimenti aggiungono la desinenza alluscita del nominativo singolare:"madre"(tema )

    In questi nomi genitivo e ablativo singolare sono identici.

    P:La desinenza dopo le vocali e dopo le consonanti"torre""Elfo"

    Talvolta si incontrano anche le uscite bench meno comuni.

    Eccezioni:I sostantivi terminanti in fondono tale uscita con la desinenza:"cielo"

    I temi in doppia l aggiungono la desinenza alluscita del nominativo singolare:"madre"(tema )

    D:I sostantivi con duale in hanno come desinenza :"i Due Alberi"(nom. sing.: alda)

    Nei sostantivi con duale in tale terminazione sostituita dalla desinenza :

    "le due navi"(nom. sing.: cirya)"i due re"(nom. sing.: aran)

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    P :Si aggiunge o alluscita del nominativo partitivo plurale:"le due navi"/(nom.sing.: cirya)Generalmente tra le due terminazioni si preferisce . Esiste anche una desinenza .

    7 LLallativo il caso che esprime il moto a luogo.Viene usato per esprimere la destinazione: "andr verso la nave"

    Si impiega anche per indicare la direzione verso la quale si compie lazione: E"egli parl a Elendil" "io andai verso la citt"

    La preposizione (con connotazione di moto a luogo) si traduce con seguitodallaccusativo. "andai in citt"

    I seguenti verbi reggono lallativo: giacere, stare sopra per indicare dove giaccia il soggetto: "la nave sta sopra le onde"

    guidare, condurre per indicare dove venga guidato il complemento oggetto: "condussi luomo nella foresta"

    F:SLa terminazione di base dopo le vocali ed dopo le consonanti.Di solito sufficiente aggiungere tali desinenze alluscita del nominativo singolare:"re""regina""ragazza"

    I sostantivi con tema diverso dal nominativo applicano le desinenze al tema:"donna""esponente""notte"

    Eccezioni:Le parole terminanti in contraggono con la desinenza:"torre"

    Le parole terminanti in hanno come desinenza (+):"cielo"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Nellapplicazioni di tali regole bisogna sempre basarsi e nonsulluscita del nominativo:"pavimento"(tema )"acqua"(tema )

    Lallativo dei temi contratti applica la desinenza non al tema ma al nominativo singolare:"fratello"(tema )

    I temi in allo stesso modo attaccano le desinenze alluscita del nominativosingolare:"ramo"(tema )

    P:

    Le desinenze sono

    dopo le vocali e

    dopo le consonanti."spada""elfo"

    Eccezioni:I sostantivi terminanti in contraggono con la desinenza:"torre"

    I sostantivi con tema in doppia attaccano la desinenza alluscita del nominativosingolare:"ramo"(tema )

    D:I sostantivi con duale in hanno come uscita :"i Due Alberi"(nom. sing.: alda)

    I sostantivi con duale in sostituiscono tale terminazione con la desinenza :"le due navi"(nom. sing.: cirya)"i due re"(nom. sing.: aran)

    P :Si aggiungono o alluscita del nominativo partitivo plurale:"delle navi"/(nom. sing.: cirya)

    Di norma si preferisce luscita .

    8 I Il locativo esprime lo stato in luogo.

    Viene impiegato per esprimere la posizione in cui uno si trova: "sono in una casa" "il marinaio sulla nave"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    "luccello siede su di un ramo"

    In senso figurato esprime il complemento di tempo determinato: "sono venuto di notte"

    In due situazioni non viene mai impiegato il locativo:Per indicare il moto circoscritto: si impiega la congiunzione seguita dallaccusativo: un uomo camminava per strada, nella strada

    Quando indica le sensazioni e lo stato danimo: si ricorre alla preposizione (o , crasitra e larticolo ) seguita dallaccusativo: "un uomo camminava nelloscurit" "un uomo camminava nel freddo"

    FS:Luscita di base dopo le vocali e dopo le consonanti:Generalmente sufficiente aggiungere tali desinenze alluscita del nominativo singolare:"re""regina""ragazza"

    I sostantivi il cui tema differisce dal nominativo singolare applicano le desinenze al tema:"ciottolo"(tema )"espediente""notte"

    Eccezioni:I sostantivi terminanti in contraggono con la terminazione:"deserto"

    I sostantivi terminanti in hanno come desinenza anzich :

    "spada corta"

    I sostantivi terminanti in hanno come desinenza (+):"cielo"

    Le parole terminanti in hanno come desinenza (+ ):"terra"

    I sostantivi che al nominativo terminano in sono privi di locativo, che si esprime in

    tali casi con la preposizione :"Aprile"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    33

    I nomi con tema differente dal nominativo presentano numerose eccezioni:Il locativo dei non attacca la desinenza al tema ma alluscita del nominativosingolare:"fratello"(tema )

    I sostantivi con tema al locativo semplicemente aggiungono al tema ladesinenza :"spiaggia"(tema)

    I temi in parimenti aggiungono la sola :"finestra"(tema )

    I temi in aggiungono con per la fusione di in :

    "cuscino"

    (tema

    )Fa eccezione dente che segue le regole dei temi in :"dente"(tema )

    I temi in applicano la desinenza alluscita del nominativo singolare:"pavimento"(tema )

    P:Le desinenze del plurale sono per i nomi terminanti in vocale e per i nomiterminanti in consonante:"spada""elfo"

    Eccezioni:I sostantivi terminanti in presentano la contrazione della desinenza:"deserto"

    La stessa cosa si verifica con i temi in :"spiaggia"(tema)

    I temi in semplicemente aggiungono al tema:"finestra"(tema )

    I temi in fondono tale con la desinenza :"cuscino"(tema )Costituisce sempre uneccezione :"dente"(tema )

    D:I nomi con duale in hanno come desinenza "i Due Alberi"(nom. sing.: alda)

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    I nomi con duale in hanno come desinenza :"le due navi"(nom. sing.: cirya)"i due re"(nom. sing.: aran)

    P :Si aggiungono o alluscita del nominativo partitivo plurale:"delle navi"/(nom. sing.: cirya)Generalmente si preferisce la desinenza .

    9 L Corrisponde ai complementi di mezzo, modo e strumento: "stanno scrivendo con una penna"

    la ragazza danza con dolcezzaEsprime il complemento dagente e di causa efficiente nelle frasi con la forma passiva: "il libro fu scritto dallElfo"

    FS:La desinenza di base . Per i nomi che terminano in vocale quindi sufficienteaggiungere alluscita del dativo:"regina""ragazza"

    Quando un sostantivo termina in o si aggiunge :"padre""stella"

    Si aggiunge allo stesso modo con i sostantivi in tema in , o :"pavimento"(tema )"sogno"(tema )

    Nei temi contratti la desinenza si attacca non al tema ma al nominativo singolare:"fratello"(tema )

    Quando un sostantivo o il suo tema terminano in , o si applica l :"spada corta""uccellino"(tema)

    Quando un nome termina in la desinenza diventa :

    "spada"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    35/120

    35

    Gli altri nomi terminanti in consonante hanno come desinenza :"deserto""donna"(tema )

    P:Si aggiunge sempre la desinenza alluscita del dativo plurale:"spada"macilin"Elfo"eldain

    Le eccezioni dipendono dalla formazione del dativo, alla quale si rimanda:"foglia"lassn"oscurit"mornn"regina"trn

    "notte"

    lmn

    D:Anche in questo caso sufficiente aggiungere alluscita del dativo duale:"i Due Alberi"aldun(nom. sing.: alda)"le due navi"ciryant(nom. sing.: cirya)"i due re"aranent(nom.sing.: aran)

    P :Se il partitivo plurale esce in la desinenza dello strumentale :"fratello""spada"

    Se il partitivo plurale esce in con una sola l prima della i la desinenza :"nave""segno"

    10 I :La sua funzione molto discussa e gli sono stati attribuiti due valori:

    Per indicare un oggetto vicino ad un altro, col significato di accanto a, vicino a, presso: "la casa vicino alla foresta"Si confronti con il locativo: "la casa nella foresta"

    Per indicare la posizione di un oggetto attaccato o appeso ad un altro: "il quadro sul muro"La frase sopra indica che il quadro appeso al muro, mentre il locativo implicherebbe cheil quadro sia sopra o dentro il muro:

    "il quadro in cima al muro / nel muro"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    36/120

    36

    F: sufficiente mutare in la del dativo:S: "presso una nave" (dativo: )P: "presso le navi" (dativo: )

    P : "presso delle navi" (dativo: )

    I sostantivi con il seguono la medesima regola:"presso i Due Alberi" (dative: )

    I sostantivi con il hanno la desinenza speciale :"presso le due navi"

    e La flessione: i temi coincidenti col nominativo

    I nomi il cui tema coincide col nominativo semplicemente aggiungono le desinenze deicasi alluscita del nominativo singolare (ad eccezione del genitivo plurale):

    1 T :Ampa uncino:

    .

    ampa ampar ampat ampali

    ampo amparon ampato ampalion

    ampava ampaiva ampatwa ampalva

    ampan ampain ampant ampalin

    amp ampai ampat ampal

    ampallo ampallon(r) ampalto ampalillo(n)(r)

    ampanna ampannar ampanta ampalinna(r)

    ampass ampassen ampats ampalisse(n)

    ampanen ampainen ampanten ampalnen

    ampas ampais ampates ampalis

    I temi in con duale in declinano come sotto (usiamo alda albero come esempio)Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    37/120

    37

    I nomi in hanno genitivo in :"case"Hanno inoltre sempre duale in .

    2 T :Macil spada:

    .

    macil macili macilet macilli

    macilo macilion macilto macillion

    macilwa maciliva maciletwa macilliva

    macilen macilin macilent macillin

    macil macil macilet macill

    macillo macillon(r) macilelto macillillo(n)(r)

    macilda macilinnar macilenta macillinna(r)

    macild macilissen macilets macillisse(n)

    macilden macilinen macilenten macillinen maciles macilis maciletes macillis

    I temi in con duale in declinano come sotto (usiamo sutil melma come esempio)Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    3 T :Aran re:

    .

    aran arani aranet aralli

    arano aranion aranto arallion

    aranwa araniva aranetwa aralliva

    aranen aranin aranent arallin

    aran aran aranet arall

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    38/120

    38

    arallo aranillon(r) aranelto arallillo(n)(r)

    aranna arannar aranenta arallinna(r)

    arand aranissen aranets arallisse(n)

    aralden araninen aranenten arallinen

    aranes aranis aranetes arallis

    I temi in con duale in declinano come sotto (usiamo atan uomo, essere umanocome esempio)Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc.Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    4 T :Luxor palude, acquitrino

    .

    luxor luxori luxoret luxolli

    luxoro luxorion luxorto luxollion

    luxorwa luxoriva luxoretwa luxolliva

    luxoren luxorin luxorent luxollin

    luxor luxor luxoret luxoll

    luxollo luxorillon(r) luxorelto luxollillo(n)(r)

    luxorenna luxorinnar luxorenta luxollinna(r)

    luxoress luxorissen luxorets luxollisse(n)

    luxornen luxorinen luxorenten luxollinen

    luxores luxoris luxoretes luxollis

    I temi in con duale in declinano come sotto (usiamo tasar salice come esempio)Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    5 T :Cos disputa, lite

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    39/120

    39

    .

    cos cosi coset colli

    coso cosion costo collion

    coswa cosiva cosetwa colliva

    cosen cosin cosent collin

    cos cos coset coll

    collo cosillon(r) coselto collillo(n)(r)

    cosenna cosinnar cosenta collinna(r)

    coss cossen cosets collisse(n)

    cosenen cosinen cosenten collinen

    coses cosis cosetes collis

    I temi in con duale in declinano come sotto (usiamo tavas terreno boscoso comeesempio)Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc.

    Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    6 T :Sarat segno

    .

    sarat sarati saratu sarateli

    sarato saration saratuo saratelion

    saratwa sarativa saratuva saratelva saraten saratin saratun saratelin

    sarat sarat sarat saratel

    saratello saratillon(r) saratullo saratelillo(n)(r)

    saratenna saratinnar saratunna saratelinna(r)

    sarats saratissen saratuss saratelisse(n)

    saranten saratinen saratunen saratelnen

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    40/120

    40

    sarates saratis saratus saratelis

    Questo gruppo contiene solo duali in .

    f I temi radicali:Si tratta di sostantivi aventi un tema diverso dal nominativo. Il nominativo si differenziato dal tema nel corso dellevoluzione della lingua dallEldarin Comune alQuenya. Ad esempio la parola Eldarin Comune per pavimento era . Non potendoper in Quenya una parola terminare in , tale consonante mutata in , rimanendotale per nel corso della flessione.

    Tutti i nomi con il duale in dei temi radicali in consonante sono regolari e come unicacaratteristica, propria dei temi radicali, hanno di attaccare le desinenze al tema e non al

    nominativo. Per il resto seguono il seguente modello.Toron fratello (tema )Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Instr. , Resp. .

    1 T Appartengono a due gruppi: Il primo gruppo comprende parole terminanti in , o al nominativo, che formano iltema aggiungendo una .

    Il secondo gruppo comprende parole terminanti in , o al nominativo, che formanoil tema aggiungendo una

    Parole del primo gruppo:, "viale", "landa desertica", "colle", "cancello", "pesce rosso"

    , "ninfa marina", "cane", "falco", "occhio", "cuore [il muscolo]" ^, "spugna", "giardino di ortaggi", "melodia", "rumore"

    , "ambra", "festa", "parte, pezzo"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    41/120

    41

    , "figlio del buio", "figlia del buio", "terra boscosa", "azzurrit, lessere azzurro"

    , "lapislazzuli", "vocale" ^, "hobbit", "freccia", "nastro", "bastone, asta, sbarra", "focolare", "orecchio (di animale)", "eroe"

    ,

    "seta", "vendetta", "betulla", "trono", "peso, fardello", "calderone", "disgelo", "torretta", "bastione, grande torre", "manichino", "palazzo", "fiammifero", "balena", "vassallo", "vergine", "giostra, girandola", "farfalla"^si noti come la vocale si accorci nel tema.

    , "propriet, edificio", "soldato", "mago (buono)", "riso, risata", "goloso", "pastore", "sabbia", "odore, fragranza", "storia, racconto"

    , "grande tavolo", "ciottolo", "bestia da soma"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    42/120

    42

    , "formaggio"

    , "polvere", "valle, valletta"

    , "triangolo", "manto nevoso", "soffitto", "fine", "problema, questione, affare", "ninfa"

    Anche alcuni nomi propri appartengono a questo gruppo:L, L, S, T, A, S.

    Parole del secondo gruppo:, "monte, montagna"

    , "fato, destino, sorte", "fato, destino, sorte"

    , "buon nome", "marmo", "rame", "fenditura, fessura, incrinatura, crepa", "lembas" ^, "popolo, volgo", "requisito", "verderame", "trasparenza, chiarezza", "grazia, benedizione", "signoria, autorit", "sospetto, dubbio"

    , "cibo, nutrimento, alimentazione, foraggio", "alveare, arnia", "odore, puzza", "graffio, sfregio", "casa di campagna", "punto debollizione", "citt fortificata", "rame rosso"^ presente anche il tema .

    I nomi propri di questo gruppo sono:T, M

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    43/120

    43

    Anche gli aggettivi in appartengono alla categoria dei temi in dentale, aggiungendo : deforme "i deformi"

    "gli uomini deformi"

    Quando declinano, secondo la aggiungono le vocali eo i tra il tema e la desinenza del caso: "in un celato tesoro" "con ardenti fuochi"

    La declinazione dei temi in dentale regolare, eccetto per il possessivo singolare, nel qualela desinenza si attacca al nominativo anzich al tema. Tutti i nomi di questo gruppo

    hanno duale in

    .Fion falco

    .

    fion fiondi fiondu fiondeli

    fiondo fiondion fionduo fiondelion

    fionwa fiondiva fionduva fiondelva

    fionden fiondin fiondun fiondelin

    fion fiond fiond fiondel

    fiondello fiondillon(r) fiondullo fiondelillo(n)(r)

    fiondenna fiondinnar fiondunna fiondelinna(r)

    fiondess fiondissen fionduss fiondelisse(n)

    fiondenen fiondinen fiondunen fiondelnen

    fiondes fiondis fiondus fiondelis

    2 T Questo gruppo di sostantivi per formare il tema perde la vocale dellultima sillaba delnominativo. Per questo si dice che tali temi siano la forma contratta del nominativo.

    Appartengono al gruppo dei temi contratti:, "palla", "faggio", "capo, comandante", "cane"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    44/120

    44

    , "animale", "aquila", "fratello"

    Nel possessivo, nellablativo, nellallativo, nel locativo, nello strumentale singolare ed intutto il partitivo plurale questi sostantivi attaccano la desinenza non al tema bensalluscita del nominativo.Haran comandante

    .

    haran harni harnet haralli

    harno harnion haranto harallion

    haranwa harniva harnetwa haralliva harnen harnin harnent harallin

    haran harn harn harall

    harallo harnillon(r) harelto harallillo(n)(r)

    haranna harninnar harnenta harallinna(r)

    harand harnissen harnets harallisse(n)

    harannen harninen harnenten harallinen

    harnes harnis harnetes harallis

    C anche un gruppo di nomi che ha perso la al nominativo:, "figlio della luce", "martin pescatore", "sangue", "fuoco (acceso o appiccato, non quello naturale)", "spirito della valle"

    E anche:, "sorella"

    Attaccano la desinenza al nominativo singolare solo nel possessivo e nello strumentalesingolare e nel genitivo duale:

    .

    seler selli sellet selli

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    45/120

    45

    sello sellion selerto sellion

    selerwa selliva selletwa selliva

    sellen sellin sellent sellin

    seler sell sellet sell

    sellello sellillon(r) sellelto sellillo(n)(r)

    sellenna sellinnar sellenta sellinna(r)

    selless sellissen sellets sellisse(n)

    selernen sellinen sellenten sellinen

    selles sellis selletes sellis

    3 T :Questo gruppo di nomi nel tema raddoppia la finale:

    , "ottone", "lembas" ^, "detto", "spiaggia, costa", "sposa", "fata", "neve chiara", "morso rapido", "miele", "prato, vallata, terra", "strato di ghiaccio", "donna" ^^, "unguento", "neve" ^^^

    , "scintilla (di cristallo)", "sguardo", "protuberanza, gonfiore", "tosse"

    Il nome proprio Tappartiene a questo gruppo.^ ha anche il tema ^^ la si accorcia prima di una doppia consonante.^^^ ha anche come nominativo . Da non confondersi con sogno, ilcui tema irregolare.

    Falas cascata

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    46/120

    46

    .

    falas falassi falasset falasseli

    falasso falassion falasto falasselion

    falasseva falassiva falassetwa falasselva

    falassen falassin falassent falasselin

    falas falass falasset falassel

    falassello falassillon(r) falasselto falasselillo(n)(r)

    falassenna falassinnar falassenta falasselinna(r)

    falass falassen falassets falasselisse(n)

    falassenen falassinen falssenten falasselnen

    falasses falassis falassetes falasselis

    La parola spuma ha come tema . Declina come sopra con lunica eccezionedel possessivo singolare che fa .

    4 T /:La e la finale del nominativo possono raddoppiarsi in alcuni sostantivi:, "madre", principessa, "ago di pino", "gioiello", "fiorista", "luna", "isola" ^, "lago", "gola", "terra barbara", "fianchi", "cima, vetta", "cuore", "viola", "cittadina", "mondo inabitato", "stagno", "corno", "torretta"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    47/120

    47

    , "ramo, bacchetta", "incudine", "pettine", "fucina"

    , "provincia", "uccello"Il nome proprio S appartiene a questo gruppo.

    ^ declina aggiungendo tra il tema e la desinenza una vocale .

    Le eccezioni riguardano il possessivo singolare, lablativo singolare e plurale o lallativosingolare e plurale e tutto il partitivo plurale:Amil madre

    .

    amil amilli amillet amilli

    amillo amillion amilto amillion

    amilwa amilliva amilletwa amilliva

    amillen amillin amillent amillin

    amil amill amillet amill

    amillo amillon(r) amillelto amillillo(n)(r) amillenna amillinnar amillenta amillinna(r)

    amilless amillissen amillets amillisse(n)

    amillenen amillinen amillenten amillinen

    amilles amillis amilletes amillis

    Olwen ramo, bacchetta

    .

    olwen olwenni olwennet olwelli

    olwenno olwennion olwento olwellion

    olwenwa olwenniva olwennetwa olwelliva

    olwennen olwennin olwennent olwellin

    olwen olwen olwennet olwell

    olwennello olwennillon(r) olwennelto olwellillo(n)(r)

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    48/120

    48

    olwenna olwennar olwennenta olwellinna(r)

    olwenness olwennissen olwennets olwellisse(n)

    olwennenen olwenninen olwennenten olwellinen

    olwennes olwennis olwennetes olwellis

    5 T :I seguenti sostantivi hanno il raddoppiamento della finale:

    , "guerriero", "trib", "staffiere", "mandriano, pastore"

    , "posto, luogo, regione", "mascella (umana)", "campo seminato", "faggio"

    Declinano come segue:Lar posto, luogo, regione

    .

    lar larri larret lalli

    larro larrion larto lallion

    larwa larriva larretwa lalliva

    larren larrin larrent lallin

    lar larr larret lall

    larrello larrillon(r) larrelto lallillo(n)(r)

    larrenna larrennar larrenta lallinna(r)

    larress larrissen larrets lallisse(n)

    larrenen larrinen larrenten lallinen

    larres larris larretes lallis

    6 T :

    Come detto, non potendo la trovarsi in fine di parola, mutata in nel nominativo,restando per invariata nel tema:

    , "martello"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    49/120

    49

    , "latte", "naso, becco", "femmina", "rumore"

    , "pavimento"

    Presentano eccezioni nel locativo, nello strumentale ed in tutto il partitivo plurale:Men naso, becco

    .

    men memi memet melli

    memo memion mento mellion

    memeva memiva memetwa melliva memen memin mement mellin

    men mem memet mell

    larrello larrillon(r) larrelto lallillo(n)(r)

    larrenna larrennar larrenta lallinna(r)

    larress larrissen larrets lallisse(n)

    larrenen larrinen larrenten lallinen

    larres larris larretes lallis

    Le parole col tema in si comportano allo stesso modo:, "cresta dellonda", "canna, giunco"

    Il locativo ed il partitivo plurale (ma lo strumentale regolare: )

    7 T :Questi sostantivi anticamente uscivano in , lettera che non pu in Quenya stare in fine diparola:

    , "uccellino", "dente", "tasso", "cuscino"

    Filit uccellino

    . filit filici filicu filiceli

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    50/120

    50

    filico filicion filicuo filicelion

    filiqua filiciva filicuva filicelva

    filicen filicin filicun filicelin

    filit filic filic filicel

    filicello filicillon(r) filicullo filicelillo(n)(r)

    filicenna filicinnar filicunna filicelinna(r)

    filix filicissen filicuss filicelisse(n)

    filincen filicinen filicunen filicelnen

    filices filicis filicus filicelis

    Il locativo di , per il resto tale sostantivo declina come gli altri del gruppo.

    8 T / :A questa categoria appartengono cinque gruppi.N Questo gruppo contiene solo quattro sostantivi: "via, strada", "condotto", "gusto, sapore", "grado, pendenza, inclinazione". Questi sostantivi hanno tutti dualein .Declinano come segue:Mall via, strada

    .

    mall maller mallet malleli

    mallo malleron malleto mallelion

    malleva mallva malletwa mallelva

    mallen malln mallent mallelin

    mall mallei mallet mallel

    mallello mallellon(r) mallelto mallelillo(n)(r)

    mallenna mallennar mallenta mallelinna(r)

    malless mallessen mallets mallelisse(n)

    mallenen mallnen mallenten mallelnen

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    51/120

    51

    malles malls malletes mallelis

    N :Questi sostantivi mantengono la in tutti i casi del singolare e in ablativo, allativo elocativo plurale. Negli altri casi tale cambia in .Aur giorno

    .

    aur auri auret aureli

    auro aurion aureto aurelion

    aureva aurva auretwa aurelva

    auren aurn aurent aurelin

    aur aur auret aurel

    aurenna aurennar aurenta aurelinna(r)

    auress auressen aurets aurelisse(n)

    aurenen aurnen aurenten aurelnen

    aures aurs auretes aurelis

    aurenna aurennar aurenta aurelinna(r)

    I duali in declinano come segue (si usa come esempio espediente):Nom. , Gen. Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .Si noti come il genitivo duale si formi sempre partendo dalla forma in : .

    N

    Tengono la in tutti i casi eccetto che nel nominativo e nellaccusativo singolare:Por farina

    .

    por porir porit porili

    porio poriron porito porilion

    poriva porva poritwa porilva

    porin porn porint porilin

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    52/120

    52

    por por porit poril

    porillo porillon(r) porilto porilillo(n)(r)

    porinna porinnar porinta porilinna(r)

    poriss porissen porits porilisse(n)

    porinen pornen porinten porilnen

    poris pors porites porilis

    I duali in declinano come segue (si usa come esempio fiore):Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc.

    Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .Alcuni sostantivi con tema in presentano un nominativo irregolare. Per il restodeclinano come :, "coniglio", "presa", "uovo", "resina, gomma"

    Il nome lancia presenta sia un tema in sia uno in .

    Il nome presenta al nominativo anche la forma . Il tema comunque .

    Declinano con tema in tutti gli aggettivi in .

    N Denotano principalmente persone e animali di genere femminile.Lopsi cavalla

    . lopsi lopsir lopsit lopsili

    lopsio lopsiron lopsito lopsilion

    lopsiva lopsva lopsitwa lopsilva

    lopsin lopsn lopsint lopsilin

    lops lops lopsit lopsil

    lopsillo lopsillon(r) lopsilto lopsilillo(n)(r)

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    53/120

    53

    lopsinna lopsinnar lopsinta lopsilinna(r)

    lopsiss lopsissen lopsits lopsilisse(n)

    lopsinen lopsnen lopsinten lopsilnen

    lopsis lopss lopsites lopsilis

    I duali in declinano come segue (si usa come esempio regina):Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc.Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    N Presentano tutti duale in t.

    Ti via, cammino, sentiero

    .

    ti tier tiet tili

    tio tiron tito tielion

    tiva tva tietwa tielva

    tien tn tient tilin

    ti t tiet tiel

    lopsillo lopsillon(r) lopsilto lopsilillo(n)(r)

    lopsinna lopsinnar lopsinta lopsilinna(r)

    lopsiss lopsissen lopsits lopsilisse(n)

    lopsinen lopsnen lopsinten lopsilnen

    lopsis lopss lopsites lopsilis

    9 T /:Anche questa categoria di sostantivi si divide in cinque gruppi.S :Carpo rana

    .

    carpo carpor carpot carpoli

    carpo carporon carpoto carpolion

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

    54/120

    54

    carpova carpoiva carpotwa carpolva

    carpon carpoin carpont carpolin

    carp carpoi carpot carpol

    carpollo carpollon(r) carpolto carpolillo(n)(r)

    carponna carponnar carponta carpolinna(r)

    carposs carpossen carpots carpolisse(n)

    carponen carpoinen carponten carpolnen

    carpos carpois carpotes carpolis

    I duali in declinano come segue (si usa come esempio pietra):Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    S :Differiscono dai nomi con tema in u nel nominativo e nel genitivo plurale. Hanno tuttiduale in :Heru Signore

    .

    heru herur herut heruli

    heru heruron heruto herulion

    heruva heruiva herutwa herulva

    herun heruin herunt herulin

    her herui herut herul

    herullo herullon(r) herulto herulillo(n)(r)

    herunna herunnar herunta herulinna(r)

    heruss herussen heruts herulisse(n)

    herunen heruinen herunten herulnen

    herus heruis herutes herulis

    S :

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Si noti come il plurale non segua le normali regole di formazione: anzich aggiungere aggiungono bench siano in vocale. Costituiscono eccezioni i sostantivi in e .Malo polline

    .

    malo malui malut maluli

    maluo maluion maluto malulion

    maluva maluiva malutwa malulva

    malun maluin malunt malulin

    mal malu malut malul

    malullo malullon(r) malulto malulillo(n)(r) malunna malunnar malunta malulinna(r)

    maluss malussen maluts malulisse(n)

    malunen maluinen malunten malulnen

    malus maluis malutes malulis

    I duali in declinano come segue (si usa come esempio , abitudine):Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp.

    Queste forme, eccetto che per il nominativo e laccusativo sono identiche al singolare.

    Il nome muscolo si comporta irregolarmente poich il suo tema originario era .La compare solo quando ad essa segue una consonante singola. Muta in quando adessa segue un gruppo consonantico o una vocale:Dativo singolare: Ablativo singolare:

    S :La particolarit che il gruppo muta in :Urco cosa spaventosa (da cui orco)

    .

    urco urqui urcut urculi

    urcuo urquion urcuto urculion

    urcuva urquiva urcutwa urculva

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    urcun urquin urcunt urculin

    urc urqu urcut urcul

    urcullo urcullon(r) urculto urculillo(n)(r)

    urcunna urcunnar urcunta urculinna(r)

    urcuss urcussen urcuts urculisse(n)

    urcunen urquinen urcunten urculnen

    urcus urquis urcutes urculis

    I duali in sono uguali al singolare eccetto che per il nominativo e laccusativo.

    La parola demonemantiene il tema in in tutti i numeri tranne che nel plurale,dove adotta il tema .

    Il sostantivo gamba, radice mantiene il tema in nel plurale e nel duale. Ilsingolare ed il partitivo plurale si formano dal tema .

    S :La particolarit che il gruppo muta in :

    .

    ango angwi angut anguli

    anguo angwion anguto angulion

    anguva angwiva angutwa angulva

    angun angwin angunt angulin

    ang angw angut angul

    angullo angullon(r) angulto angulillo(n)(r)

    angunna angunnar angunta angulinna(r)

    anguss angussen anguts angulisse(n)

    angunen angwinen angunten angulnen

    angus angwis angutes angulis

    I duali in sono uguali al singolare eccetto che per il nominativo e laccusativo.

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    10 T S :I seguenti sostantivi sembrano aver tema in in realt lo hanno in :

    , "testa"

    , "guerra", "mostro", "casa, dimora", "ape"

    A parte la del nominativo singolare declinano come .

    Le seguenti parole escono al nominativo in ma hanno tema in :, "terracotta"

    ,

    "fratello, sorella", "prato, distesa erbosa"

    A parte la del nominativo singolare declinano come .

    T :T :Comprende sostantivi che alla aggiungono unanel tema:

    , "pelliccia", "finestra", "grotta, caverna", "salma, cadavere"

    Alcuni sostantivi terminanti al nominativo in appartengono a questo gruppo:, "figlia", "tessitore, tessitrice", "nappa", "umidit", "sirena"

    Una parola termina al nominativo in :, "linfa"

    Declinano come segue. Non esistono duali in in questo gruppo.Helet pelliccia

    .

    helet heletsi heletsu heletseli

    heletso heletsion heletsuo heletselion

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    heletwa heletsiva heletsuva heletselva

    heletsen heletsin heletsun heletselin

    helet helets helets heletsel

    heletsello heletsillon(r) heletsullo heletselillo(n)(r)

    heletsenna heletsinnar heletsunna heletselinna(r)

    helets heletsissen heletsuss heletselisse(n)

    heletsenen heletsinen heletsunen heletselnen

    heletses heletsis heletsus heletselis

    T :Declinano come henet, .

    , "lampada", , "lembo, copertura", "unito, congiunto", "pasto", "oggetto, cosa", "lettera"

    T :Declinano come henet, .

    , "fagiano", "segno", "sporcizia", "tavola", "trivella", "punto, segno", "vescica, bubbone, tumore", "collo"

    T :La vocale lunga del nominativo si abbrevia nel tema:

    , "orecchio", "acqua", "uomo", "persona", "piede", "sangue" ^^ normalmente per sangue si impiega il termine serc

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    A differenza dei vocaboli sovraelencati la parola anno elfico non presentalabbreviamento e declina mantenendo lunga la .

    T :

    In alcuni nomi propri si presenta il fenomeno inverso:E, E "Figlio Eru", "Re dei Valar"A, A "Antenato"C, C "Nano"

    C :Due parole hanno tema in ma nominativo in :

    , "demone"

    ,

    "radice"R nel singolare e nel duale si comporta come tema in , adottando il tema solonel plurale e nel partitivo plurale.

    Due parole hanno tema in ma nominativo in :, "figlio", "gemello"

    S :Come gi visto i nomi terminanti in consonante interpongono tra il tema e la desinenza, seanchessa comincia per consonante, una :"ad una spada" (dativo)"ad un re" (allativo)

    Due sostantivi hanno per come vocale tematica (ossia che si interpone tra tema edesinenza) una :

    , "isola"M, M "Mandos"

    Si trovano quindi, ad esempio:

    "su unisola" (locativo)M"a Mandos" (allativo)

    Altri due sostantivi presentano come vocale tematica una :, "piede", "sorte, destino, fato"

    Si trovano quindi, ad esempio:"ad un piede" (dativo)"per mezzo della sorte" (strumentale)

    A :Alcuni sostantivi terminanti in hanno come uscita del tema.

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Appartengono a questo gruppo tutti i composti di stanza.Es. , "camera da letto"

    I sostantivi , terra e , camera.

    I seguenti sostantivi formano il tema in maniera del tutto irregolare:, "pettirosso", "aratro", "trappola", "arto, ala", "idea", "mancanza, assenza, penuria", "sogno", "piccola foglia, fogliolina"

    ,

    "cardine, perno", "spillo", "leone", "buco", "selce", "minerale, metallo", "schiaffo, colpo", "tetto, copertura", "lana", "bolo", "camello"

    11 N In Quenya esiste un numero di sostantivi composti solo da una consonante e da unavocale lunga:

    "luna crescente, arco""gufo""momento, attimo, periodo, ora" (cfr. greco )"mano"

    "labbro""giorno (di 24 ore)""lo scorrere del vento"

    Nel Quenya della Terza Era le seguenti parole furono rimpiazzate con altri termini inquanto suonavano obsolete:

    "mascella", meglio: "notte", meglio: "donna", meglio:

    "fuoco", meglio: "vento", meglio: "figlio", meglio:

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Tali sostantivi presentano alcune peculiarit:Quando la desinenza del caso continene una doppia consonante la vocale lunga siabbrevia:

    "di giorno, in un giorno" (locativo) "alle mani" (allativo)

    Nei duali in la si unisce alla vocale finale per formare un dittongo (con conseguenteabbreviamento del primo membro):"le due mani""le due labbra""le due mascelle"

    Allo stesso modo la

    del plurale forma dittongo con la vocale del sostantivo:"con archi" (strumentale)"delle mani" (possessivo)Nei nomi in si origina il dittongo , molto raro in Quenya:"alle labbra" (dativo)

    Il gentivo singolare ignoto per molti nomi, eccetto che per quelli in :"giorno""labbro"

    Ecco il modello di flessione:H gufo

    .

    h hr ht hli

    [h?] hron hto hlion

    hva hoiva hotwa hlva

    hn hoin hont hlin

    h hr ht hl

    hollo hollon(r) holto hlillo(n)(r)

    honna honnar honta hlinna(r)

    hoss hossen hots hlisse(n)

    hnen hoinen honten hlnen

    hs hois htes hlis

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    I duali in declinano come segue (si usa p labbro):Nom. , Gen. , Poss. , Dat. , Acc. Abl. , All. , Loc. , Str. , Risp. .

    g Nomi derivanti da verbiEsistono sostantivi che derivano da verbi ai quali vengono aggiunti dei suffissi: Il suffisso denota i nomi astratti: "amare""amore" "fare, costruire, fabbricare""arte"

    Il suffisso denota i sostantivi che esprimono azioni con valore durativo: "giocare""gioco"

    "dimezzare"

    "divisone a met"

    I verbi terminanti in possono avere anche la valenza di sostantivi senza aggiungerealcun suffisso: "passeggiare, camminare""passeggiata, camminata" "cadere""caduta"

    Il suffisso denota sostantiviche esprimono una conseguenza dellazione verbale:

    "riposare"

    "pace, tranquillit" "cantare""canto, canzone"

    Per denotare i sostantivi che esprimono cose concrete si impiega il suffisso con i verbiin e in . "nascondere""occultamento" "dimezzare""met" "lamentarsi""lamento"Per i verbi radicali si impiega invece il suffisso applicato al tema del passato: "dire, parlare""storia, racconto"

    Per indicare chi compia lazione si usano i suffissi agentali / e /. I suffissiin sono maschili, quelli in femminili.I primi due suffissi si impiegano con i verbi in e in : "cuocere al forno""panettiere""panettiera"I rimanenti suffissi si applicano ai verbi radicali: 'fare, fabbricare, costruire"

    "fattore, artefice, costruttore""fattrice, artefice, costruttrice"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Talvolta il suffisso pu accorciarsi in (es. I mago, lett. sapiente" da ,conoscere, sapere)

    Al plurale si consiglia la forma abbreviata:anzich

    :Si impiega il genitivo per indicare la specificazione dei sostantivi derivanti da verbi:A "il lamento di Galadriel"

    Il possessivo invece impiegato per indicare il destinatario dellazione espressa daisostantivi derivanti da verbi: O

    "lonore verso Orom"Entrambi i casi possono essere presenti ovviamente in ununica preposizione:E "lamore di Dio per gli uomini" E"lamore degli uomini per Dio"

    6 Gli aggettiviIn Quenya esistono tre gruppi di aggettivi, a seconda della loro terminazione: Gli aggettivi in :

    "grande""rotondo, circolare""rapido, veloce, svelto""curvato""sufficiente, bastante"

    Gli aggettivi in :"malato, sofferente""bianco""rosso"

    Gli aggettivi in , la maggior parte dei quali sono in ed alcuni in :"maturo""morto""paziente"

    Gli aggettivi generalmente precedono il nome a cui si riferiscono: "un rapido fiume" "la nuvola bianca"

    La sua funzione enfatizzata se posto dopo il nome:

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    "una via incurvata (e non dritta)"

    Se riferito ad un nome proprio, laggettivo sempre messo dopo di esso:E Elendil il fedele / il fedele Elendil

    Gli aggettivi possono essere impiegati anche con funzione predicativa con il verbo essere: "il libro rosso"Il verbo pu anche essere omesso, specie in brevi proposizioni: "il libro rosso"

    a Il pluraleGli aggettivi hanno ununica forma plurale che si usa in ogni caso in cui il nome di

    riferimento non sia singolare (perci si impiega per i sostantivi duali, plurali e partitiviplurali): "i libri rossi" "i due libri rossi" "alcuni libri rossi"

    In funzione predicativa si ricorre al plurale quando sono riferiti a pi di una cosa o unapersona: "le navi sono bianche"

    "il re e la regina sono alti"F :Gli aggettivi in mutano tale in :"grandi""rotondi""incurvati"

    Gli aggettivi in mutano in :"sufficienti""dorati"

    Gli aggettivi in mutano la in :"malati, sofferenti""bianchi"

    Gli aggettivi in hanno due possibili forme:/"maturi"/"morti"

    /"pazienti"

  • 7/22/2019 Grammatica elfica

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    Un aggettivo irregolare:"abili"

    b Aggettivi declinati

    Gli aggettivi declinano nei casi solo quando sono impiegati come nomi oppure quandoseguono il sostantivo a cui si riferiscono per la .A :"uno verde"; "il verde / quello verde""uno rosso"; "il rosso / quello rosso""uno storto"; "lo storto / quello storto"

    In questi casi laggettivo declina come un sostantivo, :

    "i verdi"; "i rossi"; "gli storti"

    Sono possibili duali e partitivi plurali:"i due verdi" "i due rossi"; "entrambi gli storti""alcuni verdi"; "alcuni rossi"; "alcuni storti"

    Ovviamente possono prendere tutte le desinenze dei vari casi:(genitivo plurale); (ablativo singolare); (dativo duale)

    A :Quando un aggettivo posto dopo il nome, in virt della legge dellultima paroladeclinata, riceve le terminazioni dei casi, mentre il nome le perde: "ad una casa bianca" (allativo) "da una casa bianca" (ablativo)

    Nel plurale laggettivo ha le desinenze dei casi al plurale mentre il sostantivo resta alnominativo plurale: "verso le case bianche" (allativo)

    Nel duale laggettivo ha le desinenze dei casi al duale mentre il sostantivo resta alnominativo duale: "da due case bianche" (ablativo)

    Si noti che gli aggettivi hanno duale in anche se conte